L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...

Pagina creata da Simona Mariotti
 
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L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
L’ECO DI DON BOSCO
         BOLLETTINO TRIMESTRALE - N. 2/2020 - Anno CIII - TARIFFA REGIME LIBERO
            “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - C/RM/27/2018”

                                                 CITTA’ DEI RAGAZZI

Tempo di coronavirus
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
Una luce
           SOMMARIO                                                                         in fondo
           Una luce in fondo al tunnel......................................         3           al tunnel
                                                                                          Ogni giorno quando guardo i campi vuoti, le aule della
           Lettera del Direttore
                                                                                     4
                                                                                          scuola e i laboratori del centro professionale vuote, la grande
           Nel tempo del coronavirus.......................................               chiesa vuota ... Immagino e penso a tutti coloro che sono nelle
                                                                                          loro case ... chissà che cosa stanno facendo, come stanno
                                                                                          vivendo, se tutti stanno bene.
           La vita al Don Bosco
           nel tempo del coronavirus.......................................          5    Pensare ... e immaginare il futuro ... stando nella realtà
                                                                                          presente, la vita del 2020, quella del coronavirus, del distan-
                                                                                          ziamento sociale, della solitudine, quella della riflessione
                                                                                          personale e quella di sognare il futuro.
           Tempo del coronavirus
           Riflessioni su quanto turba e scolora i nostri giorni.  6                      Sempre nella ultra millenaria storia dell’uomo, ci siamo evo-
                                                                                          luti attraverso le difficoltà e le circostanze avverse ... epide-
                                                                                          mie, catastrofi naturali, guerre mondiali ... sempre la civiltà
           La didattica ai tempi della pandemia................... 8                      e l’uomo ne è uscito migliore, più consapevole di ciò a cui
                                                                                          è chiamato a vivere su questa terra.

           Genova ha un nuovo arcivescovo.........................10
                                                                                          Questo è il punto su cui riflettere oggi.
                                                                                                      Il senso profondo della vita.
                                                                                          Sin dall’antichità, nell’Apologia di Socrate, Platone scriveva:
           Una scuola smart per ripartire a distanza
                                                                                     12
                                                                                          “Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta” ... si
           e tornare presto insieme! ......................................               cercava, si voleva conoscere il senso dell’esistenza. Anche
                                                                                          noi quotidianamente viviamo questa ricerca di senso ...
                                                                                          Tante volte ci domandiamo dov’è Dio in questo mondo,
           Casa Don Bosco
                                                                                     14
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           Negli ultimi mesi la vita nella comunità è cambiata.                           Domande di ieri e di oggi.
                                                                                          Dio mai ha abbandonato l’uomo nella sua esistenza ... ci
                                                                                          accompagna in silenzio, nel profondo del nostro cuore, lui
           Don Bosco e il colera
           che funestò Torino nel 1854...................................            16   è lì nel nostro più profondo, sta a noi ogni giorno cercarlo e
                                                                                          comprendere ciò a cui ci chiama. Sta a noi umani lottare
                                                                                          contro il virus e la morte, avendo a cuore la cura degli altri,
                                                                                          in particolar modo i più poveri e fragili.
           Parrocchia “salesiana”
           dove “passa il testimone”.......................................          18   Per noi Salesiani oggi in tempo di emergenza a cosa ci
                                                                                          chiama? Come vivere?
                                                                                          Guardo al nostro cortile vuoto, il silenzio assordante ... fa
           Il coronavirus contagia anche                                                  male al cuore.
           L’Eco di Don Bosco.....................................................   19   Non possiamo vivere senza cortile, senza i ragazzi, senza la loro
                                                                                          vivacità ... manca quella presenza quotidiana in mezzo a loro.
                                                                                          Oggi riflettiamo che i social ci mantengono in contatto
                                                                                          con i giovani e le famiglie ... ma senza il contatto visivo e la
                                                                                          vicinanza viene meno il nostro essere salesiani, viene meno
                                                                                          tutta la nostra capacità educativa, viene meno il vivere il
                                                                                          sistema preventivo, viene meno la parola all’orecchio ...
                                                                                          viene meno la confidenza e la fiducia ... viene meno tutta
                                                                                          la nostra “passione”.
                                                                                          Allora mi chiedo come vivere ... dove trovare l’ispirazione
                                                                                          e le energie ....
                                                      SECONDO TRIMESTRE
                                                    N° 2 - Aprile - Giugno 2020           Sperare e sognare ... questo oggi vogliamo vivere ... spera-
   L’Eco di Don Bosco - Bollettino trimestrale Opera Salesiana - Sampierdarena            re il giorno in cui potremo vederci, incontrare e ritornare a
Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. Postale 70% - Anno CIII - C/RM/27/2018              costruire un nuovo mondo, una nuova quotidianità ... fatta
                            Direzione e amministrazione: Istituto Don Bosco               di piccoli gesti di umanità. Avere chiaro che c’è una luce
      Via C. Rolando, 15 - 16151 Genova-Sampierdarena - Tel. 010 640 26 01                in fondo al tunnel ...
    C.C.P. 28142164 - Autorizzazione Tribunale di Genova - n. 327 del 16-2-1955           Allora mi rimetto in cammino ... il primo giorno in cui è stato
           Redazione: Stefano Cartechini, Silvano Audano, Alberto Rinaldini,              possibile uscire di casa per fare una passeggiata incontro
                                       Commissione Comunicazione dell’Opera               un bambino con una palla e ... inizio a giocare con lui ...
    Stampa: Tipolitografia Istituto Salesiano Pio XI - Roma • tipolito@donbosco.it        facendo semplicemente due passaggi ... e ritorna il sorriso
                                                                                          e la gratitudine.
                                                                                          Camminando per le vie del quartiere ci si incrocia con gli
                          ATTENZIONE                                                      occhi ... un sentimento di nostalgia per ciò che eravamo ma
                                                                                          anche una sensazione ... che piano piano stiamo ripartendo
             Per modificare, aggiungere o togliere                                        ... piccoli segni che fanno bene al cuore. Essere compagni di
                  un indirizzo comunica al                                                viaggio, tutti sulla stessa barca per affrontare la vita.
                                                                                                                                     Stefano Cartechini
                   telefono n. 010 64 02 616
                oppure silvano.audano@email.it
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
Lettera del                                                       rete di preghiera che ha unito i Sale-
                                 DIRETTORE                                            siani ai giovani e alle loro famiglie.
                                                                                      Abbiamo così “sentito insieme” che
                                                                                      Gesù è con noi.
                                                                                      Il virus fa emergere il meglio

Nel tempo del
                                                                                      che è in noi
                                                                                      Come ogni crisi anche quella generata

              coronavirus
                                                                                      dal coronavirus ha fatto esplodere l’e-
                                                                                      roismo dei medici, degli infermieri, del
                                                                                      personale della sanità, di quanti hanno
                                                                                      permesso di vivere ai “chiusi in casa”...
                                                                                      e sono tanti ai quali aggiungiamo il
Insieme nella barca in balia della tempesta, ma Gesù non ci lascia soli
                                                                                      mondo del volontariato. Potremmo dire
                                                                                      che è scoppiata la solidarietà...
“Da settimane sembra che sul mon-           modificano il nostro modo di vivere.
do sia scesa la sera a causa del virus      Le mascherine per convivere col virus     Le cicatrici del passaggio del virus
che ha causato una pandemia. Fitte          ostruiscono il modo di relazionarci. La   Sono presenti anche in casa nostra
tenebre si sono addensate sulle nostre      gravissima crisi economica e sociale è    “chiusa con i minori della Casa Don
piazze, strade e città; si sono impadro-    la conseguenza dell’epidemia che at-      Bosco” come tutte le case della cit-
nite delle nostre vite, riempiendo tutto    tacca la vita con il seguito di morti.    tà. Ha travolto le nostre possibilità
di un silenzio assordante e di un vuoto     I guariti portano le cicatrici di una     economiche. La bilancia tra entrate
desolante che paralizza ogni cosa al        durissima battaglia contro un nemico      e uscite vede solo le uscite.
suo passaggio; si sente nell’aria, si av-   infinitamente piccolo, invisibile, sco-
verte nei gesti, lo dicono gli sguardi.     nosciuto dagli scienziati, in grado di    L’Eco di Don Bosco
Ci siamo trovati impauriti e smarriti.      sbancare tutto il nostro progresso e la   Vittima della bilancia negativa è il
Come i discepoli del Vangelo, siamo         nostra civile convivenza.                 passaggio dalla stampa al digitale
stati presi alla sprovvista da una gran-                                              della nostra cara Rivista. Sorse nel 1908,
                                            L’Opera Don Bosco e il virus              sospeso durante le due guerre mon-
de tempesta inaspettata e furiosa”.
                                            Anche il Don Bosco è stato som-           diali, dal prossimo numero l’Eco arri-

S  ono le parole di Papa Francesco
   risuonate il 27 marzo 2020 sullo
sfondo di Piazza San Pietro vuota ...
                                            merso dall’onda del coronavirus: i
                                            cortili verdi per mesi e mesi in si-
                                            lenzio gridano la “chiusura in casa”
                                                                                      verà agli ex allievi e amici dell’Opera
                                                                                      Don Bosco solo online.

