Media Monitoring per 10-06-2019 - Rassegna stampa del 09-06-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 10-06-2019 - Rassegna stampa del 09-06-2019 - Ruggi
10-06-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 09-06-2019
Media Monitoring per 10-06-2019 - Rassegna stampa del 09-06-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      09/06/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Aggressione al primario del Ruggi ......................................................................................... 1
      09/06/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ospedale senza rinforzi opposizione all' attacco .................................................................... 2
      08/06/2019 - WWW.MN24.IT
            Mercato San Severino, l’ospedale con le brande rotte ........................................................... 3
      08/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
            Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucito ............................................................. 4
      08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel nosocomio di Curteri .............................. 5
      08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel nosocomio di Curteri .............................. 6
      08/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
            Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: la denuncia di Fontana ............... 7
      08/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro medico .............................................. 8
      08/06/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro medico .............................................. 9
      08/06/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Salerno, al “Ruggi” una donna aggredisce due medici ........................................................ 10
      08/06/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
            Salerno, la denuncia: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso” ............................................... 11
      08/06/2019 - WWW.SUBITONEWS.IT
            Salerno, la denuncia: ‘Medici aggrediti in Pronto Soccorso’ ................................................ 12
      08/06/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT
            Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto Soccorso del Ruggi’ ........................... 13
      08/06/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT
            Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto Soccorso del Ruggi’ ........................... 14
      08/06/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Salerno: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”, la denuncia ............................................... 15
      08/06/2019 - WWW.SEITV.IT
            Salerno: Medici aggrediti al Ruggi d’Aragona ...................................................................... 16
      07/06/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            Mercato San Severino, letti rotti: stanze chiuse in Chirurgia ............................................... 17
      07/06/2019 - WWW.ORTICALAB.IT
            Sanità. il consigliere Iannace: «Necessario uscire dal Commissariamento per garantire qualità
            e servizi» .............................................................................................................................. 18
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19
      09/06/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Centri salernitani in rivolta: De Luca e Iervolino ora devono rispondere sul "Tre Torri" ...... 19
      09/06/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Centro "Tre Torri" indagata l' ex giunta ............................................................................... 21
Sanità Campania ............................................................................................................................. 23
      09/06/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            «Non iscritti all' ordine, così sono abusivi» rischio licenziamento per 149 infermieri .......... 23
      09/06/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            «Sanità, dalle Asl cento distaccati in Regione» .................................................................... 25
      09/06/2019 - IL ROMA
            Il medico che tutti vorrebbero .............................................................................................. 27
      09/06/2019 - IL ROMA
        un bagno spuntano le formiche ............................................................................................ 29
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31
      09/06/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Cause penali ai medici Il 95% viene prosciolto ..................................................................... 31
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09/06/2019 - IL MESSAGGERO
     I chirurghi: «Stop agli spot contro di noi» Ogni anno 35 mila cause negli ospedali ............. 32
09/06/2019 - IL SOLE 24 ORE
     I lavoratori della Pa in piazza Sciopero generale «non escluso» .......................................... 34
09/06/2019 - LA REPUBBLICA
     Pochi assunti e anziani in fuga "Spariranno 600 mila statali" .............................................. 35
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09/06/2019                                                                                                               Pagina 4

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                       Aggressione al primario del Ruggi

 SALERNO Il dirigente: "Gli energumeni
 picchiano i medici: soltanto in Italia"
 SALERNO (Leonardo Crocetta) - Botte,
 insulti e minacce al primario del reparto
 di ematologia: è stata un giornata di
 'ordinaria follia' all' ospedale Ruggi di
 Salerno dove, nella giornata di venerdì,
 una donna ha aggredito un medico. Una
 situazione, per l' appunto, ordinaria. così
 viene descritta nello sfogo del dottore
 Raffaele Fontana, dirigente medico di
 Ematologia. "I detenuti picchiano i
 poliziotti e gli energumeni salernitani
 picchiano i medici: siamo in Italia" ha
 raccontato il dirigente del reparto. "In
 Pronto soccorso come da noi in
 ematologia: una vera volgare vaiassa ha
 aggredito fisicamente il primario spiega
 il camice bianco, l' amarezza nello sfogo
 Io mi sono beccato personalmente del
 'ricchione'. La cosa mi ha lasciato però
 del tutto indifferente. Che brutto oggi in
 un posto di lavoro dove tutti operano con dedizione, umanità, competenza e grande
 efficienza". Secondo le prime ricostruzioni la donna avrebbe aggredito il medico in
 seguito alla decisione del camice bianco di interrompere un trattamento sanitario
 alla madre della donna.

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09/06/2019                                                                                                                 Pagina 33
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
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                                                                                                                           Lettori: 107.296
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Ospedale senza rinforzi opposizione all' attacco

 SAPRI SAPRI Antonietta Nicodemo I
 vertici dell' Asl si erano impegnati con i
 sindaci del Parco a potenziare l' organico
 nei presidi ospedalieri prima della
 stagione estiva. Di farlo gradualmente e
 con provvedimenti diversi a partire già
 dal mese di giugno. Limpegno è stato
 mantenuto, almeno fino a questo
 momento, per i presidi di Vallo e Polla.
 Lo scorso mese di maggio sono state
 approvate      le    convenzioni   con    l'
 Università di Salerno per migliorare e
 qualificare il servizio di gastroenterologia
 al San Luca e al Curto. In più per l'
 ospedale di Polla è stata stipulata la
 convenzione con l' azienda ospedaliera
 universitaria Ruggi D' Aragona per
 attività di consulenza ortopedica e turni
 attivi nel reparto di ortopedia e
 traumatologia, dal primo aprile al
 prossimo 31 dicembre. Convenzioni che
 rientrano nel piano concordato durante il
 recente in contro tra i vertici dell' Asl e
 una delegazione dei sindaci della
 comunità del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Ne facevano parte il
 presidente Salvatore Iannuzzi, i primi cittadini di Roccadaspide e Cannalonga e l'
 assessore alla sanità del Comune di Sapri Teresa Falce. Nel corso dell' incontro è
 stato condiviso un pacchetto di soluzioni da attuare per far fronte all' emergenza
 estiva negli ospedali di Sapri, Roccadaspide, Vallo della Lucania e Polla. La notizia
 delle recenti convenzioni ha generato preoccupazioni nel gruppo di minoranza del
 Comune saprese. «Sono provvedimenti - dicono i consiglieri - che portano
 lentamente alla chiusura del nostro ospedale, con la complicità dell'
 amministrazione che sulla questione continua a rimanere in silenzio per non dar
 fastidio alla regione». A tal proposito evidenzia che «non è stata ancora pubblica la
 delibera approvata all' unanimità in consiglio a tutela del presidio e destinata al
 governo campano». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                                                                         Lettori: 1.433
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Mercato San Severino, l’ospedale con le brande rotte
 Nel reparto di Chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale “Fucito” a Curteri di
 Mercato San Severino i nuovi letti attesi da tempo ancora non arrivano e il presidio
 inizia a ritrovarsi con le “brande” rotte. È stata dunque disposta la chiusura di una
 stanza dedicata a ospitare i degenti, in quanto due letti ormai logori che erano
 collocati nella stanza del reparto si sono definitivamente rotti FONTE LA CITTA’

