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ANNO XIII NUMERO 7 - 8 Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo € 10 incontro con i nuovi soci Cittadella e dintorni AgrImpresa Speciale Pac 2020 ecco come sarà la nuova Pac LUGLIO - AGOSTO 2013
Problemi con il 730, l’IMU o la pensione? Chiedi aiuto al CAF Il CAF di Confagricoltura è a Suo servizio con uno staff altamente professionale per e al Patronato dare risposte in materia di: di Confagricoltura! 730 Il modello semplificato che consente ISEE e ISE al contribuente il recupero immediato Gli indicatori per l’accesso alle dei crediti che scaturiscono dalla prestazioni sociali agevolate dichiarazione dei redditi MODELLI DI DETRAZIONE IMU Il modello per la richiesta delle L’imposta municipale unica detrazioni per familiari a carico sugli immobili RED La dichiarazione reddituale SUCCESSIONE dei pensionati che consente all’Ente Predisposizione delle denunce pensionistico la verifica del diritto ad di successioni usufruire delle prestazioni aggiuntive UNICO Il modello utilizzabile da tutti ICRIC-ICLAV-ACCAS i contribuenti e per qualunque Certificazioni per l’invalidità tipologia di reddito da dichiarare civile • Pensioni sociali erogate dall’Inps, dall’ex Inpdap e dei vari enti di categoria e dei liberi professionisti; • Contribuzione (prosecuzione volontaria, riscatti, ricongiunzioni); ENTE DI PATRONATO • Indennità di mobilità; Il Patronato ENAPA di Confagricoltura è al servizio di • Cassa integrazione guadagni; tutti i cittadini per l’assistenza gratuita nel campo so- • Assegni per il nucleo familiare; ciale, previdenziale e sanitario e in particolare per lo • Prestazioni in materia infortunistica dell’Inail, svolgimento di pratiche in materia di: Enpaia, etc.; • Pensioni dei lavoratori dipendenti pubblici, privati • Assistenza medico-legale; e autonomi; • Assistenza legale.
Contenuti/ N° 7-8 Luglio/Agosto 2013 AgrImpresa LUGLIO - AGOSTO 2013 Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo € 10 4 / EDITORIALE di Giordano Emo Capodilista ANNO XIII NUMERO 7 - 8 Guardare oltre confine: strategie per crescere Cittadella e dintorni incontro con i nuovi soci Speciale Pac 2020 ecco come sarà la nuova Pac 5/ IL PUNTO Assemblea nazionale di Confagricoltura Camera di Commercio di Padova: Zilio nuovo presidente 6 / AGRINSIEME AgrImpresa Mille agricoltori all’assemblea di Agrinsieme Veneto Periodico di 8 / ALTA PADOVANA Cittadella e dintorni: agricoltura fondamentale Luglio/Agosto 2013 9 / L’AZIENDA Anno XIII - N. 7/8 Villa Ca’ Tron di Cittadella 10 /FOCUS OGM Direttore Editoriale Antonio da Porto OGM: è ora di fare chiarezza Direttore Responsabile 11 / SPECIALE PAC Marco Bevilacqua Raggiunto l’accordo, ecco come sarà la nuova PAC Comitato Redazione 16 / FOCUS REGIONALE Renzo Cavestro Il terreno agricolo è diventato un bene prezioso da tutelare Andrea Cogo Agricoltura veneta 2012: + 1.5% ma con aria di crisi Barbara Segato Clarissa Gulotta 18 / NOTIZIE IN BREVE Gianfranco Simonetto Decreto fare: accise sul gasolio e prevenzione incendi Michele Bianchin Siccità 2012: la regione interviene con il prestito quinquennale Piercarlo Cavinato Quote latte: un brutto capitolo che si deve chiudere Rosaria Traverso Quote latte: produzioni consegne 2012 - 2013 Più spazio ai garden Autorizzazione Comunicazioni dall’Agenzia delle Entrate sul Redditometro Trib. di PD n. 1634 del 19/01/1999 Proroghe ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico Nuove modalità di denunzia e comunicazione d’infortunio Redazione Contributi Inps per coltivatori diretti e Iap Confagricoltura Padova Via M. della Libertà, 9 21 / EVENTI 35137 - Padova E-mail: padova@confagricoltura.it Confagricoltura all’udienza di Papa Francesco tel. 049 8223511 - fax 8223520 Pensionati: il centro di riabilitazione di Conselve va mantenuto 22 /AGRITURIST Impaginazione Lucio Pizzo Rinnovo cariche nazionali Agriturist Padovani nel mondo: associazioni agricole a Payerne Stampa Tipografia Veneta 23 /SCADENZIARIO Via E. della Costa, 6 - Padova Agosto/Settembre 2013 Diffusione Distribuito in abbonamento ai soci di Confagricoltura Padova AgrImpresa 7-8 3
Editoriale Guardare oltre confine: strategie per crescere Progettare un marketing comune per aprire ampie strade per l’estero di Giordano Emo Capodilista I n questo ultimo mese sono stato prima in Ca- conoscono molto bene “Venezia” mentre non sanno nada e poi negli Stati Uniti per promuovere la cosa significa “Colli Euganei”. Progettare un mar- vendita del vino della mia azienda. keting comune, in grado di penetrare efficacemente Insieme a me c’erano i migliori produttori il mercato estero è fondamentale come è altrettanto italiani, che hanno portato le loro più premiate importante organizzare la distribuzione e consoli- etichette oltreoceano e, insieme, abbiamo presentato dare i rapporti commerciali. Di queste cose parle- e riaffermato la grande qualità enologica del nostro remo con i soci interessati alle esportazioni e con la Paese. cooperazione, ne parleremo anche all’interno della Anche il mercato Usa risponde bene: le proposte Camera di Commercio e della Regione. ben strutturate funzionano e innescano processi Come dicevo, esportare prodotti agroalimentari ita- virtuosi. liani significa anche far conoscere all’estero il nostro L’internazionalizzazione dei prodotti del territorio territorio, con le peculiarità della sua storia e della euganeo e più in generale della nostra Re- sua cultura. Significa cioè promuovere il turismo, gione è estremamente importante perché che vale oltre 80 miliardi e ha una grande potenzia- aiuta non solo l’economia del nostro setto- lità inespressa, in tutta Italia e anche nel Veneto. re, ma anche il turismo, la ristorazione e Produzioni agricole, turismo e agriturismo sono col- il commercio. Una buona bottiglia di vino legati e anche il nostro settore è interessato a questo è il miglior testimone del territorio. Va stretto collegamento. Soltanto nella nostra provincia bene il km 0, ma l’Italia agroalimentare si trovano più di 300 aziende agricole che contano ha bisogno di ben altro per sopravvi- sull’afflusso turistico per collocare i loro servizi e/o vere, e l’esportazione è una delle strade i loro prodotti. Su questo fronte dobbiamo meglio indispensabili da percorrere per poter orientare le attività che la Camera di Commercio e collocare nel mercato i nostri prodotti, la stessa Regione svolgono, in modo da rendere più oltre che la vasta gamma di produzioni efficaci e più coordinati gli interventi di promozione. agroalimentari che contraddistinguono il Forse qualche nostro socio (non interessato nostro Paese. all’export o al turismo) non capirà fino in fondo Facendo riferimento al recente rinnovo degli organi l’importanza del guardare oltre il confine per dare della Camera di Commercio -che si è concluso con un senso al nostro lavoro e per trovare nuove pro- l’elezione a presidente di Fernando Zilio (Ascom) spettive di reddito per le nostre imprese. Ricordo anche con il sostegno della nostra associazione- soltanto che viviamo in mondo globale ed aperto e strategiche potranno essere le politiche di Promex, che la domanda di cibo, e in particolare di prodotti l’azienda speciale che si occupa di export e che ha il di qualità sta aumentando in molti paesi lontani ed è merito di offrire un approccio di sistema al mondo invece stagnante in Europa. Tutti i settori produttivi economico padovano. All’estero bisogna portare l’hanno compreso e stanno lavorando per guada- messaggi chiari e diretti. Bisogna avere il coraggio gnare spazi di mercato, sarebbe un delitto che non lo di cambiare e semplificare il nome delle D.O.C. per comprendessero gli agricoltori. renderle comprensibili agli operatori stranieri, che 4 AgrImpresa 7-8
