Cilento in Musica Rassegna Internazionale di

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Cilento in Musica Rassegna Internazionale di
Associazione Musicale Internazionale
                       “L. V. BEETHOVEN”

    Parrocchia                         Parco Nazionale del Cilento
Ss Eustachio e Nicola                              e
      Gioi                                  Vallo di Diano

           Cilento in Musica
                Rassegna Internazionale
                          di
                  Musica da Camera
                           e
                    Organo Antico

                           XVII edizione

                   17 aprile - 30 dicembre 2015
Cilento in Musica Rassegna Internazionale di
CILENTO IN MUSICA
  RASSEGNA INTERNAZIONALE DI MUSICA DA CAMERA E ORGANO ANTICO

        Il 17 aprile ha inizio e si protrarrà fino al 30 dicembre 2015 la XVII
edizione della Rassegna Internazionale di Musica da Camera e di Organo Antico
“Cilento in Musica”, organizzata dall’Associazione Musicale Internazionale “L. v.
Beethoven”.

         I 20 concerti programmati per il 2015 si terranno in 10 paesi dell’entroterra
e della costiera Cilentana, che vantano una nobile origine e una storia millenaria.
         La Rassegna, attraverso un percorso storico-artistico tra i luoghi, scenario
dei concerti, divulga la musica nel Cilento e ne valorizza il territorio.

         Il panorama musicale proposto presenta il mondo della musica nelle sue più
diverse sfaccettature, attraverso l’esibizione di svariate formazioni musicali di fama
nazionale ed internazionale.
I concerti spazieranno dalla musica antica (Organo solo; Organo e Violino; Organo
e Clarinetto; …) alla musica contemporanea (recital di clarinetto basso).
         Ampio spazio è dato inoltre agli artisti cilentani (Ensemble Zeffiro’s,
Oscar Moovies Ensemble; Coro della Diocesi di Vallo della Lucania;...).

          Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito alla
realizzazione e al successo della Rassegna e al fedele pubblico l’augurio che
l’iniziativa possa continuare a costituire una interessante occasione di fruizione
musicale e di arricchimento culturale.

                                   Il Presidente dell’Associazione
                                   Raffaele BERTOLINI
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI

                           Venerdì 17 aprile
              Requiem di Mozart per Soli Coro e Orchestra
                   Orchestra dell’Accademia Sannita
         Teatro “La Provvidenza”, ore 21.00 - Vallo della Lucania
     (collaborazione e patrocinio del Rotary Club - Vallo della Lucania - Cilento)

                            Venerdì 22 maggio
                Requiem di Mozart per Soli Coro e Orchestra
                 Chiesa Sacra Famiglia, ore 21.00 - Milano
(in collaborazione con Rogoredo in Musica - con il patrocinio di EXPO MILANO 2015)

                             Mercoledì 15 luglio
                            Organo antico e Coro
                     Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi

                              Lunedì 20 luglio
                       Ensemble dell’Accademia Sannita
                      Piazza Pagano, ore 21.30 - Pisciotta
           (concerto realizzato in collaborazione con i concerti del Lunedì)

                             Venerdì 24 luglio
                       Duo “Trombone e Pianoforte”
               Piazza Torre, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
          (in collaborazione con l’Associazione Giovanile “VoxIovenum” )

                             Mercoledì 5 agosto
                       Duo “Violoncello e Pianoforte”
               Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide

                              Giovedì 6 agosto
                  Trio dell’Accademia Sannita con Soprano
                 Chiesa San Nicola, ore 21.30 - Stella Cilento
                                  (Stellestate 2015)

                              Venerdì 7 agosto
                        Trio dell’Accademia Sannita
                  Teatro Hotel Quisisana, ore 21.30 - Capri

                         Sabato 8 agosto
                       Maurizio Fulvio Trio
         Colombaia Mangone, ore 22.00 - Copersito di Torchiara
                      (incontri culturali “costruire la speranza”)

                              Sabato 8 agosto
                         Duo “Clarinetto e Organo”
             Chiesa S. Alfonso, ore 21.30 - Marina di Camerota
         (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)
Domenica 9 agosto
                        Duo “Flauto e Pianoforte”
                     Piazza S. Nicola, ore 22.00 - Gioi

                        Lunedì 10 agosto
                    Recital di Clarinetto basso
         Colombaia Mangone, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
                     (incontri culturali costruire la speranza)

                           Martedì 11 agosto
                      Trio “Voce, Sax e Pianoforte”
               Castello Marchesale , ore 21.30 - Camerota
        (concerto realizzato in collaborazione con l’Associazione ZEFIRO)

                            Lunedì 17 agosto
                       Duo “Soprano e Pianoforte”
                   Piazza S. Eustachio, ore 22.00 - Gioi

                           Giovedì 20 agosto
                        Oscar Moovies Ensemble
        Atrio Castello, ore 21.30 - San Giovanni di Stella Cilento
                                (Stellestate 2015)

                           Giovedì 20 agosto
                     Ensemble Accademia Sannita
             Piazza Torre, ore 21.00 - Copersito - Torchiara
         (in collaborazione con l’Associazione Giovanile “VoxIovenum” )

                        Domenica 27 settembre
                     Duo “Mezzosoprano e Organo”
                   Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi

                          Sabato 26 dicembre
                         Concerto Orchestrale
                  (Programma e orchestra da definire)
                  Teatro Edoardo, ore 19.00 - Agropoli
(CONCERTO PER LA PACE in collaborazione con l’associazione “Classica Cilento”)

                         Domenica 27 dicembre
                           Zefiro’s Ensemble
                   Chiesa S. Eustachio, ore 21.00 - Gioi

                         Mercoledì 30 dicembre
                        Duo “Violino e Organo”
                Chiesa S. Nicola di Bari, ore 20.30 - Perito
GIOI

Gioi, ridente paese, è annidato sul cocuzzolo di una collina, all’altezza di m.685 l/m, da cui lo
sguardo si allunga su Velia e il suo mare a una distanza di soli trenta minuti di macchina.
STORIA: probabilmente fondato dagli Enotri come una fortezza, in seguito risentì
dell’influenza della cultura di Velia e sviluppandosi come presidio romano e centro longobardo
divenne prestigioso nell’età normanna. Svolse un ruolo importantissimo nella storia medievale,
diventando famoso e ricco in modo speciale per il commercio che vi si svolgeva in occasione
                                                                           di due Fiere: quella di
                                                                           San      Giacomo      e
                                                                           soprattutto quella di
                                                                           Santa Maria della
                                                                           Croce. Nei secoli
                                                                           XVII e XVIII vi fu un
                                                                           graduale processo di
                                                                           immiserimento
                                                                           economico. Non ebbe
                                                                           uguale            sorte
                                                                           l’attenzione verso i
                                                                           valori artistici, che
                                                                           furono      amati     e
                                                                           potenziati, soprattutto
                                                                           con l’aiuto diretto
                                                                           della      popolazione.
Oggi è un paesino che vive di agricoltura, di artigianato e di emigrazione.
ARTE: grande è stato il patrimonio artistico del paese che in parte è deperito per l’incuria
degli uomini; parte invece è stato conservato. Ricordiamo : la cinta muraria con le sette porte
d’ingresso al paese, del periodo normanno. Il castello, risultante in piena attività prima del
mille, di cui si conservano soltanto alcuni ruderi, diventato invece piazza da cui si può
ammirare un meraviglioso panorama. Il convento di S. Giacomo, di cui restano solo pochi
segni. Il convento di S. Francesco, del sec. XV, in parte restaurato , posto in un meraviglioso
scenario naturale. La chiesa principale di S. Eustachio, recentemente restaurata dal pittore
Mario Romano di Gioi. La chiesa di S. Nicola di Bari, che conserva oggetti di grande valore,
tra cui un ombrello del SS. Sacramento del cinquecento. La chiesa di Santa Maria alla
Strada, in origine un capolavoro romanico bizantino, trasformata nel tempo. Vi si conserva
ancora nell’abside l’affresco dei Dodici Apostoli con al centro il Cristo Pantocratico. Questi
accenni di storia e di arte contribuiscano ad accrescere il patrimonio di civiltà di una
popolazione che non può fermarsi a contemplare inerte i processi di regresso e di
disgregazione che la mentalità del benessere da qualche tempo ha innescato, ma siano una
memoria proiettata sul futuro per un maggiore impegno di rinnovamento e di rigenerazione del
proprio modello culturale.

