INSIEME - COSTRUIRE - GRUPPO SCOUT VIBO VALENTIA 1 "HELDER CAMARA"
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camminiamo ■ ■ ■ ■ aprile 2022 SCOUT insieme costruire SCOUT Anno XLVIII - n. 8-11 aprile 2022 - Settimanale - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/ C / PD
costruire camminiamo costruire SCOUT insieme aprile 2022 p5 EDITORIALE Uno Scout è per sempre! p36 Un presidio per il bene comune David Sassoli: l'Uomo della Partenza p38 Lo stile di un'esperienza solidale p6 BenèPossibile È tempo di Agorà p40 Scouting for Europe p16 Costruire comunità aperte p44 Comunità in marcia p20 Fratelli tutti p46 Comunità o community? p22 Proiettarsi nel domani p26 Costruttori di pace RUBRICHE 18 Media p32 Ardi per servire corri verso il prossimo 19 #parolecheparlano 30 ScoutEU 42 ECOScout p34 Fare comunità per salvare il creato 43 Spiritualità >>>> camminiamoinsieme.agesci.it
Camminiamo Insieme editoriale Uno Scout è per sempre! European Parliament David Sassoli: l'Uomo della Partenza David Maria Sassoli (1956 – 2022) è stato un giornalista, conduttore televisivo, politico italiano e presidente del Parlamento europeo dal 2019 fino al giorno della sua morte. In un numero che racconta l’impegno e crescita mai banale. La relazione dalla zona di comfort in cui ognuno delle Agorà di BenèPossibile e appro- non era solo scambio o interlocuzio- di noi talvolta si rifugia. fondisce il tema della costruzione di ne, ma diventava palestra di dialetti- Aprirsi al cambiamento è un mes- comunità aperte per la cooperazione ca poggiando su una volontà di usci- saggio che riguarda la politica, la al bene comune, non poteva manca- re sempre accresciuti culturalmente vita, ma anche le realtà in cui siamo re l’omaggio e il ricordo di uno Scout e personalmente. La curiosità, il rifiu- chiamati ad operare, lo scautismo in che credeva fortemente nella buona to del conformismo, la volontà con- primis. “Non sederti mai”, mi diceva, politica, che si è speso instancabil- tinua di cercare risposte animavano spronandomi ad aprirmi. Un richia- mente per l’Unione Europea dei dirit- questo luogo. Non posso non ricor- mo che nella mia testa ha sempre ti e delle opportunità, che ha servito dare i rientri in macchina a notte risuonato come il classico invito a con grande Fede l’umanità in verità e tarda in cui, al termine di una serie “rimboccarsi le maniche”. giustizia, inseguendo la pace e l’in- di incontri istituzionali, si intrattene- Lo sguardo oltre: quando ripeteva tegrazione. va a leggere le singole sfumature di di non aver paura della complessi- Ci parla di lui Francesco Scoppo- ogni incontro o tema sottopostogli tà voleva dire di alzare lo sguardo e la, capo scout del Lazio, un suo ca- invitandomi a non banalizzare mai leggere l’insieme. Significava dare ro amico. quanto vissuto. colore alle sfumature, farle vivere, « Parlare oggi di David e di quel- lo che è stato è operazione bella e complessa. L’educazione alla cittadinanza era l’approdo ricorrente nei suoi inter- venti. Una meta che da un lato cer- cava di tradurre nella realtà di oggi il unire i tasselli. Facendolo, maturava una capacità di aspettare che oggi è modernità. Nelle lunghe discussio- ni a Bruxelles, negli anni precedenti David è stato innanzitutto uno scout significato più autentico dello scau- alla sua elezione a presidente del e lo è stato sempre in ogni dimensio- tismo come movimento educativo, Parlamento, non mancava mai di ri- ne della sua vita. Talvolta, in una logi- ma dall’altro presupponeva un signi- petermi come le divisioni, se non ri- ca di semplificazione per riconosce- ficato più approfondito di democra- condotte ad unità, accentuano delle re delle somiglianze tra gli uomini zia. Lo scautismo vissuto non solo diseguaglianze di cui è compito del- pubblici ed il nostro agire, riportiamo come luogo di educazione, ma come la Politica farsi carico. il marchio scout quasi fosse un bol- palestra di cittadinanza secondo lo Ecco la formazione scout di David: lino, ma nel caso specifico si è trat- spirito più autentico di B.-P. persona, cittadino, le grandi scelte tato di un elemento imprescindibile Nel saluto agli R/S del Lazio in par- dello scautismo che si concretiz- sia della formazione che dell’azione tenza per un EPPPI a Ventotene il zano nei passi della vita. I passag- stessa del David Sassoli uomo, gior- centro del suo ragionamento pog- gi della vita che, con le lenti delle nalista, politico, padre ed amico. giava, in relazione al tema dell’Euro- scelte della Partenza, acquisiscono Con David il tema centrale è diven- pa ma applicabile a diversi contesti, una consapevolezza e una maturità tato quello della relazione. Una re- sulla necessità di trasformare le in- diversa. lazione sana, che poggiava sulla dividualità in una identità comune Ogni volta che ci salutavamo mi di- fiducia e sulla cura quotidiana. Una partendo dalle relazioni e richiaman- ceva “Evviva, teniamoci stretti” ed “Non c'è prova migliore del progresso di una civiltà relazione che si alimentava in taluni do al coraggio e alla responsabilità. era in questo tenersi stretti che la re- che il progresso della cooperazione” casi, come nel mio personale, della È in quel messaggio che ho ritrovato, torica faceva spazio ad una dimen- » consuetudine familiare, ma che poi più di altre volte, il rimprovero che mi sione umana che manca, manca Johan Stuart Mill si trasformava in luogo di confronto faceva in maniera bonaria ad uscire tanto. 4 aprile 2022 aprile 2022 5
Camminiamo Insieme CamminiamoInsieme Camminiamo Insieme costruire BenèPossibile e comunità in azion Matteo Bergamini È tempo di Agorà Matteo Bergamini Agorà d’Italia Unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme che cambi e migliori il mondo in cui viviamo T antissime Zone e centinaia di clan/fuoco in tutta Italia hanno aderito a BenèPossibile. Con entusiasmo e passio- ne hanno accolto la proposta del percorso e hanno scelto di mettersi in gioco, nonostante le difficoltà del tempo che stiamo vivendo. Proprio questo tempo ci ha insegnato che è neces- sario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme che cambi e migliori il mondo in cui viviamo. Le Agorà hanno già cominciato ad incontrarsi, a condividere idee, a Elena Marengo progettare le azioni che realizzeranno sui territori costruendo allean- ze importanti con chi da tempo si spende solidalmente in progetti di promozione umana e sociale. 6 aprile 2022 aprile 2022 7
