N otizi e Consorzio nautiCo di Livorno - Dettagli e opinioni sul
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Consorzio Nautico di Livorno N. 2 • Ottobre 2014 notizie • Dettagli e opinioni sul • Tia iniqua e passerella progetto Bellana alla Fortezza: due casi • Le perplessità • Il circuito dei fossi per ancorate alla Meloria il turismo a Livorno
2 Consorzio Nautico di Livorno notizie sommario 4 Progetto Bellana: 21 “I casi”: sfratto Yacht Club presentazione ed opinioni e nuovo ponte alla Fortezza Vecchia 16 AMP della Meloria: 25 Circuito virtuoso: ancora troppi interrogativi i Fossi come attrazione turistica 19 Questione TIA: 28 Gente di mare: la battaglia prosegue i circoli della costa Direttore responsabile Stampa Gestione spazi pubblicitari Andrea Puccini Cartografica Toscana srl Scotto Pubblicità - Livorno Via Luccio, 15 tel.0586 403003 - cell. 336710317 Segretaria di redazione 51019 Ponte Buggianese (PT) Marisa Mantellassi Tel. +39 0572 932048 Autorizzazione Tribunale di Livorno n.9/2012 del 12 settembre 2012 Redazione Grafica e impaginazione Scotto Pubblicità Consorzio Nautico di Livorno - Consorzio Nautico di Livorno Notizie Piazzale del Portuale, 18 - by Isabella Scotto Stazione Marittima Materiale fotografico a cura di Questo numero è stato stampato 57123 Livorno Luciano De Nigris e Andrea Puccini in 1000 copie
Consorzio Nautico di Livorno notizie 3 L’ e d i to r i a l e La ‘Livorno del fare’: il turismo per la nostra città I l circuito dei fossi. Da almeno 15 anni si parla del riordino dei fos- si come ‘il progetto dei progetti’ della La presenza di ristoranti, dovreb- be essere accompagnata da boutique, bazar, empori ma anche da laboratori città. L’idea è sempre stata di rendere che ricordino la nostra storia artistica e Piero Mantellassi navigabili questi corsi d’acqua, an- artigianale di cui gli Etruschi ne sono che con piccoli battelli, per creare un una testimonianza ancora evidente. possibile della nostra terra. Se Livorno circuito culturale turistico che com- Alcune lavorazioni sono particolar- è considerata la porta sul mare della prenda le due Fortezze, recuperi le mente significative come: la lavora- Toscana, avrà pure il dovere di saperla cantine, la parte inferiore del Mercato zione del corallo (a Livorno), dell’ala- rappresentare nel migliore dei modi, Centrale e il mercato del pesce. bastro (a Volterra), della ceramica organizzando riproduzioni concrete Tutto questo per costruire una nel pisano, del legno (a Cascina), del delle sue caratteristiche produttive e la grande e originale offerta turistica cuoio e delle pelli (nel comprensorio dove ciò non sia possibile, anche me- alle centinaia di migliaia di crocieristi del cuoio), del tessuto (a Prato), delle diante immagini, delle sue specificità, che ogni anno giungono nella nostra Confezioni (ad Empoli), del Calzatu- dei suoi inconfondibili paesaggi, delle città dal mare, in una Livorno ormai riero, dell’oro (ad Arezzo). In questo sue peculiarità produttive e delle sue considerata il waterfront della Tosca- contesto così significativo, perché non manifestazioni culturali e folcloristi- na. L’utilizzazione di questi spazi do- prevedere anche l’esposizione delle che, basta pensare: al Palio Marinaro, vrebbe prevedere l’organizzazione di eccellenze agro/alimentari: del vino, al Gioco del Ponte, il Palio di Siena, al ristorantini che preparino i numerosi dell’olio, dei formaggi, dei salumi e Gioco del Saracino, alla Regata delle piatti tipici sul pesce ma non solo, delle carmi Chianine con una rappre- quattro Città Marinare, al Calcio Fio- rievocando le antiche tradizioni culi- sentazione di una delle più belle, se rentino e tante altre, dando ad un turi- narie labroniche e toscane che fanno non la più bella, regione al mondo. Chi smo sempre più del “mordi e fuggi”, della nostra regione il luogo dove si sbarca a Livorno non ha sempre il tem- quel tocco di classe affinché, ciascuno vive più a lungo grazie ad una po per compiere più di una gita in altre possa portare con se, un piacevole ri- sana alimentazione che ne città ed un percorso nel Pentagono del cordo della nostra accoglienza e della costituisce il fonda- Buontalenti, potrebbe costituire un ec- bella Toscana. mento. cellente surrogato per una immagine Il Presidente più ampia Piero Mantellassi
4 Consorzio Nautico di Livorno notizie L A P RESE N TA Z IO N E Il progetto Bellana: le nostre premesse Il “popolo delle barchette” ha rispettato le promesse formulate da consulenti. Stavolta però, il progetto tempo. Il Consorzio Nautico di Livorno ha presentato ufficialmente alla elaborato dal Consorzio poggia su fon- cittadinanza, oltre che ai media locali, il proprio progetto d’un punto damenta solide: è ormai praticamente di ormeggio da far nascere nell’area della Bellana, fra il Fanale e la un decennio che i portavoce della picco- la nautica labronica tornano a battere su Terrazza Mascagni. questo tasto ‘dolente’. Nelle intenzioni F orte dell’appoggio di una sessan- tina di circoli nautici, consistenti in circa tremila barche ormeggiate per ria di arte moderna Macro di Roma o per la nuova sede Eni a San Donato), si sono dati appuntamento tecnici addetti del Consorizo infatti non si ipotizza un porto di natura turistica come quello che dovrebbe sorgere a breve nella zona la maggior parte proprio all’interno ai lavori, rappresentanti di Istituzioni interna al porto Mediceo (fra Darsena del circuito dei Fossi interno al Penta- e soggetti privati. Tutte parti chiamate Nuova e molo Capitaneria), semmai un gono del Buontalenti, il soggetto che in causa, pur con interessi decisamente punto di ormeggio attrezzato con una raggruppa la più ampia maggioranza differenziati, nel quadro della fisiolo- modalità più leggera, sia nella forma dell’arcipelago degli appassionati loca- gica riorganizzazione della nautica da infrastrutturale sia nei servizi messi a li di nautica medio-piccola ha compiuto diporto cittadina. disposizione dei fruitori. la prima mossa. Sotto la ribalta della Un tema annoso, una questione spino- Se ne parla da almeno cinquant’anni: e sala conferenze del Lem, all’interno sa che si protrae senza soluzione alme- per altrettanto tempo sono stati presentati del Palazzo del Portuale, oltre a Piero no da cinquant’anni a questa parte: nel disegni, estrapolazioni, persino progetti. Mantellassi, presidente del Consorzio, tempo, si sono succeduti senza possibi- Chi ha l’età giusta ricorderà che fu co- ed all’ingegner Andrea Cecconi, pro- lità di concretizzazione reale numerosi stituita dalla Compagnia portuali anche gettista della società Studio di Inge- disegni, estrapolazioni e persino proget- una Spa, la Marina Mediterranea, che gneria delle Strutture (un pool di pro- ti. A tal proposito, come non ricordare fece fare un progetto completo di porto fessionisti che vanta collaborazioni di quell’idea di porto turistico commissio- turistico alla Bellana all’architetto Wal- rilievo come quella con Libeskind per nato all’architetto Walter Martigli dalla ter Martigli. Un progetto che fu presenta- la torre C di Milano, quella con Renzo Marina Mediterranea, una Spa costitui- to anche in Francia, sulla Costa Azzurra, Piano per il polo direzionale Intesa San ta dalla Compagnia Portuali; oppure il con studi di fattibilità commerciale affi- Paolo a Torino o per alcuni grattacieli progetto che venne presentato anche in dati a vari consulenti. Non se ne fece di nell’ex Falck di Sesto San Giovanni, Francia, sulla Costa Azzurra, con studi niente per l’opposizione politica, perché quella per l’ampliamento della Galle- di fattibilità commerciale affidati a vari i “marina” erano “roba da ricchi”.
