PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO DUEMILA DICIANNOVE-DUEMILA VENTI
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Parco archeologico del Colosseo Direttore Servizio restauro Servizio Manutenzione e giardini Addetti al servizio di vigilanza Anna Lizzani Electa Alfonsina Russo Maria Bartoli (responsabile) Maria Maddalena Scoccianti e accoglienza Anna Lombardo Mostre e progetti Fiorangela Fazio (responsabile) Rosalba Abbate Sergio Lustri Rosanna Cappelli Segreteria del Direttore del Parco Massimo Lasco Antonella Rotondi Luigi Accogli Carla Maggiore Anna Grandi archeologico del Colosseo Alessandro Lugari Gabriella Strano Giuseppe Antonucci Gerardo Mannillo Marta Chiara Guerrieri Gloria Nolfo Simona Murrone Laura Paone Elena Patrizia Baldari Marcello Mariani Giorgia Santoro Luigi Daniele Angelica Pujia Carlo Basili Romano Bauco Mario Mecucci Federico Marri Fernanda Spagnoli Raffaella Raponi Antonio Berardini Marco Menichetti Camilla Musci Ufficio Catalogo, reperti mobili Iolanda De Noni Roberto Biagiotti Pietro Miani Anna Santoro Responsabile del Colosseo e depositi Stefano De Felice Daniela Borruso Clelia Mognato Roberto Cassetta Rossella Rea Alessandro D’Alessio (responsabile) Antonio Iadicola Mariagrazia Bossio Angelo Morgante Chiara Giudice Roberta Alteri (responsabile) Alessandro Licciardello Fabrizio Cadario Daniela Ottaviani Carlotta Branzanti Responsabile tecnico del Colosseo Elisa Cella Donato Cammarano Stefania Pagliaricci Roberto Scalmana Barbara Nazzaro Fulvio Coletti Ufficio consegnatario Tiziana Cannone Massimo Patrizi Grazia Miracco Giulia Giovanetti Anna Onnis Franco Carabellese Massimo Pavia Daniela Petrone Responsabile del Foro Romano Valentina Mastrodonato Maura Tollis Paola Carboni Andrea Pavia Maria Francesca Buonomo Patrizia Fortini Elisabetta Segala Luigi Caricaterra Stefania Pecci Annalisa Virgili Irma Della Giovampaola Servizio cartografico Bruno Cascia Percoco Vincenzo Segreteria tecnica del Colosseo Michela Sediari Giovanni Castaldo Paolo Pescosolido Editoria Responsabile del Palatino Valentina Mastrodonato Davide Cataldo Massimiliano Pia Marco Vianello Paola Quaranta Archivio Fotografico Antonio Catarinozzi Maria Grazia Picca Nunzio Giustozzi Ufficio Permessi Foro Romano- Bruno Angeli Tiziana Clementi Elisa Pietrolungo Stefania Maninchedda Responsabile tecnico del Foro Palatino Cinzia Corrias Antonella Pignotti Angelo Galiotto Romano e del Palatino Andrea Schiappelli (responsabile) Servizio Monitoraggio Maria Grazia Corridoni Lucia Pomponi Roberto Spadea Maria Grazia Filetici Paola Quaranta Irma Della Giovampaola Silvio Costa Letizia Quarta Simona Pirovano Antonella Rotondi Anna Cotroneo Maurizio Rapisarda Responsabile della Domus Aurea Silvia D’Offizi Settore storico artistico Paola Cristofari Raffaella Raponi Comunicazione e ufficio stampa Alessandro D’Alessio Paolo Castellani Paola Curatola Giuseppe Ravioli Gabriella Gatto Servizio Informatico Salvatore D’Agostino Anna Ricci Sofia Calabresi Responsabile tecnico Stefano Borghini Coordinatori alla vigilanza del Maria Grazia D’alessandro Stefano Ricci Monica Brognoli della Domus Aurea Quirino Berti Colosseo e del Foro Romano-Palatino Daniele Del Conte Lucia Rieti Stefano Bonomelli (social media) Stefano Borghini Salvatore D’Agostino Salvatore Di Maria Daniela Rossi Ufficio didattica Daniele Del Conte Claudio Di Palma Anna Russo Promozione e marketing Servizio Valorizzazione, Federica Rinaldi Salvatore Di Maria Elena Di Prisco Albertino Salatino Aurora Portesio mostre ed eventi Andrea Schiappelli Donato Cammarrano Rosanna Faedi Sergio Salesi Filippo Mohwinckel Martina Almonte (responsabile) Silvio Costa Giorgio Greifemberg Giuseppina Farinelli Ilena Salvati Giulia Mordivoglia Stefano Borghini Silvia D’Offizi Antonella Pignotti Franco Fenicchia Stelvio Saveri Ines Arletti Francesca Ioppi Lucia Pomponi Bruno Ferri Maria Scarapazzi Daniele Fortuna Sabrina Violante Letizia Quarta Amministrazione Claudio Fianco Marcella Simone Donatella Garritano Andrea Colli Umberto Fiori Marco Spinelli Ufficio tecnico, Gare e contratti Lorena Pellegrini Donata Galasso Mauro Subissi Servizio Comunicazione, relazioni Cristina Collettini (responsabile) Angelo Capodiferro Alberto Gallo Rachele Tateo con il pubblico, la stampa, i social Paola Tomassi Marco Lorenzani Laura Gambacurta Pasquale Tulliani network e progetti speciali Maurizio Rulli Giorgio Greifemberg Carmela Valente Federica Rinaldi (responsabile) Elisabetta Segala Isabella Maria Iacono Legale Francesca Boldrighini Renata Schiena Antonio Iadicola Mariacristina Cerroni Elisa Cella Salomon Sidney Journo Giulia Giovanetti Ufficio Bilancio e Contabilità Sandro Laganà Simonetta Massimi Sandra Massimiani Enzo Lepone Andrea Schiappelli Roberto Di Francesco Giovanni Pellegrini Raho Massimiliano Latini
da videoproiezioni, lightmapping, voci narranti e nuovi supporti INTRODUZIONE divulgativi che danno le chiavi di lettura per scoprire e approfondire alcuni temi cruciali di questi luoghi, conduce il visitatore attraverso la Casa di Augusto, la Casa di Livia, l’Aula Isiaca con la Loggia Mattei, Santa Maria Antiqua con l’Oratorio dei Quaranta Martiri, il Criptoportico neroniano e il Museo Palatino. Da ultimo (aprile 2019), si è offerto al pubblico l’itinerario neroniano con l’apertura della Domus Transitoria ubicata sotto la Coenatio Iovis sul Palatino Il Parco archeologico del Colosseo racchiude un’area di circa che costituisce parte di quell’“aureo filo” che conduce alla Domus settantasette ettari frequentata da oltre sette milioni e mezzo di Aurea sul Colle Oppio. Qui una proiezione di grande formato visitatori nel 2018 e si colloca tra i siti più visitati nel mondo e il dotata di un doppio audio (italiano e inglese) introduce i visitatori primo in Italia. Istituito con D.M. del 12 gennaio 2017, si configura alla complessa storia della prima residenza neroniana sul Palatino come un luogo unico e inconfrontabile per l’archeologia, la storia, e del suo inserimento topografico nel contesto dell’Urbe, la sua la cultura nazionale e internazionale, in cui si alimenta una ricostruzione e il rapporto con la successiva Domus Aurea. Si continua educazione alla memoria in relazione con l’intero sistema raggiunge infine un altro e più periferico settore, non appartenente culturale di Roma e d’Italia. Racchiude aree quali il Foro romano, alla Domus Transitoria e nel quale si propone un lightmapping con il Palatino, la Domus Aurea e il Colosseo. Quest’ultimo è un’icona una voce narrante che ci riporta all’atmosfera di quei luoghi al tempo tra le più conosciute al mondo, il simbolo di Roma antica e il segno di Nerone. grafico per progetti e azioni incentrati sulla Roma contemporanea. Il visitatore potrà proseguire la conoscenza della controversa Con questa seconda pubblicazione (il libro blu che segue al libro figura di Nerone, attraverso la sua reggia per eccellenza, la Domus verde), il Parco vuole raccontare al suo pubblico i risultati