Mai più così! - Confartigianato ...

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Mai più così! - Confartigianato ...
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                                                                                                          POLITICA ARTIGIANA
                                                                                                           PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO

                                                                                                                01|2022
periodico dell’Associazione Artigiani Venezia - anno XXXV - n.01/2022 - spedizione in A.P. -70% - DCI VE

                                                                                                                        Mai più così!                             UN ANNO SENZA ACQUE ALTE

                                                                                                                                                   ARTIGIANI A PALAZZO: UN GRADITO RITORNO!

                                                                                                                                                   OLTRE IL COVID. IL DIGITALE SI TINGE DI ROSA
Mai più così! - Confartigianato ...
ISCRITTO ALL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

ABILITATO ALL’ATTIVITA’ DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA

AI SENSI DEL D.LGS. 81/08

INDAGINI DOCUMENTALI PRESSO ARCHIVI COMUNALI E CATASTALI

RILIEVO METRICO E MATERICO CON RESTITUZIONE GRAFICA

PROGETTAZIONE

RESTAURO

ARREDO

DIREZIONE LAVORI – CONTABILITA’ – VERIFICA MISURE

TABELLE MILLESIMALI

STIME IMMOBILIARI

PERIZIE

COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE

COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE D’ESECUZIONE

          ORDINE ARCHITETTI VENEZIA 2478 – GRL NTN 68H17 L736Y / 03069540270
Mai più così! - Confartigianato ...
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                                              POLITICA ARTIGIANA
editoriale

01|2022

   E SE VENEZIA RESTA SOLA?

   Ci siamo. Tra qualche mese Venezia sfonderà il tet-          che Venezia non è un centro storico e questo per
   to, anzi il baratro dei 50 mila abitanti. E’ una soglia      il semplice fatto che non ha una città attorno. Ve-
   certo psicologica, ma anche pratica, sociologica, ur-        nezia è condannata a essere una città, in più senza
   banistica ed economica importante. Tecnicamente              una periferia che possa svilupparsi facendo perno
   tra i 10 mila e i 50 mila abitanti la denominazione          sul centro urbano prevalente, come negli altri casi
   corretta non è più “città”, bensì “centro urbano”. In        che abbiamo visto. Quindi Venezia non è destinata
   pratica qualche cosa di più di paese e qualche cosa          a diventare come gli altri centri storici delle città nor-
   di meno di cittadina. Certo che a girarsi indietro chia-     mali. E’ destinata a diventare una grande Civita di
   mare Venezia “quasi cittadina” fa un po’ sorridere,          Bagnoregio acquatica, certo più grande, più bella e
   se si pensa che questa città è stata una potenza             più visitata, e con la gente che vive altrove. Venezia
   commerciale e politica mentre oggi è poco più di             poi non perde solo abitanti, perde anche centinaia
   un bazaar a cielo aperto. Dal 2008, anno di nasci-           di attività economiche, soprattutto quelle di pregio
   ta del contatore di abitanti più famoso al mondo,            e non solo nell’artigianato, ma anche nel direzionale
   quello della farmacia di Campo San Bortolomeo, di            e nel finanziario, per esempio. Quindi non sarà mai
   cose ne sono successe, di giunte comunali ne sono            detto abbastanza che serve da subito una vera “po-
   passate e di politici di vario calibro e colore anche.       litica” della casa. Cioè una strategia di largo respiro,
   Eppure non si è mai invertito il trend che ha investito      non solo il restauro di due o tre appartamenti. Bi-
   Venezia fino dal ’51, anno del massimo picco abita-          sogna capire che se non si punta fortemente sulla
   tivo, fino ad oggi. Da quando abbiamo cominciato a           residenzialità, in particolare del ceto medio, questo
   chiamare Venezia con lo sfigatissimo nome di “cen-           trend in atto non si fermerà mai e certamente non si
   tro storico” (ora la chiamano perfino “città antica”!),      invertirà. Poi verranno artigiani e commercianti. Ma
   lei non ha potuto fare altro se non uniformarsi a tutti      prima di tutto bisogna rifare una città. Politica abi-
   i centri storici, appunto. E infatti, il centro storico di   tativa significa concentrare gli sforzi in modo strate-
   Bologna, per esempio, ha 50mila abitanti; quello di          gico e straordinario. Partire da un’analisi accurata e
   Milano ne ha 80mila, ma è Milano! Il centro storico di       precisa del Patrimonio abitativo di Comune e ATER,
   Firenze ne ha 48mila; il Marais considerato a torto o        ma anche di tutti gli altri Enti; capire i costi e metterli
   a ragione il centro storico di Parigi ne ha 40mila. E,       a bilancio per il restauro e il risanamento di tutti gli
   tanto per sorridere, in fondo anche la City di Londra        immobili disponibili; intervenire sui cambi d’uso che
   ne ha meno di 10mila. Certo, peccato che in questi           privilegiano la residenza; farsi carico di un’energica
   casi attorno ci sia una città vera e propria mentre          azione politica per il ripristino dei fondi in contro inte-
   nel caso di Venezia c’è Mestre. Il fenomeno dello            resse e in conto capitale previsti dalla legge speciale;
   svuotamento dei centri storici è ampio e articolato e        riprendere gli interventi pubblici in materia di residen-
   comune a tutte le metropoli e certamente a tutte le          zialità. E poi mettere in piedi un’azione politica di ca-
   città d’arte. Certo, spero che nessuno abbia voglia          libro nazionale che ponga al centro i Centri Storici e
   oggi di tornare ai bei tempi andati, quando nel ’51 i        le città d’arte e che punti a sgravi sulla residenza e a
   residenti erano sì 175 mila, ma quando anche la cit-         forme di incentivazione concreta e reale per coppie
   tà era malsana e maleodorante (non che oggi certe            di giovani e ceto medio. Di tutto questo non mi sem-
   zone siano meglio, dirà qualcuno) e quando la gente          bra di vedere traccia non solo negli atti concreti. Ma
   faceva i propri bisogni nelle calli e i bagni erano una      nemmeno nella cultura che permea e ha permeato
   comodità eccezionale, comunque sempre promi-                 almeno le ultime tre amministrazioni. Il tempo perso
   scui sulle scale e sui pianerottoli. Così come l’acqua       è tanto. Ritrovarlo sarà difficile.
   corrente. La miseria era diffusa, come le malattie da
   umidità e non solo. Condizioni oggi impensabili. Però                                        il direttore responsabile
   ci sono alcuni fatti inoppugnabili. Intanto il primo è                                           Gianni De Checchi
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indice
                                                                         Anno XXXV - n.1/2022
                                                                         Iscr. Trib. n.877
                                                                         del 12.12.1986
                                                                         Periodico dell’Associazione
                                                                         Artigiani Venezia
                                                                         Confartigianato

                                                                         sede centrale
                                                                         Venezia
                                                                         Castello S.Lio 5653/4
                                                                         tel. 041 5299211

                                                                         Cavallino-Treporti
                                                                         via Fausta 69/a
                                                                         tel. 041 530 0837

                                                                         Lido
                                                                         via S. Gallo 43
                                                                         tel. 041 529 9280
 3 editoriale                                                            Murano
                                                                         Campo San Bernardo 1
                                                                         tel. 041 529 9281
   VENEZIA CHE CAMBIA
 5 Un anno senza acque alte                                              Burano
                                                                         via San Mauro 58
                                                                         tel. 041 527 2264
   EVENTI                                                                Pellestrina
10 Artigiani a Palazzo: un gradito ritorno!                              San Pietro in Volta 110/b
                                                                         tel. 041 527 3057

                                                                                                                   PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                     POLITICA ARTIGIANA
   APPROFONDIMENTI                                                       __________________

15 Oltre il covid. Il digitale si tinge di rosa                          direttore responsabile
                                                                         Gianni De Checchi

     STORIE                                                              vice direttore
18   Hospitality Team, progetto da 10 e lode!                            Claudia Meschini

24   Gianni De Martin, Il Signore dei Colori                             testi a cura di
                                                                         Claudia Meschini
26   Ben tornato Ali!
28   Luciana Boccardi, una storia di amicizia                            foto di
                                                                         archivio Confartigianato Ve
30   A chi darò le mie cornici?                                          archivio Tostapane Studio
                                                                         Gianmarco Maggiolini