Consorzio Nautico di Livorno notizie 5 Il progetto: si legge: “(….) le parti si impegnano altresì a coinvolgere nell’ambito delle indagini che saranno effettuate per la le motivazioni logiche predisposizione dello studio in parola il Consorzio Nautico di Livorno, quale rappresentante dei soggetti concessio- In sintesi, ecco perchè il tenuto anche conto del “Protocollo di nari e delle Associazioni Nazionali della Consorzio Nautico ha davvero a Intesa”, siglato nel Maggio 2009 fra Au- FIPSAS e ARCIPESCA,(…..) che saran- cuore la futura realizzazione del torità Portuale e Comune di Livorno, in no, quindi, chiamati, a fornire le infor- base al quale il Consorzio stesso viene mazioni in loro possesso e a presentare bellissimo progetto presentato indicato come garante della socialità de- eventuali contributi e/o proposte, al fine ai media ed alla cittadinanza gli interventi a favore della nautica cit- di favorire la socialità degli interventi e livornese a fine novembre 2013. tadina. In particolare, in tale protocollo le migliori condizioni economiche.” Tanti scopi ed altrettanti benefici sono collegati alla fattiva costruzione di un’opera che potrebbe risolvere alcune croniche criticità e soddisfare differenti categorie in maniera trasversale. L e Istituzioni competenti sugli specchi acquei cittadini (Comune e Autorità Portuale di Livorno) hanno programmato la realizzazione del porto turistico all’interno del Porto Mediceo e contestualmente manifestato la volontà di migliorare la navigabilità all’interno del circuito dei Fossi cittadini, anche ai fini dello sviluppo turistico. Partendo da ciò, il Consorzio Nautico di Livorno, come espressione dei circoli nautici cit- tadini, si è sentito in obbligo di eviden- ziare la conseguente necessità di deloca- lizzare più di 1200 imbarcazioni: • oltre 700 dal Porto Mediceo, per poter liberare le aree su cui andrà ad insiste- re il porto turistico; • oltre 500 dai Fossi, in quanto caratte- rizzate da dimensioni eccessive (an- che 12 m f.t.) per poter garantire una navigabilità in sicurezza. Dato che la quasi totalità dei sog- getti coinvolti nel suddetto processo di delocalizzazione aderisce al Consorzio, quest’ultimo ha ritenuto di doversi fare promotore di uno studio per la valuta- zione delle migliori condizioni logisti- che ed economiche di tale spostamento,
6 Consorzio Nautico di Livorno notizie Il progetto: le caratteristiche tecniche In sintesi, la proposta progettuale è caratterizzata da della sua valenza infrastrutturale, bensì anche dal pochi ma imprescindibili punti. In breve, qui sotto, punto di vista delle benefiche ripercussioni per lo elenchiamo dati e numeri che renderebbero il nostro sviluppo economico-occupazionale cittadino. E, ambizioso progetto una delle opere più importanti non per ultimo, per quella che sarebbe l’effettiva mai realizzate a Livorno. Non solo sotto il profilo funzione socio-ricreativa 1 Creazione di nuovi 1250 posti barca (n. 810 stalli 4.0x11.0 m e n.440 stalli 5.5x16.0 m) con pontili in legno/acciaio/po- lietilene di tipo galleggiante, dotati di binari per fissaggio alle bitte di ormeggio, colonnine di servizio, illuminazione ed elementi di arredo. 2 Mantenimento e valorizzazione della acquaticità dello Scoglio della Regina, con area di rispetto avente raggio 150 m.
Consorzio Nautico di Livorno notizie 7 3 Mantenimento dei fondali esistenti nel tratto prospi- ciente la linea di costa della Bellana. 4 Conservazione dell’apertura a mare degli stabilimenti balneari esistenti (Bagno Tirreno e Bagno Nettuno). 5 Congruenza ed integrazione con le previsioni del Piano Attuativo della S.T.U. “Porta a mare” ed in particolare con la bocca a mare del nuovo canale “ex Scalo Umbria – Bellana”. 6 Congruenza ed integrazione con la viabilità dei Patti Territoriali.
8 Consorzio Nautico di Livorno notizie 7 Realizzazione di viabilità interna di servizio con creazione di posti auto pertinenziali a raso (175 posti auto). 8 Realizzazione di un parcheggio multipiano per posti auto pertinenziali (825 posti auto). 9 Realizzazione di un Polo di Manutenzione per la nautica da diporto, a servizio delle circa 4’000 imbarcazioni ad oggi presenti negli specchi acquei urbani, nell’ottica di effettuare una operazione di risanamento ambientale, funzionale ed ar- chitettonica del complesso circuito dei Fossi Medicei sui cui scalandroni e sulle cui banchine sono distribuiti numerosi ed improvvisati “cantierini” di rimessaggio altamente inquinanti. 10 Compatibilità con l’adiacente Darsena Morosini, a servizio di Mega e Giga-Yacht, con riduzione della esposizione ai venti dominanti e migliora- mento della configura- zione di accesso. 11 Posizionamento della diga di Ponente in modo da ottenere un allargamento del canale di ingresso al porto per navi di grandi dimensioni, con spostamento dell’attuale linea delle mede di 40÷90 m verso Est, oltre alla ipotesi di una eventuale riduzione in lunghezza della Diga della Vegliaia in modo da agevolare significativamente le manovre di ingresso/uscita.
Consorzio Nautico di Livorno notizie 9 12 Possibilità di separazione dei flussi eterogenei di traffico nautico sulla base delle dimensioni delle imbarcazioni. 13 Creazione di un nuovo spazio urbano porticato, al livello inferiore, nel quale inserire piccole attività connesse alla nauti- ca da diporto (eventuali sedi sociali-sportive, box di servizio, velerie, attività commerciali minori connesse alla nautica, etc.). 14 Creazione di un nuovo spazio urbano panoramico, con passeggiata pedonale/ciclabile e punti di aggregazione, connessa con passerella “a giorno” in acciaio e legno alla Terrazza Mascagni, per collegare il lungomare alla punta della “Vegliaia”. 15 Eco-sostenibilità dell’intero intervento attraverso l’uso di tecnologie connesse alle fonti rinnovabili (fotovoltaico e micro- eolico) in grado di rendere l’impianto energeticamente autonomo.
