Nei loro panni INTERVISTE AI GRANDI MANAGER: SFIDE, SUCCESSI, SUGGERIMENTI. pgg. 2 8 9 10

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Nei loro panni INTERVISTE AI GRANDI MANAGER: SFIDE, SUCCESSI, SUGGERIMENTI. pgg. 2 8 9 10
giornale degli studenti
                                                                                                            dell’Università Bocconi

                                                                                           Nei loro panni
                                                                                           INTERVISTE AI GRANDI
                                                                                           MANAGER: SFIDE, SUCCESSI,
                                                                                           SUGGERIMENTI. pgg. 2 · 8 · 9 · 10

                                                                                                                                      www.traileoni.it

                          Pubblicazione bimestrale · Anno 15 · Numero 62 · Aprile 2013 · Iniziativa finanziata con i contributi dell’Università Bocconi

099 13 _Tra i leoni aprile.indd 1                                                                                                                         22/04/2013 18:30:13
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INCIPIT        Sergio Rinaudo

                                                          Quando circa un anno fa seppi che avrei guidato la redazione di questo giornale andai
                                                          a parlare con un professore dell’università in cui ero in scambio. La domanda era, ap-
                                                          parentemente, molto semplice: come si gestisce un progetto con un modesto grado di
                                                          complessità? Voglio dire, quali sono le determinanti del successo nel gestire un’attività
                                                          che coinvolga più delle 4/5 persone con le quali siamo abituati a collaborare nei lavori di
                                                          gruppo? Lui ha sorriso, e mi ha risposto che la cosa avrebbe richiesto ben più di qualche
                                                          minuto. Quello che gli stavo chiedendo non era soltanto l’essenza del management, ma
                                                          qualcosa di più - l’essenza della leadership. Perché buona parte di noi sogna un giorno
                                                          di essere a capo dell’azienda che più ammira, fondatore di una start-up diventata colosso

                      n.62            ECONOMICS
                                                          hi-tech o presidente di una ONG che migliora il mondo, ma ben pochi hanno idea di cosa
                                                          significhi dirigere progetti così complessi. Non li abbiamo mai visti in prima persona e
                                                          nemmeno riusciamo ad immaginarceli. La vera complessità sta, almeno per come la vedo
                                                          io, non tanto nell’organizzare il proprio lavoro o nel definire quanto verrà fatto da altri,
                                                          ma nel gestire i rapporti con le persone. Nel capire quando e a chi è possibile chiedere
                                                          uno sforzo aggiuntivo, quando una second best option è la scelta vincente per garantire il
    AVERE MENO COSE CI RENDE PIÙ FELICI? · 03
                                                          successo del progetto sul lungo periodo, e quando arriva il momento in cui cambiamenti
                                    MANAGEMENT            vengono percepiti dal resto dell’organizzazione come innovazioni, e non come sovver-
         DESIGN THINKING SKILLS FOR GREAT · 04            sioni dello status quo. Questa è la sottile arte per la quale i CEO vengono pagati milioni.
                   STARTUP MANAGEMENT
                                                          Ma la domanda restava e resta intatta: quali sono i caratteri essenziali di un leader? Fidate-
                                        FINANCE           vi, la realtà è che non esistono. Per realizzare questo numero ho analizzato parecchio ma-
                              LA FINE DEI BARBARI · 05
                                                          teriale a riguardo e non ho trovato nessun elenco definito, nessuna lista unanimemente
                                            LAW           considerata la “check-list del leader”. La cosa un po’ mi ha stupito. Voglio dire, la leadership
    IDENTITA DEL GIURISTA BOCCONIANO: · 06                è ormai percepita quasi come una professione ed è costantemente oggetto di ricerca, ma
                 QUESTA (S)CONOSCIUTA
                                                          la maggior parte delle organizzazioni (due su tre, in base alle ultime statistiche) non fanno
                                             ART          uso di uno standard definito nel valutare le capacità di leadership dei propri impiegati,
                              DESIGN DI PRIMAVERA · 07    sebbene siano un fattore discriminante nelle promozioni.
                                    L’INTERVISTA          Non trovando una risposta, non ci è restato che domandare di persona. Abbiamo chiesto
   FACCIA A FACCIA CON L’AD RICCARDO MONTI · 08           a Riccardo Monti, AD di Boston Consulting Group Italia, come si diventa determinanti in
     POSTO FISSO? NO GRAZIE, VOGLIO FARE · 09             uno dei settori più competitivi del panorama economico. Abbiamo parlato con Marco Pa-
                                      IL CEO
                               CEO’S PUZZLE · 10          tuano, AD di Telecom Italia, di come si guida un’organizzazione ad essere sempre, giorno
                                                          dopo giorno, innovativa, nonostante la crisi e le grandi dimensioni. Abbiamo interrogato
                                      ONCAMPUS            i CEO di alcune start-up su cosa significhi essere capi di se stessi, e soprattutto su come si
            DAL DIARIO DI UN’ELETTRICE · 11
                           ART FOR FREE · 12              racimoli il coraggio di fare il grande passo. Ci hanno dato risposte varie, a volte esulando
         QUESTA CASA NON È UN ALBERGO! · 13               dal tema della leadership, e nessuno ci ha fornito facili soluzioni. Non siamo usciti da que-
   GLI OPPOSTI E UGUALI ESTREMISMI SONO                   gli incontri con scarabocchiata la tanto agognata lista, siamo tornati a casa con una serie
                      ANCHE IMMORTALI?
                                                          di consigli, annotazioni, in parte sensazioni, che potete leggere negli articoli. E soprat-
                                     OFFCAMPUS            tutto ci siamo messi a scrivere con un’idea, semplice: che la leadership è ricerca. Ricerca
               CINQUE MOTIVI PER L’UE              · 15
         TURN OFF YOUR SMARTPHONE,                 · 16   dell’eccellenza e dei risultati, certo, ma anche e soprattutto ricerca delle relazioni umane,
               SWITCH ON YOUR MIND                        della conoscenza, del cambiamento, della “next big thing”, e di qualcosa di più grande.
                   CERCHI UNO STAGE?               · 17
                                                          Un’idea ben definita della direzione in cui andare è requisito essenziale, fondamentale di
    LE DONNE NELLE STANZE DEL POTERE               · 18
                          SOCIETARIO                      un leader, senza si vaga nella nebbia. La ricerca è insistente, a tratti aggressiva, e riguar-
                                                          da ciò che ai leader sta più a cuore. Non è semplice goal setting, sia chiaro. Quello che li
                     PICCOLI STATI GRANDI IDEE
    PURSUING EFFICIENCY IN THE HEALTH · 19                muove è ciò che viene dopo il risultato, è il proseguimento stesso della ricerca. Questo,
       SYSTEMS: THE MCDONALD’S’ WAY                       forse, caratterizza veramente un leader: la presa di coscienza che è ciò che inseguiamo che
                                                          determina chi siamo.

              02
                              · traileoni

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                                                                                                                        VIENI AVANTI ECONOMISTA
                                                                                       AVERE MENO COSE
                                           CI RENDE PIÙ FELICI?
                                                                       LA CRISI ECONOMICA CHE ORMAI DA ANNI SI ABBATTE SUL MONDO
                                                                         OCCIDENTALE HA SPINTO TANTI A DUBITARE DEI BENEFICI CHE IL
                                                                          CAPITALISMO HA PORTATO E POTREBBE PORTARE ALL’UMANITÀ.
                                                                           QUESTO HA GENERATO IL CONSOLIDAMENTO DI TANTE TEORIE
                                                                                    ALTERNATIVE, TRA LE QUALI LA DECRESCITA FELICE.

