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DALLE 18:09 DI MERCOLEDì 18 MARZO
2020

ALLE 00:41 DI VENERDì 20 MARZO 2020
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Allarme Oms: “L’Africa deve svegliarsi. Medici e infermieri
italiani fanno miracoli”
Ghebreyesus: il mio continente deve prepararsi al peggio
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18 marzo 2020 18:09
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“Il nostro migliore consiglio all’Africa è prepararsi per il
peggio”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros
Adhanom Ghebreyesus, nel suo briefing sul Covid-19. “Il mio
continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo
negli altri Paesi e continenti”, ha detto, invitando tutti i
Paesi africani a cancellare immediatamente assembramenti di
massa.
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“Il numero di pazienti entrati in terapia intensiva per il
coronavirus e salvati da medici e infermieri in Italia è un
miracolo”, ha detto Michael Ryan, direttore del dipartimento
emergenze dell’Oms, elogiando “l’incredibile forza e coraggio”
del personale sanitario italiano.
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Coronavirus: 200mila contagi nel mondo, più morti in Ue che in
Asia
Allarme Oms sull’Africa. Onu,a rischio 25 mln di posti di
lavoro
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18 marzo 2020
22:20
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La pandemia di coronavirus ha superato due nuove soglie
psicologiche: 200.000 contagi e 8.000 vittime in tutto il
mondo, con più decessi in Europa che in Asia per la prima
volta. “Una minaccia senza precedenti” che secondo l’Onu può
bruciare 25 milioni di posti di lavoro a livello globale. E
può portare a conseguenze catastrofiche nelle zone più fragili
del pianeta, come l’Africa, a cui l’Oms ha chiesto di
“svegliarsi”.
Al momento è l’Europa è il grande malato. L’Unione ha blindato
i confini esterni e centinaia di milioni di persone vivono in
parziale o totale lockdown per fermare l’escalation di
contagi. Il Belgio è l’ultimo paese, dopo Italia, Francia e
Spagna, ad avere chiuso quasi tutto per limitare i contatti.
In Spagna l’epidemia galoppa, 13.700 casi e oltre 550 morti,
ma “il peggio deve ancora arrivare”, ha avvertito il premier
Pedro Sanchez, che ha disposto anche la chiusura di tutti gli
hotel entro il 24 marzo, invitando i turisti ad andarsene. In
Germania la situazione è così grave che Angela Merkel ha
deciso di rivolgersi direttamente alla nazione in tv per la
prima volta.
Per la cancelliera la battaglia contro il coronavirus “è una
sfida storica” e conterà anche “quanto ciascuno seguirà con
disciplina le regole”. Le autorità sanitarie hanno spiegato
che serviranno “mesi” per uscirne, ma se il piano per
minimizzare i contatti fallisse, i contagi potrebbero arrivare
“fino a 10 milioni”. Nel Regno Unito, dove sono stati superati
i cento morti, da venerdì tutte le scuole chiuderanno fino a
nuovo ordine. Boris Johnson ha definitivamente abbandonato le
cautele iniziali promettendo “tutto ciò che serve” per
sostenere i lavoratori costretti a casa ed il sistema
sanitario. Con l’obiettivo di condurre 25mila test al giorno.
Anche Donald Trump ha adottato un approccio commisurato
all’emergenza, se si guarda ai numeri negli Stati Uniti: oltre
6.000 contagi e 118 morti, tutti i 50 Stati colpiti. Trump si
è paragonato ad un presidente “in tempo di guerra” ed ha
annunciato nuove misure: lo stop del traffico non essenziale
con il Canada, due navi ospedale a New York e nella costa del
Pacifico e la richiesta al Congresso di stanziare 800 miliardi
di dollari per cittadini e piccole e medie imprese. Il tycoon
non ha rinunciato a punzecchiare Pechino, continuando a
parlare di “virus cinese” e sostenendo che avrebbe potuto
avvertire il mondo “molto prima” di quanto stava per accadere.
In Medio Oriente l’Iran resta il paese più in difficoltà, con
oltre mille morti e quasi 17.400 casi di contagio (meno
soltanto di Cina e Italia). Israele ha vietato l’ingresso a
tutti gli stranieri. Anche la mappa del contagio in Africa
desta allarme, perché i Paesi colpiti sono oltre 30 su 54 (si
registra anche la prima vittima in Africa sub-sahariana, in
Burkina Faso) ed i sistemi sanitari non sono all’altezza della
pandemia. L’Africa “deve prepararsi al peggio”, è il monito
del capo dell’Oms, l’eritreo Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Il
mio continente deve svegliarsi” e, tra le altre cose,
cancellare gli assembramenti di massa.
Anche il Sud America si scopre vulnerabile. Il Cile ha
dichiarato lo stato d’emergenza, in Perù è scattato il
coprifuoco. In Brasile uno studio prevede fino a cinquemila
contagi entro la prossima settimana. Anche se il presidente
Jair Bolsonaro sembra preoccuparsi più dell’Italia, dove – ha
detto – ci sono “tanti morti perché è piena di vecchietti…”.
Il Covid-19 ha un impatto devastante non solo per la salute.
L’Unesco ha rilevato che la metà degli studenti di tutto il
mondo in questo momento non ha una scuola in cui andare,
mentre per un’altra agenzia Onu, l’Ilo, 25 milioni di posti di
lavoro potrebbero scomparire. E sull’emergenza coronavirus
l’Arabia Saudita, presidente di turno del G20, ha chiesto un
summit    straordinario     dei    leader.    Ovviamente     in
videoconferenza.
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Coronavirus:Facebook lancia portale news
Solo informazioni verificate. Nella parte alta del News Feed
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NEW YORK
18 marzo 2020
19:59
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– Un portale per accedere a tutte le informazioni sul
coronavirus. Mark Zuckerberg presenta il ‘centro di
informazioni’ di Facebook: aprirà in 24 ore e ha come
obiettivo quello combattere le fake news e offrire
informazioni accurate e certificate sul virus. Sul portale,
che apparirà nella parte alta del News Feed dei suoi 2,5
miliardi di amici, ci saranno i contenuti di studiosi ma anche
di celebrità nel tentativo di promuovere le raccomandazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centers for
Disease Control and Prevention americano.
Zuckerberg osserva come il coronavirus e le misure messe in
campo per contenerlo causeranno un “importante shock
economico”.
E precisa che Facebook non ha ricevuto dalle agenzie
governative nessuna richiesta di condividere informazioni
personali per controllare la diffusione del virus.
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Indonesia, scossa di magnitudo 6,3
Non è stato lanciato alcun allarme tsunami
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BALI (INDONESIA)
18 marzo 2020
20:06
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– Una scossa di terremoto di magnitudo 6.3 è stata registrata
oggi al largo delle coste indonesiane. Lo rende noto
l’Istituto geofisico americano Usgs.
Non è stato lanciato alcun allarme tsunami. Lo ha fatto sapere
l’Istituto metereologico e geofisico indonesiano.
Per ora non sono segnalati vittime o danni, anche se la scossa
è stata avvertita con forza in particolare nell’isola di Bali.
