MARINA ANNOLXVI-APRILE 2020-€2,00 - Marina Militare
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di Antonio Cosentino Nell’Italia del lockdown anche la celebrazione del 25 aprile nel 75º anniversario della Liberazione ha assunto un valore nuovo. La pandemia ha cancellato i consueti festeggiamenti e, diversamente dagli altri anni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio al sacello del Milite Ignoto in totale solitudine; con la mascherina sul volto, ha raggiunto la cima della scalinata del Vittoriano; qui è stato accolto da due corazzieri, mentre veniva intonato il “Silenzio”. L’immagine del Presidente, trasmessa da tutti i telegiornali e pubblicata sulla carta stampata, è l’emblema di questo momento storico che la Nazione e il mondo stanno vivendo. Nel suo messaggio alla Nazione, ha espresso partecipazione al lutto dei familiari delle vittime del Covid-19 e ha dedicato un pensiero di riconoscenza a coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus. Ha rilevato, inoltre, la grande capacità degli italiani a superare le avversità, peculiarità che deve accompagnarci anche oggi, nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite. “Per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a un’azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale. A questa impresa siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore - Questo il messaggio del Presidente - Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando”. Poi, nelle prime ore del pomeriggio, in una Roma deserta, la Capitale si è animata con un flash-mob che ha coinvolto tutta l’Italia, dai balconi bandiere tricolori e fazzoletti rossi esposti dalle abitazioni per ricordare la Resistenza al canto di Bella Ciao. Un mese denso e impegnativo quello di aprile, durante il quale la Marina ha operato senza sosta al servizio del Paese e della collettività. L’attività più rilevante cui ha dedicato particolare attenzione il Notiziario è il contributo dato dalla Forza armata all’emergenza sanitaria con il coinvolgimento di diverse componenti ed Enti della Marina, dai Fucilieri della Brigata Marina San Marco al personale di Comsubin, dall’Arsenale al Centro di Supporto e Sperimentazione Navale di La Spezia. Ma sono principalmente loro, i medici e gli infermieri militari, mobilitati a sostegno della sanità pubblica, a rappresentare la prima linea, ma non solo, come ci hanno raccontato alcune “voci dal fronte”, vive testimonianze di come le Forze armate e il servizio sanitario nazionale facciano “sistema”. L’impegno del personale della Marina accanto alla popolazione nelle tragedie e nelle calamità naturali ha segnato la storia delle operazioni umanitarie, non solo in Italia. In questi contesti la componente sanitaria ha sempre dimostrato grande flessibilità, ma anche eccellenza in determinati settori specifici, come la medicina iperbarica. Numerose sono state le emergenze in cui la Marina è intervenuta: a Messina e a Reggio Calabria nel 1908, nel Polesine nel 1951, nel Belice nel 1968, in Friuli nel 1976, in Irpinia nell’80 proiettandosi con il suo personale e i suoi mezzi “per mare, per terram” anche lontano dai confini territoriali come nel Vietnam nel 1979 e ad Haiti nel 2010. Mari più sicuri vuol dire anche la necessità di garantire un controllo sempre più capillare ed effettivo degli spazi marittimi a salvaguardia della libertà di navigazione e della sicurezza marittima. L’effetto deterrente della fregata Luigi Rizzo nel golfo di Guinea è centrato proprio su tale attività, nell’ambito di un deployment operativo. Infatti, durante il pattugliamento al largo delle coste della Nigeria, l’unità navale italiana è intervenuta a favore di un mercantile battente bandiera greca, coinvolto in un tentativo di abbordaggio da parte di un barchino di quelli normalmente impiegati dai pirati con a bordo sette uomini armati. Il tentativo è andato a vuoto e l’imbarcazione dei pirati si è allontanata verso la costa. Un altro attacco è stato sventato. In questo numero vi raccontiamo come adattarsi all’isolamento e agli spazi confinati: un travaso di esperienze dei sommergibilisti della Marina militare. Quali sono i fattori che contribuiscono a creare una netta separazione tra il modo di vivere “prima” di uscire in mare e quello “durante” la missione negli abissi? Come avviene il vigoroso distacco tra questi due mondi? Le risposte le troverete leggendo l’articolo, ricco di curiosità. Tuttavia l’isolamento e la convivenza in spazi confinati, tipiche di un sommergibile, sono ampiamente bilanciati dagli equipaggi attraverso “strategie di gestione” che permettono un veloce e sereno adattamento. Queste sono tanto più efficaci se applicate a casa, se si considerano le attuali restrizioni per il Covid-19. La Marina “spazia” nello “spazio”. Parliamo della nascita di un nuovo Ufficio. A far data dal 1º gennaio 2020, infatti, è stato istituito l’Ufficio Spazio e Innovazione Tecnologica, alle dirette dipendenze del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina. In questo specifico contesto, il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nelle “Linee guida 2020”, ha evidenziato che “la Marina è chiamata nel quadro interforze a contribuire anche al potenziamento delle dimensioni cibernetica e spaziale in un vitale trinomio con il mare, sempre più centrale nelle dinamiche quotidiane”. Completa il numero una curiosità, “non tutti sanno che”. Parliamo di uno strumento tanto rudimentale ma così importante: la “manica a vento”. Un misuratore del vento, installato in quei luoghi dove è importante avere l'immediata indicazione visiva della forza e direzione del vento. Un enorme calzino a bande bianche e rosse che fluttua in aria fissato a un’asta. Infine, un’anticipazione: nel prossimo numero uno spaccato realistico tutto al femminile a vent’anni dall’entrata delle donne nelle Forze armate. Otto le protagoniste, diverse le mansioni svolte nell’ambito della Marina, ma un unico obiettivo: servire bene il Paese. 1
Il Notiziario della Marina è una testata SOMMARIO ABBONATI giornalistica mensile fondata nel 1954 Registrazione: Tribunale di Roma n.396/1985 dell’ 8 agosto 1985 aprile 2020 Proprietà Ministero della Difesa c’è una passione che il Editore Ministro della Difesa Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione Notiziario della Marina DIRETTORE RESPONSABILE Antonio COSENTINO condivide con te: il mare REDAZIONE Luciano REGINA, Pasquale PRINZIVALLI, Emanuele SCIGLIUZZO D IREZIONE E R EDAZIONE Marina Militare - Ufficio Pubblica Informazione e M ARINA N O T I Z I A R I O del l a Comunicazione Notiziario della Marina - piazza 1 L’editoriale della Marina, 4 - 00196 Roma - tel. 06.3680.5556 A N N O L XV I - D I C E M B R E 2 0 19 - € 2, 0 0 mail: notiziario.marina@gmail.com di Antonio Cosentino segreteria e abbonamenti tel. 06.36806318 4 L’Italia chiamò. partita iva: 02135411003 La Marina per l’emergenza Covid-19 di Desirée Tommaselli,Vincenzo Grienti, Antonio Cosentino, N ORME PER LA COLLABORAZIONE Emanuele Scigliuzzo, Cosimo Nicastro La collaborazione è aperta a tutti, gli elaborati, inediti ed esenti da vincoli editoriali, esprimono le opinioni 20 Sos pirati! Interviene la fregata Rizzo personali dell’autore, che ne assume la responsabilità. di Antonio Cosentino La Direzione si riserva il diritto di dare agli articoli il taglio editoriale ritenuto più opportuno. 