ottenuti Aurea sul colle Oppio, visitabile a gruppi di 25 persone durante in quasi due anni di attività, dando conto delle iniziative promosse e il fine settimana (per non interferire con il cantiere di restauro in realizzate nell’ambito della sua intensa programmazione culturale. corso) lungo un percorso di 220 metri che attraversa 32 sale, oggi arricchito da apparati multimediali. Già dai primi mesi del 2018 si è avviata una imponente attività di manutenzione e conservazione programmata del patrimonio Il Colosseo nel corso del 2018, inoltre, si è arricchito di archeologico, diventata del tutto operativa nel 2019, con importanti un’esposizione permanente che racconta la storia del monumento traguardi per il decoro e la presentazione al pubblico. Si sono così con pannelli in italiano, inglese e cinese oltre ad aver predisposto resi accessibili e fruibili spazi e monumenti inediti e nuovi percorsi, un percorso multimediale serale: da Sangue e arena nel 2018 a Il tenendo sempre in primo piano le diverse esigenze delle migliaia di sogno del Gladiatore nel 2019. persone che ogni giorno frequentano il Parco, italiani e stranieri, Si è inoltre avviato il restauro degli ipogei e del suggestivo passaggio adulti e bambini. Nello stesso tempo è stata data importanza di Commodo, percorso privato dell’imperatore per giungere nella prioritaria al contesto paesaggistico nel quale i monumentali resti tribuna imperiale, al fine di rendere fruibile, anche con tecnologie archeologici si inseriscono, in quanto la valorizzazione e la fruizione multimediali, uno dei luoghi più segreti del Colosseo. del Parco passa anche per la cura del verde, dei magnifici alberi (pini, cipressi, lecci, allori). In proposito è in corso il ripristino Sempre per quanto riguarda l’attività espositiva, si segnalano, totale degli Horti che nel 1500 i Farnese crearono sul colle in particolare, due mostre allestite tra il 2018 e il 2019: Roma Palatino, sulle rovine dei Palazzi imperiali delle gloriose dinastie Universalis. L’impero e la dinastia venuta dall’Africa e Carthago. giulio-claudia e flavia e che oggi i visitatori del Parco possono Il mito immortale, Pur trattando due tematiche diverse (il periodo nuovamente apprezzare, attraverso il sistema di rampe, portici e dei Severi (II-III secolo d.C.) con la Constitutio antoniniana; il magnifiche terrazze affacciate sui Fori e sulla valle del Colosseo ruolo di Cartagine nel Mediterraneo), affrontano il problema fino alle deliziose Uccelliere. È stato anche aperto al pubblico dell’interazione culturale tra popoli di tradizione e lingue diverse, un itinerario particolarmente suggestivo, arricchito anche dal tema oggi di grande attualità. ripristino di antiche fontane, come il Ninfeo della Pioggia (giugno 2019) e la fontana del Tempo (uno zampillo parte allo scoccare Da ricordare, inoltre, l’intensa attività di incontri, conferenze, di ogni ora del giorno, maggio 2019) nel roseto di Giacomo Boni; dialoghi che si svolge all’interno della Curia Iulia, diventata, già spazio quest’ultimo riallestito e arricchito di una nuova splendida a partire dall’autunno del 2018, per la città di Roma un luogo rosa, l’Augusta Palatina, che contiene i geni di rose antiche, frutto di incontro e di dibattito sui temi della classicità, ma anche su del lavoro di un ibridatore di fama internazionale. Si è anche aperto argomenti più attuali come l’evoluzione del costume e della moda al pubblico l’itinerario lungo le pendici meridionali del Palatino (da Mythologica a Ephimera, dai Giovedì del Parco ai Martedì di verso il Circo Massimo: una passeggiata nel verde lunga un Carthago): un vero e proprio spazio dell’anima, in cui i residenti si chilometro e mezzo che attraversa più di 1500 anni di storia. possono riappropriare di quei valori culturali e identitari che l’area Quello dei percorsi diversificati è stato un leitmotiv nel centrale esprime. 2018/2019, con la riapertura di un’altra delle più antiche strade di Roma che, sin dall’età arcaica, congiungeva il colle Oppio all’area Non posso non fare cenno, in conclusione, al grande impegno del del Foro Romano, continuando ad essere utilizzata fino al tardo Parco verso temi sociali con il progetto #ParcofuoridalParco che ha Medioevo: il vicus ad Carinas. Altri luoghi di grande fascino conseguito importanti risultati nel corso del biennio 2018-2019 con sono oggi godibili, come le Terme di Elagabalo alle pendici nord la sottoscrizione di protocolli con Associazioni di volontariato che orientali del Palatino, lo Stadio Palatino con la sala dei Capitelli, le hanno consentito e consentiranno a persone con disabilità o con arcate severiane sul colle Palatino. problematiche di salute di godere e trarre benefici dalla bellezza dei Un altro tema strategico nelle dinamiche di valorizzazione e luoghi del Parco. fruizione del patrimonio del Parco è il rapporto tra nuove tecnologie e comunicazione museale. Nel piano di progressive aperture al Tutti i risultati appena descritti sono il frutto di un intenso pubblico avviato tra 2018 e 2019, si inserisce una serie di itinerari tra lavoro di squadra che rappresenta la sintesi dei diversi contributi, Foro Romano e Palatino pensati appositamente per “emozionare” scientifico, operativo e amministrativo, di tutto il personale del il visitatore grazie alla capacità attrattiva e comunicativa dello Parco archeologico del Colosseo, che ringrazio per l’impegno e la storytelling, sia quello tradizionale, sia quello supportato dalle professionalità. installazioni tecnologiche. Un itinerario “emozionale”, arricchito Alfonsina Russo Direttore del Parco archeologico del Colosseo
IL PARCO IN NUMERI 2018-2019 13.824.000 VISITATORI 886 MILA PERSONE HANNO UTILIZZATO IL SERVIZIO DI AUDIOGUIDA 10.000 PERCORSI VISITABILI METRI QUADRI DI NUOVI 13 LE LINGUE DISPONIBILI PER LE AUDIOGUIDE 16 PUBBLICAZIONI 250 MILA VISITE AL SITO WEB DEL PARCO 60 EVENTI 5 LE MOSTRE REALIZZATE CON CIRCA 700 OPERE ESPOSTE 12.600 FOLLOWERS DELLA PAGINA FACEBOOK 900 MILA PERSONE HANNO UTILIZZATO IL SERVIZIO DI VISITE GUIDATE 11.600 FOLLOWERS DEL PROFILO INSTAGRAM
I. LA GESTIONE DEL PATRIMONIO X IX I.1 La conoscenza del patrimonio. Le campagne di scavo 2019-2020 XXVII I.2 La cura del patrimonio. I restauri XXXII I.3 Il patrimonio accessibile a tutti XLIV I.4 I servizi al pubblico II. IL PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE LIII II.1 Introduzione LV II.2 Nuovi allestimenti. Nuovi percorsi LXIV II.3 Le mostre LXXXII II.4 Gli incontri alla Curia Iulia LXXXVIII II.5 Comunicazione e realtà aumentata XC II.6 Segnaletica XCVI II.7 Editoria
9 FORI IMPERIALI 8 OFFICIAL VI A DE i TOURIST 1 IF INFOPOINT OR I IM PE FORO ROMANO RI AL I M 7 4 2 3 1 largo della Salara Vecchia 7 Domus Aurea NA COLOSSEO 5 IBEN ingresso Foro Romano – biglietterie ingresso IO V CEL T VIA 2 via Sacra – Arco di Tito 8 Carcer Tullianum ingresso Foro Romano-Palatino ingresso Foro Romano-Palatino 6 IO PALATINO 3 piazza del Colosseo 9 piazza della Madonna di Loreto EGOR biglietterie ingresso Fori Imperiali N GR A VI VIA S A DE IC ER CH 4 Colosseo servizi CIRCO I MASSIMO ingresso biglietterie M metropolitana 5 Colosseo T taxi ingresso Stern M 6 via di San Gregorio servizi igienici ingresso Palatino – biglietterie XVI XVII
