PNRR e territori non facciamo la somma - Uncem
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
[non facciamo la somma] PNRR e territori MONTAGNE AMBIENTE AREE INTERNE PICCOLI COMUNI ENTI TERRITORIALI nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza Per capire quello che c’è e quello che possiamo fare da oggi A cura di UNCEM Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani
PNRR e territori Sommario Chi siamo 4 Premessa 5 PNRR e UNCEM 6 I Documenti 8 Conoscere i numeri 10 Le Missioni 12 Sintesi | La mappa 64 [non facciamo la somma] Piano complementare 66 Riforme 72 Europa in azione 74 Territori al lavoro 84 MAGGIO 2021 [aggiornato all’11 maggio 2021] Dossier a cura di Marco Bussone A cura di UNCEM Si ringraziano Sonja Santillo, Joelle Clemente, Marco Stefanetta, Romina Zago, Giampiero Lupatelli Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani con i Vicepresidenti Uncem Francesco Benedetti, Flavio Cera, Vincenzo Luciano, i membri della Giunta e del Consiglio Uncem 2 / PNRR [non e territori facc iamo la s omma ] PNRR [non facciamo lae somma] territori / 3
UNCEM | Chi siamo Premessa Uncem – Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani – è da ses- L’avevamo chiamato “Non è un elenco della spesa”, il dossier Uncem di proposte sul sant’anni il “sindacato del territorio montano“. Aderiscono all’organizzazione PNRR, presentato a marzo 2021. E così è stato. Non era un elenco della spesa, perché nazionale e alle Delegazioni regionali le Unioni montane di Comuni, i Comuni non lo abbiamo mai voluto e perché non è quello che serve. montani, le Comunità montane, ma anche Province, Consorzi e altri enti operanti in E ora siamo certi che questo dossier di analisi ed elaborazione attorno a quello montagna. che c’è nel Piano di Ripresa e Resilienza approvato dal Governo Draghi debba L’Uncem rappresenta gli enti a livello nazionale regionale presso gli Organi compe- avere un nome chiaro. “Non facciamo la somma”, tra quello che c’è nelle diverse tenti per l’esame dei provvedimenti di interesse montano, allo scopo di valorizzare Componenti e Missioni del Piano che riguardino montagna, piccoli Comuni, aree e sviluppare il territorio e le istituzioni; promuove il coordinamento delle attività interne, ambiente, territorio, green communities. Perché sarebbe inopportuno farlo degli enti locali montani. prima che la Commissione Europea validi e confermi le proposte italiane. E sarebbe comunque impreciso, avendo molte componenti per gli Enti territoriali, destinate Queste le finalità: ai Comuni, rivolte ai territori, con la montagna e gli stessi territori “trasversali”. Non • concorrere alla promozione e allo sviluppo dei territori montani c’è una sola voce per la “montagna”. In tutte le Missioni e in tutte le Componenti e in tutti gli investimenti vi sono risorse destinate ai territori e ai Comuni. Questo lo ave- • consentire la piena applicazione dell’ultimo comma dell’articolo 44 della Costi- vamo chiesto - insieme ad altre Associazioni degli Enti locali - al Governo e lo aveva tuzione (“La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane”) ribadito nella sua Relazione. • rappresentare gli interessi degli enti locali della montagna nei rapporti con Gli Enti potranno accedere - quasi sicuramente tramite bandi dello Stato, dei Mini- Governo, Parlamento, Stato e Regioni steri - a diversi tipi di risorse. Dovranno avere le idee chiare rispetto al percorso che • promuovere una politica per la montagna che inserisca le popolazioni monta- stanno facendo e che vogliono intraprendere. ne nel più ampio processo di sviluppo perseguito ad ogni livello istituzionale Uncem ha sempre evidenziato come le sperequazioni da colmare con il Next Gene- • sollecitare ricerche e studi diretti a individuare le soluzioni da suggerire agli ration EU, in Italia (e così anche in altri Paesi europei) siano quattro e non tre. Alla Enti locali, alle Regioni, al Governo, al Parlamento e agli organismi europei “questione meridionale”, alla “questione generazionale”, alla “questione femminile”, che indubbiamente condividiamo, si unisce una “questione territoriale. E cioè, al • sostenere e assistere gli enti locali nell’azione amministrativa sviluppata nelle sud, come al centro e al nord, come nelle isole, occorre definire percorsi, riforme e singole realtà e nei rapporti con gli altri soggetti pubblici e privati investimenti, strategie per colmare i divari tra aree urbane e montane, tra centri e periferie, tra città e paesi. Divari che aumentano e che creano ulteriori disuguaglian- • promuovere ogni possibile collaborazione con gli organismi nazionali, europei ze, oltre a spopolamento, fragilità, desertificazione economica e sociale. La transizio- ed internazionali interessati allo sviluppo socio-economico della montagna. ne ecologica e digitale permettono di invertire questi processi, nella logica dell’eco- Uncem pubblica la rivista “Comunità Montagna” ed è presente su tutti i principali logia integrata. E il “patto” necessario tra città e montagne è fondamentale. Le aree social network. montane in Italia sono vive, sono vissute, sono comunità che - come scrive l’articolo 44 della nostra Costituzione - hanno necessità di specifici provvedimenti. Tutte le informazioni su Uncem e le notizie aggiornate sono su www.uncem.it Il PNRR ci dà la spinta per affrontare la “questione territoriale”. 4 / PNRR [non e territori facc iamo la s omma ] PNRR [non facciamo lae somma] territori / 5
PNRR e Uncem ANALISI | DALLE PROPOSTE UNCEM ALLA STESURA DEFINITIVA DEL PNRR Il PNRR rilancia e potenzia - come chiesto da Uncem - la Strategia per UNO SGUARDO AL PIANO DI RIPRESA E RESILIENZA E ALLE PROPOSTE DI UNCEM PER I TERRITORI MONTANI E GLI ENTI LOCALI Strategia per la Montagna e le Aree interne e Montane (Missi- Manutenzione e cura Nella Missione 2 del PNRR vi sono 2,49miliardi di euro per la “gestione del one 5) con 830 milioni di euro, volti le aree interne in particolare ai “servizi sanitari di del territorio rischio alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. prossimità” e al “potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità “Orizzontali, settoriali, abilitanti”. Tre L’avevamo costruita sin dal 2013, tipi di riforme nel Piano. Quella della la Strategia nazionale delle Green PA è importantissima, non solo per portare nuovo personale negli Enti e Communities per il Paese, per lo Green Communities sviluppo sostenibile della montag- Riforme e riorganizzazione una buona digitalizzazione. Prevista la riforma della normativa