Leccia amia Spigole verticali Il piombo sul filo Light spinning mediterraneo Vertical soft baits in Adriatico - Ezpress
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4/2016 www.lapescamoscaespinning.it AGOSTO-SETTEMBRE 2016 € 5,90 SPECIALE MARE & ITINERARI Leccia amia Spigole verticali Il piombo sul filo Light spinning mediterraneo Vertical soft baits in Adriatico Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma - anno XVI, numero 4 - AGOSTO-SETTEMBRE 2016 • Film sintetici per ali Sarca • Granchio Val d’Egua Kabura Una e Sanica Havørred Fyn Noce e Avisio
12 32 NOCE E AVISIO: LIGHT SPINNING MEDITERRANEO IL PARADISO DELLE MARMORATE di Francesco Li Bianchi e Tonino Grillo di Ivano Mongatti Gli approcci light dello spinning marino di deri- Il Noce nella Piana Rotaliana e nei pressi del vazione giapponese (mebaru e aji game in par- bacino di Santa Giustina, l’Avisio in Val di Cem- ticolare) nel contesto mediterraneo si sono col bra: sono due dei migliori corsi d’acqua trenti- tempo trasformati, prevedendo l’uso di attrez- ni, grazie alla competenza dei gestori e alla zature più robuste, con un eclettismo di appli- Direttore responsabile struttura organizzativa di Trentino Fishing. cazione ben diverso da quello originario. Eugenio Ortali redazione@lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscaespinning.it www.lapescamoscanews.it www.lapescaspinningnews.it www.facebook.com/MoscaeSpinning http://twitter.com/lapescaMeS www.youtube.com/user/MoscaeSpinning www.flickr.com/photos/moscaespinning Hanno collaborato a questo numero Moreno Bartoli, Diego Bedetti, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Tonino Grillo, 20 38 Francesco Li Bianchi, Matteo Menghini, LECCIA AMIA SARCA: L’ALTO CORSO Ettore Miletto, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Francesco Paolini, di Francesco Paolini di Matteo Menghini Marco Pasquato, Federico Renzi, Splendido carangide dei nostri mari, la leccia è L’Associazione Pescatori Alto Sarca gestisce un Stefano Ticchiati insidiabile in molte zone d’Italia. L’ambiente nei lungo e bel tratto del Sarca sul quale sono isti- quali il confronto è più vantaggioso per il pe- tuite varie zone no kill e cinque riserve, fra le scatore è quello di foci e canali, ma non manca- quali in particolare Regorie e Maroc del Ghiro. At- Amministrazione, pubblicità, abbonamenti e arretrati no le opportunità anche nei porti e nelle coste trezzature, artificiali, notizie utili per pescare al rocciose, come nelle isole. meglio in questi splendidi ambienti. Zona Franca Edizioni srl Via V. Veneto 169 • 00187 Roma tel. 06/321.02.42 segreteria@lapescamoscaespinning.it Pubbliche relazioni e pubblicità Renzo Della Valle renzo.dellavalle@gmail.com Pubblicazione periodica Disponibile anche in versione digitale su www.ezpress.it Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 225 del 29 settembre 2014 Tutti i diritti riservati 26 44 LA PESCA MOSCA E SPINNING HAVØRRED FYN INCHIKU vs SOFT BAITS ZONA FRANCA EDIZIONI srl di Stefano Ticchiati IN ADRIATICO CENTRALE Direttore editoriale Le trote di mare dell’isola danese Fyn – nel seconda parte Giulio Fascetti mar Baltico, caratterizzato da bassa salinità – di Diego Bedetti Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola sono prede selvagge la cui cattura dalla costa È la volta della disamina delle tecniche – fast e Distribuzione: Press Di, Distributore è sempre molto gratificante. Essendo la Dani- slow – che prevedono l’impiego delle soft bait stampa e multimedia srl - 20134 Milano marca facilmente raggiungibile con voli low in acque marine alla ricerca di prede che si cost, si tratta di una meta da non trascurare. muovono a diverse profondità. 2• MOSCA e SPINNING • 4/2016
