Meridiana - 249 Bimestrale di astronomia - Società astronomica ticinese
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Meridiana Bimestrale di astronomia Anno XLIII Luglio-Agosto 2017 249 Organo della Società Astronomica Ticinese e dell’Associazione Specola Solare Ticinese
SOCIETÀ ASTRONOMICA TICINESE www.astroticino.ch RESPONSABILI DELLE ATTIVITÀ PRATICHE TELESCOPIO SOCIALE Stelle variabili: Il telescopio sociale è un Maksutov da 150 mm di A. Manna, La Motta, 6516 Cugnasco apertura, f=180 cm, di costruzione russa, su una (091.859.06.61; andreamanna@freesurf.ch) montatura equatoriale tedesca HEQ/5 Pro munita di Pianeti e Sole: un pratico cannocchiale polare a reticolo illuminato e S. Cortesi, Specola Solare, 6605 Locarno supportata da un solido treppiede in tubolare di accia- (091.751.64.35; scortesi@specola.ch) io. I movimenti di Ascensione Retta e declinazione Meteore, Corpi minori, LIM: sono gestiti da un sistema computerizzato S. Sposetti, 6525 Gnosca (091.829.12.48; (SynScan), così da dirigere automaticamente il tele- stefanosposetti@ticino.com) scopio sugli oggetti scelti dallʼastrofilo e semplificare Astrofotografia: molto la ricerca e lʼosservazione di oggetti invisibili a Carlo Gualdoni (gualdoni.carlo@gmail.com) occhio nudo. È possibile gestire gli spostamenti Inquinamento luminoso: anche con un computer esterno, secondo un determi- S. Klett, Via Termine 103, 6998 Termine nato protocollo e attraverso un apposito cavo di colle- (091.220.01.70; stefano.klett@gmail.com) gamento. Al tubo ottico è stato aggiunto un puntatore Osservatorio «Calina» a Carona: red dot. In dotazione al telescopio sociale vengono F. Delucchi, Sentée da Pro 2, 6921 Vico Morcote forniti tre ottimi oculari: da 32 mm (50x) a grande (079-389.19.11; fausto.delucchi@bluewin.ch) campo, da 25 mm (72x) e da 10 mm (180x), con bari- Osservatorio del Monte Generoso: letto da 31,8 millimetri. Una volta smontato il tubo otti- F. Fumagalli, via Broglio 4 / Bonzaglio, 6997 Sessa co (due viti a manopola) e il contrappeso, lo strumen- (fumagalli_francesco@hotmail.com) to composto dalla testa e dal treppiede è facilmente Osservatorio del Monte Lema: trasportabile a spalla da una persona. Per lʼimpiego G. Luvini, 6992 Vernate (079-621.20.53) nelle vicinanze di una presa di corrente da 220 V è in Sito Web della SAT (http://www.astroticino.ch): dotazione un alimentatore da 12 V stabilizzato. È poi Anna Cairati (acairati@gmail.com) possibile lʼuso diretto della batteria da 12 V di unʼau- Tutte queste persone sono a disposizione dei soci e tomobile attraverso la presa per lʼaccendisigari. dei lettori di “Meridiana” per rispondere a domande Il telescopio sociale è concesso in prestito ai soci che sullʼattività e sui programmi di osservazione. ne facciano richiesta, per un minimo di due settimane prorogabili fino a quattro. Lo strumento è adatto a MAILING-LIST coloro che hanno già avuto occasione di utilizzare AstroTi è la mailing-list degli astrofili ticinesi, nella strumenti più piccoli e che possano garantire serietà quale tutti gli interessati allʼastronomia possono dʼintenti e una corretta manipolazione. Il regolamento discutere della propria passione per la scienza del è stato pubblicato sul n. 193 di “Meridiana”. cielo, condividere esperienze e mantenersi aggiorna- ti sulle attività di divulgazione astronomica nel Canton BIBLIOTECA Ticino. Iscriversi è facile: basta inserire il proprio indi- Molti libri sono a disposizione dei soci della SAT e rizzo di posta elettronica nellʼapposito form presente dellʼASST presso la biblioteca della Specola Solare nella homepage della SAT (http://www.astroticino.ch). Ticinese (il catalogo può essere scaricato in formato Lʼiscrizione è gratuita e lʼemail degli iscritti non è di PDF). I titoli spaziano dalle conoscenze più elemen- pubblico dominio. tari per il principiante che si avvicina alle scienze del cielo fino ai testi più complessi dedicati alla raccolta e QUOTA DI ISCRIZIONE allʼelaborazione di immagini con strumenti evoluti. Lʼiscrizione per un anno alla Società Astronomica Per informazioni sul prestito, scrivere alla Specola Ticinese richiede il versamento di una quota indivi- Solare Ticinese (cagnotti@specola.ch). duale pari ad almeno Fr. 40.- sul conto corrente postale n. 65-157588-9 intestato alla Società PERSONE DI RIFERIMENTO PER MERIDIANA Astronomica Ticinese. Lʼiscrizione comprende lʼabbo- Spedire articoli da pubblicare (possibilmente in for- namento al bimestrale “Meridiana” e garantisce i dirit- mato Word) a: ti dei soci: prestito del telescopio sociale, accesso alla Sergio Cortesi: scortesi1932@gmail.com biblioteca. Anna Cairati : acairati@gmail.com 2
N. 249 (luglio-agosto 2017) Sommario Astronotiziario 4 La tempesta solare perfetta del 2012 12 News dal Sole 19 Alla ricerca dellʼasteroide 21 Lʼuomo della missione Rosetta 25 Rapporto 2016 dellʼattività pratica “Corpi Minori” 29 Rapporto LIM 31 Con lʼocchio allʼoculare… 33 Effemeridi da maggio a luglio 2017 34 Cartina stellare 35 La responsabilità del contenuto degli articoli è esclusivamente degli autori. Redazione: Editoriale Specola Solare Ticinese Questo numero di Meridiana vede lʼinizio della pubblicazione di una nuova 6605 Locarno Monti rubrica periodica, le “Solar News”, redatte a cura del nostro specialista sola- Sergio Cortesi (direttore), re, prof. Mario Gatti, già apprezzato collaboratore e anche autore, in que- Michele Bianda, Anna Cairati, sto numero, dellʼarticolo “La tempesta solare perfetta” di pag.12 Philippe Jetzer, Andrea Manna Tra le attualità dellʼAstronotiziario ci piace segnalare la scoperta della Collaboratori: “Superterra” JWST, pianeta molto simile al nostro, anche se 40 volte più Mario Gatti, Stefano Sposetti grande. Ormai i pianeti extrasolari scoperti sono oggi più di quattromila, di Editore: cui circa un centinaio situati nelle zone “abitabili” della propria stella: e le Società Astronomica Ticinese indagini coprono meno dellʼuno per cento dello spazio della nostra Stampa: Galassia! Con i nuovi strumenti e le sempre più sofisticate tecniche attuali, Tipografia Poncioni SA, Losone sicuramente non siamo lontani dal mettere in evidenza forme di vita aliene Abbonamenti: Importo minimo annuale: su qualcuno di quei pianeti e su altri che scopriremo nei prossimi decenni. Svizzera Fr. 30.-, Estero Fr. 35.- Un riassunto del lavoro di maturità che si è aggiudicato il secondo premio (Società Astronomica Ticinese) al concorso Fioravanzo di questʼanno occupa quattro pagine e comprende La rivista è aperta alla collaborazio- anche una ricerca originale dellʼautore Alessio Tam, studente del prof. ne dei soci e dei lettori. I lavori Renzo Ramelli al Liceo Cantonale di Bellinzona. inviati saranno vagliati dalla reda- zione e pubblicati secondo lo spa- Copertina zio a disposizione. Riproduzioni La bellissima composizione di due scatti mandataci da Marco Iten ed effettuata parziali o totali degli articoli sono alle 20:50 del 29 marzo 2017. Lʼottima situazione meteo e la perfetta posizione permesse, con citazione della della Luna mentre tramontava dietro le case di Brè (sopra Locarno), hanno fonte. contribuito a renderla molto suggestiva. Il presente numero di “Meridiana” è Lʼimmagine è composta da due riprese di circa 6 secondi a 100 ASA, lʼuna con stato stampato in 1.100 esemplari. il moto siderale della montatura inserito e lʼaltra con il moto disinserito. Le due riprese sono state sovrapposte adattando i livelli di colore, contrasto, luminosità e nitidezza. Fotocamera CanonEOS 600D. Rifrattore Borg 125/800 con ridutto- re di focale. La foto appare anche sulla pagina web della SAT. 3
