N. 68 FEBBRAIO 2017/XXIV - ente baden
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BOLLETTINO QUADRIMESTRALE FUORI COMMERCIO DELLA “FONDAZIONE ED ENTE MONS. ANDREA GHETTI-BADEN” DESTINATO AI SOCI ED AMICI DELL’ASSOCIAZIONE “ENTE EDUCATIVO MONS. ANDREA GHETTI” N. 68 FEBBRAIO 2017/XXIV Ricordo ancora la ricerca di pietre focaie e le gare con gli amici per fare le scintille più grosse, sfregandole con la massima energia. Le scintille di una saldatrice, quelle provocate da un forte attrito, quelle di un accendino...... Sono piccoli lampi di luce che per un istante s'illuminano e spariscono, magari dopo aver acceso un fuoco, illuminato il cielo, colorato e disegnato momenti di gioia e meraviglia. Sono solo istanti, momenti fugaci, ma anche origine di nuovi processi. La scintilla dell'innamoramento che dà fuoco al cuore di due innamorati. La scintilla di un'idea, quella di un'invenzione, o quella origine di un capolavoro. La scintilla come innesco, è l'augurio che mi faccio e che vi faccio. Essere scintille d'innesco di nuove riflessioni, di dibattiti, di rapporti amicali, di solidarietà e di attenzione per gli altri. Essere scintilla d'amore per accogliere chi è solo, triste o sofferente. Speriamo che quelle scintille che inavvertitamente o volutamente danno origine a incendi boschivi, con la EDITORIALE conseguente distruzione di ettari di boschi e flora o, di di Gege Ferrario incendi di stabilimenti, appartamenti, case, siano sempre di meno. Nell'ultimo bollettino di Percorsi dell'ottobre del 2016, Speriamo anche che quelle scintille che innescano vi comunicavamo che il tema di quest'anno era il armi da fuoco, cannoni e bombe dando origine a FUOCO, suddiviso nei tre numeri con i relativi guerre, morti e distruzioni, cessino per sempre di argomenti: scoccare. LA SCINTILLA, LA FIAMMA e LA BRACE. Buon anno e buona lettura. Io accendo il caminetto e, Cominciamo quindi col scrivere qualcosa sulla per qualche tempo, resto a guardare lo sfavillio delle Scintilla, mantenendo vive come al solito le consuete scintille, con gioia e gratitudine. rubriche. Devo dire che questo argomento, mi riporta molto indietro negli anni con un po' di nostalgia e tanti ricordi. Le scintille dei fuochi di bivacco che salivano cre- pitando verso lo scuro del cielo, lasciandomi ipno- Vittorio Ghetti, anche in questo numero, ci riporta con tizzato ed incantato. Ricordo che anche durante le un suo articolo pubblicato sulla rivista R-S Servire, chiacchierate, i canti o le scenette, non riuscivo a numero 1-2- del 1975, alla affascinante avventura staccare lo sguardo dalla moltitudine di stelline che delle Aquile Randagie, scintilla vitale dello scoutismo volavano verso il cielo. italiano per fedeltà e significato politico. Ricordiamo I bastoncini di carnevale che accesi sprigionavano una anche che il 19 gennaio 2017 Vittorio avrebbe festosa moltitudine di luminose scintille, per non compiuto 100 anni. Grazie Vittorio. parlare dei tradizionali fuochi d'artificio di fine anno o a ferragosto in riva al mare, in un tripudio di colori e …...Vorrei anzitutto dire che, soprattutto all'inizio, per composizioni. noi le Aquile Randagie sono state un affascinante
grande gioco permanente. Personalmente, tura. Come ad un magico tocco, cambia il volto quando l'ho cominciato avevo undici anni. della realtà. Guarda, guarda Cristo che passa! Ero (e la maggior parte di noi erano) in una età Sorride negli occhi di Vittorio il cieco, e parla nella quale le scelte dei giovani adulti coi quali d’amore sulle labbra del piccolo sordomuto. La avevamo consuetudine di vita erano più sua regale maestà lampeggia, come aureola, determinanti delle opzioni personali. Col attorno al volto di Lino, il trovatello deficiente. passare del tempo abbiamo poi preso coscienza Alla tua chiamata, mandò Sua Madre presso di vivere un'esperienza molto importante: più il Edoardo morente, che ti consegnò la rivoltella fascismo penetrava in ogni aspetto della vita tentatrice. Ti ricordi nel carcere? La Sua nazionale traducendo in fatti concreti le sue presenza ti faceva cantar di gioia: ed il timore premesse ideologiche, più ci sentivamo della pena, forse capitale, si mutava nel depositari di un grande mandato. Se il nostro batticuore di un’imminente festa nuziale. gruppo clandestino ha potuto vivere E quando, senza armi, ti fece vincere una intensamente ed ininterrottamente per tanti battaglia fra tedeschi e partigiani? Tu tremavi; lunghi anni, ciò lo si deve in primo luogo alle ma Egli ti guidò incolume fino al centro della caratteristiche del suo nucleo centrale che mi mischia. appare oggi essere stato formato da Giulio La Madonna ti sorrideva dal tabernacolo del Ucellini, straordinariamente adatto al ruolo di ponte, come nei romanzi dei cavalieri antichi. E capo-contestatore-animatore, da Baden, colla quella trepida notte, in cui, per consolare quei sua capacità di comunicazione rivoluzionaria, poveri greci fuggitivi, dormisti, con Gesù, nella da Virgilio Binelli col suo ruolo di coesione tra mangiatoia della stalla, presso il confine i membri, da Gaetano Fracassi simbolo svizzero? coerente di scelte liberanti e da Arrigo Luppi, Rovers, amici miei! Il cuore mi si spezza dalla rigido custode di un integrismo severo e gioia. Non posso continuare. Lasciatemi vivere perseverante. Separati dalle vicende della vita, la mia avventura. Non c’è tempo da perdere. Vi dalla guerra e dalla morte ciascuno di noi racconterò, poi, l’ultima, la più bella e la più conserva per sempre nel suo cuore la testi- meravigliosa: quando Gesù colmerà la gran monianza di coraggio, di gioia e di libertà che valle laggiù con la luce d’oro d’un crepuscolo, questi uomini hanno saputo dare. E' attorno ad che qui chiamiamo morte ma che di là è la vera essi che abbiamo costruito giorno dopo giorno vita. la nostra sfida al fascismo. Le Aquile Randagie avevano un obiettivo ben definito e condiviso: continuare ad essere scout e a fare dello scautismo malgrado ogni repres- sione o minaccia..... BADEN POWELL da La strada verso il successo In India capita spesso di vedere un fachiro che, DAGLI SCRITTI in seguito ad un voto, tiene un braccio in alto DI BADEN senza servirsene mai. Quel braccio si dissecca e muore. Allo stesso modo quella scintilla d’Amore che esiste in ogni uomo, se non viene esercitata, si perde e muore; al contrario, essa s’accresce, prende maggiore forza e diviene ogni giorno più esaltante se la mettiamo in LA MIA AVVENTURA DA PRETE pratica. Servire significa sacrificare il proprio da “Il ritmo dei passi” pag. 11 piacere o convenienza per dare una mano a coloro che hanno bisogno. Ebbene, se tu metti Questo breve brano fa parte del primo capitolo in pratica il servizio degli altri, giorno per del libro sopraccitato, scritto nel 1949 a dieci giorno, nelle piccole cose come nelle grandi, ti anni dalla sua ordinazione sacerdotale e può renderai conto di stare sviluppando in te quella essere considerato come la scintilla che ha scintilla d’Amore, finché diventerà talmente animato la scelta di tutta la sue vita. forte da sollevarti gioiosamente al di sopra di tutte le piccole difficoltà e noie della vita; ti Ora e sempre: sacerdote. sentirai al di sopra di esse, sarai pieno di buona I sogni si avverano. Incomincia la mia avven- volontà verso gli uomini, e la coscienza, la voce 2