   NORMATIVE                                                             __________________
20 Tatuaggi: colorati e sicuri!
                                                                         direzione, redazione
22 Legge di Bilancio 2022: recepite nostre indicazioni per rafforzarla   e amministrazione
                                                                         Castello S.Lio 5653/4
                                                                         Venezia
   NEWS
                                                                         progetto grafico
27 Usata, la nuova libreria di Rizzardi, Moretti e Biz                   e impaginazione
                                                                         Fabrizio Berger
                                                                         www.tostapane.biz
   CATEGORIE
31 Impiantisti: corso FER per le energie rinnovabili                     impianti e stampa
                                                                         L’Artegrafica
                                                                         www.lartegrafica.com
   IN RICORDO DI
                                                                         __________________
32 La scomparsa del “Principe del legno”
                                                                         in copertina
                                                                         foto di
33 LEGGENDO                                                              Igor Serdyukov
Mai più così! - Confartigianato ...
UN ANNO SENZA ACQUE ALTE
                            Il Mose è stato progettato per reggere maree
                            fino ai tre metri e pertanto sarà utile ancora
VENEZIA CHE CAMBIA

                            per molti anni
                            __________________________________________

                            Il Mose di Venezia (Modulo Sperimentale       la città la pulizia delle strade è più sem-
                            Elettromeccanico), dopo oltre trent’anni,     plice, visto che alghe e altra sporcizia
                            da quando per la prima volta venne pre-       depositata dalla marea che si ritira non
                            sentato dal Consorzio Venezia Nuova,          è più un problema all’ordine del giorno
                            finalmente è entrato in funzione, anche       del periodo autunno/inverno. Per quan-

                                                                                                                        POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
                            se quest’opera di ingegneria idraulica,       to riguarda invece il posizionamento
                            tesa a difendere la città dall’acqua alta,    delle passerelle nei percorsi stabiliti dal
                            sarà completata solo a settembre 2023.        Comune il nostro lavoro continua come
                            Sicuramente una notizia positiva, anche       prima e non è cambiato rispetto al pe-
                            dal punto di vista della pulizia della cit-   riodo pre Mose. Difatti ogni qual volta il
                            tà, come spiega Riccardo Seccarello,          Comune ci allerta con una previsione di
                            responsabile ufficio stampa di Veritas.       alta marea, Veritas posiziona le passe-
 qui sotto                  “ovviamente da quando il Mose è in fun-       relle, a prescindere dal supposto innal-
 la grande marea del 2019   zione e l’acqua alta non ha più inondato      zamento del Mose.                                  5
Mai più così! - Confartigianato ...
POLITICA ARTIGIANA • 01/2022

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                               IL MOSE: FUNZIONAMENTO                       con una media di quattro paratoie
                               E MANUTENZIONE                               all’anno per barriera. Per queste ope-
                               Il Mose è un sistema di 4 barriere, co-      razioni è stato appositamente costruito
        6                      stituite da 78 paratoie mobili indipen-      un mezzo navale, chiamato “Jack-up”,
                               denti tra loro, che hanno il compito di      che serve sia per l’installazione delle
                               separare temporaneamente la laguna           paratoie che per la loro sostituzione.
                               dal mare in caso di eventi di alta marea,    Con la manutenzione ordinaria si prov-
                               sono collocate alle tre bocche di porto      vede invece alla pulizia delle paratoie
                               (Lido, Malamocco e Chioggia), ovvero i       da sabbia e altri sedimenti, al ripristino
                               varchi naturali del cordone litoraneo at-    delle verniciature sulle superfici dan-
                               traverso le quali la marea dell’Adriatico    neggiate e alla sostituzione delle parti
                               si propaga nella laguna. Assieme alle        elettromeccaniche. Così come è stato
                               paratoie, l’altro elemento principale del    ideato e costruito, il Mose è in grado di
                               sistema Mose sono i cassoni. Forma-          proteggere Venezia e la sua laguna da
                               no la base fissa delle barriere di difesa,   maree alte fino a 3 metri e da un innal-
                               ovvero il vano che ospita le paratoie        zamento medio del livello del mare che
                               mobili. In totale per le tre bocche di       potrebbe arrivare fino a 60 centimetri
                               porto sono stati realizzati 35 cassoni,      nei prossimi 100 anni. Il Mose rientra
                               successivamente adagiati all’interno         in un progetto più ampio che prevede
                               di una trincea scavata nel fondale ma-       anche il rinforzo dei litorali, il rialzo di
                               rino. Per ridurre i cedimenti il terreno     rive e pavimentazioni e più in generale
                               sottostante è stato preventivamente          la riqualificazione della laguna. Quando
                               consolidato, tramite l’infissione di pali    sarà operativo al 100% entrerà in fun-
                               nei primi 19 metri al di sotto del pia-      zione per maree superiori a 110 cm,
                               no di fondazione. Le paratoie si defi-       ma si sta discutendo se sollevare la
                               niscono “mobili” poiché in condizioni        paratoie anche nel caso di maree più                             qui sopra
                               di marea normali restano adagiate sul        basse.                                       Mose in navigazione in Bacino
                               fondale. Fondamentale per il corretto        Alvise Papa, responsabile centro
                               funzionamento del Mose è l’attività di       previsioni e segnalazioni maree di                                 a destra
                               manutenzione, che prevede la sostitu-        Venezia                                               Mose in costruzione
Mai più così! - Confartigianato ...
“Venezia è la prima testimone dei cam-      un sollevamento è un test importante
biamenti climatici, non siamo più abi-      per monitorare la struttura e migliorare
tuati a lievi piogge di pochi giorni ma a   sempre più la sua efficienza. Ma non
dei violenti temporali che portano inevi-   essendo ancora a regime è al momento
tabilmente a un aumento delle maree.        impossibile indicare i costi di manuten-
I fenomeni delle maree importanti che       zione e di gestione. A ogni modo nella
abbiamo riscontrato negli ultimi anni       scorsa Legge di Bilancio sono stati pre-
sono raddoppiati rispetto agli inizi del    visti i soldi da stanziare per la gestio-
2000. Il livello della marea media è au-    ne e la manutenzione del Mose fino al
mentato e non di poco, ovviamente di        2034, somma che sarà finanziata una
conseguenza aumenta la possibilità di       volta che l’opera sarà a regime, ovve-
fenomeni come Acqua Granda. Il Mose         ro 63 milioni l’anno”, commenta l’ufficio
è stato progettato per reggere maree        stampa del commissario straordinario,
fino ai tre metri, in breve termine non     Elisabetta Spitz.
sono previste maree così alte. Perciò
è possibile che il Mose possa risultare     LA PAROLA AGLI ARTIGIANI:
utile ancora per molti anni. Alcuni inge-   L’ACQUA ALTA ED IL MOSE
gneri olandesi con cui ho parlato han-
no spiegato come loro costruiscono le       Giuseppe Ferlito, prodotti artigiana-

