FESTA DELLA POLIZIA 2019 - Ravenna, mercoledì 10 aprile Discorso del Questore Dott. Rosario Eugenio RUSSO - Ravennanotizie.it

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FESTA DELLA POLIZIA 2019
                                  Ravenna, mercoledì 10 aprile
                       Discorso del Questore Dott. Rosario Eugenio RUSSO

          Signor Sindaco, Signor Prefetto, Signor Vescovo, Autorità tutte Civili e Militari, Signori Funzionari,
donne e uomini della Polizia di Stato e del Personale Civile.
          Oggi celebriamo il 167° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.
          Quest’anno celebriamo l’anniversario all’interno di questa bellissima struttura, con sobrietà, ma allo
stesso modo nel rispetto dei valori, della tradizione e del patrimonio di integrazione sociale della Polizia di
Stato.
          Per questo vorrei ringraziare di cuore il Signor Sindaco che ci ha dato la possibilità di usufruire di
questa bellissima e prestigiosa “location”.
          Anche quest’anno il tema celebrativo di questo evento è “Esserci Sempre”, tema di sicuro e
pregnante interesse, tanto caro ai nostri vertici del Dipartimento.
          Noi ci siamo sempre e continueremo ad esserci e il tema celebrativo di quest’anno sintetizza in solo
due parole “Esserci Sempre” il proposito e l’impegno che parte dalla Polizia di Stato affinché i cittadini, il cui
crescente bisogno di sicurezza viene quotidianamente palesato in diverse forme, possono contare su di noi
in ogni momento, pur con tutti i limiti del ruolo, comunque.
          Perché la Polizia di Stato è un rimedio chirurgico al male di una società. Ad altri soggetti spetta il
compito, forse più difficile, forse più importante, di affrontare il disagio sociale che è spesso causa e
premessa del crimine o la semplice diffusione della sub-cultura dell’illegalità, che produce spesso effetti più
devastanti del crimine stesso.
          E’ nostro dovere garantire la maggior sicurezza possibile alla gente che si aspetta questo da noi,
cercando di far si che alla sicurezza reale si affianchi anche quella cosiddetta “percepita”, che è altrettanto
importante, una componente psicologica che dobbiamo tenere nella debita considerazione.
          E non è solo un problema di marketing o di comunicazione. Il problema è che il cittadino percepisce
una violazione della propria sicurezza dinanzi a situazioni di disagio sociale, di povertà, di degrado
dell’ambiente urbano, di emarginazione.
          Questo spiega allora perché il bilancio, che pure va fatto, in questa occasione, dell’attività della
Questura di Ravenna, vada letto in un’ottica più generale, che tenga conto anche di quanto sopra esposto.
          In quest’ultimo periodo, la Polizia di Stato insieme alle altre Forze dell’Ordine hanno operato in modo
da contrastare concretamente il tentativo da parte di sodalizi mafiosi di infiltrarsi nel tessuto sociale di questa
Provincia, sia attraverso un’attenta opera di monitoraggio dei soggetti criminali di maggior spessore sia
mediante l’analisi di realtà societarie particolarmente attive nel territorio.
          In particolare, costanti controlli sono stati operati nel settore del gioco, ove le attività connesse alla
produzione-noleggio di apparecchi e congegni automatici ed elettronici da giochi leciti, nonché alla gestione
stesa delle sale giochi, costituiscono da sempre terreno fertile per il reinvestimento criminale di proventi
illeciti.
          Trattasi di accertamenti capillari finalizzati a svelare la reale titolarità delle attività economiche
condotte spesso da prestanome.
          L’attività informativa, congiunta a quella delle altre Forze di Polizia, ha permesso di rilevare situazioni
a rischio di controllo e ingerenza da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso ed ha consentito
alla locale Prefettura di emanare, negli ultimi due anni, ben 21 interdittive antimafia, tutte nel settore
dell’edilizia, della movimentazione terra e dei trasporti, negando così a queste aziende a rischio di
infiltrazione mafiosa l’iscrizione nella c.d. “white list”.
          Si rafforza, pertanto, la convinzione che sia necessario operare in chiave preventiva utilizzando in
modo sistematico tutti gli strumenti utili ad arginare le interferenze di tipo mafioso contrastando, nello stesso
tempo, il riciclaggio dei capitali illeciti.
