Maxi frode fiscale: nei guai noto imprenditore cilentano - Cronache Salerno
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Maxi frode fiscale: nei guai noto imprenditore cilentano di Pina Ferro Frode transnazionale in materia di Iva. Sequestrati beni per oltre 1,2 milioni di euro: nei guai un noto imprenditore cilentano ed altre sette persone accusate di frode finalizzata all’evasione fiscale e all’autoriciclaggio a carattere transnazionale. Ad eseguire il decreto di sequestro sono stati i finanzieri del comando provinciale di Salerno su disposizione della Procura di Vallo della Lucania. I primi accertamenti delle Fiamme Gialle della Compagnia di Agropoli sono scaturiti dall’approfondimento di alcune anomalie rilevate sull’operatività dei conti correnti riconducibili ad
un imprenditore cilentano. Il cinquantaduenne, originario di Vatolla di Perdifumo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di natura tributaria e di bancarotta fraudolenta, gestiva di fatto diverse società, sparse tra l’Italia e la Bulgaria, esercenti attività di consulenza per le imprese che intendono usufruire del “credito d’imposta formazione 4.0”, un incentivo pubblico previsto dalla Legge di Bilancio del 2018 per agevolare i processi di sviluppo tecnologico e digitale, una delle quali avente sede nella zona industriale di Cicerale. In sostanza, al fine di “risparmiare” l’imposta dovuta sui compensi delle prestazioni, quantificata in oltre un milione di euro, l’uomo si sarebbe avvalso delle società bulgare, veri e propri “schermi”, rappresentati fiscalmente in Italia da mere “teste di legno” – un sogetto di Cava de’ Tirreni già noto alle forze dell’ordine ed un soggetto di nazionalità bulgara allo stato irreperibile -, che emettevano le fatture senza mai versare neanche un centesimo di IVA. Fatture per operazioni “soggettivamente” inesistenti, dal momento che si riferivano a servizi materialmente resi dalle imprese italiane (tutti i pagamenti da parte dei clienti avvenivano, infatti, sui conti correnti di queste ultime, sfruttando il fatto che avevano la medesima denominazione di quelle estere). Per compensare il debito maturato, si faceva poi ricorso ad altre fatture false, sulla base delle quali le società coinvolte creavano crediti d’imposta fittizi. Le indagini, svolte anche attraverso l’analisi delle movimentazioni finanziarie ed intercettazioni telefoniche, hanno permesso di risalire alle modalità di impiego dei guadagni illeciti via via accumulati, scoprendo, tra l’altro, l’acquisto di una serie di beni di lusso, principalmente natanti ed auto, queste ultime peraltro re-immatricolate in Bulgaria e fatte rientrare in Italia con targa estera, così da accedere a tariffe più vantaggiose su polizza assicurativa e bollo auto. Parte dei proventi illeciti è stata anche investita per comprare un ristorante nel porto di Agropoli, in seguito completamente rinnovato con arredamento, rifiniture e materiali di pregio. Materiali che, con la complicità degli
stessi fornitori, risultavano formalmente destinati all’estero, potendo in questo modo rientrare nel regime di sospensione dell’imposta sulle operazioni intracomunitarie, quando invece sono stati usati per l’allestimento dello stesso locale. Su uno dei profili social del principale indagato sono inoltre emersi numerosi filmati in cui l’uomo, totalmente sconosciuto al Fisco dal 2014 al 2019 e che non ha mai rivestito ufficialmente alcun ruolo nell’amministrazione della struttura, se ne dichiarava il proprietario, presentandosi paradossalmente come “un imprenditore che paga le tasse”. Nel complesso meccanismo fraudolento ricostruito dagli investigatori sono coinvolte, a vario titolo, anche altre sette persone, accusate di auto-riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fiscali false. Parallelamente, sono state segnalate cinque società per i connessi profili di responsabilità amministrativa. Per garantire il recupero delle somme sottratte all’Erario, questa Procura della Repubblica ha disposto il sequestro preventivo di beni per 1,2 milioni di euro. Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno cautelato autovetture e imbarcazioni nella disponibilità degli indagati, nonché le liquidità rinvenute sui conti correnti, apponendo i sigilli anche al menzionato ristorante, per un valore complessivo che raggiunge la piena concorrenza dell’importo fissato nel provvedimento cautelare. Lega: Salerno; ufficializzati nuovi coordinatori cittadini Prosegue il lavoro della segreteria provinciale della Lega a Salerno che oggi ufficializza nuove nomine in alcuni comuni della provincia. I nuovi coordinatori cittadini sono: Anna
Lordi (Buccino), Gerardino Ciafone (Sicignano degli Alburni), Pamela Di Nome (Laurino), Vincenzo Cupersito (Palomonte), Giovanni Licinio (Capaccio Paestum), Antonio Squillante (commissario Scafati). “Un nuovo assetto che rafforzera’ l’azione politica nei comuni della provincia di Salerno. Nelle prossime settimane procederemo con ulteriori nomine nella piu’ vasta provincia italiana”. Lo dichiara il coordinatore provinciale della Lega di Salerno, Attilio Pierro. Michele Sarno: “Salerno merita un mare pulito, accessibile a tutti” Un mare pulito, accessibile a tutti. È l’augurio che il candidato sindaco, l’avvocato Michele Sarno rivolge ai cittadini salernitani, a pochi giorni dal Ferragosto. “In queste settimana, continuano ad arrivarci segnalazioni da parte dei tanti salernitani circa le condizioni del nostro mare – ha dichiarato il candidato sindaco, l’avvocato Sarno – Il ripascimento è fine a sé stesso, Salerno ha bisogno di un mare pulito, balneabile ma soprattutto accessibile a tutti”. Altra problematica sottolineata da Sarno, di fatti, è l’accessibilità delle spiagge: “Per le tante persone anziane e per i diversamente abili, raggiungere le nostre spiagge il più delle volte è utopia. Ricordo che, da ragazzino, la mia famiglia non aveva la possibilità di allontanarsi da Salerno, per le vacanze estive. Noi, ora, non possiamo permetterci ancora queste discriminazioni. Tutti hanno diritto al mare, soprattutto quelle famiglie che, per qualsiasi ragione, anche durante il periodo estivo, non possono lasciare la città di Salerno”.
I gruppi ultras vogliono disertare l’Arechi a causa delle restrizioni imposte dal Governo SALERNO – Con un comunicato diffuso in attinata gli ultras della Salernitana si mantengono coerenti e confermano la loro intenzione di disertare lo stadio a causa delle restrizioni imposte dal governo. Questo il testo integrale della nota ufficiale: “Riparte un nuovo campionato, un’avventura affascinante, una stagione che ci vedrà impegnati nella massima serie, difficile ma carica di significati. Comincia una nuova stagione ma NOI, GLI ULTRAS di Salerno, a queste condizioni, NON CI SAREMO. Prendiamo atto delle restrizioni alla capienza dello Stadio Arechi. Recepiamo le modalità di accesso e fruizione dei gradoni che siamo stati abituati ad occupare in una certa maniera. Siamo consapevoli del momento storico e rispettosi delle normative di prevenzione. Tuttavia, nostro malgrado, riteniamo di non poter snaturare il senso stesso della nostra esistenza, volta unicamente al Sostegno ed alla Difesa della Nostra Città attraverso la squadra che la rappresenta ed alla maglia che portiamo cucita addosso. Non possiamo assecondare le limitazioni imposte delle Autorità preposte e pertanto riteniamo che, fin quando esse stesse saranno in vigore, il nostro posto sarà lontano dalla curva, sebbene il cuore lì sia rimasto dall’inizio di questa storiaccia. Distanziati, seduti, senza bandiere e striscioni: no, proprio non si può. A queste condizioni la nostra presenza non ha alcun senso. Ultras è una cultura, una visione, una predisposizione. È la forgia delle idee di un movimento che ha attraversato il tempo e lo spazio. Uno stile di vita vissuto