                                                                    benessere che il consumo di questa genera.         di questi paesi e la fuoriuscita di queste per-
                                Michele Fornino                     Tra le più importanti proposte del MDF tro-        sone dalla fame e dall’indigenza?
                  michele.fornino@studbocconi.it                    viamo l’abbandono dell’industrializzazione         In secondo luogo, colpisce l’abbondanza

               I
                   l sito decrescitafelice.it, voce ufficiale del   e della globalizzazione a favore di produzio-      di fallacie logiche nelle argomentazioni del
                   movimento per la decrescita felice (MDF)         ni locali di autosussistenza, la riduzione dei     MDF. Tra queste campeggia la sempre po-
                   fondato da Maurizio Pallante, recita: “la        consumi privati e degli spostamenti indivi-        polare lump of labor fallacy, secondo cui il
               decrescita non è la riduzione quantitativa del       duali, l’introduzione di monete locali, la ridu-   numero dei posti di lavoro è fisso e, perciò,
               prodotto interno lordo. Non è la recessione.         zione degli orari di lavoro, la promozione dei     aumentare l’età di pensionamento com-
               […] La decrescita è il rifiuto razionale di ciò      cosiddetti “beni comuni” e la riduzione del        porta un aumento della disoccupazione. Se
               che non serve.”                                      ruolo della finanza.                               ciò fosse vero, dovremmo immediatamente
               Da qui si viene indirizzati al portale della         Bisogna riconoscere ai sostenitori della de-       ridurre l’età pensionabile, così che tutti i gio-
               terza conferenza sulla decrescita tenutasi lo        crescita di aver sostanzialmente ragione ad        vani possano trovare un’occupazione, salvo
               scorso settembre a Venezia. Oltre ad essere          attirare l’attenzione sulla finitezza di molte     poi dover pagare con le loro tasse la pen-
               utile per comprendere meglio le tesi e le            risorse naturali, sul problema dell’inquina-       sione dei loro genitori. Anche l’argomento
               posizioni del MDF, la lettura delle FAQ sulla        mento e sulla necessità di inventare indica-       secondo cui una maggiore produzione com-
               decrescita è consigliabile per entrare in sin-       tori più affidabili dello sviluppo umano.          porta un più elevato consumo di materie
               tonia con la retorica del movimento.                 Tuttavia, pur ignorando le enormi difficoltà       prime è fallace, siccome nega il ruolo dell’in-
               Ispirati dalle teorie del francese Serge Latou-      pratiche a realizzare molte di queste propo-       novazione tecnologica e trascura l’immate-
               che, i sostenitori della decrescita felice sono      ste e la vocazione marcatamente totalitaria        rialità dei servizi, che rappresentano nelle
               convinti che l’attuale “modello” capitalista         di un movimento che pretende di “liberare”         economie occidentali ben più della metà
               sia fondamentalmente incompatibile con               le persone e condurle alla Verità, rimaniamo       della ricchezza prodotta.
               l’equilibrio ecologico del pianeta e con le re-      perplessi sul merito dell’analisi principal-       Infine, trovare alcuni esempi in cui il sistema
               ali necessità delle persone.                         mente per tre ragioni.                             di libero mercato è disfunzionale non è suffi-
               Questa constatazione è basata fondamen-              In primo luogo, pare insensato sostenere           ciente per sostenere che esso sia sbagliato e
               talmente sull’incapacità degli indicatori eco-       che miliardi di poveri possano essere con-         negativo per le società umane. Al contrario,
               nomici di catturare l’incremento di benesse-         siderati felici, liberi dall’influenza nefasta     infatti, da una certa prospettiva si potrebbe
               re connesso all’aumento della produzione di          del capitalismo che induce noi occidentali         interpretare il rifiuto razionale di ciò che non
               beni e servizi: il PIL, ad esempio, è una mi-        a consumare cose che ci rendono infelici.          serve come l’essenza stessa del sistema di
               sura del valore della produzione e non del           Perché condannare lo sviluppo economico            mercato e della crescita. #

                                                                                                                                             traileoni ·

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               CORPORATE SOCIAL IRRESPONSIBILITY

              DESIGN THINKING SKILLS
              FOR GREAT STARTUP MANAGEMENT
              DESIGN THINKING APPEARS TO BE MORE APPROPRIATE
              THAN TRADITIONAL MANAGEMENT FOR RUNNING A
              STARTUP COMPANY. FIND OUT WHY HERE.

                           Alexandre Francois
             alexandre.francois@studbocconi.it                     upfront that such ‘best’ answer does not even     This is good news for startups considering

              B
                       rowsing curriculums of most business        exist. Instead they use an iterative approach     that relevant information on which to base
                       schools, I realize there is little taught   called rapid prototyping that continuously        judgments is very scarce for them due to the
                       about how to manage a startup. In-          pursues a ‘better’ one.                           newness of the business. In contrast, estab-
              deed, those standardized programs often              Startups follow a comparable pattern since        lished firms can rely on extensive dataset on
              take for granted that students want to be-           those companies work through a process of         which to base their decisions.
              come managers for well-established firms,            constant trial and error experimentation. In      Fourthly, design thinking has for premises
              therefore focusing on business techniques            fact, most startups have to significantly alter   creativity and curiosity. Designers think out-
              that work in stable and certain environments.        their core concept several times as there is a    side of the box to come up with an innovative
              However, the business environment under              ‘better’ understanding of potential customers.    solution to a given problem.
              which startups operate is anything but stable        Thirdly, design thinking tools are exploratory    Likewise, innovativeness is the essence of a
              and generally incurs extreme uncertainty.            by nature and do not require metrics for their    startup company and its fuel for growth in
              A better approach to startup management              application (See table for examples of tools).    an extremely competitive environment. This
              can be found in design thinking. By design                                                             is what will differentiate it from the mass and
              thinking I do not mean just graphic; there                                                             make it successful.
              is a lot more involved beyond the visual as-
              pects of design. Design thinking can rather
                                                                      Examples of                                    Nevertheless, startup companies can still
                                                                                                                     benefit from a more traditional management
              be thought of as a new kind of management               design tools                                   perspective. Indeed, management and de-
              philosophy, particularly relevant to startups                                                          sign must be seen as complementary to each
              for several reasons.                                    Rapid prototyping / building an unfin-         other.
              Firstly, design thinking tools are human cen-           ished model to test a concept or process       Management brings the discipline that de-
              tered with a deep understanding of the peo-             with the aim of understanding early the        sign does not. Whereas design thinking gives
              ple targeted. To practice design thinking one           defects of a product or service.               direction to a startup company, management
              needs to put himself in people’s shoes. If ap-                                                         brings it focus and accountability.
              plied correctly, those tools can help to explore        Customer Journey Mapping / drafting            Business schools start to understand the value
              latent needs.                                           a map which records a customer’s jour-         of design thinking and include some courses
              Similarly, startup companies frequently                 ney at each step of his interaction with       in the area. For instance Bocconi University
              emerge out of the identification of a latent            a service so as to understand better the       offers a graduate course called ‘Management
              need, one that customers cannot easily artic-           weak parts of the service.                     of Design’, which among other things aim at
              ulate and is not currently well-served and un-                                                         familiarizing students with the logic of design
              derstood. In that respect, design thinking can          Five Whys / asking people “why?” in re-        thinking.
              help to set a strategic direction for startups.         sponse to five successive answers they         In sum, any startup company can strongly
              Secondly, from a design perspective, it is un-          provide so as to force them to express         benefit by including design thinking in its
              thinkable to come up with the best answer               and examine the underlying rationale           management practices, and why not even by
              on first trial. Designers actually acknowledge          for their behavior and attitudes.              including a designer in their founding team. #

                              · traileoni
              04
099 13 _Tra i leoni aprile.indd 4                                                                                                                              22/04/2013 18:30:19
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                                                                                                           BRAIN DEFAULT SWAP