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Chiuse le scuole in Gran Bretagna
Da venerdì in tutto il Regno ‘fino a nuovo ordine’
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LONDRA
18 marzo 2020
20:26
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– Chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutto il
Regno Unito a partire da venerdì a causa di un’accelerazione
del contagio di coronavirus “più rapida del previsto”: lo ha
annunciato ai Comuni il ministro dell’Istruzione, Gavin
Williamson dopo le comunicazioni anticipate locali di Scozia,
Galles e poi Irlanda del Nord. La chiusura anticipa d’un paio
di settimane quella delle vacanze di Pasqua e vale “fino a
nuovo ordine”. Restano aperte le scuole solo ai figli di chi
lavora in prima fila per l’emergenza.
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Merkel, serve disciplina sulle regole
Il coronavirus è una sfida storica
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BERLINO
18 marzo 2020
20:28
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– La battaglia contro il coronavirus “è un compito storico, e
si può affrontare soltanto insieme”. Lo dice Angela Merkel in
un discorso alla nazione, anticipato alle agenzie, che sarà
trasmesso in serata in tv. “La situazione è seria e fluida, il
che vuol dire che non dipende solo ma anche da quanto ciascuno
seguirà con disciplina le regole”.
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Tricolore su palazzo presidente Polonia
Bandiera italiana con proiettata la scritta ‘Solidarietà’
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18 marzo 2020
21:29
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– Su iniziativa dell’Ambasciata di Polonia a Roma, in segno di
solidarietà con l’Italia che sta fronteggiando la durissima
prova della lotta contro l’epidemia di coronavirus, questa
sera il palazzo presidenziale a Varsavia è stato illuminato
con il tricolore. Sulla facciata della sede della Presidenza
della Repubblica è proiettata la bandiera italiana con la
scritta Solidarność, solidarietà.
Con questa iniziativa la Polonia vuole dimostrare di essere al
fianco dell’Italia, come lo è stata nei momenti più difficili
della storia. I due popoli hanno sempre lottato insieme, come
testimoniano i loro inni nazionali che si citano
reciprocamente, unico caso al mondo. “Credo che ogni uomo
abbia due patrie; l’una è la sua personale, più vicina, e
l’altra è l’Italia”, scriveva nel 1897 lo scrittore polacco e
premio Nobel Henryk Sienkiewicz.
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Re di Spagna, il Coronavirus non vincerà
Discorso televisivo alla nazione
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18 marzo 2020
22:33
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– “Questo virus non vincerà. Siamo più forti come
società…siamo una società in piedi di fronte a qualsiasi
avversità”. Nel momento in cui la Spagna conta 14.535 contagi
e 630 morti, il re di Spagna Felipe VI ha parlato questa sera
alla nazione. “Non vi ringrazieremo mai abbastanza per quello
che state facendo per il vostro Paese”, ha scandito
rivolgendosi a medici e infermieri”. Lo riporta El Pais
online.
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Coronavirus, nessun nuovo caso in Cina
E’ la prima volta, registrati 34 positivi dall’esterno
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
02:31
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– Per la prima volta dalla diffusione del coronavirus, la Cina
non ha registrato alcun caso di contagio “domestico”. Sono
stati, invece, 34 i casi di positività arrivati dall’esterno,
l’incremento giornaliero più grande nelle ultime due
settimane. Lo ha reso noto la Commissione Nazionale della
Salute.
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Coronavirus: Corea Sud, 152 i nuovi casi
Dopo 4 giorni di rialzi sotto quota 100, i morti sono 91
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PECHINO
19 marzo 2020
08:06
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– La Corea del Sud ha avuto 152 nuovi casi di coronavirus,
fino a totali 8.565, rompendo la serie di 4 giorni di fila
sotto quota 100. I dati aggiornati a mercoledì del Korea
Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) indicano
anche 7 nuovi decessi, a 91 complessivi.
Il 60% dei contagi fa capo alla Chiesa di Gesù Shincheonji,
setta religiosa di Daegu. I timori di contagio sono ora legati
a casi specifici come un call center di Seul e alcune chiese
protestanti della provincia di Gyeonggi. Sono 407 i guariti
per totali 1.947.
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Coronavirus:Australia,stop non residenti
Il provvedimento sarà in vigore dalle 21 di domani
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19 marzo 2020
08:11
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– L’Australia ha varato un provvedimento senza precedenti che
prevede il divieto di ingresso nel Paese per i non residenti
per contenere la pandemia coronavirus. Ad annunciarlo è stato
lo stesso primo ministro australiano, Scott Morrison.
“Un divieto di viaggio sarà imposto a tutti i non residenti, i
cittadini non australiani che arrivano in Australia – ha detto
-. Il provvedimento sarà in vigore dalle 21 di domani”.
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Coronavirus:N.Zelanda,stop non residenti
Oggi 8 casi di contagio in più, per un totale di 28
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19 marzo 2020
08:16
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– Anche la Nuova Zelanda, dopo l’Australia, ha vietato oggi
l’ingresso nel Paese ai non residenti per contenere la
pandemia di coronavirus: il provvedimento vale anche per i
cittadini australiani, che normalmente possono entrare in
Nuova Zelanda senza visto.
“La nostra priorità è quella di proteggere i neozelandesi dal
Covid-19 – ha detto la premier Jacinda Ardern in una
conferenza stampa -. Nei giorni scorsi è divenuto sempre più
chiaro che la diffusione del virus in altre parti del mondo
significa che dobbiamo prendere misure più stringenti ai
confini”.
La misura annunciata oggi, ha proseguito Ardern, vieta
l’ingresso nel Paese a tutti i turisti e alle persone che
hanno un visto temporaneo, come gli studenti o i lavoratori
stagionali. Il governo ha inoltre annunciato oggi che i casi
di contagio da coronavirus nel Paese sono aumentati a 28
rispetto ai 20 di ieri: tutti i nuovi contagi sono stati
‘importati’ da persone provenienti dall’estero.
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Coronavirus: Cina, nessun caso interno (2)
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34 i casi di positività arrivati dall’esterno
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
10:59
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– Per la prima volta dalla diffusione del coronavirus, la Cina
non ha registrato alcun caso di contagio “domestico”. Sono
stati, invece, 34 i casi di positività arrivati dall’esterno,
l’incremento giornaliero più grande nelle ultime due
settimane. Lo ha reso noto la Commissione Nazionale della
Salute. I casi di positività arrivati dall’estero, stando ai
dati della Commissione, hanno così raggiunto i 189. I dati
comunque dimostrano come la pandemia sia sotto controllo a
Wuhan, dove il virus ha fatto la sua comparsa a dicembre, e
nella provincia di Hubei. Nelle ultime 24 ore sono state
registrate 8 morti – tutte a Hubei – che portano il bilancio
delle vittime a 3.245. In Cina ci sono stati in totale 81.000
casi di infezione, ma solo 7.263 sono ancora malate di
coronavirus.