in materia na, poi sancita dalla legge 221 del ambientale e una nuova legge per il 2015. Il PNRR prevede 140 milioni mercato e la concorrenza, che include di euro per 30 aree, nella Missione 2 anche la riforma in materia di conces- sioni idroelettriche Nella Missione4, due riforme sono Il PNRR contiene misure per importanti per i territori: quella degli l’agrisolare, l’agri-fotovoltaico e, ITS, che dovranno sempre più essere anche per il settore forestale, 800 strettamente collegati anche con le Filiere agricole e forestali milioni per lo “sviluppo logistica Scuole e formazione esigenze delle zone rurali e montane. E la “riorganizzazione del sistema per i settori agroalimentare, pesca, acquacoltura, silvicoltura”. Altre scolastico” per la quale il PNRR fa rifer- imento proprio alle zone montane. risorse per il settore forestale arrive- Non senza nuovi asili nido, fonda- ranno dal PSRN mentali per i piccoli Comuni Per l’“Attrattività dei borghi” e il “Piano nazionale borghi”, il PNRR prevede 1,02 miliardi di euro. Non solo alta velocità. Per i treni, Riqualificazione degli spazi aperti, vi sono 940 milioni di euro della Borghi vivi e turismo servizi culturali, nuovi itinerari, Trasporti e infrastrutture Missione 3 per il “Potenziamento delle sostegni ad attività culturali, linee regionali”. 1,58 miliardi vanno ricreative, commerciali. 600 milioni alle “connessioni diagonali”, sull’Ap- pennino, attese da decine d’anni vanno invece alla “tutela e valo- rizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” I territori stanno nella transizione digitale. Con misure del PNRR per la Nella Missione 6, 2 miliardi di euro digitalizzazione della PA e con 6,3 vanno alle “case della comunità e 4 Innovazione e digitalizzazione miliardi di euro per le “reti ultravelo- Sanità, assistenza e cura miliardi alle “case come primo luogo ci (banda larga e 5G)” come Uncem di cura, assistenza domiciliare e tele- aveva chiesto. Si raggiungono così medicina” tutte le scuole, ma anche le “case sparse” 6 / PNRR [non e territori facc iamo la s omma ] PNRR [non facciamo lae somma] territori / 7
PNRR DOCUMENTI Il PIANO NAZIONALE DI Uncem ha elaborato le RIPRESA E RESILIENZA proposte al PNRR nel corso italiano è stato elaborato da del secondo semestre 2020 e agosto 2020 ad aprile 2021 a inizio 2021. dal Governo con le proposte Le indicazioni sono state del Parlamento. inserite nel dossier “[Non È stato varato dal Governo il è un elenco della spesa. 29 aprile 2021 e trasmesso Next Generation EU” alla Commissione Europea il presentato a marzo 2020 30 aprile 2021, dopo essere agli Enti territoriali e agli stato presentato alle Camere interlocutori. il 26 e 27 aprile 2021 Si può scaricare in pdf Si può scaricare in pdf qui: qui: https://uncem.it/wp- https://www.governo. content/uploads/2021/03/ it/sites/governo.it/files/ PNRR-e-Montagna- PNRR_0.pdf mar2021-v2.pdf 8 / PNRR [non e territori facc iamo la s omma ] PNRR [non facciamo lae somma] territori / 9
CONOSCERE I NUMERI 1 4 10 1,5 1,02 miliardi di euro per l’attratti- vità dei borghi. Ne hanno parlato tutti nel corso della pandemia, ma senza investimenti aumentano le sperequazioni tra grandi e piccoli Comuni. La legge 158/2017 è il I Piani che abbiamo “messo a confronto”. Non siamo come le grandi società di consulenza, ma uno sguardo incrociato ai Piani di Francia, Spagna, Germania e Italia Uncem stima in 10mila donne uo- mini la necessità di personale nei piccoli Comuni. La riforma della Pubblica Amministrazione prevede assunzioni negli Enti. Ma occorre che si facciano nel modo giusto, a Con la misura per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologi- 6 228 perimetro di questo Piano Borghi lo abbiamo dato... co, obiettivo del Paese è portare partire dalle forme aggregative dei in sicurezza 1,5 miliardi di persone del PNRR 30 1,78 Comuni, determinanti nei territori oggi in zone a rischio montani 6 miliardi è la cifra della Missione 2 Il numero di posti negli asili nido. prevista nell’Investimento 2.2 nella 228 mila da creare, grazie alla Le “Green Communities” finan- 1,78 sono i miliardi di euro a dis- Componente 4 su “Interventi per Misura per la prima infanzia e ziate dalla Missione 2 del PNRR, posizione per gli investimenti delle la resilienza, la valorizzazione del appunto per gli asili, dotata di 4,6 Componente 1.3, Investimento 3.2. aree del terremoto, previsti non territorio e l’efficienza energetica miliardi di euro Finalmente l’attuazione della legge dal PNRR, ma dalla Programmazio- dei Comuni” 221/2015 ne complementare al PNRR 19 5G 2 3,9 Sono le “Isole verdi”. Non solo territori. Anche le isole nel PNRR. Che si “accompagnano” alle 30 Green Communities per le aree montane. Il “Patto tra terre” che ci serve 6,31 miliardi di euro saranno a dis- posizione delle nuove reti a banda ultralarga e 5G nei territori. Per colmare il divario digitale sul quale siamo impegnati da dieci anni Sempre nella Missione 2, l’investi- mento 4.1 è dotato di 2 miliardi di euro finalizzati agli “investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigio- namento idrico” Il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolas- tica è dotato di 3,9 miliardi di euro, all’interno della Missione 4 1 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 11 somma]
PNRR MISSIONI PRIMA PARTE di quello che c’è nel PNRR inviato a Bruxelles 1 2 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 13 somma]
PNRR MISSIONI SECONDA PARTE di quello che c’è nel PNRR inviato a Bruxelles 1 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 15 somma]
Digitalizzare la pubblica amministrazione è un processo che va accompagnato in particolare nei territori e tra piccoli Comuni che su questo fronte, con le risorse disponibili, devono lavorare insieme M1 Digitalizzazione xxxxxx 1 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 17 somma]
2.01 MLD€ 0,90 MLD€ 1 MLD€ 1 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 19 somma]
6,31 MLD€ Nam aut quiamet del ex et eos alic test, cusam, iducias Le reti pername volupta tatque et et doluptant velesti os- simquae omnihictem rehendae natis adque.Nieniscia quiam facearum fugitaquos et volupt 2 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 21 somma]
