PASQUA 2020 - Santuario di Valmala
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LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2020 Anniversario dell’apparizione della Madonna a Fatima Pellegrinaggio diocesano al Santuario e apertura della stagione estiva Ore 13.30: Partenza a piedi dal paese di Valmala (accanto alla Chiesa Parrocchiale) Ore 15.30: Rosario meditato in Santuario Ore 16.00: Solenne concelebrazione in onore della Madonna, Al Vescovo mons. Bodo, presieduta dal Vescovo di Saluzzo, a mons. Guerrini, a mons. Dho, mons. CRISTIANO BODO. ai sacerdoti, Saranno presenti sacerdoti a tutti gli amici e devoti per le confessioni. del Santuario i più sinceri auguri SARÀ DISPONIBILE UN SERVIZIO AUTOBUS con partenza da Saluzzo (piazza XX Settembre) alle ore 13,30 e fermate a di Buona Pasqua! Manta, Verzuolo, Villanovetta, Costigliole Saluzzo, Piasco, Venasca, Brossasco e paese di Valmala. N.B. La giornata potrebbe essere ANNULLATA o POSTICIPATA sulla base della durata dell’emergenza pandemica del coronavirus. 1
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA un capovolgimento della gerarchia dei LA PAROLA DEL RETTORE valori, da “maggiore” secondo il mondo, a “minore” secondo il Vangelo: “«Voglio che questa fraternità sia chiamata Ordine dei Frati Minori». E realmente erano minori, C arissimi amici e devoti del San- tuario, in questo tempo di incertezza mista le, che illumina il valore essenziale della conversione. Una conversione che a par- tire dall’esempio di Cristo può essere con- sottomessi a tutti e ricercavano l’ultimo posto e gli uffici cui fosse legata qualche umiliazione, per gettare così le solide fondamenta della a paura per il diffondersi su scala mondiale siderata come un capovolgimento della vera umiltà, sulla quale si potesse svolgere del Coronavirus (Covid19), credo sia gerarchia dei valori: “… pur essendo Figlio l’edificio spirituale di tutte le virtù”. Altro importante, ancora più del solito, ribadire non considerò un tesoro geloso la sua ugua- aspetto da mettere in evidenza per ciò invece la gioia e la speranza racchiuse glianza con Dio, ma spogliò sé stesso assu- che riguarda la “Pasqua francescana” è il nella festa della Pasqua, dopo un tempo mendo la condizione di servo…” (Fil 2,5- passaggio dalla morte alla vita (e non il di Quaresima in cui nuovamente ci 7); e ancora: “Il Figlio dell’Uomo non è contrario!). La vittoria di Cristo sulla siamo lasciati guardare in profondità venuto per essere servito, ma per servire” morte si imprime nella vita di frate Fran- dalla misericordia di Dio. (Mt 20,28). Questo capovolgimento è cesco più che in ogni altra persona attra- Desidero meditare per un istante con ben rappresentato dall’episodio della la- verso le stimmate prima, e con la morte Poverello, anche il passaggio da questo voi il senso della Pasqua attraverso lo vanda dei piedi, dove il Signore della vita da nudo sulla nuda terra poi. Dal momento mondo al Padre, cioè un esodo, l’Esodo. sguardo di San Francesco, il “poverello si è fatto servo, perché da Signore e Mae- in cui aveva ricevuto le stimmate, due La Pasqua era per il frate d’Assisi, il di Assisi”. stro ha lavato i piedi ai suoi discepoli. anni prima di morire, Francesco non fa passaggio dalla morte alla vita, dal pec- La Pasqua è il centro di tutta la vita La conversione pasquale secondo Fran- altro che pensare alla sua morte, cioè al- cato alla penitenza, dalla superficialità cristiana. Un Mistero, quello pasqua- cesco, pienamente fondata su Cristo, è l’incontro integrale “pieno e perfetto” con alla contemplazione. Una contemplazione Dio. Ecco perché per Francesco la morte che è rendimento di grazie a Dio per si chiamava “sorella”, perché era ed è quanto ha operato in lui attraverso questo colei che ci conduce fraternamente al- Mistero così grande, una contemplazione l’incontro definitivo con Dio. Le stimmate che si trasforma in lode: “… ti rendiamo sono il segno del Cristo crocifisso, ma grazie perché […] per la croce, il sangue e la anche del Risorto! morte di Lui ci hai voluti liberare e redimere” E l’immagine del Cristo crocifisso (Rnb XXIII, 5). che Francesco ha sempre prediletto è quella del Crocifisso Risorto (di San Da- L’augurio che porgo a tutti a voi è miano), perché meglio rappresenta la che, insieme a Maria, la Madre della condizione di noi cristiani, ogni giorno Misericordia, esultante di gioia per la chiamati a vivere la sua morte e resurre- Risurrezione del suo Figlio Gesù, possiamo zione. Frate Francesco volle morire nudo sperimentare la grandezza di poter passare sulla nuda terra perché voleva rimettersi “da morte a vita” ogni giorno, facendo sì in Dio così come Dio l’aveva creato(1Cel che le cose “minori”, umili, diventino II, VIII, 13-14). La Pasqua era per il centro del nostro vivere da risorti. 2 3