interiore, ti dirà: “Ben fatto!”. Questo amore è Come allora hanno atteso il buio per far simile alla Misericordia, che Shakespeare avverare la magia delle scintille… descrive come dotata di una duplice qualità: di Scintille che brillano … nuove scintille che essere una benedizione tanto per colui che dà, colorano i nostri ricordi, dando vita a nuove come per quello che riceve. Questo Amore è la emozioni. “particella divina” che è in ogni uomo, cioè la sua anima. Più noi dispensiamo al nostro prossimo l’Amore e la Carità, più sviluppiamo la nostra anima. […] E’ qui che risiede per l’uomo la possibilità di ciò che va sotto il nome di vita eterna: sviluppare la sua anima finché, da particella divina, diviene una parte di Dio MIGRANTI: SCINTILLE DI VITA stesso. E’ là che egli trova la felicità di essere ALLA RICERCA DI SENSO un giocatore nella squadra di Dio. E’ là che di Davide Caocci trova la gioia del paradiso, qui ed ora sulla terra e non più tardi in qualche punto indeterminato Nella loro freddezza i numeri sono esemplari: del cielo. nel 2016, sono giunti in Italia attraversando il Mediterraneo oltre 160.000 migranti, un 18% in più rispetto al 2015. E questo nonostante gli arrivi in Europa siano calati di oltre il 60% (circa 350.000 persone). Su scala europea, l’origine è ancora Siria e Af- SULLA STRADA ghanistan, mentre per il nostro paese prevalgo- no i cittadini africani: Nigeria ed Eritrea in pri- mis, poi Gambia, Sudan, Costa d’Avorio, Gui- nea, Somalia, Senegal e Mali. Tutti abbiamo ben presenti le immagini delle imbarcazioni che naufragano al largo delle co- ste della Sicilia; pochi sanno che purtroppo an- SCINTILLE che Calabria, Puglia e Sardegna sono destina- di Gisella Torretta zioni scelte per giungere in Europa, in propor- zioni ridotte ma ugualmente drammatiche. Scintille … Drammatiche sì, perché se il 2016 non è stato e subito si affaccia nella mia mente un ricordo l’anno record per gli sbarchi lo è stato per il di tanti anni fa. numero di persone che hanno perso la vita nella Due bambine che si tengono per mano e traversata: 5.022, stando ai dati ufficiali. camminano nel bosco, seguendo il greto di un Fredde cifre, dati contabili, asettiche percentua- ruscello. li che con l’abitudine ci fanno dimenticare che Sono alla ricerca di sassi, un po’ bianchi un po’ stiamo parlando di persone, uomini, donne e grigi, con proprietà magiche. sempre più spesso molti bambini che decidono Attente, camminano e quando ne trovano uno, di abbandonare la propria terra e si mettono in che gioia! cammino consapevoli delle prove che dovranno Alla fine tornano a casa con il loro tesoro. affrontare solo e soltanto per continuare a vive- Ma è alla sera che tutto si avvera. re. Attendono il buio,sfregano i sassi tra loro ed Il frastorno mediatico non ci consente di fissare ecco le scintille, piccole stelle gialle e blu che lo sguardo negli occhi di uno solo di questi no- brillano …. stri simili quando li vediamo in televisione, la Stupore emozione, chissà, ma tutto, per pochi ripresa deve essere impattante, l’effetto suscita- attimi, grazie a quelle scintille, è magia. to quello dell’invasione, o al massimo della fu- I sassi vengono allineati in bella mostra sulla gace compassione; la fretta egoistica ci impedi- mensola del caminetto… sono tesori preziosi. sce poi un incontro autentico quando li incro- Passano gli anni e finiscono in qualche scatola, ciamo sulle strade delle nostre città, dove cam- dimenticati. biamo di marciapiede, affrettiamo il passo, Da poco tempo sono riapparsi sulla mensola sbuffiamo per “queste fastidiose presenze” (per altri sassi… essere politicamente corretti). Li hanno raccolti una mamma con i suoi bam- Invece, dovremmo avere la forza e il coraggio bini che, per mano, camminando nel bosco, li di fermarci un attimo e, se non vogliamo met- hanno trovati lungo il greto del ruscello. terci a parlare con loro (esercizio che io perso- 3
nalmente pratico spesso e da cui traggo sempre noltre, si impone una visione lungimirante, ca- insegnamenti ineguagliabili) quantomeno riflet- pace di prevedere programmi adeguati per le tere sul fatto che sono persone, esseri umani aree colpite da più gravi ingiustizie e instabili- come te, come me, come tutti noi; si sono mes- tà, affinché a tutti sia garantito l’accesso allo se in viaggio verso una terra promessa lontana e sviluppo autentico […]». sconosciuta per necessità, per assicurare a sé e Il fenomeno migratorio è connaturato con alla propria famiglia una vita migliore e un de- l’essere umano: umanamente dovremo trovare stino più prospero, a volte per salvare la vita; il modo di gestirlo. quasi mai torneranno a casa, il loro viaggio è di Dal libro dell’Esodo il semplice comandamento sola andata. da seguire: «Non molesterai il forestiero né lo La disperazione è il tratto che accomuna tutti, opprimerai, perché voi siete stati forestieri in l’istinto di sopravvivenza Ia forza che consente terra d’Egitto» (Es 22,20), a noi il compito di loro di muovere un passo dopo l’altro in qual- porlo in pratica. siasi direzione. Ma a fronte di questa situazione, cosa è possibi- le fare? Dovremmo riuscire a vedere i migranti come scintille incandescenti che cercano solo un luo- go dove poter continuare a diffondere luce e calore, in una parola vita: il timore diffuso è quello dell’incendio, la verità celata è però quella dell’energia creativa. Le politiche pubbliche in questo senso sono ferme: l’Unione Europea da una parte tratta con la Turchia per fermare nei suoi campi profughi siriani, iracheni e afghani, dall’altra finanza una forza di frontiera comune per impedire gli in- gressi e delle 160.000 persone richiedenti asilo che avrebbero dovuto essere ricollocate da Ita- lia e Grecia entro la fine di quest’anno secondo il piano della Commissione Europea, solo 5.000 sono state trasferite. E per gli altri vige una triste permanenza in luo- ghi dai nomi variegati: strutture temporanee, Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), Cie (Centri di identificazione ed espulsione), hot spot. Esperienze di acco- “NESSUN PROFUMO VALE glienza virtuosa accanto a veri e propri lager. L’ODORE DI QUEL FUOCO…” La speranza è che si sviluppino strategie che di Guido De Vecchi mettano al centro le persone per gestire il feno- meno nel migliore dei modi senza strumentaliz- zarlo per fini politici e salvaguardando la vita e Ecco il risultato finale di una scintilla o forse di la dignità di coloro che arrivano, la sicurezza una brace rinvigorita dal potente soffio di un sociale dei paesi che accolgono, la sostenibilità uomo… ed effettività dei processi di integrazione. Profumo non puzza… un odore piacevole E ciò senza sottovalutare l’importanza di avvia- evocativo di tante cose, risultato di un impegno: re piani multilaterali di cooperazione e sviluppo il fuoco profuma, scalda, illumina… con le regioni di origine nel tentativo di modifi- Una bella metafora per la nostra strada in cui il care le condizioni che originano le migrazioni e nostro impegno per provare a fare del nostro di cui sovente le responsabilità gravano sulle meglio é stato scintilla e poi fuoco ma anche nazioni ricche del nord del mondo. brace e poi ancora fuoco, altra scintilla di Anche Papa Francesco, nel suo Messaggio per nuovo brace. la Giornata del Migrante e del Rifugiato dello Partiamo però dalla SCINTILLA scorso 15 gennaio ha richiamato la necessità di La nostra vita, se abbiamo voluto coglierle, e’ «affrontare nei Paesi d’origine le cause che stata disseminata di scintille, alcune hanno provocano le migrazioni. Questo esige, come contribuito ad accendere dei fuochi, altre primo passo, l’impegno dell’intera Comunità dimenticate si sono spente . internazionale ad estinguere i conflitti e le vio- Mi piace chiamare scintille quegli incontri, lenze che costringono le persone alla fuga. I- quelle immagini, quelle persone che hanno 4