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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucito

 Nel reparto di Chirurgia generale e
 d’urgenza dell’ospedale “Fucito” a
 Curteri di Mercato San Severino i nuovi
 letti attesi da tempo ancora non arrivano
 e il presidio inizia a ritrovarsi con le
 “brande” rotte. Letti rotti all’ospedale
 Fucito Degrado all’ospedale Fucito a
 Curteri di Mercato San Severino dove
 sono presenti diverse brande rotte. È
 stata dunque disposta la chiusura di una stanza dedicata a ospitare i degenti, in
 quanto due letti ormai logori che erano collocati nella stanza del reparto si sono
 definitivamente rotti. Una delle porte del reparto dell’ospedale è stata chiusa a
 chiave per vietare l’accesso alla stanza. Da tempo il reparto aspetta che l’Azienda
 ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno provveda a sostituire tutti i
 letti del reparto. L'articolo Mercato San Severino, letti rotti all’ospedale Fucito
 proviene da L'Occhio di Salerno.

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                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel
                     nosocomio di Curteri

 foto: pixabay Un caso che potrebbe
 causare non pochi problemi per
 l’ospedale di Curteri, frazione di Mercato
 San Severino. A causa dei letti rotti, è
 stata disposta la chiusura di una stanza
 del reparto di Chirurgia generale e
 d’urgenza         Piccola       emergenza
 nell’ospedale Fucito di Curteri, frazione
 di Mercato San Severino. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città“, nel
 reparto di chirurgia generale e d’urgenza erano presenti dei letti totalemente
 danneggiati, che non potevano ospitare i pazienti. I letti si sono poi definitivamente
 rotti, e per questo motivo il primario del reparto Pilone ha disposto la chiusura di una
 stanza, per evitare appunto che qualcuno potesse entrare. È parecchio tempo,
 ormai, che l’ospedale di Curteri aspetta una sostituzione dei letti. Sostituzione che
 dovrebbe essere operata dall’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno.

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                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Mercato San Severino, letti rotti e danneggiati nel
                     nosocomio di Curteri

 foto: pixabay Un caso che potrebbe
 causare non pochi problemi per
 l’ospedale di Curteri, frazione di Mercato
 San Severino. A causa dei letti rotti, è
 stata disposta la chiusura di una stanza
 del reparto di Chirurgia generale e
 d’urgenza         Piccola       emergenza
 nell’ospedale Fucito di Curteri, frazione
 di Mercato San Severino. Stando a quanto riportato dal quotidiano “La Città“, nel
 reparto di chirurgia generale e d’urgenza erano presenti dei letti totalemente
 danneggiati, che non potevano ospitare i pazienti. I letti si sono poi definitivamente
 rotti, e per questo motivo il primario del reparto Pilone ha disposto la chiusura di una
 stanza, per evitare appunto che qualcuno potesse entrare. È parecchio tempo,
 ormai, che l’ospedale di Curteri aspetta una sostituzione dei letti. Sostituzione che
 dovrebbe essere operata dall’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” di Salerno.

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  Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: la
                     denuncia di Fontana

 I medici dell’ospedale Ruggi di Salerno
 vittime di un’aggressione al pronto
 soccorso: la denuncia viene fatta
 dall’ematologo clinico Raffaele Mariano
 Fontana. Medici aggrediti al pronto
 soccorso dell’ospedale di Salerno Ancora
 un’aggressione ai danni degli esponenti
 della sanità all’interno degli ospedali di
 Salerno e provincia. A pagarne le spese,
 stavolta, sono i medici del pronto
 soccorso dell’ospedale San Giovanni di
 Dio e Ruggi d’Aragona, i quali sono stati
 di recente vittima di attacchi fisici da parte di alcuni pazienti. L’ultimo caso è stato
 denunciato dal medico Raffaele Mariano Fontana, ematologo clinico del nosocomio
 salernitano: «I delinquenti nigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani
 picchiano i medici in ospedale… siamo in Italia!». E ancora, specificando i dettagli di
 una vicenda in particolare: «Da noi in ematologia una vera volgare ‘vaiassa’ ha
 aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del ‘frocio’ ma la cosa mi ha
 lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a mia discolpa».
 L'articolo Ospedale di Salerno, medici aggrediti al pronto soccorso: la denuncia di
 Fontana proviene da L'Occhio di Salerno.