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Cina: primi due italiani contagiati
Entrambi sono casi importati, arrivati a Shanghai l’11 marzo
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PECHINO
19 marzo 2020
11:52
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Due italiani sono risultati positivi al Covid-19 nel periodo
obbligatorio di quarantena di 14 giorni dopo essere arrivati a
Shanghai l’11 marzo: si tratta dei primi casi ufficialmente
registrati in Cina che coinvolgono connazionali, anche se
classificati come ‘contagi importati’.
In base a quanto spiegato dalla Commissione sanitaria
municipale, il primo, partito da Amsterdam e arrivato a
Shanghai via Parigi, è stato confermato positivo al
coronavirus il 15 marzo, mentre il secondo, proveniente da
Torino via Parigi, il 13 marzo.
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Coronavirus:quasi 9000 decessi nel mondo
Johns Hopkins, oltre 220.000 casi di contagio, 84.161 i
guariti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
12:08
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I decessi causati dalla pandemia di coronavirus nel mondo
sfiorano quota 9.000: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso
dalla Johns Hopkins University.
Per l’esattezza i morti sono adesso 8.957, mentre il numero
dei casi di contagio accertati è salito a 220.691. Le persone
guarite finora sono 84.161.
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Coronavirus: Nato,crisi senza precedenti
Stoltenberg, uniti la supereremo,abbiamo adottato misure
robuste
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BRUXELLES
19 marzo 2020
12:13
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– “Questa è una crisi che non ha precedenti, in passato
abbiamo superato crisi e insieme supereremo la crisi del
coronavirus”. E’ il messaggio lanciato oggi dal segretario
generale della Nato Jens Stoltenberg che ha presentato le
condoglianze alle famiglie delle vittime ed espresso la sua
“solidarietà a chi soffre per il virus” e la sua “gratitudine
a tutti quelli che lavorano nel settore sanitario in prima
linea e combattono il virus giorno e notte, ma anche al
“personale militare”.
Stoltenberg ha poi affermato che questo è un “momento in cui
la nostra resilienza viene messa a dura prova e testata fino
al limite” con i “governi alleati che hanno preso misure che
non hanno precedenti e che hanno profonde conseguenze
economiche”.
Poi ha ricordato le misure “robuste” e “preventive” adottate
dalla Nato, ad esempio al quartiere generale a Bruxelles per
limitare i rischi e la diffusione del virus e per poter
assicurare che “il nostro lavoro continui”.
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Putin, ‘non sono uno zar’
‘Lavoro ogni giorno’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
MOSCA
19 marzo 2020
12:15
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– Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che non
si considera assolutamente uno zar.
Nella sua intervista alla TASS per il progetto “20 domande a
Vladimir Putin”, il capo dello Stato ha affermato che uno zar
si limita a impartire ordini, mentre il presidente lavora ogni
giorno. “Uno zar è uno che si siede lì, guarda dall’alto in
basso e dice: ‘faranno ciò che gli ordino’ mentre lui si prova
un berretto e si guarda allo specchio”, ha detto il
presidente. Putin, che per 20 anni ha ricoperto le più alte
cariche del governo russo, ha confessato che non gli è mai
venuto in mente che la sua permanenza al timone del potere
sarebbe durata così a lungo. “Non mi è mai passato per la
testa. Non avrei mai pensato di finire qui. Non mi sarebbe mai
venuto in mente”, ha detto. A proposito della possibilità di
abbandonare la corsa a un certo punto, Putin ha detto di
sentirsi “responsabile di ciò che sta succedendo e di ciò che
accadrà in futuro”.
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Coronavirus: Wuhan, allentata quarantena
In alcune aree della città focolaio del virus
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PECHINO
19 marzo 2020
12:21
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– Con i contagi azzerati, Wuhan, la città focolaio del nuovo
coronavirus, allenta la quarantena nelle aree a “infezione
zero” permettendo “attività personali” nei compound abitativi.
Sono le decisioni prese dalla locale task force sulla
prevenzione e il controllo riportate oggi dalla tv statale
Cctv.
Nel resto dell’Hubei, provincia di cui Wuhan è capoluogo e che
non ha riportato contagi negli ultimi 14 giorni, sarà
permesso, a certe condizioni, l’ingresso dall’esterno, secondo
un post del governo provinciale. LEGGI TUTTO SULLA
POLITICA Home Mappa del sito

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Iata avverte: servono 200 miliardi di dollari alle compagnie
aeree. Lufthansa mette a terra quasi tutta la flotta
Per risollevarle     dai   danni   provocati   dall’emergenza
coronavirus
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
GINEVRA
19 marzo 2020
13:27
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Per le compagnie aeree affossate dalla pandemia da coronavirus
saranno necessari fino a 200 miliardi di dollari di aiuti. E’
la richiesta fatta dall’International Air Transport
Association (Iata), che raggruppa 290 compagnie in 120 Paesi.
Intanto, Lufthansa mette temporaneamente a terra 700 dei suoi
763 aerei. Per il momento, comunque, la compagnia gode ancora
di una buona posizione finanziaria.
“Al momento nessuno può prevedere le conseguenze. Dobbiamo
fronteggiare una situazione senza precedenti con misure
drastiche e a volte dolorose”, ha detto l’ad Carsten Spohr.
La pandemia di coronavirus mina la sopravvivenza del settore
dei trasporti aerei dice Spohr. “Più a lungo dura questa
crisi, più è probabile che il futuro dell’aviazione non possa
essere garantito senza aiuti di Stato”, ha scritto Spohr in un
comunicato.
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Cronache della pandemia – Messico
Per le misure di contenimento meno violenza nelle strade
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
15:26
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Qualcuno potrebbe mai credere che, oltre agli effetti nefasti,
il coronavirus possa sviluppare talvolta una funzione
‘terapeutica’ in campo sociale? All’interrogativo sta
rispondendo un convinto sì l’opinione pubblica in Messico,
dove l’espansione del virus e delle misure per arginarlo ha
generato negli ultimi giorni una tregua della violenza che da
anni flagella il Paese.
Anche se ancora non vi sono statistiche che sostengano questa
ipotesi, basta sfogliare i quotidiani per rendersi conto che
dalle pagine di cronaca nera stanno scomparendo le notizie di
massacri, scontri a fuoco ed omicidi. Alejandro Hope,
specialista in sicurezza, ha osservato semplicemente che “una
minore presenza di persone nelle strade comporta una riduzione
delle potenziali vittime di atti violenti”. Per cui, ha
aggiunto, “non è assurdo ipotizzare che in presenza di
restrizioni imposte per la pandemia diminuiscano i reati, dato
che anche le persone propense a commetterli debbono rispettare
le regole”.
