Fanfare e Cori in Arena - "Verona Città Alpina"

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Fanfare e Cori in Arena - "Verona Città Alpina"
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     Anno LX                                                                                 Settembre - Ottobre 2012

     Bimestrale edito dalla Sezione di Verona dell’Associazione Nazionale Alpini

                Via del Pontiere,1 - 37122 Verona - tel. 045.800.25.46 - Fax 045.801.11.41
                                 www.anaverona.it - E-mail verona@ana.it

                          Fanfare e Cori in Arena

                           “Verona Città Alpina”
Fanfare e Cori in Arena - "Verona Città Alpina"
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       2   il Montebaldo                                 LA PARoLA DEL DIRETToRE
                                                                                                                                                Edizione
                                                                                                                                Settembre - Ottobre 2012

                Il valore rieducativo della pena
     S     tendo queste note tenen-
           do davanti i giornali fre-
           schi di giornata. Una, tra
     le tante notizie, cattura la mia
                                         bici di qualità rendono e, in
                                         zona San Zeno, c'è la garanzia
                                         di collocare la merce imme-
                                         diatamente.
                                                                             tandole a scadenza con prov-
                                                                             vedimenti di amnistia.
                                                                                La riforma carceraria ha una
                                                                             sola strada credibile e percor-
     attenzione in modo particola-          Non sappiamo in nome di          ribile: quella di impiegare i
     re. È una notizia locale.           quale legge, ma di sicuro di        carcerati nel lavoro. Servendo-
        A Verona, davanti all'ufficio    qualcuna che lo consente, al        si di tutte le strutture possibili,
     del sindaco, nella centralissi-     malcapitato vengono appiop-         penitenziarie o meno, ma sen-
     ma Piazza Bra, viene cattura-       pati otto mesi con la condizio-     za recedere di un passo dalla
     to, in fragranza di reato un plu-   nale. Il ché vuol dire: subito a    determinazione che chi ha sba-
     ripregiudicato che sta rubando      casa a continuare la vita di pri-   gliato deve lavorare.
     una bicicletta. Un fenomeno         ma.                                    Per riparare al male fatto al-
     che aveva assunto un incre-            Il sindaco ha tentato qualche    la società e quindi per un ob-
     mento preoccupante, tanto da        timida rimostranza. Ma come?        bligo di giustizia, ma soprat-
     obbligare la polizia locale a       Neanche una settimana, un           tutto per aiutare chi ha sbaglia-
     controlli più serrati.              mese... Un corso di "esercizi       to a ritrovare fiducia in se stes-       interessato al suo recupero.
        Per il ladro beccato con le      spirituali" per riflettere sul      so, attraverso un percorso che           Obbligarlo ad entrare in una
     mani nel sacco, non resta che       male compiuto? Nada de nada,        valorizzi le capacità del sog-           comunità, per curarsi nel caso
     un processo per direttissima.       signori. Questo è l'esito, pren-    getto. Rimandare in piazza chi           la tossicodipendenza fosse la
     Di lui sappiamo che è un vero-      dere o lasciare.                    ha commesso un reato non è il            causa del suo malaffare, oppu-
     nese di ventinove anni, con al-        Sono personalmente con-          bene né della società né del             re obbligarlo ad un periodo di
     cuni precedenti penali... Del       vinto che la riforma carceraria     colpevole. È soltanto un atto            lavoro sarebbero stati gli unici
     nome e cognome neanche le           domandi un serio ripensamen-        di opportunismo politico, per            provvedimenti per trattare un
     iniziali.                           to del senso della pena, la qua-    evitare l'intasamento delle car-         delinquente da cittadino.
        Il nome e cognome i giorna-      le deve essere sì rieducativa,      ceri, e un atto di menefreghi-             Si obietterà che nessuno può
     li ormai lo usano ormai solo        ma proprio perché sia tale non      smo morale, considerando irri-           andare contro la libertà delle
     per gli stranieri, accreditando     può essere eliminata.               levante il recupero e il cambia-         persone, costringendole a fare
     nella popolazione l'idea che i         Come si fa a ripristinare un     mento del colpevole.                     scelte contro il loro volere.
     delinquenti siano solo gli im-      muscolo se non lo si fa muo-           Sono personalmente d'ac-              Benissimo. In quel caso allo
     migrati, tanto più se zingari o     vere? Così come sono sempre         cordo che non venga divulga-             Stato non resta che l'obbligo di
     rumeni. Sta di fatto che davan-     più convinto della demagogia        to il nome di un ladro di bici-          difendersi, proponendo l'unica
     ti al giudice il nostro disar-      delle proposte di Pannella, il      clette, ma sono contempora-              soluzione possibile. Ossia un
     mante lestofante confessa can-      quale propone di risolvere il       neamente disgustato nel sape-            soggiorno dietro le sbarre.
     didamente il suo vizietto. Le       problema delle carceri svuo-        re che lo Stato non è per nulla                                 Bruno Fasani

       INCONTRI
                                                                                                                    Sabato 28 e domenica 29 apri-
                                                                                                                    le si sono incontrati, dopo 44
                                                                                                                    anni, alla S.M.A. di Aosta, gli
                                                                                                                    ex allievi del 3° e 4° Corso
                                                                                                                    A.C.S. dell’anno 1968. L’in-
                                                                                                                    contro è stato organizzato da
                                                                                                                    Renato Santacatterina tel.
                                                                                                                    0444.970054 e da Giampietro
                                                                                                                    Gollin cell. 349.443605. Pre-
                                                                                                                    sente il presidente della Sezio-
                                                                                                                    ne di Vicenza comm. Giuseppe
                                                                                                                    Galvagnin. Per l’occasione è
                                                                                                                    stata deposta una corona di fio-
                                                                                                                    ri al monumento all’Alpino.
                                                                                                                    Per un prossimo incontro, gli
                                                                                                                    amici di Verona, possono con-
                                                                                                                    tattare Antonio Rama cell.
                                                                                                                    335.1421130.

                              SOMMARIO
           Ricordi di naja                      pag. 4
           Note di colore                       pag. 5                                           Direttore responsabile: Bruno Fasani
           Per non dimenticare                  pag. 6                           Comitato di redazione: Denis Dalbon, Ezio Benedetti, Angelo Pandolfo,
                                                                                          Antonio Scipione, Giorgio Zanetti, Maurizio Mazzocco
           Riflessioni                          pag. 7
                                                                                      Impaginazione e grafica: Ezio Benedetti, Giuseppe Avesani
           Evoluzione nell’Esercito             pag. 9                                           Aut. del Tribunale di Verona 15.05.1952
           Vita sezionale                       pag. 10 - 11                      n. 44 del Registro - n. 1018 Vol. 11 f. 137 (06.09.1983) del Reg. Naz.
                                                                                         Associato all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)
           Protezione civile                    pag. 12
           Vita dei Gruppi                      pag. 13 -14 -15 - 16                     Stampa: Edizioni Stimmgraf srl - S. Giovanni Lupatoto
                                                                                         Questo numero è stato chiuso giovedì 11 ottobre 2012
           Anagrafe sezionale                   pag 17 - 18 - 19
Fanfare e Cori in Arena - "Verona Città Alpina"
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       Edizione
       Settembre - Ottobre 2012                                       LETTERATURA                                                     il Montebaldo        3

                                                                FATTI E NON PAROLE
          Qualcuno ha chiesto la finalità della vendita dei pandori: la destinazione è nella raccolta per il fondo solidarietà. Appare evidente che la
          migliore motivazione è nella fiducia verso il cappello alpino e nella gente è ancora molta la considerazione; forse non è della stessa altezza
          all’interno della nostra associazione. VEDERE PER CREDERE!

