Maldive, il paradiso fragile
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Maldive, il paradiso fragile Le Maldive sono una delle destinazioni “da sogno” preferite dai turisti italiani che ne apprezzano il mare cristallino, gli orizzonti infiniti in cui mare e cielo si fondono, i fondali popolati da coralli e pesci multicolori, l’assoluta pace e tranquillità. Nel 2019 sono stati 130 mila i nostri connazionali che hanno scelto l’arcipelago nell’Oceano Indiano per trascorrervi una vacanza, un + 38% rispetto all’anno precedente, grazie alle tariffe abbordabili e ai collegamenti diretti con l’Italia. Il turismo, infatti, costituisce il 60% del Pil delle Maldive, un paradiso di 26 atolli nati da 1190 isole coralline, di cui 93 occupate da villaggi turistici e resort, disseminate nell’Oceano Indiano, tra lo Sri Lanka e le Seychelles.
La prestigiosa rivista National Geographic le ha poi inserite nelle 25 migliori destinazioni da non perdere nel 2020. Una menzione non di poco conto, poiché nella lista sono inclusi i luoghi del mondo i cui governi si stanno adoperando per promuovere un turismo più sostenibile tra rispetto della natura, impegno culturale, accessibilità economica e benefici sull’economia e sulla comunità locale. E le Maldive sono state le prime, durante l’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite del 1987, a sostenere la necessità di affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici. Le emergenze: l’innalzamento delle acque… Il territorio delle Maldive è composto per il 99% da acqua, mentre l’altezza delle terre emerse non supera i 2 metri. L’innalzamento degli oceani dovuto all’aumento delle temperature e al conseguente scioglimento dei ghiacci ai poli mette quindi a serio rischio l’esistenza stessa di queste isole, al punto che potremmo vederle sparire, inghiottite dal mare, tra il 2030 e il 2050. La conformazione delle Maldive potrebbe farle sparire nel giro di pochi decenni Il rischio maggiore, che renderebbe le Maldive invivibili, sarebbe “l’invasione” delle acque salate dell’oceano nelle falde acquifere potabili degli atolli. Tuttavia, anche operazioni come la costruzione di barriere e terrapieni artificiali per arginare l’avanzata delle acque, oltre che
molto costosi, si sono rivelate rischiose per il delicato equilibrio della flora, della fauna e delle barriere coralline. …e lo smaltimento dei rifiuti Un’ altra emergenza è rappresentata dai rifiuti e dal loro smaltimento. Per avere un’idea della portata del problema, basti pensare che i 10 mila turisti che arrivano alle Maldive ogni settimana producono 3,5 kg di rifiuti al giorno, che si sommano a quelli prodotti dai 142 mila abitanti, circa 330 tonnellate di spazzatura al giorno. Rifiuti galleggiante sull’isola discarica di Thilafushi Questo enorme quantitativo, che negli ultimi decenni comprende anche materiale molto inquinante, composto dai rifiuti tecnologici, confluisce sull’isola di Thilafushi, di fatto una grande discarica galleggiante istituita dal governo maldiviano nel 1991, a soli 8 km dalla capitale Malé.
L’isola di Thilafushi adibita a discarica Lunga 7 km e larga 200 metri, Thilafushi si estende per circa 50 ettari, ma cresce di anno in anno proprio alimentata dai rifiuti. E il rischio è che l’innalzamento delle acque finisca per “portare via” i rifiuti più vicino alla costa, con conseguente contaminazione delle acque e di agenti inquinanti nella catena alimentare del delicato ecosistema della barriera corallina.
Un bambino maldiviano cerca materiale riciclabile tra i rifiuti galleggianti Le soluzioni: barriere naturali, educazione ambientale e coinvolgimento della popolazione locale Per arginare l’innalzamento delle acque è sceso in campo anche il MIT (Massachusetts Institute of Tecnhology) di Boston che, insieme a Invena, l’organizzazione maldiviana per la tutela delle isole, ha progettato un sistema di strutture subacquee naturali per creare una barriera in punti strategici.
