Bollettino parrocchiale di Tesserete e Sala Capriasca - La Croce di Cristo diradi le nebbie della nostra vita e sia fonte di speranza e di luce ...
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Bollettino parrocchiale di Tesserete e Sala Capriasca La Croce di Cristo diradi le nebbie della nostra vita e sia fonte di speranza e di luce. “O Cristo, tu regnerai! O Croce, tu ci salverai!” Gennaio – Aprile 2021
Orario delle Sante Messe vigiliari Tesserete ore 17.30 Vaglio ore 18.30 Solennità di precetto infrasettimanale a Tesserete ore 19.30 Orario delle Sante Messe domenicali e festive Sala Capriasca ore 9.00 Casa S. Giuseppe ore 9.15 Tesserete ore 10.30 e 19.30 Convento Bigorio ore 17.30 Orario delle Sante Messe nei giorni feriali Casa S. Giuseppe ore 7.00 Prepositurale (giovedì) ore 9.00 Frazioni ore 17.30 Sacramento della Penitenza e Riconciliazione (Confessioni) In prepositurale ogni sabato dalle ore 16.30 alle ore 17.30 Sacerdoti della zona-rete pastorale Capriasca Prevosto Mons. Ernesto Barlassina Telefono 091 943 37 73 Amm.di Sala Capriasca e Bidogno prevosto@parrocchiaditesserete.ch Vicario Don John Thaddeus Alabastro Telefono 091 234 55 75 vicario@parrocchiaditesserete.ch Don Luigi Siamey Ponte Capriasca Telefono 091 945 24 69 Don Sandro Colonna Tesserete Telefono 079 153 02 47 Mons. Erico Zoppis Lopagno Telefono 091 943 46 83 Don Pietro Pezzoni Scareglia Telefono 076 630 86 94 Recapiti Segreteria parrocchiale: ma-ve dalle ore 8.30 alle ore 11.30 Telefono 091 943 37 73 segreteria@parrocchiaditesserete.ch Consiglio parrocchiale Telefono e Fax 091 943 64 46 Archivio parrocchiale: venerdì mattina Telefono 091 930 07 40 Casa San Giuseppe, Tesserete Telefono 091 936 08 00 Convento S. Maria, Bigorio Telefono 091 943 12 22 Istituto Don Orione, Lopagno Telefono 091 943 21 82 Sito della parrocchia www.parrocchiaditesserete.ch Conti Correnti Postali Opere parrocchiali di Tesserete 69-7375-3 Opere parrocchiali di Sala Capriasca 69-6283-0 Esploratori 69-5804-8 Vi rendiamo attenti ai cambiamenti che il calendario parrocchiale potrà subire e che saranno comunicati ogni settimana alle S. Messe, con esposizione all’albo delle parrocchie e sul sito internet www.parrocchiaditesserete.ch 2
Lettera del Prevosto Cari parrocchiani e lettori, mentino i salutari benefici. Questo lega- il periodo della pandemia ha ingenera- me universale fra le persone, i popoli e to nuove paure, solitudini, crisi e perdi- le nazioni è stato richiamato dall’ultima te di guadagno. Durante la pandemia enciclica di papa Francesco “Fratelli sono stati messi a dura prova i legami tutti”. familiari, sociali e comunitari. L’assen- In questo tempo, unico e drammatico, za d’incontrarsi ha ampliato il senso di la domanda di fondo che ci dobbia- vuoto, di smarrimento e d’inoperosità. mo porre è: chi ci salverà? L’economia, Sono aumentate le frustrazioni, sono la finanza, la politica, la scienza, il pro- crollate tante sicurezze e certezze, sono gresso, la medicina? Da questa situa- apparse nuove fragilità. Il vero rischio è zione potrà sorgere una nuova società quello di perdere la “speranza”, la fidu- più accogliente e fraterna, più umana cia e l’ottimismo. e universale, oppure più egoista e indi- Tante persone e famiglie, impossibilita- vidualistica? Una nuova fraternità fra i te a partecipare alla preghiera liturgica popoli, nella situazione di sofferenza e comunitaria, hanno riscoperto la forza morte globale, può ingenerare fermenti derivante dalla preghiera personale e di giustizia, di maggior attenzione ai più familiare. Si è sperimentata maggior- poveri, di accoglienza e di distribuzione mente la dimensione di chiesa dome- equa di risorse e scoperte scientifiche. stica. I vari membri della famiglia, che Non possiamo dimenticare però che il insieme pregano, cimentano ulterior- peccato e l’egoismo personale e comu- mente la loro unità e comunione, il loro nitario possono ingenerare ulteriori amore e sostegno vicendevole. chiusure e ingiustizie sempre a scapito Il tempo della pandemia ha sprigionato dei più poveri. Auspichiamo che questa dal cuore di tante persone gesti squi- situazione così imprevedibile sprigioni siti di carità, aiuto concreto, solidarietà una forte tensione alla ricerca del bene e attenzione alle persone anziane, sole comune, un anelito alla rinascita morale o più in difficoltà. Siamo grati anche e spirituale, un desiderio maggiore di alla sezione scout di Tesserete per aver uguaglianza e di fraternità. Siamo sem- intrapreso azioni caritative di tal genere, pre invitati ad essere costruttori della come fare e portare la spesa alimentare “civiltà dell’amore”. a tanti parrocchiani. La pandemia ci ha sensibilizzati anco- ra di più sul senso globale di apparte- nenza e di legame come essere umani. Infatti, il coronavirus si è diffuso in tutto il mondo e ha mietuto vittime in tutti i con- tinenti. Auspichiamo La salvezza non è frutto delle nostre che al più presto si certezze e sicurezze, ma è un dono trovi l’antidoto al della Provvidenza. Nel mistero natalizio virus e tutti i popoli noi riconosciamo e professiamo che il della terra ne speri- Padre ci ha donato suo Figlio Gesù, il 3
nostro Salvatore. “Egli si è fatto uomo santificatrice dello Spirito Santo. I Santi per salvarci”. Il canto d’ingresso della ci rammentano che la felicità e la beati- Messa della vigilia di Natale ci fa udire: tudine a cui siamo destinati sono la co- “Alzate la fronte: è vicina la liberazione! munione beatifica con Dio nell’eternità. Il Signore vi dice: “Domani sarete salvi!. Essi ci spronano a prendere sul serio la Sarà cancellato il peccato del mondo e chiamata che tutti ci accomuna: “la vo- su voi regnerà il Salvatore”. cazione alla santità”. Pensando a loro Con la nascita di Gesù ci sono donati cresciamo nel desiderio di imitarli, di la speranza e l’ottimismo di guardare vivere essenzialmente le virtù teologali al nuovo anno e al nostro futuro con e le virtù umane. Ci incoraggiano nel- più fiducia nell’azione provvidenziale di la lotta contro il male e il peccato. Ci Dio. La salvezza che Gesù ci offre viene infervoriamo nell’amare Dio e il prossi- elargita pienamente nel suo miste- mo. I Santi sono i veri eroi e benefattori ro pasquale. La mangiatoia conduce dell’umanità. alla croce e al sepolcro. La passione, Essi ci rammentano che la carità non la morte e la sepoltura di Gesù sono il avrà mai fine. La Chiesa gioisce e si ral- segno reale del suo amore per l’umani- legra della moltitudine di Santi e Beati tà e manifestano la sua obbedienza al che manifestano la santità della comu- volere del Padre. nità dei credenti, li sente amici, inter- La salvezza operata dal Crocifisso si cessori e protettori. Invochiamo i Santi, attualizza nelle nostre persone