10 Consorzio Nautico di Livorno notizie Il progetto: Le barche da delocalizzare sono invece almeno 1200 unità, considerato anche il problema sorto attraverso il progetto del- la realizzazione di un nuovo porto turistico prevista nell’area un dibattito costruttivo portuale del Mediceo e il conseguente spostamento delle im- barcazioni attualmente ormeggiate nello spazio occupato tra- mite concessione demaniale da parte dell’Autorità Portuale Di seguito, riportiamo la sintesi dei differenti allo Yacht Club. interventi e delle posizioni espresse dai relatori che Alla luce di tutte queste esigenze che spingono verso l’uni- hanno preso la parola nel corso della mattinata ca direzione rappresentata dal diverso dislocamento rispetto spesa presso la sala convegni del Lem. Un confronto, a quello attuale, la soluzione incarnata dal punto di ormeggio alla Bellana rappresenta la location ideale, utile a coniuga- quello promosso dal Consorzio, che si è rivelato re e massimizzare praticamente tutte le necessità delle varie proficuo. Un momento all’interno del quale i vari parti in causa. Anche quelle legate all’aspetto occupazionale: soggetti interessati, chiamati a dire la propria, hanno potenzialmente, sarebbero circa 180 i nuovi posti di lavoro fatto chiarezza, secondo le rispetive competenze, che si verrebbero a creare. Di questi tempi, è davvero difficile riguardo allo stato dei fatti. trovare un’attività capace di produrre numeri simili....” Dott. Piero Mantellassi Ing. Umberto Campana (Presidente Consorzio Nautico) (Direttore della Direzione Tecnica dell’Autorità Portuale di Livorno) “L a strada venne già tracciata dalle Istituzioni fin dal 2009 con la presentazione, alla Stazione Marittima del protocollo di intesa fra Comune ed Autorità Portuale, che “A livello personale, non posso che esprimere apprezza- mento per un progetto frutto di grande professiona- lità ed altrettanto entusiasmo profuso dal Consorzio che lo testualmente recita: “le parti si impegnano, altresì, a coinvol- ha commissionato e dallo stesso ideatore. Dovendo riassu- gere nell’ambito delle indagini che saranno effettuate per la mere quanto operato dall’Autorità Portuale nell’ambito del- predisposizione dello studio in parola il Consorzio Nautico la redazione di un nuovo Piano Regolatore del Porto, resasi di Livorno quale soggetto rappresentante dei soggetti conces- necessaria considerato che la precedente versione è datata sionari e delle Associazioni nazionali della FIPSAS e Arci- addirittura 1955, si è trattato di un iter faticoso a causa del pesca”. fisiologico contatto con molteplici soggetti, ogni mosso da Questi saranno, quindi, chiamati a fornire le informazioni specifichi e diversiticati bisogni. In questo percorso di ricerca in loro possesso e a presentare eventuali contributi e/o propo- di allineamento previsto dalla legge in fase di pianificazione, ste, al fine di favorire la socialità degli interventi e le migliori ovviamente è rientrata anche la previa intesa raggiunta con condizioni economiche. E’ stato fatto molto ma a questo pun- l’Amministrazione Comunale ed i suoi strumenti pianifica- to il progetto presentato dal Comune risulta solo abbozzato tori, al fine di evitare qualsiasi tipo di futuro contrasto. Ecco e con evidenti limiti, in primis legati alla condizione dello che quello della Bellana è stato ritenuto da una parte, nello spostamento ideato esclusivamente per le barche che non su- specifico dall’Autorità Portuale già nel luglio 2010, un pro- perano i 9 metri di lunghezza. getto di punta nell’ottica dell’ormeggio turistico. Altrettanto Come ormai ben tutti sono a conoscenza, il problema del però non venne fatto dallo stesso Comune nei suoi strumenti trasloco necessario a liberare spazio lungo i fossi e, in colle- pianificatori, poi nell’ottobre dello stesso anno giunse addirit- gamento con l’apertura delle due Fortezze ai turisti in visi- tura il duro colpo da incassare con i pareri negativi, e ancor ta guidata, poterli sfruttare maggiormente per implementare prima assolutamente vincolanti, giunti da Capitaneria (le per- l’offerta turistica della nostra città, al contrario dovrebbe in- plessità erano legate alla presunta carenza di sicurezza che teressare soprattutto quelle che arrivano sino ai 12 metri. Una affliggerebbe le navi in ingresso nel porto in caso di cattive vera contraddizione in termini, così come quella dell’esiguo condizioni meteo, ndr) e Soprintendenza ai Beni Culturali (il numero dei posti previsti, circa 500. cruccio a dir poco paradossale era legato alla sparizione del
Consorzio Nautico di Livorno notizie 11 microscopico lembo di spiaggia, peraltro nel frattempo già la diga non è più utile in quanto venne pensata per proteggere completamente eroso con il tempo dalle stesse onde, ndr). le barche commerciali che dovevano venire protette in caso Una situazione di stallo che si è sbloccata sul tema solo dopo di mare mosso, specie nel corso delle manovre di scarico e dodici mesi, anche se passando per un’apertura appena par- carico delle merci.” ziale con l’idea di un punto di ormeggio di dimensioni ridotte, almeno rispetto a quanto inteso dal Consorzio visto che in quel testo si parlava di 900 posti barca. Alla fine, dopo ulteriori criticità segnalate dai soggetti sopra citati, si è giunti alla versione di 600 posti per imbarcazioni di lunghezza massima 9 metri, inserita nell’attuale Piano Re- golatore. E soprattutto, si è arrivati a sottoscrivere a Firenze un accordo di previsione pianificatoria con la Regione che ci consente di procedere. Purtroppo però, il traguardo è ben lungi dall’essere stato ta- gliato: al momento della presentazione del progetto definiti- vo, dovremmo passare di nuovo sotto le forche caudine delle valutazioni di impatto ambientale. Un dettaglio mica da poco, se si pensa che occorre tenere presente un’infinita di proble- matiche, tra cui una particolarmente esemplificativa dell’alto livello probante di un’impresa che si profila ancora tutta in salita: l’obbligatorio lavaggio dei massi rocciosi prima della posa in mare, al fine di evitare qualsiasi eventuale deposito di sedimenti.” Massimo Gulì (ex Assessore all’ambiente del Comune) “P ur in dimensioni ridotte rispetto a quanto chiesto dal Consorzio, non si può negare che il raggiungimento di un progetto tale incarni un risultato storico, specie alla luce dei precedenti 30 anni di sterili trattative. Vanno riconosciu- ti i meriti dell’Amministrazione Comunale e dell’Autorità Portuale che avrebbero benissimo potuto gettare la spugna e stralciare la situazione Bellana dal Piano Regolatore del Por- to alla luce degli ostacoli apparentemente insormontabili che emersero, per mano di altri soggetti, nell’ottobre del 2010. Invece abbiamo avuto coraggio, per ottenere almeno il mi- glior risultato possibile. Alla luce di ciò, come valorizzare la progettualità presentata dal Consorzio? Concordo con la necessità di ‘pensare in grande’, possiamo rivalutare la que- Fiorenzo ‘Cino’ Milani stione e magari arrivare ad un compromesso in piena sintonia. (capo pilota del Porto) L’auspicio è che il nuovo clima collaborativo tra le varie parti “I n quanto rappresentante dei piloti e quindi