Continua il cammino del progetto "FoggiaChildren"
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Continua il cammino del progetto “FoggiaChildren” Nonostante la pandemia, il progetto “FoggiaChildren”, frutto della vittoria del bando “Nuove Generazioni” finanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, non si è mai fermato. Ad un anno dall’inizio delle attività, il bilancio è più che positivo, grazie a una solida rete costituita da pubblico e privato che ha come obiettivo il contrasto alla povertà educativa. Ente capofila è l’ARCI – comitato provinciale di Foggia, in partenariato con Comune di Foggia, Polo Biblio- museale di Foggia, ASL Foggia, L’Aquilone, Sani Stili di Vita, ACLI, Jaco, Musical Art Asd, Formeverlab, Logos, Emmaus, Apulia Felix, I.C. Catalano – Moscati, I.C. De Amicis – Pio XII, Università degli Studi di Foggia. “Il progetto si rivolge al target 5 – 14 anni e il piano delle attività prevede l’attivazione di sei centri, ognuno con competenze e conoscenze integrate messe in relazione da coworking trasversali”, come spiega ai microfoni del CSV Foggia la pedagogista Simona Padalino, coordinatrice del Progetto. Torna “Libri & Dialoghi”, a cura di Ubik e Assessorato
alla Cultura del Comune Incontri “live” con gli autori in Villa Comunale. Si riparte dal graphic novel su Franco Marcone Giovedì 2 luglio, ore 19. Nello spazio antistante il boschetto del parco urbano di Foggia Il disegnatore Giuseppe Guida, Daniela e Paolo Marcone presentano “Un uomo onesto” Sembrava impossibile fino a qualche mese fa, con l’emergenza sanitaria ancora nel pieno. E invece, un nuovo tassello di normalità si aggiunge ai vari segnali rasserenanti di quest’ultimo periodo: tornano anche gli incontri con gli autori, quelli “in carne e ossa” che hanno fatto della libreria Ubik un presidio di cultura e legalità a livello nazionale. Torna una rassegna estiva, all’aperto, che per anni ha portato le storie tra la gente: Libri & Dialoghi, manifestazione organizzata dalla libreria insieme con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. Stavolta però, anziché in Piazza Giordano, dal 2 luglio al 4 agosto (ma non è esclusa una “coda” settembrina) la kermesse avrà luogo in Villa Comunale, nello spazio antistante il boschetto del parco urbano di Foggia: luogo deputato ad accogliere le manifestazioni culturali del Foggia Estate, entro cui rientra la rassegna letteraria. E non si poteva non ripartire da una storia che ha segnato profondamente il territorio, narrata attraverso un linguaggio colorato e moderno: giovedì 2 luglio, alle ore 19, ad aprire
il ciclo di appuntamenti è la presentazione del graphic novel su Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso per mano mafiosa la sera del 31 marzo del 1995. Venticinque anni dopo, un romanzo a fumetti edito da Round Robin, sceneggiato da Ilaria Ferramosca e arricchito dall’introduzione di don Luigi Ciotti, ritrae la vita e la personalità di Un uomo onesto, come recita il titolo del libro: a presentare, il disegnatore Giuseppe Guida (che ha firmato le tavole del lavoro) e i figli di Francesco Marcone, Daniela e Paolo Marcone. L’incontro d’apertura di Libri & Dialoghi è organizzato in collaborazione con il presidio locale di Libera. Previsti i saluti delle istituzioni cittadine e del presidente della Fondazione Monti Uniti, Aldo Ligustro, che ha sostenuto il progetto di realizzazione del volume. Francesco Marcone, un uomo onesto (Round Robin, marzo 2020). Da quasi 25 anni, l’omicidio di Francesco Marcone è rimasto senza un colpevole. Quattro voci, quella di un bambino, un funzionario pubblico in un comune del sud Italia, un padre e un’entità. Quattro storie narrate da differenti voci, quattro momenti in apparenza distanti, che in realtà vanno a comporre la vicenda umana, professionale e giudiziaria di Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del registro di Foggia, ucciso per mano mafiosa il 31 marzo 1995, in seguito alla denuncia di alcuni illeciti amministrativi. Una vicenda ancora nebulosa, che ha portato a paragonare alla figura di Giorgio Ambrosoli quella di quest’uomo del Sud che ha pagato con la vita il prezzo della propria onestà.