24 Evacuazione di un paziente in bio-contenimento Gli articoli, concordati con il Direttore, dovranno es- di Giorgia Tonello sere corredati di foto (formato .tif o .jpg, di dimen- sioni minime 18 x 13 cm, con risoluzione a 300 dpi) 26 Nave Cavour e i marinai dei cieli e didascalie esplicative; gli elaborati dovranno essere redatti evitando l’uso di acronimi, che eventualmente di Pasqualina Stani vanno esplicitati. L’accoglimento degli articoli o pro- poste di collaborazione non impegnano la Direzione 32 Confinati per la sicurezza del Paese alla pubblicazione nè alla retribuzione. di Manuel Moreno Minuto © Tutti i diritti sono riservati.Testi e foto non possono essere riprodotti senza l’autorizzazione del Direttore. 38 Il nuovo dominio dello spazio: iniziative della Marina di Giancarlo Ciappina COME ABBONARSI 42 La giornata dell’Unità nazionale, Le modalità di sottoscrizione sono: della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera - versamento di € 20,00 con bollettino postale CCP 001028881603 oppure di Pasquale Prinzivalli - bonifico bancario - codice IBAN IT26G0760103200001028881603 per le modalità di abbonamento visita il sito intestati a Difesa Servizi s.p.a. con la causale: 44 Dallo smart working, alla didattica a distanza, abbonamento al Notiziario della Marina. alla videoconferenza al tempo del coronavirus www.marina.difesa.it Effettuato il pagamento è necessario inviare copia via mail a: notiziario.marina@gmail.com di Antonio Cosentino oppure per fax al numero 06.36803396, con i dati 48 Sulle note dei marinai oppure compila il bollettino completi (nome, cognome, indirizzo, telefono, co- dice fiscale e mail). di Luca Cervoni di c/c postale allegato 52 La “manica a vento” di Paolo Giannetti Stampa: Fotolito Moggio srl, Villa Adriana - Tivoli chiuso in redazione il 28 aprile 2020 3
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 Testi a cura di: Desirée Tommaselli,Vincenzo Grienti, Antonio Cosentino, Emanuele Scigliuzzo, Cosimo Nicastro L’ITALIA CHIAMO’ I n queste settimane di emergenza per il Covid-19 anche la Marina, insieme alle altre Forze armate, è in prima linea per fare sistema e dare il proprio La Marina per l’emergenza contributo alla battaglia. Data la natura sanitaria dell’esigenza, Covid-19 sono principalmente i medici e gli in- fermieri militari ad essere mobilitati a sostegno della sanità pubblica, ma non solo. Nell’ambito delle attività di con- trasto al virus decise dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, su richiesta dello Stato Maggiore della Difesa, la Marina ha messo in campo i Fucilieri Posto Medico Avanzato (PMA), ossia in quanto lavabili e sterilizzabili. della Brigata Marina San Marco. A loro, una struttura mobile, caratterizzata da Un’idea questa che, nata dagli operatori dal 28 marzo, il compito di garantire elevata flessibilità d’impiego e composta dell’Ufficio Tecnico Subacqueo del G.O.S., continuità nella vigilanza e nel controllo da shelter sanitari che possono essere si inserisce nel solco del tradizionale del Centro di Permanenza per il Rim- imbarcati o trasportati via terra tramite contributo fornito dalla medicina iper- patrio e del Centro di Accoglienza per autocolonna. barica, in cui la Marina è sempre stata Richiedenti Asilo (C.A.R.A.) di Restinco, Elemento cruciale di supporto alle ope- all’avanguardia, nell’ambito della sanità nonché di integrare i dispositivi nel- razioni anfibie di proiezione dal mare pubblica e delle emergenze sanitarie l’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, secondo il concetto di “sea basing”, legate a calamità naturali. affiancando le forze di polizia nel con- questo complesso sanitario ha il compito, Un ulteriore, recente apporto è giunto trollo dei varchi d’accesso alla provincia nell’attuale contingenza, di fornire ap- dall’Arsenale della Marina militare e dal di Brindisi. Un contributo, questo, che poggio al Servizio Sanitario Nazionale Centro di Supporto e Sperimentazione in pieno spirito interforze e interagenzia, alleggerendo i nosocomi civili, al pari Navale della stessa città, impegnati nel rientra nel quadro delle misure di con- degli ospedali da campo di Piacenza e progetto di realizzazione di maschere trasto alla diffusione del virus. Crema allestiti dall’Esercito. respiratorie d’emergenza e nella pro- L’intervento della Marina coinvolge di- Funzionalmente autonomo, ha una ca- duzione di dispositivi per la protezione verse componenti impegnate nel tra- pacità ricettiva di 40 posti letto di de- del personale potenzialmente in contatto sferimento del personale e dei materiali genza gestiti direttamente dalla Marina con soggetti positivi al virus. necessari a operare dove c’è più bisogno, militare che vi ha destinato 7 medici, da nord a sud e nelle isole maggiori. 15 infermieri,1 tecnico di radiologia e Il 1° aprile è giunta a Jesi da Brindisi la 11 operatori tecnico-sanitari. La Marina nelle emergenze sani- Brigata Marina San Marco per allestire Un contributo altamente specialistico, tarie: i precedenti storici l’ospedale da campo che la Regione in via sperimentale, è arrivato dal Com- “Moltiplicare e adattare le attività alle più Marche ha chiesto e ottenuto dalla subin che il 1° aprile ha fornito in prova svariate congiunture” fu il principio in Protezione Civile. Su richiesta dello al Reparto Rianimazione dell’Ospedale base al quale l’Ammiraglio Thaon di Stato Maggiore della Difesa, la compo- Sant’Andrea di La Spezia le maschere Revel, nella Grande Guerra, rivoluzionò nente specialistica della Marina ha prov- oronasali impiegate negli impianti iper- la Marina militare conferendole quella veduto alla progettazione, ai sopralluoghi, barici. Dotati di valvole di non ritorno complessità di articolazioni e di com- al trasporto e al montaggio della strut- per il gas in ingresso e per quello in petenze che ancora oggi la caratteriz- tura nel piccolo parcheggio davanti al uscita, questi dispositivi, che possono zano. reparto Covid-19 del locale Ospedale essere collegati semplicemente ai filtri Un principio che il Grande Ammiraglio Carlo Urbani. antivirali già in uso negli ospedali, sono enunciò sulla scorta della plurimillenaria L’installazione, realizzata in 48 ore da confortevoli, hanno un alto potere fil- tradizione marinara del Paese che da 60 uomini e donne della Brigata, è un trante e sono riutilizzabili infinitamente, sempre aveva riconosciuto allo stru- N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 5