portavoce di chi in porto si guadagna da vivere con una profes- sione che va avanti senza sosta 24 ore su 24, credo di poter produca alla fine qualcosa di fattivo, anche alla luce dell’ele- vato livello di sostenibilità ecologica proposto dal progetto presentato dal Consorzio.” affermare senza dubbio che la delocalizzazione delle barche di piccole medie dimensioni in un’area esterna, specifica e lontana da quella di competenza per la nostra attività, sarebbe accolta senz’altro con favore dalla categoria della quale fac- cio parte. Sono infatti frequenti le situazioni che, anche grazie alla no- stra lunga esperienza nel settore, percepiamo come potenzial- mente a rischio. E che si verificano a causa dell’elevata com- mistione di imbarcazioni troppo a contatto, in uno specchio d’acqua ristretto. Peraltro, al di là del particolare progetto Bellana, l’eventuale taglio della diga della Vegliaia sarebbe un’ipotesi da prende- re in seria considerazione: ai piloti infatti, faciliterebbe non poco la vita. Tra l’altro, ad oggi, non sussiterebbero neanche più le condizioni pratiche per le quali venne eretta al tempo:
12 Consorzio Nautico di Livorno notizie Arch. Sauro Sorini (Regione Toscana, funzionario programmazione e struttura porti commerciali, interporti e porti e approdi turistici. Ha sostituito Adriano Poggiali, responsabile di settore ma indisponibile) Piero Nocchi “P (Assessore provinciale programmazione territoriale, Trasporti, T.P.L., Porti) urtroppo, questa proposta progettuale nasce pe- nalizzata da un cattivo tempismo. Dopo un lungo periodo di trattativa, si è giunti ad un accordo preliminare che cercare di modificare, se non stravolgere visto che in questo caso si parla di approdo turistico e non certo di un punto di or- “C oncordo con Gulì: arrivare già a discutere la realiz- zazione del progetto Bellana è un risultato notevole. Significa che si è riusciti a sfondare un tabù atavico che vole- meggio con attrezzature removibili, significherebbe in pratica va quell’area come ‘intoccabile’. È poi vero che a questo pun- frenarne di molto i tempi di realizzazione. Se tale proposta to, non possiamo stoppare un iter che si è finalmente messo in infatti nascesse avulsa dalla filiera pianificatoria tradizionale, moto: queste due priorità devono essere tenute ben in mente non risultando armonizzata con il resto, anche una fattura con da tutte le parti in causa. spunti di alta qualità non sarebbe sufficiente a risparmiare pa- Poi possiamo pure discutere per vari step, di eventuali e suc- recchie difficoltà in sede di approvazione. E purtroppo, a que- cessive integrazioni, di varianti minime, nei limiti del possibi- sto punto la procedura appare già in fase avanzata: non sarà le. Ma non si può parlare di stravolgimenti che manderebbero semplice fare anche una solo parziale marcia indietro.” a monte tutto il lavoro burocratico svolto sin qui.
Consorzio Nautico di Livorno notizie 13 S U L L A C RESTA DE L L ’ O N DA Intervista a Giorgio Kutufà Ex Presidente della Provincia di Livorno concretizzare nel pieno e costante relativo alla tempistica dei lavori rispetto del patrimonio ambien- - ammonisce Kutufà - Nel corso tale circostante e che non dovrà della lunga esperienza maturata interferire con la piena fruiibilità nei panni di Amministratore, ho dell’adiacente porto commercia- compreso quanto sia complica- le. In parallelo con il restyling in to trasformare una buona idea in cantiere del Porto Mediceo, quello qualcosa di concreto lungo un pe- Giorgio Kutufà della Bellana sarebbe un progetto riodo comunemente considerabile perfetto per trasformare finalmen- come ragionevole. “L a nautica sociale e loca- le rappresenta una com- ponente importante per la vita te Livorno un luogo di fruizione del mare ideale. Un po’ come len- tamente si sta provando a fare per Un esempio lampante alle no- stre latitudini è quello del pro- getto OLT, vissuto per esperienza cittadina e dell’intero territorio il settore del turismo crocieristico, diretta. Sono stato eletto nel 2004 provinciale. Cercare di organiz- ampliando gli orizzonti provinciali e solo oggi sta finalmente veden- zarla nella maniera più razionale della città non limitati esclusiva- do la luce. Nove anni per passare ed efficiente possibile è quindi si- mente ai residenti bensì alle esi- dalla carta alla realtà: un arco di curamente un elemento positivo. A genze di tutti i forestieri appassio- tempo in ogni caso troppo lungo tal fine, quando si trovano in fase nati di nautica. Una vera e propria per qualsiasi cosa s’intenda rea- di programmazione, gli stessi Enti Porta a Mare per l’intera Regione lizzare”. locali hanno il dovere di tenere di Toscana”. L’ultimo Presidente di Palazzo conto delle istanze che interlocu- Anche il già numero uno della Granducale però non vede tutto tori di spessore come il Consozio Provincia si aggiunge quindi alla nero e si lascia andare a conside- Nautico rappresentano”. lunga lista di autorità che esprimo- razioni generali se non proprio ot- Così Giorgio Kutufà, Presidente no un parere favorevole alla risolu- timistiche, almeno positive circa i uscente della Provincia di Livorno, zione dell’annosa questione che va prossimi sviluppi. giudica le posizioni assunte e in ge- avanti ormai da decenni. “La crescita dell’economia cit- nerale l’operato portato avanti dal “Il progetto confermerebbe una tadina non può prescindere dallo Consorzio lungo tutti questi anni volta di più la vocazione marittima sguardo rivolto al mare. D’altro di attività nei panni di megafono livornese che risiede storicamente canto, le finanze pubbliche a dispo- dei molti Circoli Nautici affiliati. nel Dna stesso della città, sin dalle sizione si stanno progressivamente Uno strumento prezioso per il co- origini della sua costituzione - sot- riducendo, complice l’evidente siddetto ‘popolo delle barchette’, tolinea Kutufà - Un aspetto tutt’al- crisi economica internazionale nato per far amplificare la sua voce tro che marginale visto che, come - conclude Kutufà - In prospetti- in maniera efficace ed incisiva, per mi piace sostenere ormai da tem- va, non ci si potrà quindi esimere farsi sentire e capire con chiarez- po, per fronteggiare e sconfiggere dall’avvallare iniziative di natura za nel quadro del costante dialogo questa crisi dobbiamo in primis mista pubblico-privata e progetti con la cittadinanza e, soprattutto, tenere a mente una grande verità: comunque finanziariamente soste- le Istituzioni. ‘Nel nostro passato c’è il nostro nibili. “Personalmente, resto favore- futuro’”. Per questo motivo, giudico le vole ad un potenziamento dell’of- Un’ intelligente riflessione filo- prospettive future della nautica ferta nautica da parte della città, sofica che però non trascende da labronica in modo positivo, anche individuabile in particolare con il un contesto realistico ben più com- perchè a livello locale, si confer- progetto di punto di ormeggio da plesso e non privo di difficoltà. merà ancora uno dei settori trai- realizzare nell’area della Bellana - “Come nel caso di altri progetti, nanti per il superamento della aggiunge Kutufà - Un’iniziativa da un fattore cruciale diventa quello congiuntura negativa”.