I.1 LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO LE CAMPAGNE DI SCAVO 2019-2020 Nel corso del triennio 2019-2021, assieme alle aree in concessione di scavo alle Università e al Comune di Roma, che continueranno i loro programmi di indagine al Foro Romano- Palatino, nel Foro di Cesare e lungo via Alessandrina, il Parco attiverà una serie di cantieri di ricerca archeologica gestiti e coordinati direttamente dal personale interno. Le zone di interesse riguarderanno le pendici meridionali del Palatino e l’area antistante la Curia Iulia, sede del Comizio e luogo ritenuto nella leggenda sede della tomba di Romolo. Nel settore meridionale del Palatino il progetto intende raggiungere l’obiettivo di riaprire un percorso di collegamento tra la Casa di Augusto, il percorso naturalistico meridionale del Palatino e la via dei Cerchi, sia attraverso l’utilizzo di un ascensore esistente per l’accessibilità motoria (via dei Cerchi n. 87), all’interno di uno stabile demaniale, sia attraverso la riapertura di una porta tamponata che accedere direttamente al cortile della Schola Praeconum. Lo scopo è ampliare l’offerta culturale oltre che aprire un nuovo punto di interesse del Parco che aiuti anche nella migliore distribuzione dei flussi di visita. D’altra parte, ad oggi, gli ambienti ipogei e il cortile orientale della Casa di Augusto così come la Schola Praeconum costituiscono una “incognita”, sulla quale vi sono ancora molti punti di domanda che si intendono provare a risolvere con saggi di scavo mirati (2020). Per poter scavare agevolmente e velocemente si ritiene necessario disporre di uno spazio adeguato per l’allestimento del cantiere e dell’area deposito, da individuare in uno dei grottoni di via dei Cerchi. Infine si intende procedere con la valorizzazione di tutto il contesto, che potrà essere comunque nel frattempo (2021) riaperto al pubblico in forma continuativa. XVIII LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La conoscenza del patrimonio XIX
Nel Foro Romano, mentre continueranno le operazioni di messa in sicurezza della Piazza del Comizio, compresa l’area ipogea (Rostra e Santuario Arcaico del Niger Lapis), si interverrà in corrispondenza del fronte esterno della Curia Senatus, rimuovendo la scala moderna per rimettere in luce completamente le sostruzioni del portico, che la documentazione colloca di fronte all’ingresso all’aula interna al quale si accedeva da una breve rampa di salita perpendicolare alla strada dell’Argiletum: tracce della scala, rinvenute con gli Scavi Boni al 1899, sono ancora visibili sulla cortina laterizia e nel conglomerato cementizio in corrispondenza del lato sud- orientale della facciata della Curia. I dati raccolti saranno utili alla progettazione della nuova rampa d’accesso all’aula senatoriale dall’orientamento di quella originaria e alla messa in scurezza della pavimentazione lapidea antica della Piazza del Comizio antistante la Curia – compreso il tratto di pavimento in marmo di età augustea ai margini del quale si arresta la scala in mattoni moderna della Curia – anche in relazione con la sistemazione dei percorsi da realizzarsi nell’area del Foro Romano (2020-2021). Sarà così possibile restituire alla pubblica fruizione questo luogo che le fonti letterarie ricordano come il sito dove le genti latine guidate da Romolo e quelle sabine comandate da Tito Tazio, sancita la pace, “convengono” e si uniscono dando vita ad un unico popolo: Comitium da com-ire, “convenire in luogo”. Dal punto di vista scientifico lo scavo si propone di identificare con chiarezza le strutture rimesse in luce con gli Scavi Boni (1899) che si dispiegano dall’età romana a quella medievale, delle quali si possiede solo la documentazione fotografica d’epoca. Giacomo Boni (Notizie degli Scavi 1899) afferma che a 3,60 metri dal nucleo della gradinata della Curia, presso il margine nord-est della platea dei Rostra repubblicani (Rostra J) si trovava, entro un vano in quota con la piazza del Comizio repubblicano, una “cassa o vasca rettangolare di tufo” di fronte alla quale era posto “un tronco di cilindro di tufo”. All’interno della “cassa” si rinvennero materiali databili tra il IV a.C. e il I a.C.. , che un esame successivo (Paolo Carafa, Il Comizio di Roma dalle origini all’età augustea, Roma 1998) indica pertinenti ad un contesto votivo. Nello stesso scavo Boni riviene, in asse con la facciata della Curia e ai margini sud del Comizio, un piccola platea in lastre lapidee nere, subito collegata con “la pietra nera”, il Niger Lapis menzionato dalle fonti: il luogo funesto legato alla sparizione di Romolo (ucciso dai senatori i quali ne disperdono il corpo smembrato) o rapito in cielo e al suo divenire il dio Quirinus. Gli scoliasti di Orazio (Epodi, 16.13s) parlano di una “Tomba di Romolo” in Comizio. Lo scrittore latino Varrone ricorda che questa era davanti ai Rostra, le tribune del Comizio dove le autorità arringavano il popolo. Secondo Verrio Flacco la tomba e il Niger Lapis sarebbero lo stesso monumento; suggestivo al riguardo, pensare che l’ambiente ritrovato dal Boni, documentato nel rilievo archeologico redatto al momento dello scavo, sia stata la originaria tomba di Romolo “eroe fondatore” di Roma. Quando Cesare ne decreta l’obliterazione per edificare la Curia, se ne ripropone funzione e ricordo nella platea del Niger Lapis, che ancora oggi si conserva in situ. L’intervento di scavo programmato potrà sicuramente apportare informazioni basilari per confermare o meno l’assunto di Verrio Flacco. XX LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La conoscenza del patrimonio XXI
XXII LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La conoscenza del patrimonio XXIII
XXIV LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La conoscenza del patrimonio XXV
