Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
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Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro ROMA – Con una vergognosa diretta Facebook in tardissima serata, estranea a qualsiasi protocollo comunicativo di un Presidente del Consiglio, il premier Conte ha annunciato una serrata totale del Paese, ma dopodichè guardando il decreto firmato, si scopre che in realtà molte attività resteranno aperte. Il blocco delle attività scatterà da lunedì 23. Le aziende avranno eventualmente tempo fino al 25 per completare la chiusura. Nell’elenco delle attività essenziali non sono indicati come numeri Ateco i supermercati, i servizi bancari, finanziari, postali che comunque saranno autorizzati all’apertura. È importante notare che al punto A dell’articolo 1 si legge, a proposito: “Resta fermo, per le attività commerciali, quanto disposto dal Dpcm 11 marzo 2020 e dall’ordinanza del ministro della Salute del 20 marzo 2020″. Il semaforo verde al nuovo Decreto è arrivato dopo una lunghissima giornata al Ministero dello Sviluppo economico per mettere a punto il Dpcm varato sabato notte da Palazzo Chigi. Dopo la comunicazione del premier Conte sono arrivate infatti numerosissime richieste da parte delle aziende, culminate nella lettera aperta al premier Giuseppe Conte inviata dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che aveva chiesto di far proseguire le attività non espressamente contenute nella prima lista, ma funzionali a quelle essenziali. I correttivi alla nuova “stretta” per contenere l’epidemia del Coronavirus sono arrivati. Il ritardo nelle decisioni così come anche nella comunicazione viene imputato da Palazzo Chigi alle diverse richieste pervenute da parte delle aziende, che sono state “valutate” e che quindi hanno allungato
i tempi. La stessa Confindustria ha chiesto al premier un confronto perché le chiusure siano compatibili con le esigenze delle imprese. dpcm22marzo2020_compressed Il lascia ai prefetti la decisione di sospendere o meno la produzione e sullo stop agli impianti a ciclo continuo, infatti nel decreto si legge: “Sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il prefetto può sospendere le attività qualora ritenga che non sussistano le condizioni”. Discussa anche la chiusura degli studi professionali. Il testo del decreto lascia ampia libertà ai singoli professionisti, ed emerge che resteranno aperti ad esempio gli studi di studi legali e quelli di ingegneria . Così come resteranno anche aperti i call center, attività finanziarie e assicurative, uffici postali, edicole, ingrosso di carta e agenzie di distribuzione di giornali, riviste e libri, gli alberghi. Decreto Conte_compressed (1) Rispetto alla stretta annunciata dal premier nel corso di una serata concitata come quella di ieri, di fatto vengono alla luce delle misure “soft” che in realtà non bloccheranno i trasporti interni nelle città per chi deve andare a lavoro. Dallo “stop” sono escluse badanti e colf. Proseguono le attività anche le filiere determinanti in questo momento come quelle farmaceutiche. Resta in vigore la chiusura delle scuole e dei musei. Sono stati esonerati dalla chiusura gli operatori tecnici e commerciali che operano nel settore per le riparazioni di pc e telefonini. Le disposizioni del decreto saranno in vigore dal 23 marzo al 3 aprile. Le imprese che dovranno bloccare invece la produzione avranno tempo fino al 25 marzo. Il ministero della Salute fa chiarezza sul CoronaVirus ROMA – Alla luce della necessità di rendere omogenea sul territorio
nazionale la definizione di soggetto guarito sia clinicamente, sia dall’infezione da SARS-CoV-2, sia di soggetto asintomatico che ha eliminato il virus, il Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute ritiene opportuno ribadire che le definizioni cui attenersi sono le seguenti. Si definisce clinicamente guarito da Covid-19, un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito è colui il quale risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2. La definizione di eliminazione (“clearance”) del virus indica la scomparsa di RNA del SARS-CoV-2 rilevabile nei fluidi corporei, sia in persone che hanno avuto segni e sintomi di malattia, sia in persone in fase asintomatica senza segni di malattia.
Per il soggetto asintomatico, si ritiene opportuno suggerire di ripetere il test per documentare la “negativizzazione” non prima di 14 giorni (durata raccomandata del periodo d’isolamento/quarantena) dal riscontro della positività. La definizione di scomparsa dell’RNA virale è attualmente data dall’esecuzione di due test molecolari, effettuati normalmente a distanza di 24 ore, aventi entrambi esito negativo. Il Comitato Tecnico-Scientifico raccomanda che queste definizioni vengano diffusamente e omogeneamente adottate da tutte le Regioni. Il Comitato Tecnico-Scientifico in una nota stampa ritiene inoltre doveroso ribadire che, a oggi, l’approccio diagnostico standard rimane quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo. Inoltre, si conferma che non esiste alcun test basato sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o di COVID-19. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente valutando circa 200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati portati alla sua attenzione; i risultati relativi a quest’attività screening saranno disponibili nelle prossime settimane. Nel suggerire cautela nell’impiego di test non validati, il CTS è disponibile a fornire opinioni e suggerimenti alle Regioni che lo dovessero richiedere. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge "CuraItalia" ROMA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge “Cura Italia“. Dopo la firma del capo dello Stato, il
