Maldive, il paradiso fragile

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Maldive, il paradiso fragile
Maldive, il paradiso fragile
Le Maldive sono una delle destinazioni “da sogno” preferite
dai turisti italiani che ne apprezzano il mare cristallino,
gli orizzonti infiniti in cui mare e cielo si fondono, i
fondali popolati da coralli e pesci multicolori, l’assoluta
pace e tranquillità. Nel 2019 sono stati 130 mila i nostri
connazionali che hanno scelto l’arcipelago nell’Oceano Indiano
per trascorrervi una vacanza, un + 38% rispetto all’anno
precedente, grazie alle tariffe abbordabili e ai collegamenti
diretti con l’Italia.

Il turismo, infatti, costituisce il 60% del Pil delle Maldive,
un paradiso di 26 atolli nati da 1190 isole coralline, di cui
93 occupate da villaggi turistici e resort, disseminate
nell’Oceano Indiano, tra lo Sri Lanka e le Seychelles.
Maldive, il paradiso fragile
La prestigiosa rivista National Geographic le ha poi inserite
nelle 25 migliori destinazioni da non perdere nel 2020. Una
menzione non di poco conto, poiché nella lista sono inclusi i
luoghi del mondo i cui governi si stanno adoperando per
promuovere un turismo più sostenibile tra rispetto della
natura, impegno culturale, accessibilità economica e benefici
sull’economia e sulla comunità locale.

E le Maldive sono state le prime, durante l’Assemblea Generale
Maldive, il paradiso fragile
delle Nazioni Unite del 1987, a sostenere la necessità di
affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le emergenze: l’innalzamento delle
acque…
Il territorio delle Maldive è composto per il 99% da acqua,
mentre l’altezza delle terre emerse non supera i 2 metri.
L’innalzamento degli oceani dovuto all’aumento delle
temperature e al conseguente scioglimento dei ghiacci ai poli
mette quindi a serio rischio l’esistenza stessa di queste
isole, al punto che potremmo vederle sparire, inghiottite dal
mare, tra il 2030 e il 2050.

La conformazione delle Maldive potrebbe farle sparire nel giro
                       di pochi decenni

Il rischio maggiore, che renderebbe le Maldive invivibili,
sarebbe “l’invasione” delle acque salate dell’oceano nelle
falde acquifere potabili degli atolli. Tuttavia, anche
operazioni come la costruzione di barriere e terrapieni
artificiali per arginare l’avanzata delle acque, oltre che
Maldive, il paradiso fragile
molto costosi, si sono rivelate rischiose per il delicato
equilibrio della flora, della fauna e delle barriere
coralline.

…e lo smaltimento dei rifiuti
Un’ altra emergenza è rappresentata dai rifiuti e dal loro
smaltimento. Per avere un’idea della portata del problema,
basti pensare che i 10 mila turisti che arrivano alle Maldive
ogni settimana producono 3,5 kg di rifiuti al giorno, che si
sommano a quelli prodotti dai 142 mila abitanti, circa 330
tonnellate di spazzatura al giorno.

   Rifiuti galleggiante sull’isola discarica di Thilafushi

Questo enorme quantitativo, che negli ultimi decenni comprende
anche materiale molto inquinante, composto dai rifiuti
tecnologici, confluisce sull’isola di Thilafushi, di fatto una
grande discarica galleggiante istituita dal governo maldiviano
nel 1991, a soli 8 km dalla capitale Malé.
Maldive, il paradiso fragile
L’isola di Thilafushi adibita a discarica

Lunga 7 km e larga 200 metri, Thilafushi si estende per circa
50 ettari, ma cresce di anno in anno proprio alimentata dai
rifiuti. E il rischio è che l’innalzamento delle acque finisca
per “portare via” i rifiuti più vicino alla costa, con
conseguente contaminazione delle acque e di agenti inquinanti
nella catena alimentare del delicato ecosistema della barriera
corallina.
Maldive, il paradiso fragile
Un bambino maldiviano cerca materiale riciclabile tra i
                     rifiuti galleggianti

Le soluzioni: barriere naturali,
educazione     ambientale      e
coinvolgimento della popolazione
locale
Per arginare l’innalzamento delle acque è sceso in campo anche
il MIT (Massachusetts Institute of Tecnhology) di Boston che,
insieme a Invena, l’organizzazione maldiviana per la tutela
delle isole, ha progettato un sistema di strutture subacquee
naturali per creare una barriera in punti strategici.
Maldive, il paradiso fragile
Il progetto del MIT per creare barriere naturali

