Report di Progetto Codice progetto 15274 Matricola PO20070624 Misura C3
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Report di Progetto Codice progetto 15274 Matricola PO20070624 Misura C3 Agenzia accreditata dalla Regione Toscana Decreto n° 2426 del 28/04/2003
Sviluppare un progetto formativo nell’ambito delle attività sociali, significa incidere su differenti aspetti. Prima di tutto sul livello di competenza e la qualificazione degli operatori che cominceranno la loro attività al termine del percorso formativo. In seconda battuta sulla qualità e modalità stessa di funzionamento dei servizi presso i quali i “neo” animatori andranno ad operare. Questo implica in maniera diretta che l’attività formativa diventa anche uno strumento per migliorare e fornire un supporto più efficace a quelle strutture che attraverso l’animatore di comunità cercano di raggiungere alcuni degli obiettivi di socialità per gli utenti delle strutture. Con questa premessa fondamentale il partenariato di progetto ha affrontato l’attività del progetto COLLANIMA, che grazie al finanziamento della Provincia di Prato, attraverso il FSE, ha permesso il realizzarsi di un percorso formativo, che senza nessun tipo di autocelebrazione, possiamo definire di grande successo. Il primo elemento che ci spinge a qualificare in questo modo il progetto è il numero di richieste di partecipazione ricevute ed il fatto che, come accade raramente, il partenariato ha accettato di coinvolgere più persone (con il consenso della Provincia di Prato) nella realizzazione del progetto rispetto a quelle preventivate in fase di progettazione. Un secondo elemento è il livello di partecipazione che in un percorso formativo così articolato e lungo ha raggiunto livelli non facilmente ripetibili a dimostrazione della grande volontà e partecipazione degli allievi, nonché, evidentemente, dell’ottimo livello di formazione fornita ai partecipanti dalle strutture partner di questa attività formativa. Ultimo elemento evidente che qualifica il progetto COLLANIMA, la qualità della formazione offerta, che anche nel rapporto con le strutture che hanno ospitato i nostri allievi, ha dimostrato la sua efficacia nella realizzazione dell’attività per la quale i partecipanti hanno frequentato il corso. I dati del monitoraggio realizzato durante l’attività corsuale confortano anche con la “matematica” questa opinione che nello staff di gestione del progetto ha permesso di trovare motivazione ed una particolare attenzione nella realizzazione delle attività previste. Infatti oltre ad una buona valutazione generale sull’attività formativa, la valutazione dell’attività svolta evidenzia anche una partecipazione superiore alla media dei corsi di qualifica, una valutazione delle docenze nettamente superiore alla media, nonché un riconoscimento delle competenze che ognuno dei partecipanti ha acquisito anche in fase di autovalutazione. Un quadro decisamente più che roseo in grado di dimostrare anche quantitativamente il valore dell’intervento realizzato. In questa breve premessa inoltre mi preme sottolineare come lo staff di progetto e le agenzie partecipanti al partenariato abbiano cercato di investire il massimo impegno in un’attività progettuale il cui risultato, come detto inizialmente, aveva una doppia ripercussione in un settore molto delicato dal punto di vista dei risultati da ottenere: lavorare con le persone, e chi come noi fa formazione lo sa bene, non è un semplice lavoro, ma un modo per costruire un percorso nel quale ognuno possa riconoscersi e trovare almeno in parte soluzione ai propri problemi, siano questi economici, sociali, di relazione o sanitari. Operare in questo ambito implica non solo la capacità di mettere in atto conoscenze acquisite, ma anche e soprattutto di saperle adattare alle esigenze degli altri. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato a questa attività, alle comunità, residenze e cooperative che hanno collaborato con noi, e un sentito grazie anche a tutti i partecipanti, per il loro impegno che, speriamo tutti, possa essere premiato con un’attività lavorativa utile e fruttuosa anche per loro. Il Direttore Piero Pirotto
PARTE PRIMA IL PROGETTO E LA SUA ESECUZIONE
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Illustrazione del progetto Premessa Tecnico Qualificato per l’Animazione di Comunità è una qualifica professionale che la Regione Toscana ha formalizzato presupponendo delle conoscenze e competenze, ormai codificate da molti anni. L’impegno professionale di questa figura si è evoluto nel tempo, alcuni anni fa ci ponevamo diverse domande, 2 le più importanti: a) l'animatore, ha una sua specificità: musica, teatro, giochi; o è un generalista e quindi un attivatore/motivatore del gruppo con cui lavora? b) l'animatore, pur avendo una formazione codificata svolge compiti di animazione, o è un educatore che in parte del suo orario svolge funzioni di animatore? Queste due domande aprono un ulteriore interrogativo: - è la sua tecnica di animazione l'asse portante del rapporto con l'utente o lo è la relazione con l'utente, mentre la tecnica di animazione è solo lo strumento della relazione? Questo progetto sposa la tesi che: L'animatore di comunità è un educatore che conosce le tecniche di animazione e le usa come strumento della relazione. Le conoscenze e competenze acquisite nel campo socio-psico- pedagogico (integrandosi con le tecniche di animazione) gli consentono di svolgere appieno il suo ruolo di educatore. L'altro quesito che ci siamo posti nello svolgimento del percorso formativo è stato: - preparare un operatore che abbia una specificità di intervento, cioè rivolto ad un particolare utente; o preparare un operatore che sappia lavorare con varie tipologie di utenti? A questa domanda avevamo in parte risposto nella progettazione, fornendo delle conoscenze sulle varie tipologie di utenti; ma nello sviluppo del progetto è stata meglio definita questa linea di intervento, non solo facendo fare ad ogni allievo due esperienze di tirocinio con utenti diversi, ma sviluppando (in alcuna materie di pedagogia) il confronto tra la varie esperienze di tirocinio in modo da verificare le diversità educative e le modalità di approccio psico-pedagogico adeguate all'utenza con cui si sta lavorando.
