Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro

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Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
Pubblicato il decreto Conte-Virus :
ecco chi potrà andare a lavoro
ROMA – Con una vergognosa diretta Facebook in tardissima serata,
estranea a qualsiasi protocollo comunicativo di un Presidente del
Consiglio, il premier Conte ha annunciato una serrata totale del
Paese, ma dopodichè guardando il decreto firmato, si scopre che in
realtà molte attività resteranno aperte.

Il blocco delle attività scatterà da lunedì 23. Le aziende avranno
eventualmente tempo fino al 25 per completare la chiusura. Nell’elenco
delle attività essenziali non sono indicati come numeri Ateco i
supermercati, i servizi bancari, finanziari, postali che comunque
saranno autorizzati all’apertura. È importante notare che al punto A
dell’articolo 1 si legge, a proposito: “Resta fermo, per le attività
commerciali, quanto disposto dal Dpcm 11 marzo 2020 e dall’ordinanza
del ministro della Salute del 20 marzo 2020″.

                                            Il semaforo verde al nuovo
Decreto è arrivato dopo una lunghissima giornata al Ministero dello
Sviluppo economico per mettere a punto il Dpcm varato sabato notte da
Palazzo Chigi. Dopo la comunicazione del premier Conte sono arrivate
infatti numerosissime richieste da parte delle aziende, culminate
nella lettera aperta al premier Giuseppe Conte inviata dal presidente
di Confindustria Vincenzo Boccia, che aveva chiesto di far proseguire
le attività non espressamente contenute nella prima lista, ma
funzionali a quelle essenziali. I correttivi alla nuova “stretta” per
contenere l’epidemia del Coronavirus sono arrivati.

Il ritardo nelle decisioni così come anche nella comunicazione viene
imputato da Palazzo Chigi alle diverse richieste pervenute da parte
delle aziende, che sono state “valutate” e che quindi hanno allungato
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i tempi. La stessa Confindustria ha chiesto al premier un
confronto perché le chiusure siano compatibili con le esigenze delle
imprese.

dpcm22marzo2020_compressed

Il lascia ai prefetti la decisione di sospendere o meno la produzione
e sullo stop agli impianti a ciclo continuo, infatti nel decreto si
legge: “Sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo
continuo, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è
ubicata l’attività produttiva, dalla cui interruzione derivi un grave
pregiudizio all’impianto stesso o un pericolo di incidenti. Il
prefetto può sospendere le attività qualora ritenga che non sussistano
le condizioni”.

Discussa anche la chiusura degli studi professionali. Il testo del
decreto lascia ampia libertà ai singoli professionisti, ed emerge
che resteranno aperti ad esempio gli studi di studi legali e quelli
di ingegneria . Così come resteranno anche aperti i call center,
attività finanziarie e assicurative, uffici postali, edicole, ingrosso
di carta e agenzie di distribuzione di giornali, riviste e libri, gli
alberghi.

Decreto Conte_compressed (1)

Rispetto alla stretta annunciata dal premier nel corso di una serata
concitata come quella di ieri, di fatto vengono alla luce delle
misure “soft” che in realtà non bloccheranno i trasporti interni nelle
città per chi deve andare a lavoro. Dallo “stop” sono escluse badanti
e colf. Proseguono le attività anche le filiere determinanti in questo
momento come quelle farmaceutiche.

Resta in vigore la chiusura delle scuole e dei musei. Sono stati
esonerati dalla chiusura gli operatori tecnici e commerciali che
operano nel settore per le riparazioni di pc e telefonini. Le
disposizioni del decreto saranno in vigore dal 23 marzo al 3 aprile.
Le imprese che dovranno bloccare invece la produzione avranno tempo
fino al 25 marzo.

Il ministero della Salute fa
chiarezza sul CoronaVirus
ROMA – Alla luce della necessità di rendere omogenea sul territorio
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
nazionale la definizione di soggetto guarito sia clinicamente, sia
dall’infezione da SARS-CoV-2, sia di soggetto asintomatico che ha
eliminato il virus, il Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero
della Salute ritiene opportuno ribadire che le definizioni cui
attenersi sono le seguenti.

Si definisce clinicamente guarito da Covid-19, un paziente che, dopo
aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di
gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con
insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente
documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della
sintomatologia clinica presentata.

Il soggetto clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test
per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito è colui il quale
risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in
due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro,
per la ricerca di SARS-CoV-2. La definizione di eliminazione
(“clearance”) del virus indica la scomparsa di RNA del SARS-CoV-2
rilevabile nei fluidi corporei, sia in persone che hanno avuto segni e
sintomi di malattia, sia in persone in fase asintomatica senza segni
di malattia.
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
Per il soggetto asintomatico, si ritiene opportuno suggerire di
ripetere il test per documentare la “negativizzazione” non prima di 14
giorni (durata raccomandata del periodo d’isolamento/quarantena) dal
riscontro della positività. La definizione di scomparsa dell’RNA
virale è attualmente data dall’esecuzione di due test molecolari,
effettuati normalmente a distanza di 24 ore, aventi entrambi esito
negativo. Il Comitato Tecnico-Scientifico raccomanda che queste
definizioni vengano diffusamente e omogeneamente adottate da tutte le
Regioni.

Il Comitato Tecnico-Scientifico in una nota stampa ritiene inoltre
doveroso ribadire che, a oggi, l’approccio diagnostico standard rimane
quello basato sulla ricerca dell’RNA nel tampone rino-faringeo.
Inoltre, si conferma che non esiste alcun test basato
sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che IgG) diretti
verso SARS-CoV-2 validato per la diagnosi rapida di contagio virale o
di COVID-19.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta attualmente valutando circa
200 nuovi test rapidi basati su differenti approcci e che sono stati
portati alla sua attenzione; i risultati relativi a quest’attività
screening saranno disponibili nelle prossime settimane. Nel suggerire
cautela nell’impiego di test non validati, il CTS è disponibile a
fornire opinioni e suggerimenti alle Regioni che lo dovessero
richiedere.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
il decreto legge "CuraItalia"
ROMA – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato
il decreto legge “Cura Italia“. Dopo la firma del capo dello Stato, il
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decreto è stato essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Il testo
contiene le misure sanitarie ed economiche per fronteggiare
l’emergenza CoronaVirus.

Nel testo finale del decreto Cura Italia è stato inserito il rinvio
del referendum sul taglio dei parlamentari . La norma, che
inizialmente era nelle prime bozze e successivamente era scomparso, dà
la possibilità di rinviare all’autunno, per evitare rischi di
contagio, il voto: il referendum si può indire entro 240 giorni
dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio. La data
potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi
l’ultima data utile sarebbe il 22 novembre.