segnato la mia strada, ormai piuttosto lunga e hanno composto opere d'arte, composizioni che hanno acceso dei fuochi nella mia vita che musicali, capolavori letterari, sculture, pitture, provo e ho provato, anche con fatica a tenere architetture emozionanti e irripetibili nel tempo accesi, per dare un senso alle mie giornate, e nello spazio. Che meraviglia poter rimanere rammentando che sono uniche . incantati davanti ad opere d'arte che suscitano “cogli l’attimo“ assaporalo o quando il piccolo in noi un trasporto spirituale che ci allarga il principe dice “camminerei piano piano verso la respiro e i nostri sentimenti sino alla commo- fontana…” zione. Tutti noi in qualche momento della So che per riconoscere una scintilla devo nostra vita abbiamo provato l'ebrezza di imparare ad ascoltare, a non avere fretta, a sentimenti nuovi di fronte ad una scultura, un dedicare del tempo a quell’incontro e le logiche quadro, un affresco, una melodia o una lettura del mondo ci remano contro. Sempre di corsa, poetica. Non solo davanti a un paesaggio sempre efficienti per poi rendersi conto che naturale mozzafiato, un tramonto o un'alba forse quella era l’unica occasione per esserci… indimenticabili il nostro spirito si rasserena e si La scintilla va riconosciuta e curata e non credo rinfranca ma, anche di fronte ai capolavori di sia un compito che si debba fare da soli, anche artisti il nostro cuore coglie queste scintille di perché una scintilla utile a me potrebbe essere bellezza per catturarle e maturarle nel proprio utile ad altri e gli altri possono spronarmi a intimo. farla divenire fuoco per la mia vita e la vita Grazie a tutti quegli artisti che hanno saputo, degli altri . attraverso una scintilla dare al mondo tanto La scintilla diventa fuoco solo se trova paglia e respiro. legni da contaminare, portati da persone di buona volontà,ognuno porta quello che può ma Scintilla che Scopre. contribuisce a permetterle di divenire fuoco Anche lo scienziato viene sorpreso da quella Grazie quindi alle scintille della nostra Vita: un scintilla che scopre e inventa qualcosa di genitore, un fratello, un Maestro elementare, un nuovo. Qualcosa che già esiste, che c'è, che è compagno di scuola, un dottore, un amico, un già stata creata ma, che lui illumina, chiarisce, marito, una moglie, una comunità, un buon mette in luce e colloca in una precisa libro, un paesaggio inconfondibile, un’imma- conseguenzialità. Il matematico, il fisico, gine indimenticabile, un pianto, una risata, un l'astrologo, il chimico, non creano niente di abbraccio, una stretta di mano …con tutte inesistente ma dimostrano il perchè di certi queste scintille non possiamo non provare a fenomeni. Mutano certi processi, capiscono il fare, con tutte le nostre forze, un bel fuoco! un perchè di certi fenomeni, colgono il divenire di fuoco con il suo profumo che accarezzi là, dove certe situazioni, scoprono come arrivare a certi la scintilla s’è spenta e il freddo annebbia la risultati, danno spiegazioni del perchè di certi visione del nostro esistere. fenomeni, attraverso l'illuminazione e la scin- tilla della loro intuizione, senza creare nulla ma rivelandoci e chiarendoci tante risposte alle nostre domande. Pensiamo soltanto alla medi- cina quanti progressi e passi avanti ha fatto e ci ha sollevato da tante sofferenze e quante scintille sono ancora necessarie per farci sof- QUANTE SCINTILLE frire ancora di meno. Non diverremo mai di Gege Ferrario immortali (e per fortuna) ma quante ricerche, quanta energia, studi e sforzi l'uomo esercita Per quanto uno si sforzi di contare quante per rendere la vita fisicamente meno dolorosa. scintille sono scoccate nella propria vita, quante Grazie a quelle scintille che hanno illuminato la scintille sono apparse improvvise nel buio, ricerca scientifica. quante scintille hanno illuminato la nostra mente, hanno riempito di gioia il nostro cuore, Scintilla che Uccide. quante scintille ci hanno fatto soffrire, ci hanno Da quando c'è l'uomo, credo anche se non ne spaventato, non riuscirà a ricordarle e sono sicuro, c'è sempre stata la scintilla del catalogarle e menzionarle tutte ma, potrà dire: male, la scintilla che uccide il proprio fratello. quante sono state!! Perchè? Come scocca questa malefica scintilla, come si può pensare che esista. Eppure la Scintilla che Crea. prepotenza, la voglia di prevalere, di possedere C'è la scintilla che illumina il nostro talento, di annientare l'altro, è qualcosa che è dentro di che ha illuminato tanti artisti, tanti creativi che noi che libera in noi scintille di odio, di prevaricazione, di sopraffazione, che tende ad 5
annientare il prossimo. Prossimo che è mio IL MOMENTO GIUSTO fratello. Pazzesco, senza logica, senza una di Antonio Marini minima giustificazione. Tutt'oggi stiamo vivendo ed assistendo a terribili guerre e Il buio. stermini di esseri umani con logiche di potere, Poi, alcune delle sue compagne più frementi di benefici economici di egoismi folli. Quali sentirono il richiamo e si lanciarono in una sono queste scintille che fanno tanto male e che corsa frenetica. Fecero un balzo e il fuoco si sembrano e sono inarrestabili. Basta, ma perchè accese. dobbiamo e siamo così cattivi? Non pensiamo Travolta da quella euforia anche lei sentì il che noi non ne siamo partecipi, che siamo richiamo e si lanciò. Le fiamme crepitarono esenti da queste persistenti scintille che sono grazie a lei. anche dentro di noi e che sono latenti e possono Stare nel buio, quel buio così antico, per una scoccare appena il nostro istinto prevale sulla piccola e giovane scintilla come lei era sempre ragione. Non abbassiamo mai la guardia di una gran noia. Ora, invece, poteva finalmente fronte a queste scintille mortifere ed assassine. brillare e giocare con le sue amiche. Saltavano Che Dio ci aiuti e ci guidi verso la liberazione in aria, guidate dal calore per poi ritornare in da queste scintille che ci portiamo dentro. mezzo alle fiamme. Le più ardite prendevano una bella rincorsa e balzavano lontano candendo tra la legna intonsa a portare anche lì Scintilla che Illumina la vita. Quante scintille che sprizzano ovunque e che il tocco del fuoco. dobbiamo imparare a vedere, che ci devono Che divertimento. ogni volta meravigliare e stupire. La nostra Passata l'eccitazione per la libertà e la gioia vita è costellata da questo tripudio di scintille di ottenuta, la piccola scintilla si guardò intorno. tutti