decreto è stato essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Il testo contiene le misure sanitarie ed economiche per fronteggiare l’emergenza CoronaVirus. Nel testo finale del decreto Cura Italia è stato inserito il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari . La norma, che inizialmente era nelle prime bozze e successivamente era scomparso, dà la possibilità di rinviare all’autunno, per evitare rischi di contagio, il voto: il referendum si può indire entro 240 giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi l’ultima data utile sarebbe il 22 novembre. GU Atto coronavirus Viene confermato l’impianto del provvedimento con gli aiuti per famiglie e imprese. Tra le novità passa da 600 a 500 milioni il fondo che servirà sia per i danni dell’intero settore aereo sia per la costituzione di una “newco” pubblica per Alitalia. Inserita anche una norma inizialmente non prevista per semplificare la sperimentazione clinica di farmaci e dispositivi medici. GU corona virus Il decreto legge Cura Italia stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è nominato un Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID -19. Al fine di assicurare la più elevata risposta sanitaria all’emergenza, il Commissario attua e sovrintende a ogni intervento utile a fronteggiare l’emergenza sanitaria, organizzando, acquisendo e sostenendo la produzione di ogni genere di bene strumentale utile a contenere e contrastare l’emergenza stessa, o comunque necessario in relazione alle misure adottate per contrastarla, nonchè programmando e organizzando ogni attività connessa, individuando e indirizzando il reperimento delle risorse umane e strumentali necessarie, individuando i fabbisogni, e procedendo all’acquisizione e alla distribuzione di farmaci, delle apparecchiature e dei dispositivi medici e di protezione individuale. Nell’esercizio di tali attività può avvalersi di soggetti attuatori e di società in house, nonchè delle centrali di acquisto. Iter semplificati fino al 30 giugnoper la detenzione domiciliare di chi deve scontare una pena (anche residua) fino a 18 mesi (prevista dalla legge n.199/2010), con la previsione di “controllo mediante mezzi elettronici”, il cosiddetto braccialetto elettronico, per pene comprese tra 7 e 18 mesi. Nel decreto legge Cura Italia vengono confermate – all’articolo 123 – le novità circolate finora sulle
misure per ‘alleggerire’ il sovraffollamento carcerario in questo momento di emergenza sanitaria. Esclusi dal beneficio i reati più gravi (quelli indicati dall’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario), i maltrattamenti in famiglia e lo stalking. Non potranno essere ammessi a tale procedura semplificata anche i detenuti ritenuti “delinquenti abituali, professionali o per tendenza“, quelli sottoposti al “regime di sorveglianza particolare” e coloro che sono stati sanzionati in via disciplinare in carcere: tra questi, quindi, anche chi si è reso protagonista delle sommosse degli ultimi giorni. Infine, con l’articolo 124 si prevede che “anche in deroga al complessivo limite temporale massimo“, ossia 45 giorni, stabilito dall’ordinamento penitenziario, si legge nel testo che “le licenze concesse al condannato ammesso al regime di semilibertà possono avere durata sino al 30 giugno 2020″. Roma, sospeso il pg della Cassazione Mario Fresa: accusato di violenze sulla moglie ROMA – L’inchiesta si basa sulla denuncia della moglie, una trentaduenne con cui il magistrato Mario Fresa, 59 anni, era sposato dal 2019 dopo una convivenza di tre anni, che lo ha accusato di “averla colpita con un pugno alla tempia in casa al termine di una lite” (prognosi di sette giorni ) minacciandola “di portarle via il figlio se avesse sporto denuncia“. La donna portata in ospedale a seguito di un pugno ricevuto alla tempia è stata dimessa con sette giorni di prognosi dopo la lite col marito per questioni di gelosia , si trova adesso fuori Roma a casa della madre insieme al figlio di due anni.
Il giorno prima tra i due era nata una forte discussione nella loro casa nel centro storico della Capitale, causata da motivi di gelosia del magistrato, che si è conclusa appunto con un fortissimo pugno alla tempia ricevuto davanti alla tata del figlioletto dei due coniugi. Erano le 15.30 dello scorso martedì. La donna nonostante le minacce, ha chiamato il 112. Quando gli agenti intervenuti hanno trovato la donna in quelle condizioni hanno richiesto l’intervento sul posto di un’ambulanza. La denuncia penale sporta mercoledì della scorsa settimana dalla moglie trentenne del magistrato è adesso in mano ai magistrati del pool della Procura di Roma, che si occupano dei reati sulla violenza di genere. La procura generale della Cassazione a seguito della denuncia raccontata dalla moglie del pg Mario Fresa alla collega Federica Angeli del quotidiano La Repubblica ha affidato a una nota diramata ieri pomeriggio la notizia della sua sospensione dall’incarico”Impregiudicata ogni valutazione circa il merito della vicenda, rimessa in primo luogo all’Autorità giudiziaria, si è immediatamente provveduto a sostituire il dottore Fresa, che ha fatto richiesta in tal senso, nella trattazione dei procedimenti, sospendendolo integralmente dalla partecipazione al Servizio disciplinare”. . Coronavirus, Silvio Berlusconi dona
10 milioni alla Regione Lombardia per l'emergenza CoronaVirus ROMA – Silvio Berlusconi ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, attraverso una donazione, la somma di 10 milioni di euro, necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano (o per altre emergenze). Lo ha reso noto una nota di Forza Italia. “Non possiamo, ancora una volta e dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e commosso ringraziamento agli eroi civili degli ospedali”, ha detto Berlusconi comunicando con una telefonata la sua decisione al governatore lombardo Attilio Fontana. Nella mattinata l’ex presidente del Consiglio ha postato una dedica sui propri profili social a quelli che chiama “gli eroi civili“, che andrebbero ringraziati e premiati nella maniera migliore possibile: “Non posso, ancora una volta e dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e commosso ringraziamento agli eroi civili che dagli ospedali alla consegna della spesa sono impegnati in prima linea da Nord a Sud“. Al governo giallorosso è stato chiesto di “prevedere per loro un sostegno molto più elevato come ricompensa per il lavoro straordinario che stanno svolgendo“. L’impegno dei forzisti sarà quello di “premiare e onorare nella misura che meritano il loro quotidiano sacrificio“.