I.2 LA CURA DEL PATRIMONIO I RESTAURI L’imponente attività di manutenzione e conservazione programmata avviata dal Parco già nei primi mesi del 2018 è diventata del tutto operativa nel 2019, con importanti risultati. È di marzo 2019 la due giorni di Convegno internazionale tenutosi alla Curia Iulia che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e ha visto la partecipazione di Enti di ricerca (ASI, ISPRA, INGV, CINECA) e Luoghi della cultura internazionali e nazionali che hanno affrontato temi di interesse attuale nella conservazione delle aree archeologiche, quali i cambiamenti climatici e i dissesti idro-geologici che si sommano al rischio sismico e alla crescente pressione antropica. Contestualmente, a distanza di trent’anni da quella importante stagione di restauri che la Legge Biasini del 1981 aveva favorito interessando i monumenti dell’area archeologica centrale, il Parco ha avviato una programmazione economica pluriennale per la riattivazione dei cantieri di manutenzione, consolidamento e presentazione al pubblico della Colonna Traiana, degli Archi di Tito e Settimio Severo, dei Templi del Foro Romano (Saturno e Vesta), ma anche della Casa delle Vestali. Per il 2020 inoltre sarà completato il restauro e la valorizzazione della Domus Tiberiana con la riapertura del Clivo della Vittoria. Sull’Anfiteatro Flavio proseguono i lavori di restauro finanziati dalla Tod’S SpA in base all’Accordo di sponsorizzazione sottoscritto tra la Società e il MiBACT riguardanti gli ipogei del monumento, dove contestualmente sono stati avviati e sono ad oggi in corso anche gli interventi di indagine archeologica e statica facenti parte del finanziamento compreso tra i Grandi Progetti Beni Culturali destinato alla realizzazione di un ampliamento del piano dell’arena. XXVI LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La cura del patrimonio. I restauri XXVII
Alla pari dei grandi complessi monumentali, anche le superfici decorate – pavimentali e parietali e quindi marmi, mosaici, intonaci dipinti – sono oggetto di una rinnovata attenzione sia con la redazione di apposite Carte del Rischio, costruire tenendo presente gli standard di valutazione e conservazione dell’Istituto Centrale del Restauro, sia con mirati interventi di manutenzione straordinaria destinata progressivamente a divenire ordinaria. Il ricchissimo patrimonio di beni mobili del Parco, costituito dai reperti che sono sparsi nell’area archeologica, liberamente distribuiti o collocati all’interno delle recinzioni dei monumenti, così come l’ingente quantità di materiale di vario genere conservato nei depositi, è interessato da un sistematico progetto di pulitura e restauro che consentirà di valorizzare la decorazione architettonica dei grandiosi edifici del Foro Romano e del Palatino e degli oggetti riferibili alla cultura materiale. Una rilevante attività di restauro interesserà gli edifici che compongono gli Horti Farnesiani e il suo ricco apparato decorativo, a cui si è dato inizio con la pulitura e l’allestimento nelle Uccelliere e nel Ninfeo della Pioggia di un gruppo di ben dodici opere scultoree, tra cui busti ritratto e statue di Apollo, appartenenti probabilmente al cospicuo patrimonio statuario che ornava le residenze romane della famiglia Farnese, utilizzate come simbolo di potere e di prestigio. I pezzi, a lungo conservati nei magazzini, sono stati restaurati grazie alla sponsorizzazione tecnica con Rizzoli al fine di valorizzare la componente antiquaria del collezionismo archeologico tra Cinquecento e Seicento negli Horti Palatini e il desiderio in esso insito del recupero dell’antico, ben documentato e illustrato da una serie di inventari, descrizioni e stampe. La componente naturalistico-botanica, già in parte oggetto di un rinnovato interesse, verrà recuperata attraverso la sistemazione dei giardini e la rifunzionalizzazione delle grandi fontane, iniziata con l’istallazione della fontana degli Specchi, di cui sono state ritrovate le condutture originarie in piombo, rimesse in funzione. XXVIII LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La cura del patrimonio. I restauri XXIX
I RESTAURI DEL COLOSSEO E LA RICOSTRUZIONE DEL PIANO DELL’ARENA 2019-2020 I lavori di restauro dei sotterranei, finanziati dalla Tod’s SpA in base all’Accordo di sponsorizzazione sottoscritto tra la Società e il MiBACT nel 2011 (II appalto) e iniziati in autunno, sono ormai in via di conclusione (inizio 2020). Attraverso INVITALIA è stato individuato il contraente per la progettazione esecutiva del Centro Servizi (III appalto Tod’s) nella piazza del Colosseo. Per quanto riguarda invece la controfacciata (ovvero la parete interna settentrionale conservatasi per un’altezza di m 52), compresa tra le opere compensative della Linea C della metropolitana previste nella Delibera Cipe n. 60/2010, è stato acquisito il progetto esecutivo e il bando di gara per il consolidamento è imminente. L’intervento, del costo di € 3.043.299,47, interesserà la struttura a partire dal III livello fino alla sommità dell’attico, completando in tal modo il consolidamento dell’intero fronte nord. Grazie a questo intervento saranno aperti integralmente i livelli III, IV e V, già aperti al pubblico attraverso un percorso dedicato, ma limitato per esigenze di sicurezza. Ancora tra le opere compensative della Linea C della metropolitana è stato richiesto, il cambio del soggetto aggiudicatore per l’intervento di tutela della Piazza del Colosseo (€ 1.995.600,52) con particolare riguardo al versante meridionale del monumento, di cui sono state redatte le linee guida. Ma il restauro e la conservazione del Colosseo sono al centro anche dei finanziamenti diretti del Parco: tra il 2019 e il 2020 sono così in programma i restauri delle superfici decorate in stucco del cosiddetto “passaggio di Commodo” e dell’affresco di Roma e Gerusalemme che si intende realizzare prima della Via Crucis del 2020. Sarà inoltre completato il restauro di setti e volte del II ordine, oltre che dei fornici pericolanti nn. 31 e 33 del I ordine. Infine per una migliore gestione dei flussi è in programma nel 2020 un adeguamento funzionale del nuovo accesso lato Stern, che sarà anche oggetto di mirati interventi di valorizzazione. XXX LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | La cura del patrimonio. I restauri XXXI
I.3 ACCESSIBILITÀ DISABILITÀ VISIVA FISICA IL PATRIMONIO Lungo i percorsi accessibili che si snodano nella valle del Foro Romano sono state piantate alcune postazioni vegetali che costituiscono trappole di odori per i non vedenti che così possono ACCESSIBILE A TUTTI Il tema dell’accessibilità fisica per essere affrontato in forma esaustiva deve essere analizzato nelle tre sottocategorie di sostare e fare una esperienza multisensoriale dei luoghi più emblematici del sito. riferimento a seconda che l’accessibilità sia garantita alle persone Lo scorso mese di dicembre (2018) il Parco archeologico del affette da disabilità motoria, visiva o uditiva. Colosseo ha lanciato il nuovo sito web www.parcocolosseo.it realizzato secondo le Linee guida P.E.B.A. e sottoposto al vaglio dell’Associazione Disabili Visivi Onlus che ha fornito alcuni suggerimenti per il miglioramento. Il Parco archeologico del Colosseo oltre ad avere tutte le caratteristiche DISABILITÀ MOTORIA Progetto PERCORSI (Foro Romano-Palatino): del Nell’ambito di un ampliamento della fruizione PER TUTTI il di un’area archeologica caratterizzata da “barriere architettoniche naturali e progetto si è già detto in premessa; si aggiunga che nell’ambito Parco ha inaugurato lo scorso dicembre (2018) un nuovo percorso connaturate alla sua storia”, detiene un sistema museale composto da tre luoghi della riorganizzazione in corso dei sentieri accessibili per tutti, è oggi fruibile un percorso alternativo e parallelo alla Via Sacra tattile multilingue (italiano, inglese e alfabeto braille) composto da 