Le strutture, posizionate in punti strategici e adattabili ai
cambiamenti stagionali e alla direzione delle tempeste,
sfruttano il movimento delle onde per accumulare sabbia
drenandola dal fondo marino e di fatto ricostruire le coste
“mangiate” dalle acque. Nei mesi scorsi è stato posizionato il
primo avamposto sperimentale e, se i risultati saranno quelli
attesi, si potrà estendere il progetto alle altre isole del
mondo minacciate dall’innalzamento del livello del mare.
Maldive, il paradiso fragile
Gli studiosi del MIT posizionano una barriera mobile

Sul fronte dei rifiuti, invece, si sta mettendo in atto una
vera e propria campagna di educazione ambientale che coinvolge
le scuole, la popolazione locale, gli operatori turistici e
gli stessi ospiti. Tra le azioni del governo anche l’obiettivo
“plastic free” entro il 2025, una sempre minore dipendenza dal
carbon fossile per ridurre le emissioni inquinanti, il
potenziamento della raccolta differenziata e accordi con
l’India per il trasposto di una parte di rifiuti da smaltire
in cambio di accordi commerciali.
Maldive, il paradiso fragile
Turisti e maldiviani impegnati nel recupero dei rifiuti sulle
                           spiagge

Infine, un altro aspetto non meno importante, è quello che,
negli ultimi dieci anni, ha visto coinvolgere nel sistema
turistico la comunità locale, con l’apertura di circa 500
guest house gestite da maldiviani. Questo consente non solo
una maggiore ricaduta economica sulla popolazione, ma anche la
possibilità, per i visitatori, di conoscere e “vivere” le
isole in maniera più autentica, nell’’ottica del rispetto e
della conoscenza reciproca.
Maldive, il paradiso fragile
Campagna di educazione ambientale in una scuola

Alla luce di quanto scritto, quindi, se non ci siete ancora
stati, o desiderate ritornare alle Maldive, vi invitiamo a
visitarle in maniera consapevole, augurandoci che tutto quanto
si sta mettendo in atto per proteggerle serva per preservarle
dai cambiamenti climatici e dalla mano dell’uomo.

Malè, una metropoli nell’Oceano
Tutti i voli internazionali atterrano a Malè, la capitale
delle Maldive. Vi consigliamo di fermarvi qualche giorno prima
di raggiungere la vostra destinazione finale, per ammirare
questa metropoli ricca di contrasti.
Veduta aerea di Malé, la capitale delle Maldive occupa
                       un’intera isola

Malè, infatti, è l’unica capitale al mondo ad occupare
un’intera isola. La visuale che offre a chi arriva qui, via
mare o in aereo, è quella di una moderna metropoli, in cui
vivono circa 80.000 persone. Il panorama eterogeneo si compone
di decine di palazzi a più piani e dai vivaci colori pastello,
che contrastano con le costruzioni bianche e grigie dei
palazzi governativi che si affacciano sul lungomare.
Grattacieli e case galleggianti a Malé

La città è divisa in quattro quartieri: la zona dei palazzi
amministrativi e governativi (Henveiru), la zona residenziale
(Galolhu),la zona centrale in cui si concentrano i negozi
(Machangolhi) e la zona del porto e dei cantieri navali
(Maafannu). Tutte le strade, dalle più grandi, chiamate magu,
alle secondarie, higun, fino ai vicoli, gohali          sono
pavimentate con mattonelle di pietra grigia.
Una strada della capitale maldiviana

La Boduthakurufannu Magu è la strada che costeggia l’isola sul
lato di nord-est e separa il porto in cui approdano i dhoni
dai palazzi governativi, dalle banche e dai ministeri.
Costeggia la Jumhooree Maidan, la piazza più grande della
città; poco distante, si possono vedere i dhoni da pesca
allineati ed i banchetti del mercato del pesce. La strada è
affollata di commercianti ed acquirenti, che fanno la spola
tra i depositi ed il mercato.
Mercato del pesce a Malé