Appuntamenti al Santuario LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA Calendario del Santuario MESI DI LUGLIO E AGOSTO Messa festiva: ore 8 – 10 – 11 – 16 Messa feriale : ore (8*) – 11 – 16 * la Messa delle 8 nei giorni feriali viene celebrata dalla metà di luglio alla fine di agosto N.B. Gli appuntamenti previsti al Santuario potranno essere APPUNTAMENTI ANNULLATI o POSTICIPATI sulla base della durata dell’emergenza pandemica del coronavirus. • Martedì 2 giugno: Festa diocesana Azione Cattolica di Saluzzo • Domenica 21 giugno: raduno Donatori di Sangue dell’Adas • Sabato 4 luglio: pellegrinaggio degli anziani e ammalati organizzato dall’UNITALSI; OFTAL E CVS. PER EVENTUALI PELLEGRINAGGI IN ALTRE DATE TELEFONARE AL RETTORE Tel. Santuario (da metà giugno fino a metà settembre): 0175.978014 cellulare 349.6726786) Da DOMENICA 29 MARZO la santa messa festiva è alle ore 16. Sarà celebrata la santa Messa anche il giorno di Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno. MESE DI MAGGIO Messa festiva: ore 16 Messa feriale: nel mese di maggio tutti i giovedì alle ore 16 MESE DI GIUGNO Messe festive: ore 11 e 16 Messe feriali: al giovedì alle ore 16. Dal 15 giugno tutti i giorni alle ore 16. 4 5
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA LAMPADA DEI “GIOVANI IN CIELO” AMICI DI CARLO ACUTIS er chi, come pellegrino, sale al P Santuario di Valmala, ai piedi dell’immagine della Madre della Mi- U na tra le figure di santità scelte dalla nostra chiesa dio- Come si entra a far parte del gruppo “Gli amici di Carlo Acu- cesana per l’Anno dei Giovani è tis”? sericordia, vede ardere la lampada dei quella di Carlo Acutis, ragazzo “spe- Ci si iscrive al Santuario durante “giovani in cielo”, accesa per la prima ciale”, genio dell’informatica, aman- la stagione estiva (dal 13 maggio al volta nel mese di novembre dal nostro te della vita, dotato di una fede in- 13 ottobre), gratuitamente, rice- Vescovo, durante la celebrazione eu- crollabile, morto all’età di 15 anni, vendo una coroncina del Rosario e caristica in ricordo di tutti i giovani prossimo ormai alla beatificazione. una tessera che fa sentire apparte- in cielo, presso la chiesa di Maria Au- siliatrice a Saluzzo. nenti a questi gruppo di amici. Sem- Qual è il significato di questa lam- Due erano le colonne portanti plice no? pada? di un ricordo, ma soprattutto di una della sua vita cristiana: l’eucaristia Tutto questo per continuare, in Una candela accesa, una fiamma preghiera che sale incessante a Dio quotidiana e la preghiera del Rosa- modo semplicissimo, ad alimentare che arde nel silenzio è sempre simbolo per i propri cari. Questa lampada è rio. e far vivere l’appuntamento galante immagine della nostra preghiera che Il Rosario per Carlo era, come del Rosario di Carlo ogni giorno. sale a Dio per i nostri cari giovani che lui stesso amava definirlo, il suo “ap- Più si è, più saremo una “corona” troppo presto ci hanno lasciati. puntamento galante” con la Ma- umana di preghiera. Aspettiamo nu- Ma è anche segno del nostro affi- donna, da rinnovare giorno dopo merosi i ragazzi! darli alla nostra Madre del Cielo, Ma- giorno. ria, perché li accolga nel suo abbraccio E allora, in accordo con il nostro materno, e doni consolazione, con- Vescovo, al Santuario sarà possibile, forto e forza alle famiglie che qui sen- PER TUTTI I BAMBINI E RA- tono il peso del “vuoto” di chi troppo GAZZI FINO AI 15 ANNI, en- giovane ha concluso la sua vita. trare a far parte del gruppo “Gli Al Santuario, in questo anno dei amici di Carlo Acutis”. Giovani, l’ultima domenica del mese, verrà celebrata sempre l’Eucaristia in In cosa consiste? ricordo di tutti i giovani in cielo: per- Molto semplice: IMPEGNARSI ché la nostra preghiera continui sem- A DIRE DUE AVE MARIA AL pre ad alimentare non solo la fiamma GIORNO, per tutti i bambini e ra- della lampada, ma soprattutto la gazzi, in particolare per coloro che fiamma della fede e della speranza. soffrono. 6 7