                                                                                          POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
dighe come soluzione temporanea per         li in carta marmorata dipinta a mano
poi pensare ad una migliore soluzione       “Sono davvero felicissimo che il Mose
futura. Il Mose deve essere questo, un      sia risultato efficace fino a questo mo-
punto di partenza per Venezia per ca-       mento, visto che in futuro avremo si-
pire e per poter studiare con più tran-     curamente bisogno di quest’opera di
quillità l’innalzamento del mare”.          ingegneria idraulica che può salva-
“ll Mose non è ancora completato, ma        guardarci, almeno nei prossimi anni,
è in grado di funzionare anche in moda-     dal fenomeno dei cambiamenti climati-
lità sperimentale. Il commissario stra-     ci che si è accentuato negli ultimi tem-           7
ordinario, Elisabetta Spitz, ha lavorato    pi. Questo che viviamo è un momento
molto per consentire l’attivazione delle    difficile per tutti, artigiani, commercian-
barriere a tutela della città e della sua   ti e partite Iva, ma io sono fiducioso.
laguna. Ogni volta che viene effettuato     Sono così fiducioso che ho allargato
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l’attività proprio dopo il lockdown, lasciando il pic-         diversa merce, le porte interne in legno del negozio si
                               colo locale a San Lio per aprire il mio negozio in uno         sono gonfiate ed ho dovuto sostituirle, il pavimento si
                               spazio molto più grande, sempre a San Lio, dove                è sconnesso, ma sono riuscito a risolvere quest’ul-
                               prima c’era Calzedonia. Un’ottima opportunità che              timo problema da solo. Complessivamente i danni
                               si è concretizzata anche grazie a un canone d’af-              ammontavano a circa 9 mila euro, però ho potuto
                               fitto conveniente, d’altra parte devo però precisare           recuperare quasi 8 mila euro con gli indennizzi. Oggi
                               che per difficoltà legate alle affittanze quest’anno ho        per fortuna c’è il Mose e l’acqua alta non è più un
                               chiuso altri due negozi, uno nel sestiere di San Mar-          problema, la fondamenta è infatti abbastanza bassa
                               co, l’altro a Castello”.                                       e con 1,25 l’acqua comincia a filtrare dal pavimento
                                                                                              inodando il negozio anche con le paratie. Mi augu-
                               Maurizio Dalla Pietà,                                          ro quindi che questa importante opera d’ingegneria
                               antennista e riparatore radio e Tv                             idraulica continui a fare il suo dovere”.
                               Il 12 novembre del 2019, il giorno dell’Aqua Granda,
                               nel negozio di Maurizio Dalla Pietà erano in giacen-           Massimiliano Zane,
                               za per essere riparate diverse televisioni gravemente          trasporto barche e negozio di merletti a Burano
                               danneggiate dall’acqua. Dalla Pietà che, tra l’altro,          “Gestisco due imbarcazioni impiegate nel servizio
                               non ha potuto sfruttare gli indennizzi perchè non ha           di linea che collega Altino, Torcello, Burano e San
                               perso macchinari, non rientrando quindi nella casisti-         Francesco del Deserto. L’Aqua Granda del 2019 ha
                               ca, ha deciso di indennizzare di tasca propria i clienti       causato danni a entrambe le barche che erano rico-
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                               che avevano perso la Tv in sua custodia. Sicuramente           verate nel mio posto barca a Burano. Si sono rotti
                               un bel gesto, apprezzato da tutti. “Ora grazie al Mose         gli ormeggi danneggiando i fianchi e il fondo delle
                               non c’è più l’acqua alta però c’è il Covid e per noi ar-       barche. Da quando c’è il Mose tutto ciò non è più
                               tigiani le cose non sono migliorate, anzi è tutto fermo,       accaduto e anche il vicino laboratorio di merletti tra-
                               non c’è lavoro, ho lo stesso fatturato del 2020 e non          dizionali buranelli che gestisco insieme a mia madre
                               vedo luce in fondo al tunnel. La gente non spende, i           Sandra Mavaracchio, maestra merlettaia, non ha più
                               turisti non ci sono e le seconde case ed i B&B della           avuto danni. L’ultima Aqua Granda aveva bagnato la
                               mia zona sono da tempo deserti. Qui in via Garibaldi           merce e rovinato l’intonaco della casa di mia madre
        8                      ormai ci sono solo bar e ristoranti e mancano quasi            che è attigua al laboratorio. Mi auguro che con le
                               completamente i servizi alla persona”.                         prossime acque alte il Mose si sollevi sempre”.

                               Elisabetta Savio, pulisecco
                               Il mio negozio si trova in Rio Terrà delle Colonnette,
                               a San Marco, una zona che si allaga facilmente pe-
                               chè bassa. Il giorno dell’Aqua Granda la pressione
                               dell’acqua ha sconnesso il pavimento e sono dovuti
                               intervenire sia gli edili che gli elettricisti, purtroppo il
                               Covid ha poi bloccato tutto per parecchi mesi. Non
                               è stato un periodo facile e, per certi versi, non lo è
                               tuttora, anche se di positivo c’è il fatto che non ho
                               più avuto problemi di acqua alta, nè al’interno del
                               negozio nè in calle. La paura però resta, e quando ci
                               sono previsioni di alta marea preferisco comunque
                               mettere in sicurezza il locale, azionando le pompe
                               e posizonando le paratie che proteggono il negozio
                               fino a 1,70 centimetri d’acqua. Meglio essere pru-
                               denti anche se il Mose, al momento, ha sempre fun-
                               zionato”.

                               Claudio Lojacono, vetreria a Murano
                               “L’Aqua Granda del 12 novembre 2019 aveva messo
                               fuori uso l’impianto elettrico basso, quello che ser-
                               ve a illuminare gli scaffali, oltre a danneggiare i term-
                               nocovettori, alcuni specchi che con il salso si sono
                               ossidati e vari pezzi d’arredamento. Ho perso anche
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                              Simone Crosara,                               li elettricisti di Pellestrina, già un paio
                              falegname a Pellestrina                       d’ore dopo l’inondazione del 12 no-
                              “Per fortuna la mia falegnameria non          vembre 2019 avevano cominciato a
                              ha subito danni, ma Pellestrina è stata       girare in lungo e in largo l’isola sen-            9
                              devastata dall’Aqua Granda del 2019,          za mai fermarsi prestando soccorso,
                              tanto che il giornalista Enrico Menta-        con primi interventi tecnici, alle tante
                              na ha lanciato una raccolta fondi per         famiglie, persone anziane in particola-
                              l’acquisto di attrezzature (pompe e           re, rimaste senza luce e riscaldamen-
                              gruppi elettrogeni) da utilizzare in caso     to; il tutto senza chiedere un euro in
                              di nuove alte maree, visto che quel-          cambio e mettendo a rischio anche la
                              li in dotazione all’isola si erano rivelati   propria salute, come poi si è purtrop-
                              inutilizzabili. I macchinari, giunti poi a    po verificato (Alessandro a dicembre
                              Pellestrina, sono stati subito prova-         si è ammalato di polmonite), “ma for-
                              ti utilizzando acqua della laguna ma          se sarebbe successo, a prescindere”,
                              purtroppo nessuno ha pensato di ri-           puntualizza l’imprenditore. Per i due
                              sciacquarli prima che fossero in par-         fratelli si è trattato di gesti e compor-
                              te stoccati in un magazzino e in parte        tamenti normali, dettati dall’istinto e
                              posizionati lungo l’isola. Questa man-        dal buon cuore. “In genere l’acqua
                              chevolezza può aver compromesso il            alta non coinvolge Pellestrina. Si sono
                              loro utilizzo futuro. Il Mose, al momen-      verificati problemi soltanto nel caso in
                              to, ci ha tenuto al sicuro ma Pellestri-      cui le pompe e i sistemi di espulsione
                              na avrebbe bisogno di altri interventi di     dell’acqua non hanno funzionato per-
                              ripristino, soprattutto alle difese a mare    chè danneggiati. Quel 12 novembre
                              realizzate in sabbia e alla diga posizio-     sono entrati 70 centimetri d’acqua nel
                              nata a 300 metri dalla riva da tempo          mio magazzino, cosa mai successa
                              sprofondata e, quindi, inefficace”.           prima. Dopo l’Aqua Granda è stata ri-
in queste pagine                                                            alzata la muretta che divide la laguna
passerelle per acqua alta e   Alessandro Vianello,                          dal marciapiede del paese: insieme al
sistemi di autodifesa dalle   impiantista a Pellestrina                     Mose, sicuramente contribuirà a evita-
acque improvvise              Alessandro e Alfio Vianello, due fratel-      re ulteriori problematiche future”.
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ARTIGIANI A PALAZZO:
                               UN GRADITO RITORNO!
                               Dodici laboratori a Palazzo Mocenigo.