La donazione di Berlusconi si aggiunge alle numerose donazioni che stanno pervenendo a Regione Lombardia. Da privati e imprese, che nella maggior parte dei casi hanno chiesto di rimanere anonimi. Anche Giuseppe Caprotti, figlio del fondatore di Esselunga, ha annunciato la costituzione di un fondo di 10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro il coronavirus e per un piano a favore delle categorie più deboli colpite dagli effetti dell’epidemia. L’iniziativa sarà realizzata in coordinamento con la Regione Lombardia ed il Comune di Milano. “Abbiamo avuto offerte dai cinque euro ai 10 milioni”: con queste parole il presidente della Lombardia Fontana ha ringraziato chi in queste ora ha dimostrato la propria solidarietà per affrontare l’emergenza Coronavirus. Nei suoi ringraziamenti, oltre a chi sta lavorando, ha citato la Fondazione Invernizzi, Caprotti, Silvio Berlusconi, Allianz e Sapio “con interventi diretti per la realizzazione dell’ospedale in Fiera“. Si attende in giornata il parere di Domenico Arcuri: il commissario di Governo per l’emergenza Coronavirus chiamato a esprimersi sulla fattibilità del progetto che Attilio Fontana ha affidato a Bertolaso. Il governatore della Regione Lombardia ha annunciato recentemente di aver trovato i medici mentre ci sono problemi nel reperire i ventilatori polmonari. Nel frattempo, è in corso a palazzo Lombardia, sede di Regione Lombardia una riunione tecnica tra Fontana, Bertolaso, il vice governatore Fabrizio Sala e i tecnici dello sfaff del nuovo consulente per l’emergenza sanitaria del presidente della Lombardia.
I dati regione per regione del Coronavirus: preoccupante l’andamento al Sud ROMA – “Tra Nord e Sud c’è un intervallo di una manciata di giorni”, ha detto Luigi Lopalco, il virologo nominato dal presidente della Regione Puglia a capo del coordinamento regionale per l’emergenza
L’espansione del Covid-19 (per tutti il CoronaVirus) nelle regioni del Sud Italia inizia a preoccupare sensibilmente gli amministratori locali. Le regioni del Centro e del Sud più colpite , sulla base dell’ultimo bollettino, diffuso domenica 15 marzo sono le Marche, con 1.133 contagiati e 98 persone in terapia intensiva, e la Puglia, dove in un giorno l’aumento dei contagi è stato del 38 per cento.
Il maggior numero di contagiati di tutto il Centro-Sud si trova però in Lazio: sono 396. «Tra Nord e Sud c’è un intervallo di una manciata di giorni», spiega il dr. Luigi Lopalco, il virologo nominato a capo del coordinamento regionale pugliese per l’emergenza, “noi speriamo che l’ondata arrivi qui quando al Nord si è già allentata la morsa. Se si liberano risorse al Nord, possono essere spostate al Sud“. Il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, ha confermato quanto già denunciato dal nostro giornale nei giorni scorsi che ha provocato la reazione sotto forma di minacce del Presidente (in scadenza) Michele Emiliano, che sembra ogni giorno di più in campagna elettorale sotto mentite spoglie di Protezione Civile, ricordando che scarseggiano le necessarie protezioni fondamentali come mascherine, ventilatori e monitor: “Oltre alle forniture della Protezione civile che arriveranno nei prossimi giorni abbiamo chiesto milioni di dispositivi su canali nazionali e internazionali – ha aggiunto ancora Montanaro – abbiamo 500 ventilatori a disposizione, ce ne servirebbero altri 200“.
Non contento Emiliano è tornato ad attaccare le migliaia di pugliesi tornati a casa dalle regioni del Nord: “Dall’8 marzo si sono poste in quarantena 19mila persone. Stimiamo che ce ne siano altre 10mila che non lo hanno fatto. Il flusso di rientro in Puglia è stato fortissimo ed è ininterrotto”. dimenticando che sono quelle stesse persone a cui intende chiedere il voto per restare alla guida della Regione Puglia. Con poche probabilità. Ecco perchè è particolarmente nervoso, arrivando al punto di da definire “criminali” le critiche del centrodestra pugliese. Ed a dare i “numeri” a vanvera intervenendo ieri sera nel programma “Live non è la D’ Urso”su Canale5 . Mai come in questo caso è valido il motto latino “Similia cum similibus“. I simili con i simili …. Coronavirus. Gli aiuti del Governo al Paese nel Consiglio dei Ministri delle 10
ROMA – Previsto un piano straordinario per aumentare i posti di terapia intensiva in Lombardia, a Trento e Bolzano, anche ricorrendo ad accordi con strutture private, accreditate e non. Sanità, possibile stop alla pensione e semaforo verde al reperimento di personale dall’estero. Congedo di 15 giorni per i genitori di bambini piccoli (con metà stipendio). Tutti i bonus straordinari e i beneficiari. Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. E’ composta da 113 articoli la nuova bozza del decreto di 84 pagine che il CORRIERE DEL GIORNO ha potuto visionare. Le misure valgono oltre venti miliardi. Lo confermano all’ANSA diverse fonti di governo. Il valore complessivo del provvedimento sarà definito solo dopo il vaglio finale del governo ma fin d’ora si può stimare che la cifra impiegata sarà vicina ai 25 miliardi per i quali l’esecutivo ha avuto l’autorizzazione del Parlamento.
il Ministro dell’ Economia Roberto Gualtieri Il decreto anti-coronavirus che il Governo si appresta ad approvare mobilita finanziamenti per 350 miliardi di euro, ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Si tratta di una cifra “equivalente” in percentuale del Pil ai 550 miliardi della Germania. “Il decreto è solo la prima tappa. Le conseguenze economiche non spariranno in poche settimane, l’economia avrà bisogno di una fortissima spinta per la ripartenza”, e la situazione “richiede un cambio di passo anche dell’Europa“, ha aggiunto Gualtieri. Decreto-legge-Covid “Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e sostenere il Paese. L’Italia è più forte del Covid-19. Sono le ore decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la faremo“. afferma su Twitter il ministro dell’economia Roberto Gualtieri .
Il testo del Decreto è ancora soggetto a revisione e quindi suscettibile di modifiche. Contro l’ emergenza CoronaVirus, il Governo potrà emettere nuovo debito fino a un massimo di 25 miliardi. “Al fine di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria all’attuazione degli interventi di cui al presente decreto – si legge nelle disposizioni finanziarie – è autorizzata l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno 2020“. Lo stesso articolo fa comunque riferimento anche ad altri fondi di copertura senza al momento indicare però gli importi. Il personale ospedaliero beneficerà di un surplus nel suo stipendio. I dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, in concreto, otterranno un pagamento maggiorato per le ore di straordinario, se sono impegnati nel contrasto all’epidemia di CoronaVirus.
