2017 Rapporto di Sostenibilità - ConsumerLab
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METODOLOGIA Il documento rappresenta l’undicesima edizione dell’an- dello messo a punto dal Gruppo Bilancio Sociale GBS. nuale Rapporto di Sostenibilità e copre gli anni 2015, Oltre alla selezione degli indicatori pubblicati nel presente 2016 e 2017. rapporto, le due aziende monitorano la maggior parte degli indicatori del framework GRI-G3. Nel 2011 la società Biomasse Italia ha subito una scis- sione, la quale ha portato alla creazione di Biomasse Il Rapporto di Sostenibilità è strutturato su due livelli: uno Crotone, nata per gestire la centrale a biomasse nella zona relativo alla rendicontazione d’impresa, l’altro relativo industriale di Crotone, ed al mantenimento di Biomasse Ita- alla valutazione del sistema territoriale. Entrambi si lia con il compito di gestire la centrale a biomasse di Stron- basano sul presupposto che quattro dimensioni rilevanti goli (KR) e fornire a Biomasse Crotone tutti i servizi generali. (economica, umana, sociale ed ambientale) concorro- no al funzionamento del sistema, sia inteso come impresa Il Rapporto di Sostenibilità viene redatto in modo che come territorio, e che solo dall’equilibrio tra questi fat- integrato per entrambe le aziende Biomasse Italia e tori possa emergere un processo di sviluppo virtuoso che Biomasse Crotone. Gli indicatori presentati si rife- garantisca la funzionalità e sostenibilità del sistema nel lun- riscono ad entrambe le aziende, se non specificato go periodo. diversamente. L’analisi territoriale è volta ad identificare i principali fattori Questo Rapporto di Sostenibilità, basato su principi di ren- che condizionano positivamente o negativamente la dicontazione, linee guida e modalità di calcolo internazio- sostenibilità del territorio, intesa come giusto equilibrio nali, presenta le due Aziende ed il loro rapporto con tra processi di crescita e tutela delle risorse naturali: i quat- gli stakeholders all’interno di un sistema territoriale tro capitali concorrono a formare una dimensione di complesso, caratterizzato da quattro capitali: economico, capitale “globale”, rispetto alla quale è possibile misura- umano, sociale e naturale. re la sostenibilità del sistema. Il funzionamento del sistema Una vasta mole di informazioni sulle “dotazioni” e lo svi- dipende quindi dal contributo relativo di ciascun capitale e luppo del territorio da un lato e le attività aziendali dall’altro dalle relazioni fondamentali tra loro esistenti. sono state organizzate nei succitati quattro “capitali”, ren- A partire dalla banca dati impiegata nelle precedenti appli- dendo possibile una lettura parallela dello sviluppo e delle cazioni del modello, gli indicatori sono stati aggiornati con problematiche del territorio calabrese o crotonese da una gli ultimi dati disponibili. Questo consente di valutare l’an- parte e delle attività ed impatti aziendali dall’altra. damento dei quattro capitali dal 2002 al 2013 e traccia- Per ogni capitale è stata effettuata un’analisi descrittiva re così un quadro di riferimento entro il quale valutare l’im- dei principali indicatori di contesto e della loro evolu- patto delle attività di Biomasse Italia e Biomasse Crotone. zione negli ultimi anni, utile a tracciare un quadro di rife- La valutazione dei quattro capitali a livello territoriale si basa rimento entro il quale valutare il contributo aziendale alle su un panel di indicatori composto da 69 variabili per le diverse dimensioni della sostenibilità. La performance di quali si dispongono delle osservazioni relative a tutte le re- impresa è legata alla dimensione territoriale regionale e va- gioni italiane. lutata in termini di contributo al raggiungimento dei target di convergenza definiti dalla politica di coesione comunitaria e I risultati dell’analisi sono rappresentati graficamente trami- dai documenti strategici regionali e nazionali. te dei diagrammi a stella (per singolo capitale), in cui ogni punta rappresenta il valore regionale o di un aggregato re- Le risultanze di quest’analisi sono state poi messe in rela- lativo alla media degli indicatori considerati. Le tracce sono zione con gli indicatori monitorati costantemente dalle relative ai valori del 2002 posto come anno base=100. nostre aziende. Tenendo conto della specificità dell’attività aziendale, si è dato grande rilievo al capitale naturale che le due imprese devono tutelare per controllare l’impatto sull’ambiente, ed al capitale umano, che rappresenta il principale capitale su cui si basano Biomasse Italia e Biomasse Crotone per contribuire attivamente allo sviluppo eco-sostenibile. Gli stakeholders cui primariamente si rivolge il Rapporto di Sostenibilità sono le Risorse Umane, il Territorio (includendo l’Ambiente), le Autorità ed i Fornitori. I principali framework metodologici di questo Rap- porto sono le linee guida per la redazione dei bilanci di sostenibilità di Global Reporting Initiative-G3, il Modello a 4 Capitali ed il mo- 4
pag. INDICE Rapporto di Sostenibilità 2017 6 IDENTITÀ E GOVERNANCE PER LA SOSTENIBILITÀ 6 Dichiarazione del top-management 2017-2020 7 Il contesto e le sfide del settore di business 7 Biomasse Italia e Biomasse Crotone in poche parole 8 Visione 8 Missione 8 Politica sociale 10 Modello di business ed organizzativo 11 Modifiche significative nel 2017 11 Assetto societario 12 Corporate Governance 12 Riconoscimenti 13 CAPITALE ECONOMICO 13 Capitale economico in Calabria 15 Capitale economico aziendale 15 Il valore aggiunto 16 Indicatori di performance economica 17 Investimenti 17 Aiuti economici governativi 17 Ricadute economiche sul territorio 18 Analisi territoriale comparativa 19 CAPITALE NATURALE 19 Capitale naturale in Calabria 20 Capitale naturale aziendale 20 Strategia e sistema ambientale 22 Materia prima 22 Prestazioni ambientali 24 Analisi territoriale comparativa 25 CAPITALE UMANO 25 Capitale umano in Calabria 27 Capitale umano aziendale 27 Carta d’identità 28 Responsabilità sociale (Tutela dei diritti) 28 Salute e sicurezza 31 Formazione e valorizzazione competenze 32 Comunicazione 32 Analisi territoriale comparativa 33 CAPITALE SOCIALE 33 Capitale sociale in Calabria 34 Capitale sociale aziendale 34 Cittadinanza d’impresa 36 Etica 37 Filiera Agro-energetica 39 Rapporti con i clienti 5 39 Analisi territoriale comparativa