                                                                                                                                                   EVENTI
                               De Checchi “ancora un successo a
                               dimostrazione che sostenere le botteghe
                               è la via giusta”
                               __________________________________________
POLITICA ARTIGIANA • 01/2022

                                                                                                                                                            Andrea Bertoldini con la moglie Giulia Ottaviani
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                               Una Venezia viva, ricca di tradizioni e di eccellenze,       duzione rimane infatti la manodopera artistica umana,
                               che guarda al passato con orgoglio e al futuro con           che non potrà mai essere sostituita da nessun mac-
                               desiderio di mettersi in gioco. Questo è il volto di Ve-     chinario. È questa la filosofia delle dodici ditte artigia-
                               nezia raccontato anche quest’anno, nonostante le             ne, dislocate in altrettante postazioni, che hanno rive-
                               restrizioni dovute al prolungarsi della pandemia, in         lato i segreti degli antichi mestieri mostrando dal vivo,
                               occasione dell’ultima edizione di “Artigiani a Palazzo”,     con laboratori o manufatti esplicativi, le tecniche che
                               evento allestito sabato 18 e domenica 19 dicembre            si celano dietro la realizzazione di raffinati prodotti da
                               nel Museo di Palazzo Mocenigo, a Santa Croce. Folto          sempre appartenenti alla miglior tradizione artigiana-
                               e interessato il pubblico intervenuto alla due giorni per    le veneziana. Un’esperienza trasversale, quindi, che
                               ammirare i maestri artigiani, ospitati nelle sale dell’an-   ha spaziato dal laboratorio dei costumi teatrali, con il
                               tica dimora gentilizia, sede del Museo e Centro studi        sarto Stefano Nicolao, ai gioielli in vetro e oro con gli
                               di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. Mai        artigiani Renata Ferrari, Francesco Pavan e Alessan-
                               come oggi gli artigiani d’eccellenza rappresentano           dra Gardin, fino ai famosi terrazzi alla veneziana con
                               e possono diventare una reale e importante risorsa           i terrazzieri della Vianello Pavimenti. E ancora quello
                               per lo sviluppo economico e sociale della città. In un       dei saponi e profumi di The Merchant of Venice, al
                               mondo sempre più incentrato sull’automatizzazione,           laboratorio dei merletti di Burano e Pellestrina, al la-
                               l’unico elemento che può dare ancora valore alla pro-        boratorio liutaio con gli strumenti musicali di Davide
tiche tradizioni artigiane che mai come oggi rappre-
                                                                                                            sentano una reale e importante risorsa per il rilancio
                                                                                                            anche culturale della città e un turismo di qualità”.
                                                                                                            La manifestazione è stata realizzata da Confartigia-
                                                                                                            nato Imprese Venezia in collaborazione con la Fon-
                                                                                                            dazione Musei Civici di Venezia e con il contributo di
                                                                                                            Mavive e The Merchant of Venice.

                                                                                                            ARTIGIANI A PALAZZO:
                                                                                                            LE DODICI AZIENDE PRESENTI
Un prezioso abito esposto a Palazzo Mocenigo

                                                                                                            4Nove Gioielli di Francesco Pavan
                                                                                                            (Via Caneve 42, Mestre)
                                                                                                            Francesco Pavan ha aperto la sua attività nel 1983 a
                                                                                                            Mestre, spaziando dalla gioielleria moderna a quella
                                                                                                            antica e sperimentando molte tecniche tra cui lo sbal-
                                                                                                            zo, il cesello, la fusione a cera persa, gli smalti a fuoco,
                                                                                                            l’incisione e la lavorazione del filo d’oro a punto ago.
                                                                                                            Tutte le sue creazioni sono realizzate artigianalmente

                                                                                                                                                                           POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
                                                                                                            all’interno del laboratorio e seguite personalmente da
                                                                                                            Francesco che ne cura ogni più piccolo dettaglio. La
                                                                                                            sua passione per l’archeologia è stata veicolo di im-
                                                                                                            portanti collaborazioni con musei e università all’inter-
                                                                                                            no di laboratori di archeologia sperimentale: “ho così
                                               Pusiol, a quello dei creativi complementi d’arredo di        potuto approfondire la conoscenza delle tecniche
                                               Bertoldini&Torre, alle spettacolari vetrate artistiche di    dell’oreficeria antica a partire dall’età del bronzo fino
                                               Marco Franzato, fino al laboratorio delle murrine di         ai giorni nostri. Queste influenze storiche si ritrovano
                                               Davide Trebbi e alle miniature in stile medievale di Flo-    in molte delle mie creazioni, liberamente ispirate a ri-            11
                                               rence Aseult. “È stato un successo oltre ogni aspet-         trovamenti archeologici come monili rinvenuti nella re-
                                               tativa, questo significa che l’artigianato della tradizio-   gione della Battriana o appartenuti a importanti civiltà
                                               ne rappresenta ancora un riferimento culturale per           come quella egizia”.
                                               la città e i suoi visitatori - ha commentato Gianni De
                                               Checchi, segretario della Confartigianato Venezia - è        Bertoldini & Torre Srl Officina Fabbrile
                                               un patrimonio che va aiutato, tutelato e agevolato,          (Giudecca 211/A)
                                               visto che, oltre a rappresentare la storia della città,      “Da più di 400 anni la nostra famiglia lavora il ferro a
                                               la mantiene viva ed è una sua peculiarità unica ed           Venezia. Fabbri della Serenissima, generazione dopo
                                               inimitabile”. In occasione del taglio del nastro Seba-       generazione, ancora oggi è la passione a guidarci. Se
                                               stiano Costalonga, assessore comunale al Commer-             la tecnologia ha sostituito l’uso della forgia, la capa-
                                               cio e Attività Produttive, ha aggiunto: “oltre a essere      cità di fondere nel metallo estetica e funzione è rima-
                                               un unicum a livello mondiale, di fatto l’artigianato, le     sta immutata. Dialoghiamo con designer e architetti,
                                               botteghe e i nostri maestri artigiani sono una ricchez-      come nel caso di questa esposizione, mettendo al
                                               za che aiuta e mantiene viva la città storica nel solco      servizio del loro tratto una conoscenza antica per cre-
                                               della tradizione e del nostro importante passato che il      azioni dove nulla è lasciato al caso: i materiali proposti
                                               turismo di qualità di tutto il mondo viene qui a scopri-     per la costruzione, il tipo di lavorazione, il progetto, le
                                               re e conoscere. La Venezia del futuro - ha concluso -        finiture studiate appositamente sul metallo e tanti altri
                                               non può trascendere dalla sostenibilità, dal turismo di      dettagli”.
                                               qualità e soprattutto dalla salvaguardia delle secolari
                                               tradizioni”. Andrea Bertoldini, presidente della Con-        Davide Pusiol - Liutaio
                                               fartigianato di Venezia, ha aggiunto: “questo evento è       (San Lio, Castello 5792)
                                               la dimostrazione che nonostante le difficoltà l’artigia-     “Ho avuto per diverso tempo un negozio a Porto-
                                               nato è vivo e vuole vivere, reagire, creare e continuare     gruaro ma ora ho preso al volo l’occasione di aprire
                                               a stupire. L’intento dell’iniziativa non è solo quello di    una bottega a Venezia, in pieno centro, ad un prezzo
                                               guardare al passato con nostalgia ma, al contrario, di       d’affitto equo”. In terraferma Pusiol ha comunque a
                                               valorizzare competenze e conoscenze legate alle an-          disposizione un ambiente spazioso in cui realizza le
POLITICA ARTIGIANA • 01/2022

                                                                                                                                                      Alcune creazioni degli artigiani presenti a Palazzo Mocenigo
                               componenti più impegnative degli strumenti musi-
                               cali che produce in ambito folk e jazz, dalle chitarre
                               elettriche, acustiche e archtop (ovvero con la tavola
                               armonica leggermente bombata, un modello chitar-
                               ristico usato soprattutto nel jazz), e dove restaura
12                             strumenti antichi e moderni, inclusi i mandolini. Nella
                               bottega a San Lio, Pusiol, per quattro giorni a set-
                               timana, realizza lavorazioni più piccole, adatte alla
                               dimensione del locale.

                               Florence Aseult
                               Création d’Enluminure
                               Florence Aseult, esperta in miniature medioevali, or-
                               ganizza corsi di miniatura medievale a Venezia, in Ita-
                               lia e in Francia, insegnando tutte le tecniche storiche
                               dell’arte della calligrafia gotica e della pittura con i
                               pigmenti naturali, tipici del 1400 e 1500, e la foglia
                               d’oro su pergamena. Diplomata alla scuola francese
                               di miniature medioevali ISEEM, Florence ha lavorato
                               come artista di calligrafia presso la Fonderia Borto-
                               letti al castello di Versailles, al museo del Louvre e al
                               museo dei Luxembourg in Francia. Ha presentato le
                               sue miniature alla Morgan Library di New York. “Vivo
                               a Venezia e sono miniaturista professionista, realizzo      ra”, ha iniziato a realizzare le sue creazioni-gioiello,
                               creazioni e copie di vecchi manoscritti e ho ideato un      micro-sculture da indossare: “Traggo ispirazione
                               libro con miniature dal V al XV secolo”.                    dal mondo naturale, dove forme meravigliosamen-
                                                                                           te imperfette sono il fulcro di emozioni primordiali.
                               KirumaKata di Alessandra Gardin                             Mi piace lavorare anche le parti in ottone o argento,
                               (Fondamenta Sant’Anna, Castello 998)                        con martello e pinza ricavo le forme che più si addi-
                               Alessandra Gardin, architetto e artigiana, si occu-         cono a ottenere i supporti per le collane e gli anelli
                               pa da anni di progettazione e design e, dal 2013,           ispirandomi alle strutture mobili di Alexander Calder,
                               dopo vari corsi per imparare l’arte della “perle-           scultore americano”.
Vianello Nadia Murrine