La misura è presente nella Relazione illustrativa al decreto legge che il Consiglio dei ministri discuterà questa mattina alle 10 in quanto è slittata la riunione attesa per questa notte . La Relazione illustrativa descrive anche un piano straordinario per il controllo dei passeggeri e delle merci in arrivo nel nostro Paese. Il piano verrà realizzato potenziando gli “Uffici periferici del ministero della Salute nel nord Italia (USMAF- SASN e gli Uffici UVAC-PIF)“. Gli Uffici periferici avranno un duplice ruolo. Infatti oltre a monitorare controllare le persone e i beni che arrivano in Italia, dovranno certificare anche che le merci italiane viaggiano verso l’estero in condizioni di assoluta sicurezza. Una certificazione necessaria a tutelare la produzione del made in Italy. Il governo intende anche portare a termine i concorsi per le assunzioni del personale che verranno ultimate entro giugno. Addetti alle dogane Vengono incrementate “le risorse per il salario accessorio del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli”, per il suo grande sforzo nelle “attività di controllo presso i porti, gli aeroporti e le dogane interne in relazione all’emergenza sanitaria” e alla Brexit. Agli Autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo. Altri posti letto per le cure
Il Governo chiede aiuto alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano. Dovranno aumentare, a livello regionale, “del 50% il numero dei posti letto in terapia intensiva e del 100% il numero dei posti letto nelle unità operative di pneumologia e di malattie infettive“. Per raggiungere questi obiettivi, Trento e Bolzano saranno autorizzate a stipulare accordi con cliniche private accreditate. E, se non sufficienti, anche con cliniche non accreditate. Purché – precisa la Relazione illustrativa – simili strutture rispondano a tutti i requisiti di qualità in termini di assistenza al paziente. Alla luce della straordinaria emergenza che vive il Nord Italia, le strutture private non potranno rifiutarsi di collaborare e dovranno mettere a disposizione – oltre alle loro strutture e ai macchinari – anche il personale. In cambio riceveranno quella che la Relazione definisce una “indennità di requisizione“. Anche la Regione Lombardia in prima linea nell’assistenza ai contagiati viene autorizzata a sottoscrivere contratti con strutture private accreditate e non “in deroga ai tetti di spesa“. Aiuti alle piccole imprese Il decreto del Governo, in via di elaborazione ha anche l’obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese gravate da un prestito bancario. Ecco le norme di garanzia come vengono descritte dalla Relazione illustrativa del decreto (punti principali): “La misura consiste in una moratoria straordinaria volta ad aiutare le microimprese e le piccole e medie imprese a superare la fase più critica della caduta produttiva connessa con l’epidemia Covid-19, riconosciuta come evento eccezionale e di grave turbamento
dell’economia. La finalità della moratoria è quella di evitare che un calo della domanda molto forte, anche se verosimilmente limitato nel tempo, abbia effetti permanenti sull’attività di un numero elevato di imprese e sia amplificato da meccanismi finanziari“. Il comma 2 dispone che possano beneficiare della moratoria, facendone richiesta alla banca o altro intermediario finanziario creditore, le microimprese e le piccole e medie imprese italiane che alla data di entrata in vigore del decreto avevano ottenuto prestiti o linee di credito da banche o altri intermediari finanziari. Per questi finanziamenti la misura dispone che: i) le linee di credito accordate “sino a revoca” e i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti non possano essere revocati fino alla data del 30 settembre 2020; ii) la restituzione dei prestiti non rateali con scadenza anteriore al 30 settembre 2020 sia rinviata fino alla stessa data alle stesse condizioni e con modalità che, da un punto di vista attuariale, non risultino in ulteriori oneri né per gli intermediari né per le imprese.Gli eventuali oneri amministrativi per la realizzazione dell’operazione restano a carico dell’intermediario creditore; eventuali elementi accessori (garanzie) sono prorogati coerentemente; iii) il pagamento delle rate di prestiti con scadenza anteriore al 30 settembre 2020 sia riscadenzato sulla base degli accordi tra le parti o, in ogni caso, sospeso almeno fino al 30 settembre 2020. Assunzioni anche all’Inail L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro potrà assumere – con contratto di lavoro a tempo determinato, della durata non superiore a sei mesi – un contingente di 200 medici specialisti e di 100 infermieri per garantire assistenza e cure ambulatoriali agli infortunati sul lavoro e tecnopatici. Ma saranno assunte altre 100 persone – queste a tempo indeterminato – “con la qualifica di dirigente medico di primo livello, nella branca specialistica di medicina legale e del lavoro”. Atti commissario sottratti a controllo Corte Conti Gli atti del commissario per l’emergenza sanitaria Coronavirus sono sottratti al controllo della Corte dei Conti e “sono immediatamente e definitivamente efficaci, esecutivi ed esecutori, non appena posti in essere”. “La responsabilità contabile e amministrativa è comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell’agente che li ha posti in essere“, si legge nel testo. La misura prevede che “Il commissario è autorizzato
all’apertura di apposito conto corrente bancario per consentire la celere regolazione delle transazioni che richiedono il pagamento immediato o anticipato delle forniture, anche senza garanzia” . Bonus 100 euro Un bonus di 100 euro andrà “a favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con reddito complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di emergenza sanitaria, continuino a prestare servizio nella sede di lavoro nel mese di marzo 2020. Il premio non concorre alla formazione della base imponibile, ai fini delle imposte dirette“. Il premio è attribuito, in via automatica, “dal datore di lavoro, che lo eroga se possibile con la retribuzione relativa al mese di aprile, e comunque entro i termini previsti per le operazioni di conguaglio“. Cartelle di pagamento sospese Sospesi “i termini dei versamenti che scadono nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, nonché dagli avvisi di accertamento esecutivi emessi dalla Agenzia delle Entrate e dagli avvisi di addebito emessi dagli Enti previdenziali“. La disposizione precisa, inoltre, che i versamenti oggetto di sospensione “devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione, dunque entro il 30 giugno 2020“. Cassa Depositi Prestiti finanzia le aziende Il decreto del governo, in via di elaborazione oggi 15 marzo 2020, punta a votare che la liquidità in favore delle imprese si prosciughi in ragione dell’emergenza CoronaVirus. Ecco come la Relazione
