Maxi frode fiscale: nei guai noto imprenditore cilentano - Cronache Salerno

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Maxi frode fiscale: nei guai noto imprenditore cilentano - Cronache Salerno
Maxi frode fiscale: nei guai
noto imprenditore cilentano
di Pina Ferro

                                                       Frode
transnazionale in materia di Iva. Sequestrati beni per oltre
1,2 milioni di euro: nei guai un noto imprenditore cilentano
ed altre sette persone accusate di frode finalizzata
all’evasione fiscale e all’autoriciclaggio a carattere
transnazionale. Ad eseguire il decreto di sequestro sono stati
i finanzieri del comando provinciale di Salerno su
disposizione della Procura di Vallo della Lucania. I primi
accertamenti delle Fiamme Gialle della Compagnia di Agropoli
sono scaturiti dall’approfondimento di alcune anomalie
rilevate sull’operatività dei conti correnti riconducibili ad
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un imprenditore cilentano. Il cinquantaduenne, originario di
Vatolla di Perdifumo, già noto alle forze dell’ordine per
precedenti di natura tributaria e di bancarotta fraudolenta,
gestiva di fatto diverse società, sparse tra l’Italia e la
Bulgaria, esercenti attività di consulenza per le imprese che
intendono usufruire del “credito d’imposta formazione 4.0”, un
incentivo pubblico previsto dalla Legge di Bilancio del 2018
per agevolare i processi di sviluppo tecnologico e digitale,
una delle quali avente sede nella zona industriale di
Cicerale. In sostanza, al fine di “risparmiare” l’imposta
dovuta sui compensi delle prestazioni, quantificata in oltre
un milione di euro, l’uomo si sarebbe avvalso delle società
bulgare, veri e propri “schermi”, rappresentati fiscalmente in
Italia da mere “teste di legno” – un sogetto di Cava de’
Tirreni già noto alle forze dell’ordine ed un soggetto di
nazionalità bulgara allo stato irreperibile -, che emettevano
le fatture senza mai versare neanche un centesimo di IVA.
Fatture per operazioni “soggettivamente” inesistenti, dal
momento che si riferivano a servizi materialmente resi dalle
imprese italiane (tutti i pagamenti da parte dei clienti
avvenivano, infatti, sui conti correnti di queste ultime,
sfruttando il fatto che avevano la medesima denominazione di
quelle estere). Per compensare il debito maturato, si faceva
poi ricorso ad altre fatture false, sulla base delle quali le
società coinvolte creavano crediti d’imposta fittizi. Le
indagini, svolte anche attraverso l’analisi delle
movimentazioni finanziarie ed intercettazioni telefoniche,
hanno permesso di risalire alle modalità di impiego dei
guadagni illeciti via via accumulati, scoprendo, tra l’altro,
l’acquisto di una serie di beni di lusso, principalmente
natanti ed auto, queste ultime peraltro re-immatricolate in
Bulgaria e fatte rientrare in Italia con targa estera, così da
accedere a tariffe più vantaggiose su polizza assicurativa e
bollo auto. Parte dei proventi illeciti è stata anche
investita per comprare un ristorante nel porto di Agropoli, in
seguito completamente rinnovato con arredamento, rifiniture e
materiali di pregio. Materiali che, con la complicità degli
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stessi fornitori, risultavano formalmente destinati
all’estero, potendo in questo modo rientrare nel regime di
sospensione dell’imposta sulle operazioni intracomunitarie,
quando invece sono stati usati per l’allestimento dello stesso
locale. Su uno dei profili social del principale indagato sono
inoltre emersi numerosi filmati in cui l’uomo, totalmente
sconosciuto al Fisco dal 2014 al 2019 e che non ha mai
rivestito ufficialmente alcun ruolo nell’amministrazione della
struttura, se ne dichiarava il proprietario, presentandosi
paradossalmente come “un imprenditore che paga le tasse”. Nel
complesso meccanismo fraudolento ricostruito dagli
investigatori sono coinvolte, a vario titolo, anche altre
sette persone, accusate di auto-riciclaggio, emissione di
fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fiscali
false. Parallelamente, sono state segnalate cinque società per
i connessi profili di responsabilità amministrativa. Per
garantire il recupero delle somme sottratte all’Erario, questa
Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo
di beni per 1,2 milioni di euro. Nel corso delle
perquisizioni, i Finanzieri hanno cautelato autovetture e
imbarcazioni nella disponibilità degli indagati, nonché le
liquidità rinvenute sui conti correnti, apponendo i sigilli
anche al menzionato ristorante, per un valore complessivo che
raggiunge la piena concorrenza dell’importo fissato nel
provvedimento cautelare.