L’impatto non sarà però lo stesso per tutti i delitti. Ad
esempio, “è prevedibile che se le strade si svuotano
diminuiranno scippi e assalti ai mezzi pubblici, e si
ridurranno i furti negli appartamenti”. Al contempo “è
probabile che aumentino i reati domestici, come la violenza
familiare o le aggressioni sessuali”. Proprio quello che è
accaduto nella provincia cinese dell’Hubei, dove le telefonate
alla polizia per denunciare episodi di violenza domestica sono
triplicate durante la quarantena
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Cronache della pandemia – America latina
In pieno Oceano misure anti-virus per Rapa Nui e Galapagos
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BUENOS AIRES
19 marzo 2020
09:22
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L’emergenza per evitare una diffusione del coronavirus è
generalizzata in moltissimi Paesi dell’America latina, e lo
provano le stringenti misure adottate da Cile ed Ecuador
perfino per due territori, l’Isola di Pasqua e l’arcipelago
delle Galapagos, che si trovano rispettivamente a 3.700 e
1.000 chilometri dalla terraferma continentale.
Guardando a quello che succede nel mondo, Pedro Edmunds,
sindaco di Rapa Nui (nome indigeno dell’Isola di Pasqua famosa
per le misteriose statue Moai), ha deciso di proteggere i
7.000 abitanti da lui amministrati, tutti indenni dal
contagio. E quindi ha chiesto alla compagnia Latam, l’unica
che collega il territorio vulcanico con Santiago del Cile e
Tahiti, di sospendere il servizio aereo per 14 giorni.
Gli ultimi passeggeri, giunti ieri in due voli che si sono
incrociati in direzioni opposte, sono stati fatti scendere e
messi in rigida quarantena.
Per non essere da meno con il suo gioiello turistico
principale, l’arcipelago delle Galapagos, il governo di Quito
ha disposto, nel quadro della dichiarazione di stato di
emergenza su tutto il territorio ecuadoriano, “la restrizione
completa di visitatori nel Parco Nazionale e nella Riserva
marina”, a tempo indeterminato.
Fu questo arcipelago, dove non è stato riscontrato neppure un
caso di contagio da Covid-19 (contro i 155 confermati sul
territorio continentale ecuadoriano), che permise al
naturalista britannico Charles Darwin di elaborare la sua
rivoluzionaria teoria sull’evoluzione delle specie.
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Cronache della pandemia – Belgio
File ai mercati prima del ‘coprifuoco’, poi il deserto
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BRUXELLES
19 marzo 2020
09:27
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Il Belgio è entrato in letargo, almeno fino al 5 aprile. Ed
emulando quanto fatto in Italia, si dà appuntamento la sera
per affacciarsi alle finestre e sostenere con un applauso il
personale medico in prima fila nella lotta contro il
coronavirus. Il ‘tutti in casa’ annunciato dalla premier
Sophie Willmes è scattato a mezzogiorno in una giornata
insolitamente soleggiata e calda che stamane, secondo tanti
testimoni, ha ispirato a molti lunghe passeggiate prima che
scattasse il lungo confinamento a casa.
Ma la patria del surrealismo non si smentisce mai. Da un lato
ci sono le scuole chiuse, la mobilità ridotta all’essenziale,
il telelavoro e sanzioni fino a 500 euro per chi non
rispetterà il divieto di assembramenti. Dall’altro ci sono
parchi chiusi alle auto e aperti all’esercizio fisico e
ospedali in stato d’allerta dove però, secondo le
preoccupazioni postate sui social, ancora non sono state
adottate, almeno in misura adeguata, misure di sicurezza come
mascherine, guanti e quant’altro.
Poche ore prima che scattasse il ‘coprifuoco’ lunghe file si
sono registrate per le strade davanti a negozi e alimentari e
non sempre la distanza fra le persone è stata osservata alla
lettera, come hanno testimoniati le tv locali. Passato il
‘mezzogiorno di fuoco’ il Paese è entrato nel suo letargo
forzato. Deserta la piazza centrale del mercato, solitamente
piena di turisti ed anche intorno alla statua di Manneiken pis
si è creato un silenzio surreale. Passeggiate a parte, i belgi
non rinunciano però alla gola.
Le friggitorie che servono le patatine fritte, piatto di cui
il Paese va orgoglioso, potranno rimanere aperte. Ma solo se
rispetteranno le regole della distanza di oltre un metro, ha
annunciato il presidente dell’Unione Nazionale delle
friggitorie, Bernard Lefevre. “I negozi di patatine sono come
le panetterie, le macellerie o gli alimentari”.
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Cronache della pandemia – Istituzioni Ue
Inedite girandole di videoconferenze per superare l’emergenza
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BRUXELLES
19 marzo 2020
09:29
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Ai tempi del coronavirus – per la prima volta nella storia
dell’Ue – i commissari, sotto la guida di Ursula von der
Leyen, si sono riuniti in videoconferenza per la loro riunione
settimanale, ed il presidente del Consiglio europeo, Charles
Michel, ha cancellato il consueto appuntamento del vertice dei
leader di fine marzo, per sostituirlo, anche in questo caso,
con un appuntamento virtuale, ciascuno di fronte al proprio
schermo.
Col numero dei contagi che sale di giorno in giorno, le
cautele sono d’obbligo, ma Bruxelles serra i ranghi e lavora
sodo per cercare di dare una risposta, la più coordinata
possibile, di fronte all’emergenza. Perché a queste latitudini
non sfugge che in mancanza di un reale sforzo di
concertazione, la pandemia potrebbe squassare la nave europea,
ben oltre quanto fatto dalle precedenti crisi, dalla Grexit,
al terrorismo, alle pressioni migratorie.
Anche per questo, dopo la riunione dei 27 leader di ieri, che
dalle rispettive capitali hanno dato il loro ok alla proposta
della Commissione di blindare le frontiere dell’Unione, oggi è
stata la volta dei ministri dei Trasporti, alle prese con la
priorità di creare corsie rapide per la circolazione delle
merci. Domani l’appuntamento in videoconferenza è fissato per
i responsabili del Lavoro, e anche i negoziatori dell’Ue e del
Regno Unito, Michel Barnier e David Frost, stanno valutando di
imboccare la stessa strada per avanzare nei negoziati post-
Brexit sulle relazioni future, già messi alle strette dallo
scarso orizzonte temporale di fronte.
Così l’epidemia, che sta trasformando lo stile di vita degli
europei nelle metropoli in lock down, impone nuove modalità
anche ai vertici di governo, in un inedito test – che complici
le nuove tecnologie – potrebbe portare i suoi frutti anche
quando tutto questo pandemonio – si spera – finirà.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Brasile
Il virus avanza, proteste a suon di pentole contro Bolsonaro
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
SAN PAOLO
19 marzo 2020
09:36
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Brusco risveglio per i brasiliani. Dopo che per settimane il
presidente Jair Bolsonaro ha minimizzato e irriso con toni
sprezzanti la pandemia di coronavirus, il colosso sudamericano
si risveglia con notizie che stanno allarmando la popolazione:
i primi due casi mortali, aumento dei contagi, ospedali
insufficienti, mancanza di tamponi per i test e il governo che
corre ai ripari chiedendo al Congresso di Brasilia di
decretare lo stato di calamità nazionale per attingere risorse
aggiuntive senza vincoli di bilancio. Aumentano anche i
contagiati all’interno del governo: è infatti risultato
positivo al test anche il ministro per la Sicurezza nazionale
Augusto Heleno, facendo salire a 16 il numero dei positivi al
coronavirus tra i partecipanti all’incontro in Florida tra il
capo di stato brasiliano e il presidente Usa Donald Trump,
risultati entrambi negativi al test.