illustrativa del decreto descrive le norme allo studio: “In estrema sintesi, la disposizione consente: – alle banche, con il supporto di Cassa depositi e prestiti S.p.A. (CDP), di erogare più agevolmente finanziamenti alle imprese che hanno sofferto una riduzione del fatturato a causa della citata emergenza; – a CDP, di supportare le banche che erogano i predetti finanziamenti tramite specifici strumenti quali plafond di provvista e/o garanzie di portafoglio, anche di prima perdita, rispetto alle esposizioni assunte dalle banche stesse; – allo Stato, di concedere “controgaranzie” fino ad un massimo dell’80% delle esposizioni assunte da CDP e a condizioni di mercato, con un evidente effetto moltiplicativo delle risorse a disposizione del sistema“. Botteghe e negozi e: credito imposta 60% su affitto Credito d’imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contrasto al Covid-19. Ecco il reddito di ultima istanza Previsto un aiuto ai lavoratori autonomi a basso reddito. Ecco la norma ipotizzata, come si ricava dalla Relazione illustrativa al decreto. “La disposizione interessa i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro” a causa del CoronaVirus, “e che nel corso del 2019 hanno prodotto un reddito da lavoro non superiore a 10.000,00 euro“. Questa disposizione “istituisce (…) un Fondo per il reddito di ultima istanza volto a garantire il riconoscimento ai medesimi soggetti, di una indennità, i cui criteri di priorità e modalità di attribuzione sono demandati ad un decreto del Ministro del Lavoro“. Sono inclusi nel beneficio “i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria“. Esenzioni Reddito cittadinanza
Nel decreto che il governo prepara per l’emergenza CoronaVirus c’è un capitolo che riguarda il reddito di cittadinanza. Alcuni obblighi che sono in capo i beneficiari del reddito sono sospesi per evitare che queste persone debbano muoversi e andare in uffici pubblici. Questa la norma provvisoria (in via di approvazione definitiva), come descritta dalla Relazione illustrativa: “i richiedenti (…) del Reddito di cittadinanza (…) sono tenuti a rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro tramite l’apposita piattaforma digitale entro trenta giorni dal riconoscimento del beneficio, ai fini della convocazione, entro gli stessi termini, presso i servizi per l’impiego ovvero presso i servizi sociali dei Comuni, per la sottoscrizione del Patto per il lavoro ovvero del Patto per l’inclusione sociale richiesti ai beneficiari della misura non altrimenti esentati”. “La convocazione presso i servizi sociali ovvero presso i servizi per il lavoro genererebbe nelle attuali condizioni esigenze di spostamento e afflussi di personale presso i servizi pubblici che possono essere evitati con la sospensione dei termini previsti dall’articolo 4“, del decreto legislativo 4 del 2019. L’articolo 9 dello stesso decreto-legge prevede, al comma 2, la scelta da parte del beneficiario dell’Assegno di Ricollocazione, entro trenta giorni dal riconoscimento dello stesso, a pena di decadenza dal beneficio, del soggetto erogatore e l’inizio del Programma di ricerca intensiva. Considerata la limitazione degli spostamenti (…) risulta di difficile attuazione la partecipazione e l’avvio a programmi di politica attiva (…). Al termine del periodo di validità delle misure emergenziali gli obblighi e i termini per la convocazione ai fini della sottoscrizione dei patti verrebbero ripristinati”. Ferma di un anno per sanitari esercito Pur di approntare “presidi sanitari straordinari“, il Governo schiera
il servizio sanitario militare. In concreto, “è stata stimata la necessità di incrementare il personale medico e infermieristico militare per 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale della durata di un anno“. L’operazione di recluramento dovrà essere completata “entro aprile”; le migliori professionalità saranno scelte “dalle commissioni di avanzamento dell’Esercito italiano”. In arrivo gli ospedali da campo Il Ministero della Difesa è autorizzato alla spesa per acquistare: – 2 ospedali campali con le relative attrezzature, in grado di garantire le attività di terapia intensiva; – 6 ambulanze per il trasporto di pazienti in assetto di biocontenimento; – 3 camere isolate campali a pressione negativa e sistemi di trasporto isolati; – dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario; – farmaci per assistenza e terapia di supporto; – nuovi dispositivi per struttura diagnostica “Policlinico Militare Celio di Roma”. Le fabbriche farmaceutiche sempre aperte Misure speciali per le “imprese indispensabili alla produzione dei farmaci e dei dispositivi medici e diagnostici”. Ai loro dipendenti “non si applicherà la misura della quarantena con sorveglianza attiva anche nell’ipotesi in cui gli stessi abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva“. Mutuo prima casa Il decreto dovrebbe consentire ai titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate, fino a 18 mesi, al verificarsi di specifiche situazioni di temporanea difficoltà, “destinate ad incidere negativamente sul reddito complessivo del nucleo familiare“: – cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; – cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato; – cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia; – morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all’80%. “È ammissibile al beneficio anche il titolare del contratto di mutuo
già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo non superi i 90 giorni consecutivi“. Negli alberghi chi è in sorveglianza sanitaria La Protezione Civile potrà requisire “presidi sanitari e medico- chirurgici, da soggetti pubblici e privati” mentre le Prefetture potranno requisire “strutture alberghiere E altri immobili con analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare“. In alberghi e strutture ricettive verranno sistemati anche i malati che hanno superato la fase più acuta e che, per ragioni di prudenza, non possono tornare presso le loro abitazioni. Niente controlli Vengono congelati anche “i termini relativi alle attività di controllo (salvo quanto previsto in relazione alla liquidazione delle imposte ed al controllo formale), di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori”. . Processi: proroga stop udienze fino al 15 aprile Passa dal 22 marzo al 15 aprile lo stop ai processi, una delle misure per contrastare l’emergenza Covid-19. Sospesi gli oneri previdenziali Sono congelati, sospesi “i termini relativi agli adempimenti e ai
versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020“. I termini “riprendono a decorrere dal primo giugno 2020, consentendo anche la rateizzazione dei pagamenti senza applicazione di sanzioni e interessi” Più fondi all’Istituto Superiore di Sanità . Stop alla messa riposo Le sue disponibilità sono aumentate di 4.000.000 di euro. Inoltre si ipotizza di “trattenere in servizio il personale del Servizio sanitario nazionale che avrebbe i requisiti per il collocamento in quiescenza, solo nell’eventualità in cui non sia possibile diversamente procedere al reclutamento di personale“ Sanitari in arrivo dall’estero “In deroga alle norme per il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite in un Paese dell’Unione europea o in Paesi terzi“, sarà possibile ingaggiare medici e infermieri che hanno ottenuto all’estero i loro titoli di studio. Obiettivo è “fornire alle regioni e Province autonome la possibilità di poter far fronte con celerità alle carenze di personale sanitario”. I professionisti “interessati presentano istanza, corredata di un certificato di iscrizione all’albo del Paese di provenienza, alle regioni e Province autonome, le quali possono procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti“. Strumenti di protezione. Incentivi Il ministero dell’Economia potrà utilizzare la sua società Invitalia per “finanziamenti a fondo perduto, contributi in conto gestione,
finanziamenti agevolati“. Ne beneficeranno “le imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali“. Gli incentivi “potranno essere erogati anche alle aziende che forniscono mascherine chirurgiche, mascherine prive del marchio CE, previa valutazione da parte dell’Istituto superiore di sanità“. Stop pagamento Iva Pagamenti di contributi, ritenute e Iva: tutto questo viene sospeso per tutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e per ogni azienda (senza limitazione di fatturato) nei comparti produttivi che sono maggiormente in sofferenza (come i trasporti, il turismo, la ristorazione, il cinema, i teatri, lo sport e le fiere). aaaa Coronavirus, medici cinesi arrivati a Roma con 31 tonnellate di materiale sanitario ROMA – Nonostante Italia e Cina siano divise da diecimila chilometri, ed il nostro Paese sia stato il primo stato a chiudere i voli da e verso la Cina, i nostri Paesi sono uniti nella battaglia contro il CoronaVirus.
Ieri sera è atterrato all’ Aeroporto “Leonardo da Vinci” a Fiumicino (Roma) un team composto da nove medici cinesi esperti insieme a un grande carico di aiuti inviato dalla Croce Rossa Cinese alla Croce Rossa Italiana – Italian Red Cross. Sull’aereo di linea Airbus A-350, partito da Shanghai destinazione Roma, sono stati trasportati nove bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari. L’equipe medica arrivata a Roma per aiutare i colleghi italiani, è guidata dal dr. Yang Huichuan vicepresidente della Croce Rossa cinese, e da Liang Zongan, illustre professore di rianimazione cardiopolmonare, insieme a pediatri, infermieri e sanitari (in tutto 6 uomini e 3 donne) che hanno gestito l’emergenza CoronaVirus in Cina, . “Il Movimento internazionale della Croce Rossa – ha sottolineato Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana – ha dimostrato una volta ancora l’importanza di fare rete. Grazie alla consorella cinese, infatti, possiamo dare una prima concreta risposta alle necessità dei nostri ospedali e degli operatori sanitari che, in questo momento, sono in grande sofferenza. Non risolviamo tutto con questo cargo ma, certamente, si tratta di una risposta concreta e rapida, attivata nel giro di 48 ore. Molto importante la presenza del team di esperti che potranno portare le loro conoscenze ai nostri sanitari al fine di confrontarsi per un obiettivo comune: sconfiggere il virus».
Sono trentuno le tonnellate di forniture sanitarie, oltre 700 strumentazioni fornite dall’ospedale Ruijin della School of Medicine dell’Università di Shanghai Jiaotong, tra cui ventilatori, monitor e defibrillatori. “Abbiamo selezionato le attrezzature che si sono dimostrate utili durante le pratiche cliniche”, ha detto prima della partenza Sun Shuopeng, vice direttore della Croce Rossa cinese: tra i rinforzi sanitari portati a Roma anche alcune medicine a base di erbe, come la capsula Lianhuaqingwen, che “si è dimostrata efficace nel trattamento della Covid-19, altri Paesi stanno iniziando a imparare l’efficacia del trattamento con le medicine tradizionali cinesi”, ha aggiunto Sun Shuopeng. “Quasi diecimila chilometri da Shanghai a Roma, ma c’è grande entusiasmo. Ora poche ore di riposo e il team di medici cinesi sarà pronto per dare il suo contributo alla lotta dell’Italia contro la Covid-19″ il commento su Twitter dall’Ambasciata cinese della Capitale. Sondaggio: centrodestra al 49,2%. Crescita dei piccoli partiti ROMA – I sondaggi politici non si fermano anche nell’emergenza Coronavirus , anche se hanno un significato diverso e un peso più leggero. Ieri, come ogni lunedì sera, Enrico Mentana durante la conduzione del suo telegiornale su La7, ha voluto velocemente presentare l’ultimo sondaggio realizzato da Swg: la rilevazione degli orientamenti di voto della popolazione registra una situazione
sostanzialmente consolidata e soprattutto cristallizzata dall’allarme Covid-19. Sono sostanzialmente invariati i rapporti di forza tra i partiti dello scenario politico italiani e il trend racconta di un leggero calo delle grandi formazioni a vantaggio di un’altrettanta leggero crescita di quelli più piccoli. Ecco i numeri del sondaggio: nelle intenzioni di voto degli italiani troviamo sempre al primo posto la Lega di Matteo Salvini perde per strada tre decimi di punto (-0,3%) , ma resta sempre al di sopra della soglia del 30%, per la precisione al 30,6% Alle spalle del movimento leghista ecco il Partito Democratico in calo dello 0,3% scendendo così dal 19,9% al 19,6% dal dei consensi . Il Movimento 5 Stelle resta sotto di sei punti percentuali in meno degli alleati di governo del Pd . I grillini attualmente guidati dal reggente Vito Crimi scendono ulteriormente negli orientamenti di voto della popolazione: cedono lo 0,3% come Lega e Pd , scivolando sempre più in basso al 13,4%, venendo ormai tallonati da Fratelli d’Italia.