11 pannelli distribuiti all’interno del Parco. Il percorso coinvolge espositivi, il Museo Palatino ospitato sulla cima del colle, il Museo del Colosseo che dall’Arco di Tito arriva alla Curia Iulia, consentendo di il Colosseo (1 pannello), Foro Romano (3 pannelli), Palatino (3 ospitato al II livello del monumento e il costituendo Museo del Foro Romano raggiungere i principali monumenti del Foro Romano (Casa delle Vestali, Tempio di Romolo, Lacus Iuturnae, Tempio di Antonino pannelli), Museo Palatino (4 pannelli) con 11 postazioni accessibili a tutti. I pannelli, a cura di P. Quaranta e F. Rinaldi, raccontano nei che sarà ospitato al I e II piano dell’ex convento di Santa Maria Nova/Santa e Faustina, piazza del Foro, Curia). In questi mesi si stanno diversi luoghi la storia e l’evoluzione architettonica dei quartieri implementando le percorrenze di questo itinerario con l’ingresso da e degli edifici, all’interno di una linea del tempo in grado di far Francesca Romana. via del Foro Romano – c.d. La Piccola e con la revisione di ulteriori percepire i cambiamenti avvenuti in un arco temporale molto lungo. Il tema dell’accessibilità nell’area archeologica centrale di Roma risale già al tratti di percorso. Il nuovo progetto riguarderà anche il percorso che dall’ingresso del Vignola, su via di San Gregorio, collega le Terme di Per favorire e facilitare la comprensione dei materiali usati 2005, quando venne avviata la revisione degli itinerari di visita per il superamento Elagabalo all’ingresso dell’Arco di Tito, e il cd. “percorso di mezza nell’antichità e garantire un’esperienza tattile, sono presenti al delle barriere architettoniche con la progettazione dei “PERCORSI”. costa” che si sviluppa verso il Palatino, dove il Clivo del Palatino è già parzialmente accessibile (tratto compreso tra l’arco di Tito e il c.d. Museo Palatino 4 riproduzioni in 3D in scala 1:1 che riguardano un mosaico, un’antefissa arcaica, una lastra Campana e la testa Nel progetto, a cura di M.G. Filetici, si intendeva proseguire l’azione Ninfeo degli Specchi). Nel frattempo il Colosseo è già interamente ritratto marmorea di Nerone. A questi reperti si associano anche accessibile a persone con difficoltà motorie, dai sotterranei al II oggetti dell’industria litica quali selci e punte di freccia, oltre di sinergia urbanistica anche con le aree esterne al perimetro del Parco, di ordine; sono a disposizione dei visitatori che non ne fossero muniti a vasellame arcaico e monete destinate ai laboratori tattili con congiunzione con i servizi urbani, i trasporti, le biglietterie. Fu individuato sedie a rotelle consegnate dal personale. bambini e adulti. nel Foro Romano un percorso alternativo e parallelo alla via Sacra, nonché Superamento barriere architettoniche con elevatori (Colosseo, Infine il Parco ha organizzato in collaborazione con il Museo Statale Tattile Omero di Ancona e la Direzione Generale realizzata una nuova percorribilità senza barriere, oggi preferita da una grande Foro Romano e Palatino, Arco di Tito, ingresso da via del Foro Romano): Il progetto PERCORSI propone strutture portanti Educazione e Ricerca un corso dal titolo “Metodi e strumenti per percentuale di visitatori perché più comoda da seguire. L’esame dei luoghi, delle reversibili che non interferiscono con il sedime archeologico, rendere accessibili musei e luoghi della cultura alle persone con attraverso l’adozione di tecniche strutturali compatibili e disabilità visiva”, della durata di 1 anno (100 ore) e aperto oltre pavimentazioni esistenti, dei materiali e dell’orografia esistente ha consentito al disegnate nel dettaglio a seconda del caso specifico. Oggi i che a 15 dipendenti del Parco anche ad altri istituti e luoghi della progetto di reinterpretare gli itinerari di visita con specifico riferimento al Design percorsi accessibili al Foro Romano e al Palatino comprendono un ascensore all’ingresso della Salara Vecchia e una piattaforma cultura di Roma e del Lazio. for All e all’inclusione con interventi di profilo sperimentale olistico. elevatrice all’arco di Tito; è prevista l’installazione di una nuova Al momento della costituzione del Parco è stato istituito un gruppo di piattaforma all’ingresso da via del Foro Romano; al Museo Palatino sono presenti un elevatore dal piano terra al I piano e due IN PROGRAMMA lavoro dedicato alla accessibilità cognitiva, con il compito di censire l’esistente e montacarichi per il dislivello del piano interrato. Un ascensore elaborare proposte di revisione e implemento dei sussidi disponibili ai soggetti dedicato a persone con difficoltà motoria collega il I e il II ordine del Colosseo. 2020 Si prevede per il 2020 di: con disabilità diverse, con particolare riferimento alla creazione di segnaletica e - implementare numero di pannelli tattili al fine di pannellistica dedicata, nonché individuazione di percorsi dedicati. IN PROGRAMMA comprendere anche altri punti del Foro Romano (arco di Augusto) e del Palatino (Palazzo dei Flavi); Alla luce di tali premesse dal 2018 ad oggi e con la prospettiva di 2019-2020 - realizzare nuove riproduzioni 3D; - realizzare una guida tattile del Museo Palatino; implementare nuove aree di progetto nel 2020, l’attenzione è costantemente La realizzazione del collegamento agli ordini superiori del Colosseo verrà attivato nel 2020 grazie ai - realizzare una webapp scaricabile da un QR code che sarà installato sugli 11 pannelli tattili esistenti, rivolta alla: finanziamenti derivanti dalle attività di fundraising. contenente testi in 9 lingue, video e audio per non A partire da giugno 2019 è stato attivato al vedenti e non udenti per il miglioramento della 1) accessibilità fisica Foro Romano-Palatino un servizio di 6 sedie a fruizione dei contenuti dei vari monumenti e reperti 2) accessibilità cognitiva rotelle posizionate nei principali ingressi all’area del Parco (R.U.P.: F. Rinaldi). archeologica, disponibili su richiesta. 3) accessibilità senso-percettiva Al primo ordine del Colosseo, presso l’ufficio 4) accessibilità culturale accoglienza e vigilanza, sono disponibili 3 sedie a rotelle. DISABILITÀ UDITIVA Per l’area del Foro Romano-Palatino è stata I servizi sono in fase di implementazione. Al momento sono acquistata nella primavera del 2019 una golf disponibili all’interno del Colosseo audioguide in LIS e ASL. Lo cart appositamente studiata e abilitata per staff del Servizio Educativo si sta adoperando per accompagnare l’accompagnamento delle persone affette da alcune delle attività speciali in programma (Giornate Europee del disabilità, disponibile su prenotazione. Patrimonio; Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo F@MU) con illustrazione delle attività anche nella lingua dei segni. XXXII LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | Il patrimonio accessibile a tutti XXXIII