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 mento navale una eccezionale capacità mazione mentre il generale medico grazie anche al supporto del Comsubin di proiezione. Campanelli, ideatore dell’Apparecchio o del Reggimento San Marco, nonché Il soccorso alle aree colpite da calamità trasfusionale universale Marina militare della componente elicotteri. naturali è infatti uno di quei compiti (ATUMM), realizzava anche due appa- Nel gennaio 1968 la terra tremò in non strettamente bellici - così come la recchiature portatili, semplici e funzionali Belice e la Marina, grazie alla coopera- sorveglianza delle aree marittime, il adatte all’uso navale. zione con l’Aeronautica militare, trasferì soccorso in mare, il supporto al traffico Nel 1961 il colonnello medico Tatarelli, da Taranto infermerie da campo e mercantile e le missioni antipirateria - nella pubblicazione Soffio vitale, affermava installò una tendopoli a Santa Ninfa in che appartengono alla tradizione della l’importanza che il massaggio cardiaco cui trovarono rifugio 540 sfollati. Un Marina e a quelle delle Marine preuni- e la respirazione bocca a bocca fossero altro evento emergenziale che vide tarie, di cui la Forza armata è erede. Si conosciute non solo dal medico o dal coinvolti il corpo sanitario della Marina, tratta infatti di una declinazione estesa soccorritore ma anche dall’uomo co- unitamente alle Infermiere Volontarie della missione di Difesa, che la Marina mune e, in particolare, dal militare, an- della Croce Rossa, fu il sisma del Friuli condivide con le altre Forze armate. ticipando gli attuali indottrinamenti del 6 maggio 1976. E l’ammiraglio Thaon di Revel lo aveva BLSD (Basic Life Support Defibrillation) e Alle ore 21 di quel giorno la terra ben chiaro avendo egli partecipato, ATLS (Advanced Trauma Life Support). friulana fu scossa da un terremoto di come comandante della nuovissima co- Ma è nella medicina subacquea che il 6,5 gradi della scala Mercalli, la cui in- razzata Vittorio Emanuele III, alle ope- Corpo Sanitario Militare Marittimo, per tensità fu avvertita non solo in tutta razioni di soccorso alle popolazioni la specificità operativa di alcune com- l’Italia settentrionale, ma anche nell’area colpite dal terremoto di Messina, fin ponenti della Forza armata, si è guada- centrale e i cui effetti furono disastrosi, dal dicembre 1908, e che gli fecero gnato un vero e proprio primato. Le coinvolgendo 77 comuni, per una po- Medici e infermieri dell’Accademia Navale nelle zone più colpite dall’emergenza. guadagnare, l’anno successivo, la con- esperienze maturate presso le diverse polazione totale di circa 80.000 abitanti cessione della Medaglia d’oro di bene- camere iperbariche distribuite sul ter- e provocando 990 morti e 45.000 senza merenza per il terremoto calabro-sicu- ritorio nazionale (La Spezia, Taranto, tetto. All’epoca non era stata ancora lo. Napoli, Augusta, Ancona) e sulle navi creata la Protezione Civile, per cui, in In quella occasione il Corpo Sanitario appoggio insieme alla specifica compe- caso di calamità nazionali, ad intervenire Marittimo ebbe una parte preminente: tenza dei “medici di Marina” in questa in soccorso erano chiamati i corpi i suoi medici e i suoi infermieri presta- branca hanno contribuito all’introduzione militari dello Stato, unitamente ai Vigili rono assistenza e cura ai numerosissimi della “ossigenoterapia iperbarica” nel del Fuoco. feriti non solo in loco ma anche sulla trattamento di molte affezioni, come Nella notte dello stesso giorno furono nave Campania - destinata al trasporto l’intossicazione da monossido di car- mobilitati la colonna mobile del Gruppo dei feriti - e negli ospedali di Marina, bonio o le ulcere diabetiche. Operativo Incursori di Comsubin e quello di Napoli in primis. Dagli anni Cinquanta del ‘900 a oggi, l’Ospedale Militare Marittimo di La Spe- Una componente, quella sanitaria, che, numerose sono state le emergenze in zia “Bruno Falcomatà” con il suo ospe- La cellula sanitaria della Marina presso chiamata ad operare in tutti gli elementi cui la Marina è intervenuta, proiettandosi dale da campo. l’Ospedale di Lodi. Da sinistra: il primo - “acqua, aria, terra e fuoco” - ha sempre con il suo personale e i suoi mezzi “per L’indomani mattina i camion delle due mar. inf. Domenico Muzzonigro, il TV dimostrato grande flessibilità, ma anche mare, per terram”, anche lontano dai componenti impegnate erano allineati (San) Riccardo Graziosetto, il primo eccellenza in determinati settori specifici, confini territoriali. E “per Undas ad Vale- sul Viale Fieschi, dinanzi all’ospedale mi- mar. inf. Domenico La Candia e il primo come la medicina iperbarica. tudinem Tuendam” - come recita il motto litare, e iniziarono il trasferimento con Lgt. inf. Dino Nuzzo. Se nel 1851 il capo del governo, Cavour, del Corpo Sanitario Militare Marittimo destinazione Buia, il cui campo sportivo designava il Capo della Sanità della - insieme alle altre componenti della fu individuato quale sede per il dispie- Marina militare, Angelo Bo, a rappre- Forza armata erano sempre i medici e gamento di tutta la componente soc- sentare al Congresso Sanitario Inter- gli infermieri “marinai”. corso che, la mattina seguente, era già nazionale il Regno di Sardegna, nel 1895 Oltre a essere intervenuta, insieme alle pienamente operativa. il maggiore medico di Marina Vincenzo altre Forze armate, in occasione del- Compito dell’ospedale, in cui operavano Tiberio, studiando l’azione degli estratti l’alluvione del Polesine del 1951, e a 4 ufficiali medici, 6 sottufficiali infermieri, di alcune muffe, precorreva la scoperta quelle di Venezia, Rovigo e Firenze nel 4 infermiere volontarie della Croce della penicillina di Fleming del 1929. 1966, nel 1953 l’Artigliere soccorse i Rossa e 8 marinai di leva (m/slo-servizi Ma il Corpo Sanitario si rivelò anche in terremotati delle isole Ionie, mentre logistici ospedalieri), era quello di co- prima linea nella lotta alla tubercolosi nel 1960 l’Indomito accorse nel porto stituire un posto di primo soccorso, negli anni Sessanta del secolo scorso, di Agadir per prestare aiuto alle popo- nonché di triage, stabilizzando e trasfe- sottoponendo sistematicamente a con- lazioni colpite dal sisma. rendo all’ospedale di Udine i malati più trollo il personale a terra e quello im- Nuove scosse fecero tremare l’Italia. In gravi, soccorrendo e ricoverando nelle barcato con le sue auto schermografiche. quelle occasioni gli Ospedali della Marina apposite tende sanitarie tutti i malati In quegli stessi anni negli ospedali della portarono, con pochissimo preavviso, che non richiedevano interventi salvavita, Marina, in anticipo rispetto agli ospedali personale, apparecchiature e materiali ma che dovevano essere controllati o civili, vennero istituiti i Centri di Riani- sanitari nei luoghi colpiti dalle calamità monitorati. Oltre a quello sanitario, N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 7