Accanto al mercato del pesce si può passeggiare tra le
bancarelle di un curioso mercato degli oggetti usati e del
mercato ortofrutticolo, sulle quali si possono trovare succosi
frutti esotici, polpose banane e saporite papaye. Insieme alla
frutta sui banchi si trovano anche le spezie per insaporire i
cibi, inclusi gli ingredienti per il caratteristico
“chewingum” maldiviano: foglie verdi, fettine di noce moscata,
tabacco, chiodi di garofano e calce di corallo.
Uno dei tanti mercati locali a Malé

Parallela a Boduthakurufannu Magu, Medhuziyaarai Magu è la
strada che offre le più importanti testimonianze storiche. Tra
queste, la Grande Moschea del Venerdì, in grado di ospitare,
sotto alla sua cupola dorata, oltre 5000 fedeli in preghiera.
Il minareto sovrasta il Centro Islamico, inaugurato nel 1984 e
costruito per diffondere la cultura musulmana.
Il Centro Islamico di Malé con il minareto

Poco distante, Sultan Park è un piccolo giardino ben curato,
residuo di un ben più grande e rigoglioso giardino del
sultano, su cui si affaccia il Museo Nazionale. L’antica
moschea di Hukuru Miskiiy, che si incontra proseguendo verso
est, è costruita con blocchi di corallo e racchiude importanti
testimonianze della conversione delle Maldive all’Islam.
L’antica moschea di Hukuru Miskiiy

Accanto alla moschea spicca un piccolo minareto dalle vivaci
decorazioni blu e verdi e l’antico palazzo del sultano, il
Muleeaage, sede, fino al 2001, degli uffici presidenziali.

         Il Muleeaage, l’antico palazzo del sultano
Destinazione…Dhigufinolhu
Qualunque sia l’isola in cui trascorrerete le vostre vacanze,
in un resort o in un a guest house, vi invitiamo a tenere
sempre in mente la fragilità di questi meravigliosi paesaggi.
Ogni piccolo gesto, infatti, può fare la differenza.

Noi abbiamo scelto Dhigufinolhu nell’atollo di Malè Sud,
raggiungibile dalla capitale in 45 minuti di aliscafo.
Dhigufinolhu è una lingua di sabbia al centro di una laguna.
La sua conformazione naturale la rende un luogo ideale per una
vacanza rilassante e sportiva al tempo stesso.
Qui basta una maschera ed un paio di pinne per immergersi
nell’affascinante natura del reef che offre anche ai meno
esperti la visione sublime di pareti di corallo alte decine di
metri, in cui dimorano migliaia di esseri viventi, dalle
tartarughe alle mante, dalle murene ai piccoli squali.

A pelo d’acqua, i coloratissimi pesci angelo, i pesci
farfalla, i pesci chirurgo ed i peschi balestra sono
incuriositi dalla presenza umana e si avvicinano senza timore.
Il tutto in una caleidoscopica cornice di gorgonie, coralli e
spugne.

Da Bodu Huraa a Veligandu
Una bella escursione è quella alla vicina isola di Bodu Huraa,
collegata a Dhigufinolhu da pontili sospesi a pelo d’acqua.
Passeggiare sospesi tra due tonalità di azzurro, quella
cristallina e trasparente del mare e quella intensa del cielo
privo di nuvole, trasmette la sensazione di essere sospesi in
una dimensione senza spazio e senza tempo.
Compagni irresistibili del soggiorno a Budu Huraa i delfini
sono soliti accompagnare le giornate dei villeggianti
affiancando i dhoni, le caratteristiche imbarcazione locali,
che trasportano i sub nei punti di immersione. I loro spruzzi
giocosi allietano il paesaggio dell’orizzonte, mentre i loro
inconfondibili fischi di richiamo si possono udire anche
sott’acqua.

Da Bodu Huraa si può poi raggiungere Veligandu Huraa, un
piccolo gioiello situata al centro delle altre due isole. Il
suo nome, in lingua dhivehi, significa “striscia di sabbia”,
un appellativo che ben caratterizza le sue dimensioni ridotte
e le sue spiagge bianche e preziose, circondate da una
vegetazione lussureggiante.

Oltre allo splendido mare e alle spiagge bianchissime, al
centro dell’isola, a pochi passi dalla spiaggia, si può vedere
una piccola moschea, fulcro religioso dei locali.