Il progetto del MIT per creare barriere naturali Le strutture, posizionate in punti strategici e adattabili ai cambiamenti stagionali e alla direzione delle tempeste, sfruttano il movimento delle onde per accumulare sabbia drenandola dal fondo marino e di fatto ricostruire le coste “mangiate” dalle acque. Nei mesi scorsi è stato posizionato il primo avamposto sperimentale e, se i risultati saranno quelli attesi, si potrà estendere il progetto alle altre isole del mondo minacciate dall’innalzamento del livello del mare.
Gli studiosi del MIT posizionano una barriera mobile Sul fronte dei rifiuti, invece, si sta mettendo in atto una vera e propria campagna di educazione ambientale che coinvolge le scuole, la popolazione locale, gli operatori turistici e gli stessi ospiti. Tra le azioni del governo anche l’obiettivo “plastic free” entro il 2025, una sempre minore dipendenza dal carbon fossile per ridurre le emissioni inquinanti, il potenziamento della raccolta differenziata e accordi con l’India per il trasposto di una parte di rifiuti da smaltire in cambio di accordi commerciali.
Turisti e maldiviani impegnati nel recupero dei rifiuti sulle spiagge Infine, un altro aspetto non meno importante, è quello che, negli ultimi dieci anni, ha visto coinvolgere nel sistema turistico la comunità locale, con l’apertura di circa 500 guest house gestite da maldiviani. Questo consente non solo una maggiore ricaduta economica sulla popolazione, ma anche la possibilità, per i visitatori, di conoscere e “vivere” le isole in maniera più autentica, nell’’ottica del rispetto e della conoscenza reciproca.
Campagna di educazione ambientale in una scuola Alla luce di quanto scritto, quindi, se non ci siete ancora stati, o desiderate ritornare alle Maldive, vi invitiamo a visitarle in maniera consapevole, augurandoci che tutto quanto si sta mettendo in atto per proteggerle serva per preservarle dai cambiamenti climatici e dalla mano dell’uomo. Malè, una metropoli nell’Oceano Tutti i voli internazionali atterrano a Malè, la capitale delle Maldive. Vi consigliamo di fermarvi qualche giorno prima di raggiungere la vostra destinazione finale, per ammirare questa metropoli ricca di contrasti.
Veduta aerea di Malé, la capitale delle Maldive occupa un’intera isola Malè, infatti, è l’unica capitale al mondo ad occupare un’intera isola. La visuale che offre a chi arriva qui, via mare o in aereo, è quella di una moderna metropoli, in cui vivono circa 80.000 persone. Il panorama eterogeneo si compone di decine di palazzi a più piani e dai vivaci colori pastello, che contrastano con le costruzioni bianche e grigie dei palazzi governativi che si affacciano sul lungomare.
Grattacieli e case galleggianti a Malé La città è divisa in quattro quartieri: la zona dei palazzi amministrativi e governativi (Henveiru), la zona residenziale (Galolhu),la zona centrale in cui si concentrano i negozi (Machangolhi) e la zona del porto e dei cantieri navali (Maafannu). Tutte le strade, dalle più grandi, chiamate magu, alle secondarie, higun, fino ai vicoli, gohali sono pavimentate con mattonelle di pietra grigia.
Una strada della capitale maldiviana La Boduthakurufannu Magu è la strada che costeggia l’isola sul lato di nord-est e separa il porto in cui approdano i dhoni dai palazzi governativi, dalle banche e dai ministeri. Costeggia la Jumhooree Maidan, la piazza più grande della città; poco distante, si possono vedere i dhoni da pesca allineati ed i banchetti del mercato del pesce. La strada è affollata di commercianti ed acquirenti, che fanno la spola tra i depositi ed il mercato.
Mercato del pesce a Malé Accanto al mercato del pesce si può passeggiare tra le bancarelle di un curioso mercato degli oggetti usati e del mercato ortofrutticolo, sulle quali si possono trovare succosi frutti esotici, polpose banane e saporite papaye. Insieme alla frutta sui banchi si trovano anche le spezie per insaporire i cibi, inclusi gli ingredienti per il caratteristico “chewingum” maldiviano: foglie verdi, fettine di noce moscata, tabacco, chiodi di garofano e calce di corallo.
