UIL Scuola Molise: Notizie 17 marzo 2020: Didattica a distanza e Emergenza Coronavirus, TFA Sostegno, Concorso IRASE, Borse di studio, Ricorsi e ...

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Data: 17-03-2020 10:51:16

[UIL Scuola Molise: Notizie] 17 marzo 2020: Didattica a
distanza e Emergenza Coronavirus, TFA Sostegno, Concorso
IRASE, Borse di studio, Ricorsi e Ricostruzione di carriera
Concorsi, ecc
UIL Scuola RUA Molise 86100 CAMPOBASSO Via Crispi 1/D-E Notizie del 17 marzo 2020
Tel. 338 8987 029 - 0865 195 6044 (segret. telefonica) Fax 02 301 320 47 -
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Cari tutti,
la situazione di emergenza nel nostro paese impone a tutti di attenerci alle indicazioni che ci
pervengono dagli Organi competenti.
Anche la Uil Scuola Molise si è organizzata in tale prospettiva, come vedete le preoccupazioni
relative al lavoro sono diverse e le richieste di chiarimenti altrettanto.
Da questo momento di criticità privilegeremo i contatti tramite telefono, social, posta elettronica,
skype.
La presenza in sede sarà garantita a Termoli, Campobasso e Isernia previo appuntamento preventivo
per le questioni che non possono essere affrontate tramite i canali su detti.

ATTENZIONE: virus telematico. Riceviamo e trasmettiamo quanto ricevuto.
La Polizia Postale segnala un nuovo caso di phishing, dentro sarebbero contenuti i consigli di
un'esperta dell'Organizzazione mondiale della sanità su come prevenire il Coronavirus, ma una volta
caduti nell'inganno e aperto l'allegato, il malware in agguato all'interno della mail prenderebbe il
possesso di tutti i dati sensibili del computer.
Sarebbe opportuno inviare una mail ai nostri a stare molto attenti del tipo:

“Se ricevi una email su come prevenire il #COVID19 , a firma dottoressa Marchetti, presunta
"esperta" dell'organizzazione mondiale della sanità in Italia, non aprire l'allegato.
È un #malware che cattura dati sensibili, elimina subito la email anche dal cestino.”

SCHEDA UIL SCUOLA >>> DIDATTICA A DISTANZA: SCELTA INDIVIDUALE DEL DOCENTE O
COLLEGIALE DELLA SCUOLA

Intento della scheda è quello di fornire risposte ai numerosi quesiti che ci pervengono, in
particolare:

– quali siano gli obblighi dei docenti;
– le competenze degli organi collegiali;
– i diritti dei supplenti il cui contratto ricade all’interno della sospensione delle attività;
i limiti e le problematiche che a tutt’oggi appaiono irrisolvibili.

          All’interno della scheda Uil Scuola ci sono gli approfondimenti su questi temi:

·   Telelavoro o smart working: una differenza sostanziale
·   Obblighi contrattuali dei docenti
·   Il ruolo della collegialità
·   La libertà di insegnamento da garantire
·   I diritti dei supplenti
·   Limiti e problematiche
LA DIDATTICA A DISTANZA
SCELTA INDIVIDUALE DEL DOCENTE O COLLEGIALE DELLA SCUOLA

Finalità Intento della scheda è quello di fornire risposte ai numerosi quesiti che ci pervengono, in
particolare:
§ quali siano gli obblighi dei docenti;
§ le competenze degli organi collegiali;
§ i diritti dei supplenti il cui contratto ricade all’interno della sospensione delle attività;
§ i limiti e le problematiche che a tutt’oggi appaiono irrisolvibili.

Premessa Lo stato di emergenza determinato dal contenimento del COVID-19, rappresenta una
parentesi
In allegato

DL CURA ITALIA -Turi: Bene, ora serve strategia di medio e lungo respiro - Le misure tampone sulla
scuola entrano nel decretone.
Il decreto è un fatto positivo. Avremmo una bussola da offrire. Il ministero dell'Istruzione deve
abbandonare la navigazione a vista e dotarsi di una strategia complessiva coerente.

«Una prima risposta alle difficoltà degli italiani» così il presidente del Consiglio Conte ha definito le
misure del DL Cura Italia varate oggi.

La situazione di emergenza sanitaria per la scuola è difficile e problematica perché si deve
reinterpretare il senso di comunità che ne è alla base – sottolinea il segretario generale della Uil
Scuola, Pino Turi - e perché è scandita da impegni che, seppure con misure di emergenza, vanno
condivise, in modo coerente e strategico, dai livelli regionali a quelli di singola scuola.

. Le misure poste in atto rappresentano una prima risposta che si offre al Paese nel suo insieme. Per
la scuola vorremmo che ci fosse una rotta precisa da percorrere.
Gli 85 milioni stanziati come andranno a studenti e scuole? Serviranno alle società di progettazione o
aiuteranno quanti sono in situazioni geografiche, economiche di difficoltà?
Altri milioni saranno destinati alla sanificazione delle aule. Ci sembra un passaggio fondamentale. A
chi toccherà questa procedura?

Sono domande di buon senso, alle quali saremmo anche in grado di rispondere se, in una situazione
di emergenza come quella che stiamo attraversando, ci fosse stata l’esperienza e la maturità per
apprezzare il valore di un serio confronto. Eppure i sindacati scuola, fin dall’inizio unitariamente,
hanno dato prova di serietà e collaborazione.

Non è il momento di guardare indietro, serve ora mettere una dopo l’altra le tessere di un puzzle che
per la scuola rappresenta chi ci lavora, chi studia, le famiglie. L’intera comunità scolastica che è
specchio della comunità nazionale.

Siamo grati delle professionalità mostrata da tutti i lavoratori e siamo rassicurati dal fatto che,
anche in una situazione estrema – continua Turi - il contratto nazionale di lavoro della scuola ha
dimostrato di sapere tutelare i lavoratori, anche quelli precari.

La realtà delle nostre scuole ha mostrato quanto fossero sbagliati i preconcetti sull'obbligo della
formazione: i docenti hanno dimostrato, senza avere alcun obbligo, di saper trovare voglia e mezzi
per formarsi per offrire ai propri ragazzi il senso di comunità e la loro vicinanza.

In questi giorni più che mai, occorre dare una bussola alla comunità educante, istruzioni che vadano
nella medesima direzione. Siamo certi che chiarezza e puntualità saranno essenziali. Per questo ci
stiamo impegnando a dare, in tutti i modi possibili, informazioni oggettive e indicazioni pratiche per
superare questa delicata fase che merita unità e non divisione.

Stanziati 85 milioni per supportare la didattica a distanza,
43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici. Salvaguardati i posti dei supplenti.

Previste, nel pacchetto del decreto, ulteriori misure per il lavoro agile nella Pubblica
Amministrazione, che consentiranno ad esempio ai dirigenti scolastici di organizzare le attività da
remoto e lasciare le scuole aperte solo per le attività “indifferibili”.