IDENTITÀ E GOVERNANCE PER LA SOSTENIBILITÀ Dichiarazione del top-management 2017-2020 Tecnologia, risorse umane, filiera di biomassa: Il settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili queste sono le 3 principali sfide che ci aspettano nei (biomasse) offre grandi opportunità e pone grandi prossimi anni. incertezze per il futuro: per cogliere le prime e su- perare le seconde è richiesta una strategia di lungo Già nel recente passato abbiamo investito tutto il no- respiro volta a migliorare sempre più radicalmente stro impegno su questi tre fronti: ci siamo dati un’or- (e non solo velocemente) e perseguire la crescita ganizzazione cosciente dei propri punti forti e per vie interne ed esterne, valorizzando in modo delle proprie opportunità di crescita, esigente e sempre più intenso e creativo le risorse tangibili ed in- stimolante, competitiva ed in evoluzione continua; ab- tangibili, materiali ed umane, delle quali l’Azienda ha biamo realizzato rifacimenti impiantistici e miglio- saputo dotarsi ed ha posto al servizio della propria ramenti incrementali secondo le migliori tecno- proposta di valore. logie per ottenere la massima efficienza ed affidabilità produttiva nel rispetto dei più alti standard di tutela Il sistema incentivante ed il quadro normativo di set- ambientale; con i nostri partners-fornitori abbiamo co- tore sempre più instabili ci impongono di fare scelte struito (consolidando dove possibile, avviando dove strategiche di grande portata ma in tempi sempre più necessario) filiere di approvvigionamento della bio- ridotti, focalizzate sugli obiettivi di crescita ma flessibili massa adeguate ad operare con un equilibrato mix per seguire i mutevoli scenari economici e normativi. di bacini di provenienza (locale nel Sud Italia, regioni boschive del centro-nord) e di tipologie di biomassa Continueremo ad orientarci con le parole-chiave (residui della manutenzione boschiva, scarti di potatu- di “produttività, efficienza, economicità, flessi- ra, materiale boschivo da alvei fluviali, materie prime bilità, ambiente, eco-sostenibilità, affidabilità, secondarie dalla pulizia del verde pubblico), con una imprenditorialità e creatività” ormai entrate nel pa- qualità coerente con le capacità tecniche degli trimonio aziendale. impianti, in quantità adeguate ai fabbisogni, con Ma affiancheremo nuove parole-chiave che rap- accordi a lungo termini economicamente soste- presenteranno il tratto distintivo della nostra nibili; grazie agli sforzi ed alla fiducia degli Azionisti e Azienda nel prossimo futuro: Essenziale, Con- con l’impegno di tutti i dipendenti e delle Parti sociali, nessa 2.0, A geometria variabile, Estesa, Parteci- siamo in grado di soddisfare tutti i legittimi portatori di pazione totale, Riscrivere continuamente nuove interesse che rappresentano “l’Azienda Estesa”, cioè il regole, Precedere e non prevedere, Benchmark sistema socio-economico integrato Azienda-Territorio mondiale. che rappresenta un vero vantaggio competitivo indu- striale ed il motore della crescita aziendale. Ed al nostro portafoglio di valori da custodire ag- giungeremo la tutela diretta del bosco, una delle Tutto ciò, sempre nel rispetto assoluto ed incon- più importanti risorse naturali nazionali, la cui cura e dizionato del nostro codice etico e dei valori alla manutenzione secondo i più alti standard ambientali si base del nostro modo di vivere il business: tutela coniuga perfettamente con l’utilizzo dei residui legnosi dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro, con- come combustile per le centrali a biomassa. sapevolezza della nostra responsabilità sociale nel territorio locale, correttezza nelle relazioni com- La generazione di cassa ed i risultati economici del merciali. prossimo futuro passano attraverso un’innovativa in- terpretazione di queste parole-chiave e misureranno Guardando sempre al futuro, abbiamo implementa- la nostra capacità di sostenere la crescita, con l’aiuto to da molti anni i principi dell’Economia Circolare degli Azionisti che hanno sempre dimostrato di crede- nel nostro settore di interesse, innescando un circuito re in questo business: ed a ciascuno di noi, e tutti virtuoso all’insegna dello Sviluppo Sostenibile del insieme, tocca il compito di vincere la sfida e di- territorio, delle fonti rinnovabili e dell’utilizzo dei resi- segnare il nostro futuro. dui legnosi, attivando un modello in cui il business e l’Ambiente vanno di pari passo. 6
Il contesto e le sfide del settore di business Il settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili ha ci pongono in condizioni di leadership in Europa, vissuto nel passato sul sistema degli incentivi deno- in grado di assicurare ai nostri impianti le migliori minati “CIP6” per compensare l’intrinseca impos- prestazioni del processo di trasformazione della bio- sibilità di remunerare il capitale investito sulla base massa solida in energia elettrica. delle sole leggi della domanda e dell’offerta di ener- gia elettrica. Sicuramente il combustibile diventerà sempre più una risorsa strategica; era una semplice “com- Al termine del periodo incentivato “CIP6” anche gli modity” di facile reperibilità e si è trasformato in un impianti di Biomasse Italia e Biomasse Crotone sono vantaggio strategico per chi ne controlla la filiera pro- passati al sistema di incentivi denominati “certi- duttiva e la logistica di trasporto, movimentazione e ficati verdi” prima, ed a quelli denominati “ex cer- stoccaggio. tificati verdi”, oggi, che hanno ridotto certamente la redditività aziendale per quanto strategicamente de- Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno tutte le cisivi siano stati gli investimenti in tecnologia già risorse finanziare e di know-how per affrontare effettuati e l’estensione geografica e di prodotto delle con successo queste due sfide, scegliendo i miglio- filiere di approvvigionamento del combustibile. ri partners tecnologici e commerciali, al fine di preservare, stabilmente e per lungo tempo, la reddi- Abbiamo maturato negli anni recenti esperienze in tività del proprio business. entrambi i settori (tecnologia e combustibile) che Biomasse Italia e Biomasse Crotone in poche parole Biomasse Italia e Biomasse Crotone rappresentano un punto di riferimento nel panorama nazionale della 2015 2016 2017 produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili Energia elettrica ceduta 563 613 606 (biomasse solide) nel pieno rispetto dell’ambiente, consapevoli del proprio ruolo industriale e tecnologi- Valore dell’energia 112 109* 131** co nello sviluppo della politica energetica nazionale, elettrica ceduta orientate ad un sistema di approvvigionamento Consumo biomassa 665 730 731 energetico sostenibile nel lungo periodo. Consumo biomassa 1.670 1.846 1.827 L’attività produttiva viene svolta presso le due cen- Numero dipendenti 64 67 67 trali termoelettriche di Crotone e Strongoli (KR). a fine anno Il processo produttivo si articola nelle seguenti fasi: * La variazione rispetto all’anno precedente è legata all’effetto • ricevimento e stoccaggio del combustibile in cip- combinato della maggiore produzione e della minore tariffa