Uncem lotta da 15 anni per la riduzione dei divari digitali. Il Paese se ne è accorto solo di recente, e in particolare con dotarsi di “Hub per l’innovazione” - o La creazione di banche dati e di servi- green e smart communities per garan- come proposto da Uncem insieme con zi di scambio di dati; tire la qualità della vita dei cittadini e la pandemia - tra DAD e telelavoro - di quando siano gravi AIPEC, Movimento Politico per l’Unità e o Lo sviluppo di sistemi di raccolta dati il giusto contesto competitivo per le le sperequazioni. Nel PNRR ci sono 6,3 miliardi di euro Next - nei quali si incrociano pubbliche amministrazioni e imprese, un luogo in modalità Internet of Things (IoT) con la alimentazione di banche dati cloud, attività economiche delle aree monta- ne, rurali, interne. Transizione digitale per raccogliere e analizzare problemi, garantendo la riservatezza dei dati e la Uncem ritiene da sempre infatti che bisogni e potenzialità del territorio, per possibilità di utilizzarli in modo aggre- non basti, per quanto necessario, porta- poi realizzare progetti di sviluppo e gato per servizi di pubblica utilità; re a tutte le Pubbliche Amministrazioni creazione di nuove imprese. Questi Hub o Lo sviluppo di servizi della Pubblica Spid, PagoPA, IO... Occorre che un’Agen- nel PNRR approvato ci sono! amministrazione (ad es. fornitura di da digitale per le Aree montane consen- L’innovazione certificati, sportelli telematici) e di ta di modificare i rapporti tra Pubbliche - Il completamento delle reti deve telemedicina destinati alle popolazioni Amministrazioni, facilitando il lavoro veicolare su tutti i territori nuovi servizi. delle aree montane; insieme tra piccoli Comuni, agevolando Per questo da diversi anni proponiamo o Lo sviluppo di servizi di certificazione il lavoro insieme, il potenziamento del un’”Agenda digitale per le aree monta- dei prodotti e dei processi produttivi, lavoro della Pubblica Amministrazione ne” che è anche stata prevista dalla Re- anche mediante l’utilizzo di tecnologie insieme su un territorio, con Unioni parte dalle reti lazione del Parlamento. La disponibilità blockchain; montane di Comuni e Comunità mon- universale di connettività ultraveloce o Lo sviluppo di servizi turistici di qua- tane più solide. La digitalizzazione è consentirà lo sviluppo di un ecosistema lità nelle aree rurali, nonché di promo- fondamentale nella modifica della PA, basato su: zione per via telematica delle opportu- ma soprattutto nella trasformazione o Lo sviluppo di ambienti cloud per gli nità legate alle aree rurali italiane; degli Enti territoriali, anche verso una Enti locali e per le imprese; o La creazione di smart villages e di riscrittura del TUEL. È stato lo stesso Ministro Colao, il 25 del Piano Banda ultralarga. Almeno hanno difficoltà a telefonare e a inviare aprile 2021 a confermare a Uncem: ci due anni, che lasciano i Sindaci dei messaggi. È grave. Ricordo anche che sono 6,3 miliardi di euro per le reti, ban- piccoli Comuni - principali interlocutori nella legge di bilancio 2020 sono stati da ultralarga e 5G, per portare a tutti dei concittadini - senza soluzioni. La previsti 1,5 milioni di euro, da assegna- connettività secondo una neutralità situazione è diventata ancor più grave re alle Regioni, per installare tralicci. Uncem con Consorzio Caire e tecnologica nella quale crediamo e per superare i gap di sviluppo causati da un durante la pandemia. Non sono molte risorse, ma il PNRR Fondazione Montagne Italia Ecco dunque alcuni punti chiave che deve potenziare questi investimenti. digital divide del quale abbiamo ancora Uncem aveva sottoposto al Governo. Come già elaborato con il Dipartimento ha presentato ad agosto una volta, con più forza, preso consape- volezza nel corso della pandemia. Tra Molti trovano risposte nel PNRR per la Transizione Digitale, con Uncem, 2020 il dossier “La Montagna DAD e telelavoro. sui tralicci servono non solo risorse, in rete”, presentando tutti - Occorre completare il Piano nazionale ma anche semplificazione per l’instal- 6,3 miliardi di euro da investire per le reti, banda ultralarga, dotando tutti, tutte le lazione e, nei territori montani, tralicci i divari digitali e “di rete” secondo la misura descritta nella pagina case, tutto il Paese di una rete efficace, multioperatore, pali a disposizione, del Paese. A molte delle precedente. sia questa in fibra ottica o senza fili. sgravati da burocrazia. Altrimenti, di istanze, il PNRR dà risposta L’FWA negli ultimi anni ha “salvato” fronte a disponibilità di investimento Uncem aveva scritto al Governo, dieci moltissime situazioni e va rilevato l’im- per potenziare le reti, si rischia di ab- con investimenti e riforme giorni prima dell’approvazione del PNRR portante investimento, la scommessa bandonare le aree più difficili. in particolare per migliorare da parte del Governo, alcune questioni centrali per i territori. A partire dallo studio imprenditoriale, fatta da diverse grandi l’efficienza della pubblica e piccole aziende nel Paese. Uncem si - Il 5G, nella logica di quanto detto al “La Montagna in rete”, presentato a inizio augura possa essere risolta la questione precedente punto, deve essere portato amministrazione, a partire agosto 2020 e realizzato con Consorzio rispetto a proprietà, gestione, uso della in tutto il Paese. Uncem ci crede e sta da cybersecurity e cloud. Caire e Fondazione Montagne Italia. rete, con la necessità di togliere il Paese aiutando i Sindaci a uscire da paure o Il dossier si può scaricare da un divario digitale infrastrutturale difficoltà. Facciamolo insieme. Abbia- Il PNRR dà risposte alle istanze Uncem. gravissimo. mo già anche una efficace guida con le in pdf qui: La digitalizzazione, l’infrastrutturazione di rete, la piena “transizione digitale” - lo FAQ sul 5G (redatta in accordo con le https://uncem.it/wp- abbiamo sempre detto - devono riguarda- - Non solo reti dati, fisse. Sulla rete imprese di Anfov) che possiamo poten- content/uploads/2020/08/ mobile, Uncem ha denunciato due ziare. Nessuno deve restare indietro. re tutti i territori. Nel dossier “La Monta- gna in rete”, ad agosto 2020, Uncem ha anni fa e ad agosto scorso che in 1200 LA-MONTAGNA-IN-RETE_ evidenziato ancora una volta i gravi ritardi Comuni italiani, in parte o totalmente, si - Le aree montane possono inoltre DEFok.pdf 2 2 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 23 somma]
1 MLD€ 0,60 MLD€ 2 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 25 somma]
0,80 MLD€ BORGOTUFI ALBERGO DIFFUSO Hotel a Castel del Giudice 1,80 MLD€ 2 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 27 somma]
È la missione più dotata di risorse e la più attesa. Per i territori vi sono molte opportunità: dalle smart grid alle comunità energetiche, sino alle molto attese da Uncem 30 Green Communities alle quali lavoriamo da 10 anni M2 Transizione ecologica 2 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 29 somma]