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Introduzione progetto Prima del 1990, la maggior parte dei servizi alla persona erano gestiti direttamente dagli enti pubblici: Stato, Regioni, Province, Comuni e altri Enti delegati. In quegli anni, per problemi di Bilancio dello Stato, ma anche per scelte politiche ben definite, a vari livelli istituzionali iniziò un massiccio passaggio di gestione di vari servizi alla persona, sia in strutture pubbliche che in strutture private, tramite l'appalto dei vari servizi al Privato Sociale. I primi anni di questa privatizzazione, la gestione dei servizi svolta dal privato sociale, manifestava molte carenze, in particolare sulla qualità degli operatori. Per ovviare a questa situazione, e per ottimizzare la gestione generale dei servizi, il legislatore ha varato la Legge 381/ 91, che istituisce l'Albo delle Cooperative Sociali; definendo criteri , modalità e contenuti, che portano verso una qualificazione, riqualificazione dei servizi e una professionalizzazione degli operatori del privato sociale. Sono passati ormai più di vent’anni e questa linea politica è stata mantenuta dai vari governi che si sono succeduti, anche perché le indicazioni della Comunità Europea vanno in questa direzione. Il contesto del presente e quello di una evoluzione del fenomeno descritto, che quindi richiede in continuazione la formazione di operatori e di figure professionali che sempre di più verranno richieste dal mercato del privato sociale per le attività in strutture come : comunità per minori in disagio sociale e in affidamento dalla giustizia minorile; centri diurni ed RSA per anziani; centri diurni e residenziali per handicap; centri diurni e residenziali e case famiglia per soggetti psichiatrici; centri diurni e comunità per tossicodipendenti; inoltre anche strutture come il carcere minorile ed i carceri a custodia attenuata hanno al loro interno delle attività di animazione gestite dal privato sociale. Per svolgere queste attività in strutture così diverse tra loro è necessario, per le caratteristiche degli utenti, che gli operatori non siano solo degli educatori ma anche degli attivatori- motivatori ed operatori con capacità riabilitative che la stessa laurea in Scienze dell'Educazione con difficoltà riesce a formare. L'Animatore di Comunità e in particolare il corso che abbiamo svolto, ha nelle sue specificità e nelle competenze dei docenti, le caratteristiche per formare degli operatori con le competenze necessarie, sia educative che di animazione, utili per svolgere le funzioni richieste al personale educativo che lavora nelle strutture sopra citate, andando così incontro alle richieste del mercato del Privato Sociale.
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Caratteristiche del Corso La dimostrazione di quello descritto precedentemente è data dalla partecipazione al corso, già dalla fase di progettazione, di diverse aziende del Privato Sociale ed anche dalla partecipazione di un partner come Montedomini Azienda Pubblica di Servizi alla Persona che dimostra l'esigenza di formare adeguatamente degli operatori che possano essere assunti, in un futuro, dalle strutture contattate all’interno del progetto. L’Agenzia formativa S.M.I.L.E. Toscana ha svolto il ruolo di capofila del progetto affiancata da: Partner: *Montedomini Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Soggetti sostenitori: *Elleuno s.c.s - Cooperativa Sociale *Camera del Lavoro – CGIL Prato Le strutture che hanno accolto gli allievi per i tirocini sono state: ASD Aurora - Associazione per Inserimento Sociale, Sportivo e Lavorativo per Malati Mentali Associazione AIAS Pistoia Onlus -Centro Diurno per Disabili Associazione ARCI - Comitato Territoriale Di Prato - Centro Accoglienza per Ex- Detenuti Associazione Di Volontariato Caritas Onlus – Firenze: o Casa Santa Chiara - Casa Accoglienza Donne o San Paolino - Casa Accoglienza Per Marginalità Sociali C.R.E La Querce Onlus - Centro di Riabilitazione Equestre per Disabili Caritas Diocesiana di Prato - Casa Accoglienza per Marginalità Sociali Caritas Firenze: Il Samaritano - Centro per Detenuti in Permesso Semiliberi o Licenze Premio Casa Circondariale Di Prato Casa Mamma Margherita - Casa Famiglia per Minori Centro Servizi Di Montedomini E San Silvestro Ipab - Centro Diurno Athena per Soggetti Affetti da Alzheimer Centro Solidarietà Prato: Casa Famiglia Edy - Casa Famiglia Tossicodipendenti Coop. Soc. New Naif - Centro Diurno per Disabili Cooperativa Sestante Lavoro - Orientamento ed Inserimento Lavorativo Malati Mentali Cooperativa Sociale Estate: Cerchio Di Gesso - Casa Famiglia Tossicodipendenti Cooperativa Sociale Ester - Casa Accoglienza Donne Cooperativa Sociale Il Girasole - Centro Diurno per Disabili Cooperativa Sociale Kepos - Centro Diurno per Disabili Cooperativa Sociale La Ginestra Sns - Centro Gioco per Bambini Cooperativa Sociale Pane&Rose: Laboratorio Itaca - Centro Diurno per Diabili Fondazione C.R.I.D.A. - Associazione per Inserimento Lavorativo Malati Mentali Misericordia Di Vernio - Casa Accoglienza Anziani Oami - Casa Residenziale per Disabili Opera Santa Rita - Fondazione Onlus - Semiconvitto per Preadolescenti Villa Amelia - RSA e Centro Diurno per Anziani Villa Niccolini - RSA per Anziani
Il Progetto _____________________________________________________________________________ Architettura del Progetto: Formazione in aula ore 400 / stage ore 200 / 12 ore orientamento allo stage. Modulo Materia Docente Ore Devianza ed aspetti M.A. Scarpato 8 psichiatrici La Disabilità E. Angeli 8 Aspetti Sociologici Ore 60 L’Anziano F. Sarti 8 Problematiche carcerarie M. Minicucci 16 Welfare state G. Maschiti 20 Psicologia della Personalità E. Tosi 36 Aspetti Psicologici Ore 64. Comunicazione Integrata E. Angeli 28 Metodologia delle strutture G. Manchia 36 educative Aspetti Pedagogici Pedagogia interculturale S. Guetta 20 Ore 76 Curriculum formativi G. Consolati 12 Integrazione scolastica L. Seriacopi 8 Informatica Informatica 32 U. Ardovini Ore 32 di base Imprenditorialità A.Tarlini 12 Contratti di lavoro S. Malucchi 4 cooperative Legislazione sociale, aspetti imprenditoriali e dei diritti e Contratti di lavoro atipici L. Innocenti 8 doveri Ore 40 Sicurezza nel mondo del lavoro- 626/94 M.Armellini 8 Legislazione sociale A. Tarlini 12