14 Consorzio Nautico di Livorno notizie cio e mobilità; tra turismo, marketing L E O P I N IO N I territoriale e relazioni internazionali, tra gestione del personale e efficienza Tutti concordi: amministrativa. Il progetto di rilancio della nostra città dovrà essere interas- sessorile, coinvolgere le associazioni è una gran ‘Bella..na' idea di categoria, l’Autorità Portuale e la Porto 2000. Lo strumento della sua realizza- Nel corso dell’ultima campagna elettorale per le elezioni zione dovrà essere un piano regolato- Amministrative, la nostra redazione ha raccolto le posizioni sulla re che definisca in modo razionale e questione Bellana espresse da alcuni tra coloro che si erano candidati partecipato i criteri di insediamento e alla carica di Sindaco di Livorno. riqualificazione. Si dovrà posizionare la città nello scenario regionale, na- Una rapida carrellata per valutare una sintesi dei pensieri ‘pro’ e zionale e mediterraneo con una pre- le valutazioni ‘contro’ di alcuni tra i personaggi più rappresentativi cisa identità legata al mare e alle sue delle varie anime della scena politica locale. Tutti ovviamente rivolti peculiarità storiche, urbanistiche e ar- all’ambizioso progetto ed alla campagna per la sua realizzazione chitettoniche che hanno come fil rou- portata avanti ormai da anni dal nostro Consorzio. ge l’acquaticità, il rapporto di contatto fisico e culturale con l’acqua e la di- mensione marina. Il Progetto Bellana va nella direzione suddetta, esprime una visione della città e compendia in un’opera unica l’ottica complessa che ho sopra raccomandato. Nel progetto della Bellana c’è attenzione al rilan- cio turistico, alla preservazione alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale e della vocazione acquatica di Livorno, alle questioni ambientali e della sostenibilità e all’efficientamen- to infrastrutturale del porto industria- le e turistico. Elisa Amato Andrea Raspanti (consigliera comunale - Forza Italia) (consigliere comunale - Buongiorno Livorno) R iaperture delle Fortezze, circu- ito turistico integrato (un solo esempio per rendere l’idea: stagione L ivorno ha bisogno di un proget- to. Qualunque intervento per il futuro dovrà essere sostenuto da lirica e circuito crocieristico che si un’idea forte della città che vogliamo ‘parlano’) e molto altro sono tutti pro- creare. getti scritti nel mio programma. Un progetto del genere dovrà esse- Per essere sintetici come voi chie- re per sua natura complesso, articola- dete, potrei dire: “Le mie e le vostre to, ispirato a un’ottica sistemica: alla proposte coincidono”. La Bellana va visione della città come sistema com- realizzata, non per liberare il Medi- plesso. Troppi danni negli anni sono ceo a favore di Azimut, ma per dare stati fatti da una concettualizzazione respiro ai fossi cittadini. La Bellana è, sbagliata della città come sommatoria appunto, un mezzo: sono favorevole di parti. La stessa organizzazione del- Cristiano Toncelli (Progetto per Livorno) al mantenimento degli attuali circo- le deleghe di giunta dovrà rispondere li nautici al Mediceo; Azimut ha già avuto troppo. Ritengo che i circoli rappresentino alla necessità di nuove sinergie: tra sviluppo, lavoro e innovazione; tra sociale e salute (sanità e ambiente); È assolutamente necessario e prio- ritario per questa città pensare ad un progetto di recupero complessivo la nostra cultura, la nostra tradizione tra partecipazione, decentramento della Venezia a fini turistici. e svolgano anche un’importante fun- amministrativo e sicurezza; tra scuo- Questo include prima di tutto il fer- zione sociale. la e cultura; tra urbanistica, commer- mare l’assurdo progetto di costruire
Consorzio Nautico di Livorno notizie 15 dei condomini in Piazza del Luogo fare uno studio tecnico accurato (cor- Cantine, la cui sopravvivenza dipende Pio. Poi noi proponiamo di lanciare renti marine, mobilità...) e noi diamo anche da una loro valorizzazione plu- un grande progetto che valorizzi ad il nostro impegno che questa fase par- ritematica che non puo’ essere posta un tempo le Fortezze, gli Ex-Macelli tirebbe senza indugi. esclusivamente a carico del Comune. (ora abbandonati), i Bottini dell’Olio. Registriamo invece che la prece- Aggiungiamo la necessità di orien- Riteniamo che sarebbe possibile dente dirigenza cittadina dimostrava tare investimenti (magari tratti dal cercare primarie istituzioni museali di osteggiare il progetto del Consor- gettito dell’imposta di soggiorno) per di livello internazionale interessate a zio poiché, per quanto si riesce a ca- riportare alla luce almeno alcune se- stabilire una presenza in quello che è pire, sembrava intenzionata a spostare zioni della cosiddetta città sotterranea il porto più vicino alle città d’arte del- le barche nella zone del Mediceo che di Livorno. Sarebbe questa una stra- la Toscana, senza contare che appena saranno sotto la concessione di priva- ordinaria fonte di attenzione turistica al di là del confine della cinta portua- ti, facendo così regredire il “popolo e dunque anche di reddito per tutto il le arriva una ferrovia, oggi dismessa, delle barchette” da concessionari di sistema dell’accoglienza. Il progetto che potrebbe portare molti visitatori. aree demaniali pubbliche (attraverso Bellana, nella versione che è stata re- Avremmo quindi la possibilità di ren- l’adesione ai circoli) a clienti paganti centemente presentata al pubblico, è dere finalmente la Venezia un gioiel- di un privato. Una prospettiva che re- suggestivo nella sua configurazione lo che il mondo ci invidierebbe e di spingiamo nel modo più completo. urbanistica cosi come nella sua pro- valorizzare Livorno come città della iezione economica. cultura, recuperando la sua meravi- Ci riserviamo un giudizio defi- gliosa storia di tolleranza ed integra- nitivo sull’impatto ambientale del zione. progetto, vista la collocazione che Data la rilevanza del contesto, le la piattaforma dello scalo diportisti- risorse per realizzare un progetto di co da 1250 posti barca, con i relativi così ampia portata sarebbero ricavate standard, avrebbe sul territorio circo- con gli investimenti privati e attraver- stante e retrostante. so contribuzioni pubbliche quali fondi Nulla da dire sulla opportunità di europei. Tutto questo include però an- liberare i Fossi dallo stazionamento che la necessità di recuperare anche le di navigli medio grandi (anche in fun- cantine storiche rendendole, ad esem- zione della strategia di penetrazione pio, le cucine di ristoranti galleggian- turistica di cui sopra), ma proprio per ti ormeggiati sui fossi del quartiere. questo, e per non tornare a commet- Per questo è necessario individuare tere errori che a suo tempo interes- un’area su cui spostare le barche che sarono il comparto Baracchine Viale oggi affollano i canali. Italia, riteniamo che gli insediamenti Il Progetto Bellana proposto dal Marco Cannito in quel delicatissimo settore vadano (consigliere comunale - Città Diversa) Consorzio Nautico ha avuto da subi- bilanciati al meglio. to l’adesione di Progetto per Livorno. Esso darebbe una risposta alla que- stione dello spostamento delle barche S iamo assolutamente in linea con questa progettualità, cui pero’ aggiungeremmo anche il recupero Proprio per valorizzare la finali- tà specifica del porticciolo, che non deve risultare la rimessa delle barche dei fossi descritto nella risposta pre- architettonico e monumentale delle sfrattate dal Mediceo, ma un vero e cedente. Mura medicee all’altezza del compar- proprio Polo della diportistica con Si tratterebbe, però, anche di una to Arsenale e Molo Mediceo. Recupe- caratteristiche di esemplare ecososte- grande valorizzazione del nostro lun- ro che peraltro dovrebbe competere, nibilità. gomare, che ne risulterebbe arricchito secondo gli accordi di programma, Chissà che non possa essere trovato da una meravigliosa passeggiata che al soggetto concessionario del nuovo un interessante punto di mediazione arriva fino al culmine della Diga della Porto Turistico del Mediceo. fra la prudente valutazione dell’Auto- Vegliaia (che anche se fosse accor- Nelle attuali condizioni, su questa rità Portuale (600 posti barca per im- ciata, sarebbe sempre un eccezionale prospettiva abbiamo forti perplessità. barcazioni piccole su circa 400 mq di ‘trampolino sul mare’). Inoltre si re- D’altra parte, l’auspicabile va- slp) e il progetto del Consorzio anche alizzerebbe finalmente quell’approdo lorizzazione di Fortezze e sistema in relazione allo tsunami che a breve di cui si parla inutilmente da almeno integrato di Cantine a fini turistici è interesserà la nuova dislocazione del- quarant’anni. ovviamente condizionato dallo stato le barche ormeggiate al Mediceo (alla Il progetto per noi è quindi molto giuridico dei beni monumentali (che Bellana o alla banchina 75?) positivo su di esso, ripetiamo, c’è la dovrebbero entrare a pieno titolo nel- Un vero rebus insomma, figlio in nostra adesione. Ovviamente la fase la disponibilità del patrimonio comu- buona parte dell’immobilismo di successiva dovrebbe essere quella di nale demaniale) e dalla gestione delle questi anni.