di pato; vendita energia e di incentivo GRIN ex-CV. ** L’incremento rispetto all’esercizio precedente è legato • combustione e recupero termico (con depurazio- principalmente all’effetto della maggiore tariffa di vendita energia e ne fumi); ad una maggiore remunerazione per MWh di incentivo erogato dal • recupero energetico; GSE, nonché ad un maggiore quantitativo di biomassa da filiera corta e/o contratto quadro impiegato nel processo produttivo • immissione dell’energia elettrica prodotta nella dell’impianto di Strongoli, con conseguente applicazione di una rete nazionale; percentuale di filiera corta maggiore nel modello di calcolo del • sistemi ausiliari. relativo incentivo. La struttura produttiva ha una capacità di produzio- mercato locale. I consumi annui di biomassa sono ne totale pari a 73 Megawatt (46 MW a Strongoli e di circa 450.000 tonnellate nella centrale di Stron- 27 MW a Crotone) che ne fanno una delle più grandi goli e di circa 300.000 tonnellate nella centrale di realtà europee nel settore della produzione di energia Crotone. elettrica da sola combustione di biomassa. Sono stati investiti oltre 200 milioni di euro in im- Le due Aziende non operano in cogenerazione pianti (costruzione e rifacimenti), con un fatturato a (produzione di elettricità e vapore) a causa dell’assen- pieno funzionamento di circa 100 milioni di euro za di richiesta di vapore, tanto per usi industriali (data all’anno. Tutta la produzione è commercializzata l’assenza nella zona di aziende interessate alla forni- sul mercato libero ed è immessa sulla rete di tra- tura di vapore) quanto per riscaldamento domestico smissione nazionale dell’energia elettrica. (dato il clima mite nella regione). Biomasse Italia ha inoltre realizzato sul suo terreno a La materia prima è rappresentata principalmente Strongoli un impianto fotovoltaico (della potenza di da cippato di legno proveniente da manutenzione 1,24 MWp) che è entrato in esercizio commerciale nel boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal 2011. 7
Visione Essere un operatore energetico con competen- ze ed attività nelle filiere agro-energetiche delle biomasse. Essere completamente integrati nel proprio ter- ritorio nel ruolo di catalizzatore delle potenzialità professionali locali, sostenitore attivo della diffusione di nuove forme di generazione elettrica e risparmio energetico, snodo di riferimento per lo sviluppo di reti diffuse di partnerships industriali. Missione La nostra missione è la produzione di energia at- traverso il recupero di scarti vegetali ed altre fonti rinnovabili derivanti da processi industriali ed agricoli eco-sostenibili. Il processo di conversione energetica tende sempre ad utilizzare le migliori competenze tecnologiche per assicurare il miglior rendimento impiantistico nel rispetto assoluto ed incondizionato di tutte le più rigide normative per la protezione dell’Ambiente e della sicurezza dei lavoratori. Il nostro modello di business si fonda sull’integrazio- ne nel sistema economico e sociale locale per sviluppare sinergie industriali e culturali a vantaggio di tutti i portatori di interesse (azionisti, dipendenti e for- nitori, territorio). Politica sociale Biomasse Italia aveva deciso di conformarsi ai re- La politica sociale prevede i seguenti impegni: quisiti dello standard SA8000 ed aveva attuato nel 2009 l’implementazione e la certificazione del relativo • Adeguarsi a tutti i requisiti dello standard Sistema di Gestione della Responsabilità Socia- SA8000, rispettare gli strumenti internazio- le. In questo ambito, a dicembre 2008 aveva redatto nali come elencati nello Standard nella sezione la propria politica sociale, gli obiettivi, la strategia sugli Elementi Normativi e Loro Interpretazione; e le linee guida per il sociale. • Essere conformi con le leggi e le disposizioni Nella stessa maniera anche Biomasse Crotone ha nazionali, le altre leggi applicabili, i regolamen- sviluppato ed implementato il suo Sistema di Ge- ti sociali pertinenti, gli altri requisiti ai quali le stione della Responsabilità Sociale in conformità due aziende aderiscono, in quanto li si considera con i requisiti della norma SA8000 ed ha ottenuto la parte integrante degli interessi di lungo termine; sua certificazione nel 2012. Riesaminare regolarmente la propria politi- • La Direzione Generale delle due aziende ha stabi- ca nell’ottica di un miglioramento continuo, lito di implementare un sistema di gestione della tenendo in considerazione le modifiche a livello responsabilità sociale impegnandosi ad operare legislativo, quelle relative ai requisiti del proprio nel rispetto dei diritti e della tutela di tutto il per- codice di condotta e qualsiasi altro requisito sonale ricadente nella sfera di controllo e influenza aziendale; dell’azienda, della loro professionalità, della tute- • Esporre la politica e lo Standard SA8000 in la della Salute e Sicurezza sul Lavoro e dell’Am- modo chiaro e visibile, in forma appropriata biente, valorizzando le risorse locali e portando e comprensibile nel luogo di lavoro, negli al- benefici anche alla società civile che le circonda, loggi e nelle altre strutture messe a disposizione; soddisfacendo i requisiti delle norme e delle leggi vigenti e gli obiettivi aziendali in merito alla politica sociale. 8
• Definire obiettivi elevati di miglioramento continuo delle prestazioni del Sistema di Ge- stione della Responsabilità Sociale e intrapren- dere azioni positive e socialmente respon- sabili per il loro raggiungimento; • Valutare periodicamente la misura in cui le attività, i controlli e le performance socia- li sono conformi a ciascuno dei requisiti dello Standard SA8000, utilizzando gli Indicatori di Performance allegati allo Standard; • Contribuire in maniera attiva e diretta allo svi- luppo sostenibile del territorio locale, svi- luppando la cittadinanza d’impresa su quat- tro risorse: il capitale economico, il capitale umano, il capitale sociale ed il capitale naturale. Il Manuale del Sociale contiene la descrizione dettagliata degli impegni presi dalle due Aziende per gestire i vari aspetti del Sociale. Tutta la struttura aziendale di Biomasse Italia e di Biomasse Crotone partecipa, secondo le proprie responsabilità e com- petenze, al raggiungimento degli obiettivi sociali, che si applicano a tutte le attività, i processi ed i progetti aziendali. La Politica Sociale fornisce il quadro di riferimento • Sviluppare politiche e procedure per ap- per stabilire e riesaminare gli obiettivi ed i traguardi plicare lo Standard SA8000; comunicare tale sociali, è disponibile per il pubblico ed è comunica- politiche e procedure in modo efficace, render- ta ad ogni figura dell’Organico aziendale tramite co- le disponibili al personale e condividerle