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Senato della Repubblica XVIII LEGISLATURA Giunte e Commissioni RESOCONTO SOMMARIO n. 504 Resoconti Allegati GIUNTE E COMMISSIONI Sedute di martedı̀ 16 febbraio 2021
16 febbraio 2021 – 2 – Indice INDICE Commissioni permanenti 7ª - Istruzione pubblica, beni culturali: Ufficio di Presidenza (Riunione n. 145) . . . . . . Pag. 3 Ufficio di Presidenza (Riunione n. 146) . . . . . . » 3 Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Commissioni bicamerali Indirizzo e vigilanza dei servizi radiotelevisivi: Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 6 Inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associa- zioni criminali, anche straniere: Comitato XII rapporti tra criminalità organizzata e logge massoniche (Riunione n. 8) . . . . . . . . . » 40 Inchiesta sul sistema bancario e finanziario: Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 41 Ufficio di Presidenza . . . . . . . . . . . . . . . . » 42 Commissioni monocamerali d’inchiesta Sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere: Plenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 43 _____________ —————————— N.B. Sigle dei Gruppi parlamentari: Europeisti-MAIE-Centro Democratico: Eu- MAIE-CD; Forza Italia Berlusconi Presidente-UDC: FIBP-UDC; Fratelli d’Italia: FdI; Italia Viva-P.S.I.: IV-PSI; Lega-Salvini Premier-Partito Sardo d’Azione: L-SP-PSd’Az; MoVimento 5 Stelle: M5S; Partito Democratico: PD; Per le Autonomie (SVP-PATT, UV): Aut (SVP-PATT, UV); Misto: Misto; Misto-IDEA e CAMBIAMO: Misto-IeC; Misto-Liberi e Uguali: Misto-LeU; Misto-+Europa - Azione: Misto-+Eu-Az.
16 febbraio 2021 – 3 – 7ª Commissione ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª) Martedı̀ 16 febbraio 2021 Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari Riunione n. 145 Presidenza del Presidente NENCINI Orario: dalle ore 11 alle ore 11,45 AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DEL COMITATO OLIMPICO NAZIO- NALE ITALIANO (CONI) E DI SPORT E SALUTE SPA, INVERVENUTI IN VIDEOCON- FERENZA, IN MERITO AL DISEGNO DI LEGGE N. 2077 (CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 29 GENNAIO 2021, N. 5, RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO – CONI) Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari Riunione n. 146 Presidenza del Presidente NENCINI Orario: dalle ore 14,30 alle ore 15,20 AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DI SPORT PER TUTTI (UISP), CEN- TRO SPORTIVO ITALIANO (CSI), ASSOCIAZIONE ITALIANA CULTURA E SPORT (AICS), CGIL, CISL E UIL, INVERVENUTI IN VIDEOCONFERENZA, IN MERITO AL DI- SEGNO DI LEGGE N. 2077 (CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 29 GENNAIO 2021, N. 5, RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE ITALIANO – CONI)
16 febbraio 2021 – 4 – 7ª Commissione Plenaria 211ª Seduta Presidenza del Vice Presidente VERDUCCI La seduta inizia alle ore 16,20. SULLA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE Il PRESIDENTE comunica che il 5 febbraio è entrata a far parte della Commissione la senatrice Mariarosaria Rossi, cui rivolge un saluto di benvenuto e l’augurio di buon lavoro. Si associa la Commissione. IN SEDE REFERENTE (2077) Conversione in legge del decreto-legge 29 gennaio 2021, n. 5, recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) (Seguito dell’esame e rinvio) Prosegue l’esame sospeso nella seduta del 10 febbraio. Il presidente relatore VERDUCCI (PD) ricorda che è stato fissato alle ore 12 giovedı̀ 18 febbraio il termine per la presentazione di eventuali emendamenti e ordini del giorno al disegno di legge in titolo; propone di posticipare tale termine alle ore 15 di lunedı̀ 22 febbraio. Concorda la Commissione. Poiché nessuno chiede di intervenire in discussione generale, il PRE- SIDENTE avverte che l’esame proseguirà nelle sedute che saranno convo- cate la prossima settimana. Prende atto la Commissione. Il seguito dell’esame è rinviato.
16 febbraio 2021 – 5 – 7ª Commissione SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DELLE AUDIZIONI Il PRESIDENTE comunica che nelle odierne riunioni dell’Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari, si è svolto il ciclo di audizioni informali in merito al disegno di legge n. 2077, di conversione del decreto-legge 29 gennaio 2021, n. 5, recante mi- sure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI). Nel corso di tali audizioni sono state depositate delle documentazioni che saranno pubblicate sulla pagina web della Commissione, al pari del- l’ulteriore documentazione che verrà eventualmente depositata o comun- que acquisita. Prende atto la Commissione. La seduta termina alle ore 16,30.
16 febbraio 2021 – 6 – Commissioni bicamerali COMMISSIONE PARLAMENTARE per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi Martedı̀ 16 febbraio 2021 Plenaria 56ª Seduta Presidenza del Presidente BARACHINI Interviene il direttore di Rai Uno, dottor Stefano Coletta, accompa- gnato dal dottor Giovanni Anversa, Vice Direttore di Rai Uno, dal dottor Stefano Luppi e dal dottor Lorenzo Ottolenghi, rispettivamente Direttore e Vice Direttore dell’ufficio relazioni istituzionali e internazionali della Rai. La seduta inizia alle ore 20. (La Commissione approva il processo verbale della seduta prece- dente). SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI Il PRESIDENTE comunica, ai sensi dell’articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l’attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso, mentre limitatamente all’audizione sarà tramessa anche la diretta sulla web-tv della Camera dei deputati e, successivamente, sul canale satellitare della Camera dei deputati. Avverte che dell’audizione odierna verrà altresı̀ redatto e pubblicato il resoconto stenografico.