Secondo il sondaggio dell’istituto demoscopico tra le forze politiche maggiori, quella fondata e guidata da Giorgia Meloni è quella che perde di meno (soltanto lo 0,1%) e con un 12% delle preferenze ha ormai nel mirino il sorpasso del M5s. Scende dello 0,2% Forza Italia di Silvio Berlusconi scesi al 5,5% dei consensi. Da considerare però che un’eventuale coalizione del centrodestra unito garantirebbe il 49,2% nelle urne: risultato dato dalla somma dei voti di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. e Cambiamo! Sinistra Italiana e Articolo Uno assieme raggiungono il 3,8% degli orientamenti con una piccola crescita dello 0,2% rispetto all’ultimo sondaggio di Swg. Sempre male, invece, Matteo Renzi e la sua Italia Viva, che comunque cresce dello 0,3% in più in una settimana portandosi al 3,5%. Un risultato estremamente negativo quello dell’ex presidente del
Consiglio e la compagine renziana. In crescita dello 0,1% Azione di Carlo Calenda e Matteo Richetti: il partito fondato dall’ex ministro per lo sviluppo economico raggiunge il 2,9%. I Verdi (+0,2%) rappresentano il 2,4% dell’elettorato, mentre +Europa di Emma Bonino il 2,3%. All’ 1,1%, invece, ecco Cambiamo! di Giovanni Toti. Tutte le altre liste insieme pesano per il 2,9%, mentre tra indecisi e non votanti – si conferma maggioranza chi non si esprime: cioè il 40% del campione rappresentativo della popolazione italiana. Ecco le misure previste dal Governo per aiutare le famiglie ROMA – Ecco alcune delle misure che dovrebbero essere contenute del Decreto legge che il Governo si appresta ad approvare fra mercoledì e giovedì. Uno dei genitori a casa (per 12 giorni e almeno il 30% della paga) Un congedo straordinario che consenta a uno dei genitori che lavora di restare con i figli minori di 12 anni, rimasti a casa per le scuole chiuse. . I giorni di congedo dovrebbero essere al momento 12. Ma potrebbero aumentare se, come probabile, la chiusura delle scuole dovesse prolungarsi. Chi sceglie il congedo parentale percepirà almeno il 30% della paga prevista per il giorno lavorativo pieno. Ma c’è il tentativo di alzare questa percentuale e anche l’ipotesi di legarla al reddito. Un voucher per la babysitter (se assunta in regola)
Un buono da 600 euro al mese per pagare la baby sitter. Anche questa misura dovrebbe trovare posto nel decreto legge in arrivo. A poterlo chiedere saranno i genitori di bambini con meno di 12 anni, rimasti a casa per la chiusura delle scuole, nel caso in cui siano tutti e due lavoratori. Il buono, naturalmente, potrà essere utilizzato solo per pagare le baby sitter regolarmente assunte. Non un dettaglio visto che il lavoro domestico è uno dei settori in cui il nero è più diffuso. Previsto uno stanziamento in tutto di 700 milioni di euro per congedo e buono baby sitter . Più giorni se un genitore è medico. L’estensione per le badanti I dodici giorni di congedo straordinario potrebbero salire di numero, anche se non si sa ancora di quanto, se uno dei due genitori è un medico o un infermiere, in modo da permettere all’altro genitore di avere più giorni a disposizione. Il buono da 600 euro per le babysitter potrà essere utilizzato anche per le badanti che assistono anziani non autosufficienti. Ma solo se queste persone di giorno erano assistite da strutture pubbliche che proprio a causa dell’emergenza sanitaria sono state momentaneamente chiuse. Per le colf, infine, non ci sono misure. Banche, la moratoria sui mutui
Il Governo sta studiando la possibilità di una moratoria per i prestiti alle imprese e alle famiglie. La misura prevederebbe la creazione di una garanzia pubblica sia sulla parte di capitale sia su quella di interessi. E si aggiungerebbe alla sospensione (o allungamento) del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti, già deciso dall’Abi, l’associazione delle banche italiane. Allo studio una moratoria di tasse e contributi per i lavoratori autonomi dei settori più colpiti . Il presIdente della Regione Lombardia Fontana inchioda Conte ai suoi errori: "Pronto esposto in Procura" ROMA – “Oggi andrò a presentare un esposto alla Procura perchè mi sono rotto le scatole“. Questa la decisione intrapresa da Attilio Fontana, in merito alla vicenda della bozza del decreto del Presidente del Consiglio sulle nuove limitazioni per l’emergenza CoronaVirus, che è stata fatta circolare dagli uffici del Governo prima che il provvedimento venisse approvato. bozza DPCM Nella giornata di ieri c’erano state diverse polemiche sulla diffusione della bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulle nuove misure più stringenti da prendere per arginare il contagio da CoronaVirus. La bozza ha iniziato a circolare già poco prima delle 20.30 di sabato sera, venendo ripresa dai principali siti d’informazione, compreso il CORRIERE DEL GIORNO. Intorno all’1.15, la
CNN aveva rilanciato la notizia della bozza non definitiva, attribuendo il documento all’ufficio stampa della Regione Lombardia, tra le prime a criticare fortemente la circolazione di materiale confusionario e – come era stato definito subito “pasticciato£. Inizialmente quindi si era diffusa la voce che la Regione Lombardia aveva consegnato la bozza alla CNN, ma successivamente la stesso network televisivo americano ha precisato che dalla Regione in realtà era arrivata solo una conferma a una notizia che era già in possesso i giornalisti dell’emittente americana . Intervenuto in collegamento con Mattino 5, il Presidente Fontana ha chiarito il tutto: “La Cnn ha smentito di aver ricevuto la notizia dalla Regione Lombardia, così come anche il Tg1 ha smentito ed io oggi presenterò denuncia” Il presidente Fontana ha inoltre fatto sapere di aver ricevuto peraltro la copia del decreto “quando ormai era stata già diffusa sui social, cosa che mi ha lasciato perplesso“: a suo giudizio sono “stati anche i primi commenti” a creare panico, aggiungendo “L’unica cosa in cui la Regione Lombardia è intervenuta, è stata su una telefonata della CNN che chiedeva conferma del documento, che loro avevano già. Lo avevano ricevuto da Repubblica. Si è cercato quindi come sempre di strumentalizzare la situazione “.
