Paolo Germanetto si racconta facciamo il punto lo sport in guerra - n. 64 - sportolimpico.it
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n. 64 Ger ma ne tto • Paolo ta si raccon a: di Ro m • Maratonail punto facciamo • Storia in guerra lo sport
L’uomo e la montagna Ci indichi brevemente il suo passato da atleta «Atleta scarsetto, che ha però avuto la for- tuna di poter gareggiare per alcuni anni nel Gruppo Sportivo della Forestale, privilegio oggi purtroppo non accessibile anche ai più forti atleti italiani della corsa in montagna. Atleta la cui carriera è terminata piuttosto presto, per problemi di salute, e che si è ap- passionato al mondo della riabilitazione fisica forse proprio perché spesso “rotto” di suo». Da quando è responsabile della corsa in mon- tagna? «Dal 2013: l'esordio è avvenuto ai Campio- nati Europei di Borovets (Bulgaria), vinti da Bernard Dematteis su Alex Baldaccini». Con la vecchia gestione, in seno alla specialità della montagna, non pareva un personaggio gradito. Paolo Germanetto, responsabile tecnico della corsa in montagna. «Non troppo, mi sembra di ricordare. Anche A destra: Alessia Scaini,quarta perché da sempre fatico a tenere nascoste ai Mondiali di Canillo (Andorra). Foto Damiano Benedetto. le mie idee e il mio punto di vista. Ma penso sia anche fisiologico quando non si condivi- dano le strategie di sviluppo di una disci- plina, tanto più in un ambito dinamico e in Ci spieghi la differenza tra corsa in montagna, evoluzione come è oggi quello della corsa trail e ultra di cui pare lei debba rispondere a sui sentieri». qualcuno più in alto.
«Così siete voi ad esagerare un po’. Di certo il trail, di risultati, per i quali, sempre e comunque, occorre Paolo Germanetto è nato a Susa anche nelle sue declinazioni più commerciali come gli saper riconoscere i meriti degli atleti e di chi li allena (TO) il 13 maggio 1977. Nella sua car- urban trail, ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo direttamente. Piuttosto, continuo a chiedermi come esponenziale. I numeri di partecipazione, un po’ ovun- fare per dare ulteriore sviluppo alla disciplina e mag- riera di atleta vanta due presenze nelle que nel mondo, sono davvero impressionanti, e sono il giori opportunità alle atlete e agli atleti che corrono in nazionali giovanili di corsa in monta- motivo principale per il quale ITRA (l'Associazione nata montagna. L'italia vinceva in montagna prima e conti- nel 2013 per dare un'organizzazione al sistema) e IAAF nua a ottenere buoni risultati anche ora: ciò che è cam- gna (13º ai Campionati Mondiali junio- hanno trovato in tempi brevi un accordo di riconosci- biato – e cambierà ancor più negli anni a venire – è il res 1996, in squadra con De Gasperi, mento. Dal punto di vista tecnico, poi, sicuramente di- contesto agonistico e il livello tecnico dei partecipanti venta più complicato dare un significato agonistico a alle grandi rassegne internazionali». Manzi e Mosca). qualsiasi espressione di movimento sui sentieri...». Le ultramaratone in questo momento sono nel mirino del- Tesserato prima per l’Atletica Susa, Fa le convocazioni in nazionale per tutte e tre le specialità? l’antidoping ci sono stati casi segnalati tra questi “speciali- Se sì, come pensiamo, come fa a gestire una situazione sti”. Cosa risponde? poi per il Gruppo Sportivo Forestale. molto dissimile tra le stesse. Le ultramaratone, sono una «Rispondo che sei casi di positività in questo 2018 Sopra: Il momento Ha conseguito la maturità classica, cosa, il trail e la montagna altro. sono un numero impressionante e decisamente dell’attacco di «Dell'affinità tra corsa in montagna e trail, almeno sulle spiacevole. Mi pare siano casi diversi tra loro, ma in Bernard studi (non conclusi!) in lettere. Suc- distanze che riguardano le convocazioni in azzurro, già le parte determinati anche da una buona Dematteis agli Europei di Skopje. Alle sue cessivamente si è diplomato in Osteo- ho detto. Sull’ultramaratona, la Federazione ha de- dose di superficialità o ignoranza delle spalle il turco ciso negli ultimi anni di norme antidoping, fatto che non può co- Bozkurt, e gli patia, intraprendendo la professione munque essere una giustificazione. azzurri Maestri e Martin Dematteis. di Massofisioterapista. Dal 2006 Anche nelle ultramaratone, però, si Sotto: Cesare può correre forte da puliti o non gareg- Maestri al 2017 ha fatto parte del settore Foto Alexis giare se alle prese con qualche infortu- Courthod. sanitario fisioterapico della Fore- nio. Proprio in questi giorni abbiamo incontrato in Federazione Giorgio Calca- stale, seguendo atleti degli sport terra, simbolo dell'ultramaratona italiana, invernali, delle arti marziali, del ci- per cercare di trovare il modo di ribadire insieme che il problema è anche e so- clismo, dell'atletica e del nuoto. prattutto di