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08/06/2019
                                               salernotoday.it
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                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro
                            medico

 L'episodio si è verificato, ieri, nel reparto
 di Ematologia. Il dottore Fontana su
 Facebook:     "I   delinquenti     nigeriani
 picchiano i poliziotti…gli energumeni
 salernitani picchiano i medici in
 ospedale..siamo           in          Italia”
 Approfondimenti Aggressioni a medici e
 operatori sanitari del “Ruggi”, l'appello
 di Polichetti (Fials) 2 aprile 2018
 Momenti di tensione all’interno del Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera “San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove due medici sono stati aggrediti.
 A denunciarlo è il dottore Raffaele Fontana (dirigente medico di Ematologia) sulla
 sua pagina Facebook: “I delinquenti nigeriani picchiano i poliziotti…gli energumeni
 salernitani picchiano i medici in ospedale...siamo in Italia”. Poi, sollecitato da alcuni
 amici, racconta: “In Pronto Soccorso.. da noi in ematologia una vera volgare vaiassa
 ha aggredito fisicamente il primario ... io mi sono beccato del "ricchione" ... ma la
 cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a mia
 discolpa!”. Amaro il suo commento: “Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tutti
 operano con dedizione, umanità , competenza e grande efficienza”.                   Il fatto
 Secondo una prima ricostruzione sembra che la donna in questione abbia perso le
 staffe quando il primario di Ematologia ha deciso, a seguito di accertamenti (i valori
 dell'emoglobina non erano molto bass i) di interrompere il ferro in vena che era
 stato somministrato inizialmente alla madre. Per questo lo ha aggredito con un
 cazzotto e poi ha insultato anche il dottore Fontana. Non è la prima volta che si
 verificano episodi di violenza nel pronto soccorso di via San Leonardo. Da tempo il
 personale medico e le sigle sindacali chiedono un rafforzamento della sicurezza sia
 di giorno che di notte.

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08/06/2019
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 742
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Ruggi, donna aggredisce il primario e insulta un altro
                            medico

 L'episodio si è verificato, ieri, nel reparto
 di Ematologia. Il dottore Fontana su
 Facebook:      "I   delinquenti    nigeriani
 picchiano i poliziotti…gli energumeni
 salernitani picchiano i medici in
 ospedale..siamo in Italia” Momenti di
 tensione all’interno del Pronto Soccorso
 dell’azienda ospedaliera “San Giovanni
 di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno,
 dove due medici sono stati aggrediti. A denunciarlo è il dottore Raffaele Fontana
 (dirigente medico di Ematologia) sulla sua pagina Facebook: “I delinquenti nigeriani
 picchiano i poliziotti…gli energumeni salernitani picchiano i medici in
 ospedale...siamo in Italia”. Poi, sollecitato da alcuni amici, racconta: “In Pronto
 Soccorso.. da noi in ematologia una vera volgare vaiassa ha aggredito fisicamente il
 primario ... io mi sono beccato del "ricchione" ... ma la cosa mi ha lasciato del tutto
 indifferente in quanto credo di avere molte prove a mia discolpa!”. Amaro il suo
 commento: “Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tutti operano con dedizione,
 umanità , competenza e grande efficienza”.             Secondo una prima ricostruzione
 sembra che la donna in questione abbia perso le staffe quando il primario di
 Ematologia ha deciso, a seguito di accertamenti (i valori dell'emoglobina non erano
 molto bass i) di interrompere il ferro in vena che era stato somministrato
 inizialmente alla madre. Per questo lo ha aggredito con un cazzotto e poi ha
 insultato anche il dottore Fontana. Non è la prima volta che si verificano episodi di
 violenza nel pronto soccorso di via San Leonardo. Da tempo il personale medico e le
 sigle sindacali chiedono un rafforzamento della sicurezza sia di giorno che di notte.

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08/06/2019
                                                zerottonove.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Salerno, al “Ruggi” una donna aggredisce due medici

 Salerno, una donna aggredisce due
 medici, tra i quali un primario di
 Ematologia Fontana, all’Ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona Attimi
 di forte tensione e paura al reparto di
 Ematologia dell’Ospedale “San Giovanni
 di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
 Una donna ha aggredito il primario del
 reparto di ematologia del Pronto
 Soccorso e poi anche un altro medico. A
 denunciare l’accaduto è stato il dottore Fontana che sulla sua pagina Facebook ha
 espresso tutta la sua amarezza per la vicenda. “I delinquenti nigeriani picchiano i
 poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in ospedale… siamo in
 Italia. […] Che brutto oggi in un posto di lavoro dove tutti operano con dedizione,
 umanità , competenza e grande efficienza“. Queste le parole del dirigente medico,
 sollecitato dagli amici sui social. Il fatto Stando alle prime ricostruzioni, l’aggressione
 sarebbe avvenuta dopo il rifiuto da parte del primario di Ematologia a somministrare
 del ferro alla madre dell’aggressore dopo aver constatato un valore dell’emoglobina
 nella norma. Dopo il rifiuto del medico la situazione è precipitata. Molti sono stati gli
 episodi di violenza all’Ospedale “San Leonardo“, tanto che il personale medico e
 amministrativo ha più volte richiesto una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine
 a tutela della loro sicurezza.

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08/06/2019
                                                anteprima24.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Salerno, la denuncia: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”

 Salerno, la denuncia: "Medici aggrediti in
 Pronto Soccorso"Salerno, la denuncia:
 “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”
 Sfogo via social del dottore Fontana:
 "Una 'gentile' signora mi ha anche dato
 del 'frocio' in corsia..." Di Redazione - 8
 Giugno 2019 - Pubblicità - Tempo di
 lettura: 1 minuto Salerno – Lo sfogo
 arriva in tarda serata via social. Il
 medico Raffaele Mariano Fontana, ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera
 Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, scrive: “I delinquenti nigeriani
 picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in ospedale…
 siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il grave episodio,
 risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari di un’altra storia,
 non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia una vera volgare
 ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del ‘frocio’ ma la
 cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte prove a mia
 discolpa…”. Facebook Twitter Pinterest WhatsApp ULTIMI VIDEO-ARTICOLI 6 Giugno
 2019 ARTICOLI IN PRIMO PIANO 8 Giugno 2019 Anteprima Società Cooperativa
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08/06/2019
                                                subitonews.it
                                                                                                                         EAV: € 425
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Salerno, la denuncia: ‘Medici aggrediti in Pronto Soccorso’

 Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico Raffaele
 Mariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquenti
 nigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in
 ospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il grave
 episodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari di
 un’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia una
 vera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del
 ‘frocio’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere
 molte prove a mia discolpa…”.Cronache della Campania@2018