Lega: Salerno; ufficializzati
nuovi coordinatori cittadini
Prosegue il lavoro della segreteria provinciale della Lega
a Salerno che oggi ufficializza nuove nomine in alcuni comuni
della provincia. I nuovi coordinatori cittadini sono: Anna
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Lordi (Buccino), Gerardino Ciafone (Sicignano degli Alburni),
Pamela Di Nome (Laurino), Vincenzo Cupersito (Palomonte),
Giovanni Licinio (Capaccio Paestum), Antonio Squillante
(commissario Scafati). “Un nuovo assetto che rafforzera’
l’azione politica nei comuni della provincia di Salerno. Nelle
prossime settimane procederemo con ulteriori nomine nella piu’
vasta provincia italiana”. Lo dichiara il coordinatore
provinciale della Lega di Salerno, Attilio Pierro.

Michele   Sarno:   “Salerno
merita   un   mare   pulito,
accessibile a tutti”
Un mare pulito, accessibile a tutti. È l’augurio che il
candidato sindaco, l’avvocato Michele Sarno rivolge ai
cittadini salernitani, a pochi giorni dal Ferragosto. “In
queste settimana, continuano ad arrivarci segnalazioni da
parte dei tanti salernitani circa le condizioni del nostro
mare – ha dichiarato il candidato sindaco, l’avvocato Sarno –
Il ripascimento è fine a sé stesso, Salerno ha bisogno di un
mare pulito, balneabile ma soprattutto accessibile a tutti”.
Altra problematica sottolineata da Sarno, di fatti, è
l’accessibilità delle spiagge: “Per le tante persone anziane e
per i diversamente abili, raggiungere le nostre spiagge il più
delle volte è utopia. Ricordo che, da ragazzino, la mia
famiglia non aveva la possibilità di allontanarsi da Salerno,
per le vacanze estive. Noi, ora, non possiamo permetterci
ancora queste discriminazioni. Tutti hanno diritto al mare,
soprattutto quelle famiglie che, per qualsiasi ragione, anche
durante il periodo estivo, non possono lasciare la città di
Salerno”.
I gruppi ultras vogliono
disertare l’Arechi a causa
delle restrizioni imposte dal
Governo
SALERNO – Con un comunicato diffuso in attinata gli ultras
della Salernitana si mantengono coerenti e confermano la loro
intenzione di disertare lo stadio a causa delle restrizioni
imposte dal governo. Questo il testo integrale della nota
ufficiale: “Riparte un nuovo campionato, un’avventura
affascinante, una stagione che ci vedrà impegnati nella
massima serie, difficile ma carica di significati. Comincia
una nuova stagione ma NOI, GLI ULTRAS di Salerno, a queste
condizioni, NON CI SAREMO. Prendiamo atto delle restrizioni
alla capienza dello Stadio Arechi. Recepiamo le modalità di
accesso e fruizione dei gradoni che siamo stati abituati ad
occupare in una certa maniera. Siamo consapevoli del momento
storico e rispettosi delle normative di prevenzione. Tuttavia,
nostro malgrado, riteniamo di non poter snaturare il senso
stesso della nostra esistenza, volta unicamente al Sostegno ed
alla Difesa della Nostra Città attraverso la squadra che la
rappresenta ed alla maglia che portiamo cucita addosso. Non
possiamo assecondare le limitazioni imposte delle Autorità
preposte e pertanto riteniamo che, fin quando esse stesse
saranno in vigore, il nostro posto sarà lontano dalla curva,
sebbene il cuore lì sia rimasto dall’inizio di questa
storiaccia. Distanziati, seduti, senza bandiere e striscioni:
no, proprio non si può. A queste condizioni la nostra presenza
non ha alcun senso. Ultras è una cultura, una visione, una
predisposizione. È la forgia delle idee di un movimento che ha
attraversato il tempo e lo spazio. Uno stile di vita vissuto
incessantemente in prima linea, mettendoci la faccia,
accettandone le conseguenze. Le regole del gioco le
conosciamo, mai tollerate e sempre combattute. Mai abbiamo
cercato clemenza. Mai nessuna assoluzione. Semplicemente in
questo momento siamo noi a chiedere del sano buon senso. Non
si comprende perché in altre nazioni si stia tornando alla
normalità con settori pieni e solo in Italia vi siano queste
regole assurde. Non si comprende perché con il GREEN PASS
debba esistere comunque un distanziamento. Non tolleriamo i
posti assegnati come fossimo al cinema o al teatro. L’augurio
è che in fretta non ci sia più bisogno di limitazioni.
L’auspicio è che i divieti lascino spazio alla normalità. Per
il momento, proprio non possiamo far finta di nulla, e
pertanto -a profondo malincuore- continuiamo a star fuori
dallo stadio. Continueremo a star fuori dallo stadio ma non
rinunciamo a lottare per riprenderci il nostro posto. Se
l’intenzione è quella di eliminarci non avrete vita facile. Il
nostro obbiettivo resta sempre lo stesso STANDING ZONE e
STRUMENTI DEL TIFO! ULTRAS LIBERI…. LIBERI DI ESSERLO”.