Astronotiziario a cura di Coelum (www.coelum.com/news) LA NAVETTA FEDERATSIYA POTREBBE PORTARE I PRIMI COSMONAUTI SULLA LUNA (Veronica Remondini- Astronautinews.it) La nuova navetta russa Federatsiya sostituirà la Soyuz ormai 50enne e, come afferma la Tass in un comunicato del 17 marzo scorso, potrà accompagnare i primi cosmonauti sulla Luna, visto che potrà porta- re un gruppo di quattro astronauti sia in orbita terrestre sia nello spazio profondo con missio- ni di durata mensile. La navetta è stata studia- La navetta russa Federatsiya ta per poter rimanere nello spazio fino a un anno, agganciata a una stazione spaziale, un Mark Serov, a capo del Flight Test periodo doppio rispetto a quello di una Soyuz. Center di Energia Space Rocket Corporation, Il progetto potrebbe essere inserito nel pro- aggiunge che Federatsiya avrà molte caratte- gramma più ampio ventilato da NASA negli ristiche di livello avanzato tra cui un computer ultimi tempi, ossia il posizionamento di una “a prova di guasto” che farà concorrenza al stazione spaziale in orbita lunare per testare sistema usato sullʼamericana Orion. “Il com- le tecnologie necessarie per un futuro viaggio puter di bordo è studiato con un sistema di su Marte: in questo senso la Russia potrebbe ridondanza tale da rendere impensabili even- quindi disporre di un elemento chiave. Per il tuali fallimenti. Seguendo la tradizione delle 2021 è previsto un test senza equipaggio in capsule Soyuz, avrà solamente pochi pulsan- orbita terrestre, mentre la prima missione con ti e serviranno ad attivare lʼalimentazione di equipaggio vedrà la luce nel 2023. I vettori backup e recuperare così il lavoro dei compu- scelti per i lanci saranno Angara-A5B e ter stessi”. Lʼapporto umano rimarrà comun- Angara-A5P. Il CEO di Energia, Vladimir que indispensabile, come spiega lo stesso Solnstev, dichiara di essere a buon punto: “Al Serov: “Supportiamo lʼidea di un “operatore momento tutta la parte burocratica del proget- attivo”: il processo di controllo automatico to è stata assolta e ora stiamo producendo le dovrà procedere solo con la supervisione del- singole unità che poi andranno ad assemblar- lʼessere umano. Il sistema informerà gli astro- si”. Federatsiya è costruita per lʼ80 per cento nauti su eventuali aggiornamenti e sarà esso con materiali compositi e il veicolo di discesa stesso a richiedere il completamento delle sarà in alluminio: “Il punto è proprio questo: varie mansioni. Il metodo di controllo manua- capire quale materiale sia il più adatto per la le è invece stato studiato per quelle attività costruzione del veicolo di discesa” continua non previste dagli algoritmi del sistema auto- Solnstev, “stiamo lavorando con lʼalluminio, matico”. Una manopola di comando sarà ma dobbiamo considerare di primaria impor- installata tra i sedili del comandante e del tanza anche la competitività economica”. secondo. Secondo Serov lo spazio di lavoro in 4
Federatsiya è organizzato meglio rispetto a Lo scorso mese Roscosmos ha lanciato quello di Orion e usufruisce dei moderni meto- una campagna di reclutamento per un nuovo di di comunicazione. “I nostri colleghi dʼoltreo- gruppo di cosmonauti in vista di missioni luna- ceano” afferma “hanno iniziato lo sviluppo ri a bordo di Federatsiya. Il vice-responsabile delle loro navette molto tempo fa ed è per di Roscosmos, Aleksandr Ivanov, ha dato lʼan- questo che non possono, ad esempio, utiliz- nuncio durante una conferenza stampa: “La zare pannelli con sensori a bordo di Orion, selezione durerà fino alla fine dellʼanno e i perché la board di controllo è già stata creata. risultati saranno resi noti alla fine di dicembre. Noi abbiamo iniziato più tardi e crediamo che Selezioneremo da sei a otto praticanti. Lo lʼuso di questi sensori sarà la tendenza del scopo di questa campagna è quello di trovare futuro”. i migliori specialisti che già hanno una certa Federatsiya avrà tre monitor touch scre- esperienza con il lavoro nello spazio o con le en per i cosmonauti: “Allʼinizio avevamo pen- tecnologie aeree. Saranno i primi piloti della sato di installarne cinque” spiega Serov, “uno futura navetta russa. Tutto sarà gestito principale, due per il comandante e due per il dallʼInternational Space Program e saranno i secondo, ma poi abbiamo deciso che mettere- primi russi a volare sulla Luna” afferma il vice- mo un solo schermo per ciascuno più uno presidente. I candidati dovranno sottostare a principale che potrà essere usato da tutti indi- diverse fasi di selezione tra cui test di attitudi- stintamente”. Questo tipo di touch screen in ne professionale, esami medici, qualità psico- particolare potrà essere utilizzato anche con i logiche e test fisici. Le candidature potranno guanti e con le tute spaziali: “Non cʼè nemme- essere inoltrate da cittadini russi fino ai 35 no bisogno di cucire qualche patch sensibile anni con laurea in ingegneria, ricerca o in altre al tocco. Questi schermi erano stati progettati specialità legate al volo e che abbiano espe- per operare in condizioni di vuoto e con pres- rienza lavorativa. “I candidati con esperienza sioni diverse, incluse le condizioni di una nella costruzione di velivoli o razzi, che lavo- EVA” aggiunge Serov. Passando ai servizi rano in industrie del settore allʼinterno della igienici, la toilette di Federatsiya sarà posizio- Federazione Russa avranno la priorità” con- nata in una cabina isolata dal resto della ferma il comunicato stampa. Il capo di navetta. “Stiamo creando unʼarea che garanti- Roscosmos Igor Komarov pensa però che sia sca vera privacy, qualcosa che una tenda non indispensabile una collaborazione internazio- è in grado di dare” scherza Serov, che spiega nale anche con investitori privati. Solo così si però lʼimportanza della sua affermazione: “Il potranno raccogliere i fondi necessari per comfort nello spazio è essenziale. Se sono in sostenere lʼesplorazione umana verso la Luna condizioni confortevoli i membri dellʼequipag- e Marte. “Bisogna partire dallʼorbita terrestre gio lavorano più efficacemente e il lavoro effi- bassa per poi procedere verso quella lunare e cace è cruciale per la sicurezza del volo. Per solo alla fine pensare al Pianeta Rosso” affer- la cabina della toilette abbiamo pensato a un mava Komarov in una conferenza accademi- concetto nuovo, con materiale appropriato. Al ca sulla cosmonautica e in effetti la corsa alla momento siamo nella fase di modellazione 3D Luna sembra essere tornata sulla bocca delle del mock-up”. agenzie spaziali e di qualche privato. In parti- 5