incessantemente in prima linea, mettendoci la faccia, accettandone le conseguenze. Le regole del gioco le conosciamo, mai tollerate e sempre combattute. Mai abbiamo cercato clemenza. Mai nessuna assoluzione. Semplicemente in questo momento siamo noi a chiedere del sano buon senso. Non si comprende perché in altre nazioni si stia tornando alla normalità con settori pieni e solo in Italia vi siano queste regole assurde. Non si comprende perché con il GREEN PASS debba esistere comunque un distanziamento. Non tolleriamo i posti assegnati come fossimo al cinema o al teatro. L’augurio è che in fretta non ci sia più bisogno di limitazioni. L’auspicio è che i divieti lascino spazio alla normalità. Per il momento, proprio non possiamo far finta di nulla, e pertanto -a profondo malincuore- continuiamo a star fuori dallo stadio. Continueremo a star fuori dallo stadio ma non rinunciamo a lottare per riprenderci il nostro posto. Se l’intenzione è quella di eliminarci non avrete vita facile. Il nostro obbiettivo resta sempre lo stesso STANDING ZONE e STRUMENTI DEL TIFO! ULTRAS LIBERI…. LIBERI DI ESSERLO”. Saggese: “L’obiettivo del 75% dei vaccinati è quasi raggiunto” di Monica De Santis Prosegue, con qualche calo in alcune giornate, la campagna vaccinale a Salerno e provincia. Prosegue nonostante piccole defaiances nelle iscrizioni in piattaforma. A tracciare ancora una volta un bilancio che fa registrare il record vaccinazione in provincia di Salerno, immunizzato il 101% delle persone
iscritte in piattaforma e non, si è andati in pratica oltre le adesioni alla piattaforma regionale, è il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, direttore igiene pubblica e referente delle attività covid dell’Asl di Salerno. Nel giro di un paio di settimane è cresciuto anche il numero degli over 12 vaccinati. Quasi 40.000 quelli raggiunti con la prima dose nella fascia d’età fra 12 e 20 anni, una fascia di cui però va detto ad oggi solo il 55% ha aderito alla campagna vaccinale e dunque bisognerà continuare a lavorare per raggiungere l’altro 45% dei giovanissimi e dei giovani. Come detto la somministrazione dei vaccini prosegue, anche se in questa settimana di ferragosto i numeri saranno dimezzati rispetto al solito. Saggese riferisce infatti, che ogni giorno vengono effettuate 5000 vaccinazioni su tutto il territorio contro le 10mila che venivano effettuate fino alla prima settimana di settembre, ovviamente si ritornerà a pieno ritmo già dall’ultima settima di agosto. Ma nonostante la minor somministrazione di dosi, sul nostro territorio si continuano a registrare numeri importanti di vaccinati, grazie anche alle numerose iniziative messe in campo dall’Asl di Salerno, in collaborazione anche con l’Asl Napoli 1 e l’Anci. Una collaborazione, come ha spiegato lo stesso Saggese “che ci sta permettendo di vaccinare anche persone non iscritte in piattaforma. Grazie a questo abbiamo vaccinato più persone residenti sul nostro territorio di quanti sono iscritti in piattaforma. Senza contare che in questo periodo stiamo vaccinando anche persone che vengono da altri territorio, in accordo con altre Asl. Ad esempio ieri sera l’Asl Napoli 1 ha vaccinato ben 300 persone a Casalvelino. Queste azioni ci dimostrano che la strategia dell’Asl di Salerno, ovvero quella di andare vicino alle persone, sta funzionando. Quando stiamo vicino alle persone, queste capiscono che non è complicato vaccinarsi, che è facile e questo ci permette di raggiungere grandi numeri. – ha proseguito ancora il direttore Arcangelo Saggese – Sul territorio salernitano siamo a un buon punto siamo arrivati al 73% dei vaccinati con una sola dose, siamo oltre il 60% dei vaccinati con due dosi, questo vuol