Uno dei tanti mercati locali a Malé Parallela a Boduthakurufannu Magu, Medhuziyaarai Magu è la strada che offre le più importanti testimonianze storiche. Tra queste, la Grande Moschea del Venerdì, in grado di ospitare, sotto alla sua cupola dorata, oltre 5000 fedeli in preghiera. Il minareto sovrasta il Centro Islamico, inaugurato nel 1984 e costruito per diffondere la cultura musulmana.
Il Centro Islamico di Malé con il minareto Poco distante, Sultan Park è un piccolo giardino ben curato, residuo di un ben più grande e rigoglioso giardino del sultano, su cui si affaccia il Museo Nazionale. L’antica moschea di Hukuru Miskiiy, che si incontra proseguendo verso est, è costruita con blocchi di corallo e racchiude importanti testimonianze della conversione delle Maldive all’Islam.
L’antica moschea di Hukuru Miskiiy Accanto alla moschea spicca un piccolo minareto dalle vivaci decorazioni blu e verdi e l’antico palazzo del sultano, il Muleeaage, sede, fino al 2001, degli uffici presidenziali. Il Muleeaage, l’antico palazzo del sultano
Destinazione…Dhigufinolhu Qualunque sia l’isola in cui trascorrerete le vostre vacanze, in un resort o in un a guest house, vi invitiamo a tenere sempre in mente la fragilità di questi meravigliosi paesaggi. Ogni piccolo gesto, infatti, può fare la differenza. Noi abbiamo scelto Dhigufinolhu nell’atollo di Malè Sud, raggiungibile dalla capitale in 45 minuti di aliscafo. Dhigufinolhu è una lingua di sabbia al centro di una laguna. La sua conformazione naturale la rende un luogo ideale per una vacanza rilassante e sportiva al tempo stesso.
Qui basta una maschera ed un paio di pinne per immergersi nell’affascinante natura del reef che offre anche ai meno esperti la visione sublime di pareti di corallo alte decine di metri, in cui dimorano migliaia di esseri viventi, dalle tartarughe alle mante, dalle murene ai piccoli squali. A pelo d’acqua, i coloratissimi pesci angelo, i pesci farfalla, i pesci chirurgo ed i peschi balestra sono incuriositi dalla presenza umana e si avvicinano senza timore.
Il tutto in una caleidoscopica cornice di gorgonie, coralli e spugne. Da Bodu Huraa a Veligandu Una bella escursione è quella alla vicina isola di Bodu Huraa, collegata a Dhigufinolhu da pontili sospesi a pelo d’acqua. Passeggiare sospesi tra due tonalità di azzurro, quella cristallina e trasparente del mare e quella intensa del cielo privo di nuvole, trasmette la sensazione di essere sospesi in una dimensione senza spazio e senza tempo.
Compagni irresistibili del soggiorno a Budu Huraa i delfini sono soliti accompagnare le giornate dei villeggianti affiancando i dhoni, le caratteristiche imbarcazione locali, che trasportano i sub nei punti di immersione. I loro spruzzi giocosi allietano il paesaggio dell’orizzonte, mentre i loro inconfondibili fischi di richiamo si possono udire anche sott’acqua. Da Bodu Huraa si può poi raggiungere Veligandu Huraa, un
piccolo gioiello situata al centro delle altre due isole. Il suo nome, in lingua dhivehi, significa “striscia di sabbia”, un appellativo che ben caratterizza le sue dimensioni ridotte e le sue spiagge bianche e preziose, circondate da una vegetazione lussureggiante. Oltre allo splendido mare e alle spiagge bianchissime, al centro dell’isola, a pochi passi dalla spiaggia, si può vedere una piccola moschea, fulcro religioso dei locali. Viaggiatori indipendenti, istruzioni per l’uso Di solito chi si reca alle Maldive prenota un soggiorno all inclusive. I viaggiatori indipendenti o chi desidera visitare autonomamente le isole può incontrare qualche difficoltà legata ai trasporti oppure ai permessi.