Fino alla ripresa delle lezioni sarà possibile limitare al massimo le aperture degli edifici.

La presenza del personale ATA (Ausiliario, tecnico, amministrativo), sarà prevista solo nei casi di
stretta necessità, che saranno individuati dai dirigenti scolastici stessi.

Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Previsti, poi, 85 milioni per il sostegno alla didattica a distanza.

Stanziati 43,5 milioni per la pulizia straordinaria degli ambienti scolastici al momento del rientro,
risorse che le scuole potranno utilizzare per acquistare materiali per le pulizie, ma anche saponi e
gel igienizzanti. Garantita la salvaguardia delle supplenze brevi: nessuno perderà il posto.
Principali Misure del Decreto-Legge Covid Ter del 16 marzo 2020 :

PROROGA DOMANDA NASPI E DISCOLL I termini di presentazione di domanda di disoccupazione
NASPI e DISCOLL sono ampliati da sessantotto a centoventotto giorni.

LAVORO AGILE il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa
nelle pubbliche amministrazioni.

PERMESSI RETRIBUITI L. 104/1992 Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da
contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è
incrementato di ulteriori complessive dodici giornate per ciascuno dei mesi di marzo e aprile 2020.

PREMIO LAVORATORI DIPENDENTI Ai titolari di redditi di lavoro dipendente che possiedono un
reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo
2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di
giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese.

SOSPENSIONE TERMINI VERSAMENTI CONTRIBUTI Sono sospesi i termini relativi ai versamenti
dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria dovuti dai
datori di lavoro domestico in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020.

CONGEDO E INDENNITÀ PER I LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO, NONCHÉ
DEL SETTORE SANITARIO PRIVATO ACCREDITATO A decorrere dal 5 marzo 2020, i genitori
lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato accreditato hanno diritto a fruire di un congedo
dal lavoro indennizzato.
L’erogazione dell’indennità, nonché l’indicazione delle modalità di fruizione del congedo sono a cura
dell’amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro

PROROGA TERMINI DECADENZIALI DI PREVIDENZA E ASSSISTENZA A decorrere dal 23 febbraio
2020 e sino al 1° giugno 2020 il decorso dei termini di decadenza relativi alle prestazioni
previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’INPS e dall’INAIL è sospeso di diritto.

ART. 19 (Misure urgenti in materia di pubblico impiego)

1. Il periodo trascorso in malattia o in quarantena con sorveglianza attiva, o in permanenza
domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, dai dipendenti delle amministrazioni di cui all’articolo
1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dovuta al COVID-19, è equiparato al
periodo di ricovero ospedaliero.

2. All’articolo71,comma1,deldecreto-legge25giugno2008,n.112,convertito,conmodificazioni, dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133, al primo periodo, dopo le parole “di qualunque durata,” sono aggiunte
le seguenti: “ad esclusione di quelli relativi al ricovero ospedaliero in strutture del servizio sanitario
nazionale per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza (LEA),”.

3. Fuori dei casi previsti dal comma 1, i periodi di assenza dal servizio dei dipendenti delle
amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, imposti
dai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da COVID-19, adottati ai sensi
dell’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, costituiscono servizio prestato a
tutti gli effetti di legge. L’Amministrazione non corrisponde l’indennità sostitutiva di mensa, ove
prevista.

ART. 32 (Conservazione validità anno scolastico 2019-2020)

1. Qualoraleistituzioniscolastichedelsistemanazionaled’istruzionenonpossonoeffettuarealmeno 200
giorni di lezione, a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, l’anno scolastico 2019- 2020
conserva comunque validità anche in deroga a quanto stabilito dall’articolo 74 del decreto legislativo
16 aprile 1994, n. 297. Sono del pari decurtati, proporzionalmente, i termini previsti per la validità
dei periodi di formazione e di prova del personale delle predette istituzioni scolastiche e per il
riconoscimento dell’anzianità di servizio.

ART. 84 (Rinviati tutti i concorsi della scuola)
Il decreto sospende lo svolgimento dei concorsi anche nella scuola fino al mese di maggio.
La sospensione è di 60 giorni, a prevederlo è l’art. 84 a decorrere dall’ entrata in vigore del decreto.
La data del 30 aprile prevista da “Milleproroghe” per la pubblicazione dei bandi di concorso nella
scuola slittera’ di 60 giorni.

NOTE: I bandi per il concorso straordinario e quello ordinario nella scuola secondaria, dovranno
essere banditi insieme, ma manca ancora il parere consultivo del CNPI.
Lo slittamento delle procedure concorsuali all’inizio dell’estate, ridurrà al lumicino la possibilità che
i primi vincitori del concorso speciale nella scuola secondaria di primo e secondo grado possano
essere nominati il prossimo primo settembre.
“Garantita la salvaguardia dei supplenti brevi. Nessuno perderà il posto“, ha affermato il
Ministro Lucia Azzolina che afferma: “tutelare i supplenti, cioè i precari con contratti di supplenza
breve, potranno essere prorogati i loro contratti perché abbiamo bisogno dei supplenti che
continueranno a fare la didattica a distanza e quindi non perderanno il loro posto di lavoro”.

Didattica a distanza, Azzolina: i dirigenti scolastici hanno l’obbligo e i poteri per farla attuare dai
docenti

Nei giorni di sospensione dell’attività didattica e di chiusura di molte scuole, a seguito
dell’emergenza da Coronavirus, la didattica a distanza verrà garantita dai dirigenti scolastici. Lo ha
detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante la diretta facebook di commento
all’https://www.tecnicadellascuola.it/coronavirus-il-governo-approva-il-decreto-cura-italia

La ministra: lo dice la Costituzione

Dalla ministra, quindi, giunge un chiaro messaggio su un dovere di controllo dell’operato dei
docenti, da parte dei capi d’istituto, che farà discutere non poco: se è vero, infatti, che i dirigenti
hanno l’obbligo di organizzare l’attività didattica, secondo diversi sindacalisti questa va intesa solo
come formazione in presenza, tradizionale, mentre non la sua attuazione telematica andrebbe
considerata solo a livello volontario.

“Avete quest’obbligo – ha detto invece la titolare del dicastero dell’Istruzione, rivolgendosi ai DS, ce
l’avete sulla base dell’articolo 34 della Costituzione, che tutti noi dovremmo tenere nel cuore, il
quale riguarda il diritto all’istruzione dei nostri studenti.

Questo diritto deve essere rispettato”.

Rivolgendo “un appello ai dirigenti scolastici”, Azzolina ha detto: “Voi sì che siete i comandanti della
nave, adesso avete una responsabilità fondamentale: garantire che l’attività didattica a distanza
venga effettuata”.