dire che siamo in considizioni di regere questo avanzare della variante Delta, che si sta allargando. Sta scendendo l’età delle persone da vaccinare, per questo io insisto con la necessità di vaccinare i più giovani. – conclude Saggese – Su questa popolazione faremo uno sforzo maggiore perchè dobbiamo riuscire a garantire una tranquilla riapertura delle scuole su tutto il nostro territorio provinciale”. L’avvocato Ugo Bisogno: “Valido solo il green pass, nessuna autocertificazione” di Monica De Santis Non è valida l’autocertificazione ex articoli 46,47,48 Dpr 445/2000. Non è valido il documento sostitutivo della certificazione verde (green pass). A togliere ogni dubbio sulla validità di questo è l’avvocato salernitano civilista Ugo Bisogno, dopo che nei giorni scorsi, ci erano giunte diverse segnalazioni, da parte di gestori di locali e non solo, di persone che si sono presentate in ristoranti al chiuso e ad eventi a pagamento mostrando questo tipo di autocertificazione affermando che questa dava loro diritto di poter entrare senza nessun problema, anche se non vaccinate. “Questa certificazione non è valida. Per tanto i ristoratori, i baristi e gli operatori culturali, che in questo momento sono coloro che devono far accedere i loro clienti solo se muniti di green pass, devono, per evitare di avere sanzioni, seguire la normativa emergenziale che ha dato il Governo, quindi l’indicazione è l’accesso esclusivamente mediante green pass, che deve essere anche controllato con l’applicazione che
ha messo a disposizione il ministero e con la verifica dei documenti di riconoscimento. Oppure si può accedere anche con tampone fatto entro le 48 ore prima. Anche perchè se queste autodichiarazioni sono esplicite, ovvero fatte da coloro che non vogliono vaccinarsi, i gestori dei locali o delle strutture culturali non hanno nessuna difficoltà ad impedirne l’accesso attenendosi a quanto disposto dal Governo. Anche perchè l’unico riferimento normativo che viene fatto in questa autocertificazione che sta girando da qualche giorno, è il famoso regolamento europeo 953/2021, paragrafo 36. Ora questo paragrafo, effettivamente vieta la discriminazione tra chi si è vaccinato, chi non si è vaccinato o perchè è in attesa, o perchè non vuole o perchè non può. Però è chiaro che come ogni cosa va letta all’interno del contesto”. Possiamo spiegarlo meglio? “Se leggiamo tutto il regolamento europeo, è chiarissimo nel sancire sempre la solita libertà di scelta, però è altrettando vero che la libertà di circolazione può essere vincolata e questo lo dice anche la nostra costituzione, non è che lo dice soltanto il regolamento europeo, per motivi urgenti legati alla salute pubblica. E questa limitazione può essere accordata nel momento in cui c’è come tutela primaria l’interesse della salute pubblica. Allora se l’interesse primario è la salute pubblica, il Governo può limitare la libertà costituzionale di circolazione delle persone, perchè l’interesse superiore è quello, appunto, della tutela della salute pubblica. Questo è sia il presupposto del regolamento europeo che il presupposto del provvedimento che ha introdotto l’obbligo del green pass”. Cosa direbbe ai ristoratori e agli operatori culturali? Quindi a tutti i ristoratori mi sentirei di dire, ancora una volta di affidarsi esclusivamente al green pass e controllate che sia valido. Eventuali autocertificazioni o altro consiglio di non prenderle proprio in considerazione, a meno che, l’autocertificazione non vada a dichiarare l’impossibilità di fare il vaccino, non la non volontà. Però coloro che non possono fare il vaccino, sono comunque tenute, per accedere nei luoghi dove ci vuole il green pass, a fare il tampone.