Viaggiatori         indipendenti,
istruzioni per l’uso
Di solito chi si reca alle Maldive prenota un soggiorno all
inclusive. I viaggiatori indipendenti o chi desidera visitare
autonomamente le isole può incontrare qualche difficoltà
legata ai trasporti oppure ai permessi.
Le isole abitate dalla popolazione maldiviana infatti sono
nettamente distinte dagli atolli a esclusivo uso turistico. Ai
turisti è permesso sbarcare su un’isola abitata da maldiviani
solo dopo aver richiesto un permesso al Ministero
dell’amministrazione degli Atolli e dopo il nulla osta del
Bodu Katibu, il capo villaggio nominato dal governo, o, in sua
assenza, del suo vice, il Kuda Katibu.

In ogni caso, è necessario essere sempre accompagnati da una
guida del posto e rispettare le tradizioni religiose, tra cui
il divieto di consumare alcool o carne di maiale e di
indossare bikini solo in barca o sulle spiagge isolate.

Da Holhudhoo a Fehendhoo
L’opportunità di visitare un villaggio maldiviano è data
proprio dall’apertura delle guest house gestite da locali. Tra
queste c’è l’Ocean Village, una delle prime, che si trova
sull’isola di Holhudhoo, nell’atollo settentrionale di Noonu.

L’isola è abitata da circa 2000 maldiviani ed è possibile
ammirare le case dei locali dai colori pastello, sulle quali
spicca il minareto turchese della moschea e un piccolo
supermercato che vende prodotti locali. Ai lati delle strade,
al posto delle panchine, ci sono invece le joali fathi,
poltrone-amache da cui godere della vista dell’oceano.
Un’altra bella meta, o escursione, è quella all’isola di
Fehendhoo, sull’atollo di Baa, che si raggiunge in un paio di
ore di traghetto da Malé. L’isola è inclusa nella Riserva
della Biosfera UNESCO ed è un paradiso per gli amanti di
snorkeling e immersioni per la sua ricca biodiversità.

Lungo la barriera corallina, infatti, c’è uno dei manta point
più rinomati per l’osservazione delle mante, ma anche di
squali balena.
Qui si trova la guest house White Lagoon le cui sistemazioni
possono sembrare piuttosto spartane rispetto al lusso dei
grandi resort, ma la possibilità di socializzare con i
maldiviani e, magari, osservare i pescatori che tirano a riva
le loro reti o giocano a dadi al tramonto è impagabile.

Ogni isola, poi, è dotata di un approdo per i dhoni, le
caratteristiche imbarcazioni maldiviane, piccoli cantieri per
la loro costruzione e tettoie dove lavorare il pesce appena
pescato.

COME ARRIVARE
Non è difficile trovare un volo diretto tra l’Italia e le
Maldive, anche attraverso portali come edreams e skyscanner
che mettono a confronto le varie compagnie e tariffe. Per
esempio, volano da Roma e Milano a Malé Alitalia
(www.alitalia.com),   Air   Italy   (www.airitaly.com),   Neos
(www.neosair.com).
DOVE DORMIRE
*Anantara Dhigu Maldives Resort*****, Dhigufinolhu (Dhigu
Island),      Maldive,      tel    +    960     664    4111,
www.anantara.com/en/dhigu-maldives. Il resort è circondato da
lingue di sabbia bianchissima ed è collegato da ponteggi ai
villaggi di Bodu Huraa e Veligandhu Huraa. Ottima cucina
internazionale con servizio a buffet.

*Ocean village Maldives Holhudhoo, Boduthakurufaanu Magu,
Holhudhoo,      Maldive,      tel    +    960    999     6892,
www.oceanvillagemaldives.com Bella e moderna guest house su
un’isola privata, circondata da acque cristalline e foresta
rigogliosa. Ottimo punto di osservazione di mante e delfini.

*White Lagoon, Miskithdhoshuge Mai Magu Fehendhoo, Baa Atoll,
tel +960 777 6893, www.whitelagoonmaldives.com. Bella guest
house arredata in modo semplice, a pochi passi dalla spiaggia
con possibilità di escursioni e attività sportive.
DOVE MANGIARE
*Sea House Café, Dhathuruvehi 3, Boduthakurufaanu Magu, Malé,
tel + 960 333 2957, www.seahousemaldives.com. Nelle vicinanze
dell’aeroporto, è aperto 24 h su 24 per colazioni, pranzi,
cene e spuntini. Con formula a buffet, cibo di qualità a buon
prezzo.