All’interno del governo aumentano anche le divergenze tra
Bolsonaro e il ministro della Salute, Luiz Henrique Mandetta,
un tecnico accusato dal capo dello Stato di diffondere il
panico tra la popolazione per aver dichiarato che “le prossime
20 settimane saranno molto dure”. La diffusione interna del
coronavirus è da oggi l’apertura di tutti i notiziari tv e dei
siti online, che finora seguivano i contagi in Europa e, in
particolare, in Italia.
E con la diffusione dell’epidemia, sale anche lo scontento
verso il governo Bolsonaro, criticato platealmente la notte
scorsa con ‘panelacos’, rumorose proteste a colpi di pentole,
a San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte e Recife. E
stasera sono previste repliche. Preso in contropiede dalle
proteste anche in zone considerate tradizionalmente suoi feudi
elettorali, Bolsonaro oggi ha goffamente paragonato l’Italia
al quartiere di Copacabana: “In ogni palazzo ci sono
vecchietti…”, ha detto parlando ai giornalisti.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Germania
I ‘Coronaparty’ dei ragazzi che indignano i tedeschi
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BERLINO
19 marzo 2020
10:13
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Il neologismo è invitante, li chiamano ‘Coronaparty’ e sono
l’ultima moda in Germania, fra i giovanissimi. In un Paese in
cui il virus ormai dilaga – i casi ufficiali sono oltre 8.200
e il sistema sanitario tocca i propri limiti – c’è chi non ha
ancora capito. Un po’ come in Italia, prima dei decreti che
hanno costretto la gente a restare in casa. Scuole chiuse?
Tutti nei parchi, a festeggiare.
Discoteche, locali notturni blindati? Si ripiega nelle
abitazioni private o anche in piena notte all’aria aperta, fra
litri di birra e musica. Un fenomeno diffuso, che riguarda
Berlino come le città nel sud, della Baviera. Intervistati su
questa condotta, i ragazzi dimostrano di non aver compreso la
gravità della situazione: “Non siamo nella fascia a rischio e
abbiamo sempre con noi il disinfettante”, risponde una di loro
in un video postato su Twitter. E poi non “coccolerà” nessuno
a fine serata. Insomma, un esercito d’inconsapevoli. Per
fermare i Coronaparty, a tutela di tutti, arriva la polizia,
che fino a inizio settimana ha sciolto gli assembramenti “con
le buone”, invitando tutti ad andare a casa.
“Comportamenti del tutto irresponsabili”, è la denuncia
bipartisan di molti politici. L’indignazione è esplosa sul
web. La Germania che richiama i medici dalle pensioni e
costruisce ospedali negli hotel per raddoppiare i posti letto
di terapia intensiva mal sopporta l’incoscienza dei
giovanissimi. “Gli farei pagare fino a 5.000 euro di multa”,
commenta qualcuno su Twitter. “Per ogni Coronaparty andrebbero
fatte scorrere le immagini che arrivano dall’Italia. Grazie a
voi, presto così anche da noi”.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Grecia
A Salonicco migliaia sul lungomare nonostante i divieti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
ATENE
19 marzo 2020
10:17
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Superlavoro per la polizia municipale di Salonicco – seconda
città della Grecia – e per le squadre motorizzate dette Dias:
agenti in gran numero sono stati dispiegati sul lungomare
della città ‘contro’ i moltissimi cittadini che, incuranti
delle norme che impongono di limitare al massimo gli
spostamenti, passeggiavano serenamente e in gruppo oppure
facevano jogging.
Secondo la stampa greca, gli abitanti del capoluogo della
Macedonia centrale ellenica si sono anche riversati numerosi
in campi da basket, calcio e pallavolo all’aperto per fare
sport.
La polizia ha chiuso molti di questi impianti. Il primo
ministro greco Kyriakos Mitsotakis, parlando in tv, ha detto
che altre misure restrittive sono in arrivo e già da stamane
le frontiere del Paese sono chiuse, eccetto che per i greci e
i cittadini dell’Ue residenti in Grecia. Nel Paese, secondo
l’ultimo bilancio, si contano 387 contagiati e cinque morti.
“Siamo in guerra contro un nemico invisibile, ma non
invincibile”, ha detto Mitsotakis.
L’esecutivo ha varato un piano da 2 miliardi di euro per
contrastare gli effetti nefasti del coronavirus sull’economia
greca, che stava faticosamente emergendo dopo anni di crisi
profonda. Tra i provvedimenti, slittamento degli obblighi
fiscali per le aziende, anche piccolissime, e un assegno di
800 euro in aprile per chi perde il lavoro nel settore
commerciale (sono chiusi tutti i negozi, salvo farmacie e
supermarket), con lo Stato che si accollerà previdenza e
copertura sanitaria.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Coronavirus: Guterres, se il virus si diffonde ci saranno
milioni di morti
Johns Hopkins, oltre 220.000 casi di contagio, 84.161 i
guariti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
18:06
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
I decessi causati dalla pandemia di coronavirus nel mondo
sfiorano quota 9.000: lo riporta l’ultimo bollettino diffuso
dalla Johns Hopkins University. Per l’esattezza i morti sono
adesso 8.957, mentre il numero dei casi di contagio accertati
è salito a 220.691. Le persone guarite finora sono 84.161.
“Se lasciamo che il virus si diffonda come un incendio,
specialmente nelle regioni più vulnerabili del mondo, ucciderà
milioni di persone”. Lo ha detto il segretario generale
dell’Onu, Antonio Guterres, parlando in videoconferenza ai
giornalisti del Palazzo di Vetro. “Siamo di fronte a una crisi
sanitaria globale diversa da qualsiasi altra nella storia di
75 anni delle Nazioni Unite, che sta infettando l’economia
globale. Una recessione globale, forse di dimensioni record, è
quasi una certezza, ha aggiunto.
Il principe Alberto II di Monaco è positivo al Coronavirus. Lo
rende noto il Principato, precisando che “il suo stato di
salute non desta alcuna preoccupazione”. Il principe, secondo
quanto rende noto il Palazzo di Monaco, può continuare a
lavorare dai suoi appartamenti privati. Alberto II aveva fatto
il tampone ad inizio settimana, secondo quanto reso noto, 3
giorni dopo che il ministro di Stato, Serge Telle, equivalente
del primo ministro nel Principato, aveva annunciato di essere
risultato positivo al test.
Il numero delle persone contagiate dal coronavirus negli Stati
Uniti ha superato i 10 mila casi. E’ quanto emerge dagli
ultimi dati delle autorità federali e locali americane. I casi
accertati sono nel dettaglio 10.259, il bilancio delle vittime
sale a 152.