RUBRICHE 04 NOTIZIE 86 SHOW ROOM 96 MERCATINO 50 64 VAL D’EGUA SPIGOLE VERTICALI di Ettore Miletto di Marco Pasquato In Valsesia, l’Egua scorre per una trentina di L’evoluzione tecnologica delle attrezzature av- chilometri prima di sfociare nel Sermenza. Di- venuta nel corso degli ultimi anni ha riportato in verse sono le possibilità di pesca, specie nei co- auge la tecnica del light jigging alle spigole, na- muni di Carcoforo e Rimasco, dove i paesaggi ta nella laguna antistante Venezia e poi dimen- sono incantevoli. A mosca e a spinning, in parti- ticata. Tecniche, attrezzature e artificiali per colare ultraleggero e ‘fly style’. praticarla al meglio. interagisci con la rivista! 56 68 CHI HA PAURA DEL PIOMBO SUL FILO? FILM SINTETICI PER ALI di Giorgio Montagna di Federico Renzi visita il nostro sito Quella di anteporre un piombo sulla lenza alla Rafia sintetica, Zing wing, Medallion sheeting, con gli indici completi quale si collega l’artificiale è una tecnica che organza, tessuti stampati, cartene: sono innu- per numero e per autore trova pareri favorevoli ma anche nettamente merevoli le pellicole sintetiche che, nate per contrari. Giorgio valorizza alcune catture in ac- altri impieghi, sono state adottate dai costrut- que sia marine che dolci, portando un’interes- tori per realizzare – in abbinamento magari a sante riflessione sull’argomento. materiali naturali – ali robuste e imitative. leggi i nostri Blog con le ultime novità, gli approfondimenti, i contenuti esclusivi frequenta le nostre pagine sui social 60 78 BOSNIA: UNA E SANICA GRANCHIO KABURA di Federico Renzi di Moreno Bartoli Invitato da Patagonia per la campagna «Save Indicati per insidiare tutte le specie ittiche che the blue heart of Europe», Federico ha avuto vivono sul fondo o in prossimità di esso, i gran- partecipa ai nostri contest modo di pescare con diversi ‘colleghi’ europei chi Kabura vanno manovrati lentamente, fa- in due splendidi e ben organizzati corsi d’ac- cendoli strisciare in terra in modo da sollevare qua, dove trote e temoli non mancano, stimola- nuvolette di sabbia o fango, oppure facendoli e vinci i premi su ogni numero ti da abbondanti e continue schiuse di insetti. alzare per pochi metri con colpetti in verticale. 4/2016 • MOSCA e SPINNING • 3
fish facts a cura di Marco Sammicheli ro ammesso per la pesca ricreativa, questi attrezzi dovranno essere vie- chiarimenti in ordine alla pesca ricreativa tati, in modo da chiudere le falle normative che si venissero a creare. OBBLIGO DI SBARCO impugnata la legge regionale del Friuli Venezia Giulia La riforma della Politica Comune della Pesca, entrata in vigore con il Re- golamento UE 1380/2013, istituisce per la prima volta l’obbligo di sbar- IL FUTURO DELLE SPECIE ALLOCTONE co, cioè il divieto di rigettare in mare pesci morti, pratica comune e abba- stanza consueta nelle attività di pesca professionale. Gli esemplari sotto Dopo il Veneto, anche il Friuli Venezia Giulia viene smentito dallo Stato taglia, ad esempio, prima non potevano essere sbarcati né commercializ- sulla competenza per la gestione della fauna ittica. La legge del Friuli è zati, per cui venivano rigettati morti in mare. Dal 2016 e progressiva- stata infatti impugnata in sede di conferenza Stato-Regioni davanti alla mente fino al 2019, tutte le specie oggetto di pesca nel Mediterraneo Corte Costituzionale da parte del Ministro per gli affari regionali Costa, per le quali è prevista una taglia minima non potranno più essere rigetta- in merito all’utilizzo di specie alloctone rilasciate in acque pubbliche per te a mare, ma dovranno essere obbligatoriamente sbarcate, contabilizza- la pesca, decretandone di fatto l’immediato divieto. Le sentenze avver- te e – se non hanno le caratteristiche di taglia opportune per essere de- se alle Regioni ribadiscono che è indispensabile e urgente un intervento stinate al consumo alimentare – utilizzate per altri scopi, come ad esem- normativo da parte dello Stato che regoli la materia senza assumere po- pio concimi, farine di pesce, mangimi per animali. Lo scopo dell’obbligo di sizioni drastiche, che rischierebbero di far collassare una larga fetta del- sbarco è duplice: da una parte evitare i comportamenti come il cosiddet- la pesca ricreativa nelle acque interne. Recentemente per le strade di to high grading, cioè