e nella specialmente quelli dei quali ne portia- nostra storia con i sacramenti e il nostro mo i nomi, sentiamoli vicini e prossimi vivere da figli di Dio e discepoli del a noi ogni giorno. Essi ci ricordano che Signore. Accogliamo con fede il dono la vita, tra le preoccupazioni, le gioie e della salvezza. Il Signore che ha vinto le fatiche quotidiane, va oltre la morte. il peccato e la morte, vinca agni nostra La nostra esistenza è fatta per l’eternità paura e ci infonda coraggio nell’affronta- e la felicità. Sant’Ambrogio afferma che re l’arduo e faticoso cammino della vita. “La vita dei Santi è per gli altri norma mons. Ernesto di vita”. Conoscere la vita dei Santi ci impegna ad imitare il loro esempio, le loro virtù, il loro eroico donarsi a Dio e Rito ambrosiano: la Sallenda ai fratelli. Nella Liturgia delle Ore (vesperi), quan- Vi propongo la Sallenda in onore di San do si celebra la solennità, la festa o la Barnaba, apostolo, patrono di Bido- memoria di un Santo o di più Santi, si gno: “Barnaba, uomo virtuoso, pieno proclama la “Sallenda” in loro onore. di Spirito e Fede, garante e compagno La Sallenda è un componimento, co- di Paolo, votò la vita per Cristo Signore. me un’antifona o un’acclamazione, a cui Gloria al Padre e al Figlio e allo Spiri- viene unita la dossologia del “Gloria al to Santo. Come era nel principio e ora Padre e al Figlio e allo Spirito Santo…”. e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Ripetuta l’acclamazione si recita l’ora- Barnaba, uomo virtuoso… (orazione). zione che richiama il festeggiato Santo. Tu che hai colmato l’anima di San Bar- La Sallenda ha lo scopo di ricordarci naba di misericordia e di attenzione ai che i Santi sono i nostri intercessori e fratelli, dona anche a noi, o Dio, di es- che nella loro vita hanno messo in pra- sere operatori di pace e di edificare la tica il vangelo di Gesù. I Santi manife- Chiesa, con lo spirito di collaborazione stano la misericordia di Dio e l’azione e di concordia. Per Cristo nostro Si- 4
gnore”. La Sallenda, che come antifona Facciamo ulteriormente tesoro della nel rito ambrosiano viene cantata ed preparazione quaresimale per acquisi- è la più conosciuta, è quella che viene re uno stile sobrio e moderato di vita. eseguita dopo il canto dei dodici Ky- Riscopriamo le pratiche di penitenza, rie eleison mentre si sale al presbiterio, di digiuno e di preghiera. Lasciamoci durante le sante messe solenni. riconciliare con Dio riscoprendo il dono del perdono accostandoci al sacramen- L’anno liturgico to della Penitenza e Riconciliazione. Il cammino liturgico nei primi mesi del Prodighiamoci a compiere le opere di 2021 ci permetterà di celebrare i miste- misericordia corporali e spirituali. Fac- ri della vita, delle opere e delle parole ciamo sempre e più del bene. Compia- di Gesù che riguardano: mo qualche rinuncia e sacrificio, così da 1 il tempo natalizio: Epifania e festa del recuperare una dimensione ascetica e Battesimo del Signore; contemplativa della vita. La Settimana 2 la Quaresima: quaranta giorni per Santa, che speriamo di vivere e parte- prepararci alla festa più importante cipare insieme, non come è avvenuta per il cristiano. La settimana “autenti- nel 2020, ci aiuti a penetrare nel grande ca” con il triduo della passione, mor- amore di Gesù che è morto per salvar- te e sepoltura; ci. Guardiamo alla croce non come se- 3 la Pasqua di Risurrezione. gno di infamia e ignominia, ma come luogo in cui avviene la nostra redenzio- ne. La croce è il vessillo della vittoria sul peccato e sulla morte. Nella Pasqua del Signore apriremo le nostre bocche per cantare l’alleluia. È il canto dei reden- ti, è il canto dei salvati, è il canto del- la gioia e della felicità. È il canto della Chiesa che “loda Dio”, perché ci ha do- nato Gesù, l’Agnello immolato che con il suo sangue ci dona la vita. L’Epifania, che vuol dire manifestazione, ci inviterà ad assumere l’atteggiamen- Catechesi to di ricerca nella fede, di camminare Grazie a Dio nel 2020 siamo riusciti a guardando il segno della stella, di ado- celebrare i sacramenti della Confer- rare Gesù come fecero i Magi. È la festa mazione e dell’Eucaristia, proponendo della chiamata di tutti i popoli alla fede; in due celebrazioni distinte la parteci- della cattolicità e della missione evan- pazione dei ragazzi e dei bambini con gelizzatrice della Chiesa. Dobbiamo ri- le rispettive famiglie. Con l’anno 2021 conoscere che Gesù, il Figlio di Dio e di riprenderemo il cammino catecheti- Maria, è la luce per illuminare le genti. co. I bambini che frequentano la terza Il Battesimo di Gesù al Giordano sarà elementare si prepareranno per il sa- un invito a fare memoria del nostro Bat- cramento della Penitenza e Riconcilia- tesimo. Siamo figli di Dio, tutti fratelli, zione, mentre i bambini della quarta perché Dio è il Padre di tutti. A causa elementare inizieranno il cammino ca- della pandemia sono già stati sospesi i techetico per il sacramento dell’Eucari- vari carnevali. Già il tempo che stiamo stia. vivendo ha assunto toni quaresimali. La Diocesi ha decretato inoltre che i 5
deve riguardare le persone ma anche le strutture. Le strutture parrocchiali, come ad esempio l’Oratorio, devono servire per la missione evangelizzatri- ce della Chiesa, per aiutare la comuni- tà a vivere la comunione e l’unità. ragazzi dovranno ricevere il sacramen- Dobbiamo vincere la tentazione del to della Confermazione in quarta me- conservatorismo delle strutture che dia. La preparazione per la Cresima, non aiutano alla missione evangelizza- per i ragazzi che si iscriveranno, inizie- trice. Neppure dobbiamo rinunciare a rà dalla terza media. Per questo moti- possedere le strutture necessarie per vo nell’anno pastorale 2020-2021 non diffondere la fede nel Signore. Dob- si terrà il catechismo per i cresimandi. biamo avere a cuore che i fanciulli e Ringrazio le famiglie che aiutano i loro i ragazzi crescano in ambienti sani e figli nella crescita religiosa e spirituale. possano incontrarsi insieme. I nostri Ringrazio il gruppo dei catechisti per giovani devono sentirsi protagonisti l’impegno assunto di istruzione e te- attivi della pastorale. Essi sono il futu- stimonianza a favore della maturità in ro della Chiesa e della società. Il docu- Cristo dei bambini e ragazzi. mento così s’esprime: “La parrocchia è chiamata a cogliere le istanze del Documento della Santa Sede tempo per adeguare il proprio servi- È stata promulgata nel mese di luglio zio alle esigenze dei fedeli e dei mu- l’Istruzione: “La conversione pastorale tamenti storici. Occorre un rinnovato della comunità parrocchiale al servizio dinamismo, che permetta di riscoprire della missione evangelizzatrice della la vocazione di ogni battezzato a es- Chiesa”. Il