*Thai Wok Restaurant, Ameer Ahmed Magu, Malè, tel. +960 310
007, www.facebook.com/ThaiWokRestuarants/ . Ristorante
thailandese tra i migliori della capitale. Da provare la zuppa
Tom Yum, l’insalata di papaya, il mango con riso e il kangkung
di manzo.
INFO
www.visitmaldives.com

Le dieci isole a cuore più
belle del mondo
La natura non smette mai di sorprendere e ci regala spettacoli
di bellezza sbalorditiva. Nel precedente articolo vi abbiamo
parlato di Vaadhoo, l’isolotto delle Maldive che di notte si
illumina e si colora di blu, un fenomeno riconducibile alla
bioluminescenza. Oggi invece vi raccontiamo di alcune isole
che hanno la caratteristica di essere a forma di cuore.

Se ne contano ben 10 sparse per il mondo: Croazia, Canada,
Maldive, Isole Fiji, Maine, Argentina, Venezuela e ben 3 in
Australia. Madre Natura è una vera artista nelle sue creazioni
e oltremodo romantica. Alcune di queste isole, spesso immerse
in paradisi tropicali, sono abitate; su altre, invece, non vi
è presenza di umani.

Qui di seguito le 10 più conosciute e spettacolari:

Galesnjak – Croazia

Questa piccola isola disabitata dell’Adriatico fa parte della
Croazia; sfoggia spiagge incontaminate, vegetazione selvaggia
e oggi è meta di turisti attratti proprio dalla sua forma a
cuore visibile chiaramente dall’alto.

                         TAVARUA ISLAND

Heart Reef – Australia

Anch’essa disabitata, quest’isola, protetta e disabitata, si
trova al largo delle isole Whitsunday. È un atollo situato
nella Grande Barriera Corallina che negli anni ha assunto
questa forma a cuore. Purtroppo è possibile ammirarla solo
dall’aereo in quanto, al fine di salvaguardarla, l’isola è
inaccessibile.

Makepiece Island – Australia
Sempre in Australia e precisamente a Makepiece Island, nelle
vicinanze di Noosa Head, nel Queensland, c’è un’altra isola
con le stesse caratteristiche: la forma di un grande cuore
pulsante all’interno del fiume. Sì, perché quest’isola è
circondata dal fiume Noosa. Può ospitare sino a 22 persone ed
è privata in quanto nel 2003, al fine di trascorrere vacanze
in assoluto relax e privacy, è stata acquistata da Richard
Branson e Brett Godfret, i magnati del Virgin Group. Da alcuni
anni però è possibile affittarla. Vi anticipiamo che i prezzi
sono decisamente da capogiro: circa 550 dollari a notte e
3.250 per l’uso in esclusiva dell’isola. Qui il lusso è
sfrenato, in vero stile indonesiano: piscina, centro
benessere, campo da tennis e addirittura un teatro. La più
bella e lussuosa struttura dove dormire è Bali House o in
alternativa potete scegliere tra due ville. Per prendere
contatti (makepeaceisland.com).

Lady Musgrave Island – Australia

Ecco la terza delle isole a forma di cuore dell’Australia,
raggiungibile dal Queensland: Lady Musgrave Island, 14 ettari
della Grande Barriera Corallina australiana. L’isola si può
visitare solo con escursioni in barca dato che è un vero e
proprio Parco Naturale Nazionale.

Blueberry Island – Canada

A un’ora circa da Montreal, nel mezzo del lago Achigan e tra
le Laurentian Mountains, c’è questa isoletta dalla perfetta
forma di cuore, coperto di boschi di pini e cedri e con una
meravigliosa spiaggia di sabbia bianchissima e un mare di
acqua cristallina da definirsi paradisiaco. Unico alloggio
dell’isola è una capanna in legno di cedro ma completa di
tutti i comfort: camino, sauna, porto privato, internet, tv
satellitare nonché telefono per non perdere del tutto i
contatti con il mondo. Dunque se volete vacanze all’insegna
della privacy, Blueberry Island è la soluzione per voi.Se
invece siete degli inguaribili romantici potete regalare alla
vostra amata l’isola, si perché è in vendita alla modica cifra
di 1 milione di dollari canadesi.