colare nella primavera del 2016 è uscita la notizia secondo cui la russa RRSC Energia e la statunitense Boeing stavano sviluppando un progetto congiunto di una stazione orbitale lunare in due versioni distinte: due piccoli moduli a sé oppure un modulo unico più gran- de. La NASA sta accarezzando lʼidea di pro- gettare una stazione spaziale in orbita lunare per testare le tecnologie richieste per un volo umano verso Marte. Lunedì 3 aprile Boeing ha svelato i suoi studi per un Deep Space Gateway e i relativi sistemi di trasporto. Il direttore generale di ESA Johann-Dietrich Woerner ha promosso lʼidea del Moon Village sulla superficie lunare al quale possono con- tribuire nazioni individuali con vari elementi. Vedremo nel prossimo futuro se il pen- Nell'impressione artistica il pianeta transita di siero di Komarov di utilizzare la Luna come fronte a LHS 1140. Si trova nella zona abitabi- base di partenza sarà la strategia vincente. le della sua stella, pesa circa 6,6 volte la Terra e nella grafica è stata rappresentata in JWST, QUESTA SUPER-TERRA È PER TE blu l'atmosfera che il pianeta potrebbe aver (Corrado Ruscica) conservato. Crediti: M. Weiss/CfA Lo studio dei mondi alieni sta decisa- avere un oggetto migliore di questo per tenta- mente entrando in una nuova fase, man mano re di rispondere a una delle grandi domande che gli astronomi selezionano corpi celesti al della scienza: la ricerca di evidenze di vita al di fuori del nostro Sistema Solare alla ricerca di fuori del nostro pianeta”. di tracce di vita extraterrestre. È di oggi la sco- Situato ad appena 40 anni luce da noi, perta di una nuova super-Terra potenzialmen- nel sistema stellare Lhs 1140, il pianeta, a cui te abitabile: un obiettivo primario, al punto che è stata associata la sigla Lhs 1140b, è stato i ricercatori lʼhanno subito posta in cima alla identificato grazie al metodo del transito. lista degli oggetti più importanti per lo studio Misurando la variazione della luce causata dal delle atmosfere planetarie. La ricerca è pub- transito del pianeta davanti al disco stellare, blicata su Nature. gli astronomi hanno trovato che la sua dimen- “Si tratta dellʼesopianeta più interessan- sione è circa 40 volte più grande di quella del te che ho avuto modo di analizzare negli ulti- nostro pianeta. Lʼoggetto è stato identificato mi dieci anni”, spiega Jason Dittmann grazie al telescopio MEarth-South situato dellʼHarvard-Smithsonian Center for presso il Cerro Tololo Inter-American Astrophysics (CfA) e autore principale dello Observatory. Questo insieme di otto telescopi, studio. “Difficilmente possiamo sperare di con il suo compagno MEarth-North, va a cac- 6
cia di stelle rosse e deboli, note come nane M, Lhs 1140 è una stella molto debole. Con per identificare esopianeti col metodo del una dimensione pari a un quinto di quella del transito. Grazie allo strumento Harps (High Sole, essa ruota più lentamente rispetto a Accuracy Radial velocity Planet Searcher), Trappist-1 e non emette molta della radiazio- installato presso il telescopio di 3,6 metri ne di alta energia che potrebbe favorire dellʼEso a La Silla, in Cile, il team è stato in lʼemergere di eventuali forme di vita sul piane- grado di rivelare lʼeffetto di oscillazione della ta. Dato che la stella è così debole e fredda, stella ospite causata dalla rivoluzione del pia- la sua zona abitabile è molto vicina a essa. Il neta. Questi dati sono stati successivamente pianeta compie una rivoluzione ogni 25 giorni combinati con quelli derivanti dal metodo del e a quella distanza riceve, a confronto, solo transito permettendo così agli astronomi di metà della radiazione che arriva a Terra dal realizzare misure accurate della dimensione, Sole. massa e densità del pianeta. Queste misure Anche se il pianeta può essere oggi indicano che Lhs 1140b ha una massa 6,6 potenzialmente abitabile, il suo passato volte superiore a quella della Terra, il che indi- potrebbe essere stato molto difficile. Gli scien- ca una composizione più densa e molto pro- ziati ritengono che durante le fasi iniziali, la babilmente rocciosa. Nel sistema Trappist-1, radiazione stellare ultravioletta fosse così situato a una distanza simile, sono stati iden- intensa da portare via tutta lʼacqua dallʼatmo- tificati pianeti più piccoli e potenzialmente abi- sfera del pianeta, causando un effetto serra tabili ma solo per uno di essi la densità è stata come quello che vediamo oggi su Venere. misurata in maniera accurata, anche se i dati Inoltre, i ricercatori ritengono che il pianeta indicano che non si tratti di un corpo celeste di potrebbe aver ospitato per milioni di anni un tipo roccioso. Ora, dato che il pianeta passa oceano di magma sulla sua superficie. davanti al disco stellare, a differenza di Alimentato dal calore degli elementi radioatti- Proxima Centauri b, il mondo alieno più vicino vi naturali, quellʼoceano di lava avrebbe rifor- al nostro, gli scienziati potrebbero esaminare nito lʼatmosfera di vapore fino a che la stella in futuro lʼeventuale atmosfera. Infatti, man raggiunse lʼattuale fase dʼemissione di radia- mano che il pianeta transita davanti alla stel- zione. In altre parole, questo processo avreb- la, la luce stellare viene filtrata dallʼatmosfera be portato acqua al pianeta, rendendolo così planetaria lasciando così una traccia della sua adeguato per la vita così come la conoscia- presenza. Tuttavia, saranno necessari tele- mo. scopi di nuova generazione per catturare “Adesso, siamo in una fase di ipotesi segnali molto deboli. per ciò che riguarda la composizione dellʼat- “Questo pianeta rappresenterà un obiet- mosfera”, conclude Dittmann. “Speriamo che tivo primario per il telescopio spaziale James le osservazioni future ci permettano di rivela- Webb quando sarà lanciato nel 2018”, dice re per la prima volta lʼatmosfera di un pianeta David Charbonneau del CfA, co-autore dello potenzialmente abitabile. Stiamo ora cercan- studio. “Sono entusiasta allʼidea di poterlo stu- do tracce di acqua e in ultima analisi di ossi- diare da Terra con il Giant Magellan geno molecolare”. Telescope, che è attualmente in costruzione”. 7