Saggese: “L’obiettivo del 75%
dei   vaccinati    è    quasi
raggiunto”
di Monica De Santis

Prosegue, con qualche calo in alcune giornate, la campagna
vaccinale a Salerno e provincia. Prosegue nonostante piccole
defaiances nelle iscrizioni in piattaforma. A tracciare ancora
una volta un bilancio che fa registrare il record vaccinazione
in provincia di Salerno, immunizzato il 101% delle persone
iscritte in piattaforma e non, si è andati in pratica oltre le
adesioni alla piattaforma regionale, è il dottor
Arcangelo Saggese Tozzi, direttore igiene pubblica e referente
delle attività covid dell’Asl di Salerno. Nel giro di un paio
di settimane è cresciuto anche il numero degli over 12
vaccinati. Quasi 40.000 quelli raggiunti con la prima dose
nella fascia d’età fra 12 e 20 anni, una fascia di cui però va
detto ad oggi solo il 55% ha aderito alla campagna vaccinale e
dunque bisognerà continuare a lavorare per raggiungere l’altro
45% dei giovanissimi e dei giovani. Come detto la
somministrazione dei vaccini prosegue, anche se in questa
settimana di ferragosto i numeri saranno dimezzati rispetto al
solito. Saggese riferisce infatti, che ogni giorno vengono
effettuate 5000 vaccinazioni su tutto il territorio contro le
10mila che venivano effettuate fino alla prima settimana di
settembre, ovviamente si ritornerà a pieno ritmo già
dall’ultima settima di agosto. Ma nonostante la minor
somministrazione di dosi, sul nostro territorio si continuano
a registrare numeri importanti di vaccinati, grazie anche alle
numerose iniziative messe in campo dall’Asl di Salerno, in
collaborazione anche con l’Asl Napoli 1 e l’Anci. Una
collaborazione, come ha spiegato lo stesso Saggese “che ci sta
permettendo di vaccinare anche persone non iscritte in
piattaforma. Grazie a questo abbiamo vaccinato più persone
residenti sul nostro territorio di quanti sono iscritti in
piattaforma. Senza contare che in questo periodo stiamo
vaccinando anche persone che vengono da altri territorio, in
accordo con altre Asl. Ad esempio ieri sera l’Asl Napoli 1 ha
vaccinato ben 300 persone a Casalvelino. Queste azioni ci
dimostrano che la strategia dell’Asl di Salerno, ovvero quella
di andare vicino alle persone, sta funzionando. Quando stiamo
vicino alle persone, queste capiscono che non è complicato
vaccinarsi, che è facile e questo ci permette di raggiungere
grandi numeri. – ha proseguito ancora il direttore
Arcangelo Saggese – Sul territorio salernitano siamo a un buon
punto siamo arrivati al 73% dei vaccinati con una sola dose,
siamo oltre il 60% dei vaccinati con due dosi, questo vuol
dire che siamo in considizioni di regere questo avanzare della
variante Delta, che si sta allargando. Sta scendendo l’età
delle persone da vaccinare, per questo io insisto con la
necessità di vaccinare i più giovani. – conclude Saggese – Su
questa popolazione faremo uno sforzo maggiore perchè dobbiamo
riuscire a garantire una tranquilla riapertura delle scuole su
tutto il nostro territorio provinciale”.

