Profilo dei personaggi - Biodanza Italia
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Profilo dei personaggi 1. Nelson Madiba Mandela 2. Mohandas Karamchand Gandhi 3. Rita Levi di Montalcini 4. Tsunesaburo Makiguchi 5. Rolando Toro 6. Florence Nightingale 7. Wangari Maathai 8. Gianni Rodari 9. Martin Luther King 10. Albert Schweitzer 11. Madre Teresa di Calcutta 12. Rosa Parks 1
Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, Sudafrica 05 .12. 2013 - Johannesburg, 05 .12. 2013) Politico sudafricano, Premio Nobel per la pace nel 1993 Primo presidente eletto in Sudafrica dopo la fine dell’apartheid nelle prime elezioni a suffragio universale. (apartheid: politica di segregazione razziale istituita nel 1948 dal governo di etnia bianca e rimasta in vigore fino al 1994). A lungo fu uno dei leader del movimento anti-apartheid. Segregato e incarcerato per 27 anni in quanto guerrigliero attivo durante i governi sudafricani pro-apartheid prima degli anni novanta, è oggi universalmente considerato un eroico combattente per la libertà. Dopo aver abbandonato la carica di Presidente nel 1999, Mandela ha proseguito il suo impegno e la sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili ed umani. Non interruppe mai la sua azione umanitaria, portando la sua instancabile battaglia per la pace e la comprensione umana oltre i confini del Sudafrica. Ha ricevuto numerose altre onorificenze, incluso l'Order of St. John dalla Regina Elisabetta II e la Presidential Medal of Freedom da George W. Bush. Nel 2001 ha ricevuto l'Order of Canada, ed è stato il primo straniero a ricevere la cittadinanza onoraria canadese. Nel giugno 2004, all'età di ottantacinque anni, Mandela ha annunciato di volersi ritirare dalla vita pubblica e di voler passare il maggior tempo possibile con la sua famiglia, finché le condizioni di salute glielo avessero concesso. 2
Mohandas Karamchand Gandhi, (Porbandar, India 02 .10.1869, Nuova Delhi, India - 30.01. 1948 ). Detto il Mahatma (in sanscrito Grande Anima), è il fondatore della “nonviolenza” e il padre dell'indipendenza indiana. Dopo anni di lotte sociali in Sudafrica ( 1906 -1914) a favore dei lavoratori emigrati indiani, e le successive conquiste sociali ottenute con la lotta non violenta denominata Satyagraha. Torna in India nel 1915 e diventa il leader del Partito del Congresso che si batte per la liberazione dal colonialismo britannico. Nel 1919 prende il via la prima grande campagna Satyagraha di disobbedienza civile, che prevede il boicottaggio delle merci inglesi e il non-pagamento delle imposte. Gandhi subisce un processo ed è arrestato. Viene tenuto in carcere pochi mesi, ma una volta uscito riprende la sua battaglia con altri Satyagraha. Nuovamente incarcerato e poi rilasciato partecipa alla Conferenza di Londra sul problema indiano, chiedendo l'indipendenza del suo paese. Del 1930 è la terza campagna di resistenza. Organizza la marcia del sale: disobbedienza contro la tassa sul sale, la più iniqua perché colpiva soprattutto le classi povere. La campagna si allarga con il boicottaggio dei tessuti provenienti dall'estero. Gli inglesi arrestano Gandhi, sua moglie e altre 50.000 persone. Spesso incarcerato anche negli anni successivi, la "Grande Anima" risponde agli arresti con lunghissimi scioperi della fame (importante è quello che egli intraprende per richiamare l'attenzione sul problema della condizione degli intoccabili, la casta più bassa della società indiana). All'inizio della Seconda Guerra Mondiale decide di non sostenere l'Inghilterra se questa non garantirà all'India l'indipendenza. Il governo britannico reagisce con il suo arresto e di oltre 60.000 oppositori ; verrà rilasciato dopo due anni. Il 15 agosto 1947 l'India conquista l'indipendenza. Gandhi vive questo momento con dolore, pregando e digiunando. Il subcontinente indiano è diviso in due stati, India e Pakistan, la cui creazione sancisce la separazione fra indù e musulmani e culmina in una violenta guerra civile che costa, alla fine del 1947, quasi un milione di morti e sei milioni di profughi. L'atteggiamento moderato di Gandhi sul problema della divisione del paese suscita l'odio di un fanatico indù che lo uccide il 30 gennaio 1948, durante un incontro di preghiera. In India Gandhi è stato riconosciuto come Padre della nazione e il giorno della sua morte è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata Giornata internazionale della nonviolenza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. 3