                                                                    Mons. Guglielmo MANNA
Mercoledì 15 luglio - Chiesa S. Eustachio - ore 21.00 - Gioi

                         Organo Antico e Coro della Diocesi di Vallo della Lucania

Christian TARABBIA nato nel 1981, ha studiato organo e composizione organistica diplomandosi presso
il Conservatorio Cantelli di Novara, specializzandosi in seguito presso l'Accademia Internazionale della
Musica di Milano nella classe d'organo di Lorenzo Ghielmi. Ha frequentato numerosi corsi di
perfezionamento tenuti da docenti di fama internazionale quali L.F. Tagliavini, J.C. Zehnder, P.D. Peretti,
H. Vogel, L. Lohmann e J.D. Christie. Dal 2002 è organista titolare presso la Collegiata di Santa Maria in
Arona. Ha tenuto concerti d’organo presso sedi e festival organistici nazionali (Roma, Milano, Venezia,
Vicenza, Udine, Torino, Trieste, Ancona, Pistoia, ecc.) e internazionali in Spagna (festival organistici
internazionali di Palma de Mallorca e di Siviglia), Germania (vari festival internazionali), Svizzera, Belgio
(cattedrale di Hasselt), Francia (santuario di Lourdes, Festival de la cité di Carcassonne, Cattedrale di
Narbonne), Polonia (cattedrale di Pelplin e vari altri festival internazionali), Austria (cappella del palazzo
imperiale di Schönbrunn a Vienna), Danimarca (festival organistico internazionale di Helsingør sull’organo
di cui fu titolare Dietrich Buxtehude e altri festival organistici) e Russia (festival Bach della città di Mosca
presso la cattedrale cattolica). Nei primi mesi del 2013 è stato protagonista di una serie di concerti in
Australia (Melbourne, Sydney e festival organistico internazionale di Ballarat). E' stato inoltre coinvolto in
qualità di solista in un progetto che ha visto l'esecuzione dell'integrale dei concerti per organo e orchestra di
G.F. Händel. Ha tenuto una master class sulla musica organistica italiana presso l’accademia organistica di
Mosca. Sue esibizioni sono state trasmesse da Rai Tre Piemonte, varie radio locali italiane, dalla televisione
nazionale spagnola TVE, dalla Radio-televisione nazionale polacca e dall’emittente di musica classica
3MBS di Melbourne all’interno del programma “Organ and Choral Music”.

Il Coro Diocesano è nato nel dicembre del 2008; formato, attualmente, da 40 elementi tutti provenienti
dalle Parrocchie della Diocesi di Vallo della Lucania. Scopo del Coro è animare le celebrazioni liturgiche a
carattere Diocesano e di rappresentanza della Diocesi in importanti avvenimenti. La guida del Coro è
affidata, nella parte vocale, dal M° Mariacristina Ceraso e, nella parte interpretativa, dal M° Maurizio
Iacovazzo

G. FRESCOBALDI                    Toccata Quinta Sopra i pedali dal “Secondo libro di Toccate”
                                  Canzona quarta dal “Secondo libro di Toccate”
J. P. SWEELINCK                   Unter den Linden grüne
B. STORACE                        Passagagli sopra A la mi re
B. PASQUINI                       Partite diverse di Follia
J. BAPTISTE LULLY                 Chaccone de l'Opera Phaëton
P. MORANDI                        Concerto IV “Ouvertour ad uso orchestra”

                     CORO DELLA DIOCESI DI VALLO DELLA LUCANIA

M. FRISINA                        Jubilate deo
M. FRISINA                        Totus Tuus
                                  Dell'aurora
L. MOLFINO                        O sacrum convivium
M. FRISINA                        Ave mundi spes Maria
A. VIVALDI                        Gloria-gratias-propter
W. A. MOZART                      Ave Verum
G. F.HAENDEL                      Alleluia
IACOVAZZO-MANNA                   Maria Madre del Cilento

Christian TARABBIA, organo
Mariacristina CERASO, soprano e pianoforte
Maurizio IACOVAZZO, direttore coro
PISCIOTTA

Il paese che vi accoglie appare come un radioso sorriso di una bocca che schiude le labbra fatte di mare e di
ulivi . E’ un sorriso antico quello che invoglia l’ospite a godere delle bellezze che lo circondano e che sono
l’emblema della mediterraneità: gli ulivi millenari ed il mare. La storia del paese ci riporta molto indietro
nei secoli perfino in età mitologiche o comunque a civiltà pelagiche se dobbiamo dar credito ad una diceria
che vuole Pisciotta fondata dagli abitanti di Molpa, località a sud est di Capo Palinuro. Molpa,
insediamento pelagico che, distrutto durante la guerra gotico bizantina VI° secolo (535/553) venne
abbandonato dai suoi abitanti che si rifugiarono sulla collina soprastante il mare, dove oggi sorge Pisciotta.
A questa migrazione si aggiunse poi quella degli abitanti di Pixus (Policastro Bussentino) altro
insediamento greco sulla costa del mar Tirreno a sud di Pisciotta, che abbandonarono il luogo attaccato dai
pirati saraceni nel 915 rifugiandosi nel nostro territorio più facilmente difendibile. Un uomo scaltro come
un saraceno, con la figura di un principe Normanno, la gioia dell'arte di un antico greco, signore di vita
come uno spagnolo, e giusto e forte come un romano, tira la somma: "il vero pisciottano". Parafrasando un
detto conosciuto, forse riusciamo a delineare la "figura" storica del pisciottano. Dimostrano quanto su
affermato, le vicissitudini riportate, per sommi capi, nei cenni storici che seguono. Pensate, le prime ipotesi
sulle origini e sulla storia di Pisciotta, sono collegate alla distruzione di Troia (650 A.C.). Le cose sembra
siano andate più o meno così. Nel 650 A.C. i troiani, sfuggiti all'incendio ed alla distruzione della loro città,
approdarono sul lido ionico, dove fondarono Siri. Gli abitanti di Siri, i Sirini, avanzarono verso Ovest,
seguendo l'ampia valle del fiume Sinni, fino al lago ed al monte Sirino (che da essi presero il nome), presso
l'odierna Lagonegro. Fondata Siruci (oggi Seluce, frazione di Lauria), si spinsero fino al mar Tirreno, sul
                                     lido dell'odierno Golfo di Policastro. Qui essi fondarono la colonia di
                                     Pixous. A testimonianza di ciò una rarissima serie di antiche monete,
                                     recanti, in caratteri arcaici, i nomi coniati di Sirinos e Pixoes, riferentisi,
                                     rispettivamente, alle popolazioni delle due città di Siri e Pixous. Perchè
                                     Pixous? Il nome "Pixous", dalla radice "PYX", deriva dal bosso (buxus
                                     semprevivens), arbusto sempre verde delle buxacee (simbolo della
                                     giovinezza e della forza, del coraggio, della perennità del pensiero e dell'
                                     opera; il bosso orna lo stemma del Comune di Pisciotta). Una curiosità:
le siepi dei giardini del Quirinale a Roma sono costituite da bosso. Dall'etimologia greca e da quella latina
derivano i nomi di Pixous, Pixo, Pixunte, Buxentum e Bissento. Nel 194 A.C. la pixous greca divenne la
Buxentum romana e nel 915, quando questo centro viene depredato e bruciato dai Saraceni di Agropoli, ne
ha già cambiato il nome latino in quello attuale di Policastro. E' l'anno 915 a segnare la nascita di Pisciotta.
Gli abitanti di Bussento, dopo che i Saraceni di Agropoli assalirono, saccheggiarono e diedero alle fiamme
il loro villaggio,cercarono scampo sui monti e sulle alture circonvicine.Molti si trasferirono al di là dei
promontorio di Palinuro, dove formarono un piccolo villaggio, che chiamarono, in ricordo della perduta
patria, Pixoctum, cioè piccolo Pixous. Da Pixoctum si ebbero poi Pixocta, Pissocta e Pisciotta. Nulla
sappiamo dei primi anni di vita del nuovo borgo e solo nel XII secolo, sotto Guglielmo II, troviamo per la
prima volta il toponimo di Napoli decretò finita la feudalità, la storia di Pisciotta è una interminabile
enumerazione di passaggi feudali da un "Padrone" all'altro. I Caracciolo (1270), i Sanseverino (nel 400), i
Pappacoda (1590), sono alcune delle famiglie (tra le più potenti del regno) ad averne avuto il possesso.
(Uno dei tanti passaggi: Pisciotta acquistata nel 1554 da don Sancho Martinez de Leyna, capitano generale
delle regie galee, per 17.000 ducati, fu rivenduta nel 1578 a don Camillo Pignatelli per 30.000 ducati. Da
segnalare due sacerdoti eletti vescovi: Luigi Pappacoda di Pisciotta, nominato Vescovo di Capaccio nel
1635 (che, tra l'altro, rimase a Pisciotta senza trasferirsi a Capaccio e fece della bella chiesa di S. Pietro la
Cattedrale) e Giovanbattista de Bellis di Rodio, Vescovo di Telese. Nel 1708, con i suoi 2163 abitanti, è tra
i popolosi ed importanti paesi a Sud di Salerno. L'anno 1806 fu teatro di duri scontri tra Francesi e
Borboni. La guerra tra Francesi e Spagnoli, i moti del Cilento e l'epopea Garibaldina, a cui, in nome della
indipendenza e della libertà, presero parte i figli migliori di Pisciotta, sono i grandi avvenimenti della Storia
del Paese. Il Cenotafio di Palinuro, il Castello, le torri di avvistamento, la Chiesa di S. Pietro, i Palazzi
padronali, sono alcune testimonianze del passato, tramandate ai nostri giorni.
Lunedì 20 luglio - Piazza Pagano - ore 21.30 - Pisciotta