Le isole abitate dalla popolazione maldiviana infatti sono nettamente distinte dagli atolli a esclusivo uso turistico. Ai turisti è permesso sbarcare su un’isola abitata da maldiviani solo dopo aver richiesto un permesso al Ministero dell’amministrazione degli Atolli e dopo il nulla osta del Bodu Katibu, il capo villaggio nominato dal governo, o, in sua assenza, del suo vice, il Kuda Katibu. In ogni caso, è necessario essere sempre accompagnati da una
guida del posto e rispettare le tradizioni religiose, tra cui il divieto di consumare alcool o carne di maiale e di indossare bikini solo in barca o sulle spiagge isolate. Da Holhudhoo a Fehendhoo L’opportunità di visitare un villaggio maldiviano è data proprio dall’apertura delle guest house gestite da locali. Tra queste c’è l’Ocean Village, una delle prime, che si trova sull’isola di Holhudhoo, nell’atollo settentrionale di Noonu. L’isola è abitata da circa 2000 maldiviani ed è possibile ammirare le case dei locali dai colori pastello, sulle quali spicca il minareto turchese della moschea e un piccolo supermercato che vende prodotti locali. Ai lati delle strade, al posto delle panchine, ci sono invece le joali fathi, poltrone-amache da cui godere della vista dell’oceano.
Un’altra bella meta, o escursione, è quella all’isola di Fehendhoo, sull’atollo di Baa, che si raggiunge in un paio di ore di traghetto da Malé. L’isola è inclusa nella Riserva della Biosfera UNESCO ed è un paradiso per gli amanti di snorkeling e immersioni per la sua ricca biodiversità. Lungo la barriera corallina, infatti, c’è uno dei manta point più rinomati per l’osservazione delle mante, ma anche di squali balena.
Qui si trova la guest house White Lagoon le cui sistemazioni possono sembrare piuttosto spartane rispetto al lusso dei grandi resort, ma la possibilità di socializzare con i maldiviani e, magari, osservare i pescatori che tirano a riva le loro reti o giocano a dadi al tramonto è impagabile. Ogni isola, poi, è dotata di un approdo per i dhoni, le caratteristiche imbarcazioni maldiviane, piccoli cantieri per la loro costruzione e tettoie dove lavorare il pesce appena
pescato. COME ARRIVARE Non è difficile trovare un volo diretto tra l’Italia e le Maldive, anche attraverso portali come edreams e skyscanner che mettono a confronto le varie compagnie e tariffe. Per esempio, volano da Roma e Milano a Malé Alitalia (www.alitalia.com), Air Italy (www.airitaly.com), Neos (www.neosair.com).
DOVE DORMIRE *Anantara Dhigu Maldives Resort*****, Dhigufinolhu (Dhigu Island), Maldive, tel + 960 664 4111, www.anantara.com/en/dhigu-maldives. Il resort è circondato da lingue di sabbia bianchissima ed è collegato da ponteggi ai villaggi di Bodu Huraa e Veligandhu Huraa. Ottima cucina internazionale con servizio a buffet. *Ocean village Maldives Holhudhoo, Boduthakurufaanu Magu, Holhudhoo, Maldive, tel + 960 999 6892, www.oceanvillagemaldives.com Bella e moderna guest house su un’isola privata, circondata da acque cristalline e foresta rigogliosa. Ottimo punto di osservazione di mante e delfini. *White Lagoon, Miskithdhoshuge Mai Magu Fehendhoo, Baa Atoll, tel +960 777 6893, www.whitelagoonmaldives.com. Bella guest house arredata in modo semplice, a pochi passi dalla spiaggia con possibilità di escursioni e attività sportive.
DOVE MANGIARE *Sea House Café, Dhathuruvehi 3, Boduthakurufaanu Magu, Malé, tel + 960 333 2957, www.seahousemaldives.com. Nelle vicinanze dell’aeroporto, è aperto 24 h su 24 per colazioni, pranzi, cene e spuntini. Con formula a buffet, cibo di qualità a buon prezzo. *Thai Wok Restaurant, Ameer Ahmed Magu, Malè, tel. +960 310 007, www.facebook.com/ThaiWokRestuarants/ . Ristorante thailandese tra i migliori della capitale. Da provare la zuppa Tom Yum, l’insalata di papaya, il mango con riso e il kangkung di manzo.