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08/06/2019

                                                                                                                         EAV: € 447
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto
                       Soccorso del Ruggi’
 Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico Raffaele
 Mariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquenti
 nigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in
 ospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il grave
 episodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari di
 un’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia una
 vera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del
 ‘fro…’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte
 prove a mia discolpa…”. Cronache della Campania@2018

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08/06/2019

                                                                                                                         EAV: € 447
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Salerno, la denuncia: ‘Problemi coi medici al Pronto
                       Soccorso del Ruggi’
 Salerno. Lo sfogo è arrivato nella tarda serata di ieri via social. Il medico Raffaele
 Mariano Fontana ,ematologo clinico presso Azienda Ospedaliera Universitaria San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha scritto su facebook: “I delinquenti
 nigeriani picchiano i poliziotti… gli energumeni salernitani picchiano i medici in
 ospedale… siamo in Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso sia accaduto il grave
 episodio, risponde: “In pronto soccorso …” per poi rendere noti i particolari di
 un’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in ematologia una
 vera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi sono beccato del
 ‘fro…’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto credo di avere molte
 prove a mia discolpa…”. La Redazione

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08/06/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 738
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Salerno: “Medici aggrediti in Pronto Soccorso”, la denuncia

 Lo sfogo arriva in tarda serata via social
 e lo rilancia il sito web Anteprima24.it. Il
 medico Raffaele Mariano Fontana,
 ematologo       clinico   presso     Azienda
 Ospedaliera Universitaria San Giovanni
 di Dio e Ruggi d’Aragona, scrive: “I
 delinquenti      nigeriani     picchiano    i
 poliziotti… gli energumeni salernitani
 picchiano i medici in ospedale… siamo in
 Italia!”. A chi gli chiede dove di preciso
 sia accaduto il grave episodio, risponde:
 “In pronto soccorso …” per poi rendere
 noti i particolari di un’altra storia, non senza un pizzico di (amara) ironia: “Da noi in
 ematologia una vera volgare ‘vaiassa’ ha aggredito fisicamente il primario. Io mi
 sono beccato del ‘frocio’ ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in quanto
 credo di avere molte prove a mia discolpa…”.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/06/2019
                                                         seitv.it
                                                                                                                          EAV: € 432
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Salerno: Medici aggrediti al Ruggi d’Aragona

 Tensione al Pronto Soccorso dell’azienda
 ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona” di Salerno.Du medici sono
 stati aggrediti.A denunciarlo è il dottore
 Raffaele Fontana (dirigente medico di
 Ematologia) sulla sua pagina Facebook:“I
 delinquenti     nigeriani   picchiano     i
 poliziotti…gli energumeni salernitani
 picchiano i medici in ospedale…siamo in
 Italia”.Dalle parole del medico nei commenti si legge:“In Pronto Soccorso.. da noi in
 ematologia una vera volgare vaiassa ha aggredito fisicamente il primario … io mi
 sono beccato del “ricchione” … ma la cosa mi ha lasciato del tutto indifferente in
 quanto credo di avere molte prove a mia discolpa!.Che brutto oggi in un posto di
 lavoro dove tutti operano con dedizione, umanità , competenza e grande
 efficienza”.Dalle prime ricostruzioni la donna è andata in escandescenza quando il
 primario di Ematologia ha deciso, a seguito di accertamenti, poiché i valori
 dell’emoglobina non erano molto bass i, di interrompere il ferro in vena che era
 stato somministrato inizialmente alla madre.Quindi lo ha aggredito con un cazzotto e
 poi ha insultato anche il dottore Fontana.Fonte: SalernoToday

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07/06/2019
                                           lacittadisalerno.it
                                                                                                                         EAV: € 491
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  Mercato San Severino, letti rotti: stanze chiuse in Chirurgia

 Il primario, Pilone, ha adottato la scelta
 per evitare danni ai pazienti MERCATO
 SAN SEVERINO - Nel reparto di Chirurgia
 generale e d’urgenza dell’ospedale
 “Fucito” a Curteri di Mercato San
 Severino i nuovi letti attesi da tempo
 ancora non arrivano e il presidio inizia a
 ritrovarsi con le “brande” rotte. È stata
 dunque disposta la chiusura di una
 stanza dedicata a ospitare i degenti, in quanto due letti ormai logori che erano
 collocati nella stanza del reparto si sono definitivamente rotti. Una delle porte del
 reparto dell’ospedale è stata chiusa a chiave per vietare l’accesso alla stanza. Da
 tempo il reparto aspetta che l’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona”
 di Salerno provveda a sostituire tutti i letti del reparto. Marcella Cavaliere
 L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/06/2019

                                                                                                                          EAV: € 425
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       Sanità. il consigliere Iannace: «Necessario uscire dal
        Commissariamento per garantire qualità e servizi»

 Al convegno “Le Metastatiche. Uno
 sguardo     al    Futuro”,     organizzato
 dall’associazione Noi in Rosa presso la
 facoltà di Medicina dell’Università degli
 Studi di Salerno, in collaborazione con il
 Consiglio regionale della Campania,
 Europa Donna, l’Azienda Ospedaliera
 Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona e l’Università degli Studi di
 Salerno, il consigliere regionale Carlo
 Iannace è intervenuto per esporre non solo il ruolo della chirurgia nel trattamento
 del carcinoma mammario metastatico, in qualità di senologo e medico chirurgo
 dell’Ospedale Moscati di Avellino, ma anche per sottolineare alcune problematiche
 legate alla sanità. «Tutto il personale sanitario si sta impegnando dando anche
 l’anima per superare problematiche e offrire un servizio di qualità - ha dichiarato
 Iannace - ma solo uscendo dal commissariamento potremo utilizzare ulteriori risorse
 dal punto di vista sanitario e del personale, per raggiungere gli obiettivi per i quali ci
 stiamo impegnando. Alcune prestazioni inserite nei LEA, come il trattamento del
 linfedema, non sono ancora state rese attuative. E ciò è deprimente sia per noi che
 lavoriamo nel settore, sia per le donne alle quali viene arrecato in questo modo un
 danno. Anche le Breast Unit vanno potenziate e soprattutto bisogna fare in modo
 che le rappresentanze delle associazioni che operano sul territorio possano
 partecipare alle riunioni multidisciplinari per permettere l’integrazione e far capire
 che nessuna donna sarà mai lasciata sola».