ACCESSIBILITÀ COGNITIVA Il Parco archeologico del Colosseo, condividendo l’estensione dell’esperienza di visita tradizionale a forme di riabilitazione alternative, ha formulato uno specifico protocollo d’intesa ACCESSIBILITÀ con l’associazione ParkinZone Onlus. A partire da gennaio 2019, i luoghi ricchi d’arte, storia e archeologia del Parco si sono trasformati in suggestiva ambientazione per lo svolgimento del progetto PARK- CULTURALE IN-PARCO, a cura di A. Schiappelli: “Laboratori arte e terapia” al Parco archeologico del Colosseo: un ciclo di attività (Yoga, Teatro, drum circle) per la riabilitazione delle malattie neurologiche sviluppato nell’ambito del più ampio progetto “Il Parco fuori Il Parco come detto in premessa è una realtà complessa, dal Parco” (https://parcocolosseo.it/il-parco-fuori-dal-parco/), specchio di una tradizione secolare che si estende con il quale il Parco intende tra l’altro rafforzare i legami con il dalle origini di Roma fino ad oggi. Tale stratificazione territorio e incoraggiare il coinvolgimento di “tutti i pubblici” nella non rende sempre intellegibile la storia dei singoli frequentazione dell’area archeologica. Il programma di “Park-in- monumenti e reperti. Per favorire la comprensione Parco” ha previsto nel 2019 la realizzazione di laboratori gratuiti di da parte di tutti, e non solo degli addetti ai lavori, diverse discipline artistiche e motorie, in modo da fornire ai pazienti il Parco da qualche anno sta seguendo una politica occasioni alternative di riabilitazione nello scenario unico del Parco, culturale facilitata dall’uso delle moderne tecnologie che si sono declinate a maggio in un importante convegno intitolato (videomapping, ricostruzioni multimediali, realtà SALUS PER ARTEM che si è svolto nella Curia Iulia al Foro virtuale, v. anche p. LXXXVIII). Tali dispositivi Romano in concomitanza con la Giornata internazionale dei Musei sono stati destinati ad alcuni dei siti del Parco più di ICOM. rappresentativi, quali le case di Livia e Augusto, il L’attenzione all’inclusione e all’accoglienza è poi alla base Criptoportico neroniano, la chiesa di Santa Maria dell’ospitalità più volte riservata alle associazioni quali Anafi in Antiqua, la Domus Aurea e da poco la Domus collaborazione con il Municipio I accompagnati dall’Associazione Transitoria, la prima reggia di Nerone sul Palatino. TUTTI TAXI PER AMORE (8 giugno) ed è in programma un Tali tecnologie senza dubbio aiutano il visitatore nella accordo con la Cooperativa Sociale-COOPACAI PHOENIX comprensione della storia di questi luoghi, avvicinando SCARL. soprattutto le categorie più giovani. Infine è di ottobre 2019 la firma di un atto operativo con la Nella stessa direzione si pone l’attività del Servizio Direzione Generale Organizzazione, il Parco e la SUSAN KOMEN Educativo: per la fine del 2019, nell’ambito della ITALIA per migliorare con l’arte e la cultura la vita dei malati collana “Fumetti nei Musei” del MiBACT, è prevista oncologici. la pubblicazione del lavoro “Colosseo a fumetti”, un fumetto in 20 tavole che ripercorre la storia della “vita” del Colosseo (nelle tre fasi principali, epoca romana, epoca medievale e moderna, epoca contemporanea) e che ha visto il coinvolgimento di tre scuole secondarie di ACCESSIBILITÀ secondo grado del territorio di Roma (un liceo classico, un liceo scientifico, un liceo artistico). SENSO-PERCETTIVA IN PROGRAMMA Rientra in questa categoria tra le altre cose l’abbattimento di tutte quelle barriere che impediscono l’orientamento e la 2020 Per il 2020 si intende realizzare, a riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo. In tale senso il cura di M.G. Filetici, nell’area degli Parco ha implementato la segnaletica direzionale (v. anche p. XC) Horti Farnesiani, uno spazio dedicato indispensabile per indicare le uscite dedicate ai disabili motori, la all’accoglienza specifica delle famiglie presenza degli elevatori, i percorsi accessibili, le toilette anche munite con bambini in età prescolare e scolare, di fasciatoi. Nella sezione del sito web del Parco denominata “Il Parco che ospiterà anche le realizzazione di per tutti” (https://parcocolosseo.it/visita/il-parco-per-tutti/) attività ludiche e didattiche dedicate. il file di testo risulta interattivo con le planimetrie che forniscono il posizionamento di: - ingressi accessibili - postazioni con ascensori - postazione dei pannelli tattili - postazione dei defibrillatori - postazione dei bagni, anche con fasciatoi - postazione delle fontanelle - postazione dei punti ristoro snack - aree di sosta con panchine XXXIV LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | Il patrimonio accessibile a tutti XXXV
L’IMPEGNO PER MANTENERE UN RAPPORTO CONTINUO CON LE NUOVE GENERAZIONI Nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro si segnalano per l’a.s. 2017-2018 il progetto “Civitas universalis” che ha visto le scuole coinvolte impegnate nella conoscenza della storia del Foro Romano attraverso varie forme di “racconto”, declinate nella veste La mission del Parco archeologico del Colosseo si declina di interviste doppie ad Augusto e Livia, nella messa in scena della attraverso una costante educazione alla memoria, che si esprime nella IX Satira di Orazio e nella riproduzione delle tabulae lusoriae della relazione con un pubblico estremamente variegato e con l’impegno Basilica Giulia. Nel corso dell’a.s. 2018-2019, invece, nell’ambito a instaurare un rapporto continuo con le nuove generazioni, della collana Fumetti nei Musei del MiBACT, il Servizio tramandando a quelle future le radici della nostra storia, anche Didattica ha ideato una storia originale del Colosseo a fumetti, mediante la connessione con l’intero sistema culturale di Roma. coinvolgendo tre Licei (un classico, uno scientifico, un artistico): il fumetto sarà edito agli inizi del 2020. Infine per l’attuale a.s. 2019- Il Servizio Didattica, con il coordinamento di Federica Rinaldi 2020 gli studenti si cimenteranno all’interno del progetto Ab Urbe e Andrea Schiappelli e in linea con l’idea fondante di un Parco Condita nella messa in scena delle Idi di Marzo davanti al tempio accessibile a tutti, vuole sollecitare le aspettative del pubblico, del Divo Giulio e nel racconto del Natale di Roma. generando ricadute formative sul territorio e riconquistando i pubblici più giovani. I progetti si rivolgono sia agli studenti Le proposte per le famiglie sono orientate al coinvolgimento della scuola dell’obbligo, sia ai figli di quelle famiglie che devono soprattutto delle fasce più giovani, dai 6 ai 12 anni per le quali il riappropriarsi dello spazio del Foro, del Palatino e del Colosseo, Servizio Didattica del Parco realizza visite guidate ai monumenti intesi come luoghi di svago e di richiamo alla memoria del passato. del Foro Romano, del Palatino e del Colosseo; ha inoltre ideato L’ambizione più grande è, dunque, quella di “produrre cultura”, dei progetti originali, declinati su alcuni aspetti specifici del Parco, raccontando la storia, gli uomini, le vicende di un sito che nell’arco quali le collezioni museali o il patrimonio naturalistico. Nel primo di due millenni