Un gesto profetico per confortare           dei giovani. Ma non siamo stati           Grazie Eminenza
un mondo straziato dal coronavirus.         travolti: la scuola non si è fermata      Un Grazie al cardinale Angelo Bagna-
Nella barca in balia delle onde c’è         anche se ha operato a distanza, l’o-      sco per l’ammirabile attività pastora-
anche Gesù.                                 ratorio e la parrocchia sono rimaste      le, grazie per la vicinanza tanto cara
Sconvolti per due mesi di “chiusura         in contatto con i Salesiani attraver-     all’Opera Don Bosco.
in casa” stiamo assaporando una se-         so originali forme di cui trattano le     ... e un’attesa carica di speranza
                        milibertà ...       pagine dell’Eco di Don Bosco. Si è        dell’arrivo di padre Tasca inviato da
                        con tante           creata una rete di relazioni via social   Papa Francesco come successore del
                        ferite che          incredibile e impensabile. Creativa la    cardinale che lascia per limiti di età.
                                                                                                       Don Maurizio Verlezza
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
La vita al Don Bosco
          NEL TEMPO DEL CORONAVIRUS
Il   virus ha cambiato il nostro modo
     di vivere, ma noi nella sofferenza
abbiamo risposto con fantasia e crea-
                                             generosità di molti, la disperazione di
                                             alcuni. Fino al 18 maggio.
                                             Ogni mattina via Facebook c’è il BUON
                                                                                         Sappiamo che il virus ha dilagato in
                                                                                         Ecuador come nel Perù togliendo la
                                                                                         vita a non poche persone e tra queste
tività ... Il silenzio dei cortili in erba   GIORNO di don Maurizio per tutti gli        alcune sono vostri parenti ... I Sale-
sintetica non è l’ultima parola. Convi-      amici dell’Opera Don Bosco.                 siani sono vicini a voi, Latinos en Don
viamo col mostro che vorrebbe rubarci                                                    Bosco, alla vostra doppia sofferenza e
                                             2. Oratorio
la vita. ll legame d’amicizia e di affetto                                               pregano per coloro ai quali il virus ha
rafforza la nostra creatività e collega il   Don Marco per tenere i contatti via so-     rubato la vita.
Don Bosco con i “reclusi dal coronavi-       cial è davvero un vulcano di iniziative     La Comunità Latinos en Don Bosco
rus”. I social sono il “nuovo ponte” ...     ... lo conferma il sito Oratorio Don        “chiusa in casa” supera la distanza via
il ponte su cui transitano le relazioni      Bosco di Sampierdarena. Rompono             social. Ogni domenica alle ore 11, via
tra docenti ed alunni, tra i Salesiani ed    la “forzata reclusione”: il Buongiorno      Facebook, la Santa Messa in spagnolo
oratoriani, tra i sacerdoti della Chiesa     del mattino “dato da tanti salesiani”;      celebrata dal dinamico padre Daniel.
San Giovanni Bosco e la grande comu-         l’ora di adorazione ogni lunedì sera        Duemila persone seguono la celebra-
nità dei fedeli. In attesa che le voci dei   alle 20.30 nella cappella del’Oratorio;     zione, in simultanea qui a Genova, in
minori non accompagnati della Casa           il proseguimento del cammino dei sin-       Ecuador e in Perù; ogni giorno, dal
Don Bosco siano solo l’avanguardia           goli gruppi; la preparazione delle atti-    16 marzo, la recita del Rosario alle ore
delle migliaia che torneranno a ralle-       vità estive. Si aggiunga il video per gli   20,30 “collegati in Famiglia” tramite
grare questa “città dei ragazzi”.            allenamenti delle ragazze della danza       Whatsapp; Ogni venerdì e ogni saba-
                                             e l’EcoCrafts: io resto a casa e riciclo.   to alle 20,30 adorazione al Santissimo
1. La Comunità Salesiana                     Una nota di tristezza: le aule vuote del    Sacramento.
È con tutti voi! Con l’adorazione eu-        doposcuola dell’Oratorio! Una nota po-
caristica ogni sera; nel mese di mag-        sitiva invece viene dal mondo del cal-      4. Solidarietà
gio in streaming adoriamo Gesù euca-         cio dei piccoli: il mister Stefano non      Padre Daniel con volontari latinos en
ristico; la domenica mattina alle ore        abbandona i suoi piccoli calciatori ...     Don Bosco e con i ragazzi della Comu-
9 celebriamo la Santa Messa sempre           ad ognuno affida via social il compito      nità per minori sostituisce il gruppo dei
in streaming. Così i Salesiani del Don       sportivo da fare a casa. Un modo ele-       titolari anziani o ammalati per la di-
Bosco pregano con voi per le vittime         gante per non perdere i contatti, per       stribuzione del pacco alimentare del-
del coronavirus, per gli anziani, per i      dire loro che il Don Bosco li pensa e si    la San Vincenzo. Ogni settimana ven-
                 giovani ”costretti” in      preoccupa per i piccoli atleti.             gono distribuiti più di 250 pacchi. Si
                   casa, per le loro fa-                                                 accoglie tutti senza alcuna differenza.
                                             3. Latinos en Don Bosco
                     miglie. Mettiamo                                                    Abbiamo l’aiuto del Banco Alimentare
                      nelle mani di          Manca la vostra allegria ... Il corona-     ... ma anche quello di singole persone
                       Gesù il dolo-         virus ha ridotto al silenzio la vostra      della nostra parrocchia e il sostegno
                        re di tutti, la      vivace presenza e simpatica compa-          del personale del consolato peruviano.
                                             gnia. Il suo veleno ha portato a voi        Padre Daniel conclude con amarezza: il
                                             una doppia sofferenza: quella comu-         coronavirus ha fermato ogni nostra
                                             ne che fa soffrire tutti e quella del-      attività scavando ulteriormente la
                                             la lontananza dalla patria d’origine.       distanza delle persone della Comu-
                                                                                         nità Latinos en Don Bosco. Ci tiene
                                                                                         uniti tuttavia i social media work.
                                                                                         5. Conclusione
                                                                                         Così abbiamo vissuto nella prima fase
                                                                                         della “chiusura in casa” per arginare il
                                                                                         contagio del virus. Qualcosa cambierà
                                                                                         nello scorrere della seconda fase ... al
                                                                                         di là della convivenza condizionata
                                                                                         dall’imprevedibile virus malefico.

                                                                                                       l’eco di don bosco      5
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
Tempo del coronavirus
                Riflessioni su quanto turba e scolora i nostri giorni