                                     Ensemble dell’Accademia Sannita

Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l' Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.

Il quartetto dell’Accademia Sannita è formato da giovani strumentisti già distintisi nella loro carriera per
meriti artistici, membri di prestigiose orchestre italiane (Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli,
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Ente Autonomo Arena di Verona, Orchestra
Regionale del Lazio, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra Giovanile Italiana).
Hanno al loro attivo individualmente lunga attività di solisti nonché cameristi, con riconoscimenti pubblici
quali vincite di concorsi nazionali a premi e corsi di perfezionamento con prestigiosi docenti di fama
internazionale quali: Pavel Vernikov, Arturo Bonucci, Andrea Noferini, Vincenzo Bolognese, Rocco
Filippini, Franco Mezzena. Intensa l’attività del quartetto dal 2005 si è esibito in sale prestigiose quali :
Ravello, Villa Rufolo; Napoli, Villa Pignatelli; Napoli, Teatro Mediterraneo; Napoli, Sala degli Angeli
dell’Università Suor Orsola Benincasa; e in vari Festival nazionali e internazionali.

F. J. HAYDN                                 Kaiserquart
                                            Allegro molto - adagio - minuetto - presto

W.A. MOZART                                 Quintetto per clarinetto e archi K 581
                                            Allegretto - larghetto - minuetto con trio I-II
                                            Tema con variazioni I-IV - adagio - allegro

Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Luigi ABATE, Raffaele TISEO, violino
Alessandro ZERELLA, viola
Silvano Maria FUSCO, violoncello
TORCHIARA
La storia della piccola comunità di Torchiara s’inscrive nella tipologia degli eventi coinvolgenti tutta la Baronia del Cilento
con i frequenti passaggi di proprietà da un feudatario all’altro.
Nel 1535 l'ultimo principe di Salerno, Ferrante Sanseverino, vendette questo feudo per ducati 5500 a Francesco De
Ruggiero di Salerno. Il feudo rimase ai De Ruggiero, attraverso i discendenti, fino al 1598 quando, insieme con quello
vicino di Copersito, fu venduto a Marfisia del Vecchio, moglie di Alessandro De Conciliis: rimase in possesso dei baroni
De Conciliis nei secoli seguenti fino agli inizi del 1800. Nel XIX secolo Torchiara ha dato il suo contributo ai moti
insurrezionali che cercavano di sbalzare dai loro troni i grandi, medi e piccoli monarchi per creare l’unità d’Italia. Si
distinsero Gian Battista Riccio e i fratelli Angelo e Carlo Pavone, animatori della rivolta locale e collegati con i liberali di
tutto il Cilento: una lapide collocata nella frazione Sant'Antuono un secolo dopo l’evento storico ricorda il luogo del
raduno della colonna di rivoltosi che, al comando di Angelo Pavone, doveva congiungersi alle altre a Vallo della Lucania.
Tutta la vicenda era votata all’insuccesso però essa restò nella memoria popolare come evento di ampia portata se ancora
nel secolo scorso un tal Cola 'o paccio cantava nelle fiere questi versi altisonanti: "Si vuó sapé quanno se muvìa la nazione,
foie li ricessetti re jennaro, primo tenende Minico Picone, ronn’Angilo Pavone lu generale". Nel 1848 Torchiara fu
considerata dalle autorità "covo dell'insurrezione" tanto che fu allestita una nave per portare ad Agropoli un battaglione di
soldati con il compito di "porre a dovere il circondario di Torchiara". Un funzionario borbonico riferiva che "la principale
riunione dei rivoltosi era la taverna di Sant'Antuono". Torchiara ebbe per circa un secolo un prestigioso ruolo
amministrativo. Nel 1807, con l’introduzione del codice napoleonico, il Regno delle Due Sicilie fu frazionato in dieci
province suddivise in distretti e circondari, strutture di carattere territoriale intermediarie tra la Provincia e i singoli
comuni. Per la sua centralità territoriale, dal 1811 a Torchiara fu affidato il ruolo di capoluogo del circondario appartenente
al Distretto di Vallo, che riuniva Agropoli, il comune più piccolo, Prignano Cilento, Cicerale, Laureana Cilento, Rutino e
Ogliastro Cilento. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia divenne capoluogo dell'omonimo mandamento appartenente
al Circondario di Vallo della Lucania. Con l’abolizione dei circondari, declina il ruolo amministrativo di Torchiara e via
via nel corso degli anni si assiste al trasferimento dei vari uffici in altre località, la Pretura a Vallo della Lucania (con
conseguente chiusura dei locali del carcere), l’Ufficio del Registro ad Agropoli. Il paese era ed è diviso in due parti, una
Soprana ed una Sottana. I vari toponimi si riferiscono ai proprietari locali (Li Pavoni, Li Gaifieri, Li Ciota, Li Galvani, Li
Vacchiani, etc.) o alla località (la Croce, le Case bianche, il Serrone). I quartieri più popolati erano: Anzilia, li Rizzi e il
Casale. I caratteristici centri storici di Torchiara e Copersito propongono tipologie edilizie tipiche varie dall’ architettura
rurale minore agli edifici nobiliari del XVII-XVIII secolo d.C. ed edifici religiosi del XII secolo, ricchi di elementi
architettonici e decorativi, e contenenti importanti opere d’arte. Tra questi prestigiosi edifici ricordiamo in particolare per
Torchiara: il Palazzo Pavone ed il Palazzo Torre (XVIII secolo) all’estremità ovest, la Chiesa del SS.Salvatore (XII secolo)
e Torre Mangoni (XVIII secolo) all’estremità est, la Chiesa di S.Bernardino (XV secolo) ed il Palazzo Baronale De
Conciliis (XVI secolo) nella parte posta più a sud; mentre per Copersito: il Palazzo De Vita, il Palazzo Albini (XVII-XVIII
secolo), il Palazzo Mangoni ed il Palazzo Siniscalchi all’estremità sud-est, la Chiesa di S. Barbara ed il Palazzo De Feo
(XVI secolo) nella zona centrale, il Palazzo De Vita e la Cappella di S.Giuseppe (XV secolo) all’estremità nord-ovest. La
Chiesa del SS.Salvatore a Torchiara, risalente al 1100, è costituita da tre navate, lungo le quali, inserite in nicchie adornate
di stucchi, accanto a statue in legno o gesso di fattura recente, sono statue e busti lignei, riferibili al XVII e XVIII secolo.
Un tempo nell'abside della chiesa era collocato un importante polittico composto nel registro inferiore da una tavola
centrale raffigurante la Madonna con Bambino e S. Giovannino, ai lati Santa Caterina d'Alessandria e Santa Maria
Maddalena, e nel registro superiore da una tavola centrale con la Trasfigurazione e ai lati S.Pietro e S. Paolo, oggi esposto
nel museo diocesano di Vallo della Lucania. La tavola, datata 1577, è attribuita a Marco Pino da Siena. L’importanza dei
centri storici di Torchiara e Copersito è riconoscibile quindi sotto diversi aspetti: la conformazione dei tessuti urbani storici
di matrice alto-medievale, la presenza della tipica architettura rurale cilentana con i relativi elementi che la caratterizzano,
della pregevole architettura dei palazzi nobiliari e degli edifici religiosi, delle importanti opere d’arte tardo-medievali e
Venerdì 24 luglio - Piazza Torre - ore 21.00 - Torchiara