16 febbraio 2021 – 7 – Commissioni bicamerali SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE Il PRESIDENTE comunica che il Tar Lazio si è pronunciato con sentenza, dichiarandolo inammissibile, sul ricorso presentato dalla RAI per l’annullamento, tra l’altro, della delibera n. 61/20/CONS, adottata dal- l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la quale aveva deliberato l’accertamento del mancato rispetto da parte della stessa RAI dei principi di trasparenza e non discriminazione di cui all’articolo 25, comma 1, lett. s) punto iii) del Contratto di servizio 2018-2022, in materia di pubblicità. Comunica inoltre che l’Amministratore delegato ha fornito informazioni sulla situazione di Euronews, società nella quale la RAI detiene una quota di partecipazione. Informa infine di aver ricevuto alcune segnalazioni, da un lato sul tema dei costi delle sedi estere della Rai, e dall’altro, sulla presenza di un componente della Commissione all’interno di una fiction trasmessa dal servizio pubblico. Quanto al primo aspetto, riferisce di essersi attivato per acquisire elementi che, una volta disponibili, saranno messi a cono- scenza della Commissione. Riguardo la seconda questione, ritiene sia op- portuno affrontarla in sede di Ufficio di Presidenza, soprattutto in rela- zione all’inopportunità di tale presenza. PROCEDURE INFORMATIVE Audizione del Direttore di Rai Uno (Svolgimento) Il PRESIDENTE saluta e ringrazia il direttore di Rai Uno, dottor Ste- fano Coletta, per la disponibilità ad intervenire nella seduta odierna. Fa presente inoltre che, secondo quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento del Senato, in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica in corso, per l’audizione odierna è consentita la partecipa- zione con collegamento in videoconferenza ai lavori anche dei componenti della Commissione. Ricorda che l’audizione del dottor Coletta ha ad oggetto l’attività della rete da lui diretta, con particolare attenzione al prossimo Festival della canzone italiana di Sanremo. Il direttore di Rai Uno COLETTA svolge la propria relazione. Intervengono per porre quesiti e svolgere considerazioni, i deputati CARELLI (M5S), Andrea ROMANO (PD), MOLLICONE (FDI), MULÈ (FI) e CAPITANIO (Lega), la senatrice GARNERO SANTAN- CHÈ (FdI), il PRESIDENTE, la senatrice FEDELI (PD), il senatore VER- DUCCI (PD), la senatrice RICCIARDI (M5S), il deputato MORELLI (Lega), il senatore BERGESIO (L-SP-PSd’Az), la deputata MARROCCO
16 febbraio 2021 – 8 – Commissioni bicamerali (FI), la senatrice GALLONE (FIBP-UDC), il senatore GASPARRI (FIBP- UDC) e il deputato ANZALDI (IV). Replica il direttore COLETTA. Il PRESIDENTE ringrazia l’audito e dichiara conclusa la procedura informativa. SULLA PUBBLICAZIONE DEI QUESITI Il PRESIDENTE comunica che sono pubblicati in allegato, ai sensi della risoluzione relativa all’esercizio della potestà di vigilanza della Com- missione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo del 2015, i quesiti dal n. 301/ 1525 al n. 317/1573 per i quali è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato). La seduta termina alle ore 22,25.
16 febbraio 2021 – 9 – Commissioni bicamerali Allegato QUESITI PER I QUALI È PERVENUTA RISPOSTA SCRITTA ALLA PRE- SIDENZA DELLA COMMISSIONE (DAL N. 301/1525 AL N. 317/1573) MARROCCO, MULÈ, PORCHIETTO. – Al Presidente e all’Ammi- nistratore delegato della Rai. – Per sapere: premesso che, durante la puntata della trasmissione «Che tempo che fa» dello scorso 6 dicembre, in onda su Rai 3 e condotta da Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, nel suo spazio fisso, ha commentato in modo piuttosto volgare una foto che ritrae Wanda Nara sul dorso di un cavallo; ad avviso degli interroganti è evidente che nella puntata appena ci- tata Luciana Littizzetto si sia spinta ben oltre la satira cadendo in una bat- tuta scurrile e per nulla divertente nella totale accondiscendenza del cele- bre conduttore Fabio Fazio; i cittadini che con grandi sacrifici continuano a pagare il canone non possono assistere a simili episodi considerato che la Rai sostiene delle ingenti spese per la realizzazione del programma «Che tempo che fa» i cui costi relativi alla produzione e allo stesso sfruttamento del format sono stati contrattualizzati con la società Officina Srl e di cui lo stesso Fabio Fazio detiene il 50% delle quote; dopo lo spot sessista del programma «Detto fatto» e le afferma- zioni piuttosto discutibili di Mauro Corona indirizzate a Bianca Berlinguer durante il programma «Cartabianca» è evidente che la Rai sta seguendo una linea editoriale che infrange sistematicamente i principi basilari del Contratto di servizio; è inaccettabile che nei programmi di approfondimento e di intrat- tenimento, in onda sulle reti Rai, siano tollerati atti sessisti come quelli appena riportati: quali iniziative i vertici Rai intendano adottare al fine di evitare che episodi come quelli riportati in premessa non abbiano più a ripetersi; se i vertici Rai non ritengano opportuno riferire sui fatti esposti in premessa presso la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. (301/1525) RISPOSTA. – In merito all’interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi, sulla base delle indicazioni della Direzione di Rai 3. In via preliminare è opportuno sottolineare come la Rai stia lavo- rando per tutelare in ogni modo la donna e fornire una corretta rappre-
16 febbraio 2021 – 10 – Commissioni bicamerali sentazione della figura femminile, attraverso un racconto che si declina ogni giorno in tutti i generi. Il Servizio Pubblico propone nei suoi pro- grammi una rappresentazione plurale e non stereotipata della realtà fem- minile, prevedendo approfondimenti anche con l’obiettivo di avere una concreta azione di contrasto alla violenza sulle donne. Inoltre, sul ver- sante interno dell’organizzazione dell’Azienda, è stato avviato un Tavolo per lo sviluppo di nuove iniziative in materia di uguaglianza di genere in cui verranno definiti obiettivi (progressivi e misurabili), interventi e metodologia di azione che diventeranno guida e termometro per il riequi- librio di genere nel breve, medio e lungo periodo. In più, con la Commis- sione Pari Opportunità della Rai, sarà avviato un corso per formare i di- pendenti a un linguaggio di parole e immagini e fornire a ciascuno gli strumenti necessari ad identificare situazioni ed espressioni lesive della pari dignità di genere. Tutto ciò premesso, rispetto all’episodio citato nell’interrogazione – in cui si biasima l’intervento di Luciana Littizzetto che «ha commentato in modo piuttosto volgare una foto che ritraeva Wanda Nara sul dorso di un cavallo» – è opportuno evidenziare che appare sostanzialmente dif- ferente da altri episodi in cui l’Azienda, che si è anche prontamente scu- sata a riguardo, è purtroppo incappata in errori. A un quesito