"GIOVANNI FALCONE" Piano Offerta Formativa - Istituto professionale di stato Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
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Istituto professionale di stato
Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
“GIOVANNI FALCONE”
Piano Offerta Formativa
Anno scolastico 2014-2015
Giarre Riposto ManiaceIstituto professionale di stato
Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
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“GIOVANNI FALCONE”
Giarre
Sito Web: www.ipssarfalconegiarre.it
e-mail : CTRH010007@istruzione.it
DIRIGENTE SCOLASTICO : prof. MASSIMO GRASSO
DIRIGENTE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI : dott.ssa ROSA MUSUMECI
COLLABORATORE VICARIO : prof. ANTONINO GULLINO
RESPONSABILE DELLA SEDE DI RIPOSTO : prof. CARMELO COCO
RESPONSABILE DELLA SEDE DI MANIACE : prof. VINCENZO COSTANZO
RESPONSABILE DEL CORSO SERALE : prof. ALBERTO VITALE
SEDE di Giarre : Via Veneto 4 Tel.095.932846 Fax 095933121
SEDE di RIPOSTO: Corso Sicilia s.n. Tel.095.7794221
SEDE Coordinata di MANIACE: Corso Cavallaro 7 Tel.095.9515713Indice I nuovi Istituti Professionali pag. 4 3 POF dell’IPSSAR “G. Falcone” pag. 6 Atto di indirizzo pag. 8 Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa pag. 13 Regolamento d’Istituto pag. 16 Regolamento Laboratorio Informatica pag. 37 Regolamento Laboratorio Cucina-Pasticceria-Gelateria pag. 38 Regolamento Laboratorio Sala e vendita pag. 40 Regolamento Laboratorio di Acc. turistica pag. 52 Regolamento Palestra pag. 46 Patto di corresponsabilità pag. 47 Criteri di valutazione finale pag. 49 Corsi di recupero pag. 53
I NUOVI ISTITUTI PROFESSIONALI
Novità e caratteristiche
Tutti gli istituti professionali hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto
anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di
istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà
universitaria. Il quinto anno è inoltre finalizzato ad un migliore raccordo tra scuola e istruzione superiore e 4
alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa
Restano qualifiche e diplomi
Il mantenimento del diploma triennale e il suo rilascio da parte degli istituti professionali in regime di
sussidiarietà va incontro alla forte richiesta delle famiglie e del mondo del lavoro di prevedere percorsi
formativi di ciclo più breve rispetto a quelli quinquennali, tuttavia sempre aperti alla prosecuzione degli
studi. La nuova istruzione professionale svolgerà un “ruolo integrativo e complementare rispetto al
sistema di istruzione e formazione professionale”. Gli istituti professionali potranno rilasciare qualifiche
(al terzo anno) e diplomi professionali (al quarto) in regime di sussidiarietà, sulla base di specifici accordi
stipulati dal MIUR con le singole Regioni.
SETTORE DEI SERVIZI
Profilo generale del settore
II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e
responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure
professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e
le altre qualità personali coerenti con l’indirizzo di studio.
“Servizi”
PER L’ENOGASTRONOMIA E L’ACCOGLIENZA ALBERGHIERA
Profilo specifico dell’indirizzo
ll Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
Il corso è caratterizzato da un biennio unitario alla fine del quale,l’alunno sceglierà una delle seguenti
articolazioni:
“Enogastronomia”
il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni
locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.“Servizi di sala e di vendita”
il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo
sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta
dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
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“Accoglienza turistica”
il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare
i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di
accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le
risorse del territorio.POF dell’IPSSAR “ G. Falcone”
Il POF è stato progettato secondo le linee fondamentali indicate nell’Atto di Indirizzo del corrente anno
scolastico ed in coerenza con le seguenti scelte educative, didattiche e organizzative.
orientare gli studenti in relazione alle loro attitudini e vocazioni addestrandoli a fare scelte
consapevoli negli studi e nel mondo del lavoro;
valorizzare le diverse identità, le differenze culturali, gli stili di apprendimento e le abilità degli
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studenti;
incentivare l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il ricorso a metodologie
che valorizzino, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro,
quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro;
diffondere la riforma degli ordinamenti, puntare sulle capacità progettuali individuali e di gruppo dei
docenti per sviluppare la ricerca per progettare per competenze;
Supportare adeguatamente la Didattica compensativa per sostenere gli alunni in difficoltà e quelli
diversamente abili con attività di recupero e sostegno; attivare parallelamente corsi specifici atti a
promuovere le eccellenze;
Incentivare lo sviluppo della cultura organizzativa, in ambito didattico, gestionale e amministrativo
Sostenere l’obbligo d’istruzione nel biennio puntando sulla acquisizione di competenze chiave per la
cittadinanza europea;
Arricchire l’offerta formativa con attività extracurriculari;
Accrescere la comunicazione interna ed esterna all’Istituto e ricercare momenti di integrazione tra
Scuola e Territorio;
Promuovere la cultura della sicurezza e della salute a scuola e nei luoghi di lavoro;
L’I.P.S.S.A.R.”Giovanni Falcone”,con i suoi indirizzi di specializzazione,si pone come punto di riferimento
per l’Istruzione Professionale in un territorio vasto ed eterogeneo che abbraccia, oltre al comprensorio
etneo che gravita attorno a Giarre, anche una vasta area della provincia Messinese.
L’I.P.S.S.A.R.”Giovanni Falcone”funziona su tre sedi.
A Giarre, nella sede di via Veneto n.4, funzionano 17 classi. In questa sede sono ospitate 12 prime classi e 4
terze classi dell’indirizzo enogastronomia sez. cucina . Oltre alle aule che ospitano le classi , esistono due
aule di informatica corredate da postazioni multimediali di nuova generazione,due laboratori linguistici, 6
laboratori per i 3 settori di specializzazione adeguatamente attrezzati per svolgere esercitazioni pratiche,
nonché 2 sale ristorante in grado di ospitare 50 commensali la più piccola , 150 l’altra ed una palestra
coperta con campetto esterno annesso. L’intero edificio è cablato con una rete L.A.N. che offre la possibilità
del collegamento ad Internet nelle aule e nei laboratori.
Nella sede di Giarre funziona 1 seconda classe del Corso Serale.
In questa sede,oltre all’Ufficio del Dirigente scolastico e quello del DSGA, sono ubicati anche tutti gli uffici
delle segreterie e i magazzini per l’accumulo delle derrate alimentari e per la custodia dell’utensileria.