                                       Duo “Trombone e Pianoforte”

Kiril RIBARSKI, definito dalla critica “Poeta del trombone”, si è diplomato all'Accademia di Musica di
Lubiana con il M° Dragisa Miskovic e si è laureato presso l'Accademia di Musica di Zagabria con il M°
Marcel Fuchs. Ha ricevuto numerosi premi importanti, tra cui il Premio Preserrn dell'Accademia di Musica
di Lubiana, il Primo premio al Federal Music Artists Competition a Zagabria, il Primo premio "Vjesnik"
della critica musicale, il premio “Darko Lukic” a Zagabria, il premio “Dragan Gurtl” dell'Accademia di
Musica di Zagabria, la “Corona d'Oro” onorificenza della Presidenza della Jugoslavia, il premio “13
novembre” della Città di Skopje, il premio “Golden Lyre” dell' Associazione dei Musicisti di Macedonia.
Si è esibito in numerosi Festival in Italia e all'estero: al Dubrovnik Summer Festival, al Biennale di
Zagabria, al BEMUS di Belgrado, in Belgio Soirées Musicales de Modave, Les Dimanches de Bois di
Bruxelles, e ancora al Festival Porto-Heli in Grecia, al Festival Rio de Janeiro, all' Albert Roussel Festival
in Francia, all' Interfest-Bitola e all' Ohrid Summer in Macedonia; si è esibito in Germania, Austria,
Macedonia, Slovenia, Polonia, Russia, Ucraina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Canada, Lituania, Bielorussia.
Ha collaborato come Solista con le Orchestre Filarmoniche della Macedonia, le Orchestre Sinfoniche di
Lubiana, Sarajevo, Mostar, le Orchestre da Camera “Haute Normandie” in Francia, i “Solisti di Zagabria”,
la “Pro Musica” di Belgrado, la Macedone Orchestra RTV, la “Rotterdam Kamerorkest”.
Ha registrato per la RAI, la Austrian Radio, la Radio e TV Macedone, e per le Radio e TV di Belgrado,
Zagabria, Ljubljana, Novi Sad, Pristina, Sarajevo, nonché per la TV in Francia, Russia, Albania, Brasile.
Ha inciso 2 album LP per la JUGOTON e 3 CD per la EMI Records (Belgio) e Discovery (Germania).
Ha tenuto Corsi di perfezionamento a Vienna, Mosca, San Pietroburgo, Rotterdam, Shangai, Belo
Horizonte, Tirana, Hondscchoote, Interfest-Bitola. Attualmente è Docente di trombone presso la Facoltà di
Musica dell'Università “Goce Delcev” a Stip in Macedonia.
Milica SPEROVIK, pianista, ha iniziato gli studi musicali a Bitola, in Macedonia. Si è laureata presso
l'Accademia Musicale di Belgrado con il M° Vlastimir Skarka e, successivamente, ha conseguito la Laurea
di secondo grado (Master of Arts) con il M° Olga Mihajlovic. Ha seguito dei Corsi di perfezionamento a
Parigi con i Maestri Aldo Ciccolini e Vlado Perlemuter. Fa parte del Duo Ribarski dal 1977. Si è esibita sia
come solista che in formazione cameristica in vari Festival in Italia e all'estero: Ohrid Summer Festival,
Opatia Musical Stage, Interfest-Bitola, Les Dimanches de Bois de Bruxelles, Festival Porto-Heli in Grecia,
Festival Rio de Janeiro e in Belgio, Turchia, Albania, Spagna, Bosnia, Cina, Grecia, Brasile. Ha realizzato
incisioni per la Rai, la Radio Austriaca, la Radiotelevisione Macedone, di Belgrado, Zagabria, Ljubljana,
Novi Sad, Pristina, Sarajevo, inoltre per le TV francese, russa, albanese, cinese, brasiliana. Ha registrato un
CD di pianoforte solo per la RTV macedone; quattro LP di musica da camera per JUGOTON-Zagabria e
PGB-Belgrado; tre Cd con il trombonista Kiril Ribarskiper la EMI Records e la Discovery.
E’ Docente di pianoforte presso la Facoltà di Musica e Arte del Conservatorio di Skopje in Macedonia.