Un’esperienza che non credevo              padre Cantalamessa: “La pandemia           sere quella di chiudersi. Le pandemie
di vivere a 87 anni finiti                 del coronavirus ci ha bruscamente          esistevano anche in un mondo chiuso
Affacciandomi alla finestra della mia      risvegliati dal pericolo maggiore che      come nel Medioevo, ove la Peste Nera
stanza al quarto piano di via Rolando      hanno sempre corso gli individui e         uccise un terzo della popolazione ter-
15 vedo da tre mesi i cortili in erba      l’umanità, quello dell’illusione di on-    restre.
                                           nipotenza. Abbiamo l’occasione – ha
sintetica del Don Bosco vuoti ... Quel-                                               Il coronavirus
                                           scritto un noto Rabbino ebreo – di ce-
le voci che mi facevano compagnia                                                     non è un castigo di Dio
sono scomparse. Mancano gli studen-        lebrare quest’anno uno speciale esodo
                                           pasquale, quello “dall’esilio della co-    “Se questi flagelli – dice Cantalamessa
ti, mancano i giovani della formazio-                                                 - fossero castighi di Dio, non si spie-
ne professionale, mancano i ragazzi        scienza”. È bastato il più piccolo e in-
                                           forme elemento della natura, un virus,     gherebbe perché essi colpiscono ugual-
dell’Oratorio ... mancano i latino ame-                                               mente buoni e cattivi, e perché, di
ricani. Solo un silenzio assordante ove    a ricordarci che siamo mortali, che la
                                           potenza militare e la tecnologia non       solito, sono i poveri a portarne le con-
opera il virus maledetto. Ogni tanto                                                  seguenze maggiori. Sono forse essi più
qualche voce dei giovani della Casa        bastano a salvarci”.
                                           Altra lezione: la scelta tra naziona-      peccatori degli altri? No! Colui che un
Don Bosco, “rinchiusi anche loro in                                                   giorno pianse per la morte di Lazzaro,
casa con tutti i salesiani che li han-     lismo isolazionista e la solidarietà
                                           globale. Il coronavirus ha infettato il    piange oggi per il flagello che si è ab-
no accolti”. Sconsolato guardo il bel
                                           mondo intero. La risposta non può es-      battuto sull’umanità. Sì, Dio “soffre”,
campanile, che svetta alto sulla chiesa
                                                                                      come ogni padre e ogni madre. Quando
e sui cortili, testimone da quasi 150
                                                                                      un giorno lo scopriremo, ci vergognere-
anni del tempo che scorre ... Lui pure
                                                                                      mo di tutte le accuse che gli abbiamo
vittima del coronavirus ... solo rintoc-
                                                                                      rivolte in vita. Dio partecipa al nostro
chi leggeri di campane per ricordare
                                                                                      dolore per superarlo.
a noi, chiusi in casa, che qualcuno è
                                                                                      Forse che Dio Padre ha voluto lui la
volato in cielo. È un virus invisibile
                                                                                      morte del suo Figlio sulla croce, a fine
che non possiamo contrastare con un
                                                                                      di ricavarne del bene? No, ha sempli-
vaccino. Ha preso di sorpresa il mondo
                                                                                      cemente permesso che la libertà uma-
degli uomini. Abbiamo armi sofistica-
                                                                                      na facesse il suo corso, facendola però
te per distruggere il mondo, abbiamo
                                                                                      servire al suo piano, non a quello degli
tecnologie così avanzate che possono
                                                                                      uomini. Questo vale anche per i mali
sostituire il lavoro dell’uomo, ma sia-
                                                                                      naturali, terremoti ed epidemie. Non
mo disarmati di fronte a questo “ve-
                                                                                      le suscita lui. Egli ha dato anche alla
leno” che ci uccide. Non c’è ricco né
                                                                                      natura una sorta di libertà, qualitativa-
povero, né vecchio né giovane, nessu-
                                                                                      mente diversa, certo, da quella morale
no può ritenersi al sicuro. Sembra che
                                                                                      dell’uomo, ma pur sempre una forma di
la sua natura sia “globale”: va oltre i
muri, oltre i confini, oltre gli oceani,                                              libertà. Libertà di evolversi secondo le
sembra che non ci sia, ma ti avvolge                                                  sue leggi di sviluppo. Non ha creato il
ed infetta. Non è il vento a trasportar-                                              mondo come un orologio programmato
lo ... ha bisogno di accasarsi presso                                                 in anticipo in ogni suo minimo movi-
un ospite, l’uomo che diventa a sua                                                   mento. È quello che alcuni chiamano
insaputa l’ospite adatto e con lui di-                                                il caso e che la Bibbia chiama invece
venta globale.                                                                        “sapienza di Dio”.
                                                                                      “Essendo supremamente buono, – ha
La lezione del coronavirus                                                            scritto sant’Agostino – Dio non per-
La prima lezione è la scoperta dell’il-                                               metterebbe mai che un qualsiasi male
lusione dell’onnipotenza dell’uomo.                                                   esistesse nelle sue opere, se non fosse
Nell’omelia del venerdì Santo ricorda                                                 sufficientemente potente e buono da

6   l’eco di don bosco
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
trarre dal male stesso il bene”.           al contagio. In sintesi: il sistema eco-    Conclusione
Frutto positivo della presente crisi sa-   nomico esige terra e risorse e quindi       Cosa fare? La conservazione della na-
nitaria è il sentimento di solidarietà.    procede con la deforestazione massiva;      tura a livello globale potrà evitare
Quando mai, a nostra memoria, gli uo-      questa distruzione di biodiversità pro-     nuove pandemie. Come farlo? Basta
mini di tutte le nazioni si sono sen-      voca il traffico di animali, che princi-    prendere dalla natura ciò che serve.
titi così uniti, così uguali, così poco    palmente in Asia e Africa comporta due      Usare, non abusare della natura. Ri-
litigiosi, come in questo momento di       effetti: specie selvatiche che scappano
                                                                                       corda Sicard: “Facciamo tutti parte di
dolore? Mai come ora abbiamo sentito       nelle zone urbane o che finiscono negli
                                                                                       un essere vivente in equilibrio e lo di-
la verità di quel grido di un nostro po-   “wet marchet”. Da lì questi ospiti virali
                                                                                       struggiamo con disprezzo per il nostro
eta: “Uomini, pace! Sulla prona terra      possono arrivare ad infettare gli esseri
                                                                                       appetito verso un consumo illimitato.
troppo è il mistero”. L’epoca del coro-    umani. Prima invece le grandi foreste,
navirus ha tratto dal cuore dell’uomo                                                  Contro questo atteggiamento non è
                                           abitate da una ricchissima biodiversità,
il “meglio” anche se il peggio non è                                                   l’intelligenza artificiale di cui abbiamo
                                           impedivano le trasmissioni tramite ”ef-
scomparso. Abbiamo gli eroi che com-                                                   bisogno, ma l’intelligenza dell’umiltà”.
                                           fetto diluizione”: i virus erano bloccati
battono per tutti noi in prima fila, c’è                                               La sfida posta dal coronavirus sostie-
                                           trovando molti ostacoli di propagazio-
il numeroso e inaspettato volontaria-                                                  ne Yuval Noah Harari, il 44enne sto-
                                           ne in specie non recettive”.
to, ma non mancano gli sciacalli.                                                      rico israeliano, uno degli intellettuali
                                           Potremmo affermare – e il pensiero
                                                                                       più seguiti del pianeta,”è più grande
Killer è il virus o l’uomo                 corre a Querida Amazonia di papa
                                                                                       del collasso finanziario perché non è
che offende la natura?                     Francesco –: l’uomo è “il virus” che fe-
                                                                                       una crisi soltanto economica, ma può
                                           risce la natura con la distruzione degli
Leggiamo in un articolo di Avvenire di                                                 trasformare ogni aspetto della nostra
Gianluca Schinaia del 15 aprile 2020:      ecosistemi insieme alla deforestazione
                                                                                       vita sociale. Non è più grande del cam-
La Virologa Ilaria Capua afferma: la       e l’impoverimento estremo di molti
                                                                                       biamento climatico, perché abbiamo
crisi attuale nasce perché “tutto è col-   popoli. La natura si difende.
                                                                                       già strumenti per risolverla positiva-
legato: abbiamo creato un sistema che      Papa Francesco cita un detto spa-
                                                                                       mente, relativamente in fretta rispetto
è stato poco rispettoso dell’ambiente”.    gnolo: “Dio perdona sempre, l’uomo
                                                                                       ai danni causati dall’inquinamento. Ma
Lo spiega – continua il giornalista –      qualche volta, la natura mai”. Anche
                                                                                       se faremo scelte sbagliate anche la crisi
sul New York times David Quammen,          se tra Usa e Cina è scoppiata la po-
                                                                                       del coronavirus avrà gravi ripercussioni
autore, nel 2012, di “Spillover. Infe-     lemica del corona virus “sfuggito da
                                           laboratorio cinese”? Oppure viene via       a lungo termine”.
zioni animali e la prossima pandemia                                                   Alla domanda: la pandemia non
umana”. Il primo ad anticipare una po-     animale ... e il mondo vuole sapere la
                                           verità intera. La maggior parte degli       condurrà alla fine della globalizza-
tenziale pandemia umana come quella                                                    zione? Risponde: ”Per me dovrebbe
dell’attuale coronavirus: “Invadiamo       scienziati del mondo, compreso il lu-
                                           minare consigliere scientifico di Tru-      condurre a una migliore globalizzazio-
foreste tropicali e paesaggi selvatici ,                                               ne. Chiudersi è la risposta sbagliata. Le
che ospitano così tante specie di ani-     mp, sostengono l’origine animale del
                                           coronavirus.                                pandemie esistevano anche in un mon-
mali e piante, e all’interno di quelle                                                 do chiuso come quello, del Medioevo,
creature, così tanti virus sconosciuti.    Scrive Didier Sicard, uno dei più im-
                                           portanti medici e accademici francesi:      quando la Peste Nera uccise un terzo
Tagliamo gli alberi; uccidiamo gli ani-
                                           “La scarsa convenienza economica ha         della popolazione terrestre. Bisogna
mali o li mettiamo in gabbia e li man-
                                           influito anche sulla mancata predispo-      tornare all’età della pietra, in cui gli
diamo ai mercati. Distruggiamo gli
                                           sizione di un vaccino potenzialmente        umani vivevano in minuscoli agglome-
ecosistemi e liberiamo i virus dai loro
                                           utile contro il nostro corona virus: L’u-   rati senza contatti tra l’uno e l’altro,
ospiti naturali.
                                           manità si sta abituando all’influenza       per vedere un modello di società chiusa
Quando ciò accade, questi virus han-
                                           stagionale; prima reagisce con preoc-       a prova di epidemie. Oggi soltanto la
no bisogno di un nuovo ospite. Spesso
quell’ospite siamo noi”.                   cupazione alle notizie e poi si addor-      cooperazione, la solidarietà e uno sfor-
Il legame del coronavirus e la questio-    menta. L’esempio della Sars, un corona      zo comune di tutti possono risolvere
ne ambientale è confermato dal fatto       virus rapidamente dimenticato, lo di-       il problema e fare compiere un passo
che le principali epidemie degli ulti-     mostra in modo sorprendente. Gli studi      avanti alla nostra civiltà. Bisogna chiu-
mi anni – Ebola, Sars, Mers, influenza     sui vaccini furono interrotti quando era    dere i confini tra i virus e l’uomo, non
aviaria e suina o anche Hiv – sono di      già pronto un prototipo che avrebbe         quelli tra uomo e uomo, tra nazione e
origine animale. “La loro diffusione –     potuto essere adattato per fare fronte      nazione” (Intervista di Enrico France-
ricorda Gianluca Schinaia – è generata     all’attuale Covid -19, come avviene per     schini ad Harari – Repubblica 15 apri-
dalla riduzione delle barriere naturali    gli adattamenti annuali dei vaccini an-     le 2020).
che per secoli hanno creato un argine      tinfluenzali”.                                                    Alberto Rinaldini