2,20 MLD€ 0,50 MLD€ 3,61 MLD€ 3 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 31 somma]
0,14 MLD€ Nam aut quiamet del ex et eos alic test, cusam, iducias pername volupta tatque et et doluptant velesti os- simquae omnihictem rehendae natis adque.Nieniscia quiam facearum fugitaquos et volupt La forza delle green communities 3 2 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 33 somma]
Nel llibro “Le sfide dei territori nella Green Economy” una precisa “Strategia”. Non un proget- Il Piano di ciascuna Green Community Strategia. Che poi avrà bisogno di (Arel-Il Mulino) Uncem ha costruito nel 2014 la traiettoria to o un programma. Una Strategia per italiana, sarà modellato dai territori, che essere ulteriormente alimentato. Non e i contenuti che hanno portato a inserire la Strategia le aree montane che impegna gli Enti individuano ambiti di azione, potenzia- solo con altri finanziamenti che leggi di territoriali, non i Comuni da soli. lità opportunità, urgenze, investimenti. bilancio o implementazione dello stes- delle Green Communities nella legge 221/2015 L’Italia ha in questo articolato, la 221 – so Piano di Ripresa e Resilienza. Questa Green communities approvato in via definitiva dal Parla- L’articolo 72 della 221/2015 e così la misura, queste aree, sono quelle dove mento il 22 dicembre 2015 – la prima Misura del PNRR, danno un perimetro sperimentare e rendere strutturale legge sulla green economy che colloca chiaro di azione. “La strategia nazionale la valorizzazione e il pagamento dei il Paese tra i primi in Europa ad aver delle Green Communities” individua il servizi ecosistemici-ambientali (legge dato seguito agli impegni della Cop21 valore dei territori rurali e di monta- 221/2015, articolo 70). Dove avviare un di Parigi. Si tratta di una legge organica gna che intendono sfruttare in modo nuovo rapporto tra chi produce e chi nella transizione su ambiente, territorio, nuovo rappor- equilibrato le risorse principali di cui consuma i beni naturali, i beni comuni, to tra uomo ed ecosistema, riduzione dispongono, tra cui in primo luogo tra chi prende e non restituisce. Vale delle risorse, riequilibrio del rapporto acqua, boschi e paesaggio, e aprire anche per le grandi infrastrutture, viarie tra aree rurali e urbane. un nuovo rapporto sussidiario e di e ferroviarie che attraversano i territori, scambio con le comunità urbane e me- tra boschi, paesaggi delle aree mon- eecologica Significativi - è il caso di ricordarlo oggi tropolitane, in modo da poter impo- tane. Quali servizi svolgono i territori - gli articoli 70 (Pagamento dei ser- stare, nella fase della green economy, sono da “valorizzare”? Li riconosce la vizi ecosistemici), 71 (Oil free zone), un piano di sviluppo sostenibile non legge stessa. Eccoli: 72 (Strategia nazionale delle green solo dal punto di vista energetico, - fissazione del carbonio delle foreste e community). Tre articoli, tantopiù ambientale ed economico nei seguenti dell’arboricoltura da legno di proprietà oggi, da leggere insieme, congiun- campi: demaniale, collettiva e privata; tamente, proprio all’indomani dell’in- a) gestione integrata e certificata del - regimazione delle acque nei bacini serimento nel PNRR di 140 milioni di patrimonio agro-forestale, anche tra- montani; salvaguardia della biodiver- euro per l’attuazione della Strategia mite lo scambio dei crediti derivanti sità delle prestazioni ecosistemiche e La green economy è oggi al centro del di produrre e consumare, l’ambiente e • migliorare l’efficienza del consumo delle Green Communities, con 30 aree dalla cattura dell’anidride carbonica, la delle qualità paesaggistiche; sistema-Italia. il paesaggio, gli stili di vita e i compor- energetico domestico; che verranno trasformate da questo gestione della biodiversità e la certifi- - utilizzazione di proprietà demaniali e La green economy è la transizione eco- tamenti. • promuovere e adottare compor- modello. cazione della filiera del legno; collettive per produzioni energetiche; logica ed energetica. tamenti e strumenti per la mobilità b) gestione integrata e certificata delle - interventi di pulizia e manutenzione La green economy è il motore dell’eco- Assumere questa concezione e accet- sostenibile; L’Italia, va detto, ha un ruolo di gui- risorse idriche; dell’alveo dei fiumi e dei torrenti; nomia circolare e dell’economia civile. tarne la sfida significa considerare e • partecipare a processi di definizione e da di questi processi, in Europa e nel c) produzione di energia da fonti - l’agricoltura e il territorio agroforesta- concretizzare nelle Green Communi- controllo delle politiche green e dello mondo. Green economy, prevenzione rinnovabili locali, quali i microimpianti le, il territorio gestito, remunerando gli Le Green Communities aprono un nuo- ties alcune linee di intervento e azione sviluppo delle valli intelligenti e sosteni- del dissesto idrogeologico, mobilità idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’e- imprenditori agricoli che proteggono, vo percorso in cui la montagna gioca oggi determinanti: bili (smart valley). elettrica e sostenibile, sostegno alla rac- olico, la cogenerazione e il biometano; tutelano o forniscono i servizi medesi- una partita fondamentale della sua storia, stringendo un nuovo patto con le • sostenere gli investimenti per lo colta differenziata dei rifiuti, incentivi d) sviluppo di un turismo sostenibile, mi. aree urbane e metropolitane che vedono sviluppo delle fonti energetiche rinno- Nel volume realizzato da Uncem nel agli acquisti verdi, ma soprattutto con capace di valorizzare le produzioni E chi sono i beneficiari di questa valo- al centro le politiche per l’ambiente, l’uso vabili; 2014 “Le sfide dei territori nella Gre- l’istituzione delle green communities locali; rizzazione? Lo scrive sempre la 221: “i sostenibile delle risorse naturali, il paga- • promuovere l’agricoltura biologica, en Economy” si introduce il concetto e delle “oil free zone” per le comunità e) costruzione e gestione sostenibile Comuni, le loro unioni, le aree protet- mento dei servizi ecosistemici. Perché è sostenibile e di filiera corta e valoriz- di “Green Community” quale stru- montane in cui nascono e crescono del patrimonio edilizio e delle infra- te, le fondazioni di bacino montano nelle Alpi e negli Appennini che si trova il zare le potenzialità di crescita della mento di programmazione efficace e nuovi modelli