Visione artistica della sonda Cassini in un passaggio tra il pianeta e gli anelli SATURNO MAI COSÌ VICINO, E CASSINI tre gli scienziati lavorano sul mistero di questo TROVA IL “GRANDE VUOTO” livello di polveri così basso, molto più basso (Paola De Gobbi) del previsto”. Un ambiente più polveroso avrebbe Cassini si prepara al secondo passag- richiesto lʼuso del piatto dellʼantenna principa- gio ravvicinato (2 maggio alle 21:38 ora italia- le come scudo, e un adeguamento del “come” na), in volo tra lʼatmosfera del pianeta e il e “quando” effettuare le osservazioni. bordo interno degli anelli. E mentre gli inge- Fortunatamente invece il “piano B” per il gneri di volo gioiscono per il primo passaggio momento sembra non essere più necessario. riuscito alla perfezione, senza incidenti, gli Per il momento, grazie alle osservazioni e ai scienziati rimangono perplessi…non che non dati raccolti durante la prima orbita del “Grand siano lieti dellʼesito, ma non si aspettavano Finale”, in quella fascia larga circa 2ʼ000 chi- davvero una così bassa presenza di polveri in lometri tra il pianeta e gli anelli, non ci sono quella zona. “The Big Empty”, così lo chiama- grandi particelle che possano costituire un no gli astronomi, sembra quasi il titolo di una pericolo per la sonda. canzone… Nel primo tuffo del 26 aprile, pur sapen- “La regione tra gli anelli e Saturno è do che non si sarebbero dovuti trovare grossi apparentemente un “Grande Vuoto” (the Big ostacoli, non si sapeva con certezza a cosa si Empty, appunto...), queste le parole del andava incontro, e la sonda è stata orientata Cassini Project Manager Earl Maize, NASA in modo da usare lʼantenna come scudo, a Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in protezione della delicata strumentazione – e California, che conferma: “Cassini continua lo farà anche in quattro dei 21 tuffi mancanti, quindi nel suo percorso come previsto, men- quelli in cui passerà attraverso le frange più 8
interne degli anelli di Saturno. Uno dei due LE NUOVE FRONTIERE DELLA NASA strumenti non coperti dallʼantenna/scudo è il (Fulvia Croci) Radio and Plasma Wave Science (o RPWS, il secondo è un magnetometro). Durante i pas- La NASA rinnova il proprio interesse saggi sul piano degli anelli ma subito fuori dal verso lʼesplorazione dei pianeti del Sistema bordo più esterno, ha “contato” centinaia di Solare e dei suoi corpi minori. Lʼagenzia ame- collisioni con particelle di polvere, mentre ricana sta vagliando dodici proposte, presen- durante il passaggio del 26 aprile ha contato tate sotto il programma New Frontiers, che solo pochi “ping”. Quando i dati raccolti da verranno sottoposte a valutazioni scientifiche RPWS vengono convertiti in suoni, le particel- e tecnologiche nei prossimi sette mesi. La le che colpiscono lo scudo si “sentono” come migliore, verrà sviluppata in circa due anni per colpi e crepitii che coprono gli usuali suoni poi partire intorno al 2025. Gli obiettivi della delle particelle cariche per la cui rilevazione è selezione fanno riferimento a sei aree del- stato costruito. Passando nel bordo interno lʼesplorazione del Sistema Solare: la prima degli anelli ci si aspettava altrettanto rumore e riguarda missioni in grado di riportare a Terra disturbo, se non di più…e invece i fischi delle campioni provenienti da una cometa, la particelle cariche si sono sentiti sorprendente- seconda mira alla raccolta di materiale dal mente chiari e la trasmissione è stata “pulita”. Polo Sud della Luna, la terza prevede lʼesplo- “È stato alquanto…disorientante” con- razione delle lune Titano ed Encelado, la fessa William Kurth, team leader del RPWS quarta è dedicata a Saturno, la quinta a (Università di Iowa, Iowa City). “Non abbiamo Venere, la sesta è destinata allo studio degli sentito quello che ci aspettavamo di sentire. asteroidi troiani e alla raccolta di campioni in Ho ascoltato i dati della prima immersione situ. diverse volte e posso probabilmente contare il “Il programma New Frontiers vuole dare numero di impatti sulle le dita di due mani”. una risposta ai grandi quesiti che interessano Lʼanalisi dei dati rivela che pochissime sono le il nostro Sistema Solare – ha commentato particelle incontrate e nessuna più grande di Thomas Zurbuchen, della direzione scientifica una particella di fumo (allʼincirca di dimensio- NASA di Washington – e non vediamo lʼora di ni di 1 micron massimo). Il tuffo del 2 maggio, andare avanti con queste missioni”. Lʼesito avverrà in una zona molto vicina a quella del delle selezioni relative alla fase iniziale di stu- primo passaggio, e Cassini sarà libera di dio, verrà annunciato alla fine di novembre e il osservare attentamente gli anelli, poco prima concept prescelto potrà procedere nel proces- di attraversare il loro piano. La sonda è stata so di valutazione. Si tratta della quarta missio- velocemente ruotata (anzi… “rotolata”) per ne scelta nellʼambito di New Frontiers, le pre- poter calibrare il magnetometro. Come nel cedenti sono state New Horizons per Plutone, primo passaggio, Cassini sarà in silenzio Juno per Giove e OSIRIS-REx, che è partita radio durante il passaggio ravvicinato a lo scorso 9 settembre alla volta dellʼasteroide Saturno e si volterà con la sua antenna verso Bennu con lʼobiettivo di riportare sulla Terra la Terra per inviare i dati solo il giorno succes- un campione di materiale nel 2023. sivo (il 3 maggio a partire dalle 16:13 italiane). 9
Kelt è composto da due telescopi robotici, North e South (rispettivamente in Arizona e in Sudafrica) che scandagliano il cielo notturno analizzando oltre 5 milioni di stelle. Abbiamo detto “polistirolo”, ma cosa vuol dire? Gli esperti hanno notato che questo esopianeta sembra un “pallone gonfiato”, e non è un insulto…è la realtà: si tratta di uno dei pianeti più gonfi, più voluminosi e meno densi finora conosciuti. Il suo diametro è di circa il 40 per cento maggiore rispetto a quel- lo di Giove, ma ha solo un quinto della sua massa. La stella attorno a cui orbita lʼesopia- neta è estremamente luminosa, e ciò permet- te una misurazione precisa delle proprietà atmosferiche. Tali osservazioni aiuteranno gli Elaborazione artistica dellʼesopianeta Kelt- astronomi a sviluppare in futuro strumenti per 11b, dalla densità particolare: sembra polisti- osservare i diversi tipi di gas presenti nelle rolo. Lʼoggetto orbita attorno a una brillante atmosfere fuori il nostro sistema planetario. stella. Crediti: Walter Robinson/Lehigh Come Giove o Saturno, Kelt-11b è un grande University pianeta gassoso che conclude unʼorbita ogni 4,7 giorni (quindi è molto vicino alla sua stella KELT-11B, UN PIANETA LEGGERO COME madre). Il destino di questo pianeta di polisti- IL POLISTIROLO (Eleonora Ferroni) rolo, così estremo ed esotico, è segnato: Kelt- 11 (cioè la stella in questione) ha iniziato la Si trova a 320 anni luce dalla Terra e la sua trasformazione in gigante rossa utilizzan- sua densità è a dir poco particolare: sembra do parte del suo “carburante nucleare” e ciò quella del polistirolo. Parliamo dellʼesopianeta porterà – nei prossimi 100 milioni di anni – alla Kelt-11b, scoperto nel 2016 attorno a una stel- scomparsa del pianeta, che verrà letteralmen- la subgigante da alcuni ricercatori della te inghiottito dalla stella senza possibilità di Lehigh University. Ha unʼatmosfera da record salvezza. Alla scoperta del pianeta hanno (la colonna di gas arriva fino a 2ʼ763 chilome- contribuito numerosi scienziati provenienti da tri dʼaltezza dalla superficie), ed essendo rela- diversi enti sparsi per il mondo, ma anche una tivamente vicino (si fa per dire!) al Sistema quarantina di citizen scientists, cioè scienziati Solare, il pianeta è un ottimo candidato per amatoriali che hanno avuto accesso ai dati di cominciare a studiare le atmosfere degli Kelt-11. Futuri studi e osservazioni sul piane- oggetti extrasolari in cerca di tracce di vita. ta potrebbero fornire ulteriori informazioni sul Kelt-11b è stato scoperto da Joshua Pepper meccanismo che provoca questo rigonfia- con il telescopio Kilodegree Extremely Little mento in oggetti simili a Kelt-11b. La grande Telescope (Kelt) tramite il metodo del transito. atmosfera del pianeta offre lʼopportunità per 10