L’avvocato   Ugo   Bisogno:
“Valido solo il green pass,
nessuna autocertificazione”
di Monica De Santis

Non è valida l’autocertificazione ex articoli 46,47,48 Dpr
445/2000. Non è valido il documento sostitutivo della
certificazione verde (green pass). A togliere ogni dubbio
sulla validità di questo è l’avvocato salernitano civilista
Ugo Bisogno, dopo che nei giorni scorsi, ci erano giunte
diverse segnalazioni, da parte di gestori di locali e non
solo, di persone che si sono presentate in ristoranti al
chiuso e ad eventi a pagamento mostrando questo tipo di
autocertificazione affermando che questa dava loro diritto di
poter entrare senza nessun problema, anche se non vaccinate.
“Questa certificazione non è valida. Per tanto i ristoratori,
i baristi e gli operatori culturali, che in questo momento
sono coloro che devono far accedere i loro clienti solo se
muniti di green pass, devono, per evitare di avere sanzioni,
seguire la normativa emergenziale che ha dato il Governo,
quindi l’indicazione è l’accesso esclusivamente mediante green
pass, che deve essere anche controllato con l’applicazione che
ha messo a disposizione il ministero e con la verifica dei
documenti di riconoscimento. Oppure si può accedere anche con
tampone fatto entro le 48 ore prima. Anche perchè se queste
autodichiarazioni sono esplicite, ovvero fatte da coloro che
non vogliono vaccinarsi, i gestori dei locali o delle
strutture culturali non hanno nessuna difficoltà ad impedirne
l’accesso attenendosi a quanto disposto dal Governo. Anche
perchè l’unico riferimento normativo che viene fatto in questa
autocertificazione che sta girando da qualche giorno, è il
famoso regolamento europeo 953/2021, paragrafo 36. Ora questo
paragrafo, effettivamente vieta la discriminazione tra chi si
è vaccinato, chi non si è vaccinato o perchè è in attesa, o
perchè non vuole o perchè non può. Però è chiaro che come ogni
cosa va letta all’interno del contesto”. Possiamo spiegarlo
meglio? “Se leggiamo tutto il regolamento europeo, è
chiarissimo nel sancire sempre la solita libertà di scelta,
però è altrettando vero che la libertà di circolazione può
essere vincolata e questo lo dice anche la nostra
costituzione, non è che lo dice soltanto il regolamento
europeo, per motivi urgenti legati alla salute pubblica. E
questa limitazione può essere accordata nel momento in cui c’è
come tutela primaria l’interesse della salute pubblica. Allora
se l’interesse primario è la salute pubblica, il Governo può
limitare la libertà costituzionale di circolazione delle
persone, perchè l’interesse superiore è quello, appunto, della
tutela della salute pubblica. Questo è sia il presupposto del
regolamento europeo che il presupposto del provvedimento che
ha introdotto l’obbligo del green pass”. Cosa direbbe ai
ristoratori e agli operatori culturali? Quindi a tutti i
ristoratori mi sentirei di dire, ancora una volta di affidarsi
esclusivamente al green pass e controllate che sia
valido. Eventuali autocertificazioni o altro consiglio di non
prenderle proprio in considerazione, a meno che,
l’autocertificazione non vada a dichiarare l’impossibilità di
fare il vaccino, non la non volontà. Però coloro che non
possono fare il vaccino, sono comunque tenute, per accedere
nei luoghi dove ci vuole il green pass, a fare il tampone.
Perchè la norma di chiusura del sistema relativa al green pass
è proprio questa, cioè poichè lo Stato ad oggi, non è stato
ancora in grado di vaccinare tutti, di convocare tutti,
lo Stato non può imporre esclusivamente la doppia vaccinazione
come criterio d’accesso, perchè non avendo messo tutti i
cittadini nella condizione di essere vaccinati con doppia
dose, allora non può limitare così pesantemente la
circolazione. Questo sempre per quel discorso della
ponderazione tra valore costituzionale della libertà di
circolazione e limitazione della circolazione per la tutela
della salute pubblica. Quindi accanto al discorso del green
pass c’è il discorso del tampone che deve essere fatto ed
avere esito negativo entro le 48 ore prima”. I ristoratori o
gli operatori che non sanno che questa autocertificazione è
falsa, rischiano comunque una sanzione in caso di controllo se
fanno accedere queste persone? “Si, si viene comunque
sanzionati. Mentre il cliente oltre alla sanzione prevista
dalla normativa, rischia anche ulteriori sanzioni per ogni
dichiarazione che avrà indicato nell’autocertificazione”.