Jonathan Hawkins, vicepresidente della Comunicazione CNN International, ha successivamente inviato una lettera a Fontana all’interno della quale si spiega che la CNN ha “applicato i rigorosi standard editoriali per verificare informazioni che erano già di pubblico dominio su quotidiani italiani e internazionali“(tra cui il Corriere della Sera e La Repubblica) e sui media internazionali tra cui l’agenzia Reuters ed il New York Times) . Per questo, il network americano ha chiesto spiegazioni all’ufficio stampa della Regione Lombardia: “I nostri corrispondenti – si legge nella lettera – hanno prestato molta attenzione a verificare la bozza del documento che circolava su altri media e di questo hanno chiesto spiegazioni all’ufficio stampa della regione Lombardia e ad altri contatti”. “Spero – conclude il dirigente della CNN – che questa mia nota possa chiarire ogni equivoco“. ” A Milano la vita è regolare “ Il presidente della Regione Lombardia ha quindi commentato anche l’assalto alla stazione di Milano nella serata di sabato: “Non c’è nessunissimo motivo di scappare da Milano, è ingiustificato. A Milano continua una vita regolare, si va a lavorare la mattina“. Anche se c’è
chi tenta di sfidare il virus e la paura, inscenando aperitivi contro il panico: “L’aperitivo non è sicuramente una cosa necessaria si deve uscire di casa per andare e tornare dal lavoro, per acquistare cibo e medicinali“. Al di là di questo a Milano la vita continua: “Io la mattina vado a lavorare come tanti cittadini“. Fontana ha infine parlato della scelta di chiudere bar e ristoranti a partire dalle ore 18.00, spiegando che risulta essere utile per coloro che vanno al lavoro e devono avere un luogo dove poter pranzare: “Se poi si portano il pasto da casa, allora magari risparmiano e fanno un vantaggio sia alla loro salute sia a quella degli altri“. Ha confessato che lui sarebbe stato dell’idea “di chiuderli tutti“, ma va presa in considerazione “anche la situazione“. Comunque il titolare deve provvedere a controllare “che ci sia il distanziamento necessario“. Sospeso il programma Quarta Repubblica: Porro positivo al tampone Il giornalista Nicola Porro sarebbe risultato positivo al test del Coronavirus. Secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos, per questa ragione stasera 9 marzo non andrà in onda su Rete 4 il programma Quarta Repubblica. Contattato, il giornalista-conduttore televisivo ha confermato l’indiscrezione ed ha assicurato che al momento sta bene. Ricciardi: "Al Centro e al Sud
manca la percezione del pericolo. Bisogna evitare i posti affollati" ROMA – Si tratta di una vera e propria chiamata alle armi quella di Walter Ricciardi, professore di Igiene, consigliere scientifico del ministro della Salute. “I virus sono così. Questo è rapido e imprevedibile. Ormai circola in Italia, è bene prepararci tutti“. “Nei prossimi giorni avremo un aumento importante di casi nelle zone gialle di Lombardia ed Emilia-Romagna, meno in Veneto dove l’epidemia sta fortemente rallentando. Le strategie che stanno per essere messe in campo dal governo servono a contenere la progressione” spiega Ricciardi che aggiunge “Bisogna allertare la popolazione del Centro Sud a non frequentare luoghi ad alta concentrazione sociale. È l’unica arma che possiamo utilizzare per evitare che tante persone si ammalino tutte insieme e gravino sul Servizio sanitario nazionale che si sta man mano organizzando“. “Non ci dovrebbero essere blocchi di interi paesi ma di ambienti – spiega il prof. Ricciardi – Pensiamo alle discoteche che quando sono affollate sono un concentrato naturale di infezioni. La gente balla, respira, traspira e si creano le migliori condizioni per il contagio. Basta attenersi al principio del distanziamento sociale. In un museo basterà prevedere l’entrata di un numero limitato di visitatori per volta che consenta di rispettare le misure di sicurezza tra persone, un metro. I giovani possono continuare a riunirsi all’aperto per la movida ma facciano attenzione alle norme di igiene e comportamento. Il problema è che nelle regioni non ancora colpite e dove non sono state attuate misure eclatanti manca la percezione del pericolo reale. Come se la cosa non ci riguardasse davvero. E questo accade anche nei Paesi
stranieri finora poco interessati dalla Covid-19, lenti nell’agire“. Il CoronaVirus spiega il consigliere del Ministro della Salute ha una velocità di propagazione incredibile, molto più del virus della Sars. Procede così rapidamente perché è nuovo e di fronte a se trova delle praterie, non ha barriere in quanto incontra una popolazione completamente suscettibile, senza difese, esposta al contagio perché il sistema immunitario non ha mai dovuto contrastare una simile infezione prima. Inoltre il Sars-Cov 2 è molto virulento cioè ha grandi capacità di riprodursi una volta penetrato nell’organismo. Ormai il virus circola liberamente in Italia senza collegamenti con i focolai del Nord, in modo importante al di fuori dei focolai e regioni come il Lazio e Roma, polo commerciale e politico, sono particolarmente a rischio. Nei prossimi giorni la Capitale sarà sicuramente interessata. Il virus sta scendendo. Dal caso zero della Germania minaccia tutto il Paese. Elezioni suppletive in Umbria: vince la leghista Valeria Alessandrini ROMA – Il centrodestra si aggiudica le elezioni suppletive relative al collegio uninominale Umbria 2 del Senato, con Valeria Alessandrini, già consigliera regionale della Lega, sostenuta anche da Fratelli d’
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