carattere culturale». Nella corsa in montagna il ranking ha già «Vero. Il riferimento, anche per i montanari e din- preso piede. Lei come la pensa? torni, è sempre e comunque il Consiglio Federale e «Penso sia un sistema utile per dare il Direttore Tecnico. Le ultradistanze, nel mio caso, maggiore visibilità ai protagonisti prin- sono riferite al mondo della strada, ovvero preva- cipali, specie a quanti si disimpe- lentemente la 24 ore le 100 cilometri. Mountain e gnano con continuità tra salite e Trail Running sono invece diverse espressioni di discese. Per il movimento è più im- corsa in ambiente naturale. Diverse specie per storia, portante avere campioni riconoscibili filosofia di partecipazione e tempistiche di approdo je. tutto l'anno piuttosto che atleti che ma- ei di Skop nel mondo dell'atletica, ma il confine è comunque a z z u rr a agli Europ, Bernard gari partecipano soltanto alla grande rassegna istitu- letta (3°) Storica tripa: Martin Dematteisstri (2°). stretto e, al netto delle distanze di gare (si va dal Km D a s in is tr s a re M a e assumere zionale annuale. Il sistema, merito di un'idea del (1°), Ce Verticale a prove di qualche centinaio di chilometri...), Dematteisis Courthod. diretta- consigliere WMRA Giorgio Bianchi, è senz'altro perfet- Foto A le x la differenza è spesso e volentieri legata più alla perce- mente la gestione delle tibile, ma è nato in “complicità” con IAAF, che nel zione di chi partecipa e organizza che non a profonde Nazionali, prima in qualche modo delegata all'as- tempo potrebbe assumerne il controllo diretto». differenze tecniche. All'interno di questo universo, ci sociazione Iuta, creando di conseguenza una gestione In qualche occasione lei si è disimpegnato anche come spea- sono format di gare differenti, ma l'approdo al primo tecnica unificata di tutte le discipline “non olimpiche”, ker (maratona di Torino) non la sentiamo da tempo. Qual- Campionato Mondiale, gestito direttamente dalla IAAF, cross escluso. Per farlo posso contare su bravi collabora- cuno ha posto il veto, oppure ci ha ripensato? nel 2021 sarà comune. Così come comune, nel Regola- tori, come Renato Gotti, Fulvio Massa e il team manager «A fare lo speaker mi sono sempre divertito, così come mento Tecnico Internazionale IAAF, sarà la regola che Tito Tiberti. Se ci riesco bene o male, è tema di giudizio mi piace scrivere e parlare di sport in senso lato. Ma nes- dal 2019 descriverà le due discipline». aperto e libero, anche da parte vostra». sun veto, soltanto forse la sensazione che in questa fase Il trail non è altro che la “vecchia” passeggiata in montagna La corsa in montagna è sempre stata un serbatoio di meda- fosse meglio concentrasi soprattutto su altre cose...». che durava ore e ore. Adesso invece? Un esempio: nella glie anche con chi l’ha preceduta, lei si sente migliore dei Con quale specialità dell’atletica, escludendo quelle L’abbraccio fra i metà degli anni Settanta a Milano, la domenica mattina suoi predecessori? Il numero di medaglie raccolte più o che segue direttamente, ha maggiore feeling? gemelli spesse volte si partiva dal campo XXV Aprile e di corsa si meno sono sempre le stesse... «Viene facile dire l'endurance prolungato, con una Dematteis. Foto Alexis raggiungeva Piazza Duomo e ritorno. Adesso lo chiamano «Non mi sono mai posto l'obiettivo di risultare migliore vera e propria passione per il cross e le emozioni Courthod. urban trail. Non le pare che si stia esagerando un po’? di chi mi ha preceduto, specie in termini di medaglie o uniche che sa regalare. In realtà però poi mi sco-
I pro a seguire tutto dell'atletica, così come di molti altri Il continente africano, e altre nazioni che sino a qualche nseguimento labo- che la sua prima appari- sport, sia estivi che invernali». anno fa non erano interessate alla montagna, da qualche rioso, iniziato nel po- zione nel consesso Fede- Quale è la differenza “tecnica” fra fondo (su strada o in anno sta approcciandosi alla montagna. Pensa che po- meriggio tardi di un rale non sia durata più di pista) e montagna? tranno dominare anche qui, togliendo spazio all’Europa e martedì di metà novem- trenta minuti. Entrata, «Le basi sono comuni, la specializzazione diversa. Per ec- all’Italia in particolare? bre e concluso il merco- saluti ai pre- cellere nella corsa in montagna, serve di più saper cor- «A Canillo (Andorra), nell'ultimo Mondiale, per la prima ledì sera. Beccato sul senti, esposi- rere forte in piano o essere abili tecnicamente a muoversi volta l'Africa ha vinto tutte le medaglie d'oro, sia indivi- treno, di ritorno da zione del sui sentieri? Sento spesso teorizzare in un senso oppure dualmente sia per Nazioni. Nella classifica a punti, siamo Roma, nei pressi di Bolo- programma, nell'altro, sposando a priori il proprio credo tecnico piut- stati secondi dietro