                                                                                                                                                      POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
                         La Perla Veneziana snc                                        1966 con decreto del Presidente della Repubblica,
                         (Fondamenta dei Vetrai 138, Murano)                           ha lo scopo di far risorgere a Burano l’arte inimita-
                         La Perla Veneziana è un laboratorio, nato nel 1990,           bile del merletto ad ago dal quale l’isola di Burano
                         specializzato nella produzione di perle artistiche in ve-     ha tratto rinomanza in tutto il mondo. La Fondazione
                         tro di Murano e creazioni di collane e accessori. Oggi        possiede gli edifici in cui è collocato il Museo del Mer-
                         Renata Ferrari, erede della passione e della capacità         letto di Burano (collezioni di merletti, arredi ed archivio
                         manuale dell’arte vetraia della madre, si può definire        fotografico dedicato alla produzione e alla storia del              13
                         un’autentica “maestra perlera”, un’artigiana d’eccel-         merletto di Burano). L’associazione Murazzo si occu-
                         lenza capace di unire progettualità, conoscenza delle         pa invece di tramandare l’insegnamento del merlet-
                         tecniche e sensibilità creativa per elaborare oggetti di      to a fuselli dell’isola di Pellestrina con corsi sia nelle
                         rara bellezza: “I nostri gioielli in vetro sono pezzi unici   scuole che nella propria sede. Il merletto a fusello
                         che fondono insieme la cultura dell’arte antica e il gu-      permette la creazione di un manufatto leggero e de-
                         sto moderno in un connubio di grande raffinatezza”.           corativo semplicemente torcendo e intrecciando dei
                                                                                       fili contemporaneamente. L’Associazione, nata nel
                         Marco Franzato Studio di Marco Franzato                       1976, detiene il record del merletto a fuselli più lungo
                         (Santa Maria Mater Domini, Santa Croce 2176)                  del mondo realizzato da mani diverse, raffigurante le
                         Maestro d’arte del vetro dal 1991, Marco Franzato             case e gli edifici tipici isolani. Il merletto è stato espo-
                         crea vetrate artistiche, oggetti, gioielli e complementi      sto sull’isola e poi collocato nella sede dell’Associa-
                         d’arredo con varie tecniche di lavorazione del vetro:         zione Murazzo, a Pellestrina
                         dalla fusione al vetro a lume all’incisione alla tecnica
                         Tiffany, metodi che insegna dal 2002 alla scuola in-          Nicolao Atelier di Stefano Nicolao
                         ternazionale del vetro Abate Zanetti di Murano. “Ho           (Fond. della Misericordia, Cannaregio 2590)
                         avuto la fortuna di incrociare il mio lavoro con quello       L’impresa artigiana di Stefano Nicolao, che dal 1980
                         di grandi artigiani del passato, restaurando a Venezia        produce costumi e abiti storici, con un occhio di ri-
                         vetrate di luoghi importanti come il Palazzo Ducale, la       guardo per la storia del costume veneziano, è attiva
                         sede dell’hotel Aman a 7 stelle e la chiesa di Andrea         sulla scena internazionale del cinema-teatro e spetta-
                         Palladio del Redentore. Mi piace sperimentare stili e         coli di opera. Possiede un repertorio di oltre 15.000
                         tecniche, collaboro spesso con altri artigiani, designer      costumi cine-teatrali realizzati con tessuti e lavorazioni
                         e artisti non solo del settore del vetro”.                    di pregio per importanti produzioni cinematografiche
                                                                                       e lirico-teatrali, completati dai relativi accessori. Nico-
                         Merlettaie - Fondazione Andriana                              lao Atelier ha lavorato e lavora per le più importanti
                         Marcello e Associazione Murazzo                               produzioni liriche, teatrali e cinematografiche di tutto
                         La Fondazione Andriana Marcello, riconosciuta nel             il mondo, dal Lyric Opera di Chicago e Washington,
Vianello Nadia Murrine
                 Vianello pavimenti

                                                                                                  di Davide Trebbi (Campiello della
                                                                                                  Pescheria 10, Murano)
                                                                                                  Fondata nel 1998 a Murano, l’azienda esegue lavo-
                                                                                                  razioni di murrine classiche, artistiche e moderne: “La
                                                                                                  nostra produzione è frutto dell’esperienza decennale
                                                                                                  della lavorazione del vetro mosaico usando sistemi
                                                                                                  di fusione antica con lavorazione a paletta. Nella no-
                                                                                                  stra offerta di gioielli abbiamo, per le donne, pendent,
                                                                                                  orecchini, parure, anelli, spille e bracciali e, per gli
                                                                                                  uomini, gemelli e fermacravatte. Proponiamo anche
                                                                                                  altri prodotti come segnalibri, piatti, vetrate e figure di
                                                                                                  animali e, su richiesta del cliente, realizziamo anche
                                                                                                  oggetti personalizzati”.

                                                                                                  Vianello pavimenti di M. & S. Vianello snc
                                                                                                  (San Stae, Santa Croce 1775)
                                                                                                  Il tradizionale “terrazzo alla veneziana”, il pavimento
                                                                                                  tipico delle dimore storiche di Venezia, è entrato nel
POLITICA ARTIGIANA • 01/2022

                                                                                                  Libro d’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana. La terza
                                                                                                  edizione del premio MAM - Maestro d’Arte e Mestiere,
                                                                                                  ha premiato, insieme ad altri 77 grandi Maestri, anche
                                                                                                  Stefano Vianello, titolare con il fratello Marcodella dit-
                                                                                                  ta “Vianello Pavimenti”. “La nostra azienda da 23 anni
                                                                                                  restaura e realizza ex novo il “terrazzo alla veneziana”,
                                      fino al New National theatre of Tokyo, passando per         un’antica arte che risale al 1400 e che presuppone
                                      Bilbao, Lisbona, La Fenice, La Scala e i maggiori tea-      una mano esperta e minuziosa, capace di evitare,
14                                    tri italiani ed europei: “Posso rivelare ancora poco ma     nella stesura, buchi o avvallamenti e mantenere intat-
                                      il regista spagnolo Alex De La Iglesia, già vincitore del   ta elasticità e morbidezza, caratteristiche principali di
                                      Leone d’Argento per la regia alla Mostra del Cinema         questa particolare pavimentazione. In caso di restau-
                                      di Venezia 2010, ha scelto l’Atelier Nicolao per vestire    ro, la nostra abilità sta nell’avvicinarci il più possibile
                                      i protagonisti del suo prossimo film, Veneciafrenia”.       all’originale senza far intuire di essere intervenuti in un
                                                                                                  manufatto antico, rovinato dal trascorrere del tempo
                                      The Merchant of Venice - Mavive spa - Via Alti-             o da interventi sbagliati fatti in passato”.
                                      nia, 298/B Dese 30173 Venezia (VE)
                                      Marchio di profumeria artistica di lusso nato a Venezia
                                      dalla volontà della famiglia Vidal, operante nel settore
                                      della profumeria a livello internazionale da più di un
                                      secolo, The Merchant of Venice rievoca l’antica arte           I NUMERI DI
                                      profumiera che ebbe origine nella città di Venezia e           ARTIGIANI A PALAZZO 2021
                                      dai suoi commerci con il lontano Oriente: “Il marchio
                                      si ispira alle “Mude”, rotte navali che collegavano un         •    12 espositori;
                                      territorio vastissimo, dall’Oriente all’Africa e a tutta
                                      l’Europa fino ai mari del Nord. Le “Mude” partivano da
                                                                                                     • pubblicazione di           10     articoli su
                                      Venezia e raggiungevano porti che a loro volta erano             stampa locale
                                      la destinazione di altre vie commerciali: qui avveni-
                                      va un complesso interscambio tra materie prime e               • pubblicazione sui social di                18
                                      prodotti finiti. In questo modo la Serenissima riuscì a            post con 8.500 visualizzazioni;
                                      raggiungere conoscenze e materie prime che nel pro-
                                      prio territorio non sarebbe altrimenti stata in grado di       • 850 visitatori
                                      produrre direttamente e, attraverso abilissimi artigiani
                                      (i Muschieri e i Saoneri), inventò nuove tecniche di
                                      produzione che resero i profumi e i cosmetici venezia-
                                      ni ambiti in tutte le corti europee dell’epoca”.
OLTRE IL COVID.
                                IL DIGITALE SI TINGE DI ROSA
                                12 imprenditrici artigiane veneziane coinvolte
APPROFONDIMENTI