Ripulita la villa comunale.
Napoli: “Le forze dell’ordine
stanno cercando gli autori”
di Monica De Santis

“Abbiamo completato l’opera di ripulitura completa della Villa
Comunale di via Roma deturpata da un gruppo di vandali
criminali sui quali stanno indagando le forze dell’ordine a
cominciare dalla visione delle telecamere di video
sorveglianza”. A parlare è il sindaco di Salerno
Vincenzo Napoli,    l’indomani    dell’episodio    vandalico,
l’ennesimo, verificatosi nella città di Salerno, per mano di
gruppi di vandali ora ricercati dalle forze dell’ordine. Il
primo cittadino ha poi proseguito… “Data doverosa informazione
ai concittadini di questa attività, colgo l’occasione per
rimarcare due elementi di forte preoccupazione. Negli ultimi
mesi Salerno Pulita ha dovuto rimuovere centinaia di micro-
discariche bonificando le aree aggredite dagli sversamenti
abusivi. Ogni lunedì notte subiamo raid criminali di vere e
proprie bande impegnate a rovistare tra l’indifferenziato alla
ricerca di materiali da rivendere. – ha detto ancora Napoli –
Questi due fenomeni sono un coacervo devastante di sciatteria,
inciviltà, vandalismo, criminalità che mette a rischio
l’igiene ed il decoro urbano. Talvolta è palese, un’area
ripulita al mattina che ridiventa una discarica al pomeriggio,
l’intento di boicottare il servizio di pulizia per ragioni ed
interessi oscuri. Dobbiamo renderci conto che chi mette in
esser simili comportamenti è un delinquente che danneggia tre
volte la collettività: sporca la proprietà pubblica; costringe
le squadre di pulizia ad interventi aggiuntivi che li
distolgono (il personale ed i mezzi sono sempre quelli)
dall’attività in altre zone che restano scoperte; mette in
cattiva luce Salerno a favore di altri destinazioni
alimentando polemiche strumentali. – ha concluso il sindaco –
Amministrazione, Forze dell’Ordine e Cittadini devono fare
fronte comune ciascuno per la propria competenza: difendiamo
Salerno dagli incivili, dai vandali, dai criminali”.

Capobianco:                       “I            Giochi
Olimpici di Tokyo esperienza
straordinaria”
di Antonio Abate