Heart Shaped Island – Maldive

Le Maldive potevano essere da meno? Per antonomasia le isole
maldiviane sono sinonimo di vacanze romantiche, il sogno di
molti giovani sposi, insomma un paradiso terrestre! E dunque
anch’esse non potevano non avere la loro isola a forma di
cuore. La barriera corallina presente su quest’isola merita da
sola il viaggio. Facendo snorkeling avrete la possibilità di
ammirare tartarughe, trigoni, aquile di mare e innumerevoli
altri pesci in un giardino di corallo.

Tavarua Island – Isole Fiji

La si può visitare solo con invito. Attualmente è gestita da
un Surf Club privato e ospita gare di surf professionistiche.
Si trova nelle Fiji, vicino a quelle principali di questo
arcipelago ed è circondata dalla barriera corallina.
Harbour Island – Maine

In questo caso ci troviamo sul New Meadows River, nel Maine.
Quest’isola con la particolarità di essere a forma di cuore a
differenza di molte altre è abitata. Ci sono alcune case.

Isla Corazon – Argentina

È forse l’isola a forma di cuore più conosciuta e famosa per
le dichiarazioni d’amore o le proposte di matrimonio. Si
tratta della Isla Corazon, sul lago di Mascardi, nella
Patagonia argentina, raggiungibile con barche e kajak.

Heart Shaped Island – Venezuela

Un vero paradiso naturale per la biodiversità. Si trova sul
fiume Orinoco, in Venezuela.

Come potete vedere il nostro pianeta non smette mai di
sorprenderci, con quelli che possono essere considerati veri e
propri scherzi della natura, paesaggi da togliere il fiato per
la loro bellezza ma anche per le stranezze delle loro forme.
Alcune sicuramente per mano dell’uomo ma molti vero e proprio
regalo della natura come a voler celebrare l’amore.

Vacanze 2017: a ciascuno la
sua
Le vacanze estive si sono appena concluse e allora pensiamo
per tempo a dove andare in inverno: al caldo nei Paesi
tropicali per una vacanza di totale relax, o al freddo, magari
sulle piste da sci più spettacolari del mondo o anche non
tanto lontano ma in luoghi ideali per tutta la famiglia.
L’imperativo categorico è comunque partire. Ecco i nostri
suggerimenti per vacanze “su misura” per tutti.

Fuerteventura, un mare di silenzio

La meta ideale per chi vuole godersi ancora un po’ di caldo
anche quest’inverno e luogo ideale per chi cerca tranquillità
e solitudine, tra mulini a vento, spiagge interminabili e
candide e dune fiorite, è Fuerteventura o come la chiamano gli
habitué Fuerte. Quasi incontaminata, è l’isola degli amanti
del mare, della natura e di chi ama fare sport . Qui potrete
praticare windsurf, surf, kite surf, pesca d’altura, vela,
diving ma anche cavalcate in spiaggia al tramonto o provare
l’ebrezza di un volo in ultraleggero. L’isola è il posto
ideale per staccare la spina da caos e frenesia della città.
Vicina alla costa africana vanta un clima mite tutto l’anno.
Le spiagge sono di sabbia bianchissima e il mare è di un blu
cristallino e pensate che sono più di 150 moltissime delle
quali meta di molti naturisti.

                                     Fuerteventura,Jandia
                                     peninsula,beach,Kanarische
                                     Inseln,Spanien

Le località più famose sono Corralejo, Caleta de Fuste, Costa
Calma e Majanicho. Da non mancare assolutamente una sosta
sulla Playa de Barlovento, 14 chilometri di sabbia dorata e
finissima lambita da acque cristalline e punteggiata da basse
dune. Qui il vento costante crea onde ideali per il surf. Vale
la visita anche il Mulino a vento di Tefia, uno dei tantissimi
mulini a vento costruiti sull’isola a partire dalla fine del
Settecento per sfruttare i venti costanti. Caratteristici
dell’isola anche i cammelli selvatici utilizzati dallo Zoo
Camel Safari di Lajita per tour a dorso di cammello, anche se
l’animale simbolo di Fuerteventura è la capra: ce ne sono
diversi tipi e vivono in condizioni di semiselvaticità. A
Fuerteventura il tour operator I Viaggi del Turchese
(www.viaggidelturchese.com) propone 8 gg/7 n a mezza pens. In
doppia presso i Dorado Suites a partire da € 450 a pers. Con
partenze da Bergamo, Milano Malpensa e Bologna.