“Abbiamo messo milioni di euro per arrivare a quegli studenti che si trovano in condizioni
economiche più svantaggiate, affinché anche loro possano avere un device e fare didattica a
distanza. Adesso sta a voi, dirigenti scolastici, garantire il diritto all’istruzione”.

Perchè lo smart working è un dato di fatto.

La ministra ha elencato, quindi, i motivi per cui i dirigenti scolastici non debbono meravigliarsi di
sorvegliare l’andamento della didattica on line: “non avete bisogno di fare domande sullo smart
working. Ho superato il concorso come dirigente scolastico e voi lo sapete meglio di me, perché lo
avete superato anni fa.

Abbiamo il decreto legislativo 165 del 2001, che vi dà autonomi poteri di direzione, di coordinamento
e di organizzare scolastica secondo criteri di efficienza e efficacia”.

Azzolina cita anche “il Ccnl, area V 2002-2005, per cui il dirigente organizza autonomamente i tempi
e modi della propria attività, correlandola in modo flessibile alle esigenze dell’istruzione scolastica; il
Ccnl area dirigenziale istruzione e ricerca 2016-18, per cui il dirigente conforma la sua condotta al
dovere costituzionale di servire la Repubblica con impegno e imparzialità. Potremmo continuare
all’infinito. Mi fido ciecamente di voi”.

Nella diretta facebook delle ore 17,30 del 16 marzo 2020, mandata in onda dalla Ministra Lucia
Azzolina sul suo profilo facebook, per quello che riguarda la possibilità per il personale ATA di
lavorare da casa, la responsabile del Ministero dell’Istruzione dice:

“Il Ministro dell’Istruzione, potrà sembrarvi strano ma è cosi, non ha il potere di chiudere le scuole,
lo dico per farvi capire che la scuola fa parte della Pubblica Amministrazione e il Ministro
dell’Istruzione, secondo i poteri che ha, ha dato mandato al medesimo Ministero per scrivere una
nota che limitasse il più possibile la presenza del personale Ata nelle scuole, questa era la cosa che il
Ministro dell’Istruzione poteva fare.

Per ampliare meglio questo discorso era necessaria una norma da parte della Pubblica
Amministrazione, perché la scuola rientra nella Pubblica Amministrazione, ed è cosi che iniziato un
confronto con la Ministra Dadone per fare si che questa norma primaria il Ministero della Pubblica
Amministrazione potesse scriverla, questa norma primaria avrebbe favorito ancora di più il lavoro
agile riducendo quindi a nulla la presenza del personale scolastico nelle scuole è stata approvata
stamattina in Consiglio di Ministri.

La norma approvata prevede che il Ds possa organizzare il lavoro a distanza, per cui i collaboratori
scolastici, grazie alla norma che è stata approvata stamattina, potranno restare a casa, anche i
tecnici di laboratorio potranno restare a casa dando supporto sulla didattica a distanza, la stessa
cosa l’assistente amministrativo potrà lavorare da casa per far si che il lavoro dell’Amministrazione
delle Istituzioni scolastiche potrà andare avanti. Solamente le attività indifferibili dovranno essere
svolte a scuola in presenza garantendo tutti i protocolli di sicurezza”.
Cig per tutti, stop tasse e mutui casa, congedi familiari e autonomi: le principali misure del decreto
Sono queste alcune delle misure contenute nel nuovo decreto legge, che ha ottenuto il via libera del
Governo. Il provvedimento è atteso per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale di Andrea Carli e
Andrea Gagliardi (su Il Sol 24Ore)
Coronavirus, aiuti per l'economia: la conferenza stampa di Conte
Via libera del Consiglio dei ministri al cosiddetto “Decreto Cura Italia”. Un provvedimento corposo
ad ampio raggio, con interventi di sostegno per famiglie e imprese, ma anche medici e lavoratori.
Un’iniezione di sostegno all’economia da circa 25 miliardi; finanziamenti mobilitati per 350 miliardi.
Il provvedimento è atteso oggi in Gazzetta ufficiale.
Tra le misure che rientrano nel pacchetto, stando al testo giunto sul tavolo del Governo: i congedi
speciali pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi,
con figli piccoli a casa da scuola
per https://lab24.ilsole24ore.com/coronavirus-italia-tutto-quello-che-ce-da-sapere/.
Rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico. Stop ai licenziamenti per due mesi.
Cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori mentre agli autonomi sarà riconosciuta una
indennità una tantum di 600 euro per il mese di marzo. E poi ancora sospensione delle rate del
mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche alle partite Iva, senza necessità di
presentare l’Isee.
Nel pacchetto per famiglie e imprese travolte dall’emergenza sanitaria anche il congelamento di
tutti i versamenti di imposte e contributi del 16 marzo almeno per una settimana. Scatterà poi una
proroga lunga dei versamenti di Iva, ritenute e contributi sulla base del fatturato e non più solo per
alcune filiere.
https://www.ilsole24ore.com/art/congedi-famigliari-sostegno-reddito-stop-fisco-e-contributi-cosa-c-e-
decretone-anti-coronavirus-ADvBLCD Una pioggia di provvedimenti.
Congelati Iva, ritenute e contributi per tutti
Il provvedimento - il quinto decreto legge della serie - è dunque solo l’ultimo atto. Anche in questo
caso l’obiettivo è garantire liquidità a famiglie e aziende che da giorni devono fare i conti con questa
emergenza sanitaria.
Il primo passo in questa direzione prevede che tutti gli adempimenti fiscali e contributivi in scadenza
oggi 16 marzo siano sospesi per tutti i contribuenti. L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo.
Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi (si
veda Il Sole 24 Ore del 16 marzo). Per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva
annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio.
Con pagamento in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate. Il decreto rinvia poi al 30
giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall'effettuazione delle
ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale, che ricadono
dall'8 marzo al 31 maggio 2020.
È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva. Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei
dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.