all'Uganda, davanti a Kenya, Usa, gna, anche se con alcune saluti e arri- tosto che andare alla ricerca di soluzioni dedicate. Io Gran Bretagna e Francia. L'Italia si sta confermando lea- interruzioni. Ma non per vederci». Fa- penso piuttosto che occorra costantemente perseguire il der a livello continentale, ma trovare spazio sarà sempre causa del diretto interes- cile, veloce, miglioramento in entrambe le direzioni, evitando tanto di più difficile e l'ingresso forte e diretto della IAAF nella ge- sato. Il quale ha nome e chiaro. «La guardare ai “montanari” con i soli metri di giudizio cano- stione dei prossimi Campionati Mondiali sono convinto cognome e una “profes- sua presenza nici del mezzofondo classico, quanto, sull'altro versante, esaspererà la tendenza, premiando tra le Nazioni africane sione” che ultimamente è stata rece- di ritenere le esperienze tecniche del mezzofondo come quelle che più investiranno tecnicamente nella disciplina. lo tiene impegnato assai. pita cordial- poco adatte a sviluppare l'allenamento della corsa in L'Uganda già lo sta facendo, il Kenya non ancora del Il signore in questione è mente e penso abbia fatto montagna. In fondo, se ci pensate, ai miei “montanari“ è tutto, l'Eritrea ha già dimostrato di saperlo fare quando Antonio La Torre. Inutile una ottima figura», ribadi- sempre richiesto di dimostrare di saper correre forte interessata. Che spazio per noi? Probabilmente meno, ma stare a raccontare chi è. sce un consigliere pre- anche in piano per provare compiutamente il loro valore, non vedo altra via che continuare a difendere le peculia- Quasi tutti lo conoscono sente all’incontro. Disse dando quasi per scontato che se un mezzofondista o un rità tecniche della disciplina in ambiti internazionali e in- e hanno ben presente il che non accettava imposi- maratoneta di grido si cimentasse sui sentieri, allora tutto sistere a lavorare a testa bassa senza farsi spaventare ruolo che ricopre all’in- zioni e pare proprio che sarebbe diverso. In realtà, ci sono molte prove del fatto dalla crescita tecnica e dal confronto». terno della FIDAL. Per i sia refrattario a ogni or- Bussate e... che non sia proprio così matematico». Si sta pensando di reintrodurre il cross alle Olimpiadi, la pochi che ancora ne igno- dine che arriva dall’alto. Anche questa specialità sta attraversando un momento di montagna potrebbe entrarci come “nuovo sport”? rano la funzione, ricor- «Nessun problema sul crisi di vocazioni come accaduto precedentemente e in parte «Se parlo di sogni e desideri, non posso che rispondere: diamo che dall’inizio di controllo, ci manche- sta ancora succedendo per la pista? “Certo, già domani!”, argomentando compiutamente su ottobre è stato nominato rebbe, ma sono io che de- «Se guardiamo ai numeri di partecipanti alle prove gio- vanili del Campionato Italiano mi verrebbe da dire il contrario. L'esempio forse più lampante viene in questi ultimi anni dalla categoria juniores femminile, con una spettacolarità, trend di crescita, pubblico, appeal televi- sivo e quant'altro ancora. La corsa in montagna potrebbe avere il vantaggio di coinvolgere un panorama di atleti dif- ferente rispetto alla capacità del cross di distinguersi com- nuovo Direttore Tecnico. È reduce da “Atletica- mente”, il convegno tec- nico organizzato ad vi sarà aperto cido!». Ad ogni incontro con i vari atleti è sempre stato presente il Consi- gliere federale preposto crescita importante sia nei numeri sia nel livello tecnico. piutamente dal mezzofondo prolungato. All'atto pratico, Abano Terme lo scorso fine setti- chiarare alla platea, qualsiasi essa all’area tecnica. Così da evitare sor- L'apice nei risultati di squadra ad Europei e Mondiali e però, i tempi e gli equilibri della politica sportiva sono di- mana: «Erano presenti circa 400 sia, ciò che pensa. «In questa avven- prese e richieste dell’ultimo minuto negli acuti di Angela Mattevi e Alessia Scaini». versi, tanto più in chiave olimpica. Un conto poi è avere persone. Un grande successo» di- tura ho un solo vantaggio: è un me- non concordate. Con aneddoti sif- uno sponsor diretto del cali- chiara. L’occasione è stata propizia stiere che non ho cercato. Hanno fatti si possono riempire libri... bro di Sebastian Coe, un altro per spiegare alla platea la nuova im- chiesto aiuto, ho accettato. Ora dob- Le solite voci (maligne?) narrano arrivare a compiere oggi passi postazione del modello tecnico fe- biamo uscire dalla fase di studio». che la porta del suo ufficio in Fe- preliminari fondamentali derale, voluta da La Torre Sono il sig, Wolf, risolvo problemi... derazione sia sempre chiusa. Chi come la nascita compiuta di all’indomani del suo insediamento. È la frase che accompagna il suo desidera entrare, dunque si pre- un Mondiale IAAF dedicato Anche se una parte, quella più peri- profilo su whatsApp