          FONDO SOLIDARIETA’
          SOMME EROGATE NELL’ANNO 2011
          A FAVORE DI NS. ASSOCIATI IN GRAVI DIFFICOLTA’ ECONOMICHE                                                                       €     4.500,00
          A FAVORE DI NS. ASSOCIATO PER CURE RIABILITATIVE DEL FIGLIO IN CENTRO SPECIALIZZATO                                             €     3.000,00
          A FAVORE ASS.NE ONLUS TRIVENETO COSTA D’AVORIO
          TRATTAMENTO ANTIPARASSITARIO BAMBINI DI ALEPE’ - COSTA D’AVORIO                                                                 €  5.000,00
          A FAVORE COOPERATIVA LUCE & LAVORO - VERONA                                                                                     €    150,00
          TOTALE SOMME EROGATE                                                                                                            € 12.650,00
          SOMME EROGATE FINO AL 10/10/2012
          A FAVORE DI NS ASSOCIATO PER IL SOSTENTAMENTO DEL FIGLIO COLPITO DA GRAVE MALATTIA                                              €     3.000,00
          ASS.NE PROGETTO SORRISO PER L’AIUTO A 2 BAMBINE AFFETTE DA GRAVE MALATTIA GENETICA LA MCS                                       €     1.000,00
          BAMBINA RONCO ALL’ADIGE AFFETTA DA GRAVE MALATTIA                                                                               €     1.000,00
          A FAVORE ASS.NE ONLUS TRIVENETO COSTA D’AVORIO PER SOSTEGNO INTERVENTI CHIRURGICI PEDIATRICI                                    €     2.000,00
          TOTALE SOMME EROGATE                                                                                                            €     7.000,00
          RACCOLTA FONDI TERREMOTO EMILIA AL 10/10/2012
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      L’editoriale de «L’Alpino» del nuovo Direttore
         Mi accingo a trasferire sul-       dei vertici associativi.               ra d’arte. Come colpi di pen-          tà verso la fiducia nel valore
      la carta un’emozione provata            Mons. Bruno Fasani è an-             nello, mons. Fasani descrive           positivo della speranza.
      alla lettura dell’editoriale con      che Direttore del nostro gior-         magistralmente l’immagine                 Qui esce, in primo piano,
      il quale Bruno Fasani, assu-          nale sezionale «il Montebal-           di Corrado Perona «...la cui           l’essenza della cultura cristia-
      mendo la direzione de «L’Al-          do» e non so se queste poche           giovinezza pesca direttamente          na. Conclude con esortazione
      pino», saluta Vittorio Brunel-        righe verranno pubblicate,             dal cuore» e di Vittorio Bru-          all’umiltà, affermando che
      lo. Il testo è accompagnato da        ma ci provo.                           nello «...la cui aristocrazia          «...alla scuola della vita nes-
      una fotografia nella quale              Come il pittore usa pennel-          morale è oggi generalmente             suno è maestro».
      Corrado Perona, al centro, è          lo e colori per realizzare la          in disuso».                               Con queste poche parole,
      affiancato dai due Direttori.         sua opera, come lo scultore              Prosegue con una carrellata          certamente insufficienti allo
         Tre persone di grosso spes-        usa il martello e lo scalpello         sulle difficoltà di ieri e di og-      scopo, ho cercato di mettere
      sore umano che danno, ed              per dare una forma al marmo,           gi, creando un parallelismo            in cornice un’opera d’arte,
      hanno dato all’ANA, un’invi-          così lo scrittore usa le parole        con i valori che gli alpini si         per mantenerla in evidenza,
      diabile concretezza ideologi-         e gli aggettivi per dare l’im-         sforzano di applicare con co-          per ricordarla e ammirarla co-
      ca e culturale.                       magine del proprio pensiero e          erenza alla vita di ogni gior-         me si fa con un quadro che si
         Corro coscientemente il ri-        delle proprie emozioni.                no, accompagnandoci nella              ama e che ti crea emozione.
      schio di apparire un adulatore          Il risultato creativo è l’ope-       consapevolezza delle difficol-                             Matteo Lanzoni

                                                                                                           Anca gli ultimi muli, le “gip col pelo”,
                                                                          Al Mulo                          vendù a l’asta come bestie scàrte…!,
                                                                                                           Ma come se pole desmentegàrte
                                                                           Queste rime a ricordo           amico bon, “alpin senza capèlo”
                                                                           del Mulo, insostituibile,
                                                                           eroico e silenzioso aiuto        Eroe fedele e muto, te sì coelo
                                                                           delle Truppe Alpine.             che gà jutà l’Alpin in ogni parte
                                                                                                            dei nostri monti senza mai stracarte
                                                                            A Belluno, nell’autunno         e te sì sta con Lu come on fradelo…!
                                                                           del 1993, gli ultimi muli
                                                                           sono stati messi all’asta!       Sparìi l’odor del fien, la scuderia;
                                                                            Ma sulle montagne,              senza tì cambia passo el “33”,
                                                                           migliaia di chilometri di        el “sconcio” l’è restà in malinconia.
                                                                           indistruttibili“monumen-
                                                                           ti” al Mulo:                    A tò ricordo, “eroe de le bufere”,
                                                                           le mulattiere, ce lo            gh’è restà i sentieri fati a pié,
                                                                           ricorderanno per                de tì, ne parlarà le mulatiere!.
                                                                           sempre!                                                               Nando C.
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       4   il Montebaldo                                              RicoRdi           di naja
                                                                                                                                                     Edizione
                                                                                                                                     Settembre - Ottobre 2012

                               Quel giorno da non dimenticare
        Sono un ex allievo della S.M.A. (Scuola           ni che comandavo il distaccamento. Premet-            disfazione collettiva.
     Militare Alpina) di Aosta, servizio svolto           to che, uno degli ordini impartitemi dal co-             Nel frattempo, tutte le sere, in occasione
     negli anni 1960-’61. Allora, la nostra caser-        mandante Col. Cravetto, era quello di co-             del Comunicato comportamentale dei “cin-
     ma si chiamava “Chiarle”.                            municare, tutte le sere in chiusura di giorna-        que indagati”, la dicitura era sempre: «No-
        Prima di essere assegnato al Reparto de-          ta, il comportamento di cinque alpini, il più         vità NN…, novità NN…, novità NN…, ecc.
     finitivo di operazioni (Reggimento), con al-         bravo dei quali aveva 120 giorni di C.P.R.            ecc.». Dopo sei, sette giorni di queste noti-
     tri colleghi, abbiamo fatto il Corso Paraca-            I loro nomi li ricordo benissimo: Bomè,            zie, mentre eravamo a tavola per il “rancio”
     dutisti a Pisa.                                      Pasquetto, Lelli, Quadri e Cervo. Quest’ul-           di mezzogiorno, una sentinella improvvisa-
        Successivamente, data la forte tensione           timo proveniente dalla Legione Straniera,             mente urla: «Allarmi! Allarmi! Penne bian-
     che esisteva allora in Alto Adige, (facevano         dell’allora Gen. Massù in Algeria, mi rac-            che! Penne bianche!», figuriamoci l’ap-
     saltare i tralicci e qualche alpino era stato        contava che in occasioni di guerra, era ob-           prensione di tutti (ripeto, era il periodo de-
     ucciso), non ho mai avuto un punto di rife-          bligato ad uccidere: altrimenti andava lega-          gli attacchi dinamitardi).
     rimento (caserma) definitivo.                        to ad un palo, legato mani e piedi, sotto il             Ordino la calma e schiero la Guardia per
        Le mie destinazioni, disposte dalla Sede          sole africano. La mia disponibilità all’ami-          ricevere il Colonnello. Presento la Forza
     centrale di Vipiteno, sono state per periodi         cizia e la voglia di stare tranquillo, hanno          e… lascio a voi immaginare la faccia degli
     diversi: Fortezza, Brennero, Colle Isarco,           fatto sì che, approfittando di una riunione           Ufficiali che, non solo non hanno più visto
     Glorenza e Resia.                                    con tutti i componenti per comunicazioni              le punizioni, ma hanno addirittura visto de-
        Aneddoti, più o meno piacevoli ed inte-           tattiche relative ai pattugliamenti notturni          gli alpini che si muovevano con delle “pat-
     ressanti, potrei raccontarne a centinaia: ini-       (eravamo in 40 circa), abbia sottoposto al-           tine” ai piedi per non sporcare per terra.
     ziando dalla Scuola Militare e poi a Pisa            la “forza alpina” la possibilità di mettere la           Credo di essere stato il solo, in tutta Ita-
     quando, obbligatoriamente, per uscire in li-         “caserma a cera”… avete capito bene?... a             lia, a creare un distaccamento militare simi-
     bera uscita, si doveva essere (grazie ai com-        cera. Grandi risate iniziali da parte di tutti,       le ad un salotto.
     pagni rossi), almeno in cinque...                    ma poi, vista la mia ferma determinazione                 Naturalmente i complimenti e le congra-
        Vorrei soffermarmi su un episodio acca-           di comandante la cosa fu portata a termine,           tulazioni si sono sprecate.
     dutomi a Colle Isarco dopo circa dieci gior-         con impegno, determinazione e grande sod-                                                Carlo Valori