Il Progetto _____________________________________________________________________________ Deontologia P. Pannini 20 Figura Professionale, dell’operatore Deontologia e contesto lavorativo Competenze della Figura A. Ciabattini 8 Ore 28 Professionale Tecniche di Animazione Tecniche di Ore 40 Animazione A. Di Pietro 40 Primo Soccorso S. Mannini 8 Conoscenze Sanitarie Tossicologia R. Cutrì 8 Ore 20 Malati terminali E. Lopilato 4 Marginalità sociali ed F. Giannoni 8 esperienze connesse Workshop Progettazione M. Sebeglia 8 Ore 20 Diritti e doveri dei I.Parmiggiani 4 cittadini Visite Didattiche Visite a 5 tipologie di Ore 20 struttura G. Manchia 20 Orientamento A. Ciabattini Orientamento 6 Allo stage allo stage Ore 12 M. Minicucci 6 Stage Due esperienze di stage di Tutor di stage 100 ore ciascuna per Andrea Ciabattini 200 allievo
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Svolgimento del Corso Iscrizioni e selezioni Il progetto è stato pubblicizzato attraverso il Centro per L’Impiego della Provincia di Prato, presso gli uffici dell’Anagrafe del Lavoro, attraverso il sito dell’Agenzia Smile Toscana, con mailing alle Cooperative e Associazioni presenti sul territorio e tramite affissione pubblica. Le selezioni si sono svolte il 25 ottobre 2007 presso la sede della Camera del Lavoro di Prato. Alle selezioni, su 44 domande di iscrizione pervenute, si sono presentati 37 candidati i quali hanno sostenuto una prova scritta ed un colloquio orale individuale: Prova scritta: - Ai candidati è stato somministrato un questionario, composto da 117 domande, elaborato dal coordinatore in modo che 27 items, legati ad aspetti socio-educativi, evidenziassero in modo oggettivo gli allievi più adatti alla funzione di operatori sociali (il testo è stato estrapolato ad hoc da uno strumentario americano, impostato per evidenziare le caratteristiche motivazionali per svolgere diversi mestieri); Colloquio individuale: - il colloquio orale tendeva ad evidenziare le motivazioni più soggettive inerenti le capacità di relazionarsi al tipo di lavoro e alla tipologia degli utenti che l'operatore incontra nel svolgere il suo ruolo; i selezionatori inoltre ponevano agli iscritti delle domande su alcuni casi, partendo in particolare dal loro approccio quotidiano, con l'intento di verificare il loro modo di confrontarsi con la diversità; elemento determinante nel lavoro dell'operatore sociale. I selezionatori avevano l'obiettivo di scegliere i migliori 16 allievi, che avessero in ipotesi, le caratteristiche e le potenzialità adeguate al percorso formativo e al futuro lavoro di Animatore di Comunità. Visto l’elevato numero di candidati è stata fatta richiesta per portare a 20 il numero di allievi in aula. Attività formativa Il corso è stato effettuato secondo lo schema predisposto in sede di progettazione; sono state rispettate sia le tematiche, sia le modalità di erogazione dell’attività da parte dei docenti, riscontrando, fra i partecipanti, una generale soddisfazione per il livello di apprendimento raggiunto, testimoniata anche dal monitoraggio effettuato per la valutazione del gradimento delle materie e del corso nel suo complesso. Le lezioni si sono svolte dal lunedì al venerdì con orario 09:00 – 13:00 da novembre a giugno per un totale di 412 ore di aula. Nei mesi di marzo-aprile le lezioni sono state sospese per permettere agli allievi di svolgere due esperienze di tirocinio di 100 ore ciascuna. Il principale obiettivo di questa attività era quello di far mettere in pratica le competenze acquisite durante la formazione in aula, ma anche di permettere la discussione in aula di eventuali problematiche emerse durante l’esperienza di tirocinio, per questo il progetto è stato costruito in modo tale da prevedere un rientro in aula dopo l’esperienza pratica. Il tirocinio ha inoltre dato l’opportunità agli allievi di prendere contatto con le strutture con le quali potenzialmente potrebbe essere stabilito un rapporto lavorativo.
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Gli stagisti potranno infatti operare nelle aziende individuate in tutti i settori d'intervento attinenti al profilo professionale di riferimento: minori, handicap, psichiatria, anziani, centri riabilitazione sociale e Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Durante l’attività in aula sono state affrontate le materie indicate nel profilo di "Tecnico Qualificato per l’Animazione di Comunità" codificato nei Profili Professionali della Regione Toscana. I moduli trattati sono stati, nel dettaglio: • Informatica Obiettivo del modulo: fornire una conoscenza di base relativa all'uso del computer. • Deontologia, contesto lavorativo e servizi socio-sanitari Obiettivo del modulo: sensibilizzare le allieve/i sulla figura professionale per la quale si sono qualificate/i, conoscendone gli aspetti deontologici ed i contesti lavorativi. • Aspetti socio-psico-pedagogici Obiettivo del modulo: Fornire le competenze relative all'area psicologica, sociale e pedagogica necessarie per affrontare il lavoro dell'animatore di comunità. • Legislazione sociale,aspetti imprenditoriali e dei diritti e doveri. Obiettivo del modulo: fornire le conoscenze legislative nel campo sociale e degli strumenti legali e sindacali delle imprese cooperative e no-profit del mondo del lavoro in genere e conoscere le nozioni di base relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. • Tecniche di animazione Obiettivo del modulo: fare apprendere agli allievi le principali tecniche d’animazione utili per gestire i momenti della giornata con gli utenti che i soggetti incontreranno nel loro futuro lavoro. • Conoscenze sanitarie Obiettivo del modulo: fornire delle nozioni di base relative al pronto soccorso e delle conoscenze scientifiche su aspetti legati all' uso di sostanze psicotrope. Acquisire delle competenze sanitarie che consentano anche di affrontare situazioni di primo soccorso che possono avvenire nel loro ambito lavorativo. Gli allievi hanno inoltre svolto alcune visite didattiche allo scopo di conoscere le realtà lavorative presenti nel territorio, in modo tale che tutti gli allievi (e non solo coloro che hanno svolto lo stage nelle tipologie visitate) avessero la possibilità di vedere da vicino varie strutture e le metodologie da esse attuate. Si ritiene inoltre di aver dato agli allievi l’opportunità di dialogare con realtà non agevolmente contattabili individualmente. o Casa Bandera -Centro O.A.M.I. - Prato o Ospedale Psichiatrico Montelupo Fiorentino o Assessorato Servizi Sociali – Prato o Casa Accoglienza di Comeana (Prato) o Casa Circondariale di Prato (Prato)