i colori e di tutte le intensità. Scintille che Era proprio un bel fuoco quello dove era ci fanno crescere che ci fanno essere quello che capitata. Di quelli classici, fatto con grandi oggi siamo e che ci faranno essere quello che ceppi di legno odoroso. Attorno era notte e tra saremo. L'importante è sapere che le scintille le luci delle fiamme si vedevano i volti allegri sono parte di noi stessi e che anche noi siamo in di giovani seduti attorno ad un bivacco. grado di far scoccare qualche scintilla per il C'erano risate, danze e canti, e lei e tutte le sue nostro bene e per il nostro prossimo. compagne scintille non riuscirono a trattenersi La scintilla dell'amore che ci ha fatto inna- dal danzare e ballare anche loro. Ancora salti e morare che ci ha unito in matrimonio, che ci ha balzi. Insomma la piccola scintilla non ce la donato dei figli dando vita ad una famiglia che faceva proprio a stare ferma. in una sequenza di scintille ha generato dei figli «Stai attenta!» sentì dire improvvisamente da e poi ancora delle unioni con il dono dei nipoti, una voce alle sue spalle. con altre scintille che si moltiplicheranno anche Era andata a sbattere contro qualcuno. Si girò e quando noi non ci saremo più. vide una scintilla più grande di lei. Questa Dobbiamo imparare a riconoscere questi doni brillava di un bel arancione caldo e pareva un luminosi, sapendo che un uomo che non sprizza poco spazientita. scintille o non riconosce scintille non è un «Scusami» disse la piccola scintilla un po' uomo luminoso ma opaco. imbarazzata nel suo bagliore giallo. La scintilla più grande osservò per un po' la più piccola poi perse il suo cipiglio e sorrise un poco. «State attente tu e le tue amiche mentre correte in giro» disse. La piccola fece cenno di si con la testa e poi rimase ferma ad osservare la più grande. Sentiva le risate delle sue amiche, voleva andarsi a divertire anche lei con loro. Ma aveva qualcosa che la tratteneva. Una domanda. Se lo chiedeva da tempo il perché le scintille più grandi fossero sempre così serie. Non le vedeva mai ridere o gioire mentre guidavano le fiamme del fuoco. Se ne stavano sempre tra di loro in disparte. Guardavano le più giovani con aria di sufficienza. Come se loro piccoline non potessero capire qualcosa d'importante. Allora, ora che il caso l'aveva portata ad incontrare una 6
di loro, forse poteva osare. Al massimo si «Secondo me c'è la potrai fare benissimo. Devi sarebbe beccata una occhiataccia torva e niente solo fare come me» più. «Eh tu come fai?» «Posso farti una domanda?» disse la piccola «Beh, io aspetto» scintilla un po' titubante. «Cosa?» «Certo» rispose la scintilla più grande che «Il momento giusto per saltare» aveva intuito esserci qualcosa nel silenzio della La piccola scintilla si accorse all'improvviso più piccola. che il fuoco attorno a loro si stava estinguendo. Lei raccolse il coraggio e chiese. Non c'era più legna da ardere su cui guidare le «Perché voi scintille più grandi sembrate fiamme. Non si sentivano neanche più le risate sempre così distanti? Perché non avete voglia dei ragazzi. Era calata la tristezza. di correre e saltare come noi?» Proprio in quel momento la scintilla più grande La scintilla rimase a rimuginare un po' nel suo sorrise e di colpo divenne anche lei tutta gialla, arancione e poi rispose. quasi bianca. Spiccò un salto magnifico, il più «Sai, anche io sono stata una piccola scintilla lontano e lungo che lei avesse mai visto. Dalle come te e so quanto alla tua età sia impossibile piccole fiamme dove ora si trovarono finì in trattenere l'entusiasmo ogni volta che vieni una parte lontana del bivacco. Nessuna delle chiamata in un fuoco. Ma dopo un po' di tempo, altre scintille se ne era accorta, forse perché quando di fuochi nei hai visti tanti, quando hai prese dalla foga, ma lì c'era ancora un bel ceppo guidato fiamme in tanti luoghi, ti accorgi che i pronto a prendere fuoco. fuochi non sono tutti uguali. Lentamente e poi più velocemente nacquero Le fiamme portano calore, gioia, luce e vita. nuove e vivide fiamme. Ma molte altre volte il fuoco lascia alle sue Risvegliati da quelle luci i volti delle persone spalle solo dolore e morte. Quindi dopo un po' attorno al fuoco sorrisero di nuovo. capisci che benché per noi ballare e saltare nel fuoco è bello e divertente, per altri la sua presenza può essere terribile» La piccola scintilla non riusciva a credere a quelle parole. Ma ricordava che alcune volte aveva visto tornare nel buio scintille con lo sguardo scuro e triste. UOMO E SCINTILLE Lei probabilmente era stata fortunata. I fuochi a di Lucio Iacono cui aveva partecipato erano stati all'insegna della gioia e dell’allegria. Le scintille hanno incuriosito l'umanità fino Così abbassò un poco lo sguardo. dalla notte dei tempi: piccole particelle di fuoco «Ti ho rattristato?» chiese la scintilla più che volano nell'aria e dopo poco scompaiono grande. senza lasciare traccia. Gli antichi greci avevano «Non lo so» disse la scintilla gialla «Però se è cercato di imitare gli dei e generare scintille ma vero che posso fare male a qualcuno, allora non erano solo riusciti ad attirare piccoli pezzi di voglio più saltare in un fuoco» materiali leggeri strofinando un bastoncino di La scintilla più grande sorrise dolcemente. ambra su una pelle di gatto. Dal nome greco «Questo è impossibile, piccola mia. Il richiamo dell'ambra “elector” è nata la denominazione di del fuoco per noi è troppo forte. Non possiamo elettricità, una volta scoperto che i due feno- ignorare la nostra natura. Siamo scintille. Noi meni avevano la stessa natura. guidiamo le fiamme, lì dove il fuoco possa Doveva però arrivare la metà del 1700 perché il attecchire e continuare a propagare il suo nostro Alessandro Volta riuscisse a produrre ardore. scintille elettriche mediante la sua famosa pila: Però possiamo fare qualcosa lo stesso. Invece una serie di dischetti di rame e di zinco separati di accettare il richiamo di qualsiasi fuoco, come da dischi di panno imbevuti di acido. fanno molte altre scintille a cui interessa solo Successivamente i progressi sono stati vertigi- divertirsi e il proprio appagamento, puoi nosi, dalle macchine elettrostatiche a dischi che decidere di saltare solo quando vedi un fuoco producevano scintille di qualche centimetro ai che ti pare giusto. Oppure anche se sei stata generatori, sempre elettrostatici, le cui scintille attratta magari da un incendio a cui nessuna di arrivavano al metro di lunghezza. noi può resistere, allora puoi sempre decidere Con l'invenzione di macchine più potenti, dove lanciarti, senza far del male a nessuno» prima fra tutte la dinamo di Antonio Pacinotti, La piccola scintilla non parve molto sicura. fu possibile generare scintille più lunghe, più «Non so se sarò mai capace di resistere come forti e più durature. dici tu» disse con lo sguardo triste. 7