Camminiamo Insieme costruire Martina Zanlucchi | Un ambito di azione comune e condiviso BenèPossibile e che risponde a un’emergenza comunità in azion sempre attuale: indirizzare l’opera di | “Rappresentante non si diventa per caso: si viene scelti. Ciò fa BenèPossibile verso BenèPossibile nascere una consapevolezza: gli altri si fidano di me!” | gli immigrati | Agorà Zona stoffe, ha dato spazio ai giovani R/S molti risvolti e significati, ma che giorno in giorno di gente sempre trentino-alto adige della Regione per incontrarsi, discu- alla base, nel senso più letterale nuova. In sintesi: focalizzarsi sull’in- Nicola Veronesi, Arco 1 tere e scambiare opinioni. del termine, conserva un importan- tegrazione di immigrati, antichi e Ogni comunità aveva il compito, te concetto: Rappresentare. Rias- nuovi, un’emergenza sempre attua- Il 6 febbraio 2022 si è svolta a aguzzando la vista e le orecchie, di sumere in sé il proprio clan/fuoco. le. Trento la prima Agorà del progetto rilevare sul proprio territorio le ne- Riuscire a fare di tante voci che si canto all’altra, fare spazio ad ogni a individuare un obiettivo che stes- Il desiderio è quello di aiutare su più BenèPossibile che ha visto la parte- cessità e i bisogni che più di tutti propagano in mille direzioni op- voce che ha il diritto di essere ascol- se a cuore a tutti: la società, intesa fronti. Raccogliere beni e viveri da cipazione di quattordici ragazzi e ra- avevano l’urgenza di un interven- poste un unico suono concorde, in tata, espressa, rispecchiata, valoriz- dal punto di vista dell’inclusione e inviare nelle zone colpite dalla guer- gazze provenienti da ogni sperduta to. Una volta fatto ciò, ogni clan ha grado di racchiudere tutti i pensie- zata. dell’attenzione verso il territorio e ra, ma anche favorire l’inclusione valle del Trentino-Alto Adige. Da Lai- mandato a Trento un proprio porta- ri e le idee di un unico gruppo. Ciò E dall’incrocio di quattordici voci – verso i giovani. delle persone in fuga nelle comunità ves a Borgo Valsugana, da Bolzano voce, per confrontarsi con le impres- non significa affatto sopprimere le dietro le quali se ne celano decine e Dopo poco più di un mese, il 13 mar- del territorio. a Mori, l’assemblea si è colorata dei sioni e i desideri degli altri gruppi. singole individualità o omologare le decine – si sprigionano scintille che zo, in un mondo nuovo, inaspettato, Tutto ciò comporta fare rete con as- più disparati e variopinti fazzolettoni Ciascuno era lì in veste di rappre- multicolori diversità; ma piuttosto ri- accendono grandi progetti. dagli equilibri geopolitici stravolti, si sociazioni che già lavorano in que- e, animata da un tale arcobaleno di sentante. Una parola magica, dai dimensionarle, ritagliarle e, una ac- Senza dubbio essere rappresentan- è riunita una seconda Agorà. sta direzione, appoggiarsi ad esse e te è un ruolo dal quale scaturisce Dopo una serie di attente considera- dare un contributo concreto. una grande responsabilità. Un com- zioni, votazioni, proposte, mediazio- Ma oltre al servizio che caratterizza pito importante, che richiede tanta ni, si è infine giunti a un incontro, un ogni Rover e ogni Scolta singolar- pazienza, attenzione e misura e che ambito di azione comune e condivi- mente, l’Agorà del Trentino-Alto Adi- chiama in gioco tutto l’entusiasmo e so: indirizzare l’opera di BenèPossi- ge ha voluto inoltre lanciare a ogni l’animo che uno sappia dare. Un me- bile verso le realtà straniere presenti clan/fuoco la proposta di organiz- stiere solenne, forse. Parlamentare. in ogni Zona, realtà che specialmen- zare giornate-evento, tornei sportivi, Ma rappresentante non si diventa te di questi tempi si popolano di serate di riflessione. per caso: si viene scelti. Ed essere i destinatari di una simile scelta fa pensare, fa nascere una consapevo- Martina Zanlucchi lezza… gli altri si fidano di me. Tornando a fatti di cronaca più spicci, l’Agorà di febbraio è stata un’occasione per conoscersi (o ri- conoscersi) e, inizialmente, guar- darsi un poco in faccia a vicenda. Poi, rotto il ghiaccio, hanno avu- to inizio chiacchiere e racconti e ogni clan/fuoco ha avuto il proprio momento per portare all’attenzio- ne dell’assemblea i bisogni rilevati da ciascuno nel proprio piccolo. Al Alice Pizzorni Tobia Zenatti Tobia Zenatti termine del confronto si è arrivati 8 aprile 2022 aprile 2022 9
Camminiamo Insieme costruire Per noi rover e scolte, essere prota- gonisti di questa azione ed il senso BenèPossibile di responsabilità che deriva dal con- segnare nelle mani dei nostri utenti la traccia evidente del cambiamento e comunità in azion generato, è una ragione fortissima di impegno. Il nostro ad oggi, è un ser- vizio che non può interrompersi in | Municipio solidale riunisce 35 sigle estate o appena terminate le attività associative che si attivano per l’emergenza di Gruppo, che richiede tanta atten- pandemia. Una risposta concreta zione e impegno, sia in termini di a chi è in difficoltà | tempo, che nella gestione ordinaria dell’Hub. Abbiamo scoperto nella relazio- Agorà Zona Ostiense gli sforzi che il territorio, attraverso ne con gli utenti, uomini e donne di I ragazzi dell’Hub Zona Ostiense moltissime realtà associative, stava vizio rover e scolte della Zona. Dap- ca, legale e fiscale, tessendo una rete ogni età ed etnia, quanto importan- Foto Laura Pallotta attivando per sostenere e supporta- prima timidamente prendendosi in di solidarietà e sostegno in collabo- te sia l’accoglienza delle difficoltà re le evidenti debolezze sociali che carico 15 famiglie per totali trenta razione con tutte le altre associazio- altrui e quanto sia difficile mettere Era il novembre 2020, quando in emergevano in maniera prepotente persone ma che attualmente conta ni e l’amministrazione pubblica. piena pandemia, l’VIII Municipio di a causa della pandemia, dovute alla l’assistenza di 170 famiglie per oltre Roma Capitale decide di mettere perdita di lavoro e alle ridotte pos- 450 persone, alle quali da settembre a sistema alcune delle iniziative e sibilità di interazione umana. Ave- ad agosto, senza soluzione di con- vamo davanti anziani soli in grande tinuità, forniamo aiuto di ogni tipo, difficoltà, famiglie monoreddito sen- raccogliendo generi alimentari nei za stipendio, uomini e donne che supermercati del territorio, presso gli da un giorno all’altro avevano perso esercenti che abbracciano il proget- molto, per non dire tutto. to, presso i nostri Gruppi e le nostre Nasce così Municipio solidale, una parrocchie, coadiuvati nel servizio da rete composta da 35 sigle associa- giovani universitari non scout con i tive alla quale aderisce con slancio quali condividiamo questa impresa. anche l’Agesci Zona Ostiense andan- La nostra iniziativa, il nostro proget- do a creare e gestire uno degli otto tare sta indirizzando l’attenzione Hub territoriali incaricati di distribu- anche verso altre forme di sostegno, ire e consegnare a domicilio generi attivando corsi di italiano per stranie- alimentari, accompagnare i nuclei ri, prendendo accordi con medici e familiari nella richiesta di sostegno professionisti per l’assistenza medi- dalla Pubblica amministrazione e rispondere alle molte esigenze pro- l’altro al centro del proprio servizio. venienti dai cittadini e dalle cittadine Affidare nelle mani di noi rover e in situazione di debolezza. scolte questa responsabilità, con- Il progetto, ambizioso, ha visto segnarci la gestione completa del nascere una grande collaborazione progetto, affiancando uno staff di non solo tra i ragazzi appartenenti capi a supporto e garanzia, si è rive- all’Agesci e provenienti dai Gruppi di lata una scelta efficace da parte del tutta la Zona, ma anche con i ragaz- Consiglio di Zona per dare al proget- zi del CNGEI. All’interno dell’Hub, to una prospettiva duratura almeno dapprima ospitato nei locali di un nel medio periodo e la certezza che centro anziani e attualmente dalla il Bene è Possibile e che col proprio Comunità cristiana di base di San agire si può essere concretamente Alice Pizzorni Paolo, svolgono da allora il loro ser- operatori di cambiamento. 10 aprile 2022 11