Nonostante sia tornato da Tokyo già da tempo è ancora preso
dall’avventura olimpica appena vissuta. Neanche il jet lag è
riuscito a spegnere anche solo per un momento l’adrenalina che
ancora si avverte dalle sue parole. Andrea Capobianco,
professione allenatore di pallacanestro, molisano d’origine e
ormai vietrese d’adozione, è reduce dalla bella avventura con
la nazionale italiana femminile di basket 3×3 con la quale è
riuscito in una grande impresa: acciuffare uno storico pass
per i Giochi Olimpici e giocarsela con le grandi nazioni del
mondo. Per Chiara Consolini, Rae Lin D’Alie, Marcella Filippi
e Giulia Rulli solo un quinto posto in condominio con i
padroni di casa del Giappone, nessuna medaglia al collo, ma
Capobianco non nasconde tutta la sua soddisfazione: «Abbiamo
strappato una qualificazione impensabile per Tokyo dove
c’erano le migliori otto squadre del mondo, per noi era
un’occasione per dire la nostra, dimostrare chi siamo e fare
una bellissima esperienza. E’ chiaro che tutti vogliamo
vincere ma non ho nessun rimpianto e bisogna essere onesti: lì
c’erano le squadre più forti del pianeta e vincere sarebbe
stato impossibile». Effettivamente la nazionale italiana
femminile di basket 3×3 ha avuto un percorso per niente
facile. Pandemia a parte, le azzurre erano reduci da un 11°
posto agli europei ed un 9° posto ai mondiali, ma la vera
impresa è stata fatta a Debrecen in Ungheria dove l’Italia,
battendo proprio le padrone di casa, ha vinto ed ottenuto la
qualificazione per Tokyo dove c’erano già ad attendere
Mongolia, Francia, Romania, Cina, Giappone, Stati Uniti e
Russia. «L’esordio è stato positivo perché abbiamo vinto ma
non si può capire la pressione che si avverte – spiega
Capobianco – ti prende quell’ansia perché essere ad
un’olimpiade non è una cosa di tutti i giorni. Infatti con la
Mongolia non abbiamo avuto una percentuale da tiro eccezionale
ma questo non ci impedito di imporci. Molto meglio con Francia
e soprattutto con le americane che abbiamo contenuto molto
bene ma questo non è servito ad uscire indenni da campo. A
rinfrancarci è stata poi la vittoria sulla Romania che ci ha
aperto la porta allo spareggio con la corazzata Cina. Le
ragazze ci hanno provato in tutti i modi ma le avversarie
erano indubbiamente superiori. Per la qualità del torneo, per
il l’alto livello delle nazionali presenti, per quello che le
mie ragazze hanno dato, le energie profuse e per come hanno
affrontato l’intero torneo non posso che essere soddisfatto.
Non ho davvero nessun rammarico». I Giochi Olimpici sono stati
anche occasione di vivere una fantastica esperienza a Tokyo…
«E chi l’ha vista? La pandemia ci ha tolto la possibilità di
vistare questa grande città ma, in compenso, ci ha fatto
vivere come non mai la vita del villaggio olimpico dove pure
c’erano migliaia di persone. Sono rimasto davvero colpito da
questa esperienza con atleti e dirigenti provenienti da tutto
il mondo, nonostante le varie norme anti covid da seguire.
Devo dire la verità mi ha colpito il lato umano, puoi trovarti
al fianco di atleti mito come Djokovic, o altri che vedi solo
in tv o sui giornali, e realizzare la loro semplicità, tenere
il vassoio accanto a lui e doverti districare tra i piatti
alla stessa maniera e scambiare qualche battuta. E’ la parte
più bella in competizioni come queste». Per Capobianco è stato
bello realizzare anche la compattezza della delegazione
italiana presente in Giappone che ha regalato molte
soddisfazioni ai colori azzurri. «Al primo piano della nostra
palazzina c’era una sorta di hall con una tv e dei divanetti.
Non era difficile trovarci alteti italiani di varie discipline
che seguivano e tifavano come allo stadio per i propri
colleghi azzurri, in quel momento impegnati in gara. Davvero
molto bello. Ho visto, per esempio, la judoka molisana Maria
Centracchio, figlia del mio insegnante a Venafro, vincere la
medaglia di bronzo. Ed è stato anche emozionante ritrovare
tante persone che conosco o con le quali ho anche vissuto
momenti professionali bellissimi. E’ stato bello rivedersi.
L’esperienza di Tokyo? Bellissima e mi sono sentito in dovere
di ringraziare tante persone. L’ho fatto attraverso il mio
profilo Facebook proprio mentre ero sull’aereo che mi
riportava in Italia». Ora però è tempo di vacanze. Ma non
tanto. «Sono rientrato da Tokyo e già sono stato a Cesenatico
per le finali del campionato italiano 3×3. Ora sono subito
rientrato nella mia Vietri dove ormai ci sto benissimo e mi
sento come a casa… tanto che l’ho anche comprata. Stare qui mi
fa sentire bene, ho il sole ed il mare a portata di mano ma
l’ambiente mi da anche la possibilità concentrarmi sui
progetti futuri». Dunque, Andrea Capobianco si gode la sua
Vietri ma settembre è già dietro l’angolo per nuove avventure.