pescare di più e rigettare morti i pesci che presumi- Madrid 300.000 pescatori hanno partecipato a una manifestazione di bilmente avrebbero un valore minore sul mercato, dall’altra quantificare protesta per fare pressione sui politici spagnoli al fine di cambiare una lo ‘spreco’ di risorse, che deve essere contrastato tramite una maggiore norma sulle specie invasive che considera alcuni pesci non autoctoni di selettività degli attrezzi. Citando il regolamento 1380/2013, l’obbligo di alto pregio per i pescatori quali specie da sradicare da tutte le acque del- sbarco «non si applica alle … specie per le quali prove scientifiche dimo- la Spagna. Il dibattito è molto accesso anche in Italia, dove sta diventan- strano alti tassi di sopravvivenza, tenendo conto delle caratteristiche de- do sempre più concreto il rischio di dover rivedere le politiche di gestione gli attrezzi, delle pratiche di pesca e dell’ecosistema». andate avanti per decenni, favorendo quando non causando la diffusione Fino a poco tempo fa non era chiaro, in Europa, se l’obbligo di sbarco do- di specie invasive. Il problema ha varie sfaccettature, ma è possibile im- vesse applicarsi anche alla pesca ricreativa, in quanto la stessa è stata maginare cosa potrebbe significare l’adozione rigida di misure di drastico volutamente (con voto da parte del Consiglio dei ministri della pesca contrasto a tutte le specie non autoctone in tutte le acque pubbliche. Ci d’Europa) esclusa dal Regolamento di cui stiamo parlando e l’art. 15 che si potrebbe vedere improvvisamente imporre norme per l’eradicazione di lo regola sembra non includere il nostro settore. Inoltre la pesca ricreati- alcune delle specie più popolari per la pesca ricreativa, come la carpa o il va differisce dalla pesca commerciale proprio per l’elevata possibilità del persico trota, delle quali potrebbe essere proibito il rilascio. Per non par- rilascio di pesci vivi dovuta alle caratteristiche degli attrezzi utilizzati e lare delle trote fario fuori areale, largamente utilizzate per le gare di pe- alle pratiche di pesca. A una richiesta di chiarimento da parte della Euro- sca e per le riserve, che evidenziano come la sinergia tra domanda di ma- pean Anglers Alliance, in sede MEDAC, la Commissione EU ha risposto teriale da immissione, sua produzione e impostazione degli enti compe- che «La lettura giuridica delle pertinenti disposizioni del regolamento tenti per le scelte di gestione debba colmare un forte ritardo per il pas- 1380/2013 e la proposta della Commissione di misure tecniche implica- saggio all’utilizzo (sostenibile) di specie e varietà ambientalmente com- no che l’obbligo di sbarco riguardi anche la pesca ricreativa – almeno per patibili, che esistono per tutte le nostre aree geografiche. le specie che rientrano nell’obbligo di sbarco e con una taglia minima di riferimento stabilita». La risposta della Commissione è stata chiara, e ri- guarda pertanto quelle attività di pesca ricreativa che non consentono il istituzione di un gruppo di lavoro CGPM rilascio di pesci vivi. Nel Mediterraneo questi attrezzi sono principalmen- te i palangari (o palamiti). Tutto il pescato sottotaglia che non può esse- PICCOLA PESCA E PESCA RICREATIVA re rilasciato vivo dovrà essere obbligatoriamente sbarcato anche dalla pesca ricreativa, dal 1 gennaio 2017 solo per sogliole, merluzzo e triglia, La quarantesima sessione della Commissione Generale per la Pesca nel dal 1 gennaio 2019 per tutte le specie di cui esiste taglia minima. Mediterraneao (CGPM), conclusasi lo scorso 3 giugno a Malta, ha deciso Si pone a questo punto il problema dello sbarco di un quantitativo di pe- di istituire un gruppo di lavoro su «piccola pesca e pesca ricreativa». Il sce superiore al consentito giornaliero per la pesca ricreativa che, ricor- risultato trova il suo maggiore riferimento nell’ottimo lavoro svolto dal diamo, in Italia è 5 kg o 1 solo pesce di taglia superiore. È evidente che gruppo di lavoro sulla pesca ricreativa del Consiglio Consultivo Regiona- con 