titolo indica già la direzione sere discepolo di Gesù e missionario che nel prossimo futuro le parrocchie del Vangelo, alla luce dei documenti dovranno intraprendere e realizzare. del concilio Ecumenico Vaticano II e Le comunità parrocchiali sono chia- del Magistero successivo” (n° 11). mate a intraprendere un cammino di La parrocchia non si identifica con i conversione, cioè di rinnovamento e sacerdoti, le religiose o con il Consi- cambiamento in un mondo che evolve glio parrocchiale, che è chiamato ad e si trasforma. La missione, cioè l’im- amministrare con l’assemblea parroc- pegno a far conoscere Gesù Cristo ad chiale i beni materiali, ma con tutti i ogni persona, alle famiglie, contesto battezzati. Tutti i battezzati, che vivo- sociale e civile, dev’essere il criterio no in un determinato territorio, che guida per il rinnovamento. configura la parrocchia, sono chiama- La nostra comunità parrocchiale pos- ti ad essere partecipi e protagonisti siede lo spirito missionario? Oppure della vita parrocchiale, mettendosi a vive solo della nostalgia del passa- disposizione per servizi che aiutino a to? Siamo preoccupati solo a vivere crescere come una famiglia in unità e formalmente delle tradizioni, oppure comunione. La parrocchia è la grande siamo animati da un anelito e slan- famiglia formata da famiglie. Le gioie cio evangelizzatori? La parrocchia è e i dolori delle persone e le preoc- "Comunità di comunità" e dev’esse- cupazioni delle famiglie diventano re inclusiva, evangelizzatrice e atten- motivo di condivisione e di preghiera ta ai poveri. Non solo la conversione della parrocchia. Nessuno si deve sen- 6
tire estraneo o escluso dalla comunità mamma, come donna, sposa, madre, parrocchiale. lavoratrice. Discreta e tenace, parte- cipe della vita della comunità parroc- Ringraziamento per le condoglianze chiale e civile. Esempio di fede e di Cari parrocchiani, gruppi parrocchia- servizio, capace di compiere sacrifici e li, autorità politiche, famiglie, singole rinunce per il benessere della numero- persone e amici tutti, vi ringrazio, an- sa famiglia. che a nome dei miei familiari, per le Di lei come di tante mamme si può af- condoglianze espressemi con scritti, fermare con le parole del libro dei Pro- telefonate e visite per la morte di mia verbi: “Una donna forte chi potrà tro- mamma Angelina. Le vostre preghiere, varla? Ben superiore alle perle è il suo la vostra vicinanza e presenza, ha con- valore. Si alza quando è ancora notte, fortato il mio dolore. La morte di una distribuisce il cibo alla sua famiglia. persona cara, importante e significati- Apre le sue palme al misero, stende la va come la mamma, lascia sempre un mano al povero. Sorgono i suoi figli e vuoto che solo la fede può colmare. ne esaltano le doti. Illusorio è il fascino Se con la morte i legami terreni vengo- e fugace la bellezza, ma la donna che no meno, la speranza nella vita beata teme Dio è da lodare. Siatele ricono- in Dio ci rasserena e ci fa pensare che scenti per il frutto delle sue mani e le al termine del pellegrinaggio terreno sue opere la lodino alle porte della cit- di nuovo ritroveremo i nostri cari. Il tà” (cfr. cap. 31). nostro sguardo è verso il Cielo, dove ogni lacrima sarà asciugata e non ci Salute sarà più dolore né morte. Custodisco In questo tempo di pandemia abbia- come tesoro prezioso l’esempio di mia mo ulteriormente compreso quanto è preziosa la salute personale e quella comunitaria e sociale. La salute fisica, psichica e morale è un bene fragile. Es- sa è un dono e una responsabilità. Non dobbiamo, per egoismo o leggerezza, minare la salute propria e altrui. Rispet- tiamo le norme stabilite dalle autorità civili e religiose per contenere ogni for- ma di contagio e di trasmissione del coronavirus. L’esperienza di quarantena che tanti hanno vissuto, tra cui il Pre- vosto e le comunità religiose presenti in Capriasca, ci impegnano a prestare sempre più attenzione anche all’azione pastorale e allo svolgimento del mini- stero. Le attività pastorali e i vari mo- menti celebrativi, catechetici e ludici, dovranno subire una pausa per evitare possibili contagi. Per questo motivo la benedizione delle famiglie e delle case non avrà luogo. Attendiamo con pa- zienza e speranza tempi migliori. 7
La parola del Vicario Carissimi giovani e tra la dottrina biblica e quella falsa, carissimi parrocchiani, tra il divertimento edificante e quello in questo tempo par- dannoso, tra la santità e il peccato. In ticolare che stiamo 1 Tess 5, 21, ci viene detto “esaminate vivendo, come chiesa tutto; ritenete ciò che è buono.” La cre- e comunità, abbiamo scita e il discernimento sono come un bisogno di avere un ciclo di autoalimentazione, un cerchio dono necessario per prezioso. Dove c’è crescita spirituale, poter navigare nel ci sarà discernimento spirituale. Eppu- cammino nella nostra re il discernimento non è una sorta di vita: il discernimen- ipercritica che ti trasforma in un cane to. Papa Francesco ribadisce che: “Nei da guardia amareggiato che fiuta gli momenti di maggiore turbamento, è errori degli altri. È una santa chiamata importante vegliare e discernere” . a discernere ciò che è gradito a Dio e Continua poi il Papa: ”Ed è così che lo ciò che non lo è (Rm 12, 1–2). Ti dona stesso cammino della santità necessi- la libertà di assaporare ciò che è bello ta del discernimento. Ed anche quello e vero e di rifiutare ciò che è brutto e della vita come tale: specialmente ai falso. Il discernimento deve andare al nostri giorni quando, come ho scritto passo con la crescita di ognuno. in Gaudete et exsultate, un po’ tutti, ma specialmente i giovani, ci si trova ad Come aiutare gli adolescenti essere esposti a uno zapping costante. a perseguire il discernimento Se manca, allora, la sapienza del discer- In Efesini 4, Paolo, collega la crescita e nimento c’è il serio rischio di essere il discernimento per la chiesa di Efeso. mutati o anche di trasformarci noi stes- Man mano che come cristiani impa- si in burattini alla mercé delle tendenze del momento. Il discernimento, allora, è davvero necessario…” Perciò facciamo nostra la missione di trasmettere e di insegnare ai nostri gio- vani il dono del discernimento. Come spiegare il discernimento agli adolescenti reremo da insegnanti devoti, cresce- Il discernimento è semplicemente la remo in Cristo e diventeremo sempre capacità di definire tra ciò “che è giu- meno bambini indifferenti, sballottati sto e ciò che è sbagliato”, tra “ciò che dalle onde e portati qua e là da qual- è giusto e ciò che è quasi giusto” e di siasi vento di dottrina, secondo l’in- agire conseguentemente sulla scoperta. ganno degli uomini, con quella loro Il discernimento si affaccia sul paesag- astuzia che tende a trarre nell’errore (v. gio della tua vita: esamina tutto ciò che 14). Invece, man mano che aumentere- incontri, giudica tra il bene e il male, mo in maturità e saggezza, aumente- remo anche il discernimento. E mentre lo facciamo, “cresciamo in ogni modo in Colui che è il capo, in Cristo” (v. 15). Quindi se il discernimento è necessa- rio per crescere spiritualmente, come 8