A Cisternino la V edizione della Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia Il Centro storico e le sue porte si trasformeranno in uno spazio metafisico tra il cinema e il film. Due momenti clou: il dessert “Pensiero d’amore” e il brindisi di mezzanotte. Dopo la Festa della Musica del 21 giugno, si tratta della seconda anteprima di una programmazione estiva rivoluzionaria per il Comune della Valle D’Itria pronto a puntare tutto sulla cultura, sulla riscoperta delle tradizioni e sulla sicurezza Tutto pronto a Cisternino per domani, sabato 27 giugno, con La Notte Romantica dei Borghi più belli d’Italia (inizio ore 19), club di cui la città della Valle d’Itria fa parte. Una seconda anteprima del ben più ricco e variegato cartellone di iniziative che il Comune sta predisponendo per l’estate 2020 e che sarà presentato nei prossimi giorni. Per domani intanto l’incantevole comune della Valle d’Itria pugliese sarà decorato con addobbi e installazioni artistiche per accogliere gli innamorati nelle piazze, nei vicoli e nei palazzi storici. L’idea è quella di rendere il Borgo di Cisternino l’ambientazione di un film romantico e rendere metaforicamente le “porte” di accesso al Centro Storico lo spazio metafisico tra il cinema (all’esterno) e il film (all’interno). Porta Grande, Porta Piccola e l’arco di accesso a piazza Pellegrino Rossi saranno allestiti con teli bianchi che fungeranno da schermi cinematografici e con tende di accesso al “film romantico” che si svolge nel centro storico. All’esterno delle porte saranno proiettate scene di celebri film romantici
e allestiti piccoli set fotografici a tema all’esterno e all’interno del borgo. Per tutta la sera sarà inoltre possibile ascoltare musica e colonne sonore più romantiche grazie all’impianto di filodiffusione che consentirà agli innamorati, ragazzi o adulti, giovani o meno giovani, di passeggiare abbracciati o mano nella mano in un’atmosfera magica. Bar e ristoranti parteciperanno inoltre a un concorso sugli allestimenti della serata e a fine evento saranno assegnati tre premi: per l’allestimento più originale, l’allestimento più cinematografico e l’allestimento più romantico. La Notte Romantica si è rivelata negli anni passati come uno degli eventi più interessanti del panorama di manifestazioni turistico-culturali e di intrattenimento del nostro Paese, registrando grandi consensi e grande partecipazione di pubblico, con una media di 1 milione di visitatori per edizione su tutta la rete dei borghi aderenti. Quest’anno l’impegno degli amministratori, delle Pro Loco e delle associazioni dei vari Comuni che hanno aderito all’iniziativa sarà ancora più forte e sentito: dopo mesi di lockdown e con una pandemia che ancora chiede la massima attenzione nel vivere la nostra socialità, organizzare un evento dedicato all’amore e al romanticismo è una sfida importante ma necessaria, poiché il rilancio turistico-culturale del nostro Paese e dei nostri borghi è strettamente legato anche agli eventi e alle suggestioni, elementi imprescindibili della strategia per attrarre l’attenzione dei turisti italiani e stranieri. Due i momenti caratterizzanti e unificanti: – il dessert “Pensiero d’amore”: cittadini e ristoratori potranno realizzare la loro personale ricetta di questo
dessert e partecipare all’evento Facebook #NOTTEROMANTICA2020, postando la foto e la ricetta del dolce da loro ideato: le due più belle e creative saranno premiate. Inoltre, la ricetta migliore sarà eletta come il Pensiero d’Amore della Notte Romantica 2021; – il consueto brindisi di mezzanotte, a suggellare il successo di un evento che riesce ogni anno ad andare oltre le più rosee aspettative. L’amore di una famiglia per la Puglia del sud, racchiuso in una Birra Artigianale di altissimo livello L’amore di una famiglia per la Puglia del sud, racchiuso in una Birra Artigianale di altissimo livello. ‘Lavoriamo per amici ed estimatori, conosciamo ogni collaboratore personalmente e direttamente, e proprio come se producessimo per la nostra famiglia, utilizziamo solo le migliori materie prime’ Smaart6 e` una birra artigianale italiana di qualità superiore prodotta dalla famiglia Saggiomo e presente nelle migliori realtà.