                 40° Pellegrinaggio a Passo di Croce Arcana
        In una giornata torrida e un                                                                                        dell’Emilia: tra i presenti il
     sole splendente, si è tenuto il                                                                                        Cons. nazionale Corrado Bassi,
     tradizionale Pellegrinaggio a                                                                                          il Presidente della Sezione di
     Passo di Croce Arcana, località                                                                                        Modena Franco Muzzarelli, i
     sull’Appennino tosco-emiliano                                                                                          Generali Pasquali e Strappara-
     del comune di Fanano (Mode-                                                                                            va, l’Assessore regionale Gian-
     na). La manifestazione è iniziata                                                                                      carlo Muzzarelli, i sindaci di
     sabato 4 agosto alle ore 17,30,                                                                                        Fanano, Lorenzo Lugli e di Cu-
     con una conferenza stampa pres-                                                                                        tigliano (Pistoia) e, ultimo ma
     so le “Cantine degli Scolopi” te-                                                                                      non ultimo, l’ex Presidente na-
     nuta dal Gen. di C.A. Licurgo                                                                                          zionale Giuseppe Parazzini.
     Pasquali, alpino fananese, già                                                                                            Hanno inoltre partecipato a
     Comandante della Brigata alpina                                                                                        questo significativo pellegri-
     “Taurinense” sul tema: “Storia                                                                                         naggio, i vessilli delle Sezioni
     dell’A.N.A.”.                                                                                                          di Modena, Verona, Firenze e
        Domenica 5 agosto alle ore                                                                                          Bolognese-Romagnola accom-
     10,00, ritrovo dei convenuti                                                                                           pagnati da una quarantina di ga-
     nella frazione di Ospitale: alza-                                                                                      gliardetti.
     bandiera e deposizione di una                                                                                             In località “Budale”, riparati
     corona d’alloro al monumento            di una corona d’alloro al carat-           Francesco Bruni. Al termine,        da una fresca pineta a circa 900
     ai Caduti. Alle ore 10,30, con le       teristico monumento per ricor-             lettura della “Preghiera dell’Al-   metri, si è consumato il tradi-
     auto, salita fino a raggiungere il      dare i tutti Caduti, in particolare        pino” da parte di un alpino in      zionale “rancio alpino”. La
     Passo di Croce Arcana a quota           quelli di Russia.                          armi, particolarmente commos-       Banda Comunale di Fanano, ha
     1.670 metri, dove, alle ore                Discorsi ufficiali e celebra-           so. Le autorità hanno apprezza-     allietato con musiche e “cante “
     11,30, la cerimonia proseguiva          zione di una S. Messa officiata            to moltissimo l’iniziativa della    alpine, tutta la manifestazione.
     con l’alzabandiera, deposizione         dal parroco di Fanano, don                 nostra Sezione per i terremotati                       Ezio Benedetti

                                                                                                                                                 www.privatassistenza.it

                        ASSISTENZA ANZIANI
                        MALATI E DISABILI
                               ASSISTENZA           ASSISTENZA           SERVIZI
                               DOMICILIARE          IN OSPEDALE          INFERMIERISTICI

                                                    SOSTITUZIONE
                               ASSISTENZA                                FISIOTERAPIA
                                                    INTEGRAZIONE
                               DISABILI                                  A DOMICILIO
                                                    BADANTE

        2
        244
        ORE
        ORE
        S
        SUU2
           244   Tel.
                 Tel. 045 6860077                                         VERONA NORD / DOMEGLIARA Via
                                                                                                   Via A. De Gasperi, 3
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       Edizione
       Settembre - Ottobre 2012                               note     di coloRe                                          il Montebaldo     5

                                                     Sul cappello che noi portiamo...
                                                        c’è una lunga penna nera
         Quando, tempo fa, ebbi la          In ogni modo, di tacchino o        Ne ha fatta di storia, la no-   interrogativo: ma quale ditta
      necessità di sostituire la pen-    d’oca che fossero, l’approv-       stra penna, il nostro simbolo      si è potuta assumere l’onere
      na bianca, divenuta uno smil-      vigionamento era garantito,        imperituro. In alcune vecchie      di produrre penne di plastica?
      zo moncherino, non trovando        dal momento che si tratta di       foto, si notano Comandanti            Ho avuto il recapito telefo-
      ove acquistarla, mi recai nel-     volatili assai appetiti su ogni    ed alti Ufficiali che portano      nico di una di tali ditte , della
      la Bassa ove, un conoscente,       mensa.                             sul cappello sussiegose pen-       quale ometto il nome su ri-
      aveva un allevamento di tac-           Ma tutto ciò può valere an-    ne che, a prima vista, paiono      chiesta del titolare. Anche
      chini.                             che per le penne nere? D’a-        di pavone, se non addirittura      lui, al telefono, ha ammesso
         La moglie del “boss”, mi        quila o di corvo che siano,        di struzzo, tanto sono frasta-     di aver sentito vagamente ac-
      accompagnò in un vasto ca-         non mi risulta esistano alle-      gliate e variegate. Le penne       cennare a penne di plastica,
      pannone ove starnazzavano          vamenti ai quali ricorrere.        d’aquila sono ormai un ricor-      ma ha recisamente negato
      centinaia di volatili. Tutti ri-      Mi sovviene in proposito        do, vivo ancora in tante “can-     che tali siano anche le sue.
      gorosamente bianchi.               un episodio capitato a Bres-       te” o sul logoro cappello di         Alle mie insistenze, ha re-
         Afferrato uno di quei pen-      sanone a metà degli Anni ’50.      qualche “vecio”.                   plicato alquanto titubante, as-
      nuti, la signora badò a tener-     Prestavo servizio al “Gruppo          E le odierne penne nere?        serendo che le penne che la
      lo immobilizzato, in modo          Verona” e, poco distante dal-      Per un certo periodo furono        sua ditta fornisce al Commis-
      che potessi allargare la sua       l’ingresso del Comando di          distribuite quelle di corvo.       sariato, sono esclusivamente
      ala sinistra e strappare, con la   Brigata “Tridentina”, in una       Ora, al di là dell’immaginario     di tacchini neri: i miei dubbi
      massima delicatezza possibi-       capace gabbia, attirava l’at-      collettivo che vuole tali uc-      restano e ho fatto un’altra
      le, due o tre belle remiganti,     tenzione dei passanti una bel-     celli apportatori di ogni gene-    amara scoperta.
      proprio adatte alla bisogna        la aquila.                         re di sventura, forse a causa        Ho osservato, con attenzio-
      quanto a lunghezza ed appro-          Una sera sul tardi, alcuni      del loro nero manto e del rau-     ne, la penna nera che mio fi-
      priata curvatura.                  Sottotenenti di complemento,       co suono gutturale, mi sono        glio conserva gelosamente
         Il tacchino mutilato, tornò     introdussero furtivamente          sempre chiesto chi mai potes-      dopo il suo servizio di Com-
      tranquillamente nel branco,        nella gabbia, un gatto randa-      se allevare corvi al solo sco-     plemento al “Gruppo Son-
      dopo avermi squadrato sini-        gio. Il malcapitato, cercò di      po di ricavarne le penne per i     drio”, nel 1988. La nervatura
      stramente con i suoi occhietti     resistere finché possibile ai      nostri “bocia”.                    centrale, quella che suddivide
      rossi.                             rostri ed al becco del rapace,        Così, mi sono recato in una     la penna in due parti presso-
         Mi venne allora di pensare      ma, dopo un impari tafferu-        vicina caserma del Commis-         ché simmetriche che si infila
      che le penne bianche di tanti      glio, la sua sorte fu segnata.     sariato e mi sono fatto mo-        nella nappina, sembra pro-
      colleghi, in realtà, potessero        Finì disteso sul fondo, dila-   strare una delle penne in libe-    prio... di legno! E tutto il re-
      essere di tacchino e non di        niato in più parti. Ma prima       ra vendita allo spaccio. Mera-     sto assomiglia maledettamen-
      oca come si era sempre soste-      di arrendersi, aveva a sua         viglia! Le penne, probabil-        te alla plastica, con una per-
      nuto. Quelle stesse penne          volta, segnato con le unghie       mente anche quelle orgoglio-       fezione che le vere penne non
      d’oca, oggi introvabili, che       l’uccellaccio, tanto che fu        samente portate dai nostri ra-     hanno e non possono avere.
      gli antichi amanuensi intin-       possibile - con qualche ri-        gazzi impegnati nelle missio-        Che delusione! Una penna
      gevano nell’inchiostro per         schio – recuperare tre o quat-     ni all’estero, parrebbero... di    di plastica anche in casa mia!
      vergare le pagine dei codici.      tro magnifiche penne.              plastica! Ne è emerso un altro                Marcello Colaprisco