GU Atto coronavirus

Viene confermato l’impianto del provvedimento con gli aiuti per
famiglie e imprese. Tra le novità passa da 600 a 500 milioni il fondo
che servirà sia per i danni dell’intero settore aereo sia per la
costituzione di una “newco” pubblica per Alitalia. Inserita anche una
norma inizialmente non prevista per semplificare la sperimentazione
clinica di farmaci e dispositivi medici.

GU corona virus

Il decreto legge Cura Italia stabilisce che con decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri è nominato un Commissario straordinario per
l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il
contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID -19. Al
fine di assicurare la più elevata risposta sanitaria all’emergenza, il
Commissario attua e sovrintende a ogni intervento utile a fronteggiare
l’emergenza sanitaria, organizzando, acquisendo e sostenendo la
produzione di ogni genere di bene strumentale utile a contenere e
contrastare l’emergenza stessa, o comunque necessario in relazione
alle misure adottate per contrastarla, nonchè programmando e
organizzando ogni attività connessa, individuando e indirizzando il
reperimento delle risorse umane e strumentali necessarie, individuando
i fabbisogni, e procedendo all’acquisizione e alla distribuzione di
farmaci, delle apparecchiature e dei dispositivi medici e di
protezione individuale. Nell’esercizio di tali attività può avvalersi
di soggetti attuatori e di società in house, nonchè delle centrali di
acquisto.

Iter semplificati fino al 30 giugnoper la detenzione domiciliare di
chi deve scontare una pena (anche residua) fino a 18 mesi (prevista
dalla legge n.199/2010), con la previsione di “controllo mediante
mezzi elettronici”, il cosiddetto braccialetto elettronico, per pene
comprese tra 7 e 18 mesi. Nel decreto legge Cura Italia vengono
confermate – all’articolo 123 – le novità circolate finora sulle
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misure per ‘alleggerire’ il sovraffollamento carcerario in questo
momento di emergenza sanitaria. Esclusi dal beneficio i reati più
gravi (quelli indicati dall’articolo 4 bis dell’ordinamento
penitenziario), i maltrattamenti in famiglia e lo stalking. Non
potranno essere ammessi a tale procedura semplificata anche i detenuti
ritenuti “delinquenti abituali, professionali o per tendenza“, quelli
sottoposti al “regime di sorveglianza particolare” e coloro che sono
stati sanzionati in via disciplinare in carcere: tra questi, quindi,
anche chi si è reso protagonista delle sommosse degli ultimi giorni.
Infine, con l’articolo 124 si prevede che “anche in deroga al
complessivo limite temporale massimo“, ossia 45 giorni, stabilito
dall’ordinamento penitenziario, si legge nel testo che “le licenze
concesse al condannato ammesso al regime di semilibertà possono avere
durata sino al 30 giugno 2020″.

Roma, sospeso il pg della
Cassazione Mario Fresa: accusato
di violenze sulla moglie
ROMA – L’inchiesta si basa sulla denuncia della moglie, una
trentaduenne con cui il magistrato Mario Fresa, 59 anni, era sposato
dal 2019 dopo una convivenza di tre anni, che lo ha accusato di
“averla colpita con un pugno alla tempia in casa al termine di una
lite” (prognosi di sette giorni ) minacciandola “di portarle via il
figlio se avesse sporto denuncia“.

La donna portata in ospedale a seguito di un pugno ricevuto alla
tempia è stata dimessa con sette giorni di prognosi dopo la lite col
marito per questioni di gelosia , si trova adesso fuori Roma a casa
della madre insieme al figlio di due anni.
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
Il giorno prima tra i due era nata
una forte discussione nella loro casa nel centro storico della
Capitale, causata da motivi di gelosia del magistrato, che si è
conclusa appunto con un fortissimo pugno alla tempia ricevuto davanti
alla tata del figlioletto dei due coniugi. Erano le 15.30 dello scorso
martedì. La donna nonostante le minacce, ha chiamato il 112. Quando
gli agenti intervenuti hanno trovato la donna in quelle condizioni
hanno richiesto l’intervento sul posto di un’ambulanza.

La denuncia penale sporta mercoledì della scorsa settimana dalla
moglie trentenne del magistrato è adesso in mano ai magistrati del
pool della Procura di Roma, che si occupano dei reati sulla violenza
di genere.
La procura generale della Cassazione a seguito della denuncia
raccontata dalla moglie del pg Mario Fresa alla collega Federica
Angeli del quotidiano La Repubblica ha affidato a una nota diramata
ieri    pomeriggio     la   notizia     della    sua    sospensione
dall’incarico”Impregiudicata ogni valutazione circa il merito della
vicenda, rimessa in primo luogo all’Autorità giudiziaria, si è
immediatamente provveduto a sostituire il dottore Fresa, che ha fatto
richiesta in tal senso, nella trattazione dei procedimenti,
sospendendolo integralmente dalla partecipazione al Servizio
disciplinare”. .

Coronavirus, Silvio Berlusconi dona
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
10 milioni alla Regione Lombardia
per l'emergenza CoronaVirus
ROMA – Silvio Berlusconi ha deciso di mettere a disposizione della
Regione Lombardia, attraverso una donazione, la somma di 10 milioni di
euro, necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di
terapia intensiva alla fiera di Milano (o per altre emergenze). Lo ha
reso noto una nota di Forza Italia. “Non possiamo, ancora una volta e
dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e commosso
ringraziamento agli eroi civili degli ospedali”, ha detto Berlusconi
comunicando con una telefonata la sua decisione al governatore
lombardo Attilio Fontana.

                                           Nella    mattinata l’ex
presidente del Consiglio ha postato una dedica sui propri profili
social   a quelli che chiama “gli eroi civili“, che andrebbero
ringraziati e premiati nella maniera migliore possibile: “Non posso,
ancora una volta e dal profondo del cuore, non rivolgere un fervido e
commosso ringraziamento agli eroi civili che dagli ospedali alla
consegna della spesa sono impegnati in prima linea da Nord a Sud“. Al
governo giallorosso è stato chiesto di “prevedere per loro
un sostegno molto più elevato come ricompensa per il lavoro
straordinario che stanno svolgendo“. L’impegno dei forzisti sarà
quello di “premiare e onorare nella misura che meritano il loro
quotidiano sacrificio“.
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
La donazione di Berlusconi
si aggiunge alle numerose donazioni che stanno pervenendo a Regione
Lombardia. Da privati e imprese, che nella maggior parte dei casi
hanno chiesto di rimanere anonimi. Anche Giuseppe Caprotti, figlio del
fondatore di Esselunga, ha annunciato la costituzione di un fondo di
10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro
il coronavirus e per un piano a favore delle categorie più deboli
colpite dagli effetti dell’epidemia. L’iniziativa sarà realizzata in
coordinamento con la Regione Lombardia ed il Comune di Milano.