Camminiamo Insieme costruire Agorà Zona Lecce ionica Giulia Pomarico, Casarano 2 BenèPossibile È iniziato tutto da una comunicazione arrivata dai nostri capi clan/fuoco, ina- spettata, da alcuni accolta felicemente e comunità in azion da altri un po' meno, ma alla fine, un po' per spirito scout un po' perché sentiva- Agorà Zona Modena lia, pronte a lottare per quel “Bene goals che hanno definito le Nazioni mo di volerci mettere in gioco, abbiamo BenèPossibile Pietro Gasparin, Modena 6 Possibile”, che è linfa vitale del no- Unite. Abbiamo conosciuto diverse tutti accettato l'invito. stro essere scout. L’albero quindi è realtà benefiche ed assistenziali del Il primo incontro e stato il 15 gennaio, Settembre 2020. Una piccola pattu- maturato e sta iniziando a dare i pri- nostro territorio e stiamo collabo- ci siamo conosciuti e abbiamo esposto glia di R/S della Zona di Modena si mi frutti, ma ancora, dopo quasi 18 rando con i rappresentanti affinché tutte le idee che avevamo pensato nelle Diego Morciano incontra per la prima volta per dar mesi, quel minuscolo seme, buttato portino nelle loro comunità R/S tut- riunioni fatte con i nostri clan/fuoco. vita ad un sogno chiamato Agenda a metà della via Emilia, continua a vi- to quello che hanno visto. Ogni clan/ Fin dall’inizio siamo stati molto aperti 2030, un minuscolo seme di cambia- vere ogni giorno più forte. Da ottobre, fuoco si sta infatti impegnando in un nell’ascoltare le opinioni altrui, non limi- mento viene gettato tra lo smog del- infatti, i 15 clan della zona di Mode- capitolo, dopo aver scelto su quale tandoci a sentirle ma provando a capir- la Pianura Padana. A più di un anno na, dopo aver dato il “la” iniziale per ambito dell’Agenda 2030 focalizzar- ne il perché e a pensare a come fare per da quella prima riunione è cambiato l’attuazione del progetto BenèPossi- lo, per raggiungere quel “Bene Pos- creare un progetto in grado di accoglierle praticamente tutto. Il mondo è stato bile, lavorano spalla a spalla nell’A- sibile” che renderà le nostre scolte e tutte. I capi Sara e Diego, e gli Incaricati investito ad ondate continue da una gorà che hanno da poco creato. «A i nostri rover cittadini del futuro co- della branca R/S della Zona Lecce Ioni- tempesta sociale, fatta di varianti, differenza degli altri “parlamentini”, scienti ed attivi. Abbiamo in mente ca, sono sempre stati disposti ad aiutar- disastri climatici, guerre e crisi eco- che sono stati creati in quasi ogni diversi progetti da proporre ai vari ci e a consigliarci su come progettare nomiche, che hanno sferzato, come città dello stivale, abbiamo interpre- clan/fuoco per trasformare l’Agorà al meglio e mettere in pratica le nostre un freddo vento invernale, sulle vite tato l’Agorà in una maniera tutta no- nel cuore pulsante della Zona. Una idee senza mai imporsi: in fondo è que- di tutti noi. Durante questi mesi però, stra», ci hanno raccontato Marcello sorta di organo rappresentativo dei sto lo spirito dell’Agorà, una piazza in cui tra il cemento delle strade ed i calci- Rossi, capo del Soliera 1, Claudia valori delle scolte e dei rover che ne si ascoltano tutte le idee e si intrecciano nacci dei cantieri in costruzione, ha Caneponi del Modena 8 e Simone fanno e faranno parte, pronto ad in- insieme per il bene della comunità. Con continuato a crescere senza sosta il Rampelli del Modena 1, coordinatori formare, organizzarsi ed agire». questo spirito abbiamo continuato il no- seme di quei pochi R/S. Nutrito dal del progetto. «Abbiamo infatti voluto Il territorio modenese è una terra ric- stro cammino, ci siamo incontrati altre coraggio e dalla perseveranza di chi unire la proposta, che è stata fatta a ca di risorse a livello commerciale e due volte e in ognuna abbiamo sempre Diego Morciano in uniforme e fazzolettone vive la tutta Italia dalla branca R/S naziona- produttivo, ma anche una delle zo- ampliato i nostri orizzonti cambiando i sua vita nel servizio, il seme si è fat- le, all’Agenda 2030. Attraverso una ne più inquinate d’Italia ed i ragazzi due progetti, che avevamo pensato ini- to pianta. serie di incontri stiamo cercando di dell’Agorà lo sanno bene. «Ho deci- zialmente di realizzare dividendo il grup- Da una singola pattuglia sono nate trovare un modo per agire in maniera so di partecipare a questo proget- po, in uno solo generato dall’unione dei decine e decine di Agorà in tutta Ita- pratica ed efficace, rispettando i 17 to – ci racconta Riccardo, rover del due precedenti. E così che da riqualifica- Modena 2 – perché sono pronto ad zione ambientale e comunità attiva sia- impegnarmi per cambiare le cose. mo arrivati al nostro programma attuale. Dopo anni di indifferenza da parte All’ultimo incontro, ci hanno chiesto di delle istituzioni del nostro territorio, realizzare un (imbarazzante) video per la nostra Provincia è davvero marto- i capi della Zona con la conferma della riata, soffocata dal cemento e dello nostra partecipazione all’incontro di do- smog, dilaniata dalle infiltrazioni ma- menica 13 marzo, in occasione del quale fiose. Come scout e come cittadini abbiamo presentato un video di lancio non possiamo essere ciechi di fron- del progetto definitivo. te a tutto ciò e l’Agorà sarà uno spa- Ispirandoci a Striscia la notizia abbiamo zio fondamentale per far sentire la intitolato il lancio: “Strisciare è possibile” nostra voce in tutti i nostri comuni, aggiungendo come sottotitolo “Gli effet- per far uscire i gruppi dalle parroc- ti della Co.Ca.”; ogni riferimento è lette- chie, pronti ad aiutare la comunità. ralmente casuale... Forse il titolo è stata Sara De Carlo Gianluca Ermanno Noi ci crediamo». l’unica cosa di cui Diego e Sara si sono 12 aprile 2022 aprile 2022 13
Camminiamo Insieme costruire | Cura del territorio e sostegno alle comunità che lo abitano. Saranno mesi di unione dove cercheremo di lasciare un segno nell’ambiente BenèPossibile in cui viviamo e nel nostro percorso formativo | tivo, sia edilizio sia – in particolare e comunità in azion – ambientale, allineandoci per spi- rito all’Agenda 2030; tant’è che i tre realmente lamentati, ma non pote- macro titoli emersi sono stati pro- BenèPossibile vamo limitarci a un titolo che faces- prio quelli di: se ridere. Quindi abbiamo deciso di ● aiuto, sostegno e integrazione nel- seguire lo stesso filone ironico an- la comunità; che per il resto. ● cura del territorio perché sia fun- La fine dell’incontro è coincisa con zionale all’incontro; la fine dell’ideazione e della presen- ● valorizzazione del territorio e delle tazione del progetto, ma quella che comunità. ho chiamato fine è solo l’inizio, l’ini- Se il primo incontro è servito a dare zio di un’avventura volta ad amplia- una linea generale da seguire, nel re gli orizzonti della comunità che secondo abbiamo iniziato a ragio- viviamo, a farci conoscere non solo nare, insieme all’Incaricato regionale come giovani, ma come persone che al Settore giustizia, pace e non vio- hanno voglia di vivere la loro comu- lenza, su come riuscire ad avere gli nità con spirito critico e iniziativa. appoggi utili per rendere continuative Continueremo a far valere le nostre le varie iniziative senza che finiscano idee portando a termine il progetto e con noi; mentre l'Incaricato regio- inaugurando le piazze che andremo nale al Settore comunicazione ci ha Sara De Carlo a