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09/06/2019                                                                                                               Pagina 5

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                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Centri salernitani in rivolta: De Luca e Iervolino ora devono
                   rispondere sul "Tre Torri"

 / Dopo una "misteriosa" sparizione del
 fascicolo in via Nizza, 5 associazioni di
 categoria fanno rete e inviano un' altra
 diffida Dietro la vicenda del centro
 assistenziale "Tre Torri" non c' è solo
 quanto da noi raccontato nel corso degli
 anni ed oggi con il servizio principale in
 pagina. C' è anche la rivolta della quasi
 totalità dei centri sanitari della provincia
 di Salerno che, ovviamente, non
 potevano digerire che ciò che vale per
 loro non valga per altri: e questo anche
 se dal punto di vista formale -burocratico
 le cose sembrano rientrate nei ranghi. L'
 accreditamento ormai il centro l' ha
 ottenuto       dalla   Regione,      quindi,
 eventualmente, se ne parlerà in altra
 sede se e quando si aprirà un nuovo
 fronte specifico. Il problema, invece, oggi
 è    un     altro    e  riguarda     aspetti
 apparentemente tecnici ma in realtà di
 mera sostanza in quanto riconducono al
 danaro assegnato alla struttura di Albanella. Il milione di euro in base a cosa
 sarebbe stato calcolato dall' Asl di Salerno visto che i parametri anche qui non
 sembrerebbero rispettati? E' la domanda centrale di un lungo esposto (meglio, atto
 di rio Asl Iervolino e via via a scendere nella gerarchia degli organi competenti, da
 ben cinque associazioni di categoria: si tratta della Fondazione Salernum-Anffas,
 dell' Anpric, dell' Aspat, dell' Aris e della Nova Campania, praticamente tutte le
 strutture salernitane del settore. Il documento è composto da numerose sezioni per
 così dire "tecniche" che ora annoierebbero i nostri cinque lettori ma il cuore della
 vicenda è più o meno questo: come hai fatto tu Asl a stabilire, così come fai per noi,
 che a questo centro spetti una certa somma di danaro pubblico visto che il
 parametro della cosiddetta Com (Capacità operativa massima, che si individua
 anche grazie a quanto personale impieghi) è viziato da un' evidente anomalia
 relativa al personale? In pratica, quando un' Asl deve decidere quante prestazioni
 acquistare da un centro (va ricordato che l' accreditamento non implica

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automaticamente la volontà del Ssr di comprare prestazioni dai privati) deve
valutare la forza lavoro, i metri quadrati della struttura, etc. Nel nostro caso - ed è
ciò che lamentano gli altri centri- ci sarebbe una discrasia tra i calcoli fatti dall' Asl e
la reale situazione interna al Tre Torri. Infatti la cifra di un milione di euro
"assegnata" al centro di Albanella sarebbe di molto superiore a quanto la legge
indica: la manodopera impiegata, dagli atti ufficiali e da verifiche concrete, non
giustificherebbe tale erogazione, al massimo si potrebbe parlare di un paio di
centinaia di migliaia di euro annui. E quindi? L' Asl tempo fa si resa oggettivamente
ridicola (oltre che spericolata) quando dinanzi amspecifica richiesta sostenne di aver
smarrito il relativo fascicolo trovandosi così impossibilitata a ricostruire la storia.
Una cosa alla quale credettero tutti. Per tamponare e trovarsi forse con meno rogne,
il manager dell' Asl Iervolino dispose la creazione di una nuova commissione interna
per la verifica della Com, commissione che non avrebbe concluso il lavoro. Insomma,
siamo sempre in zona opaca, con le Asl che fanno e disfano e gli organi di controllo
che spesso sembrano pettinare le bambole. (pierre)

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09/06/2019                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                  Centro "Tre Torri" indagata l' ex giunta

 L' NCHIESTA /Con lui Iosca, gli ex
 collaboratori e un membro della famiglia
 Salzano, protagonisti dell' affaire Ises. La
 struttura è ad Albanella Coinvolto anche
 Pasquale Mirarchi, arrestato dagli uomini
 della Dia pochi giorni prima del voto
 Silvio Marco Guarriello che ha delegato
 le indagini al Gruppo tutela finanza
 pubblica delle Fiamme Gialle (che, a
 leggere diversi atti organici ad una più
 ampia inchiesta, pare abbiano svolto un
 lavoro egregio). Al centro c' è il cambio
 di destinazione d' uso dell' immobile che
 ospita l' Ises-bonsai. Una faccenda
 raccontata da questo giornale con
 diversi mesi di anticipo rispetto poi alla
 maturazione degli eventi. Infatti gli
 inquirenti scrivono testualmente che
 «con la delibera numero 51 del
 22/12/2014 concedevano illecitamente il
 cambio di destinazione d' uso dell'
 immobile sito in via Europa numero 118
 determinando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al proprietario e
 locatore Marruso Eraldo e a Salzano Gennaro, locatario e rappresentante legale del
 "Centro assistenziale Tre Torri di G.Salzano & C.». Chi sia questo Salzano gli
 inquirenti lo scrivono dettagliatamente in altre pagine durante la descrizione del
 gruppo familiare incarnante il nucleo della truffa principale, cioè l' Ises di Eboli:
 insomma, la contaminazione giudiziaria dell' intera faccenda, dopo aver colpito un
 paio di sindaci ebolitani (Melchionda prima e poi Cariello con relativa giunta e
 dirigenza comunale) si è delocalizzata nella vicina Albanella trascinando nei guai un'
 altra amministrazione comunale, per non dire della lunga teoria di indagati della
 pubblica amministrazione sanitaria distribuiti sul territorio. Non solo, ma gli
 inquirenti hanno anche chiesto il sequestro preventivo della struttura «perché la
 disponibilità dell' immobile costituisce ragione incentivante della condotta criminosa.
 Sussiste infatti un rapporto quantomeno di asservimento tra l' immobile e il reato
 com messo, senza il quale, si ripete, la struttura non sarebbe stata idonea al
 successivo accreditamento sanitario». Insomma, era un vecchio macello e di colpo è
 diventata un' area adatta a farci la riabilitazione. Le tipiche magie italiane che poi,
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alla lunga, si pagano tutte. Esattamente come si apprestano a fare i protagonisti di
questa "sotto vicenda" Ises che, verosimilmente a breve, dovranno ricominciare a
correre negli studi legali. Come per l' Asl di Salerno che, perfettamente informata di
tutto, invece di chiamare le forze dell' ordine quando alla porta di via Nizza
bussavano i rappresentanti ufficiali di una delle più clamorose truffe che la storia
locale ricordi, non solo vi interloquivano ma addirittura predisponevano atti per far
passare formalmente intonsa ogni cosa. Evidentemente la dirigenza messa lì dal
governatore De Luca (che non si sa fino a che punto ne sia informato) avrà ottenuto
adeguate rassicurazioni.