e pensiamo sume anche il Presidente, deve (lo sarà quello 2019 in Argen- ferica dell’organigramma, è stata che La Torre si senta proprio come bussare e chiedere cortesemente tina) o l'ingresso della specia- ereditata dalla passata gestione (ma il personaggio enigmatico e miste- “permesso”. Eccessi, stravaganze? lità tra quante nel programma non è stato “cancellato” nessun rioso del film di Tarantino, Pulp Forse. Si possono o meno condivi- di un Campionato Europeo nome...). «La mia sensazione? Qual- Fiction, interpretato da Harvey dere ma questa è la “filosofia” di la- prossimo venturo». cosa comincia a funzionare, anche Keitel: «Il mio, nostro, è un lavoro voro del tecnico lombardo. In Come considera i suoi rap- se il lavoro è ancora lungo e non di squadra. Non voglio fare e non questi mesi ha operato per coordi- porti, professionali e umani, dobbiamo nasconderci dietro a un sono un fenomeno, l’ho detto e ri- nare le due “anime” dell’organi- con il nuovo DT Antonio La dito. Quel che conta è che gli atleti petuto centinaia di volte. Cerco e gramma tecnico. «In precedenza, è Torre? vadano forte, in pista e nel cross. accetto contributi da tutti». Ha successo che in diverse occasioni Emma Quaglia, marato- «Per avere il quadro com- Vediamo cosa saremo in grado di tracciato una strada e senza mezzi fossero in contrapposizione», so- neta al debutto azzurro in pleto occorrerebbe porre a raccogliere». Forse più realista del termini afferma «Tiro dritto». stiene la solita critica vocina. Il 24 montagna nei Mondiali di Canillo (Andorra). lui la stessa domanda, ma di re non nasconde che sono in molti a Anche il Consiglio Federale sembra novembre altro appuntamento di Foto Damiano Benedetto. mio li considero ottimi e sperare che «io inciampi» sulla compatto sul suo nome. Nessuno lavoro. All’ordine del giorno una penso di godere anche della strada tracciata. scontro, almeno così si mormora, è riunione con tutti i fiduciari tecnici sua fiducia». Cocciuto, intransigente, senza peli esploso quando è stato fatto il suo regionali. Trekkenfild sulla lingua, non ha difficoltà a di- nome. Voci di corridoio mormorano Daniele Perboni
Tanto pe’ cambià Roma nun fa la stupida... Tanto pe' cambià... si dovrebbe dire parafrasando la celebre canzone di Nino Manfredi. È stato annunciato il percorso della Maratona di Roma 2019, che si svolgerà il 7 aprile. La prima dopo quello che una volta si sa- rebbe definito un esproprio, dato che il Comune di Roma ha deciso da un giorno all'altro che non fosse più l'Italia Marathon Club presieduto da En- rico Castrucci ad organizzarla. Nonostante in tutti questi anni la Maratona sia cresciuta e diventata un evento capace di esaltare le qualità della corsa romana e di imporsi nel calendario internazionale. Oltre a farsi finalmente accettare dalla cittadinanza, che ha vissuto la domenica della Maratona come una festa, nonostante il maltempo che spesso l'ha caratterizzata. A gioco regolare dunque, non ci sarebbe stato motivo di cambiare, in re- altà già da tempo si preparava il terreno per far mancare...i sampietrini agli organizzatori ormai storici. Col senno di poi, forse, si è avuta una ri- sposta anche sul perché la Fidal accettò che due Maratone si corressero in Italia nella stessa giornata, Roma e Milano. Il Comune di Roma ha deciso di mettere a bando la Maratona. Ma i tempi si sono incredibilmente allungati (come per ogni altra cosa messa a bando, in teoria con buone intenzioni, nella realtà affossando lo sport ca- pitolino, vedi la situazione Palazzetto dello Sport: forse riaprirà fra tre anni, due per il bando, uno per i lavori...). Proseguendo sulle note del Tanto pè cambià, il percorso collaudato che aveva messo d'accordo tutti è stato variato. Come spesso capita, quando irrompe il nuovo, la prima cosa che si fa è stravolgere il vecchio. Vale per le aziende e spesso anche per lo sport. Poco importa se ciò che c'era prima funzionava. L'importante è far vedere che si cambia. La partenza è fissata ancora in via dei Fori Imperiali, tra Largo Corrado Come potete vedere questa volta ci occupiamo di maratona. attirare ulteriori aficionados. Poi qualcosa è successo. A Roma mini di soddisfazione, soprattutto Ricci e Via di San Pietro in Carcere, ma per la prima volta il tracciato si umana soddisfazione e un grande svilupperà, nella parte iniziale, su via Cristoforo Colombo per tre chilome- Abbiamo sempre sostenuto che non avremmo frequentato il prossimo anno la maratona la organizzerà la Fidal (chi riconoscimento mondiale. tri, per poi proseguire su viale Ostiense e la prima parte di Lungotevere. questo segmento assai importante dell’atletica, ma dopo es- scrive non è assolutamente d’accordo), così come non si è In tutti questi anni si è lavorato Non è stato spiegato, per ora, quale tratto della Colombo verrà riservato serci arrivato