Il punto Assemblea nazionale di Confagricoltura Ospite il ministro De Girolamo: “Presto le vostre richieste diventeranno fatti concreti” “C onfagricoltura sta cercan- ti agricoli e alla promozione dell’export, produzione do di dare risposte concre- l’imminente definizione della Pac e la sua e della di- te ed innovative alle azien- applicazione nel nostro Paese. st r ibu z io - de agricole associate, sia in Il Ministro De Girolamo ha sottolineato ne. L’On. termini sindacali che di servizi all’impre- l’importanza della sospensione dell’Imu De Girola- sa”. E’ quanto ha sostenuto il presidente agricola, finalizzata –ha detto- ad una re- mo ha poi Mario Guidi nel corso dell’annuale as- visione profonda dell’imposizione sui beni parlato di semblea della Confederazione illustrando strumentali dell’agricoltura. Il Ministro armonizza- i progetti operativi messi a punto in oltre ha annunciato che con la legge delega che zione della un anno di lavoro per la creazione delle verrà approvata a breve dal Parlamento d i scipl i na reti d’impresa, lo sviluppo dell’interna- vuole dare linfa allo sviluppo del sistema t r ibut a r ia zionalizzazione e di migliori rapporti con agroalimentare italiano che –ha ricorda- e previden- la grande distribuzione, per l’assistenza al to- vale il 17% del Pil. Ma è intenzione del ziale e della semplificazione degli adem- credito, per la formazione e i servizi alle ministro mettere mano anche alla legge di pimenti contabili ed amministrativi. Ma imprese. Il Presidente di Confagricoltura, orientamento del 2001 per adeguarla alle anche di credito da facilitare per le aziende alla presenza del Ministro Nunzia De Giro- nuove condizioni del mercato e alla rifor- di giovani agricoltori che intendono inve- lamo, ha poi toccato anche i temi sindacali ma della politica agricola europea, ma an- stire. Infine a livello nazionale sarà molto più importanti, come l’Imu sui terreni e che per consolidare le norme a favore della importante l’applicazione della nuova Pac sui fabbricati rurali che dovrà essere rivi- costituzione di società agricole. Le norme dal 2015 e anche un quadro nazionale per sta dal Governo entro il mese di agosto, lo sui contratti di vendita dei prodotti agri- lo sviluppo rurale in modo da utilizzare sviluppo dell’agrolimentare italiano con il coli verranno aggiustate, in modo da te- in pieno tutte le risorse che arriveranno problema relativo ai contratti dei prodot- nere in debito conto le esigenze reali della dall’Unione Europea. Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio (Ascom) nuovo presidente “L a sfida più grande che ab- uniti per far fronte alla crisi e dare a tutte biamo di fronte è quella di le nostre imprese il massimo del soste- portare Padova fuori dal gno». Sul tavolo del presidente e di tutto guado”: dichiara Fernan- il consiglio della Camera di Commercio c’è do Zilio, 61 anni, nuovo presidente della anzitutto lo sforzo congiunto di idee e di Camera di Commercio di Padova, eletto azioni di tutte le categorie produttive per anche con il voto del rappresentante di aiutare le imprese ad affrontare il difficile Confagricoltura Padova, la dott.ssa Chia- momento economico. Gli strumenti sono ra Sattin, presidente dei giovani agricol- rappresentati dal sostegno ai consorzi tori. Vice presidente della camera negli fidi, alla promozione dell’esportazioni, alla ultimi cinque anni, presidente di Ascom valorizzazione delle produzioni locali ma Confcommercio Padova dal 2005, porta- anche alla partecipazione attiva della Ca- voce provinciale di Rete Imprese Italia e mera di Commercio nella realizzazione di titolare della ditta Cipa Padova Srl, Zilio importanti progetti infrastrutturali di svi- annuncia un quinquennio denso di lavo- luppo della città di Padova e del territorio ro: «Produzione artigianale e industriale, e cooperazione» ha elencato, «nessun set- provinciale. commercio, servizi e turismo, agricoltura tore deve restare al palo, dovremo lavorare AgrImpresa 7-8 5
Agrinsieme Mille agricoltori all’assemblea di Agrinsieme Veneto “L’agricoltura che vogliamo: competitiva, sburocratizzata, innovativa” Q uasi mille persone hanno parte- dacale. Se si vuole portare alle istituzioni cipato alla prima assemblea di e al mondo della politica una voce più au- Agrinsieme Veneto, che si è svol- torevole e convincente bisogna che questa ta a Padova lo scorso 24 Maggio voce sia univoca, frutto della integrazione presso l’Hotel Sheraton. Una grande af- di patrimoni ideali diversi che non ven- fluenza di imprenditori che hanno visto gono annullati, ma possono incontrarsi nella nascita del nuovo coordinamento con realismo in una strategia unitaria che dell’agroalimentare veneto una possibi- guarda al futuro. le risposta alle tante difficoltà del settore Agrinsieme vanta nel Veneto numeri im- agricolo. Dall’accesso al credito alla tu- portanti: 50 mila imprese agricole, asso- tela dei prodotti “made in Veneto”, dalle ciate a Confagricoltura e Cia, e 400 coope- difficoltà all’avvio di nuove iniziative im- rative agroalimentari che realizzano oltre prenditoriali all’ostacolo della burocra- 6 miliardi di fatturato. zia. Questi e altri i temi posti al centro Di seguito riportiamo la sintesi di alcuni del dibattito a cui hanno partecipato le degli interventi dell’assemblea. autorità presenti, dall’assessore regionale all’Agricoltura Manzato al presidente della Giangiacomo BONALDI Comagri del Parlamento europeo De Ca- Coordinatore Agrinsieme Veneto e stro. Sono intervenuti anche il presidente Presidente Confagricoltura Veneto • una PAC che sia strumento di politica ed il direttore generale di Confagricoltura “Agrinsieme è nato per la consapevolezza economica più che di politica sociale Guidi e Mastrobuono, il presidente