Chi non ha mai visto un saldatore elettrico quello che i media ci mostrano quotidianamente all'opera? la luce abbagliante che fonde e salda e raccontato la loro splendida esperienza di il metallo non è altro che una applicazione scoutismo nella nostra Regione. industriale delle primissime scintille. Nel prossimo futuro, come MASCI lombardo I più anziani fra i nostri lettori sicuramente vivremo: ricorderanno o avranno visto in fotografia le - L’11 e 12 marzo ad Albino la tradizionale fotoelettriche che durante la guerra illu- Giornata dello Spirito sul tema “La Parola”; minavano il cielo in cerca di aerei nemici che si - Il 25 marzo saremo col Papa a Monza; apprestavano a bombardare. Quella luce era - Il 26 marzo ci sarà lo Scout Family Day a generata da un arco elettrico che altro non è che Mantova: una giornata per famiglie con figli in una serie continua di scintille che scoccano fra età scolare, durante la quale ai genitori verrà due elettrodi cilindrici di carbonio alimentati da presentata la proposta di scoutismo adulto del corrente elettrica continua. MASCI; Un utilizzo pacifico di tale sistema è stato nelle - Dal 23 al 25 aprile il San Giorgio Regionale, macchine da proiezione cinematografica, prima da Pavia a Lodi, con due giorni di Via Fran- dell'avvento delle lampade a gas nobili, cigena e un giornata all’insegna della festa, con utilizzando due carboncini delle dimensioni di una gara cucina a squadre ed il rinnovo della una matita, fra i quali scoccava una arco Promessa Scout. Non un evento nostalgico elettrico la cui luce portava sullo schermo le bensì il risoluto impegno ad essere fedeli alla immagini che ci hanno affascinato per tanto Legge nei servizi che viviamo oggi e che tempo. realizzeremo domani! Anche all'interno dei cilindri dei motori delle Tutti gli eventi sono aperti a chiunque desideri nostre auto una piccola scintilla fa detonare la viverli con noi. Per maggiori informazioni scri- miscela di aria e benzina e produce la potenza vere a lombardia@masci.it che ci porta comodamente in giro. Non sempre però le scintille sono utili, quelle generate da un corto circuito, contatto indebito fra due fili percorsi da corrente, possono causare incendi con effetti anche disastrosi. E per ultimo un pensiero deve essere rivolto alla malvagità dell'uomo che ha trovato il modo di uccidere con le scintille elettriche mediante la famigerata sedia elettrica, ancora in uso in stati che non possono essere chiamati civili. EX-AGI Mirasole 26 novembre 2016 * Ancora una volta insieme sul Cammino delle Abbazie milanesi. Dopo Viboldone, Mori- mondo e Chiaravalle eccoci a Mirasole per riscoprire un altro luogo della spiritualità milanese e per incamminarci, nell’attesa, verso l’incontro del Natale. Riscopriamo sempre più come il nostro ritrovatci non sia, né voglia essere, un semplice MASCI “stare bene insieme”, ma si arricchisca ogni di Giorgio Frigerio volta di stimoli per continuare su quella “Via” che ci ha formato nei nostri anni di scolte. Il 2017 sarà un anno ricco di eventi per il Certamente per la scoperta del luogo, con il MASCI Lombardia all’insegna del cam- progetto ormai avviato che ha fatto di Mirasole biamento. Intanto a gennaio si è svolto il Polo “l’Abbazia della solidarietà” per l'accoglienza d’Eccellenza: giornata di formazione, durante di mamme con bambini in stato di fragilità e la quale abbiamo affrontato il tema della una comunità di famiglie che vivono l’acco- leadership in un gruppo di persone e succes- glienza e supportano l’inserimento lavorativo di sivamente abbiamo incontrato due capi scout chi è in situazione di disagio. del gruppo ASSIM (Associazione Scout Spe- Abbiamo così continuato il nostro cammino di ranze Musulmani Italiani) che ci ha hanno viandanti per imparare a guardare il mondo con mostrato un Islam assolutamente diverso da gli occhi limpidi del viandante e a ringraziare il 8
Signore per il mondo che ci ha dato. Ci siamo messe in cammino per ascoltare la voce dei nostri sogni, dei nostri ideali più alti, per ascoltare la voce di quel Dio che ci abita dentro. NOTIZIE DAL Da Scolte abbiamo sempre pensato che la MONDO SCOUT “strada” fosse una metafora della vita. A cura di Betty Nicoletti Abbiamo sempre sentito che il cammino che lo scautismo ci proponeva era scuola di vita. Abbiamo sempre amato la route perché ci faceva vivere nel concreto i valori che vole- vamo guidassero la nostra vita. * Giornata del Pensiero A Mirasole, attraverso la comunicazione di don Celebrata sin dal 1926, il 22 febbraio, la Gior- Antonio Torresin, ex assistente scout, che ci ha nata del Pensiero, è un momento di fraternità raccontato la sua esperienza di “pellegrino sul internazionale, un’occasione per sottolineare cammino di Santiago”, abbiamo rivissuto alcuni temi educativi caldi e raccogliere fondi sogni, sensazioni, ricordi, e forse, ancora più, per le attività di gruppi scout che in tutto il abbiamo capito che tutte le difficoltà, le mondo hanno difficoltà ad organizzare attività esperienze, le gioie, le fatiche, le scelte inerenti per i loro giovani scout e guide. al camminare, sono le difficoltà, esperienze, La proposta di quest’anno 2017 preparata da gioie, fatiche, scelte del nostro vivere. WAGGGS (l’organizzazione mondiale delle Forse questa esperienza può aiutarci a rileggere guide) ha come motto GROW! Questo slogan anche la nostra vita e riflettere sul nostro essere invita a crescere, coltivare, accudire, sostenere “Viandanti”, anche in questo pezzo di strada i semi dello scoutismo e del guidismo in tutto che stiamo percorrendo. il mondo. Il gesto simbolico di piantare un nuo- Tutta la riflessione, anche se non ha parlato di vo albero indica l’inizio di un processo, un Natale, ci ha preparato al Natale. viaggio di crescita del movimento che in questo Ci ha preparato a questo cammino che è l’attesa giorno ricorda la nascita dei nostri fondatori, della venuta di un Dio che ha camminato, da Robert e Olave Baden Powell. uomo, accanto a noi e che ci chiede di accoglierlo nella sua realtà di Salvatore, ma * Assisi, Convegno Quadri Agesci sul Cente- anche nella sua fragilità di presenza nei fratelli nario scoutismo cattolico più deboli. A conclusione dei numerosi eventi riguardo il Centenario dello scoutismo cattolico, i Respon- * Da qualche anno l’uscita di Avvento delle sabili e gli Assistenti delle Zone, delle Regioni ragazze dell’Ex-Agi capita nella stessa giorna- e del livello nazionale hanno partecipato ad un ta in cui si festeggia l’onomastico di don An- Convegno quadri, tenutosi ad Assisi dal 20 al drea Ghetti. Molte delle amiche Guide avevano 22 gennaio 2017 presso la Cittadella. come Assistente Baden. Sarebbe bello non far L’evento, intitolato “Con l’aiuto di Dio promet- coincidere le due date. to sul mio onore” ha radunato circa 300 parteci- panti, chiamati a riflettere sull’identità dello scautismo, le sue caratteristiche fondanti e sulle scelte maturate in un secolo di appartenenza ecclesiale. Il primo appuntamento in programma è stata la Lectio divina tenuta dal Cardinale Bagnasco nella bella cornice del Duomo di San Rufino sui primi versetti del vangelo di Giovanni. Una riflessione profonda e intensa sulla difficoltà ad accogliere la Luce, a causa della cultura della distrazione che permea il nostro mondo. La do- manda che ogni capo scout dovrebbe farsi di fronte ai propri ragazzi non è “cosa posso fare per loro?”, ma “chi sono io ?”. Non dobbiamo lasciarci distogliere dalle domande radicali, che ci aiutano a compiere quei piccoli gesti di verità che possono innescare un contagio positivo in noi e negli altri. Al termine della celebrazione il saluto del sin- 9