                                    LA FINE DEI
                                     BARBARI
                                    DAI CORPORATE RAIDER AGLI ACTIVIST INVESTOR:
                                    COME CREARE VALORE SPAVENTANDO I MANAGER

                                                                                                                      re la reputazione di queste figure, siano esse
                                      Kim Salvadori                                                                   persone (come Icahn o Einhorn) o fondi spe-
                            kim.salvadori@gmail.com                                                                   cializzati (Knight Vinke, Third Point Capital,

               È
                       ormai materia di leggenda il periodo                                                           ecc.), maggiore l’impatto sulle aziende. Colos-
                       aureo degli LBO che ha attraversato gli                                                        si come Apple si sono piegati davanti a indi-
                       anni ’80 del secolo scorso. All’epoca, la                                                      vidui come David Einhorn, capace di bloccare
               relativamente ampia disponibilità di credito,                                                          decisioni strategiche sull’emissione di azioni
               dovuta per lo più a operatori nei junk bond                                                            privilegiate al fine di garantire un migliore
               (in primis, la Drexel Burnham Lambert di Mi-                                                           impiego della liquidità. Lo stesso Einhorn,
               chael Milken), permetteva operazioni ad alta                                                           nel 2007, ha sollevato dubbi sulle pratiche
               leva e alto rendimento. I “corporate raider”,       “piede nella porta”, l’obiettivo è aumentare il    contabili di Lehman Brothers, critica pur-
               investitori che acquisivano aziende, spesso         valore criticando strategie o politiche azien-     troppo rivelatasi fondata. L’altra faccia della
               tramite takeover ostili, e guadagnavano da          dali ritenute inefficienti, siano esse legate      medaglia si riflette invece in casi come Her-
               restructuring operativi (es. vendite di asset o     alla performance finanziaria (es. tagli dei        balife. L’azienda americana è stata oggetto di
               licenziamenti), erano universalmente temuti         costi), alla corporate governance o a interes-     dure critiche da parte di Bill Ackman, che ha
               dai manager. Non da tutti, in realtà – prede        si generali degli stakeholder (es. adozioni di     paragonato il suo modello di business a uno
               di questi investitori erano le aziende gestite      policy rispettose dell’ambiente). Chi sono gli     schema Ponzi, vendendo allo scoperto azio-
               in modo inefficiente, obsoleto, o con strut-        activist investor? Fondi di asset management       ni della compagnia. Carl Icahn e Daniel Loeb,
               ture di corporate governance che lasciavano         o gestori di hedge fund i cui volti non sono       dell’avviso opposto, stanno tuttora condu-
               a desiderare (es. quando gli introiti del busi-     sempre nuovi: celebre è il settantasettenne        cendo una battaglia contro lo stesso Ackman.
               ness rimpolpavano la flotta di corporate jet).      Carl Icahn – icona dei raider tale da ispirare     Quanto di vero ci sia nelle accuse di Ackman e
               Il tutto finì quando Icaro volò troppo vicino       il personaggio di Gordon Gekko – recente-          quanto di personale ci sia nella lotta di Icahn
               al sole e uno dei più grossi e azzardati LBO        mente lanciatosi in una battaglia contro un        e Loeb non è dato sapere; certo è che, nello
               dell’epoca, l’ormai mitica vicenda della RJR        altro colosso di Wall Street, Bill Ackman, a di-   scontro di ego, gli investitori loro malgrado si
               Nabisco, iniziò a far aprire molti occhi sulle      fesa dell’azienda statunitense Herbalife, pro-     sono trovati sulle montagne russe.
               degenerazioni della leva infinita.                  duttrice di integratori alimentari. Per quanto     Li si ami o li si odi, gli activist investor riman-
               Fast forward ad oggi: il mercato dell’M&A           la maggior parte degli investitori risieda ne-     gono fonte di innovazione (e di allerta) per
               annaspa, ma i “Barbarians at the Gate” dei          gli States, le aziende target spaziano in altri    board asserragliati su strategie obsolete o
               tempi andati non sono scomparsi, hanno              continenti: un esempio nostrano è il fondo         fuori mercato, esattamente com’era per i
               solo cambiato strategia. Non più barbari, ma        Knight Vinke che dal 2009 spinge per uno           potenziali target dei raider negli anni ‘80.
               attivisti; meglio, activist investor. Ai “raider    scorporo di Saipem da Eni.                         Insomma, che sia Gekko con la Teldar Paper
               2.0” non serve il controllo, basta un pacchet-      L’annosa questione dietro le figure degli acti-    o Ackman/Icahn con Herbalife, il principio è
               to azionario del 5% circa. Una volta messo il       vist investor è la creazione di valore. Maggio-    sempre lo stesso: “Greed [stays] good”. #

                                                                                                                                             traileoni ·

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                                                                                                                                                                 0522/04/2013 18:30:20
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               DURA LEX

              IDENTITÀ DEL GIURISTA BOCCONIANO:
              QUESTA (S)CONOSCIUTA
              NEL DECENNALE DELLA PRIMA CLASSE DI LAUREATI CLMG, UNA
              RIFLESSIONE SU COSA SIGNIFICHI STUDIARE DIRITTO IN BOCCONI.

                                                                                                                              toreferenziale – di una aprioristica superiorità
                                                                       superficiale) bilancio di cosa significhi studiare     del giurista bocconiano nel contesto nazionale;
                             Giovanni Gaudio                           Diritto in Bocconi. La mossa di dare una solida        per di più, tali affermazioni sono pronunciate a
                giovanni.gaudio@studbocconi.it
                                                                       base economica credo si sia rivelata vincente,         volte per convinzione, altre – più tristemente –

             “M
                              a in Bocconi studi Giurispruden-         tant’è che molte università italiane hanno sem-        per consolazione. In effetti, i dati empirici per
                              za? Davvero? Credevo si stu-             pre di più orientato i loro curricula accademici in    sostenere tesi del genere esistono, posto che il
                              diasse solo economia!”: a quanti         tale direzione: più che altro stupisce come nes-       tasso di successo agli esami da avvocato è stori-
             CLMGini è stata rivolta almeno una volta que-             suno prima della Bocconi abbia potuto pensare          camente di gran lunga più alto della media na-
             sta domanda? Nella mia personale esperienza               che insegnare cosa fosse uno stato patrimoniale        zionale. Ma questo credo sia più che altro da at-
             di giurista fuorisede, discussioni del genere si          dovesse essere un momento assolutamente                tribuire alla selezione all’entrata e, soprattutto, al
             sono presentate più volte. Ed è forse questo il           pregresso rispetto a quello destinato allo studio      pesante trade-off in cui incapperebbe ciascuno
             (modico) prezzo da pagare in contropartita alla           della sua disciplina. Comunque sia, credo che il       di noi nel trascorrere un anno fuori corso. E l’es-
             frequentazione del più prestigioso ateneo italia-         vero quid pluris del nostro percorso accademico        sere sottoposti ad un certo tipo di sollecitazioni
             no in campo economico – scordandoci, per un               sia dato dall’internazionalità: sia a livello di di-   comuni, di certo, non pare sufficiente per eleva-
             attimo, della retta.                                      dattica che di network di istituzioni universitarie    re il tutto ad un rango di natura identitaria, che
             Ma perché un corso di Legge in Bocconi? L’intu-           in cui poter trascorrere un semestre. E qui, di-       presupporrebbe tutta una serie di condivisioni
             izione nacque una decina d’anni fa quando ci si           spiace dirlo, ma sembra che ci siano stati alcuni      valoriali, oltre che professionali, che, francamen-
             rese conto che il panorama dei (troppi) giuristi          passi indietro, soprattutto sul secondo versante,      te, non esistono.
             nostrani pullulava di professionisti che spesso           visto che le migliori università partner negli USA     Allora cosa mi ha dato davvero in più la Bocco-
             presentavano delle gravi carenze nel settore              (Duke e Austin, più precisamente) hanno deciso         ni? Dopo quattro anni, la prima parola che mi
             economico lato sensu inteso che, con il passare           di sospendere i programmi di scambio con l’ate-        viene in mente è consapevolezza. La Bocconi mi
             degli anni, stava diventando sempre più essen-            neo di Via Sarfatti.                                   ha aiutato ad abituarmi a pensare in grande, a
             ziale per la formazione di qualunque giurista.            Esiste un’identità del giurista bocconiano quin-       considerare che determinati risultati, che all’ini-
             Da qui, l’intuizione di creare un corso di laurea         di? In realtà, ho sempre condiviso l’idea di chi       zio del percorso sembravano lontani anni luce,
             a “doppia anima”, all’interno del quale poter im-         ritiene il concetto di identità riferibile solo agli   fossero effettivamente raggiungibili. Un qual-
             plementare solide basi economiche accanto alle            individui, e non ai gruppi: nel passare dal parti-     cosa, dunque, di non riconducibile ad una mera
             più classiche discipline giuridiche.                      colare all’universale si lasciano per strada troppi    e nominalistica appartenenza, ma che andasse
             Dopo più di dieci anni di storia del corso di             elementi caratterizzanti e si finirebbe per par-       costruito giorno dopo giorno, al prezzo di duri
             laurea e quattro scarsi di personale esperienza,          lare per stereotipi. Spesso, tra colleghi, si sente    sacrifici. A suo modo, un messaggio di speranza:
             proviamo a trarre un breve (e per forza di cose           spesso parlare – in tono anche abbastanza au-          e di questi tempi, c’è da dirlo, non è poco. #