Nella sede di Riposto, ubicata in Corso Sicilia s.n, funzionano 29 classi ospitate in altrettante aule . La sede è
dotata di 2 laboratori di informatica multimediali , 2 aule speciali dotate di LIM e l’intero edificio è stato
cablato con rete wireless per il collegamento ad internet delle aule e dei laboratori, 2 laboratori di sala-bar
e i 2 laboratori di cucina in cui svolgono esercitazioni pratiche gli alunni delle seconde classi. In questa sede
vengono ospitate stabilmente 9 seconde classi, 8 terze classi dei tre indirizzi (4 di indirizzo cucina; 3indirizzo sala Bar e vendita,indirizzo accoglienza turistica),4 quarte classi dell’indirizzo enogastronomia,3
quarte classi dell’indirizzo Sala e vendita 1 quarta accoglienza turistica e 8 quinte classi (7 enogastromomia
e 1 accoglienza turistica).
La sede di Maniace, aperta nell’a.s. 2008/09, è ubicata in corso Cavallaro n. 7 ed ivi funzionano 6 classi.
Anche questa sede è dotata di laboratori di cucina e sala bar dove gli alunni svolgono le esercitazioni
pratiche.
7Atto di indirizzo
Finalità dell’Istituzione
Con l’entrata in vigore della riforma dei cicli, che ha fatto emergere per gli Istituti Professionali profondi
cambiamenti sul processo di insegnamento/apprendimento ora orientato al raggiungimento delle 8
competenze richieste dal mondo del lavoro e delle professioni , sono mutate anche le finalità Istituzionali
dei percorsi quinquennali attivati. Dall’esame del nuovo regolamento emerge che: “I percorsi degli istituti
professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura
professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli
tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento”.
Strategie per conseguire le finalità
Continuare la sperimentazione di nuove metodologie didattiche che riducano la
dispersione scolastica e elevino i livelli di successo formativo
Da indicazioni pedagogiche condivise, risultano adeguati l’utilizzo di metodi induttivi, di
metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio, da estendere anche alle
discipline dell’area di istruzione generale.
In particolare, è utile l’uso diffuso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e l’uso
di tecnologie interattive multimediali
Affinare la capacità di ascolto dei bisogni formativi espressi dagli allievi e dalle
famiglie in modo da adattare la tipologia degli interventi in relazione alle loro
richieste con risposte quali:
la valorizzazione delle diverse identità, le differenze culturali, gli stili di apprendimento le abilità
degli studenti:il recupero e il sostegno agli alunni in difficoltà e quelli diversamente abili;
Attivare iniziative che diano maggiore qualità alla professionalizzazione (dalle attività
di tirocinio – stage alle manifestazioni).
Valorizzare,a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro,
quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro anche per agevolare il collegamento
con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti
operativi reali e utilizzare a fini formativi le risorse disponibili..
Intensificare le azioni di orientamento degli studenti sin dal primo biennio come
parte integrante del percorso formativo, anche ai fini dell’eventuale prosecuzione
della loro formazione in percorsi di apprendistato
assicurare la migliore continuità possibile tra il primo e il secondo ciclo di istruzione in
collaborazione con le scuole e gli altri soggetti del territorio, a partire dal raccordo con le scuole del
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primo ciclo, orientare gli studenti in relazione alle loro attitudini e vocazioni addestrandoli a fare
scelte consapevoli negli studi e nel mondo del lavoro
Promuovere la formazione di una “coscienza europea”
condurre gradualmente lo studente alla scoperta della propria identità di appartenenza alla “casa
comune europea”, alla consapevolezza delle offerte di lavoro che il mercato europeo propone ai
giovani, all’acquisizione del controllo degli strumenti linguistici e culturali che consentano un
inserimento “attivo” nello spazio – Europa.
Mezzi per raggiungere le finalità
Valorizzare il lavoro dei dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei
docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione .
I dipartimenti, quale possibile articolazione interna del collegio dei docenti, possono presidiare la
continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilare sui processi di apprendimento per lo
sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi, la cui attuazione è facilitata
da una progettualità condivisa e un’articolazione flessibile.
In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il
consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la
lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti
dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo.
Qualificare la didattica promuovendo momenti di formazione e aggiornamento per il
personale docente a livello collegiale e dipartimentale sulle seguenti tematiche:
1. Insegnare, valutare e certificare le competenze: metodologie da utilizzare e criteri di valutazione
2. La didattica laboratoriale in classe nella dimensione trasversale dell’orientamento Programmare interventi specifici per gli alunni che perseguano i seguenti obiettivi:
1. Potenziamento delle competenze di base secondo i quattro assi culturali nel biennio dell’obbligo
2. Integrazione degli alunni diversamente abili
3. Promozione delle eccellenze in ambito linguistico e professionale anche con s cambi e attività di
stage all’estero
4. Lotta alla dispersione scolastica
5. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita
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Attivare azioni trasversali a tutte le discipline atte a:
1. promuovere la cultura della legalità ed educare alla cittadinanza attiva in Italia e in Europa
2. prevenire obesità e disturbi dell’alimentazione
3. promuovere il corretto utilizzo delle nuove tecnologie
4. prevenire gli incidenti stradali attraverso la conoscenza delle regole di guida e il potenziamento
dell’educazione stradale
5. contrastare le patologie più comuni, prevenire le dipendenze e le patologie comportamentali ad esse
correlate;
6. accogliere e sostenere gli studenti con famiglie straniere con interventi mirati
7. promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola
8. promuovere il volontariato a scuola
9. rispettare e vivere l’ambiente per una migliore qualità della vita
10. prevenire e contrastare il bullismo e la violenza dentro e fuori la scuola
Strategie per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione formativa
Se la valutazione dell’efficacia mette a fuoco il rapporto tra gli obiettivi prefissati e la qualità dei risultati
conseguiti, l’efficienza punta su un rapporto strategico per la qualità del servizio e per la sua economicità:
quello tra le risorse materiali, umane, finanziarie delle quali si dispone e l’ottimizzazione dei risultati.