analogo, il Direttore di Rai 3, Franco Di Mare, ha ri- sposto nel corso dell’audizione del 16 dicembre 2020 con queste parole: «una cosa è insultare e una cosa è fare satira. La satira può anche essere dura, non condivisa. Una donna, Luciana Littizzetto, ha preso in giro un’altra donna che ha pubblicato una foto nuda sul suo profilo social e quindi ha deciso di sottoporsi al giudizio di altri. Che può essere anche corrosivo, aspro, ma in ogni caso è un giudizio espresso all’interno di un momento di satira che non è comparabile ad altri episodi maturati in un contesto diverso». Alla satira, per natura irriverente e irrispettosa, è opportuno garantire uno spazio di azione libero e scevro da condiziona- menti di ogni genere pena lo snaturamento della funzione stessa della sa- tira. Infine, la stessa Luciana Littizzetto, nella puntata del 13 dicembre, ha avuto modo di intervenire direttamente nel dibattito sull’episodio citato, e ha rivendicato tanto il diritto inalienabile di potersi mostrare senza veli quanto quello di commentare liberamente quello che viene mostrato. Una prerogativa quest’ultima che, nel caso di una comica, appartiene alla natura stessa del suo ruolo. GASPARRI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della Rai. – Premesso che: domenica 13 dicembre il Ministro Di Maio è intervenuto come ospite della trasmissione sportiva 90º Minuto su Rai 2, per commemorare le recenti morti dei campioni Paolo Rossi e Diego Maradona; Di Maio non ho nessun titolo istituzionale che abbia che fare con lo sport e nessuna particolare competenza sul tema affrontato,
16 febbraio 2021 – 11 – Commissioni bicamerali per sapere: chi abbia deciso questa presenza, per quali ragioni e quali benefici abbia pensato di trarne; se la sua presenza in un programma dedicato allo sport, gestito da Rai Sport ma ospitato comunque da Rai 2, non rappresenti una grave spe- culazione politica priva di alcuna giustificazione. (302/1531) RISPOSTA. – In merito all’interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della direzione di RaiSport. In via preliminare si ritiene opportuno segnalare che lo scorso 13 Dicembre la trasmissione 90º Minuto La Tribuna, in onda ogni domenica dalle 18.15 su Rai Due, era dedicata al ricordo di Diego Armando Mara- dona, nella prima giornata di campionato in cui lo Stadio San Paolo di Napoli veniva intitolato al campione argentino. I curatori della trasmissione di RaiSport erano venuti a conoscenza dell’intenzione del ministro degli Esteri – Luigi Di Maio – di organizzare in Italia un torneo calcistico teso a chiudere le storiche tensioni tra Ar- gentina e Inghilterra, sia a seguito della contesa sulle isole Falkland-Mal- vinas sia dopo il celebre episodio del gol di mano di Maradona alla com- pagine inglese durante i mondiali del 1986 in Messico. Poiché la natura della notizia era coerente con i contenuti editoriali della puntata in questione di 90º Minuto la Tribuna, e previe tutte le con- suete verifiche editoriali, è stata realizzata un’intervista registrata (quindi non un’ospitata in studio), della durata di poco superiore a 5 minuti. La notizia dunque ha trovato conferma proprio in occasione dello speciale su Maradona nel corso del quale il ministro Di Maio ha lanciato la proposta di un Triangolare della pace tra Italia, Argentina e Inghilterra da dispu- tarsi proprio nello stadio di Napoli. Le parole del Ministro Di Maio hanno immediatamente fatto il giro del mondo, venendo riprese da agenzie di stampa e siti italiani e interna- zionali con particolare rilievo, ovviamente, in Argentina e Inghilterra. La notizia è stata riportata il giorno dopo, da molti quotidiani nazionali ed esteri e si è diffusa in rete in modo capillare (anche cliccando sui motori di ricerca le parole «Maradona», «Inghilterra», «Argentina», «Maio», ve- nivano elencati diversi centinaia di siti, giornali, agenzie di stampa e tv che nel mondo avevano ripreso la notizia della proposta del Triangolare). Nel corso della settimana prima della messa in onda è purtroppo scomparso anche Paolo Rossi – peraltro impegnato in un Mondiale nel quale aveva giocato lo stesso Maradona cui era dedicato lo Speciale – per cui al giornalista è sembrato del tutto naturale chiedere al Ministro il suo parere sulla proposta avanzata da Rai Sport di intitolare lo stadio Olimpico di Roma all’indimenticabile calciatore azzurro.
16 febbraio 2021 – 12 – Commissioni bicamerali ANZALDI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della Rai. – Premesso che: da diversi mesi i telegiornali Rai utilizzano nei servizi riguardanti il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sempre le stesse immagini, solo di rado cambiate e aggiornate, che mostrano il Presidente «indaffa- rato» nei suoi uffici a Palazzo Chigi, ripreso mentre si muove nei corridoi, mentre lavora alla sua scrivania, mentre legge documenti e ne firma altri. In particolare si segnala un vero e proprio abuso di queste immagini al Tg1. Chi guarda il telegiornale può essere portato a pensare che si rife- riscano alle questioni del giorno, in realtà sono sempre le stesse immagini, presumibilmente autoprodotte dalla stessa Presidenza del Consiglio, che quindi avrebbe potuto decidere addirittura il «taglio» giornalistico di que- ste ultime. Mentre può succedere che in determinati eventi, ad esempio nelle conferenze stampa, sia la stessa Presidenza del Consiglio a dare il segnale delle immagini a tutte le tv, per questioni logistiche di spazio e a maggior ragione in tempi di restrizioni covid, in questo caso le immagini non si riferiscono ad un evento in particolare, ma sono immagini «di copertura» e di fatto corredano i servizi del presidente del Consiglio per settimane e settimane. Sarebbe la prima volta che si verifica il caso di un esponente po- litico che si auto produce le immagini che dovranno rappresentarlo di fatto in tutti i servizi giornalistici quotidiani dell’informazione pubblica. Pur in tempi di covid, questo non accade per nessun altro esponente politico o delle istituzioni. Non succede neanche per il Presidente della Repubblica, le cui immagini sono realizzate dall’apposita struttura Rai del Quirinale. Si chiede di sapere: se risponde al vero che le immagini utilizzate quotidianamente nei servizi dei telegiornali Rai che riguardano il Presidente del Consiglio Conte, anche a semplice copertura dei servizi e non per eventi specifici come conferenze stampa e dichiarazioni alla stampa, siano state realizzate dalla stessa Presidenza del Consiglio, che ne deciderebbe cosı̀ addirittura il «taglio» giornalistico. Se le testate giornalistiche Rai non ritengano una violazione delle proprie prerogative di indipendenza e deontologia professionale trasmet- tere tutti i giorni immagini del presidente del Consiglio che sono state rea- lizzate direttamente dagli uffici di Palazzo Chigi. Se l’Azienda non ritenga doveroso prendere provvedimenti per tu- telare la propria indipendenza ed evitare che, approfittando delle restri- zioni previste per il covid, si crei una vera e propria invasione di campo degli uffici governativi nei confronti dell’autonomia giornalistica del ser- vizio pubblico. (303/1538)
