Continua il cammino del progetto "FoggiaChildren"

Pagina creata da Paolo Marchese
 
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Continua   il  cammino   del
progetto “FoggiaChildren”
Nonostante la pandemia, il progetto “FoggiaChildren”, frutto
della vittoria del bando “Nuove Generazioni” finanziato
dall’impresa sociale “Con i Bambini”, non si è mai fermato. Ad
un anno dall’inizio delle attività, il bilancio è più che
positivo, grazie a una solida rete costituita da pubblico e
privato che ha come obiettivo il contrasto alla povertà
educativa. Ente capofila è l’ARCI – comitato provinciale di
Foggia, in partenariato con Comune di Foggia, Polo Biblio-
museale di Foggia, ASL Foggia, L’Aquilone, Sani Stili di Vita,
ACLI, Jaco, Musical Art Asd, Formeverlab, Logos, Emmaus,
Apulia Felix, I.C. Catalano – Moscati, I.C. De Amicis – Pio
XII, Università degli Studi di Foggia.

“Il progetto si rivolge al target 5 – 14 anni e il piano delle
attività prevede l’attivazione di sei centri, ognuno con
competenze e conoscenze integrate messe in relazione da
coworking trasversali”, come spiega ai microfoni del CSV
Foggia la pedagogista Simona Padalino, coordinatrice del
Progetto.

Torna “Libri & Dialoghi”, a
cura di Ubik e Assessorato
alla Cultura del Comune
Incontri “live” con gli autori in Villa Comunale. Si riparte
dal graphic novel su Franco Marcone

Giovedì 2 luglio, ore 19. Nello spazio antistante il boschetto
del parco urbano di Foggia

Il disegnatore Giuseppe Guida, Daniela e Paolo Marcone
presentano “Un uomo onesto”

Sembrava impossibile fino a qualche mese fa, con l’emergenza
sanitaria ancora nel pieno. E invece, un nuovo tassello di
normalità si aggiunge ai vari segnali rasserenanti di
quest’ultimo periodo: tornano anche gli incontri con gli
autori, quelli “in carne e ossa” che hanno fatto della
libreria Ubik un presidio di cultura e legalità a livello
nazionale. Torna una rassegna estiva, all’aperto, che per anni
ha portato le storie tra la gente: Libri & Dialoghi,
manifestazione organizzata dalla libreria insieme con
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. Stavolta
però, anziché in Piazza Giordano, dal 2 luglio al 4 agosto (ma
non è esclusa una “coda” settembrina) la kermesse avrà luogo
in Villa Comunale, nello spazio antistante il boschetto del
parco urbano di Foggia: luogo deputato ad accogliere le
manifestazioni culturali del Foggia Estate, entro cui rientra
la rassegna letteraria.

E non si poteva non ripartire da una storia che ha segnato
profondamente il territorio, narrata attraverso un linguaggio
colorato e moderno: giovedì 2 luglio, alle ore 19, ad aprire
il ciclo di appuntamenti è la presentazione del graphic novel
su Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro
di Foggia ucciso per mano mafiosa la sera del 31 marzo del
1995. Venticinque anni dopo, un romanzo a fumetti edito da
Round Robin, sceneggiato da Ilaria Ferramosca e arricchito
dall’introduzione di don Luigi Ciotti, ritrae la vita e la
personalità di Un uomo onesto, come recita il titolo del
libro: a presentare, il disegnatore Giuseppe Guida (che ha
firmato le tavole del lavoro) e i figli di Francesco Marcone,
Daniela e Paolo Marcone. L’incontro d’apertura di Libri &
Dialoghi è organizzato in collaborazione con il presidio
locale di Libera. Previsti i saluti delle istituzioni
cittadine e del presidente della Fondazione Monti Uniti, Aldo
Ligustro, che ha sostenuto il progetto di realizzazione del
volume.

Francesco Marcone, un uomo onesto (Round Robin, marzo 2020).
Da quasi 25 anni, l’omicidio di Francesco Marcone è rimasto
senza un colpevole. Quattro voci, quella di un bambino, un
funzionario pubblico in un comune del sud Italia, un padre e
un’entità. Quattro storie narrate da differenti voci, quattro
momenti in apparenza distanti, che in realtà vanno a comporre
la vicenda umana, professionale e giudiziaria di Francesco
Marcone, direttore dell’Ufficio del registro di Foggia, ucciso
per mano mafiosa il 31 marzo 1995, in seguito alla denuncia di
alcuni illeciti amministrativi. Una vicenda ancora nebulosa,
che ha portato a paragonare alla figura di Giorgio Ambrosoli
quella di quest’uomo del Sud che ha pagato con la vita il
prezzo della propria onestà.
A Cisternino la V edizione
della Notte Romantica nei
Borghi più belli d’Italia
Il Centro storico e le sue porte si trasformeranno in uno
spazio metafisico tra il cinema e il film. Due momenti clou:
il dessert “Pensiero d’amore” e il brindisi di mezzanotte.
Dopo la Festa della Musica del 21 giugno, si tratta della
seconda anteprima di una programmazione estiva rivoluzionaria
per il Comune della Valle D’Itria pronto a puntare tutto sulla
cultura, sulla riscoperta delle tradizioni e sulla sicurezza