L’Italia ha un patrimonio enogastronomico tra i più amati e riconosciuti in tutto il mondo, e come nella selezione di un vino o un olio anche nella birra c’e` ricerca, cultura e passione. La nostra esperienza nella produzione di birra ha origini lontane, quando la nonna olandese selezionava le migliori birre per tutta la famiglia. Da allora le cose non sono mai cambiate, l’amore per la birra ci ha sempre spinto alla ricerca per l’eccellenza delle materie prime ed a migliorare i semplici processi per ottenere un prodotto di pregiata qualità in grado di trasmettere la nostra storia e la freschezza di una birra elegante e ricercata. La ricerca e` la chiave della nostra produzione, gli studi sulla produzione del manager Giorgio Saggiomo presso la facoltà di Agraria di Perugia ed il CERB (centro di ricerca eccellenza della birra) sono stati i primi passi nella creazione di una birra artigianale equilibrata e piena, che vuole posizionarsi come prodotto d’eccellenza. Nel corso del tempo ci siano confrontati con stili di produzione europei, collaborando con mastri birrai di tutta Europa, condividendo la mission di creare un prodotto artigianale peremium. Per noi artigianale vuol dire cura del prodotto in ogni suo aspetto dall’attenta selezione degli ingredienti alla ricerca di una distribuzione in grado di comunicare i valori della nostra azienda. Le sfide per il settore della birra sono ancora tante, la nostra ricerca continua a puntare tutto sull’eccellenza della produzione italiana, sicuri che, passo dopo passo, la nostra birra di qualità sia sempre più presente e che i consumatori
possano trovarla ed apprezzarla anche in luoghi dove finora le è stato assegnato un ruolo marginale. Web radio: avviso selezione di 15 giovani under 30 La selezione è finalizzata a creare un team di lavoro per dare vita a una web radio che sarà gestita esclusivamente da giovani under 30 ambosessi L’Associazione Culturale “Per aspera ad astra” seleziona 15 giovani under 30, ambosessi, per partecipare all’avviso pubblico “Network radio digitali” dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Il fine è realizzare una web radio all’interno dell’enoteca culturale Enopolio Daunio. I candidati devono inviare entro le ore 12 del 26 giugno 2020 una mail, con oggetto “Messa a disposizione per progetto radio digitali”, a info@enopoliodaunio.it. Devono specificare: nome, cognome, data di nascita, numero di telefono. “Vogliamo creare una web radio inclusiva, favorendo la partecipazione attiva dei giovani, l’innovazione e la creatività attraverso l’impiego delle nuove tecnologie”, spiega Fabiola Ventricelli, presidente dell’Associazione Culturale “Per aspera ad astra”. La radio ha conquistato il web e vive una seconda giovinezza. “Grazie alla tecnologia
vogliamo raccontare il territorio attraverso gli occhi e le parole dei giovani – dice Fabiola Ventricelli, che aggiunge – daremo vita ad un palinsesto in cui parleremo di: Europa, ambiente, cultura, musica, inclusione sociale“. L’Associazione Culturale “Per aspera ad astra” è titolare del brand Enopolio Daunio, nato grazie ad un finanziamento del bando PIN-Pugliesi Innovativi della Regione Puglia. L’enoteca culturale si trova a San Severo in un palazzo del centro storico, di fianco al Santuario della Madonna del Soccorso. Dispone di numerosi spazi aggregativi, tra cui: un coworking, una sala musica, una enoteca, una terrazza panoramica, una sala tè. Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 349.2605176 o 347.3538447. A Foggia spazi all’aperto per bambini e ragazzi autistici. Concesso l’utilizzo del parco di Casa di Cura Riunite Villa Serena e Nuova San Francesco all’associazione iFun. I bambini e i ragazzi affetti da autismo di Foggia e provincia