In considerazione della revisione in atto della qualità della spesa pubblica, tutte le attività e i progetti che si
intendono avviare nella Scuola devono essere sottoposti a un attento esame delle disponibilità delle
risorse, e devono essere strutturati in coerenza con le tematiche fissate per il raggiungimento degli obiettivi
prefiguratiParticolare impegno dovrà essere prestato per la realizzazione delle seguenti azioni/attività che oltre a
migliorare le relazioni fra gli operatori scolastici e rendere più incisiva l’azione formativa,garantiscono la
sicurezza e lo star bene a scuola:
1. comunicazione
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Seguitare l’azione intrapresa negli anni precedenti per innalzare il livello di comunicazione che dovrà
essere facilmente fruibile da tutte le componenti dell’Istituzione scolastica.
In questo campo occorrerà continuare con maggiore impegno l’impiego e la razionalizzazione di strumenti
informatici avanzati tecnologicamente in grado di trasferire le informazioni di interesse in tempo reale,
garantendo nello stesso tempo la sicurezza dei dati e la privacy.
Per migliorare l’immagine della scuola è prioritario il potenziamento del sito Web con l’inserimento delle
attività effettuate e delle informazioni sul know-how di Istituto
E’ fondamentale rafforzare anche la comunicazione interna con la pubblicazione degli avvisi e delle circolari
in tempo reale sul sito e con l’invio personale tramite e-mail.
La comunicazioni più importanti alle famiglie e le informazioni circa le assenze e i ritardi degli alunni
saranno effettuate utilizzando sms.
2. Sicurezza
Partendo dal presupposto che l’ambiente scolastico rappresenta il contesto ideale nel quale strutturare,
articolare ed approfondire la cultura della sicurezza affinché nelle nuove generazioni questo concetto venga
radicato e diventi stile di vita occorre agire lungo le due direttrici fondamentali:
1. Evidenziare le carenze strutturali fonte di rischio dell’edificio e sollecitare l’intervento dell’Ente
locale proprietario richiedendo le certificazioni di rito.
2. avviare un processo formativo per fornire agli alunni gli strumenti culturali e le competenze
necessarie con l’obiettivo di favorire l’interiorizzazione delle regole per indirizzare il loro
comportamento nella direzione della tutela della propria salute e di quella degli altri nell’attività
lavorativa.
3. Monitoraggio e valutazione
Occorre seguitare a valorizzate le azioni e le iniziative già intraprese, riguardanti l’autoanalisi e
l’autovalutazione d’istituto, allo scopo di introdurre i cambiamenti migliorativi necessari alla qualità
dell’azione educativa e introdurre un percorso di qualità che possa rafforzare il ruolo e l’identità
dell’istituto rispetto ad altre offerte formative del territorio.Per consentire la valutazione delle principali attività che hanno luogo nella e per la scuola, è stata creata
un’area da assegnare ad una delle Funzioni Strumentali con l’incarico di costruire un sistema di criteri e di
indicatori e l'individuazione degli strumenti idonei alla raccolta dei dati e delle informazioni con l’obiettivo
di misurare in itinere e a conclusione dell’anno formativo il livello di pertinenza, efficacia e persino di
efficienza delle azioni formative e indurre una modificazione continua di comportamenti individuali e
collettivi favorendo tra l’altro l’assunzione di decisioni autonome e decentrate anche ai più bassi livelli
organizzativi e gestionali della scuola.
12Progetti di Arricchimento dell’Offerta Formativa
A.S. 2014/2015
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Progetto/Attività Referenti Destinatari Finalita
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Educare ad a una fruizione consapevole del
cinema e del teatro ( 2 proiezioni a
Alunni e quadrimestre) .
docenti
Attività extrascolastiche F.S. Area 1 dell’Istituto Ampliare l’offerta formativa con visite
guidate, viaggi d’istruzione e visite
aziendali,viaggi-studio,scambi interculturali.
Educare alla solidarietà, alla legalità,alla
salute.
Promuovere la conoscenza e la passione per il
teatro .
Alunni delle
classi quarte Accostare i giovani alla produzione teatrale,
La Scuola va a teatro Pennisi M. e quinte sviluppando in essi la capacità di
comprendere gli aspetti essenziali della
comunicazione teatrale.
Iniziative di orientamento e Proietto R. 30 alunni Integrare e recuperare gli alunni residenti a
rimotivazione allo studio per delle 1^ classi Giarre,realtà ad alto rischio di dispersione
favorire l’inserimento e scolastica.
l’integrazione scolastica
degli alunni con disagio Individuare i percorsi per rafforzare la
socio famigliare e scolastico, motivazione allo studio,colmare la carenza di
alunni provenienti da basi culturali e didattiche, stimolare gli
famiglie di immigrati o da interessi degli alunni coinvolgendoli nelle
centri di accoglienza, alunni attività sportive,settoriali ed economiche-
con frequenza passiva o pratiche.
demotivata
Progetto di educazione Cundari V. Alunni delle Sviluppare , negli alunni, una “coscienza
ambientale 2^ classi ambientale” attraverso la conoscenza diretta
dell’ area protetta PARCO dell’ETNA e far
percepire il valore del territorio nei suoi
aspetti ,evidenziando quelli
naturalistici,turistici ed enogastronomici.Educare al rispetto per il territorio
promuovendo la corretta ed equilibrata
fruizione delle sue risorse.
PROGETTI SETTORIALI
Promuovere lo scambio fra istituti alberghieri
e motivare gli allievi verso nuove tecniche del
“12 à National Etna Cocktail Zappalà R. Alunni delle bere miscelato. Tema principale di questa 14
Competition” 4^ classi edizione gli AGRUMI e il VINO
AROMATIZZATO
Etna Cocktail - Cuba Salerno M. 4 alunni Conoscenza delle tradizioni del proprio
territorio in ambito culturale,
enogastronomico e relazionale. Stimolare il
confronto con differenze culturali ed educare
al rispetto delle stesse. Sviluppare una
mentalità multirazziale che sconfigga il
razzismo attraverso lo scambio di esperienze
lavorative col fine ultimo di far
interiorizzare,ai giovani,il concetto di mondo
come ” patria e patrimonio” di tutti.
Top Receptionist Proietto M. Alunni delle Acquisizione competenze tecniche e abilità
3^ e 4^ sez. linguistiche al Front Office.
Accoglienza
tur.
A Scuola d’accoglienza Tomarchio A. Alunni delle Acquisizione e consolidamento di specifiche
2^ classi competenze professionali al fine di sviluppare
l’arte dell’accoglienza sia alberghiera che
relativa a qualunque ambito turistico.
Etna, mare e dintorni Barbagallo A. Alunni delle Fornire agli allievi gli strumenti, in termini di
2^ classi conoscenze di alcune realtà turistiche del
nostro comprensorio,che permettano loro di
avere una maggiore competenza di tipo
operativo.