“Abbiamo avuto offerte dai cinque euro ai 10 milioni”: con queste
parole il presidente della Lombardia Fontana ha ringraziato chi in
queste ora ha dimostrato la propria solidarietà per affrontare
l’emergenza Coronavirus. Nei suoi ringraziamenti, oltre a chi sta
lavorando, ha citato la Fondazione Invernizzi, Caprotti, Silvio
Berlusconi, Allianz e Sapio “con interventi diretti per la
realizzazione dell’ospedale in Fiera“.

Si attende in giornata il parere di Domenico Arcuri: il commissario
di Governo per l’emergenza Coronavirus chiamato a esprimersi sulla
fattibilità del progetto che Attilio Fontana ha affidato a Bertolaso.
Il governatore della Regione Lombardia ha annunciato recentemente di
aver trovato i medici mentre ci sono problemi nel reperire i
ventilatori polmonari. Nel frattempo, è in corso a palazzo Lombardia,
sede di Regione Lombardia una riunione tecnica tra Fontana, Bertolaso,
il vice governatore Fabrizio Sala e i tecnici dello sfaff del nuovo
consulente per l’emergenza sanitaria del presidente della Lombardia.
Pubblicato il decreto Conte-Virus : ecco chi potrà andare a lavoro
I dati regione per regione del
Coronavirus: preoccupante
l’andamento al Sud
ROMA – “Tra Nord e Sud c’è un intervallo di una manciata di giorni”,
ha detto Luigi Lopalco, il virologo nominato dal presidente della
Regione Puglia a capo del coordinamento regionale per l’emergenza
L’espansione del Covid-19 (per tutti il CoronaVirus) nelle regioni
del Sud Italia inizia a preoccupare sensibilmente gli amministratori
locali. Le regioni del Centro e del Sud più colpite , sulla base
dell’ultimo bollettino, diffuso domenica 15 marzo sono le Marche, con
1.133 contagiati e 98 persone in terapia intensiva, e la Puglia, dove
in un giorno l’aumento dei contagi è stato del 38 per cento.
Il maggior numero di contagiati di tutto il Centro-Sud si trova però
in Lazio: sono 396. «Tra Nord e Sud c’è un intervallo di una manciata
di giorni», spiega il dr. Luigi Lopalco, il virologo nominato a capo
del coordinamento regionale pugliese per l’emergenza, “noi speriamo
che l’ondata arrivi qui quando al Nord si è già allentata la morsa. Se
si liberano risorse al Nord, possono essere spostate al Sud“.

Il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito
Montanaro, ha confermato quanto già denunciato dal nostro giornale nei
giorni scorsi che ha provocato la reazione sotto forma di minacce del
Presidente (in scadenza) Michele Emiliano, che sembra ogni giorno di
più in campagna elettorale sotto mentite spoglie di Protezione Civile,
ricordando che scarseggiano le necessarie protezioni      fondamentali
come mascherine, ventilatori e monitor: “Oltre alle forniture della
Protezione civile che arriveranno nei prossimi giorni abbiamo chiesto
milioni di dispositivi su canali nazionali e internazionali – ha
aggiunto ancora Montanaro – abbiamo 500 ventilatori a disposizione, ce
ne servirebbero altri 200“.
Non contento Emiliano è tornato ad attaccare le migliaia di pugliesi
tornati a casa dalle regioni del Nord: “Dall’8 marzo si sono poste in
quarantena 19mila persone. Stimiamo che ce ne siano altre 10mila che
non lo hanno fatto. Il flusso di rientro in Puglia è stato fortissimo
ed è ininterrotto”. dimenticando che sono quelle stesse persone a cui
intende chiedere il voto per restare alla guida della Regione Puglia.
Con poche probabilità. Ecco perchè è particolarmente nervoso,
arrivando al punto di da definire “criminali” le critiche del
centrodestra pugliese. Ed a dare i “numeri” a vanvera intervenendo
ieri sera nel programma “Live non è la D’ Urso”su Canale5 .

Mai come in questo caso è valido il motto latino “Similia cum
similibus“. I simili con i simili ….

Coronavirus. Gli aiuti del Governo
al Paese nel Consiglio dei Ministri
delle 10
ROMA – Previsto un piano
straordinario per aumentare i posti di terapia intensiva in Lombardia,
a Trento e Bolzano, anche ricorrendo ad accordi con strutture private,
accreditate e non. Sanità, possibile stop alla pensione e semaforo
verde al reperimento di personale dall’estero. Congedo di 15 giorni
per i genitori di bambini piccoli (con metà stipendio). Tutti i bonus
straordinari e i beneficiari.

Sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il
turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. E’ composta
da 113 articoli la nuova bozza del decreto di 84 pagine che il
CORRIERE DEL GIORNO    ha potuto visionare. Le misure valgono oltre
venti miliardi. Lo confermano all’ANSA diverse fonti di governo. Il
valore complessivo del provvedimento sarà definito solo dopo il vaglio
finale del governo ma fin d’ora si può stimare che la cifra impiegata
sarà vicina ai 25 miliardi per i quali l’esecutivo ha avuto
l’autorizzazione del Parlamento.
il Ministro dell’ Economia Roberto Gualtieri

Il decreto anti-coronavirus che il Governo si appresta ad approvare
mobilita finanziamenti per 350 miliardi di euro, ha detto il ministro
dell’Economia, Roberto Gualtieri. Si tratta di una cifra “equivalente”
in percentuale del Pil ai 550 miliardi della Germania. “Il decreto è
solo la prima tappa. Le conseguenze economiche non spariranno in poche
settimane, l’economia avrà bisogno di una fortissima spinta per la
ripartenza”, e la situazione “richiede un cambio di passo anche
dell’Europa“, ha aggiunto Gualtieri.

Decreto-legge-Covid

“Stiamo facendo e faremo tutto ciò che è necessario per proteggere e
sostenere il Paese. L’Italia è più forte del Covid-19. Sono le ore
decisive per il decreto a tutela della sanità, delle famiglie, del
lavoro e delle imprese. Nessuno sarà lasciato solo. Uniti ce la
faremo“. afferma su Twitter il ministro dell’economia Roberto
Gualtieri .
Il testo del Decreto è ancora soggetto a revisione e quindi
suscettibile di modifiche. Contro l’ emergenza CoronaVirus, il Governo
potrà emettere nuovo debito fino a un massimo di 25 miliardi. “Al fine
di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria
all’attuazione degli interventi di cui al presente decreto – si legge
nelle disposizioni finanziarie – è autorizzata l’emissione di titoli
di Stato per un importo fino a 25.000 milioni di euro per l’anno
2020“. Lo stesso articolo fa comunque riferimento anche ad altri fondi
di copertura senza al momento indicare però gli importi.