lo otterranno gli adolescenti? In defini- benché io non sia che un bambino. Non tiva, come ogni altra cosa buona nella so come uscire o entrare. E il tuo servo nostra vita, Dio è il donatore (Dan 2,21). è in mezzo al tuo popolo che hai scel- Il suo Spirito opera nei nostri cuori per to, un grande popolo, troppi per esse- effettuare un cambiamento duraturo. re contati o contati come moltitudine. Ma ci ha anche dato la responsabilità di Dai dunque al tuo servitore un cuore cercare, trovare e insegnare il discerni- che ascolta per governare il tuo popo- mento. Come esorta Paolo: “Cercate di lo, affinché io possa discernere tra il discernere ciò che è gradito al Signore” bene e il male, perché chi è in grado di (Efesini 5,10). Ci sono due grandi modi governare questo tuo grande popolo? in cui lo facciamo: due cose da insegna- (1 Re 3,7-9) re ai nostri ragazzi. Era un re nuovo e giovane. Avrebbe potuto chiedere potere politico, vitto- 1. Insegna loro a scoprire ria in battaglia, popolarità, fama o suc- ed ascoltare la Parola di Dio cesso immancabili. Invece, ha chiesto la Dio è la solida base di roccia del discer- cosa più preziosa che sapeva: il discer- nimento, quindi quale posto migliore nimento. Insegniamo ai nostri ragazzi a per cercarlo se non nella sua Parola? prendere una pagina dalla vita di Salo- Nei Proverbi 2 dice che se riceviamo, mone e chiedere con umiltà e sincerità studiamo e amiamo la Parola di Dio, al Signore di dare loro discernimento. egli darà discernimento. Quando fis- “Se qualcuno di voi manca di sapienza”, siamo la nostra mente sulle cose di scrive Giacomo, “la chieda a Dio, che Dio, ci immergiamo in ciò che è giusto dona generosamente a tutti senza biasi- e nel processo, ci proteggiamo dall’in- mo, e gli sarà data” (Giacomo 1,5). Dio ganno (Mt 16,23). Dio ha scritto la sua è la fonte della verità, quindi se i tuoi verità nella Scrittura e noi ne abbiamo ragazzi vogliono sapere cosa è giusto e accesso illimitato. Studiandolo, siamo migliore, mandali da lui. Incoraggiali a in grado di usarlo come uno standard esprimere il loro desiderio di obbedirgli oggettivo e un metro per valutare l’in- attraverso il discernimento e di chieder- segnamento che incontriamo. Se vuoi gli di maturarli in questo campo. più discernimento, leggi la Bibbia. Se vuoi che i tuoi ragazzi crescano, insegna Non c’è via di mezzo. Come seguaci loro a leggerla. di Gesù, tutta la nostra vita è diversa a dipendenza di ciò che Dio dice: “è 2. Insegna loro a chiedere vero” oppure “è falso”. Il discernimen- il discernimento a Dio to e la crescita camminano mano nella Il secondo modo per ottenere il discer- mano. Il discernimento cambia tutto. nimento sembra sia semplice, infantile e da cliché del cristiano: pregare. Ma poiché Dio è Colui che dà discernimen- to, dovremmo chiederglielo. Questo è ciò che fece Salomone quando divenne re di Israele. Dio gli apparve in sogno e gli disse: “Chiedi ciò che vuoi che io ti conceda” (1 Re 3, 5). Salomone rispose con grande umiltà: Il Papa, parlando ai Vescovi, ha detto “O Eterno, mio Dio, hai costituito il tuo loro: il discernimento non è uno slogan servo re al posto di Davide mio padre, pubblicitario, non è una tecnica orga- 9
esso si fonda sulla convinzione che Dio è all’opera nella storia del mondo, negli eventi della vita, nelle persone che incontriamo e ci parlano. Per que- sto siamo chiamati a metterci in ascolto di ciò che lo Spirito ci suggerisce, con modalità e in direzioni spesso impre- vedibili. Il discernimento ha bisogno di spazi e di tempi. nizzativa e neppure una moda di questo Chiediamo con umiltà, come il re Salo- pontificato, ma un atteggiamento inte- mone, il dono del discernimento per riore che si radica in un atto di fede. noi e per i nostri giovani per guidarli nel Il discernimento è il metodo e al tempo cammino, soprattutto in questo tempo. stesso l’obiettivo che ci proponiamo: don John La parola di don Sandro Mi stavo preparando a riordinare qual- messa con loro. Abbiamo optato per che idea che mi era venuta per un con- dei momenti di riflessione tutti i giorni, tributo sul bollettino parrocchiale che ci attraverso internet. Benedetto internet! prepara al Natale, quando è giunta la Ma non posso fare a meno di pensa- notizia che anche alla Casa San Giusep- re agli ospiti: proviamo a metterci nei pe, fino ad allora preservata dal corona- panni di chi non può vedere i suoi cari, virus, purtroppo era avvenuto il primo di chi è “condannato” a restare tutto il contagio. È da poco più di due mesi che giorno su una sedia, di chi, purtroppo ho iniziato il mio impegno come cap- per l’età, non ha neanche il conforto di pellano della Casa San Giuseppe e mi poter leggere o di poter fare la maglia, ero preparato per un lavoro a contatto perché ormai gli occhi non ce la fanno con gli ospiti, con il personale medico più. Noi che abbiamo una certa dime- e paramedico, con le suore che da anni stichezza con il computer, forse non riu- lavorano in questa struttura. Purtrop- sciamo a capire abbastanza il problema po questa nuova situazione ha rime- di chi si sente tagliato fuori dal mondo! scolato le carte e ha decretato una mia Sappiamo bene che non è la stessa momentanea lontananza: infatti, proprio cosa, vedersi, abbracciarsi e poter dia- le suore sono state raggiunte dal coro- logare in santa pace, nell’intimità della navirus e così mi è stato precluso anche nostra casa: internet ci collega anoni- quel momento giornaliero che era la mamente, è fittizio. Ma almeno c’è. Ma per chi è nato troppo presto per il com- puter, per chi il telefonino lo usa solo per ricevere una telefonata o poco più, proviamo ad immaginarci cosa deve essere… So che non tutti condivideran- no la riflessione che farò qui di seguito, ma vorrei che, in qualsiasi caso, ognuno riflettesse su quello che dirò. Tutte que- ste regole, che ci sono state imposte, rispettano la dignità dell’uomo? Non 10