Perchè la norma di chiusura del sistema relativa al green pass è proprio questa, cioè poichè lo Stato ad oggi, non è stato ancora in grado di vaccinare tutti, di convocare tutti, lo Stato non può imporre esclusivamente la doppia vaccinazione come criterio d’accesso, perchè non avendo messo tutti i cittadini nella condizione di essere vaccinati con doppia dose, allora non può limitare così pesantemente la circolazione. Questo sempre per quel discorso della ponderazione tra valore costituzionale della libertà di circolazione e limitazione della circolazione per la tutela della salute pubblica. Quindi accanto al discorso del green pass c’è il discorso del tampone che deve essere fatto ed avere esito negativo entro le 48 ore prima”. I ristoratori o gli operatori che non sanno che questa autocertificazione è falsa, rischiano comunque una sanzione in caso di controllo se fanno accedere queste persone? “Si, si viene comunque sanzionati. Mentre il cliente oltre alla sanzione prevista dalla normativa, rischia anche ulteriori sanzioni per ogni dichiarazione che avrà indicato nell’autocertificazione”. Ripulita la villa comunale. Napoli: “Le forze dell’ordine stanno cercando gli autori” di Monica De Santis “Abbiamo completato l’opera di ripulitura completa della Villa Comunale di via Roma deturpata da un gruppo di vandali criminali sui quali stanno indagando le forze dell’ordine a cominciare dalla visione delle telecamere di video sorveglianza”. A parlare è il sindaco di Salerno
Vincenzo Napoli, l’indomani dell’episodio vandalico, l’ennesimo, verificatosi nella città di Salerno, per mano di gruppi di vandali ora ricercati dalle forze dell’ordine. Il primo cittadino ha poi proseguito… “Data doverosa informazione ai concittadini di questa attività, colgo l’occasione per rimarcare due elementi di forte preoccupazione. Negli ultimi mesi Salerno Pulita ha dovuto rimuovere centinaia di micro- discariche bonificando le aree aggredite dagli sversamenti abusivi. Ogni lunedì notte subiamo raid criminali di vere e proprie bande impegnate a rovistare tra l’indifferenziato alla ricerca di materiali da rivendere. – ha detto ancora Napoli – Questi due fenomeni sono un coacervo devastante di sciatteria, inciviltà, vandalismo, criminalità che mette a rischio l’igiene ed il decoro urbano. Talvolta è palese, un’area ripulita al mattina che ridiventa una discarica al pomeriggio, l’intento di boicottare il servizio di pulizia per ragioni ed interessi oscuri. Dobbiamo renderci conto che chi mette in esser simili comportamenti è un delinquente che danneggia tre volte la collettività: sporca la proprietà pubblica; costringe le squadre di pulizia ad interventi aggiuntivi che li distolgono (il personale ed i mezzi sono sempre quelli) dall’attività in altre zone che restano scoperte; mette in cattiva luce Salerno a favore di altri destinazioni alimentando polemiche strumentali. – ha concluso il sindaco – Amministrazione, Forze dell’Ordine e Cittadini devono fare fronte comune ciascuno per la propria competenza: difendiamo Salerno dagli incivili, dai vandali, dai criminali”. Capobianco: “I Giochi
Olimpici di Tokyo esperienza straordinaria” di Antonio Abate Nonostante sia tornato da Tokyo già da tempo è ancora preso dall’avventura olimpica appena vissuta. Neanche il jet lag è riuscito a spegnere anche solo per un momento l’adrenalina che ancora si avverte dalle sue parole. Andrea Capobianco, professione allenatore di pallacanestro, molisano d’origine e ormai vietrese d’adozione, è reduce dalla bella avventura con la nazionale italiana femminile di basket 3×3 con la quale è riuscito in una grande impresa: acciuffare uno storico pass per i Giochi Olimpici e giocarsela con le grandi nazioni del mondo. Per Chiara Consolini, Rae Lin D’Alie, Marcella Filippi e Giulia Rulli solo un quinto posto in condominio con