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09/06/2019                                                                                                               Pagina 37
                          Il Mattino (ed. Circondario Sud)
                                                                                                                         EAV: € 4.727
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                                         Argomento: Sanità Campania

         «Non iscritti all' ordine, così sono abusivi» rischio
                 licenziamento per 149 infermieri

 IL CASO Fiorangela d' Amora Esercizio
 abusivo della professione infermieristica,
 a rischio 149 paramedici all' interno dell'
 Asl Na3Sud. Si tratta di lavoratori che
 non hanno l' iscrizione all' Opi (ordine
 professionale infermieri) e che ora
 avranno trenta giorni per sanare le loro
 posizioni per non rischiare il posto. I
 CONTROLLI Il controllo dell' azienda
 sanitaria è partito dalla richiesta della
 Regione Campania di verificare le
 posizioni degli infermieri. La lista è stata
 stilata e diffusa nei presidi ospedalieri di
 Nola,      Castellammare,        Gragnano,
 Boscotrecase, Torre del Greco, Sorrento,
 Vico Equense e in tutti i distretti e
 dipartimenti della Napoli3. Con una nota
 del 3 giugno scorso, il direttore delle
 risorse umane Giuseppe Esposito chiede
 ai direttori dei nosocomi di comunicare
 ai dipendenti di «provvedere all'
 immediata iscrizione all' Opi onde
 evitare il procedimento disciplinare». Il
 documento è la conseguenza di una
 comunicazione, datata 25 maggio, del presidente dell' ordine delle professioni
 infermieristiche di Napoli, Ciro Carbone. «In mancanza di iscrizione - scrive Carbone
 - si provvederà ad attivare il relativo procedimento disciplinare teso al
 licenziamento, tenuto conto che a tutt' oggi tale personale esercita alle vostre
 dipendenze le professioni infermieristiche abusivamente». Il presidente aggiunge:
 «In mancanza di un riscontro entro trenta giorni sarò costretto a sporgere denuncia
 querela alle autorità competenti». Un messaggio chiaro. Il conto alla rovescia è
 partito ad inizio giugno e dall' ufficio personale dell' Asl sono in corso verifiche. «In
 questa vicenda noi siamo terzi, rispetto ad una richiesta regionale. Faremo tutto ciò
 che ci compete - precisa la manager dell' Asl Na3Sud Antonietta Costantini - ma
 siamo certi che tutti si metteranno in regola, si tratta di un preavviso che solo come
 ultimo passo prevede il licenziamento. Per ora invitiamo tutti i nostri dipendenti a

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regolare le proprie posizioni, c' è una norma da rispettare». Il numero alto di
infermieri senza iscrizione apre però un caso all' interno dei nosocomi della provincia
di Napoli, dove lavorano per la maggior parte professionisti over 60. «Circa 30 anni
fa l' Albo professionale non era obbligatorio, - spiega Carmine Esposito della Fsi-
Usae - c' era il collegio che raggruppava gli infermieri. Poi siamo passati ad ordine
professionale con obbligatorietà sia nel pubblico che nel privato». IL FENOMENO Una
regolamentazione che in tanti non hanno seguito, soprattutto coloro che esercitano
la professione di infermieri da molti anni e non si sono adeguati. Le verifiche in corso
serviranno ad attestare se alcuni dei professionisti siano iscritti ad un albo di un'
altra provincia o se non hanno mai effettuato tale registrazione. Nell' ambito della
carenza ormai cronica personale negli ospedali a sud del Vesuvio, il procedimento
che potrebbe colpire un numero elevato di paramedici è un' eventualità che si spera
di scongiurare. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/06/2019                                                                                                                Pagina 7

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                                                                                                                          Lettori: 25.449
                                          Argomento: Sanità Campania

             «Sanità, dalle Asl cento distaccati in Regione»
 A. A.
 NAPOLI Un centinaio di operatori del
 sistema sanitario distaccati negli uffici
 regionali, anche per pochi giorni a
 settimana, a fronte di una carenza
 cronica e drammatica di personale nei
 Pronto soccorso e negli ospedali? È
 quanto denuncia la consigliera regionale
 Flora Beneduce, di Forza Italia, che sulla
 vicenda ha interrogato il direttore
 generale per la tutela della salute,
 Antonio Postiglione, e il direttore
 generale per la risorse umane della
 Regione Campania, Maria Messina,
 proprio per conoscere le esigenze alla
 base di questi trasferimenti. Dalla
 direzione generale hanno fatto sapere
 che parte del personale distaccato
 «presta la propria collaborazione presso
 il Nucleo tecnico di supporto al
 commissario ad acta», mentre un' altra
 cospicua      porzione     proviene     dal
 «soppresso Ufficio speciale servizio
 ispettivo sanitario e socio sanitario».
 Inoltre, gli uffici tengono a sottolineare che «nessun onere finanziario» è a carico
 della giunta regionale e che «il distacco non dà diritto ad alcun trasferimento nei
 ruoli della giunta regionale». Ma la consigliera Beneduce incalza: «Ciò che sorprende
 di più di tutta questa vicenda - dice - è che a fronte di una sanità campana che in
 questo momento è in panne e incapace di dare risposte ai cittadini sul piano dell'
 assistenza a causa dell' assenza di personale, vi siano invece cento persone
 distaccate in alcuni giorni della settimana in uffici per non meglio precisati compiti,
 le quali potrebbero essere di sicuro più utili altrove, dove sono state destinate in
 origine per lavorare a tempo pieno». In particolare, Beneduce rileva che è «ancor più
 grave il comportamento di qualche Asl, tra cui la Napoli 3 Sud, che pare abbia
 addirittura autorizzato dei comandi verso la Regione, impegnando così per l' intera
 settimana lavorativa in uffici amministrativi risorse umane che oggi sono
 indispensabili nelle strutture sanitarie del territorio. È il segno più evidente - precisa
 - di una miopia nella gestione delle risorse umane e nell' organizzazione dei servizi
 sanitari. Un settore quello sanitario che dopo Quota 100 e i pensionamenti già
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programmati è finito nel caos e in cui oggi, più che altrove, si riscontrano i danni di
un deficit di programmazione - afferma, concludendo, la consigliera regionale
azzurra - iniziato non oggi ma tre-quattro anni fa».