Rita Levi-Montalcini (Torino, 22.04. 1909 – Roma 30 .12. 2012) Scienziata Neurologa, Premio Nobel per la medicina 1986. Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita del Premio Nobel. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". Socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche è tra i fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza. Levi-Montalcini ha sempre affermato di sentirsi una donna libera. Cresciuta in «un mondo vittoriano, nel quale dominava la figura maschile e la donna aveva poche possibilità», ha dichiarato d'averne «risentito, poiché sapevo che le nostre capacità mentali - uomo e donna - son le stesse: abbiamo uguali possibilità e differente approccio». Ha rinunciato per scelta ad un marito e ad una famiglia per dedicarsi interamente alla scienza. Negli incontri coi giovani, emerge l'invito a non concentrare l'attenzione solo su se stessi, a partecipare ai problemi sociali e fare proposte volte al miglioramento del mondo attuale. Ai giovani ricercatori ha ripetutamente suggerito l'esperienza all'estero per poi tornare in Italia, convinta che risieda in loro il futuro della ricerca e dell'innovazione scientifica del paese. È inoltre da sempre stata molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 istituisce, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario. L'obiettivo è quello di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese. In data 22 gennaio 2008 l'Università di Milano Bicocca le ha assegnato la laurea honoris causa in biotecnologie industriali. Rita Levi Montalcini morirà alla straordinaria età di 103 anni. 4
Tsunesaburo Makiguchi (Kashiwazaki, Giappone 23 .07. 1871 – Ikebukuro, Giappone 18.11. 1944) Filosofo, educatore e attivista giapponese. Come insegnante e preside si sforzò di introdurre un approccio all’educazione di tipo più umanistico incentrato sulla figura dello studente. Si oppose strenuamente alle pratiche educative basate sulla coercizione e sulla corruzione, e per questo fu costretto a ritirarsi precocemente. L’interesse principale di Makiguchi era di riformare il sistema educativo dell’epoca che, a suo avviso, scoraggiava il pensiero indipendente e soffocava la creatività e la felicità degli studenti. Egli credeva che l’educazione dovesse essere al servizio della felicità degli studenti e non rispondere ai bisogni dello stato. Nel 1930 fondò la Soka Kyoiku Gakkai (Società educativa per la creazione di valore), antesignana della Soka Gakkai. Le sue idee educative e la sua teoria della creazione di valore (soka) che sottendono alla sua pedagogia vennero sistematizzate in un lavoro pubblicato nel 1930 con il titolo Soka Kyoikugaku Taikei (Teoria per una pedagogia per la creazione di valore, tradotto in parte in italiano con il titolo L’educazione creativa). La visione di Makiguchi contraddiceva completamente la logica del governo militarista, che tendeva a utilizzare l’educazione per forgiare servitori dello stato obbedienti e passivi. Nel 1943 venne imprigionato insieme al suo discepolo ed insegnante Josei Toda e ad altri diciannove responsabili della Soka Kyoiku Gakkai per essersi opposto alle politiche del regime militarista giapponese. Nel 1944 Makiguchi morirà in carcere, rifiutandosi fino alla fine di rinnegare i suoi principi. I suoi discepoli si impegnarono nella fondazione, in Giappone, di scuole di ogni ordine e grado, da asili nido a università. Recentemente le sue teorie pedagogiche sono diventate oggetto di crescente interesse internazionale. Ispirandosi alle teorie e idee esposte nel libro “l’educazione creativa” di Makiguchi, diverse scuole, in sud America, stanno sperimentando concretamente e praticamente questa pedagogia che fornisce risposte illuminanti ai pressanti problemi dell’educazione. Rolando Toro Araneda 5