200 ami di palamito sarà facile sforare tale limite ed essere quindi le del Mediterraneo (MEDAC). Di non minore rilievo l’istituzione del grup- costretti a sbarcare un quantitativo ‘illegale’ per i pescatori ricreativi. Il po di lavoro scientifico sugli «ecosistemi marini vulnerabili», tra i quali Comitato Esecutivo del MEDAC ha voluto affrontare anche questa que- possiamo annoverare tutti quelli della primissima fascia costiera, tanto stione, deliberando che, per gli attrezzi ricreativi per cui entra in vigore importanti per la pesca ricreativa quanto trascurati dalla gestione e l’obbligo di sbarco, se il quantitativo di pescato eccede il limite giornalie- soggetti allo sfruttamento indiscriminato, sia legale che illegale. ADERISCI AD APR 4• • 2/2016 iva.org ricreat MOSCA e SPINNING esca www.p in omaggio un’esca Buginu 55 di Seaspin
notizie a Chialamberto nei giorni 29-30 ottobre 2016 III SALONE NAZIONALE DELLA PESCA A MOSCA Il Comune di Chialamberto (TO), in collaborazione con la Pro loco, replica anche quest’anno, nei giorni si sabato 29 e domenica 30 ottobre 2016, il Salone Nazionale della Pesca a Mosca, mostra mercato con la rappre- sentanza dei migliori marchi di attrezzature e di abbigliamento per la pesca a mosca, giunto alla terza edizione. Al suo interno: gara di costru- zione mosche artificiali (III Trofeo Bogia Nen; sarà presente una giuria internazionale) e gara di lancio (II Memorial Albano Barbiani). A fare cor- nice a tutto ciò, nell’ambiente unico delle Valli di Lanzo, una cena di gala con menù tipico piemontese, e per i più forti… bagna cauda! Nel prossi- mo numero tutti i dettagli del programma. numerosi gli eventi tecnici, artistici, di politica ambientale XIII SIM FLY FESTIVAL Con il tredicesimo SIM Fly Festival che si è concluso domenica 26 giu- gno 2016 nell’ex convento della Maddalena a Castel di Sangro, in Abruzzo, è stato ufficializzato il coinvolgimento dei pescatori a mosca nella concretizzazione del Contratto di fiume. È stato il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso in persona a rivolgere, ai partecipanti del Sim Fly Festival, l’evento di punta della Scuola italiana di pesca a mosca, l’in- vito ad aggiungersi al tavolo politico, scientifico e sociale avviato nei mesi scorsi con l’obiettivo di recuperare, riconvertire e valorizzare il fiu- me Sangro. «Rivolte al Contratto di fiume esistono specifiche direttive e risorse comunitarie», ha spiegato il presidente della Sim Osvaldo Gali- zia. «Con questa maggiore consapevolezza riusciremo a tutelare la qua- lità delle acque e a conferire al fiume un valore economico: vedere gli operatori lavorare insieme in maniera tanto efficiente da costituire un volano territoriale basato sul turismo sportivo è un obiettivo che la Sim persegue da diversi anni, con il progetto “Le strade della pesca a mosca” (“Fly fishing roads”)». In occasione della tavola rotonda «Il contratto di fiume» è stato anche presentato il libro di Paolo Morelli Racconto del fiume Sangro ed è stata portata la testimonianza della Cooperativa Pescatori della Laguna di Or- betello, che con la pesca a mosca ha contribuito notevolmente al rilan- cio dell’immagine della laguna, precedentemente colpita da un fenome- no naturale. La Scuola italiana di pesca a mosca si schiera inoltre con le associazioni del territorio di Alfedena, come quella dei pescatori presie- duta da Lino Spada, contro la realizzazione della minicentrale idroelet- trica in progettazione sul fiume Sangro. Il Festival ha dato a tutti i partecipanti la possibilità di avvicinarsi a que- sto sport ambientalista grazie ai laboratori gratuiti di costruzione delle canne di bamboo tenuti dai rod maker IBRA e di mosche artificiali con i migliori fly tyier, italiani e stranieri, e ai mini corsi di tecniche di lancio a cura degli istruttori Sim. Realizzato grazie alla collaborazione del Comu- ne di Castel di Sangro, dell’associazione sportiva Sangro e dell’Archeo- club di Castel di Sangro, la manifestazione ha costituito il momento con- clusivo