ha rappresentato la culla della nostra civiltà. caso si segnala il progetto “Crea la tua didascalia” il cui scopo è quello di coinvolgere il bambino e il genitore che lo accompagna Per raggiungere questo scopo il Servizio Didattica del Parco non solo nella scoperta dell’oggetto del Museo, ma anche nella sua ha sviluppato progetti di Alternanza Scuola Lavoro con le scuole conoscenza attraverso brevi domande intese a stimolare la curiosità secondarie di secondo grado e attività didattiche per bambini delle da un lato, e l’apprendimento dall’altro. All’aspetto naturalistico scuole primarie, oltre ad aver ideato progetti specifici per famiglie del Parco e in particolare alla zona delle pendici meridionali del in occasione di eventi speciali, come le Giornate europee del Palatino è invece dedicata la caccia al tesoro, “Sulle tracce di Patrimonio (GEP), la Giornata delle Famiglie al Museo (F@ Romolo”, che coinvolge i bambini e genitori alla scoperta dinamica MU), le Giornate europee di archeologia (GEA). È in fase di di un vero tesoro (un gruzzolo di monete antiche riprodotte) a elaborazione per il 2019-2020 la calendarizzazione bimestrale di contatto con l’habitat naturalistico e archeologico del Palatino. un programma di proposte didattiche da tenersi nel week end, È inoltre in preparazione una seconda “caccia”, intitolata “Il giro aperto a tutta la città. delle Sette Chiese”, con la quale si intende comunicare ai più giovani il patrimonio medievale del Parco, ricco di spunti narrativi e di collegamenti con l’età moderna. Per coinvolgere il pubblico più difficile da portare nei musei, ossia quella consistente quota di adolescenti e i giovani poco interessati a musei e luoghi d’arte, il Parco con il Servizio Comunicazione e in collaborazione con RAI-Radio2, ha ideato il progetto “Star Walks: quando il PArCo incontra la musica”, una web-serie video imperniata su passeggiate con artisti del panorama musicale italiano, in cui si confronteranno archeologia e musica, antico e moderno. Il Servizio Didattica del Parco ha instaurato in questi due anni anche collaborazioni esterne per lo svolgimento di attività didattiche speciali. Tra queste si segnalano i laboratori organizzati in occasione della 1° edizione delle Giornate Europee di Archeologia con il Museo di Archeologia per Roma (APR) noto per l’approccio didattico sia dell’allestimento, sia delle attività connesse, quali i laboratori di affresco, mosaico e di riproduzione di lucerne romane. XXXVI LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | Il patrimonio accessibile a tutti XXXVII
Costanti sono invece le collaborazioni con il concessionario CoopCulture: con quest’ultimo nell’ambito della mostra “Carthago. Il mito immortale”, sono in programma i laboratori “Tessere di storia”, per realizzare un mosaico sul modello di quelli africani, e “Aleph”, per ripercorrere la storia del linguaggio dall’alfabeto fenicio alla comunicazione social. Il Servizio Didattica è anche intensamente impegnato nel rafforzare il ruolo sociale del Parco, con attenzione al tema Salus per artem, all’accessibilità (cfr. pp. XXXIII) – mediante attività didattiche inserite entro accordi di collaborazione con cooperative sociali (La Sponda), enti dedicati a non vedenti (UICI) e sordi (ISSR) – e all’inclusione a beneficio di categorie disagiate (Progetto #Carceri). Più in particolare, il Parco archeologico del Colosseo fin dalla sua istituzione ha voluto dare sostanza all’idea di cultura come fattore migliorativo per la qualità della vita, sviluppando una serie di iniziative ad hoc, rientranti nell’ambito del più ampio programma “Il PArCo fuori dal PArCo”, volto a garantire una sempre maggiore accessibilità a tutte le fasce della popolazione, in un’ottica di apertura verso la città e verso i pubblici più fragili. Prima esperienza in tale direzione è stata Park-in-PArCo, specifico programma a beneficio delle persone con malattia di Parkinson, condotto con l’associazione ParkinZone Onlus dal 2018 e tutt’ora in corso. Un progetto che ha avuto il suo momento centrale nel convegno “Salus per Artem”, tenutosi simbolicamente in occasione della Giornata internazionale dei Musei di ICOM. Musei ormai da intendere sempre più come HUB culturali e non di meno punti di aggregazione, di inclusione sociale, di lavoro e quindi anche di terapia, potendo davvero contribuire a migliorare la vita dei malati. Ora, dato il crescente volume delle iniziative del Parco in questo ambito, Salus per Artem ha assunto le dimensioni di un programma con una struttura sua propria e diversi orizzonti di intervento. Tra questi rientra l’importante accordo stretto il 30 ottobre 2019 con Komen Italia, associazione da vent’anni attiva per la promozione della salute della Donna. Un accordo che fa seguito all’atto d’intesa tra MiBACT e la stessa Komen firmato nel 2018, avente per oggetto “L’Arte per la prevenzione e la ricerca” e mirato specificamente alla sensibilizzazione delle donne sull’importanza vitale della diagnosi precoce dei tumori. Il Parco in questo accordo operativo realizzerà con cadenza trimestrale laboratori educativi teorico-pratici focalizzati su una specifica terapia complementare, giornate di promozione della salute femminile e attività di sensibilizzazione con raccolta fondi. Infine, si vuole sottolineare come a un importante investimento di energie da parte del Parco sul fronte della didattica e dell’inclusione corrisponda anche un costante impegno nel potenziamento delle infrastrutture dedicate: ad esempio, nel corso del 2020 le numerose attività didattiche illustrate poco sopra troveranno uno spazio ideale di svolgimento nella nuova sede prevista sul colle Palatino, su progetto dell’arch. Maria Grazia Filetici. XXXVIII LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | Il patrimonio accessibile a tutti XXXIX
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I.4 I SERVIZI AL PUBBLICO CAFFETTERIA L’area del Parco archeologico del Colosseo deve innanzitutto venire incontro alle esigenze dei pubblici che la frequentano, facendosi luogo di visite reiterabili e costantemente rinnovate. Tra le strutture di servizio ai visitatori di cui il Parco archeologico del Colosseo si sta dotando vi è la Caffetteria del Foro, all’ingresso Favorire la fidelizzazione del pubblico comporta del Foro Romano in via della Salara Vecchia. Il locale che ospiterà la caffetteria è stato oggetto, nel recente passato, di lavori di anche la predisposizione di spazi e luoghi di ristoro adeguamento che lo hanno dotato di uno spazio all’aperto, ombreggiato da un pergolato in legno. La concessione quinquennale del servizio, oggetto di una gara (caffetteria), significa garantire il superamento delle appena portata a termine, avverrà a fronte del corrispettivo di un canone di locazione, calcolato a prezzi di mercato, e di una royalty barriere fisiche e mentali per far fronte ai diversi sugli incassi a favore dell’Amministrazione del Parco. La caffetteria offrirà un servizio di