in municazioni interne, affissioni in bacheca, messaggi modo trasparente con i clienti, i fornitori, i e-mail o in occasione di incontri e riunioni, in modo da subappaltatori e i sub-fornitori; garantirne la conoscenza e la divulgazione a tutto il • Mantenere appropriate registrazioni per personale. dimostrare la conformità e l’applicazione dello La Direzione Generale, con la collaborazione del re- Standard SA8000; sponsabile del Sistema di Gestione della Responsa- • Rendere pubblica la propria politica socia- bilità Sociale, conduce con regolarità un Riesame le, con modalità e forma efficaci per le parti di Direzione della propria politica di responsabilità interessate, e comunicare con loro, coinvol- sociale, delle altre politiche e procedure adottate per gendole nelle varie iniziative con impatto socia- applicare lo Standard e dei risultati di performance le; nell’ottica del miglioramento continuo. • Costituire un Social Performance Team (SPT) per applicare tutti gli elementi dello stan- dard SA8000, con il compito di condurre perio- dicamente valutazione dei rischi, di suggerire azioni per affrontare i rischi individuati e di monitorare efficacemente le attività nel luo- go di lavoro; • Garantire e favorire il diritto di tutte le parti interessate di presentare commenti, racco- mandazioni, segnalazioni o reclami riguar- danti il luogo di lavoro e / o non conformità allo Standard SA8000, sia tramite il rappresen- tante dei lavoratori per la SA8000, sia diretta- mente, in modo anonimo o no, accedendo ad un qualsiasi livello gerarchico aziendale; • Definire politiche e procedure per la tempestiva attuazione di azioni correttive e preventive, attribuendo adeguate risorse; • Attuare un piano di formazione per tutto il personale, per un’efficace applicazione dello Standard SA8000, in base ai risultati delle valu- tazioni dei rischi; • Applicare la necessaria diligenza per verificare la conformità allo Standard SA8000 dei pro- pri fornitori / subappaltatori, agenzie per l’im- piego private e sub-fornitori, nell’ambito della propria sfera di controllo e influenza; 9
Modello di business ed organizzativo Il termine sostenibilità sta assumendo un valore ne aziendale nel pieno rispetto del Sistema dei sempre più profondo: inizialmente la sostenibilità per Valori a cui fanno riferimento tutte le azioni strategiche un’impresa era incentrata sull’aspetto ambientale e ed operative di Biomasse Italia e Biomasse Crotone. Il sulla tutela delle risorse del pianeta, mentre ora indica principio metodologico alla base del modello di l’integrazione tra il sistema di valori tradizionali management aziendale è quello del Miglioramen- d’impresa – valori economici espressi da quantità di to Continuo di tutti i Capitali Aziendali: le Risorse produzione e di profitti – ed il sistema di valori so- Umane, la Tecnologia ed il Combustibile. A que- ciali – centralità della persona, integrità dell’ambien- sto principio si riferiscono anche le varie sezioni del te, qualità della vita – presenti contemporaneamente Sistema Integrato di Gestione Aziendale, oltre alle all’interno ed all’esterno dell’impresa. varie Funzioni aziendali di supporto al business. In questa nuova ottica Biomasse Italia e Biomasse La leva strategica per lo sviluppo sostenibile aziendale Crotone si impegnano ad individuare nuove moda- è la focalizzazione sull’Innovazione, in quanto fat- lità organizzative, ricercare ed adottare tecnologie tore determinante per la competitività. L’Innova- e strumenti a basso impatto ambientale, perseguire zione viene applicata al modello di business (basato scelte che mettano al centro la persona. sull’integrazione della filiera della biomassa), al mo- dello di management (basato sullo stile partecipati- Il Sistema Integrato di Gestione aziendale assicu- vo competitivo), al modello tecnologico (basato sul ra la convergenza delle strategie di business con principio adattativo biomassa-impianto e sull’esten- quelle di Management, di tutela dell’Ambiente, della sione delle prestazioni tecnologiche degli impianti), Sicurezza e della Salute, dei Valori Etici, dell’Innovazio- al modello di gestione delle informazioni (basato ne, della Qualità, della Privacy, del Risk Management e su tecnologie informatiche modulari e flessibili) ed al della Responsabilità Sociale. Abbiamo quindi definito modello di comunicazione (basato sull’integrazione due macroprocessi di sviluppo strategico: il pro- culturale interna ed esterna). cesso di sviluppo del business dalla Missione ai piani operativi d’azione attraverso la “Dichiarazione La Politica integrata (Qualità, Ambiente e Sicu- del management”, le linee guida funzionali, gli obiettivi rezza) prevede impegni specifici tra i quali: com- e le strategie di funzione. Il secondo processo parte prendere l’organizzazione e il suo contesto, dal sistema dei valori aziendali che si realizzano comprendere le esigenze e le aspettative delle parti attraverso le regole di gestione dei vari sistemi orga- interessate in accordo con il proprio sistema di valori, nizzativi. L’integrazione di questi due macroprocessi attraverso un processo di miglioramento continuo al assicura la massima focalizzazione sul business nel quale partecipi ogni persona che lavori per l’azienda, pieno rispetto della sostenibilità sociale ed ambientale promuovere l’utilizzo dell’approccio per processi delle due Aziende nel proprio territorio. e del risk – based thinking, rispettare gli obblighi di conformità, promuovere attività di informazione, Tutte le Politiche prevedono l’impegno di soddisfare sensibilizzazione e formazione, coinvolgendo tutte le attese di azionisti, dipendenti e territorio in ac- le parti interessate. cordo con gli obiettivi strategici ed il sistema di valori, attraverso un processo di miglioramento continuo. Nella convinzione che il successo può derivare dall’at- tuazione e dall’aggiornamento sistematico di un com- Il modello di management intende sviluppare in pleto ed efficace Sistema di Gestione, già proget- modo strutturato ed a tutti i livelli decisionali la Missio- tato per migliorare con continuità le prestazioni Modello organizzativo di management 10