sviluppare innovative tecniche di analisi delle “sostiene che lo spazio cambi in una scala di sostanze chimiche che formano le atmosfere tempo di un miliardesimo, di miliardesimo, di degli esopianeti per valutarne lʼeventuale abi- miliardesimo…di miliardesimo di secondo! Se tabilità. non ancora più velocemente. Con un Universo che si espande e si contrae, in modo NUOVE IDEE PER LʼESPANSIONE DEL- diverso da punto a punto, in questa scala di LʼUNIVERSO, VA RIPENSATO IL RUOLO tempi”. In questo modo, alla nostra scala spa- DELLʼENERGIA OSCURA? zio-tempo vediamo solo una media di questo (Gianluigi Marsibilio) ribollire selvaggio, che ce lo fa sembrare molto più tranquillo e i cui cambiamenti ci Il quadro teorico della fisica è sempre appaiono molto, molto più lenti. Il lavoro pub- una storia avvincente da divulgare e sostan- blicato è una proposta per affrontare in modo zialmente ogni giorno viene aggiunto un tas- nuovo un problema storico come quello della sello: la ricerca pubblicata su Physical Review costante cosmologica e della sua incompatibi- D da parte di Qingdi Wang, Zhen Zhu, e lità con la “lenta” ma accelerata espansione William G. Unruh dellʼUniversità della British osservata nellʼUniverso. La proposta del grup- Columbia, ha fornito un quadro nettamente po richiama il concetto di schiuma quantica di diverso dellʼUniverso e della sua espansione. Wheeler: “Wheeler, nelle sue intuizioni di Nello spazio in cui viviamo infatti, zoommando come dovrebbero essere lo spazio e il tempo il nostro Universo si dovrebbe assistere, in una scala così piccola, si avvicinò allʼidea secondo i ricercatori, a una fluttuazione quan- che la struttura delle distanze spazio-tempo- tistica oscillante e selvaggia da parte di ogni rali dovesse essere incredibilmente caotica singolo punto, che si espande e contrae. I due (higgledy-piggledy usando un suo termine)”. effetti tenderebbero a un annichilamento che Lo spazio e il tempo dunque sembrano però, in scala macroscopica, avrebbe lʼeffetto fluttuare, ma rimane difficile sentire il loro di spingere lʼUniverso a espandersi, lenta- ondeggiare, dato che tutto questo avviene a mente e con una certa accelerazione. una scala miliardi e miliardi di volte più picco- Gli astronomi si sono posti, sperimental- la, anche rispetto alle dimensioni di un elettro- mente, il problema di questa accelerazione fin ne. A noi non resta che perderci in questo dal 1998: la spiegazione migliore è stata che modello teorico che con unʼidea brillante ci fa lo spazio non può essere vuoto, ma deve ondeggiare, quasi al ritmo delle onde, avvici- essere permeato da unʼenergia oscura che nandoci alla stagione estiva e al cosmo. “spinge via” letteralmente la materia, accele- rando così lʼespansione dellʼUniverso. Abbiamo ricevuto lʼautorizzazione di pub- Abbiamo intervistato William G. Unruh, blicare di volta in volta su “Meridiana” una che ci spiega invece in modo molto semplice scelta delle attualità astronomiche conte- questa nuova e radicale ipotesi: “A noi lo spa- nute nel sito italiano “Coelum/news”. zio sembra essere praticamente statico, con cambiamenti in una scala di tempo dellʼordine di miliardi di anni”. Il modello proposto invece 11
Mancata, per nostra fortuna. Se no sarebbero stati guai molto seri. La tempesta solare perfetta del 2012 Mario Gatti Il Sole, si sa, è la fonte unica e insostitui- La mattina del 1. settembre 1859 era una bile di energia per la vita di noi terrestri e per la bella mattina luminosa e soleggiata, Richard salute del nostro pianeta, ma forse noi stiamo Christopher Carrington, giovane (aveva solo 33 contribuendo a comprometterla piuttosto se- anni allora) ma già affermato astronomo britan- riamente. Però è altrettanto vero che questa nico, si apprestava ad aprire la cupola del suo stella che si trova al posto giusto, ha la tempe- osservatorio privato a Redhill, nel Surrey, per ratura giusta, insomma ha tutto di giusto (alme- dedicarsi a una delle sue attività preferite e nella no per adesso, fra qualche miliardo di anni ne quale era diventato espertissimo: lʼosservazione dovremo riparlare) per permetterci di vivere una delle macchie solari. Non sapeva che di lì a vita tranquilla, può trasformarsi in un potenziale poco sarebbe stato lʼunico essere umano testi- killer per lʼumanità o meglio per la sua tecnolo- mone di un evento (che da lui poi prese il nome gia e per la fonte primaria di energia, lʼelettricità, e che oggi infatti tutti conosciamo come evento cose delle quali la maggior parte di noi non può Carrington) destinato a mutare per sempre i fare a meno. E questo comporterebbe una serie rapporti scientifici di conoscenza tra gli uomini e di altri problemi, comʼè facile immaginare. il Sole. Alle 11:05, mentre stava disegnando In un mio articolo, pubblicato sui numeri accuratamente, come suo solito, un grosso 219 e 220 di “Meridiana”, dal titolo “Space gruppo di macchie solari posto in prossimità del Weather”, ho illustrato abbastanza dettagliata- centro del disco solare, la sua attenzione fu mente quelli che potrebbero essere gli effetti sul attratta da un fenomeno curioso e mai visto nostro pianeta e i suoi abitanti dovuti alle bizze prima: proprio al centro del gruppo di macchie si della nostra stella che comunemente, anche se andavano delineando delle zone brillanti, che non esattamente, sono etichettate come “tem- crescevano rapidamente in luminosità e dimen- peste solari”. Ebbene, nel luglio del 2012 il Sole sioni, fino ad assumere lʼaspetto di due piccoli ne ha prodotta una che se, per così dire, aves- fagioli luminosi dentro lʼoscurità delle grosse se preso meglio la mira, avrebbe avuto conse- macchie presenti sul Sole. Incuriosito, guenze a dir poco devastanti per lʼesistenza di Carrington tracciò accuratamente sul disegno buona parte dellʼumanità, quanto meno quella quello che stava osservando, che tanto rapida- che si autodefinisce moderna, industrializzata e mente era apparso e altrettanto rapidamente tecnologicamente avanzata. Per poter capire sembrava avviato a scomparire. In effetti la cosa meglio lʼentità del rischio che abbiamo corso strana durò solo pochi minuti, poi le zone brillan- occorre un riferimento, una pietra di paragone, ti scomparvero lasciando solo le solite, consue- quindi andiamo con ordine e partiamo con la te macchie a far compagnia allʼesterrefatto storia di un evento che ha segnato di fatto la fine osservatore. Non capendo assolutamente che della semplice astronomia solare e lʼinizio della cosa avesse visto, Carrington cercò immediata- vera astrofisica solare. Quella scienza che mente di contattare altri astronomi, per avere ancora oggi gli studiosi specializzati portano conferma della stranezza della sua osservazio- avanti per cercare di capire i misteri (e ce nʼè ne. Al momento non trovò altre testimonianze, ben più di uno in verità, ma questa è unʼaltra ma molte ne saltarono fuori dopo qualche gior- storia) che rimangono da spiegare sul funziona- no... Oggi noi sappiamo che Carrington ebbe la mento della stella Sole. fortuna di osservare quello che adesso chiamia- 12