ristorazione calda e fredda, pubblici interessati a frequentare e vivere l’area, snello, di elevata qualità e a basso impatto ecologico in quanto sono stati premiati, nel punteggio dell’offerta tecnica, la capacità significa favorire l’orientamento all’interno di uno di servire un gran numero di visitatori in un tempo e in uno spazio limitati, l’utilizzo di materie prime di qualità e provenienti da spazio “altro”, dove la segnaletica rende il visitatore fornitori regionali (filiera corta), l’utilizzo di stoviglie in materiali organici e compostabili ecc. Contestualmente si è avviata la riqualificazione di Largo della più “sicuro” di sé e meno spaesato. Salara Vecchia e dell’area esterna al muro di cinta, di concerto con Roma Capitale, caratterizzata oggi da uno stato di incuria La presenza, attivata nell’estate del 2019, di e degrado non consoni a uno dei principali accessi all’area del Foro. Tale spazio urbano, corrispondente al margine meridionale una adeguata connessione wi-fi comporta del Templum Pacis, ospita oggi la biglietteria del Foro Romano e deve essere dotato di attrezzature per l’attesa che ne facciano l’ampliamento e il potenziamento dei sussidi digitali una vera Porta dell’area archeologica (protezione dal sole, sedute, disponibilità di acqua potabile, segnaletica di orientamento ecc.), prevedendo anche la realizzazione di un nuovo bookshop e info alla visita, favorendo tutti i diversi tipi di pubblico. point. In seguito all’opera di riqualificazione, questo spazio pubblico svolgerà a pieno titolo il ruolo di cerniera tra Città e Parco, insieme porta d’accesso ai Fori e luogo urbano qualificato, in relazione con lo spazio pedonalizzato di via dei Fori Imperiali. XLIV LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | I servizi al pubblico XLV
XLVI LA GESTIONE DEL PATRIMONIO | I servizi al pubblico XLVII
II. IL PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE 2019 - 20 XLVIII XLIX
L LI
II.1 INTRODUZIONE In continuità con quanto annunciato nel 2018 e nel primo semestre dell’anno corrente, per questa seconda parte del 2019 e il successivo 2020 si è predisposto un articolato programma di mostre volto all’approfondimento della conoscenza del patrimonio e della In partenariato con la Direzione generale Architettura e Arte storia di Roma da un lato, e, dall’altro, si conferma l’introduzione contemporanee, si conferma la seconda edizione della mostra del contemporaneo nei luoghi dell’archeologia. Una volontà, Kronos e Kairos nel 2020. Affermati interpreti del panorama quest’ultima, che va incontro al consenso riscontrato da parte di un artistico attuale hanno messo e metteranno in evidenza la vasto pubblico il quale, grazie a rassegne dedicate ad artisti moderni, compatibilità del contemporaneo con la cultura delle epoche ha occasione di riscoprire i luoghi dell’antichità: sempre mantenendo precedenti, restituendo alle testimonianze del passato un valore l’accortezza di progettare iniziative pensate per questi spazi e per la attuale e formativo per il presente. loro storia. Per il 2020 una mostra dedicata a Giacomo Boni fornirà Il programma di esposizioni temporanee di alta qualità prodotte l’occasione di presentare al grande pubblico una figura di e organizzate da Electa contribuisce ad arricchire, connotandola, straordinaria importanza per la configurazione attuale dell’area l’offerta culturale del Parco archeologico del Colosseo con il quale, archeologica centrale. Articolata tra Foro Romano e Palatino, ne e in piena sintonia, viene realizzato. Con l’intento di riavvicinare i racconterà le trasformazioni e apporterà nuove informazioni sulla cittadini romani al cuore antico della Capitale, si intensifica anche figura dell’archeologo anche per gli addetti ai lavori. Infatti, anche il programma di incontri nella preziosa sede della Curia Iulia su attraverso materiali d’archivio inediti, la figura dello studioso Boni argomenti non solo legati ad approfondire i temi affrontati dalle sarà messa in relazione con il suo tempo: quel primo Novecento che rassegne temporanee, ma anche riflessioni sui classici e i legami ha conosciuto il fiorire della avanguardie artistiche. L’esposizione con la contemporaneità oltre che cicli che puntano a rafforzare la rete sarà l’occasione per la riapertura al pubblico degli ambienti al piano del Parco con i musei della città (e non solo) nella logica del Sistema terra del complesso di Santa Maria Nova: gli spazi gia occupati dal Museale Nazionale. c.d. “Museo del Foro”, chiuso da oltre vent’anni, e che saranno resi Inoltre, allo scopo di contribuire alla restituzione al pubblico di nuovamente accessibili. nuove aree del Parco, le mostre sono anche occasione per favorire – Nel 2020 si celebrerà in Italia il cinquecentenario della morte sin dalla fase progettuale di allestimento – la sistemazione di zone di Raffaello. Il Parco archeologico del Colosseo non sarà estraneo di recente scavo o restauro per aperture permanenti. È stato il caso, a questi festeggiamenti. Per la prima volta nella Domus Aurea verrà per il 2018, della rassegna Roma Universalis, dedicata alla dinastia organizzata una mostra, con un articolato intervento multimediale dei Severi, che ha consentito l’accesso a luoghi chiusi da tempo o mai a ricordare la fortuna delle grottesche: un’operazione in continuità accessibili prima: il vicus ad Carinas con uno straordinario affaccio con progetti multimediali che hanno riscosso un grande interesse sul Templum Pacis, e le cosiddette Terme di Elagabalo, riaperte dopo presso il grande pubblico. L’innovazione tecnologica ha consentito impegnativi lavori di ripristino. di innalzare la godibilità dell’esperienza di visita e di facilitare la conoscenza del patrimonio. Il programma di valorizzazione di questo periodo recente ha accostato progetti multimediali al patrimonio monumentale consentendo l’arricchimento della conoscenza storica dello stesso, insieme alla definizione di percorsi tematici all’interno dell’area del Parco. Per il prossimo anno è in progetto anche una grande mostra che riunirà le due anime di Pompei e Roma: architettura, decorazione pittorica, arte del giardino, culti e usanze segnano una forte fusione tra le due città. Infine, Electa è al fianco del Parco archeologico del Colosseo nella realizzazione editoriale di strumenti di visita e di conoscenza del più visitato patrimonio archeologico italiano. Il catalogo di titoli si è notevolmente arricchito nel corso del 2018-2019 e questo trend continua per il 2020 con cataloghi, guide brevi e volumi scientifici destinati al sempre più largo pubblico di visitatori, anche stranieri, oltre che agli studiosi del mondo antico. Tutte pubblicazioni accomunate da un forte e distintivo segno grafico che risponde al completo rinnovamento dell’immagine grafica e di comunicazione lanciata e perseguita dal 2018 a oggi. LII IL PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE | Introduzione LIII
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