avranno un parco in cui poter giocare, passeggiare liberamente e godere della bellezza della natura in città. Si tratta degli spazi all’aperto del presidio della Clinica San Francesco (in via degli Aviatori 128) che a partire dal 16 giugno e fino al 31 ottobre 2020 saranno a disposizione di iFun, associazione di promozione sociale di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali. L’iniziativa è nata grazie a Luca vigilante, sollecitato dal consigliere comunale Francesco Paolo De Vito, che ha messo in contatto l’associazione iFun con il Gruppo Telesforo e l’amministratore delegato di Casa di Cura Riunite Villa Serena e Nuova San Francesco Paolo Telesforo. Quest’ultimo ha accolto la richiesta presentata il 27 aprile scorso da iFun, concedendo all’associazione l’utilizzo a titolo gratuito degli spazi all’aperto del presidio della Clinica San Francesco. Grazie a questa efficace triangolazione i bambini e i ragazzi autistici, che hanno sofferto molto durante il lockdown con inevitabili disagi anche per i rispettivi nuclei famigliari, avranno uno spazio tutto per loro dove poter giocare in sicurezza. «”Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. La storia è piena di esempi di ricchezze incredibili e benefici che le persone hanno ricevuto semplicemente chiedendo. Oggi accade anche a noi e non possiamo che esserne felici», affermano da iFun, soddisfatti di vedere concretizzato questo progetto grazie ad una sinergia e a un tempismo esemplari. «Ringraziamo il consigliere De Vito e il Gruppo Telesforo, nella persona di Luca Vigilante, per aver accolto senza esitazione la nostra proposta. Per i nostri bambini e ragazzi interrompere la quotidianità – la scuola, gli appuntamenti di socialità legati anche alla terapia – è
stato un vero trauma», aggiungono. iFun, che ha dimostrato di saper gestire in modo affidabile spazi di diverso tipo, assicura che tutte le attività avverranno nel rispetto delle normative di sicurezza. Il parco sarà accessibile in maniera contingentata, inizialmente per i soci di iFun, dal lunedì al sabato, nelle fasce orarie 9-12 e 17-20. Per fruire del servizio sarà necessario effettuare una prenotazione. Tutti i dettagli saranno e le prescrizioni, saranno rese note sulla pagina Facebook dell’associazione. L’accesso è riservato a 2 utenti per volta, accompagnati dai propri genitori o da un operatore sanitario dagli stessi autorizzato, per un’ora al giorno. A cosa serve la mascherina? Quando è iniziata la quarantena Marchiori ha deciso di provare a misurare la distanza sociale reale, ovvero come cambia il nostro comportamento rispetto agli altri se indossiamo o no una mascherina. Così ha attaccato un sensore alla cinta dei pantaloni e ha cominciato a girare per Venezia; con i suoi collaboratori ha mappato circa 12 mila incontri, soprattutto sui marciapiedi. E ha scoperto che la mascherina serve, forse
non a fermare le goccioline che portano il virus, ma a mantenere le giuste distanze. Infatti se incontriamo qualcuno con la mascherina, istintivamente gli stiamo alla larga, se non la indossa la nostra natura sociale prevale e ci avviciniamo. È un comportamento controintuitivo, perché proprio la mascherina dovrebbe proteggerci in sé e quindi consentirci di stare più vicini agli altri: ma evidentemente lo stimolo visivo ci ricorda che il pericolo non è passato. Meglio stare distanti. “Il virus sfrutta il nostro essere umani, la socialità. Per batterlo dobbiamo averne un po’ di meno per un po’”, dice Marchiori. Morale: il distanziamento sociale senza mascherine non