Mamma,   super   tifosa   e
consigliera   Psi,  Mondany
cerca la riconferma
di Erika Noschese

Mamma, super tifosa della Salernitana e consigliera comunale
di maggioranza. E’ in cerca di una riconferma Veronica
Mondany, pronta a mettersi nuovamente in gioco, in vista della
prossima tornata elettorale, con il Psi, il partito nel quale
milita ormai da anni, con un obiettivo specifico: valorizzare
il ruolo della donna nel mondo della politica, del lavoro e
contrastare ogni forma di violenza. Veronica, candidata al
consiglio comunale di Salerno con il Psi. Perchè cerca la
riconferma? “Cerco la riconferma perché ho ancora il profondo
desiderio di rappresentare le persone in consiglio comunale
con la massima umiltà e disponibilità; è giusto dare seguito
ad un percorso che ho iniziato solo 5 anni fa con il Psi. Mi
ricandido con lo stesso entusiasmo ma con una maggiore
consapevolezza del lavoro istituzionale svolto e con la
maturità acquisita in questi 5 anni di amministrative a
sostegno del sindaco Napoli”. Un bilancio di questi cinque
anni… “Sono stati 5 anni svolti in maniera responsabile,
accogliendo e portando avanti le istanze dei cittadini per
contribuire ancora una volta al benessere della mia comunità e
per dare continuità ad un percorso in cui credo fortemente; ho
il peso della responsabilità per quanti mi hanno sostenuta e
continuano a farlo e per i cittadini salernitani, per
continuare a dar loro voce. Continuerò ad incontrare le
persone, ho la necessità di capire e approfondire meglio le
reali esigenze di ogni salernitano, conoscendo meglio il
territorio per poter agire di conseguenza se tutto dovesse
andar bene come spero. Del resto è esattamente questa la
ragione che mi ha spinta ad entrare in politica: voler fare
qualcosa e contribuire a migliorare la mia città per la quale
ho un amore smisurato ma è importante incentivare la
partecipazione dei cittadini, renderli parte attiva, per far
sì che ci sia sempre meno disparità tra il cittadino e
l’amministrazione, facendo crescere la collettività. Mai come
in questo momento, è necessario uscire dal palazzo e riportare
i cittadini al centro dell’azione politica e amministrativa”.
Anche in consiglio comunale si è sempre battuta a favore delle
donne, ci sono battaglie che vorrebbe portare avanti? “Durante
il mio percorso da consigliere mi sono sempre occupata di
“Donne”. Tra le tante iniziative, la mia proposta progettuale
a favore delle donne vittime di violenza che mira ad
instaurare una corsia personalizzata e il reinserimento
lavorativo. Nello specifico, l’obiettivo è puntare ad
iniziative con le imprese per facilitare l’accesso nel mondo
del lavoro delle donne, un sussidio nel periodo di non
occupazione, caratterizzato da attività di formazione e
orientamento, ovvero una sorta di reddito attivo per il
reinserimento al lavoro”. Dal governatore De Luca lei è stata
nominata delegato regionale in seno al Consiglio di
deputazione del Consorzio Bonifica di Paestum. Un incarico
importante non senza responsabilità, come procede? “Continua
il mio impegno da delegata regionale presso ilConsorzio di
bonifica di Paestum e sono felice di poter dare un supporto al
presidente e all’ente, in ottemperanza del ruolo ricevuto
perseguendo precisi obiettivi come la riscossione dei tributi
inevasi e il contrasto drastico ai morosi, il potenziamento
dei mezzi e la progettazione di opere e interventi di
manutenzione”. Qual è l’augurio che si fa in vista delle
prossime elezioni amministrative? “Il mio augurio è di
impegnarmi per fare sempre meglio e spero di festeggiare con i
protagonisti della mia campagna elettorale, i miei elettori e
i salernitani quest’anno, una data insolita per le elezioni
comunali che avvenivano sempre nel mese di giugno. Speriamo di
chiudere l’anno in bellezza, dopo la promozione della mia
amata Salernitana in serie A, perchè il 5 ottobre sarà il mio
compleanno, sarà una giornata un po’ insolita perché lo vivrò
con la tensione che porta con sé una campagna elettorale,
sperando poi di festeggiare i miei 40 anni con la mia
riconferma”.