Alunni Preparazione di prodotti tipici come
eccellenti biscotti,torte,prodotti con il marzapane. Far
Pasticceria tipica siciliana Cantarella R. delle 4^ e 5^ conoscere agli alunni le tecniche basilari
classi sez. dell’artigianato.
enogastr.
Tutte le classi Migliorare i comportamenti degli alunni nel
1^. Rinnovo laboratori di cucina,pasticceria,gelateria,sala e
Formazione Proietto L. per personale bar sia in Istituto che nei laboratori esterni.
ATA e per gliPersonale Alimentarista alunni delle
classi 4^ e 5^
con attestato
scaduto
PROGETTI LINGUISTICI
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Delf A 2 De Micheli P. Eccellenze Conseguire la certificazione Delf A 2
delle 3^ e 4^
classi
Alunni con Conseguire la certificazione Delf/B1
cert. Delf /A2
Delf B 1 De Micheli P (4^ e 5^classi)
20 alunni di Certificazione Trinity grade 5
tutte le classi.
English for Trinity Puopolo T.
Grade 5
Let’s fly to the U.K. Grasso T.R. Tutti gli Accrescimento della competenza
alunni comunicativa.
eccellenti
Motivazione allo studio della lingua inglese.
Lingua e cultura italiana per Casa T. Alunni Migliorare l’uso della lingua parlata per le
alunni stranieri: Italiano stranieri neo- esigenze della comunicazione quotidiana.
arrivati;alunni
( L 2 ) per comunicare e Arricchire il vocabolario di base dei singoli
stranieri con
studiare. difficoltà alunni.
linguistiche. Superare le difficoltà linguistiche spesso
legate alle differenze fonetiche tra la lingua
d’origine e la lingua italiana.
PROGETTI PER L’ATTIVITA’ MOTORIA
Quadrangolar Non dimenticare la Prof.ssa F. Zappalà e G.
e di pallavolo Sapienza scomparsi durante l’alluvione del
“ XXI Memorial Lanzafame G. femminile fra 1995
G.Sapienza-F. Zappalà” istituti della
provincia di
Catania
Vitale A. Avviare alla pratica sportiva. Favorire
l’acquisizione di capacità trasferibili in ambiti
Gruppo sportivo scolastico Gli alunni di extrascolastici(lavoro, tempo
tutte le classi
libero,studio).Acquisire un sano stile di vita.REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
La scuola è un servizio sociale diretto a promuovere negli studenti la coscienza civica per educarli ad 16
assolvere i doveri sociali e porli su un piano di effettiva libertà, nel loro sviluppo intellettuale, morale e
professionale.
La scuola è vita, pertanto le componenti scolastiche, devono ispirarsi al principio ed all'esercizio della
democrazia, partecipando attivamente alla vita dell'Istituto.
Ciascuna classe è una comunità di ricerca di conoscenze e di esperienze di lavoro.
Il Consiglio d'Istituto approva il seguente regolamento interno, tenuto conto delle indicazioni fornite dal
Dirigente scolastico, dal corpo docente, dal personale non docente, dagli studenti e dai genitori.
Cap. I
Componenti sociali ed organi collegiali
Art. 1 - Componenti sociali
Nel rispetto dell'ordinamento della scuola, dello Stato e delle competenze e responsabilità proprie del
dirigente e del personale docente e non docente, partecipano alla gestione della scuola, attraverso i loro
rappresentanti negli organi collegiali, le seguenti componenti sociali: a) docenti; b) genitori; c) studenti; d)
personale non docente.
Art. 2 - Organi collegiali.
Sono organi collegiali dell'Istituto:
a) Consigli di classe; b) Collegio dei docenti; c) Consiglio d'Istituto; d) Giunta esecutiva;
e) Comitato per la valutazione del servizio dei docenti, f) Organo di garanzia.
Art. 3 - Diritto di assemblea.
Ciascuna delle componenti sociali ha diritto di riunirsi in assemblea. Per il proprio funzionamento ogni
assemblea può darsi un regolamento interno, che deve essere ratificato dal Consiglio d'Istituto.
Art. 4 - Competenze degli organi collegiali.
Ciascun organo collegiale delibera nell'ambito delle competenze previste dalla legge.
Art. 5 - Orario delle riunioni.
Le riunioni degli Organi collegiali hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario di lezione.Art. 6 - Collaborazione tra le componenti.
Il Consiglio d'Istituto promuove e cura i rapporti tra le varie componenti al fine di garantire l'esercizio della
democrazia.
Art. 7 – Piano annuale delle attività.
All'inizio di ogni anno scolastico il Collegio docenti approva, su proposta del D. S., il Piano Annuale delle
Attività da svolgere durante tutto l'anno scolastico.
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Art. 8 - Funzionamento degli organi collegiali.
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta, tranne i casi con procedura d’urgenza, con
preavviso non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. L'avviso di convocazione deve
indicare gli argomenti su cui discutere e deliberare nella seduta. Di ogni seduta viene redatto processo
verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. Nel caso in cui, l'organo collegiale lo ritenesse opportuno, si
potrà dare idonea pubblicizzazione, all’albo dell'Istituto, degli atti prodotti nelle singole sedute, tranne per
quanto previsto nell'art. 11 di questo Regolamento.
Art. 9 - Collegio dei docenti.
E' composto dal personale docente a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio durante
l'anno. Si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, che lo convoca
per gli adempimenti previsti dal T.U. della legislazione scolastica, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o
quando almeno 1/3 dei docenti ne faccia esplicita richiesta. In questo caso la convocazione avverrà entro
dieci giorni dalla data della richiesta.