                                                                                                      l’eco di don bosco     7
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
La didattica ai tempi
                                        dal 24 febbraio u.s., in quanto i casi     avvenuto il 9 marzo u.s., con le sue
                                        di contagio dovuti al coronavirus          maestre e la possibilità di rivedere i
                                        sul territorio ligure, erano talmente      propri compagni.
                                        elevati da indurre le Autorità Locali      Naturalmente, nel momento dell’api-
                                        a disporre repentinamente l’interru-       ce del contagio, nessuno avrebbe mai
                                        zione della didattica, provvedimento       pensato che i nostri figli non avreb-
                                        restrittivo poi adottato dal 4 marzo       bero più potuto accedere fisicamente
                                        u.s., anche dal Governo, su tutto il       presso l’Istituto scolastico, né tanto

La    pandemia, tutt’ora in corso, ha
      determinato la chiusura delle
scuole spingendole, improvvisamen-
                                        territorio nazionale.
                                        Ebbene, dopo i primi giorni di di-
                                        sorientamento – data l’unicità del-
                                                                                   meno che l’anno scolastico avrebbe
                                                                                   avuto il termine che il Governo sta
                                                                                   imponendo, contravvenendo, peral-
te, a scoprire una nuova modalità di    la situazione – la nostra scuola, ha       tro, ad un principio sancito nella Co-
fare scuola, non più in presenza, ma    prontamente istituito il servizio di       stituzione Italiana, come quello del
a distanza.                             didattica a distanza utilizzando la        diritto allo studio (art. 34).
Parlo per esperienza personale, es-     piattaforma Zoom.                          In questa caotica situazione, carat-
sendo la madre di un bambino, Du-       Sono state fornite le istruzioni per       terizzata dall’alternanza di decreti
ilio, che frequenta la quinta elemen-   l’accesso e dei tutorial per rendere       ministeriali, che hanno comunque,
tare, presso la scuola del Don Bosco.   agevole a tutti l’utilizzo di tale piat-   relegato la scuola ad un fanalino
Come sappiamo, gli studenti geno-       taforma.                                   di coda, posponendola a favore di
vesi, di ogni ordine e grado, hanno     In effetti, ricordo ancora la gioia di     molti altri interessi economici – del
dovuto interrompere la frequenza già    mio figlio nel primo collegamento,         resto non mi spiego l’apertura di tut-

                                                                                                  Grazie d
                                                                                     Sono la mamma di Beatrice, alunna
                                                                                     della I classe della scuola seconda-
                                                                                     ria di primo grado e devo dire che, al
                                                                                     momento del passaggio dalla scuo-
                                                                                     la primaria alla secondaria, io e mio
                                                                                     marito non abbiamo avuto esitazione
                                                                                     alcuna nell’iscrizione di nostra figlia
                                                                                     presso l’Istituto Don Bosco.
                                                                                     Credo che il nostro pensiero accomu-
                                                                                     ni tutti i genitori che hanno optato per
                                                                                     la nostra identica scelta; si è trattato di
                                                                                     investire sul futuro dei nostri ragazzi
                                                                                     che, nell’ambito del contesto Salesia-
                                                                                     no, vengono seguiti in modo attento
                                                                                     e scrupoloso per una crescita integra-
                                                                                     le, combinazione tra “alunno” ma
                                                                                     ancor più “persona”, in un momento
                                                                                     così delicato della loro crescita.
                                                                                     La recente pandemia del COVID 19
                                                                                     ci ha colto tutti impreparati ma, pure

 8   l’eco di don bosco
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
della pandemia
     te le altre attività – il Don Bosco,
     ha risposto in modo immediato ed
     energico, cercando di sopperire alle
     carenze normative e cercando di ga-
     rantire l’istruzione, col proseguimen-
     to del programma in tutte le materie,
     assegnando compiti, anche laboriosi
     ed artistici, sfide sportive, interpre-
     tazioni musicali, anche con disegni,
     il tutto, per aiutare i nostri figli a     Inoltre, non sono state dimenti-          tarli, nelle disavventure della navi-
     vivere questa “forzata prigionia”.         cate dalla scuola, neppure le date        gazione, che purtroppo si verificano
     La maestra tutor, poi, ha anche cer-       importanti che scandiscono l’anno         frequentemente e che arrecano in
     cato di mantenere quei bei momenti         scolastico: bellissimo vedere i no-       loro, frustrazioni e nervosismo.
     che avevano a scuola, come la lettu-       stri figli che hanno recitato in occa-    Onestamente, pensavo che anche
     ra dei libri proposti ad inizio dell’an-   sione della festa del papà la poesia      la scuola potesse riaprire, al pari
     no scolastico; libri che vengono let-      in genovese; fantastico il biglietto      di tutte le altre attività che hanno
     ti/interpretati proprio dalla maestra,     di auguri, con letterina personaliz-      riaperto proprio il 18 maggio, per-
     con la partecipazione, al termine          zata, preparato per la Santa Pasqua;      ché, se è vero che la nostra scuola
     delle due ore di lettura, dei nostri       per non parlare, poi, dell’emozione       si è attivata in tutti i modi per non
     figli, mantenendo vivo il lavoro di        provata, da tutte le mamme, quan-         abbandonare i nostri figli, scanden-
     squadra che era stato fatto.               do la domenica mattina del 10 mag-        do le loro giornate, con un vero e
                                                gio u.s., è stato inoltrato nella chat    proprio orario scolastico, quotidia-
                                                della classe, un video musicale,          no e con ben due pomeriggi infra-