16 febbraio 2021 – 13 – Commissioni bicamerali RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa. In via preliminare, si ritiene opportuno sottolineare che, di prassi, la Presidenza del Consiglio fornisce il segnale delle immagini a tutte le tv solo in occasione di determinati eventi, quali le conferenze stampa, mentre le immagini utilizzate a copertura dei servizi giornalistici relativi alla stessa Presidenza vengono di norma prodotte dalla Rai. Ciononostante, a causa della pandemia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto che, per motivi di sicurezza sanitaria, non sia op- portuno che operatori esterni lavorino negli ambienti del Palazzo Chigi per produrre servizi televisivi e, pertanto, tutte le immagini del Presidente del Consiglio vengono realizzate direttamente dagli uffici della Presidenza stessa. In conclusione, occorre tener presente che l’autonomia giornalistica del servizio pubblico, ovvero le prerogative di indipendenza e deontologia professionale delle testate giornalistiche Rai, sono un pilastro della demo- crazia del nostro Paese e rappresentano pertanto i valori che giustificano l’esistenza stessa del servizio pubblico. L’Azienda è pertanto costante- mente impegnata a tutelare questi principi e questi valori. Quanto richia- mato nell’interrogazione in oggetto, si ribadisce, è determinato esclusiva- mente da una temporanea modifica dei meccanismi di produzione delle immagini a corredo dei servizi informativi, modifica resasi necessaria nel- l’ambito delle misure messe in atto per contenere i contagi da Covid. ANZALDI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato RAI. – Premesso che: nella puntata del 22 dicembre della trasmissione di informazione «Cartabianca» su Rai3 erano presenti tra gli ospiti due giornalisti de «Il Fatto quotidiano», il direttore Marco Travaglio e il collaboratore Andrea Scanzi. Travaglio e Scanzi, secondo notizie di stampa non smentite e nel caso di Scanzi confermate dal diretto interessato, sono normalmente ospiti di trasmissioni di informazione di emittenti commerciali dietro compenso, ad esempio a La7. In questa prima parte della stagione televisiva, tra settembre e di- cembre, Scanzi è stato ospite di «Cartabianca» per 11 volte. Essere invitati come ospiti in una trasmissione di informazione di prima serata del servizio pubblico rappresenta in ogni caso un’importante occasione di visibilità, in particolare per giornalisti, come nel caso di Scanzi, che promuovono la pubblicazione dei propri libri, ma anche per la testata cui appartengono, vista la consuetudine di far intervenire i gior- nalisti con alle spalle il logo del loro giornale. In un editoriale pubblicato sul «Manifesto» il 22 dicembre, la di- rettrice del quotidiano Norma Rangeri ha parlato di «puntuale oscura- mento» della sua testata nelle trasmissioni del servizio pubblico, quello
16 febbraio 2021 – 14 – Commissioni bicamerali stesso servizio pubblico che invece in una stessa puntata ha trovato lo spa- zio e il modo per invitare addirittura 2 giornalisti de «Il Fatto Quoti- diano». Si chiede di sapere: se i giornalisti invitati come opinionisti nelle trasmissioni di infor- mazione vengano o meno retribuiti e, nel caso specifico, se i giornalisti de «Il Fatto Quotidiano» Travaglio e Scanzi siano stati retribuiti per la loro partecipazione a «Cartabianca» il 22 dicembre e per quanto riguarda il se- condo anche nelle altre 10 puntate in cui è stato invitato tra settembre e dicembre, visto che normalmente in base a notizie di stampa verrebbero retribuiti quando partecipano a trasmissioni di informazione delle tv com- merciali. Se la Rai non ritenga un autogol dare visibilità a opinionisti stabil- mente associati con le trasmissioni della concorrenza, ad esempio Trava- glio e Scanzi ospiti fissi a La7. Perché nella scelta dei giornalisti ospiti delle trasmissioni dell’in- formazione, che a prescindere dall’eventuale retribuzione comporta anche un’importante visibilità al giornalista e alla testata, ci sia un evidente fa- voritismo per la testata «Il Fatto Quotidiano», addirittura con due giorna- listi presenti nella stessa puntata della trasmissione «Cartabianca», mentre altre testate vengono totalmente oscurate, come denunciato ad esempio dalla direttrice del «Manifesto». Se l’azienda non ritenga doveroso, per rispondere agli obblighi di rispetto del pluralismo previsti dal Contratto di Servizio, stabilire criteri chiari e uniformi nella scelta dei giornalisti ospiti delle trasmissioni, volti a dare spazio a tutti i quotidiani di opinione e non sempre e soltanto ad alcuni. (304/1542) RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione di Rai3 e della Direzione editoriale dell’offerta informativa. In via preliminare appare opportuno ricordare che la libertà edito- riale dei giornalisti è garantita dalle leggi e dall’articolo 21 della Costi- tuzione. In questo contesto la Rai è chiamata – come previsto dal Con- tratto di servizio all’articolo 6 – «ad improntare la propria offerta infor- mativa ai canoni di equilibrio, pluralismo, completezza, obiettività, impar- zialità, indipendenza e apertura alle diverse formazioni politiche e sociali e a garantire un rigoroso rispetto della deontologia professionale da parte dei giornalisti e degli operatori del servizio pubblico, i quali sono tenuti a coniugare il principio di libertà con quello di responsabilità, nel rispetto della dignità della persona, e ad assicurare un contraddittorio adeguato, effettivo e leale». Nel caso specifico richiamato nell’interrogazione, come per ogni pro- gramma di approfondimento informativo, l’obiettivo di Rai è quello di as-