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 l’ospedale da campo fornì anche un simo elenco di Paesi. In quell’occasione, La capacità di distaccare velocemente notevole supporto logistico con le effi- date le vie di comunicazione interrotte, un ospedale da campo verrà poi dimo- cientissime cucine del Gruppo Operativo la particolare orografia di quei luoghi e strata ancora nel terremoto del Molise Incursori che preparavano giornalmente l’estensione dell’area d’intervento, risultò dell’ottobre 2002 e, come allora, oggi a ben 1200 pasti a beneficio, non solo fondamentale l’attività degli elicotteri; i Jesi. dei ricoverati, ma anche di tutti coloro velivoli effettuarono 776 missioni per Nel 1979 la Marina fu protagonista i quali non avevano la possibilità di un totale di 825 ore di volo, molte della missione in Vietnam in favore dei provvedere in tal senso. delle quali notturne, pericolosissime in boat people (v. Notiziario della Marina, Oltre a questa attività “stanziale”, c’erano quelle zone montuose, e comunque in luglio-agosto 2019), ma le immagini che anche interventi di pronto soccorso su condizioni spesso proibitive, con visibilità sono rimaste forse più impresse nella chiamata, attuati in tutto il circondario scarsa, pioggia, neve per trasportare vi- memoria collettiva sono quelle del- a mezzo di 3 ambulanze militari e 3 veri, medicinali, strumenti chirurgici di l’operazione White Crane: a seguito del fornite a cura della Croce Rossa. pronto soccorso e sangue, anche a sup- drammatico terremoto verificatosi ad L’opera svolta dall’ospedale della Marina porto degli ospedali da campo del- Haiti il 12 gennaio 2010 l’Italia invia la riscosse unanimi apprezzamenti, non l’Esercito. portaerei, nave Cavour; per questa unità solo dalla popolazione, ma anche dagli L’ospedale da campo della Marina mili- è la prima missione. Dotata di un’area organi istituzionali, in particolare dal tare, inserito nell’ambito della Divisione sanitaria di oltre 400 mq, l’ospedale di Commissario straordinario Giuseppe Aquila, fu sistemato celermente su bordo è il luogo deputato alle terapie Zamberletti che, per i brillanti risultati un’area pianeggiante di Muro Lucano; più complesse in cui viene ampiamente conseguiti per la ricostruzione del Friuli, tra il personale 4 ufficiali medici, 10 impiegata la telemedicina: è il più mo- divenne il padre dell’attuale Protezione sottufficiali, e 14 marinai. derno ospedale della Marina. Civile. L’attività iniziò febbrilmente e i letti A bordo sono anche un’unità medica L’ospedale da campo smobilitò ai primi dell’ospedale si riempirono celermente. dei Carabinieri, un ospedale da campo di ottobre dello stesso anno con non Come disse un ufficiale presente fin dell’Esercito e 5 ambulanze pronti allo poco rammarico da parte di tutta la dalle prime ore nelle località funestate sbarco: è il Sistema Paese che viaggia popolazione, rimasta affettivamente le- dal terremoto, “per noi è come se fossimo sull’ammiraglia della Marina. A Saint gata alla Marina cui serbò perenne gra- in guerra. La differenza è che qui, invece Marc, a nord di Haiti, i bambini dise- titudine. di combattere contro qualcuno, combattiamo gneranno una grande nave col tricolore, Nel 1980 fu la volta dell’Irpinia, scossa per qualcuno. E questo conta molto di rappresentazione iconica dell’aiuto giunto da un terremoto che colpì un lunghis- più”. loro dal mare. Jesi, in tempi record N ell’ambito delle attività di contrasto al Covid-19 per operazioni di triage, primo soccorso, visite ambulatoriali e al- supportare l’ospedale civile Carlo Urbani di Jesi, la l’occorrenza degenza. Brigata Marina San Marco ha allestito, in sole 72 ore, La capacità medico-sanitaria della Brigata Marina San Marco è allestito il un Posto Medico Avanzato (P.M.A.) completamente auto- nomo. L’ospedale da campo di Jesi è stato allestito su richiesta uno degli elementi cruciali di supporto al complesso operativo della Forza da Sbarco della Marina, essenziale per operazioni Posto Medico Avanzato del ministro della Difesa Guerini, lo Stato Maggiore Difesa me- diante il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha completato l’allestimento grazie all’intervento dei Fucilieri anfibie di proiezione dal mare, secondo il cosiddetto concetto sea basing. La struttura sanitaria è elettricamente autonoma grazie a generatore elettrico, dispone di un impianto ad della Brigata Marina San Marco della Marina militare. Protago- ossigeno ed un impianto di termoventilazione autonomo, in nisti di questa impresa 60 militari impegnati nella varie opera- grado di mantenere la temperatura costante all’interno delle Nelle Marche, in provincia di Ancona, zioni di approntamento. tende. nel comune di Jesi, La struttura mobile, composta da 10 tende di cui 8 degenza e La Marina militare sta operando anche a Bergamo, Brescia, 2 ad uso del personale medico di guardia, caratterizzata da nell’astigiano, in Liguria, in Sicilia e nella Residenza per anziani la Brigata Marina San Marco elevata flessibilità d’impiego e composta da shelter sanitari, di Cingoli, ma Jesi è l’unica città in Italia in cui la Marina in sole 72 ore ha allestito la struttura mobile fornisce supporto al Servizio Sanitario Nazionale, mediante militare ha realizzato un Posto Medico Avanzato. una capacità di ricovero di 40 degenti, in modo da alleggerire “Ringrazio il ministro della Difesa per le parole di profonda gli ospedali civili e rendere così nuovamente disponibili riconoscenza del lavoro svolto dagli uomini e dalle donne preziosi posti letti presso i nosocomi nazionali. In caso di ne- delle Forze armate che in silenzio stanno dando voce a fatti cessità la struttura può essere ampliata fino a 30 tende per importanti come questa struttura nata in tempi molto brevi degenza. [...] queste le parole del generale Enzo Vecciarelli, capo di All’interno del Posto Medico Avanzato vi operano medici e Stato Maggiore della Difesa, che ha voluto ringraziare la infermieri della Brigata Marina San Marco per garantire le Brigata Marina San Marco e la Marina militare. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 9
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 Gli angeli del mare, Marinai in prima linea accanto alla popolazione nelle tragedie e dopo aver trasportato profughi e feriti nella vicina Milazzo, prese il largo per in salvo più di 340mila persone. Inoltre furono salvati anche più di 26mila marinai nelle calamità naturali che hanno raggiungere le coste calabre al comando animali tra cavalli e muli. caratterizzato il Novecento ita- del tenente di vascello Aurelio Belleni. Il suo apporto fu determinante per via liano post-unitario e tra le due in prima linea guerre mondiali. Un impegno, quello degli uomini dell’invio del dispaccio al Ministero della Marina a Roma. Questo fece scattare le operazioni di Belice 1968. In soccorso delle po- polazioni colpite dal sisma. La sto- e dei mezzi della Marina militare, soccorso con ben 48 unità con a bordo ria di Maritenda. che ha segnato la storia delle 6780 militari per dare aiuto alla popo- Fu nella notte tra il 14 e il 15 gennaio lazione. 