sto dicendo che molte di queste rego- virus, ma un po’ più di fiducia in Dio, che le non siano necessarie: il pericolo che è Padre e che è vicino al cuore di tutti tutti corriamo è grande e quindi dob- noi, non guasterebbe. Guardate che biamo metterci al riparo il più possibile. non sto dicendo che dobbiamo andare Però credo anche che questo continuo incontro al virus con spavalderia o pen- bombardarci di numeri di contagiati, di sando “Dio mi protegge”: NO! Non è morti, di pazienti ricoverati ecc… non questo il discorso giusto. Però è anche dia la possibilità di vivere con un mini- vero che il cristiano affronta le difficoltà mo di serenità. Si parla di contagi e va con la speranza nel cuore e con la cer- bene; pochi però dicono che la maggior tezza che Dio è più forte di tutto, anche parte dei contagiati riescono a passare della morte. Personalmente credo che la la quarantena senza difficoltà eccessive, sospensione delle Messe, che abbiamo come quando si prende un’influenza. operato in marzo-maggio, sia stato un Vorrei proprio vedere, alla fine dell’an- grave errore: il sostegno della preghiera no, le statistiche circa i morti “accertati insieme, della comunione ricevuta, della di Covid” e quelle dei morti degli anni Eucaristia celebrata, è mancato proprio passati, se saranno così dissimili! Certo, nel momento in cui più ne avevamo il pericolo maggiore lo corrono coloro bisogno. E, credetemi, non è vero che che hanno già malattie pregresse o se assistere in TV o essere presenti di per- si sottovalutano i primi sintomi: per que- sona sia la stessa cosa. Vorrei chiedere sto dobbiamo curarci delle persone a a tutti voi di ricordare, almeno nella pre- rischio, soprattutto se anziani. Ma ormai ghiera, visto che non possiamo farlo di l’idea stessa di contagio ci ha terrorizzati persona, tutte le persone che da questo al punto che non riusciamo più a vivere virus sono state maggiormente colpite, tranquillamente la nostra vita: tutto si forse non fisicamente, ma certamente svolge in funzione del coronavirus: è l’ar- nello spirito: gli anziani. E tra tutti, pro- gomento di tutti in tutte le occasioni. Ci prio quelli che, ricoverati nelle Case di stiamo ammalando di terrore. E questo, Riposo, sono tagliati fuori dal resto del credetemi, non è positivo e, soprattut- mondo. Ricevano il nostro caro e grato to, non è segno di fede. Nessuno dice ricordo e la riconoscenza per tutto quel- che non dobbiamo proteggerci, che lo che hanno fatto per noi. dobbiamo fare come se non esistesse il don Sandro Impariamo a leggere la musica Cari amici, mi rivolgo a tutti quelli che amano la musica. Vi è mai capitato di trovarvi tra le mani un foglio con della musi- ca scritta? Non le parole, ma le note! E avete mai avuto la sensazione di avere tra le mani qualcosa di illeggibile? Non sapreste da che parte muovervi! Se avete provato questa sensazione e vi piacerebbe inve- ce capirci qualcosa, vi propongo un piccolo corso di let- tura della musica. Dato che il momento attuale non ci permette di trovarci insieme di persona, potremmo sfrut- tare i mezzi che la tecnica ci offre. Propongo quindi, a chi è interessato, di iscriversi a questo breve corso. 11
Se vi interessa, mettetevi in contatto con me al mio indirizzo e-mail e, dopo Natale, inizieremo a trovarci con le modali- tà che vi indicherò. L’unico requisito è avere un computer a disposizione e il collegamento internet. Scrivete a sancolti@gmail.com indicando il vostro nome e cognome, l’età, l’indirizzo, il numero di telefono al quale contattarvi, l’e-mail e il grado di conoscenza che avete della musica, cioè se non siete in grado di leggere uno spartito o se un pochino ci riuscite oppure addirittura se ne avete una certa padronanza. Ci metteremo d’accordo poi per l’orario degli incontri, che si svolgeranno usando il sito zoom.us, cui dovrete collegarvi, per iniziare, come ho detto, da dopo Natale. Spero di ricevere diverse adesioni e riuscire a trasmettere a tutti la bellezza del districarsi in mezzo a tante note. Vi assicuro che ne vale la pena. Un caro saluto a tutti i lettori. don Sandro Bigorio, Chiesetta dedicata ai Santi Bernardino da Siena e Valentino Si trova all’interno del nucleo e la sua esistenza è atte- stata la prima volta nel 1570, durante la visita di San Carlo Borromeo. I lavori di restauro sono terminati nel 1970 ed hanno visto all’opera due artisti locali, abitanti a Sala: fra’ Roberto Pasotti, del Convento di Bigorio, ha affrescato il Cristo redentore nell’abside, due tavole a tinta raffiguranti i patroni e le vetra- te; Cornelia Forster ha rea- lizzato il crocifisso di bronzo. La mensa d’altare, posta nel 1968, è di granito della Rivie- ra. Sulla facciata a capanna, appena sotto al tetto, sta l’af- fresco di un frate francescano. La fine di un recente restauro della chiesa è stato festeggia- to nell’ottobre del 2017 con una S. Messa con la partecipa- zione di tutte le persone coinvolte in quest’opera. Riportiamo, qui di seguito, uno scritto legato all’Orato- rio di una parrocchiama che ringraziamo di cuore. 12
Ricordi della Chiesa di San Valentino e di San Bernardino di Bigorio era una festa per tutta la comunità. Ci si trovava per la Santa Messa ed alcune donne del paese accendevano il vec- chio forno per cuocere le torte di pane, che ogni famiglia portava. Ancora oggi questa tradizione viene mantenuta dal Gruppo Terrieri, che in occasione di San Valentino e San Bernardino (20 maggio), oltre alle torte cuoce anche il pane. Il 5 gennaio (vigilia dell’Epifania) noi bambini ci trovavamo davanti alla chie- setta con i campanacci per salire al Con- vento ad andare incontro ai Re Magi e i frati ci aspettavano con una fetta di pane e marmellata, poi con il tempo sono passati ai biscotti. Anche questa tradizio- ne viene mantenuta viva ancora oggi dai bambini del paese. Per l’Ascensione, al suono delle campa- ne, gli abitanti di Bigorio si trovavano, e I ricordi d’infanzia, legati alla chiesetta si trovano tuttora, davanti alla chiesetta di San Valentino e San Bernardino, sono per unirsi alla processione che sale da molteplici: primo su tutti i rintocchi della Tesserete e va al Convento. sua campana che portavano messaggi diversi agli abitanti di Bigorio. La campana annunciava, come avviene ancora oggi, quando veniva a mancare un compaesano. In quella circostanza noi bambini sapevamo quindi di non poter andare a giocare sul sagrato e in paese in segno di rispetto. Maggio era il mese mariano e la cam- pana suonava tutte le sere alle 19.00 per ricordare la recita del rosario delle 19.30. A turno noi bambini potevamo suonare le campane. Alla fine del rosario, per noi era l’occasione di fermarci a giocare a nascondino. Suonava anche per avvisare che c’era un incendio nei boschi e chiamava a raccol- ta gli uomini del paese con i vari arnesi per poter spegnere il fuoco che minac- ciava le case. Il giorno di San Valentino (14 febbraio) 13