          In tale ottica un forte impulso è stato dato alle misure di prevenzione, monitorando i soggetti
sospettati di contiguità con la criminalità organizzata.
          Anche nel settore investigativo lo sforzo è stato massimo: recenti indagini hanno messo in luce
estorsioni di stampo mafioso, evidenziando come anche il Ravennate non sia immune da reati perpetrati con
metodo mafioso da soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese e ormai radicati da tempo in questo
territorio.
          Nonostante l’ottimo lavoro fin qui svolto, bisogna sempre tenere alta la guardia, perché la criminalità
organizzata non conosce confini. La stessa, infatti, ha più volte dimostrato grandi capacità di uscire dalle loro
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regioni di origine e insediarsi in alcuni territori del Nord Italia come il Veneto, la Lombardia e l’Emilia
Romagna, come affermato più volte anche dal Procuratore Nazionale Antimafia.
          Avere la consapevolezza del fenomeno non significa, però, lanciare allarmi ingiustificati come ho
letto giorni fa su un quotidiano locale dove si parlava di “assalto mafioso alla Provincia”, ma predisporre tutti
gli strumenti più adeguati per contrastare questo fenomeno. Oggi le Mafie hanno la necessità di reimpiegare
il denaro e il rischio di infiltrazioni è maggiore soprattutto in regioni, come quelle del Nord Italia, dove portare
soldi significa investire in attività che garantiscono un ritorno economico importante. Ravenna, ne sono
sicuro, è una realtà che ha in sé gli anticorpi per affrontare qualsiasi tipo di infiltrazione di stampo mafioso.
Uno di questi è la “cultura”, intesa nel senso di avere sempre più persone educate al senso civico e al
rispetto della legalità, e questa città in questo campo ne è un esempio.
          Ciò che caratterizza, in gran parte, la delittuosità in questa Provincia, è la sua riconducibilità ad
episodi di c.d. “criminalità diffusa”, soprattutto di natura predatoria, tale, però, da non suscitare particolare
allarme, anche se può minare quella percezione di sicurezza tra i cittadini e quindi in quanto tale, è oggetto
di particolare attenzione da parte di tutte le forze dell’ordine.
          Mi riferisco in particolare al fenomeno dei furti che in quest’ultimo anno hanno fatto registrare un
apprezzabile decremento rispetto all’anno precedente. Infatti nel periodo in esame i delitti in totale sono
diminuiti del 6 % mentre i furti in totale sono diminuiti del 4%, passando da 9862 a 9263 episodi.
          In particolare il dato dei furti con strappo è diminuito del 46%, quello ai danni di esercizi commerciali
ha avuto una diminuzione dell’11%, quello dei furti con destrezza un calo del 12%, mentre, purtroppo, i furti
in abitazione hanno avuto un aumento del 20 %.
          Anche le rapine hanno fatto registrare una diminuzione del 22 % con un calo addirittura del 71% per
quanto riguarda le rapine in banca, del 36% per quanto riguarda le rapine in esercizi commerciali e del 16%
per le rapine in pubbliche vie, mentre le rapine in pubblici esercizi sono diminuite in un anno del 35 %.
          Questo risultato è stato possibile ottenerlo anche grazie al potenziamento dell’attività di prevenzione
realizzata attraverso un aumento del numero delle volanti su strada nonché con specifici servizi di “controllo
del territorio” attuati con posti di blocco nei punti più nevralgici della Provincia, effettuati dalle Volanti della
Polizia che, coadiuvate dalle pattuglie Radiomobili dei Carabinieri e delle altre Forze dell’Ordine, presidiano
giornalmente le zone più nevralgiche della città in cui è stato suddiviso il territorio, con l’impiego a cadenza
settimanale anche degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine dell’Emilia Romagna, che ringrazio di
cuore per il loro prezioso contributo. Questi servizi mirati di controllo del territorio hanno portato risultati molto
soddisfacenti, risultato dell’impegno congiunto di tutte le forze di polizia, a cui invio il mio più sentito
ringraziamento. Infatti l’attività delle sole Volanti della Polizia ha portato all’arresto di 48 persone e alla
denuncia di altre 351, di cui ben 235 stranieri.