            pros                    • Ottima base per quanto concerne la conoscenza di discipline economiche.
                                    • Buona internazionalizzazione rispetto agli altri atenei italiani
                                    • Valorizzata l’interazione tra studenti e docenti, anche mediante la presenza di alcuni corsi più partecipativi.

             cons                   • Recente peggioramento del network internazionale che, nonostante l’inserimento di 5 nuove mete, ha visto la perdita delle due
                                    destinazioni di maggior rilievo negli USA (Duke e Austin).
                                    • Necessità di implementare la vocazione internazionalistica mediante l’aggiunta di corsi in inglese e il miglioramento della didattica.
                                    • Assenza di borse di studio per merito.

                              · traileoni
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                                                                           DESIGN DI PRIMAVERA
                                                                                                                      A MILANO LA DESIGN WEEK SEGNA
                                                                                                                        L’INIZIO DELLA BELLA STAGIONE

                                                                    giuste. Chi, invece, inizia a vagare senza         pronti a lottare con le unghie e coi denti per
                                                                    meta lasciandosi guidare da flyer e volantini      propinarvi la loro irrifiutabile offerta.
                                   Vittoria Giannoni                come fossero mappe del tesoro. L’importan-         Ma non dimentichiamoci della cultura e del
                       vittoria.giannoni@gmail.com
                                                                    te è, il giorno dopo, poter dire di essere riu-    design, senza dubbio i motivi primi per cui

               M
                           ilanesi di tutti i paesi, unitevi! Dal   sciti a trovare il vernissage più sofisticato o    tutti noi partecipiamo con così tanto entu-
                           9 al 14 Aprile l’appuntamento più        l’inaugurazione più esclusiva.                     siasmo a questo evento. Fatto sta che duran-
                           atteso della stagione meneghina          Di anno in anno, poi, la sfida per ricevere il     te la settimana del design si diventa tutti un
               è finalmente tornato a movimentare i nostri          titolo di quartiere più cool è diventata una       po’ architetti ed un po’ artisti, pronti a peri-
               aperitivi. Infatti è inutile negarlo: tutti noi,     vera e propria escalation. La classica Zona        ziare ogni installazione con atteggiamento
               dall’intellettualoide al festaiolo, dalla fashion    Tortona, i Navigli, Brera sono ormai conside-      critico e navigato. Gli occhiali da hipster e la
               blogger allo yuppie, non vediamo l’ora di lu-        rati dai veterani zone scontate e inflazionate.    reflex sopra citata diventano la nostra krip-
               cidare la reflex sepolta nell’armadio, stirare       Meglio ripiegare sulla sfilza di anonimi quar-     tonite, grazie ai quali ogni nostro commento
               le camicie di flanella e lanciarci opportuna-        tieri di periferia che magicamente durante         ed osservazione ci suonano sorprendente-
               mente attrezzati nel tourbillon della settima-       la fatidica settimana si tramutano nelle aree      mente credibili e sensati. Persino gli irridu-
               na del design.                                       più creative e all’avanguardia della città.        cibili scettici che hanno sempre liquidato
               Le prime giornate primaverili fungono da             Un’altra pratica in cui i veterani si conside-     l’arte moderna ed il design con la frase “Que-
               memento per il grande evento in arrivo. Non          rano imbattibili è la gara per accaparrarsi il     sto lo potevo fare anch’io” appaiono piace-
               a caso la design week segna nel calendario           gadget e l’omaggio più originale, facendo          volmente interessati ai vari artefatti esposti
               milanese la fine ufficiale del grigio e rigoroso     possibilmente scorta per l’intero anno che         (preferibilmente se il tutto viene condito con
               inverno cittadino. Autorizza inoltre tutte noi       viene, e per mamma, papà, zii e parenti. Chi       la giuste dose di alcol).
               ragazze a riporre definitivamente i collant          è veramente bravo riesce a sopravvivere per        Alla fine, sia che si tratti di genuino interes-
               nell’armadio ed a tirar fuori ray-ban e balleri-     l’intera settimana senza fare la spesa, nutren-    se o, più semplicemente, di un pretesto per
               ne. C’è chi si prepara metodicamente, anno-          dosi con l’ampia varietà di snack e vivande        divertirsi in maniera diversa con gli amici,
               tando con settimane di anticipo data luogo           che è possibile ottenere gratis per la strada.     viva il buon umore ed il profumo di inter-
               ed ora degli eventi imperdibili sulla propria        Insomma, la design week è altresì conosciuta       nazionalità che, anche se per una manciata
               moleskine. Chi si affida all’amico dell’amico        come il Regno dello Scroccone. Attenti però        di giorni, la mitica Settimana fa calare sulla
               che ha un amico che conosce tutte le feste           a dribblare le torme di promoter agguerriti        città di Milano. #

                                                                                                                                            traileoni ·

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              FACCIA A FACCIA CON
              L’AD RICCARDO MONTI                                                                                       vuole evidenziarne la creatività, cominci
                                                                                                                                                            comincia con:
              INCONTRO CON IL SENIOR PARTNER E                                                                          “partners are entrepreneurs, in a certain way”.
              MANAGING DIRECTOR DI THE BOSTON                                                                           E, come queste, molte altre frasi. Frasi che vo-
              CONSULTING GROUP
                                                                                                                        gliono essere ispirazione ed allo stess
                                                                                                                                                             stesso tempo
                                                                                                                        insegnamento per noi studenti
                                                                                                                                                  studenti:
                                                                                                                        · “If you’re young, do something that you like!”.
                               Francesco Querci
                               francesco.querci@studbocconi.it                                                          Siate aperti al cambiamento e vogliosi di fare
                                                                                                                        quello che vi piace. Non incaponitevi dietro ad