Il Progetto ________________________________________________________________________________ Durante lo svolgimento del corso gli allievi hanno elaborato e successivamente presentato all’esame di qualifica, delle tesine che hanno permesso agli allievi di lavorare su temi inerenti al loro lavoro e di riflettere su quello che stanno facendo nella pratica quotidiana, ma soprattutto hanno così avuto la possibilità di sviluppare le loro conoscenze, e acquisire, tramite elementi di ricerca, la consapevolezza di una professionalità in evoluzione. L’attività formativa del progetto è iniziata il 5 novembre 2007 ed è terminata il 18 giugno 2008. Hanno iniziato il percorso formativo 20 allieve/i (su 16 previsti da progetto) e hanno terminato in 18 (13 donne- 5 uomini). Tutti sono risultati idonei a sostenere l’esame che ha avuto luogo nei giorni 24 e 25 giugno 2008 presso la sede del corso. Tutti gli allievi hanno conseguito la Qualifica Professionale con ottimi risultati e con piena soddisfazione della Commissione Esaminatrice. Stage A cura di Dott Andrea Filippo Ciabattini Il principale obiettivo di questa attività è stato quello di far mettere in pratica le competenze acquisite durante la formazione in aula, ma anche di permettere la discussione in aula di eventuali problematiche emerse durante l’esperienza di tirocinio. Ciò grazie alla particolare organizzazione delle fasi formative del corso, in cui sono state alternate le fasi stage/rientri in aula: le lezioni in aula sono state divise in due sessioni, ciascuna intervallata dallo stage in modo tale che l’allievo abbia avuto la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite nella prima fase di formazione in aula che di riportare nella seconda fase della formazione l’esperienza pratica fatta. Oltre alla possibilità di compiere esperienze pratiche all’interno di aziende che lavorano nel campo sociale, lo stage del progetto COLLANIMA ha avuto altri importanti obiettivi: permettere all’allievo l’acquisizione, tramite l’osservazione delle competenza inerenti la tipologia degli utenti, dei metodi educativi riabilitativi della professione in cui si sta formando; promuovere l’inserimento del corsista in un contesto lavorativo in cui misurarsi nelle diverse situazioni pratiche; la possibilità di mettere in contatto gli allievi con le strutture con le quali potenzialmente potrà essere stabilito un rapporto lavorativo. Il progetto COLLANINA rilascia la qualifica di tecnico qualificato per l’animazione di comunità, il quale, secondo il repertorio dei profili professionali della Regione Toscana, è “un operatore sociale che, in base ad una specifica formazione di carattere teorico-pratico nell’ambito dei servizi sociali educativi e culturali. Svolge la propria attività con soggetti di diversa età e condizione”. Nell’organizzazione dei percorsi formativi di tirocinio si è pertanto dato molta importanza non solo alla formazione pratica del corsista (la quale può essere svolta soltanto con uno stage presso aziende che lavorano nel campo dell’animazione sociale), ma anche alla specifica esperienza che l’allievo poteva svolgere in base anche alla tipologia di utenza con cui si trova a lavorare. E’ anche vero che, d’altra parte, alcune competenze, conoscenze e capacità tecniche-professionali tendono ad essere specifiche nei confronti del tipo di persone con cui si lavora, siano queste differenti in base all’età (utenti nel periodo dell’infanzia, dell’adolescenza, adulti o persone anziane) o in base alla condizione di salute (normodotati, in fase di sviluppo, disabilità fisiche, motorie o psichiche, disturbi psichiatrici, disagio sociale, tossicodipendenza). L’animatore di comunità svolge pertanto le proprie mansioni ed attività in strutture quali:
Il Progetto ________________________________________________________________________________ • Servizi per minori (servizi di recupero scolastico, case famiglia, centri giovani, ludoteche, campi estivi) • Servizi per disabili (servizi di sostegno scolastico, centri socio-riabilitativi diurni o residenziali) • Servizi per malati mentali (centri diurni/residenziali, case famiglia) • Servizi per anziani (R.S.A. case di riposo, centri diurni) • Servizi per immigrati (case di accoglienza) • Servizi per donne in difficoltà (centri di ascolto e accoglienza) • Servizi per tossicodipendenti (comunità terapeutiche, case famiglia) • Servizi per carcerati (carceri minorili, carceri a custodia attenuata, case di accoglienza per detenuti o ex-detenuti) • Servizi per marginalità sociali ( case di accoglienza, ostelli, case di emergenza freddo) Queste strutture sono così diverse tra loro che è necessario, per le differenti caratteristiche degli utenti, che gli animatori abbiano non solo le caratteristiche educative di animazione necessarie alle funzioni da svolgere nelle strutture sopra citate, ma anche una motivazione a lavorare con quella specifica tipologia di utenza, la quale suscita spesso dinamiche ed emotività diverse da animatore ad animatore. Lo stage COLLANIMA è stato pertanto strutturato in 200 ore suddivise in due parti di 100 ore. Questo affinché l’allievo in corso di formazione potesse così avere due differenti esperienze pratiche, svolte in tipologie di strutture diverse e con tipi di utenza diversa. Ciò è importante al fine di valutare quale possano essere le maggiori predisposizioni dell’allievo nei confronti di questa o quest’altra utenza. Tale organizzazione rispecchia inoltre il taglio formativo caratteristico del progetto COLLANIMA, il quale si è proposto di formare un tecnico qualificato per l’animazione di comunità che avesse competenze e capacità utili per un’ampia gamma di utenza. Poiché le attività e la gestione complessiva di strutture di accoglienza nel campo minorile, anziani, handicap e soggetti psichiatrici sono gestite da strutture del privato sciale come cooperative, fondazioni o associazioni, gli allievi del corso COLLANIMA sono stati inseriti all’interno di queste tipologie di aziende per svolgere la loro esperienza di stage. Le aziende sono state pertanto individuate seguendo il criterio sopra citato: gli stagisti hanno così potuto operare in tutti i settori d’intervento dove il profilo professionale di riferimento poteva intervenire: minori, handicap, psichiatria, anziani e riabilitazione sociale (carcere). Alcune delle aziende presso cui gli allevi hanno svolto il loro stage sono state individuate prima dello svolgimento dell’orientamento collettivo allo stage. Con tali strutture sono stati presi contatti per definire nel dettaglio le disponibilità dei giorni e dell’orari di accesso ai locali, il numero di tirocinanti da ospitare, le modalità educative da osservare ed apprendere, le mansioni per il tirocinante da svolgere. Tutte le informazioni sono state riportate durante la fase di orientamento collettivo allo stage. In questa occasione, non solo si sono informati gli allievi al fine di far loro conoscere a fondo le varie strutture, ma si sono impostati anche il tipo di stage e scelte le strutture ospitanti sulla base delle capacità individuali degli allievi. Si è individuata l’azienda idonea per i diversi inserimenti, valutando il grado di motivazione, interesse e aspettative di ciascun aspirante tirocinante, soprattutto in base alle proprie caratteristiche e alla tipologia di utenza verso cui il tirocinante mostrava interesse o per la quale egli più si confaceva. Gli inserimenti sono stati quindi concordati in maniera condivisa, rispettando le diverse aspirazioni, i diversi interessi e motivazioni dei ragazzi e delle ragazze compatibilmente con la motivazione espressa dall’azienda. Non sono mancati casi in cui è stato deciso, in accordo con l’allievo, di contattare ulteriori aziende inizialmente non previste, per garantire all’allievo la più adeguata esperienza formativa.[…] Per