di cuore                                        dove i nostri figli, hanno cantato:
                                                “Viva la mamma” di Edoardo Ben-
                                                                                          settimanali, è altrettanto vero, ed
                                                                                          impensabile, che la didattica a di-
                                                nato (video montato all’insaputa          stanza non potrà mai sostituire la
 in questo caso, la centralità del pro-         delle mamme, con la complicità dei        didattica in presenza.
 cesso educativo non è stata disattesa.         papà): insomma, anche in questo           Mio figlio ed i suoi compagni, es-
 La didattica a distanza è decollata fin        periodo triste, la nostra scuola ci       sendo ancora piccoli, sentono la ne-
 da subito trasformandosi da strategia          ha regalato dei bellissimi momenti        cessità di rapportarsi di persona coi
 d’urto d’emergenza a consuetudine,             e dei bei sorrisi.                        lori insegnanti, il cui ruolo attraver-
 in tempi rapidissimi.                          Per cui, questa modalità di appren-       so uno sterile schermo esce svilito;
 Il corpo docenti con tanto amore e             dimento, ha fatto sì che i nostri figli   infatti, non è possibile rafforzare
 volontà è stato la spinta giusta per           si confrontassero – obtorto collo –       quell’empatia e magia che si rinno-
 avviare soluzioni, interagendo con             con una realtà digitale, dalla quale      vano ogni giorno andando a scuola,
 i nostri ragazzi, non solo in ambito           un domani, indipendentemente dalle        attraverso un semplice sguardo o
 prettamente didattico ma anche con             strade che ognuno di loro andrà ad        un’alzata di mano.
 attività alternative quali lezioni di fo-      intraprendere, non potranno più far-      Sono, però, ottimista in quanto l’I-
 tografia, esercitazioni di ginnastica,         ne a meno.                                stituto Don Bosco, ha tutte le po-
 progetti creativi atti a fare fronte alla      In un contesto così nuovo, poi, è         tenzialità per offrire un servizio al-
 monotonia della quotidianità.                  necessario anche parlare della in-        ternativo limitando i danni, anche
 Un grazie di cuore a tutti coloro che          dispensabile collaborazione che le        nel caso di un eventuale ritorno
 hanno reso normale ciò che in real-            famiglie devono fornire alla scuola,      della pandemia, utilizzando gli ampi
 tà poteva essere causa di disorienta-          trasmettendo, alle maestre, tutti i       spazi, sia interni che esterni di cui è
 mento e destabilizzazione.                     compiti che vengono via via asse-         dotato, garantendo in questo modo
                                    Paola       gnati e rimanendo quotidianamente         il diritto all’istruzione in presenza.
                                                al fianco dei propri figli, per suppor-                  a cura di Giulia Orlando

                                                                                                       l’eco di don bosco     9
L'ECO DI DON BOSCO - Tempo di coronavirus - CITTA' DEI RAGAZZI - Genova ...
GENOVA
                        ha un nuovo
      ARCIVESCOVO
“Unasorge”.stellaCosìtramonta,  una stella
                      disse Goethe quando
                                             padre e fratello, con il cuore sempre
                                             aperto all’ascolto e all’accoglienza
  Schelling occupò la cattedra di Fichte.    tanto di coloro che verranno a bussa-       ma muove il primo passo alla ricerca
  L’immagine, libera dal contesto fi-        re alla mia porta, come – vorrei dire,      dell’uomo, bisognoso di perdono e as-
  losofico, ben si adatta a descrivere       soprattutto! – di coloro che, per qua-      setato di pace. Nella sua disarmante
  quanto accade oggi, 8 maggio, nella        lunque ragione, si trovano o si sen-        novità, il messaggio evangelico ci an-
  nostra diocesi.                            tono lontani dalla nostra comunità          nuncia che misericordia significa “mi-
  Al di là del velo malefico del coro-       ecclesiale”.                                ser in corde Dei”: il cuore del Padre
  na virus, il cielo di Genova è azzur-      Dalla paternità di Dio la fraternità        misericordioso è spalancato per noi,
  ro e splende sul mare un magnifico         Leggiamo ancora nel messaggio ai            nella misura in cui siamo capaci di
  sole. È una giornata che segnerà la        genovesi dell’8 maggio:                     riconoscerci “miseri”.
  storia della città. Al tramonto roseo      “Mi ha sempre colpito il fatto che          Caro Padre Marco il suo volto sereno
  l’annuncio di una nuova aurora: il         proprio la paternità sia la cifra più       come lo presentano i social e le pa-
  cardinale Bagnasco lascia l’impegno        caratteristica della natura di Dio: è       role del messaggio aprono il cuore a
  pastorale della diocesi per limiti di      Gesù stesso a mostrarcelo, rivolgen-        tutti noi che l’aspettiamo ... Le sue
  età e papa Francesco nomina il suc-        dosi a Dio con il termine “Padre” nel       sembrano parole di Papa Francesco.
  cessore: padre Marco Tasca dei frati       momento in cui insegna ai discepoli         Noi salesiani poi siamo particolar-
  minori conventuali.                        in che modo debbano vivere la dimen-        mente felici di sapere che per 5 anni
                                             sione fondamentale della preghiera.         ha studiato nell’Università salesiana
  1. Il nuovo arcivescovo                    Questo insegnamento di Gesù contie-         di Roma. A Sampierdarena si troverà
  Papa Francesco ha scelto un fran-          ne un’importante conseguenza per la         a casa.
  cescano in linea con la sua visione        vita di noi cristiani: la paternità divi-
  di Chiesa. Accoglienza e fraternità        na è la fonte e il modello di ogni re-      2. Angelo Bagnasco lascia per
  sono le parole che segnano lo stile        lazione all’interno della Chiesa. Come      limiti di età, ma resta con noi
  di pastore che porta nel cuore. Lo di-     figli dell’unico Padre, impariamo a         Nel salone dell’Episcopio di Genova,
  cono le prime parole del messaggio         essere, sentirci e vivere da fratelli; e    il cardinale Angelo Bagnasco ha an-
  inviato alla diocesi:                      sempre dalla paternità di Dio prende        nunciato la nomina del suo successo-
  “Cari fratelli, fin da questo momento      forma e contenuto ogni genere di ser-       re, tracciandone il profilo e leggendo
  chiedo a Dio – e vi invito a chiedere      vizio e ministero all’interno della fa-     la lettera indirizzata ai fedeli da par-
  con me e per me – che la mia mis-          miglia ecclesiale.                          te di padre Tasca. Poi il porporato ha
  sione tra voi sia caratterizzata dalla     Ogni pagina del Vangelo ci insegna          rivolto un fraterno e cordiale saluto
  costante ricerca della comunione, del      che la paternità di Dio si declina con-     al nuovo arcivescovo, ricordando che
  dialogo, della relazione fraterna”.        cretamente nella vita dell’uomo con i       il popolo genovese è caratterizzato
  (...)                                      colori della misericordia, che è l’altra    da una fede umile e concreta, che ha
  “Porto con me, come povera dote ciò        cifra indispensabile per comprende-         alle spalle una grande storia di lavo-
  che ho cercato di imparare e di vivere     re il cuore del Padre. Nel volto, nel-      ro e che da oggi è pronto “con gioia
  in questi ormai quasi quarant’anni di      le mani, nelle parole e nei gesti di        e dedizione” ad accogliere il nuovo
  vita religiosa francescana, che si rias-   Gesù, questa misericordia rende viva        pastore “in cammino dietro a Gesù,
  sume nella fraternità”. (...)              e palpitante la presenza di un Padre        nel respiro della Chiesa universale e
  “Come vostro vescovo, desidero essere      che non si contenta di attendere,           del mondo”.