                                                                 R
                                                                         iccardo Monti è l’AD che non ti aspetti.       un lavoro che vi frustra e che non vi permette
                                                                         Quando varca la soglia di una gremita          di emergere. Essere giovani vi dà la possibilità
                                                                         Aula Manfredini assieme al Professor           di rimediare ad eventuali errori nella pianifi-
                                                                 Saita, il chiacchiericcio cessa immediatamen-          cazione della carriera: abbiate il coraggio di
                                                                 te. I ragazzi attendono che l’atteso ospite si         cambiare.
                                                                 presenti. E, per un attimo, mi è sembrato che          · “Choose companies that invest in you!”. Il sug-
                                                                 anche muri, banchi e cattedra lo stessero fa-          gerimento, specialmente per gli italiani, è
                                                                 cendo. Dopotutto, non è cosa di tutti i gior-          quello di cercare di lavorare in aziende la cui
                                                                 ni incontrare un CEO. Ma appena prende in              interazione con l’estero costituisca una grossa
                                                                 mano il microfono e scandisce le prime parole,         fetta del core-business. Sono quelle che vi fa-
                                                                 Monti stupisce tutti: sorridente e disponibile,        ranno crescere di più e nel minor tempo, dan-
                                                                 in un attimo spazza via quella fastidiosa atmo-        dovi la possibilità di approcciare fin da subito
                                                                 sfera ieratica che di solito si crea quando si in-     culture, modi di pensare e di fare business di-
                                                                 contra un professionista di tale caratura.             versi. La consulenza è un ambiente ideale gra-
                                                                 Dopo una laurea in Ingegneria Civile al Politec-       zie alla varietà di settori, aziende, persone a cui
                                                                 nico di Milano ed un MBA presso l’Università           si è esposti fin dai primi giorni.
                                                                 Bocconi, Monti decide di approdare nel settore         · “Something you are, something you build!”. Il
                                                                 della consulenza: dapprima con un summer job           consulente è una persona capace di ascolta-
                                                                 da McKinsey e poi con una posizione full-time          re e che possiede la necessaria attenzione ai
                                                                 con BCG a Parigi. Comincia così una lunga carrie-      dettagli per capire a pieno la situazione. La
                                                                 ra culminata con la nomina prima a senior part-        consulenza deve essere al servizio del cliente,
                                                                 ner e poi ad AD per l’Italia nel 2005, carica suc-     non sostituirlo. È necessario lavorare molto su
                                                                 cessivamente estesa a Grecia e Turchia (2010).         stessi, migliorando il modo di parlare in pub-
                                                                 Al di là del curriculum professionale, quello che      blico e imparando a fidarsi completamente del
                                                                 stupisce di Riccardo Monti è la passione con cui       proprio team.
                                                                 parla dell’azienda che lo ha prima coltivato e poi     · “Do not maximize ST money but NPV!”. Non
                                                                 fatto sbocciare. Se all’improvviso foste entrati in    cercate il lavoro che più vi remunera nell’im-
                                                                 aula, avreste pensato che Monti stesse parlando        mediato, ma quello che vi offre le più alte op-
                                                                 di un parente molto stretto o di un amico intimo       portunità di crescita: maggiore è il vostro Net
                                                                 quando raccontava del legame, praticamente             Present Value, maggiori saranno le possibilità
                                                                 inscindibile, che lo lega a BCG.                       di carriera che vi ritroverete davanti.
                                                                 Parlandoci del proprio lavoro, Riccardo Monti          · “Be bold! Be passionate!”. Dedizione, cuore,
                                                                 ha usato brevi frasi ad effetto, simili alle tag       passione. Per quanto semplice, il segreto di
                                                                 line dei blockbuster americani. Se deve sottoli-       una carriera brillante si basa sulla nostra ambi-
                                                                 neare l’impegno richiesto da un lavoro in con-         zione. Sta a noi essere determinati abbastanza
                                                                 sulenza, dice: “it’s not a 9 to 5 job”. O ancora, se   per essere all’altezza delle nostre aspettative. #

                              · traileoni
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                                                    POSTO FISSO?
                                    NO GRAZIE, VOGLIO FARE IL CEO
                                                                 RACCONTIAMO LA STORIA DI TRE IMPRENDITORI, CHE PRIMA DI FARE
                                                                    IL “GRANDE PASSO”, AVEVANO OTTIME PROSPETTIVE DI CARRIERA
                                                                     ALL’INTERNO DI RINOMATE BANCHE O SOCIETÀ DI CONSULENZA.

                                                                                                                                        Daniele Nadalin
                                                                                                                              nadalin.daniele@gmail.com

               Nader Sabbaghian                                  Daniel Marzini                                        Niccolò Maisto
               CEO BravoSolution                                 CEO ElasticDot                                        CEO FaceIt
               44 anni                                           29 anni                                               27 anni
               Laurea al MIT                                     Laurea al Politecnico di Milano                       Laurea alla Bocconi e alla NYU
               Ha lavorato presso Accenture e McKinsey           Ha lavorato presso Capgemini                          Ha lavorato presso Lehman Brothers

               Dopo qualche anno come consulente                 Mentre i suoi coetanei parlavano di motori-           Nel finanziariamente bollente agosto del 2008,
               aziendale, all’alba del nuovo millennio per       ni, Daniel smanettava con il suo primo com-           Niccolò decide di rassegnare le dimissioni. E
               Nader era giunto il momento di cambiare:          puter: “La programmazione è gratificazione            non da un lavoro qualunque, bensì dalla re-
               “Ero appassionato di tecnologia, soprattut-       di breve termine allo stato puro. Scrivi il co-       muneratissima posizione di investment banker.
               to internet, e quel mondo era in fermento.        dice, lo fai girare e vedi subito il risultato”. Il   Certo, di lì a poco qualcun altro avrebbe preso
               C’era eccitazione nell’aria e molte dotcom        CEO di ElasticDot non ha però l’aspetto del           la decisione per lui, lavorando da Lehman Bro-
               stavano macinando performance incredi-            tipico programmatore nerd. Niente felpe blu           thers. A tal proposito, ci dice: “La crisi ha sicu-
               bili”. Grazie al suo network, conosce i fon-      e sneakers ai piedi ma mocassini e camicie            ramente contribuito a farmi cambiare strada.
               datori di BravoSolution, neonata azienda          su misura: “Mi piace vestire bene, ma da più          Dopo il fallimento di Lehman la mia visione
               fornitrice di software per l’e-procurement,       di un anno non spendo un euro. Ho investito           del futuro del banking era nera. E, per quanto
               basato sulla nascente tecnologia cloud-           tutto nella start-up; e fino a quando non ini-        quella fosse un’industria molto stimolante nel
               computing. Inizia da direttore marketing e        zierà a produrre utili, niente spese superflue”.      breve termine, dopo poco mi sono accorto che
               coadiuva l’espansione internazionale della        Prima di lanciarsi in quest’avventura, Daniel         nel lungo termine non creavo alcun valore né
               società, che oggi opera in 3 continenti. Nel      aveva un posto fisso ben remunerato. Licen-           per me né per la società.” Dopo un periodo di
               2008 viene nominato CEO, ma non dimen-            ziarsi, soprattutto di questi tempi, è una de-        studio alla Stern di New York, Niccolò decide di
               tica gli anni in cui BravoSolution era solo       cisione quasi folle: “Ho sempre considerato il        trasformare la sua passione per i giochi online
               una start-up: “Sono stati anni intensi, a trat-   lavoro come un qualcosa che andasse oltre             in una start-up, fondando FaceIt: “Quando mi
               ti molto difficili. Ma, guardando indietro,       la pura necessità. Per me era un modo per             alzo la mattina alle sette per lavorare su FaceIt,
               è stato forse il periodo più bello della mia      trovare espressione di me stesso. Fondare             magari dopo aver dormito due ore, e sono fe-
               vita lavorativa”.                                 una start-up è un viaggio, non una vacanza.           lice di svegliarmi, mi rendo conto che lo rifarei
               Alla domanda su cosa rimpianga della vita         E un viaggio può essere un’esperienza catar-          un milione di volte”. Quando gli chiediamo se
               da consulente, dice: “L’opportunità di lavora-    tica o l’incubo peggiore. Non ho rimpianti in         ha rimpianti dei tempi Lehman, ci risponde in
               re spesso con navigati CEO di grandi azien-       proposito: ho semplicemente iniziato il mio           tipico stile banker: “That blonde goodlooking
               de: cinque minuti con uno di loro valgono         viaggio quando mi sono sentito abbastanza             assistant sitting at the last desk, and the triple
               come mesi di studio sui libri.”                   pronto.”                                              digit k’s salary. That’s it.”