Il Progetto ________________________________________________________________________________ quanto riguarda gli obiettivi del tirocinante sono stati previsti sia obiettivi formativi trasversali al profilo professionale (“mettere in pratica le competenze acquisite durante la formazione in aula ed evidenziare eventuali problematiche da riproporre nel proseguo della formazione; acquisire conoscenze e metodologie di lavoro inerenti la funzione professionale dell’animatore di comunità”), che obiettivi specifici relativi alla tipologia di utenza con cui il tirocinante si sperimentava. […] Gli obiettivi previsti dai progetti formativi sono stati raggiunti e si è riscontrata un buon livello di congruità tra gli obiettivi di stage previsti dal progetto formativo e le attività svolte dai tirocinanti durante la loro esperienza pratica-formativa. In conclusione, l’esperienza di stage che questi corsisti hanno svolto ha contribuito a confrontarsi con la realtà del mondo lavorativo nell’ambito sociale ed a insegnare loro gli aspetti pratici e le tecniche educative, riabilitative, di animazione e di sostegno sociale indispensabili per la professione di animatore di comunità in cui gli allievi si stanno formando. […] A conclusine si riporta la media delle valutazioni espresse dalle strutture ospitanti sul tirocinante accolto. Il giudizio è espresso in centesimi e si riferisce alla somma dei parametri di: • Rispetto degli orari, • Comportamento, • Disponibilità/Impegno, • Competenza. 100 75 50 25 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 valutazione media 80 82 82 87 87 90 90 92 92 95 95 97 97 97 97 97 97 100
PARTE SECONDA IL MONITORAGGIO
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Relazione di Monitoraggio Iscrizioni Il progetto si è rivolto ad utenti in possesso del titolo di studio di licenza media superiore, occupati, inoccupati, disoccupati senza limite di età. Per i 16 posti previsti dal progetto sono pervenute, in totale, 44 domande di iscrizione di cui: l’82% donne e 18% uomini (Tab.1). Tutti i candidati erano adulti, il 53% di loro di età compresa tra i 20 e 30 anni (Tab. 2), in possesso di un diploma di maturità/scuola media superiore (Tab. 3). Tab. 1 – Ripartizione domande d’iscrizione per genere N° domande d’iscrizione: 44 Uomini 8 Donne 36 Uomini 18% Donne 82% Graf. 1 – Ripartizione domande d’iscrizione per genere Tab. 2 – Ripartizione domande d’iscrizione per fasce di età N° domande d’iscrizione: 44 Donne Uomini Totale 20 ≤ età ≤ 30 18 5 23 30 < età ≤ 40 8 1 9 40 < età ≤ 50 9 2 11 età > 50 1 0 1
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ età > 50 40 < età ≤ 50 30 < età ≤ 40 20 ≤ età ≤ 30 0 5 10 15 20 25 Donne Uomini Graf. 2 – Ripartizione domande d’iscrizione per fasce di età Tab. 3 – Ripartizione domande d’iscrizione per titolo di studio N° domande d’iscrizione: 44 Donne Uomini Totale licenza media inferiore o superamento biennio scuola superiore 1 1 diploma di qualifica acquisito tramite corso scolastico 1 1 2 diploma di maturità e diploma di scuola superiore 21 5 26 qualifica professionale acquisita tramite corso di formazione professionale 6 1 7 Qualifica professionale post diploma 1 1 diploma universitario, laurea di base 4 4 Laurea specialistica 3 3 Laurea specialistica diploma universitario, laurea di base Qualifica professionale post diploma qualifica professionale acquisita tramite corso di formazione professionale diploma di maturità e diploma di scuola superiore diploma di qualifica acquisito tramite corso scolastico licenza media inferiore o superamento biennio scuola superiore 0 5 10 15 20 25 Graf. 3 – Ripartizione domande d’iscrizione per titolo di studio
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Selezioni Il giorno 25 ottobre 2007 si è svolta la selezione dei candidati presso la Camera del lavoro di Prato. I candidati presenti alle selezioni, sono stati valutati attraverso un test attitudinale somministrato collettivamente e un colloquio motivazionale individuale. La commissione esaminatrice era composta da: Dott. Giovannino Manchia, Dott. Andrea Filippo Ciabattini E Claudia Ranfagni Il test attitudinale è stato strutturato in modo tale da evidenziare le attitudini al lavoro di “operatore del sociale”. Il colloquio di selezione ha tenuto conto di: ª La motivazione, l’interesse per il corso e la partecipazione ª La capacità di critica della propria esperienza o approccio alla disabilità ª Valutazione sull’idea della possibilità di “riabilitazione” sociale. ª Valutazione sul lavoro educativo dell’animatore ª Autovalutazione delle capacità di animare Destinatari del percorso formativo Gli allievi che hanno attivamente frequantato il corso fino al suo termine, sono stati 18 (un allievo ha lasciato il corso a dicembre per esigenze lavorative). Più della metà degli allievi frequentanti aveva un età compresa tra i 20 e 30 anni (Tab. 4), in possesso di un titolo di studio di scuola media superiore/diploma di maturità (Tab. 5). Tab 4. – Ripartizione per fasce di età N° allievi: 18 Donne Uomini Totale 20 < età ≤ 30 6 4 10 30 < età ≤ 40 1 1 40 < età ≤ 50 5 1 6 50 < età ≤ 55 1 1 50 < età ≤ 55 40 < età ≤ 50 30 < età ≤ 40 20 < età ≤ 30 donne uomini Graf.4 . – Ripartizione per fasce di età
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Tab. 5 – Ripartizione per titolo di studio N° allievi: . Donne Uomini Totale licenza media inferiore o superamento biennio scuola superiore 0 1 1 diploma di maturità, diploma di scuola superiore 7 3 10 qualifica professionale acquisita tramite corso di formazione professionale 3 1 4 diploma universitario, laurea di base o equipollenti 3 0 3 diploma universitario, laurea di base o equipollenti qualifica professionale acquisita tramite corso di formazione professionale diploma di maturità, diploma di scuola superiore licenza media inferiore o superamento biennio scuola superiore 0 2 4 6 8 10 12 Donne Uomini Graf. 5 – Ripartizione per titolo di studio Frequenza allievi La formazione ha visto gli allievi impegnati per un totale di 400 ore in aula, 12 di orientamento allo stage e 200 ore di stage. La frequenza media è stata elevata: 84% delle ore totali. (Tab.6) Tab. 6 – Frequenza allievi Allievi frequentanti Totale ore presenza % presenze 1 574 94% 2 437,5 71% 3 488,5 80% 4 598,5 98% 5 487 80% 6 486,5 79% 7 470,5 77% 8 543 89% 9 489,75 80% 10 539,25 88% 11 487,5 80% 12 519,5 85% 13 437,5 71% 14 508 83% 15 596 97% 16 486,5 79% 17 560 92% 18 577,5 94%