Sono 20.000 i militari britannici in stato di “massima
allerta” da ieri e inseriti in una speciale Covid Support
Force.   Iniziativa istituita per affiancare la polizia in
compiti di ordine pubblico in vista di nuove misure
restrittive del governo di Boris Johnson sull’emergenza
coronavirus a Londra o altrove nel Regno Unito.
Sono saliti a 10.999 i casi di contagio da coronavirus in
Germania. È quello che ha registrato ufficialmente il Robert
Koch Institut stamani. Rispetto a ieri si è avuto un aumento
di ben 2801 casi, un dato impressionante che conferma che la
malattia si sta diffondendo in modo esponenziale, come
affermato dal presidente dell’istituto Lothar Wieler.
E’ stato registrato il primo decesso in Russia, a Mosca,
legato all’epidemia da coronavirus. “Si tratta di una donna di
79 anni con una serie di malattie croniche come diabete,
arteriosclerosi e ipertensione”. Il decesso è avvenuto nel
reparto malattie infettive dell’ospedale n.2 di Mosca. I casi
accertati di Covid-19 in Russia sono saliti da 147 a circa
200, 199 per la precisione: lo riferisce il centro anti-
coronavirus russo precisando che “in totale 52 casi sono stati
registrati nelle ultime 24 ore in 23 regioni della Russia”.
Per la prima volta dalla diffusione del coronavirus, la Cina
non ha registrato alcun caso di contagio “domestico”. Sono
stati, invece, 34 i casi di positività arrivati dall’esterno,
l’incremento giornaliero più grande nelle ultime due
settimane. Lo ha reso noto la Commissione Nazionale della
Salute. I casi di positività arrivati dall’estero, stando ai
dati della Commissione, hanno così raggiunto i 189.
I dati comunque dimostrano come la pandemia sia sotto
controllo a Wuhan, dove il virus ha fatto la sua comparsa a
dicembre, e nella provincia di Hubei. Nelle ultime 24 ore sono
state registrate 8 morti – tutte a Hubei – che portano il
bilancio delle vittime a 3.245. In Cina ci sono stati in
totale 81.000 casi di infezione, ma solo 7.263 sono ancora
malate di coronavirus.
Con i contagi azzerati, Wuhan, la città focolaio del nuovo
coronavirus, allenta la quarantena nelle aree a “infezione
zero” permettendo “attività personali” nei compound abitativi.
Sono le decisioni prese dalla locale task force sulla
prevenzione e il controllo riportate oggi dalla tv statale
Cctv. Nel resto dell’Hubei, provincia di cui Wuhan è capoluogo
e che non ha riportato contagi negli ultimi 14 giorni, sarà
permesso, a certe condizioni, l’ingresso dall’esterno, secondo
un post del governo provinciale.
Corea Sud, risalgono a 152 i nuovi casi – La Corea del Sud ha
avuto 152 nuovi casi di coronavirus, fino a totali 8.565,
rompendo la serie di 4 giorni di fila sotto quota 100. I dati
aggiornati a mercoledì del Korea Centers for Disease Control
and Prevention (Kcdc) indicano anche 7 nuovi decessi, a 91
complessivi. Il 60% dei contagi fa capo alla Chiesa di Gesù
Shincheonji, setta religiosa di Daegu. I timori di contagio
sono ora legati a casi specifici come un call center di Seul e
alcune chiese protestanti della provincia di Gyeonggi. Sono
407 i guariti per totali 1.947.
Australia vieta l’ingresso ai non residenti – L’Australia ha
varato un provvedimento senza precedenti che prevede il
divieto di ingresso nel Paese per i non residenti per
contenere la pandemia coronavirus. Ad annunciarlo è stato lo
stesso primo ministro australiano, Scott Morrison. “Un divieto
di viaggio sarà imposto a tutti i non residenti, i cittadini
non australiani che arrivano in Australia – ha detto -. Il
provvedimento sarà in vigore dalle 21 di domani”.
Anche la Nuova Zelanda ha vietato l’ingresso nel Paese ai non
residenti per contenere la pandemia di coronavirus: il
provvedimento vale anche per i cittadini australiani, che
normalmente possono entrare in Nuova Zelanda senza visto. Lo
riporta la Cnn. “La nostra priorità è quella di proteggere i
neozelandesi dal Covid-19 – ha detto la premier Jacinda Ardern
in una conferenza stampa -. Nei giorni scorsi è divenuto
sempre più chiaro che la diffusione del virus in altre parti
del mondo significa che dobbiamo prendere misure più
stringenti ai confini”. La misura annunciata oggi, ha
proseguito Ardern, vieta l’ingresso nel Paese a tutti i
turisti e alle persone che hanno un visto temporaneo, come gli
studenti o i lavoratori stagionali. Il governo ha inoltre
annunciato oggi che i casi di contagio da coronavirus nel
Paese sono aumentati a 28 rispetto ai 20 di ieri: tutti i
nuovi contagi sono stati ‘importati’ da persone provenienti
dall’estero.
Giappone nega ingresso a 38 Paesi inclusa Italia – Scattano da
oggi le misure di contenimento decise dal Giappone a seguito
della diffusione del coronavirus, incluso il divieto di
ingresso ai cittadini italiani, e un totale di 38 Paesi. A
tutti i cittadini non giapponesi che provengano o siano
transitati dalle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna,
Piemonte, Marche, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-
Giulia e Trentino-Alto Adige nei 14 giorni precedenti
all’arrivo sul territorio giapponese sarà vietato l’ingresso
in Giappone, con effetto di immediato respingimento alla
frontiera.
Primo caso positivo in Congresso Usa, è deputato – Il deputato
repubblicano della Florida Mario Diaz-Balart ha annunciato di
essere risultato positivo al coronavirus, divenendo così il
primo membro del Congresso americano a essere positivo. Il
test è stato effettuato dopo che il deputato ha sviluppato nei
giorni scorsi i sintomi del virus, ovvero febbre elevata e mal
di testa. Diaz-Balart è ora in quarantena.
Cina, primi due italiani contagiati – Due italiani sono
risultati positivi al Covid-19 nel periodo obbligatorio di
quarantena di 14 giorni dopo essere arrivati a Shanghai l’11
marzo: si tratta dei primi casi ufficialmente registrati in
Cina che coinvolgono connazionali, anche se classificati come
‘contagi importati’. In base a quanto spiegato dalla
Commissione sanitaria municipale, il primo, partito da
Amsterdam e arrivato a Shanghai via Parigi, è stato confermato
positivo al coronavirus il 15 marzo, mentre il secondo,
proveniente da Torino via Parigi, il 13 marzo.
Sale contagio in Spagna, 14.769 casi e 638 morti – Continua a
salire, anche in Spagna, il contagio da coronavirus: secondo
gli aggiornamenti dei media il numero dei casi è arrivato a
14.769 mentre i decessi sono saliti a 767. Le aree più colpite
– sottolinea El Mundo – sono Madrid e la Catalogna.