funziona; imporlo per legge da solo non ha l’efficacia sperata (lo dicono i numeri); con una mascherina la nostra natura sociale si mette momentaneamente da parte. Parco del Gargano, il CAI Foggia sul Sentiero Italia e sul Sentiero dei Parchi. “Nessuna esclusione” La presidente dell’associazione, Caterina Forcella: “Grazie a un protocollo nazionale, saranno raccordati tutti i 26 parchi nazionali. Occorre realizzare nel Parco del Gargano una rete sentieristica funzionale”. In questi giorni, alcuni organi di stampa locale hanno, più volte, scritto della presunta esclusione del Parco Nazionale
del Gargano dal percorso nazionale previsto dal Sentiero dei Parchi. Il CAI Foggia, sezione locale dell’importante sodalizio nazionale del Club Alpino Italiano, vuole provare a fare chiarezza su un’esclusione che non c’è, su un’interpretazione errata e non informata di questa ennesima importante iniziativa per la valorizzazione delle Terre Alte e della natura del nostro Paese. Nel maggio 2020 tra il Ministero dell’Ambiente e il CAI è stato firmato un Protocollo d’Intesa che prevede una intensa collaborazione per promuovere l’educazione e le tematiche ambientali. In particolare, l’accordo intende diffondere la cultura dell’ambiente, della biodiversità e dello sviluppo sostenibile e valorizzare i sentieri nelle aree protette, favorendo la frequentazione consapevole delle Terre Alte e la realizzazione di un percorso ecosostenibile che prenderà il nome di “Sentiero dei Parchi”. “Un itinerario escursionistico – ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, durante la sottoscrizione – che toccherà tutti i 26 Parchi nazionali del nostro Paese e che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI. I parchi nazionali sono uno scrigno della natura: bisogna garantirne la conservazione, ma anche la fruibilità. L’attenzione riservata con la legge di bilancio –con ben 35 milioni di euro nel periodo 2020-2033 – per la manutenzione e il potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette, insieme a questo accordo con il CAI, sono segnali importanti di quanto ci stia a cuore il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e la sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile, soprattutto in questo periodo di ripresa post-Covid nel quale tutti
sentiamo il bisogno di stare più all’aria aperta”. L’attuale Sentiero Italia CAI, lungo oltre 7.000 km, collega tutte le regioni italiane lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino, in Puglia da San Marco la Catola, a Candela, passando per Melfi per la Murgia fino ad arrivare a Grottaglie. Un itinerario che abbraccia tutto il Paese e che, attualmente, attraversa già 16 dei 26 parchi nazionali e conta 85 tappe, su un totale di circa 400, comprese interamente o parzialmente all’interno dei loro confini. Grazie all’accordo con il ministero è prevista la realizzazione di specifiche varianti, così da comprendere tutte le aree protette, in un percorso di visita eco-sostenibile che unisca parchi, riserve della biosfera, siti naturalistici Unesco e patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Obiettivo del progetto è rilanciare le aree protette come luoghi di conservazione e di gestione della natura, che consentano ai residenti la possibilità di realizzare filiere economiche sostenibili. “Questo protocollo tra CAI e Ministero dell’Ambiente – dichiara la presidente della Sezione di Foggia del Club Alpino Italiano, Caterina Forcella -, permetterà di unire tutti i parchi italiani in un unico sentiero. Muovendo dal Sentiero Italia CAI, che già abbraccia tutte le regioni italiane, saranno raccordati tutti i 26 parchi nazionali”.