economici, investimenti strutture di una montagna moderna; integrato e le organizzazioni di gestione naturale bagaglio di risorse che garanti- agricoltura di qualità; snello, che nasce dai Comuni insieme che favoriscono le imprese verdi oltre al f ) efficienza energetica e integrazione collettiva dei beni comuni. Dando delle ranno il futuro stesso del Paese. Nelle Terre • incoraggiare politiche di efficienza nelle Unioni montane e nelle Comu- turismo sostenibile. intelligente degli impianti e delle reti; premialità ai Comuni - dunque uniti Alte si trovano i “pozzi di petrolio” del futu- innovativa dell’edilizia; nità montane. Lo abbiamo voluto, In nessun altro Piano degli Stati europei g) sviluppo sostenibile delle attività nelle Green Communities - che utiliz- ro, secondo le definizioni dell’economista • stimolare la diffusione di applicazioni quel modello di intervento, ben pri- per la ripresa - va sottolineato - vi è produttive (zero waste production); zano, in modo sistematico, sistemi di Jeremy Rifkin, dal legno all’acqua. che consentano significative riduzioni ma che entrasse in Europa il concetto un’analoga Strategia. h) integrazione dei servizi di mobilita’; contabilità ambientale e urbanistica e dei consumi di energia primaria negli di “Green new Deal”, per rispondere i) sviluppo di un modello di azienda forme innovative di rendicontazione La green economy non è un settore, un edifici pubblici e privati; ai cambiamenti climatici e oggi anche Strategia delle Green Communities agricola sostenibile che sia anche dell’azione amministrativa. prodotto o un comportamento, ma un • favorire la realizzazione di reti di mo- alle sfide della pandemia. che è fondamentale nell’”ecologia energeticamente indipendente attra- cluster pervasivo che informa l’insieme bilità elettrica; integrata” della quale parla Papa verso la produzione e l’uso di energia Un modello nuovo, quello delle Green della società e costituisce il contesto della • programmare interventi di imple- Quel modello è entrato nella legge Francesco nell’Enciclica Laudato Si, da fonti rinnovabili nei settori elettrico, Communities, che si costruisce e si futura competizione sociale, economica, politica. Occorre però ribadire che la green mentazione e diffusione di Green 221/2015 (l’Italia per troppi anni ha certamente fondamentale base etica termico e dei trasporti. alimenta. Non senza la formazione del economy non riguarda solo l’energia, ma Public Procurement; dimenticato di avere una ottima legge per molte delle azioni politiche in “capitale umano” che fa la differenza nei l’insieme di tutte le dimensioni che ineri- • sviluppare le attività di contenimento sulla Green economy!), il Collegato am- campo ambientale ed economico Le risorse economiche - 140 milioni di territori montani che vogliono stare in scono le dotazioni infrastrutturali, il modo e riciclo dei rifiuti; bientale alla legge di stabilità 2016, con future. euro - del PNRR sono il motore della relazione per la coesione del Paese. 3 4 / [ no n facc iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 35
13,81 MLD€ 0,80 MLD€ 0,20 MLD€ 3 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 37 somma]
0,50 MLD€ 2,49 MLD€ 2 MLD€ 3 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 39 somma]
0,60 MLD€ 6,00 MLD€ 0,90 MLD€ 4 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 41 somma]
Nei momenti più difficili della nostra storia, l’espressione più alta e nobile della politica si è tradotta in scelte coraggiose, in visioni che fino a un attimo prima sembravano impossibili. Perché prima di ogni nostra appartenenza, viene il dovere della cittadinanza. (...) Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia. Mario Draghi 4 2 / [ no n facc iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 43
Potenziare la mobilità ferroviaria regionale è decisivo. Non più “rami secchi” ma reti efficienti anche per l’Appennino, con “connessioni diagonali” e linee regionali efficienti M3 Infrastrutture per la mobilità 4 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 45 somma]
Senza scuola, non vi è territorio e non vi sono comunità. Per questo sono importanti ITS, asili nido per i territori, 1,58 MLD€ ma anche una riforma dell’organizzazione, prevista dal PNRR (1.3) che tenga conto delle “montagne” M4 Istruzione e ricerca 0,94 MLD€ 4 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 47 somma]
4,60 MLD€ 4 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 49 somma]
0,35 MLD€ 5 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 51 somma]
Formazione è riorganizzazione dei numeri e degli edifici delle scuole nelle zone montane. Ma è anche asili nido e ITS, con una attenzione alle nuove generazione nella fascia zero-venticinque. Non c’è futuro senza cultura Scuole: territori e qualità da 0 a 25 Il punto di partenza dei nuovi territori Occorre però guardare anche ad altre collegati. Il Piano nazionale Ripresa è la scuola. E nel PNRR, per le scuole di misure di investimento: l’Investimento e Resilienza insiste fortemente sugli domani, è punto di partenza l’Investi- 1.7 Alloggi per studenti (e alla relativa ITS. Si tratta di strumenti di formazio- mento 3.2: Scuola 4.0 Scuole innovati- e non meno importante riforma) che ne, luoghi di implementazione delle ve, nuove aule didattiche e laboratori sostiene – è vero – l’Università,ma opportunità decisivi per i territori mon- con una dotazione di 2,1 miliardi di euro non può escludere territori nelle quali tani. Occorre potenziarli, collegarli alle che così recita: proprio le università stanno dedicando valli, renderli noti e conosciuti agli stu- impegno formativo notevole alla mon- denti delle scuole secondarie di primo “La misura mira alla trasformazione degli tagna, all’ambiente, ai Comuni. grado, alle Amministrazioni pubbliche spazi scolastici affinché diventino connected learning environments adattabili, flessibili Così come i Comuni montani possono dei Comuni montani. e digitali, con laboratori tecnologicamente considerare l’Investimento 1.6, “Orien- avanzati e un processo di apprendimento tamento attivo nella transizione scuola Così come è decisivo, grazie al PNRR orientato al lavoro. Con questo progetto si università” che può consentire di di- mettere in rete le moltissime Università persegue l’accelerazione della transizione sporre di strumenti importanti di natura italiane che si occupano di montagna. digitale del sistema scolastico italiano con immateriale: Con corsi biennali, triennali, master. quattro iniziative: La misura, implementata