daco di Assisi. Nella seconda serata c’è stata la veglia intitola- Nella serata si è poi svolta una tavola rotonda ta “Il vangelo dello scoutismo”. sul tema “Essere cattolici ed educatori nella L’ultimo giorno di convegno è iniziato con la Chiesa nazionale e locale”. Partendo dall'affer- Santa Messa nella Basilica di San Francesco ed mazione di don Giorgio Basadonna “Lo scouti- è proseguita con la restituzione dei risultati dei smo cattolico come dono di Dio alla storia del gruppi di lavoro. nostro paese” sono intervenuti monsignor An- Prima della chiusura dei Presidenti, Matteo tonio Napolioni, vescovo di Cremona e scout di Spanò e Marilina Laforgia, è stato lanciato il lungo corso, Serena Noceti, teologa e docente progetto “Un euro per una sede” per ricostruire presso ala Facoltà teologica a Firenze e Silvano le sedi scout colpite dal terremoto. Petrosino, docente di Teorie della Comunica- zione presso l’Università Cattolica di Milano. I relatori hanno sottolineato il ruolo fondamen- tale attribuito ai laici dal Concilio Vaticano II, custodi e attori protagonisti dell’estroversione della Chiesa nel mondo e hanno lanciato alcune Anche quest’anno nei giorni 8, 9, 10 e 11 di- sfide importanti: abitare la complessità, con- cembre 2016 si è tenuto il Campo Formazione frontarsi con l’alterità e dare ragione nella pro- Tirocinanti per l’Emilia nella zona di Carpi. pria vita della nostra fede e della nostra speran- I partecipanti sotto la guida dei Capi Campo za. Lorena Bizzarri e Davide Pignatti e dell’Assi- Nella mattinata di sabato tre importanti rela- stente don Antonio Dotti, oltre alle riflessioni zioni offerte da Gualtiero Zanolini, già membro sulla scelta di essere Capi e cioè di un servizio del comitato mondiale WOSM e segretario ge- educativo, hanno seguito un percorso sulla re- nerale della CICS, ora incaricato nazionale del sponsabilità delle scelte di vita. Centro studi e ricerche AGESCI, padre Federi- Come l’anno precedente è stata presentata la co Lombardi , gesuita e scout, già direttore di vicenda delle Aquile Randagie con la loro scel- Radio Vaticana e della Sala Stampa del Vatica- ta di opporsi al Regime fascista e di aiutare fat- no e Michele Pandolfelli, una vita di impegno tivamente i ricercati, gli antifascisti e gli ebrei, nello scoutismo ed ora anch’egli membro del nonostante i pericoli e i rischi connessi. centro studi e ricerche. I tre relatori hanno ra- Era presente anche l’Assessore alle Politiche gionato sull’identità pedagogica dello scouti- Giovanili Milena Saina smo, sulla esistenza di un “bosone di B.P.” e in particolare dello scoutismo cattolico, sottoline- ando che la nostra passione educativa è fonda- mentale per il futuro della Chiesa e sulle tappe che ne hanno segnato la storia. I lavori sono poi proseguiti per gruppi tematici: identità laicale del capo, il capo credente, la formazione per- manente del capo e la comunità capi. IN BIBLIOTECA Si è svolta anche la premiazione del concorso “100 storie per 100 anni” lanciato per festeg- giare i 100 anni dello scoutismo cattolico. I tre gruppi scout finalisti hanno presentato con un video le loro attività. Il gruppo Giulianova 1 ha formato un coro di Piero De Martini, rover della Rocchetta, ha lupetti, guide ed esploratori, comunità RS, ge- sempre coltivato un grande amore per la nitori, “100 voci per far bella la nostra Chiesa”, musica. Fra le sue opere, oltre alla presente, e si è aggiudicato il terzo premio. ricordiamo “Il Conservatorio delle Alpi”, Il gruppo Isole e Delta del Po ha abbellito con Mondadori 2009 e “Mozart a Praga”, murales il locale che ha fatto le veci della par- Mondadori 2013 . rocchia in ristrutturazione ed ha vinto il secon- do premio, una tenda igloo. CHOPIN, LE ESTATI A NOHANT di Piero Il primo premio, una tenda per squadriglia, è De Martini per il Saggiatore pagg.240 euro 22. andato al gruppo Palermo 10, piccolo gruppo di Estate 1839. Federico Chopin, il più grande frontiera che opera nel quartiere palermitano poeta del pianoforte, raggiunge assieme a Sperone Brancaccio, luogo dove la situazione George Sand ed i figli di lei, Maurice e sociale è molto difficile e dove lo scoutismo Solange, Nohant, nel Berry: la scrittrice ha li svolge un ruolo fondamentale per dare ai ragaz- una bella casa attorniata da un grande parco. zi un’alternativa positiva alla strada. 10
Voghera, dalla nascita nel 1918 al 2004; ed è il Per sette estati Chopin tornerà in questa dimora risultato, molto ben riuscito, di un lavoro e li comporrà alcune fra le sue opere più alte, collettivo di vecchi e nuovi scout dell'Oltrepò. più toccanti. Fra le tante citiamo la Barcarola, Il tomo, voluminoso nelle dimensioni, contiene la Berceuse, la quarta Ballata, la Polacca un'ottantina di pagine di testo, decine di do- Fantasia, Il quarto Scherzo. E poi Notturni, cumenti di tutto il periodo contemplato, qual- Valzer, Improvvisi, Mazurche, tutte opere di che centinaio di immagini degli scout pavesi e estrema perfezione. dei relativi Assistenti, fra questi compare più E’ una stagione questa luminosa e torbida, volte don Andrea Ghetti-Baden in immagini malinconica ed eccitante, percorsa da fitti inedite. intrecci familiari, intimi e mondani. Ha inizio E' un libro affascinante che prende la mente e la con l’incontro parigino tra la scrittrice e il vista; quel che meraviglia nello scorrere delle compositore, prosegue con lo sfortunato pagine, oltre la puntualità storica degli avve- soggiorno a Maiorca - dove Chopin ammalato nimenti accaduti nel corso di 86 anni, con note esperimenterà una visionarietà senza a fianco, è l'entusiasmo e la passione, la fedeltà precedenti - per arrivare ai pomeriggi ed alle e la tenacia nel portare a compimento un sere di Nohant, circondati da un “piccolo lavoro così impegnativo. mondo” di artisti con i quali conversare a lungo Le pagine di testo hanno l'impronta storico- di musica e pittura, almeno fino a quando temporale; la narrazione parte dai primi ten- l’urgenza del comporre non costringe Chopin a tativi dei gruppi di Pavia e Voghera e continua chiudersi nella sua stanza e li improvvisare, fino al 1928, anno della soppressione voluta scrivere, cancellare, e riscrivere. Ripercorrendo dalle leggi “fascistissime” del Regime fascista. ognuno di questi passaggi, la narrazione torna Dopo la caduta del fascismo, nel maggio del incessantemente a un interrogativo finora poco 1947 gli scout dell'Asci tornano a Pavia e il indagato: quanto la relazione con George Sand testo prosegue raccontando le route, i campi, gli e la vita a Nohant influirono sulla sua arte? accantonamenti, le imprese di Clan, le partenze, Le cure premurose e quasi materne della le vicende più salienti della vita dei gruppi. scrittrice, le camminate nei boschi, le tradizioni Nel testo si legge diffusamente della crisi del musicali del Berry, la dilagante e sempre più movimento e della nascita dell'Agesci; per poi insopprimibile nostalgia per la Polonia, la continuare il racconto delle vicende legate al presenza degli amici - il pittore Delacroix, la gruppo di Voghera fino al 2004. soprano Pauline Viardot, l’amata sorella