questo pezzo, firmato Italia Marathon Club, mai capito sino in fondo per quale motivo la stessa Federa- spesso con grande difficoltà. La alla Maratona, se le corsie centrali o una di quelle laterali. Di sicuro c'è non potevamo esimerci dal prenderlo in considerazione. Chi zione desse il proprio benestare alla concomitanza tra le ma- Capitale non è l’eldorado come da temere ripercussioni pesanti sulla circolazione su un'arteria particolar- scrive ha seguito almeno una decina di volte la Maratona di ratone di Roma e Milano. Il che ha quasi dell’incredibile, tanti pensano: la sua struttura bu- mente trafficata. Cancellata la zona dell'Acquacetosa e il passaggio alla rocratica non garantisce una tem- Roma, ne ha colto ogni aspetto e ne ha scritto, su riviste spe- come se New York e Boston disputassero la prova lo stesso Moschea, che simbolicamente consentiva di dire che la Maratona ab- pistica autorizzativa in linea con cializzate e su quotidiani, sempre in toni positivi. Non solo giorno! Leggetevi cosa ci dicono i dirigenti del club romano. una programmazione congrua, gli bracciava ogni religione. Cancellato anche il passaggio su Ponte Spizzi- per le prestazioni degli atleti, ma anche per la bontà degli or- Va da se che se qualcuno la pensa in maniera opposta, siamo interessi complessivi dei cittadini chino, all'Ostiense: il ponte simbolo dell'Olocausto, intitolato a Settimia ganizzatori capaci ogni anno di incrementare il numero dei sempre pronti ad ospitare anche le loro posizioni. sono rivolti più a quelli tradizionali Spizzichino, l'unica superstite alla razzia degli ebrei nel Ghetto. Nelle ultime stagioni si arrivava in via dei Fori Imperiali correndo verso il concorrenti, oppure inventarsi qualche nuova iniziativa per W. B. (il calcio, lo shopping, il food) ed alle giuste esigenze dello svolgersi Colosseo, il prossimo 7 aprile ultima parte rovesciata; i podisti conclude- della vita quotidiana (trasporti ranno la maratona arrivando da via San Gregorio, passando accanto al- l'Arco di Costantino, girando attorno al Colosseo prima di giungere in D a novembre 2017, un anno fa, ab- Come tutti sanno, la totalità degli oneri è sempre stata a pubblici, raccolta immondizia, il si- biamo assistito ad una situazione carico del comitato organizzatore, Italia Marathon Club, stema stradale, ecc…). via dei Fori Imperiali. alquanto singolare, a nostro av- che si è avvalsa di Atielle Roma srl per la gestione eco- Ma in tutto questo la Maratona di Negli anni passati, di questi tempi, c'erano già migliaia di iscrizioni effet- viso strana. L’ingerenza del po- nomica, commerciale e tecnica dell’evento. Per oneri Roma, con la sua organizzazione, ha tuate. Stavolta non trapela nulla. Se non che molti maratoneti hanno de- tere politico su un evento economici e finanziari si intende anche tutta la respon- creato le condizioni per far cam- ciso di non partecipare alla corsa di Roma (né a quella di Milano) per apprezzato e riconosciuto, forte sabilità in capo all’organizzatore: scelte tecniche a volte biare la mentalità al cittadino ro- una forma di civile dissenso individuale, oltre che di solidarietà alla pre- di una sentenza del Tar che sarà difficili, decisioni strategiche importanti, preoccupazioni mano: eventi di questo tipo fino agli cedente organizzazione. contestata in sede di ricorso in- contestuali. Tutta una serie di situazioni che poi ogni inizi degli anni novanta erano eti- Per gentile concessione di Leandro De Sanctis nanzi al Consiglio di Stato. edizione della Maratona di Roma ha compensato in ter- chettati come una pesante scoccia-
tura e chi si allenava per strada veniva apostrofato in malo tempi e modalità lunghe, al netto di eventuali ricorsi giudi- modo. In questi 24 anni, anno dopo anno, si è assistito a ziari. Il 7 aprile 2019 è la 25ª edizione ed è noto a tutti spalmate su 105 brevi capitoli che una decisa virata in tal senso e, grazie a questo, ogni wee- come un evento con edizioni significative possa avere un Augusto Frasca vanno dalla realizzazione dell’omo- kend si ha un proliferare di eventi podistici forse supe- riore alla media italiana. Ecco, la Maratona di Roma è stata inconfutabilmente un enorme fattore per questo ri- sultato positivo e ne siamo orgogliosi! deciso incremento delle iscrizioni: nel 2004, alla 10ª edi- zione e nel 2014, alla 20ª edizione l’incremento medio fu del 35% rispetto alla rispettiva edizione precedente e anche per il 2019 le prospettive in percentuale d’incre- Maître à penser nimo Stadio da parte dell’impera- tore romano Domiziano, alla insuperata qualità naturale di Jesse Owens. Vi compaiono, uno Torniamo a questo punto sul discorso gara ad evidenza mento erano identiche se non superiori (20.000 iscritti). Ma siamo sicuri che al giorno colo regalo che mi sono fatto per più uno meno, 550 personaggi – pubblica