16 Consorzio Nautico di Livorno notizie m a r e s i cu r o AMP Secche della Meloria: i divieti ci sono, le boe ancora no Come si legge all’interno del sito web ufficiale, l’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli è tutt’oggi il gestore unico dell’Area Marina Protetta che ingloba anche le Secche della Meloria, con tutta probabilità la parte di mare antistante la città più frequentata dai possessori di barche livornesi. Un soggetto che “intende conservare la biodiversità marina, mantenere alta la produttività dell’ecosistema marino e contribuire al benessere economico e Dall’aprile 2013, il Dott. Andrea Gennai è stato sociale del territorio attraverso la ricerca scientifica, la gestione nominato Direttore del Parco naturale regionale integrata ed un turismo sostenibile.” Ad oggi però, tutti questi lodevoli di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli dal Presidente del Parco, Fabrizio Manfredi. Succede obiettivi restano semplicemente poco più che parola ‘morta’ su carta. nell’incarico all’Ing. Fulvio Paglialunga M algrado infatti l’approvazione di una strategia per gli anni 2012- 2015, il Piano di Gestione dell’AMP non sti risulta al contrario essere da qualche tempo vietato. Anche per l’estate appena trascorsa, tà che si svolge via mare nel corso del periodo estivo. Nel’estate di un anno fa, tale attività portò alla conta di numeri risulta ancora ad oggi approvato. O me- soltanto una linea immaginaria ha quindi sostanziosi: 8600 i controlli effettuati, glio: il Decreto Ministeriale contenente costituito il limite teoricamente invalica- con 486 violazioni punite, 186 persone il regolamento sull’AMP della Meloria bile per il transito e l’ancoraggio delle soccorse in mare in 43 diversi interventi. esiste ormai dall’inizio dell’estate 2014, imbarcazioni in zona Meloria: malgrado Considerato però l’attuale vuoto norma- approvato e pubblicato ufficialmente dalle parti della Capitaneria di Porto si tivo coincidente con la persistente lati- dal Ministro dell’Ambiente in persona. sostenga che i lavori di installazione dei tanza di quell’apposito regolamento che Quella che in realtà continua a latitare è dispositivi di segnalazione siano tuttora avrebbe dovuto già ad oggi consentire l’opera concreta, in primis relativa al po- in corso, nessuna boa è ancora apparsa all’Ente gestore di concedere le autoriz- sizionamento delle boe che, sulla carta, all’orizzonte. La supervisione del ri- zazioni per le diverse attività previste, avrebbero l’importante compito di deli- spetto delle sopra citate regole è stata la reale ed effettiva sorveglianza delle mitazione dell’area maggiormente degna affidata quindi all’attività, pur fervida autorità incaricate risulta un compito di tutela dell’intera area. Vale a dire la ma sempre isolata, portata avanti dalla davvero anche soltanto di difficile ipo- ‘famigerata’ zona A, la parte più vicina stessa Capitaneria. Un’operazione de- tizzazione. Se la balneazione nella aree alla celeberrima torre della Meloria. La nominata ‘Mare Sicuro’, con gli uomini B e C sarebbe infatti prevista come libe- porzione di mare limitrofa a quegli sco- della Guardia Costiera impegnati a bor- ra ed accessibile in ogni caso, così come gli storicamente tanto ambiti da diporti- do di ben 12 gommoni e 27 motovedette l’accesso che viene consentito a tutti sti-bagnanti ma anche da pescatori, su- operative nella tradizionale operazione i natanti con unità da diporto fino a 10 bacquei e non, il cui ‘sfruttamento’ sotto di prevenzione, controllo ed eventuale metri di lunghezza (le imbarcazioni che qualsiasi forma di attività esso si manife- sanzionamento di riscontrate irregolari- vanno invece dai 10,1 a 24 metri posso-
Consorzio Nautico di Livorno notizie 17 Perchè proteggere l’AMP della Meloria Dopo la definitiva approvazione da parte dei Ministeri competenti, è stata avviata la fattiva protezione e valorizza- zione degli habitat marini di straordinario valore paesaggistico e conservazionistico che caratterizzano l’Area Marina Protetta (AMP) Secche della Meloria. Il 6 Aprile 2010 con effetto dal 21 Aprile 2010 venne pubblicato, sulla Gaz- zetta Ufficiale, il Decreto Ministeriale che determina l’istituzione della AMP, la cui gestione fu affidata al Parco Regiona- le Migliarino San Rossore Massaciuccoli. L’AMP ha una superficie di 9.372 ettari sul mare ed è situata a 3 miglia della co- sta livornese, estendendosi fino a circa 12 Il Decreto Ministeriale contenente il regolamento sull’AMP della Meloria esiste dall’inizio dell’estate 2014 Km al largo. Le Secche sono celeberrime ma le boe che dovrebbero delimitare concretamente le differenti aree ancora non sono state posizionate per la storica battaglia navale, conosciuta no accedervi solo se in possesso di alme- dente del Consorzio Piero Mantellassi come la Battaglia della Meloria, che vide no un requisito di eco-compatibilità tra - Il Consorzio infatti, in tempi non so- coinvolte la flotta della Repubblica di Ge- motore conforme alla Direttiva 2003/44/ spetti, aveva fornito esplicita consulenza nova e quella di Pisa. La battaglia avven- CE oppure una dotazione di casse per la in fase di stesura delle osservazioni che ne il 6 Agosto 1284 e registrò una grave raccolta dei liquami di scolo), altrettan- il Comune ha poi proceduto a fornire a sconfitta per la flotta pisana che venne to non sarebbe invece valido ad esempio Roma, così come richiesto dal Ministe- indebolita fortemente, tanto da dare ini- per gli amanti della lenza o del fucile ro dell’Ambiente. Stesso discorso si può zio al lento declino di Pisa come potenza subacqueo. fare per giudicare il lacunoso lavoro marinara durante il Medioevo. La torre Nella zona B infatti la pesca sportiva svolto dall’Amministrazione del Parco: venne più volte distrutta e ricostruita fino deve venire autorizzata dal soggetto ge- nella versione definitiva del regolamento all’attuale, che risale al 1712, per merito store ed è riservata ai residenti nei Comu- contenuto dal