L'ultima parte contiene documenti scritti da Ludwika: sono questi gli snodi esplorati, con alcuni Capi storici e pubblicati su diversi gior- l’ausilio di preziosi documenti privati del nali da quello di Voghera, da “Collegamento” a compositore e della critica a lui contempo- “RS Servire”, a “Estote Parati”. ranea - prima fra tutte le voci di Liszt e di Cosa c'è ancora da dire su questa pubblicazione Schumann-, per restituire infine l’immagine di impegnata e intensa se non: “Bravi!” ai ragazzi uno Chopin più umano, meno inafferrabile, degli anni Cinquanta e ai ragazzi di oggi. talvolta addirittura giocoso. Uno Chopin solitario mai veramente solo, che proprio nelle opere composte in quelle estati a Nohant liberò la natura più vera del suo genio. Il lavoro del singolo rimane ancora la scintilla che muove l'umanità verso il futuro, anche più del lavoro di squadra. A titolo di esempio presentiamo la recensione Igor Sikorski di questo libro e invitiamo tutti i Gruppi che hanno realizzato opere simili a farcele perveni- re per una doverosa segnalazione SCOUT IN OLTREPO’ 1918-2004, a cura di Fabrizio Bellini e Giulio Guderzo, Ceo – .L'animo porta in sé i germi di tutte le virtù che, Cooperativa Editoriale Oltrepò, Voghera, 2005, in seguito ad un consiglio, si ridestano, come a pag. 307 un lieve soffio, da una scintilla si sviluppa il fuoco. Il libro, curato da “due ragazzi degli anni Cin- Seneca quanta”, come scritto nella quarta di copertina, narra la storia dello scautismo nella zona di 11
trismo. Una proposta di linee guida che includono PER LA GIOIA razionalità e modernità secondo quanto DELLA MENTE proposto nel Concilio Vaticano II. Nel richiamo di Roberto Dionigi trova poi spazio un invito alla sinodalità, alla cattolicità come condizioni ineludibili per un profiquo lavoro ecclesiale, alla formazione permanente come garanzia di professionalità ed alla gradualità, come garanzia di discer- Ci stiamo abituando a leggere o ad ascoltare il nimento. magistero di Papa Francesco sotto forma di Prosegue Papa Francesco elencando le tappe di citazione a volte con una mediazione che questa riforma e il lavoro compiuto, in cui si tradisce l’originalià del suo messaggio, a volte, manifesta la fedeltà al magistero del beato quasi per obbedienza cortigiana, come un Paolo VI e ai Pontefici che si sono susseguiti. dovere istituzionale: come non citarlo? mi Non si può terminare queste considerazioni riferisco prevalentemente (ma non solo) a senza proporre la riflessione conclusiva di Papa quanto si legge o si ascolta sui mezzi di Francesco:Vorrei concludere semplicemente comunicazione. A volte completamente con una parola e con una preghiera. La parola rigettato, ma questo non ci interessa. è quella di ribadire che il Natale è la festa Certamente per un laico nella sua vita ordinaria dell’umiltà amante di Dio. Per la preghiera, ho fatta di lavoro (quando c’è) o di una tragica scelto l’invocazione natalizia di Padre Matta el precarietà che distoglie l’attenzione al mondo Meskin* (monaco contemporaneo), che rivol- circostante, fatta di una vita familiare carica di gendosi al Signore Gesù, nato a Betlemme, così quotidiane preoccupazioni, o piuttosto di un si esprime: «Se per noi l’esperienza dell’in- impegno studentesco a volte attratto da fanzia è cosa difficile, per te non lo è, Figlio di fuorvianti attività, da cui non escludo emo- Dio. Se inciampiamo sulla via che porta alla zionanti esperienze di volontariato, a scapito di comunione con te secondo questa piccola una rigorosa dedizione allo studio per una statura, tu sei capace di togliere tutti gli adeguata preparazione professionale, per un ostacoli che ci impediscono di fare questo. laico, dicevamo, è certamente difficile seguire Sappiamo che non avrai pace finché non ci il magistero della nostra chiesa cattolica a cui troverai secondo la tua somiglianza e con noi popolo di Dio siamo chiamati a partecipare. questa statura. Permettici oggi, Figlio di Dio, Talvolta anche mirate e lodevoli proposte par- di avvicinarci al tuo cuore. Donaci di non rocchiali o diocesane appaiono come impegni crederci grandi nelle nostre esperienze. aggiuntivi e talvolta anche sovrapposti tra loro. Donaci, invece, di diventare piccoli come te Eppure oggi è il Papa stesso a chiederci un affinché possiamo esserti vicini e ricevere da te rapporto diretto con la sua testimonianza, umiltà e mitezza in abbondanza. Non ci privare proprio per entrare sempre di più alla radici della tua rivelazione, l’epifania della tua del messaggio evangelico; il suo genere let- infanzia nei nostri cuori, affinché con essa terario fa nascere, nelle persone attente alla sua possiamo curare ogni orgoglio e ogni arro- persona e al suo magistero, una evangelica ganza. curiosità che proprio in questi tempi siamo Abbiamo estremo bisogno […] che tu riveli in chiamati ad alimentare. Valga un esempio solo noi la tua semplicità avvicinando noi, anzi la apparentemente poco rilevante: la presen- Chiesa e il mondo tutto, a te. Il mondo è stanco tazione degli auguri natalizi alla Curia romana: e sfinito perché fa a gara a chi è il più grande. (http://w2.vatican.va/francesco/it/ C’è una concorrenza spietata tra governi, tra speeches/2016/december/documents/papa- Chiese, tra popoli, all'interno delle famiglie, francesco_20161222_curia_romana.html). tra una parrocchia e un'altra: chi è il più Un discorso semplice e comprensibile, che grande tra di noi? Il mondo è piagato da ferite descrive con efficacia il metodo di lavoro dolorose perché il suo grande morbo è: chi è il applicato nella riforma della Curia e i risultati più grande? Ma oggi abbiamo trovato in te il sino ad oggi conseguiti. nostro unico medicamento, Figlio di Dio. Noi e Un discorso che genera curiosità e che ci aiuta il mondo tutto non troveremo né salvezza né a capire, e non è poco, quali sono gli strumenti pace, se non torniamo a incontrarti di nuovo ecclesiali che consentiranno l’applicazione di nella mangiatoia di Betlemme. Amen»* nuove regole per la Curia: un richiamo alla *Matta el Meskin, L’umanità di Dio, Ed. conversione personale, alla conversione pasto- Qiqajon Magnano, 183-185. rale, alla missionarietà orientata al cristocen- 12