dal MUR, Con il Ministero, occorre definire profili - trasformazione di circa 100.000 classi tradi- consiste in un programma di investimenti formativi e obiettivi, individuare stru- zionali in connected learning environments, a favore degli studenti a partire dal terzo menti di scambio di buone pratiche e con l’introduzione di dispositivi didattici anno della scuola superiore, con un risul- di idee. connessi; tato atteso di aumento del tasso di tran- - creazione di laboratori per le professioni sizione tra scuola e università. In partico- È necessario un ITS per la Montagna. digitali nel II ciclo; lare, prevede la formazione di 1 milione di Per superare vecchi schemi ormai - digitalizzazione delle amministrazioni studenti, attraverso corsi brevi erogati da inutili e per guardare alla Montagna scolastiche; docenti universitari e insegnanti scolastici vera, a partire dalla valorizzazione - cablaggio interno di circa 40.000 edifici che consentano agli studenti di compren- agricola dei territori. Per una Mon- scolastici e relativi dispositivi. L’attuazione di questo investimento sarà a dere meglio l’offerta dei percorsi didattici tagna dei distrtti, delle professioni e carico del Ministero dell’Istruzione.” universitari e di colmare i gap presenti dei mestieri. Che guardi al futuro. nelle competenze di base che sono Si integra tutto questo con l’azione soste- richieste. La misura prevede l’erogazione nuta dall’investimento 3.3 ovvero il “Piano di 50.000 corsi (erogati a partire dal terzo di messa in sicurezza e riqualificazione anno della scuola superiore) e la stipula di dell’edilizia scolastica”, per il quale signifi- 6000 accordi scuola-università. cativamente c’è una espressa priorità per le aree più svantaggiate. A questo investi- Particolarmente importante il Piano mento sono destinati 3,9 miliardi di euro. sugli ITS, con riforma e investimenti 5 2 / [ no n facc iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 53
La Strategia nazionale per le aree interne viene rafforzata con una accezione molto “sanitaria” e rivolta al welfare, anche con le “farmacie della comunità”. 830 milioni per essere più inclusivi M5 Inclusione e coesione 0,50 MLD€ 5 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 55 somma]
0,83 MLD€ Casa alpina del Welfare | Ostana di Massimo Crotti, Antonio De Rossi, Luisella Dutto Foto Laura Cantarella 5 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 57
830 milioni di euro su due assi per il futuro della Strategia. zamento della spesa è stato insoddisfa- ha mostrato qualche pecca, di minor buito a nuove Aree. Altri 300 milioni di euro ancora da “orientare” previsti dalla cente nella sua progressione temporale rilievo quando la “zonizzazione” è Con una serie di necessità sulle quali legge di bilancio 2020. Come garantire percorsi efficaci di e, in una seconda stagione non più servita come punto di partenza per la lavorare insieme, Ministero e UNCEM: sperimentale, deve migliorare molto individuazione dei “territori di proget- - È centrale la modalità di selezione di sviluppo per i territori. Le proposte Uncem significativamente; to” delle Aree Pilota (potendo trovare queste nuove aree che secondo UNCEM Presente e futuro c. La SNAI ha definito una classifi- aggiustamenti e correzioni attraverso deve avvenire tramite bando pubbli- cazione di Comuni – datata 2014 – che adattamenti come quello della coppia co, tramite una selezione trasparente si è “imposta” su altre classificazioni. La area progetto/area strategia) ma che nazionale. Strategia aree interne ha introdotto una si sono manifestate con tutta evidenza - È da definire anche in quali modalità nuova classificazione che qualifica in quando essa è diventata riferimento verranno accompagnate le prime 72 modo nuovo i Comuni in base alla loro per interventi provvedimentali (vedi i aree pilota a investire le risorse a loro della Strategia perifericità. contributi alle PMI nei piccoli Comuni disposizione. d. La SNAI ha introdotto un delle aree interne). - È importante definire come verranno nuovo “status geografico” dei territori, investite le risorse previste per la Stra- intendendo per interni quei territori La legge di Bilancio per il 2020 (l. tegia nel PNRR, al fine di investimenti periferici, invertendo un comune senso 160/2019, comma 314) ha incremen- sugli assi previsti a vantaggio di tutte le Aree Interne geografico che le vedrebbe “esterne” ai tato di 310 milioni di euro la dotazio- aree interne del Paese. centri urbani e ai “poli”. Questo quadro ne per la Strategia Nazionale per lo - Occorre inoltre alleggerire le Regioni si è imposto nel senso comune, ma sviluppo delle Aree interne del Paese da impegni di spesa e di regolazione anche rispetto alla classificazione dei a valere sul Fondo di Rotazione per delle nuove Strategia d’Area che ver- Comuni occorre definire in che modo l’attuazione delle politiche comunitarie, ranno approntate e rafforzare i Comuni, questa venga riaggiornata e come già dotato in precedenza di un ammon- potenziando le macchine operative e la Strategia per le aree interne abbia tare complessivo di 281,18 milioni di istituzionali. trasformato precedenti modelli di inter- euro. vento sui territori. È lo stesso Ministero per il Sud e la UNCEM ha creduto fortemente dal 2013 La Strategia nazionale per le Aree inter- dell’intenso lavoro fatto in vista della insieme. Questo è decisivo in tutte le e. La Strategia nazionale per le Coesione Territoriale a ricordare, nei nella Strategia per le Aree interne. Oggi ne – dal 2013 a oggi - ha avuto meriti stesura definitiva del Piano nazionale aree montane e interne del Paese. Non Aree interne non ha sufficientemente giorni scorsi, le risorse disponibili, al 7 diventi Strategia per le Montagne e molto importanti, quattro sopravanzano di Ripresa e Resilienza. Le sperequazio- è una condizione marginale. Ma dob- coinvolto e considerato gli Enti Parco maggio 2021: le Aree interne, recuperando anche gli altri. ni “nord-sud” nel Paese, si uniscono a biamo credere tutti che questo proces- e le Comunità montane. Ha coinvolto Il ministro ha ribadito l’impegno a una nuova visione progettuale e Vediamoli: forti e crescenti sperequazioni tra aree so sia fondamentale e vada incentivato Comuni e Regioni, con ruoli diversi, ma destinare per queste aree una cifra di operativa, oltre che istituzionale. Si co- a. In primo luogo è riuscita a cata- urbane e aree interne. Che la Strategia a monte, prima di ogni investimento. non storici soggetti istituzionali che circa 2,1 miliardi di