Il personale ospedaliero beneficerà di un surplus nel suo stipendio. I
dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, in concreto, otterranno
un pagamento maggiorato per le ore di straordinario, se sono impegnati
nel contrasto all’epidemia di CoronaVirus.
La misura è presente nella
Relazione illustrativa al decreto legge che il Consiglio dei ministri
discuterà questa mattina alle 10 in quanto è slittata la riunione
attesa per questa notte . La Relazione illustrativa descrive anche un
piano straordinario per il controllo dei passeggeri e delle merci in
arrivo nel nostro Paese. Il piano verrà realizzato potenziando gli
“Uffici periferici del ministero della Salute nel nord Italia (USMAF-
SASN e gli Uffici UVAC-PIF)“.

Gli Uffici periferici avranno un duplice ruolo. Infatti oltre a
monitorare controllare le persone e i beni che arrivano in Italia,
dovranno certificare anche che le merci italiane viaggiano verso
l’estero in condizioni di assoluta sicurezza. Una certificazione
necessaria a tutelare la produzione del made in Italy. Il governo
intende anche portare a termine i concorsi per le assunzioni del
personale che verranno ultimate entro giugno.

Addetti alle dogane

Vengono incrementate “le risorse per il salario accessorio del
personale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli”,      per il suo
grande sforzo nelle “attività di controllo presso i porti, gli
aeroporti e le dogane interne in relazione all’emergenza sanitaria” e
alla Brexit.

Agli Autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro
 prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i
lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e anche per i
lavoratori dello spettacolo.

Altri posti letto per le cure
Il Governo chiede aiuto
alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano. Dovranno
aumentare, a livello regionale, “del 50% il numero dei posti letto in
terapia intensiva e del 100% il numero dei posti letto nelle unità
operative di pneumologia e di malattie infettive“.

Per raggiungere questi obiettivi, Trento e Bolzano saranno autorizzate
a stipulare accordi con cliniche private accreditate. E, se non
sufficienti, anche con cliniche non accreditate. Purché – precisa la
Relazione illustrativa – simili strutture rispondano a tutti i
requisiti di qualità in termini di assistenza al paziente.

Alla luce    della straordinaria emergenza che vive il Nord Italia, le
strutture    private non potranno rifiutarsi di collaborare e dovranno
mettere a   disposizione – oltre alle loro strutture e ai macchinari –
anche il    personale. In cambio riceveranno quella che la Relazione
definisce   una “indennità di requisizione“.

Anche la Regione Lombardia in prima linea nell’assistenza ai
contagiati viene autorizzata a sottoscrivere contratti con strutture
private accreditate e non “in deroga ai tetti di spesa“.

Aiuti alle piccole imprese

Il decreto del Governo, in via di elaborazione ha anche l’obiettivo
di sostenere le piccole e medie imprese gravate da un prestito
bancario. Ecco le norme di garanzia come vengono descritte dalla
Relazione illustrativa del decreto (punti principali):

“La misura consiste in una moratoria straordinaria volta ad aiutare le
microimprese e le piccole e medie imprese a superare la fase più
critica della caduta produttiva connessa con l’epidemia Covid-19,
riconosciuta come evento eccezionale e di grave turbamento
dell’economia. La finalità della moratoria è quella di evitare che un
calo della domanda molto forte, anche se verosimilmente limitato nel
tempo, abbia effetti permanenti sull’attività di un numero elevato di
imprese e sia amplificato da meccanismi finanziari“.

Il comma 2 dispone che possano beneficiare della moratoria, facendone
richiesta alla banca o altro intermediario finanziario creditore, le
microimprese e le piccole e medie imprese italiane che alla data di
entrata in vigore del decreto avevano ottenuto prestiti o linee di
credito da banche o altri intermediari finanziari. Per questi
finanziamenti la misura dispone che:

i) le linee di credito accordate “sino a revoca” e i finanziamenti
accordati a fronte di anticipi su crediti non possano essere revocati
fino alla data del 30 settembre 2020;
ii) la restituzione dei prestiti non rateali con scadenza anteriore al
30 settembre 2020 sia rinviata fino alla stessa data alle stesse
condizioni e con modalità che, da un punto di vista attuariale, non
risultino in ulteriori oneri né per gli intermediari né per le
imprese.Gli eventuali oneri amministrativi per la realizzazione
dell’operazione restano a carico dell’intermediario creditore;
eventuali elementi accessori (garanzie) sono prorogati coerentemente;

iii) il pagamento delle rate di prestiti con scadenza anteriore al 30
settembre 2020 sia riscadenzato sulla base degli accordi tra le parti
o, in ogni caso, sospeso almeno fino al 30 settembre 2020.

Assunzioni anche all’Inail

L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul
Lavoro potrà assumere – con contratto di lavoro a tempo determinato,
della durata non superiore a sei mesi – un contingente di 200 medici
specialisti e di 100 infermieri per garantire assistenza e cure
ambulatoriali agli infortunati sul lavoro e tecnopatici. Ma saranno
assunte altre 100 persone – queste a tempo indeterminato – “con la
qualifica di dirigente medico di primo livello, nella branca
specialistica di medicina legale e del lavoro”.

Atti commissario sottratti a controllo Corte Conti

Gli atti del commissario per l’emergenza sanitaria Coronavirus sono
sottratti al controllo della Corte dei Conti e “sono immediatamente e
definitivamente efficaci, esecutivi ed esecutori, non appena posti in
essere”. “La responsabilità contabile e amministrativa è comunque
limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del
funzionario o dell’agente che li ha posti in essere“, si legge nel
testo. La misura prevede che “Il commissario è autorizzato
all’apertura di apposito conto corrente bancario per consentire la
celere regolazione delle transazioni che richiedono il pagamento
immediato o anticipato delle forniture, anche senza garanzia” .

Bonus 100 euro

                                            Un bonus di 100 euro andrà
“a favore dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con reddito
complessivo non superiore a 40.000 euro, che, durante il periodo di
emergenza sanitaria, continuino a prestare servizio nella sede di
lavoro nel mese di marzo 2020. Il premio non concorre alla formazione
della base imponibile, ai fini delle imposte dirette“. Il premio è
attribuito, in via automatica, “dal datore di lavoro, che lo eroga se
possibile con la retribuzione relativa al mese di aprile, e comunque
entro i termini previsti per le operazioni di conguaglio“.