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09/06/2019                                                                                                                Pagina 35

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                             Il medico che tutti vorrebbero

 FRANCESCO GRANDE È fondatore e
 presidente del gruppo campano di
 Otorinolaringoiatria La casa, che coglie l'
 intero golfo e il maestoso Vesuvio, ha
 respiri antichi e tradizioni di cultura. Con
 gentilezza innata la padrona di casa
 Flora precede soltanto di qualche minuto
 il marito. Grande ufficiale dell' Ordine al
 merito     della     Repubblica      italiana,
 Francesco          Grande,         professore
 otorinolaringoiatra, ha sommato, in
 decenni     di     professione,     successi,
 riconoscimenti e una serie di vittorie in
 concorsi di grande impegno, fondatore e
 presidente del gruppo campano di
 Otorinolaringoiatria, autore di oltre
 cinquanta pubblicazioni, classe 1926 è
 ancora instancabile nel suo amore per la
 professione quanto per il legame che
 spesso lo spinge ad Anacapri che, nel
 suo cuore, come ha raccontato Ermanno
 Corsi in una intervista, è la sua patria
 dell'    anima.     Amabile,     intelligente,
 disponibile e di gran cuore, Premio Capri
 San Michele 2005, Francesco Grande è il medico che tutti vorrebbero incontrare ed è
 con la disponibilità del cuore e dell' intelligenza che l' intervista, sottolineata dal
 sorriso affettuoso di sua moglie, ha il suo corso. Vuole partire da lontano e
 raccontarmi come è iniziata la sua storia? «Sono nato a Venezia secondogenito di un
 fratello, in una famiglia bella, normale e amabile, di mamma francese e padre
 lucano. Verso i dieci anni ero un bambino piuttosto vivace, normale e senza
 particolari grilli per la testa, studioso quanto basta e amante dei bagni in lagu na,
 sempre fingendo che la barchetta si fosse rovesciata! Dopo il Liceo scientifico mi
 sono iscritto alla Facoltà di Medicina frequentata a Padova». Ci fu un motivo che la
 spinse a questa scelta? «All' età di otto anni, per un attacco di appendicite, mi
 portarono in Ospedale dove fui operato subito ma subendo un' anestesia locale che
 mi fece seguire l' intero intervento! Fu allora che pensai che la chirurgia sarebbe
 stato il mio futuro! Intanto, quando avevo diciotto anni arrivò la guerra e purtroppo
 mio fratello fu arruolato e mandato in Germania mentre io, avendo studiato il
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tedesco che in qualche modo parlavo, fui assunto, lo dico tra virgolette, come
traduttore dei tedeschi al Comando che avevano occupato l' Officina Italgas, diretta
da mio padre. Questa situazione mi salvò». Nel suo passato e per la sua formazione
chi le ha insegnato di più? «I primi riferimenti per la formazione li ho avuti all' Univer
sità di Padova, in seguito e dopo la specializzazione, voglio ricordare i professori
Giacomo Ferretti e Bruno Bruzzi. Un medico autentico maestro è stato Francesco
Monaldi». Se ha fatto la gavetta che cosa ha rappresentato per lei? «Un periodo di
indispensabile apprendimento. Non a caso... senza la gavetta non c' è formazione».
A distanza di una carriera lunga e luminosa: la Medicina in generale e l'
Otorinolaringoiatria in particolare, l' hanno mai delusa? «Direi di no. Per tutta la vita
e lo svolgimento della professione mi è piaciuto approfondire la Medicina. Oltre la
specializzazione ho fatto tanto altro». Che cosa è stato realmente difficile nel suo
percorso? «In qualche caso quando mi è stato detto di non presentarmi ad alcuni
concorsi» Esiste secondo la sua esperienza la malasanità? «Qualche volta si. Anche
se è umano commettere errori, però certe volte» Si considera ambizioso? «Lo stretto
necessario e non di più. Bisogna sempre guardare avanti per poter progredire» Un
ricordo bello o uno singolare ce l' ha? «Quello bello è di quando vivevo a Venezia,
forse appena universitario, e una bella sera una telefonata di lontani parenti lucani
di mio padre ci annunziarono una visita con la loro figlia, che era Flora, che in
seguito di ventò mia moglie e con la quale continuo a condividere, con figlie e nipoti,
una lunga vita. Il ricordo professionale è invece di quando andavo al penitenziario di
Procida a visitare i reclusi per assassinio! Una cosa che all' inizio della professione
mi inquietava molto ma mi interessava altrettanto». Una paura professionale l' ha
mai vissuta? In camera operatoria le preoccupazioni ci sono sempre. È necessario
essere forte? La forza l' ho sempre presa dal senso di responsabilità che ho verso la
famiglia e la società che mi ha affidato determinati ruoli. Orgoglioso di quanto ha
fatto come medico? «Direi di sì perché ho fatto tutto con le mie sole forze senza
spinte o parenti». Una soddisfazione quale è stata? «Una esaltante è stata la
possibilità, all' apice della professione, di poter creare all' Ospedale Monaldi il
reparto ospedaliero migliore di Napoli, con un gruppo di allievi di grande qualità».
Nato a Venezia ha vissuto l' intera vita familiare e professionale a Napoli... «Sono
nato a Venezia con mamma francese e papà lucano non avendo vere e proprie radici
a Venezia. Oggi nel mio cuore conta più Napoli». E allora vuol dirmi che cos' è Napoli
per lei? «Una città effervescente che potrebbe dare di più di quanto dà».