In particolare il Collegio:
a) esprime parere sulla Carta dei Servizi, redige e approva il POF anche al fine di adeguare i programmi di
insegnamento alle specifiche condizioni ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Ogni
docente potrà inoltrare le proprie proposte sulla progettazione d'Istituto;
b) nomina le Funzioni Strumentali al POF. I docenti nominati come F. S. presenteranno al Collegio dei
docenti un progetto di attività relativa alla propria Area, per l’anno scolastico in corso. A fine anno le F. S.
relazioneranno sull’attività svolta al Collegio dei docenti, che approva o non approva la relazione,
motivando la decisione se negativa;
c) formula proposte al D. S. per l'organizzazione delle attività scolastiche, delibera sulla suddivisione
dell'anno scolastico in Trimestri o Quadrimestri, sull’adozione dei libri di testo e su quant'altro previsto
dall'art. 7 del T. U.;
d) istituisce Commissioni, permanenti e temporanee, e Dipartimenti :
- all’inizio dell’anno scolastico, il Collegio dei docenti si suddivide in commissioni di lavoro, permanenti o
temporanee, e dipartimenti. Alle commissioni e ai dipartimenti il Collegio fornirà ambiti e modalità di
intervento;
- le commissioni permanenti e i dipartimenti saranno presieduti da un docente coordinatore, che dura in
carica l’intero anno scolastico;.- le commissioni temporanee saranno presiedute da un docente coordinatore, che resterà in carica il
tempo necessario per portare a termine il compito assegnato dal Collegio;
- i membri delle commissioni, di norma, vengono nominati dal Collegio dei docenti all’atto della
costituzione della commissione stessa. I membri cooptati al di fuori della riunione di costituzione, saranno
ratificati dal Collegio nel primo incontro utile;
- le commissioni e i dipartimenti, operando in nome e per conto del Collegio, risponderanno al Collegio
stesso delle attività svolte e di quelle non realizzate; 18
- i docenti coordinatori, nominati dal D. S. su indicazione del Collegio dei Docenti, hanno il compito di
coordinare i lavori della commissione, di fissare i calendari degli incontri, di riferire periodicamente al D. S.
dello stato dei lavori, di relazionare per iscritto alla fine dei lavori al Collegio dei docenti. Il docente
coordinatore cura la stesura dei verbali delle singole sedute;
e) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica e propone, laddove necessario,
opportune misure per il miglioramento della stessa.
Art. 10 - Consiglio d'Istituto.
È costituito dal D. S. di diritto e, in relazione al numero degli iscritti della scuola,dai rappresentanti dei
docenti, dai rappresentanti del personale amministrativo, tecnico, ausiliario, dai rappresentanti degli
alunni, che se minorenni non hanno diritto di voto deliberativo sugli argomenti comportanti responsabilità
amministrative, dai rappresentanti dei genitori degli alunni.
Lo presiede un rappresentante dei genitori degli alunni.
La durata del mandato è di tre anni scolastici. Annualmente viene rinnovata la rappresentanza studentesca.
In seno al Consiglio viene eletta la Giunta esecutiva.
Al Consiglio spettano tutte quelle delibere aventi come fine la gestione delle risorse scolastiche secondo
quanto previsto dall'art. 10 del T.U.
La prima convocazione del Consiglio d'Istituto è disposta dal D. S., le successive dal Presidente del Consiglio
stesso di sua iniziativa o su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva, ovvero di almeno 1/3 dei
consiglieri; in questo caso la convocazione avverrà entro dieci giorni dalla data della richiesta.
Art. 11 - Pubblicità delle sedute e degli atti del Consiglio d'Istituto.
Le sedute del Consiglio d'Istituto sono pubbliche ai sensi di legge ed il testo delle deliberazioni adottate,
sottoscritto e autenticato dal segretario, viene affisso all'albo dell'Istituto entro il termine previsto. I verbali
e tutti gli atti del Consiglio sono depositati nella segreteria dell'Istituto e vengono esibiti a chi ne abbia
diritto e ne faccia richiesta nei termini di legge.
Art. 12 - Interventi del consiglio d’Istituto nell’attività negoziale.
Secondo il Decreto Interministeriale n. 44 dell’1 febbraio 2001, artt. 33 e 40, al Consiglio d’Istituto spettano
le deliberazioni concernenti la determinazione dei criteri e dei limiti per la stipula, da parte del D.S., dei
contratti di prestazione d’opera con docenti esperti per particolari attività ed insegnamenti .
Art.13- Contratti di prestazione d'opera e selezione degli espertiAll'inizio dell'anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell'offerta formativa (POF) e alla
previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli
insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno
o più avvisi da pubblicare all'albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità
ritenuta più opportuna.
Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno
valutati, la documentazione da produrre, nonché l'elenco dei contratti che s'intendono stipulare. Per 19
ciascun contratto deve essere specificato:
_ l'oggetto della prestazione;
_ la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
_ il corrispettivo proposto per la prestazione.
I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l'accesso al pubblico impiego.
Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal Dirigente scolastico, può
presentare domanda alla scuola ai fini dell'individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Il
compenso massimo da corrispondere all'esperto per ogni unità oraria di lezione è stabilito nella misura
prevista per l’attività aggiuntiva d’insegnamento prevista dal CCNL comparto scuola vigente. In casi
particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il
Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto.
Art.14- Procedura e criteri di selezione degli esperti
I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati mediante valutazione comparativa effettuata dal
Gruppo di progetto d’Istituto,che viene nominato annualmente dal Consiglio d’Istituto.
La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
titolo di studio posseduto e master di specializzazione frequentati;
contenuti e continuità dell'attività professionale individuale svolta presso aziende del
settore,enti pubblici o studi professionali
congruenza dell'attività professionale svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi
dell'insegnamento o dell'attività formativa per i quali è bandita la selezione;
eventuali precedenti esperienze didattiche prestate nell’Istituto che assicurano la continuità
in progetti che si svolgono in più annualità
eventuali precedenti esperienze didattiche prestate in progetti similari a quello per i quali è
bandita la selezione
Art. 15 - Giunta esecutiva.
Si riunisce su convocazione del Presidente per preparare i lavori del Consiglio d'Istituto e curare
l'esecuzione delle delibere.
Art. 16 - Consigli di classe.
È formato dai docenti di ciascuna classe, dai rappresentanti dei genitori e degli alunni. È presieduto dal D. S.
o da un docente da lui delegato. Si riunisce durante l'anno su autoconvocazione o convocazione del D S.Sono di esclusiva competenza della componente docenti la valutazione individuale periodica e finale,
l’avviamento ai corsi di recupero, secondo i criteri stabiliti dal Collegio dei docenti, e la programmazione
delle ore di approfondimento.
Il consiglio di classe si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle
Attività, approvato prima dell’inizio delle lezioni. Dopo avere preso visione della situazione iniziale degli
alunni che compongono la classe, redige la programmazione didattico-educativa, ispirandosi alle finalità
contenute nel P.O.F., adotta i progetti extracurriculari e quelli di arricchimento dell’offerta formativa. La
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programmazione per moduli delle discipline curriculari è invece demandata ai singoli docenti che, in
coerenza con quanto concordato nei dipartimenti, fissano gli obiettivi, i contenuti, le attività, la
metodologia, gli strumenti di verifica e valutazione, nonché i tempi e i mezzi. Periodicamente il Consiglio di
classe verifica il lavoro svolto ed eventualmente modifica in itinere quei punti della programmazione per i
quali l'azione educativa si è dimostrata insufficiente rispetto alla risposta degli allievi.