INFO www.visitmaldives.com Le dieci isole a cuore più belle del mondo La natura non smette mai di sorprendere e ci regala spettacoli di bellezza sbalorditiva. Nel precedente articolo vi abbiamo parlato di Vaadhoo, l’isolotto delle Maldive che di notte si illumina e si colora di blu, un fenomeno riconducibile alla bioluminescenza. Oggi invece vi raccontiamo di alcune isole che hanno la caratteristica di essere a forma di cuore. Se ne contano ben 10 sparse per il mondo: Croazia, Canada, Maldive, Isole Fiji, Maine, Argentina, Venezuela e ben 3 in Australia. Madre Natura è una vera artista nelle sue creazioni e oltremodo romantica. Alcune di queste isole, spesso immerse
in paradisi tropicali, sono abitate; su altre, invece, non vi è presenza di umani. Qui di seguito le 10 più conosciute e spettacolari: Galesnjak – Croazia Questa piccola isola disabitata dell’Adriatico fa parte della Croazia; sfoggia spiagge incontaminate, vegetazione selvaggia e oggi è meta di turisti attratti proprio dalla sua forma a cuore visibile chiaramente dall’alto. TAVARUA ISLAND Heart Reef – Australia Anch’essa disabitata, quest’isola, protetta e disabitata, si trova al largo delle isole Whitsunday. È un atollo situato nella Grande Barriera Corallina che negli anni ha assunto questa forma a cuore. Purtroppo è possibile ammirarla solo dall’aereo in quanto, al fine di salvaguardarla, l’isola è inaccessibile. Makepiece Island – Australia
Sempre in Australia e precisamente a Makepiece Island, nelle vicinanze di Noosa Head, nel Queensland, c’è un’altra isola con le stesse caratteristiche: la forma di un grande cuore pulsante all’interno del fiume. Sì, perché quest’isola è circondata dal fiume Noosa. Può ospitare sino a 22 persone ed è privata in quanto nel 2003, al fine di trascorrere vacanze in assoluto relax e privacy, è stata acquistata da Richard Branson e Brett Godfret, i magnati del Virgin Group. Da alcuni anni però è possibile affittarla. Vi anticipiamo che i prezzi sono decisamente da capogiro: circa 550 dollari a notte e 3.250 per l’uso in esclusiva dell’isola. Qui il lusso è sfrenato, in vero stile indonesiano: piscina, centro benessere, campo da tennis e addirittura un teatro. La più bella e lussuosa struttura dove dormire è Bali House o in alternativa potete scegliere tra due ville. Per prendere contatti (makepeaceisland.com). Lady Musgrave Island – Australia Ecco la terza delle isole a forma di cuore dell’Australia, raggiungibile dal Queensland: Lady Musgrave Island, 14 ettari della Grande Barriera Corallina australiana. L’isola si può visitare solo con escursioni in barca dato che è un vero e proprio Parco Naturale Nazionale. Blueberry Island – Canada A un’ora circa da Montreal, nel mezzo del lago Achigan e tra le Laurentian Mountains, c’è questa isoletta dalla perfetta forma di cuore, coperto di boschi di pini e cedri e con una meravigliosa spiaggia di sabbia bianchissima e un mare di acqua cristallina da definirsi paradisiaco. Unico alloggio dell’isola è una capanna in legno di cedro ma completa di tutti i comfort: camino, sauna, porto privato, internet, tv satellitare nonché telefono per non perdere del tutto i contatti con il mondo. Dunque se volete vacanze all’insegna della privacy, Blueberry Island è la soluzione per voi.Se invece siete degli inguaribili romantici potete regalare alla
vostra amata l’isola, si perché è in vendita alla modica cifra di 1 milione di dollari canadesi. Heart Shaped Island – Maldive Le Maldive potevano essere da meno? Per antonomasia le isole maldiviane sono sinonimo di vacanze romantiche, il sogno di molti giovani sposi, insomma un paradiso terrestre! E dunque anch’esse non potevano non avere la loro isola a forma di cuore. La barriera corallina presente su quest’isola merita da sola il viaggio. Facendo snorkeling avrete la possibilità di ammirare tartarughe, trigoni, aquile di mare e innumerevoli altri pesci in un giardino di corallo. Tavarua Island – Isole Fiji La si può visitare solo con invito. Attualmente è gestita da un Surf Club privato e ospita gare di surf professionistiche. Si trova nelle Fiji, vicino a quelle principali di questo arcipelago ed è circondata dalla barriera corallina.