Rolando Toro Araneda (Concepción, Cile 19.04.1924 – Santiago del Cile, 16 .02.2010 ) Psicologo, antropologo, poeta, pittore; Nel 1965 presso l'ospedale psichiatrico dell'Università di Santiago del Cile inizia a sperimentare l'uso della danza con pazienti in cura psichiatrica. Estese applicazione e ricerca fuori dell'ambito clinico con gruppi di persone sane, strutturando nel 1966 un modello teorico e una metodologia basata sull'associazione musica-movimento-emozione con l'obiettivo di creare risposte psicofisiche ed emotive specifiche, immediate e capaci di indurre cambiamenti salutari nell'individuo. Negli anni seguenti approfondì lo studio sulla semantica musicale, sugli stati di coscienza e sui meccanismi biologici, fisiologici e psicologici di funzionamento di questo "sistema di sviluppo integrato" dell'essere umano che divenne anche materia di un corso universitario: nel 1970 gli fu chiesto di creare la prima cattedra di Psicodanza presso la Pontificia Università Cattolica del Cile; in seguito modificò tale denominazione in Biodanza poi diffusa rapidamente in tutto il mondo. La Biodanza fonda il suo elemento principale nello sviluppo dell’autostima attraverso il riconoscimento della sacralità della vita. Le elaborate teorie denominate bio-centriche toccano tutti i temi dello sviluppo umano, avendo particolare attenzione della cura del rapporto con l’altro in armonia con se stessi. L’applicazione infaticabile dei facilitatori odierni, che interpretando il messaggio di Toro portano nel mondo la Biodanza ha assunto particolare rilievo nelle “favelas” brasiliane, ove l’apporto concreto nello sviluppo dell’identità ha dato eccezionali risultai coi “ninos de rua” e coi clochard della metropoli di San Paolo. Toro è stato un filosofo “espressionista” che ha rivelato l’inimmaginabile potere della musica unita al movimento terapeutico. La Biodanza è attualmente diffusa in tutti i continenti. 6
Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910) Infermiera britannica nota come la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna Fu la prima infermiera ad applicare il metodo scientifico attraverso l'utilizzo della statistica. Inoltre, fu importante poiché propose un'organizzazione degli ospedali da campo. Nacque in una famiglia molto benestante e fu chiamata Florence in onore della città dove era nata. Profondamente cristiana, e ispirata da quella che lei considerava una chiamata divina, sperimentata più volte a partire dal 7 febbraio 1837, nel 1845 annunciò alla famiglia di volersi dedicare alla cura di malati e indigenti. L'opposizione della famiglia e soprattutto della madre mette in luce il suo carattere molto forte e determinato e la sua ribellione contro i ruoli di moglie e madre attribuiti dalla società alle donne della sua condizione. Le infermiere all'epoca erano una professione poco stimata, tanto che nell'esercito erano equiparate alle vivandiere. Pur non avendo una formazione di tipo medico-infermieristico, Nightingale riconobbe ben presto le carenze della professione infermieristica come era esercitata ai tempi. Per tutta la sua vita, Nightingale promosse l'istituzione e lo sviluppo della professione di infermiere nella sua forma moderna. Inoltre, la sua opera ispirò il corpo volontario della USSC (United States Sanitary Commission) nella guerra civile americana. La sua esperienza e la sua dedizione vitale crearono i presupposti della moderna assistenza infermieristica, fino alla creazione dell’istituzione della Croce Rossa. Confinata a letto dal 1896, morì nella sua stanza; i parenti rifiutarono l'offerta di sepoltura nell'Abbazia di Westminster e la fecero seppellire a East Wellow, nello Hampshire. Nella Basilica di Santa Croce a Firenze c'è un monumento con la sua statua. A Istanbul, dove svolse la sua grande opera durante la guerra di Crimea, la torre nord della caserma Selimiye è stata trasformata in museo ed ad ella dedicata una placca bronzea. 7