Decreto Ministeriale, non del Granduca Cosimo III. Le Secche del- ni di Livorno e Pisa, mentre nella zona C è infatti riuscita a far passare neanche la Meloria hanno rappresentato per secoli i residenti dei Comuni di Pisa, Livorno una delle modifiche che avevamo caldeg- un baluardo naturale contro le incursioni e Collesalvetti possono pescare anche giato con gentilezza ma anche con estre- nemiche. Sono state luogo di numerosi privi di tale ‘lasciapassare’. Per i non re- ma risolutezza. naufragi ed in queste acque giacciono i re- sidenti invece, si sarebbe previsto di po- ter pescare esclusivamente nella zona C, sempre però previo ok fornito dall’Ente Gestore. In questi ultimi tempi, durante i controlli di routine, la Guardia Costiera sta già chiedendo permessi o ricevute di pagamento per garantirsi l’accesso. Al- cuni diportisti si sono addirittura rivolti direttamente agli addetti del Parco per chiarimenti ma si sono ritrovati respin- ti al mittente, considerato che proprio a livello fisico non sono state neanche ap- prontate delle strutture ‘ad hoc’. Un’au- torizzazione che, alla luce di quanto spie- gato sopra, come in un antipatico circolo vizioso, al momento neanche coloro che fossero interessati potrebbero in realtà richiedere. E quindi, meno che mai, ot- tenere. “Se oggi esiste una grande con- fusione ‘sociale’ sull’argomento, molta parte della colpa ricade sulla precedente Amministrazione che non si è impegnata Bis per la giornata ‘green’ alla Meloria voluta dall’Ente Parco: anche lo scorso settembre, un folto gruppo abbastanza al fine di tutelare i diritti dei di snorkeler, apneisti, sub ed in generale amanti del mare si sono radunati per pulire i fondali natanti livornesi - punta il dito il Presi- (Foto di www.ampsecchedellameloria.it)
18 Consorzio Nautico di Livorno notizie Intanto, alla Meloria si fanno le pulizie di mezza stagione... A nche lo scorso settembre si è ri- petuto l’appuntamento promosso dall’Ente Parco Migliarino San Rossore Fondazione LEM in collaborazione con il Comune di Livorno e giunte alla loro quarta edizione, svolte in sinergia con e supportato dalla collaborazione forni- la Capitaneria di porto di Livorno, con ta da Capitaneria di porto e il Comune l’Ufficio relazioni esterne dell’Autorità di Livorno. Un’intera giornata dedicata portuale ed il Provveditorato agli studi alla pulizia dei fondali: questa l’iniziati- della Provincia di Livorno. Un momen- va che, per il secondo anno consecutivo, to consistente in giornate formative sulla dopo aver registrato un buon successo tutela dell’ambiente marino e delle sue in termini di partecipazione e consen- coste, rivolte agli studenti delle scuole si, ha riunito all’ombra della celebre medie inferiori e superiori di Livorno Torre a largo del porto livornese varie e provincia. A tal proposito, proprio categorie di appassionati del mare. Un in occasione dell’ultima giornata della folto e variegato gruppo composto da mobilità sostenibile tenutasi nella città snorkeler, apneisti e sub iscritti ai circo- dei Quattro Mori, sono stati presentati i li nautici, ai diving center ed altrettanti primi risultati raccolti. attivisti tesserati per alcune associazioni La speciale occasione è servita anche ambientaliste, si sono riuniti volontaria- per effettuare la cerimonia di consegna mente un sabato mattina per perlustrare di due motori elettrici marini acquista- La Guardia Costiera ha impiegato ben 12 gommoni attentamente i tratti di fondo marino, ti dal Comune di Livorno e concessi in e 27 motovedette nella tradizionale operazione ‘Mare Sicuro’ che ogni estate interessa la stessa raccogliendo piccoli rifiuti e segnalando comodato d’uso gratuito al Parco per la area della Meloria la presenza di ingombranti in modo da gestione dell’area. poterle, successivamente e litti di numerose navi militari e civili che con i mezzi adeguati, rimuo- fanno delle Secche un sito archeologico verli. sottomarino di primaria importanza. Gli Cura per l’ambiente e habitat di questa AMP sono caratterizzati l’ecosistema marino che, nel- da un’alternanza di zone rocciose con il le intenzioni dell’Ente Parco, caratteristico fondale a catini, probabil- rappresenta però solo un pri- mente originatisi in seguito a fenomeni mo passo. È recente infatti di erosione in epoche preistoriche, tipico l’annuncio riguardo all’in- di questa area e con le praterie a Posi- tenzione di voler far partire donia (habitat prioritario nell’allegato 1 una parallela operazione di della Direttiva Habitat), rappresentando pulizia a lungo termine, con- un ecosistema marino mediterraneo uni- cretizzatabile attraverso la co nella sua superficie, dove è possibile raccolta sistematica di dati ammirare numerose specie di pesci oltre sulla quantità e tipologia di ad una variegata vegetazione marina. Tra detriti. i popolamenti vegetali i più importanti Significativo anche il la- sono le praterie di Posidonia, che rappre- boratorio interattivo dedicato sentano una biocenosi molto complessa e alle Secche della Meloria, ben strutturata con un’elevata variabilità organizzato con i giovani biologica delle comunità che la compon- studenti degli istituti labro- gono. La prateria è inoltre da considerar- nici dall’Ente Parco durante si una fabbrica di ossigeno e costituisce la recente iniziativa “Navi un’importante cintura naturale contro di maggio 2014”. Giornate l’azione erosiva del moto ondoso. Tra le d’incontro promosse dalla comunità animali che si possono osserva- re in questo ambiente troviamo: crostacei, granchi, vermi, briozoi, polpi, molluschi nudibranchi, tunicati, meduse, attinie, co- Uno scatto relativo al momento di ralli, stelle marine e molte specie di pesci laboratorio interattivo dedicato alle (triglie,saraghi, murene, cernie, scorfani, Secche della Meloria, organizzato con i giovani studenti degli istituti labronici pesce ago, cavallucci marini). dall’Ente Parco durante la recente (tratto da www.ampsecchedellameloria.it) iniziativa “Navi di maggio 2014”.