mo un “brillamento”, più correttamente denomi- campo magnetico della Terra era come impaz- niato “flare”, che consiste in una emissione zito: 18 ore dopo le 11:05 del 1. settembre 1859 improvvisa e violenta di una quantità impressio- la Terra era sotto lʼattacco della più violenta tem- nante di energia sotto forma di onde elettroma- pesta geomagnetica che si sia mai abbattuta su gnetiche e particelle cariche quasi relativistiche di noi, almeno da quando gli uomini osservano (cioè con velocità non lontana da quella della il Sole con regolarità. luce). Nel caso di Carrington il termine “brilla- Gli effetti di quel cataclisma magnetico mento” è esatto, perché con questo termine si furono per fortuna più spettacolari che pratici. intende la porzione visibile di un flare, che emet- Furono paralizzate le trasmissione telegrafiche te radiazione in tutte le frequenze, dai raggi x in quasi tutto il mondo, molti telegrafisti rimase- alle onde radio. I perfezionisti della fisica solare ro folgorati (in qualche caso anche seriamente, amano definire i brillamenti white light flare, cioè ma non si ha notizia di decessi) da intense cor- letteralmente “flare in luce bianca”. Chiamatelo renti elettriche che percorsero le linee, di cui come volete, sta di fatto che quello osservato da oggi noi sappiamo spiegare le cause: sono Carrington è sicuramente stato il più intenso dovute allʼinduzione elettromagnetica prodotta evento energetico solare avvenuto dopo lʼinven- dal disturbo recato al campo magnetico terre- zione del telescopio e prima dellʼavvento del- stre da una grandiosa “emissione coronale di lʼera spaziale. massa” (CME), che seguì il potentissimo flare Per cercare di capirne di più, Carrington si osservato da Carrington. Quello che sicuramen- recò allora presso lʼOsservatorio di Kew, dove te non mancò sulla Terra, e ce lo raccontano le operava un altro famoso astronomo di quel cronache del tempo, soprattutto quelle dei mari- tempo, Warren De la Rue, e dove era alloggiato nai, fu uno spettacolo mai visto di aurore polari, un rudimentale ma efficace magnetografo che, osservate in entrambi gli emisferi fino addirittura esattamente come un sismografo traccia le a latitudini quasi equatoriali, altro che polari. Chi onde sismiche, misurava le perturbazioni del fosse interessato a questa avvincente storia campo magnetico della Terra, o meglio di una può leggerla nei dettagli nel bellissimo libro, che sua componente che giace sul piano equato- non dovrebbe mancare nella biblioteca degli riale (che noi oggi chiamiamo vettore H o meri- astronomi o astrofili, solari e non, “I Re del diano magnetico). Lo strumento era rozzo, e Sole”, editore Einaudi, che racconta anche i funzionava grazie a piccoli aghi magnetici contributi di tanti altri astronomi, che aprirono la sospesi al soffitto con dei lunghi e sottili fili di strada della moderna astrofisica, da Herschel, a seta, sui quali veniva inviato un raggio luminoso Maunder, a Hale e altri. a sua volta riflesso verso un rotolo di carta foto- Al di là dello spettacolo gentilmente e gra- sensibile sulla quale un pennino tracciava a tuitamente offerto dal Sole in quegli ormai lonta- inchiostro i “movimenti” degli aghetti magnetici e ni giorni (in verità le tempeste geomagnetiche quindi di riflesso, è il caso di dirlo, le variazioni durarono dal 28 agosto al 3 settembre del 1859, del magnetismo terrestre. Ebbene, una volta Carrington osservò solo uno dei flare che ebbe- giunto a Kew, trascorse ormai diverse ore dalla ro luogo in quel periodo) due sono le cose certe. sua osservazione, Carrington, insieme a un La prima: “lʼevento Carrington” costituisce una altrettanto stupito De la Rue, osservò che il pietra miliare per lʼastronomia, in quanto per la 13
gnetico planetario Kp e alla scala NOAA, descritti dettagliatamente negli articoli di “Meridiana” citati in precedenza, oppure si può fare riferimento a un altro indice di attività che, diversamente da Kp, non ha un limite superiore (o meglio inferiore come vedremo). Si tratta del- lʼindice DST, che sta per Disturbance Storm Time, ossia letteralmente “tempo di disturbo della tempesta”. I suoi valori ufficiali sono mi- surati a Kyoto, in Giappone, presso il WDC, World Data Center for Geomagnetism (http://wdc.kugi.kyoto-u.ac.jp/index.html). Grazie allʼindice DST è possibile “misurare” lʼin- Figura 1: Lo spettacolo delle Aurore Polari tensità del disturbo prodotto dal Sole sul campo meriterebbe di essere visto almeno una volta magnetico della Terra. Vediamo come. nella vita. Innanzitutto dobbiamo parlare della cor- Cortesia: https://www.greenme.it rente ad anello o corrente equatoriale. È una corrente elettrica prodotta da particelle cariche prima volta si capì che il magnetismo terrestre (principalmente elettroni, ma anche ioni positivi può essere influenzato dal Sole, che quindi non di altre specie atomiche in misura minore), è legato alla Terra dal solo “cordone ombelicale” intrappolate, per così dire, dalla forza del campo della gravità (cosa che fu intuita molti anni prima magnetico terrestre (detta “forza di Lorentz”) e da William Herschel e che poi fu definitivamen- costrette a seguire una traiettoria quasi circola- te dimostrata, dopo mille peripezie scientifiche, re sul piano dellʼequatore terrestre, a una da Edward W. Maunder). La seconda: se un distanza oscillante dai 3 ai 5 raggi terrestri dal evento come quello Carrington accadesse ai nostro pianeta. La corrente ad anello fluisce in nostri tempi, nei quali lʼumanità dipende dalla senso orario (per un osservatore che guardi ide- tecnologia, dalle telecomunicazioni e soprattut- almente la Terra da sopra il polo nord) e produ- to dallʼenergia elettrica in modo pressoché tota- ce un campo magnetico di polarità opposta a le, le sue conseguenze sarebbero a dir poco quello terrestre. Quindi variazioni positive della catastrofiche. Siccome il catastrofismo va di corrente ad anello inducono altrettante variazio- moda e spesso se ne abusa, vediamo come sia ni in negativo, quindi diminuzioni, del campo possibile “misurare” lʼentità di un evento energe- magnetico terrestre, in particolare della sua già tico solare, in modo da attribuire il giusto peso a citata componente detta vettore H. Lʼindice DST un evento di tipo Carrington o ad altri che si è una misura di queste deflessioni del campo sono succeduti (ce ne sono stati, e anche in magnetico terrestre, che avvengono sempre in tempi recenti, sebbene molto meno intensi) o concomitanza dellʼarrivo di fasci di particelle che potrebbero ripetersi nel futuro. accelerate espulse dal Sole durante un flare o Per stabilire lʼentità di una tempesta geo- una CME. Misurato in unʼunità detta nanotesla magnetica si può far ricorso allʼindice geoma- (nT), lʼindice DST è quindi una misura indiretta, 14