          Sono stati, altresì, effettuati 2200 interventi e controllate 22363 persone, di cui più di 18.000 con
l’utilizzo dei tablet, mentre sono pervenute al “113” circa 35.000 telefonate.
          Sono stati, altresì, controllati dalle Volanti ben 328 esercizi pubblici ed effettuati quasi 2900 interventi
e contestate 63 violazioni amministrative.
          Questa complessa ed articolata strategia operativa è stata ulteriormente raffinata, individuando sulla
base di ogni singolo reato, tipo il furto, le zone, gli orari e i giorni dove i servizi di controllo risultano più
efficaci.
          Questi risultati sono anche il frutto di nuove forme di tecnologia al servizio della sicurezza, quale il
“Sistema di georeferenziazione“, dei reati (SIGR) usato dalle Forze di Polizia per orientare le proprie
decisioni in base all’andamento dei fatti criminosi sul territorio, migliorando così la prevenzione e le tecniche
di investigazione.
          Avere a disposizione una mappa dei fenomeni criminosi consente, oggi, di giocare d’anticipo sul
territorio, magari incrementando il numero di volanti in determinate zone della città, in certi giorni e anche in
certe fasce orarie.
          Inoltre, circa un mese fa ho firmato con il Presidente dell’Autorità Portuale del mare Adriatico Centro
Settentrionale – Porto di Ravenna dott. Daniele Rossi una convenzione per una collaborazione istituzionale
che consente, nell’ambito dello sviluppo dello scalo, di migliorare la sicurezza del territorio, rispondendo così
alla “richiesta di sicurezza” da parte dei cittadini, imprenditori, operatori e turisti.
          In particolare le volanti della Polizia a breve avranno in dotazione l’innovativo sistema “Mercurio” che
contribuisce a rendere più incisiva ed immediata l’attività di prevenzione non solo all’interno del Porto, ma
sull’intera città.
          Il sistema “Mercurio” una volta installato all’interno dell’auto permette di inviare in tempo reale
immagini in diretta e/o registrate alla sala Operativa della Questura per l’immediata valutazione di ogni

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evento critico per l’ordine e la sicurezza pubblica, mediante una telecamera fissa installata a bordo e tablet
in dotazione ad ogni equipaggio di “volante”.
          Inoltre tale sistema sarà compatibile con il sistema di videosorveglianza integrata dell’area del Porto
di Ravenna nell’ambito del protocollo d’intesa che è in corso di definizione tra la Prefettura di Ravenna,
Comune e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico.
          Il sistema “Mercurio” entrerà in funzione prima dell’estate e consentirà così alla Questura di
implementare e rafforzare ulteriormente il controllo del territorio anche a vantaggio dell’area portuale,
migliorando così la sicurezza su tutto il territorio della Provincia.
          Per quanto attiene all’Ordine Pubblico, numerose sono state in questa Provincia le manifestazioni ed
iniziative attuate da partiti politici, sindacati, o di natura sportiva che si sono svolte senza creare alcuna
turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.
          Numerose sono state, soprattutto, le manifestazioni di natura sindacale, con sit-in nelle piazze, o
fuori le fabbriche, tutte svoltesi nella massima regolarità.
          Alcune problematiche, in particolare, sono state seguite attentamente dalla locale DIGOS, con
numerosi servizi di osservazione connessi alla crisi occupazionale e conseguenti vertenze sindacali. A tal
proposito è stata effettuata un’intensa attività di monitoraggio di aziende o Enti coinvolte in chiusure,
fallimenti o riconversioni.
          Il settore più sofferente è quello edile, seguito da quello manifatturiero e del commercio, in
particolare il settore dell’abbigliamento e dei piccoli negozi alimentari. A tutt’oggi il tasso di disoccupazione a
livello provinciale si attesta attorno al 5,8 %. Molto seguita è anche la questione islamica che vede in questa
Provincia la presenza di un gran numero di immigrati provenienti da Paesi tradizionalmente mussulmani. La
forma tipica dell’aggregazione permane quella dell’associazione culturale, la cui sede è anche il luogo di
preghiera dei fedeli.
          In questa Provincia, sono presenti a tutt’oggi 16 associazioni religiose islamiche divise in tre macro-
aree: otto associazioni sono presenti nel Ravennate, due nel territorio faentino e sei nel territorio di Lugo.