Harbour Island – Maine In questo caso ci troviamo sul New Meadows River, nel Maine. Quest’isola con la particolarità di essere a forma di cuore a differenza di molte altre è abitata. Ci sono alcune case. Isla Corazon – Argentina È forse l’isola a forma di cuore più conosciuta e famosa per le dichiarazioni d’amore o le proposte di matrimonio. Si tratta della Isla Corazon, sul lago di Mascardi, nella Patagonia argentina, raggiungibile con barche e kajak. Heart Shaped Island – Venezuela Un vero paradiso naturale per la biodiversità. Si trova sul fiume Orinoco, in Venezuela. Come potete vedere il nostro pianeta non smette mai di sorprenderci, con quelli che possono essere considerati veri e propri scherzi della natura, paesaggi da togliere il fiato per la loro bellezza ma anche per le stranezze delle loro forme. Alcune sicuramente per mano dell’uomo ma molti vero e proprio regalo della natura come a voler celebrare l’amore. Vacanze 2017: a ciascuno la sua Le vacanze estive si sono appena concluse e allora pensiamo per tempo a dove andare in inverno: al caldo nei Paesi tropicali per una vacanza di totale relax, o al freddo, magari sulle piste da sci più spettacolari del mondo o anche non
tanto lontano ma in luoghi ideali per tutta la famiglia. L’imperativo categorico è comunque partire. Ecco i nostri suggerimenti per vacanze “su misura” per tutti. Fuerteventura, un mare di silenzio La meta ideale per chi vuole godersi ancora un po’ di caldo anche quest’inverno e luogo ideale per chi cerca tranquillità e solitudine, tra mulini a vento, spiagge interminabili e candide e dune fiorite, è Fuerteventura o come la chiamano gli habitué Fuerte. Quasi incontaminata, è l’isola degli amanti del mare, della natura e di chi ama fare sport . Qui potrete praticare windsurf, surf, kite surf, pesca d’altura, vela, diving ma anche cavalcate in spiaggia al tramonto o provare l’ebrezza di un volo in ultraleggero. L’isola è il posto ideale per staccare la spina da caos e frenesia della città. Vicina alla costa africana vanta un clima mite tutto l’anno. Le spiagge sono di sabbia bianchissima e il mare è di un blu cristallino e pensate che sono più di 150 moltissime delle quali meta di molti naturisti. Fuerteventura,Jandia peninsula,beach,Kanarische Inseln,Spanien Le località più famose sono Corralejo, Caleta de Fuste, Costa Calma e Majanicho. Da non mancare assolutamente una sosta sulla Playa de Barlovento, 14 chilometri di sabbia dorata e finissima lambita da acque cristalline e punteggiata da basse dune. Qui il vento costante crea onde ideali per il surf. Vale
la visita anche il Mulino a vento di Tefia, uno dei tantissimi mulini a vento costruiti sull’isola a partire dalla fine del Settecento per sfruttare i venti costanti. Caratteristici dell’isola anche i cammelli selvatici utilizzati dallo Zoo Camel Safari di Lajita per tour a dorso di cammello, anche se l’animale simbolo di Fuerteventura è la capra: ce ne sono diversi tipi e vivono in condizioni di semiselvaticità. A Fuerteventura il tour operator I Viaggi del Turchese (www.viaggidelturchese.com) propone 8 gg/7 n a mezza pens. In doppia presso i Dorado Suites a partire da € 450 a pers. Con partenze da Bergamo, Milano Malpensa e Bologna. Nel Québec, lungo il San Lorenzo Lungo le due sponde del fiume San Lorenzo che taglia a metà Québec City sfilano 40 fari che sono stati trasformati in alberghi di lusso in grado di offrire ospitalità elegante e confortevole. Che siano alti o bassi, grandi o piccoli, dipinti di bianco oppure a strisce bianche e rosse, questi fari sono diventati un vero e proprio punto di appoggio di chi vuole visitare i dintorni della città, i boschi e le