riqualificare. Così quasi per desti- ricordato l’importanza di non rima- no arriveremo a destinazione, arrive- nere nella nostra piccola bolla, dan- remo a creare comunità. do visibilità alle nostre idee, alla fine il bello di eventi del genere è proprio lo scambio di esempi, perché limitar- Agorà Friuli-Venezia Giulia che il mare è formato da tante goc- renti vedevano interconnesse l’assi- lo a una volta ogni qualche mese? Stefania Grobnicu, Maniago 1 ce, ma rendersi conto di non essere stenza ai membri più fragili delle Saranno dei mesi di unione, ma Foto Patrizia Geremia l'unica goccia rincuora, aiuta nella nostre comunità, la creazione di una soprattutto dei mesi volti a lascia- scelta di una direzione e stimola l’a- rete sociale di giovani (poiché forte re un segno costante, si spera sia In quanto giovani, siamo in cer- zione. È stato evidente nelle Agorà è sentito l’isolamento anche dei più come step nel percorso formativo e ca continua di vitalità e senso, e tenute nei mesi precedenti, la prima piccoli in questi ultimi anni), il tutto di crescita del singolo sia, soprattut- in quanto scolte e rover vogliamo online il 23 gennaio, la seconda il 19 valorizzando le opportunità offerte to, nell’ambiente del quale si è parte mettere ciò a servizio degli altri, per febbraio presso il Centro di acco- dal territorio, sia in ambito associa- in realtà anche quando lo si trascura. poterne in verità giovarne anche noi glienza Ernesto Balducci: la frenesia al meglio. Credo ci fosse un forte data dal ritrovarsi insieme era palpa- bisogno di riuscire a incanalare tale bile, seppur magari l’iniziale timidez- desiderio e metterlo in atto, repres- za, sentirsi parte non solo dei nostri so o anche solo trascurato in questi Gruppi ma parte di un movimento ultimi anni caratterizzati da distan- per effettivamente lasciare il mondo ziamento sociale e difficoltà a fare un po’ migliore di così. comunità liberi da timori. BenèPos- È prenderci cura della nostra realtà sibile si è rivelata un’opportunità che ci sta a cuore più di tutto, divisi offerta al momento giusto, che ha a gruppi abbiamo cercato il comun risvegliato gli animi e aumentato la denominatore delle nostre iniziative voglia di mettersi in gioco. È vero e in linea generale le tematiche ricor- 14 aprile 2022 aprile 2022 15
Camminiamo Insieme costruire | Siamo chiamati ad uscire, ad allargare la nostra cerchia, a incontrare, coinvolgere, accogliere... | sua divinità e invita anche noi a tra- sformarci, a muoverci verso qualco- sa che è altro da noi. Anche la più confortevole delle comunità di clan/ costruire fuoco, alla lunga, è limitata e rischia di diventare sterile se rimane fine a sé stessa. “Quella bella comuni- tà” che ricerchiamo non è il fortino comunità aperte che ci immunizza dalle minacce che temiamo là fuori: al contrario, esse- re sentinelle e uomini di frontiera significa uscire, aprirsi all’inedito. Le parole di Raoul Follerau hanno un significato prezioso: “Signore Alessandro Denicolai non permettere che viviamo felici Federica Marchesini Chiara Bonvicini da soli”. E Papa Francesco ci richia- Incaricati nazionali alla Branca R/S ma ancora, andando anche oltre la N nostra legge: va bene essere “amici ei nostri clan/fuoco e nei di tutti e fratelli di ogni altra guida e Agnese Amoretti nostri noviziati da subito scout”, ma in realtà siamo chiamati e quotidianamente met- ad essere “Fratelli tutti”. tiamo a fuoco il bene più Siamo chiamati ad uscire, ad allar- prezioso: la comunità. Abbiamo ben gare la nostra cerchia, a incontra- positivo e contagioso che genera Siamo chiamati ad incontrare per chiaro che gli altri sono importan- re, coinvolgere, accogliere, essere cambiamento e allarga le possibilità lasciarci contaminare e cambiare. ti per il nostro cammino e, spesso, accolti, a costruire comunità che a quello che noi, nel nostro piccolo, Incontrare la diversità, i contesti sco- una delle fatiche è proprio quella siano continuamente e genetica- non sapremmo fare. modi è un’esperienza importante. di costruirla, questa comunità; tan- mente aperte all’altro. Siamo chiamati ad incontrare e Uscire da noi stessi o dai precon- to che spendiamo parole su parole Tanti possono essere i modi e gli sti- accogliere: farci prossimi dell’ulti- cetti e dalle abitudini che inevita- nella carta di clan e nelle riunioni (a li. Siamo chiamati a collaborare con mo, del diverso, del distante, sicu- bilmente si formano in gruppo può volte pure troppe!) e progettiamo altri, per lavorare insieme al bene ramente andando incontro ad un essere un’occasione straordinaria un gran numero di attività piccole comune, per trovare forme coope- bisogno e cercando di dare risposte di conversione, alla fine della quale o grandi con l’obiettivo di migliora- rative di servizio, per prenderci cura efficaci, ma più ancora entrando in aver “perso qualcosa” avrà il gusto re il nostro stare insieme, coinvol- del nostro territorio e delle persone. relazione per condividere la vita pri- dell’arricchimento. gere i più “freddi”, richiamare chi si La cooperazione diventa processo ma ancora che risolvere i problemi. Siamo chiamati a dialogare: accet- allontana, migliorare le relazioni. E tare, anzi ricercare, l’incontro con ancora, in route, ci godiamo quel cli- chi ha pensieri diversi dal nostro. ma e quel legame che solo la stra- Vivere l’esperienza del confronto e da (quella fatta coi piedi!) sa creare della mediazione. Non per rinuncia- e, alla fine, riconosciamo come un re ai valori della Legge e del Vange- successo aver costruito una bella lo, ma anzi per darvi realizzazione comunità. piena: “se amate solo i vostri amici, “Signore è bello stare qui, facciamo che merito ne avrete?”. tre tende”. La tentazione di richiu- Sarà quel pane spezzato e condi- Agnese Amoretti dersi nella propria zona di confort viso (con più persone possibile), a viene da distante. Ma l’esperienza diventare segno della Sua presenza Matteo Bergamini del monte Tabor ci racconta Gesù in mezzo a noi: e allora ci batterà trasfigurato che si mostra in tutta la forte il cuore. 16 giugno 2016 aprile 2022 aprile 2022 17
tags media tags: Matteo Bergamini Frammenti Beati che costruiscono la strada che conduce alla felicità L a prima storia inizia lontano bastimento di guscio d’uovo sbat- Vangelo delle Beatitudini (Lc 6,20-23) ed era felice, come lo ero anch’io. Due romanzi grafici do una speranza ad alcuni, ed un nel tempo, su una nave che tuto contro scogli di vetro. compito ad altri. A chi sta soffren- Le persone meno fortunate sanno attraversa l’oceano e porta per riflettere sulla Giovanni Masi e Rita Petruccio- Dalla Parola alla vita attraverso le do dà una speranza, gli ricorda che cogliere il bene delle cose, sempre, una piccola migrante verso un futu- costruzione di li ci accompagnano in una narra- testimonianze di due scolte della Lui gli è vicino, e gli promette felicità sanno accontentarsi di quel poco Sardegna. ro tutto da conoscere. Ma ogni par- sé stessi, di una zione insieme liscia e frastagliata, nel Regno dei cieli. A chi invece si che la vita gli ha dato, sono capaci tenza lascia dietro di sé qualcosa o dove l’apparenza nasconde sem- trova in una situazione di privilegio, di non arrendersi mai, ed è un dono qualcuno, in questo caso una non- relazione, di una vita pre qualche