1968, invece, che un terremoto di ma- operazioni umanitarie e di sal- Un giorno tragico anche per la Marina gnitudo 6.1 colpì la provincia di Trapani, vataggio non solo in Italia ma che perse 78 ufficiali, sottufficiali e ma- di Agrigento e di Palermo provocando anche all’estero. rinai della base e delle unità di stanza a migliaia di vittime. Messina fra le vittime del terremoto, L’evento sismico rase al suolo interi morti o sepolti dalle macerie. paesi: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta in provincia di Trapani e Montevago in provincia di Agrigento, mentre Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Par- 1908. La terra trema a Messina e 1915. Il salvataggio dell’esercito e tanna e Salemi ebbero dall'80 al 70% di Reggio Calabria. Marinai in prima della popolazione serba. edifici distrutti o danneggiati gravemente. linea. Quella che invece può essere conside- La Marina militare attivò subito la mac- Erano le 5:21 del 28 dicembre 1908 rata un’immensa operazione umanitaria china dei soccorsi con navi, mezzi ter- quando una scossa di terremoto del internazionale, sia per dimensioni che restri e marinai in supporto agli uomini 10° grado della Scala Mercalli distrusse impegno da parte della Marina italiana e ai mezzi dei Vigili del Fuoco e dei vo- in 37 secondi Messina e Reggio Calabria. fu il salvataggio dell’esercito e della lontari della Croce Rossa Italiana. Solo il 2 % degli edifici rimase in piedi, popolazione serba travolti dall’offensiva Uomini e mezzi fecero da spola tra le spazzati via anche a causa di un mare- austriaca, tedesca e bulgara dopo lo varie basi navali e le aree colpite mentre moto che seguì il sisma. scoppio della Prima guerra mondiale. gli elicotteri trasportarono medicinali, Oltre 80mila le vittime solo nel capo- Un fatto storico poco conosciuto che plasma, personale e materiale di prima luogo messinese mentre circa 15mila diedero i quotidiani del tempo in prima necessità. morti si registrarono a Reggio Calabria. pagina come un evento epocale e dram- Le navi Stromboli, Urania,Vesuvio, Ber- I soccorsi non arrivarono immediata- matico. gamini, Aquila, Altair ed Etna traspor- mente, ma sul campo la Regia Marina, Dal 22 novembre 1915 al 4 aprile 1916 tarono viveri, materiale di disinfezione che faceva base proprio nella città dello tra le due sponde del Mar Adriatico la e vestiario in cooperazione con i reparti Stretto con la 1ª Squadriglia Torpedi- Regia Marina, in cooperazione con e gli automezzi dell'Esercito Italiano. niere, entrò in azione. In porto erano Gran Bretagna e Francia, compì un’ope- In particolare, poi, i marinai della 61ª ormeggiate le torpediniere Saffo, Ser- razione militare e non solo senza pre- Squadriglia Dragamine sono rimasti nel pente, Scorpione, Spica e l’incrociatore cedenti. cuore e nella mente delle popolazioni Piemonte. Prestò aiuto a uomini, donne e bambini per la loro umanità. Quest’ultima unità al momento del serbi che scappavano dalla guerra. Nave Sgombro, Squalo e Storione die- sisma entrò in collisione con nave Spica Con loro il vecchio re Pietro e il dero un contributo non indifferente: ma per fortuna senza conseguenze. principe reggente Alessandro. Nell’ope- nave Squalo ospitò a bordo un centinaio Purtroppo il comandante del Piemonte razione di salvataggio furono impiegati di persone tra cui trenta bambini mentre Francesco Passino che si trovava a casa piroscafi italiani, francesi e britannici. nave Storione accolse alcune partorienti; con la famiglia in quella tragica notte Per i malati e i feriti giunsero in soccorso nave Sgombro diede alloggio ai terre- morì insieme alla moglie e ai figli. 5 navi ospedale e 2 navi ambulanza ita- motati di Santa Ninfa e Gibellina che I collegamenti e le comunicazioni erano liane. per paura non avevano voluto rifugiarsi completamente saltati, così nave Spica, La Regia Marina compì 440 viaggi di presso le Scuole locali. trasferimento in cui furono impegnate navi come il Città di Bari, Città di Sira- cusa e Città di Palermo. Purtroppo non mancarono perdite, come quella del cacciatorpediniere In- trepido e del dragamine Monsone, ma Marinai durante le operazioni di soccorso a l’attività di salvataggio proseguì traendo Messina. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 11
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 “Da questa terribile esperienza L a Marina militare, in tante circostanze nel '900, dentro e ospedaliera, partendo da piccole cose significative e utili, come per fuori l'Italia ha dato aiuto alle popolazioni in difficoltà col- esempio dar loro un supporto psicologico ma anche un aiuto pite da tragedie e calamità naturali. “E’ nel Dna di ogni ma- concreto nelle cose quotidiane, come la spesa, con team operativi nascerà un uomo nuovo” rinaio questa predisposizione a rendersi utile e a tirare fuori il meglio di se stesso in situazioni di crisi – spiega l’Ammiraglio Giuseppe 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fino a quando durerà questa emergen- za. L’intervista all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare -. Qual è al momento il dispositivo attivato dalla Marina Da militari, la nostra formazione e educazione è finalizzata a operare militare per l’emergenza? in situazioni critiche e di stress. Abbiamo 119 fra medici, infermieri, paramedici e personale di Quali misure state prevedendo in questa battaglia supporto sanitario in tutte le zone d’Italia che sono state colpite dal contro un nemico che sembra invisibile? virus. Abbiamo allestito un ospedale da campo della Brigata Marina Ci stiamo muovendo su due direttrici principali: la prima riguarda i San Marco presso l’Ospedale civile “Carlo Urbani” di Jesi e siamo nostri compiti istituzionali, che stiamo mantenendo, adempiendo a accanto alla comunità marchigiana nel fronteggiare l’inasprirsi di quello che il Paese ci ha chiesto di fare per questo periodo con le questo attacco virulento. Siamo presenti negli Ospedali di Milano, nostre navi presenti nell’ambito delle principali operazioni internazionali Bergamo, Lodi e Piemonte. Un apporto sostanziale insieme a quello e di coalizione. Inoltre siamo vicini agli uomini e alle donne della delle altre Forze Armate, sotto la regia dello Stato Maggiore della Marina che oggi partono lasciando, come siamo abituati a fare, le Difesa e sotto l’operatività garantita dal COI che si interfaccia con la famiglie ma in un momento di maggiore crisi. Per questo abbiamo Protezione Civile. Abbiamo elicotteri pronti a fare trasporto in bio- messo in campo un sforzo notevole per dare un supporto concreto contenimento e posti letto disponibili per personale in degenza o in alle loro famiglie che rimangono a casa in una situazione disagiata. quarantena. Credo che da tutta questa esperienza terribile non solo Sempre su questo fronte la Marina sostiene tutti coloro che sono noi militari, ma tutto il Paese, gli italiani, uscirà un uomo nuovo, ma stati colpiti da questo virus, attualmente in degenza domiciliare o sicuramente un uomo migliore. Notizie dal fronte L ’impegno della Marina è molto ar- Questi, insieme al tenente di vascello Parlando al telefono, dopo essere smon- ticolato e vede il coinvolgimento di medico Alcibiade e al capo di 1^ classe tato dal turno della domenica alle ore diverse componenti. Ma in questa infermiere Formisano, a fine febbraio 22:00, il dottore-marinaio dà anche te- l’Italia è unita emergenza sono i medici e gli infermieri a rappresentare la prima linea. Come ha ha collaborato con il team sanitario del- l’Aeronautica