La rete sentieristica dei parchi nazionali valorizza il patrimonio naturalistico e culturale delle aree protette e promuove la tutela e il presidio dei territori. Sarà possibile finanziare interventi di manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette nazionali, così da rafforzare, attraverso la loro valorizzazione, l’identità e la cultura dei luoghi e sostenere l’economia locale e il turismo sostenibile. “Questo – continua la Presidente Forcella – non ci esime dal sottolineare il ritardo estremo e la noncuranza dimostrata in questi anni dal Parco Nazionale del Gargano che non ha una rete sentieristica. Non offre al camminatore una mappa dei percorsi possibili, semplicemente perché i percorsi non ci sono e lì dove vengono fatti interventi in questo senso, sono privi di un piano complessivo; operazioni episodiche, quasi sempre legate ad interessi locali e comunali. Inoltre, non ne viene curata la manutenzione e non c’è legame tra natura, arte e cultura del territorio”. Auspichiamo che le associazioni ambientaliste come il CAI, vengano tenute in dovuta considerazione dall’Ente Parco in quanto rappresentano un prezioso bacino di risorse umane e professionali che potrebbero moltiplicare la forza e il risultato degli interventi sul meraviglioso territorio garganico. Per ulteriori informazioni: C.A.I. Foggia (Club Alpino Italiano) c/o Istituto “L. da Vinci” Via G. Imperiale, 50 – 71121 Foggia cell.: 347.1760766 url: www.caifoggia.it
Fase tre, le associazioni trovano nuove forme di solidarietà. Obiettivo comune, supportare le comunità Nuova puntata del format del CSV Foggia che racconta le storie dei volontari nell’emergenza sanitaria. Ascolto e sostegno con l’Amico Enrico e supporto anti-affollamento dal Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile. “Non permettiamo al virus di contagiarci l’anima. Dobbiamo seguire le regole, avere fiducia: solo così andrà tutto bene”. Lo stato di emergenza sanitaria scadrà entro il 31 luglio ma è ufficialmente iniziata la fase 3, quella del rilancio del Paese. Per tutto il periodo del lockdown le associazioni hanno fornito il proprio supporto alle comunità di appartenenza, adattandosi alle esigenze e alle norme nazionali, come l’Amico Enrico e il Coordinamento provinciale del volontariato di Protezione civile, protagonisti della settima puntata di #andràtuttobene, il format del CSV Foggia che racconta il volontariato nell’emergenza. In queste settimane, l’Ass. l’Amico Enrico che, da diversi anni, “aiuta gli adolescenti e le loro famiglie a conoscere e superare eventuali disagi che le ragazze e i ragazzi possono attraversare durante l’età evolutiva”, come spiega il
Presidente Lorenzo Pedone, ha attivato numeri di ascolto (0881.334047; 380.7874633) a cui rispondono esperti, disponibili anche via mail (info@amicoenrico.it). “A causa del covid-19, siamo stati costretti a restare a casa: è stata una situazione nuova e per molti difficile; una prova che abbiamo dovuto imparare ad affrontare per evitare il contagio. Questo isolamento, doveroso e necessario, ha comportato modifiche nel nostro stile di vita e nelle nostre abitudini e l’allontanamento dagli affetti più cari. Dopo un evento traumatico di tale rilevanza, è inevitabile che ci siano ripercussioni sul benessere psicologico. Ecco perché abbiamo deciso di dare una mano, un aiuto concreto a chi sente il bisogno di uno spazio per sé, di un supporto e un sostegno psicologico. Non solo ragazzi, ma anche adulti e anziani possono rivolgersi a noi psicologi e pedagogisti per ricevere una risposta ai loro dubbi e alle loro angosce che potrebbero presentarsi come conseguenze psicologiche dell’emergenza”, spiegano gli psicologi Enrica Maggio, Eliana Frisoli, Andrea Croce, Maria Carmen D’Agostino e Veronica Lucido. Il sostegno, che si può richiedere previo appuntamento, potrà dare “una risposta ai timori, un parere sulle ansie; informazioni utili per sapere cosa fare per uscire dall’isolamento, con più fiducia e serenità. Non permettiamo al virus di contagiarci l’anima”, sottolinea la pedagogista Giovanna Specchio. Sempre attivi, oggi come ieri, i volontari della Protezione civile che fanno parte del coordinamento provinciale di Foggia. “Siamo entrati in una nuova fase – spiega il Presidente, Matteo Perillo – ma questo non significa un allentamento delle attività, anzi. Se da una parte i servizi di pronto spesa e farmaco, per chi era impossibilitato a uscire, non hanno più motivo di essere, perché finalmente si è un po’ più liberi, ora sono necessarie nuove prestazioni. Per esempio, la regolazione degli accessi ai mercati rionali e ai cimiteri, così come nelle stazioni e nelle chiese. In tutte queste situazioni, è importante l’impegno dei nostri