San Giuseppe, «l’uomo che passa inosservato» Riportiamo qui di seguito l’articolo apparso sul sito della chiesa di Milano. Con grande gioia accogliamo questo dono di Papa Fran- cesco. Siamo molto felici anche di avere la Casa San Giuseppe a Tesserete; e con questo anno speciale, ci auguriamo di poter esse- re vicini a tutti gli ospiti e a tutto il personale. Buona lettura. Uno speciale Anno di San Giusep- «Tutti possono trovare in San Giu- pe, fino all’8 dicembre 2021. A indir- seppe, l’uomo che passa inosservato, lo, con un apposito decreto e le rela- l’uomo della presenza quotidiana, tive indulgenze, è stato il Papa, nel discreta e nascosta, un intercessore, giorno in cui ricorrono i 150 anni del un sostegno e una guida nei momenti Decreto Quemadmodum Deus, con di difficoltà», assicura Francesco, se- il quale il Beato Pio IX, «mosso dalle condo il quale «San Giuseppe ci ricor- gravi e luttuose circostanze in cui ver- da che tutti coloro che stanno appa- sava una Chiesa insidiata dall’ostilità rentemente nascosti o in “seconda degli uomini», dichiarò San Giuseppe linea” hanno un protagonismo senza Patrono della Chiesa Cattolica. E alla pari nella storia della salvezza». figura del custode di Gesù, Francesco Maestro di tenerezza e di obbedien- dedica anche un’apposita Lettera apo- za, San Giuseppe ci dimostra come la stolica, Patris Corde. «Tale desiderio storia della salvezza si compie attraver- – rivela il Papa – è cresciuto durante so le nostre debolezze. «Troppe volte questi mesi di pandemia, in cui pos- pensiamo che Dio faccia affidamento siamo sperimentare, in mezzo alla crisi solo sulla parte buona e vincente di che ci sta colpendo, che le nostre vite noi, mentre in realtà la maggior parte sono tessute e sostenute da perso- dei suoi disegni si realizza attraverso ne comuni – solitamente dimentica- e nonostante la nostra debolezza – il te – che non compaiono nei titoli dei monito -. Giuseppe ci insegna che, in giornali e delle riviste né nelle grandi mezzo alle tempeste della vita, non passerelle dell’ultimo show ma, senza dobbiamo temere di lasciare a Dio il dubbio, stanno scrivendo oggi gli timone della nostra barca. A volte noi avvenimenti decisivi della nostra storia: vorremmo controllare tutto, ma Lui ha medici, infermiere e infermieri, addetti sempre uno sguardo più grande». dei supermercati, addetti alle pulizie, «In questo mondo nel quale la vio- badanti, trasportatori, forze dell’or- lenza psicologica, verbale e fisica dine, volontari, sacerdoti, religiose e sulla donna è evidente, Giuseppe tanti ma tanti altri che hanno compreso si presenta come figura di uomo che nessuno si salva da solo». rispettoso, delicato che, pur non 14
possedendo tutte le informazioni, si della persecuzione e della miseria – decide per la reputazione, la dignità e sostiene Bergoglio –. Se certe volte la vita di Maria». Così il Papa definisce Dio sembra non aiutarci, ciò non signi- la capacità di «accoglienza» di San fica che ci abbia abbandonati, ma che Giuseppe nei confronti della sua futura si fida di noi, di quello che possiamo sposa e della sua storia. «Se non ci progettare, inventare, trovare». riconciliamo con la nostra storia, non «San Giuseppe non può non essere riusciremo nemmeno a fare un passo il Custode della Chiesa», perché successivo, perché rimarremo sempre «continuando a proteggere la Chiesa, in ostaggio delle nostre aspettative continua a proteggere il Bambino e delle conseguenti delusioni – il e sua madre», e con lui anche noi. grido d’allarme –. Solo il Signore può «Ogni bisognoso, ogni povero, ogni darci la forza di accogliere la vita così sofferente, ogni moribondo, ogni com’è, di fare spazio anche a quella forestiero, ogni carcerato, ogni malato parte contradditoria, inaspettata, sono “il Bambino” che Giuseppe deludente dell’esistenza. La venuta continua a custodire – scrive Francesco di Gesù in mezzo a noi è un dono del –. Ecco perché San Giuseppe è in- Padre, affinché ciascuno si riconcili vocato come protettore dei miseri, con la carne della propria storia anche dei bisognosi, degli esuli, degli afflitti, quando non la comprende fino in dei poveri, dei moribondi. Ed ecco fondo». perché la Chiesa non può non amare «La fede che ci ha insegnato Cristo è innanzitutto gli ultimi. Da Giuseppe quella che vediamo in San Giuseppe, dobbiamo imparare la medesima cura che non cerca scorciatoie, ma af- e responsabilità: amare il Bambino fronta “ad occhi aperti” quello che e sua madre; amare i Sacramenti e la gli sta capitando, assumendone in carità; amare la Chiesa e i poveri». prima persona la responsabilità». «La perdita del lavoro che colpisce tan- L’accoglienza di Giuseppe ci invita «ad ti fratelli e sorelle, e che è aumentata accogliere gli altri, senza esclusione, negli ultimi tempi a causa della pan- così come sono, riservando una demia di Covid-19, dev’essere un predilezione ai deboli. Occorre richiamo a rivedere le nostre priorità», deporre la rabbia e la delusione e fare l’auspicio finale a proposito della spazio, senza alcuna rassegnazione figura di Giuseppe lavoratore, affinché mondana ma con fortezza piena di “possiamo trovare strade che ci speranza, a ciò che non abbiamo impegnino a dire: nessun giovane, scelto eppure esiste», l’invito del Papa nessuna persona, nessuna famiglia sulla scorta di San Giuseppe. senza lavoro!». «Padri non si nasce, lo «La vita di ciascuno di noi può ripartire si diventa», conclude il Papa illustrando miracolosamente. E non importa se la paternità di San Giuseppe. E lancia ormai tutto sembra aver preso una un appello: «Nella società del nostro piega sbagliata e se alcune cose tempo, spesso i figli sembrano essere ormai sono irreversibili. Dio può far orfani di padre. Anche la Chiesa di germogliare fiori tra le rocce». San oggi ha bisogno di padri». Giuseppe è «uno speciale patrono per tutti coloro che devono lasciare la loro Maria Michela Nicolais terra a causa delle guerre, dell’odio, 15
Principali variazioni al Messale Ambrosiano PRINCIPALI VARIAZIONI AL MESSALE AMBROSIANO ATTO PENITENZIALE Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, pa- role, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro. GLORIA Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodia- mo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifi- chiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Pa- dre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Fi- glio del Padre, tu che togli i peccati del mon- do, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che sie- di alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Per- ché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen. PADRE NOSTRO Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci og- gi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla ten- tazione, ma liberaci dal male. 16
Ragazzi della Cresima 4 ottobre 2020 Brenna Melissa Brunetto Michael Cavarretta Rossella De Nigris Sara Giovannini Didier Lepori Adam Libera Anna Naccini Alessia Vincenzi Filippo Voltarel Gaia Albertini Mia Balmelli Fabio Canonica Kento Demarchi Leilla Fasola Noah Jermini Gregorio Lombardi Jona Lurati Petra Nobile Timoteo Orsi Olivia Patelli Pietro 17