16 febbraio 2021 – 15 – Commissioni bicamerali sicurare una programmazione pluralista per garantire ai cittadini una corretta informazione utile alla formazione della loro opinione. La scelta degli ospiti, sempre libera all’interno di ogni gruppo edito- riale, segue dunque questo criterio cosı̀ come medesima logica segue la scelta dei cosiddetti opinionisti – giornalisti o altri esponenti della società scientifica e civile – che vengono ingaggiati per garantire una maggiore ricchezza di contenuti e di idee nel confronto che si sviluppa nell’arco della messa in onda. Gli ospiti dunque vengono scelti di volta in volta, tenendo conto degli argomenti che si intende trattare e del parterre completo che si intende proporre al pubblico. L’obiettivo, è bene ribadirlo, è quello di fornire un’informazione equilibrata e pluralista. Gli opinionisti invece vengono normalmente selezionati, sempre nell’ambito della summenzionata libertà editoriale, all’inizio del ciclo di trasmissioni per consentire al pubblico di fidelizzarsi. Questo schema viene seguito sia da Rai sia dalle trasmissioni concorrenti e questo genera un possibile travaso di «volti noti» dall’una all’altra parte. E’ di tutta evidenza che da parte di Rai non vi è in atto alcun «puntuale oscuramento» né di persone né di singole testate di opi- nione ma che ogni scelta discende da una libera valutazione editoriale di direttori e conduttori. Quanto infine alla presenza di Travaglio e Scanzi nella medesima puntata, è bene sottolineare che il Direttore del Fatto Quotidiano non ha percepito alcun compenso per la sua partecipazione alla trasmissione del 22 dicembre scorso mentre il giornalista Scanzi è ingaggiato da Car- tabianca come opinionista e dunque percepisce un gettone legato alla sua attività professionale. ANZALDI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato RAI. – Premesso che: nei giorni di lunedı̀ 21 e martedı̀ 22 dicembre si sono tenuti a Pa- lazzo Chigi gli incontri del presidente del Consiglio Conte con i partiti di maggioranza in merito alla redazione del Recovery Plan per i fondi euro- pei di rilancio contro la pandemia. Nelle edizioni dei telegiornali Rai dei predetti giorni, nei servizi dedicati agli incontri di Palazzo Chigi, sono state trasmesse immagini ri- prese all’interno della Sala Verde di Palazzo Chigi, luogo degli incontri, per quanto riguarda le riunioni di Conte con il Movimento 5 stelle, con il Partito democratico e con Liberi e uguali. Nessuna immagine, invece, è stata trasmessa dall’incontro con il partito Italia Viva. La presidenza del Consiglio, con una nota all’Ansa, ha dichiarato di aver deciso di non effettuare immagini dell’incontro con Italia Viva. Si chiede di sapere: se le immagini riprese nel corso degli incontri a Palazzo Chigi il 21 e 22 dicembre tra il presidente del Consiglio Conte e i partiti M5s,
16 febbraio 2021 – 16 – Commissioni bicamerali Pd, Leu, mandate in onda nei telegiornali Rai, siano state effettuate da operatori Rai o da operatori della presidenza del Consiglio. Se per l’incontro di Conte con Italia Viva, le cui immagini non sono state trasmesse dai tg, la Rai abbia o meno chiesto di poter effettuare direttamente le riprese e come i telegiornali si siano comportati di fronte alla decisione di Palazzo Chigi di non effettuare direttamente le immagini. Se sia consuetudine che le immagini di incontri riguardanti il pre- sidente del Consiglio siano direttamente fornite dagli uffici della presi- denza del Consiglio, invece di essere effettuate dagli operatori del servizio pubblico. (305/1543) RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione Editoriale per l’Offerta Informativa. In relazione all’incontro tra il presidente del Consiglio Conte e la delegazione di Italia Viva, non sono state prodotte immagini a corredo dei servizi giornalistici su esplicita richiesta dell’ufficio stampa di Italia Viva, come riferito da fonti di governo alla agenzia Ansa sottostante: «(ANSA) – ROMA, 27 DIC – Le immagini sull’ultimo incontro a Pa- lazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la delega- zione di Italia Viva non sono state riprese su esplicita richiesta dell’Uffi- cio stampa di Iv. Lo precisano fonti della presidenza del Consiglio inter- pellate sulle dichiarazioni di Michele Anzaldi il quale, in una nota, annun- ciando una interrogazione, si chiedeva se la Rai o gli uffici della presi- denza avessero bloccato tali riprese.». Si precisa inoltre che le immagini mandate in onda nei telegiornali Rai e relative agli incontri a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Conte e i partiti M5S, PD, LEU, sono state effettuate da operatori della presidenza del Consiglio, come già accaduto in circostanze analoghe an- che con altri esecutivi. ANZALDI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato RAI. – Premesso che: il 27 dicembre è andato in onda su Rai2 il documentario «Pompei ultima scoperta», co-prodotto dall’azienda francese Gedeon Programmes e dal parco Archeologico di Pompei in collaborazione con France Televi- sions, RTBF Television Belge, Unità documentari EBU Coproduction Fund. Come risulta dalle informazioni pubblicate sul sito della Rai, il ser- vizio pubblico italiano non ha partecipato alla produzione del documenta- rio, ma ne ha solo acquistato i diritti per la messa in onda. In un’inchiesta giornalistica pubblicata il 6 gennaio sul quotidiano «Domani», vengono riportate dichiarazioni dell’ex direttore del Parco Ar- cheologico di Pompei e attuale direttore dei Musei Italiani, Massimo Osanna, sulle trattative con la Rai per realizzare il documentario: «Ab- biamo lungamente trattato con la Rai per fare un documentario su questi
16 febbraio 2021 – 17 – Commissioni bicamerali scavi, ma non ci siamo messi d’accordo. Stiamo facendo adesso un ac- cordo tramite Duilio Giammaria con un gruppo di francesi che fanno bel- lissimi documentari». La stessa inchiesta riferisce la dichiarazione di Giammaria, direttore di Rai Documentari: «Inizialmente il progetto nacque all’interno della Rai in accordo con France Televisions, ma successiva- mente la Rai si sfilò, ritenne di non avere gli strumenti». Se quanto rivelato sul quotidiano «Domani» fosse confermato, emergerebbe che la Rai avrebbe deliberatamente rinunciato ad un progetto chiaramente da servizio pubblico, come il documentario sulle nuove sco- perte archeologiche a Pompei, in favore della tv pubblica francese, salvo poi acquistarne i diritti per trasmetterlo. Si chiede di sapere: se risponde al vero che il progetto di documentario «Pompei ultima scoperta», andato in onda su Rai2 il 27 dicembre, era inizialmente nato proprio all’interno della Rai, salvo poi essere stato realizzato dalla tv fran- cese perché la Rai «ritenne di non avere gli strumenti» come ha dichiarato Duilio Giammaria al quotidiano «Domani». Chi, per conto della Rai, si sarebbe occupato del progetto di docu- mentario e avrebbe trattato con il direttore del Parco archeologico di Pom- pei, Massimo Osanna, e perché poi la tv pubblica si sarebbe tirata indietro. Se l’azienda non ritenga doveroso aprire un’istruttoria su questa vi- cenda, che configura il rischio di danno erariale, visto che la Rai ha perso la possibilità di realizzare un prodotto di alto interesse artistico che avrebbe potuto essere commercializzato in tutto il mondo, e di violazione del Contratto di Servizio, poiché la realizzazione del documentario su Pompei rientrava pienamente negli obblighi previsti. (306/1549) RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione Documentari. In via preliminare si ritiene opportuno rilevare che, nell’ottica di presidiare la gestione di un genere editoriale cosı̀ importante come quello dei documentari – che fornisce da sempre un contributo fondamentale al- l’offerta di servizio pubblico ed è peraltro inserito nelle quote di program- mazione a cui Rai è vincolata dal Contratto di servizio – nel 2019 è stata creata una apposita Direzione, di cui è responsabile Duilio Giammaria. Lo stesso Giammaria – nella sua pluriennale esperienza con il pro- gramma Petrolio – ha seguito nel corso del tempo le vicende legate alla produzione del documentario su Pompei, di cui si ripercorrono bre- vemente le tappe principali. Nel 2016 venne siglato un accordo biennale tra RaiCom – il braccio commerciale della Rai – e la tv pubblica franco-tedesca Arte, accordo rin- novabile fino al 2020. Un anno dopo furono create le premesse per un più ampio accordo quadro di coproduzione direttamente con France Television, che opera in