  10    l’eco di don bosco
da eseguire entro tre mesi, ma pri-      Grazie, Eminenza
                                            ma dovrà avvenire la consacrazione       Il Don Bosco non dimentica il dono
                                            a vescovo. Nel frattempo Bagnasco        dell’affetto e dell’amicizia da Lei ri-
                                            rimarrà come amministratore cano-        servata alla nostra Comunità. Abbia-
                                            nico. “Ci siamo sentiti per telefono     mo sperimentato tante volte la sua
                                            ripetutamente, anche lui è in tre-       paterna benevolenza … Quando ve-
                                            pidazione come me quando dovevo          niva al Don Bosco lo sentivamo di
                                            venire a Genova o Pesaro. È naturale,    casa e il grazie reciproco che chiu-
                                            fa parte della vita. Bisogna affidarsi   deva ogni incontro lasciava in noi
                                            alla Provvidenza, e questo è il suo      un sentimento di riconoscenza per
                                            atteggiamento fondamentale”.             il dono della paternità. Lei apprezza
                                            Bagnasco lascia “una Chiesa molto        molto il carisma del nostro fondatore
                                            unita” ma anche in perenne ricerca       come trapela nelle sue precise e sen-
Momenti che Bagnasco                        di risorse fresche. “Se continuerà la    tite omelie tenute nella parrocchia di
porta nel cuore                             preghiera per le vocazioni, conti-       San Gaetano e San Giovanni Bosco.
“Penso alla grande crisi economica          nueremo ad avere quella goccia per       Il Don Bosco è sempre “casa sua”.
che abbiamo vissuto con grande di-          goccia per far sì che non si esaurisca   L’aspettiamo ... ci sentiamo anche
gnità, le diverse alluvioni, il Ponte       mai il filone del ministero sacerdota-   noi tra i ricordi del suo passaggio di
Morandi, una grande frattura che si         le. In questi anni ho celebrato 133      arcivescovo della città.
sta ricomponendo rapidamente nel            funerali di sacerdoti, carissimi con-    Questo saluto però vuol essere un ar-
modo migliore che potessimo imma-           fratelli e ho ordinato 25 nuovi sa-      rivederci, Eminenza, perché con gio-
ginare, e poi il problema del lavoro        cerdoti. Sembra ed è una grandissi-      ia sappiamo che la sua nuova dimora
particolarmente sentito per la storia       ma sproporzione, ma andando a ben        da vescovo emerito sarà nella nostra
di Genova”. (...)                           vedere, dei parroci che sono venuti a    cara Genova.
“Il rapporto della chiesa di Genova         mancare in questi anni quelli ancora     Approfitteremo della sua simpatia
e del suo arcivescovo con la città a        in piena attività erano 24. È stato      anche per l’attività culturale del Cen-
Genova è molto particolare, non oso         anche questo un segno della Provvi-      tro Cultura Il Tempietto ... Ricordiamo
dire unico perché non lo so, ma il rap-     denza”.                                  i preziosi suoi interventi sulla Rivista
porto con il mondo operaio purtroppo        E quando si chiede al cardinale quale    “Il Tempietto” e ci permetteremo di
in Italia non è così da nessuna parte e     sia il momento più buio, lui rispon-     bussare ancora alla sua porta per qual-
quindi il rapporto di fiducia e di affet-   de con un sorriso: “Genova è stata       che articolo. Dobbiamo farle avere l’ul-
to con la città è la prima parola che       molto segnata in diversi momenti.        timo libretto sui Latinos en Don Bosco
arriverà al nuovo arcivescovo”. (...)       Ma allo stesso tempo ho sempre sen-      e segnalarle il prossimo in costruzione:
Con Marco Tasca il passaggio di             tito crescere la vicinanza dei nostri    2020 e il coronavirus: anniversari tra
consegne vero e proprio avverrà             sacerdoti” (Dal Secolo XIX l’ultima      malessere e inquietudini globali.
col cosiddetto “possesso canonico”,         intervista, 8 maggio).
                                                                                                      Don Alberto Rinaldini

                                                                                                  l’eco di don bosco     11
Una scuola...
                                                    per ripartire
genova sampierdarena
                                                     a distanza e tornare
“Chiusi in casa” dal coronavirus                                               presto insieme!
Li trovi rintanati in camera, doppia-
mente isolati dai loro auricolari, persi
dentro lo smartphone, a chattare o al       tempo eccezionale condiviso online.          orgoglio. La consapevolezza di star vi-
seguito dell’ultimo streamer, a scorrere    «Vivevamo nel caos, nella fretta e           vendo mesi che resteranno nella sto-
meme, o tutti presi dall’ultima serie di    nell’eccesso. Ci sentivamo protagonisti      ria», la soddisfazione «di sentirsi parte
Netflix; qualche volta tuffati dentro il    di questa enorme montagna russa che          per la prima volta di qualcosa di gran-
libro amato o sommersi dalla valanga di     ora ha consumato le rotaie. Ed ora sia-      de» e di contribuire al bene comune at-
compiti della nuova scuola a distanza.      mo immobili». L’immagine è potente, la       traverso uno sguardo che fosse in grado
Li senti collegati per le video lezioni o   percezione è netta, c’è un prima e un        di provare ancora meraviglia; «quando
per giocare insieme agli amici e vaga-      dopo in cui siamo stati catapultati ed       questo momento finirà, dopo ci sen-
no, come anime in pena, tra le quattro      ora «è un tempo in cui tutto è rovescia-     tiremo ancora più liberi e contenti di
mura: affamati di movimento e di gio-       to», tutto cambia di segno, di colore,       aver collaborato insieme per il bene di
co. C’è anche chi suona, balla o canta,     si sposta dal primo piano allo sfondo        tutti i miei amici, di tutti gli italiani».
chi dipinge, chi si improvvisa cuoco        e viceversa. Le frasi acquistano nuovi       Sì perché «in questo isolamento, sco-
all’assalto della cucina o torna bambino    significati e le emozioni si susseguono      priamo il vero valore della solidarietà»
intorno al Monopoli; o chi addirittura      contrastanti: «All’inizio l’ho presa bene,   e «come diceva don Milani “impariamo
coltiva l’orto con il papà o ricama con     felice di andare in vacanza». Ma ben         che il problema degli altri è uguale al
la mamma. Qualcuno poi, ha confuso la       presto la cosa si è fatta seria, inquie-     mio». Mentre «si è costretti alla soli-
quarantena con la siccità dimenticando      tante «per le notizie che arrivavano da      tudine e al silenzio», si fanno i conti
che l’acqua e la doccia ci sono sempre      fuori», ho sentito lo sconforto, la paura    con se stessi. Non si può fuggire e
stati e che non li possiamo far diventa-    dell’isolamento ed anche la noia, l’apa-     allora qualcuno ha imparato a restare
re un’opzione. C’è chi soffre d’insonnia    tia. I primi a mancare sono ovviamen-        a casa. «All’inizio mi disperavo, perché
o chi scivola nel letargo. È l’adolescen-   te gli amici e l’amore per il ragazzo o      a casa siamo in tanti, mi sentivo invasa
za reclusa ai tempi del coronavirus.        la ragazza, magari incontrati da poco.       ed oppressa. Poi ho capito che la sfida
                                                                                         era restare. Restare con i miei, restare
La parola agli allievi                      Il problema degli altri                      nella mia casa e provare a riscoprirla.
e ai formatori                              è uguale al mio                              E restare infine con me stessa». Se si
Ma che significa per loro questa realtà     Però, c’è anche «una strana emozione,        resta, si può riscoprire: «Credo che la
a cui tentiamo ancora di prendere le        una sorta di ebbrezza, forse un cinico       parola che potrebbe rappresentare al
misure, senza averne il metro?                                                                    meglio il mio vissuto sia “risco-
Come hanno attraversato que-                                                                      perta della famiglia, delle mie
sta marea? Che insegnamento                                                                       radici, delle tradizioni, risco-
gli rimane?                                                                                       perta di me stesso, riscoperta
Per farmene un’idea, l’ho chiesto                                                                 dell’altruismo. Non ho mai vo-
direttamente ai formatori e so-                                                                   luto e mai vorrò, vivere “tra-
prattutto, ai nostri allievi del cen-                                                             scinando i giorni”, ogni attimo
tro di formazione profes­     sionale                                                             è importante, lo voglio vivere
del don Bosco di Sampierdarena                                                                    tutto e voglio farlo al meglio,
che ringrazio di cuore, perché                                                                    perché il tempo non torna e io
mi rispondono condividendo le                                                                     non voglio perderlo. Per questa
loro riflessioni, considerazioni                                                                  ragione mi sto impegnando a
e frammenti di «invisibili pen­                                                                   “riscoprire”, per dare senso a
sieri», con cui sottotitolare il vi-                                                              tutto. Per dare importanza ad
deo della quarantena, di questo                                                                   ogni momento». E ancora ...