                                in un progetto formativo innovativo
                                __________________________________________

                                                                                                                               POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
                                                                                                                                    15

                                  L’Associazione Artigiani Venezia, gra-         •    Percorso “La digitalizzazione dei
                                  zie al contributo del bando FSE DGR                 percorsi aziendali” - new media
                                  526/20 “Il Veneto delle donne”, ha pro-             marketing.
                                  mosso una serie di interventi formativi        Oltre alle ore di formazione tenute da
                                  finalizzati ad accrescere l’autostima in       docenti qualificati come Elisabetta Bilei
                                  un’ottica di empowerment femminile. Il         e Simone Padovani, le aziende hanno
                                  progetto, della durata di 30 ore, com-         potuto godere anche di un pacchetto
                                  pletamente finanziato, ha coinvolto 12         di consulenza personalizzata che ha
                                  imprese tutte al femminile. L’obiettivo è      messo in pratica in maniera concreta e
                                  stato quello di fornire e incrementare le      puntuale conoscenze apprese durante
                                  competenze digitali delle imprenditrici        la formazione direttamente in aziende
                                  Veneziane e migliorare quelle trasversali      trasformando le nozioni in vere e pro-
                                  Contenuti:                                     prie competenze da poter spendere
                                  • Analisi del proprio punto di riferi-         nella propria attività.
                                       mento.                                    “Siamo convinti che sempre di più la for-
                                  • Percorso soft skills training - mo-          mazione debba essere accompagnata
                                       tivare al cambiamento: come le            alla consulenza in azienda. Con questo
                                       competenze tecnico digitali si con-       percorso - spiega Roberta Dal Corso,
 qui sopra                             taminano con le competenze uma-           tutor del progetto - le partecipanti, sotto
 visita al Museo del Vetro per le      nistico creative.                         la guida esperta dei consulenti, hanno
 donne imprenditrici coinvolte    • Percorso Valorizzare se stessi per           acquisito nuove potenzialità e strumenti
 nel progetto di formazione            valorizzare la propria attività impren-   per svolgere al meglio il loro ruolo di im-
 DGR 526/20                            ditoriale.                                prenditrici nell’era del digitale”.
La parola alle imprenditrici artigiane                     costruendo sinergie e connessioni tra artigiani
                                                                                          veneziani che possano portare ad una sorta
                               Fosca Urbani (Ottica Urbani)                               di rete tra colleghi in modo tale da conoscerci
                               Cosa ti ha spinto a partecipare? mi ha spinto              meglio.
                               a frequentare questo corso la consapevolezza
                               delle mie inesperienze ed il desiderio di acqui-           Nicoletta Venerando
                               sire delle competenze utili per la mia attività            (Gioielli in vetro di Murano)
                               commerciale che ha anche un e-commerce,                    Cosa ti ha spinto a partecipare? In questo mo-
                               rafforzando e migliorando, anche da un punto               mento di crisi il mio destino da artigiana era un
                               di vista dei contenuti e della qualità la mia pre-         po’ messo in discussione perchè volevo chiu-
                               senza nei social, già attiva da qualche tempo.             dere il negozio, poi mi è arrivata la mail riguar-
                               In tre parole cosa ti ha dato questo percorso?             dante questo corso e mi sono detta perchè
                               questo corso mi ha dato non solo una grande                no? Perchè non dare un’ulteriore possibilità alla
                               consapevolezza sulle capacità che ho e che                 mia azienda di essere inserita in un altro conte-
                               posso mettere a frutto ma anche sulle capacità             sto che era quello online ? Tempo ne avevo ed
                               e competenze che non possiedo, facendomi                   ho voluto provarci, il momento
                               così comprendere l’importanza di farsi guida-              di crisi è stato determinan-
                               re e consigliare da professionisti perchè, noi             te, in un altro momento
                               creativi, artigiani, non abbiamo la possibilità di         non so se l’avrei fatto.
POLITICA ARTIGIANA • 01/2022

                               fare tutto ma ci sono delle professionalità che            In tre parole cosa ti
                               ci possono aiutare in questo e affidarsi a chi ha          ha dato questo per-
                               tali competenze può essere un’ottima strategia             corso? Mi ha dato
                               scegliendo con attenzione la persona con cui si            una grande consa-
                               crea più empatia.                                          pevolezza di cosa
                               Che consigli digitali daresti agli altri colleghi arti-    sono in grado di fare
                               giani? E’ importante imparare a trasferire la sen-         e di cosa posso fare,
                               sazione di coerenza e di empatia che si ha con i           perchè portare avanti
16                             clienti in negozio o nella nostra attività nel mon-        un’attività artigianale non
                               do on-line, chi ha l’e.commerce deve riuscire              è facile in questo momen-
                               anche virtualmente a trasmettere una sensa-                to di globalizzazione ma questo
                               zione di benessere, di piacevolezza, è più utile           corso mi ha fatto capire che devo crederci e
                               creare un emozione, anche non direttamente                 che ho le risorse per poterlo fare.
                               collegata alla vendita, piuttosto che un freddo            Che consigli digitali daresti agli altri colleghi arti-
                               catalogo. L’on-line serve per farci conoscere, a           giani? Sembra che l’artigiano non possa essere
                               creare un rapporto che si basa sulla coerenza,             digitale, soprattutto per chi è un po’ avanti con
                               in tal senso è fondamentale mantenere la stes-             l’età e non si sente in grado di essere al passo
                               sa linea in presenza così come nell’online.                con i tempi. In realtà, il consiglio che do è di
                                                        Cosa potrebbe fare                crederci, chiunque può farcela ad avere un lin-
                                                             ancora         Confarti-     guaggio digitale e soprattutto deve aver fiducia
                                                                gianato Venezia           nel supporto dell’associazione artigiani che dà
                                                                  per sostenere           tutti gli imput necessari per poter imparare a
                                                                   l’artigianato          parlare questa lingua che è il nostro futuro, altri-
                                                                     veneziano?           menti rischiamo di rimanere un passo indietro.
                                                                     L’ a s s o c i a -   Cosa potrebbe fare ancora Confartigianato Ve-
                                                                     zione fa già         nezia per sostenere l’artigianato veneziano?
                                                                     molto, forse         L’associazione fa già tanto, all’inizio pensavo
                                                                    potrebbe in-          che Confartigianato fosse solo chi mi teneva la
                                                                   sistere a sti-         contabilità in realtà è un patrimonio di risorse
                                                                 molare        alcuni     veramente utile. Dovrebbe promuoversi un po’
                                                               artigiani che sono         di più, far capire, naturalmente con i social, che
                                                            forse più reticenti           ci sono corsi di formazione e iniziative perchè
                                                      nell’approcciarsi a queste          alle volte non conosciamo veramente le poten-
                               dinamiche che non sono insite nella manuali-               zialità dell’associazione.
                               tà ma che sono comunque un’attività creativa,
Raquel Diaz                                               li conosco, ci sono stato, lavorano bene, hanno
(Vianello Nadia Murrine)                                  qualità e tradizione e li potete trovare on-line”.
Cosa ti ha spinto a partecipare? Volevo da una            Cosa potrebbe fare ancora Confartigianato Ve-
parte confrontarmi con altre artigiane, senti-            nezia per sostenere l’artigianato veneziano?
re le loro problematiche e condividerle con le            Potrebbe potenziare ulteriormente il gruppo di
            mie dall’altra potenziare la presenza         aziende artigiane inserite on-line per far capire
                web dell’azienda.                         agli utenti che quelle sono aziende importanti,
                   In tre parole cosa ti ha dato          da tenere in considerazione se uno deve fare
                     questo percorso? Molta               una scelta per un acquisto. L’Associazione po-
                       ispirazione e davvero mol-         trebbe inoltre indicare più propriamente i veri
                        to coraggio.                      artigiani realizzando ad esempio un opuscolo
                         Che consigli digitali da-        da distribuire magari nei punti d’informazione
                         resti agli altri colleghi ar-    turistica per far conoscere alle persone, ai tu-
                         tigiani? Suggerirei di os-       risti e non solo, che chiunque sia iscritto alla
                        servare quello che fanno          Confartigianato è assolutamente credibile ed è
                      gli altri di aggiornarsi sulle      un artigiano che lavora sul luogo e secondo le
                     proposte e su come pre-              tradizioni locali.
                  sentare i propri prodotti, sug-
               gerirei inoltre di visitare il Museo       Elisabetta Bilei