in relazione all’evento in questione. Sperando Come mai, essendo tutti venuti a conoscenza di docu- d’oggi, nell’era digitale, tutto va i miei ottanta…”. Trattasi di una due equilibratissime pagine per che l’assegnazione avvenga entro fine anno per organiz- menti usciti su un organo d’informazione, mai smentiti, la più in fretta? Nel 1873 guidato per bella pubblicazione - carta Modi- ognuno di essi, grandi protagonisti zare a partire dal 2020. Questa tempistica penalizza ulte- nuova amministrazione di Roma Capitale, appena inse- mano da Jules Verne, il gentiluomo gliani della Cartiera di Cordenons, o figure gregarie che siano – il cui riormente una macchina organizzativa professionale, con diata (2016), non è intervenuta immediatamente sulla londinese Phileas Fogg, accompa- grafica accurata, una piccola foto ritratto, o la cui storia, è una conseguente criticità occupazionale per i dipendenti e questione ritenendo da subito l’evento di sua “proprietà”, gnato dal suo domestico Jean Pas- personale al termine di ogni capi- gemma scintillante, sportiva e motivazionale per i tantissimi volontari impegnati in que- considerandolo un servizio pubblico con relativo canone separtout, impiegò, come è noto, tolo - che non ha né editore né umana. Impossibile qui citare tutti sti anni. La clausola di salvaguardia ha dato il via libera di concessione (come espresso nel bando)? È mancata solo ottanta giorni per compiere il prefatore e che Frasca ha fatto e tutto, se non qualcuno a caso: alla Fidal (e a Roma Capitale) di organizzare diretta- una rispettosa e trasparente chiarezza. Invece Roma Capi- giro del mondo. stampare a spese sue in sole 100 Roger Bannister, Livio Berruti, mente la maratona tale, tramite l’ufficio Ebbene, ecco che le cronache Carl Lewis, Abebe Bikila, Paolo una tantum, quindi di Gabinetto del Sin- del giorno d’oggi riportano che Rosi, Fausto Coppi, Marco Pan- solo l’edizione 2019. daco, ha considerato il gentiluomo Augusto Frasca, tani, il cavallo Ribot, Edith Proprio perché a sal- la maratona, di fatto, noto giornalista, saggista, scrit- Piaf, Carlo Vittori, Pedersoli e vaguardia, quindi a un evento privato, tore e comunicatore di profes- Bud Spencer, Pietro Mennea, garanzia di tutti (cit- concedendo l’auto- sione, per non dire di tant’altro, Alan Turing, l’Eiger di Gianni tadini, iscritti alla rizzazione a Italia ha impiegato ben ottant’anni Brera, il colpo di Stato del gara, istituzioni e Marathon Club, che per arrivare a scrivere la con- 1998, la frase di De Coubertin partecipanti al nell’iter consolidato clusione del suo ultimo libro, e via di seguito. L’insieme bando) questa edi- negli anni (appunto intitolato “Qualche pagina per forma un arco, una parabola, zione prossima deve dal 2004) ne faceva gli amici”. quasi un’enciclopedia dello essere improntata sul richiesta. Come mai Sì, perché Frasca, un Maître à Sport, della Storia e della Vita. principio della so- in due anni e mezzo penser della cultura italiana, Tutti i racconti – sono brevi, brietà ed essenzialità, l’amministrazione di emise il suo primo vagito alle ma come si fa a chiamarli col maratona “basica” Roma Capitale non 2,35 di una gelida notte del lon- diminutivo di raccontini? - come qualcuno la de- ha mai voluto incon- tano 1 febbraio 1938 in una tranne uno, hanno attinenza finì nei mesi scorsi. E trare la nostra orga- stanza con la volta a botte della con svariate discipline sportive non può essere altrimenti: l’obiettivo è offrire quindi tutti nizzazione per sentirne le ragioni e per cercare di capire seicentesca casa genitoriale (con l’atletica soprattutto): i servizi, o quelli che si è in grado di offrire, ma senza le criticità complessive, magari individuando un criterio posta nell’aquilano comune di l’eccezione la fa quello dedi- sbandierare presunti e soggettivi annunci di novità o mi- di soddisfazione per tutti e senza sfavorire nessun sta- Barisciano. Quindi ottant’anni cato a Ignazio Silone, uno scrit- glioramenti: questo è un principio cardine. Ma il termine keholder? In una democrazia dovrebbe funzionare così e fa. E siccome il volume, di cui tore, più volte candidato al salvaguardia sarà quindi appropriato? Oppure sarebbe invece è stato deciso di mortificare tutto ciò che è stato poco sopra – una sorta di anto- Premio Nobel, che l’autore ama appropriato definirlo “lento decadimento”? definito, in modo squalificante, “vecchio”. In favore di logia sportiva vissuta in gran particolarmente (non necessa- In questa situazione anomala noi ci poniamo ancora altre cosa? Di un’edizione “basica” appunto, sempre se gli or- parte in qualità di testimone di- riamente anche perché suo domande. Come mai tutta questa “fretta” nell’individua- ganizzatori del 7 aprile 2019 saranno rispettosi della op- retto nel corso di una sessan- corregionale). “Lo apprezzo – zione