militare al recupero e tra- stimonianza del primo impatto con l’ospedale di Lodi: “colleghi stanchi ma nelle corsie degli ospedali raccontato l’ammiraglio Guarducci, Capo dell’Ispettorato della Sanità della Marina militare, “abbiamo inviato in sup- sferimento in bio-contenimento dei pas- seggeri a bordo della Diamond Princess nel porto di Yokohama. anche provati, in alcuni momenti addirittura debilitati dall’immenso sforzo però anche pronti ad accoglierci, a farci sentire a casa, porto al Servizio Sanitario Nazionale sia È lui a raccontarci l’attività della prima persone con cui mi sono integrato perfet- medici sia infermieri in tutte le sedi dalle cellula sanitaria inviata dalla Marina per tamente e con i quali lavoro tutti i giorni, quali è arrivata questa richiesta”. I sanitari combattere questa emergenza: “Noi contento di essere qui non solo a fare il della Marina sono operativi sin dalla na- siamo qui in supporto all’Ospedale che medico di Marina ma anche a fare il scita dell’emergenza negli ospedali di aveva i medici quanto mai affaticati e medico tra i pazienti”. Lodi, Bergamo, Milano, Novara e sono anche in parte decimati nelle fila perché Il dottor Graziosetto viene dai teatri poi intervenuti anche nell’ambito della qualcuno era risultato positivo al Covid-19; operativi di Forza Armata quali Unified Regione Lazio, del Comune di Cingoli, a motivo per cui siamo venuti a dare sostegno protector e Atalanta; a tale proposito af- Troina (in provincia di Enna) e ancora, ognuno con le proprie peculiarità”. ferma: “Io penso che l’infermeria di bordo ad Alba, Piacenza, Olbia, Sassari, Imperia, Il medico di Marina precisa anche che sia sempre la migliore palestra per ogni presso l’ospedale militare del Celio, etc.. “questa è una forma influenzale molto ag- medico perché il medico di bordo deve 119 tra medici, infermieri, tecnici di la- gressiva; ogni medico ha dovuto reinventarsi saper dare una risposta non solo alle emer- boratorio e operatori tecnico sanitari al letto del paziente perché è una malattia genze le più disparate… poi deve essere che da subito sono stati pronti a partire quanto mai ondivaga e quanto mai variabile. sempre pronto a guadagnare la fiducia del con un preavviso minimo. Un paziente, mi è capitato, di giorno stava paziente, deve saper spaziare su tutto e La prima cellula, costituita da due ufficiali bene e, durante la notte è peggiorato in saper gestire gli imprevisti in qualche ma- medici - un anestesista e un gastroen- maniera drammatica… e comunque sono niera, con la giusta cultura e la giusta terologo - e 4 sottufficiali infermieri, è esperienze che segnano. Poi ci sono anche serenità professionale”. stata inviata all’ospedale di Lodi. “L’ope- dei momenti piacevoli. Ci sono dei pazienti Convinto che, “come dicevano anche gli razione nasce il 4 marzo con il COI che che sono separati dai propri figli, dai propri antichi medici, un sorriso non si deve mai invia due dei suoi medici in area, tra cui il nipoti; nei momenti di pausa, che sono negare, né al paziente né al collega”, rac- capo missione, il colonnello dell’Esercito pochi, si cerca di stare insieme, si spendono conta di uno di quei momenti di relazione Personale sanitario Michele Tirico” racconta il dottor Riccardo 5 minuti e, seppur bardati con tutte le pro- tanto utili ad allentare la tensione, come della Marina presta le Graziosetto, il gastroenterologo della tezioni previste, con il video telefono ci pre- può essere mangiare uno spicchio di cure a una degente. Marina in servizio nella città lombarda. stiamo a far loro vedere i nipotini a casa”. pizza tutti insieme al momento del cam- N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 13
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 bio, alle 19:00, grazie al pensiero generoso Ne è un esempio il dott. Luca Bello, SARS-CoV-2”. e riconoscente di una pizzeria vicina. medico ginecologo presso l’Ospedale Percorso diverso quello di un altro ri- E alla domanda circa il miglioramento Maria Vittoria di Torino, docente del servista, il dott. Giovanni Vitiello, formatosi della situazione afferma che “in questo Corso di Laurea Triennale in Infermieri- in Marina e poi approdato al Servizio momento riusciamo a dimettere sempre stica presso la Facoltà di Medicina e Sanitario Nazionale.Attualmente in ser- più persone; è una malattia che ha la sua Chirurgia dell’Università degli Studi di vizio presso l’Ospedale Evangelico Villa aggressività, molto seria, che non bisogna Torino e riservista della Marina dal 2011. Betania di Napoli come medico internista assolutamente sottostimare ma conoscendola Forte della sua esperienza sui due fronti di Pronto Soccorso, quando lo raggiun- e applicando serenamente le prime cure, - civile e militare -, il dottor Bello è giamo al telefono è appena smontato seppur sperimentali, ci permette di conseguire stato il promotore del progetto “Nati a dalla sezione isolamento Covid-19.Anche qualche piccola vittoria”; e con la voce bordo”, ossia dell’istituzione presso il a lui chiediamo quale sia l’apporto della commossa, un po’ per quanto forse ri- reparto di Ostetricia e Ginecologia del- sua esperienza in Marina all’attuale si- vissuto, raccontandolo, e certamente l’Ospedale Maria Vittoria di un corso tuazione: “Per quanto riguarda l’aspetto perché animato da una grande convin- teorico-pratico post lauream dedicato relazionale, sicuramente mi agevola nel zione, conclude che “sono venuti medici ai medici e agli infermieri della Marina lavoro in team. Sotto l’aspetto tecnico-pro- da tutte le parti d’Italia e qui non si sono militare per prepararli ad affrontare in fessionale, l’igiene navale ha sempre rap- sentiti più soli…il sentimento che si perce- modo autonomo e con alta professio- presentato una specialità che i medici di pisce in questo momento duro è che l’Italia nalità le emergenze ginecologico-oste- bordo hanno dovuto acquisire prima di as- è un Paese unito”. triche sia del personale militare femminile, sumere l’incarico; le pratiche di igiene sia delle popolazioni civili in caso di navale sono molto sensibili alla prevenzione La testimonianza dei riservisti attività duali-complementari della Forza di contagi di malattie infettive o parassitarie, In questo momento di più che mai armata. Attualmente impegnato a fron- cosa che mi sta risultando molto utile, stretta interazione tra Servizio Sanitario teggiare l’emergenza Covid nel reparto anche come forma mentis, per le modalità Nazionale e Forze armate, appare par- di ginecologia, rappresenta le difficoltà e i protocolli da utilizzare”. Alla domanda ticolarmente significativo il ruolo del pratiche nell’adozione di tutti i dispositivi sull’attuale condizione, il dottor Vitiello medico riservista della Marina, che rap- di protezione individuale da parte del risponde che “al momento la situazione, presenta costantemente, e non in via personale sanitario nei casi di partorienti paragonata alle regioni del nord, è relativa- emergenziale, una importante figura di positive e dichiara “Come Medico spe- mente tranquilla; al sud, con l’istituzione