Wangari Muta Maathai (Ihithe, Kenya 01.04. 1940 – Nairobi, Kenya 25 .09.2011) Ambientalista, attivista politica e biologa. Premio Nobel per la Pace nel 2004 E’ diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace». Membro del parlamento keniota e Assistente Ministro per l'Ambiente e le Risorse Naturali nel governo del presidente Mwai Kibaki, fra il gennaio 2003 e il novembre 2005. Appartiene all'etnia kikuyu. Fu la prima donna centrafricana a laurearsi, nel 1966 in biologia, presso l'Università di Pittsburgh, dove aveva potuto recarsi grazie al programma "Ponte aereo Kennedy" (che forniva una borsa di studio ai migliori studenti africani) e dove lavorò dallo stesso 1966 presso la facoltà di Biologia, dipartimento di zoologia. Nel 1976 si iscrisse nel Consiglio nazionale delle donne del Kenya, assumendone la presidenza nel 1981, che mantenne fino al 1987, anno in cui abbandonò l'associazione. Attivista e fondatrice del Green Belt Movement, intraprese negli anni novanta una forte campagna di sensibilizzazione verso i problemi della natura e del disboscamento in particolare. Green Belt Movement, fondato nel 1977, nacque come organizzazione non governativa: per suo tramite sono state piantate oltre 40 milioni di alberi in Kenya per combattere l'erosione. Il 10 febbraio 2006 ha partecipato alla Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino, portando per la prima volta nella storia la bandiera olimpica insieme ad altre sette celebri donne. Ha anche partecipato al congresso internazionale Foederatio Pueri Cantores come rappresentante del Kenya. Malata di tumore da lungo tempo, morirà nel settembre 2011 all'età di 71 anni. 8
Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980) Scrittore, pedagogista e giornalista, Premio Hans Christian Andersen nel 1970 Nel 1937 si diplomò come maestro. Come egli stesso disse, la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età, tuttavia si rese conto che fu una scuola divertente dove i bambini utilizzavano la fantasia addirittura per aiutarlo a correggere le sue stesse opere: questa, insieme a molte altre, fu una delle caratteristiche basilari di Rodari, che lo faranno sempre riconoscere per la sua originalità. Nel dicembre del 1943 venne chiamato alle armi dalla Repubblica di Salò ma traumatizzato dalla perdita dei suoi due migliori e dall'internamento del fratello presso un campo di concentramento nazista prese contatti con la Resistenza lombarda, gettò l'uniforme ed entrò in clandestinità; quindi si avvicinò al Partito Comunista Italiano, a cui si iscrisse il 1º maggio 1944. In piena guerra fredda, nel 1951, dopo la pubblicazione del suo primo libro pedagogico Il manuale del Pioniere, venne scomunicato dal Vaticano, che lo definì "ex- seminarista cristiano diventato diabolico". Per tale motivo le parrocchie bruciavano nei cortili il Pioniere e tutti i libri di Gianni Rodari. Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò a numerose pubblicazioni, curò libri e rubriche per ragazzi. Dal 1958 collaborò con la prima televisione , come autore di programmi per l'infanzia . Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della Fantasia; introduzione all'arte di inventare storie, saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori nonché frutto di anni di lavoro passati a relazionarsi con il campo della "fantastica". E’ attualmente tradotto nel mondo in molte lingue. Rodari, ha sempre collaborato con le scuole italiane, con gli insegnanti, genitori, alunni, gruppi teatrali per ragazzi. I suoi testi pacifisti sono stati musicati da alcuni famosi interpreti. Dal 1980, anno della sua morte, sono state scritte decine di opere che parlano di Gianni Rodari, ed esistono anche centinaia di parchi, circoli, biblioteche, ludoteche, strade, e scuole materne ed elementari intitolate a lui . 9