dell’organizzatore con un bando, uscito 10 giorni portunità di non condizionare chi risulterà il vincitore tina d’anni - lo ha pubblicato copie non intendendo in nessun dice Frasca – perché ha una prima della gara, già a partire dall’edizione 2019, quando la del bando con scelte che entrerebbero impropriamente nell’ottobre scorso, ne deriva che caso dare seguito editoriale. Pec- scrittura che sento mia e perché nostra organizzazione era stata già inserita in calendario nel merito tecnico, sportivo e commerciale dell’evento. per poterlo compilare ha impie- cato, perché un lavoro di tal fatta ha una coscienza che ne fece in federale fino al 2020 con relative date di svolgimento della Una cosa è certa: non è una bella storia da raccontare. gato ben ottant’anni. Con buona meriterebbe di essere divulgato maniera inequivocabile un an- Maratona di Roma? Un bando che si rispetti, per un evento Queste domande sono le domande che si sono posti in pace di Verne, Fogg & C. per più motivi: per la bellezza della tifascista e un anticomunista re- così complesso a carattere internazionale e con tutte le tanti, tantissimi. Il bello è che per il suo 80° com- sua scrittura, della sua cultura e frattario ai compromessi”. Stili sfaccettature e complessità peculiari della disciplina, ha Italia Marathon Club ssdrl pleanno, invece di essere lui, fe- del suo contenuto storico, qualità di scrittura e di vita, quelli di Si- steggiato, a ricevere qualche che traspaiono limpide in ogni pa- lone, che Frasca ha fatto suoi. Aggiungiamo poche righe a tutto quanto troverete in questo numero, per avvisare i regalo dagli amici – di solito è così, gina, e per portare a conoscenza di Ma adesso, Maestro, una racco- nostri lettori che questo non sarà l’ultima nostra fatica dell’anno. Abbiamo in serbo no? – è stato lui a fare un regalo chi ancora non sa, o non ricorda, i mandazione: non faccia aspettare i il “solito” colpo crossistico (Europei di Tilburg) che qualcuno di noi andrà a visionare agli amici. E che regalo: il suo ul- tanti episodi sportivi narrati. suoi amici altri 80 anni per leggere direttamente in loco. E nutriamo la vaga sensazione che saremo ancora una volta timo libro, appunto! “Questo libro “Qualche pagina per gli amici” qualche altra sua pagina… “unici”. Non è finita: ci aspetta un altro impegno che consideriamo importante ma – ha dichiarato l’autore – è un pic- in realtà comprende 214 pagine Ennio Buongiovanni che per vari motivi preferiamo non svelare. Trekkenfild
STORIA Non solo armi, trincea L a rotta di Caporetto (24 ottobre- 9 novembre 1917) costituì un punto di svolta decisivo anche per le attività sportive da praticarsi all’interno delle forze armate ita- nate con la ginnastica. Piuttosto ri- sultavano maggiormente utili le doti di corsa e resistenza proprie del- l’atletica leggera e del podismo. Doti che, già nella primavera 1916, un uf- e morte liane. Sotto questo peculiare ficiale francese aveva così sottoli- aspetto, tale drammatico sfonda- neato sulla rivista Sporting: “Ah se vertici militari, nella difficile fase il campionato della “Divisione mento venne interpretato quale ri- tutti i nostri uomini fossero educati post-caporettiana, attribuirono al- Piacenza” fu, viceversa, Giovanni flesso indiretto d’una più generale fisicamente come lo sono moral- l’atletica. Nello specifico, grande ri- Di Pasquale (bersagliere lancia- impreparazione sportiva del paese e, mente, quali prodigi essi saprebbero lievo venne allora assegnato alla corsa fiamme del 106º Arditi), che ar- a esser posta in discussione, fu anzi- compiere... Esempio: noi abbiamo campestre. Una disciplina che la Gaz- rivò davanti a Monotti della tutto l’egemonia che storicamente 200 metri da percorrere allo sco- zetta dello Sport, testata accesa- Scuola d’Applicazione di Fante- l’addestramento ginnico deteneva in perto, esposti alla mitraglia; al passo mente “interventista” e assai ria parmense e a Romolini del seno all’esercito. La ginnastica, ten- accelerato impiegheremmo 1 minuto impegnata nell’opera di supporto ci- 15º Reggimento Artiglieria. dente a rafforzare in spe- Ancora: la gara campestre di To- cie gli arti superiori, cioè rino del 10 marzo 1918 arrise, al quelli più necessari al tra- cospetto del Generale di Corpo dizionale modo di com- d’Armata Sartirana, del Generale battere non ancora Chiarla, capo della Divisione, e stravolto dalle innova- del Generale Contini, comandante del caporal maggiore dei mitraglieri, il Giuseppe Bonini) e, sui 100, pre- zioni della tecnologia bel- presidio, ad Alfredo Ferì (5º Genio miglio ad handicap in 4:20; il soldato valse Croci (11.