                                                                                                                  POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
          del Vetro per prendere ispirazione an-          (Elisabetta Bilei School)
che dal passato e riportarlo in altro modo nella          In tre parole cosa ti ha dato questo percorso?
contemporaneità.                                          Mi ha dato la possibilità di conoscere delle nuo-
Cosa potrebbe fare ancora Confartigianato                 ve artigiane, nuovi stimoli creativi e nuovi punti
Venezia per sostenere l’artigianato veneziano?            di vista per arricchire il mio lavoro e per poter
Potenziare le sinergie tra artigiani, ad esempio          offrire sempre un servizio migliore.
organizzare dei tour dedicati agli artigiani all’in-      Che consigli digitali daresti agli altri colleghi ar-
terno dei diversi laboratori in modo da cono-             tigiani? Gli artigiani devono, a mio parere, inte-
scerci meglio, vedere cosa e come lo facciamo             grare una strategia on life che comprenda sia                17
in modo che così possano svilupparsi nuovi                l’on line che l’off line non andando mai a spe-
progetti.                                                 gnere la parte on line ma continuando a svilup-
                                                          parla lavorando sul proprio personal branding,
Monica Cavalletto (Ferrovetro)                            quindi sul fatto d’incrementare immagini e il
Cosa ti ha spinto a partecipare? Sicuramente il           racconto di se stessi come brand che produ-
fatto che io nonostante fossi presente in Face-           ce cose creative e prodotti di valore e che in-
book o Istagram non sono mai riuscita a “bu-              corpora valori che sono tanto personali quanto
care” e quindi il fatto di avere degli input diversi      parte dell’azienda stessa.
da altre persone poteva essere assolutamente              Cosa potrebbe fare ancora Confartigianato
utile, visto anche i tempi che corrono.                   Venezia per sostenere l’artigianato veneziano?
         In tre parole cosa ti ha dato questo per-        Secondo me è molto importante permettere
                corso? La voglia di mettermi real-        alle attività d’incontrarsi, di confrontarsi perchè
                   mente in gioco e fare ancor di         spesso vivono nella loro bolla e pur avendo gli
                      più di quanto faccia adesso.        stessi problemi si sentono sole e sentono ancor
                        Che consigli digitali daresti     di più la solitudine nell’af-
                         agli altri colleghi artigiani?   frontare le difficoltà.
                          Per me dare consigli è          Confartigianato è
                          un po’ difficile, io sono       un ottimo spazio
                          ancora in fase di speri-        di aggregazio-
                          mentazione, però posso          ne e quindi po-
                        assolutamente dire che in         trebbe favorire
                       futuro dovremmo per forza          sicuramente
                     essere digitali, essere facil-       altri incontri in
                  mente trovati on-line magari            net working e
               anche da persone che ci conosco-           di condivisione.
   no già che poi possono dire anche ad altri “io
HOSPITALITY TEAM,
                               PROGETTO DA 10 E LODE!
                               Lara Citon e Daniela Dall’Igna:

                                                                                                                           STORIE
                               consulenza completa per lo sviluppo
                               di imprese turistiche
                               __________________________________________
                               Più di 10 milioni di Euro di contributi ot-   diversi punti di vista, ma con un unico
                               tenuti, 97% la percentuale di progetti        obiettivo: far crescere il nostro cliente”.
                               con successo (ovvero il 97% dei clienti       La consulenza di Hospitality Team è ri-
                               ha ottenuto contributi a fondo perduto        volta non solo al settore HORECA (Ho-
                               fino al 70% degli investimenti nelle loro     tellerie-Restaurant-Café), ma si estende
                               imprese), oltre 200 i clienti affiancati.     a tutte le start-up o imprese consolidate
                               Sono questi i numeri di Hospitality Team      che necessitano di una revisione della
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                               il progetto nato dall’affinità e dall’entu-   pianificazione aziendale. “Con parti-
                               siasmo di Lara Citon e Daniela Dall’I-        colare focus sul turismo, offriamo alle
                               gna, due professioniste del Litorale del      aziende del settore ricettivo e artigiano,
                               Cavallino, unite dalla stessa visione di      consulenza durante la pianificazione,
                               cosa significhi oggi fare impresa e dalla     gestione e controllo di tutte le attività
                               voglia di fare la differenza, sviluppando     connesse al progetto imprenditoriale”,
                               così una consulenza adatta a risponde-        spiegano Lara Citon, consulente di di-
                               re ai precisi bisogni dell’imprenditore.      rezione per la creazione di start-up e lo
18                             “Nel tempo, le collaborazioni sono cre-       sviluppo di imprese, e Daniela Dall’Igna,
                               sciute, arricchendosi di nuovi e preziosi     consulente legale, esperta in finanza
                               professionisti che compongono l’at-           agevolata per l’accesso a finanziamen-
                               tuale team di lavoro - spiegano le pro-       ti europei, nazionali e regionali per le
                               fessioniste - affrontiamo ogni progetto       imprese. A proposito di finanziamenti
                               mettendo in campo tutte le nostre ener-       il 97% di clienti di Hospitality Team ha,
                               gie per raggiungere il massimo risultato.     come già accennato, ottenuto contri-
                               Non ci fermiamo mai alle prime soluzioni
                               ma applichiamo una visione d’insieme a
                               soluzioni multiple. Ci formiamo costan-
                               temente per essere sempre un passo
                               avanti ed impostiamo il nostro lavoro
                               e la relazione con il cliente sui principi
                               dell’affidabilità e della trasparenza”.
                               Citon e Dall’Igna credono sia fonda-
                               mentale dare anche un valore etico al
                               proprio lavoro, portando maggiore be-
                               nessere al territorio e alle persone: “Na-
                               scere come società Benefit per noi è
                               stata una scelta naturale, che anima e
                               indirizza le scelte societarie e le nostre
                               azioni. Siamo professionisti con una
                               consolidata esperienza e una forma-
                               zione diversificata, che hanno deciso
                               di fare squadra per offrire consulenza
                                                                                                                                    

                               completa volta allo sviluppo di imprese
                               turistiche ricettive e non, partendo da
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                                     buti a fondo perduto fino al 70% de-               nel settore turistico; redazione di bilanci
                                     gli investimenti nelle loro imprese: “La           sociali, atti alla valorizzazione della so-
                                     complessità di questi strumenti (i finan-          stenibilità ambientale, economica e so-
                                     ziamenti a fondo perduto) spesso porta             ciale delle imprese; consulenza in tema
                                     le aziende a non approfondire e di con-            privacy aziendale per allineare l’impresa
                                     seguenza a non sfruttare tali opportu-             con la normativa in vigore; supporto al
                                     nità. Risulta pertanto fondamentale es-            passaggio generazionale nelle imprese
                                     sere affiancati da esperti della materia           ricettive; consulenza sulla contrattua-
                                     per approfittare di queste agevolazioni            listica e sviluppo di progetti turistici di            19
                                     previste dai vari enti, in primis i fondi re-      grandi dimensioni. Recente il nuovo e
                                     gionali e dell’Unione Europea”.                    innovativo ramo “green”volto alla soste-
                                     Grazie ad una pluriennale esperienza,              nibilità aziendale. In qualità di “GSTC
                                     Hospitality Team sviluppa inoltre accu-            Consultancy”, (Global Sustainable Tou-
                                     rati business plan, basandosi sulle reali          rism Council), l’organizzazione ricono-
                                     necessità dell’imprenditore, con format            sciuta a livello internazionale che fissa
                                     elaborati ad hoc per ogni realtà, per in-          i criteri di sostenibilità nel settore turisti-
                                     dividuare le strategie e gli investimenti          co, Hospitality Team offre l’opportunità
                                     per lo sviluppo aziendale.                         di intercettare queste tendenze di mer-
                                     Gli step fondamentali partono dalla                cato e accompagnare gli imprenditori
                                     comprensione dell’intero business per              verso un percorso di sostenibilità azien-
                                     creare una strategia aziendale volta al            dale e responsabilità sociale, attraverso
                                     miglioramento gestionale e alla mas-               la redazione del report di sostenibilità,
                                     simizzazione del risultato, attraverso             un documento scritto che evidenzia
                                     l’analisi dei punti di forza e debolezza           l’impatto delle aziende in termini di so-
                                     aziendale, dei target, della concorrenza           stenibilità ambientale, sociale ed eco-
                                     e del mercato in generale. Dalla identi-           nomica, nonché un valido strumento
                                     ficazione degli obiettivi, si procede con          per la comunicazione aziendale.
                                     la realizzazione del piano economico e
                                     finanziario per verificarne la fattibilità,        HOSPITALITY TEAM SRL
                                     la redditività e la sostenibilità, per poi         SOCIETÀ BENEFIT
                                     agevolare l’accesso al credito bancario            Via Fausta 403/B
                                     o eventuali contributi a fondo perduto.            Cavallino-Treporti (VE)
    a sinistra                       Svariati gli ulteriori servizi offerti dalla so-   Tel. 041 5371552