i padroni di casa del Giappone, nessuna medaglia al collo, ma Capobianco non nasconde tutta la sua soddisfazione: «Abbiamo strappato una qualificazione impensabile per Tokyo dove c’erano le migliori otto squadre del mondo, per noi era un’occasione per dire la nostra, dimostrare chi siamo e fare una bellissima esperienza. E’ chiaro che tutti vogliamo vincere ma non ho nessun rimpianto e bisogna essere onesti: lì c’erano le squadre più forti del pianeta e vincere sarebbe stato impossibile». Effettivamente la nazionale italiana femminile di basket 3×3 ha avuto un percorso per niente facile. Pandemia a parte, le azzurre erano reduci da un 11° posto agli europei ed un 9° posto ai mondiali, ma la vera impresa è stata fatta a Debrecen in Ungheria dove l’Italia, battendo proprio le padrone di casa, ha vinto ed ottenuto la qualificazione per Tokyo dove c’erano già ad attendere Mongolia, Francia, Romania, Cina, Giappone, Stati Uniti e Russia. «L’esordio è stato positivo perché abbiamo vinto ma non si può capire la pressione che si avverte – spiega Capobianco – ti prende quell’ansia perché essere ad
un’olimpiade non è una cosa di tutti i giorni. Infatti con la Mongolia non abbiamo avuto una percentuale da tiro eccezionale ma questo non ci impedito di imporci. Molto meglio con Francia e soprattutto con le americane che abbiamo contenuto molto bene ma questo non è servito ad uscire indenni da campo. A rinfrancarci è stata poi la vittoria sulla Romania che ci ha aperto la porta allo spareggio con la corazzata Cina. Le ragazze ci hanno provato in tutti i modi ma le avversarie erano indubbiamente superiori. Per la qualità del torneo, per il l’alto livello delle nazionali presenti, per quello che le mie ragazze hanno dato, le energie profuse e per come hanno affrontato l’intero torneo non posso che essere soddisfatto. Non ho davvero nessun rammarico». I Giochi Olimpici sono stati anche occasione di vivere una fantastica esperienza a Tokyo… «E chi l’ha vista? La pandemia ci ha tolto la possibilità di vistare questa grande città ma, in compenso, ci ha fatto vivere come non mai la vita del villaggio olimpico dove pure c’erano migliaia di persone. Sono rimasto davvero colpito da questa esperienza con atleti e dirigenti provenienti da tutto il mondo, nonostante le varie norme anti covid da seguire. Devo dire la verità mi ha colpito il lato umano, puoi trovarti al fianco di atleti mito come Djokovic, o altri che vedi solo in tv o sui giornali, e realizzare la loro semplicità, tenere il vassoio accanto a lui e doverti districare tra i piatti alla stessa maniera e scambiare qualche battuta. E’ la parte più bella in competizioni come queste». Per Capobianco è stato bello realizzare anche la compattezza della delegazione italiana presente in Giappone che ha regalato molte soddisfazioni ai colori azzurri. «Al primo piano della nostra palazzina c’era una sorta di hall con una tv e dei divanetti. Non era difficile trovarci alteti italiani di varie discipline che seguivano e tifavano come allo stadio per i propri colleghi azzurri, in quel momento impegnati in gara. Davvero molto bello. Ho visto, per esempio, la judoka molisana Maria Centracchio, figlia del mio insegnante a Venafro, vincere la medaglia di bronzo. Ed è stato anche emozionante ritrovare tante persone che conosco o con le quali ho anche vissuto