Libano, 139 casi positivi, 4 decessi – Il ministero della
sanità libanese ha fornito stamani gli ultimi dati aggiornati
circa la diffusione nel paese dei Cedri della pandemia di
Covid-19: 15 nuovi casi positivi al test, che portano a 139 il
numero complessivo ufficiale di persone infettate dal
coronavirus. I decessi sono finora quattro, tutti uomini e con
età superiore ai 50 anni. Il Libano esegue test soltanto a chi
si presenta in una delle poche strutture ospedaliere allestite
dalla fine di febbraio nel paese. Su una popolazione di circa
quattro milioni di persone, a cui si aggiunge un milione circa
di profughi siriani, al momento in Libano sono in funzione due
ospedali, a Beirut, in grado di fare fronte all’emergenza
sanitaria.
Israele, casi positivi 529, 100 più di ieri – Il numero
complessivo dei casi positivi di coronavirus ha raggiunto oggi
in Israele la cifra di 529 contagiati, quasi 100 in più
rispetto a quelli registrati ieri. Lo ha reso noto il
ministero della sanità. Il ministero ha precisato che 498
contagiati sono in condizioni relativamente buone, 13 in
condizioni medie mentre altri 6 sono giudicati malati gravi.
Dodici dei primi contagiati sono nel frattempo guariti.
Algeria, i morti salgono a 8, i contagi 82 – E’ di 8 morti e
82 casi confermati il nuovo bilancio del coronavirus in
Algeria. Lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità di
Algeri in un comunicato.
Londra chiude 40 stazioni metropolitana – Londra inizia a
stringere le maglie sull’emergenza coronavirus e annuncia da
domani la chiusura di 40 stazioni della metropolitana su varie
linee, lo stop totale della linea Waterloo and City e quello
pure totale dei servizi notturni della cosiddetta tube, salvo
esigenze “essenziali”. Lo rende noto il sindaco laburista
Sadiq Khan, precisando che verrà ridotto anche il numero di
bus in servizio di notte e che lunedì scatteranno ulteriori
tagli alla rete di trasporti pubblici Tfl, inclusi treni
urbani di superficie (Overground, Dlr e altri). E sono 20.000
i militari britannici in stato di “massima allerta” da ieri e
inseriti in una speciale Covid Support Force istituita per
affiancare la polizia in compiti di ordine pubblico in vista
di possibili nuove misure restrittive del governo di Boris
Johnson sull’emergenza coronavirus a Londra o altrove nel
Regno Unito. Annunciato anche il richiamo di un primo
contingente di riservisti.
Iran, 149 nuovi decessi, bilancio a 1.284 – Il coronavirus ha
provocato altri 149 decessi in Iran, spingendo il totale a
quota 1.284: lo ha reso noto il governo.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Gran Bretagna
In quarantena con la febbre il prof che ‘ha salvato il Regno’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
LONDRA
19 marzo 2020
10:08
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Anche la pandemia ha i suoi eroi: e, come nel mito, agli eroi
non sempre arride la fortuna. In una Gran Bretagna allineata
ormai di buon passo verso le restrizioni più severe – dopo le
esitazioni iniziali e il tentativo forse illusorio di
teorizzare una via più morbida e graduale nella battaglia al
coronavirus – è il caso del professor Neil Ferguson,
accademico dell’Imperial College di Londra, il cui team è
accreditato d’aver persuaso il governo di Boris Johnson e i
suoi consiglieri scientifici a cambiare passo.
Suonato l’allarme e vinta la sua sfida a colpi di diagrammi
per riportare i palazzi del potere e il Paese lungo un binario
di maggiore prudenza, nella difesa delle vite umane
sull’isola, Ferguson si è come accasciato. Vittima, pare, di
quello stesso virus a cui aveva deciso di dichiarare guerra.
Da qualche ora è “in auto-isolamento” a casa con sintomi di
probabile contagio da Covid-19 in corpo, sullo sfondo di un
nazione dove l’incremento dei casi ha fatto segnare in 24 ore
un nuovo record di 676 in più, fino a oltre 2.600. Ad
annunciarlo è stato lui stesso, dopo aver trascorso gli ultimi
giorni correndo avanti e indietro, di riunione in riunione,
fra Downing Street e il parlamento di Westminster: laddove
sospetta d’esser stato in ultimo infettato.
Ferguson non è un virologo o un epidemiologo, ma un docente di
biologia matematica. Ed è coautore della ricerca-shock secondo
i cui calcoli l’accelerazione dell’epidemia verificata nel
Regno nei giorni scorsi avrebbe condotto – in assenza d’una
stretta immediata sui contatti sociali – a un livello di
ricoveri insostenibile per il servizio sanitario nazionale
(Nhs, carente soprattutto di posti letto di terapia
intensiva). E a una stima potenziale di 250.000 morti nei
prossimi mesi. “Sigh – ha twittato in nottata – ho una tosse
secca, ma persistente e sono isolato, anche se mi sento bene”.
Poi, un secondo messaggio: “Dalle 4 ho la febbre alta”. E
infine l’ultimo sfogo, rassegnato: “C’è molto Covid-19 a
Westminster”.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Usa
Baby Boomer contro Millenial, una guerra generazionale
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
NEW YORK
19 marzo 2020
10:15
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
L’ira dei Baby Boomer contro figli e nipoti Millenial. Ai
tempi del coronavirus l’età diventa un discrimine e manda in
crisi il paradigma dei ’60 anni sono i nuovi 40′. Noti per
essere la generazione del benessere, della ricchezza e
dell’attività sportiva, i Baby Boomer – ovvero i nati tra il
1946 e il 1964 – hanno da tempo sposato la causa di una
gioventù prolungata: negli Stati Uniti, oltre ad essere la
categoria più numerosa, sono anche quella più rappresentata in
maratone, triathlon e ultramaratone. Finora guardati con
invidia dai giovani, nelle ultime settimane si sono però
ritrovati a fare i conti con una realtà diversa: i 60 anni
sembrano diventati i nuovi 80. Con il coronavirus che colpisce
di più gli anziani, sono oggetto di ripetute telefonate o
messaggini da figli e nipoti che li invitano a rimanere a casa
perché alla loro età uscire e avere contatti può essere
pericoloso.