C. DEBUSSY                       Preludi
                                 La puerta del Vino - Ce qu’a vu le vent d’Ouest
                                 La terrasse des audiences du clair de lune - Feux d’artifice
F. CHOPIN                        Ballata Op.23 N.1 in Sol minore
F. CHOPIN                        Scherzo Op.31 N.2 in Si minore

Milica SPEROVIK, pianoforte

I. ALBENIZ                        Malaguena
M. RAVEL                          Habanera
M. DE FALLA                       Danse of the Fire
T. TRAJCRVSKI                     Variazioni su una melodia macedone
                                  dedicato al Duo Ribarski

Kiril RIBARSKI, trombone
Milica SPEROVIK, pianoforte
Non è dato avere notizie precise riguardo alla fondazione di Roccadaspide. Le fonti più
attendibili, attestano l’esistenza di un primo nucleo abitativo sin dall’anno 900. Le stesse fonti,
tuttavia, attribuiscono una denominazione diversa; sembra che detto centro, originariamente
fosse chiamato Casavetere di Capaccio e San Nicola de Aspro, perchè sorto intorno ad
un’antica chiesa bizantina. Intorno al 1.100, dalla ricerca toponomastica, il nome fu “Rocca de
Aspis” o “Rocca D’Aspris”- dal greco “aspis”: scudo o difesa -, da cui l’ipotesi, più probabile,
che lo sperone di roccia impervio, su cui sorse l’antica rocca, sia stato scelto dagli esuli di
Paestum e delle zone costiere in seguito all’incalzare delle incursioni saracene. L’antico
insediamento, col solo accesso dalla vallata e difeso alle spalle da impenetrabile boscaglia, lo
troviamo indicato come “Castrum Rocce de Aspio” (castello, fortezza), nelle “Rationes
decimarum Italie” degli anni 1308 -1310, perciò fu uno dei centri fortificati nel periodo
normanno. In seguito la rocca fece parte della Baronia dei Fasanella e, poi, passò con la
dominazione angioina, ai Sanseverino, Baroni del Cilento, ai quali fu asservito fino alla metà
del 1500, quando la linea primogenita della Famiglia si estinse. La baronia del Cilento,
costituita fino allora da una sola “università” (comune), quale feudo cosiddetto in demanium o
in capite, in quanto concesso direttamente dal Re (a Domine Rege), fu divisa in suffeudi,
cosiddetti in servizium, in quanto ottenuti per sub-concessione da un altro vassallo. Il suffeudo
di Roccadaspide fu venduto ai Principi Filomarino che lo tennero fino all’inizio del 1800,
durante tale periodo il nome divenne “Rocca dell’Aspide”. Il suo nome (si spera definitivo) fu
trasformato nel 1850 in “Roccadaspide”. Il Borgo fu fiorente alla fine nel 1500 e per la prima
metà del seicento, contava circa 251 fuochi (nuclei familiari) che assommavano a 1255 anime
(abitanti). Lo sviluppo subì un arresto verso la metà del seicento a causa della Peste nel 1656,
che dimezzo la popolazione e colpì tutti i frati minori conventuali del monastero di San
Francesco, perciò nel 1669 la popolazione risultò di 630 abitanti. L’antico Borgo si riprese tra
la fine del 1600 e l’inizio del 1700; in pochi decenni ebbe un rapido sviluppo, tanto che al
censimento del 1750 – con il Curato don Luca Crescella – furono contate 2892 anime. Fattore
di notevole progresso fu anche la nuova strada per Capaccio, tagliata nella roccia scoscesa della
“Difesa S. Maria.”. In memoria dell’avvenimento una lapide fu incisa nella roccia in località
Scanno datata 1728. Dopo due secoli, durante i quali lo Stato Napoletano era stato degradato ad
un vice-reame spagnolo, con l’avvento, nel 1734, di Carlo III di Borbone sul trono di Napoli,
finalmente indipendente, iniziò un periodo di riforme proiettato verso un migliore assetto
politico e sociale in tutte le Università del Regno, che lasciò un’indelebile impronta nelle opere
pubbliche e amministrative del regno. La popolazione del Borgo, costituita in precedenza da
vassalli e contadini, oltre che dai lavoratori già al servizio della corte, gradatamente andò
assumendo uno spirito più comunitario, dando spazio a categorie d’artigiani, di cui si
riportarono le denominazioni dell’epoca: sonatore, panettiere, azzimatore (addobbatore),
cucitore, carrese, calzolaio, tavernaio, ortolano, potatore, armiere, chianchiere, cernitore,
tessitrice, ricamatrice -. Agli antichi vassalli di corte si sostituì la nascente borghesia, a cui
appartenevano le famiglie proprietarie dei beni Burgensatici (beni patrimoniali privati, acquisiti
per compera o eredità e non di natura feudale). Da queste famiglie avevano origine i notai (tra
cui il notaio Gennaro Crescella che esercitò dal 1703 al 1768), gli esattori che riscuotevano il
focatico (una sorta d’imposta di famiglia), i cancellieri (con funzioni di segretario comunale) e
gli speziali di medicina. Furono numerosi gli appartenenti al clero che ebbero parte attiva nella
vita della cittadella, tra cui molti Crescella. Il proseguimento della strada verso l’interno del
Cilento diede a Roccadaspide un ruolo importante, quale via di transito per i Paesi dell’interno
e il conseguente disboscamento della difesa San Paolo dischiuse la via allo sviluppo del nucleo
abitato in direzione Sud-Est. Sorgevano “Le case di propria abitazione con piccoli giardini di
delizie, e non di rendita ad essi attaccati …”, - dalla frase che si estrae nella seconda
Prammatica che regolava il catasto Onciario, ordinato da Re Carlo III. Divenne, così,
secondario il disagevole accesso da valle e per questo il quattrocentesco Convento Francescano
di S. Maria delle Grazie - detto di S. Antonio – ne fu penalizzato, mentre se n’avvantaggiarono
il seicentesco Convento Carmelitano di Santa Maria dell'Arco e il Monastero Conservatorio di
clausura di S. Elisabetta. Nell’ottocento l’abitato si estese in località “Perillo”, al disopra della
strada detta "Giardino”. Nella metà del secolo fu costruito il Cimitero sull'ex difesa S. Paolo, in
virtù del Rescritto Reale di Gioacchino Murat che stabilì nuove norme istituzionali, promulgate
nel 1817, con il quale fu proibita la sepoltura nell'interno delle Chiese. Nella seconda metà del
secolo scorso è stato costruito l’Ospedale nella zona del Cimitero. L’ampliamento urbano è
avvenuto lungo la direttrice per le "Cesine". Poi, con l’apertura della Strada attraverso i
Castagneti, è stato realizzato il Campo Sportivo. Adesso è in corso uno sviluppo residenziale in
località "Carpine", favorito anche dalla recente apertura della Strada Tangenziale per la
suddetta località. Oggi Roccadaspide è il centro agricolo e commerciale della Comunità
Montana del Calore Salernitano, con circa diecimila abitanti, di cui, però, poco più di un terzo
risiede nel centro urbano, mentre la restante parte è distribuita nel vasto territorio comunale, in
case sparse e Borgate rurali, alcune delle quali hanno assunto l’aspetto di veri Centri abitati
Satelliti. Il suo territorio è occupato, a monte, da estesi castagneti che producono i famosi
marroni, mentre nelle zone collinari e pianeggianti si producono olio, vino e cereali. La
cittadina, al passo con i tempi, con nuove industrie per la trasformazione dei prodotti agricoli e
quelle estrattive delle cave di pietra calcarea, con attività terziarie e commerciali che occupano
un gran numero di persone, si contraddistingue in maniera evoluta e progressista. Dire quale sia
il vero segreto dei “Concerti al Castello” è davvero difficile. Sarà forse la musica che “esprime
ciò che non può essere detto e su cui è impossibile rimanere in silenzio”, come diceva lo
scrittore francese Victor Hugo. Sarà forse la suggestiva atmosfera che puntuale, raffinata e
quasi magica si ripropone nella bellissima cornice del superbo castello medievale di
Roccadaspide. Un’esperienza unica per i sensi e per l’anima di tanti cultori e appassionati che
quest’anno, per la seconda volta, si danno appuntamento in questa storica residenza. Un
appuntamento altamente qualificante sotto il profilo culturale, artistico e di promozione del
territorio, che di certo assicurerà a questa iniziativa l’apprezzamento ed il successo di sempre
più numerosi visitatori.
Mercoledì 5 agosto - Castello Filomarino - ore 21.00 - Roccadaspide

                                   Duo “Violoncello e Pianoforte”