Cartelle di pagamento sospese

Sospesi “i termini dei versamenti che scadono nel periodo dall’8 marzo
al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli
agenti della riscossione, nonché dagli avvisi di accertamento
esecutivi emessi dalla Agenzia delle Entrate e dagli avvisi di
addebito emessi dagli Enti previdenziali“. La disposizione precisa,
inoltre, che i versamenti oggetto di sospensione “devono essere
effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine
del periodo di sospensione, dunque entro il 30 giugno 2020“.

Cassa Depositi Prestiti finanzia le aziende

Il decreto del governo, in via di elaborazione oggi 15 marzo 2020,
punta a votare che la liquidità in favore delle imprese si prosciughi
in ragione dell’emergenza CoronaVirus. Ecco come la Relazione
illustrativa del decreto descrive le norme allo studio:

“In estrema sintesi, la disposizione consente:

– alle banche, con il supporto di Cassa depositi e prestiti S.p.A.
(CDP), di erogare più agevolmente finanziamenti alle imprese che hanno
sofferto una riduzione del fatturato a causa della citata emergenza;
–   a CDP, di supportare le banche che erogano i predetti
finanziamenti tramite specifici strumenti quali plafond di provvista
e/o garanzie di portafoglio, anche di prima perdita, rispetto alle
esposizioni assunte dalle banche stesse;
– allo Stato, di concedere “controgaranzie” fino ad un massimo
dell’80% delle esposizioni assunte da CDP e a condizioni di mercato,
con un evidente effetto moltiplicativo delle risorse a disposizione
del sistema“.

Botteghe e negozi e: credito imposta 60% su affitto

Credito d’imposta al 60% del canone di affitto di marzo per gli
esercenti di attività d’impresa di negozi e botteghe al fine di
contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di contrasto al
Covid-19.

Ecco il reddito di ultima istanza

Previsto un aiuto ai lavoratori autonomi a basso reddito. Ecco la
norma ipotizzata, come si ricava dalla Relazione illustrativa al
decreto.

“La disposizione interessa i lavoratori dipendenti e autonomi che
hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto
di lavoro” a causa del CoronaVirus, “e che nel corso del 2019 hanno
prodotto un reddito da lavoro non superiore a 10.000,00 euro“. Questa
disposizione “istituisce (…) un Fondo per il reddito di ultima
istanza volto a garantire il riconoscimento ai medesimi soggetti, di
una indennità, i cui criteri di priorità e modalità di attribuzione
sono demandati ad un decreto del Ministro del Lavoro“. Sono inclusi
nel beneficio “i professionisti iscritti agli enti di diritto privato
di previdenza obbligatoria“.

Esenzioni Reddito cittadinanza
Nel decreto che il governo prepara per l’emergenza CoronaVirus c’è un
capitolo che riguarda il reddito di cittadinanza. Alcuni obblighi che
sono in capo i beneficiari del reddito sono sospesi per evitare che
queste persone debbano muoversi e andare in uffici pubblici.

Questa la norma provvisoria (in via di approvazione definitiva), come
descritta dalla Relazione illustrativa:

“i richiedenti (…) del Reddito di cittadinanza (…) sono tenuti a
rendere dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro tramite
l’apposita piattaforma digitale entro trenta giorni dal riconoscimento
del beneficio, ai fini della convocazione, entro gli stessi termini,
presso i servizi per l’impiego ovvero presso i servizi sociali dei
Comuni, per la sottoscrizione del Patto per il lavoro ovvero del Patto
per l’inclusione sociale richiesti ai beneficiari della misura non
altrimenti esentati”.

“La convocazione presso i servizi sociali ovvero presso i servizi per
il lavoro genererebbe nelle attuali condizioni esigenze di spostamento
e afflussi di personale presso i servizi pubblici che possono essere
evitati con la sospensione dei termini previsti dall’articolo 4“, del
decreto legislativo 4 del 2019.

L’articolo 9 dello stesso decreto-legge prevede, al comma 2, la scelta
da parte del beneficiario dell’Assegno di Ricollocazione, entro trenta
giorni dal riconoscimento dello stesso, a pena di decadenza dal
beneficio, del soggetto erogatore e l’inizio del Programma di ricerca
intensiva. Considerata la limitazione degli spostamenti (…) risulta
di difficile attuazione la partecipazione e l’avvio a programmi di
politica attiva (…). Al termine del periodo di validità delle misure
emergenziali gli obblighi e i termini per la convocazione ai fini
della sottoscrizione dei patti verrebbero ripristinati”.

Ferma di un anno per sanitari esercito

Pur di approntare “presidi sanitari straordinari“, il Governo schiera
il servizio sanitario militare. In concreto, “è stata stimata la
necessità di incrementare il personale medico e infermieristico
militare per 320 unità, di cui 120 medici e 200 infermieri, attraverso
l’arruolamento straordinario e temporaneo, con una ferma eccezionale
della durata di un anno“. L’operazione di recluramento dovrà essere
completata “entro aprile”; le migliori professionalità saranno scelte
“dalle commissioni di avanzamento dell’Esercito italiano”.

In arrivo gli ospedali da campo

Il Ministero della Difesa è autorizzato alla spesa per acquistare:
– 2 ospedali campali con le relative attrezzature, in grado di
garantire le attività di terapia intensiva;
– 6 ambulanze per il trasporto di pazienti in assetto di
biocontenimento;
– 3 camere isolate campali a pressione negativa e sistemi di trasporto
isolati;
– dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario;
– farmaci per assistenza e terapia di supporto;
– nuovi dispositivi per struttura diagnostica “Policlinico Militare
Celio di Roma”.

Le fabbriche farmaceutiche sempre aperte

Misure speciali per le “imprese indispensabili alla produzione dei
farmaci e dei dispositivi medici e diagnostici”. Ai loro dipendenti
 “non si applicherà la misura della quarantena con sorveglianza attiva
anche nell’ipotesi in cui gli stessi abbiano avuto contatti stretti
con casi confermati di malattia infettiva diffusiva“.

Mutuo prima casa

Il decreto dovrebbe consentire ai titolari di un mutuo contratto per
l’acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del
pagamento delle rate, fino a 18 mesi, al verificarsi di specifiche
situazioni di temporanea difficoltà, “destinate ad incidere
negativamente sul reddito complessivo del nucleo familiare“:

– cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
– cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato;
– cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di
rappresentanza commerciale o di agenzia;
– morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile
non inferiore all’80%.

“È ammissibile   al beneficio   anche il titolare del contratto di mutuo
già in ritardo nel pagamento delle relative rate, purché il ritardo
non superi i 90 giorni consecutivi“.