12   l’eco di don bosco
La riscoperta della famiglia                che bello pensare al futuro, in questo       più immediato e puntuale, potendo
Si riscoprono i legami familiari, i fra-    periodo, a ciò che voglio per me. Ed è       ampliare anche la possibilità di avere
telli, «mi faccio forza per la mia so-      strano adesso scriverlo, è sempre stato      documenti presi dal web. Lo stesso vale
rellina» e «senza i miei fratelli non       soltanto nella mia immaginazione. Da         per i nostri allievi che riescono a tro-
saprei come fare», mancano i padri e        grande vorrei diventare un bravo pro-        vare notizie o a consultare documenti
le madri, quando non stanno con noi,        fessionista, giocare a calcio, avere una     o video utili per la loro formazione con
ci si preoccupa per i genitori, per il      famiglia e fare dei viaggi. Può sembrare     un clic. «Con la FAD abbiamo avuto la
loro lavoro e «più di tutti mi mancano      impossibile oggi ma è un sogno e i so-       possibilità di “accorciare le distanze”
i nonni». «Per fortuna in questo mo-        gni più belli sono quelli impossibili, o     e poterci vedere virtualmente in fac-
mento difficile, la scuola ha fatto molti   almeno, lo credo per confortarmi e in        cia, sorridere e sentirci più uniti. Ma la
sacrifici trovandosi ad affrontare una      fin dei conti è proprio il mio sogno a       relazione quella reale è tutta un’altra
situazione del genere da un momen-          rendermi ciò che sono».                      storia». Una scuola fatta di “case”, di
to all’altro e anche noi alunni siamo                                                    stanze, dove ognuno non vive più in
                                            Scuola “6.0”                                 uno spazio comune, viene la nostalgia,
riusciti a adattarci a questo sistema.
                                            Insieme a loro, anche i nostri do-           la voglia di rivivere l’emozione di en-
Con i salesiani, prima delle vacanze
                                            centi, hanno affrontato la fatica del-       trare in aula quasi ti manca il frastuono
di Pasqua, abbiamo fatto un incon-
                                            la distanza e apprezzato, nonostante         di ogni giorno ... ma la didattica a di-
tro vedendoci tutti e devo dire che è
                                            abbiano sempre prediletto la lezione         stanza ci ha permesso di STARE A CASA.
stato molto emozionante, non avrei
                                            frontale, dove ti vedi e ti “senti” vi-
mai detto che vedere i miei compa-                                                       Conclusione
                                            vendo in un rapporto di empatia. «Ri-
gni di scuola mi avrebbe fatto questo
                                            trovarsi dall’oggi al domani con classi      La pandemia per tanti dovrebbe es-
effetto. La cosa negativa, però, è che
                                            virtuali non è stato facile. Ci siamo        sere un’occasione: «Non stavamo
non possiamo guardarci negli occhi».
                                            dovuti adattare e reinventare un po’         bene, lo sapevamo e l’abbiamo ignorato
Nessuna connessione potrà mai sosti-
                                            tutti: ragazzi e docenti». La nostra         (gli incendi in Amazzonia, in Australia,
tuire l’incontro autentico tra compagni
                                            piattaforma, IVOA, ci ha permesso            il riscaldamento globale... ci avevano
e formatori, e la gioia di stare insieme.
                                            da subito di agganciarci ai nostri           avvertito ma non abbiamo ascoltato).
Ma come diceva don Bosco: “prendia-
                                            studenti restituendo a noi e a loro          Forse questa è l’occasione per tornare
mo lezione da tutto ciò che accade”. «La
                                            un pezzetto di vita normale. «Abbia-         a un equilibrio», e ancora: «Chi vuole
cosa positiva della didattica a distanza
                                            mo condiviso le difficoltà di fare scuola    può prenderlo come un segno (del pia-
è che non ho distrazioni e quindi riesco
                                            “6.0”, si perché in pochi giorni abbia-      neta, di Dio, del karma, del principio
a concentrarmi e a rendere molto».
                                            mo fatto balzi da giganti nell’uso di        di equilibrio universale, non importa),
Il coronavirus non ci deruba                una tecnologia che si ci aiutava e sup-      stavamo andando nella direzione sba-
i nostri sogni                              portava ma rimaneva solo una parte del       gliata ed è l’occasione giusta per cor-
Eppure nel disincanto con cui si prova      nostro lavoro». La FAD ci ha permesso        reggere il tiro. Temo però che neanche
a credere che riusciremo a non farci ru-    di prenderci cura dei nostri ragazzi, sia-   questa volta riusciremo a cogliere l’oc-
             bare i nostri sogni, come      mo compagni fedeli di ogni giorno, ap-       casione». Purtroppo anche io come tan-
             dice papa Francesco, anzi,     puntamento fisso dal lunedì al venerdì.      ti giovani allievi e formatori, ho paura
              ho il desiderio di metterli   «Che bello vederli cresciuti, più maturi     che l’occasione non sarà colta appie-
               ancora più a fuoco «per-     impegnati forse più di prima nello svol-     no. Qualche opportunità la stiamo già
               ché io ho tanti progetti     gere i compiti». Inoltre la fruibilità dei   perdendo. Una ad esempio riguarda il
                per la mia vita e mi sto    materiali didattici è “smart”, diviene       senso della morte, quel sottointeso in-
                impegnando tanto per                                                     gombrante, intrattabile, ancora negato,
                 realizzarli» ed «e an-                                                  nonostante quanto è accaduto in tante
                                                                                         regioni d’Italia, escluso dalla coscienza
                                                                                         e macroscopicamente assente dalle loro
                                                                                         note. Eppure dovremo trovare parole
                                                                                         per ridargli cittadinanza nei cuori e nel-
                                                                                         le menti? Per smettere di esorcizzarlo
                                                                                         ed anestetizzare la paura e il dolore?
                                                                                         Non so ma lo spero tanto e vorrei che
                                                                                         presto si tornasse a vivere compiuta-
                                                                                         mente il senso della nostra esistenza.
                                                                                                      Don Maurizio Lollobrigida

                                                                                                      l’eco di don bosco      13
lockdown comunitario
 In     queste pagine vogliamo ripercorrere il cammino fat-
        to finora ai tempi della pandemia.
 Il 9 marzo abbiamo invitato una dottoressa, amica e vo-
 lontaria dell’opera, affinché spiegasse ai nostri giovani
 cos’è il coronavirus e come diminuire i rischi di contagio.
 I ragazzi erano piuttosto impressionati dalle notizie che
 sentivano quotidianamente, ma non avevano ancora colto
 le implicazioni pratiche di tale emergenza.
 Pochi minuti dopo la fine dell’incontro è arrivato l’annun-
 cio del Presidente del Consiglio: tutta l’Italia diventava
 zona rossa, sottoposta a restrizioni. Per la maggior parte
 delle persone ciò non ha significato un immediato “resta-
 re a casa”, perché si poteva comunque uscire per lavorare,          Negli ultimi mesi la vita
 per comprare cibo e per visite mediche essenziali. Per i
 nostri ragazzi, invece, le istruzioni del Comune di Genova      no rappresentato una grande sfida sia per i ragazzi sia per
 sono state chiare: nelle comunità per Minori Stranieri Non      gli educatori. Poi, grazie al sostegno del nostro direttore
 Accompagnati, per la loro tutela e per quella degli educa-      Don Maurizio e di altri Salesiani, siamo passati all’azione,
 tori tutti gli minori accolti devono restare sempre a casa,     predisponendo un programma che tenesse impegnati sia
 non sono previste eccezioni.                                    il corpo sia la mente, in modo da non scivolare nella noia
 Quindi dal 10 marzo i ragazzi non sono più usciti. All’i-       e nella tristezza.
 nizio per loro è stato uno shock: il giro quotidiano, consen-   Al mattino la sveglia è alle 8. Dopo la colazione i piccoli
 tito normalmente tra le 15 e le 19, era comprensibilmente       (14-16 anni) fanno lezione a distanza con la scuola, o
 il momento più atteso di ogni giornata, lo svago dopo gli       vengono aiutati a fare i compiti. I grandi (17 anni), soli-
 impegni scolastici o lavorativi.                                                   tamente impegnati in varie borse lavoro
 I primi giorni di quarantena han-                                                  e tirocini esterni (tutti sospesi), divisi
                                                                                                               a gruppetti
                                                                                                               capitanati da
                                                                                                               un salesiano
                                                                                                               della comuni-
                                                                                                               tà, si occupa-
                                                                                                               no di piccole
lockdown comunitario
                                                                    esterni (6 educatori/educatrici), pur rispettando natu-
                                                                    ralmente tutte le disposizioni sanitarie, ha permesso di
                                                                    mantenere vivo il contatto all’interno della nostra fami-
                                                                    glia allargata. Il bello di un gruppo così grande è che
                                                                    non si è mai veramente soli, anche se lasciamo spazi e
                                                                    tempi individuali per poter “respirare”.
                                                                    Pur essendo “rinchiusi dentro”, abbiamo espresso con-
                                                                    cretamente solidarietà alle persone del quartiere: a turno
                                                                    tutti i ragazzi hanno aiutato a trasportare cibo e a prepa-
                                                                    rare i pacchi alimentari per i poveri, distribuiti dalla San
                                                                    Vincenzo a un numero sempre crescente di famiglie.
nella comunità è cambiata                                           Con l’inizio della Fase 2, il 4 maggio, sono cambiate
                                                                    alcune cose: i ragazzi sono potuti uscire, per ora solo
                                                                    3-4 alla volta e sempre accompagnati da un educatore.
   attività di cura, pulizia, abbellimento dell’opera, un servi-    Grande è stata la gioia di rivedere “il mondo di fuori”, an-
   zio per gli altri e un modo per rimanere attivi rendendosi       che se gli spostamenti, solo a piedi, sono per ora limitati
   utili per il prossimo.                                           al nostro quartiere: Sampierdarena.
   Nel pomeriggio c’è la possibilità di fare attività spor-         Nelle prossime settimane speriamo che ci sia una mag-
   tiva: calcio, pallavolo, basket, lo spazio non manca ed è        giore libertà di movimento e una ripartenza di tirocini
   davvero un grande privilegio avere una Casa così grande,         e borse lavoro, fondamentali per i ragazzi prossimi alla
   con campi da gioco all’interno!                                  maggiore età e per i nostri 3 neomaggiorenni che hanno
   Dopo cena c’è ancora tempo per giocare a Uno, Risiko,            compiuto 18 anni proprio nel mese di marzo.
   Palanche (la versione genovese di “Monopoli”); oppure            Questa prima parte del 2020 ha segnato anche un rinno-
   per vedere un film tutti insieme nella nostra “arena” prima      vamento dell’equipe di Casa Don Bosco: ringraziamo Valen-
   di augurarsi la buonanotte e andare tutti a letto.               tina M. e Cristina per il periodo trascorso insieme (ci manca-
   (Alle 23 si spengono le luci e dopo un po’ i ragazzi dormono).   te!) e diamo il benvenuto a due nuovi educatori (Armando
   In questo modo le settimane della Fase 1 sono vo-                e Michela) e alla nuova responsabile Sara. Completano
   late via veloci e ci siamo resi conto sempre di più di           l’equipe i “veterani” Michele, Valentina P. e Massimiliano.
   un grande vantaggio che la comunità offre: la nostra             Sperando di poter rivedere presto volontari, tutori vo-
   vita sociale, anche se ridotta all’Istituto                                                      lontari, amici e sostenitori di
   Salesiano, regala comunque tantissime                                                            Casa Don Bosco, vi auguria-
   relazioni “di persona”, merce rarissima                                                          mo una buona estate 2020!
   in tempo di lockdown. Ciò vuol dire che                                                             Equipe di Casa Don Bosco
   la nostra “casa”, composta dai residen-
   ti (18 ragazzi e 19 Salesiani) e dagli