Congedi genitori al 50% retribuzione
Nel pacchetto anche misure per le famiglie. Arrivano i congedi per i genitori che hanno figli sotto i
12 anni costretti a casa dalla chiusura delle scuole. I congedi “speciali” saranno validi dal 5 marzo
per tutti i dipendenti. L’indennità sarà di massimo 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà non
contemporaneamente, e sarà pari al 50% della retribuzione.
Nessun limite di età in caso di figli disabili. Sarà poi riconosciuto un congedo speciale non retribuito
ai dipendenti con figli tra 12 e 16 anni. In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori
dipendenti con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i voucher baby-sitter. Il bonus per l’acquisto
di servizi di baby-sitting è previsto «nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato
mediante il libretto famiglia». Il voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e
ricercatori.
Rinvio del pagamenti dei contributi Inps per il lavoro domestico
È di aiuto delle famiglie il rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico (le
collaboratrici familiari, Colf). Il pagamento dei contributi Inps in scadenza dal 23 febbraio al 31
maggio infatti potranno essere pagati dopo il 10 giugno. Il pagamento sarà al netto di sanzioni e
interessi.
Stop mutui casa, anche autonomi
Nel provvedimento anche la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà,
estesa anche agli autonomi. In questo secondo caso, la sospensione è prevista per le partite Iva che
come conseguenza della crisi autocertifichino di aver perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio
2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all'ultimo trimestre 2019.
La misura, che sarà in vigore per 9 mesi come estensione di quanto già prevede il Fondo Gasparrini,
non prevede obbligo di presentare l’Isee e sarà finanziata con 500 milioni.
Nei prossimi due mesi vietato licenziare
Per i prossimi due mesi le aziende non potranno licenziare sulla base del “giustificato motivo
oggettivo” (crollo ordini, chiusura di un reparto per casi di contagio eccetera).
Cassa integrazione in deroga per tutti fino a nove settimane
Al contempo il Governo mette sul piatto quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Torna la
cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5
dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio
assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale.
Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito
in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. Sempre
sul fronte ammortizzatori, un'altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta
una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure
d’accesso.
24 giorni in più in 2 mesi permessi 104
Chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi.
I permessi previsti dalla legge 104 potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che
nel mese di aprile.
A marzo premio 100 euro a chi lavora in sede
È previsto poi un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e
privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagni non
più di 40mila euro l'anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in
via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il
conguaglio di fine anno.
Proroga a giugno indennizzo risparmiatori
Più tempo per presentare le domande al Fondo di indennizzo per i risparmiatori danneggiati dalle
crisi bancarie. La bozza del decreto sul tavolo del Consiglio dei ministri prevede uno slittamento dal
18 aprile al 18 giugno del termine ultimo in cui presentare l’istanza e garantisce anche un anticipo
del 40% dell’indennizzo concordato per chi ha la pratica già conclusa.
Quasi tre miliardi per le pmi ….
Newco pubblica per Alitalia
Il decreto dà il via libera alla creazione di una Newco pubblica per Alitalia. Vengono stanziati 200
milioni per il Fondo di solidarietà per il settore aereo. Queste risorse andranno a finanziare gli
ammortizzatori sociali, inclusi quelli per Air Italy.
Fondi alle imprese per produrre mascherine ….
Si potranno requisire alberghi e macchinari ….
320 medici e infermieri militari in più ….
Commissario straordinario coordina misure sanitaria ….
Per chi può essere interessato, la redazione di Repubblica offre un nuovo strumento per questi
giorni complicati. La newsletter Restando a casa ci accompagnerà con una selezione di proposte per
il "tempo ritrovato": libri, film, serie tv, playlist musicali, giochi, tutorial, video e letture d'autore.

Chi vorrà ricevere la newsletter deve iscriiversi seguendo questo link.

Restiamo a casa insieme!

Mettiamo in... disordine!

Lo scrittore Paolo Di Paolo invita a riprendere possesso dei nostri spazi di domicilio forzato, pieni di
scartoffie e oggetti dimenticati. Per "fare disordine" e ripercorrere anche grazie ai biglietti del
cinema o ai libri pescati e non letti i nostri passi recenti. Magari fatti troppo di fretta,
distrattamente. Eppure pieni delle nostre storie.

Restare in forma con un’app

Palestre chiuse uguale fisico che si rilassa. Ma non è necessariamente così. Il fitness oggi può essere
anche una attività domestica attraverso le applicazioni per smartphone e tablet, che permettono di
seguire corsi e allenamenti da remoto.

Una delle opzioni più interessanti è quella offerta, gratuitamente, dalla catena di palestre McFIT col
marchio partner Cyberobics, che hanno deciso di rendere l'accesso ai contenuti dell'app Cyberobics
totalmente libero per tutta la durata dell'emergenza Coronavirus.

Il DPCM dell’11 marzo non ha previsto nulla di specifico per la Scuola rispetto a quanto già disposto
con la nota del MI del 10 marzo che rimane al momento il punto di riferimento in merito
all’organizzazione del lavoro all’interno delle scuole (contingenti minimi, turnazioni, lavoro agile
ecc.).

Tuttavia il DPCM dell’11 marzo rimarca, per tutte le Pubbliche Amministrazioni, l’utilizzo del lavoro
agile in via ordinaria e ricorda che l’attività in presenza è dovuta solo per le attività indifferibili che
garantiscano i servizi minimi.

In particolare l’articolo 1, punto 6) del DPCM dispone:
6) Fermo restando quanto disposto dall’art. 1, comma 1, lettera e), del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione
dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle
prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi
individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81
e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza.

Questo vuol dire che il Dirigente Scolastico deciderà con propria determina, anche in deroga alle
norme sopra richiamate, avendo due punti di riferimento:
1) cognizione del momento e della situazione di emergenza che stiamo attraversando;
2) molto buon senso.
Coronavirus online pagina MIUR dedicata e Faq
Segnaliamo il link https://www.istruzione.it/coronavirus/index.shtml a proposito della nuova pagina
MIUR dedicata alle informazioni, faq e normativa sulla gestione del nuovo coronavirus.

“Salviamo la nostra terra”: in allegato il bando di concorso corredata dal modello di domanda per la
partecipazione allo stesso. Chiediamo di far circolare il bando tra i docenti e gli allievi ai fini della
partecipazione.
Gentile Dirigente,
la presente per comunicarLe che, causa sospensione delle lezioni, domanda di partecipazione ed
elaborati relativi al 1° Concorso “Salviamo la nostra terra” potranno essere consegnati -o comunque
fatti pervenire- entro il giorno 08 aprile 2020.
Con preghiera di comunicare la presente proroga ai docenti dell’Istituto da Lei diretto, pur nelle
difficoltà del momento.
Si ringrazia e si augura buon lavoro.
Bando 1° Concorso “Salviamo la nostra terra”
TEMA

L’IRASE, sezione provinciale di Campobasso, intende celebrare l’Earth Day (Giornata della Terra)
il 22 aprile 2020 nel suo 50°Anniversario attraverso il Concorso dal titolo “Salviamo la nostra
terra” bandito per gli studenti degli Istituti di ogni ordine e grado della regione Molise.
L’obiettivo prioritario è quello di sensibilizzare le giovani generazioni alla conoscenza delle
tematiche che mirano alla conservazione delle risorse naturali della Terra.
….. omissis ….