                                                                                                                                              traileoni ·

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             CEO’S
             PUZZLE
              COME MANTENERE UNA GRANDE
              AZIENDA INNOVATIVA? È UNO DEI
              PIÙ GROSSI GRATTACAPI PER UN TOP
              MANAGER. IL PARERE DI MARCO
              PATUANO, AD DI TELECOM ITALIA.

                               Sergio Rinaudo                       zioni. Innovare, per un’azienda come Telecom,          da le infrastrutture siamo all’avanguardia, sia
                 sergio.rinaudo@studbocconi.it                      non è solo importante, ma è la priorità numero         componenti mobili che cloud computing (area

             “C
                           ompanies rarely die from moving          uno, perché “l’innovazione è quello che diffe-         in cui Gartner ha definito Telecom Italia una del-
                           too fast, and they frequently die from   renzia un vero market leader da un operatore           le tre aziende più innovative, ndr), mentre sulle
                           moving too slowly.” Questa la fra-       che compete solo sul costo”. Ma la vera novità         componenti applicative siamo molto indietro.
             se con cui un po’ di tempo fa il CEO di Netflix,       rispetto al passato, a suo dire, sta nel come si       Perché ad essere indietro è l’Italia intera”. Quello
             Reed Hastings, si scusava con gli investitori per      conduce l’innovazione: non più solo interna-           che manca, secondo l’AD, è un vero e proprio
             l’eccessivo dinamismo della compagnia nell’in-         mente, nei propri laboratori, ma in modo molto         ecosistema di applicazioni e contenuti su Inter-
             novare, cosa che a volte lasciava spiazzati gli        più articolato e su servizi differenziati, “tanto      net. Al contrario degli Stati Uniti: “Loro stanno
             azionisti. Al contrario, un altro CEO, Mike Laza-      che si dovrebbe parlare delle innovazioni, al          investendo moltissimo in reti, potendo contare
             ridis di RIM, si è lasciato sfuggire dalle mani la     plurale.” Si guarda ad altre industrie, a volte        su prezzi che rimangono alti (per via del ridot-
             compagnia che aveva fondato proprio per la             poco correlate con il settore TLC, ed alle novi-       to numero di operatori, ndr) e su una domanda
             mancanza di dinamismo in un mercato, quel-             tà che provengono dal mondo delle start-up e           che si mantiene robusta grazie ad un ecosiste-
             lo degli smartphone, che aveva di fatto creato.        dalle collaborazioni con le università. Tra i vari     ma di aziende di contenuti che vive sulla rete:
             Entrambi, come decine di altri top manager, si         progetti, la recente cattedra in Bocconi “TIM          Netflix, Amazon, eBay, Facebook, Twitter, ...”. Ma
             sono trovati di fronte all’enigma che ogni gran-       Chair in Market Innovation”, finanziamenti a 60        il contesto competitivo si appresta a cambiare
             de azienda, specie se posta in contesti molto di-      master e a 100 PhD, e ben 10 joint open lab in         tanto negli Stati Uniti (con l’ingresso della nip-
             namici, deve affrontare: come fare in modo che         collaborazione con i ricercatori delle università      ponica SoftBank, “disruptive” secondo Patuano)
             la propria big company continui, nonostante la         (“noi mettiamo le infrastrutture, loro il talento”).   quanto altrove. Stimolante? Per Patuano, sì.
             dimensione, ad essere innovativa?                      E facendo leva su questi programmi, chiediamo          E anche molto. “Ciò che conta è guardare alle
             Invece che cercare una soluzione tra le righe          a Patuano, Telecom Italia riesce veramente ad          proprie attitude, quelle cose in cui uno riesce ad
             degli scritti di Christensen, abbiamo chiesto il       innovare? “È vero, c’è stato un momento in cui         esprimere in modo unico ed irripetibile il pro-
             parere di chi, di fronte a questo dubbio, si trova     ci siamo addormentati per strada. Sono però al-        prio talento. Io sono un changemaker, punto.
             ogni giorno. Marco Patuano, AD di Telecom Ita-         cuni anni che abbiamo messo in campo tutto lo          Ho bisogno di cambiamento”. E di cambiamen-
             lia, ci ha raccontato come declina il concetto di      sforzo manageriale, oltre ai capitali, per ripren-     to, nel mondo delle telecomunicazioni, ce ne
             innovazione in un colosso delle telecomunica-          dere il filo dell’innovazione. Per ciò che riguar-     sarà a bizzeffe. #

                             · traileoni
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                                                                                            DI UN’ELETTRICE
                                                                                                       IN ATTESA DELL’ARRIVO DELLE ELEZIONI
                                                                                                   STUDENTESCHE RIFLETTIAMO SUL RUOLO DEI
                                                                                            RAPPRESENTANTI E SUL RAPPORTO CON GLI STUDENTI.

                                     Adriana Cola                      autofinanziato dagli stessi candidati), senz’altro     e lo stimolo al pensiero critico e al libero dibattito
                       adriana.cola@studbocconi.it
                                                                       gradito dagli amanti dello scrocco. Tuttavia, le       non possiedono né bandiera né colore politico,

               2
                       013: anno di maremoti elettorali, che a         elezioni sono un momento importante perché             credo che una maggior collaborazione potrebbe
                       breve vedrà spuntare una fumata bianca          determinano, almeno in via preliminare, le sorti       davvero creare un’Unione che Fa la Forza e rinvi-
                       perfino dai tetti della Bocconi con le ele-     della nostra esperienza universitaria dei pros-        gorire la nostra posizione. I rappresentanti sono
               zioni dei nuovi rappresentanti degli studenti.          simi due anni. Facendo un bilancio dei risultati       l’unico tramite che abbiamo per far sentire la
               Oggi, mentre scrivo, ben poco è già stato deciso.       raggiunti dalla legislatura uscente, sono molti i      nostra voce e sperare che venga ascoltata. Ecco
               Progetti, piani d’azione, candidature, fondi da         meriti da riconoscere, tra cui: i corsi preparatori    perché è un nostro dovere esprimere una prefe-
               raccogliere e tanto altro, bollono ancora tutti in      per il test in Bocconi, il Salvamatricole, i cinefo-   renza ragionata, svincolata dalle personali simpa-
               pentola in attesa che i prelibati programmi siano       rum, le due edizioni di SOS Specialistica, il Diario   tie e dalla popolarità del candidato, destinando il
               pronti a essere serviti (magari accompagnati da         di un Exchange, il sostegno per affrontare IELTS e     voto a chi davvero ci sembri possedere la voglia
               un bel mojito al Reef). Ma cosa dobbiamo aspet-         BEC, il contributo al progetto BETA, modifiche del     di ascoltarci e rappresentarci, la creatività e l’ini-
               tarci? Di sicuro una campagna elettorale agguer-        piano studi e perfino il recente tentativo di aprire   ziativa di proporre cose nuove, ma soprattutto la
               ritissima, a tratti un po’ asfissiante e combattuta a   un dialogo con il temibile TCA. Inoltre, tramite i     passione e la determinazione di non fermarsi di
               colpi di Harlem Shake. Di solito i tre gruppi can-      social networks, i rappresentati hanno instaurato      fronte ai “No”.
               didati si cimentano in propagande monumentali.          un dialogo diretto con gli studenti, offrendo in       Nel 2011 circa il 29% dei Bocconiani ha votato,
               C’è chi punta sulla praticità, con preservativi alla    certi casi anche una “consulenza personalizzata”.      segnando un aumento del 25% rispetto al 2009,
               fragola o accendini-apribottiglie, chi segue la         L’obiettivo non è “semplificarci la vita”, ma creare   ma un risultato ancora esiguo dati i valori e il
               regola aurea di proporre un paio di “strafighe” ai      una Bocconi a misura di studente, migliorando il       forte senso di comunità che tradizionalmente ci
               dipartimenti e chi sceglie un approccio più casto       nostro presente e aumentando il valore del no-         legano. Il mio consiglio è dunque di goderci la
               con buffet a base di succo di frutta e camicette        stro titolo nel futuro. Se è chiaro che a valle ne     campagna elettorale e la primavera, senza di-
               ben abbottonate. Comune a tutti è lo sfrenato           beneficiamo tutti, è a monte che si ravvisa una        menticare di fare un salto alle urne il 21 e il 22
               volantinaggio: promesse fatte a bullet points,          certa competizione, che fa sì che spesso le ini-       maggio. Perché problemi da risolvere, margini di
               santini dei candidati, inviti per aperitivi e sera-     ziative siano portate avanti dai singoli gruppi o      miglioramento e opportunità da cogliere esiste-
               te… Insomma un considerevole abuso di carta,            addirittura da singoli rappresentanti. Eppure, ri-     ranno sempre, ma solo le Persone giuste possono
               omaggi, vivande e “mensilità” (giacché è tutto          conoscendo che l’informazione, i diritti, la cultura   fare la differenza e le elezioni sono solo l’inizio. #