Le pagine dei giovani Le pagine dei giovani LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA Piergiorgio Frassati: figura di bellezza e santità “Ogni cattolico non può non essere allegro; la tristezza deve essere bandita dagli animi dei cattolici”. II parte Questa frase di Pier Giorgio Frassati ci introduce in questa seconda parte dedicata alla figura di santità di Piergiorgio. Il cattolico non può non essere allegro. Anche per questo motivo il 70% delle fotografie che sono giunte a noi di Pier Giorgio lo ritraggono con un sorriso; il restante 30% invece lo ritraggono in montagna, la sua grande passione, e così appeso ad una corda o aggrappato ad una roccia aveva anche il tempo, ancora di più, di guardare in alto, di avere un pensiero “lungo” sulle cose, un Pier Giorgio morì il 4 luglio del 1925. In ventiquattro anni di vita Pier Giorgio pensiero pratico della fede, perché Pier Giorgio le mani se le sporca, in un ser- è vissuto con una intensità pari o superiore a ciò che un uomo può vivere in vizio che punta solo ad una vetta, quella più alta: essere immagine di Cristo. ottant’anni. Ha dimostrato che si può essere cattolici, coerenti, allegri, Gli appunti e la lista delle spese mensili ci fanno capire lo spirito di Pier impegnati, scanzonati, assorbiti nella preghiera non come un semplice Giorgio: in un foglio di carta gialla si trovano spese come un sigaro, un bigliet- “esercizio personale”, ma come modalità per discernere concretamen- to del tram e la carità. Quest’ultima voce molte volte prendeva il sopravvento te la volontà di Dio e viverla. sulle prime due, diventando rinuncia a volte del sigaro e del biglietto del tram per aiutare in modo ancora più forte qualche famiglia povera torinese. “La carità è paziente, è benigna la “Aiutare i bisognosi significa aiutare Cristo”, disse una volta alla sorella carità: la carità non invidia, non si Luciana, e in quel servizio silenzioso vi è nascosta l’essenza più grande di Pier vanta, non si gonfia, non manca di Giorgio, un lato che la società torinese, e non solo, scopri solo dopo la sua rispetto, non cerca il proprio morte, avvenuta a causa di una poliomielite fulminante, contratta molto pro- interesse, non si adira, non tiene babilmente nella casa di una qualche famiglia torinese ridotta in miseria. conto del male ricevuto, ma si Anche la sua stessa morte, come le sue ultime ore di vita, furono all’insegna compiace della verità; tutto crede, del nascondimento. Infatti la mattina del 30 giugno 1925, Piergiorgio accusò tutto spera, tutto sopporta”. una strana emicrania e dei disturbi allo stomaco, sintomi che tutti crebbero legati ad una sindrome influenzale. Senza contare che in quei giorni l’atten- Queste parole, scritte da San Paolo ai Corinzi, Pier Giorgio le copiò su un zione della sua famiglia era tutta per Linda Ametis, l’anziana nonna materna, foglietto e le conservò nel suo portafogli. che morì l’1 luglio 1925 e il male di Pier Giorgio fu ignorato fino a due giorni In queste parole noi ritroviamo riassunta tutta la vita di Pier Giorgio, “l’uomo prima della morte quando le speranze di salvarlo ormai erano praticamente delle otto beatitudini”, che continua ad indicarci il cammino del Vangelo, che nulle. ci sospinge verso l’alto, verso la vetta stupenda della Gerusalemme celeste. 8 9