momenti professionali bellissimi. E’ stato bello rivedersi. L’esperienza di Tokyo? Bellissima e mi sono sentito in dovere di ringraziare tante persone. L’ho fatto attraverso il mio profilo Facebook proprio mentre ero sull’aereo che mi riportava in Italia». Ora però è tempo di vacanze. Ma non tanto. «Sono rientrato da Tokyo e già sono stato a Cesenatico per le finali del campionato italiano 3×3. Ora sono subito rientrato nella mia Vietri dove ormai ci sto benissimo e mi sento come a casa… tanto che l’ho anche comprata. Stare qui mi fa sentire bene, ho il sole ed il mare a portata di mano ma l’ambiente mi da anche la possibilità concentrarmi sui progetti futuri». Dunque, Andrea Capobianco si gode la sua Vietri ma settembre è già dietro l’angolo per nuove avventure. Mamma, super tifosa e consigliera Psi, Mondany cerca la riconferma di Erika Noschese Mamma, super tifosa della Salernitana e consigliera comunale di maggioranza. E’ in cerca di una riconferma Veronica Mondany, pronta a mettersi nuovamente in gioco, in vista della prossima tornata elettorale, con il Psi, il partito nel quale milita ormai da anni, con un obiettivo specifico: valorizzare il ruolo della donna nel mondo della politica, del lavoro e contrastare ogni forma di violenza. Veronica, candidata al consiglio comunale di Salerno con il Psi. Perchè cerca la riconferma? “Cerco la riconferma perché ho ancora il profondo desiderio di rappresentare le persone in consiglio comunale con la massima umiltà e disponibilità; è giusto dare seguito
ad un percorso che ho iniziato solo 5 anni fa con il Psi. Mi ricandido con lo stesso entusiasmo ma con una maggiore consapevolezza del lavoro istituzionale svolto e con la maturità acquisita in questi 5 anni di amministrative a sostegno del sindaco Napoli”. Un bilancio di questi cinque anni… “Sono stati 5 anni svolti in maniera responsabile, accogliendo e portando avanti le istanze dei cittadini per contribuire ancora una volta al benessere della mia comunità e per dare continuità ad un percorso in cui credo fortemente; ho il peso della responsabilità per quanti mi hanno sostenuta e continuano a farlo e per i cittadini salernitani, per continuare a dar loro voce. Continuerò ad incontrare le persone, ho la necessità di capire e approfondire meglio le reali esigenze di ogni salernitano, conoscendo meglio il territorio per poter agire di conseguenza se tutto dovesse andar bene come spero. Del resto è esattamente questa la ragione che mi ha spinta ad entrare in politica: voler fare qualcosa e contribuire a migliorare la mia città per la quale ho un amore smisurato ma è importante incentivare la partecipazione dei cittadini, renderli parte attiva, per far sì che ci sia sempre meno disparità tra il cittadino e l’amministrazione, facendo crescere la collettività. Mai come in questo momento, è necessario uscire dal palazzo e riportare i cittadini al centro dell’azione politica e amministrativa”. Anche in consiglio comunale si è sempre battuta a favore delle donne, ci sono battaglie che vorrebbe portare avanti? “Durante il mio percorso da consigliere mi sono sempre occupata di “Donne”. Tra le tante iniziative, la mia proposta progettuale a favore delle donne vittime di violenza che mira ad instaurare una corsia personalizzata e il reinserimento lavorativo. Nello specifico, l’obiettivo è puntare ad iniziative con le imprese per facilitare l’accesso nel mondo del lavoro delle donne, un sussidio nel periodo di non occupazione, caratterizzato da attività di formazione e orientamento, ovvero una sorta di reddito attivo per il reinserimento al lavoro”. Dal governatore De Luca lei è stata nominata delegato regionale in seno al Consiglio di
deputazione del Consorzio Bonifica di Paestum. Un incarico importante non senza responsabilità, come procede? “Continua il mio impegno da delegata regionale presso ilConsorzio di bonifica di Paestum e sono felice di poter dare un supporto al presidente e all’ente, in ottemperanza del ruolo ricevuto perseguendo precisi obiettivi come la riscossione dei tributi inevasi e il contrasto drastico ai morosi, il potenziamento dei mezzi e la progettazione di opere e interventi di manutenzione”. Qual è l’augurio che si fa in vista delle prossime elezioni amministrative? “Il mio augurio è di impegnarmi per fare sempre meglio e spero di festeggiare con i