di Con- diffusa negli agricoltori che la frammen- e sia organizzata secondo una regio- fcooperative Gardini (per Alleanze Coope- tazione della loro rappresentanza sinda- nalizzazione non nazionale ma per rative), il vicepresidente di Cia Scanavino. cale è un grave fattore di debolezza so- aree omogenee sotto il profilo agri- Il Veneto non ha voluto lasciar cadere così prattutto nel rapporto con le istituzioni; colo; il testimone che gli ha consegnato ideal- suo obiettivo primario è il rafforzamento • un’attività di ricerca e sperimenta- mente Roma. Quindi la stessa iniziativa della competitività delle imprese, in ma- zione finalizzata alle esigenze pro- è stata avviata anche nella nostra regio- niera da renderle meno dipendenti possi- duttive delle imprese e libera da con- ne, sul presupposto che troppo a lungo la bile dai contributi pubblici. Per raggiun- dizionamenti ideologici; frammentazione ha penalizzato il settore gere tale obiettivo è necessario: • organizzare l’offerta in maniera da agricolo non solo sul piano economico ma • un processo di semplificazione buro- renderla contrattualmente più forte anche su quello della rappresentanza sin- cratica a tutti i livelli. e affidabile sui mercati; • leggi semplici e chiare, il che non è avvenuto per l’agriturismo; • un sistema fiscale corrispondente alla natura economica dell’attività agricola, a cominciare (v. IMU) dalla tassazione dei fondi e degli edifici a destinazione produttiva come stru- menti di lavoro e non fonti di rendita. • costi di produzione corrispondenti a quelli sostenuti negli altri Paesi euro- pei;in particolare, il costo del lavoro è oggi gravato da oneri sociali inso- stenibili per il settore; • un sistema del credito in grado di so- stenere lo sforzo che molte imprese agricole ancora compiono per inve- stire.” 6 AgrImpresa 7-8
Agrinsieme Claudio D’ASCANIO Coordinatore Agrinsieme Padova e Presidente Cia Padova “…questo momento, per chi come noi ha sempre creduto nell’unità del mondo agri- colo, non è un adempimento formale ma il coronamento di un desiderio che oggi si realizza, grazie al lavoro svolto da tut- ti noi in questi mesi. Le odierne difficoltà economiche impongono oggi più che mai di mettere al centro del nostro comune agire il tema delle aggregazioni di impre- se, condizione necessaria per competere nel mondo globalizzato; da oggi rappre- sentiamo tutti insieme la più autorevole forza organizzata del mondo agricolo con la quale il mondo politico ed istituzionale dovrà necessariamente confrontarsi.” Franco MANZATO fondo di garanzia a favore delle aziende. obsoleti perché non sono aperti a tutti gli Assessore alle politiche agricole Il sistema zootecnico veneto deve essere agricoltori. Dobbiamo chiederci qual è della Regione Veneto compatto; a questo scopo è intenzione il modello di Paese che vogliamo, perché “I complimenti ad Agrinsieme per la ca- dell’assessore presentare una proposta l’agricoltura ha bisogno di un Paese che pacità di aggregazione. L’agricoltura in di unione che non potrà essere rifiutata, funzioni, che recuperi competitività, che Veneto ha i fondamentali solidi, con una pena il blocco dei finanziamenti.” creda nella formazione, nella ricerca e PLV annua superiore ai 5 milioni di euro e nell’innovazione, che si dia un sistema bu- la tenuta dell’occupazione. Il punto debo- Mario GUIDI rocratico e istituzionale snello…” le, che deve diventare il centro della politi- Presidente Confagricoltura Nazio- ca agricola regionale, resta il reddito delle nale Paolo DE CASTRO aziende. Le tre riforme che la Regione sta “Agrinsieme nasce da tre persone molto Presidente Commissione Agricoltu- portando avanti e vuole concludere nel diverse per provenienza sindacale e ide- ra Parlamento Europeo 2014 sono le seguenti: la riforma di AVE- ologica, che hanno deciso che gli agricol- “La domanda centrale che dobbiamo por- PA, che è già migliorata molto e si preve- tori sono più importanti delle organiz- ci è la seguente: perché, se i prezzi dei de possa estendere la propria operatività zazioni che li rappresentano; in effetti, è prodotti agricoli aumentano, i redditi de- anche al Friuli Venezia Giulia; la riforma particolarmente significativo che diverse gli agricoltori diminuiscono? Dobbiamo di Veneto Agricoltura, che dovrà occupar- organizzazioni siano concordi nell’affer- riportare al centro dell’attenzione l’im- si solo della tutela della biodiversità, di in- mare quale modello di sviluppo vogliono. presa, il lavoro, il reddito delle aziende, novazione, di ricerca e del trasferimento La politica deve essere concreta, guarda- perché qualità non significa automatica- diretto dei risultati relativi alle imprese, re alle cose vere, al lavoro delle persone. mente reddito e, per conquistare i merca- mentre il patrimonio immobiliare non Ma anche il mondo agricolo ha bisogno di ti, occorrono capacità organizzative. Solo funzionale sarà venduto per costituire un concretezza: infatti i consorzi agrari sono così si spiega perché l’export agroalimen- tare tedesco sia il doppio in termini di va- lore assoluto rispetto a quello italiano. Per quanto riguarda la PAC, la proposta della Commissione Europea ha subito dei notevoli miglioramenti con l’intervento del Parlamento Europeo, ma rimane un progetto che non guarda ai grandi pro- blemi dell’agricoltura. Inoltre, va tenuto presente che, almeno per alcune misure, ci sarà un Programma di Sviluppo Rurale nazionale oltre a quelli regionali; che per gli aiuti diretti del primo pilastro è im- pensabile la strada di un premio uguale per tutti ma per fortuna la scelta è stata lasciata agli Stati membri; che gli aiuti accoppiati ci saranno ancora. De Castro conclude il suo discorso sottoli- neando quanta forza avrebbe l’agricoltura se le associazioni agricole fossero unite! AgrImpresa 7-8 7