Negli alberghi chi è in sorveglianza sanitaria

La Protezione Civile potrà requisire “presidi sanitari e medico-
chirurgici, da soggetti pubblici e privati” mentre le Prefetture
potranno requisire “strutture alberghiere E altri immobili con
analoghe caratteristiche di idoneità, per ospitarvi le persone in
sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza
domiciliare“. In alberghi e strutture ricettive verranno sistemati
anche i malati che hanno superato la fase più acuta e che, per ragioni
di prudenza, non possono tornare presso le loro abitazioni.

Niente controlli

Vengono congelati anche “i termini relativi alle attività di controllo
(salvo quanto previsto in relazione alla liquidazione delle imposte ed
al controllo formale), di accertamento, di riscossione e di
contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori”.

.

Processi: proroga stop udienze fino al 15 aprile

                                     Passa dal 22 marzo al 15
aprile lo stop ai processi, una delle misure per contrastare
l’emergenza Covid-19.

Sospesi gli oneri previdenziali

Sono congelati, sospesi “i termini relativi agli adempimenti e ai
versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per
l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio
2020 al 31 maggio 2020“. I termini “riprendono a decorrere dal primo
giugno 2020, consentendo anche la rateizzazione dei pagamenti senza
applicazione di sanzioni e interessi”

Più fondi all’Istituto Superiore di Sanità . Stop alla messa
riposo

Le sue disponibilità sono aumentate di 4.000.000 di euro. Inoltre si
ipotizza di “trattenere in servizio il personale del Servizio
sanitario nazionale che avrebbe i requisiti per il collocamento in
quiescenza, solo nell’eventualità in cui non sia possibile
diversamente procedere al reclutamento di personale“

Sanitari in arrivo dall’estero

                                            “In deroga alle norme per
il riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie conseguite
in un Paese dell’Unione europea o in Paesi terzi“, sarà possibile
ingaggiare medici e infermieri che hanno ottenuto all’estero i loro
titoli di studio. Obiettivo è “fornire alle regioni e Province
autonome la possibilità di poter far fronte con celerità alle carenze
di personale sanitario”. I professionisti “interessati presentano
istanza, corredata di un certificato di iscrizione all’albo del Paese
di provenienza, alle regioni e Province autonome, le quali possono
procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti“.

Strumenti di protezione. Incentivi

Il ministero dell’Economia potrà utilizzare la sua società Invitalia
per “finanziamenti a fondo perduto, contributi in conto gestione,
finanziamenti agevolati“. Ne beneficeranno “le imprese che producono
dispositivi di protezione individuale e medicali“. Gli incentivi
“potranno essere erogati anche alle aziende che forniscono mascherine
chirurgiche, mascherine prive del marchio CE, previa valutazione da
parte dell’Istituto superiore di sanità“.

Stop pagamento Iva

Pagamenti di contributi, ritenute e Iva: tutto questo viene sospeso
per tutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e per ogni azienda
(senza limitazione di fatturato) nei comparti produttivi che sono
maggiormente in sofferenza (come i trasporti, il turismo, la
ristorazione, il cinema, i teatri, lo sport e le fiere).

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Coronavirus, medici cinesi arrivati
a Roma con 31 tonnellate di
materiale sanitario
ROMA – Nonostante Italia e Cina siano divise da diecimila chilometri,
ed il nostro Paese sia stato il primo stato a chiudere i voli da e
verso la Cina, i nostri Paesi sono uniti nella battaglia contro il
CoronaVirus.
Ieri sera è atterrato all’ Aeroporto
“Leonardo da Vinci” a Fiumicino (Roma)   un team composto da nove
medici cinesi esperti insieme a un grande carico di aiuti inviato
dalla Croce Rossa Cinese alla Croce Rossa Italiana – Italian Red
Cross.

Sull’aereo di linea Airbus A-350, partito da Shanghai destinazione
Roma, sono stati trasportati nove bancali con ventilatori, materiali
respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e
altri dispositivi sanitari. L’equipe medica arrivata a Roma per
aiutare i colleghi italiani, è guidata dal dr. Yang Huichuan
vicepresidente della Croce Rossa cinese, e da Liang Zongan, illustre
professore di rianimazione cardiopolmonare, insieme a pediatri,
infermieri e sanitari (in tutto 6 uomini e 3 donne) che hanno gestito
l’emergenza CoronaVirus in Cina, .

“Il Movimento internazionale della Croce Rossa – ha sottolineato
Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana –           ha
dimostrato una volta ancora l’importanza di fare rete. Grazie alla
consorella cinese, infatti, possiamo dare una prima concreta risposta
alle necessità dei nostri ospedali e degli operatori sanitari che, in
questo momento, sono in grande sofferenza. Non risolviamo tutto con
questo cargo ma, certamente, si tratta di una risposta concreta e
rapida, attivata nel giro di 48 ore. Molto importante la presenza del
team di esperti che potranno portare le loro conoscenze ai nostri
sanitari al fine di confrontarsi per un obiettivo comune: sconfiggere
il virus».
Sono trentuno le tonnellate
di forniture sanitarie, oltre 700 strumentazioni fornite dall’ospedale
Ruijin della School of Medicine dell’Università di Shanghai Jiaotong,
tra cui ventilatori, monitor e defibrillatori. “Abbiamo selezionato le
attrezzature che si sono dimostrate utili durante le pratiche
cliniche”, ha detto prima della partenza Sun Shuopeng, vice direttore
della Croce Rossa cinese: tra i rinforzi sanitari portati a Roma anche
alcune medicine a base di erbe, come la capsula Lianhuaqingwen, che
“si è dimostrata efficace nel trattamento della Covid-19, altri Paesi
stanno iniziando a imparare l’efficacia del trattamento con le
medicine tradizionali cinesi”, ha aggiunto Sun Shuopeng.

“Quasi diecimila chilometri da Shanghai a Roma, ma c’è grande
entusiasmo. Ora poche ore di riposo e il team di medici cinesi sarà
pronto per dare il suo contributo alla lotta dell’Italia contro la
Covid-19″ il commento su Twitter dall’Ambasciata cinese della
Capitale.

Sondaggio: centrodestra al 49,2%.
Crescita dei piccoli partiti
ROMA – I sondaggi politici non si fermano anche nell’emergenza
Coronavirus , anche se hanno un significato diverso e un peso più
leggero. Ieri, come ogni lunedì sera, Enrico Mentana durante la
conduzione del suo telegiornale su La7, ha voluto velocemente
presentare l’ultimo sondaggio realizzato da Swg: la rilevazione degli
orientamenti di voto della popolazione registra una situazione
sostanzialmente consolidata e soprattutto cristallizzata dall’allarme
Covid-19.

Sono sostanzialmente invariati i rapporti di forza tra i partiti dello
scenario politico italiani e il trend racconta di un leggero calo
delle grandi formazioni a vantaggio di un’altrettanta leggero crescita
di quelli più piccoli.