di una settimana di corsi per aspiranti istruttori e di perfeziona- mento, con uno stage che ha visto coinvolti istruttori di pesca a mosca italiani e stranieri. I migliori costruttori di mosche straniero e italiano 2016 sono stati il norvegese Barry Ord Clarke e Walter Luzi, per l’occa- sione insigniti dell’annuale premio «Claudio D’Angelo Awards». «La pesca a mosca non è solo una tipologia di pesca, è una filosofia di vita, un discorso culturale». Così il presidente della Sim Osvaldo Galizia ha aperto il tredicesimo Sim Fly Festival la sera di venerdì 24 giugno, in- troducendo la sesta edizione dell’iniziativa enogastronomica «La trota sul palco». Il pescatore a mosca, infatti, rilascia in acqua i pesci che cat- tura, in quanto l’amo che usa è senza ardiglione. È per questo che la se- rata inaugurale ha inteso valorizzare la necessità di proteggere la trota anche in relazione al suo valore culinario: sono state utilizzate infatti esclusivamente trote di allevamento, fornite anche quest’anno dallo stabilimento a Bussi della troticoltura marchigiana ‘Eredi Rossi’. La ma- 4/2016 • MOSCA e SPINNING • 5
notizie nifestazione culinaria è stata realizzata anche in collaborazione con l’as- sociazione Cuochi Val di Sangro e Valle Peligna, la Cantina Miglianico e il pastificio Rustichella d’Abruzzo di Pianella (PE). Dalla cultura gastronomica a quella artistica: durante il Festival è stata inaugurata la sedicesima Mostra internazionale di arte contemporanea «L’arte della pesca… la pesca nell’arte», curata da Lino Alviani, maestro e direttore artistico del Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro, con la partecipazione dell’artista olandese Ad Swier e dell’abruzzese Va- leria De Cecco. Fondata nel 1987 a Castel di Sangro, la Scuola italiana di pesca a mosca fa casa base all’ex convento della Maddalena. Qui è ospitato il primo e unico museo in Italia dedicato alla pesca a mosca, lo «Stanislao Kuckiewicz», diretto da Giorgio Cavatorti e gemellato con l’«American Museum of Fly Fishing» (AMFF) di Manchester (Vermont, USA), con il Catskill Fly Fishing Center and Museum (CFFCM) di Livingston Manor (New York, USA) e con il Museo svizzero di Caslano. La SIM è presente in Italia, in Svizzera e in Australia con le sue sedi estere, dove operano istruttori SIM abilitati a insegnare la tecnica di lan- cio SIM-TS. Nell’ottobre 2013 ha firmato un importante protocollo di in- tesa con l’associazione GAIA (Game Angling Instructor’s Association) per il riconoscimento reciproco dei brevetti di base e delle certificazioni rila- sciati dalle rispettive associazioni, nei rispettivi paesi. Per ulteriori infor- mazioni: http://simfly.it. a maggio, a cura del club nautico locale RADUNO KAYAK FISHING A VARAZZE Sì è svolto il 28 e 29 maggio scorso il primo raduno della sezione Kayak Fishing del Varazze Club Nautico, aperto anche ad altri circoli e a tutti coloro che hanno voluto provare questa disciplina, che sta prendendo sempre più piede sia in mare che nelle acque interne. Dopo le minuzio- se preparazioni – dall’allestimento del kayak alla verifica delle dotazioni di sicurezza, prestando la massi- ma attenzione alla sistemazione del materiale da pesca che ser- virà poi in mare aperto – entrata in acqua alle ore 7.00, complice un mare piatto e un sole già alto che hanno regalato una giornata spettacolare ai sedici equipaggi che hanno scandagliato ogni metro di mare antistante la lo- calità di Varazze. Emozionanti le catture, e anche inaspettate: un piccolo tonno e uno squalo vol- pe che sono stati prontamente rilasciati con tutte le cure del caso, ma anche una bella tanuta pescata con tecniche verticali. Dopo una pausa pranzo rigenerante, con la supervisione di Gabriele Alemanno, pro staff Galaxy Italia, sono stati visionati e testati alcuni nuovi modelli di kayak. I più temerari hanno chiuso la giornata riprendendo il mare per pescare su mangianze createsi nel tardo pomeriggio ma con pochi successi, in quanto l’arrivo di una grossa perturbazione ha fatto poi rientrare