16 febbraio 2021 – 18 – Commissioni bicamerali regime di coproduzione con produttori indipendenti nazionali e internazio- nali. L’unità documentari di France Tv indicò Gedeon Programmes come possibile co-produttore del documentario su Pompei, avendo un solido back-ground di coproduzioni internazionali su grandi operazioni archeo- logiche e si aspettava che anche la Rai indicasse un co-produttore ita- liano o una propria struttura produttiva interna. Il dott. Giammaria, in qualità di caporedattore e capoautore di Pe- trolio, aveva da sempre seguito l’evoluzione del Grande Progetto Pompei ed era a conoscenza dell’imminente inizio dello scavo del Regio V, il primo di questa ampiezza a Pompei negli ultimi 70 anni. Fu pertanto in- caricato da RaiCom di trovare un progetto «applicativo» per questo nuovo accordo di coproduzione con France Tv. Nel frattempo, l’azienda decise di non dare più seguito al progetto di coproduzione con i francesi e di realizzare un prodotto in proprio. Le tem- pistiche di messa a punto di una strategia produttiva interna non coinci- sero però con l’improvvisa accelerazione degli scavi, ragion per cui il di- rettore del Parco Archeologico di Pompei, dottor Massimo Osanna, decise di accordarsi direttamente con France TV e Gedeon Programmes. La Rai pertanto, non essendo in quel momento riuscita a concretiz- zare la propria partecipazione attiva al progetto, ma ben consapevole del- l’importanza del progetto stesso, attraverso Duilio Giammaria, e al suo programma Petrolio, è riuscita ad acquistare i diritti del documentario «Pompei ultima scoperta», che è andato in onda il 27 dicembre su Rai 2. Tale acquisto, a costi estremamente contenuti rispetto agli standard della fascia in cui è stato trasmesso, ha consentito a Rai 2 di registrare ascolti straordinari – con 2,976 milioni di spettatori pari a uno share dell’11,4% – e ha dato lustro a Pompei in un momento cosı̀ delicato per la cultura e per il patrimonio artistico del nostro Paese. GASPARRI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della RAI. – Premesso che: lo scorso 6 gennaio a Washington numerose proteste sono sfociate in violenze e nel drammatico assedio al Congresso americano; alcune testate, tra cui il Tg2, hanno dato spazio all’episodio di ec- cezionale rilevanza con edizioni speciali dei loro Tg; il Tg1 non ha mandato in onda una edizione straordinaria per in- formare su quanto accadeva, per sapere: per quale ragione la principale rete del servizio pubblico non abbia interrotto la programmazione, come accaduto in altre occasioni, per dare spazio alle notizie sui fatti di Washington. (307/1550) RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione editoriale per l’offerta informativa.
16 febbraio 2021 – 19 – Commissioni bicamerali In primo luogo, occorre notare che, in occasione degli eventi che hanno caratterizzato l’assalto a Capitol Hill, la Rai ha realizzato una vera e propria staffetta attraverso la quale tutti i canali e le testate hanno dato copertura all’avvenimento, offrendo pertanto ai cittadini una infor- mazione ampia, continua e dettagliata. In particolare, il Tg2 dopo l’edizione delle 20.30 ha prolungato la rubrica Tg2 Post fino alle 23.00. Il racconto degli eventi è proseguito poi con il Tg1, che ha realizzato una edizione straordinaria proprio dalle 23.00 per mezz’ora durante il programma collegato alla Lotteria Italia. Dalle 23.30 la cronaca delle vicende di Washington è continuata su Rai 3 con Linea Notte, la cui messa in onda è stata anticipata rispetto alla normale programmazione proprio per non interrompere il racconto dell’e- vento che è stato trattato in diretta e senza soste anche da Rainews e dai canali informativi di RadioRai. Nella puntata di «Striscia la notizia» del 9 dicembre 2020 è andato in onda un servizio relativo ad un presepe che avrebbe dovuto essere esposto nella sede Rai di viale Mazzini. Secondo il servizio, si tratterebbe di una versione «laica e musicale» della natività – con Gigliola Cinquetti (Madonna) e Lucio Dalla (Giuseppe) –, commissionata dalla Rai all’arti- sta di fama internazionale Marco Lodola e pagata circa 36 mila euro. L’opera di Lodola, tuttavia, non sarebbe mai stata esposta e perciò custodita in un magazzino Rai. Ciononostante, un servizio trasmesso dal GR1 ne ha persino annunciato l’avvenuta accensione, di fatto mai avve- nuta. Ove i fatti narrati trovassero conferma, si tratterebbe evidentemente di un vero e proprio spreco. CAPITANIO, BERGESIO, COIN, FUSCO, MACCANTI, MO- RELLI, PERGREFFI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della RAI. Nella puntata di «Striscia la notizia» del 9 dicembre 2020 è andato in onda un servizio relativo ad un presepe che avrebbe dovuto essere espo- sto nella sede Rai di viale Mazzini. Secondo il servizio, si tratterebbe di una versione «laica e musicale» della natività – con Gigliola Cinquetti (Madonna) e Lucio Dalla (Giuseppe) –, commissionata dalla Rai all’artista di fama internazionale Marco Lodola e pagata circa 36 mila euro. L’opera di Lodola, tuttavia, non sarebbe mai stata esposta e perciò custodita in un magazzino Rai. Ciononostante, un servizio trasmesso dal GR1 ne ha persino annunciato l’avvenuta accensione, di fatto mai avve- nuta. Ove i fatti narrati trovassero conferma, si tratterebbe evidentemente di un vero e proprio spreco. Alla Società concessionaria si chiede pertanto di sapere: chi ha autorizzato la commessa per la realizzazione del presepe; se siano stati effettivamente corrisposti all’artista Marco Lodola i 36.000 euro pattuiti per la realizzazione dell’opera; perché l’opera non sia stata mai esposta;