dialogo e collaborazione tra i due am- cialista ho guadagnato dalle mie esperienze degli ospedali dedicati come il “Loreto bienti. Il medico riservista porta la sua operative a bordo delle navi, durante l’emer- mare” e altri nosocomi che si sono adeguati alta specializzazione nel mondo militare, genza Ebola, le capacità e il know-how ne- a questa emergenza, si riesce a fronteggiare ma ne torna anche arricchito di capacità cessari ad affrontare specificatamente le la situazione…siamo in prima linea, sì, ma ed esperienze specifiche, connaturate problematiche delle patologie virali epide- abbiamo studiato per questo e quindi molto ai particolari teatri operativi militari. miche e pandemiche come il caso del volentieri lo facciamo”. La Marina “fa la spesa”. I n base al motto “non si lascia nes- un numero telefonico dedicato, al quale saranno addebitate direttamente sul suno indietro” la Marina militare ha si può fare riferimento indicando le cedolino dello stipendio del dipendente. istituito un servizio di assistenza per necessità: dai farmaci, alla spesa ad altri Per tutelare sia il dipendente sia il Non si lascia indietro nessuno il personale, civile e militare, in quaran- tena o positivo al Covid-19 e le loro fa- servizi. Il personale che richiede il sup- porto comunica al team di assistenza team di assistenza contro i rischi di contagio del Covid-19, è previsto che miglie. le proprie esigenze, che provvede agli non ci sia alcun contatto fisico, in Un servizio che garantisce il massimo acquisti anticipando le spese messe a quanto la merce viene consegnata da- supporto, anche psicologico, attraverso disposizione dall’Amministrazione che vanti alla porta dell’abitazione. “Grati a medici e infermieri. L a "Giornata mondiale della salute" fu istituita il 7 aprile che accompagnano ogni mamma in uno dei momenti più difficili 1950 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per ed emozionanti della vita. ricordare la sua fondazione il 7 aprile del 1948. Sensibiliz- Il tributo, che cade nell’anno internazionale delle professioni Danno la vita” zare tutti i popoli sull’importanza del diritto alla salute risulta quanto mai attuale in questo periodo di pandemia da corona- infermieristica e ostetrica, è un’occasione per celebrare il lavoro di due categorie in prima linea nella risposta alla virus.In questo contesto di attenzione ai diritti alla salute delle pandemia di Covid-19. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella comunità, l'OMS ha dichiarato il 2020 "Anno internazionale "La Giornata Mondiale della Salute ricorre quest'anno mentre dell'infermiere e dell'ostetrica". Gli infermieri rappresentano il l'intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, primo e più diretto contatto del paziente, le ostetriche coloro causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 15
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori deboli, già affette da pregresse patologie". Inizia così il messaggio sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e scritto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in oc- agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli casione della Giornata istituita dall'OMS. In questo particolare ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a momento il pensiero del Presidente va ai tanti operatori quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo sanitari in prima linea nell'emergenza. "Le vicende drammatiche stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno di questi giorni hanno mostrato – sottolinea Mattarella – di pagato con la vita il servizio prestato ai malati". A Cingoli arriva la Marina T orneremo a godere del nostro pa- scono all’Italia nelle missioni di pace e iniziative di sensibilizzazione degli ospiti re- norama unico sulle Marche e delle nella Nato, anche in questo caso, hanno lativamente alla prevenzione e al controllo nostre infinite bellezze. Questo dimostrato un attaccamento alla difesa dell’infezione e sono state distribuite ma- l’augurio rivolto dal sito del comune di dei valori della Patria non comuni – pro- scherine protettive. Si è provveduto poi a Il personale sanitario della Marina, due dottori e quattro infermieri, Cingoli ai cittadini, in occasione della Pa- segue il sindaco - perché con i nostri eseguire regolari attività di sanificazione dei squa. In questo piccolo borgo, distante ospiti, tutti infettati dal Covid-19, il rischio locali, al fine di abbattere la carica virale sono stati inviati per operare nella casa di riposo per anziani, dal mare una cinquantina di chilometri, la di contrarre la malattia è piuttosto in- presente. nel comune del maceratese, focolaio della pandemia Marina è arrivata con il proprio perso- combente. Non solo per questo sento Cosa avete pensato quando vi è nale sanitario chiamato a operare all’in- forte il dovere di ringraziare il comandante stato chiesto di intervenire nella terno di una casa di cura per anziani, medico Nesca, del Centro di Selezione casa di cura? diventato focolaio di questa pandemia di Ancona, per i consigli e la preziosa vi- Poter mettere al servizio della collettività le che ancora attanaglia l’Italia. cinanza che ha dimostrato a tutta la proprie professionalità e competenze, so- “Senza la Marina militare non saremmo nostra comunità”. prattutto durante situazioni emergenziali stati in grado di affrontare e risolvere la come quella che stiamo vivendo, è sempre grave condizione che si è venuta a creare Abbiamo raggiunto telefonicamente uno motivo di grande orgoglio e soddisfazione. all’interno della casa di riposo di Cingoli dei protagonisti chiamato a intervenire, Come siete stati accolti dal perso- con l’estensione del contagio agli ospiti in questa vicenda, il dottor Mondelli, al nale della casa di cura e dai colleghi e anche ad alcuni lavoratori interni” si quale abbiamo rivolto alcune domande. medici? legge in una nota del sindaco Michele Qual è la situazione che state af- Al nostro arrivo vi erano solo un medico vo- Vittori. frontando? lontario, un’infermiera e qualche operatore Una richiesta nata dall’esigenza di riuscire Al nostro arrivo la situazione generale degli socio sanitario. Il nostro arrivo è stato accolto a dare respiro al personale che già ospiti era molto critica, quasi drammatica: con grande gioia e soddisfazione da parte operava nella struttura. In totale due 38 ospiti presenti, 36 dei quali positivi al loro e di tutta la popolazione di Cingoli, che medici e quattro infermieri della Marina tampone (uno era negativo ed un altro non considerava la struttura una “bomba biologica” hanno lavorato nella casa di riposo, a volle sottoporsi al test), una casa di riposo pronta ad esplodere. Importante è stata la supporto del personale stremato dai trasformatasi rapidamente in un reparto sinergia con il personale sanitario dell’Ospe- ritmi assurdi che l’assistenza continua a per acuti da Covid-19. dale, l’amministrazione comunale, la Croce imporre. Dopo il corretto inquadramento diagnostico Rossa Italiana e la Protezione Civile locale. Il primo team di sanitari del