euro nei prossimi struisca parallelamente alla Strategia lizzare su di sé e sui territori verso cui ha sia per il nord, per il sud, per il centro, I Comuni piccoli investono insieme si sono occupati di programmazione anni, grazie a quanto già stanziato dal delle Green Communities. Contribu- indirizzato la propria azione una attenzio- come per le isole deve essere chiaro a quelle risorse, a dimensione di valle, di e investimenti sui territori, progetti e PNRR (1,125 miliardi tra fondi europei e isca ad attuare la legge sui piccoli Co- ne estesa nelle istituzioni, nelle agenzie, tutti i livelli istituzionali coinvolti. ambito territoriale ottimale, con le loro azioni per contrastare lo spopolamento nazionali) e dalla legge di Bilancio (310 muni 158/2017, la legge 221/2015 sulla nelle accademie e anche nella opinione pubblica. d. La Strategia, nelle 72 aree Unioni montane e Comunità montane. delle aree rurali e montane. milioni) e a quanto lo stesso ministro si Green Economy, il Testo Unico Forestale b. In secondo luogo ha dato un pilota italiane, ha unito – almeno f. la fase di sperimentazione è impegnato ad assicurare all’interno del 2018. E naturalmente, risolvendo le contributo formidabile a organizzare le nelle intenzioni – volontà decisionali e All’opposto la SNAI dal 2013 a oggi ha della Strategia ha molto sottolineato il del Fondo di Sviluppo e Coesione (circa criticità burocratiche e organizzative, istanze dei territori nella forma di strategie programmatorie dell’area (grazie alla conosciuto criticità non trascurabili carattere di eccezionalità dell’iniziativa 700 milioni) per il periodo 2021-2027. A permetta di spendere in tempi efficaci articolate e mature, capaci di mobilitare concertazione tra Enti pubblici, impre- che una azione di rilancio non può non che deve invece dare ora segnali indi- queste risorse, si aggiungono ulteriori le molte risorse disponibili. attenzioni e partecipazioni da parte degli se, terzo settore, università, comunità impegnarsi ad affrontare e ridefinire scutibili della sua capacità di diventare 700 milioni del ciclo precedente del attori locali e di avviare/rafforzare inte- del luogo) alla guida “dall’alto” e di indi- con maggiore efficacia. generale e strutturale, sistematica FSC, che non sono ancora stati spesi Mai come oggi, il Paese ha necessità ressanti processi di cooperazione istitu- rizzo da parte di sociologi, economisti, a. In primo luogo i tempi molto articolazione delle politiche di coesione e che potrebbero essere assorbiti da di una Strategia di sviluppo efficace zionale. Ha permesso di superare logiche giuristi. È evidente che i ruoli devono lunghi richiesti per la elaborazione delle territoriale. nuovi progetti. che dia ai territori interni e montani storiche di assistenzialismo verso alcuni essere chiari. Ma vi è un altro elemento Strategie d’Area e per la loro successiva g. Si sono registrate difficoltà di – nella piena attuazione dell’articolo 44 territori più periferici e ha consentito di importante, alla base della SNAI e del attuazione. È vero che la prima stagione natura burocratico-amministrativa nelle Il rilancio di ogni azione di programma- della Costituzione – strumenti per de- dotarsi di una “strategia”, con una visione lavoro delle Aree pilota, sempre rite- di sperimentazione ha rappresentato relazioni tra territori locali, Regioni e zione rispetto alla SNAI impone quindi finire percorsi di sviluppo che fermino e una prospettiva di intervento che va nuto decisivo. E cioè la necessità che una occasione di apprendimento da Amministrazioni centrali che debbono un esercizio preliminare per la simula- spopolamento, desertificazione, impo- oltre singoli progetti e anche al drenaggio i Comuni lavorino insieme, siano uniti parte delle strutture centrali e regionali essere superate non solo attraverso la zione della allocazione di queste risorse verimento, abbandono, fragilità. di singole progettualità nel quadro della in Unioni o Comunità montane, siano impegnate ma è certo che anche alla riaffermazione congiunta di principi di (310 milioni di euro) e, di conseguenza, Programmazione comunitaria. “non campanilisti”, attuino di fatto luce di questo il percorso operativo leale cooperazione ma anche attraver- per la indicazione dei tratti caratteriz- c. La Strategia nazionale per le Aree interne non è una soluzione solo per il l’articolo 13 della legge 158/2017 sui debba essere semplificato significativa- so un disegno più snello e incisivo del zanti l’azione di rilancio. Sud. È una Strategia per tutto il Paese. piccoli Comuni, ove si ribadisce che i mente. processo di programmazione, attuazio- Si sviluppa qui l’ipotesi che lo stanzia- Non è un tema trascurabile, e Uncem l’ha Comuni piccoli, lo sviluppo economico b. Di conseguenza ai tempi di ne e monitoraggio. mento di 310 milioni (dedotto il 2% più volte spiegato, anche in occasione e sociale del territorio lo programmano formazione delle Strategie anche l’avan- h. La geografia delle aree interne per gli oneri centrali – venga distri- 5 8 / [ no n facc iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 59
La telemedicina è un pezzo portante della nuova medicina territoriale. Occorrono medici e pediatri di base, ma nel PNRR ci sono anche le “case della comunità” e nuovo modello di “presa in carico della persona” M6 Salute 2,00 MLD€ 6 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 61 somma]
4,00 MLD€ Per una vera La telemedicina si può fare sui territori se vi sono reti in- telemedicina telligenti e se il digital divide viene sconfitto. Per questo è necessario un meccanismo che colleghi questa misura alle nuove reti della Missione 1 del PNRR 6 2 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 63 somma]
SINTESI LA MAPPA FACCIAMO SCHEMA UN PROSPETTO “A GRAPPOLO” DEL PNRR CON LE MISSIONI E LE COMPONENTI, OLTRE AGLI INVESTIMENTI E ALLE CIFRE, PER MONTAGNE, ENTI LOCALI, PICCOLI COMUNI, TERRITORI 6 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 65 somma]
30miliardi PIANO COMPLEMENTARE 6 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 67 somma]
6 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 69 somma]
PNRR RIFORME 7 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 71 somma]
USCIAMO DALL’ITALIA I PIANI DI SPAGNA, FRANCIA E GERMANIA E I TERRITORI 7 2 / [ no n facc iamo la s omma ] [non facciamo la somma] / 73