16 febbraio 2021 – 20 – Commissioni bicamerali come il GR1 abbia potuto realizzare un servizio, evidentemente falso, circa l’inaugurazione (mai avvenuta) del presepe. (308/1555) MULÈ. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della Rai. – Per sapere: premesso che, domenica 17 gennaio c.a., dalle 14:30 fino a tarda sera, i pro- grammi in onda sul canale televisivo Rai3 hanno scelto, in piena crisi di Governo, di dare voce soltanto ad esponenti della maggioranza evitando di ascoltare anche i rappresentanti delle opposizioni, tanto più appartenenti al centro-destra; il programma «Mezz’Ora in più» di Lucia Annunziata, in onda alle 14:30, ha ospitato il leader di Italia Viva, Sen. Matteo Renzi, il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano e il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella; in serata, il conduttore Fabio Fazio nel programma «Che tempo che fa», in onda alle 20:30, ha ospitato il ministro per gli Affari regionali e Autonomie, On. Francesco Boccia e l’On. Pier Luigi Bersani (LEU); appare, dunque, chiaro che la sovraesposizione degli esponenti po- litici appartenenti alla maggioranza in onda su Rai3, per l’intero pomerig- gio fino a tarda sera, abbia generato un evidente squilibrio dell’informa- zione senza alcun rispetto dei principi del pluralismo, della completezza e della imparzialità dell’informazione; a ciò si aggiunga che alla risposta fornita al quesito n. 1446/COM- RAI, presentato dall’interrogante, sulla violazione del pluralismo da parte del programma «Che tempo che fa», la Rai ha escluso la volontà di creare uno squilibrio dell’informazione trincerandosi dietro un’inutile, quanto ri- sibile, giustificazione della mancata accettazione dell’invito da parte di un leader politico dell’opposizione a partecipare alla trasmissione in que- stione; in considerazione di quanto sin qui esposto, è fin troppo evidente che il declino dell’invito di un leader dell’opposizione non deve compor- tare, come conseguenza necessaria, l’assenza di qualsivoglia altro rappre- sentante appartenente al medesimo partito politico; in tale contesto non solo si può tranquillamente opinare sull’appli- cazione delle regole minime di equilibrio dell’informazione, ma si deve certamente osservare che nel momento in cui l’Azienda pubblica sceglie, autonomamente e senza alcun criterio oggettivo, quali siano i soggetti ap- partenenti all’opposizione parlamentare, la deontologia della professione giornalistica viene totalmente obliterata; il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 recante «Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici», all’articolo 3, indica quali principi fondamentali del sistema radiotelevisivo la garanzia delle libertà e del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva, l’obiettività, la completezza, la lealtà e l’imparzialità dell’informazione;
16 febbraio 2021 – 21 – Commissioni bicamerali il Testo Unico, inoltre, ferma restando la superiorità gerarchica delle norme costituzionali, in particolare all’articolo 7, comma 2, ribadisce la «presentazione veritiera dei fatti e degli avvenimenti, in modo da favo- rire la libera formazione delle opinioni» e la garanzia dell’accesso «di tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazione e propaganda elettorale in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità»; la Rai deve garantire il rispetto delle regole minime di equilibrio nei propri programmi, tanto più in un ambito cosı̀ delicato quale è quello dell’informazione, garantendo altresı̀ una presenza adeguata agli esponenti politici per il rispetto che si deve alla pluralità del pubblico televisivo e, nel caso specifico, dei telespettatori che contribuiscono al mantenimento della Rai attraverso il pagamento del canone-: se i vertici Rai, alla luce di quanto riportato in premessa, non in- tendano chiarire quali siano i princı̀pi con cui vengono scelti gli ospiti nei programmi in onda su Rai3 e quali iniziative tempestive intendano adot- tare al fine di garantire il rispetto del pluralismo dell’informazione da parte del canale televisivo testé menzionato. (309/1556) RISPOSTA. – In merito all’ interrogazione in oggetto si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni della Direzione di Rai 3. In linea generale si ritiene opportuno rilevare che la Direzione di Rai 3 cerca di garantire quotidianamente – attraverso tutti i suoi pro- grammi nei giorni feriali e festivi – una informazione corretta ed equili- brata, una visione d’insieme sempre completa ed autorevole. I principi di equilibrio e pluralismo nella proposta di contenuti e nella presenza di ospiti rappresentano l’architrave della linea editoriale della Rete. In tale quadro è di tutta evidenza che la ratio con cui vengono scelti gli ospiti nei programmi si pone l’obiettivo di garantire il rispetto del plu- ralismo (oltre a quelli di completezza e imparzialità dell’informazione) te- nendo conto della durata dell’intero anno, essendo sostanzialmente impos- sibile, e a volte non coerente con gli obiettivi editoriali, poter assicurare un equilibrio da «par condicio» ogni giorno in ogni singolo programma. Del resto, il principio di equilibrio complessivo dei programmi si muove in coerenza con il quadro normativo di riferimento. Tutto ciò premesso, si ritiene utile richiamare l’attenzione sulle pecu- liarità dei due programmi citati nell’interrogazione. Nello specifico «Mez- z’Ora in più» e «Che Tempo che fa» sono due appuntamenti settimanali che in modo diverso, ma attento e sempre completo, seguono le vicende e l’attualità del Paese. «Mezz’ora in più» propone ogni domenica interviste ai principali protagonisti della scena politica, economica e sociale interna ed interna- zionale, cercando di presentare ai telespettatori i fatti, i politici ed i temi della settimana. La struttura del programma e i suoi contenuti editoriali possono portare alla costruzione di puntate, come è avvenuto e avviene, che ospitano un solo rappresentante politico di una parte, perché in
16 febbraio 2021 – 22 – Commissioni bicamerali quel momento è la personalità al centro dell’agenda, il protagonista della settimana o del giorno. «Che Tempo che fa» racconta la contemporaneità del Paese e del mondo, attingendo ad autorevoli rappresentanti della scena culturale, po- litica e sociale. Storicamente il format prevede interviste one to one senza alcun tipo di contraddittorio. Si tratta di un racconto unico nel suo genere – che parte a fine settembre e termina a fine maggio – presentando volti, protagonisti e voci sempre diversi. CAPITANIO, BERGESIO, COIN, FUSCO, MACCANTI, MO- RELLI, PERGREFFI. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della RAI. La trasmissione «Striscia la notizia» si è più volte occupata del co- siddetto presepe «laico» commissionato dalla Rai all’artista Marco Lodola, pagato 36 mila euro, ma mai esposto. Nonostante ciò il Giornale Radio 1 (GR1), nei primi giorni di dicembre, ha rilanciato la notizia – evidente- mente falsa – di una presunta inaugurazione di tale presepe, alla quale avrebbero addirittura partecipato artisti in collegamento in remoto. Si è scoperto trattarsi di una vera e propria fake news, forse confezionata ad hoc, rispetto alla quale né la Rai né la testata Giornale Radio Rai hanno fornito ad oggi spiegazioni. Alla Società concessionaria si chiede pertanto di sapere: quante volte e in quali orari sia stata trasmessa la notizia; chi e come abbia fornito l’informazione relativa alla presunta inau- gurazione; se sia giunta in redazione qualche informazione circa la falsità del servizio messo in onda; se la stessa Società e se la testata Giornale Radio Rai abbiano ef- fettuato le verifiche del caso; se la notizia sia stata rettificata nelle edizioni successive a tutela dei radioascoltatori e in che modo; se il direttore della testata abbia assunto dei provvedimenti rispetto alla produzione e trasmissione di un’informazione palesemente falsa. (310/1557) RISPOSTA. – In merito alle interrogazioni in oggetto – alle quali si risponde congiuntamente per una maggiore completezza e coerenza di in- formazione – si forniscono i seguenti elementi informativi sulla base delle indicazioni delle competenti strutture aziendali. In via preliminare si ritiene opportuno rilevare che l’opera di Marco Lodola denominata «Natività» è nata da un progetto la cui realizzazione è stata sostenuta dalla Direzione canone e beni artistici, progetto concepito come una installazione artistica di sculture luminose rappresentanti alcuni dei grandi interpreti della musica che hanno calcato il palcoscenico del- l’Ariston e che erano state per l’occasione calate nel contesto del presepe. L’opera, che ha quindi un naturale collegamento al Festival di Sanremo,
16 febbraio 2021 – 23 – Commissioni bicamerali nel periodo natalizio è stata esposta all’ingresso della Galleria degli Uf- fizi, mentre la Rai ha deciso di non procedere alla sua esposizione – e dunque nemmeno al conseguente pagamento dell’installazione – in quanto l’autorizzazione per la realizzazione non aveva interessato i vertici azien- dali. Sulla vicenda è stata aperta una istruttoria interna da Rai – come del resto anticipato dall’agenzia Ansa il 17 dicembre 2020 – per verificare le eventuali responsabilità legate alla vicenda del presepe laico, mentre il pagamento non è stato autorizzato dai vertici «perché ritenuto non in li- nea con le attuali scelte economiche aziendali». In ordine alla errata notizia del 9 dicembre 2020 sull’inaugurazione dell’opera, è emerso che qualche giorno prima la Direzione canone e beni artistici aveva comunicato al GR, con dettagli di programma, che quel giorno si sarebbe svolta l’inaugurazione dell’opera a viale Mazzini, pre- gando di dare copertura all’evento. A seguito di ciò, considerando l’e- vento una ordinaria promozione aziendale, è stato deciso di realizzare un breve servizio, andato poi in onda nelle edizioni non principali del Gr1 alle 12:00; Gr2 alle 12.30; Gr3 alle 13.45. La smentita della notizia non è giunta in tempo in quanto per un di- sguido solo tardivamente la Direzione interessata si è attivata per far sa- pere che l’inaugurazione era stata annullata. Quanto all’adozione di misure ad hoc a seguito della vicenda, si è in attesa degli esiti definitivi dell’indagine interna. GARNERO SANTANCHÈ, MOLLICONE. – Al Presidente e all’Am- ministratore delegato della RAI. – Premesso che: Mercoledı̀ 20 gennaio 2021, su Rai 1, nel corso della trasmissione Uno mattina, condotta da Monica Giandotti e Marco Frittella, il giornalista Alan Friedman, commentando in collegamento video la partenza del pre- sidente Trump da Washington, ha pronunciato queste parole: «Trump si mette in aereo con la sua escort... la sua moglie e vanno a Mar a Lago»; i conduttori non hanno ritenuto di censurare in diretta – ma solo successivamente e senza enfasi – un’espressione volgarmente offensiva nei confronti di Melania Trump, apostrofata senza pudore come prostituta e, più in generale, palesemente sessista e lesiva della dignità femminile; non vi è stata una presa di posizione immediata dell’Azienda; nel passato recente, in altri casi in cui sono state offese le donne, la Rai ha imposto l’allontanamento di ospiti o addirittura la sospensione di interi programmi, si chiede di sapere: quali provvedimenti l’Azienda, oltre a prendere formalmente le di- stanze da un’espressione volgarmente sessista, che ha insieme offeso una donna e leso la dignità femminile, intenda adottare nei confronti di Alan
16 febbraio 2021 – 24 – Commissioni bicamerali Friedman e se, in particolare, non ritenga doveroso vietare la partecipa- zione del giornalista a ulteriori trasmissioni della televisione pubblica. (311/1560) GALLONE, MARROCCO, GASPARRI. – Al Presidente e all’Ammi- nistratore delegato della RAI. – Premesso che: nella puntata di Uno Mattina del 20 gennaio scorso, il noto giorna- lista Alan Friedman ha utilizzato un epiteto intollerabile riferendosi alla ex first lady americana Melania Trump; riteniamo inammissibile che chiunque, ma a maggior ragione un professionista di livello come Alan Friedman, possa ancora essere legato, ai giorni nostri, a concetti che richiamano il peggior oscurantismo medie- vale, rivelando un pensiero retrogrado e ignorante secondo il quale la donna viene considerata e definita in base a parametri inaccettabili; è ancor più grave che questo volgare giudizio sia stato espresso sulla rete ammiraglia della tv di Stato e che nessuno dei dirigenti Rai si sia degnato di dissociarsi a dimostrazione che nel nostro Paese siamo an- cora ben lontani da una reale rivoluzione culturale che tuteli davvero la donna liberandola da stereotipi rozzi e volgari; si interrogano il Presidente, il direttore generale della Rai e il diret- tore di Rai 1 per sapere: quali provvedimenti intenda assumere la dirigenza della RAI in conseguenza di quanto dichiarato in diretta televisiva da Alan Friedman nel corso del programma già citato in premessa lesivo della dignità delle donne e dell’immagine della RAI tutta. (312/1561) MORELLI, CAPITANIO, COIN, FUSCO, MACCANTI, PER- GREFFI, CENTINAIO, CAMPARI, Simone BOSSI, PAZZAGLINI, CA- SOLATI, CANDURA, Pietro PISANI, PEPE, SBRANA, GRASSI, UR- RARO, RUFA, Carlo DORIA, BRIZIARELLI, LUCIDI, Sonia FREGO- LENT, ALESSANDRINI, Alessandra RICCARDI, PILLON, RIPA- MONTI, PUCCIARELLI, FAGGI, RIVOLTA, VALLARDI, PIANASSO, AUGUSSORI, DE VECCHIS, Erika STEFANI, IWOBY, BORGON- ZONI, BAGNAI, SAVIANE, TESTOR, Emanuele PELLEGRINI, MA- RIN, Stefano CORTI, LUNESU, FERRERO, PIZZOL, Maria Cristina CANTÙ. – Al Presidente e all’Amministratore delegato della RAI. Nel corso della puntata di «Unomattina» (Rai1) del 20 gennaio 2021, in uno spazio dedicato all’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, il giornalista Alan Friedman è interve- nuto (intorno alle ore 07.36) definendo Melania Trump «una escort». No- nostante l’assoluta gravità delle parole pronunciate, i conduttori (Marco Frittella e Monica Giandotti) e gli altri soggetti presenti (in studio o in collegamento) non sono intervenuti per dissociarsi da Friedman e per con- dannare quanto detto. Soltanto tre minuti dopo dall’espressione sgradevole
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