3. L’iscrizione al concorso dovrà essere effettuata inviando l’allegata domanda di partecipazione
dal docente responsabile dal 16 dicembre 2019 al 08 aprile 2020 via mail all’indirizzo di posta
elettronica campobasso@irase.it . Verrà inviata ricevuta.
TERMINI DI SCADENZA

4. Gli elaborati –previa iscrizione come indicato al punto 1 e 2– dovranno essere spediti o consegnati
entro il 08 aprile 2020 (farà fede il timbro postale, a mano entro le ore 12) all’indirizzo:
IRASE c/o UIL Scuola RUA – Via Crispi n° 1/D-E – 86100 Campobasso
Il plico dovrà contenere l’elaborato accompagnato dall’originale del modulo di partecipazione,
entrambi firmati e contrassegnati anche con il timbro dell’Istituto Scolastico.
Il Presidente dell’IRASE Sezione di Campobasso
          Prof.ssa Mariagrazia LIBERATOSCIOLI

Coronavirus, lavoro agile: modulistica
In questo periodo di emergenza, al fine di fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus (Covid-19)
e per coordinare le azioni di tutte le istituzioni, lo Stato lavora incessantemente emanando diverse
disposizioni normative.
Tra le misure di contenimento del COVID-19, previste dai vari DPCM e dalle successive circolari di
Funzione Pubblica e Ministero dell'Istruzione, c'è anche il ricorso al cd. "lavoro agile".
Tra le conseguenze derivanti dall’emergenza figura quindi anche il ricorso -oramai diffuso- allo
“smart working”, il cosiddetto “lavoro agile”.
Infatti, le istituzioni, per arginare il contagio, invitano ad utilizzare il ‘lavoro agile’, come modalità di
lavoro flessibile per i dipendenti delle PA, con un occhio di riguardo per i dipendenti affetti da
patologie pregresse, che usano i trasporti pubblici o che hanno carichi familiari ulteriori connessi
alle eventuali chiusure di asili e scuole dell’infanzia.
Da ultimo, la circolare M.I. 279 dell'8/03/2020 così scrive: "I dirigenti scolastici organizzano le
attività necessarie concernenti l'amministrazione, la contabilità, i servizi tecnici e la didattica,
avvalendosi prevalentemente (per quanto possibile) della modalità a distanza, secondo le modalità
semplificate previste dalla Nota 6 marzo 2020, n. 278”.

In proposito, abbiamo proposto quattro fac simili utili per le scuole: (Circolare informativa per il
personale, Richiesta da parte del personale di ricorrere al "lavoro agile”, Foglio firma e Accordo
individuale).

Tutela della salute e della sicurezza sono oggi un’assoluta priorità Alla luce del numero rilevante dei
contagi e dell’invito pressante ed urgente a limitare ogni spostamento delle persone, riteniamo che i
dirigenti scolastici debbano, senza alcun indugio, … IN ALLEGATO

Coronavirus - La Funzione pubblica: Smart Working «obbligato» per tutte le Pa

L'emergenza Coronavirus archivia la lunga fase sperimentale dello smart working. Parola del
ministero della Funzione pubblica, nella circolare 1/2020 firmata dalla ministra della Pa Fabiana
Dadone. In seguito al primo decreto sul Coronavirus, si legge nella circolare, «è superato il regime
sperimentale» ed entra «a regime» l’obbligo per gli enti pubblici «di adottare misure organizzative»
per permettere ai dipendenti di effettuare davvero il lavoro agile.

Bandi di concorso pubblici: novità in materia di trasparenza
Nel modulo "In pratica il Pubblico Impiego" la guida operativa "Relazioni con il pubblico" è stata
aggiornata alla luce delle modifiche che la legge di bilancio 2020 (L. n. 160/2019) ha apportato
al D.Lgs. n. 33/2013 in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da
parte delle pubbliche amministrazioni.
In particolare, il comma 145 modifica l’art. 19 del decreto trasparenza, in materia di bandi di
concorso: per quanto concerne le selezioni pubbliche, le pubbliche amministrazioni, fermi restando
gli altri obblighi di pubblicità legale, sono tenute a pubblicare i bandi di concorso per il
reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione, nonché i criteri di valutazione
della Commissione, le tracce delle prove e le graduatorie finali, aggiornate con l'eventuale
scorrimento degli idonei non vincitori.
Il comma 163 ha altresì modificato l’art. 46 del decreto, per ciò che riguarda la disciplina relativa
alla responsabilità derivante dalla violazione delle disposizioni in materia di obblighi di
pubblicazione e accesso civico.

Parte la Carta famiglia, platea più ampia
Dopodomani sarà possibile chiedere la Carta famiglia per i genitori con almeno tre figli conviventi
sotto i 26 anni, anche adottivi, in tutto 939mila nuclei familiari secondo Istat. Il portale per il rilascio
www.cartafamiglia.gov.it andrà online il 18 marzo e, a causa dell'emergenza da coronavirus, nelle
settimane successive lo strumento verrà esteso per il 2020 a tutte le famiglie con figli (anche uno
solo) e consentirà l'accesso a sconti e riduzioni tariffarie.
Via libera alle domande del bonus bebè 2020
Via libera alle domande del bonus bebè, edizione 2020. La presentazione è possibile dal web, tramite
Contact center o tramite Patronati. Serve un'istanza autonoma per ogni figlio nato, adottato o in
affidamento preadottivo. Per gli eventi avvenuti fino a ieri, il termine di 90 giorni che garantisce
l'erogazione del bonus dal primo mese (altrimenti dal mese di presentazione della domanda) è
fissato al 9 giugno (decorre, cioè, dall'11 marzo). Lo spiega l'Inps nel messaggio n. 1099/2020. Da
quest'anno il bonus spetta a tutte le famiglie in presenza di un figlio nato, adottato o in affido
temporaneo tra il 1° gennaio e 31 dicembre 2020.

Accesso alla pensione anticipata: prorogata al 31 dicembre 2019 l'"Opzione donna"

L’art. 1, comma 476, L. 27 dicembre 2019, n. 160 (Legge di bilancio 2020) ha previsto la proroga di
un ulteriore anno della possibilità di accedere al pensionamento, a condizione che si opti per la
liquidazione della pensione con le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal D.Lgs. 30
aprile 1997, n. 180 per le lavoratrici che abbiano maturato i requisiti prescritti entro il 31 dicembre
2019, in luogo del 31 dicembre 2018.

Serpeggia il concetto per il quale lo Stato italiano nella storia recente non avrebbe fatto altro che
tagliare i finanziamenti alla Sanità pubblica e anche alla Pubblica Istruzione, Università e Ricerca.

Ma quello che è poco chiaro ai nostri concittadini è che lo Stato siamo noi: il popolo, il territorio e le
regole giuridiche di convivenza civile. E se lo Stato ha dovuto togliere finanziamenti ai servizi
pubblici non è certo per una visione politica, destra, sinistra, ideologica o post-ideologica.

Più semplicemente mancavano e mancano all’appello ogni anno circa 109 miliardi di euro: primi in
Europa riguardo il tasso di evasione fiscale.

Il nostro è un problema culturale che si trascina da moltissimi anni e non accenna a ridursi.
Nell’immane tragedia del Coronavirus forse è possibile trarne qualche insegnamento.