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             ART FOR
             FREE
              LA ENI TCARD RIEMPIE DI ARTE IL 2013 DEGLI
              UNIVERSITARI, GARANTENDO A PIÙ DI 90000
              STUDENTI INGRESSI GRATUITI A DECINE DI
              MUSEI. BEN CINQUE I CORSI IN BOCCONI
              BENEFICIARI DEL PROGETTO.

                                                                   teria della Triennale muniti di libretto o badge    tirare fuori il loro talento, a fornire loro i mezzi
                                                                   universitario e di un documento di identità (in     e l’opportunità per farlo.
                         Claudia Frangiamore                       quanto la carta è strettamente personale).          La Triennale di Milano registra circa 450mila
                 claudiafrangiamore@hotmail.it                     Alla conferenza di presentazione di questo          visite annuali, di cui il 30% è rappresentato

             A
                       chi, come me, di mostre ne visitereb-       progetto di elevato prestigio, tenutasi il 4 feb-   da studenti. È ragionevole, dunque, agevolare
                       be a centinaia, ma è consapevole di         braio 2012, sono intervenuti l’Amministratore       l’accesso alla cultura a coloro che sostanzial-
                       non poter dilapidare il suo patrimonio      Delegato di Eni Paolo Scaroni, il Presidente di     mente incarnano il fine ultimo delle istituzioni
             in ingressi a gallerie e musei, la Fondazione         Triennale Claudio De Albertis e i Rettori delle     culturali: contribuire alla formazione di una
             Triennale di Milano ha fatto uno splendido            Università coinvolte.                               società nuova, consapevole del valore delle
             regalo. Fino al 30 marzo 2013 è stato possi-          Nella nostra Milano, l’elenco degli atenei che      arti e della cultura nella sua totalità. Questo è
             bile ritirare presso la suddetta istituzione la       hanno aderito al progetto include, tra gli al-      possibile investendo in primis sui giovani, su
             Eni T-card, una carta che permette l’accesso          tri, l’università Bocconi, la cui offerta forma-    quella fetta di popolazione destinata a guidare
             libero, e senza un limite di accessi, alle mostre     tiva prevede alcuni corsi ad orientamento           e influenzare a sua volta le generazioni future.
             di produzione Triennale e al Triennale Design         artistico-creativo che ne hanno reso possibile      D’altra parte, in numerose altre città europee
             Museum per tutto l’anno.                              il coinvolgimento: il corso di laurea triennale     (come ad esempio Londra) iniziative analoghe
             L’iniziativa, promossa in collaborazione con          CLEACC, la laurea magistrale ACME e ben tre         a eni T-card sono continuamente erogate e
             Eni, si rivolge a 90.600 studenti (di età com-        corsi master (“Management per lo spettacolo”,       ampiamente apprezzate, in quanto tentativi
             presa tra i 18 e i 24 anni) di università, acca-      “Marketing e comunicazione”, e “Fashion, Ex-        riusciti di sensibilizzare i giovani e di far sì che
             demie e scuole post-diploma individuate tra           perience & Design Management”).                     essi sviluppino una concezione elaborata, non
             29 atenei e scuole di alta formazione com-            Personalmente, non posso che ritenermi sod-         superficiale, dell’arte come espressione della
             presi nel quadrilatero metropolitano Torino-          disfatta di questo progetto e del modo in cui       società stessa; la gratuità è intesa non per for-
             Milano-Verona-Bologna e che si dedicano allo          Stefano Lucchini, responsabile Relazioni Inter-     za come mancato guadagno, ma come sorta
             studio e allo sviluppo della creatività nelle sue     nazionali e Comunicazione di Eni, ha espresso       di investimento su una categoria di soggetti
             diverse forme. Gli ambiti disciplinari sono l’ar-     la volontà di dare ai giovani più opportunità       capace di esercitare un impatto significativo
             chitettura, l’urbanistica, l’ingegneria, il design,   di fruizione dell’offerta culturale, promuoven-     sull’immagine del paese.
             la moda, il cinema, ma anche l’economia della         do un progetto di sensibilizzazione coerente        In Italia, oggi, “T-card studenti” è l’eccezione;
             cultura, la comunicazione, la grafica. Per otte-      con tale obiettivo: dalle sue parole è emerso       perché non sperare che un giorno diventi la
             nere la card bastava recarsi presso la bigliet-       chiaramente l’intento di stimolare i giovani a      regola? #

                             · traileoni
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                                     QUESTA CASA NON È UN ALBERGO!
                                                VITA CONDIVISA DI UNO
                                               STUDENTE BOCCONIANO
                                 Federica Torriero
                  federica.torriero@studbocconi.it
                                                                    sto crolla sotto il peso della dura realtà: dopo   ignorare l’esistenza, gli ospiti ad un certo mo-
                                       Giorgia Rauso                aver realizzato di vivere in una palazzina con     mento della convivenza realizzano di poter
                               g.rauso@studbocconi.it
                                                                    almeno altre 500 persone, all’inquilino tipo       partecipare alle feste migliori proprio dentro