Comando e terapeutico delle multipatologie di base Qual è l'atmosfera all'interno della Scuole e del centro di selezione di che affliggevano gli anziani ricoverati, abbiamo struttura? Ancona, intervenuto il 19 marzo, com- garantito a tutti le terapie di supporto ne- Nel nostro lavoro le migliori soddisfazioni posto dal tenente di vascello Carlo Mon- cessarie.Ai pazienti con sintomi da infezione sono, in realtà, quelle che quotidianamente delli e dagli infermieri primo maresciallo Covid-19, dopo valutazione clinica ed ECG ci forniscono le persone che assistiamo, i Ricchetti Rocco e Barile Alessandro. La grafica, sono stati trattati con terapia speci- loro sguardi indifesi, i loro ringraziamenti, i situazione drammatica però richiedeva fica. piccoli gesti.Vederli sorridere, parlare e addi- altro personale e si sono aggiunti il sot- Superata la fase emergenziale acuta, abbiamo rittura camminare riempie il cuore di gioia. totenente di vascello medico Vincenzo riportato la struttura verso una condizione Durante la nostra permanenza a Cingoli, è Susca e altri due infermieri, i primi ma- di ordinaria gestione clinica. I risultati ottenuti, stata garantita anche una continua azione rescialli Ciammaichella Lorenzo e Peca in un mese circa, si possono definire straor- di informazione telefonica a favore dei Pietro.La professionalità del personale e dinari: circa il 90% dei pazienti con sintomi parenti degli ospiti della struttura, riguardo le cure mediche hanno fatto riscontrare da Covid-19, è diventato asintomatico e le condizioni cliniche di questi ultimi. Anche la negativizzazione di 14 pazienti sui 18 circa il 25% del totale è risultato negativo al per questo ci hanno ringraziato quotidiana- sottoposti a tampone a un mese dall’in- tampone di controllo, quindi clinicamente mente per quello che abbiamo fatto. Una tervento, lasciando ben sperare per i 15 guarito. Siamo riusciti anche a preservare riconoscenza che ci riempie d’orgoglio e ci ospiti rimanenti. la negatività dell’unica paziente presente danno la carica per poter continuare a svol- “I nostri militari che tanto lustro forni- nella struttura. Inoltre, sono state intraprese gere la nostra “missione” N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 17
Speciale: L’Italia chiamò, la Marina per l’emergenza Covid-19 Emergenza: eccezione o consuetudine? L e particolari contingenze sanitarie Ma non solo, in linea con le direttive del un’attività legata a un’emergenza. So- che hanno frenato, limitato e a Ministero delle Infrastrutture e dei Tra- prattutto quando questa è già, per sua L’impegno della Guardia Costiera tratti sconvolto la vita dell’intero pianeta hanno proiettato anche gli ita- liani di fronte a condizioni nuove e ina- sporti, il Corpo ha operato in sinergia con i diversi soggetti istuzionali e privati coinvolti, per assicurare il rientro nei definizione, imprevedibile? Volendo valutare un prima e un dopo nei giorni del Covid-19 Covid-19, oggi appare ancora più chiaro spettate, sottolineando, come mai forse porti nazionali delle navi da crociera ed evidente il ruolo delle Istituzioni, e in prima d’ora, l’importanza, l’utilità e la ne- battenti bandiera italiana e lo sbarco in questo caso quello del Corpo delle Ca- cessità della presenza delle istituzioni sul sicurezza degli equipaggi e dei passegge- pitanerie di porto - Guardia costiera territorio. ri. che, in ossequio a quel patrimonio sto- Forze armate, forze di polizia e protezione Gli uomini e le donne delle Capitanerie rico-civile di valori che le istituzioni civile, che insieme a tutti gli altri apparati - inseriti nei dispositivi di ordine pubblico italiane rappresentano, fornisce da sempre dello Stato, sono normalmente chiamati - sono quotidianamente al fianco delle una risposta rapida e concreta alla co- ad affrontare - in maniera professionale Forze di Polizia, nell’azione di verifica - munità in caso di bisogno, nella normalità, e silenziosa - le emergenze quotidiane lungo le coste, negli ambiti portuali e in ma anche, molto più spesso, durante le nel Paese, hanno dato prova di organiz- mare - del rispetto delle prescrizioni emergenze. zazione ed efficienza anche durante la per la regolazione e limitazione degli terribile epidemia che, dalla fine di gennaio, spostamenti delle persone. Testo a cura del capitano di vascello (CP) ha duramente colpito l’Italia. Importante è il contributo fornito al Di- Cosimo Nicastro, capo ufficio comunicazione Tra le istituzioni che, a vario titolo, hanno partimento di Protezione Civile con i del Comando Generale del Corpo delle Ca- dato una risposta concreta e immediata mezzi aerei e navali della Guardia Costiera pitanerie di Porto - Guardia Costiera. all’emergenza Covid-19 c’è anche il Corpo che assicurano il trasporto rapido, in delle Capitanerie di porto -Guardia Co- tutta Italia, di dispositivi sanitari di pro- Nota stiera. Presente lungo tutti gli 8.000 km tezione individuale laddove maggiore e Il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia di costa del Paese, il Corpo ha fatto urgente se ne manifesta il bisogno. Costiera è un Corpo della Marina militare, per sentire la sua vicinanza alle popolazioni le sue particolari connotazioni specialistiche, A sostegno del settore marittimo, stra- che vivono sul mare e all’intero settore svolge soprattutto compiti relativi agli usi civili e tegico per il nostro Paese, il Corpo ha produttivi del mare ed è inquadrato funzional- marittimo, continuando ad assicurare avviato delle procedure di semplificazione mente e organizzativamente nell’ambito del Mi- servizi essenziali quali la sicurezza della dei procedimenti amministrativi relativi nistero delle infrastrutture e dei trasporti per le navigazione, la regolarità dei trasporti alla sicurezza della navigazione e al per- attività di salvaguardia della vita umana in mare marittimi e l’operatività dei porti che sonale marittimo, attivando, inoltre, sul e sicurezza della navigazione. Al Corpo sono af- hanno, così, garantito la catena logistica territorio un canale di collegamento tra fidate, in modo esclusivo, anche funzioni di degli approvvigionamenti via mare dei il Ministero delle politiche agricole e le specifica attribuzione di altri Dicasteri da cui di- beni necessari. imprese di pesca, per l’erogazione di pende funzionalmente, quali, il Ministero del- Senza dimenticare l’attività di salvaguardia misure straordinarie previste a tutela l’ambiente e della tutela del territorio e del della vita umana in mare, la sorveglianza mare per la protezione dell’ambiente marino e del settore.Alla luce di quanto è accaduto e la protezione dell’ambiente marino e costiero e il Ministero delle politiche agricole, ali- e di quanto è stato fatto in questi mesi mentari e forestali per la tutela delle risorse delle sue risorse ittiche, la tutela dei la- nel nostro Paese, è utile chiedersi se si ittiche e il controllo della relativa filiera commer- voratori del mare. può, realmente, definire “straordinaria” ciale. N OT I Z I A R I O D E L L A M A R I N A 19
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