Ci si potrebbe trovare d’accordo con quanto sosteneva l’allora Ministro dell’economia e delle
finanze, Tommaso Padoa Schioppa (2007): “Le tasse sono una cosa bellissima”.

Difatti è grazie alle tasse bellissime che molte persone affette da COVID-19 e non solo, oggi in Italia,
possono curarsi, e nella stragrande maggioranza dei casi, guarire.

Tra essi vi sono sicuramente anche diversi concittadini evasori che, grazie alla Sanità pubblica ed a
tutti i cittadini onesti che pagano per intero i contributi fino all’ultimo euro, si giovano delle apposite
cure.

Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera - VINCHIATURO
Sono aperte le iscrizioni al Corso Serale di Istruzione per Adulti per l’a.s. 2020-21 per il
conseguimento del
Diploma Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera

● 3 periodi didattici
● 3 indirizzi: Enogastronomia – Sala e vendita – Accoglienza Turistica
● Possibilità di riconoscimento crediti per abbreviare il percorso
IL PERCORSO È RIVOLTO
o Agli adulti, anche stranieri in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di Istruzione
o A chi ha interrotto qualsiasi percorso di studi
o A chi ha già un diploma e vuole riqualificarsi o arricchire il proprio curriculum
OPPORTUNITÀ
o Inserimento immediato nel mondo del lavoro
o Accesso a tutte le facoltà universitarie
o Insegnamento/Libero professionista
o Partecipazione a concorsi pubblici
PER ULTERIORI INFORMAZIONI CHIAMARE il 0874 340 109 oppure 348 4129 215

Supplenza e pagamento del sabato e della domenica

Il supplente con nomina da lunedì a venerdì compreso si assenta il venerdì per adesione ad uno
sciopero. Ha diritto ugualmente al pagamento del sabato e la domenica perché lo sciopero è
considerato servizio?

   L’art. 40, comma 3 del CCNL 2007 recita, tra l'altro:

[...] Nell’ipotesi che il docente completi tutto l’orario settimanale ordinario, ha ugualmente diritto al
pagamento della domenica ai sensi dell’art. 2109, comma 1, del codice civile.

L'ARAN ha poi precisato che, previo completamento dell'orario settimanale, deve essere pagato
anche il sabato:

     Al docente supplente va retribuita la sola giornata festiva della domenica o anche quella del
sabato, anche se non lavorativa?
A condizione che il docente supplente abbia svolto tutto l’orario settimanale proprio del docente
titolare che va a sostituire, va retribuita non solo la giornata festiva della domenica, ma anche la
giornata del sabato, ancorché non lavorativa.

Può capitare che il supplente con contratto dal lunedì al venerdì si assenti per motivi di salute o altri
motivi, anche non retribuiti, oppure che all'interno del contratto ci sia una festività (es. 1°
maggio): in questi casi l’eventuale assenza non incide sul pagamento del sabato e della domenica,
perché compresa nel contratto sottoscritto (per intera settimana e orario intero).

A maggior ragione lo sciopero non fa venir meno la prestazione lavorativa, considerato anche che i
periodi di astensione da lavoro per sciopero non costituiscono interruzione del rapporto di impiego e
neppure interrompono il trattamento previdenziale e assistenziale (Circolare MIUR n. 312/1989).

NEWS UIL
Pensioni: Proietti, ci vuole flessibilità più diffusa dai 62 anni
Scuola: sindacati proclamano sciopero per i precari il 17 marzo. Int. P. Turi (Uil Scuola)
Pa: sindacati, non trattiamo rinnovo contratti senza risorse
https://urlsand.esvalabs.com/?u=http%3A%2F%2Fwww.uil.tv%2Fwebtv%2Fdefault.asp%3FID_Video
Link%3D5559e=33dd8ee9h=210ceb82f=np=y
OPPURE copia e incolla per vedere il video: http://www.uil.tv/webtv/default.asp?ID_VideoLink=5559

PIATTAFORMA ON LINE DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER DOCENTI primaria-secondaria e
TFA sostegno
Info: campobasso@irase.it
In allegato il patto formativo da restituire, se interessati, regolarmente sottoscritto.
E’ necessario inviare una mail contenente i dati personali come da far-simile.
Il pagamento può essere effettuato anche a mano (luoghi ed orari li troverete in calce alla presente)
insieme alla consegna di copia del patto regolarmente sottoscritto.
Può essere effettuato anche tramite bonifico bancario intestato a:
IRASE Sezione di Campobasso IBAN: IT 33 A 02008 03813 000010491634 c/o UNICREDIT
Il personale di ruolo può utilizzare -per pagare- anche il “bonus”.               PASSAPROLA

Slittano i Concorsi Scuola? Riunione CSPI rinviata a data da destinarsi.
I Concorsi Scuola sono già in ritardo, per il momento a causa della mancata riunione del CSPI, il
Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Infatti tale ente si sarebbe dovuto riunire questa mattina alle 10.30, ma a causa delle restrizioni sul
Coronavirus l'Assemblea plenaria è stata rinviata "a data da destinarsi".
I bandi di concorso potranno essere pubblicati solo dopo il parere ufficiale del CSPI, così come
affermato dalla Ministra Azzolina.
L’intervento del Cspi è fondamentale anche per i difficili rapporti instauratisi tra sindacato e
ministero, in merito alle diverse problematiche emerse in particolare sul concorso straordinario.
Sembra quindi molto molto difficile che si rispettino le tempistiche fissate dal decreto Milleproroghe,
dove si prescriveva di far uscire i bandi - sia per la scuola secondaria che per infanzia e primaria -
entro la fine di aprile 2020.

La scuola è viva: una grande prova di resilienza
Tutti riconoscono, con sorpresa di molti, che la risposta della scuola italiana (come per altri versi
quella della società nel suo complesso) alla sospensione delle consuete attività didattiche non è
quella della disperazione, e neanche della rassegnazione.
L’intensità e il fervore che caratterizzano lo sforzo, in atto in moltissime scuole, di mantenere vivo e
vitale il rapporto tra gli insegnanti e i loro alunni, la rapida diffusione della didattica online e la
disponibilità all’aiuto reciproco tra scuole, documentata anche dal successo dell’iniziativa di
Tuttoscuola #LaScuolaAiutaLaScuola, dimostrano che esistono le precondizioni per compensare
almeno in parte i milioni di ore d’aula che si sono finora persi e quelli che si perderanno nelle
prossime settimane, sempre che le scuole possano riaprirsi il prossimo 6 aprile. In tutto 75 milioni di
ore di lezione
(https://www.tuttoscuola.com/emergenza-coronavirus-scuole-chiuse-fino-al-15-marzo-verranno-perse-
oltre-23-milioni-di-ore-di-lezione-ma-la-didattica-a-distanza-potrebbe-salvarne-almeno-2-milioni/).
Ma non si stanno muovendo soltanto le scuole. Il Ministero dell’istruzione, tramite una nota
ministeriale inviata il 13 marzo ai direttori generali degli USR, ai dirigenti scolastici e ai docenti a
firma di Giovanna Boda –capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali e
responsabile del ‘Coordinamento task force Emergenze Educative’– ha dato notizia di aver attivato
sul suo sito una sezione dedicata alla Didattica a distanza
(https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html), nella quale le scuole possono
trovare un elenco di piattaforme gratuite realizzate appositamente per le scuole che permettono agli
insegnanti di gestire le attività di classe a distanza attraverso qualsiasi computer o dispositivo
mobile, una serie di strumenti di cooperazione, modelli di scambio di buone pratiche e gemellaggi
fra scuole, webinar di formazione ed esempi di contenuti multimediali per lo studio.