     54° anniversario del rientro dalla Campagna di Russia
           del Battaglione sciatori “Monte Cervino”
        Come è ormai tradizione, anche que-         un picchetto armato del 4° Rgt. Alpini           Al fianco delle autorità militari, civili
     st’anno, i reduci del glorioso Battaglione     paracadutisti, erede naturale del Btg. e di    e di un gruppo di veterani del “Monte
     sciatori “Monte Cervino”, unità resasi         un plotone del Centro Addestramento            Cervino”, era presente anche la madrina
     leggendaria nei passati bellici, domenica      Alpino, si è svolta la cerimonia di com-       della Bandiera del 4° Rgt. Alpini Paraca-
     1 luglio hanno voluto ricordare i loro         memorazione presso la cappella, eretta         dutisti, signora Imelda Tognon, vedova
     Caduti.                                        50 anni fa alle pendici del Cervino dagli      della Medaglia d’Oro al Valor Militare,
        Nel 54° anniversario del rientro del-       stessi reduci, in ricordo di coloro che        gen. E. Reginato.
     l’Unità dal fronte russo, alla presenza di     non tornarono.                                                 Magg. Giovanni Diomajuta

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         37057 S. Giovanni Lupatoto (Verona) - Via Monte Comun, 68 - Tel 0458.778.541 - Fax 0458.778.557
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       6   il Montebaldo                                        Per     non dimenticare
                                                                                                                                                Edizione
                                                                                                                                Settembre - Ottobre 2012

       NIKOLAJEWKA: il ricordo come progetto
        Il 12 gennaio 2013, il 70° An-                                                                                  di Pace eterna, è stata, dunque,
     niversario della ricorrenza di                                                                                     una chimera? Eppure, pochi dis-
     Nikolajewka, presso il Monu-                                                                                       astri di tale portata hanno dimo-
     mento dei Caduti di tutte le Pa-                                                                                   strato l’assoluta inutilità delle
     trie, a Soave, sarà celebrato con                                                                                  guerre e, di converso, lo strin-
     una manifestazione a carattere                                                                                     gente bisogno di umana solida-
     regionale.                                                                                                         rietà nondimeno, la logica degli
        Si verificherà una ancor più                                                                                    odierni comportamenti sconfes-
     folta rappresentanza di Autorità                                                                                   sa ogni speranza di fratellanza
     nazionali, regionali e locali, di                                                                                  tra i popoli e tradisce fortemen-
     alpini, di appartenenti alla Asso-                                                                                 te le aspettative di chi, combat-
     ciazione dei Combattenti e Re-                                                                                     tendo una guerra che riteneva
     duci, all’Assoarma, all’UNIRR,                                                                                     giusta, sperava, forse, di contri-
     all’ANUPSA. Il programma,                                                                                          buire all’edificazione di un
     curato dal Comune di Soave, in                                                                                     mondo migliore… Pertanto, ora
     collaborazione con la Sezione                                                                                      più che mai, l’obbiettivo del ri-
     ANA di Verona, è in fase di de-                                                                                    cordo dei fatti di Nikolajewka
     finizione.                             senza di una caratterizzazione           Nei decenni trascorsi dalla fi-    non può essere manifestazione
        Le vicende della Campagna           emblematica degli avvenimenti,        ne del secondo Conflitto Mon-         di sterile autocelebrazione, ma
     di Russia sono, ormai, Storia,         i Caduti di tutte le Patrie diver-    diale, sul nostro tormentato pia-     deve costituire l’occasione di
     ovverossia, realtà oggettiva che       rebbero, ormai, solo croci di ci-     neta, al contrario, tutto è tornato   sensate iniziative, assurgere a
     non ha più bisogno di spiegazio-       miteri e lapidi di Sacrari, di cui    come prima: i potenti continua-       serio progetto teso a far com-
     ne e di commento. Come affer-          gran parte dell’Umanità non av-       no a dominare la scena, falsando      prendere alle giovani genera-
     ma B. Croce, “tutto comprende          verte l’importanza in termini         i problemi, orientando le solu-       zioni, attraverso approfondite e
     la Storia”: non esistono più vin-      dialettici.                           zioni verso i loro interessi; i di-   concrete iniziative, che la pace e
     citori o vinti, torto o ragione, be-      Giambattista Vico sosteneva        ritti dei più deboli vengono si-      la fratellanza tra i popoli non so-
     ne o male.                             che, pur attraverso le trasforma-     stematicamente conculcati; si         no vuote parole, concetti astratti
        Il tempo, con il suo inarresta-     zioni epocali, la storia si ripete:   scatenano conflitti sociali e reli-   o beni che si ereditano senza
     bile fluire, sbiadisce gli attori,     sta agli uomini trarre dalla og-      giosi e, attraverso contrasti e di-   sforzo, ma realtà che si costrui-
     modifica i luoghi, i nomi stessi       gettiva valutazione degli eventi      visioni di ogni genere, il mondo      scono, giorno per giorno, con
     delle località e le cause dei con-     i conseguenti spunti per un’op-       continua a bruciare.                  impegno e sacrifici.
     trasti, anche i più accesi. In as-     portuna evoluzione.                      Nikolajewka, quale simbolo                          Africanus minor

      Marò, farli fuggire si potrebbe. Ma costa troppo!
        Nel vano tentativo di fare pressione su-                                                            indiani e, di conseguenza, porterebbe alla
     gli Organi istituzionali affinché prendano                                                             compromissione a vario titolo, delle com-
     iniziative concrete per ottenere la libera-                                                            messe in corso, con la perdita anche di
     zione dei due marò trattenuti illegalmente                                                             quelle future.
     in India, abbiamo spedito la cartolina re-                                                                In altre parole, un blitz vanificherebbe
     cante la scritta: «Ai nostri marò: gli alpini                                                          anni di sforzi, in cui le industrie italiane,
     vi sono vicini».                                                                                       anche sfruttando proprio l'approccio di
        Purtroppo, ad oggi, possiamo solo regi-                                                             basso profilo nelle relazioni internaziona-
     strare l’inefficacia degli interventi del no-                                                          li che l'Italia ha adottato e che oggi molti
     stro governo e la mancanza di solidarietà                                                              criticano riguardo alla vicenda dei militari
     dei paesi NATO ai quali dovremmo ricor-                                                                prigionieri, sono riuscite a conquistare po-
     dare le tante missioni dei soldati italiani                                                            sizioni di rilievo in un Paese dalla forte
     all’estero che, alla luce dei risultati, forse                                                         identità nazionale come l'India che, dopo
     vanno riconsiderate.                                                                                   essersi faticosamente liberata dal giogo
        La realtà è che il nostro governo è ben                                                             del colonialismo occidentale, mal soppor-
     consapevole che proprio i nostri interessi                                                             ta gli atteggiamenti un po' arroganti che
     in India nel settore delle forniture militari                                                          talvolta gli apparati industrial-militari di
     (per tacere degli investimenti indiani da             Infatti, un eventuale blitz per riportare a      alcuni Paesi mettono in campo per acca-
     noi), rendono l'ipotesi della fuga del tutto        casa i marò, avrebbe quasi certamente ri-          parrarsi i contratti.
     impraticabile.                                      percussioni gravissime nei rapporti italo-                                                  M. M.