foreste che, in autunno, si trasformano in un tripudio di colori. Molte sono le cittadine da visitare lungo il lento incedere del fiume ma soprattutto gli spazi verdi e fioriti, grande passione dei canadesi del Québec (www.jardinsduquebec.com). Ci sono 22 tappe tutte disseminate nei dintorni del fiume San Lorenzo e visitabili anche in treno acquistando un biglietto speciale presso VIA Rail-Garden Tour (www.viarail.ca). La prima, imperdibile tappa di questa straordinaria garden route è costituita da Les Jardins de Métis (200 Route 132, Grand- Métis, tel. 001.418.7752222, www.jardinsdemetis.com; ingresso: 16 dollari canadesi), un tripudio di piante, fiori e color in stile british che circondano quella che fu la casa dei Reford. Nel 1994 l’Associazione Les Amis des Jardins de Métis rileva tutto dando così vita a uno dei più antichi e meravigliosi giardini di tutto il Nord America. L’associazione promuove
anche il Festival Internazionale dei Giardini in cui designer da tutto il mondo si sfidano nella creazione di giardini temporanei. Il tour operator Evaneos (tel. 02.89877718, www.evaneos.it) propone 11 gg/10 n in doppia standard in hotel** o *** a partire da € 770 a pers. Inclusi prima colazione, noleggio auto di categoria B, assistenza 24 ore, tasse di soggiorno locali, contributo OPC, assicurazione rimpatrio e sanitaria. Alle Maldive per un relax totale Dopo il bagno alle Maldive cosa si fa? Praticamente nulla. Ci si riposa e ci si rilassa su un’amaca ai bordi dell’oceano. Questa è una vacanza che consigliamo a chi vuole fuggire dallo stress e dal caos delle città europee in cerca di pace, sole e mare cristallino. Ma anche di nuotate e immersioni. Beh, non è un caso che gli atolli maldiviani siano stati riconosciuti tra le cinque Top global destinations del 2016! E tanto per non sbagliare si può fare una crociera in barca seguiti dai delfini per poi finire al Four Seasons Landaa Giraavaru, sull’atollo di Baa, Riserva Mondiale della Biosfera tutelata dall’Unesco, per vedere da vicino le tartarughe marine ospitate presso il centro di riabilitazione e le mante che si possono avvistare a pochi metri dalla riva facendo snorkeling. A pochi metri dalla riva è possibile anche ammirare le praterie di corallo, della Laguna dei coralli. Per chi vuole stare con altri italiani la scelta cade sull’Alimatha, villaggio della catena Bravo di Alpitour, molto amato dai nostri connazionali. È un resort composto da tanti bungalow di legno con patio direttamente sul mare. Da non mancare qui sono le uscite in barca alla scoperta del Parco Nazionale di Dewana Kandu, per vedere autentiche meraviglie della natura. Il tour operator Skorpion Travel di Milano (www.skorpiontravel.com) specializzato proprio sulle Maldive propone una vasta scelta di viaggi e soggiorni sugli atolli. Noi vi consigliamo il soggiorno al Sun Island Resort, una bellissima struttura Nell’atollo di Ari Sud, sulla grande isola di Nalaguraidhoo
che offre ospitalità in bungalow, bungalow sull’acque e ville. Per esempio il soggiorno in doppia in bungalow standard a mezza pensione nel periodo dal 7/1 al 31/3/2017 parte da € 1.326 a persona. Da prendere al volo! A Denver, sciare con i figli Nel Colorado si trova una delle località sciistiche più apprezzate e attrezzate al mondo. Ideale anche e soprattutto per le famiglie con i bambini. Si tratta di Denver, una delle più belle e grandi città dello stato. Qui è quasi d’obbligo prender parte ai tour organizzati che hanno diverse destinazioni: il Rocky Mountain National Park Tour che porta nel cuore delle Montagne Rocciose (da € 116), il Denver Mountain Park Tour che vi conduce alla scoperta dei più bei paesaggi