tenendo conto delle esigenze di tutte le Parti Interes- Il Sistema di Security è volto ad individuare, ana- sate, e nel cammino di sviluppo dei loro Sistemi di lizzare e gestire le minacce e gli illeciti in grado Gestione, Biomasse Italia e Biomasse Crotone hanno di ledere i fattori chiave del successo, della capacità già conseguito l’obiettivo della completa integrazione competitiva e di generazione del valore aziendale. Le dei tre principali sistemi di gestione Qualità, Am- attività di Security sono interfunzionali e di suppor- biente e Salute e Sicurezza. Inoltre a Marzo 2017 si to a tutti i processi aziendali al fine di mantenere sul è ottenuto esito positivo a conclusione dell’audit di mercato la competitività aziendale. Tutte le attività di rinnovo della certificazione del Sistema di Gestione Security avvengono nel pieno rispetto delle leggi e Integrato già in essere in Biomasse Italia e Biomas- delle normative esistenti, della dignità umana e se Crotone, nonché di transazione alle nuove nor- della privacy, nel quadro della responsabilità sociale, me ISO 9001 e 14001 versione 2015, audit effettua- in completa collaborazione con le Autorità e le Forze to dall’Ente di certificazione internazionale Certiquality. dell’Ordine, in modo tale da tutelare e promuovere il successo, il buon nome e l’immagine aziendale. L’o- Le due aziende hanno dimostrato che, biettivo è quello di impiantare e rendere effettivo un nella strategia della gestione integrata, il sistema di sicurezza atto a scoraggiare le fonti di percorso intrapreso è quello giusto an- minaccia professionali, ridurre significativamente che in riferimento alle pertinenti norme le probabilità e le conseguenze di eventi negativi europee ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS di origine intenzionale, agevolare l’operato delle Forze 18001. Nella valutazione complessiva dell’Ordine e degli organi preposti nelle fasi investigati- sulla conformità ed efficacia dei Siste- ve, di controllo, di intervento e di emergenza. mi di gestione di entrambe le Società, gli auditors hanno evidenziato come giudizio com- In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. plessivo che “Il sistema di gestione integrato sulle 196/2003, Biomasse Italia e Biomasse Crotone norme ISO 9001:2015, ISO 14001:2015 e BS OHSAS hanno provveduto a dotarsi di un Sistema di Privacy 18001:2007 si conferma essere adeguato alle norme e di un’organizzazione che rispondessero ai requisiti di riferimento e puntualmente implementato dall’orga- di legge, nonché a svolgere tutte le azioni necessa- nizzazione. Sono stati definiti e perseguiti obiettivi di rie per adeguare l’ambiente di lavoro ai requisiti miglioramento, adeguati al contesto dell’organizza- minimi di sicurezza previsti dal D.Lgs. 196/2003. zione e ai principi richiamati nella politica aziendale.” L’attenzione è stata canalizzata sulla formazione del A conclusione dell’audit non sono state rilevate non- personale coinvolto, sull’adeguamento procedurale conformità maggiori, ma solo raccomandazioni che, per la preservazione dei dati a carattere informa- come è ormai prassi aziendale, saranno accolte come tico, sull’adeguamento della sicurezza informatica spunti di ottimizzazione ed evoluzione e gestite e del controllo degli accessi agli stabilimenti per la nell’ambito di altrettante “proposte” e “piani di mi- salvaguardia e la tutela delle informazioni oggetto di in- glioramento”, nell’ottica del miglioramento continuo teresse. Secondo la legge indicata, le attività aziendali e che notoriamente scaturiscono dalla tendenza azien- sono improntate ai principi di correttezza, liceità, dale ad obiettivi sempre più elevati. trasparenza e tutela della riservatezza e dei diritti sia dei dipendenti che dei fornitori. Per garantire la correttezza e la trasparenza delle loro attività, Biomasse Italia e Biomasse Crotone cer- tificano il bilancio economico (con revisori di livello internazionale), il Sistema di Gestione della Qualità (secondo la norma ISO 9001), il Sistema Ambienta- le (secondo la norma ISO 14001), il Sistema della Sicurezza (secondo la norma OHSAS 18001) ed il Sistema della Responsabilità Sociale (secondo lo standard SA8000), hanno adeguato la propria orga- nizzazione in accordo con la Legge n. 231, anche isti- tuendo un Organismo di Vigilanza, e si avvalgono costantemente di consulenti specialistici. Modifiche significative nel 2017 Il 15 dicembre 2017 EP New Energy Italia S.r.l. importante operatore in Italia nel settore della (società appartenente al 100% al gruppo EPH) ha produzione di energia elettrica rinnovabile da acquisito il 100% del capitale sociale di Biomasse Ita- biomasse solide. L’acquisizione conferma la voca- lia e Biomasse Crotone dai precedenti soci api nòva zione del gruppo a perseguire l’obiettivo di accom- energia e Bioenergie. pagnare la transizione energetica in corso a aumen- tare la quota di produzione sostenibile di energia. In seguito all’acquisizione di Biomasse Italia e Bio- masse Crotone, il gruppo EPH è diventato il più Assetto societario Il capitale sociale, sottoscritto ed interamente versa- to, è pari ad € 1.848.300, nel caso di Biomasse Italia, e ad € 1.181.700, nel caso di Biomasse Crotone; le quote azionarie sono possedute al 100% da EP New Energy Italia S.r.l. 11
EPH è un gruppo energetico europeo di primo piano Il gruppo EPH opera in settori essenziali per lo svi- che possiede e gestisce attività in Repubblica Ceca, luppo delle comunità e delle aree in cui è presente o Slovacchia, Germania, Italia, Regno Unito, Polonia che beneficiano dei suoi prodotti e servizi energetici. e Ungheria. EPH è un’utility verticalmente integrata, Di conseguenza, EPH attribuisce grande importanza attiva lungo tutta la catena del valore, dai sistemi ef- alla gestione dei rischi ambientali, consapevole che ficienti di cogenerazione alla produzione di energia solo un’attenta ed efficiente gestione di queste risor- elettrica (con una capacità installata netta di circa 24 se consentirà al gruppo di continuare GW), dal trasporto e dallo stoccaggio del gas natu- a gestire le proprie attività anche in rale alla distribuzione dell’energia elettrica e del gas. futuro. Il rispetto di tutte le normative e dei più elevati standard ambientali e EPH è il sesto produttore di elettricità in Europa con di sicurezza viene costantemente as- oltre 100 TWh generati nel 2017 è impiega comples- sicurato in tutte le attività del gruppo. sivamente quasi 25.000 persone. Corporate Governance La struttura di governance di Biomasse Italia e di Le due Aziende sono operativamente organizzate Biomasse Crotone è rappresentata dall’Assemblea con tre livelli decisionali: degli Azionisti e dal Consiglio d’Amministrazione, con le deleghe assegnate al Presidente, all’Ammini- • il Consiglio di Amministrazione, che opera stratore Delegato ed al Direttore Generale. regolarmente attraverso il Presidente del Con- siglio di Amministrazione e l’Amministratore De- L’Assemblea degli Azionisti, presieduta dal Presi- legato; dente del Consiglio di Amministrazione, può essere • il Comitato Investimenti, il Comitato Esecu- convocata in via ordinaria o straordinaria a secon- tivo ed il Comitato Acquisti, che coinvolgono, da delle decisioni che deve assumere. L’assemblea a parte consiglieri aziendali e responsabili ope- ordinaria approva il bilancio, nomina