difetto. Metaforica ed Adriana, Cagliari 5 ricorda che il nostro prossimo sono che pochi hanno. Riescono a vede- D nina con grembiule e scialle sulle essenziale, affascinante e sinistra, urante il mio cammino ci proprio quelle persone che vengono re Dio nei piccoli gesti, nelle per- spalle. Iris e Ismail tanti anni dopo di quei fumetti che sa intrecciare questa esplorazione del dolore, e sono state delle volte in cui considerate gli ultimi e ci dà il com- sone che si accorgono di loro, che ne accarezzano le tracce, mentre molti registri, sia narrativi che visi- del tentativo di riprendere il control- ho pensato che non avrei pito di stare loro vicino. si rendono disponibili per regalare provano ad arredare la loro vita con vi. Poesia, dramma, umorismo, lo, ci aiuta a guardare la nostra vita mai potuto raggiungere una felicità loro dei sorrisi. Anche se sembra piccoli gesti di attenzione e affetto. ricordo, dal Sudamerica alla Siria, con affetto e decisione, invitandoci così piena e perfetta. Ma Lui mi ha Claudia, Assemini 1 banale, è una cosa grande, tanto. Ma la vita è in agguato e le sorprese da Genova a Istanbul, con disegni a prenderci cura vicendevolmente smentito e me l’ha donata. Quelli che chiamiamo “gli ultimi” Dio è in coloro che sanno mettersi iniziano dopo poche tavole. appena abbozzati, oppure realistici, delle fratture che abbiamo dentro, Diversi anni fa, durante una tempe- chi sono? Persone dimenticate dal nei panni di chi soffre, in chi si fer- con calligrafia araba ma anche un per ri-costruire la nostra umanità. sta, stavo andando a scuola e sof- mondo, che lottano ogni giorno e ma a pensare che oltre il proprio Non stancarti di andare di Tere- pizzico di psichedelia ci racconta fiava un vento terribile, c’era una che spesso annegano in un silen- orticello c’è una vastità di persone sa Radice e Stefano Turconi è uno le emozioni e i pensieri che la lon- Consiglio di viaggio: questi volumi, pioggia incessante, e mi trovavo in zio assordante. Forse siamo troppo che ha bisogno di aiuto, e amore tananza riesce a proiettare sulle importanti anche economicamen- un viale dove cadevano grandi rami presi dalle nostre frenetiche vite, dal soprattutto. aspettative e le paure di ognuno di te, possono essere cercati anche in dagli alberi. In un angolo trovai una nostro immenso egoismo per accor- Dio è negli occhi di chi sa vedere vese noi. biblioteca, se volete curiosare. E se bambina rannicchiata, che piangeva gerci delle persone che soffrono. oltre. Dio è nelle orecchie di chi sa Geno Romantico e avvincente ma terribil- la vostra biblioteca non lo ha pro- dalla paura. Aveva perso l’ombrello Qualche settimana fa, durante l’e- ascoltare. Dio è nelle mani di chi sa evinn mente vero e profondo, questa lun- vate a richiederlo: potrebbe diven- e si era spaventata. La accompa- vento partenti, abbiamo fatto un’at- mettersi in gioco, e agire per fare ati-K ga storia è un vero capolavoro in cui tare un gesto di condivisione! gnai fino all’ingresso e le lasciai il tività insieme ad una comunità del bene. Dio è nel cuore di chi è ia Am le invenzioni letterarie stanno per- mio ombrello, così che potesse tor- di strada, che mi ha permesso di generoso. Soph fettamente appaiate a frammenti Non stancarti di andare nare senza bagnarsi. Il pomeriggio, incontrare chi ogni giorno è costret- “Beati i puri di cuore, perché vedran- di realtà, per mostrare quanto sia di Teresa Radice (testi) giunta a casa mi resi conto di aver- ta a prostituirsi contro la sua volon- no Dio”. Ed è così. Se siamo puri di importante avere una meta e pro- Stefano Turconi (disegni e colori) Lo incontrato e sentii nascere in me tà, per paura, per disperazione. cuore, puri di spirito, possiamo fare vare in ogni modo a raggiungerla, Bao publishing 2017 una felicità profonda. Può sembrare Abbiamo pregato con loro, e per del bene a tutti coloro che vengono unico modo per costruire davvero strano, ma credo sia stato uno dei una manciata di secondi lo sguar- puntualmente dimenticati, traditi e qualcosa di importante. Frantumi momenti più felici della mia vita. In do di una ragazza si è intrecciato abbandonati e attraverso loro arri- di Giovanni Masi (storia) altre occasioni provai quella stes- al mio: è stato come sentire la sua veremo a vedere Dio. Se camminia- Frantumi, invece, si butta a capofit- Rita Petruccioli (disegni) sa felicità, sempre nel momento in presenza dentro il mio cuore, comu- mo al loro fianco, sostenendoli non to nella crepa che si apre quando la Bao publishing 2017 cui mi prendevo cura di qualcuno in nicare nel profondo silenziosamen- si sentiranno “ultimi” e vedranno vita di Mattia va in pezzi. E non solo difficoltà. Gesù vuole la nostra feli- te. In quell’istante ero vicina a lei, Dio che opera attraverso di noi. in senso figurato, perché comincia @lacasasenzanord (è il profilo cità, ma perché allora le beatitudini a perdere letteralmente parti di sé, di Teresa e Stefano, coppia anche ci dicono che saremo felici quando in un mondo irriconoscibile, costel- nella vita) saremo gli ultimi, afflitti, perseguita- | Dio è in coloro che sanno mettersi lato da macerie e residui, come un ti? Con queste parole Gesù sta dan- nei panni di chi soffre | 18 aprile 2022 aprile 2022 19 19
Camminiamo Insieme sorridere costruire | Superare i pregiudizi, riscoprire la gratuità, recuperare la capacità di dialogo per costruire insieme la pace in un mondo globalizzato | mo connessi con qualsiasi parte del o ne siamo stati noi stessi autori? mondo, ma siamo sempre meno in Siamo talmente concentrati su noi relazione con le persone, soprat- stessi che non ci accorgiamo dell’al- tutto quelle più vicine. In questa tro, che a volte diventa un ostacolo situazione acuita dalla pandemia in quello che stiamo facendo. Vie- da COVID-19, la speranza viene dal- ne spontaneo domandarci: chi è il le tante persone che hanno capito mio prossimo? Papa Francesco ci che nessuno si salva da solo. Anche spiega che «Gesù rovescia comple- noi, come Agesci, ci siamo impe- tamente questa impostazione: non gnati e le scolte e i rover nominati ci chiama a domandarci chi sono Alfieri della Repubblica sono la testi- quelli vicini a noi, bensì a farci noi monianza del nostro impegno e del vicini, prossimi». Questo perché suo riconoscimento da parte della nessuno può realizzare pienamente società civile. sé stesso se non nell’incontro con Per la fase del “giudicare”, Papa l’altro: nessun uomo è un’isola! L’a- Francesco ci invita a confrontarci more diventa quindi il metro di tutte col Vangelo, bussola di ogni agi- le cose e questo amore ci fa tendere re cristiano, e in particolare con la verso la comunione universale, ver- parabola del buon samaritano: con so la fraternità: il pericolo più grande quale dei personaggi ci identifichia- è non amare. mo? Quante volte ci siamo lamenta- Infine, per la fase dell'“agire”, Papa ti di situazioni di emarginazione, ma Francesco fornisce molti stimoli per Matteo Bergamini non abbiamo fatto nulla per risolver- costruire la fraternità e l’amicizia le? Oppure ci siamo girati dall’altra sociale: ve ne propongo solo tre. parte di fronte a episodi di bullismo Innanzitutto, per costruire una fra- ternità bisogna superare i pregiu- fratelli tutti dizi: sono muri che ci impediscono di incontrare veramente gli altri e farci conoscere per quello che sia- mo. Altro elemento fondamentale è Andrea Pellegrini la gratuità, cioè «la capacità di fare Beato colui che ama l’altro «quando fosse lontano da lui, alcune cose per il solo fatto che di quanto se fosse accanto a lui» per sé sono buone, senza sperare di ricavarne alcun risultato». Ulti- ma, ma non meno importante, è la Daniele Rotondo celebre frase de L’ultimo messaggio Nella fase del “vedere” Papa France- capacità di dialogo, cioè lo stile che I di B.