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ 600 500 400 300 200 100 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 a llie v i Graf. 6 – Frequenza allievi Gradimento utenti Sono stati distribuiti i questionari di gradimento per la valutazione del percorso formativo previste dalle procedure di qualità dell’agenzia Smile Toscana, ente gestore del progetto. I questionari sono stati somministrati ad inizio, in itinere e a fine corso, per poter valutare il grado di soddisfazione dei partecipanti. Attraverso i questionari è stato possibile raccogliere le impressioni sul corso, sulla base dei seguenti parametri: Questionario di inizio corso > Le aspettative > Gli obiettivi > I contenuti del corso > Interesse per i singoli argomenti > Organizzazione del corso Questionario in itinere > Le aspettative > Gli obiettivi > I contenuti del corso > Interesse per i singoli argomenti > Valutazione attività dei docenti > Valutazione attività del tutor > Organizzazione del corso Questionario di fine corso > Le aspettative > Gli obiettivi > I contenuti del corso > Interesse per i singoli argomenti > Valutazione attività dei docenti > Valutazione attività del tutor > Organizzazione del corso
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Al termine del percorso è stato inoltre distribuito un questionario d’auto-valutazione per avere indicazioni rispetto alla percezione soggettiva del processo d’apprendimento e per verificare il livello di consapevolezza rispetto agli obiettivi della formazione. Ai partecipanti è stato chiesto di esprimersi rispetto: > Cosa è stato appreso meglio > Cosa si pensa di non aver capito > Il proprio impegno > Cosa ha favorito l’attenzione > Cosa ha reso difficile la partecipazione > Partecipazione rispetto al gruppo > Capacità implementate Successivamente i questionari sono stati restituiti all’agenzia che ha dato avvio all’elaborazione dei dati e alla stesura della presente relazione. Le risposte dei partecipanti sono state evidenziate in tabelle e grafici che riportiamo, in sintesi, nelle pagine seguenti. Le aspettative Inizio Corso Gli allievi si aspettano dal percorso formativo di poter acquisire conoscenze, competenze che gli permettano di lavorare nel campo del sociale e di poter essere di aiuto e sostegno verso il prossimo, nella vita privata così come nella professione. Si riassumono alcune delle aspettative ricorrenti, emerse dal questionario di inizio corso: Acquisire maggiori conoscenze attraverso : o La formazione d’aula o lo stage o esperienze e contatto con i compagni Prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro Acquisire professionalità e competenze nel campo dell’animazione Crescere non solo professionalmente ma come persone in ambito: culturale, tecnico professionale, relazionale, sociale Imparare a capire gli altri In itinere A metà corso le aspettative espresse focalizzano maggiormente il lavoro d’animatore di comunità e rilevano la necessità di un formazione teorica approfondita e l’esigenza di svolgere molte attività pratiche. Le aspettative espresse sono state: Formazione in ambito sociale Approfondimento delle tecniche di animazione, arrivare ad essere un buon animatore La relazione di aiuto attraverso le nozioni apprese dai docenti e attraverso lo scambio di esperienze tra corsisti Trattare le problematiche sociale e le modalità di aiuto Riuscire ad arrivare a mettere in pratica quanto appreso teoricamente Imparare metodi e tecniche di animazione e della relazione di aiuto in merito a vari tipi di utenze e marginalità sociali.
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Fine corso Si riportano in forma integrale le aspettative espresse dagli allievi al termine del corso, aspettative che sono state soddisfatte, come si evince dalle tabelle che seguono. Ampliare le mie conoscenze anche grazie all’esperienza pratica in ambito sociale, ottenendo così una qualifica che mi aiuti a trovare lavoro in questo campo Assimilare nozioni riguardanti la figura dell’Animatore di Comunità Una buona preparazione per il lavoro a cui questo corso indirizza D’integrarmi in qualcosa che sinceramente non pensavo venisse strutturato in questo modo e di apprendere nozioni che hanno sicuramente aumentato il mio grado di interesse, dandomi soddisfazione Imparare il lavoro dell’animatore attraverso l’acquisizione di competenze psicologiche e di animazione Acquisire competenze professionali (teoriche e pratiche) Aumentare le conoscenze nell’ambito delle problematiche sociali Imparare a relazionarmi con utenze di persone “diverse” cioè disabili, anziani, ex- tossicodipendenti e così via. Avere una buona formazione sia teorica, sia pratica (tirocinio) per comprendere dei nel migliore dei modi il mondo del sociale Riuscire a fare mie quelle competenze necessarie per poter svolgere la professione di animatore di comunità Imparare nuove tecniche di animazione, conoscere le diverse tipologie di strutture dove si può lavorare e le diverse tipologie di utenza. Acquisire le conoscenze necessarie per poter svolgere la professione di animatore Acquisire maggiori conoscenze sui temi trattati Livello di soddisfazione Il livello di soddisfazione sul corso e stato valutato attraverso una scala da Molto soddisfatto a per niente. Riportiamo in tabella il numero di risposte raccolte attraverso i questionari di gradimento. Tab. 7 – Soddisfazione dei partecipanti Parzialmente Soddisfatto Soddisfatto Per niente Molto Poco grado di soddisfazione inizio corso 10 7 1 - - in itinere 8 6 - - - fine corso 10 3 - - - Gli allievi dichiarano di essere soddisfatti grazie alla professionalità, competenza ed attenzione con la quale sono state svolte le lezioni. Sentono di aver appreso ad ampio raggio le conoscenze e competenze utili per potersi inserire nel mondo del lavoro. Alcuni sono più soddisfatti per quanto appreso sull’organizzazione delle strutture e dei servizi sociale, altri per essere maturati in campo psicologico e nella relazione di aiuto, comunque aspetti che gli accompagneranno nel loro futuro professionale e privato.