basata sullʼaumento dellʼintensità della corrente ad anello, della “forza” di una tempesta geoma- gnetica. Tanto più lʼindice raggiunge valori nega- tivi, tanto maggiore è lʼintensità del disturbo geo- magnetico prodotto dal Sole. Lʼindice DST è cal- colato con una formula detta “relazione di Dessler-Parker-Sckopke”, ma deve essere Figura 3: Tracciato dell'indice DST in condi- debitamente corretto per eliminare influenze zioni di sole quieto. Uno scenario ben diverso parassite generate da altri effetti elettrici che si da quello della figura precedente. aggiungono alle variazioni della corrente ad Cortesia: http://wdc.kugi.kyoto- anello durante una tempesta geomagnetica, u.ac.jp/dst_realtime/index.html come la corrente trasversa alla coda e le corren- ti allineate al campo. Tralasciando queste que- lʼindice DST si è avvicinato ai -450 nT, il che fa stioni, troppo specialistiche e complicate, faccia- della Halloween Storm una delle più intense mai mo parlare le immagini: nella figura 2 è riportato registrate. Di contro, la figura 3 mostra invece il tracciato dellʼindice DST durante la famosa lʼindice DST in condizioni di Sole quieto, come “tempesta di Halloween” della fine di ottobre del nel mese di febbraio di questʼanno 2017, quan- 2003. Come si può vedere, il valore minimo del- do più quieto non poteva essere. Una bella domanda sorge adesso sponta- nea: quale sarebbe stato lʼindice DST dellʼeven- to Carrington, se nel 1859 fossimo già stati in grado di determinarlo? Anche se non proprio con lʼesattezza di una misura diretta, è possibi- le però darne una stima, grazie ai rudimentali tracciati magnetografici raccolti da Carrington e de La Rue a Kew in quei giorni di sconvolgimen- ti geomagnetici. In figura 4 è riportato uno di questi: Figura 2: Tracciato dell'indice DST per la Con tutte le cautele del caso, è stato pos- famosa "Tempesta di Halloween" del 2003. sibile stimare che lʼevento del 1. settembre 1859 Nell'immagine sono indicati anche gli intervalli avrebbe avuto un indice DST attorno ai -850 nT, di DST che classificano la forza delle tempe- il che fa impallidire al confronto la pur violenta ste geomagnetiche: per quella di Halloween, Halloween Storm, che ha avuto un indice (que- con il suo DST prossimo ai -450 nT, si Ë trat- sta volta reale e misurato direttamente) di circa tato di una di quelle che vengono definite la metà. Chiaro quindi che un evento di tipo "superstorm" o "extreme storm". Nel 2012 Ë Carrington avrebbe quanto meno effetti deva- successo ben di peggio... stanti sulla nostra vita, con accecamento di Cortesia: http://www.aer.com/science-rese- satelliti, trasmissioni satellitari, GPS e telefonia arch/space/space-weather/space-weather- cellulare inclusi, completamente interrotti per index.html ore o giorni. E ancora: violente correnti indotte al 15
del 1859 sia di circa 150 anni. Ora, visto che 1859 più 150 (facendo i fanatici delle statistiche, il che non è mai un bene) fa 2009, ecco che ci potremmo sentire tutti in apprensione, in quanto proprio di questi tempi la probabilità che il Sole ci tiri addosso tutta la sua potenza aumenta in modo piuttosto sensibile. Sarà stato un caso, ma proprio di questi tempi, ed esattamente il 23 luglio del 2012 il Sole ha prodotto un altro evento Carrington (ma Figura 4: Tracciato delle variazioni del campo ben più intenso), “sbagliando” di soli tre anni sul- magnetico terrestre durante la tempesta del lʼipotetica (perché di questo si tratta) periodicità 1859 registrato il 1 Settembre 1859 di 150 anni. Questo però fa riflettere anche le all'Osservatorio di Kew, poi esaminato insie- anime più candide e diffidenti nei confronti delle me ad altri tracciati da R.Carrington e W. De statistiche. Il fatto è che, per fortuna dellʼumani- la Rue. tà intera, flare, CME, fasci di particelle relativisti- Cortesia: www.lescienze.it che che hanno determinato questo evento che, lo vedremo, ha dellʼimpressionante, sono stati suolo che potrebbero danneggiare in modo generati dalla faccia del Sole opposta rispetto drammatico, fino al completo black-out, le cen- alla Terra, che si è vista quindi risparmiata trali elettriche, con costi enormi e tempi lunghis- unʼesperienza che non sarebbe stata proprio simi per il loro completo ripristino. Quindi il pro- esaltante per nessuno di noi. Ovviamente, a blema, oltre che tecnologico, diverrebbe soprat- parte le pubblicazioni specializzate che si sono tutto economico, in un mondo la cui economia occupate della cosa (al termine dellʼarticolo si globale di questi tempi non se la passa troppo trovano delle referenze in proposito) e un artico- bene di sicuro già per conto suo, senza che ci si letto uscito sulla rivista di divulgazione “Le metta il Sole a guastare ulteriormente le feste. Scienze”, i mezzi di comunicazione di massa, in Altra domanda intrigante: dopo il 1859 si è primis le televisioni (quelle italiane di sicuro, le mai ripetuto un evento così drammatico? La altre non so, ma dubito abbiano fatto diversa- risposta è no, anche se non sono mancati epi- mente) hanno completamente ignorato questo sodi che hanno prodotto severi disturbi al nostro tremendo pericolo schivato per un pelo. Se il pianeta. Uno su tutti la tempesta geomagnetica Sole avesse anticipato (o ritardato) lʼevento di del 13 marzo 1989, con un indice DST di -548 soli 7 giorni ci avrebbe centrato in pieno, con le nT, quindi più intensa di quella di Halloween ma conseguenze che si possono immaginare. Gli ben lontana da quella dellʼevento Carrington, stessi mezzi di comunicazione che sono tanto che lasciò al buio milioni di persone per nove pronti a parlare di catastrofici “tsunami solari” di ore in buona parte del Canada e della costa ”poderose eruzioni” e altre fesserie simili maga- atlantica degli Stati Uniti. Qualcuno si è sbilan- ri per una solo prevista (che poi magari nemme- ciato ad affermare che la frequenza media di no avviene) tempestuccia geomagnetica con un accadimento di un evento della forza di quello DST sotto i -50 nT della quale nessuno nemme- 16