-P.: «Cercate di lasciare questo sco volge lo sguardo alla situazione consente di mettere al centro, sullo l 25 febbraio scorso, giorno suc- mondo un po’ migliore di quanto attuale analizzando, ad esempio, stesso livello, sé stessi e l’altro, e cessivo all’invasione militare non l’avete trovato». come nonostante gli sviluppi del presuppone la capacità di ascoltare. dell’Ucraina da parte della Rus- A questo proposito, vorrei offrirvi sogno di un’Europa unita, i «nazio- Se riuscissimo a trasformare le sia, Papa Francesco ha condi- alcune riflessioni che ho fatto leg- nalismi chiusi, esasperati, risentiti nostre comunità R/S in spazi dove si viso un tweet in cui cita un passo gendo l’enciclica, senza la prete- e aggressivi» stanno risorgendo, e vivono autenticamente anche solo della sua Enciclica Fratelli tutti: sa di sviscerarla tutta. Possiamo come sebbene la società sempre questi tre principi, forse avremo fat- «Ogni guerra lascia il nostro mon- innanzitutto paragonare l’enciclica più globalizzata ci renda vicini (a to un grosso passo avanti verso la do peggiore di come lo ha trovato». Fratelli tutti a una sorta di capitolo volte anche a discapito dell’intimi- costruzione di una fraternità univer- Sembra quasi una parafrasi della delle nostre comunità R/S. tà), questo non ci renda fratelli: sia- sale. 20 aprile 2022 aprile 2022 21
Camminiamo Insieme costruire con le riflessioni e i brani del Cora- ripensarci, specialmente ora che la sono stati inevitabilmente diversi no. Ho imparato tantissime cose guerra e le difficoltà mi fanno sen- da quelli di una comunità dove tut- sulla vita quotidiana di un musul- tire dentro un mondo “sbagliato” e ti sono “uguali”, ne è un esempio la mano, anche sul modo di vivere la di dolore, accolgo con speranza la nostra carta di clan che non avreb- famiglia di cui avevo una percezio- sfida di capire cosa significhi esse- be avuto certi valori fondanti, con ne molto vaga e alle volte con acce- re umani in questo mondo. Credo certi significati e con certi impegni zioni negative. Sognare e progettare che ciascuno di noi abbia imparato che ci hanno proiettati a costruire con persone di altre religioni, ti apre a credere e a testimoniare la pro- con coraggio. Se sperimenti all’in- proiettarsi la mente, ti forma. Se mi seccavo di pria fede da giovani. terno del tuo gruppo la bellezza andare a messa, mi sentivo messo che proviene dalle diversità altrui, si in discussione dal rover che pratica- Sara - Sono marocchina e musul- moltiplica la curiosità verso l’altro. va il Ramadan e ciò mi faceva ripa- mana. Io e mio fratello abbiamo È su questa spinta che siamo andati nel DOMANI rametrare i miei impegni personali. La stessa cosa avveniva per il rover musulmano annoiato dall’osservan- za dei suoi riti, ma messo in discus- iniziato insieme il percorso scout in Agesci quando avevamo 8 anni, grazie ad un passaparola nel rione. Quando ho preso la Partenza ho al Ce.I.S. (Centro Italiano di Solida- rietà) e abbiamo conosciuto ragazzi con problemi di tossicodipendenza; nel servizio abbiamo sperimentato Insieme, giorno dopo giorno... sione dall’entusiasmo di una nostra realizzato ancora di più quello che un altro modo di essere comunità. veglia davanti al Santissimo. era il mio ruolo nella società, la cura Altrettanto naturale è stato andare del prossimo e di me stessa sono a incontrare e servire la comunità di Giorgia - Credo che il punto del- valori che coincidono con quelli Riace (realtà di accoglienza e inte- la strada abbia giocato un ruolo della mia fede. Servire ed incentra- grazione con immigrati). molto importante per spronare la re la propria vita e la propria strada Stando insieme si sperimenta che capacità di ognuno di noi ad acco- sul “dare” prima che sul “ricevere”, non esiste un solo modo di esse- gliere e andare oltre i propri limiti. secondo me, è la chiave di lettura re comunità e che queste nostre Le diversità scuotevano i miei talen- più bella della nostra vita e della comunità scout possono cambiare, ti a venir fuori. Dio non era né ritua- nostra strada. anche le nostre comunità cittadine! lità, né un concetto astratto, era il A chi dice «Che figata, hanno aperto mio prossimo. Il compagno/a con Mariagrazia - Stare insieme aiu- una macelleria halal (o una caffette- cui camminavo insieme, cristiano ta a “pensare plurale”. Una comu- ria araba)!» io rispondo «Era ora, per o musulmano, era l’altro con cui nità è già un “noi”, ma un gruppo di quanti stranieri ci sono!». imparavo a fantasticare su quanti persone con fede e culture diverse La città ha bisogno di conformarsi e quali altri volti avrei potuto incon- arricchisce le premesse e di conse- a chi la abita. Crediamo fortemente trare e diventare più ricca dentro. guenza il risultato. Penso che i pro- che così si costruisce la cittadinan- È una parte della storia dei Gruppi di Mariagrazia Lamannis nostra esperienza: reciprocità, per- Tutto ciò mi ha aperta al mondo. A getti e le idee che abbiamo maturato za del domani. Brescia 14, Catanzaro 4, Marghera 1, Giorgia Rosi, Sara Mazdadi ché siamo fortemente convinti che tre territori lontani geograficamen- Alfredo Tallarico accogliere non significhi “include- te, tre storie diverse, con tradizioni Foto Catanzaro 4 re” nel senso di trasformare l’altro L e culture differenti, che nel tempo in te, ma costruire insieme qual- hanno lavorato inconsapevolmente a nostra comunità di clan/ cosa di nuovo; comunità perché è in un’unica direzione: l’accoglienza, fuoco era formata da rover la realtà più bella e naturale che si l’accompagnamento e l’educazione e scolte di religione catto- forma dall’incontro quotidiano con nelle proprie comunità di ragazze e lica e musulmana. Molti l’altro; fiducia perché è il profumo ragazzi di altre religioni. di noi camminavano insieme già che si respirava nei rapporti tra noi Con il cuore, la passione, il metodo, in E/G o in L/C perché la sede del e anche tra i nostri genitori. abbiamo osservato i nostri territori, nostro Gruppo, Catanzaro 4, è in pie- spesso poveri di agenzie educati- no centro storico, dove vivono fami- Alfredo - La cosa più bella del mio ve e ricchi di disagi sociali diffusi, glie di diversa etnia e dove i ragazzi cammino in clan è stata quella del- rendendo “casa” le nostre sedi per si incontrano e giocano per strada. lo scambio reciproco. Nei momen- chiunque avesse bisogno prima di Dalla piazza alla sede basta fare un ti di preghiera, chi era musulmano tutto d’amore, e poi del resto. salto… la porta è sempre aperta! ascoltava la Bibbia, le preghiere e Tre parole potrebbero riassumere la le riflessioni cattoliche, e viceversa 22 aprile 2022 aprile 2022 23