                                                                                                       l’eco di don bosco      15
Don Bosco e il colera
      che funestò Torino nel 1854
           Vita di San Giovanni Bosco, scritta da don G.B. Lemoyne (ed. SEI, v. I, p. 484 e ss.)

[...] Il dì seguente, 15 agosto [1853], fe-   stornare più facilmente il pericolo per       fierì assai meno in Torino, che in tante
sta di Maria SS. Assunta in cielo, Don        sé e per gli altri.                           altre città e paesi d’Europa, d’Italia e
Alasonatti inaugurava il suo ministero        Il 25 luglio, all’annunzio dei primi casi     dello stesso Piemonte.
sacerdotale in Valdocco coll’assistere un     in Torino, il Ministro dava norme di          Ciò nonostante, i casi da uno salirono
coleroso. Da due settimane, a Torino,         precauzione al Vicario Generale, per-         a 10, a 20, a 30 e poi sino a 50 e 60 al
era apparso il colera! Don Bosco l’aveva      ché il Clero venisse in aiuto alle auto-      giorno. Dal 1° agosto al 21 novembre la
preannunziato. Fin dal mese di maggio         rità civili nell’esecuzione degli ordini      città coi sobborghi e il territorio ebbe
aveva detto ai giovani chiaramente che        emanati. I Parroci obbedirono, il Cle-        circa 2500 casi e 1400 vittime. La re-
il colera sarebbe giunto a Torino e vi        ro si disse pronto, e i Religiosi di S. Ca-   gione più afflitta fu quella di Valdocco,
avrebbe fatto strage ed aveva soggiunto:      millo, i Cappuccini, i Domenicani, gli        dove nella sola parrocchia di Borgo
– Voi state tranquilli: se farete quanto      Oblati di Maria si offersero per l’assi-      Dora in un mese furono 800 i colpiti
vi dico, sarete salvi da quel flagello. –     stenza dei colerosi. Il Municipio stesso,     e 500 i morti. Vicino all’Oratorio si eb-
Che cosa dobbiamo fare? – gli avevano         appena comparve imminente lo scop-            bero varie famiglie, non solo decimate,
chiesto i giovani. – Prima di tutto vive-     pio del flagello, diede uno splendido         ma affatto distrutte. Nelle case Filippi,
re in grazia di Dio; portare al collo una     esempio di pietà. Dopo avere adottato         Moretta, Bellezza, e in quella dell’oste-
medaglia di Maria SS. che io benedirò         le dovute misure sanitarie, volle far ri-     ria del Cuor d’oro, cioè nelle case vi-
e darò a ciascuno e a questo fine reci-       corso alla Regina del Cielo, ed ordinò        cine all’Oratorio, morirono in brevissi-
tare ogni giorno un Pater, Ave, Gloria        una funzione religiosa nel Santuario          mo tempo oltre quaranta persone.
coll’Oremusdi S. Luigi e la giaculato-        di Maria SS. Consolatrice pel mattino         Quando si sparse la notizia che il mor-
ria: Ab omni malo libera nos, Domi-           del 3 agosto; e ad essa, insieme con          bo cominciava a serpeggiare, anche il
ne.– Era una conferma della pia pratica       un’immensa folla di fedeli, prese parte       Venerabile si mostrò un amorosissimo
iniziata l’anno precedente l’accennato        un’apposita rappresentanza del Consi-         padre. Per non tentare il Signore, usò
scoppio della polveriera.                     glio municipale. Il Sindaco ne dava co-       ogni possibile mezzo di precauzione,
Il colera-morbus, dopo aver percorso          municazione all’Autorità Ecclesiastica        suggerito dalla prudenza, e dall’arte; e
varie contrade, aveva invaso anche la         con queste nobili parole: “Il Consiglio       fece ripulire il locale, aggiustare altre
Liguria e il Piemonte. Nei primi giorni       delegato, interprete del voto della po-       camere, diminuire il numero dei let-
dell’infezione quanti erano i colpiti,        polazione. di questa Capitale, nella          ti nei dormitori e migliorare il vitto,
tanti erano i morti; appresso su cen-         circostanza della temuta invasione del        sobbarcandosi a gravissime spese. Ma
to casi si avevano in media sessanta          colèra asiatico, ha assistito stamane ad      non pago dei provvedimenti terreni,
decessi. S’immagini lo sgomento ge-           una Messa, susseguita da Benedizione,         si appigliò di gran cuore ad altri di
nerale, che appariva dal cessare del          nella Chiesa della Beata Vergine della        gran lunga più efficaci. Fin dai primi
commercio, dal chiudersi delle botte-         Consolata, onde impetrarne il patroci-        giorni del pericolo, prostrato dinanzi
ghe, dal fuggire che molti facevano dal       nio”. E la Beata Vergine non sdegnò           l’altare faceva questa preghiera al Si-
punto invaso. Fomentava questo spa-           queste suppliche, poiché la terribile         gnore: “Mio Dio, percuotete il pasto-
vento il non conoscere alcun rimedio          malattia, contro ogni aspettazione, in-       re, ma risparmiate il tenero gregge”; e
pel morbo e la persuasione che esso                                                                      rivolgendosi alla Beatissi-
fosse non solo epidemico,                                                                                ma Vergine soggiungeva:
ma contagioso. Nel bas-                                                                                  “Maria, Voi siete madre
so popolo aggiungevasi il                                                                                amorosa, e potente; deh!
pregiudizio che i medici                                                                                 Preservatemi questi amati
somministrassero agli am-                                                                                figli, a qualora il Signore
malati una bibita avvele-                                                                                volesse una vittima tra noi,
nata, chiamata in Torino                                                                                  eccomi pronto a morire,
acquetta, allo scopo di farli                                                                             quando e come a Lui pia-
morire più presto e così di-                                                                              ce”.

16    l’eco di don bosco
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