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Gli obiettivi Gli obiettivi del percorso formativo sono stati “Molto chiari” o “Chiari” per la totalità degli allievi. Tutti i candidati al percorso formativo infatti erano già motivati e consapevoli del percorso che sarebbero andati ad affrontare e fin dalla fase delle selezioni erano stati valutati e rafforzati gli obiettivi di ognuno. Tab. 8 – Chiarezza obiettivi formativi Ancora un po’ Molto confusi Molto chiari confusi Chiari chiarezza degli obiettivi inizio corso 12 6 - - in itinere 8 6 - - fine corso 11 2 - - 35 30 25 20 15 10 5 0 Molto chiari Chiari Ancora un po’ Molto confusi confusi inizio corso in itinere fine corso Graf. 7 – Chiarezza obiettivi formativi I contenuti del corso I contenuti del percorso formativo sono stati analizzati sotto tre aspetti: in base al livello di interesse suscitato, all’utilità delle nozioni apprese, all’applicabilità in un lavoro pratico. Riportiamo le valutazioni espresse al termine del percorso d’aula e di stage. Tab. 9 – Valutazione argomenti del corso Interessanti Utili Applicabili praticamente Contenuti Si No A Volte Si No A Volte Si No A Volte fine corso 13 - - 11 - - 9 - 2
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Gli argomenti In merito agli argomenti giudicati maggiormente interessanti, gli allievi hanno potuto esprimere più di un giudizio. In tabella sono indicati il numero di preferenze espresse per ogni materia trattata. Tab. 10 – Argomenti preferiti (questionario in itinere) Psicologia della Pedagogia Comunicazione Metodologia strutture Deontologia personalità interculturale 9 8 6 5 4 Tecniche di Problematiche animazione carcerarie Tutti interessanti Informatica Visite didattiche 4 3 2 1 1 Tab. 11 – Argomenti preferiti (questionario fine corso) Tipologia e Psicologia Tecniche di Comunicazione Problematiche metodologia delle della Welfare state Tutti animazione Integrata carcerarie strutture Personalità 7 7 7 5 5 4 3 Figura Pedagogia Legislazione Contratti Imprenditorialità Informatica Deontologia professionale interculturale sociale cooperative 2 2 2 2 1 1 1 Devianza ed Sociologia Marginalità Curriculum Primo soccorso Progettazione Tossicologia aspetti anziani sociali formativi psichiatrici 1 1 1 1 1 1 1 E’ stato inoltre chiesto ai partecipanti di indicare gli argomenti, a loro avviso, “meno interessanti”. All’inizio del corso tutti gli allievi non hanno espresso alcuna preferenza ad eccezione di due che hanno indicato il modulo di informatica. A metà corso la valutazione è pressoché identica mentre a fine corso sono state indicate, solo da alcuni allievi, alcune materie che riportiamo nel prospetto che segue: Curriculum formativi, Informatica, integrazione scolastica, Deontologia e diritti e doveri dei cittadini. Tab. 12 – Argomenti preferiti (questionario fine corso) allievi Deontologia x Diritti e doveri x dei cittadini Informatica x Comunicazione x Curriculum x x formativo Integrazione x scolastica
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Valutazione docenti Non tutti gli allievi hanno espresso le loro impressioni rispetto all’operato dei docenti. Sono mancate soprattutto le valutazioni su quei collaboratori che hanno condotto l’aula per un numero di ore minore. In generale i docenti sono stati giudicati molto competenti, chiari e disponibili nelle spiegazioni, hanno saputo interessare alla materia e creare un buon clima d’aula. In itinere sono state date le seguenti valutazioni: - personalmente non ho trovato difficoltà con alcuno di loro , mi sono sembrati tutti molto preparati, disponibili e chiari nella presentazione. - I docenti sono tutti molto preparati e disponibili. E’ buona l’integrazione fra il docente e il gruppo classe. (Se la scuola fosse così impostata ci sarebbe più voglia di studiare) - Mi sembrano tutti preparati e competenti. In generale le lezioni sono interessanti e cercano di coinvolgere il più possibile. - Tutte ottime figure professionali/bravi - Tutti molto preparati e competenti - Tutti molto chiari e interessanti le metodologie usate, sia per l’esposizione delle lezioni che sulle verifiche didattiche - Tutti i docenti sono stati esaustivi, coinvolgenti rendendo le lezioni molto interessanti A fine corso è stato chiesto di valutare ogni singolo docente in base ai parametri di: Competenza tecnica; Capacità di comunicazione e relazione con gli altri; Gestione aula; Capacità di riconoscimento dei bisogni. Gli allievi hanno dovuto indicare se il parametro era soddisfatto (“Si”) oppure no (No”). Tab. 13 – Valutazione docenti (questionario fine corso) Capacità di Capacità di comunicazione Competenza Tecnica Gestione aula riconoscimento dei Nome docente e relazione con gli allievi bisogni Si No Si No Si No Si No A. Ciabattini 13 13 13 13 A. Di Pietro 13 13 13 13 A. Tarlini 13 12 1 13 12 1 E. Angeli 13 13 13 13 E. Tosi 13 13 13 13 F. Giannoni 13 9 4 13 12 1 F. Sarti 12 12 12 12 G. Consolati 13 12 1 13 13 G. Manchia 13 13 13 13 G. Maschiti 13 13 13 13 L. Innocenti 11 11 11 11 L. Seriacopi 12 11 1 12 11 1 M. Armellini 12 12 12 12 M. Minicucci 13 13 13 13 M. Sebeglia 13 12 1 13 12 1 M.A. Scarpato 12 12 12 12 P. Pannini 13 11 2 10 3 11 2 R. Cutrì 13 13 13 13 S. Guetta 13 13 13 13 S. Malucchi 12 10 2 12 11 1 S. Mannini 13 12 1 13 12 1 U. Ardovini 13 10 3 12 1 11 2
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Valutazione tutor Nel questionario di gradimento somministrato in itinere è stato chiesto di valutare l’operato del tutor d’aula utilizzando una scala crescente da 1 a 5 per i parametri di: efficienza; capacità di relazionarsi agli allievi; affidabilità; attenzione ai bisogni delle persone; capacità di facilitare il docente; capacità di risolvere problemi pratici. Si riporta la media (media aritmetica) delle valutazioni espresse. Tab. 14 – Valutazione tutor d’aula media Tutor Efficiente 4.9 Relazione allievi 4.9 Affidabile 4.9 Attento ai bisogni 4.9 Capace di facilitare il docente 4.8 Capace di risolvere problemi 4.9 A fine corso è stato valutato dagli allievi sia l’operato del tutor d’aula che del tutor di stage. Come per le valutazioni dei docenti è stato chiesto se i parametri erano soddisfatti “Si”, “No”, “A volte”. Tutor d’aula Capace di Capace di Capace di Attento ai Efficiente relazionarsi Affidabile facilitare il risolvere bisogni agli allievi docente problemi 1 si si si si si si 2 si si si si si si 3 si si si si si si 4 si si si si si si 5 si si si si si si 6 si si si si si si 7 si si si si si si 8 si si si si si si 9 si si si si si si 10 si si si si si si 11 si si si si si si 12 si si si si si si 13 si si si si si si Il tutor di stage ha accompagnato gli allievi sia durante la fase di preparazione sia durante lo svolgimento dello stage mantenendo i contatti con gli allievi e con le strutture ospitanti cercando di conciliare le esigenze di ognuno e facendo rispettare gli obiettivi previsti per questa fase del corso. Ogni allievo ha svolto due esperienze di tirocinio diverse ed il tutor di stage è egregiamente riuscito a attivare e supervisionare le esperienze dei 18 allievi del corso.