A mandarli su tutte le furie non sono solo le raccomandazioni
sul confinamento domestico ma anche le prese in giro e
l’ironia dei Millenial sull’assalto dei loro ‘vecchi’ ai
supermercati, soprattutto a caccia dell’introvabile carta
igienica. E questo perché i ‘giovani’ si sentono meno esposti
ai rischi del virus anche se poi, lamentano i Baby Boomer, non
hanno alcun piano in caso di contagio o stop completo delle
attività. Quasi una guerra generazionale.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Russia
‘Con un bicchiere di vodka al giorno passa tutto’. Ogni giorno
storie, curiosità e bilanci
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
19 marzo 2020
11:07
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Il presidente russo Vladimir Putin ha finalmente parlato
chiaro a proposito dell’epidemia di coronavirus – che sinora
ha largamente risparmiato il Paese – e ha chiesto ai suoi
concittadini di “non fare incetta” di beni di prima necessità
poiché la situazione è “sotto controllo”. E dunque i russi
hanno prontamente assaltato i supermercati. I numeri, infatti,
parlano chiaro. I contagi stanno aumentando (soprattutto a
Mosca) e le indiscrezioni si susseguono fitte, come quella che
dà ormai per certo il ‘lockdown’ della capitale entro le
prossime due settimane, se non già al termine di quella
corrente. Le autorità hanno negato. Ma siccome un vecchio
detto sovietico recita ‘non credere a nulla sino a che non lo
smentisce il Cremlino’, negli ultimi giorni, per la prima
volta, anche a Mosca si sono viste scene di preparazione
all’apocalisse – prontamente documentate sui social – come
negli altri Paesi sconvolti dal virus. Ma sono le prime
avvisaglie: il grosso della città ancora vive come se nulla
fosse. “Il medico mi ha detto che con un bicchierino di vodka
al giorno passa tutto”. Sembra una spacconata ma in realtà la
battuta è molto in voga fra i russi e gli ‘expat’ europei,
italiani in testa, vengono guardati strano (benché la
solidarietà per la crisi nostrana sia totale), come se fossero
fin troppo ansiosi. Così si creano due mondi: quello di chi
vede l’onda montare e quello di chi pensa che sia tutta una
psicosi. Tutto già visto altrove. Le autorità dal canto loro
si preparano: il comune di Mosca ha fatto sapere di aver
pizzicato oltre 200 furbetti della quarantena – tutti
rientrati da zone a rischio – grazie al sistema             di
riconoscimento facciale cittadino. Prove generali.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Iraq: imposto coprifuoco, 12 morti
Attenzione per pellegrini sciiti attesi a mausoleo imam Kazem
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BEIRUT
19 marzo 2020
11:26
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
– Il governo federale iracheno ha imposto nelle ultime ore il
coprifuoco completo in tutto il paese per limitare la
diffusione del Covid-19. Lo riferisce stamani il ministero
della sanità di Baghdad, che ha fornito il bollettino
ufficiale e aggiornato della situazione sanitaria: 164
contagi, sei dei quali registrati nelle ultime ore; 12
decessi, per lo più anziani e con malattie croniche; 34
persone guarite. Il governo iracheno invita tutti i cittadini
ad astenersi da ogni tipo di assembramento e a restare nelle
proprie abitazione. Attenzione particolare è dedicata ai
pellegrini sciiti che dopodomani si apprestano a celebrare a
Baghdad un importante rito nei pressi del mausoleo dell’imam
Kazem. Il santuario è stato chiuso ma ancora ieri si
registrava un afflusso di decine di fedeli nei pressi del
luogo santo.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Coronavirus: Germania, 11mila casi
Dati del Robert Koch Institut
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BERLINO
19 marzo 2020
11:09
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
– Sono saliti a 10.999 i casi di contagio da coronavirus in
Germania. È quello che ha registrato ufficialmente il Robert
Koch Institut stamani. Rispetto a ieri si è avuto un aumento
di ben 2801 casi, un dato impressionante che conferma che la
malattia si sta diffondendo in modo esponenziale, come
affermato dal presidente dell’istituto Lothar Wieler.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Corea Sud: 152 nuovi casi
Dopo quattro giorni di rialzi sotto quota 100, morti sono 91
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
PECHINO
19 marzo 2020
11:19
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
– La Corea del Sud ha avuto 152 nuovi casi di coronavirus,
fino a totali 8.565, rompendo la serie di 4 giorni di fila
sotto quota 100. I dati aggiornati a mercoledì del Korea
Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) indicano
anche 7 nuovi decessi, a 91 complessivi. Il 60% dei contagi fa
capo alla Chiesa di Gesù Shincheonji, setta religiosa di
Daegu. I timori di contagio sono ora legati a casi specifici
come un call center di Seul e alcune chiese protestanti della
provincia di Gyeonggi. Sono 407 i guariti per totali 1.947.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Coronavirus: primo morto a Mosca
Governo non prevede introduzione coprifuoco
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
MOSCA
19 marzo 2020
11:22
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
– Il centro di risposta all’epidemia di coronavirus ha fatto
sapere che in Russia, a Mosca, si è verificato il primo
decesso legato all’epidemia. “Si tratta di una donna di 79
anni con una serie di malattie croniche, come diabete,
arteriosclerosi e ipertensione”. Il decesso è avvenuto nel
reparto malattie infettive dell’ospedale N.2 di Mosca. Lo
riportano i media russi.Le autorità di Mosca non prevedono di
introdurre il coprifuoco in città per combattere la diffusione
del nuovo coronavirus (COVID-19). Lo ha detto la task force di
Mosca contro l’epidemia, smentendo nuovamente le notizie
riportate da alcuni media.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Barnier positivo al coronavirus, ‘insieme ce la faremo’
Caponegoziatore Ue per Brexit lo annuncia con un tweet
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
PARIGI
19 marzo 2020
11:46
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Tengo ad informarvi che sono risultato positivo al
Coronavirus”: lo annuncia in un tweet accompagnato da un video
il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier. “Sto
bene, e il morale è alto. Seguo naturalmente tutte le
istruzioni come anche la mia squadra. Il mio messaggio a tutti
coloro che sono colpiti o attualmente isolati: insieme ce la
faremo! Uno per tutti”.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cronache della pandemia – Serbia
La solidarietà con gli italiani corre sui social
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BELGRADO
19 marzo 2020
13:17
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
In Serbia, dove i contagi non arrivano neanche a cento, la
solidarietà con l’Italia e gli italiani alle prese col dramma
del coronavirus corre sui social. I serbi stanno imparando da
quello che accade in Italia. E per mostrare quanto sia seria e
pericolosa la situazione nel nostro Paese, in molti casi su
Fb, Whatsapp e altre reti si condividono filmati e
testimonianze sugli eventi drammatici di questi giorni nella
Penisola. In particolare il web è rimasto fortemente colpito
da un video su una chiesa di Bergamo in cui erano state posate
sul pavimento numerose bare. E a tanti serbi che amano di
solito mostrarsi forti ed eroici, quella scena ha gelato il
sangue nelle vene. Al tempo stesso i serbi mostrano di voler
partecipare e condividere il dramma dell’epidemia, ammirando
come le persone in Italia lottino con l’isolamento, contro la
solitudine, rifugiandosi nella musica che conoscono molto
bene. Così il noto motivo ‘Luna rossa’ offre l’ispirazione per
riferirsi alle famigerate ‘Zone rosse’. E si rimane estasiati
e ammirati ad ascoltare arie famose come il ‘Nessun dorma’ che
riecheggiano dai balconi delle città italiane, ora tristi e
desolate. Molti da queste parti, a sostegno dei loro amici
italiani, fanno girare sui loro profili Fb varie versioni e
interpretazioni dell’inno di Mameli, e vi sono anche quelli
che portano i loro cellulari alle finestre intorno alle otto
di sera con le note dell’inno italiano ad alto volume. Non
sono pochi poi i giovani che girano per le strade di Belgrado
e altre città indossando magliette di squadre di calcio
italiane. Anche questa è solidarietà.

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