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA La bellezza nell’arte La bellezza nell’arte Maria, madre della Chiesa madre che accoglie coloro che in Cristo vogliono rinascere, risorgere, rimet- tersi in piedi nella vita. Quella porta è chiusa, probabilmente, per ricordare a noi, la verità di noi stessi, che a volte non riusciamo a vedere né il prato, né le fiammelle, né l’azione dello Spirito nella storia dell’umanità, ma solo il La luce della Pasqua ci invita ad ampliare il nostro orizzonte al grande evento legno che chiude ogni accesso ad ogni casa, alla nostra casa, la vita. Quanto della Pentecoste, in cui, contemplando lo Spirito Santo che discende sulla è attuale tutto questo! Noi a volte, invece di sentire il Soffio, sentiamo spirare Chiesa nascente, fissiamo il nostro sguardo in particolare su Maria, la Madre il vento dell’odio, del razzismo, a volte dell’indifferenza anche tra cristiani della Chiesa. A guidarci in questa riflessione è l’opera del Beato Angelico, della stessa comunità, dello stesso territorio, della stessa fraternità pastorale! Pentecoste, realizzata nel periodo dal 1450-1455. E allora? A prima vista è molto strana questa Pentecoste, ma dopo qualche istante si allora, guardiamo a Maria! Lei ci invita a pregare! Pregare con lei e scopre essere di una semplicità disarmante. E questo è tipico del Beato come lei, per sentire il Soffio dello Spirito, il “respiro di Dio”, che a volte i Angelico, il quale sa trasformare ogni elemento di stupore in altissima spiri- nostri polmoni non lasciano entrare. pregare, invece, è lasciarsi abitare! tualità. Partiamo da quella porta chiusa, al centro della scena. È chiusa, ma Con Maria, Madre della Chiesa, noi impariamo ogni giorno a respirare lo “vibra”. Vibra ancora della paura dei discepoli, che l’avevano chiusa per tro- Spirito di Cristo! Cristo deve diventare il nostro respiro, la nostra vita, il nostro vare rifugio in quella stanza al piano superiore, per non essere arrestati e modo di parlare, il nostro modo di vivere. Pregando, noi saremo sempre in uccisi, come il loro Maestro. Ma quella porta insieme vibra della vita del sintonia con l’atteggiamento di Maria, Madre della Chiesa, e con l’atteggia- Risorto, che è entrato più volte in quel luogo “a porte chiuse” per donare mento dell’Angelico che, quando dipingeva, non cessava mai di pregare. gioia, pace, conforto ai suoi discepoli. Guardando il gruppo dei personaggi nel Cenacolo, sembra di contemplare un “roveto ardente”. È un insieme di ceppi compatti attorno ad un ceppo più imponente, che è proprio Maria. Come dal fuoco del roveto Mosè iniziò ufficialmente l’avventura della liberazione del popolo di Israele, che diventerà sempre più “popolo nuovo”, guidato nella fede fino alla terra promessa, da questo fuoco posto in linea con la porta. Sta nascendo la Chiesa, simbolo dell’umanità nuova. Testimoni di questo sono i cinque personaggi che stan- no all’esterno, in primo piano. Vestiti nei modi più strani e diversi, rappresen- tano i popoli di lingue diverse. I loro piedi poggiano su un prato fiorito, segno di una rinascita, di una nuova primavera, che appunto la Pasqua stessa, e in particolare qui la Pentecoste, è venuta a realizzare. Questi cinque personaggi sono come “invitati alle nozze”. Quella porta, di per sé chiusa, è aperta gra- zie alla presenza di Maria, che in questa scena appare ieratica e concentra- tissima, assorta nella preghiera. Maria dialoga con l’ultimo personaggio di destra, incrociando il suo sguardo con lo sguardo di quest’ultimo; e la distan- za viene eliminata. Maria, grazie allo Spirito Santo, si vede nuovamen- te affidato il compito di farsi portatrice di Cristo, stavolta a nome di tutta la Chiesa. Maria, con il suo gesto e con il suo sguardo, rende quella stanza al piano superiore casa accogliente per tutti. Quella porta certo è chiusa, ma non per Maria. Lei è la “porta del cielo”, spalancata per noi, come grembo di 10 11
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA cerebbe fare la suora”, mia madre piangere, mi sgridava: “Scema che «SONO FELICE DI SERVIRE era felice. Mio padre mi disse: “Ci penso”». non sei! Fra tutte le suore che ci sono nel mondo, il buon Dio ha LE MIE FIGLIUOLE» E poi? scelto te! Hai tutte le capacità per farcela”». «Il 13 gennaio 1951 sono entrata Suor Vincenza dal 1954 assiste fra le Suore di San Vincenzo de Paoli. Ero a Bergamo e ho iniziato Un ricordo bello? «I ricordi belli sono tanti, perché con amore le “Perle” di Dronero a imparare a lavorare. Con altre due ragazze, sono partita poi per To- sotto lo sguardo del Signore tutto quello che ti capita è bello. Quando «Sono arrivata a Dronero Eravamo tre maschi e due femmine, rino». vedo le “Perle” felici, io