volontari. Una raccomandazione per tutti: seguite le norme di distanziamento sociale e la maggiore igiene: non possiamo permetterci di tornare indietro. Dobbiamo seguire le regole, avere fiducia: solo così andrà tutto bene”. Link al video messaggio: https://www.youtube.com/watch?v=I_6D2tSxmk0&t=34s Servizio Civile Universale, sinergia dai grandi numeri per Ce.S.eVo.Ca. e Provincia di Foggia Presentati 12 Programmi di Intervento, per 113 progetti e 686 volontari richiesti. Pasquale Marchese, Presidente del Centro Studi e Volontariato di Capitanata, riferimento in materia di SCU nel territorio: “Un grande risultato, frutto di un lavoro lungo e complesso”. Grandi numeri per il Servizio Civile Universale in Capitanata. Per la prima volta, grazie alla sinergia tra Ente Pubblico e Terzo settore, si è proceduto ad un accordo di coprogrammazione tra Ce.S.eVo.Ca. (Centro Studi e Volontariato di Capitanata), con sede a Castelluccio Valmaggiore e Provincia di Foggia, tra le uniche realtà accreditate al Servizio Civile Universale – Sezione Nazionale. Una collaborazione che ha dato i suoi frutti già il 29 maggio
scorso, termine per la presentazione dei programmi d’intervento: ben 12 quelli presentati dai due enti di Capitanata. Uno da realizzarsi all’estero, in coprogrammazione Ce.S.eVo.Ca. (Ente Capofila) e Provincia di Foggia, che comprende tre progetti, di cui due da realizzarsi in Czestochowa (Polonia) con otto volontari e un progetto a Tbilisi (Georgia) con 4 volontari. Due, invece, i programmi di Intervento in coprogrammazione, con Ente capofila Provincia di Foggia, per un totale di 47 progetti e 216 volontari richiesti. Due i programmi di Intervento in coprogrammazione, sempre con Ente capofila Ce.S.eVo.Ca., comprendenti 20 progetti con 248 volontari richiesti: tre (con 176 volontari) nell’ambito dell’Avviso “Garanzia Giovani” e 17 (con 72 volontari) per l’avviso ordinario. Ancora, è stato presentato un programma di intervento interregionale (Puglia-Marche) del Ce.S.eVo.Ca., comprendente tre progetti, per un totale di 38 volontari e un progetto da realizzarsi a Betlemme e Gerusalemme, in coprogettazione Ce.S.eVo.Ca. e Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, per otto volontari. “È un grande risultato – spiega il Presidente del Ce.S.eVo.Ca., Pasquale Marchese – frutto di un lavoro lungo e complesso. La collaborazione con la Provincia, che ormai dura da tempo, rappresenta un arricchimento per il nostro Centro. Per questo voglio ringraziate il Presidente Nicola Gatta, il consigliere delegato Luigi Fusco, lo staff dell’ufficio del SCU, in modo particolare Antonio Fusco, Umberto Romaniello e il dirigente della struttura, Stefano Biscotti”. Una sinergia, quella con l’Ente Provincia, iniziata già nel marzo 2019, quando fu sottoscritto un Protocollo d’intesa con la Scuola di Protezione Civile della Provincia di Foggia, per la promozione della cultura e della tutela del bene comune, con particolare attenzione alle giovani generazioni. “Naturalmente, per la presentazione di questi 12 programmi di Intervento, per 113 progetti e con 686 volontari richiesti, il nostro staff ha lavorato alacremente. Ringrazio, in particolare, Pompeo D’Apollo, Filomena Agriesti, Antonio
Francolino e gli esperti in materia di SCU, Fernando De Colellis e Costanzo Cascavilla. Una sinergia che si è avvalsa anche della collaborazione dei giovani volontari SCU, Carmen Marchese e Rocco De Michele e delle volontarie Maria Chiara Mantova, Sarah Calabrese e Roberta Valentini. Mi preme esprimere riconoscenza, naturalmente, anche al direttore del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, Flavio Siniscalchi e ai suoi collaboratori, di cui apprezzo professionalità e umanità. Cito, tra tutti, Immacolata Postiglione, direttore dell’Ufficio per il Servizio Civile Universale, sempre disponibile e attenta e il Servizio Accreditamento e Progetti. Un ulteriore traguardo, quello raggiunto dal Ce.S.eVo.Ca, ormai punto di riferimento in materia di SCU nel territorio.
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