                                                                                                            Vendita e assistenza
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                                                                                                          Centro Usato Garantito
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                                                                                                                    Loc. Campagnola di Zevio (VR)
                                                                                                                          Tel. 045.87.31.350
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       Edizione
       Settembre - Ottobre 2012                                    riflessioni                                                 il Montebaldo     7
         «Sota ‘l capel» è la testata della rivista
      edita dalla Sezione di Torino. Questo tito-
      lo sottintende una riflessione tanto impor-
                                                                Sotto                                  inenarrabili quanto squallide meschinità.
                                                                                                       Solo per protezione dell’immagine collet-
                                                                                                       tiva cerchiamo di coprirli nella logica, pur
      tante quanto trascurata. Così la interpreto:
      il cappello è importante ma ancora più im-
      portante è quello che c’è sotto.
                                                            il cappello                                legittima ma pericolosa, dei panni sporchi
                                                                                                       che vanno lavati in casa (ma vanno co-
                                                                                                       munque lavati!). Qualcuno sostiene che la
         A tutt’oggi, poco sappiamo se e quali ef-    levante), alle manifestazioni violente dei       cultura alpina non si impara ma la si pos-
      fetti, ha prodotto la maratona assembleare      no TAV in Val di Susa. Si è resa necessa-        siede. Io credo il contrario. La cultura si
      che ha portato il Presidente Corrado Pero-      ria in quella circostanza, una immediata e       costruisce ogni giorno. Si evolve con i
      na ad incontrare tutti i capigruppo nelle       vigorosa presa di distanza ufficiale da par-     tempi e si alimenta del passato per costrui-
      varie sezioni, per dibattere sul futuro del-    te della dirigenza ANA sui comportamenti         re il futuro. E’ un concetto darwiniano.
      l’ANA: mi aspettavo un crescendo succes-        di persone che calzavano, purtroppo legit-          Se così non fosse il mondo sarebbe fer-
      sivo del confronto fra le due tesi essenzia-    timamente, il copricapo ricevuto durante         mo. L’evoluzione premia chi si attrezza ad
      li, che non ho visto.                           quel servizio militare che ha consacrato, in     affrontare e superare i cambiamenti e le
         Per ciò che si legge nella stampa alpina,    forma quasi dogmatica, il diritto a portar-      difficoltà conseguenti, pena la sopravvi-
      sostanzialmente, le opinioni prevalenti che     lo. Quei dimostranti non l’avevano acqui-        venza. E’ un processo lento ma monodire-
      si contrappongono, sono due. Sintetizzo.        stato sulle bancarelle come un falso cine-       zionale ed irreversibile. Ciò vale anche per
      Una, è quella di coloro che ritengono che       se. L’avevano avuto come tutti noi dall’E-       la nostra Associazione.
      aver avuto il cappello alpino è una sorta di    sercito Italiano. Cito questo fatto, per riba-      Non credo che oggi, con le patologie di
      diritto esclusivo all’eredità dell’immagine     dire che più importante del cappello è           cui le istituzioni sono affette, sia possibile
      e dell’Associazione.                            quello che c’è sotto il cappello.                giacere inerti su luoghi comuni che appar-
          Un’altra, che dà priorità ai valori che        E’ vero che è un simbolo mitico quando        tengono ad un passato che non tornerà.
      la cultura alpina ha consolidato nel tem-       lo si associa alle storiche ed esaltanti im-        Ieri abbiamo pigramente creduto che il
      po e che si preoccupa della sopravviven-        prese delle Truppe alpine e, soprattutto,        benessere diffuso fosse compensativo, di
      za di questi valori anche in una prospet-       agli individuali eroici episodi dei protago-     una altrettanto diffusa povertà di valor,i
      tiva di avvicendamento e di adeguamen-          nisti che lo hanno reso sacro.                   perché su tutto prevale il denaro, l’esterio-
      to statutario.                                     E’ altrettanto vero che noi tutti godiamo     rità e l’apparire. Non possiamo essere ras-
         L’elemento di conflittualità fra le due      di un privilegio che dobbiamo ogni giorno        segnati ad una deriva che è estranea ai no-
      distinzioni (ridotte a due solo per como-       dobbiamo dimostrare di meritare. Purtrop-        stri valori e che è anche causa dell’odierno
      dità di confronto), è l’utilizzo del cappel-    po, ci sono casi di persone che sotto il cap-    malessere.
      lo alpino. Come ogni elemento distinti-         pello hanno costruito una sorta di propria          Non so se esiste automatismo di alter-
      vo, il cappello ci differenzia dagli “altri”,   indispensabilità la cui legittimità sarebbe      nanza fra benessere e valori, ma sono sicu-
      e nello stesso tempo unisce e coinvolge         tutta da verificare.                             ro che sia necessario per la conquista del
      chi lo porta.                                      Abbiamo esempi di rendite di posizione        benessere in senso lato, il recupero degli
         Se è un simbolo, piaccia o no, ci coin-         durate decenni, di sedicenti uomini pro-      stessi magari distribuita con più equilibrio
      volge anche in fatti dai più ritenuti molto     bi, la cui inamovibilità farebbe invidia a       e giustizia, perché anche la giustizia è be-
      gravi, come quelli della partecipazione di      quella criticata degli uomini della politica,    nessere.
      alcuni alpini, (iscritti o no all’ANA è irri-   finita dopo un salutare avvicendamento, in                                 Maurizio Mazzocco

      Raduno ex commilitoni del Gruppo “Verona”
        Sabato 1 settembre u.s., gli     Gruppo di Costermano. E' sta-        ciata da don Renato Mastella,        alcuni artiglieri del "Verona"
     artiglieri alpini del Gruppo        to questo il secondo raduno          parroco di Costermano che,           che sono “andati avanti” re-
     "Verona" si sono ritrovati in       del Gruppo "Verona" al com-          nella sua omelia, ha tenuto a        centemente.
     gran numero e provenienti da        pleto delle Batterie 75^, 76^,       sottolineare il valore e l'impor-       Il pranzo che ne è seguito, è
     diverse province, presso la         77^ e del R.C.                       tanza di ogni raduno, come           stato occasione di sana convi-
     Baita del Gruppo di Cologno-          La giornata è cominciata           momento di crescita e di im-         vialità, allietata con la proie-
     la ai Colli. Anima organizza-       con l'alzabandiera per prose-        pegno. Con la "Preghiera del-        zione di immagini relative a
     trice, Giuseppe Pinamonte del       guire poi con la S. Messa offi-      l'Alpino" sono stati ricordati       precedenti raduni.
                                                                                                                      Il trombettiere ufficiale del
                                                                                                                   raduno, Mauro Pasotti, ha suo-
       INCONTRI                                                                                                    nato l'Inno di Mameli al mo-
                                                                                                                   mento dell'alzabandiera e non
                                                                                                                   ha fatto poi mancare le note di
                                                                                                                   "cante alpine".
                                                                                                                      Erano presenti e hanno por-
                                                                                       All’Adunata Na-             tato il loro saluto, i generali in
                                                                                       zionale a Bolzano,          congedo Bruno e Campagnola
                                                                                       si sono ritrovati,          (entrambi erano stati coman-
                                                                                       dopo 46 anni, gli           danti di batteria) e il capitano
                                                                                       artiglieri da monta-        Ivan Cornale, in servizio pres-
                                                                                       gna Flavio Stoc-            so il 2° Rgt Trasmissioni di
                                                                                       chetti del Gruppo           Bolzano e figlio di uno degli
                                                                                       di Soave e J. Volg-         artiglieri presenti.
                                                                                       ger di S. Giacomo              Il saluto conclusivo da parte
                                                                                       di Val di Vizze.            del capogruppo di Colognola
                                                                                       Memorabili i fe-            ai Colli e consigliere seziona-
                                                                                       steggiamenti alla           le, Dal Dosso, che ha ringra-
                                                                                       presenza di molti           ziato i presenti anche a nome
                                                                                       soci del Gruppo di          del Presidente Ilario Peraro e
                                                                                       Soave.                      del Consiglio Direttivo.
                                                                                                                               Agostino Dal Dosso
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       8   il Montebaldo
                                                                                                                                                                           Edizione
                                                                                                                                                           Settembre - Ottobre 2012

                                                      ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
                                                            SEZIONE DI VERONA

                            Associazione Nazionale Alpini & Coop Dentale
                                PREVENZIONE, CURE ODONTOIATRICHE,
                             IMPLANTOLOGIA con Coop Dentale di Verona
                  L’A.N.A.                                                                                      “Coop
                  Dentale” di Verona, un’importante convenzione a favore dei suoi associati e dei loro
                                           cure odontoiatriche, azioni di prevenzione ed igiene dentale alle
                  migliori condizioni presso il centro “Coop Dentale” in via Lorgna 5 (vicino alla Fiera), tel.
                  045 8213353.
                  Coop Dentale Verona fa parte di un Consorzio cooperativo sociale presente anche a
                  Bassano del Grappa, Pafova, Stanghella, Brescia e prossimamente in altre località.
                  La qualità, le professionalità ed i materiali utilizzati in queste strutture, ci dà la certezza che la
                  nuova convenzione A.N.A. - Coop Dentale soddisferà ogni esigenza di tutti i nostri associati.
                  Ai soci A.N.A. saranno applicate infatti le condizioni agevolate per i pazienti convenzionati;
                  colore che vorranno avvedervi potranno tranquillamente farlo associandosi ad A.N.A. e/o
                  se già associati, esibendo la tessera associativa.
                  Cari Alpini veronesi, curarsi in modo adeguato oggi è più facile e conviene con Coop
                  Dentale.