sono con- il 13 luglio 1954, in treno. mia sorella Venturina è pure lei tenta». Le ragazze sono venute a suora, a Pallanza». I primi tempi a Dronero? prendermi con le suore, con un «Davo una mano: queste ragazze Un ricordo triste? La sua vocazione religiosa com’è erano povere e malconce, io cercavo «Ogni volta che è morta una delle carrettino. Mi sono spaventata, nata? di rendermi utile. La mia direttrice, nostre ragazze, è stata dura. E oggi non erano belle a vedersi. «Ero piccola e andavo all’asilo. Suor Caterina, quando mi vedeva quando penso a Patrizia mi chiedo: Ho avuto paura, mi è venuta Vedevo piangere sovente tanti bam- voglia di piangere e dopo cinque bini poveri, che venivano dalla mon- minuti volevo scappare! tagna… La donna che li seguiva fa- Invece, da oltre mezzo secolo sono ceva giocare solo i bimbi più belli. qui: e sono felice di servirle!». Un giorno mi sono rivolta alla Ma- donna: “Scendi fra di noi, a fare Sorride dolcemente Suor Vincenza compagnia a questi bimbi! E io (Elisa Pesenti), “angelo custode” quando sarò grande, aiuterò i bam- delle “Perle” di Dronero. Per le ra- bini”. La Madonna mi ha preso in gazze, è semplicemente “Suor Cen- parola. Avevo cinque anni!». cia”. La religiosa è nata a Trescore Balneario, il 1°ottobre 1929 ed è Quando è entrata in Convento? una donna dall’animo sensibile, «Sono stata facilitata dalla scelta buono, delicato. di mia sorella Venturina, entrata in convento a 18 anni. Mio padre non La sua famiglia? era d’accordo e non le parlò per tre «Mio padre Giovanni era mez- anni. Io in casa prendevo in giro mia zadro e lavorava in Svizzera, mia sorella, che pregava sempre… A 21 madre Carolina faceva la casalinga. anni, ho detto a mio padre: “Mi pia- 12 13
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA “Il Signore ama i suoi figli. Ma che male ha fatto quella povera figliuola che sta tribolando così tanto?”». Un gruppo di amici ha scritto nel 2007 al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’onorificenza IN RICORDO DI... del Cavalierato al merito della Re- Lei assiste da anni ogni giorno se- pubblica è arrivata per Suor Vin- dici ragazze. Dove trova la forza? cenza, più che meritata! È così in una Monsignor Franco Dalbesio «È il Signore che mi dà la forza, e domenica carica di grandissime emo- io sono felice di essere qui! Se avessi zioni, alla presenza di 350 persone, Domenica mattina 17 novembre è de- nariato Militare di Roma la proposta anche un minimo dubbio che Lui Suor Vincenza, le sue Sorelle e le ceduto, all’età di 89 anni, mons. Fran- di mettersi a servizio dei giovani mili- non c’è, avrei già lasciato stare tutto “Perle” sono state festeggiate, in una cesco Dalbesio, presso la clinica No- tari come Cappellano. Egli lasciò En- e non ce l’avrei fatta!». giornata davvero indimenticabile. stra Signora della Mercede in Roma, vie per questa nuova attività di apo- Il vescovo di Saluzzo, Giuseppe dopo pochi giorni di ricovero. stolato e venne assegnato al Corpo La Provvidenza c’è? Guerrini, un giorno ha scritto: «Ol- Mons. Francesco era nato a Manta degli Alpini. Mons. Arrigo Pintonello, «Oh, certamente! L’abbiamo toc- trepassando la porta delle “Perle”, ti l’11 novembre 1930. Frequentò i se- dopo qualche tempo, lo volle suo col- cato con mano tante volte… Mette- accorgi che sei entrato in un mondo minari diocesani di Sant’Agostino e laboratore come segretario dell’Ordi- vamo su l’acqua a bollire, ma la nostra “altro”. È un mondo “altro” per le San Nicola e venne ordinato sacerdote nariato. suore: in una società dell’arrivismo, il 28 giugno 1953 insieme ai suoi com- Egli seppe occupare il suo tempo nel dispensa era vuota. Giravamo con le queste donne hanno rallentato il pagni di corso con cui conservò sempre lavoro di segretario, nell’apostolato ragazze e il carretto fra le botteghe passo per aspettare gli ultimi della legami di vera amicizia e che ora ha come cappellano degli alpini e nello di Dronero a chiedere se c’era la pasta fila, lavorando in modo nascosto. In raggiunto presso il Signore: don Giu- rotta, o un po’ di farina, o fra i con- una società dell’efficienza, credono seppe Aimar, don Giuseppe Biglione, tadini a chiedere un po’ di patate… all’amore