protagonisti della mia campagna elettorale, i miei elettori e i salernitani quest’anno, una data insolita per le elezioni comunali che avvenivano sempre nel mese di giugno. Speriamo di chiudere l’anno in bellezza, dopo la promozione della mia amata Salernitana in serie A, perchè il 5 ottobre sarà il mio compleanno, sarà una giornata un po’ insolita perché lo vivrò con la tensione che porta con sé una campagna elettorale, sperando poi di festeggiare i miei 40 anni con la mia riconferma”. Cinque appuntamenti per l’estate di Scafati di Monica De Santis Sono cinque gli eventi pubblicati nel cartellone della “Rassegna estiva 2021”, la cui programmazione era stata approvata con delibera n. 67 del 4 agosto scorso dalla Giunta comunale su proposta dell’Assessore alla Cultura Alessandro Arpaia. Il calendario della rassegna è stato predisposto dal competente ufficio del settore VIII “Innovazione tecnologica e
Servizi culturali” sulla scorta delle adesioni alla manifestazione di interesse pubblicata dall’Amministrazione comunale a fine giugno. Cinque gli appuntamenti inseriti nel cartellone tra spettacoli ed iniziative di carattere artistico e culturale che interesseranno sia gli adulti che i bambini. Il primo appuntamento è in programma per il 14 agosto presso lo spazio antistante la chiesa di San Francesco. Alle ore 20,30 si terrà uno spettacolo di animazione per le famiglie. Secondo appuntamento per sabato 27 agosto presso la Sala Don Bosco quando alle ore 20,30 la presentazione di un libro sulla prevenzione. Terzo appuntamento in cartellone domenica 29 agosto in piazza Vittorio Veneto alle ore 19 con l’Associazione Corto Circuito che offrirà uno spettacolo musicale. Quarto appuntamento venerdì 3 settembre presso il Polverificio Borbonico alle ore 21 con il concerto di Moriba Yassa ed Espedito De Marino. Ultimo appuntamento sabato 4 settembre sempre al Polverificio Borbonico alle ore 21 con lo spettacolo di Danza Moderna Russian Ballet. “Si parte sabato 14 agosto – ha dichiarato il Sindaco Cristoforo Salvati – con il primo evento in programma presso la chiesa di San Francesco di Paola: uno spettacolo di animazione per grandi e piccini che avrà inizio alle ore 20.30. Seguiranno altri eventi, che speriamo possano allietare in qualche modo i fine settimana di questa estate calda per i tanti cittadini che resteranno in città. Ringrazio tutti gli artisti e le associazioni che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblicata a fine giugno, consapevoli del fatto che il nostro Ente, essendo sottoposto al piano di riequilibrio pluriennale, non ha la possibilità di utilizzare fondi per finanziare gli eventi. Come Comune potremo mettere a disposizione un importo massimo di 4000 euro per le spese previste per la Siae, per l’allestimento dei palchi e per i microfoni. Ringraziamo, pertanto, tutti coloro che hanno voluto fornire il loro contributo, a vario titolo, per consentirci di predisporre una rassegna di eventi in economia per la nostra città”. “Non è stato affatto facile – ha aggiunto l’Assessore alla Cultura, Alessandro Arpaia – predisporre il calendario di eventi
considerando il particolare momento storico, aggravato dall’emergenza sanitaria ancora in corso e le difficoltà economiche dell’Ente. Abbiamo cercato, in ogni caso, di organizzare una rassegna estiva in economia, grazie anche alla disponibilità delle associazioni e degli artisti che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblicata a fine giugno,. Ci auguriamo che i nostri concittadini apprezzino il lavoro fatto, partecipando agli appuntamenti in programma, sempre nel rispetto scrupoloso delle norme anti-contagio. Si tratta di spettacoli ed iniziative di carattere culturale che allieteranno la stagione estiva degli scafatesi che resteranno in città”.
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