Scuole chiuse, l’84% dei docenti adotta la didattica a distanza di Eugenio Bruno
Gli insegnanti italiani raccolgono la sfida della didattica digitale. Da Nord a Sud. Dalle elementari
alle superiori. Privilegiando, per un ora, una forma più “basica” di e-learning, incentrata soprattutto
sul registro elettronico. Senza tuttavia rinunciare a sperimentare videoconferenze e call dal vivo.
A dirlo è un’indagine dell’Osservatorio Alkemy – Il Sole 24 Ore, effettuata tra l’11 e il 12 marzo su un
campione di docenti di scuola primaria e secondaria alle prese con la sospensione delle lezioni in
tutta Italia. Tutto ciò mentre il governo si prepara, con il decreto in arrivo nelle prossime ore, ad
aprire un “ombrello legislativo” sulla teledidattica. Da un lato, stanziando 85 milioni agli istituti
scolastici che vogliono acquistare piattaforme informatiche, donare in comodato d’uso
strumentazioni elettroniche agli alunni svantaggiati oppure formale il personale alle nuove
tecnologie. Dall’altro, consentendo ai dirigenti scolastici di nominare dei supplenti brevi per le
attività di insegnamento a distanza.
La diffusione dell’e-learning
Tornando all’indagine, che è stata somministrata via Facebook per creare due sottocampioni - uno
per i prof lombardi che hanno sospeso le loro attività didattiche da 24 febbraio, e l’altra per il resto
del paese, dove le scuole sono chiuse da 5 marzo-, il primo dato che balza agli occhi è quell’84% (il
78% alle elementari) che già svolge didattica a distanza.
Laddove un altro 15% di insegnanti sta ancora organizzando la propria migrazione verso l’e-learning
e il restante 1% non lo fa ancora.
È soprattutto a loro e, più in generale, alle famiglie che sono chiamate a fare scuola da casa che si
rivolge la Guida all’e-learning di 80 pagine in edicola oggi con Il Sole 24 Ore.
A ogni modo, a rispondere in maniera più diffusa è l’area umanistica: 89% di adesioni contro il 78%
delle materie scientifiche/tecniche (78%).
Dal punto di vista territoriale, la Lombardia è avanti (87%) me non di molto, visto che le altre
Regioni si attestano sull’82 per cento.
Decisivo, a quanto pare, è il ruolo svolto dai dirigenti scolastici che, nel 64% dei casi, suggeriscono
ai docenti come organizzarsi. Ma non manca la collaborazione “orizzontale”, con il 51% di
interpellati che si coordina con i colleghi.
Gli strumenti più utilizzati
Il 74% della platea, per assegnare i compiti e condividere il materiale didattico, va sul sicuro e
sceglie il registro elettronico: uno strumento trasversalmente diffuso in ogni area, ordine e grado.
Ma abbastanza usati sono anche WhatsApp (39%) e la posta elettronica (31%). Cominciano a
diffondersi le anche piattaforme di Google (Meet/Hangout) o la suite Classroom, con il 24% di
adozioni. Il 33% dei docenti segnala materiali didattici già presenti in rete, mentre il 17% ne carica
di propri su YouTube.
Il digital divide
La principale difficoltà nel passaggio dalle lezioni frontali alla didattica a distanza,specialmente alla
primaria e alla secondaria di primo grado, è assicurarsi che tutto il gruppo classe possa accedere al
materiale digitale(76% del campione): non tutti, infatti, dispongono di una connessione a internet, di
un Pc o di un tablet. Più limitate invece le resistenze delle famiglie che costituiscono un freno solo
per il 7% degli insegnanti.
E veniamo a quanto l’e-learning incontra il favore degli studenti. Abbastanza, verrebbe da dire.
Considerando che il 74% dei prof li definisce collaborativi (l’87% alle superiori), il 12% addirittura
entusiasti e solo il 14% li trova passivi. Entusiasmo che sale al 26% tra gli alunni della scuola
primaria, evidentemente facilitati dall’essere nativi digitali.
Con una nota finale per l’asse insegnanti-ragazzi che si riscontra nelle classi virtuali e che porta i
secondi a fare da tutor o ai compagni (18%) o al corpo docente (8% che alla secondaria di II grado
diventa il 13).