                     PRENOTA SUBITO LA TUA VISITA SENZA IMPEGNO
                      Soci e Convenzionati – Aperti anche il sabato

                             STAZIONE VERONA PORTA NUOVA

                               Stradone Santa Lucia
                                                                              Vi
                                      Via Lorgna                                   aT
                                                                                     om
                                                                                          be
                                                                  vo r o

                                                                                               t ta
                                               a
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                                                      FIERA
                                          ov

                                                              Via d
                                      aR
                                     Vi

                                                                           Via dell’Industria

                                                                                                                          NEZIA
                                                                                                                                  www.coop-dentale.it
                       A4                                                                                     A   NO VE
                                                                                                       DA MIL
                                                                                           AUTOST
                                                                                                  RA
                                                                                                                                  Mail: verona@coop-dentale.it
                                                         VERONA SUD
                                                                                                                                  Tel.: 045 8213353 r.a.
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       Edizione
       Settembre - Ottobre 2012                        EvoluzionE             nEll’EsErcito                                   il Montebaldo      9

                 Il “rancio” del soldato diventa “light”
        Più volte ci siamo sofferma-        E’ recente la notizia secondo      tempo”. Tecnologicamente           autoriscaldante, crackers o pa-
     ti sull’evoluzione della razione    cui la NATO, di cui l’Italia fa       avanzate, le razioni di nuova      ne, biscotti dolci, marmellata
     viveri del soldato.                 parte, nell’ammirevole intento        concezione non prevedono più       di frutta, barretta di cioccolato,
        Siamo partiti dal pezzo di       di unificare strutture e proce-       l’uso del fornelletto scaldaran-   barretta energetica;
     carne navigante nella gavetta       dure delle Forze Armate dei           cio, in quanto i singoli conte-      ● il pranzo: primo e secondo
     di brodo e la pagnotta militare     vari Paesi dell’Alleanza, in un       nitori dei componenti bisogne-     piatto scatolato, autoriscaldan-
     della 1^ Guerra Mondiale, ab-       recente vertice, si è preoccu-        voli di riscaldamento, includo-    te (da scegliersi tra dieci diver-
     biamo continuato con le la-         pata di definire anche linee          no un marchingegno (kit) do-       si menu), energy drink, e
     mentele degli alpini, dopo la       guida comuni nel campo ga-            tato di una soluzione chimica      barrette energetiche;
     2^ Guerra Mondiale, vivace-         stronomico.                           che, sollecitato da una lieve         ● la cena: portata principale
     mente espresse nelle cante: «A         Pur innovando profonda-            pressione delle dita, innesca      autoriscaldante, crackers, gris-
     la matina si ghe ’l cafe» e «Al     mente le consuetudini alimen-         una reazione chimica idonea a      sini, cereali e fruit bar.
     Reggimento», per citare le più      tari dei Paesi aderenti, per          riscaldarne il contenuto.             Tra i componenti supple-
     note.                               quanto riguarda le razioni da            La conformazione delle sin-     mentari della razione, sono
        Il vettovagliamento truppa       combattimento, si è preoccu-          gole razioni, più facili da ma-    disponibili: caffè solubile, the
     è, però, migliorato nel tempo,      pata di “salvaguardare le tradi-      neggiare e più semplici nell’u-    al limone, gomme da mastica-
     fino a raggiungere i livelli di     zioni e le abitudini alimentari       so, assicura, nel contempo,        re senza zucchero (sostitutive
     un ottimo ristorante, negli anni    di ogni Paese dell’Alleanza”.         una diminuzione del loro peso,     del dentifricio e dello spazzo-
     ’80. Con l’introduzione del re-        Sono stati elaborati menu          una maggiore razionalità nel-      lino), compresse per disinfet-
     clutamento professionale, la                                                                                 tare l’acqua, stuzzicadenti e
     confezione del vitto militare è                                                                              salviette umidificate.
     regredita, poiché si è passato                                                                                  Di bevande alcooliche, ov-
     dal rancio vario ed appetibile,                                                                              viamente, nemmeno l’odore.
     preparato nella cucine dei re-                                                                               Questi i dati oggettivi.
     parti, a quello anonimo e mo-                                                                                   Pare che siffatte razioni sia-
     notono, imposto dalle ditte ap-                                                                              no particolarmente gradite ai
     paltatrici del servizio vettova-                                                                             militari.
     gliamento (Catering).                                                                                           Nulla si dice circa gli incon-
        Parallelamente al rancio cal-                                                                             venienti causati da un loro uso
     do, esisteva la ”razione viveri                                                                              prolungato. Sembra accertato
     di riserva”, costituita, per lun-                                                                            che siffatti trattamenti alimen-
     go tempo, dalla famosa scato-                                                                                tari, per alcuni versi, simili a
     letta di carne e dall’odiata gal-                                                                            quelli praticati agli atleti in vi-
     letta, evoluta, nel 1952, nella                                                                              sta delle gare, concorrano a
     “razione speciale da combatti-                                                                               mantenere la linea e la forma
     mento” (più nota come razione                                                                                fisica.
     K), che ha cercato di contem-                                                                                   Non penso di essere la per-
     perare le abitudini del soldato     vari e diversificati, che preve-      l’imballaggio e, conseguente-      sona più adatta ad esprimere
     italiano con l’esigenza di dis-     dono un apporto calorico non          mente, cospicui risparmi nel       giudizi o critiche in merito, dal
     porre, in addestramento ed in       inferiore a 4.000 calorie, in         trasporto e nello stoccaggio.      momento che su ogni aspetto
     operazioni, di cibi preconfe-       grado di “fornire tutti gli ele-          La suddivisione delle calo-    della questione si sono pro-
     zionati di pronto impiego.          menti nutrizionali necessari al-      rie totali è la seguente: 28% a    nunciati, prima dell’adozione,
         La suddetta razione, tuttora    le determinate esigenze opera-        colazione; 50% a pasto; 22% a      anche specialisti in scienze
     in dotazione, è costituita da       tive del personale…La varietà         cena: Anche la percentuale         dell’alimentazione, confortati
     un’unica confezione conte-          delle proposte alimentari of-         dei nutrienti appare razionale:    da ampi e dettagliati studi ed
     nente tre pacchi, in cui son ri-    ferte all’utente, gioca un ruolo      58% di glucidi; 13% di proti-      esperienze preliminari.
     posti i viveri occorrenti per la    determinante nell’evitare la re-      di; 29% di grassi.                    Purtuttavia a me, vecchio
     colazione, il pasto e la cena del   mora psicologica connessa al-            La ripartizione dei generi      najone, siffatta statuizione del-
     combattente.                        l’uso ripetitivo degli stessi ali-    prevede per:                       la NATO nel settore del vetto-
        Esistono sette varianti della    menti per lunghi periodi di              ● la colazione: cappuccino      vagliamento, ancorchè ade-
     razione di base.                                                                                             guata ai tempi, dà un senso di
        La sua composizione preve-                                                                                tristezza: mentre ritengo giu-
     de diversi tipi di: minestre sca-                                                                            sto che sia stato conseguito,
     tolate, scatolette di carne di                                                                               attraverso la semplificazione,
     maiale e di manzo formaggio,                                                                                 un buon standard “hi-tech”, è
     latte condensato, biscotti dol-                                                                              difficile accettare che, anche
     ci, crackers, il tutto opportuna-                                                                            in campo militare, si sia perve-
     mente ripartiti tra colazione,                                                                               nuti ad una formulazione
     pranzo e cena.                                                                                               “light” della razione di com-
        Come dotazione di conforto                                                                                battimento.
     e servizio, include barrette di                                                                                 Eravamo abituati al militare
     cioccolato fondente, bustine                                                                                 parco ed essenziale, anche in
     di enocordial, caramelle vita-                                                                               campo alimentare, e siamo ar-
     miniche, il fornello scaldavi-                                                                               rivati al concetto di individui
     vande, fornito di tavolette di                                                                               sofisticati che impiegano cibi
     combustibile solido, i tova-                                                                                 del tutto uguali a quelli previ-
     gliolini di carta, gli spazzolini                                                                            sti dalle diete per signorine
     mono-uso, le pastiglie per la                                                                                snob.
     disinfezione dell’acqua ed al-                                                                                  L’età avanzata, purtroppo,
     tri utili oggetti. Il suo conte-             Via Fontanelle, 18 - 37055 Ronco all’Adige (VR)                 gioca brutti scherzi ed induce
     nuto calorico è di circa 4.000          Tel. 045.702.0010 - Cell. 347.414.4434 / 340.939.7263                a considerazioni inadeguate.
     calorie.                                                                                                                                  A. M.
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       10   il Montebaldo                                          Vita sezionale
                                                                                                                      Edizione
                                                                                                      Settembre - Ottobre 2012