e revoca gli rativi di Biomasse Italia e Biomasse Crotone, amministratori, nomina i sindaci ed il presidente del anche rappresentanti di altre società del gruppo collegio sindacale, nonché il soggetto al quale è de- EPH, in modo da permettere un’efficiente inte- mandato il controllo contabile. L’assemblea straordi- grazione e sinergia con le società affiliate; naria delibera sulle modificazioni dello statuto. • la gestione operativa locale, di responsabili- Il Consiglio di Amministrazione valuta l’adegua- tà del Direttore Generale, che avviene attraver- tezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e so un Comitato di Risorse che comprende contabile, esamina i piani strategici, industriali e fi- i detentori delle principali leve di business, un nanziari, valuta, sulla base della relazione degli orga- Comitato di Gestione Progetti e Modifiche ni delegati, il generale andamento della gestione. Il ed un Comitato di Salute, Sicurezza e Am- Consiglio di Amministrazione è composto da 4 mem- biente. bri e nomina fra i suoi membri un Presidente ed un Amministratore Delegato. Al Collegio Sindacale composto da 3 membri com- pete la vigilanza prevista dal codice civile e dalle altre specifiche norme di legge in materia. Riconoscimenti Grazie agli sforzi fatti per realizzare un sistema orga- so l’Eccellenza, dotandosi di un’impostazione siste- nizzativo integrato di gestione e utilizzando il me- matica e pianificata per la gestione di tutti gli aspetti todo “TQM.Qualinet” (proprietà della società Siste- aziendali; supportare la crescita dell’Organizza- mika), nel 2017 Biomasse Italia e Biomasse Crotone zione attraverso una maggiore capacità di orientare, hanno superato con successo: operare e decidere; accrescere il sostegno e l’ap- provazione della collettività per il consolidamento • l’audit di rinnovo della certificazione del Siste- di Biomasse Italia e Biomasse Crotone nel territorio. ma di Gestione Integrato: Qualità (secondo le richieste dello standard ISO 9001), Ambiente Invece i benefici riscontrati sono: miglioramento (secondo le richieste dello standard ISO 14001) dell’efficienza ed efficacia organizzativa attraver- e Salute e Sicurezza (secondo le richieste dello so pianificazione, controllo e gestione di ogni com- standard OHSAS 18001), nonché di transazio- portamento; maggiore coinvolgimento e stimolo ne alle nuove norme ISO 9001 e 14001 ver- alla partecipazione del personale e condivisione sione 2015, audit effettuato dall’Ente di certifica- di obiettivi, decisioni e risultati; velocità nel con- zione internazionale Certiquality; seguire obiettivi prefissati e nel definirne sempre di nuovi, concretizzando accelerazione e non solo velo- • 2 audit di sorveglianza della certificazione del cità costante nella crescita aziendale. Sistema di Responsabilità Sociale conforme alla norma SA8000 effettuati dall’Ente di certifi- Come riconoscimento dell’impegno continuo delle no- cazione CISE. Durante l’audit di gennaio 2017 è stre aziende nel promuovere la legalità ed i principi stato effettuato il passaggio alla nuova versio- etici al fine di elevare la sicurezza e la concorrenzialità ne della norma SA8000 del 2014. nelle attività economiche, nel 2017 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha rinnovato il Ra- Le principali motivazioni che spingono Biomasse ting di Legalità a Biomasse Italia (con il punteggio Italia e Biomasse Crotone alle certificazioni sono la ) ed a Biomasse Crotone (con il punteggio di necessità di far evolvere il “Sistema Azienda” ver- ++). 12
CAPITALE ECONOMICO Capitale economico in Calabria Il capitale economico include non solo gli asset Spesa in R&S delle imprese (%) (credito, investimenti, reddito, macchinari, costruzio- ni, infrastrutture, ecc.) necessari a produrre beni e 1 servizi, ma anche il valore della produzione stes- 1 sa e la capacità intrinseca del territorio di inno- 1 vare e competere nel sistema economico in cui è Calabria 1 inserito. Ob. Convergenza 0 Italia La crescita del capitale economico del territorio 0 Mezzogiorno calabrese è rallentata negli ultimi anni, in contra- 0 Target sto con l’aumento significativo degli anni precedenti. 0 Lineare (Calabria) Questo è dovuto agli effetti della crisi economica, 0 che ha avuto ripercussioni non solo in Calabria, ma anche in Italia e nelle altre regioni dell’Obiettivo Con- vergenza. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) calabro ha subito Per quanto concerne il sistema imprenditoriale ca- una riduzione dello 0,45% dal 2007 al 2012, rispet- labro, da sempre caratterizzato da bassa densità e to alla crescita del 14,5% che aveva caratterizzato i bassa produttività, negli ultimi cinque anni si è ri- cinque anni precedenti. Tuttavia questa riduzione è dotto il numero di imprese iscritte annualmente inferiore rispetto alla diminuzione media del PIL delle al registro delle imprese del 20,5%, rispetto al regioni di convergenza (-2%): la Calabria ha quindi totale. subito gli effetti della crisi globale, ma ha evidenziato una maggiore adattabilità rispetto a sistemi econo- Al contrario, la capacità innovativa (misurata dalla mici affini. spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo), pur rimanendo ancora bassa in termini assoluti (0,5% del Questo dato è rafforzato anche dall’andamento PIL) e molto lontana dal target fissato a livello comu- dell’intensità di accumulazione del capitale (mi- nitario del 3%, evidenzia un trend positivo in cre- surata dagli investimenti fissi lordi in percentuale del PIL), che si è ridotta solo del 2,6% rispetto alla riduzione del 12,4% della media nazionale e del 18,4% per le regioni di convergenza. 13
scita del 5,3% contro una riduzione per le regioni convergenza del 2%. Ma prendendo in considerazio- ne le spese in ricerca e sviluppo delle sole imprese private si osserva un netto ritardo della Calabria che L’aumento del traffico aereo incide sulla capacità di non ha centrato l’obiettivo per il 2010 e risulta ancor attrarre consumi turistici, un fattore determinante per più lontana dall’obiettivo del 2013 fissato allo 0,4% il rilancio e lo sviluppo delle regioni Convergenza: dal del PIL. Quest’ultimo obiettivo rappresenta uno degli 2007 al 2012 si è verificato un aumento del nume- indicatori target per le regioni di Convergenza. ro di giornate di presenza di italiani e stranieri negli esercizi ricettivi (per abitante), crescita in linea con il Si è inoltre consolidata l’offerta di servizi ero- trend riscontrato in altre regioni (+7/8%), ma ancora gati da privati nel settore terziario: il numero di lontano dal valore nazionale. unità di lavoro nel settore delle “Attività immobiliari e imprenditoriali” sul totale delle unità di lavoro dei Nonostante la crescita del flusso di