Martin Luther King, nato Michael King (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968) Politico, attivista e pastore protestante statunitense. Premio Nobel per la pace nel 1964. Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader del pacifismo della cui opera King è stato un appassionato studioso, ed a Richard Gregg, primo americano a teorizzare organicamente la lotta nonviolenta. L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham) scritta nel 1963, e in Strength to love (La forza di amare) che costituiscono un'appassionata enunciazione della sua indomabile crociata per la giustizia. Unanimemente riconosciuto apostolo instancabile della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, "redentore dalla faccia nera", Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuta nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta ogni sorta di pregiudizio etnico. Ha predicato l'ottimismo creativo dell'amore e della resistenza non violenta, come la più sicura alternativa sia alla rassegnazione passiva che alla reazione violenta preferita da altri gruppi di colore, come ad esempio, i seguaci di Malcolm X. Martin Luther King il 4 aprile 1968 venne assassinato a Memphis. Su richiesta della vedova al funerale del marito fu letto l'ultimo sermone che il defunto aveva pronunciato il 4 febbraio di quell'anno. Nel sermone King chiese che il funerale si svolgesse con grande semplicità: la sua bara fu trascinata da un carro con due asinelli della Georgia, così come espressamente richiesto da lui quando era ancora in vita. King non volle che fossero menzionati i suoi premi o altri onori che aveva ricevuto; chiese solamente di esser ricordato come chi aveva cercato di dare da mangiare agli affamati, coprire coloro che non avevano i vestiti, essere chiaro e duro sulla questione della guerra in Vietnam e infine "amare e servire l'umanità". 10
Albert Schweitzer ( Kaysersberg, Alta Alsazia 14.01. 1875 - Lambaréné Gabon, Africa 04 .09. 1965) Medico chirurgo, musicista, filosofo. Premio Nobel per la pace 1952. Frequenta l'università di Strasburgo, per laurearsi in filosofia nel 1899 e assumere nel 1902 la libera docenza in Teologia. Nel 1911 si laurea anche in medicina e a Parigi si specializza in malattie tropicali. Ordinato curato della chiesa di San Nicola a Strasburgo nel 1900, l'anno seguente diviene direttore dell'Istituto teologico. Famoso nel mondo musicale come organista di talento, il suo lavoro musicologico più noto è rappresentato da "J.S. Bach, il musicista poeta" (ed. francese 1905; ed. tedesca 1908; trad. it. 1962). Il lavoro di teologo trova espressione nell'opera "Da Reimarus a Wrede" (1906), in cui interpreta la vita di Gesù alla luce del pensiero escatologico di Cristo. Dopo la laurea in medicina e chirurgia si trasferisce a Lambaréné, nell'Africa equatoriale francese (attuale Gabon), in veste di medico missionario, costruendovi un ospedale con le sue sole forze. In piena Prima Guerra Mondiale, data la sua nazionalità tedesca, è tenuto prigioniero in Francia tra il 1917 e il 1918. In questo periodo scrive una storia della civiltà in chiave filosofica, poi pubblicata nei volumi "Filosofia della civiltà" (2 voll., 1923), dove, analizzando la storia dell'etica, afferma che la decadenza della civiltà moderna è dovuta alla mancanza di un'etica dell'amore, e suggerisce la diffusione di una filosofia fondata su ciò che egli definisce "rispetto per la vita", concetto che a suo parere andrebbe esteso a qualunque forma vivente. Rimasto in Europa fino al 1924, torna successivamente in Africa dove, superando ogni ostacolo, ricostruisce il suo ospedale, attrezzandolo ancora una volta in modo tale da poter assistere migliaia di indigeni. Nel frattempo, torna saltuariamente in Europa per cicli di conferenze e concerti d'organo. Nel 1952 per il suo operato africano gli viene assegnato il premio Nobel per la pace. Con il denaro del premio, porta a termine il villaggio dei lebbrosi, che viene inaugurato nel 1954 con il nome di "Village della lumiere" (Villaggio della luce). Tra le sue opere si ricordano anche: "Il regno di Dio e la cristianità delle origini" (1967) e l'autobiografia "La mia vita e il mio pensiero". Albert Schweitzer morirà il 4 settembre 1965 nel "suo villaggio" africano; viene poi sepolto accanto alla moglie (morta nel 1957 a Zurigo). 11
Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu.; (Skopje, Albania 26 agosto 1910 – Calcutta, 5 settembre 1997) Religiosa cattolica. Premio Nobel per la Pace nel 1979. Il suo lavoro tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo. Oltre al Premio Nobel per la Pace il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II. La vita di Madre Teresa è stata dedicata all'assistenza dei più poveri, valorizzando la dignità presente in ogni persona, anche nelle condizioni di disagio più estreme Il suo obiettivo è stato rovesciare la tradizionale asimmetria delle pratiche di assistenza che, spesso condotte con movimenti dall'alto al basso, si rivelavano umilianti e demotivanti per chi riceveva il sostegno. Nella sua ottica, la relazione tra chi dona e chi riceve deve invece essere paritaria, basata sulla reciproca comprensione e rispetto, anche attraverso la condivisione di stili e condizioni di vita. Particolare attenzione ha dedicato al tema dell'isolamento sociale: secondo Madre Teresa "essere rifiutati è la peggiore malattia che un essere umano possa provare". Per questo le sue iniziative hanno cercato di essere il più possibile inclusive, anche in relazione alle diversità di cultura, lingua e religione. Madre Teresa non si considerava una suora di vita attiva. Al contrario, di sé e della altre Missionarie della Carità diceva: "siamo delle contemplative che vivono in mezzo al mondo. [...] La nostra vita deve essere una preghiera continua". In quest'ottica teologica, il servizio a favore dei poveri era visto come una naturale conseguenza della preghiera e del dialogo con Dio. Questa sua spiritualità, che aveva tratti di ispirazione francescana, era sintetizzata da Madre Teresa con l'immagine, in cui si riconosceva, della "piccola matita nelle mani di Dio" . La sua scomparsa suscitò grande commozione nel mondo intero: l'India le riservò solenni funerali di stato, che videro un'enorme partecipazione popolare e la presenza di importanti autorità del mondo intero. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Javier Pérez de Cuéllar, arrivò persino a dichiarare: "Lei è le Nazioni Unite. Lei è la pace nel mondo." Sulla sua semplice tomba bianca è stato inciso un verso del Vangelo di Giovanni: « Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. » 12
Rosa Louise McCauley Parks (Tuskegee, Alabama 04.02.1913 – Detroit, Michigan 24.10.2005) Attivista statunitense. Medaglia d'oro del Congresso Americano nel 1999 . Figura-simbolo del movimento per i diritti civili, famosa per aver rifiutato nel 1955 di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery, Alabama. Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa rifiuta di cedere il sedile ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Rosa, mantenendo un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso. Viene arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine che obbligano i neri a cedere il proprio posto ai bianchi . Da allora è conosciuta come "The Mother of the Civil Rights Movement". Quella notte, cinquanta leader della comunità afroamericana, guidati da un ancora semisconosciuto pastore protestante, Martin Luther King, si riuniscono per decidere le azioni da intraprendere per reagire all'accaduto, mentre già hanno avuto luogo le prime reazioni violente. Il giorno successivo incomincia il boicottaggio dei mezzi pubblici di Montgomery, protesta che dura per 382 giorni; dozzine di pullman rimangono fermi per mesi finché non viene rimossa la legge che legalizza la segregazione. Questi eventi danno inizio a numerose altre proteste in molte parti del paese. Nel 1956 il caso della signora Parks arriva alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, che decreta, all'unanimità incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici dell'Alabama. Da quel momento, Rosa Parks diventa un'icona del movimento per i diritti civili. Sebbene non sia una dei leader del movimento per i diritti civili riceve numerose minacce di morte e, non riuscendo più a trovare lavoro, decide di trasferirsi a Detroit, nel Michigan, all'inizio degli anni sessanta, e ricomincia a lavorare come sarta. Successivamente, dal 1965 al 1988 viene assunta come segretaria per il membro del Congresso John Conyers. Nel febbraio 1987 Parks fonda il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development . Nel 1999 ottiene la Medaglia d'oro del Congresso. Morirà a Detroit per cause naturali nel 2005, all'età di 92 anni. 13
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