        Quarto Raduno delle Fanfare dei Congedati
        Passerà alla storia il Quarto Raduno           provenienti dai 5 cori ANA della Sezione
     Biennale delle Fanfare dei Congedati delle        di Verona, si è esibita quella che si può
     5 Brigate Alpine tenutosi a Verona lo scor-       chiamare la “Fanfara del 4° Corpo
     so sabato 6 ottobre con un memorabile             d'Armata Alpino”.
     concerto nel tempio italiano della musica:           In questa nuova veste, gli emozionatissi-
     l'Arena.                                          mi spettatori hanno potuto ascoltare gli
        Prima dell'esibizione, non poteva man-         ultimi sei brani della serata: “Trentatré”
     care una cerimonia ufficiale in Sala              interpretato dalla “Julia”; “Monte Grappa”
     Consigliare del Comune di Verona dove,            dalla “Cadore”; l’“Inno del Piave” dalla
     l'Amministrazione comunale, rappresenta-          “Taurinense”, “Coro del Nabucco”
     ta del vice sindaco Vito Giacino in rappre-       dall’“Orobica” e, per finire, l'“Inno
     sentanza della civica Amministrazione e,          Nazionale” dalla “Tridentina”: quest'ulti-
     alla presenza del Comandante delle Truppe         mo brano, ascoltato in piedi e cantato da
     Alpine Gen. Alberto Primicerj, ha conse-          tutto il pubblico presente. Molto apprezza-
     gnato nelle mani del Comandante del 6°            ta l'opera impeccabile dei due presentatori
     Reggimento Alpini Col. Luigi Rossi, la            della serata areniana: Lucietta Rossetto e
     pergamena che ha suggellato la cittadinan-        Francesco Brighenti.
     za onoraria a questo prestigioso Reparto             Un ringraziamento particolare va al Gen.
     alpino molto caro ai veronesi e che, per          Di Dato per la sua opera di promotore e
     molti anni, ha avuto la propria sede nel          prezioso collaboratore nell'organizzazione
     fabbricato che gli alpini veronesi hanno          del raduno, ad Alfredo Conti, al marescial-
     recuperato dal degrado in cui si trovava,         lo Tempesta, alla Sezione di Verona.
     trasformandolo nella sede della propria                                      Angelo Pandolfo
     Sezione.
        A questa cerimonia, oltre a molte autori-
     tà politiche, civili e militari, erano presenti
     per l'ANA il Presidente della Sezione di
     Verona Peraro, il Vice presidente naziona-
     le Geronazzo, il Direttore de «L’Alpino»
     mons. Fasani, il Segretario del CDN
     Pandolfo, il Consigliere Sonzogni e il
     Revisore dei conti Bertarini.
        Alle ore 18,00, le cinque Fanfare dei
     congedati       delle      Brigate      alpine:
     “Taurinense”, “Orobica”, “Tridentina”,
     “Cadore” e “Julia”, partite ognuna da piaz-
     ze diverse di Verona, eseguendo marce
     alpine, giungevano in piazza Bra.
        Dopo l'alzabandiera, in Piazza Bra, e
     resi gli Onori ai Caduti, deposizione di una
     corona d’alloro davanti alla Targa del 6°
     Alpini, alla cui base campeggiano le signi-
     ficative parole: «Alle aquile del 6° Alpini
     che le penne insanguinarono su tutte le
     cime a prova di ferro, tormenta e valanghe
     per il più libero volo».
        Puntuale, alle ore 21, nella stupenda cor-
     nice dell’Anfiteatro Areniano, gremito da
     oltre 7.000 persone provenienti da ogni
     parte d'Italia, ha avuto inizio il concerto
     con le pregevoli esecuzioni delle Fanfare
     che, separatamente, hanno eseguito ognu-
     na quattro brani del loro ricco repertorio.
        Alla fine l'apoteosi a Fanfare riunite:
     supportate dalla presenza di ottanta coristi
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       Edizione
       Settembre - Ottobre 2012                                          Vita sezionale                                                  il Montebaldo      11

                       Cronaca dei Pellegrinaggi Sezionali
        Il vice presidente Luciano Bertagnoli ha inviato una sintetica cronaca dei Pellegrinaggi
     Costabella: 1 luglio                                                              grande una giornata che ha visto la partenza del “Pacco della Solida-
                                                                                       rietà” che, in una sola giornata, ha piazzato oltre 600 confezioni. La
         La funicolare che da Prada porta in quota al rifugio “Fiori del Baldo”,       Sezione di Trento desidererebbe, per l’anno prossimo, celebrare il Pel-
      per trasportare i tanti alpini desiderosi di gustarsi una bellissima giorna-     legrinaggio a Passo Fittanze e con scadenza quinquennale come Adu-
      ta all’insegna dell’alpinità allo stato puro. La salita è allietata dallo        nata Intersezionale. “Ad Maiora”.
      splendido scenario dei grandi pascoli, e dal Lago di Garda, che si deli-
      nea in tutta la sua bellezza. A Costabella, il cielo sembra più vicino: pro-
      vare per credere. Ad accoglierci l’“Orso del Baldo” ovvero Adriano Oli-
                                                                                       Conca dei Parpari: 29 luglio
      boni, che, da sempre, ama e vive in questa montagna; il nostro presi-               Un elogio agli alpini dei quattro Gruppi del comune di Roveré Vero-
      dente Ilario Peraro, salito, come da copione, dai sentieri che conducono         nese: S. Vitale, San Rocco, San Francesco, con capofila il Gruppo di
      alla Strada Graziani, ha formulato la proposta di candidatura al «Premio         Roveré adoperatosi per la perfetta riuscita della manifestazione e che, in
      nazionale fedeltà alla montagna» all’inossidabile “Orso”. Presenti 40            questa edizione, oltre alla presenza dei carabinieri, per ricordare i Cadu-
      gagliardetti, tanti alpini ed il coro “La Preara” stretti attorno al Cappel-     ti nelle Missioni di Pace, hanno voluto ringraziare la presenza di 11
      lano sezionale don Rino Massella per la celebrazione della S. Messa. A           combattenti reduci con una medaglia ricordo consegnata dal Presidente
      fine cerimonia, consulto con i responsabili dei lavori, per definire gli ul-     sezionale Ilario Peraro coadiuvato dal Presidente dell’Associazione
      timi accorgimenti prima di avviare il cantiere per il riordino ambientale        Combattenti e Reduci, comm. Cesarino Trissino. Numerosi gli alpini
      del perimetro ad uso della chiesetta.                                            guidati da 94 gagliardetti e dai Vessilli di Verona e Cremona. La cele-
                                                                                       brazione della S. Messa a cura del Cappellano sezionale don Rino Mas-
                                                                                       sella, con l’altare posto davanti alla Chiesetta che custodisce l’imponen-
       Ortigara: 8 luglio                                                              te opera lignea del Cristo che abbraccia tutto il dolore dell’umanità.