Il duo Silvano Maria Fusco al violoncello e Caterina Fuccio al pianoforte, frequenta i corsi di
musica da camera ai corsi musicali internazionali di Cava dei Tirreni nell’estate 2012 col M°
Andrea Noferini. Si afferma con successo di pubblico e critica a Villa Rufolo di Ravello, Villa
Pignatelli a Napoli, Sala degli Specchi di Taranto, al festival Internazionale della Musica da
Camera del Cilento, alla rassegna “I Concerti della Bottega” a Benevento, nella sala del castello
Biondi-Morra di Morra De Sanctis, nella Chiesa di Montechiaro di Sorrento.
Silvano Maria FUSCO vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali quali Premio
Curci, Premio Durante e Concorso Euterpe si afferma giovanissimo incidendo per la Niccolò, la
Ers con distribuzione Emi, Rai trade, Cinik Records, e collaborando con compositori
contemporanei quali Max Fuschetto, Oderigi Lusi e Piero Mottola alle incisioni di brani inediti.
Caterina FUCCIO giovane diplomata del conservatorio D. Cimarosa di Avellino sotto la
guida del M° Massimo Severino, si è distinta per doti tecniche e bravura nell’accompagnare
diversi strumentisti di fama internazionale.
Il duo ha registrato la colonna sonora del cortometraggio l’Ultimo scherzo del Conte Silver di
Angelo Cozzi, scritta dallo stesso Silvano Maria Fusco, che ha avuto un plauso particolare dalla
critica al cinefort festival, definito nella recensione del Mattino “un capolavoro all’interno di
un’opera con vita propria”.
Hanno lavoranto ad una incisione con musiche originali del dopoguerra di diversi autori fra cui
spiccano i nomi di Selmi, Giorgio Rizzi, Tebaldini, Rivelli, che andata in stampa a marzo 2014
per la casa discografica Eterfon.

N. PAGANINI                   Tema con variazioni dal Mosè di Rossini
C. SAINT SAENS                Allegro Appassionato
F. MENDELSSHON                Romanza senza parole op. 109
P. I. TCHAIKOWSKY             Valzer Sentimentale op. 51
S. JOPLIN                     The entertainer
C. GARDEL                     Por una cabeza
A.PIAZZOLLA                   Oblivion
                              Libertango

Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte
STELLA CILENTO

La prima notizia del villaggio risale al XIII sec., ma il toponimo è molto antico: risale al 1038,
quando indicava un vallone; proprio qui dovettero stabilirsi molti profughi di Torricelle, dopo
la sua distruzione. Questo borgo, fino al 1871, era denominato Porcili (nome che compare, per
la prima volta, in un documento del 1187 ) in relazione alla sua posizione; infatti il termine
deriva dal greco pro e kyrios, ossia “davanti al signore”, in quanto sul Monte Stella era posta la
residenza del Guastaldo, di cui sono ancora visibili i resti in una località denominata
Castelluccio. Porcili, insieme ai suoi casali, fece parte della baronia del Cilento e dei feudi
posseduti dai Sanseverino; passò poi alla famiglia Capano e nel 1617 la famiglia De Angelis, lo
vendette a Lutio Materazzi. Nel 1783, il casale fu acquistato da Antonio Cesare Ventimiglia. La
frazione San Giovanni (il nome, forse, deriva dal fatto che i primi abitanti portarono da lontano
il ricordo del santo a cui era dedicata la chiesa del loro paese d’origine) sorse intorno al 1225,
allorché gli abitanti del monte Cilento si arroccarono su questo sperone. La frazione
Amalafede, originariamente Bonafida, si ritiene si sia formata in seguito allo spopolamento dei
vari borghi della vallata dopo la peste del 1348. La frazione di Guarrazzano (che era in origine
un castello longobardo e l’etimo conserva la radice del termine longobardo “waldo” che
significa “selva”), infine, ebbe origine in epoca longobarda, quando intorno al castello si formò
il primo nucleo abitato. Droro è detto anche “U’ Paese re i Maistri re cofana e canistri”. Questo
appellativo gli deriva dalla presenza di artigiani che erano molto attivi soprattutto negli anni
’50. Oggi è ancora possibile ammirare quest’arte grazia alla passione di chi la esercita.
Giovedì 6 agosto - Piazzetta antistante chiesa S. Nicola - ore 21.30 - Stella Cilento

                               Trio dell’Accademia Sannita con soprano

Il duo Silvano Maria Fusco al violoncello e Caterina Fuccio al pianoforte, frequenta i corsi di musica da
camera ai corsi musicali internazionali di Cava dei Tirreni nell’estate 2012 col M° Andrea Noferini. Si
afferma con successo di pubblico e critica a Villa Rufolo di Ravello, Villa Pignatelli a Napoli, Sala degli
Specchi di Taranto, al festival Internazionale della Musica da Camera del Cilento, alla rassegna “I Concerti
della Bottega” a Benevento, nella sala del castello Biondi-Morra di Morra De Sanctis, nella Chiesa di
Montechiaro di Sorrento.
Tiziana GALDIERI soprano, ha iniziato la sua carriera debuttando nel 1995 col “Quadriglio” di Caldara.
Svolge una intensa attività artistica sia in Italia che all’estero sempre come solista, spaziando in vari
repertori, sia di musica lirica che da camera. Ha collaborato col Teatro alla Scala di Milano. Nel maggio
2003 ha preso parte al concerto su Farinelli tenuto al Museo de la REAL ACADEMIA de BELLAS
ARTES de SAN FERNANDO nella città di Madrid. Il 15 giugno 2003 ha debuttato al Teatrul Muzical
“NAE LEONARD” di Galati Romania ricoprendo il ruolo di Gilda nel “Rigoletto” di G. Verdi. IL 28
marzo 2004, al Teatro di Spalato (Croazia), ha debuttato anche “Traviata” interpretando Violetta.
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.

L. V. BEETHOVEN                             Trio op. 11
                                            Allegro con brio-Adagio-Tema con variazioni
C. GARDEL                                   Por una cabeza
A. PIAZZOLLA                                Oblivion-Libertango
RUSSO - DI CAPUA                            Io te vurria vasa *
R. FALVO                                    Dicitincello vuie *
S. JOPLIN                                   The enthertainer
B. KOVACS                                   Sholem – Alekhem, Rov Fiedman
G. DI LAMA                                  Reginella *
E. DE CURTIS                                Voce e notte *
E. DE CURTIS                                Torna a Surriento *

Tiziana GALDIERI, soprano
Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte

I brani segnati da * sono in quartetto
Venerdì 7 agosto - Hotel Quisisana - ore 19.00 - Capri