⅖) innanzi al ser- lica, rappresentava un motoristi), secondi fu Mario Semiani semplice Giuseppe Bonini giunse se- gente Giuseppe Alberti, al belga elemento del conflitto (23º Aviatori) e terzo Attilio Roncari condo nelle 880 yard, e discreti piaz- Smet e al grande pugile (eroe del- fondato massimamente (6º Artiglieria da fortezza). Angelo zamenti, nella velocità e nel l’aviazione francese e prossimo sull’assalto frontale e su Fraschini (1º Reggimento Artiglieria mezzofondo, ottennero il tenente campione iridato dei mediomas- una “guerra di movi- da fortezza) s’impose, il 31 marzo degli Alpini Mario Candelori (vinci- simi) Georges Carpentier. mento”. Di tutt’altro tipo 1918, nel cross militare di Genova tore degli “italiani” sui 1.500 nel ‘14 e In conclusione, nel meeting dell’ot- furono, invece, le caratte- che venne disputato in contempora- successivamente ferito sull’Adamello tobre 1918, subito ribattezzato “Pic- ristiche della conflagra- nea con l’omologo di Mantova, e Spe- nel maggio 1916), il sergente Giorgio cola Olimpiade dell’Intesa”, si può zione 1914-18: una lunga roni vinse, il 28 aprile ‘18, in quello Croci e il soldato Arturo Porro. senz’altro intravedere una chiara an- “guerra di posizione” della “Divisione Brescia” tenutosi a Analogamente, il 30 giugno ‘18, si ga- ticipazione del primo e più impor- dove prevaleva la difesa Bergamo. Infine, a Firenze, il 5 mag- reggiò a Roma a cura del “Comitato tante evento sportivo mondiale sull’attacco. Le trincee, ostruendo le e 30 secondi per percorrerli. Ora è vile all’impegno bellico, definiva in gio 1918, 500 soldati di 39 reggimenti Permanente di Propaganda Sportiva organizzato nell’immediato dopo- possibilità manovriere della fanteria, certo che uomini capaci di compiere questi termini: “Il cross-man è come concorsero in una campestre a squa- Interalleata”. Nei 100 la vittoria toccò guerra: le famose Olimpiadi Militari incanalarono difatti lo scontro sui bi- uno sforzo podistico, potrebbero fa- un soldato a cui si dà una meta e si dre in cui primeggiò il 22º Fanteria. a Croci sull’americano McRay. Gli 800 tra paesi vincitori che, dal 22 giugno nari d’un cruento faccia a faccia a di- cilmente, colla divisa leggera che si ordina arrangiati”. Tant’è, il 17 gen- Altrettanto significative furono le fre- se li aggiudicò, in 2:02, lo statuni- al 18 luglio 1919, sempre a Parigi, stanza e oltremodo statico. I periodi indossa quando si va alla carica, naio 1918 il quotato Carlo Speroni del quenti manifestazioni internazionali tense Winplage (terzo Candelori), vennero indette dal capo delle ar- di attesa nelle linee difensive, sca- compiere quel percorso in 50 se- 73º Fanteria (ex campione d’Italia dei in pista che, all’acme del conflitto, si mentre sui 5.000 si registrò una mate americane in Europa, il Gene- vate nel terreno, potevano protrarsi condi. Sarebbero dunque 40 secondi 10.000 nel 1914 e poi nel 1920-21-24- svolsero tra rappresentative dell’In- splendida tripletta italiana che vide rale John Joseph Pershing. Inoltre, per settimane e l’esito di una batta- in meno sottratti all’opera della 25 e dei 5.000 nel 1920-21) riportò la tesa, cosicché si potesse cementare giungere nell’ordine Primo Brega, Ar- su un altro piano, queste gare inte- glia dipendeva in larga parte dalla morte; 10 cartucce per fucile e 300 vittoria nel cross del Corpo d’Armata ulteriormente, anche tramite lo sport, mando Pagliani e Carlo Speroni. ralleate posero le basi alla carriera velocità con cui varie ondate di sol- per le mitragliatrici nemiche”. di Milano precedendo Silvestri e Bra- l’alleanza tra i partner militari. Al ri- Da ultimo, un terzo interessante di vari protagonisti dell’atletica ita- dati raggiungevano le trincee avver- È in questa ottica, e dall’imitazione gantini (Cavalleggeri Saluzzo), il ca- guardo, a Londra, dal 18 al 20 aprile appuntamento venne ospitato da liana post-bellica: Bonini si laureerà sarie. Solo pochi fanti, in definitiva, del training sportivo utilizzato dagli poralmaggiore del 7º Bersaglieri di 1918, ebbe luogo il “Naval and Mili- Parigi il 20 ottobre ‘18. Qui, sui campione d’Italia dei 400 nel ‘20 e riuscivano ad entrare a contatto di- alleati dell’Intesa (Gran Bretagna, Brescia Lazzaro Parisio (futuro trico- tary Charity Sports Carnival” al quale 3.000, vinse il militare francese, degli 800 nel ‘21; Porro dei 1.500 nel retto col nemico e a sfruttare la lotta Francia, Stati Uniti ecc...), che si con- lore di campestre nel ‘19) e il ser- parteciparono diversi atleti italiani. che la stampa locale ricordava es- ‘19; Croci dei 100 nel ‘21. corpo a corpo e all’arma bianca in suma pertanto la decadenza della gin- gente dei bersaglieri-ciclisti Luppi. A Carlo Speroni vinse le 15 miglia su sere stato ferito da ben17 schegge Sergio Giuntini cui potevano spiccare le qualità alle- nastica e il particolare rilievo che i vincere a Parma, il 24 febbraio 1918, strada in 1:23;41; Armando Pagliani, nemiche, Jean Vermeulen (terzo Atletica Leggera 466, marzo 2001
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