Costruttori BRANCA di Comunità R/S aperte uno SgUArDO sul mONDO A Sermig TAVOLA della FeSTA LA PieVe Di rOmeN CASA famiglia basilica di santa maria in trastevere Nomadelfia La comunità Sermig Comunità Comunità Fraternità di di Bose Papa Giovanni XXIII di Sant’Egidio Romena «Ut unum sint»: perché Fondata da Enzo Bianchi, priorE fino al la pace ha i suoi “arsenali”, SparSi tra Fondata da don orESte BEnzi, dal con lo scoppio della guErra in ucraina, un piccolo spazio in cui «ognuno siano una cosa sola. 2o17, la comunità di Bose (Magnano, Bi) italia, giordania e Brasile, e “recluta” 1968 la comunità papa giovanni XXiii l’europa ha invocato E si Sta impEgnando posSa sentirsi a casa la comunità di nomadelFia è da 5o anni un laboratorio migliaia di giovani, di ogni fede, di è impegnata a contrastare per l’apErtura di corridoi umanitari E, liBEro da coStrizioni, (gr) Fa propria la preghiera di ecumenismo. circa 9o monaci ogni Paese. emarginazione e povertà, per per i milioni di profughi. L’idea di raggiungere la di gESù riportata da giovanni. E monachE, di diverse Chiese nEl 1983, graziE a Ernesto olivEro E ai «essere famiglia con chi non “corridoio umanitario” è nata conoscenza di sé e qui Si dimostra che è poSsiBile cristiane - da italia, Francia, SvizzEra, tanti chE l’hanno seguito E seguono, ce l’ha». nella Comunità di Sant’Egidio, incamminarsi nella sua vivere il Vangelo in Spagna, portogallo E lusSEMBurgo -, da torino al Mondo, un vero arSEnalE giovani, coppiE di Sposi, laici consacrati poi realizzata inSieme allE chiese strada forte e fidcioso». forma sociale, donandosi quasi tutti laici (come lo Erano di guerra è stato convErtito e EvangelichE d’italia, tavola valdESE E integralmentE agli altri. un nel monachESiMo priMitivo) cErcano dio E sacerdoti legano e condividono la cEi-caritaS. questo Basta a comprendErE «una SoSta di pace e di riflESsionE, popolo nuovo, oggi di circa 3oo traSfigurato. ora è un monastero propria vita, 24 ore Su 24, con quella per ogni viandante». questo nell’oBBediEnza al vangElo, coMunione metropolitano, casa dei poveri, dEgli oppresSi E disprezzati. la MiSsionE, la capacità di collaBorazione sognava nel 1969 padre giovanni perSonE - tra FaMigliE, Singoli fratErna e cEliBato. E il raggio d’azione dElla coMunità. E sacerdoti - vi realizza, pEr aperta, luogo di fraternità, nElla coMunità si Sviluppa il rapporto vannucci. dal 1991 la fratErnità lo stilE di vita propoSto riSpecchia laboratorio di idee. con criSto, «perché Solo chi sa Stare di roMEna (pratovecchio, ar) è vocazionE, i principi richiamati Farsi prossimi a chi vive già nel nome: Nomadelfia, semplicità, un voler ESsere dEFilati Il Sermig è incontro, in ginocchio può Stare in piEdi accanto ai in ogni povertà, cronica o punto di incontro. tra una dal greco, è “regola di E “poco rilEvanti” all’interno della accoglienza, aiuto materiale poveri». emergente, vicino e lontano, piEvE, una canonica, un giardino e fraternità”. pEr divEntare chiESa. l’iMpegno, da BattEzzati, è Solo e spirituale a chi è in difFicoltà, a chi oggi oltrE 4oMila perSonE, tra più di 5oo del lontano che si fa vicino. una casa colonica, si riscopre “nomadelFi” Si seguE un pEriodo servire il Vangelo in povertà, chiede un pasto, un posto per dorMirE, un realtà nEl Mondo (case FaMiglia, caSE di «la solidariEtà è il noStro modo di il valore delle relazioni di prova di trE anni. il camMino è castità e obbedienza. momento per prEgarE insiEME, occaSioni di prEghiEra, FaMigliE apErte, MEnse, cEntri rispondere alla guErra», ha sostEnuto il e il contatto con Dio. individualE E comunitario. la comunità, SE richiesto dalla chiesa, crEScita e FormazionE. di accogliEnza, coMunità terapeutiche) 14 Marzo a varsavia il Fondatore andrea la fratErnità organizza corsi a E in SEguito a diScerniMEnto, può siEdono alla StesSa tavola. «Siamo riccardi, incontrando chi ha dovuto tema, esercizi spirituali, caMpi e i Figli Sono minori nati o accolti SErmig è anchE musica e Sport. i ragazzi lasciare l’ucraina. qui; SacErdoti e diaconi condividono svolgere divErsi SErvizi e MiniSteri, Ma del serMig creano pace, Speranza, una grande famiglia in cui convEgni pEr giovani, Fidanzati la vita al pari degli altri fratElli. nesSuno di questi carattErizza la vita armonia, Sicuri chE «la bontà è chi viene accolto e amato si da quaSi 5o anni, l’impegno contro E famiglie, invitando tEStimoni lE “mamME di vocazione” Sono monastica, fatta di “grande disarmante». sente protagonista» la cultura dello scarto. A spEciali. gEnitori E figli vivono donnE non spoSatE chE si dEdicano silenzio” (dallE 2o alle 8), preghiera (giovanni ramonda, fianco dElle pErsone di ogni età; SEnza momenti in autonoMia o inSieme. alla cura dei ragazzi “figli (la liturgia è strutturata su tradizionE responsaBile gEnEralE apg23) dimora, con diSaBilità, in carcErE; impEgno roMEna crEa anche MoMEnti di arte, dell’aBBandono”. latina) e lavoro. l’aScolto della parola è per l’aMBiEnte, la pace e il dialogo musica e FESta. accogliE singoli, l’unica vera Fonte dElla coMunione. interrEligioso. coppie, gruppi, condividendo in don zEno saltini, Fondatore semplicità lavoro E prEghiEra, di noMadElfia nel 1948 inSieme gioiE E dolori. all’opera piccoli apostoli, diceva: «Cambio civiltà, cominciando da me stesso». progetto & grafica di @atutta PATTY impegno concreto | PrOSSimiTÀ | ascolto | CUSTODiA | cura | cooperare per la pace | AcCOgLieNZA | inclusione | VoCAZiONe | cambiamento | riVOLUZiONe SOCiALe
Camminiamo Insieme costruire COSTRUTTORI DI PACE La persona come “luogo dei valori” Elena Marengo Foto Matteo Bergamini A 99 anni, Monsignor Luigi Bettazzi, è l’ul- timo vescovo ancora in vita ad aver parte- cipato al Concilio Va- ticano II. «Il Concilio Vaticano II, che ho vissu- to in prima persona, è stato il primo nella storia a carattere ecumenico, con un approccio sinodale, in cui ho sperimentato la partecipazione dei fedeli e della comunità diocesana alla riflessione, al confronto e al dia- logo con il clero. Papa Francesco, pur non avendo Intervista a Monsignor Luigi Bettazzi, partecipato al Concilio, ne sta di fat- to attuando e sviluppando i princi- vescovo emerito di Ivrea, presidente, pi e i valori ispiratori. La sinodalità nazionale prima e internazionale poi, esprime una concezione della Chie- sa rivoluzionaria rispetto al passato, di Pax Christi, dal 1968 al 1985 in cui al vertice c’è il popolo di Dio 26 aprile 2022 aprile 2022 27