Alta Padovana Cittadella e dintorni: agricoltura fondamentale per l’economia dell’area Incontro con i nuovi soci di Cittadella: “uniti per ritrovare un ruolo alle nostre aziende e alla nostra agricoltura” L a vitalità imprenditoriale dell’Alta Padovana e in par- ticolare del Cittadellese ha segnato lo sviluppo del- la provincia di Padova e anche di parte del Veneto. La forte espansione delle attività industriali e commer- ciali, pur invadendo la campagna con una forte urbanizza- zione, non ha soffocato all’agricoltura dell’area, che è rimasta forte e vitale. Pur con una maglia poderale di limitate dimen- sioni, il settore primario ha saputo ricavarsi il proprio spazio, mantenendo salda l’attività di allevamento, con un’importante produzione di latte e di carne, a cui sono collegate le coltiva- zioni di cereali e i prati stabili. Inoltre alcuni agricoltori hanno avuto il coraggio di specializzarsi nella produzione del kiwi. Come per altri territori, l’agricoltura dell’Alta Padovana non sta vivendo un momento felice. I mercati del latte e della car- ne sono da tempo stagnanti, a fronte di costi di produzione in costante ed irrefrenabile crescita, con conseguenti riduzioni dei margini operativi. “Lavoriamo da anni in perdita -sostiene Giancarlo Zanon - mettendoci sempre più impegno e nello stesso tempo rinunciando anche a parte del nostro reddito. Però sia- mo tenaci e ci teniamo alla nostra attività, con la speranza che qualcosa cambi e che prima o poi arrivi qualche soddisfazione”. congiunturale difficile si è messo anche il clima. Siamo infatti Purtroppo a mettersi di traverso e ad aggravare una situazione reduci da un 2012 particolarmente siccitoso che ha danneggiato gravemente le coltivazioni e fatto crescere a livelli insostenibili i costi degli allevamenti. Il 2013, per contro, è iniziato con un eccesso di piovosità che ha compromesso le semine del mais, ma anche i raccolti di grano e di fieno. “E’ una lotta continua per sopravvivere e per essere competitivi in un mercato delle pro- duzioni agricole globale - ci dice Matthias Peraro - dominato da grandi gruppi commerciali, dalla concorrenza sleale di Paesi che operano senza regole e spesso condizionato dalla speculazione della finanza. Unirci per caratterizzare e valorizzare sul piano commerciale le produzioni è l’unica chance che abbiamo per ri- trovare un ruolo alle nostre aziende e alla nostra agricoltura”. Insomma, per i bravi agricoltori dell’Alta Padovana, non è soltanto difficile produrre, ma è diventato un problema se- rio dare il giusto valore economico ai frutti del loro lavoro: al latte, ai formaggi, alla carne, alla frutta e ai cereali. Cer- to, l’aggregazione delle produzioni è importante, come pure importante è la ricerca di nuovi spazi commerciali, che non possono limitarsi alla vendita diretta, ma devono guarda- re ai rapporti con la distribuzione organizzata e all’export. Ma secondo gli agricoltori del Cittadellese è importante anche 8 AgrImpresa 7-8
L’azienda Villa Ca’ Tron di Cittadella Splendida villa del 600 che ci riporta alle origini dell’Associazione L’ incontro con i soci di Cittadella è avvenuto pres- so Villa Ca’ Tron, di proprietà della socia Giorgia Kofler, nipote del primo presidente di Confagricol- tura Padova, allora “Libera Associazione degli Agricoltori di il valore dell’aggregazione sindacale, che molti di loro hanno Padova”, l’ing. Guido Kofler. Villa Cà Tron risale al periodo a ritrovato nella Confagricoltura, in quanto associazione at- cavallo fra 1500 e 1600, periodo in cui molti nobili venezia- tenta alle vere necessità delle imprese, pragmatica e liberale. ni fissarono in questo territorio la loro dimora nel periodo “Ciò che conta in questo momento è dare valore alle produ- estivo. Fra questi nobili i Tron appunto. zioni e al nostro lavoro - conclude il presidente Giordano La famiglia Remondini, che acquisì la proprietà nel 1699, Emo Capodilista - e perciò serve unità di intenti e condivi- operò un importante ampliamento di Villa Ca’ Tron. sione di un progetto di futuro da parte di tutte le associa- Il complesso era abitato da circa 100 persone ed era del tutto zioni agricole, e anche della filiera produttiva. In tal senso autosufficiente contando al suo interno anche un caseifico e Agrinsieme, il coordinamento che vede unite Confagricol- un setificio. tura, Cia e Cooperative agricole rappresenta un passo im- Dopo il periodo napoleonico, la proprietà fù smembrata e portante per un proposta comune. Ma è necessario andare divisa fra varie famiglie per poi essere acquisita dall’Inge- oltre e cercare nuove forme di collaborazione con l’industria gner Guido Kofler, sotto la cui guida fu iniziato un processo agroalimentare e con la rete distributiva. Gli agricoltori de- di razionalizzazione e ammodernamento della proprietà. vono condividere obiettivi comuni ed importanti in tema Oggi Villa Ca Tron riapre le sue porte a chiunque desideri di produzione e poi devono costruire nuove collaborazioni riscoprirne gli ambienti ricchi di storia e di tradizione. all’interno della filiera. Così salveremo la nostra attività e Il luogo è infatti a disposizione per ricevimenti ed eventi di daremo un contributo tangibile per salvare il nostro Paese”. vario tipo. AgrImpresa 7-8 9
Focus OGM Ogm: è ora di fare chiarezza nell’interesse di produttori e consumatori L’Italia deve decidere, o si adottano le misure di coesistenza o si invoca la clausola di salvaguardia I l problema non è essere favorevoli o contrari agli Ogm, il problema è fare chiarezza normativa e dare fiducia alla ri- cerca scientifica. I tempi della politica e della magistratura non sono quelli delle imprese e dei cittadini. Lo sottolinea Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, che interviene – nel gior- no della manifestazione anti- Ogm a Roma - sulla vicenda delle semine di mais transgenico in Friuli che ha visto schieramenti e opinioni contrapposti sulla procedura di autorizzazione nazio- nale che l’Italia ha sinora utilizzato per impedire le semine. Con- fagricoltura non crede che siano utili le manifestazioni di piazza che alimentano il clima da guerra di religione e non favoriscono un dibattito costruttivo, basato su elementi scientifici. I problemi sono altri, gli alimenti con prodotti Ogm sono già sulle nostre tavole, da anni, ma gli agricoltori italiani non possono coltivarli. I maiscoltori attendono di sapere se potranno essere applicate le norme europee da noi impedite dalla caccia alle streghe e se potranno o meno utilizzare una nuova tecnologia diffusa in tutto le la magistratura non si è ancora definitivamente pronunciata. il mondo. La Corte di Giustizia di Lussemburgo si è pronunciata L’Italia deve decidere. O si adottano le misure di coesistenza e si per la seconda volta, ribadendo che le varietà mais MON 810 non apre la strada alla possibilità di utilizzare sementi Ogm, oppure possono essere assoggettate a una procedura nazionale di auto- si invoca la clausola di salvaguardia dimostrando, con dati scien- rizzazione. Il nostro ministero per le Politiche agricole continua tifici riferiti alla nostra realtà (che nessuno però sinora è stato in a contrapporsi, ribadendo il diritto dello Stato di condizionare la grado di produrre), gli eventuali rischi per l’uomo o per l’ambien- coltivazione. te che inducono a vietare queste coltivazioni. Non c’è alternativa. Siamo uno strano Paese. Dopo due pronunce della Corte di Giu- E sicuramente tra le alternative non c’è la situazione incerta e stizia non si è ancora deciso in merito ad una semina eseguita tre contraddittoria in cui purtroppo si trovano oggi ad operare gli anni fa che ha anche generato un procedimento penale sul qua- agricoltori. Il