    Lara Citon e Daniela Dall’Igna   cietà Benefit: accompagnamento nella               segreteria@hospitalityteam.it
    di Hospitality Team              creazione e sviluppo di reti d’impresa
TATUAGGI:
                               COLORATI E SICURI!
                               Inchiostri per tatuaggi/trucco permanente:

                                                                                                                          NORMATIVE
                               cosa è cambiato dal 4 gennaio
                               __________________________________________

                               No, non c’è da avere paura. Non è vero       dopo l’entrata in vigore delle nuove leg-
                               che dal 4 gennaio scorso sono vietati        gi europee diventeranno preponderanti
                               i tatuaggi colorati. La paura degli ap-      per i tatuatori. Solo due colori non han-
                               passionati era alimentata da articoli        no ancora sostituti. Per il verde e per il
                               che giravano su internet nelle scorse        blu (per la precisione, come spiega la
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                               settimane. “Torna l’epoca del bianco e       rivista online Wired, il pigment green 7 e
                               nero”, s’intitolavano. Oppure: “Il nuovo     il pigment blue 15:03) la deroga c’è fino
                               regolamento Ue proibisce il tatuaggio a      al gennaio 2023”.
                               colori”. In realtà l’Unione Europea con      Una nota inviata da Confartigianato agli
                               il regolamento 2020/2081, approvato a        estetisti e ai tatuatori aderenti chiarisce
                               dicembre dell’anno scorso, 13 mesi pri-      ulteriormente che dal 4 gennaio 2022
                               ma quindi del 4 gennaio 2022, ha reso        “entrano in vigore le nuove norme in-
                               illegali quei pigmenti colorati che, oltre
20                             una certa soglia, contengono elementi
                               come nichel, mercurio, cromo e soprat-
                               tutto isopropanolo, un ingrediente che
                               si aggiunge alla maggior parte dei colori
                               per sterilizzarli. Sono considerati can-
                               cerogeni. Quindi non ha senso essere
                               allarmisti né catastrofisti. Proibiranno
                               alcune miscele? I tatuatori ne useran-
                               no altre, ancora più sicure, e chiunque
                               potrà continuare a scegliere il tatuag-
                               gio che preferisce. Non solo in bianco
                               e nero. La preoccupazione, semmai, è
                               verso i rappresentanti, che si ritroveran-
                               no sul groppone pigmenti che non po-
                               tranno più vendere. Come li smaltiran-
                               no? Per i tatuatori la responsabilità per
                               ciò che usano diventerà anche penale,
                               quindi ci sarà poco da scherzare. Biso-
                               gnerà stare attenti soprattutto agli studi
                               piccoli, improvvisati.
                               “Se quelle tinte sono state vietate un
                               motivo ci sarà - spiega Enrico Vettore,
                               Responsabile Categorie di Confartigia-
                               nato Venezia - . Il consumatore dovrà
                               quindi chiedere sempre, con convinzio-
                               ne, che venga usato materiale idoneo.
                               Esistono infatti prodotti alternativi, che
dichiarazione, è necessario procedere
                                                                              al corretto smaltimento delle sostanze
                                                                              come rifiuti speciali, secondo le dispo-
                                                                              sizioni vigenti del decreto legislativo
                                                                              152/2008 – Testo Unico Ambientale –
                                                                              Tua. Si precisa infine che le nuove restri-
                                                                              zioni, dal 4 gennaio 2022, impongono
                                                                              inoltre che sulle etichette delle miscele
                                                                              destinate al tatuaggio e al trucco per-
                                                                              manente sia riportato tale uso previsto
                                                                              e che l’etichetta debba inoltre includere
                                                                              un elenco degli ingredienti e le dichiara-
                                                                              zioni di sicurezza pertinenti”.

                                                                              I nostri tatuatori: Marco Menoni
                                                                              (Manotattoo) e Suely Facchini
                                                                              (UnderSkin Studio)
                                                                              Sono ormai trascorsi circa 25 anni da
                                                                              quando Marco Manoni ha iniziato, un

                                                                                                                             POLITICA ARTIGIANA • 01/2022
                                                                              po’ per gioco, un po’ per passione, la
                                                                              sua attività di tatuatore e oggi l’artista
                                                                              del tatuaggio, con bottega al Lido in via
                               trodotte dal regolamento 2020/2081             Sandro Gallo 57/C è tra i più apprezza-
                               con riferimento alle sostanze contenu-         ti non solo a livello locale. “Vengono a
                               te negli inchiostri per tatuaggi o trucco      farsi tatuare da me da varie parti d’Italia
                               permanente. Da tale data, pertanto, gli        dopo aver visto i miei lavori pubblicati
                               operatori dovranno perentoriamente at-         sul profilo Instagram Marco Manoni_
                               tenersi ai divieti e limitazioni imposti dal   Manotattoo o avermi conosciuto sem-                 21
                               provvedimento”. Al fine di fare ordine         plicemente con il passaparola”, spiega
                               nel mare magnum di notizie diffuse in          Manoni. Il tatuatore predilige i tatuaggi
                               questi giorni, l’Associazione ha predi-        in stile realistico in bianco e nero senza
                               sposto un utile vademecum inviato a            linee di contorno o sfumature, insomma
                               tutti i soci interessati.                      anche se il soggetto è di pura fantasia
                               In sintesi: “Dal 4 gennaio 2022, il ta-        deve sembrare “vero” come fosse una
                               tuaggio/trucco permanente può essere           foto. Suely Facchini, titolare dell’Un-
                               effettuato solo ed esclusivamente uti-         derSkin Studio a San Marco 1950, non
                               lizzando inchiostri rispondenti al nuovo       lontano dal Teatro La Fenice, è specia-
                               regolamento (salve le deroghe tempo-           lizzata in tatuaggi, piercing e trucco per-
                               ranee per blu e verde): gli operatori del      manente, principalmente piercing. “Ho
                               comparto, quindi, prima dell’inocula-          un profilo Facebook, UnderSkin Studio
                               zione dei pigmenti debbono accertarsi          Venezia ed un profilo Instagram, piercin-
                               che le sostanze utilizzate rispettino le       gbysue896, ho aperto l’attività nel 2010
                               limitazioni in questione. “Per fare que-       ma la mia passione per i piercing risale
                               sto - prosegue Vettore - si suggerisce         a quando ero giovanissima, già a 12-13
                               di richiedere al produttore/fornitore una      anni ero interessata alla modificazioni
qui sopra                      “dichiarazione di rispondenza ai limi-         corporee. Ho iniziato lavorando in uno
Suely Facchini nel suo         ti di cui all’allegato XVII del Reg. CE n.     studio a Mestre e poi ha aperto il mio
laboratorio UnderSkin Studio   1907/2006, come modificato dal Reg.            laboratorio. La gioielleria utilizzata per i
a San Marco 1950               UE n.2081/2020”. Si ritiene, a tutela          piercing è molto variegata, di alta qua-
                               dell’attività effettuata, che copia della      lità e prodotta in America in titanio con
a sinistra                     suddetta dichiarazione venga conse-            filettatura interna. Il trucco permanente
Marco Manoni al lavoro         gnata al cliente, che la sottoscriverà         viene realizzato in base dei desideri del
nel suo studio al Lido         per presa visione. Suggeriamo inoltre          cliente ed interessa, sopracciglia, lab-
in via Sandro Gallo 57/C       di rilasciarne copia”. In assenza di tale      bra e occhi”.
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