tutti. Arrivederci al secondo raduno, previsto in autunno, che vedrà sicura- mente una partecipazione ancor più numerosa. Per informazioni: segreteria@varazzeclubnautico.it; 342/5922372. (Flavio Maselli) al via la seconda edizione del videocontest DIVENTA UNO DI NOI Dopo il grande successo ottenuto con la prima edizione nel 2015, torna il videocontest «Diventa uno di Noi». Anche in questa seconda edizione i canali Caccia e Pesca (Sky 235-236) offriranno agli amanti di entrambi gli sport l’occasione di raccontare la propria passione e vincere la possi- bilità di diventare protagonisti del palinsesto dei rispettivi canali televi- sivi. «Cosa cerchiamo? Cerchiamo film-maker, volti nuovi e appassionati cacciatori e pescatori che con i loro video ci facciano emozionare tra- 6• MOSCA e SPINNING • 4/2016
smettendo la loro passione, la loro capacità tecnica e ci facciano sogna- re di essere lì con loro». Per partecipare basterà inviare dal 1° luglio fino al 30 novembre 2016 il proprio filmato inedito e originale all’indirizzo info@cacciaepesca.tv. I fil- mati, che possono essere al massimo di cinque minuti, comunicheranno i modi di vivere e interpretare le due discipline da parte di chi le pratica e saranno visibili sul sito cacciaepesca.tv. Per supportare gli appassionati, la redazione di Caccia e Pesca ha messo a disposizione sui rispettivi ca- nali YouTube alcune clip con i consigli degli esperti su regia e produzio- ne. Per le musiche, i partecipanti potranno inoltre avvalersi della library musicale di Orla Music, offerta gratuitamente da Caccia e Pesca, mentre non si potranno utilizzare musiche coperte da copyright. Dal 12 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017, tutti i filmati pervenuti sa- ranno disponibili nel minisito dedicato all’interno di cacciaepesca.tv, do- ve gli utenti potranno esprimere le proprie preferenze. Successivamen- te la giuria, composta da membri della redazione dei due canali, si riu- nirà per la valutazione finale e decreterà i vincitori, che saranno procla- mati nella prima settimana di febbraio. Ai vincitori, uno per il canale Caccia e uno per il canale Pesca, verrà of- ferto un contratto per la realizzazione di una miniserie della durata complessiva di due ore, che sarà trasmessa sui canali Sky 235-236. Per ulteriori informazioni: Media Relations Digicast, tel. 02/25843995.
notizie a cura dello le novità per il bimestre presentazione e attività PESCA (SKY CANALE 236) SEDE PROVINCIALE DI ROVIGO Torna Fishing Parade con nuovi episodi e nuovi temi. Grazie ad alcune Dal 3 maggio 2014, l’Associazione Nazionale dello Spinning Club Italia è delle più belle immagini di pesca che abbiate mai visto, la redazione di rappresentata localmente dalla Sede Provinciale di Rovigo. La Sede è canale Pesca Tv ha stilato una vera e propria Hit Parade dei pesci più attualmente guidata da un direttivo locale, formato da un responsabile potenti e più belli che un pescatore ricreativo possa incontrare nelle ac- di sede, Emilio Destefani, e due consiglieri di sede, Andrea Baracco e Fi- que di casa nostra. Tonni, lucci, ricciole, trote, barbi, orate si sfideranno lippo Roccatello. Durante il primo anno di attività, su iniziativa dei soci, per aggiudicarsi la palma del migliore! A partire da sabato 6 agosto alle sono state realizzate due assemblee ordinarie presso la sala civica del ore 22.00 su Pesca (Sky canale 236). comune di Villamarzana. Nel luglio 2014, nel corso della prima assem- Domenica 21 agosto alle ore 22.30 Pesca presenta Spinning alle cana- blea, il tema della serata è stato l’autocostruzione di esche artificiali. Un rie, un documentario dedicato a un’esperienza di pesca estrema, lo spin- appassionato ed esperto autocostruttore polesano, Michele in arte ‘El ning dalle scogliere atlantiche: rocce vulcaniche, mare aperto e assenza Greco’, ha illustrato e spiegato ai partecipanti le basi e gli approcci per di barriera corallina trasformano l’esperienza di pesca in un’avventura una corretta realizzazione di un’esca, partendo da