Cinque   appuntamenti                                  per
l’estate di Scafati
di Monica De Santis

Sono cinque gli eventi pubblicati nel cartellone della
“Rassegna estiva 2021”, la cui programmazione era stata
approvata con delibera n. 67 del 4 agosto scorso dalla Giunta
comunale su proposta dell’Assessore alla Cultura Alessandro
Arpaia. Il calendario della rassegna è stato predisposto dal
competente ufficio del settore VIII “Innovazione tecnologica e
Servizi culturali” sulla scorta delle adesioni alla
manifestazione di interesse pubblicata dall’Amministrazione
comunale a fine giugno. Cinque gli appuntamenti inseriti nel
cartellone tra spettacoli ed iniziative di carattere artistico
e culturale che interesseranno sia gli adulti che i bambini.
Il primo appuntamento è in programma per il 14 agosto presso
lo spazio antistante la chiesa di San Francesco. Alle ore
20,30 si terrà uno spettacolo di animazione per le famiglie.
Secondo appuntamento per sabato 27 agosto presso la Sala Don
Bosco quando alle ore 20,30 la presentazione di un libro sulla
prevenzione. Terzo appuntamento in cartellone domenica 29
agosto in piazza Vittorio Veneto alle ore 19 con
l’Associazione Corto Circuito che offrirà uno spettacolo
musicale. Quarto appuntamento venerdì 3 settembre presso il
Polverificio Borbonico alle ore 21 con il concerto di Moriba
Yassa ed Espedito De Marino. Ultimo appuntamento sabato 4
settembre sempre al Polverificio Borbonico alle ore 21 con lo
spettacolo di Danza Moderna Russian Ballet. “Si parte sabato
14 agosto – ha dichiarato il Sindaco Cristoforo Salvati – con
il primo evento in programma presso la chiesa di San Francesco
di Paola: uno spettacolo di animazione per grandi e piccini
che avrà inizio alle ore 20.30. Seguiranno altri eventi, che
speriamo possano allietare in qualche modo i fine settimana di
questa estate calda per i tanti cittadini che resteranno in
città. Ringrazio tutti gli artisti e le associazioni che hanno
aderito alla manifestazione di interesse pubblicata a fine
giugno, consapevoli del fatto che il nostro Ente, essendo
sottoposto al piano di riequilibrio pluriennale, non ha la
possibilità di utilizzare fondi per finanziare gli eventi.
Come Comune potremo mettere a disposizione un importo massimo
di 4000 euro per le spese previste per la Siae, per
l’allestimento dei palchi e per i microfoni. Ringraziamo,
pertanto, tutti coloro che hanno voluto fornire il loro
contributo, a vario titolo, per consentirci di predisporre una
rassegna di eventi in economia per la nostra città”. “Non è
stato affatto facile – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura,
Alessandro Arpaia – predisporre il calendario di eventi
considerando il particolare momento storico, aggravato
dall’emergenza sanitaria ancora in corso e le difficoltà
economiche dell’Ente. Abbiamo cercato, in ogni caso, di
organizzare una rassegna estiva in economia, grazie anche alla
disponibilità delle associazioni e degli artisti che hanno
aderito alla manifestazione di interesse pubblicata a fine
giugno,. Ci auguriamo che i nostri concittadini apprezzino il
lavoro fatto, partecipando agli appuntamenti in programma,
sempre nel rispetto scrupoloso delle norme anti-contagio. Si
tratta di spettacoli ed iniziative di carattere culturale che
allieteranno la stagione estiva degli scafatesi che resteranno
in città”.
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