                L
                      o studente fresco di maturità, dopo           passa anche la voglia di dormire nel proprio       casa propria! Stiamo parlando ovviamente di
                      aver affrontato ostacoli quali test, talent   letto. Come ben noto, tutti si conoscono tra       eventi leggendari a tal punto che spesso il
                      scout e mille altri ancora per diventare      loro, ma la self-awareness in generale vacilla:    numero dei partecipanti supera di gran lun-
                matricola a tutti gli effetti, si trova a soste-    molti ospiti si sentono cavie, altri la versione   ga i livelli di capienza massima riconosciuti
                nere un’ultima, difficilissima, sfida: la ricerca   new age della casalinga di Voghera, i casi più     dalle Nazioni Unite per i 50m². Sarà forse per
                dell’appartamento giusto nella grande e             estremi manifestano una ricorrente sindro-         l’ingresso gratuito o quasi, per la promessa di
                nebbiosa Milano. Fortunatamente per alcu-           me da concorrente bistrattato del Grande           l’alcool a fiumi (la dignità ha un prezzo molto
                ni, Mamma Bocconi mette a disposizione dei          Fratello.                                          basso in queste occasioni) o per l’impossibi-
                suoi studenti comodi e accoglienti alloggi          La situazione diviene talvolta insostenibile       lità fisica di ignorare l’ottimo gusto del DJ del
                all’interno delle cinque residenze del cam-         durante le altrimenti pigre Domeniche del          festino al piano di sotto, ma la partecipazio-
                pus, di cui 1400 fortunati figlioli prodighi        calendario quando, all’ora di pranzo, la cuci-     ne a questi eventi è quasi irrinunciabile. E il
                possono usufruire previa ulteriore cernita.         na comune viene sovente invasa dall’intera         giorno dopo, da manuale, tutti a spettegola-
                Se la convivenza con chicchessia, specie            popolazione dei concittadini degli inquilini,      re su tutti nei luoghi più opportuni (corridoi/
                se un perfetto sconosciuto, è difficile, nelle      pronti ad onorare degnamente il giorno fe-         angolo macchinette).
                residenze non c’è talvolta limite al surreale.      stivo. Anche in questa occasione è meglio          Ricordiamoci: la casa non è solo un diritto, è
                Dopo un piccolo trauma iniziale, l’appella-         abbandonare le distorsioni cognitive e la          una scelta di vita. Che tu decida di usufruire
                tivo di casa non vi sembrerà più ironico per        facile associazione di idee pranzo della do-       di una delle residenze solo come appoggio
                descrivere quelle quatto mura dove il salotto       menica/arrosto della nonna. Gli studenti fuo-      per il primo anno e che alla fine, preso da una
                è adibito ad accampamento indiano o a pub           risede (per definizione) non sanno cucinare:       crisi isterica, decida di andartene oppure che
                con tanto di maxischermo per guardare in            semplicemente guardano Masterchef e si             il tuo obbiettivo sia farti mandare via a calci
                compagnia i match della settimana. Tutta-           arrangiano.                                        quando per te l’università sarà ormai finita,
                via l’illusione iniziale di godere della tanto      Buone nuove arrivano invece dalla night-life.      questa potrebbe essere l’esperienza più folle
                agognata privacy di una stanza singola dopo         Anche se a Milano esistono almeno una tren-        e devastante della tua vita. Lo scopo è uscir-
                aver condiviso per quasi vent’anni la “came-        tina di discoteche, di molte delle quali alla      ne sani e salvi, possibilmente anche con l’ ap-
                retta” con il/la proprio/a fratello/sorella, pre-   fine del percorso accademico si continua ad        pellativo di “Dottore”. #

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             GLI OPPOSTI E UGUALI ESTREMISMI
             SONO ANCHE IMMORTALI?
              GLI ANNI DI PIOMBO: CONSEGUENZE NON INTENZIONALI DI
              AZIONI INTENZIONALI. OGGI, VALE IL CONTRARIO.

                       Maristella Cacciapaglia                        i compagni di Dax. Non sono in giacca e cravatta           dalla voglia di cambiamento e di partecipazio-
                mstella.cacciapaglia@gmail.com                        né rasati con gli anfibi ai piedi; sono diversi da         ne, quindi di libertà. Oggi, invece, alle mie spal-

              M
                           ilano, 16 Marzo 2013. È il giorno in cui   loro, ma non tra loro: oggetti di provocazione             le non ci sono urla di Munch ma cori da stadio,
                           ricorre il decimo anniversario della       e odio in una mano e smartphone nell’altra. Ai             persone incoscienti in quanto non pensanti,
                           morte di Davide Cesare, “Dax” per i        piedi lo stesso stile, al collo gli stessi colori. “Sono   non gabbiani il cui sogno di volare si va rat-
              compagni di tutto il mondo. I centri sociali de-        qui per fare informazione, ecco perché scrivo sui          trappendo, ma volatili inetti che hanno trovato
              cidono di organizzare un corteo in sua memoria          muri” mi dicono alcuni di loro. Altri: “Sono qui per       nella violenza e nell’anarchia il miglior posto
              con il sentito intento sia di ricordare la sua lotta    combattere il Fascismo, in quanto Capitalismo”.            dove nascondere il proprio Io in perenne crisi
              contro le ingiustizie sociali che di condannare la      Faticano, però, a spiegare meglio questo concet-           d’identità. Né nichilismo né nausea, ma solo
              violenza blu, come i caschi della polizia, e nera,      to. La stessa incapacità che provo anch’io nel tro-        vuota indifferenza. Non si tratta neppure di
              come il colore dei fascisti, che in quella notte uc-    vare risposta al perché di quella manifestazione,          quelle vere ideologie del secolo scorso, Comu-
              cisero il loro amico.                                   quesito-guida della mia ricerca, che intanto si è          nismo e Fascismo, che, seppur con mezzi sba-
              Incuriosita dal contrasto tra l’azzurro del cielo       fatta più profonda. Perché inneggiare con forza            gliati e non giustificabili, aveva infuso coraggio
              della Lombardia e quello dell’esercito di polizia       alla lotta contro il Capitalismo senza conoscerne          in una società in trasformazione, ancora scon-
              posto intorno alla nostra amata-odiata univer-          i principi essenziali? Perché scrivere “stop war” se       volta dall’affondamento del Titanic, ritenuto un
              sità, decido di lasciare i libri e accogliere il de-    con l’altra mano lanci una pietra?                         prodotto dell’ingegno umano troppo perfetto
              siderio di ricercare il significato, fondamentale       Circondata da pugni che si stringono con più               per fallire. E se fosse la paura la risposta ai miei
              quanto sfuggente, di quella manifestazione or-          forza, decido di abbandonare quel luogo che                perché, la reazione ai Titanic dei giorni nostri?
              ganizzata contro la violenza e l’omologazione,          non potrà risolvere i miei dubbi, e recarmi, con           Alle mie spalle gente infelice che, tuttavia,
              ma già colma di esse su volantini e Web. Tra ban-       il potere dell’Immaginazione, nel 1968. I due              non prende l’iniziativa di cambiare la propria
              che distrutte, macchine di lusso e muri vestiti di      scenari si mostrano ugualmente distrutti dal-              situazione perché succube della sicurezza, del
              scritte piene di odio, lo stesso odio che sento cre-    la rabbia, ma nel contempo profondamente                   conformismo e del tradizionalismo i quali, pur
              scere nei cori a ogni mio nuovo passo, raggiungo        diversi: i protagonisti dell’epoca erano animati           assicurando una pace apparente allo spirito,
                                                                                                                                 soffocano il lato avventuroso della natura uma-
                                                                                                                                 na, profonda e vera necessità del nostro animo.
                                                                                                                                 Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivol-
                                                                                                                                 tarci contro la routine e con quel coraggio, te-
                                                                                                                                 ste rasate e teste con rasta, camminare insieme
                                                                                                                                 verso una nuova epoca, con una grinta volta a
                                                                                                                                 distruggere solo quell’etichetta di generazio-
                                                                                                                                 ne persa e quelle vecchie ideologie. Costru-
                                                                                                                                 iamo così la nostra, e solo nostra, rivoluzione,
                                                                                                                                 portandola avanti con idee e non con pietre o
                                                                                                                                 spranghe, per dar vita a una nuova epoca che
                                                                                                                                 conservi solo gli aspetti positivi del passato e
                                                                                                                                 sia pronta ad affrontare il prossimo Titanic con
                                                                                                                                 la voglia di evolversi ulteriormente, cessando
                                                                                                                                 di assistere immobile e in gabbia allo scorrere
                                                                                                                                 del tempo. #

                             · traileoni
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099 13 _Tra i leoni aprile.indd 14                                                                                                                                             22/04/2013 18:30:25
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