Bambini della Prima Comunione 18 ottobre 2020 Landis Elia Corsaro Céline Crivelli Emma Giovannini Denise Groppi Noe Naiaretti Tobia Norton Charlie Nunes Davide Storni Mauro Svanotti Oscar Vucic Noemi Alacam Marta Alvarez Yael Caputo Vincenzo Ferrari Adamo Galati Matteo Lepori Milo Marinelli Flavia Monga Sandro Riva Luca Vallenari Raffaele 18
Bambini della Prima Confessione 28 novembre e 5 dicembre 2020 Amaro Camilla Antonini Emma Ardia Pietro Bernardoni Manuel Biancaniello Mattia Bisanti Nora Brenna Camilla Croci Alessandro Figueiredo Rodrigues Beatriz Filipa Galli Ryan Gilardini Philipp Gioia Leonie Jermini Cosima Lamparska Shantal Prada Martina Soldati Giorgia Allio Maxime Fink Lou Garbani Cloe Luica Nicolas Massa Olga Muratori Gioele Paveri Estelle Petriella Martina Piccardo Luca Poretti Kilian Righeschi Janick Sala Amélie Schwendener Marco Silka Jan Voltarel Samuele 19
Le pagine di Sala Capriasca Restauro del campanile, simbolo di Cristianità Il campanile che fa corpo con l’edificio chiesa, prende il nome dalla funzione che svolge; sostenere il castello delle campane e permettere di far udire a tutti il loro suono. Attualmente, ingab- biato dai ponteggi, sembra ancora più alto. Visibile da tutte le parti può esse- re il segno caratteristico di un agglo- merato. Lanciato verso l’alto ci invita a guardare il Cielo. Ci indica la presenza di una comunità cristiana che scandi- sce il ritmo del tempo e delle giornate con la preghiera, dando lode e gloria a Dio. È un testimone di fatti lieti e tristi. È una memoria di pietre e un richiamo a storie, avvenimenti della vita comu- nitaria civile e religiosa. Il restauro per- metterà di far continuare la sua funzio- ne di richiamo a raccolta dei fedeli, di annuncio delle celebrazioni nelle feste te da un manufatto precedente. Salen- del Signore, di condivisione e parte- do sui ponteggi da poco innalzati si cipazione alle gioie, dolori e speranze constatano ancora di più i danni inferti delle persone. Guardandolo sperimen- dal tempo con l’inevitabile degrado tiamo un senso di stabilità, di saldezza, delle parti più fragili, ma essenziali per di solidità e fortezza. Sovrastando le la coesione e la stabilità del manufat- nostre case, può essere indicato come to. Nella torre in pietra si notano zone un luogo d’incontro, di ritrovo, di con- dove le malte di calce disgregate la- giungimento, un punto di riferimento, sciano scoperte ampie porzioni di mu- un segnale per un cammino e un per- ratura e anche all’interno si notano im- corso da compiere. La comunità di Sa- palcati di legno marcescenti e muratu- la Capriasca vuole lasciare alle nuove re in parte prive delle fughe originali. generazioni ciò che essa ha ricevuto, Alla sommità il piano di lastre di pietra, nella certezza che questo simbolo di ormai disconnesse, è abitato da una fede e di comunione è un bene prezio- ricca e dannosa vegetazione. La guglia so che non può andare perduto. mons. Ernesto centrale conica è solcata da rotture, in alcuni casi pericolosamente passanti Intervento fino all’interno e il pezzo finale con la La massiccia torre campanaria della croce è stato fissato con ferri passanti chiesa di sant’Antonio Abate, di origi- dove l’acqua può filtrare in abbondan- ne tardo medievale, potrebbe essere il za. A fronte di questo scenario non si risultato di una ricostruzione realizzata tratta di “fermare il tempo” che pro- con materiale di reimpiego provenien- seguirà la sua opera inesorabile, ma 20
di contrastare in modo compatibile il consegnare alle generazioni future un degrado, intervenendo con tecniche e Bene culturale intatto a dimostrazione materiali adatti per prolungare la vita dell’attaccamento ai valori religiosi e del manufatto. storici che hanno arricchito e dato si- Chi osserva la struttura del ponteg- gnificato alla nostra vita comunitaria e gio può intuire l’impegno oneroso personale. richiesto per il restauro che servirà a Gabriele Geronzi, architetto Il Consiglio parrocchiale di Sala Capriasca ringrazia i benefattori per il sostegno ricevuto Quadro di Sant’Antonio Abate a Sala Capriasca Il quadro si trova sulla parete destra del mentre S. Paolo indossa un apparente presbiterio. Esso rappresenta Sant’An- abito sgualcito e logoro che solo copre tonio abate che s’intrattiene in conver- qualche parte del corpo. La figura scar- sazione con l’eremita S. Paolo. Sant’An- na ed esile di S. Paolo evidenzia lo sta- tonio è vestito con l’abito monastico, to di penitenza, di privazioni e di morti- 21
ficazioni a cui i santi eremiti si sottopo- to” e la terra arida diventa rigogliosa, nevano. La vita dell’eremita era una vita lussureggiante e piena di vita. La con- di austerità, di digiuno, contrassegnata versazione, nel richiamo dei due libri, da uno stile ascetico ed essenziale per i possiamo supporre che vertesse sul- bisogni quotidiani. Il cibo è portato dal la parola di Dio sull’interpretazione di corvo. La raffigurazione del corvo con alcuni brani della Sacra Scrittura. Per in bocca un pane richiama un fatto an- il monaco la Bibbia era il libro da leg- che della vita del profeta Elia. L’incon- gere, da meditare, da pregare e da di- tro tra i due è inserito in una cornice di vulgare. Sugli insegnamenti evangelici paesaggio alpino, fra rocce, acqua di si determinavano le scelte concrete e torrente e montagne all’orizzonte. La l’agire quotidiano. Ammirando il qua- vegetazione è rigogliosa, un albero che dro, esso ci suggerisce e ci sprona ad sembra una palma può richiamare l’oa- incontrarci per intrattenerci sulla Parola si nel deserto. È un luogo ameno che di Dio; a far visita a persone a noi care; rimanda al silenzio e alla preghiera. Un a riscoprire uno stile di vita essenziale; luogo che permette la riflessione, lo ad intraprendere un cammino ascetico; studio e la contemplazione. a trovare luoghi appartati e discreti per Se i due santi monaci hanno vissuto nel rientrare in noi stessi, così da ascoltare deserto, ambiente arido ed inospita- con più attenzione la “voce” di Dio. le, la loro presenza “fa fiorire il deser- Pagina della generosità Offerte giunte dal 1º aprile al 17 novembre 2020 Offerte per le chiese S. Antonio e Brunello 250 (pro restauri e in memo- di S. Liberata, l’Oratorio di Brena ria di Bernasconi Waldo) – Maggi Edy e per intenzioni varie 40 (pro chiesa) – Menghetti Suter Ida 100 (50 pro bollettino, 50 pro chiesa) Baruffaldi Bernardino e Rita 30 – Nyf- – Offerte funerale Curti Cleofe 137 – feler Daniel 50 (pro esploratori) – Gia- Offerte funerale Zängeler Pierluigi 67 ninazzi Raoul 100 – Storni Rosanna 50 – Offerte Oratorio monti di Brena 405 (pro chiesa) – Pietra Luigi 30 (pro Ora- – Lepori Marco 20 (pro bollettino) – N. torio monti di Brena) – Landis Flavia N. 50 (30 pro bollettino, 20 pro Orato- e Roberto 100 (pro bollettino) – Pozzi rio monti di Brena) – Savi Luce 20 (pro Gianna e Renzo 100 (in memoria di bollettino) – Brunati Graziella 20 – Stor- Bernasconi Waldo) – Storni Maria 20 – ni Donald 100 (per restauro campanile Raas De Luigi Rita 100 (pro bollettino) – S. Antonio Abate) – Binetti Silvana 20 Martinenghi Nicola 20 – Airoldi Sergio (pro chiesa) – Gerosa Fabiano e Loren- 30 (pro bollettino) – Gerosa Sandra 20 za 50 (20 pro oratorio, 30 pro esplo- (pro bollettino) – Broggini Ponti Alber- ratori) – Morosoli Aaron 150 – Offerte to e Lorenza 50 (pro chiesa) – Storni Sacrificio Quaresimale 435. Un sentito ringraziamento a tutti per la generosità 22