caso dell’Azienda Fidenato L’agricoltore friulano Giorigio Fidenato nel 2010 aveva seminato nella sua azienda mais geneticamente modificato MON810. La Procura della Repubblica di Pordenone nel 2011 pone sotto sequestro tutti i beni dell’azienda disponendo l’apposizione dei sigilli ai capannoni e ai poderi agricoli. Il 6 Giugno 2013 però il tribunale di Pordenone revoca il sequestro dell’azienda. La sentenza è emessa successivamente al pronunciamento della Corte di Giustizia di Lussemburgo, con cui viene chiarito che la messa in coltura di Ogm ‘’non può essere assoggettata a una procedura nazionale di autorizzazione’’ in quanto l’impiego e la commercializzazione di quelle varietà è stato autorizzato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri dell’Ue. Preso atto dell’ordinanza della Corte, il Tribunale di Pordonone scrive nella sentenza: “il fatto storico ascritto al dott. Fi- denato non può essere considerato reato dall’ordinamento nazionale: ciò comporta la sopravvenuta dissolvenza del fumus commissi delicti, che impone la decadizione del vincolo”. In sostanza la sentenza dice che seminando mais Ogm Fidenato non ha commesso reato. 10 AgrImpresa 7-8
Speciale Pac Riforma della Pac “verso il 2020” Raggiunto l’accordo, ecco come sarà la nuova Pac L a Commissione europea, il Consiglio dei Ministri UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto il 26 giugno scorso un’intesa politica per l’approvazione della rifor- ma della PAC ‘verso il 2020’. Si tratta di una riforma comples- sa, la quinta in venti anni dopo la riforma Mac Sharry del 1992, Agenda 2000 del 1999, la riforma Fischler del 2003 e la Health Check del 2009. L’intesa raggiunta di fatto vara la riforma subordinandola alle ultime decisioni sulle prospettive finanziarie pluriennali del bi- lancio dell’UE 2014-2020. In ogni caso è praticamente stato definito il testo dei quattro re- golamenti (su pagamenti diretti, Ocm unica, sviluppo rurale e regolamento finanziario orizzontale) che costituiscono l’ossatura della riforma. I testi ora andranno affinati ed approvati, dopo la pausa estiva, nelle sedi istituzionali dei protagonisti del trilogo. erogati per capo zootecnico; i pagamenti “redistributivi” (sup- Aspetti generali plementari per i primi ettari, sino ad un limite massimo di 30 a Il negoziato della riforma è stato lungo; dalla presentazione delle discrezione dello Stato membro). proposte di regolamento (novembre 2011) sono trascorsi quasi Gli Stati membri possono istituire un regime forfetario per i pic- due anni e quasi tre dalla prima “comunicazione” della Commis- coli agricoltori che sostituisce tutti gli altri pagamenti e che non sione europea. è soggetto a impegni di greening. Il pagamento forfetario è di I regolamenti entreranno in vigore dal primo gennaio prossimo massimo 1.250 euro/anno e può essere versato utilizzando sino anche se gli effetti pratici per le imprese decorreranno dal 2015, al 10% del plafond finanziario. con un anno di ritardo rispetto al previsto. La gestione del massimale finanziario è un aspetto chiave per Le risorse complessivamente destinate alle misure della politi- l’applicazione dei pagamenti diretti. In pratica rispetto al tota- ca agricola comune sono suddivise come sempre in pagamenti le delle risorse (per l’Italia poco meno di 4 miliardi di euro per diretti, largamente prevalenti, sviluppo rurale, con il cofinan- anno a regime) sarà necessario detrarre prima il 30% per de- ziamento dalle risorse nazionali e altre dotazioni afferenti ad stinarlo ai pagamenti di inverdimento e poi sino al 2% (l’esatta interventi di mercato anche per specifici settori (es. ortofrutta, percentuale è individuata dagli Stati membri) per i pagamenti vitivinicolo, etc.). dei giovani agricoltori. Poi è possibile destinare sino al 5% del Con la riforma si può affermare che praticamente il 30% delle massimale per pagamenti nelle aree soggetti a vincoli naturali, risorse comunitarie impegnate per il settore agricolo sono de- tra il 10 ed il 15% del massimale per i pagamenti accoppiati e sino stinate a obiettivi ambientali. Infatti il 30% dei massimali per al 30% del massimale per i pagamenti ridistributivi. Una porzio- i pagamenti diretti sarà utilizzato per il cosiddetto pagamento ne del massimale finanziario potrà essere destinata al “secondo di greening (“inverdimento”) ed il 30% di quelle utilizzate per pilastro” della Pac. La rimanente parte costituisce la quota resi- lo sviluppo rurale sarà obbligatoriamente destinato a misure duale di risorse da utilizzare per calcolare il pagamento di base. agro-climatiche-ambientali, forestazione, agricoltura biologica, investimenti per l’ambiente ed il cambiamento climatico, premi Pagamento di base Natura 2000 per le zone soggette a vincoli naturali e per i servizi In pratica i titoli disaccoppiati attualmente in possesso degli silvo-climatico-ambientali e di salvaguardia delle foreste. agricoltori cesseranno di aver valore al 31 dicembre 2014 e ver- ranno sostituiti da nuovi titoli assegnati in proporzione a tutte Pagamenti diretti le superfici ammissibili (praticamente tutta la superficie agrico- Si tratta del principale capitolo della riforma sia per la portata la incluse le foraggere, i vivai ed i “cedui a rotazione breve” ed finanziaria degli strumenti, che rappresentano circa i due terzi escluse le coltivazioni forestali) dichiarate nel 2015, primo anno della spesa agricola, sia per i notevoli cambiamenti all’assetto at- di entrata in vigore della riforma. Gli Stati membri possono co- tuale determinati dalla riforma. munque decidere che il numero di diritti sia pari al numero di Si conferma infatti il nuovo sistema di pagamenti diretti che ettari ammissibili dichiarati dal beneficiario nel 2013. Il valore deve prevedere, sulla stessa superficie: un pagamento di base; un dei diritti sarà in via generale unico a partire dal 2015 per tutto pagamento di greening (“inverdimento”); un pagamento supple- il territorio nazionale (flat rate) o differenziato per aree regionali mentare riservato ai giovani agricoltori. (anche questa è una scelta a disposizione degli Stati membri). I A questi pagamenti lo Stato membro può aggiungere quelli: per diritti disaccoppiati saranno concessi per le superfici dichiarate le aree con vincoli naturali; i pagamenti “accoppiati” (tipo ex nel 2015 ai soli “agricoltori attivi”, che hanno ricevuto un paga- articolo 68) per alcune produzioni e che possono essere anche mento diretto nel 2013 (non più 2011 come proposto originaria- AgrImpresa 7-8 11