          Inoltre a Ravenna, come ben noto, è presente dal 2013 la seconda Moschea più grande d’Italia,
punto di riferimento dei mussulmani in città, e polo d’attrazione anche per i fedeli delle province limitrofe.
          Numerosi sono stati, inoltre, i servizi di scorta e tutela a personalità giunte in questa Provincia per
impegni istituzionali.
          E’ stato, altresì, svolto un attento monitoraggio nell’ambito sportivo, in particolare del settore degli
ultras delle squadre di calcio di questa Provincia che partecipano ai vari Campionati di calcio.
          Per quanto concerne gli scenari internazionali, i tragici eventi che hanno colpito in questi ultimi anni
le città di Parigi, Barcellona, Bruxelles, Nizza, Londra, Stoccolma, Monaco, Madrid hanno innalzato
ulteriormente il livello di sicurezza anche nel Ravennate. Per questi motivi la Sezione Investigativa della
DIGOS ha svolto una attività di monitoraggio e di controllo costante non solo di persone anche in transito in
questa provincia ma anche di siti web e dei social network, determinante per prevenire situazioni di criticità
legate al terrorismo internazionale e in particolar modo a quello islamico.
          Ciò ha portato a evidenti risultati nel corso dell’ultimo anno, consentendo l’allontanamento dal
territorio nazionale di soggetti extracomunitari segnalati come radicalizzati, rientrati in Europa in
conseguenza del dissolvimento dello Stato Islamico.
          In particolare nell’anno in considerazione sono stati espulsi dal territorio nazionale ben 3 cittadini,
rispettivamente di nazionalità albanese, marocchina e tunisina, tutti ad altissimo rischio, sospettati di
radicalismo islamico e questo a conclusione di complesse attività investigative svolte sotto il coordinamento
della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bologna.
          Le suddette attività sono state effettuate in stretta collaborazione con la Direzione Centrale della
Polizia di Prevenzione e delle altre DIGOS d’Italia.
          Per quanto riguarda gli uffici operativi della Questura, l’attenzione nella fase repressiva da parte
della Squadra Mobile e dei due Commissariati distaccati, è stata alta e incessante.
          Nel periodo in esame sono state 149 le persone arrestate, di cui 78 extracomunitari, mentre le
persone denunciate in stato di libertà sono state 1057, con un aumento del 25% rispetto all’anno
precedente.
          A tal proposito, encomiabile è stata l’attività incessante e quotidiana degli uomini della Squadra
Mobile, a cui vanno i miei più sinceri complimenti per l’impegno dimostrato e per gli ottimi risultati conseguiti.
          Molte sono state le indagini portate a termine che hanno portato all’arresto di 42 persone, mentre le
persone indagate in stato di libertà sono state 104. Altre 62 persone sono state raggiunte da ordini di
custodia cautelare in carcere.

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Incessante è stata l’azione di contrasto al dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti, sia in ambito cittadino che in ambito internazionale.
          Numerose sono state, infatti, le operazioni antidroga effettuate in questo periodo dagli uomini della
Squadra Mobile, con il sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.
          Ciò conferma, purtroppo, la costante diffusione tra fasce diverse di popolazione dell’uso di sostanze
stupefacenti.
          Secondo alcuni esperti del settore proprio in questi ultimi tre anni a Ravenna e Provincia si è
assistito al ritorno dell’uso dell’eroina in particolare tra gli adolescenti e i giovanissimi compresi nella fascia
tra i 18 e 24 anni.
          Ed è proprio nei luoghi di aggregazione dei giovani, quali parchi, le scuole, le corriere, che si sono
concentrati i controlli delle Forze dell’Ordine che hanno portato a denunce ed arresti anche di “pusher” che
riforniscono gli adolescenti nelle vicinanze di edifici scolastici, grazie anche all’utilizzo di unità cinofile.
          A tal proposito nell’ambito dell’attività denominata “ Scuole sicure” voluta fortemente dal nostro
Ministro degli Interni, dallo scorso ottobre ad oggi, sono stati effettuati 26 servizi finalizzati al contrasto dello
spaccio di stupefacenti nei pressi degli Istituti Scolastici.