turisti, l’offerta servizi destinabili alla vendita è aumentato più della culturale resta bassa, sia in confronto alle altre media, mostrando un aumento della capacità di svi- regioni del Sud, sia rispetto alla media nazionale, e luppo dei servizi alle imprese. negli ultimi anni registra un’ulteriore diminuzione dei visitatori paganti rispetto a quelli non paganti per l’in- Per quanto riguarda l’apertura dei mercati, le espor- gresso ad istituti di antichità e di arte. tazioni risentono dello scarso vantaggio com- petitivo del sistema economico calabrese: nel Questo ritardo influenza necessariamente anche uno 2012 il loro valore è pari all’1,1% del PIL, ben al di degli indicatori target per le Regioni di Convergenza, sotto dei valori medi nazionali (25% del PIL) e di dato dalle presenze turistiche nei mesi non estivi: la quello delle regioni di Convergenza (11%). Al contra- Calabria, pur con un trend leggermente crescente, rio, il valore delle importazioni di merci in percentuale non ha raggiunto il target fissato per il 2010 a 1,1 e, del PIL è più alto rispetto a quello delle esportazioni; basandosi su una proiezione lineare della serie sto- ma nonostante questo, negli ultimi 5 anni la Calabria rica, non raggiungerà il valore di 1,4 stabilito per il è l’unica tra le regioni dell’Obiettivo Convergenza a 2013. registrare una diminuzione delle importazioni. Nel grafico a stella seguente sono rappresentati i va- lori relativi al 2012 e al 2007 del capitale economico Presenze turistiche per abitante nei mesi invernali calabro in confronto a sistemi economici affini. Dal grafico si evince la brusca frenata della crescita 3 del capitale economico della Calabria, in linea 3 con quanto avvenuto in Italia e nelle altre Regioni di Convergenza, pur in presenza di alcuni trend econo- mici positivi (come la crescita di presenze turistiche numero di turisti 2 Calabria Ob. Convergenza nei mesi non estivi e la maggiore interconnessione 2 Italia con le altre ragioni). Mezzogiorno 1 Target Capitale economico Lineare (Calabria) 1 Calabria 150 0 140 130 120 Reg. Ob. Italia 110 CONV 100 90 2002 Per quanto riguarda il sistema trasporti, sia il traffi- 80 70 2007 co merci via mare che il traffico aereo dei passeggeri 2012 mostrano aumenti significativi, rispettivamente del 24% e 48%: negli ultimi anni si è infatti verificata Mezzogiorno Reg. non Ob.1 una crescente integrazione della regione sia nelle reti commerciali marittime che nelle rotte aeree. Regioni Ob. 1 14
Capitale economico aziendale • Il valore aggiunto La produzione e distribuzione del valore ag- territorio, con riferimento agli interlocutori (portatori giunto rappresenta il principale tramite di relazione di interesse) che partecipano alla sua distribuzione. con il bilancio di esercizio e rende evidente l’ef- fetto economico (o economicamente esprimibile) che Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto l’attività aziendale ha prodotto sulle principali catego- economico in modo da evidenziare la produzione e rie di portatori di interesse. la successiva distribuzione del valore aggiunto ai por- tatori di interesse di riferimento. Dall’indicazione del Valore Aggiunto si è in grado di va- lutare l’aumento di ricchezza realizzato dall’Azienda Il Valore Aggiunto si calcola come differenza tra il attraverso la propria attività a vantaggio dell’intero valore della produzione ed i costi per l’acquisi- zione di beni e servizi. Esercizio Esercizio Esercizio 2015 2016 2017 116.990 109.930 132.867 - 70.553 - 70.500 - 74.288 46.437 39.430 58.579 99 81 67 46.536 39.511 58.646 - 9.649 - 6.867 - 6.995 36.887 32.644 51.651 * I dati sono forniti secondo il bilancio riclassificato a seguito della riforma contabile. In particolare la Riforma Contabile, in vigore dal 1 gennaio 2016 e in attuazione della direttiva europea 2013/34 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.Lgs n.139/15, ha eliminato la classe E del conto economico relativa alle voci di ricavi/costi straordinari. Conseguentemente le voci incluse antecedentemente in tali righe sono state riclassificate per natura nelle righe più idonee. Alcuni degli indicatori economici sono stati influenzati nel • come conseguenza, le varie configurazioni periodo 2015-2017 da fattori interni legati alla maggiore del Valore Aggiunto (Caratteristico Lordo, Glo- produttività e da fattori esterni relativi al mercato dell’ener- bale Lordo e Globale Netto) hanno subito au- gia e degli incentivi GRIN ex-CV. menti rispetto al 2016 tra 48% e 58%. In merito alla creazione del Valore Aggiunto nel 2017 si rileva che: • il valore della produzione è maggiore a quelli re- gistrati nel 2015 e nel 2016; l’aumento rispetto agli anni precedenti è da attribuire alla maggiore tariffa di vendita energia e ad una maggiore remunerazione per MWh di incentivo GRIN ex CV erogato dal GSE; • i costi intermedi maggiori a quelli del passato, sono da attribuire principalmente ai maggiori acqui- sti di materie prime confluiti nelle scorte di fine anno; 15
In merito alla distribuzione del Valore Aggiunto nel • ai finanziatori vengono destinati circa 4 milio- 2017 si rileva che: ni di euro, in correlazione ai nuovi contratti di finanziamento sottoscritti nel 2016; • al personale, protagonista nel raggiungimento dei risultati, sono destinati quasi 6,9 milioni di • ai soci sono stati destinati quasi 13 milioni di euro; euro, a titolo di remunerazione del capitale di rischio. • sotto forma di imposte dirette, per un am- montare complessivo di circa 11 milioni di • la remunerazione dell’azienda è stata po- euro, c’è la distribuzione di risorse a Stato, sitiva, grazie al maggiore valore della produ- enti ed istituzioni, in aumento di 51% rispetto al zione realizzato. 2016 per effetto del maggiore reddito d’eserci- zio conseguito; Distribuzione del valore aggiunto Esercizio 2015 Esercizio 2016 Esercizio 2017 in 000 € A REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 4.646 4.877 6.887 Personale non dipendente Personale dipendente a) Remunerazioni dirette b) Remunerazioni indirette B PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 9.217 7.288 11.030 Remunerazione per gli oneri tributari C CAPITALE DI CREDITO 7.482 10.475 4.055 Remunerazione per gli oneri finanziari D REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI RISCHIO 0 15.678 12.937 Dividendi distribuiti E REMUNERAZIONE DELL'AZIENDA 15.454 -5.006 15.086 Variazioni riserve F LIBERALITA’ ESTERNE, COMUNICAZIONE E IMMAGINE 11 29 34 VALORE AGGIUNTO GLOBALE 50.029 G 36.810 33.341 A LORDO RECUPERO FISCALE Recupero fiscalità anticipata-differita 77 -697 1.622 H VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 36.887 32.644 51.651 3% 3% Distribuzione del valore aggiunto globale netto 13% 13% 29% 29% Remunerazione