                                      Trio dell’Accademia Sannita

Silvano Maria FUSCO vincitore assoluto di diversi concorsi nazionali e internazionali per violoncello
solista quali Premio Curci, Premio Durante, e del concorso di musica da camera Euterpe si afferma
giovanissimo incidendo per la Niccolò, la Naxos, la Ers con distribuzione Emi, Rai trade, Cinik Records, e
collabora con compositori contemporanei quali Max Fuschetto, Oderigi Lusi incidendo brani inediti
registrati in prima assoluta. Con Piero Mottola registra per la Gangemi e partecipa alla trasmissione di
Radio Rai Tre in diretta radiofonica, “Il Cantiere” del 19/1/2013. Vincitore di concorsi e audizioni presso
diversi Enti Autonomi, è primo idoneo all’Arena di Verona, Bellini di Catania, Opera di Roma, Vittorio
Emanuele di Messina, Teatro San Carlo di Napoli con il quale firma il contratto a tempo indeterminato.
Caterina FUCCIO ha studiato pianoforte presso il conservatorio “Nicola Sala” di Benevento sotto la guida
del M° Francesco D’Ovidio, si è distinta per doti tecniche e bravura nell’accompagnare diversi strumentisti
di fama internazionale. Nel 2013 partecipano come invitati speciali al progetto Unforgettable, serata in
beneficenza presso il Teatro Sannazaro di Napoli in favore dell’Associazione Italiana ricerca sul Cangro
per il trentesimo anniversario del film “Scusate il ritardo” di Massimo Troisi, e si esibiscono nel chiostro di
Santa Sofia a Benevento per il Santa Sofia Music Festival. Il duo ha registrato la colonna sonora del
cortometraggio l’Ultimo scherzo del Conte Silver di Angelo Cozzi, scritta dallo stesso Silvano Maria
Fusco, che ha avuto un plauso particolare dalla critica al Cinefort Festival, definito nella recensione del
Mattino “un capolavoro all’interno di un’opera con vita propria”. Hanno lavorato ad una incisione con
musiche originali scritte nel dopoguerra di diversi autori fra cui spiccano i nomi di Selmi primo violoncello
dell’accademia di Santa Cecilia di Roma, con quattro brani melodici e un concerto spirituale, Giorgio Rizzi
che ha composto l’adagio per l’elevazione da prigioniero deportato in Grecia, Tebaldini, Macchitella,
Matilde Capuis autrice di una splendida ninna nanna. Il CD è stato stampato nel 2013 dalla casa
discografica Eterfon.
Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.

L. V. BEETHOVEN                              Trio op. 11
                                             Allegro con brio-Adagio-Tema con variazioni

C. GARDEL                                    Por una cabeza

A. PIAZZOLLA                                 Oblivion-Libertango

S. JOPLIN                                    The enthertainer

B. KOVACS                                    Sholem - Alekhem, Rov Fiedman

Raffaele BERTOLINI, clarinetto
Silvano Maria FUSCO, violoncello
Caterina FUCCIO, pianoforte
Sabato 8 agosto - Colombaia Mangone - ore 21.30 - Copersito di Torchiara

                                          Maurizio Di Fulvio Trio

Maurizio Di Fulvio, nato il 9 aprile 1964, risiede a Pescara. Chitarrista-compositore, svolge una brillante
carriera concertistica su scala mondiale in qualità di solista e con formazioni varie, suonando nei maggiori
festival a fianco dei più autorevoli musicisti, con lodevoli testimonianze di pubblico e di critica. Molti dei
suoi recital sono stati registrati e trasmessi da emittenti televisive e radiofoniche e numerose sono state le
attenzioni di importanti compositori italiani del nostro tempo, tra cui S. Bussotti, L. Berio, S. Sciarrino, che
spesso gli hanno affidato la revisione, l’adattamento e l’interpretazione delle loro opere. Si è formato
principalmente con J. Bream, A. Carlevaro, J. Scofield e P. Metheny, ha ottenuto numerosi premi e
riconoscimenti ed è stato docente di chitarra nei Conservatori italiani di Foggia, Verona, Modena (presso
l’Istituto pareggiato) e Padova. Membro di giuria dei più prestigiosi concorsi di chitarra, tiene masterclasses
nelle Università e nelle Istituzioni musicali di diversi paesi sulla letteratura chitarristica tradizionale e
sull’impiego della chitarra classica nel jazz. Ha ricevuto elogi da importanti testate giornalistiche e la critica
specializzata lo considera tra i chitarristi più interessanti della scena internazionale, definendolo:
…”versatile ed eclettico, dal temperamento caldo e spontaneo, abile improvvisatore e raffinato
arrangiatore”, …“capace di leggere e restituire con la medesima forza ed intensità linguaggi
assolutamente diversi”, …“la sua esecuzione, a volte grintosa ed energica, altre volte raffinata ed ornata,
sempre in bilico tra rispetto della tradizione e innovazione”, …“è sorretta da un’innata eleganza
strumentale”, …“un’autentica saudade swing e fragranze mediterranee aleggiano nei brani incisi negli
album: Sweety notes (2000), Mediterranean flavours (2003), A flight of fugues (2004), On the way to
wonderland (2007) e Carinhoso (2010)”,…“nell’itinerario artistico confluiscono il jazz nero, il jazz
latino, il rock, le tinte del classico e la sensibilità di un'interprete che coniuga in sè una tecnica solida e
una raggiante vena compositiva”, …“Di Fulvio assembla con il suo strumento un incredibile mosaico di
note, spadroneggia sulle corde, si confronta egregiamente con maestri di calibro mondiale, arrangiando
liberamente brani celebri di Gillespie e Jobim, Santana e Metheny, Porter e Pastorius e ancora Bach e
Duarte, e rivela soprattutto le sue ottime doti di bravo compositore”.
In concerto si presenta con il suo collaudatissimo trio, composto da Ivano Sabatini, contrabbassista esperto
e dalla solida preparazione, che passa da accompagnatore a voce solista, creando atmosfere ricche di
bellezza melodica e pregevole musicalità, e dal batterista e percussionista Walter Caratelli, che, con
particolare senso dell’estetica musicale, sottolinea ogni passaggio e momento dell’esecuzione con effetti
strumentali ed imprevedibili trovate ritmiche. Eleganza formale, equilibrio tecnico-interpretativo e sound
inconfondibile sono le caratteristiche che predominano nel trio, che, considerato tra le più interessanti ed
innovative formazioni a livello internazionale, è ospitato nelle più importanti kermesse musicali esibendosi
in performance intense e cariche di pathos.

K. BARRON                               Sunshower
A. C. JOBIM                             Retrato em branco e preto
A. PIAZZOLLA                            Oblivion
C. COREA                                Armando’ rumba
STING                                   Fragile
M. DI FULVIO                            Ceci &Lollo Fusion Dif boogie blues
P. NOGUEIRA                             Bachianinha
C. VELASQUEZ                            Besame mucho
S. WONDER                                Isn’t she lovely
M. DI FULVIO                            Lovely song
                                        Turn around

Maurizio DI FULVIO, chitarra
Ivano SABATINI, contrabasso
Walter CARATELLI, percussioni
CAMEROTA

Camerota nella pronuncia locale "CAMMAROTA", deriverebbe dal greco Kamaratos che
significa " curvo, a volta" ed è collegato alla presenza delle numerose grotte scelte come riparo
dai monaci italo-greci sopraggiunti in zona nel VII secolo d.c. I primi insediamenti umani
risalgono alla fase finale della glaciazione Riss. La prima fonte storica risale al 1079, anno in
cui Alfano, Vescovo di Salerno, concesse al nuovo vescovo di Policastro la giurisdizione su
Camerota e altre terre. Ulteriori notizie si hanno nell' epoca angioina: Carlo d' Angiò concesse
il castello di Camerota e quello di Molpa a Egidio di Blamur. Dal 1337 fino a tutto il
quattrocento, Camerota venne amministrato dai Sanseverino. Nel corso del cinquecento furono
insigniti del feudo i Luzio, Goffredo Palagano e Carlo Caracciolo. Intanto il costante pericolo
barbaresco e turco sulla costa cilentana aveva reso necessaria la costruzione di torri di
avvistamento. Nel 1532 le incursioni del pirata Dragut colpirono duramente vari centri, fra cui
Camerota. Nel 1554 il feudo fu acquistato da Sancio Martinez de Lejna, poi passò a Camillo
Pignatelli e per vendita ai Marchese che ne mantennero il possesso fino all' eversione della
feudalità. Camerota tornò a far parlare di sè neldecennio Francese, quando venne occupato
dalle truppe del Generale Regnier. Durante i moti rivoluzionari del 1828 i rivoltosi cilentani si
riunirono nella Chiesa Madre cantando il "Te Deum" e subirono la dura reazione del Generale
del Carretto e le successive condanne alla fucilazione. Durante le guerre mondiali Camerota
offrì un considerevole contributo di sangue per la Nazione. Prima, durante e dopo le due
tragiche guerre mondiali a Camerota si sviluppò un forte movimento migratorio verso i paesi
dell’America Latina.
Sabato 8 agosto - Chiesa S. Alfonso - ore 21.30 - Marina di Camerota