          I servizi sono stati distribuiti sull’intero territorio del Capoluogo, nonché nei pressi degli Istituti siti in
Faenza e Lugo, ove hanno sede i Commissariati Distaccati, con capillari controlli alle persone ed ai veicoli,
in alcuni casi con l’ausilio delle Unità Cinofile della Guardia di Finanza, che hanno consentito di effettuare
incisivi controlli anche in occasione dell’arrivo degli autobus o treni utilizzati dagli studenti.
          Ciò ha permesso di ottenere tangibili risultati, poiché, nel corso di detti servizi è stata arrestata una
persona per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, e sono state denunciate a piede libero
altre 5 persone per il medesimo reato, di cui 2 di nazionalità straniera; in tale contesto sono state
sequestrate plurime dosi di stupefacente del tipo hashish, marjuana ed eroina, nonché un bilancino di
precisione.
          Analoghe attività sono state effettuate dal Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza.
          Le cause del fenomeno sono molteplici: una maggiore disponibilità sul mercato, ma anche un
contesto sociale disgregato che in alcuni casi può portare l’adolescente a utilizzare la droga, e in particolare
l’eroina, per isolarsi. Altra causa è legata all’abbandono scolastico, vissuto dagli adolescenti come un evento
molto più traumatico rispetto al passato.
          Altri fenomeni in aumento sono la dipendenza dal gioco d’azzardo, c.d. “ludopatia”, la dipendenza da
alcool, gli atti persecutori, mentre costante è il dato su truffe e frodi informatiche.
          In aumento, invece, i furti ai danni di persone anziane, con la tecnica del falso incaricato, poliziotto,
incaricato di luce, gas o acqua, e ciò nonostante le numerose campagne di informazione che vengono fatte
sia sui giornali sia dalle Forze dell’Ordine.
          E’ stato, altresì, registrato un aumento della clonazione di carte di credito e bancomat, mentre il
fenomeno delle rapine in villa è quasi del tutto scomparso.
          Numerose sono state, altresì, le indagini di iniziativa o delegate dalla A.G., per reati attinenti alla c.d.
“violenza di genere” o “ fascia debole” con particolare riferimento a fenomeni di bullismo, di prostituzione
minorile, pedopornografia e di maltrattamenti in famiglia.
          Presente, anche se non dilagante come in altre parti del territorio della costa Adriatica, è il fenomeno
della prostituzione su strada, mentre è più diffuso presso i locali di intrattenimento della provincia dove le
ragazze, quasi tutte di cittadinanza europea, godono delle tutele offerte a favore dei cittadini dell’unione
europea.
          Diffusa è anche la prostituzione in appartamenti privati soprattutto da parte di ragazze di etnia
dell’Est Europa e asiatica, reclamizzata tramite annunci su siti internet.
          A tal proposito numerosi sono stati i servizi antiprostituzione effettuati nel periodo con numerose
ragazze alle quali è stato inflitto il foglio di via obbligatorio o divieto di ritorno in questa Provincia.
          Molti locali di intrattenimento sono, comunque, oggetto di costanti ed accurati controlli da parte della
Divisione Amministrativa, unitamente ad agenti delle Polizie Locali e funzionari dell’Ispettorato del lavoro.
          Tornando al tema della prevenzione, e dell’utilizzo dello strumento delle misure di prevenzione,
voglio evidenziare gli ottimi risultati ottenuti in questo campo dalla Divisione Anticrimine, che nel corso
dell’ultimo anno ha emesso nr. 300 tra fogli di via obbligatori e divieto di ritorno, nr. 511 avvisi orali, mentre
nr. 9 sorveglianze speciali sono state accolte dall’Autorità Giudiziaria.
          Inoltre sono stati emessi nr. 7 DASPO urbani e nr.26 ammonimenti sia per episodi di violenza
domestica che per atti persecutori.

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Incessante e costante è stata anche l’attività della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, al
cui interno è incardinato l’ufficio Immigrazione.
          Nel periodo considerato, sono stati adottati nr. 23 decreti di espulsione con accompagnamento in
frontiera,nr. 19 decreti di espulsione con accompagnamento al C.I.E., e ben nr. 95 decreti di espulsone con
conseguente ordine del Questore, per un totale di 148 provvedimenti di espulsione.