Speciale Pac mente). Gli Stati membri possono altresì ammettere i produttori che, pur non avendo presentato domanda nel 2013 hanno pro- dotto ortofrutta, prodotti florovivaistici, patate e/o hanno col- tivato viti. E’ prevista una riserva finanziaria per le imprese di nuova costituzione e per altre fattispecie, attivata da un prelievo del 3% del massimale finanziario; il primo anno tale percentuale può anche essere superiore in base al fabbisogno. Convergenza interna dei pagamenti Per evitare un immediato allineamento al pagamento unico, agli Stati Membri sarà consentito di adottare in alternativa un mec- canismo di: convergenza graduale entro il 2019 (data entro cui si unificano i pagamenti – nazionali o regionali – a partire da un valore iniziale collegato al riferimento storico rappresentato dai titoli/pagamenti del 2014); convergenza parziale che consiste in un avvicinamento alla media dei pagamenti dei produttori senza unificare i pagamenti nel 2019. La convergenza parziale prevede Oltre alle fasce di esenzione (sopra i 10, 30 e 15 ettari rispetti- che tutti i produttori abbiano diritto a pagamenti pari al 60% del vamente per diversificazione e AFE) sono previste diverse esen- pagamento medio nazionale/regionale. Lo Stato membro può co- zioni dagli obblighi di greening, per le aziende con una certa munque prevedere che la perdita dei produttori storici sia conte- percentuale minima (75%) di superfici foraggere, a riposo, a nuta al massimo entro il 30%. Se il rispetto del requisito del 60% leguminose, in sommersione (risaie) o combinazioni tra esse. minimo non consente di garantire che la perdita dei produttori Generalmente però a patto che le altre superfici non eccedano il sia contenuta entro il 30%, la percentuale minima di pagamento limite di 30 ettari. Dalla natura degli impegni di greening emer- si riduce comunque di conseguenza. ge poi che gli obblighi di inverdimento non si applicano alle col- tivazioni diverse dai seminativi; salvaguardando così le arboree Pagamento di “inverdimento” come stabilito dalle ultime decisioni del trilogo. Il pagamento è versato per tutte le superfici ammissibili può es- sere uguale per tutti i produttori o, a scelta dello Stato membro, Pagamento supplementare per giovani agricoltori proporzionato al pagamento di base di ciascuno di essi. Gli im- Gli stati membri devono riservare una quota del massimale fi- pegni di greening richiesti agli agricoltori per ottenere tale paga- nanziario per i pagamenti diretti (sino al 2%) per aumentare i mento sono tre (Gli Stati membri possono comunque prevedere pagamenti di base dei giovani agricoltori per un periodo massi- in alternativa “pratiche equivalenti” in termini di benefici per mo di 5 anni. La maggiorazione può essere calcolata in vari modi l’ambiente): ed è pari in via generale al 25% del pagamento medio nazionale 1. diversificazione dei seminativi: per le aziende con più di 10 o del beneficiario. Può essere concessa per un numero massimo ettari e meno di 30 ettari è obbligatorio avere la presenza di ettari compreso tra 25 e 90 ettari sempre a scelta dello Stato di almeno due coltivazioni in campo. Per le aziende con più membro. di 30 ettari di seminativo le colture devono essere tre (la principale non deve occupare più del 75% della superficie; le Pagamento per le aree con vincoli naturali prime due non più del 95%); Si tratta di pagamenti che lo Stato membro può concedere per gli 2. mantenimento delle foraggere permanenti: divieto di con- ettari situati in aree con vincoli naturali definite con i criteri e le versione delle foraggere permanenti individuate dagli Stati metodologie fissate dal regolamento sviluppo rurale. membri nelle aree sensibili; 3. creazione di aree a focus ecologico (AFE): obbligo per le Pagamenti “accoppiati” aziende con più di 15 ettari di seminativo di destinare a “fo- Possono essere concessi per ettaro e per capo ad una serie di cus ecologico” una percentuale del 5% (aumentabile a 7% produzioni (si tratta delle produzioni agricole tradizionalmente dal 2017) della propria superficie a seminativi. oggetto della Pac escluso il tabacco) sul modello di quanto sinora previsto con l’articolo 68 del regolamento n. 73/2009. E’ consen- tito utilizzare in via generale per questi pagamenti l’8% del mas- simale finanziario nazionale più il 2% da destinare allo sviluppo delle proteine vegetali. Per gli Stati membri come l’Italia, che in passato hanno usato più del 5% di massimale di aiuti accoppiati, è consentito di arrivare sino al 13% del budget, sempre più 2% per le coltivazioni proteiche. Pagamento redistributivo Può essere concesso dagli Stati membri un pagamento pari al 65% del pagamento medio nazionale/regionale per i primi 30 et- tari dichiarati dai beneficiari. Si può utilizzare a tal fine sino al 30% del massimale nazionale. Un aspetto rilevante introdotto dalla riforma per i pagamenti diretti è la selettività. I pagamenti sono concessi solo agli agricoltori attivi e con possi- 12 AgrImpresa 7-8
Speciale Pac bili riduzioni operate tramite “degressività” e capping (“plafona- OCM unica mento”). Su questi aspetti - che comunque sono subordinati, per quanto riguarda degressività e capping, all’accordo politico sul Si tratta del regolamento più articolato e complesso della politica bilancio UE - l’intesa politica prevede quanto segue: agricola comune che prevede i vari strumenti di gestione di mer- cato per tutti i settori. Agricoltori attivi La riforma ha inciso su vari aspetti. E’ stata definita una “lista nera” dei soggetti esclusi a priori dai In primo luogo sugli strumenti di limitazione fisica delle produ- pagamenti diretti come “agricoltori non attivi” (esattamente i zioni. Viene confermata la fine delle quote latte al 31 marzo 2015 soggetti che gestiscono aeroporti, servizi ferroviari, impianti (senza prevedere strumenti alternativi di gestione degli squilibri idrici, servizi immobiliari e terreni sportivi e ricreativi). Tali sog- di mercato) e viene prorogata al 2017 la fine delle quote zucchero getti però possono essere considerati “in attività” a talune condi- dopo la quale lo zucchero bianco sarà comunque ammesso all’a- zioni. Gli Stati membri possono comunque aggiungere a questa iuto per lo stoccaggio privato. lista eventuali altre aziende o attività non agricole analoghe a Caso a parte è quello dei diritti di impianto vitivinicoli. il nuovo quelle elencate. Possono inoltre escludere i soggetti la cui attività sistema di autorizzazioni inizierà il 2016 e terminerà nel 2030. agricola sia insignificante rispetto al complesso delle proprie at- E’ possibile un aumento delle autorizzazioni sino all’1% annuo a tività economiche. Il requisito di agricoltore attivo si applica solo discrezione degli Stati membri. Gli attuali diritti possono essere oltre 5mila euro di pagamenti e comprende sempre anche una convertiti in autorizzazioni entro il 2015 (lo Stato membro può minima attività di manutenzione – che va al di là delle regole