Ecco i numeri del sondaggio: nelle intenzioni di voto degli italiani
troviamo sempre al primo posto la Lega di Matteo Salvini perde per
strada tre decimi di punto (-0,3%) , ma resta sempre al di sopra della
soglia del 30%, per la precisione al 30,6% Alle spalle del movimento
leghista ecco il Partito Democratico in calo dello 0,3% scendendo così
dal 19,9% al 19,6% dal dei consensi .

Il Movimento 5 Stelle resta sotto di sei punti percentuali in meno
degli alleati di governo del Pd . I grillini attualmente guidati dal
reggente Vito Crimi scendono ulteriormente negli orientamenti di voto
della popolazione: cedono lo 0,3% come Lega e Pd , scivolando sempre
più in basso al 13,4%, venendo ormai tallonati da Fratelli d’Italia.
Secondo il sondaggio dell’istituto demoscopico tra le forze politiche
maggiori, quella fondata e guidata da Giorgia Meloni è quella che
perde di meno (soltanto lo 0,1%) e con un 12% delle preferenze ha
ormai nel mirino il sorpasso del M5s.

Scende dello 0,2% Forza Italia di Silvio Berlusconi scesi al 5,5% dei
consensi. Da considerare però che un’eventuale coalizione del
centrodestra unito garantirebbe il 49,2% nelle urne: risultato dato
dalla somma dei voti di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. e
Cambiamo!

                                           Sinistra
Italiana e Articolo Uno assieme raggiungono il 3,8% degli orientamenti
con una piccola crescita dello 0,2% rispetto all’ultimo sondaggio di
Swg. Sempre male, invece, Matteo Renzi e la sua Italia Viva, che
comunque cresce dello 0,3% in più in una settimana portandosi al 3,5%.
Un risultato estremamente negativo quello dell’ex presidente del
Consiglio e la compagine renziana.

In crescita dello 0,1% Azione di Carlo Calenda e Matteo Richetti: il
partito fondato dall’ex ministro per lo sviluppo economico raggiunge
il 2,9%. I Verdi (+0,2%) rappresentano il 2,4% dell’elettorato,
mentre +Europa di Emma Bonino il 2,3%. All’ 1,1%, invece,
ecco Cambiamo! di Giovanni Toti.

Tutte le altre liste insieme pesano per il 2,9%, mentre            tra
indecisi e non votanti – si conferma maggioranza chi non si esprime:
cioè il 40% del campione rappresentativo della popolazione italiana.

Ecco le misure previste dal Governo
per aiutare le famiglie
ROMA – Ecco alcune delle misure che dovrebbero essere contenute del
Decreto legge che il Governo si appresta ad approvare fra mercoledì e
giovedì.

Uno dei genitori a casa (per 12 giorni e almeno il 30% della paga)

                                    Un congedo straordinario che
consenta a uno dei genitori che lavora di restare con i figli minori
di 12 anni, rimasti a casa per le scuole chiuse. . I giorni di congedo
dovrebbero essere al momento 12. Ma potrebbero aumentare se, come
probabile, la chiusura delle scuole dovesse prolungarsi. Chi sceglie
il congedo parentale percepirà almeno il 30% della paga prevista per
il giorno lavorativo pieno. Ma c’è il tentativo di alzare questa
percentuale e anche l’ipotesi di legarla al reddito.

Un voucher per la babysitter (se assunta in regola)
Un buono da 600 euro al mese per
pagare la baby sitter. Anche questa misura dovrebbe trovare posto nel
decreto legge in arrivo. A poterlo chiedere saranno i genitori di
bambini con meno di 12 anni, rimasti a casa per la chiusura delle
scuole, nel caso in cui siano tutti e due lavoratori. Il buono,
naturalmente, potrà essere utilizzato solo per pagare le baby sitter
regolarmente assunte. Non un dettaglio visto che il lavoro domestico è
uno dei settori in cui il nero è più diffuso. Previsto uno
stanziamento in tutto di 700 milioni di euro per congedo e buono baby
sitter .

Più giorni se un genitore è medico. L’estensione per le badanti

                                   I dodici giorni di congedo
straordinario potrebbero salire di numero, anche se non si sa ancora
di quanto, se uno dei due genitori è un medico o un infermiere, in
modo da permettere all’altro genitore di avere più giorni a
disposizione. Il buono da 600 euro per le babysitter potrà essere
utilizzato anche per le badanti che assistono anziani non
autosufficienti. Ma solo se queste persone di giorno erano assistite
da strutture pubbliche che proprio a causa dell’emergenza sanitaria
sono state momentaneamente chiuse. Per le colf, infine, non ci sono
misure.

Banche, la moratoria sui mutui
Il Governo sta studiando la
possibilità di una moratoria per i prestiti alle imprese e alle
famiglie. La misura prevederebbe la creazione di una garanzia pubblica
sia sulla parte di capitale sia su quella di interessi. E si
aggiungerebbe alla sospensione (o allungamento) del pagamento della
quota capitale delle rate dei finanziamenti, già deciso dall’Abi,
l’associazione delle banche italiane. Allo studio una moratoria di
tasse e contributi per i lavoratori autonomi dei settori più colpiti .

Il presIdente della Regione
Lombardia Fontana inchioda Conte ai
suoi errori: "Pronto esposto in
Procura"
ROMA – “Oggi andrò a presentare un esposto alla Procura perchè mi sono
rotto le scatole“. Questa la decisione intrapresa da Attilio Fontana,
in merito alla vicenda della bozza del decreto del Presidente del
Consiglio sulle nuove limitazioni per l’emergenza CoronaVirus, che è
stata fatta circolare dagli uffici del Governo prima che il
provvedimento venisse approvato.

bozza DPCM

Nella giornata di ieri c’erano state diverse polemiche sulla
diffusione della bozza del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri sulle nuove misure più stringenti da prendere per arginare il
contagio da CoronaVirus. La bozza ha iniziato a circolare già poco
prima delle 20.30 di sabato sera, venendo ripresa dai principali siti
d’informazione, compreso il CORRIERE DEL GIORNO. Intorno all’1.15, la
CNN aveva rilanciato la notizia della bozza non definitiva,
attribuendo il documento all’ufficio stampa della Regione Lombardia,
tra le prime a criticare fortemente la circolazione di materiale
confusionario e – come era stato definito subito “pasticciato£.

                                           Inizialmente quindi si era
diffusa la voce che la Regione Lombardia aveva consegnato la bozza
alla CNN, ma successivamente la stesso network televisivo americano ha
precisato che dalla Regione in realtà era arrivata solo una conferma a
una notizia che era già in possesso i giornalisti dell’emittente
americana .