                                        Duo “Clarinetto e Organo”

Raffaele BERTOLINI ha conseguito il Diploma Accademico di Laurea di II livello in Clarinetto presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha tenuto numerosi concerti, in diverse formazioni cameristiche, in
Europa, America, Asia. Ha tenuto Master Class in Brasile, Turchia e Messico. Numerose Orchestre lo
hanno visto esibirsi da solista: l'Orchestra “I Professori del Teatro San Carlo” di Napoli, l’Orchestra
Sinfonica del “Mozarteum” di Salisburgo, l'Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico… Ha collaborato
con le orchestre “Pomeriggi Musicali”, “UECO” e “Cantelli” di Milano. Ha collaborato con l’orchestra
Sinfonica Salernitana “G. Verdi” diretta dal M° D. Oren... Ha registrato 5 Cd, di cui l’ultimo per clarinetto
basso e orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano), con un brano a lui dedicato. Ha insegnato presso il
Conservatorio di Bari. Attualmente insegna presso il Liceo Musicale “Tenca” di Milano.

Soteno DAVID JIMENEZ è originario di Metepec stato del Mexico. Ha studiato presso la Scuola
Diocesana di Musica Sacra di Toluca ed ha conseguito il diploma di laurea sotto la guida del M° Victor
Urban. Si è poi perfezionato poi presso il Conservatorio di Parigi “Erik Satie”. Si è diplomato in
composizione Musica da Camera. Ha tenuto concerti in Francia, Spagna, Italia e Messico (Basilica di
Nostra Signora di Guadalupe, Cattedrale Metropolitana di Città del Messico, Auditorio Nazionale, Palazzo
della sala concerti di Manuel M. Ponce di Belle Arti … Si è esibito da solista con varie orchestre. E’
docente d'organo presso la Graduate School Diocesano Musica sacra di Toluca e direttore musicale della
Schola Cantorum del Seminario Diocesano di Toluca, direttore del coro dei bambini T'uju Ënxe della città
di Toluca, insegnante presso il Conservatorio di Musica di San Pietro Lerma Tultepec.

J. X. LEFEVRE                               sonata n. 1 per clarinetto e organo
                                            Allegro - adagio - rondò

J. d. TORRES                                Obra de mano derecha de medio registro
                                            Andante - Grave - Allegro

J. PACHELBEL                                Magnificat cuarto tono

M. B. JINEMEZ                               Ofertorio de sonata de iglesia
                                            Batalla

J. CABANILLES                               Batalla Imperial

L. CAHUZAC                                  Variazioni sur un air de pays doc
                                            Moderato - tema con variazioni

Raffaele BERTOLINI, clarinetto
David SOTENO, organo
Domenica 9 agosto - Piazza S. Eustachio - ore 22.00 - Gioi

                                       Duo “Flauto e Pianoforte”

Francesca SALVEMINI, flautista nata a Brindisi nel 1975 si diploma in flauto al "G. Verdi di Milano" e
consegue il Prix de Virtuosité presso il Conservatoire Superieure de Genève nella classe del grande flautista
francese Maxence Larrieu. Consegue inoltre il Diploma Accedemico di II livello in flauto indirizzo
solistico e in musica da camera vocale e strumentale del 900 presso il Conservatorio "F. Venezze" di
Rovigo. Figlia d'arte si esibisce fin da giovanissima in duo con sua madre al pianoforte, Silvana Libardo, e
vince numerosi conocorsi nazionali ed internazionali sul territorio italiano. Intraprende quindi una intensa
attività concertistica solistica in Italia, gran parte d'Europa, USA e America Latina, in prestigiosi luoghi
della musica quali: la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Grande
Salle du Conservatorie a Ginevra, Teatro San Benito Abad in Città del Messico, Concert Salonu ad Istanbul
in Duo con Maxence Larrieu, ed altre ancora a Madrid, Amsterdam, Helsinky, New York, ecc. Apprezzata
per l'innata musicalità, la comunicativa del fraseggio e il suono generoso ed emozionante, si esibisce come
solista con: I Solisti Veneti, I Solisti Aquilani, I Solisti di Madrid, State Orchestra of Moscow, Orchestre
Filarmoniche di Ploiesti e Bacau, Izmir e Delvet Sinfoni Orchestrasi, Philarmonica di Stato del Messico, di
Opole in Polonia e molte altre, collaborando con Direttori quali C. Scimone, K. Sanderling, G. Khun, M.
Corboz, O. Balan, G. Yasliçam. Si è recentemente esibita da solista nella prestigiosa Philharmonie di
Berlino. Ha inciso per Velut Luna, Bongiovanni e Acustica, e pubblicato per Florestano Edizioni. È
docente        di      flauto      presso       il     Conservatorio        "E.     Duni"       di     Matera.
SILVANA LIBARDO-pianista Nata a Molfetta, si è formata al Conservatorio “N. Picinni” di Bari alla
Scuola dei Maestri Michele Marvulli e Marco De Natale, perfezionandosi successivamente a Roma con il
M° Rodolfo Caporali. Svolge un’intensa attività concertistica come solista, in formazioni cameristiche e in
concerti con l’orchestra, collaborando con direttori e solisti di prestigio internazionale quali Oxana
Yablonskaya, Roberto Fabbriciani, Maxence Larrieu, Donato Dipalma, Mira Kurti Ykonomi, Quartetto
Cassoviae, Quartetto Joannes, Milton Masciadri e altri. In duo con sua figlia, la flautista Francesca
Salvemini, ha tenuto oltre trecento concerti in Italia ed all’estero (Belgio, Turchia, Germania, Brasile, USA)
riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica. Recentemente ha inciso un C.D. per la casa
discografica “Velut Luna” di Padova, con le colonne sonore più celebri del cinema italiano. Notevole è la
sua attività didattica che esercita nei corsi di perfezionamento in Italia e all’estero presso le Università di
S:Maria-Brasile, i Festival di musica da camera di Resistencia-Argentina, “Musiques en Mer”-Italia,
Anzio-Arts Academy- Roma, Uuniversità della Georgia- Macon, Università di San Antonio-Texas, Cours
International de Piano-Bruxelles ecc.) Già’ docente titolare di pianoforte principale presso il Conservatorio
di Musica “Tito Schipa” di Lecce ha curato la pubblicazione del libro sulla didattica pianistica, edito dalla
Florestano Edizioni di Bari intitolato “ Guida al Repertorio Pianistico per la Formazione di Base”

S. CIPRIANI                          Anonimo Veneziano
A. TROVAJOLI                          Roma nun fa’ la stupida stasera (dal film Rugantino)
N. ROTA Amarcord                     Parla più piano (dal film Il Padrino)
                                     Valzer del commiato (dal film Il Gattopardo)
                                     La dolce vita
                                     Otto e mezzo
E. MORRICONE                         C’era una volta il west
                                     Playing Love (dal film “la leggenda del pianista sull’oceano)
                                     Gabriel’s oboe (dal film The Mission)
A MORRICONE                          Love Theme (dal film Nuovo cinema paradiso)
A.SALVEMINI                          Tema di Cecco (dal film Vita Acerba”)
                                     Melodia orientale
L. BACALOV                           Il Postino

Francesca SALVEMINI, flauto
Silvana LIBARDO, pianoforte
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