Cronaca parrocchiale Feste patronali Sono state celebrate le feste patronali a: Vaglio 8 settembre Natività della Madonna Cagiallo 21 settembre San Matteo Lugaggia 4 novembre San Carlo Purtroppo altre feste patronali sono state sospese per le condizioni che la pandemia Covid-19 ci ha imposto; ma siamo certi che recupereremo l’opportunità di rinnovare la gioia di questi incontri che ci sono mancati quest’anno! Ritiro dei ragazzi della Cresima 26 settembre e Cresima 4 ottobre 2020 In preparazione alla loro Confer- ma quali cristiani, i ragazzi hanno potuto svolgere il ritiro nella giornata di sabato 26 settembre. Lo hanno fatto nel nostro territo- rio e nei nostri oratori ed hanno incontrato diverse realtà di cam- mini di fede. Hanno incontrato una coppia di sposi, Virginia Librizzi e Giulio Piva, hanno scoperto il nostro don Ernesto nella chiamata alla sua vocazione, hanno scoper- to la vita di suor Ancita. Il loro ritiro li ha portati ad incontrare per ultimi due ragazzi di Como, Samuele e Tommaso, che fre- quentano il cammino Neoca- tecumenale. A loro, dopo aver ascoltato il racconto, hanno potuto porre delle domande. Le ristrettezze non hanno potuto toglie- Poi, il 4 ottobre 2020, hanno potu- re la gioia e l’importanza della Confer- to ricevere la Cresima, amministrata mazione dei ragazzi. direttamente dal nostro caro Vescovo La partecipazione dei famigliari è stata Valerio. un po’ più contenuta, ma l’attenzione Nella stessa mattina si sono svol- e le emozioni erano ben presenti e la te due cerimonie, così da rispettare felicità di aver potuto fare festa era nei quanto richiesto per la salvaguardia cuori di tutti. della salute e nello stesso tempo Il Vescovo Valerio ha ringraziato tutti per mantenere i programmi dei famiglia- la buona organizzazione e l’accoglienza ri. ricevuta. 23
Assemblea parrocchiale 11 e 20 ottobre 2020 Domenica 11 ottobre si è svolta l’As- aggiornamento al giorno 20 ottobre alla semblea parrocchiale ordinaria. Le trat- sera. La partecipazione è stata buona e tande erano parecchie; avevamo un tutti i partecipanti hanno potuto espri- doppio lavoro, essendo saltata la pre- mere il loro pensiero. cedente assemblea per le restrizioni Per poter visionare i documenti del Covid-19 del periodo primaverile. trattati e i verbali con le risoluzioni Per questo sono stati trattati preventivi vi chiediamo di andare sul sito della e consuntivi, come pure altri temi all’or- parrocchia dine del giorno: tutto richiedeva una www.parrocchiaditesserete.ch buona attenzione e cura. La domenica, al termine della prima Non riuscendo a svolgere tutto il lavo- parte dell’Assemblea, si è anche potuto ro previsto, l’Assemblea ha subìto un gustare un rinfresco. Prima Comunione 18 ottobre 2020 Quest’anno abbiamo moltiplicato le speciale, che rimarrà nei cuori di questi cerimonie, anche se in questo caso bambini. poteva anche essere una buona cosa la Anche in questo caso abbiamo dovu- moltiplicazione dei pani! Trentun bam- to limitare la partecipazione a pochi bini hanno ricevuto la loro Prima Comu- parenti e l’effetto di una chiesa semi- nione. vuota non ha rovinato il momento pre- Si sono svolte due celebrazioni al matti- zioso di questi bambini attorniati dai no. I bambini hanno preso posto attor- propri cari. no all’altare, essendo in pochi, e hanno Grazie ai nostri don Ernesto e don John, così potuto assistere alla S. Messa da che hanno fatto in modo di poter svol- “vicino”. Questa situazione straordi- gere questo momento con tanta atten- naria ha permesso questo momento zione e cura. Prima Confessione e festa del Perdono 28 novembre e 5 dicembre 2020 I bambini che quest’anno si sono preparati alla Prima Confessione hanno dovuto posticipare la loro “Festa del Perdono” ai mesi di novembre- dicembre. Hanno fatto un cammino a tappe, ma anche loro hanno potuto ricevere la loro Prima Confessione. Sono stati divisi anche loro in due gruppi: saba- to 28 novembre e sabato 5 dicembre. Si sono ritrovati nella chiesa parrocchiale di Tesserete con i sacerdoti e le catechiste. Per il tramite dei sacer- doti hanno avuto la gioia di poter essere perdonati da Gesù. 24
San Nicolao 6 dicembre 2020 San Nicolao, quest’anno, si è fatto tro- di stare a casa, ma lui non ha resistito! vare straordinariamente solo dai bam- Eccolo alle prese con la distribuzione bini che partecipano agli incontri delle dei doni, fatta in modo da rispettare Piccole tracce. Il medico gli aveva detto tutte le direttive! La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Torna come ogni anno, dal 18 al 25 Nella prepositurale di Tesserete, a par- gennaio, la Settimana di preghiera per tire dal 2004, il sabato che cade duran- l’unità dei cristiani, indetta congiunta- te la Settimana per l’unità dei cristiani mente, a partire dal 1968, dal Pontificio la Messa prefestiva viene sostituita da Consiglio per l’unione dei cristiani e una liturgia ecumenica della Parola, dalla Commissione Fede e Costituzione valida per l’adempimento del precet- del Consiglio ecumenico delle Chiese, to festivo, cui partecipano ministri e secondo una tradizione che risaliva già fedeli delle varie confessioni cristiane agli inizi del ventesimo secolo. Il tema presenti sul territorio della Pieve. L’ap- della Settimana 2021 è: “Rimanete nel puntamento per il 2021 è per sabato mio amore: produrrete molto frutto” 23 gennaio alle ore 17.30. La celebra- (Gv 15, 5-9). Ogni anno il sussidio che zione, che sarà a cura del gruppo ecu- accompagna questa iniziativa viene menico della Capriasca “Cristiani insie- da un gruppo ecumenico di un Paese me”, è soggetta ad eventuali variazioni diverso. Quello per il 2021 è stato pre- anti Covid-19 emanate dal Consiglio di parato dalle comunità monastica ecu- Stato o dall’autorità ecclesiastica e non menica femminile di Grandchamp, nel ancora note al momento in cui andiamo Canton Neuchâtel. in stampa. 25
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