Consorzio Nautico di Livorno notizie 19 Livorno concorda con le tesi del Comu- l e n o s t r e bat tag l i e ne e, conseguentemente, che la TIA sugli specchi acquei occupati dalle nostre bar- Il ‘gran Rifiuto’ sui rifiuti che è dovuta ed è inutile anche ricorrere al giudice tributario. Crediamo, quindi, che l’Autorità Portuale abbia il dovere di Prosegue il ‘braccio di ferro’ con la burocrazia intervenire facendo chiarezza sulla pro- pria posizione, specie se si considera che la stessa legge istitutiva delle autorità portuali (come confermato dalla Corte di Cassazione) ha esclusiva potestà im- positiva sulle aree sottoposte al suo go- verno ed amministrazione, potestà che, quindi, viene sottratta ai Comuni”. In sintesi, la posizione del Consorzio si è sempre basta sul fatto che nessuna pulizia degli specchi acquei e nessun ri- tiro dei rifiuti sia mai stato realmente e concretamente effettuato da AAMPS, la quale azienda peraltro non pare aver ri- cevuto tale specifica delega ad hoc da quella Autorità Portuale che, al contrario, ha sempre avuto l’usanza di appaltare tale servizio a ditte terze con appositi bandi di gara. Nella foto, una riunione del Consiglio Direttivo del Consorzio: secondo noi, l’Aamps non può richiedere un “In sostanza - si concludeva nella mis- risarcimento per la pulizia dello specchio acqueo poiché non ne avrebbe mai avuto la competenza. A riguardo, siva diretta a Palazzo Rosciano - in questa esisteva già un Protocollo d’Intesa firmato già nel 2003 dall’Autorità Portuale con il Comune vicenda, avremmo gradito che l’AP aves- se condiviso le ragioni del “popolo delle Si arricchisce di un nuovo capitolo la telenovela infinita riguardante barchette” semplicemente esprimendo il l’iniqua richiesta del pagamento TIA rivolta ai Circoli Nautici suo autorevole parere contrario a que- livornesi: ad AAMPS, nello scomodo ruolo di esattore, adesso si è sto nuovo balzello - applicato inoltre sostituita direttamente la stessa Autorità Portuale. anche in via retroattiva e con l’aggiunta Ma l’opposizione del Consorzio in materia resta netta e risoluta. E il dell’iva-, come ha fatto tempo fa di fron- braccio di ferro burocratico continua. te alla tassa regionale sulle concessioni demaniali marittime, contribuendo alla L a lettera impositiva della TIA da applicare agli sua defi- Procediamo con ordine. Dapprima, specchi d’acqua in concessione a firma del Presidente Piero Mantellassi, demaniale e prosegue: “secon- il Consorzio si era rivolto al Segretario do consolidata giurisprudenza Generale della Autorità Portuale, segna- detta potestà prescinde dalla lando l’ingiustizia della richiesta formu- natura demaniale del bene ed è lata da AAMPS attraverso una lettera stata confermata dalla Autorità aperta, dalla quale pubblichiamo alcuni Portuale di Livorno con verbale stralci significativi. dell’incontro del 4 marzo 2014 “Con la presente lo scrivente Consor- svoltosi tra la stessa e l’Ammi- zio chiede all’Autorità Portuale di fare nistrazione Comunale…”. È del chiarezza al fine di evitare il perdurare tutto evidente, pertanto, la stru- di una indecente situazione in cui, AAM- mentalizzazione dell’incontro PS, appellandosi al discusso verbale del operata dal Comune di Livorno, 4.3.2014, fornisce unaa interpretazione per creare confusione ed inge- distorta e faziosa delle dichiarazioni nerare dubbi nei concessionari, rese dalla A.P. per giustificare e fondare ai quali è stato detto che l’AP di in questo modo la propria pretesa credi- toria avanzata nei confronti di tutti i sog- getti concessionari degli specchi acquei Tramite gli avvisi recapitati di recente sui fossi cittadini. In questi giorni, in- a mezzo posta, l’Autorità Portuale ha fatti, è stata fatta recapitare da AAMPS comunicato di aver assegnato il compito di pulizia dei fossi ad un’Associazione una lettera a tutti i Circoli concessionari temporanea di imprese composta da un che inizia dichiarando la piena titolarità trio di aziende specializzate
20 Consorzio Nautico di Livorno notizie nitiva abrogazione.” Risposta con tariffa Il riscontro però, in data 2 luglio scor- so a firma del Dirigente della Direzione Sicurezza ed Ambiente l’Ing. Giovanni Motta, non è stato certo quella che ci at- tendevamo e speravamo di ricevere. “In riferimento a quanto disposto dall’art.6, comma 1 lettera c) della Legge 84/94 (...) si comunica che a far data dall’1/7/2014 è iniziato il nuovo servizio di pulizia e raccolta rifiuti da terra e mare, da for- nire a titolo oneroso all’utenza portuale (...) Per i tre servizi a carico dei Circoli nautici la tariffa è stabilita in base al co- sto totale del servizio (...)”. In pratica, l’Autorità Portuale rende noto che proprio in questi ultimi tempi ha assegnato il compito ad un’Associa- zione temporanea di imprese composta da un trio di aziende specializzate come la stessa AAMPS, dalla Labromare e dal- la Lonzi Metalli. E, ciliegina avvelena- “Avremmo gradito - scrive il Consorzio - che l’AP avesse condiviso le nostri ragioni contro il nuovo ta su una torta ancora molto amara per balzello - applicato anche in via retroattiva e con l’aggiunta dell’iva- come ha fatto tempo fa di fronte alla i diportisti livornesi, ha anche inoltrato tassa regionale sulle concessioni demaniali marittime, contribuendo alla sua definitiva abrogazione” a tutti i destinatari il relativo tariffario differenziato per ciascuna tipologia di non può richiedere un risarcimento per il Consorzio ha impugnato la richiesta servizio di pulizia. la pulizia dello specchio acqueo poiché dell’Autorità Portuale in quanto illegit- Linea dura non ne ha la competenza. tima, vale a dire falsa nella sua stessa so- Malgrado questo nuovo ostacolo, la Riassumendo: sono quindi due i ricor- stanza. L’Autorità Portuale non ha pote- corsa caparbia ma giusta del Consorzio si presentati attualmente dal Consorzio. stà impositiva dal punto di vista fiscale: prosegue, parafrasando Fabrizio De An- Un doppio filone che corre sia sul bina- per giunta, se la produzione di rifiuti da drè, ‘in direzione ostinata e contraria’. rio della Commissione Tributaria, sia parte dei proprietari delle barche ormeg- Per quanto concerne le richieste re- su quello del Tribunale Amminsitrativo giate nei fossi non esiste concretamente, lative agli anni scorso, l’Aamps infatti Regionale. In quest’ultimo caso infatti, di conseguenza non si possono avanzare richieste economiche relative ad una pu- lizia che non può fisicamente avvenire. È assurdo arrivare a pensare che una barca possa produrre rifiuti solidi. O al- meno, ne può produrre una quantità irri- soria tanto quanto qualunque altro mez- zo di locomozione. Ad esempio, tanto quanto le biciclette o i passeggini che trasportano i bambini: dobbiamo tassare anche chi torna in sella da un picnic o da una passeggiata nel parco con il resto della merenda dei pargoli? Inoltre, il Consorzio fa presente an- che che, indipendemente ed a prescinde- re visto che non sono certo di proprietà dei natanti livornesi e meno che mai in concessione ai Circoli Nautici, gli stessi scalandroni dovrebbero essere sottoposti ad una costante e frequente operazione di pulizia dalle erbacce e dai rifiuti get- tati nei fossi in maniera indiscriminata da qualsiasi categoria di cittadini. Una manutenzione necessaria per far fron- La posizione del Consorzio si basa sul fatto che nessuna pulizia degli specchi acquei e nessun ritiro dei te a quel fenomeno di malcostume che rifiuti sia mai stato realmente e concretamente effettuato da AAMPS purtroppo quotidianamente flagella la nostra città.
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