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09/06/2019                                                                                                               Pagina 12

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

                          un bagno spuntano le formiche

 IL CASO La denuncia del consigliere
 regionale Borrelli: sospetti su un ex
 detenuto che avrebbe lasciato resti di
 cibo formiche. Scene non del tutto nuove
 per i nosocomi cittadini, ma non di meno
 scioccanti     -    dice   l'   esponente
 ambientalista -. È profondo lo sdegno per
 vicende che non dovrebbero far parte
 del mondo reale. I ricoverati in ospedale
 dovrebbero sentirsi al sicuro e protetti in
 ambienti sani, invece la degenza in
 reparto significa combattere la malattia
 e disservizi. L' episodio 8 stato
 confermato da alcune fonti interne all'
 ospedale». Borrelli sottolinea ancora: «Il
 direttore, Antonio Giordano, da me
 interpellato ha subito effettuato le prime
 verifiche. I sospetti ricadrebbero su di un
 paziente ex detenuto e ricoverato.
 Cacciato da più ospedali e auto
 dimessosi dal Cardarelli con diagnosi di
 sepsi da cellulite secondaria a borsite del
 braccio destro. Salvato da morte certa 8
 stato dimesso. È stata effettuata una
 bonifica del bagno dove sono stato trovati residui alimentari, fette biscottate. La
 direzione starebbe valutando l' ipotesi di querelarlo». Tornano, quindi, le formiche
 anche se questa volta le responsabilità sembrano più delineate. Da ricordare che
 poco meno di tre settimane fa due infermieri dell' ospedale San Giovanni Bosco sono
 atati sospesi per 30 giorni e due sindacalisti per dieci dopo che un paziente in
 rianimazione aveva delle formiche sul lenzuolo. Secondo le ricostruzioni dell' Asl
 Napoli 1, i medici se ne erano accorti e avevano chiamato la ditta di pulizie, ma due
 infermieri si erano opposti e si eranio rivolti addirittura ai propri rappresentanti
 sindacali, ritenendo che la questione fosse di loro competenza. Si era accesa una
 discussione e intanto le formiche erano rimaste lì fino a che il lenzuolo non era
 sostituito. La vicenda delle formiche non rimosse risaliva al 31 gennaio, quando
 ancora erano accesi i riflettori sul San Giovanni Bosco dopo le formiche fotografate
 su una paziente cinga lese che era intubata. L' episodio diede il via a una indagine
 interna che ha portato alle decisioni firmate da Ciro Verdoliva, commissario
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straordinario dell' Asl Napoli 1.

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09/06/2019                                                                                                                Pagina 13

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                                          Argomento: Sanità nazionale                                                     Lettori: 725.830

             Cause penali ai medici Il 95% viene prosciolto

 Sanità Oltre 35.600 azioni legali ogni
 anno contro i medici, ma il 95 per cento
 di quelle penali e il 70 per cento di
 quelle       civili     finiscono      col
 proscioglimento. I più tartassati dai
 contenziosi sono i chirurghi col 45 per
 cento dei sinistri. La medicina difensiva
 costa al sistema sanitario un miliardo di
 euro al mese. La denuncia viene
 rilanciata a Matera dove si apre oggi il
 congresso nazionale dell' Acoi, l'
 associazione dei chirurghi ospedalieri,
 sotto la presidenza di Piero Marini.

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09/06/2019                                                                                                               Pagina 16

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                                                                                                                         Lettori: 292.828
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  I chirurghi: «Stop agli spot contro di noi» Ogni anno 35 mila
                      cause negli ospedali

 IL FENOMENO ROMA I più giovani
 temono di essere costretti a lasciare l'
 Italia per mancanza di lavoro, i più
 grandi si sentono assediati dalle cause
 legali. Strana condizione, oggi, quella dei
 chirurghi nel nostro Paese. E, in capo a
 tre anni, con quota 100, il numero degli
 specialisti    potrebbe     drasticamente
 calare. Oggi sono 7.500, il 55% ha un'
 età compresa tra i 50 e i 59 anni: di
 questi circa 1.700 stanno per lasciare gli
 ospedali perché a fine carriera e altri
 1500 potrebbero decidere di uscire con
 la finestra di quota 100. Di fatto, un salto
 di due generazioni. E nelle sale
 operatorie chi resterà? Si parlerà anche
 di questa particolare condizione made in
 Italy a Matera che, da oggi a mercoledì,
 ospiterà il congresso dell' Associazione
 chirurghi ospedalieri italiani. Oltre
 duemila specialisti, cinquanta sessioni
 scientifiche.       All'     appuntamento
 parteciperanno anche delegazioni dall'
 Asia, Stati Uniti e Canada. LE VISITE Una
 matassa complicata, dunque, quella che riguarda l' organizzazione del lavoro di casa
 nostra. Dove la cosiddetta medicina difensiva, quella scelta per prevenire un'
 eventuale denuncia, sembra essere la via professionale d' elezione. Parliamo, per
 esempio, di quel lungo elenco di visite, esami ed analisi che hanno, ancora prima di
 curare, lo scopo di attenuare il rischio di subire una causa. Ogni anno partono
 35.600 nuove azioni legali, mentre ne giacciono 300 mila nei tribunali contro i
 medici e le strutture sanitarie pubbliche. Il 95% delle cause penali e il 70% dei
 procedimenti civili si concludono con il proscioglimento. Un fenomeno in crescita,
 con un costo stimato nel solo 2018 di quasi 12 miliardi l' anno (1.543 euro a
 persona). Da qui, una richiesta urgente da parte della categoria: regolamentare la
 pubblicità contro i medici. Una richiesta che, secondo gli addetti ai lavori,
 tutelerebbe il lavoro quotidiano dei camici bianchi e migliorerebbe il rapporto con i

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