«Il prof ti viene a prendere attraverso la webcam» di Maria Piera Ceci
Quello che stiamo vivendo in questi giorni di chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus è un
passaggio epocale. Ne è convinta Daniela Lucangeli, psicologa dello sviluppo, prorettrice
dell’università di Padova, in libreria con «Cinque lezioni leggere sull’emozione di apprendere», edito
da Erickson.
Professoressa, perchè passaggio epocale?
Per la situazione che stiamo vivendo, la didattica a distanza, che in realtà non è una nuova
tecnologia, ma una tecnologia quasi primitiva rispetto a quella che potremmo adoperare, ha fatto
una rivoluzione. È la prima volta che non sono i ragazzi ad andare a scuola, ma è la scuola che va ai
ragazzi. Questa non è un’osservazione banale perché questo cambia completamente il meccanismo
di significato con cui viene letta, perché la tecnologia, invece di essere qualcosa che sostituisce la
presenza del professore, è qualcosa che consente la presenza del professore.
È questa la rivoluzione. Questa non è didattica a distanza nel senso che è mediata tecnologicamente,
come potevamo immaginarci solo quindici giorni fa. Questa é tutt’altra cosa perché il messaggio che
dà ai ragazzi è: attraverso un mezzo, viene da te il tuo adulto di riferimento.
Non è una tecnologia che sostituisce l’adulto, ma una tecnologia che consente la connessione con il
proprio docente, con la propria scuola, con i propri compagni. Quindi diventa esattamente ciò che è:
un media perfetto. Siamo di fronte ad un passaggio epocale che va compreso, che ci fa capire il
giusto senso dell’utilizzo della tecnologia.
Il positivo in questo è che la tecnologia come media in questo caso consente la connessione umana al
professore, alla società. La tecnologia che fa la tecnologia e non che fa qualcosa al posto nostro. A
cui non viene più affidato il compito di impegnare il nostro tempo e di risolvere le nostre difficoltà,
ma la tecnologia in cui l’umano utilizza un mezzo per arrivare all’altro umano.
Ma a livello di apprendimento cambia qualcosa? Il fatto di assistere alla lezione in pigiama dalla
propria cameretta come cambia l’apprendimento? La didattica a distanza è più o meno efficace di
quella tradizionale?
A livello di apprendimento abbiamo esattamente quello che avremmo in presenza di un docente, la
videolezione non fa qualcosa di diverso da quello che fa il docente in presenza. Ma il processo di
apprendimento non passa attraverso la via cognitiva o prestazionale, bensì attraverso una via di
significati nuovi che sono significati emotivi, affettivi.
Cambia il potere emozionale, perché quella lezione verrà ricordata dai ragazzi con emozioni di
vicinanza dell’adulto, di alleanza dell’adulto, di impegno del docente, di volontà di andare ad aiutarli
e a evitare la paura che si scatenando in questo momento di emergenza coronavirus.
L’apprendimento con la lezione a distanza consente é accompagnata da emozioni positive e per
questo è molto efficace, non perché sia diversa la lezione in quanto non cambia nulla se il ragazzo
vede l’insegnante dal vivo in cattedra o su uno schermo del computer.
Cambia proprio il significato. Con la lezione a distanza il professore dice al ragazzo: «Io ti vengo a
prendere attraverso la webcam». E le emozioni non sono qualcosa di esterno all’apprendimento.
Quando io apprendo una cosa, se sperimento paura, tutte le volte che la riprendo dalla memoria,
riprendo anche la paura. In questo caso i ragazzi, ogni volta che riprenderanno dalla memoria quello
che ha spiegato il professore in quell’ora attraverso la lezione a distanza, riprenderanno emozioni
che gli dicono: «Tu sei importante per la tua scuola, tu vali». E l’apprendimento si fissa sulla
memoria emozionale, che in questo caso ha un significato molto potente.
Quindi cambierà per sempre il rapporto fra alunni e insegnanti? Quando i ragazzi torneranno a
scuola, rivedendo quell’insegnante che è stato loro vicino attraverso le lezioni a distanza,
recupereranno quella dimensione di fiducia.
Certamente. Dopo le lezioni a distanza, l’apprendimento per i ragazzi sarà warm, caldo, che si fonda
su memorie profonde, che sono le memorie che ricorderanno per sempre agli studenti che
quell’esperienza è accaduta per loro. E questa esperienza, quando l’avremo superata, se avremo la
consapevolezza che la tecnologia è un mezzo, ci cambierà anche nella voglia di utilizzarla nella
didattica del quotidiano. Questo mezzo consente infatti che a guidare il processo sia il docente, ma
che la fase di apprendimento autonomo sia affidata al ragazzo con fiducia.
Quindi gli insegnanti che non stanno contattando in qualche modo i loro alunni, perché non hanno le
competenze tecniche per farlo o perché non hanno ricevuto alcuna formazione in tal senso, stanno
perdendo un’occasione importante di vicinanza con i ragazzi con cui faranno i conti poi?
Infatti il mio appello agli insegnanti è di inviare agli studenti almeno un messaggio vocale, di non
sprecare questa occasione. Non c’è bisogno di chissà quale competenza tecnologica. Perché anche in
un banale messaggio vocale c’è una forza che dice: “Io mi ricordo di te e sono con te oggi, in questo
momento in cui tu sei forzatamente a casa. La scuola è con te”. Il mio è un appello agli insegnanti
perché si sveglino, perché sarà importante anche per il prosieguo dell’attività didattica e del
rapporto con i loro studenti.

Scuola spina dorsale del Paese (e non si ferma) di Lucia Azzolina
Governare un Paese non è mai cosa facile. Ci sono giornate in cui devi prendere decisioni difficili.
Devi avere bene a mente gli obiettivi e l’impatto delle scelte che farai. Il coronavirus ha richiesto
sforzi importanti al governo. E a tutto il Paese. Ma ha anche messo in chiaro alcune cose.
La prima: abbiamo un sistema sanitario fatto di tanti esperti, medici, infermieri, altri addetti che
ogni giorno, con dedizione, stanno lavorando per curare pazienti e arginare l’avanzata del virus. La
seconda: la scuola, la comunità che mi onoro di dirigere, è una spina dorsale dell’Italia. È fra le cose
più importanti che abbiamo. E quando la scuola si ferma ne sentiamo tutti, tremendamente, la
mancanza. Siamo tutti più soli.
Per alcuni può sembrare un concetto scontato. Eppure, troppe volte c’è chi mette sotto accusa gli
insegnanti, dando loro dei fannulloni, c’è chi non si accorge del valore sociale di questa istituzione,
chi la denigra addirittura.
Se c’è una lezione da trarre da questi giorni, dunque, è che sanità e scuola sono fondamentali.
Investimenti, non capitoli di spesa. Ora penso sia davvero chiaro a ciascuno.
Con un movimento dal basso, la scuola ha reagito immediatamente all’emergenza. Mettendo in
campo le forze migliori, organizzando diverse forme di apprendimento a distanza, avviando scambi
di competenze fra realtà più avanzate e altre che volevano partire con le lezioni online.
Come Ministero ci siamo messi al fianco di questa comunità, come dovrebbe sempre essere. E come
dovremo fare sempre di più. Anche cominciando a scrivere documenti chiari, comprensibili, agili. In
queste settimane abbiamo supportato le scuole, mettendo a disposizione una pagina web per aiutare
chi vuole fare didattica a distanza, tenendo un contatto stretto con dirigenti e docenti.
Il fermo forzato per l’emergenza ha aperto una fase molto impegnativa. Ma la scuola ha reagito.
Abbiamo tutti lavorato per un’accelerazione del programma di didattica a distanza. Una
sperimentazione del presente che potrà lasciarci un patrimonio di esperienze importante per il
futuro.
Nulla può sostituire il valore del confronto quotidiano, del confronto dal vivo. Ma scuola e tecnologia
ora sono un binomio meno distante. In una situazione che non ha precedenti la scuola sta
affrontando questa sfida con responsabilità e impegno. Guardando al futuro. Dicendo con chiarezza:
la scuola non si ferma.

La Corte di Cassazione dichiara la non conformità dell’art.485 d.lgs. 297/94 IN QUANTO VIOLA LA
CLAUSOLA 4 DELL’ACCORDO QUADRO SUL LAVORO A TEMPO DETERMINATO. GLI
INTERESSATI CI RICHIEDANO LA MODULISTICA PER INIZIARE DIRETTAMENTE IL
CONTENZIOSO GRATUITO PER GLI ISCRITTI. IN ALLEGATO BOZZA DIFFIDA E SLIDE
ILLUSTRATIVE.
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