Camminiamo Insieme costruire cani non erano d’accordo perché al | «La storia ci insegna che ci sono delle tempo stavano facendo la guerra in Vietnam e il cardinale di New York alternative possibili per evitare la guerra. si espresse dicendo «Non pugnala- Pensate a Gandhi, Martin Luther King... » | te alle spalle i nostri giovani che in estremo oriente stanno difendendo immediatamente la cessazione del non credo ci sarei andato... Poi alla la civiltà cristiana!». L’unica condan- conflitto armato e trovi un compro- partenza da Ancona c’era anche lui, na del Concilio fu allora quella alla messo equo per accordare le parti. nonostante le sue condizioni, e così “guerra totale”, che coinvolge anche Noi dobbiamo sollecitare i gover- siamo andati insieme. i civili (come sono tutte le guerre nanti, attivarci attraverso manifesta- Non fu facile arrivati alle porte di Sa- oggi di fatto), perché contro Dio e zioni, petizioni, marce per chiedere rajevo: dopo una scrupolosa perqui- contro l’umanità. L’esperienza in una risoluzione non violenta, per di- sizione, la firma di un documento in Pax Christi mi ha insegnato molto in fendere i diritti dei civili coinvolti». cui ci assumevamo la responsabilità merito alla capacità di prendere de- per qualsiasi cosa potesse accadere cisioni nel concreto e mi ha offerto – Lei è stata una figura di riferimen- e il trattenimento di dodici ostaggi, ci molte occasioni di vivere esperien- to anche per il movimento pacifi- permisero di entrare quando ormai ze uniche, per esempio durante le sta, per i non credenti, certamente era sera e la gente si era ritirata nelle L a comunità nella quale vive mons. Luigi Bettazzi è una realtà lai- guerre nel Vietnam, in Iraq, in Afgha- per aver sostenuto molte battaglie case per via del coprifuoco. Aspet- ca: la Fraternità CISV (Comunità Impegno Servizio Volontaria- nistan... Quando divenne presidente sociali come l’obiezione fiscale al- tammo più di un’ora nella piazza al to) di Albiano d’Ivrea. Nasce nel 1961 quando alcune famiglie e internazionale di Pax Christi Alfrink, le spese militari, l’obiezione di co- buio e poi trovammo una palestra singoli, tra cui alcuni cooperanti, decidono di vivere insieme per porta- il cardinale olandese, si cominciò a scienza (quando ancora si rischiava dove sistemarci per la notte. Il matti- re nella quotidianità il modello evangelico. Attualmente è insediata nel Chiesa e deve chiedersi cosa può parlare di costruire la pace e quindi il carcere), il riconoscimento delle no dopo io andai alla chiesa ortodos- magnifico Castello Vescovile di Albiano (Torino). L’ispirazione cristia- fare per la comunità, per il bene di di disarmo. Finché si continuano a unioni civili, (fondamento d’amo- sa, don Tonino in quella cattolica, na, lo stile semplice, diretto, accogliente e profondo ne fanno un punto tutti con generosità e sollecitudine. costruire armi, ci si apre inevitabil- re per le coppie omosessuali equi- qualcuno alla sinagoga e qualcuno di riferimento locale, in continuità con l’attività della ong da cui ha pre- Ho scritto un libro sulla mia espe- mente ai conflitti, per poter smaltire parato a quelle eterosessuali); ma alla moschea; poi ci trovammo in un so vita. La Fraternità accoglie persone in ricerca e gruppi che deside- rienza di quel Concilio e di come ab- quelle armi, alimentando così co- anche per essersi offerto come cinema e lui fece un discorso ricor- rano condividere pratiche e riflessioni. È frequente vedere scout (dai bia profondamente segnato il mio stantemente l’industria della guerra. prigioniero in cambio del presiden- dando che eravamo lì per dimostra- lupetti ai capi in formazione) che vivono esperienze di servizio e di so- percorso». Papa Francesco ha chiesto che il 2% te della Democrazia Cristiana Aldo re che qualcuno pensava a loro, che lidarietà insieme a residenti e ospiti temporanei. delle spese militari vengano desti- Moro, rapito dalle Brigate Rosse nel era possibile non usare le armi e lo https://www.facebook.com/fraternitaalbiano – Si riferisce all’esperienza di Pax nate alle spese civili (basterebbero 1978, o per lo scambio di lettere con fece con quella capacità che aveva https://cisvto.org/progetti/fraternita-di-vita/ Christi? a sfamare il mondo!) e ha afferma- il segretario del Partito Comunista di essere profetico nel parlare». «La mia avventura come Presidente to che è peccato anche solo posse- Enrico Berlinguer… più un’instanca- di Pax Christi comincia nel 1968, per derle; l’Italia non ha partecipato alla bile attivista o un buon pastore? e le gerarchie ecclesiali al suo ser- Dio, un po’ come il neonato che arri- ingenuità si può dire, quando mi chia- condanna delle armi nucleari, infatti «Io sono stato educato con la peda- Dal discorso vizio. Una Chiesa dei poveri e non va ad intuire che è parte di qualcosa marono da Roma per chiedere la mia sul nostro territorio si trovano basi gogia del dovere, più che con quella di don Tonino Bello soltanto per i poveri (destinatari del- di grande a cui è chiamato attraver- disponibilità, presentandomi questo americane con arsenali nucleari. dell’amore; non ho mai avuto grandi «Quest’esperienza è stata una la nostra carità), perché sono loro so l’esperienza del “noi” che perce- movimento nascente di giovani per La storia ci insegna che ci sono del- slanci, sono un poveruomo! Ciò che specie di Onu rovesciata. Qui non ad insegnarci che cos’è veramente pisce intorno a sé. la pace che voleva un vescovo come le alternative percorribili per evitare ho fatto, è sempre stato dettato dal è arrivata l’Onu dei potenti, ma l’Uomo, l’essere umano bisognoso Storicamente nella Chiesa i gran- presidente. Mi dissero che ero il più la guerra: la mediazione diplomati- senso del dovere, rispondevo man l’Onu della base, dei poveri. L’Onu di Dio e degli altri. di movimenti religiosi sono nati da adatto, in realtà venni a sapere che ca, la lotta non-violenta, pensate a mano che le situazioni si presen- dei potenti può entrare a Saraje- Oggi mi sembra che in generale nei persone comuni non certo dal cle- avevano già chiesto ad altri cinque Gandhi, a Martin Luther King, ... og- tavano, agivo per fare quello che vo fino alle 16. L’Onu dei poveri si giovani questa volontà di dialogo ro, pensate a San Francesco o più vescovi che avevano gentilmente gi si parla di sanzioni. Comportano in coscienza ritenevo fosse mia re- può permettere di entrare anche (di sinodalità) sia venuta meno: se recentemente a Chiara Lubich (Mo- declinato; io accettai senza per altro una maggiore fatica e un sacrificio sponsabilità, nella ricerca del bene dopo le 19. Io penso che queste non sono d’accordo, se non capisco, vimento dei Focolari). Agli inizi han- conoscere la realtà che avrei dovu- per tutti, ognuno deve rinunciare comune. forme di utopia dobbiamo pro- piuttosto vado via, la Chiesa sono i no faticato ad affermarsi, proprio to accompagnare. Pax Christi era a qualcosa: ecco il digiuno a cui il Anche nel dicembre del 1992, alla muoverle, altrimenti le nostre preti, i vescovi, ... perché crescevano indipendenti nata in Francia come movimento di Papa ha invitato tutti dall’inizio della Marcia per la pace di Sarajevo, ci comunità che cosa sono? Sono I movimenti come gli scout educano dall’appoggio delle gerarchie eccle- spiritualità; il presidente internazio- guerra in Ucraina! È l’unico modo di sono andato perché doveva andar- soltanto le notaie dello status alla dimensione comunitaria dell’e- siali, ma erano realtà vive e profon- nale di allora era francese e con un preparare la pace. La guerra scop- ci don Tonino Bello, mio caro ami- quo e non le sentinelle profetiche sperienza. È un aspetto importan- damente radicate che si sono via cardinale olandese avevano manife- piata in Ucraina va affrontata con co, che era molto malato. Mi sono che annunciano cieli nuovi e terra tissimo: senza aprirsi agli altri non è via affermate. Lo Spirito Santo ispi- stato la forte volontà che il Concilio la mediazione, gestita da una per- offerto di andare al suo posto; se nuova. Io penso che noi dobbia- possibile arrivare a relazionarsi con ra ogni battezzato, ognuno di noi è condannasse la guerra. Gli ameri- sona accettata da tutti, che ottenga non fosse stato per questa ragione mo puntare tutto su questo». 28 aprile 2022 aprile 2022 29
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