Art. 17 - Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti si riunisce su convocazione del D. S. nei casi
previsti dall’art. 11 del T.U. del 16/4/94 n. 297..
CAP. II
Personale non docente
Art. 18 - Personale non docente.
L'organizzazione del personale non docente è di competenza del D. S., di concerto con il DSGA, che fissa gli
orari di lavoro a norma di legge, in relazione alle esigenze della scuola.
CAP. III
Norme comportamentali generali
Art. 19 - Comportamenti generali.
Tutti gli operatori scolastici e gli studenti, per una positiva convivenza, sono tenuti a:
a) assumere un comportamento adeguato in ogni ambiente e circostanza;
b) curare l'ordine e la pulizia della propria persona e delle proprie cose;
c) autocontrollarsi nei gesti, nelle parole e sapere discutere ascoltando gli interlocutori;
d) accettare le norme (diritti e doveri) relative alla vita scolastica;
e) rispettare tutti coloro che operano all'interno della scuola.
Nell'ambito operativo tutti quanti sono tenuti a:
a) assolvere con impegno e puntualità i compiti assegnati;
b) utilizzare correttamente e rispettare il materiale e gli strumenti di lavoro;;
c) partecipare attivamente a tutte le attività e iniziative che vengono proposte;d) aiutare in modo cosciente e produttivo chi si trova in condizioni di svantaggio;
e) sapere collaborare attivamente e operare in gruppo, senza competitività e arrivismo.
In particolare gli studenti, nell'assolvimento del loro ruolo devono cercare di:
a) interiorizzare i valori e tradurli in comportamenti adeguati;
b) avere consapevolezza di sé, dei propri interessi scolastici, del tipo di rapporto con i
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compagni e con la famiglia e dell'uso del tempo libero;
c) prendere coscienza dei problemi attuali e sapere assumere una posizione critica e
costruttiva nei confronti degli stessi;
d) sapere operare delle scelte relative al proprio livello di maturazione.
Art. 20 - Divieto di fumo.
All’interno della scuola è vietato fumare.
Art. 21 - Telefoni cellulari.
È vietato l’utilizzo dei cellulari in classe.
In caso di uso improprio dei cellulari da parte degli alunni i docenti provvederanno all’immediato sequestro
e alla relativa consegna alla Dirigenza.
I cellulari sequestrati saranno consegnati ai genitori.
La reperibilità dei docenti e degli alunni è garantita, in caso di necessità, dal centralino dell’Istituto.
Art. 22 – Regolamenti specifici
Sono parte integrante del presente i regolamenti, separatamente approvati o da approvare da parte del
Consiglio d’Istituto, riguardanti:
1- Utilizzo e comportamento corretto nei laboratori di settore e nelle aule speciali
2- Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’Istituzione Scolastica
3- Modalità e criteri per la concessione in uso temporaneo e precario dei locali scolastici
4- Norme di sicurezza secondo il disposto legislativo e norme di comportamento in emergenza
5- Norme per garantire la privacy e la sicurezza informatica
6- Norme per lo svolgimento dell'attività negoziale
7-
Cap. IV
Comportamenti degli alunni, assenze, ritardi, giustificazioni
Art. 23 – Libretto personale.
Ogni studente è munito di libretto personale, tenuto con regolarità e ordine, e firmato dal genitore o da chi
ne fa le veci, per gli alunni minorenni. Il libretto personale è un mezzo ufficiale di collegamento fra l’Istituto
e la famiglia, che è tenuta a prendere visione delle eventuali comunicazioni della scuola.Art. 24 – Ingresso degli alunni.
L’ingresso all’Istituto è così regolato: al suono della prima campana (08:15), gli alunni dovranno raggiungere
con sollecitudine le rispettive aule, dove gli insegnanti li attenderanno. Al suono della seconda campana
(08:20), tutti dovranno trovarsi in classe per dare inizio alle lezioni.
Art. 25 – Assenze e giustificazioni.
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All’inizio delle lezioni, il professore, dopo l’appello, segnerà sul Registro di Classe gli assenti. Gli alunni
minorenni che sono stati assenti il giorno precedente verranno giustificati, mediante apposito libretto, dal
genitore o da chi ne fa le veci. Gli alunni maggiorenni possono autogiustificarsi, usando a tale scopo
l’apposito libretto
Art. 26 – Frequenza e valutazione finale
In ottemperanza al DPR 122/09 (cosiddetto regolamento sulla valutazione degli studenti) per procedere
alla valutazione finale di ciascuno studente, e' richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato.
Non si procede quindi a scrutinare l’alunno nel caso in cui il totale delle assenze, calcolato in ore, sia
superiore ad ¼ delle ore totali inserite nel piano annuale personalizzato. Dal conteggio delle ore di assenza
si escludono quelle continuative effettuate per motivi di salute e certificate dal medico curante con
specificazione del numero dei giorni, quelle documentate per improvviso allontanamento dalla residenza
abituale della famiglia e quelle dovute a gravi motivi di famiglia giustificati con probante documentazione.
Art. 27 – Non giustificazione delle assenze e falsificazione della firma.
L’insegnante della prima ora, sentita la Dirigenza, può ritenere non giustificate le assenze i cui motivi siano
irrilevanti o inattendibili, informandone il padre o chi ne fa le veci, il quale ha diritto di essere udito per
fornire ulteriori elementi di giudizio. In caso di giustificazione con firma falsificata si prenderanno
provvedimenti disciplinari e si informeranno i genitori o chi ne fa le veci.
Art. 28 – Assenze superiori ai 5 giorni.
Per le assenze di oltre 5 (cinque) giorni, la giustificazione deve essere accompagnata da certificato medico
attestante che l’alunno è esente da malattie infettive e contagiose e può riprendere la frequenza scolastica.
Art. 29 – Giustificazione della 5a, 10a, 15a e 20a assenza.
Gli alunni dovranno giustificare la 5a, 10a, 15a e 20a con la presenza di uno dei genitori o con certificazione
su atto notorio degli stessi. Per gli alunni maggiorenni, in caso di assenze ripetute e non sufficientemente
motivate sarà data comunicazione alla famiglia.