donato gratis». don Giuseppe Ribero, don Giuliano Tante volte di sera ci siamo trovate Sacchetto e don Aldo Stoppa. Era senza latte, o senza pane, o senza pa- molto legato al Vicario mons. Giu- sta: e la mattina dopo, il mangiare seppe Scalafiotti e sovente tornava per per le ragazze è sempre arrivato!». le feste di San Leone e così si incon- trava con i suoi compagni. Lei si sente realizzata? Dopo l’ordinazione il Vescovo mons. «Sì, sono felice di essere suora. Lanzo lo destinò vice parroco ad Envie Nella mia pochezza, cerco di fare il per aiutare il parroco don Angelo Bo- possibile per essere vicina alle ra- sio. In questa parrocchia rimase quat- gazze, che sono tanto care: sono le tro anni di intenso ministero, dove egli mie figlie, sono le mie gioie. Mi Alberto Burzio manifestò il suo entusiasmo giovanile danno tantissime soddisfazioni. (tratto dal libro “Uomini e donne facendosi promotore di iniziative spi- Hanno dei problemi, ma la loro sen- sulle tracce di Dio”, rituali, culturali, promuovendo la sibilità è fuori dal comune». Editrice Velar) scuola serale e sportive. Ma nel 1957 gli pervenne dall’Ordi- 14 15
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA studio di materie giuridiche e teologi- se abitava a Roma seguiva con vivo Padre Nicolò Ellena che. Si iscrisse all’Università Latera- interesse le attività della nostra diocesi, nense e raggiunse la Laurea in Diritto, leggendo il settimanale diocesano ove poi in Teologia, in Patrologia e la Li- sovente arrivavano le sue lettere che Lunedì 18 novembre 2019, il Signore tecipare alla missione in Giappone, cenza in Scienze Bibliche e Spirituali. esprimevano il suo pensiero. Si sentiva ha chiamato a sé l’anima di P. Nicolò. alla quale aveva dedicato le sue giovani Venne chiamato per la sua competenza sempre legato ai nostri vescovi e sa- Era stato ricoverato solo il giorno forze per sette anni, dal 1951 al 1958. giuridica ad esercitare presso la Sacra cerdoti attraverso lettere o telefonate. prima nell’Ospedale di Voltri, e le sue Rientrato in Provincia, è stato con- Rota. Inoltre insegnò Diritto e Filo- L’ultima volta che ci siamo sentiti ri- condizioni si erano manifestate subito ventuale per qualche tempo a Loano, sofia presso l’Istituto Selva dei Pini a sale al luglio scorso, alla morte del suo molto gravi, per insufficienza renale e poi è stato trasferito al Deserto di Va- Roma. Veramente una grande attività caro amico e compagno di sacerdozio problemi cardiaci. razze, e infine alla parrocchia di S. Pie- portata avanti grazie alla salute e alla don Giuseppe Biglione. Egli si scusava P. Nicola di Gesù Maria (Francesco tro in Savona. sua forte volontà che lo hanno sempre di non poter partecipare, ma esprimeva Ellena) era nato in provincia di Cuneo, Ma il richiamo della missione era sem- accompagnato. Inoltre passò come la sua partecipazione e la sua preghiera. a Rossana vicino a Saluzzo, il 3 no- pre ben vivo nel suo cuore, rendendolo Cappellano dei Vigili del fuoco ove Le sue forze stavano declinando. Alla vembre 1923, e aveva quindi da poco subito pronto e disponibile a partire divenne Cappellano Capo. Al congedo fine di ottobre venne ricoverato in cli- festeggiato i suoi 96 anni con la co- gli fu attribuito il grado di Maggiore. nica, ove si preparò all’incontro con il munità di Arenzano, nella quale risie- Nel 1999 per tutte queste attività e Signore ricevendo con fede e in piena deva. meriti acquisiti per il suo lavoro, venne lucidità il sacramento degli infermi. Era entrato in noviziato al Monte Car- nominato Cappellano di Sua Santità Ora, per espressa sua volontà, è qui a melo di Loano, e quindi aveva fatto la con il titolo di Monsignore. In tutti Manta, suo paese natale, a cui rimase sua prima professione l’8 settembre questi anni continuò a prestare il suo sempre legato, dove gli fu conferita la 1941. Dopo lo studentato a Genova servizio sacerdotale sia al Celio per gli cittadinanza onoraria dal compianto aveva completato gli studi di Teologia Alpini, sia ai suoi amati Vigili del sindaco Angelo Giusiano, deceduto a Roma, dove era stato ordinato sa- Fuoco come cappellano volontario e solo pochi giorni fa. Viene a riposare cerdote il 22 maggio 