Nel Québec, lungo il San Lorenzo

Lungo le due sponde del fiume San Lorenzo che taglia a metà
Québec City sfilano 40 fari che sono stati trasformati in
alberghi di lusso in grado di offrire ospitalità elegante e
confortevole. Che siano alti o bassi, grandi o piccoli,
dipinti di bianco oppure a strisce bianche e rosse, questi
fari sono diventati un vero e proprio punto di appoggio di chi
vuole visitare i dintorni della città, i boschi e le foreste
che, in autunno, si trasformano in un tripudio di colori.
Molte sono le cittadine da visitare lungo il lento incedere
del fiume ma soprattutto gli spazi verdi e fioriti, grande
passione dei canadesi del Québec (www.jardinsduquebec.com). Ci
sono 22 tappe tutte disseminate nei dintorni del fiume San
Lorenzo e visitabili anche in treno acquistando un biglietto
speciale presso VIA Rail-Garden Tour (www.viarail.ca). La
prima, imperdibile tappa di questa straordinaria garden route
è costituita da Les Jardins de Métis (200 Route 132, Grand-
Métis, tel. 001.418.7752222, www.jardinsdemetis.com; ingresso:
16 dollari canadesi), un tripudio di piante, fiori e color in
stile british che circondano quella che fu la casa dei Reford.
Nel 1994 l’Associazione Les Amis des Jardins de Métis rileva
tutto dando così vita a uno dei più antichi e meravigliosi
giardini di tutto il Nord America. L’associazione promuove
anche il Festival Internazionale dei Giardini in cui designer
da tutto il mondo si sfidano nella creazione di giardini
temporanei. Il tour operator Evaneos (tel. 02.89877718,
www.evaneos.it) propone 11 gg/10 n in doppia standard in
hotel** o *** a partire da € 770 a pers. Inclusi prima
colazione, noleggio auto di categoria B, assistenza 24 ore,
tasse di soggiorno locali, contributo OPC, assicurazione
rimpatrio e sanitaria.

Alle Maldive per un relax totale

Dopo il bagno alle Maldive cosa si fa? Praticamente nulla. Ci
si riposa e ci si rilassa su un’amaca ai bordi dell’oceano.
Questa è una vacanza che consigliamo a chi vuole fuggire dallo
stress e dal caos delle città europee in cerca di pace, sole e
mare cristallino. Ma anche di nuotate e immersioni. Beh, non è
un caso che gli atolli maldiviani siano stati riconosciuti tra
le cinque Top global destinations del 2016! E tanto per non
sbagliare si può fare una crociera in barca seguiti dai
delfini per poi finire al Four Seasons Landaa Giraavaru,
sull’atollo di Baa, Riserva Mondiale della Biosfera tutelata
dall’Unesco, per vedere da vicino le tartarughe marine
ospitate presso il centro di riabilitazione e le mante che si
possono avvistare a pochi metri dalla riva facendo snorkeling.
A pochi metri dalla riva è possibile anche ammirare le
praterie di corallo, della Laguna dei coralli. Per chi vuole
stare con altri italiani la scelta cade sull’Alimatha,
villaggio della catena Bravo di Alpitour, molto amato dai
nostri connazionali. È un resort composto da tanti bungalow di
legno con patio direttamente sul mare. Da non mancare qui sono
le uscite in barca alla scoperta del Parco Nazionale di Dewana
Kandu, per vedere autentiche meraviglie della natura. Il tour
operator Skorpion Travel di Milano (www.skorpiontravel.com)
specializzato proprio sulle Maldive propone una vasta scelta
di viaggi e soggiorni sugli atolli. Noi vi consigliamo il
soggiorno al Sun Island Resort, una bellissima struttura
Nell’atollo di Ari Sud, sulla grande isola di Nalaguraidhoo
che offre ospitalità in bungalow, bungalow sull’acque e ville.
Per esempio il soggiorno in doppia in bungalow standard a
mezza pensione nel periodo dal 7/1 al 31/3/2017 parte da €
1.326 a persona. Da prendere al volo!