no si accorgerebbe, ammesso che arrivi. Ma Terra è, per entrambe, di 90°. Immaginate di anche questa è unʼaltra storia, quindi perdona- avere tre palline, una rossa, (STEREO B) una temi lo sfogo un poʼ polemico ed entriamo nei gialla (Sole) e una blu (STEREO A) tutte sulla dettagli di quanto è successo (o meglio, non è stessa retta e una quarta pallina verde (Terra) successo, per lo meno sulla Terra per fortuna), su una retta perpendicolare alla prima (i colori nel luglio del 2012. ovviamente sono di fantasia…). A questo punto Prima di tutto una considerazione ovvia e ecco che possiamo spiare tutto ciò che avviene scontata: ma se tutto è accaduto sulla parte del “dietro il Sole”: dalla Terra noi vediamo tutto il Sole non visibile dalla Terra, come facciamo noi disco visibile, STEREO A ne vede metà di quel- a sapere che lʼevento si è verificato? Lo sappia- lo visto da noi più metà di quello nascosto e mo grazie a STEREO, che sta per Solar STEREO B lʼaltra metà di quello visto da Terra TErrestrial RElations Observatory. STEREO è più lʼaltra metà nascosta per noi. Risultato: una una missione spaziale della NASA e consiste in perfetta visione stereoscopica a 360° dellʼintera due navicelle lanciate il 26 ottobre del 2006 e stella. che qualche tempo dopo, grazie alla “fiondata Purtroppo il moto reciproco fa sì che que- gravitazionale” della Luna, sono state immesse sta situazione non rimanga costante. Nel 2015 in due orbite eliocentriche (quindi come fossero A e B (pur mantenendo il loro nome), si sono due pianeti artificiali), una a una distanza dal “incrociate” (senza scontrarsi perché sono a un Sole un poʼ più piccola di quella della Terra, lʼal- milione di chilometri lʼuna dallʼaltra) e hanno tra un poʼ più grande, in modo da fissare la loro invertito i loro ruoli: ora A segue e B precede la distanza lineare relativa a un milione di chilome- Terra. Però abbiamo perso la visione completa tri. E qui hanno iniziato il loro viaggio. La pecu- del Sole. Fra qualche anno saranno di nuovo in liarità della missione sta nel fatto che una delle opposizione e allora, se pur a parti invertite, due navicelle, detta STEREO A, dove A sta per tutto sarà come nel 2012. Una giostra continua. Ahead, ossia davanti, precede la Terra nella sua Chi fosse interessato a saperne di più può guar- orbita mentre lʼaltra, STEREO B, dove B sta per dare il sito ufficiale della missione, Behind, cioè dietro, la segue. A e B hanno inizia- http://stereo.swpc.nasa.gov, dove si trovano tra to il loro moto allontanandosi lʼuna dallʼaltra, le tantissime cose unʼimmagine animata del quindi la loro posizione reciproca e quella rispet- Sole e la situazione continuamente aggiornata to alla Terra varia continuamente. La sonda A delle posizioni reciproche di A, B e della Terra. impiega 347 giorni per completare un'orbita Tra lʼaltro STEREO B da settembre 2016, dopo attorno alla stella, mentre B ne impiega 387. due anni di problemi che alla fine erano stati L'angolo tra la sonda A, il Sole e la Terra aumen- risolti almeno in parte, ha smesso di trasmette- ta di 21,650° ogni anno, mentre l'angolo tra la re per un disallineamento delle antenne. Un bel sonda B, la stella e il nostro pianeta diminuisce guaio e un bel rompicapo per i tecnici della mis- di 21,999° ogni anno. La situazione ottimale, sione, se vorranno recuperare le trasmissioni. che era pressappoco quella del 2012, è quella Ma al tempo della nostra storia funzionava tutto, con le due sonde in opposizione tra loro rispet- per fortuna, e gli strumenti posti a bordo delle to al Sole: in questo modo la loro separazione due sonde ci hanno permesso di “vedere” quel- angolare è di 180°, mentre quella relativa alla lo che stava accadendo e che senza STEREO 17
sarebbe stato impossibile. A bordo delle sonde sicuramente il più debole negli ultimi 100 anni. STEREO ci sono molti strumenti, tra i quali dei Come dire che col Sole non si può mai essere coronografi (che permettono di rilevare le emis- sicuri di niente. Quando uno meno se lo aspet- sioni coronali di massa) e dei telescopi sensibili ta, lui colpisce… allʼultravioletto con i quali è possibile registrare Che conclusioni trarre da questo racconto la presenza di regioni attive anche sulla faccia di una tempesta che ha avuto tutti i crismi della nascosta del Sole, nonché dei flare che queste perfezione, da parte del Sole, e della fortuna da possono emettere. Grazie a questa sofisticata parte di noi terrestri? Prima di tutto che possia- tecnologia, pur investita in pieno dalla violenza mo solo constatare di averla scampata bella, dellʼevento che ha documentato, è stato possi- almeno per questa volta. Poi che lo studio det- bile ricavare dei dati che sono davvero impres- tagliato, reso possibile grazie alle sonde STE- sionanti. In primo luogo sono state rilevate due REO, di questo evento estremo ha fissato un CME emesse a distanza di 10-15 minuti lʼuna ulteriore punto di riferimento, dopo lʼevento dallʼaltra, che poi, viste le diverse velocità radia- Carrington, per stimare una sorta di limite supe- li di emissione (cioè le componenti delle loro riore per lʼenergia e lʼintensità dei fenomeni velocità dirette verso le navicelle, in particolare energetici solari in grado di influenzare, anche in STEREO A, che è stata maggiormente investi- modo drammatico, il nostro pianeta. In attesa ta) si sono verosimilmente fuse, unite, in unʼuni- del prossimo, tra 150 anni o giù di lì per gli incor- ca, intensissima emissione, con velocità del reggibili amanti delle statistiche. vento solare a esse associato di circa 2ʼ500 ± Segue, per i lettori più esigenti e interes- 500 chilometri al secondo (3ʼ300 chilometri al sati, una breve rassegna di riferimenti ad artico- secondo uno studio in particolare, citato tra le li specialistici riguardanti quanto è stato scritto. referenze alla fine dellʼarticolo). Lʼintensità del V.M. Vasyliunas, “Ionospheric and boun- campo magnetico associato alle due emissioni dary contributions to the Dessler-Parker- è stata stimata attorno ai 110 nT. Se si pensa Sckopke formula for Dst”, Ann. Geophys., 24, che una “normale” tempesta geomagnetica, se 1085-1097, 2066. pur intensa, produce vento solare con velocità P.Riley, R.M. Caplan, “Properties of the di circa la metà e valori del campo interplaneta- Fast Forward Shock Driven by the July 23 2012 rio intorno ai 30-50 nT questo già fornisce Extreme Coronal Mass Ejection”, ArXiv: unʼidea dellʼintensità del fenomeno. Lʼampiezza 1510.06088v1 del 25 ottobre 2015. angolare della CME è stata stimata attorno ai D.N. Baker et al, “A major solar eruptive 140°± 30° e una stima (forse lievemente in event in July 2012: Defining extreme space eccesso) dellʼindice DST è arrivata a -1182 nT, weather scenarios”, SPACE WEATHER, Vol. quindi, come dicono i fisici, di un ordine di gran- 11, 585-591, 2013. dezza in più rispetto a quella dellʼevento Bei Zhu et al, “Solar Energetic Particle Carrington. Il che vuol dire dellʼordine delle cen- Event Associated with the 2012 July 23 Extreme tinaia di nT per il 1859, delle migliaia per il 2012. Solar Storm”, ArXiv: 1607.01585v1 del 6 luglio È notevole il fatto che un evento di tale portata 2016. sia accaduto durante uno dei cicli (lʼattuale ciclo 24) di attività solare più deboli che si ricordino, 18
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