EUROPA Uno sguardo all’Europa: modelli a confronto. Di sviluppo e di rior- IN AZIONE sistemi tecnologici all’interno delle pubbliche amministrazioni spingono in caratterizzava il federalismo classico. L’evoluzione dei sistemi socio-economici La riorganizzazione istituzionale è fondamentale per l’attuazione di politiche di ganizzazione istituzionale questa direzione. fa sì che la ricchezza dei sistemi Paese sviluppo, di crescita, di equità. La riorganizzazione istituzionale è fondamentale tenda a dipendere sempre meno da Abbiamo a più riprese sostenuto la tesi Tutti questi fattori spingono i sistemi interventi centralizzati e da parametri per una “questione territoriale” che si esplicita in Italia e in altri Paesi europei. che la questione territoriale in Italia è ele- amministrativi a individuare economie macroeconomici generali e sempre più Il nostro dibattito sul rapporto tra “nord e sud” (la questione territoriale) si unisce, mento decisivo per l’intera Repubblica, e di scala nell’offerta dei servizi pubblici, dal differenziale competitivo dato dalla che non si risolve la questione territoriale e a cercare possibili inedite sinergie concentrazione di capitale fisico e intel- si deve unire, a un lavoro attorno alle sperequazioni territoriali e al rapporto tra senza porre mano a una ricostruzione dei poteri locali attraverso le loro istituzioni nella gestione delle funzioni attraverso strumenti tecnologici nuovi. Vanno lettuale nei grandi centri urbani. [dal libro “Piccole Italie”, Donzelli editore] aree montane e zone urbane. Verso non delle “riserve” dei territori, quanto invece democratiche. Ma come evitare che si in questa direzione tutte le politiche verso un forte “patto” tra territori in dialogo. Questo nel quadro delle “Strategie” scada, nell’applicazione di tale principio, rubricate alle voci e-government, smart In questo quadro di cambiamento in una sorta di provincialismo italico, che community, smart city ecc. Queste degli assetti degli Stati europei, e dei italiane per i territori, come quella delle Green Communities e delle Aree interne. ci ha spinti sin qui a riformare all’insegna di un pressapochismo pagato poi stra- determinanti esortano i sistemi ammi- poteri locali, si collocano di fatto i Proviamo nelle prossime pagine a verificare come la “questione territoriale” è nistrativi a ricercare maggiore efficacia Piani di ripresa dei Paesi, elaborati nel da facendo? Uno sguardo su quello che nell’azione coordinata di enti conter- pieno dell’emergenza sanitaria. presente nei Piani presentati a Bruxelles da Germania, Francia e Spagna. l’Europa ha sin qui compiuto, quindi, ci può essere particolarmente utile per dare mini che spingono alla riduzione dei Investimenti e riforme, in tutti i Paesi Con loro, Uncem vuole definire un percorso di condivisione - che già è maturato governi locali intermedi. UE, con molti punti di similitudine. Ma corpo alla seconda parte della questione anche una necessità di trasformazione in oltre vent’anni di Associazione europea degli Eletti della Montagna - e che ora territoriale, quella decisiva del riassetto dei poteri, della sovranità. in Europa si stanno riorganizzando tutti istituzionale - secondo Uncem la pri- deve essere rilanciato attorno al futuro dell’Europa - montagne e territori entrano In Europa, sin dai primi anni novanta, è in i sistemi territoriali in una logica di que- ma riforma necessaria - per stare nelle atto – in tutti i principali sistemi ammini- sto tipo, e in ciò cogliamo già una prima sfide europee dello sviluppo, con di diritto nella Conferenza su questo tema, in corso - e sul dopo-pandemia strativi – un processo di riorganizzazione differenza rispetto al presupposto equità e contrasto a disuguaglianze e e di ammodernamento delle amministra- italiano di costruire invece una logica sperequazioni. zioni territoriali che, sia pure in contesti omogenea mono scalare e uguale per differenti fra di loro, è caratterizzato da tutti. La logica europea è basata non forti analogie. Tutto ciò nel quadro di un tanto sulla distinzione e giustapposizio- più generale fenomeno di convergenza ne di diverse autorità di governo locale dei sistemi amministrativi che come è dotate di distinte competenze, quanto noto in Europa arrivano da due scuole di su una progressiva aggregazione di pensiero profondamente differenti: il mo- enti locali di base: le municipalità o, nel dello centralistico continentale francese di nostro caso italiano, i comuni. La scala stampo napoleonico del cosiddetto diritto comunale si rivela oggi non più eco- amministrativo da un lato (di cui l’Italia fa parte) e il modello autonomistico anglo- nomica per le attività di pianificazione sassone del cosiddetto diritto comune territoriale, tutela del suolo, ciclo delle dall’altro. acque, ciclo dei rifiuti e trasporti. Aspet- Nel corso degli ultimi anni stiamo assi- ti che giustificano quella che viene stendo a una sorta di confluenza di questi definita dalla letteratura internazionale due modelli, e le determinanti di questo la multilevel public governance, ovvero processo sono infatti legate. Da una parte un sistema sussidiario e cooperativo di i fenomeni della globalizzazione, dall’altra integrazione dei diversi livelli di gover- il mutamento dei paradigmi organizzativi no che sostituisce la tradizionale netta in conseguenza della rivoluzione tecno- distinzione e contrapposizione che logica e della introduzione per i nuovi 7 4 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 75 somma]
Il “FRANCE RELANCE” è un piano di 300 pagine di 100 miliardi di euro complessivi. Particolarmente importante EFFICIENZA DELLE RETI FIBRA OTTICA PER TUTTI COMMERCIO la misura sulle foreste (200 milioni di euro) e quella sulla ELETTRICHE E ARTIGIANATO coesione, nel quadro dell’AGENDA RURAL francese in FRANCIA FORESTE PIANO DEI TERRITORI francerelance.gouv.fr 7 6 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 77 somma]
Come nel PNRR italiano, nel Piano spagnolo i “territori” FORESTE E BIODIVERSITA sono trasversali alle 10 missioni e alle 30 componenti. Il Piano della Spagna dà efficacia con molte misure al Piano contro lo Spopolamento che somma 10mld di investimenti in SPAGNA COESIONE SOCIALE ENERGIE RINNOVABILI E COMUNITA’ ENERGETICHE CONNETTIVITA’ E 5G 7 8 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 79 somma]
Sono 29 i miliardi del Piano tedesco di resilienza. Sei assi, per la transizione energetica e la digitalizzazione in particolare. Molto importante quanto prevede la Germania sulla filiera legno e sulle costruzioni in legno in GERMANIA 8 0 PNRR / [ no ne facc territori iamo la s omma ] PNRR [non facciamo la e territori/ 81 somma]
Puoi anche leggere