Art. 30 – Mancata giustificazione delle assenze.
Per legge le assenze devono essere giustificate; pertanto, l’alunno sprovvisto di regolare giustificazione non
potrà essere ammesso in classe. In casi eccezionali, valutabili a discrezione del Dirigente Scolastico o di un
suo delegato, si potrà derogare temporaneamente da questa norma; il professore, allora, annoterà sul
registro di classe il provvedimento di riammissione senza giustificazione. Tuttavia, tali assenze dovranno
essere improrogabilmente giustificate entro il terzo giorno. Superata tale scadenza, l’alunno verràammonito per iscritto dalla Dirigenza, dopo la segnalazione del docente della prima ora. Le assenze non saranno giustificate con una firma diversa da quella depositata all’atto dell’iscrizione dal genitore o da chi ne fa le veci sul libretto personale. Art. 31 – Affidamento del figlio alla cura di terzi. Il genitore che affida il proprio figlio alle cure di terzi dovrà trasmettere alla Dirigenza una lettera con cui delega, sotto la propria responsabilità, una terza persona, che dovrà giustificare l’alunno stesso durante l’anno scolastico, previa apposizione della firma. 23 Art. 32 – Assenze collettive. Le assenze collettive, pur deliberate dall’Assemblea degli studenti e comunicate alla Dirigenza, non sono giustificabili secondo la prassi ordinaria (art. 25). Tutti gli alunni che si sono astenuti dalle lezioni, al rientro, dovranno essere accompagnati da uno dei genitori o presentare una dichiarazione scritta da un genitore o da chi ne fa le veci, nella quale il firmatario attesti di essere a conoscenza di tali assenze. In casi ritenuti eccezionali, la Dirigenza potrà disporre di una diversa normativa di riammissione. Le assenze collettive delle singole classi sono considerate tali quando i presenti sono meno del 20% degli iscritti alla classe. Per tali assenze, valgono le disposizioni del comma 1 di questo articolo. Art. 33 – Ingressi in ritardo L’orario di inizio delle lezioni è fissato alle ore 8,20. Il Dirigente o un Suo Delegato può autorizzare l’ammissione dell’alunno nel corso della prima ora se il ritardo non supera trenta minuti;se il ritardo eccede trenta minuti l’alunno potrà essere ammesso alla seconda ora; In ogni caso, l’insegnante dell’ora dovrà annotare esplicitamente l’ingresso in ritardo sul registro di classe. E’ escluso da tale concessione l’alunno abitudinario . Non sono consentiti più di quattro ritardi nell’arco del quadrimestre. Per gli ingressi degli alunni in ritardo permanente si rimanda all’art. 40. Art.34 -uscite anticipate Secondo il carico orario di ciascuna classe l’uscita è prevista in maniera differenziata a partire dalle ore 13,20. L’alunno potrà lasciare la scuola al termine delle attività scolastiche programmate; eventuali uscite anticipate, per gli alunni minorenni saranno concesse dal Dirigente o da un suo delegato solo se prelevati dai genitori o, in casi eccezionali, su loro richiesta scritta e previo contatto telefonico. Detta autorizzazione sarà annotata sul giornale di classe a cura dell’insegnante dell’ora o dalla Dirigenza. Non sono consentite più di quattro uscite anticipate nell’arco del quadrimestre. In caso di assenza degli insegnanti nelle ore iniziali e finali, gli alunni saranno ammessi in ritardo e/o saranno autorizzati, previo avviso alle famiglie, ad uscire in anticipo. In ogni caso è stata data comunicazione alle famiglie che le classi potrebbero essere sciolte dopo la quinta ora se,nelle ore successive non potrà garantirsi la sostituzione dei docenti assenti. Art. 35 – Assenze e ritardi ripetuti. Nei caso in cui un alunno si assenti o arrivi in ritardo ripetutamente, il coordinatore della classe dovrà provvedere a informare, tramite la segreteria didattica, la famiglia. I consigli di classe nelle loro periodiche riunioni provvederanno a deliberare le relative sanzioni.
Art. 36 – Assegnazione dei posti agli alunni.
Durante le ore di lezioni teoriche e pratiche, gli alunni dovranno occupare sempre lo stesso posto e
potranno cambiarlo solo con l’autorizzazione del professore dell’ora. Il coordinatore di classe, entro la
prima settimana di lezione, assegna a ciascun alunno il posto in aula
Art. 37 – Uscite dell’aula, trasferimenti di aula, cambio dell’ora.
Gli alunni non potranno uscire dall’aula prima delle ore 10:00 se non per motivi eccezionali, purché
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autorizzati dall’insegnante. Nei trasferimenti tra un’aula e l’altra gli alunni saranno ordinati e celeri; non è
consentito entrare nei laboratori prima dell’insegnante.
Nel cambio tra una lezione e l’altra gli alunni dovranno rimanere al loro posto in aula ad attendere il
docente della lezione successiva, mantenendo un comportamento educato e responsabile.
Art. 38 – Pausa di socializzazione.
E’ prevista dalle ore 11,10 alle ore 11,30 la pausa di socializzazione. La vigilanza sarà effettuata
dall’insegnante della terza ora, fino alle 11,20; dalle 11,20 alle 11,30 subentrerà quello della quarta ora. Le
classi non impegnate in esercitazioni di sala e cucina, il cui orario giornaliero finisce alla settima ora,
effettueranno una seconda pausa dalle 13,20 alle 13,30.
Durante la pausa di socializzazione gli alunni usciranno dalle aule per farvi rientro con sollecitudine al suono
della campana. Gli alunni sono tenuti a non lasciare, nelle rispettive aule, oggetti personali. Gli alunni non
potranno allontanarsi dal perimetro dei confini dell’Istituto. Gli insegnanti dell’ora preposti alla sorveglianza
e il personale di servizio sono tenuti a fare osservare quanto prescritto.
Dopo la pausa di socializzazione, gli insegnanti, che avranno cura di raggiungere sollecitamente le rispettive
aule al fine di evitare occasioni di disordine, faranno di nuovo l’appello e annoteranno eventuali assenze.
Art. 39 – Termine delle lezioni.
Al termine delle lezioni, gli alunni usciranno dalle classi sotto sorveglianza dei rispettivi insegnanti.