concelebrata da mons. Carlo Galli, don Alberto Mandelli e don Stefano Bersani. Un ringraziamento ai più di cinquanta soci dell'Ente che, dopo la S. Messa, hanno parte- RACCONTIAMOCI cipato ad una serata festosa, durante la quale sono stati coinvolti in una sorta di tavola rotonda su argomenti di interesse comune, che riguardano il presente e il futuro dell'Ente stesso. In particolare, abbiamo parlato di comuni- ENTE cazione. E’ stato illustrato il programma di di Claudio Gibelli utilizzo della cappella di S. Giorgio e il pro- getto di una settimana di letture bibliche, che L' ultimo periodo del triennio che ci è stato coinvolgerà Ente ed Associazioni in Burigozzo. affidato ci ha visto impegnati nel "tirare le fila" Nota: proprio in questi giorni si è definita una di quanto abbiamo realizzato e quanto non convenzione tra Ente e l'Istituto Tecnico siamo riusciti a portare a compimento, per Industriale E. Mattei di San Donato Milanese, poterne relazionare in sede di Assemblea ed per lo studio e sviluppo del nuovo sito web. offrire alcuni suggerimenti di programma al Questo accordo vedrà la collaborazione con prossimo Consiglio che verrà eletto. studenti del corso di informatica, sotto la guida Nel frattempo stiamo lavorando in sintonia con del prof. Domenico De Biase, ex scout del Agesci, Fondazione e Masci per arrivare gruppo di Metanopoli. preparati all'evento del prossimo 12 marzo, Ricordo qui che la prossima Assemblea dell'En- momento di particolare importanza per il te sarà elettiva: il Consiglio in carica è in sca- mondo di Burigozzo. denza e andrà rinnovato. Proprio in questi giorni e soprattutto durante le Sottolineiamo quindi l’importanza della parte- prossime settimane saremo impegnati nel cipazione e, per chi non potesse partecipare, di portare a termine diverse operazioni, dal utilizzare la delega a disposizione in modo da trasloco della biblioteca in sala Fossati alla avere una corposa rappresentanza dei soci. realizzazione di totem illustrativi delle varie Invitiamo quanti lo desiderano a volerci inviare aree e di pannelli fotografici per l'abbellimento per tempo i propri commenti e suggerimenti dell'area scout. circa nuove iniziative, programmi e - perché Tutte attività che richiedono tempo e dedizione no - le proprie candidature, per poterne discu- ma i cui risultati si vedranno solo il giorno tere in Assemblea. dell'inaugurazione della rinnovata Casa Scout Arrivederci ai prossimi importanti avvenimenti! di Milano. L'attività del Centro Documentazione ha dovuto purtroppo interrompersi nei mesi scorsi, a causa del protrarsi dei lavori in corso: contiamo di riprendere a pieno ritmo non appena avremo provveduto allo spostamento della biblioteca. La valutazione delle tesi e tesine ricevute è in corso di completamento, anche se con un certo ritardo; abbiamoo già ricevuto alcune tesi universitarie per il Concorso per laureandi, che scadrà il prossimo mese di aprile. Giovedì 27 ottobre abbiamo organizzato, in collaborazione con Agesci e Fondazione, un incontro conoscitivo sul referendum costi- tuzionale, presso il teatro PIME e con la pre- senza del prof. Emanuele Rossi, costituzio- nalista e giurista della scuola Superiore S. Anna di Pisa. Questo evento ha visto la partecipazione di 620 appartenenti al mondo scout lombardo. Sabato 26 novembre abbiamo celebrato, come di consueto, il ricordo di Baden, con la S.Messa 13
FONDAZIONE che la individuano e delimitano. Vogliamo di Agostino Migone darci un tempo, per una volta privilegiato, per pensare 12 marzo 2017: un momento importante si -a ieri, ricordando chi ci ha preceduto e avvicina! cresciuto nei valori scout, le cose compiute in Avevamo anticipato su queste colonne che ci tempi più o meno lontani. Un fare memoria che sarebbe stata una giornata di festa in via Buri- non è volgersi indietro, ma costante rinnovo di gozzo per l’inaugurazione della rinnovata Casa un impegno educativo coraggioso nel difendere Scout milanese. Siamo lieti di poter annunciare lo Scautismo e nel rifondarlo (non solo in che sarà Italia) sempre nuovo e migliore; Domenica, 12 marzo 2017 * sotto questo profilo stiamo operando per la Sul sito e sulla pagina Facebook di Ente e Fon- traslazione delle spoglie di Kelly accanto a dazione Baden verranno fornite informazioni di quelle di Baden nella Cappella di via Burigozzo maggior dettaglio man mano che la fatidica e presenteremo un nuovo libro di storia ed data si avvicina. In queste settimane infatti il immagini su Kelly, raccolto con l’aiuto pre- lavoro si farà più intenso a tutti i livelli e su zioso dei suoi primi scout del dopoguerra; tutti i “tavoli” (quello dei responsabili dei -ad oggi, riflettendo sulla mission comune di soggetti operanti in via Burigozzo, quello Ente e Fondazione Baden, che vuole continuare tecnico-amministrativo e quello dei contenuti). nel triennio che si apre, anche grazie al rinnovo In breve, quali sono gli spunti salienti di questa dei Consigli di entrambe le istituzioni, senza iniziativa? fermarsi a quello (e non è poco) che si è riusciti Vogliamo innanzitutto festeggiare non tanto il a fare; compimento di un percorso, non sempre facile, * da questo punto di vista il rinnovo per altri 12 di cambiamento nell’assetto della gestione anni (6+6) del contratto di affitto di Colico e lo dell’immobile rispetto ai due decenni prece- sviluppo costante delle nostre basi richiedono denti, ma soprattutto la prosecuzione di quel oggi di arricchire sempre più l’esperienza che percorso con l’avvio di una nuova modalità di vi si matura. Ci siamo quindi impegnati nella gestione per i prossimi decenni. Da fonte di definizione di uno stile comune di “custodia” spesa ordinaria non finanziata da entrate dei luoghi, delle cose e dei “legami educanti” ordinarie - totalmente e con qualche soldo in con essi; più per i necessari accantonamenti - via Buri- -a domani, celebrando l’incontro e l’apertura, gozzo diventa per la Fondazione una fonte che sono la cifra più vera della Casa Scout rin- primaria di proventi che, oltre alle spese novata, perché la presenza, accanto a quella correnti, permette di finanziare le manutenzioni scout istituzionale, di un ostello innovativo, che e (una volta ripianate le passività riportate negli ci auguriamo sempre “brulicante” di giovani di ultimi anni, nonostante generose donazioni di - ogni paese in un autentico spirito di Jamboree, pochi - amici) riprendere e potenziare i contri- possa evidenziare un costante work in progress buti ed i servizi d’infrastruttura che la Fon- al quale tutti contribuiscono, un’animazione dazione continuerà ad offrire allo Scautismo contagiosa, con un suo stile cui lo Scautismo lombardo. non è estraneo, nel territorio circostante; Dato poi che parliamo di percorso (e siamo su * anche per questo motivo intendiamo coin- “Percorsi”), è bene aver presenti alcune pietre volgere nell’evento rappresentanti delle istitu- miliari. Il 2017 vede infatti ricorrere diversi zioni e amici anche non scout. anniversari “tondi” di rilievo: salvo altri, Riteniamo che il fare festa in via Burigozzo abbiamo: abbia un senso autentico e profondo come - i 100 anni di fondazione del Milano 2 e il riferimento per tutte le attività che vedono centenario della nascita di Vittorio impegnati Guide e Scout nella realtà odierna Ghetti, milanese e lombarda. E’ questo il momento - i 70 anni della Cooperativa Kim e della rivista anche di cominciare a passare il testimone ad “RS Servire”, fondata da don Andrea una generazione di Guide e Scout che magari Ghetti, non hanno conosciuto personalmente Baden e - i 60 anni dal ritorno di Giulio Cesare Uc- Kelly, ma sono in grado di proseguirne cellini, “Kelly”, alla Casa del Padre, e l’impegno con i mezzi, le attenzioni di oggi e, - i 30 anni dalla costituzione della Fondazione al tempo stesso, con lo stile di sempre. Baden. Arrivederci quindi al 12 marzo, per introdurci Proponiamo quindi, con questo invito di rega- assieme nello Scouting del terzo millennio e larci tutti reciprocamente una giornata (il 12 continuare a fare sempre meglio … del nostro marzo appunto) per ritrovarci su quella strada e meglio. guardare ai “paracarri” passati, presenti e futuri 14
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