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Tutor di stage Capace di Capace di Attento ai Efficiente relazionarsi agli Affidabile risolvere bisogni allievi problemi 1 si si si si si 2 si si si si si 3 si si si si si 4 si si si si si 5 si si si si si 6 si si si si si 7 si si si si si 8 A volte A volte si A volte si 9 si si si si si 10 si si si si si 11 si si si si si 12 si si si si si 13 si si si si si Organizzazione del corso La valutazione sull’organizzazione del corso è stata più che soddisfacente, sia per la programmazione delle lezioni, sia per il luogo, le attrezzature ed i materiali forniti. Ad inizio corso il luogo fisico è stato considerato “non adeguato” da 7 allievi in quanto dalle prime battute del corso è spesso stato evidenziato dal corpo docenti che per creare un ambiente più idoneo allo scambio reciproco e soprattutto per i giochi di animazione sarebbe stato auspicabile un salone con grandi spazi o quantomeno permettere una disposizione dell’aula a cerchio o semicerchio. Col procedere del corso si è visto come in realtà l’aula abbia potuto consentire tutte le attività previste e come un animatore deve anche sapersi adattare agli spazi messi a disposizione sfruttando le caratteristiche di ogni luogo. Il giudizio sull’adeguatezza dell’aula è infatti notevolmente migliorato con procedere del progetto. Il modulo di animazione e stato infatti egregiamente strutturato privilegiando giochi di parole, con i colori, ecc ed è stato comunque possibile organizzare, con la collaborazione del Laboratorio Archimede (sede del corso), una giornata di danze popolari. Gli allievi hanno potuto apprendere come ogni ambiente può essere utilizzato al meglio e compreso che anche nel loro ruolo futuro di animatori dovranno sapersi calibrare in base a quanto potrà esser messo loro a disposizione dalle strutture dove andranno ad operare. Tab. 15 – Gradimento sull’organizzazione del corso Supporti d’aula Orari del corso Luogo fisico Materiali forniti (attrezzature) non adeguato non adeguato non adeguato non adeguato adeguato adeguato adeguato adeguato inizio corso 18 - 11 7 18 - 16 2 in itinere 14 - 11 3 14 - 14 - fine corso 13 - 10 3 13 - 13 -
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ 50 40 30 fine corso in itinere 20 inizio corso 10 0 adeguato adeguato adeguato adeguato adeguato adeguato adeguato adeguato non non non non Orari del corso Luogo fisico Materiali forniti Supporti d’aula Graf. 8 – Gradimento sull’organizzazione del corso Auto-valutazione degli allievi Attraverso l’auto-valutazione, distribuito agli allievi a fine corso, si è potuto verificare la percezione soggettiva rispetto al processo d’apprendimento sviluppato attraverso il percorso formativo ed il livello di consapevolezza rispetto agli obiettivi della formazione. E’ stato chiesto agli allievi quali ritenessero essere gli insegnamenti appresi meglio (ogni allievo poteva rispondere con più di una preferenza). N. 5 allievi hanno indicato: “tutte le materie”. Riportiamo il numero di preferenze indicate per i restanti modulo scelti liberamente dagli allievi: Aspetti Pedagogici Aspetti Psicologici Psicologia della personalità Metodologia delle strutture n. 8 n. 7 Comunicazine integrata Pedagogia interculturale n. 3 n. 2 Aspetti Sociologici Figura professionale, deontologia e contesto Tecniche di Animazione lavorativo n. 1 La disabilità – diversità n. 3 n. 3 Dipendenze Le Cooperative Welfare state n. 1 n. 1 n. 2
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Le materie che gli allievi ritengono di non aver capito sufficientemente o per le quali avrebbero richiesto maggiori approfondimenti sono state: 9 Curriculum e percorsi formativi (n. 1) 9 Excel (n. 1) 9 Welfare state (n. 2) Tutti gli altri allievi non hanno indicato alcun modulo. L’auto-valutazione sull’impegno durante il corso è stata per il 69% giudicata “costantemente alta”, mentre per il 31% “con punte alte e basse”. 100% 75% 50% 25% 0% costantemente con punte alte e globalmente molto scarso alto basse scarso Impegno 69% 31% 0% 0% Graf. 9 – Autovalutazione dell’impegno L’attenzione degli allievi è stata favorita, in base a quanto espresso dagli allievi stessi, da: o Competenza degli insegnanti o Capacità degli insegnanti di catturare l’attenzione o Capacità comunicative degli insegnanti o Rapporto quasi informale con i docenti o Coinvolgimento attivo durante le lezioni o Argomenti o Un buon rapporto tra compagni o La propria motivazione, interesse e predisposizione personali o Utilità degli argomenti trattati o Interesse per nuovi argomenti Ciò che ha talvolta reso difficile la partecipazione sono stati, in base a quanto descritto dagli allievi: o Alcuni argomenti “troppo” teorici o Illuminazione dell’aula o Stanchezza dovuta ad impegni che sono andati ad aggiungersi al corso o Alcuni argomenti poco interessanti Il 92% degli allievi (12 allievi su 13) dichiara di essersi trovato a suo agio con il resto del gruppo, mentre il restante 8% (1 allievo) ha avuto “qualche difficoltà”.
Monitoraggio ________________________________________________________________________________ Dalle osservazioni degli allievi emerge un gruppo d’aula composto da persone molto socievoli, gentili e simpatici, interessate all’ambito sociale, disponibili al confronto personale su vari argomenti. C’è stata una lieve tenenza a creare dei piccoli gruppi ma nel complesso c’è stata una generale collaborazione e disponibilità all’aiuto reciproco. 100% 75% 50% 25% 0% a mio agio con qualche difficoltà molto a disagio relazione tra compagni 92% 8% 0% Graf. 10 – Relazioni con gli altri partecipanti Al termine di questa esperienza la totalità degli allievi dichiara di sentirsi più capace di relazionarsi con le diversità, il 92% di sentirsi più capaci nel capire i problemi degli altri, l’85% più capaci di aiutare gli altri ad affrontare le difficoltà (Graf. 11). 100% 75% 50% 25% 0% capire meglio relazio narmi aiutare gli altri po rre pro po rre idee co ncentrarmi i pro blemi co n la ad affro ntare altro * do mande degli altri diversità le diffico ltà max capacità nel: 69% 62% 77% 92% 100% 85% 23% Graf. 11 – Capacità acquisite al termine del corso * sentirsi più capaci di vedere ed interagire con maggiore coscienza e sufficiente competenza nei vari settori, di avere una maggiore capacità assertiva, capire meglio le emozioni ed elaborarle, ascoltare, ascoltarsi relazionarsi con le diversità.
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