Art. 40 – Ingressi in ritardo e uscite anticipate ai pendolari
A partire dall’anno 2010, a seguito delle variazioni nell’orario di lezione i permessi di ingresso vengono
così disciplinati:
I docenti della prima ora consentiranno l’ingresso degli alunni con leggero ritardo ammettendoli in
aula fino alle ore 8.30, ora in cui sarà effettuato l’appello;
Gli alunni pendolari che provengono dalle sedi più distanti o disagiate, se muniti di un permesso
permanente, saranno ammessi in classe fino alle ore 8.50. Il docente della prima ora registrerà
formalmente il ritardo sul giornale di classe ma non segnerà l’assenza dell’ora sul registro
personale.
Gli alunni che arrivano a scuola dopo le ore 8.50 saranno ammessi alla seconda ora, volta per volta,
con un permesso concesso dal responsabile della sede; in tal caso, il docente della seconda ora
ammetterà l’alunno in classe con esplicita annotazione sul giornale di classe e il docente della
prima ora segnerà l’assenza sul registro personale.I permessi d’uscita anticipata vengono così disciplinati:
Agli alunni con comprovate necessità derivanti dai mezzi di trasporto, quando l’orario scolastico
prevede la sesta o la settima ora, possono essere concessi permessi d’uscita anticipata, per una
frazione oraria non superiore a 30 minuti e solo per l’ultima ora. Il docente dell’ultima ora, in tal
caso, non registrerà l’assenza sul registro personale.
Se il permesso d’uscita riguarderà una frazione oraria superiore a trenta minuti e/o non sarà riferito
all’ultima ora il docente interessato, oltre a registrare l’assenza sul giornale di classe, segnerà 25
l’assenza sul registro personale
Art. 41 – Improvvisa assenza degli insegnanti.
Nell’eventualità dell’improvvisa assenza dell’insegnante, gli alunni resteranno in aula sorvegliati dal
personale ausiliario o supplente, salvo ulteriori disposizioni della Dirigenza.
Art. 42 –Alunni esonerati dalle lezioni di Educazione fisica.
Gli alunni esonerati dalle lezioni di Educazione fisica hanno l’obbligo di assistere ugualmente alla lezione.
Art. 43 – Oggetti smarriti o mancanti.
L’Istituto non risponde di oggetti smarriti o mancati, per qualsiasi motivo, all’interno o all’esterno
dell’Istituto.
Art. 44 – Decoro dell’abbigliamento.
Ogni persona nell’ambito della scuola deve rispondere responsabilmente del decoro del proprio
abbigliamento. La Dirigenza e i docenti interverranno per raccomandare un comportamento consono
all’ambito scolastico.
Art. 45 - Avvertimenti dei collaboratori scolastici.
Gli alunni sono tenuti a rispettare gli avvertimenti dei collaboratori scolastici, relativi all’ordine, alla cura
degli arredi e oggetti dell’Istituto, specialmente in assenza dell’insegnante.
Art. 46 – Ricevimento del D.S. e della Segreteria.
Gli alunni saranno ricevuti dal Dirigente Scolastico negli orari di ricevimento, salvo diversa disposizione. La
segreteria è aperta agli studenti e al pubblico secondo l’orario esposto nell’atrio dell’Istituto.
Cap. V
Cura della struttura scolastica
Il fenomeno dei danneggiamenti alle aule, agli arredi, agli impianti, richiede un intervento da parte di tutte
le componenti scolastiche sul piano educativo e su quello della assunzione di responsabilità da parte di
ciascuno, giacché i beni della scuola appartengono a tutta la comunità,
Art. 47 – Risarcimento o ripristino dei danni.
II danni, salvo quelli accidentali, vanno risarciti o, in alternativa, il bene danneggiato va ripristinato da parte
degli studenti a spese proprie.Art. 48 – Responsabilità del danneggiamento.
Del danneggiamento risponde il singolo o, in mancanza, la classe. Si richiede agli studenti di segnalare a un
docente o al personale ausiliario gli eventuali danni riscontrati.
Art. 49 – Chiusura dell’aula.
Quando una classe lascia un’aula libera (per recarsi in palestra, laboratorio, ecc.), un rappresentante deve
curare che l’aula sia chiusa a chiave.
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Art. 50 – Comunicazione del danneggiamento.
I docenti comunicano alla Dirigenza ogni danneggiamento constatato.
Art. 51 – Collaboratori scolastici.
I collaboratori scolastici vigilano nei corridoi antistanti le aule e i servizi durante l’orario delle lezioni,
chiudono a chiave tutte le porte delle aule non utilizzate, controllano che le classi siano coperte,
comunicano tempestivamente alla Dirigenza eventuali danneggiamenti riscontrati.
Cap. VI
Provvedimenti disciplinari
Art. 52 - Infrazioni, sanzioni, organo che irroga le sanzioni.
Il provvedimento disciplinare dovrà avere sempre finalità educativa e tenderà “al rafforzamento del senso
di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica” (D.P.R. n. 235 del 21
novembre 2007, art. 4, comma2). Ogni provvedimento disciplinare deve essere comunicato per iscritto alle
famiglie dell’alunno interessato. Le misure disciplinari adottate nei confronti degli alunni non sempre
dovranno avere carattere di allontanamento dalla struttura scolastica, ma potranno avere, invece,
carattere di impegno aggiuntivo in favore della comunità scolastica, da definire di volta in volta. La finalità è
quella di prevenire comportamenti devianti e di ricorrere a provvedimenti che siano motivati, e orientati a
migliorare atteggiamenti e comportamenti dell’alunno. Nel caso in cui si renda necessario
l’allontanamento, l’alunno per tutto il tempo del provvedimento adottato non parteciperà alla normale
attività didattica ma avrà l’obbligo di tenersi aggiornato sullo svolgimento del programma e dei relativi
compiti assegnati nelle varie discipline, venendo a scuola, la prima ora, a partire dal giorno successivo
all’applicazione del provvedimento, per rilevare dal Registro di Classe gli argomenti trattati e i relativi
esercizi assegnati.
Le sanzioni saranno commisurate alla gravità delle infrazioni, secondo le sottostanti tabelle.
INFRAZIONI SANZIONI ORGANO CHE IRROGA
LE SANZIONI
Elevato numero di assenze Nota sul registro di classe Docenti e/o
ripetute assenze ingiustificate Dirigente
assenze "strategiche" Sospensione
ritardi e uscite anticipate oltre il Dopo tre note deliberata dal
consentito, non documentate provvedimento di Consiglio di classe
ritardi al rientro di intervalli o al cambio sospensione da 1 a 3 giorni
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