di concedere per la conversione sino a tutto il 2020). La durata delle condizionalità – da realizzare nelle aziende in cui sono preva- autorizzazioni è in via generale di tre anni; quelle ottenute da lenti le superfici “mantenute naturalmente in uno stato adatto al conversione di diritti hanno la medesima durata dei diritti ori- pascolo o alla coltivazione”. ginari ma, in ogni caso, se non utilizzate, cessano di aver valore entro il 2018 (ed entro il 2023 se lo Stato membro proroga sino al 2020 il periodo in cui si può richiedere la conversione). Sono stati prorogati i programmi “latte nelle scuole” e “frutta nelle scuole”; per quest’ultimo il finanziamento è stato portato da 90 a 150 milioni di euro per anno. Per la gestione delle crisi è stata istituita una apposita riserva attivabile in caso di squilibri di mercato. Sempre durante le crisi la Commissione può autorizzare le OP e le organizzazioni inter- professionali ad assumere particolari misure temporanee per ristabilire l’equilibrio di mercato (es. ritiri e ammassi privati). Di rilievo il riassetto alla materia delle organizzazioni di produt- tori e dell’interprofessione: il riconoscimento di OP ed OI coprirà tutti i settori e la costituzione di nuove organizzazioni ricono- sciute sarà finanziata dallo sviluppo rurale (v. dopo). Prevista an- che la possibilità di contrattualizzazione collettiva per la vendita di olio di oliva, carni bovine, cereali e altri seminativi. Tra le misure di mercato si segnalano: • la fissazione del prezzo di riferimento a 1.779 euro/tonn per l’ammasso privato di olio di oliva extra vergine (1.710 euro/ Degressività e capping (“plafonamento”) tonn per il vergine e 1.524 euro/tonn per il lampante con E’ uno degli aspetti meno definiti dall’intesa politica e che po- due gradi di acidità libera, ridotto di 36,7 euro/tonn per trebbe subire delle modifiche in base all’intesa sul bilancio plu- ogni grado di acidità in più). SI confermano quindi i livelli riennale, soprattutto in ordine alle percentuali di riduzione. La di “prezzo rappresentativi” dell’attuale OCM unica; degressività si applicherebbe obbligatoriamente in tutti gli Stati • l’inserimento del grano duro tra i prodotti oggetto di in- membri, con una riduzione del 5% per i pagamenti diretti sopra tervento (anche se non è stato fissato il periodo di apertura i 150 mila euro; sarebbe applicabile in via solo volontaria il tet- dell’intervento stesso); to massimo di pagamenti, a discrezione degli Stati membri che • l’incremento da 30 a 50 mila tonnellate di intervento per il hanno anche la facoltà di prevedere una detrazione dagli importi burro; assoggettabili a degressività e capping, pari al costo della mano- dopera sostenuto nell’anno precedente. Se gli Stati membri pre- vedono il “pagamento redistributivo” utilizzando almeno il 5% del massimale potrebbero decidere di non applicare la regressi- vità obbligatoria. Infine, un aspetto rilevante già applicabile da quest’anno è la cosiddetta “disciplina finanziaria” e cioè la ridu- zione dei pagamenti diretti in caso di superamento del massima- le finanziario per il primo pilastro previsto nel bilancio UE. La riduzione, proporzionale, si applicherà solo per gli importi su- periori a 2mila euro (non 5mila come originariamente proposto dalla Commissione europea). Rimane impregiudicata la decisio- ne sull’applicazione della “disciplina” per l’esercizio finanziario 2014 (domande di pagamento del 2013). AgrImpresa 7-8 13
Speciale Pac • la soppressione delle “organizzazioni di operatori” nel set- rurali, alle aree montane, alle piccole aziende, alla lotta/adatta- tore olivicolo; mento al cambiamento climatico, alla biodiversità ed alla filiera • la fissazione della durata minima e massima (2 e 5 anni) per corta alimentare. i programmi operativi degli ortofrutticoli; Ecco alcune delle principali misure attivabili con i programmi di • la possibilità per gli Stati membri di fissare – su richiesta sviluppo rurale: di una OP, di una OI riconosciuta o di un gruppo di opera- • promozione dell’innovazione attraverso la cooperazione tra tori – norme vincolanti per la regolamentazione dell’offerta mondo dell’agricoltura e mondo della ricerca. Nell’ambito di prosciutti Dop e/o Igp (estendendo quindi la possibilità del “partenariato europeo per l’innovazione” (PEI) si po- oggi già prevista per formaggi a denominazione di origine o tranno attivare varie misure relative agli investimenti, al indicazione geografica protetta); trasferimento di conoscenze etc. per favorire l’introduzione • una serie di disposizioni derogatorie per il settore lattie- dell’innovazione nelle imprese agricole; ro-caseario nell’organizzazione economica del prodotto e • ristrutturazione, modernizzazione ed investimenti nelle nell’interprofessione; imprese agricole. Tra l’altro, vengono stabilite alcune con- • la possibilità per gli agricoltori di contrattare collettivamen- dizioni per ammettere al finanziamento gli investimenti che te per la commercializzazione di taluni prodotti (olio di oli- comportano un incremento netto di superfici irrigate; va, carni bovine, cereali e alcuni seminativi); • insediamento dei giovani agricoltori. Accanto al premio di • la soppressione dell’aiuto per il latte scremato e il latte scre- primo insediamento (sino a 70 mila euro) nel’ambito di bu- mato in polvere per l’alimentazione dei vitelli e per la pro- siness plan è possibile finanziare anche investimenti, for- duzione di caseina. mazione e servizi di consulenza. Il premio di primo insedia- mento è concesso solo prevedendo che il giovane agricoltore rientri, entro 18 mesi dall’insediamento, nella qualifica di “agricoltore attivo”; • piccole aziende. Previsto un aiuto all’avviamento fino a 15 mila euro per piccola azienda; • aiuto all’avviamento di OP, con un aiuto in percentuale de- crescente del valore della produzione commercializzata nei primi cinque anni (da 10% poi progressivamente ridotto) dal riconoscimento dell’OP; il tutto per un massimo di 100 mila euro per anno; • pagamenti agroambientali, per impegni che vadano al di là della condizionalità e della minima manutenzione richiesta per le superfici per evitare doppi pagamenti; • agricoltura biologica. Da oggi costituirà una misura a sé ri- Sviluppo rurale spetto alle misure agroambientali; • incentivi alla forestazione. Per le specie a rapido accresci- La struttura del “secondo pilastro” della Pac non cambia nella mento – come d’altronde previsto sinora –il finanziamento sostanza con la riforma ma semmai si semplifica e si rende più coprirà solo il costo di impianto. Non sono comunque am- flessibile aprendo a nuovi obiettivi e strumenti della politica di missibili le specie a rapido accrescimento se destinate a pro- sviluppo rurale. duzione