un grezzo in balsa. dove tutto può accadere. L’appassionante filmato segue una di queste Nel dicembre 2014 il tema dell’assemblea è stato invece «La pesca d’al- avventure di pesca alle Isole Canarie, dove, tra i tanti fantastici scenari, tri tempi». Nell’occasione un’ospite d’eccezione, nonché socio dagli al- ci si fermerà ad Alegranza, l’isola più a nord dell’arcipelago: uno scoglio bori dello Spinning Club Italia e a tutti gli effetti il primo della provincia difficile e disabitato di sei chilometri quadrati, inaccessibile e bellissimo, rodigina, Franco Pavan, ha narrato ed esposto la tecnica (esche, canne, dove i pescatori potranno andare a caccia di dentici, cernie e barracuda. mulinelli) di quello che negli anni ’80 fu lo spinning per il Polesine. Inizia lunedì 8 agosto alle ore 21.00 Ami esche e inneschi, una serie Rispettivamente nell’aprile 2015 e a gennaio 2016, la Sede di Rovigo inedita dedicata al meraviglioso mondo degli ami e presentata da uno ha riproposto nel corso di as- dei più grandi pescatori italiani e volto noto agli affezionati del canale: semblee ordinarie parentesi Riccardo Galigani guida lo spettatore alla scoperta di tutti i trucchi per storico-didattiche sempre a cu- conoscere meglio ami, esche e inneschi. In una serie di cinque episodi, ra di Franco Pavan, il quale ha vediamo approfonditamente quello che ogni pescatore già sa, e cioè co- mostrato ai partecipanti la cor- me ogni esca diversa voglia il suo tipo di amo, e soprattutto come ogni retta realizzazione di una lega- esca sul suo amo debba essere innescata in modo corretto. Da non per- tura di un anello in un grezzo dere per gli appassionati. da spinning e, in seconda battu- ta, ha esposto in rassegna la propria collezione di mulinelli d’epoca. La sede provinciale di Rovigo è stata promotrice nel 2015 di una richie- sta di tutela delle specie autoctone Luccio e Persico reale su tutto il ter- ritorio provinciale, la cui domanda è stata accolta favorevolmente e, con delibera del Consiglio Provinciale del 29 ottobre 2015, la pesca di en- trambe le specie è ora in divieto per tutto il periodo dell’anno nell’intera provincia di Rovigo. Grazie alla collaborazione sia con enti pubblici pre- posti alla gestione delle acque, sia con altre associazioni di pescasporti- vi locali, la sede di Rovigo ha dato il proprio supporto e contributo nella lotta contro il bracconaggio. Supporto che si è concretizzato da marzo 2016 con il divieto permanente alla pesca di professione nel fiume Po e nel Canal Bianco dai confini mantovani sino ai comuni di Polesella e Adria rispettivamente, provvedimento che si somma al già presente di- vieto alla pesca di professione dal tramonto all’alba in tutte le acque in- terne della provincia. Tra le iniziative più nobili della sede provinciale di Rovigo vi è in essere il progetto di realizza- zione di una riserva per le spe- cie autoctone all’interno di un vecchio ramo del fiume Tartaro, distaccato da decenni dall’at- tuale corso principale. Il proget- to, interamente curato dai soci e affiancato dal comune di Pin- cara, prevede un progressivo in- serimento di specie autoctone a 360 gradi, quali pesci, anfibi, uccelli e piante, il tutto inserito in un contesto di parco, con divieto sia di caccia che di pesca. Oltre all’attenta tutela dell’area, il progetto rappresenta un’importante occasione sia per sensibilizzare le giovani leve in visita, sia per arricchire il territorio di una piccola nicchia di incontaminata bio- diversità polesana. Nel mese di maggio la sede di Rovigo ha attivato un corso di avviamen- to allo spinning sotto l’egida di Fipsas volto alla tecnica e alla cattura dell’aspio nel Grande Fiume. Il corso, strutturato in due lezioni (teoria e pratica), ha avvicinato gli allievi alla disciplina dello spinning nelle acque interne e ha permesso al responsabile della sede di consolidare il pro- prio brevetto di istruttore federale di pesca – specialità spinning. 8• MOSCA e SPINNING • 4/2016
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