montani del Colorado (da € 51), il tour Denver Highlights per andare alla scoperta di tutto quello che c’è da vedere in città (da € 37) e molti altri ancora tutti bellissimi (info e pren. www.grayline.com). Una quarantina di chilometri a nord di Denver si trova lo Snow Mountain Ranch (1101 County Road 53, Granby, tel. 001.970.887.2152, www.snowmountainranch.com; carte di credito: tutte; animali ammessi: sì; stanze per non fumatori: sì), un luogo che offre molto in tema di sport invernali: sci, skateboard, ciaspole, sentieri attrezzati, soggiorno,
ristoranti, caffè e pub e un’infinita varietà di attività e intrattenimenti anche per i più piccoli. Per il soggiorno offre sistemazioni in bungalow (a partire da 142 euro a notte), case vacanze (a partire da 232 euro), stanze doppie nel lodge (a partire da 70 euro) oltre che tende nell’adiacente campeggio. Insomma per chi ama lo sci e gli sport invernali e vuole partire con la famiglia questo è un vero paradiso. In Australia, cose dell’altro mondo Chi cerca l’estate quando in Europa è pieno inverno e non si lascia intimorire da 24 ore di viaggio, può optare per un viaggio in Australia, ed esattamente alla volta del Queensland, il Sunshine State, lo stato dove brilla sempre il sole. Qui c’è proprio tutto: natura selvaggia e incontaminata e fauna incredibile verso l’interno, spiagge immense di sabbia accecante punteggiate di piccole isole lungo la costa, città ultramoderne che offrono tutti i comfort. Un viaggio dedicato a chi è curioso di sapere e conoscere ma ama anche crogiolarsi al sole e fare vita di mare. E proprio a questi ultimi diamo il consiglio di visitare e sostare nell’Arcipelago delle Whitsunday, il fiore all’occhiello del Queensland e una delle mete turistiche più conosciute. In gran parte compreso nell’omonimo Parco Nazionale, è formato da 74 isole che sfilano per una cinquantina di chilometri lungo il canale naturale del Whitsunday Passage. Le isole sono collegate alla terraferma e tra loro da un eccellente servizio di traghetti in partenza dal Shute Harbour e Airlie Beach. Whitsunday Island, la più grande delle isole che formano l’arcipelago, ospita la Whitehave Beach, una spiaggia lunga sei chilometri e formata da sabbia fine e bianchissima, impalpabile. Vale la pena di
arrivare all’arcipelago anche solo per vedere questa spiaggia straordinaria! Fra i tour operator specializzati sull’Australia, I Viaggi dell’Elefante (www.viaggidellelefante.it) propone un tour di 11 gg/8 n in doppia con colaz. in hotel**** a partire da € 3.290 a pers. Incluso volo a/r dall’Italia (part. Settimanali ogni lunedì min. due persone). Il tour tocca 11 tappe ivi compresa la città di Cairns nel Queensland. IN CROCIERA ALLA SCOPERTA DELLE MALDIVE SCONOSCIUTE Siamo sulla rotta dell’ultimo paradiso. Lo spettacolo inizia quando si è ancora in volo. Guardando dai finestrini dell’aereo, ci si rende conto che il “paradiso” esiste davvero. Dal blu immenso dell’Oceano Indiano, si vedono apparire specchi di mare azzurrissimo con sfumature che arrivano quasi al bianco, tanto da confondersi con quello accecante delle spiagge che circondano ogni isola. Queste piccole isole che emergono dalla barriera corallina sono di una bellezza entusiasmante, ricoperte da una vegetazione lussureggiante composta da palme, mangrovie, banani, alberi del pane, sabbia finissima e bianchissima e circondate da una laguna dall’acqua cristallina con sfumature di colori incredibili. Chiunque giunga alle Maldive può constatare che…
Per continuare la lettura, sfogliate il nostro articolo online http://issuu.com/edizioni10/docs/crociera_alle_maldive
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