Intervenuto in collegamento con Mattino 5, il Presidente Fontana ha
chiarito il tutto: “La Cnn ha smentito di aver ricevuto la notizia
dalla Regione Lombardia, così come anche il Tg1 ha smentito ed io oggi
presenterò denuncia”

Il presidente Fontana     ha inoltre fatto sapere di aver ricevuto
peraltro la copia del decreto “quando ormai era stata già diffusa sui
social, cosa che mi ha lasciato perplesso“: a suo giudizio sono “stati
anche i primi commenti” a creare panico, aggiungendo “L’unica cosa in
cui la Regione Lombardia è intervenuta, è stata su una telefonata
della CNN che chiedeva conferma del documento, che loro avevano già.
Lo avevano ricevuto da Repubblica. Si è cercato quindi come sempre di
strumentalizzare la situazione “.
Jonathan        Hawkins,
vicepresidente della Comunicazione CNN International, ha
successivamente inviato una lettera a Fontana all’interno della quale
si spiega che la CNN ha “applicato i rigorosi standard editoriali per
verificare informazioni che erano già di pubblico dominio su
quotidiani italiani e internazionali“(tra cui il Corriere della Sera e
La Repubblica) e sui media internazionali tra cui l’agenzia Reuters ed
il New York Times) . Per questo, il network americano ha chiesto
spiegazioni all’ufficio stampa della Regione Lombardia: “I nostri
corrispondenti – si legge nella lettera – hanno prestato molta
attenzione a verificare la bozza del documento che circolava su altri
media e di questo hanno chiesto spiegazioni all’ufficio stampa della
regione Lombardia e ad altri contatti”. “Spero – conclude il dirigente
della CNN – che questa mia nota possa chiarire ogni equivoco“.

” A Milano la vita è regolare “
Il presidente della Regione Lombardia ha quindi commentato anche
l’assalto alla stazione di Milano nella serata di sabato: “Non c’è
nessunissimo motivo di scappare da Milano, è ingiustificato. A Milano
continua una vita regolare, si va a lavorare la mattina“. Anche se c’è
chi tenta di sfidare il virus e la paura, inscenando aperitivi contro
il panico: “L’aperitivo non è sicuramente una cosa necessaria si deve
uscire di casa per andare e tornare dal lavoro, per acquistare cibo e
medicinali“. Al di là di questo a Milano la vita continua: “Io la
mattina vado a lavorare come tanti cittadini“.

Fontana ha infine parlato della scelta di chiudere bar e ristoranti a
partire dalle ore 18.00, spiegando che risulta essere utile per coloro
che vanno al lavoro e devono avere un luogo dove poter pranzare: “Se
poi si portano il pasto da casa, allora magari risparmiano e fanno un
vantaggio sia alla loro salute sia a quella degli altri“. Ha
confessato che lui sarebbe stato dell’idea “di chiuderli tutti“, ma va
presa in considerazione “anche la situazione“. Comunque il titolare
deve     provvedere       a     controllare       “che      ci    sia
il distanziamento necessario“.

Sospeso il programma Quarta Repubblica: Porro positivo al
tampone

                                            Il giornalista Nicola
Porro sarebbe risultato positivo al test del Coronavirus. Secondo
quanto riporta l’agenzia Adnkronos, per questa ragione stasera 9 marzo
non andrà in onda su Rete 4 il programma Quarta Repubblica.

Contattato, il giornalista-conduttore televisivo      ha confermato
l’indiscrezione ed ha assicurato che al momento sta bene.

Ricciardi: "Al Centro e al Sud
manca la percezione del pericolo.
Bisogna evitare i posti affollati"
ROMA – Si tratta di una vera e propria chiamata alle armi quella di
Walter Ricciardi, professore di Igiene, consigliere scientifico del
ministro della Salute. “I virus sono così. Questo è rapido e
imprevedibile. Ormai circola in Italia, è bene prepararci tutti“.

                                           “Nei prossimi giorni avremo
un aumento importante di casi nelle zone gialle di Lombardia ed
Emilia-Romagna, meno in Veneto dove l’epidemia sta fortemente
rallentando. Le strategie che stanno per essere messe in campo dal
governo servono a contenere la progressione” spiega Ricciardi che
aggiunge “Bisogna allertare la popolazione del Centro Sud a non
frequentare luoghi ad alta concentrazione sociale. È l’unica arma che
possiamo utilizzare per evitare che tante persone si ammalino tutte
insieme e gravino sul Servizio sanitario nazionale che si sta man mano
organizzando“.

“Non ci dovrebbero essere blocchi di interi paesi ma di ambienti –
spiega il prof. Ricciardi – Pensiamo alle discoteche che quando sono
affollate sono un concentrato naturale di infezioni. La gente balla,
respira, traspira e si creano le migliori condizioni per il contagio.
Basta attenersi al principio del distanziamento sociale. In un museo
basterà prevedere l’entrata di un numero limitato di visitatori per
volta che consenta di rispettare le misure di sicurezza tra persone,
un metro. I giovani possono continuare a riunirsi all’aperto per la
movida ma facciano attenzione alle norme di igiene e comportamento. Il
problema è che nelle regioni non ancora colpite e dove non sono state
attuate misure eclatanti manca la percezione del pericolo reale. Come
se la cosa non ci riguardasse davvero. E questo accade anche nei Paesi
stranieri finora poco interessati dalla Covid-19, lenti nell’agire“.

                                           Il CoronaVirus spiega il
consigliere del Ministro della Salute ha una velocità di propagazione
incredibile, molto più del virus della Sars. Procede così rapidamente
perché è nuovo e di fronte a se trova delle praterie, non ha barriere
in quanto incontra una popolazione completamente suscettibile, senza
difese, esposta al contagio perché il sistema immunitario non ha mai
dovuto contrastare una simile infezione prima. Inoltre il Sars-Cov 2 è
molto virulento cioè ha grandi capacità di riprodursi una volta
penetrato nell’organismo.

Ormai il virus circola liberamente in Italia senza collegamenti con i
focolai del Nord, in modo importante al di fuori dei focolai e regioni
come il Lazio e Roma, polo commerciale e politico, sono
particolarmente a rischio. Nei prossimi giorni la Capitale sarà
sicuramente interessata. Il virus sta scendendo. Dal caso zero della
Germania minaccia tutto il Paese.

Elezioni suppletive in Umbria:
vince la leghista Valeria
Alessandrini
ROMA – Il centrodestra si aggiudica le elezioni suppletive relative al
collegio uninominale Umbria 2 del Senato, con Valeria Alessandrini,
già consigliera regionale della Lega, sostenuta anche da Fratelli d’
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