         Non servono parole! l’Ortigara è l’Ortigara! Umiltà, silenzio e rispet-       Rifugio Scalorbi: 26 agosto
      to sono i requisiti basilari per calpestare una terra martoriata, ferita e of-
      fesa anche dalla cieca follia umana. Per una volta proviamo ad ascolta-             Molti gli assenti quest’anno all’affascinante manifestazione dello
      re loro… le migliaia di vittime che si manifestano nei segni ancora visi-
                                                                                       Scalorbi. Le difficoltà per giungere così in alto, il tempo incerto con
                                                                                       minacce di pioggia, hanno probabilmente rallentato l’afflusso. Ma gli
      bili tra le rocce tra le pietraie, tra i buchi nel terreno. La Colonna Moz-
                                                                                       ingredienti c’erano tutti a partire dall’ottima organizzazione, con ca-
      za,”Per non dimenticare”, sia la perenne e vigile memoria. Buona parte-
                                                                                       pocorda il Gruppo di Badia Calavena: organizzare una corsa in quota
      cipazione di alpini sia alla Colonna Mozza che alla Chiesetta del Lozze,
                                                                                       non è cosa da poco, ma i rocciosi alpini della Val d’Illasi non demor-
      dove si è chiusa la cerimonia con i discorsi ufficiali da parte del presi-       dono, anzi, il 5° Trofeo, dedicato alla memoria dei fratelli Luigino e
      dente nazionale Corrado Perona e dal Comandante delle Truppe Alpine,             Carmelo Valalta, entrambi reduci di Russia, ha avuto momenti di gran-
      generale Alberto Primicerj. E’ stata anche la prima uscita ufficiale di          de commozione quando, i figli, hanno celebrato i loro padri, narran-
      mons. Bruno Fasani, nuovo Direttore de «L’Alpino», che ha concele-               done le vicissitudini vissute durante la ritirata. E poi c’era Padre Ro-
      brato insieme al Cappellano don Rino Massella. Il Presidente nazionale           berto Carraro, già Vescovo di Verona, il dolce frate molto vicino al
      Corrado Perona, visibilmente emozionato, nel suo discorso di commia-             mondo alpino, che ha avuto generose e confortanti parole nei nostri ri-
      to dall’Ortigara, ha trattenuto a stento le lacrime quando il nostro bravo       guardi... accostando la “Parola Evangelica”, al servizio associativo
      Coro “San Maurizio” di Vigasio, nel salutarlo, ha intonato una “canta”           dell’ANA. In questa circostanza, il nostro caro Cappellano don Rino
      che inneggiava all’amicizia che non deve cessare mai. Il culmine dell’e-         Massella, presente in ogni circostanza, ha fatto il chierichetto di lusso
      mozione si è avuto allo scoprimento di una Targa a ricordo dell’alpino           all’amato Vescovo. Presenti all’alzabandiera, 25 gagliardetti, confor-
      Matteo Miotto: i genitori hanno potuto constatare quanto affetto circon-         tati dall’autorevole presenza dei Vessilli di Verona con il Presidente e
      da la prematura scomparsa di Matteo ed hanno potuto sentire il forte ab-         vicepresidenti ed alcuni consiglieri, e quello di Trento con il consi-
      braccio di tutti gli alpini.                                                     gliere Mattei. Il coro “La Preara” e la tromba hanno solennizzato la ce-
                                                                                       rimonia.
     Passo Fittanze: 15 luglio                                                         San Maurizio: 2 settembre
         Pellegrinaggio importante, a Passo Fittanze, al confine tra il Veneto
      ed il Trentino. Due grandi e storiche Sezioni si sono incontrate per ren-           A Corrubio di Sant’Anna d’Alfaedo, si è svolto l’ultimo dei Pelle-
      dere omaggio ai Caduti di tutte le guerre e per rinsaldare quei profon-          grinaggi Sezionali in montagna. Prima di scendere a valle, era neces-
      di legami di fratellanza, di amicizia e di intenti che le uniscono. I nu-        sario andare alla chiesetta dedicata a San Maurizio, patrono degli al-
      meri parlano chiaro: 133 gagliardetti, nonostante il tempo incerto, che,         pini. Purtroppo, in una splendida realtà come quella di Sant’Anna
      a tratti, sembrava volesse spedirci tutti a casa. Erano presenti oltre ai        d’Alfaedo, a mancare erano proprio gli alpini di quella porzione di
      Vessilli di Verona e Trento, anche quello di Milano. Alla celebrazione           montagna. In cinque Gruppi si contano 30 o 40 tesserati laddove, po-
      della S. Messa, da parte del Cappellano don Rino Massella, numerosa              tenzialmente il serbatoio dei congedati, si aggira dai 300 ai 400. Non
      come sempre la partecipazione di sindaci ed autorità civili e militari.          basta la buona volontà del capo zona Imerio Cipriani, non basta l’en-
      Un grazie alla Protezione civile alpina per la competenza ed efficien-           tusiasmo del sindaco alpino Marconi… eppure sono tanti i nomi scrit-
      za. Qualche fisiologico allestimento in meno da parte dei Gruppi, qual-          ti sui monumenti del capoluogo e delle frazioni che hanno dato tutto...
      che nuovo arrivo o gradito ritorno da parte di altri Gruppi, hanno reso          anche la vita: non bisogna dimenticarli.

         Cambio al vertice del 4° Rgt
             Alpini “Ranger”
        Venerdì 5 ottobre scorso, nella caserma "Duca" di Montorio Veronese,
     con una sobria cerimonia c'è stato l'avvicendamento al comando del 4°
     Reggimento "Ranger".
        Il Col. Carlo Sardi, dopo quasi un anno di comando, è stato chiamato
     a Roma per assumere un altro prestigioso incarico ed ha ceduto il co-
     mando al Col. Pietro Addis.
        Alla cerimonia erano presenti molte autorità civili, politiche e milita-
     ri fra cui anche il Comandante delle Truppe Alpine Gen. Alberto Primi-
     cerj.
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       12   il Montebaldo                              Protezione         civile
                                                                                                                                    Edizione
                                                                                                                    Settembre - Ottobre 2012

         Reperibilità antincendio boschivo in Puglia
        La nostra Sezione ha aderito                                                                       effettuato da un equipaggio di
     alla richiesta della Sede Na-                                                                         quattro volontari con un “Pick
     zionale di effettuare, nel mese                                                                       Up”, in collegamento radio
     di agosto, un turno settimanale                                                                       con la Sala operativa.
     di reperibilità per la preven-                                                                           Scopo dell’attività di pre-
     zione antincendio boschivo in                                                                         venzione, era il monitoraggio
     Puglia, per conto del Diparti-                                                                        di eventuali principi d'incen-
     mento della Protezione Civile                                                                         dio. Una volta avvistato un
     Nazionale.                                                                                            possibile pericolo, veniva data
        Venerdì 3 agosto, alle ore                                                                         tempestiva segnalazione co-
     21,00, sono partiti otto volon-                                                                       municando le coordinate GPS
     tari con tre mezzi: due fuori-                                                                        alla Sala operativa, la quale,
     strada “Pick Up”, con modulo                                                                          autorizzava l'ispezione o l'in-
     antincendio, e un furgone tra-                                                                        tervento di spegnimento.
     sporto persone con destinazio-                                                                           Durante la settimana di per-
     ne Vigo del Gargano (all'inter-                                                                       manenza, sono stati eseguiti
     no della foresta Umbra), pres-                                                                        otto interventi, per lo più di
     so la caserma dell’Aereonauti-                                                                        piccola entità, solo mercoledì
     ca Militare Jacotenente.                                                                              8 agosto, la sera, durante la re-
        L’attività è iniziata all'indo-                                                                    peribilità, le nostre Squadre
     mani pomeriggio con la turna-                                                                         sono state impegnate su un va-
     zione per il servizio di ronda                                                                        sto incendio per più di sei ore,
     che consisteva nella copertura                                                                        riuscendo ad arrestare il fuoco
     di quattro diversi percorsi (da                                                                       che andava a lambire anche al-
     60 a 130 Km) in due turni: uno                                                                        cune abitazioni.
     al mattino ed uno al pomerig-                                                                            Sabato 11 agosto, alle ore
     gio, oltre ad una reperibilità                                                                        10,30, dopo aver ricevuto il
     per la pronta partenza dalle ore                                                                      cambio dalle Squadre della
     20 alle ore 24 di ogni giorno.                                                                        Sezione di Vicenza, siamo ri-
        Il servizio di ronda, è stato                                                                      entrati a Verona.

     Squadra “Val d’Alpone”: 25° anniversario di fondazione

        Da questo gruppo di amici,
     25 anni fa, è partita l’idea di
     formare una Squadra di Prote-
     zione civile per aiutare la po-
     polazione della Val d’Alpone.
        Nel 1967 abbiamo frequen-
     tato il 1° Corso A.I.S. presso
     la Pretura di Soave agli ordini
     del nostro caposquadra Gino
     Chiappini (nella foto seduto al
     centro), iniziando così l’impe-
     gnativa iniziativa che perma-
     ne, tuttora, nel nostro territorio
     con circa 50 volontari.

                                                               Trovati i resti di un soldato
                                                               della Grande Guerra
                                                                 Domenica 14 ottobre u. s., presso il Sacrario (Tempio Ossario) di Ti-
                                                               maù, con cerimonia militare e relativi onori, sono stati tumulati i resti
                                                               del Caduto (italiano o austriaco) ritrovato nello stesso luogo dove, noi
                                                               alpini ed amici degli alpini, operiamo da ben 4 anni.
                                                                 Era presente il nostro vessillo Sezionale, scortato dai volontari che
                                                               operano in questi luoghi per la ricostruzione delle Opere militari della
                                                               grande Guerra.

                                                               Nella foto accanto: il gruppo di volontari di Cornenons che hanno trovato i
                                                               resti del militare caduto
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