1948, insieme ad ancora volle continuare sempre a stu- accanto ai suoi cari nella tomba di fa- altri 5 religiosi della nostra Provincia: diare, iscrivendosi a Medicina e a voler miglia. Ora lo salutiamo e lo ringra- P. Angelico, P. Camillo, P. Ignazio, conoscer l’ebraico antico. ziamo per tutto il bene seminato in P. Leopoldo e P. Girolamo, che lo Era una personalità che sapeva espri- 60 anni di intensa vita sacerdotale ed hanno preceduto nell’ingresso nella mere e difendere le sue idee, era ge- insieme preghiamo che il Signore Gerusalemme celeste. neroso e sempre pronto ad aiutare le buono e misericordioso lo accolga nella Possiamo dire che Padre Nicola è stato persone che si rivolgevano a lui. Anche pace eterna. un vero missionario teresiano, entu- siasta di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo a quanti ancora non lo cono- scevano. Per questo motivo, quando ancora la nostra Provincia non aveva una propria missione, giovanissimo si era dato disponibile per partire e par- 16 17
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA per fondare la missione che la nostra entusiasmo di sempre al ministero Vescovo eresse la parrocchia della Sa- Provincia aveva deciso di aprire in Re- della Confessione, mai stanco nono- cra Famiglia con un territorio com- pubblica Centrafricana, nel 1971. A stante l’età. E proprio mentre si trovava prendente le varie borgate della parte partire da quella data p. Nicola rimarrà in confessionale, nel marzo dello inferiore di Maria Vergine Assunta. più di 40 anni in terra africana, legando scorso anno, venne colpito da un’i- La chiesetta della Sacra Famiglia fu il suo nome soprattutto alla fondazione schemia, che segnò l’inizio di un lento così ampliata, abbellita, dotata di fonte e al consolidamento della parrocchia ma inesorabile declino fisico e venne battesimale, e divenne centro della vita di Bossentelé. Lunghi anni di attività accudito con amore dai confratelli della parrocchiale dando vita alla stessa co- pastorale semplice, umile ma costante, comunità, fin all’ultimo momento. munità civile che costruì il palazzo co- in collaborazione con le Suore Car- La Madre della Misericordia, a cui lui munale, le scuole e l’ufficio postale. melitane di S. Teresa di Torino. era particolarmente legato, lo accolga Ebbe poi la consolazione di vivere con Alla soglia dei novant’anni è rientrato tra le sue braccia e lo conduca alla pre- la mamma, rimasta vedova e sola; con in Italia, ad Arenzano, non per ripo- senza del suo Figlio, nella pace della essa egli festeggiò i suoi 40 anni di sarsi, ma per dedicarsi con lo stesso Gerusalemme celeste. servizio dove manifestò anche il pro- posito di una nuova Chiesa o centro parrocchiale. Già a mons. Dho aveva confidato il suo pensiero condividen- dolo con i sacerdoti della Vicaria. Si Don Eligio Ghio mise così in cerca di una realtà che so- migliasse a ciò che egli aveva nel cuore. rini affidò le tre parrocchie di Rocca- All’età di 89 anni ha terminato la sua la sua famiglia, dovette vivere sotto le Arrivato ad Aosta salì a Quart e lì egli bruna all’Unità Pastorale di Dronero. esistenza don Eligio Ghio, già parroco stelle per qualche tempo. si illuminò quando vide il complesso Don Ghio visse questi ultimi anni della Sacra Famiglia di Roccabruna Terminati gli studi teologici venne or- di quella chiesa: così egli la desiderava. della sua vita circondato dai suoi cari, dal 1962 al 2015. dinato sacerdote da mons. Luigi In quegli anni, come una formica, rac- nella sua casa vicino alla parrocchia e Era nato a Cartignano il 4 dicembre Lanzo nel 1954 in Cattedrale. Il suo colse i fondi e predispose ogni cosa. terminò il suo cammino terreno, dopo 1930 da una famiglia composta da 5 primo servizio pastorale fu nella par- Con lo studio degli architetti Gobetti- aver ricevuto con fede i sacramenti de- figli, di cui uno morto ancora piccolo, rocchia Maria Vergine Assunta di Aimaro d’Isola si iniziò la costruzione gli infermi, il mattino del 3 marzo. uno disperso in Russia, un altro dece- Roccabruna con il parroco don Gio- del nuovo centro parrocchiale che poté Affidiamo al Signore questo nostro duto in Francia; l’unica rimasta è la vanni Spirito Garino, abile