di energia rinnovabile. Spetterà come sempre agli Stati membri organizzare le varie mi- • pagamenti per aree con vincoli naturali. E’ prevista una sure (non più articolate in “assi” con minime percentuali di al- nuova delimitazione dal 2018. E’ stata prevista una misu- locazione delle risorse come accade attualmente) in Programmi ra transitoria per continuare, a certe condizioni, a erogare i di Sviluppo Rurale nazionali e/o regionali. Una novità assoluta, pagamenti anche per le aree che non sono più incluse nella richiesta dall’Italia, è appunto la possibilità di avere approvati ed nuova perimetrazione di aree svantaggiate. in vigore contemporaneamente programmi nazionali e regionali. • gestione del rischio. Si tratta di una notevole innovazione. Le misure di sviluppo rurale si articoleranno secondo sei “pri- Con lo sviluppo rurale sarà possibile finanziare sia i premi orità”: per assicurazioni agevolate per le calamità naturali e le ma- 1. rafforzare il trasferimento di conoscenza ed innovazione; lattie animali e vegetali (oggi è attivabile il pagamento “ex 2. migliorare la competitività di tutte le tipologie di agricoltu- articolo 68”) oppure anche gli indennizzi e le spese di fun- ra e di gestione sostenibile delle foreste; zionamento dei fondi mutualistici costituiti da agricoltori 3. promuovere l’organizzazione della catena alimentare inclu- per indennizzare i soci in caso di calo del reddito superiore se le fasi di trasformazione e commercializzazione e la ge- al 30% rispetto agli anni precedenti. L’indennizzo in questo stione del rischio; caso può coprire sino al 70% della perdita subita. 4. recupero , mantenimento e miglioramento degli ecosistemi; Alcune misure di sviluppo rurale come i pagamenti per l’agricol- 5. efficienza nell’uso delle risorse e transizione verso un’eco- tura biologica, ma anche quelli per le aree con svantaggi naturali nomia low carbon; e i contributi per le assicurazioni agevolate, saranno garantiti 6. conclusione sociale, lotta alla povertà e sviluppo economico solo agli “agricoltori attivi”.Le risorse per lo sviluppo rurale de- delle aree rurali. vono essere utilizzate per almeno il 30% per le seguenti misure: Il tutto viene coordinato in sinergia con gli altri fondi strutturali investimenti ambientali e per combattere il cambiamento clima- comunitari nell’ambito di Accordi di Partenariato a livello nazio- tico; forestazione; agro-ambiente; agricoltura biologica; aree Na- nale. E’ possibile articolare gli interventi anche in sottoprogram- tura 2000; aree con svantaggi naturali; servizi silvo-ambientali. mi che potranno essere dedicati ai giovani, alle donne nelle aree E’ infine confermata la possibilità di destinare risorse ai proget- 14 AgrImpresa 7-8
Speciale Pac ti LEADER che acquisiscono maggiore enfasi per la strategia di ultime due solo quando saranno recepite in tutti gli Stati sviluppo rurale (va riservato nella programmazione almeno il 5% membri; delle risorse) e possono operare con l’approccio comune e coordi- • del sistema integrato di gestione e controllo che prevede i nato a tutti i fondi strutturali. meccanismi di presentazione delle domande di pagamento e le successive verifiche per l’erogazione dei premi con le an- Regolamento orizzontale nesse eventuali sanzioni. Si tratta del regolamento che definisce il funzionamento: Tra le novità previste dal regolamento orizzontale: • del sistema di consulenza aziendale (la lista delle tematiche • le sanzioni per il non rispetto degli impegni di “inverdimen- oggetto di consulenza agli agricoltori – finanziabile attra- to” potranno coprire sino al 100% dei pagamenti stessi per verso lo sviluppo rurale – è stata ampliata tra l’altro ai paga- i primi due anni di applicazione della riforma e, dal 2017, menti di greening, alle minime condizioni di gestione delle anche sino al 125% del pagamento di greening; superfici, alla “direttiva acqua” e alla “direttiva uso sosteni- • sarà previsto un piano pluriennale di valutazione e moni- bile dei fitofarmaci”; toraggio degli effetti della politica agricola comune e della • della condizionalità (norme obbligatorie e requisiti obbliga- sua riforma. Gli indicatori che saranno calcolati potranno tori richiesti, pena una loro riduzione sino al 100%, per la servire per eventuali adattamenti successivi della norma- concessione di tutti pagamenti diretti, di alcuni pagamenti tiva stessa. La Commissione presenterà un rapporto prima di sviluppo rurale e dell’Ocm vino). La riforma precisa che della fine del 2018; rientrano negli obblighi di condizionalità anche il manteni- • gli stati membri dovranno garantire trasparenza e piena mento dei pascoli permanenti nonché la “direttiva acqua” pubblicità ai dati relativi ai beneficiari dei pagamenti della e la “direttiva uso sostenibile dei fitofarmaci” ma queste PAC e dei relativi importi percepiti con la sola eccezione dei beneficiari del regime dei piccoli agricoltori. Art.68: importi premi accoppiati Pac 2012 ART. 68: IMPORTI DEFINITIVI PER LE PRODUZIONI VEGETALI SETTORE IMPORTO 2012 IMPORTO 2011 IMPORTO 2010 Avvicendamento biennale 100 €/ha 92 €/ha 100 €/ha Barbabietola da zucchero 385,88 €/ha 300 €/ha 231,25 €/ha Olio di oliva (Dop, Igp, biologico) 0,2377 €/kg 0,3515 €/kg 0,3067 €/kg Tabacco gruppi varietali 01, 02, 03 e 04 0,4161 €/kg 0,3165 €/kg 0,2422 €/kg Tabacco varietà Kentucky 1,2653 €/kg 1,035 €/kg 0,8226 €/kg Tabacco varietà Nostrano del Brenta 0,7908 €/kg 0,6473 €/kg 0,5141 €/kg Danae Racemosa 7016,55 €/ha 7057,88 €/ha 5702,77 €/ha ART. 68: IMPORTI DEFINITIVI PER LE PRODUZIONI ANIMALI I M P ORT O IMPORTO IMPORTO SETTORE 2012 2011 2010 Latte 5,0358 €/t 5,4823 €/t 5,557 €/t Vitelli nati Primipare di razze da carne iscritte ai Llgg 162,82 €/capo 170,11 €/capo 172,3 €/capo da vacche Pluripare di razze da carne iscritte ai Llgg 122,11 €/capo 127,58 €/capo 129,23 €/capo nutrici A duplice attitudine iscritte nei registri anagrafici 48,84 €/capo 51,03 €/capo 51,69 €/capo Bovini ma- Conformi ad un disciplinare di etichettatura facoltativa 40,46 €/capo 42,17 €/capo 42,63 €/capo cellati Certificati ai sensi del reg. Ce 510/2006 (Igp) 72,83 €/capo 75,92 €/capo 76,73 €/capo Montoni acquistati, iscritti ai Llgg e geneticamente selezionati 247,89 €/capo 300 €/capo 300 €/capo resistenti alle scrapie Montoni di età inferiore o uguale a 5 anni, detenuti in azienda, 57,84 €/capo 70 €/capo 70 €/capo iscritti ai Llgg e geneticamente selezionati resistenti alle scrapie Ovicaprini Ovicaprini macellati e certificati ai sensi del Reg. Ce 510/2006 12,39 €/capo 15 €/capo 15 €/capo (Dop/Igp) Ovicaprini allevati con un coefficiente di densità inferiore o 8,26 €/capo 10 €/capo 10 €/capo uguale a 1,0 Uba/ha AgrImpresa 7-8 15
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