Remunerazione deldel Personale Personale Remunerazione Remunerazione del Capitaledel Capitale di Rischio di Rischio Pubblica Amministrazione Remunerazione dell’Azienda Pubblica Amministrazione Remunerazione dell’Azienda 21% 21% Capitale di Credito Recupero Fiscalità Anticipata-Differita Capitale di Credito Recupero Fiscalità Anticipata-Differita 25% 8% 25% 8% • Indicatori di performance economica Nel 2017 le due Aziende hanno continuato il proces- La percentuale delle ceneri prodotte risulta in legge- so di informazione agli stakeholders interessati sui ro aumento rispetto all’anno 2016 ma si attesta co- principali indicatori di performance economica munque su valori in calo rispetto agli esercizi pre- che sono calcolati e comunicati mensilmente, con- cedenti; la riduzione dell’ultimo biennio è dovuta alle frontandoli con gli obiettivi fissati per il periodo con- migliori gestione, tecnologia e qualità del combustibile siderato. impiegato nella produzione, nonché al nuovo sistema di scarico delle ceneri pesanti e leggere implementato 2015 2016 2017 a Crotone. Il calo si verifica anche per i valori assoluti 7.567 8.143 8.095 delle quantità di ceneri di Crotone, mentre a Strongoli 86% 93% 92% la quantità di ceneri è aumentata, in virtù dell’incre- mento dell’utilizzo della biomassa legnosa locale via 75 76 76 camion e di provenienza italiana via nave nel mix di 102% 103% 102% consumo. 563 613 606 2,98 3,02 3,03 ANDAMENTO CENERI CONFERITE - ANNI 2015 - 2017 [ t ] 3% 2,5% 2,6% 25.000 20.000 Nel 2017 quasi tutti gli indicatori hanno registra- to piccole diminuzioni (peggioramenti) o comun- 15.000 que in linea con le prestazioni del precedente Crotone esercizio (vedasi potenza delle centrali). In partico- Strongoli 10.000 lare la riduzione degli indicatori ore di funzionamento, Totale disponibilità delle centrali, efficienza della produzione 5.000 ed energia elettrica ceduta è dovuta principalmente al maggiore periodo di fermo impianti per le manu- 0 tenzioni programmate ed alle maggiori fermate 2015 2016 2017 accidentali registrate nell’anno 2017. 16
• Investimenti • Ricadute economiche sul territorio I progetti di Biomasse Italia e Biomasse Crotone ed Le ricadute economiche sul territorio nel 2017 i relativi investimenti del 2017 sono stati incentra- consistono in forniture di beni e servizi erogati da im- ti sull’incremento dell’efficienza energetica con prese locali per decine di Milioni di euro, stipendi l’innalzamento della temperatura del vapore surriscal- per il personale della Regione Calabria e tasse locali. dato delle caldaie di Strongoli e con l’installazione di un sistema di aria “terziaria” per migliorare la combu- stione delle caldaie di Crotone e sul miglioramento Ricadute economiche nel 2017 (000 €) delle prestazioni ambientali e di sicurezza sul Resto della Resto della TOTALE Crotone lavoro mediante l’installazione di nuove maniche e Strongoli Provincia Regione REGIONE di Crotone Calabria CALABRIA filtranti ad altissima efficienza nel sistema di abbat- timento polveri delle caldaie di Strongoli. L’impegno Fornitori 6.531 3.684 30.621 40.836 complessivo per le due centrali è stato di circa 950 Dipendenti 1.966 387 456 2.809 mila euro. Tasse Locali 428 - - 428 I vari progetti del 2017 sono stati discussi nelle 3 riu- TOTALE 8.925 4.071 31.077 44.073 nioni congiunte del Comitato Gestione Progetti Modifiche (CGPM), strumento metodologico che è apparso sin dall’inizio “sentito” da tutta l’organizza- zione, la quale partecipa in modo interattivo, consen- Allo stesso tempo Biomasse Italia e Biomasse tendo un’appropriata definizione dei contenuti e dei Crotone stimolano lo sviluppo delle attività por- cammini procedurali dei singoli progetti. Il Comitato tuali e delle relative infrastrutture e gli investimenti si riunisce periodicamente con lo scopo di: analizza- dei fornitori. re le problematiche segnalate, attivare eventuali Nel 2017 le due aziende hanno dato il loro contributo progetti o modifiche, scegliere la soluzione pro- al mantenimento dei porti di Crotone e Corigliano gettuale ritenuta migliore ed autorizzarne l’attuazione Calabro come piattaforme logistiche dei traspor- nel rispetto dei tempi e dei costi individuati; seguire ti combinati terra-mare a servizio del contesto eco- la realizzazione attraverso l’analisi degli stati d’avan- nomico locale, valorizzando i due nodi portuali come zamento periodici, nonché di condividere i risultati nuove centralità territoriali integrate con il contesto della verifica d’efficacia. dei valori ambientali, paesaggistici e insediativi che La costituzione del Comitato di Gestione Progetti e connotano lo spazio in cui si inseriscono. Sono state Modifiche, oltre a cogliere un requisito dei Sistemi di movimentate circa 346.000 tonnellate di biomassa Gestione, ha permesso di dare concretezza alle inizia- (105.000 tonnellate circa presso Corigliano Calabro tive di miglioramento individuate nel Comitato di Salu- e 241.000 tonnellate circa presso Crotone), facendo te, Sicurezza e Ambiente. arrivare 6 navi di media stazza (>5.000 t) e 76 navi di piccola stazza (
Stima posti di lavoro generati sul territorio dalle attività aziendali 1100 L’aumento dell’occupazione indotta sul territorio nel 1000 2017 è dovuto alla maggiore quantità di materia prima 983 arrivata e movimentata, generando Biomasse Italia e 900 888 Biomasse Crotone in totale quasi 1.000 posti di la- 800 voro in aziende di manutenzione, imprese boschive, 788 700 personale portuale, cooperative di trasportatori, logi- stica di movimentazione e società di vari servizi. 600 500 400 2015 2016 2017 Anno Analisi territoriale comparativa Mettendo in relazione gli indicatori di bilancio e della distribuzione del valore aggiunto di Biomasse Italia e Biomasse Crotone con i dati a livello regionale emerge che: • l’incidenza relativa del valore aggiunto glo- di elettricità hanno contribuito all’aumento del bale netto prodotto dalle nostre imprese sul traffico marittimo delle merci e della movi- prodotto interno lordo della regione è positiva, mentazione dei porti; soprattutto considerato che quest’ultimo si è no- tevolmente ridotto nell’ultimo periodo; • la promozione di filiera corta, che avviene tra- mite l’acquisto diretto da fornitori locali, contribu- • i necessari arrivi via nave di materie prime non isce alla crescita dell’agricoltura e dell’economia disponibili sul mercato locale per la produzione locale. 1. Valore aggiunto prodotto 1. Prodotto interno lordo regionale 2. Traffico portuale indotto per fornitura 2. Attività portuale (indice del traffico delle merci in navigazione di cabotaggio) 3. Promozione filiera corta e intese di filiera 3. Tasso di crescita dell’agricoltura 14 18
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