          Inoltre, sono stati rilasciati e consegnati 10.792 permessi di soggiorno, emessi nr. 170 decreti di
rigetto, rifiuto o revoca di istanze di permessi ed indagate in stato di libertà nr. 228 persone per ingresso e
soggiorno illegale nel territorio dello Stato.
          Oggi sono regolarmente soggiornanti in questa Provincia 32915 cittadini stranieri. L’etnia più
rappresentativa è quella albanese con circa 7000 presenze, seguita da quella marocchina, senegalese,
ucraina, tunisina, nigeriana e cinese.
          Molti di questi hanno aperto varie attività, da quella della ristorazione, bar, negozi di articoli di
abbigliamento.
          Sempre in tema di immigrazione, vorrei evidenziare come anche nell’ultimo anno sono giunti in
questa Provincia cittadini extracomunitari richiedenti asilo, provenienti dai paesi del Nord Africa, anche se in
misura ridotta rispetto agli anni precedenti.
          Attualmente sono presenti nelle strutture di accoglienza della Provincia 532 profughi richiedenti asilo
distribuiti in 60 strutture sparse su tutta la provincia.
          Molto capillare è stata, anche, l’attività della Divisione Amministrativa nelle sue varie articolazioni,
che si è concretizzata con il rilascio di 13.356 passaporti e documenti validi per l’espatrio; sono state, altresì,
rilasciate e rinnovate numerose autorizzazioni in materia di armi.
          A tal proposito vorrei evidenziare l’ottimo lavoro svolto dalla suddetta Divisione che ha portato al
controllo di numerosi esercizi pubblici, circoli privati, stabilimenti balneari e locali di pubblico spettacolo.
Tredici di questi locali hanno avuto la sospensione del titolo di Polizia con contestuale chiusura ai sensi
dell’art. 100 del T.U.L.P.S., mentre nei confronti di quattro locali è stato emesso decreto di sospensione di
licenza per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
          L’ attività di controllo agli esercizi pubblici è stata effettuata anche grazie all’attenta e ormai
collaudata collaborazione con il personale delle locali Polizie Municipali.
          Sono molto soddisfatto, inoltre, dell’attività dei due Commissariati dipendenti di Faenza e Lugo di
Romagna e del Posto Stagionale estivo di Cervia, quest’ultimo ottenendo ottimi risultati in tema di lotta
all’abusivismo commerciale. A tal proposito vorrei ricordare che sono stati inaugurati il giorno 3 maggio dello
scorso anno i locali ristrutturati del Commissariato di Lugo di Romagna, anche grazie al prezioso contributo
del Comune di Lugo, il cui Sindaco ringrazio per la disponibilità dimostrata, alla presenza del Signor Capo
della Polizia.
          Fondamentale è stata, poi,           la collaborazione con l’Ufficio di Gabinetto che ha prodotto
numerosissime ordinanze e circolari, nonché l’attività dell’Ufficio del Personale, dell’Ufficio Sanitario,
dell’Ufficio Amministrativo Contabile e di tutto il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno che
ringrazio per il loro importante contributo all’attività complessiva della Questura.
          Un plauso per il loro costante impegno, voglio esprimere al personale della Polizia Stradale, della
Polizia Ferroviaria e della Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia di Frontiera, al personale del
Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, per l’attività specialistica condotta nei settori di propria
competenza e al personale della Squadra Nautica.
          Un particolare e sentito grazie voglio esprimere alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e
del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, per la loro collaborazione sincera, intelligente e
costruttiva che hanno voluto sempre offrirmi in questo periodo, dimostrando di possedere grande senso di
responsabilità e maturità nel saper coniugare gli interessi degli operatori alle esigenze del servizio verso la
collettività, sempre privilegiando queste ultime, anche in un momento così importante che sta attraversando
il Comparto Sicurezza nel suo complesso, con l’avvio del progetto del “Riordino delle carriere” che
rappresenta un risultato storico perché consente di recuperare ritardi dei quali ha sofferto per anni la Polizia
di Stato, rimuovendo cause di stagnazione nelle carriere che avevano portato, tra l’altro, ad una rilevante
carenza nelle qualifiche soprattutto tra quelle degli Ufficiali di Polizia Giudiziaria.