cacciatore, essere inaugurato nel dicembre 1999 sacerdote, attivo, dinamico, sportivo, sorella ancora vivente sposata a Mo- che passò al giovane vicecurato anche alla presenza del Vescovo mons. Bona intraprendente e deciso. Grazie a que- nastero. la passione per la caccia. e fu chiamata la prima chiesa del se- ste sue caratteristiche seppe fare molto Entrò in Seminario nel 1942, anni duri Nel 1957 il Vescovo lo nominò re- condo millennio. del bene, per la sua fede sincera e per per le limitazioni dovute alla guerra e sponsabile della Chiesa della Sacra Fa- Passò in questa chiesa ancora 15 anni la sua volontà di vivere sempre per la pieni di pericoli per le incursioni degli miglia di Roccabruna, che si trova nella come parroco, occupandosi anche del sua amata Roccabruna, dove trascorse aerei. Purtroppo il 30 luglio 1944 il parte pianeggiante della stessa parroc- servizio alla parrocchia Maria Vergine l’intera sua vita sacerdotale (66 anni paese di Cartignano venne dato alle chia. In seguito allo sviluppo edilizio Assunta e curando le cappelle di S.Lu- di sacerdozio di cui 53 come parroco fiamme dai tedeschi ed egli, con tutta e all’aumento della popolazione, mons. cia e del Norat. Nel 2015 mons. Guer- della Sacra Famiglia). 18 19
LA VOCE DEL SANTUARIO DI VALMALA Casa di ospitalità [ ] Mons. Bodo nel 2018 volle insignirlo del titolo di Canonico onorario della Chiesa Cattedrale per ringraziarlo del miglia, da lui fortemente voluta, con la partecipazione di mons. Vescovo Madre della Misericordia CASA PER FERIE Cristiano Bodo, di mons. Giuseppe LA CASA DI OSPITALITÀ RIMARRÀ CHIUSA FINO suo cammino di fede e del suo servizio Guerrini Vescovo emerito, di nume- A CESSATA EMERGENZA SANITARIA CORONAVIRUS, generoso. rosi sacerdoti e con la presenza di molti ATTUATE LE NORME IGIENICO-SANITARIE PREVISTE... Il funerale si è svolto mercoledì 4 suoi parrocchiani riconoscenti per una marzo nella parrocchia della Sacra Fa- vita totalmente donata a Roccabruna. 14 camere disponibili tutto l’anno (a uno, due o tre letti) I DEVOTI DEL SANTUARIO ANGELO GIUSIANO Uomo sempre sorridente e con cuore generoso e disponibile, alpino orgoglioso di esserlo, apparte- nente al gruppo alpini di Manta, è stato strappato all’affetto dei suoi cari all’età di 68 anni. Devoto alla Madre della Misericordia di Valmala, si era unito in matrimonio proprio al Santuario, affidando lui e la sua sposa alla protezione della Vergine Maria. per informazioni sui prezzi e prenotazioni consultare il sito del santuario www.santuariovalmala.it Ora, Maria lo accolga nel suo abbraccio materno, e tel. 349.6726786 lo conduca alla contemplazione del volto di Cristo. ALESSIO MICHELIS Per tutti conosciuto come “Lessi”, di Valmala, ha concluso la sua vita all’età di 83 anni. Devoto del Santuario, non mancava mai alla messa domenicale durante l’anno, e sempre si affidava alla Madre della Misericordia. Ora, dopo una vita vissuta in sempli- cità e onestà, possa godere della gioia eterna del Paradiso, insieme a Maria e a tutti i santi. tuario e fate lo co nos ce re ! Visitate il sito del San iovalmala.it 20 www.santuar
antuario valmala.it www.s NUMERI TELEFONICI DA RICORDARE SANTUARIO: 0175.978014 DON FEDERICO RIBA (rettore) cellulare: 349.6726786 e-mail segreteria: santuario.valmala@libero.it Consultate il sito www.santuariovalmala.it Per le offerte: c.c.p. n° 10304129 intestato a “La voce del Santuario”12020 VALMALA (CN) Per il bollettino si prega di specificare se si tratta di rinnovo o di nuovo abbonamento. Anno 58 - APRILE 2020 N. 1 - Poste Italiane s.p.a - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB/CN. Con approvazione autorità ecclesiastica. Stampa autorizzazione del Tribunale di Saluzzo n. 16 il 5-2-1960. Direttore Responsabile: Don Mariano Tallone. Conto Corrente Postale n. 10304129 intestato a “La Voce del Santuario” 12020 Valmala (CN) - Tel. 0175 978014. Stampa: Tipolitoeuropa - Cuneo. TAXE PERÇUE - TASSA RISCOSSA - Abbonament Poste - Abbonamento Poste - 12100 CUNEO C.P. (Italy) IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP/CPO DI CUNEO PER LA RESTITUZIONE AL MIT- TENTE, CHE SI IMPEGNA ALLA RELATIVA TARIFFA.
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