A Denver, sciare con i figli

Nel Colorado si trova una delle località sciistiche più
apprezzate e attrezzate al mondo. Ideale anche e soprattutto
per le famiglie con i bambini. Si tratta di Denver, una delle
più belle e grandi città dello stato. Qui è quasi d’obbligo
prender parte ai tour organizzati che hanno diverse
destinazioni: il Rocky Mountain National Park Tour che porta
nel cuore delle Montagne Rocciose (da € 116), il Denver
Mountain Park Tour che vi conduce alla scoperta dei più bei
paesaggi montani del Colorado (da € 51), il tour Denver
Highlights per andare alla scoperta di tutto quello che c’è da
vedere in città (da € 37) e molti altri ancora tutti
bellissimi (info e pren. www.grayline.com).

Una quarantina di chilometri a nord di Denver si trova lo Snow
Mountain Ranch (1101 County Road 53, Granby, tel.
001.970.887.2152, www.snowmountainranch.com; carte di credito:
tutte; animali ammessi: sì; stanze per non fumatori: sì), un
luogo che offre molto in tema di sport invernali: sci,
skateboard, ciaspole, sentieri attrezzati, soggiorno,
ristoranti, caffè e pub e un’infinita varietà di attività e
intrattenimenti anche per i più piccoli. Per il soggiorno
offre sistemazioni in bungalow (a partire da 142 euro a
notte), case vacanze (a partire da 232 euro), stanze doppie
nel lodge (a partire da 70 euro) oltre che tende
nell’adiacente campeggio. Insomma per chi ama lo sci e gli
sport invernali e vuole partire con la famiglia questo è un
vero paradiso.

In Australia, cose dell’altro mondo

Chi cerca l’estate quando in Europa è pieno inverno e non si
lascia intimorire da 24 ore di viaggio, può optare per un
viaggio in Australia, ed esattamente alla volta del
Queensland, il Sunshine State, lo stato dove brilla sempre il
sole. Qui c’è proprio tutto: natura selvaggia e incontaminata
e fauna incredibile verso l’interno, spiagge immense di sabbia
accecante punteggiate di piccole isole lungo la costa, città
ultramoderne che offrono tutti i comfort. Un viaggio dedicato
a chi è curioso di sapere e conoscere ma ama anche crogiolarsi
al sole e fare vita di mare. E proprio a questi ultimi diamo
il consiglio di visitare e sostare nell’Arcipelago delle
Whitsunday, il fiore all’occhiello del Queensland e una delle
mete turistiche più conosciute. In gran parte compreso
                             nell’omonimo Parco Nazionale,
                                 è formato da 74 isole che
                                 sfilano per una cinquantina
                                 di chilometri lungo il canale
                                 naturale del Whitsunday
                                 Passage. Le isole sono
                                 collegate alla terraferma e
                                 tra loro da un eccellente
                                 servizio di traghetti in
partenza dal Shute Harbour e Airlie Beach. Whitsunday Island,
la più grande delle isole che formano l’arcipelago, ospita la
Whitehave Beach, una spiaggia lunga sei chilometri e formata
da sabbia fine e bianchissima, impalpabile. Vale la pena di
arrivare all’arcipelago anche solo per vedere questa spiaggia
straordinaria! Fra i tour operator specializzati
sull’Australia,          I      Viaggi       dell’Elefante
(www.viaggidellelefante.it) propone un tour di 11 gg/8 n in
doppia con colaz. in hotel**** a partire da € 3.290 a pers.
Incluso volo a/r dall’Italia (part. Settimanali ogni lunedì
min. due persone). Il tour tocca 11 tappe ivi compresa la
città di Cairns nel Queensland.

IN CROCIERA ALLA SCOPERTA
DELLE MALDIVE SCONOSCIUTE
Siamo sulla rotta dell’ultimo paradiso. Lo spettacolo inizia
quando si è ancora in volo. Guardando dai finestrini
dell’aereo, ci si rende conto che il “paradiso” esiste
davvero. Dal blu immenso dell’Oceano Indiano, si vedono
apparire specchi di mare azzurrissimo con sfumature che
arrivano quasi al bianco, tanto da confondersi con quello
accecante delle spiagge che circondano ogni isola. Queste
piccole isole che emergono dalla barriera corallina sono di
una bellezza entusiasmante, ricoperte da una vegetazione
lussureggiante composta da palme, mangrovie, banani, alberi
del pane, sabbia finissima e bianchissima e circondate da una
laguna dall’acqua cristallina con sfumature di colori
incredibili. Chiunque giunga alle Maldive può constatare che…
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http://issuu.com/edizioni10/docs/crociera_alle_maldive
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