          A tutti voi, dai Funzionari al più giovane degli Agenti, rivolgo il mio pensiero, la mia più profonda e
sincera gratitudine per lo spirito di servizio, per l’entusiasmo che dimostrate nell’espletamento dei compiti
istituzionali. E’ con voi che quotidianamente condivido momenti di preoccupazione, ma anche di
soddisfazione. E con lo stesso affetto, rivolgo un pensiero ed un ringraziamento ed un augurio di serenità
alle rispettive famiglie, che con noi condividono le gioie, le trepidazioni, l’entusiasmo, i timori e talvolta anche
le paure per questa professione.
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Sento poi l’obbligo di ringraziare tutte le altre Forze di polizia, dall’Arma dei Carabinieri, alla Guardia
di Finanza, ai Carabinieri Forestali, alla Polizia Penitenziaria, ai Vigili del Fuoco, alle Polizie municipali, alla
Polizia Provinciale, alla Capitaneria di Porto che condividono il nostro impegno quotidiano e costituiscono un
sicuro presidio per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica sia in città che in tutta la provincia.
           Consentitemi adesso di rivolgere un grazie di cuore al Signor Prefetto, Enrico CATERINO, al quale
va la mia riconoscenza e gratitudine per la costante, benevola e scrupolosa attenzione che ha rivolto alla vita
ed alle attività della Polizia di Stato in tutte le sue articolazioni, per l’indirizzo sapiente ed equilibrato che
dimostra di possedere in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per la
competenza e per la passione che ha dedicato allo svolgimento del suo incarico e per il coraggio che
dimostra di possedere nel prendere delicate e importanti decisioni, il tutto nell’interesse della collettività.
           Un particolare saluto e riconoscenza porgo ai Magistrati tutti, in servizio in questa Procura per la loro
competenza, per la professionalità, per la continua vicinanza, per la indiscutibile equidistanza con la quale
continuano nella loro missione di custodi della legge.
           Un omaggio voglio rivolgere al Signor Procuratore della Repubblica con il quale si è subito
instaurato, sin dal mio arrivo in questa città, un rapporto di collaborazione leale, sincero e costruttivo che sta
portando a lusinghieri risultati nel campo della lotta alla criminalità.
           Un sentito ringraziamento voglio rivolgere agli Organi di Stampa con i quali si è instaurato un
rapporto di collaborazione fattiva e leale, basato sulla trasparenza, sul dialogo diretto, sulla correttezza che è
lo stile, poi, della Polizia di Stato di oggi.
           Ed, infine, con altrettanto calore voglio salutare e ringraziare per le loro preziosa collaborazione, i
rappresentanti delle altre componenti della realtà Ravennate. Mi riferisco alle componenti politiche, culturali,
economiche, scientifiche, commerciali, industriali, agricole, sindacali, per la considerazione e la vicinanza
che hanno sempre dimostrato di avere nei confronti della Polizia di Stato.
           Un grazie per il loro impegno rivolgo a tutti coloro che hanno cessato dal servizio in questo ultimo
anno e negli anni precedenti, tutti riuniti nell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato sempre attenta e
presente con le sue varie iniziative.
           Un riverente e commosso pensiero va a tutti i Caduti in servizio che hanno sacrificato la loro vita per
la difesa della libertà, del diritto, della democrazia della nostra Patria.
           Oggi sono presenti alcuni familiari di caduti in servizio di questa Provincia, a cui rivolgo un affettuoso
saluto e li ringrazio per la loro presenza.
           A tutti loro, uomini di Stato come noi, e alle loro famiglie, va il nostro commosso abbraccio e ricordo
che rimarrà sempre vivo negli anni.
           A voi cittadini di Ravenna, anche se oggi materialmente non siete tutti qui presenti, vorrei dare un
ultimo consiglio: abbiate fiducia nelle Istituzioni, siate orgogliosi delle donne e degli uomini della Polizia di
Stato che con abnegazione, sacrificio, onestà e spirito di servizio lavorano incessantemente per garantire la
sicurezza di questo splendido territorio.
           Grazie per il senso di civiltà e per l’operosità che dimostrate di avere che rendono più agevole il
difficile lavoro delle Forze dell’Ordine tutte.
           Tanti auguri a tutti voi, alle vostre famiglie e alla Polizia di Stato per il suo 167° compleanno.
           Viva la Polizia di Stato, viva l’Italia, viva Ravenna.

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