Tutto pronto a Cisternino per domani, sabato 27 giugno, con La
Notte Romantica dei Borghi più belli d’Italia (inizio ore 19),
club di cui la città della Valle d’Itria fa parte. Una seconda
anteprima del ben più ricco e variegato cartellone di
iniziative che il Comune sta predisponendo per l’estate 2020 e
che sarà presentato nei prossimi giorni. Per domani intanto
l’incantevole comune della Valle d’Itria pugliese sarà
decorato con addobbi e installazioni artistiche per accogliere
gli innamorati nelle piazze, nei vicoli e nei palazzi
storici.

L’idea è quella di rendere il Borgo di Cisternino
l’ambientazione di un film romantico e rendere metaforicamente
le “porte” di accesso al Centro Storico lo spazio metafisico
tra il cinema (all’esterno) e il film (all’interno). Porta
Grande, Porta Piccola e l’arco di accesso a piazza Pellegrino
Rossi saranno allestiti con teli bianchi che fungeranno da
schermi cinematografici e con tende di accesso al “film
romantico” che si svolge nel centro storico.      All’esterno
delle porte saranno proiettate scene di celebri film romantici
e allestiti piccoli set fotografici a tema all’esterno e
all’interno del borgo. Per tutta la sera sarà inoltre
possibile ascoltare musica e colonne sonore più romantiche
grazie all’impianto di filodiffusione che consentirà agli
innamorati, ragazzi o adulti, giovani o meno giovani, di
passeggiare abbracciati o mano nella mano in un’atmosfera
magica. Bar e ristoranti parteciperanno inoltre a un concorso
sugli allestimenti della serata e a fine evento saranno
assegnati tre premi: per l’allestimento più originale,
l’allestimento più cinematografico e l’allestimento più
romantico.

La Notte Romantica si è rivelata negli anni passati come uno
degli eventi più interessanti del panorama di manifestazioni
turistico-culturali e di intrattenimento del nostro Paese,
registrando grandi consensi e grande partecipazione di
pubblico, con una media di 1 milione di visitatori per
edizione su tutta la rete dei borghi aderenti. Quest’anno
l’impegno degli amministratori, delle Pro Loco e delle
associazioni dei vari Comuni che hanno aderito all’iniziativa
sarà ancora più forte e sentito: dopo mesi di lockdown e con
una pandemia che ancora chiede la massima attenzione nel
vivere la nostra socialità, organizzare un evento dedicato
all’amore e al romanticismo è una sfida importante ma
necessaria, poiché il rilancio turistico-culturale del nostro
Paese e dei nostri borghi è strettamente legato anche agli
eventi e alle suggestioni, elementi imprescindibili della
strategia per attrarre l’attenzione dei turisti italiani e
stranieri.

Due i momenti caratterizzanti e unificanti:

– il dessert “Pensiero d’amore”: cittadini e ristoratori
potranno realizzare la loro personale ricetta di questo
dessert e partecipare all’evento Facebook #NOTTEROMANTICA2020,
postando la foto e la ricetta del dolce da loro ideato: le due
più belle e creative saranno premiate. Inoltre, la ricetta
migliore sarà eletta come il Pensiero d’Amore della Notte
Romantica 2021;

– il consueto brindisi di mezzanotte, a suggellare il successo
di un evento che riesce ogni anno ad andare oltre le più rosee
aspettative.

L’amore di una famiglia per
la Puglia del sud, racchiuso
in una Birra Artigianale di
altissimo livello
L’amore di una famiglia per la Puglia del sud, racchiuso in
una Birra Artigianale di altissimo livello.

‘Lavoriamo per amici ed estimatori, conosciamo ogni
collaboratore personalmente e direttamente, e proprio come se
producessimo per la nostra famiglia, utilizziamo solo le
migliori materie prime’

Smaart6 e` una birra artigianale italiana di qualità superiore
prodotta dalla famiglia Saggiomo e presente nelle migliori
realtà.
L’Italia ha un patrimonio enogastronomico tra i più amati e
riconosciuti in tutto il mondo, e come nella selezione di un
vino o un olio anche nella birra c’e` ricerca, cultura e
passione.

La nostra esperienza nella produzione di birra ha origini
lontane, quando la nonna olandese selezionava le migliori
birre per tutta la famiglia. Da allora le cose non sono mai
cambiate, l’amore per la birra ci ha sempre spinto alla
ricerca per l’eccellenza delle materie prime ed a migliorare i
semplici processi per ottenere un prodotto di pregiata qualità
in grado di trasmettere la nostra storia e la freschezza di
una birra elegante e ricercata.

La ricerca e` la chiave della nostra produzione, gli studi
sulla produzione del manager Giorgio Saggiomo presso la
facoltà di Agraria di Perugia ed il CERB (centro di ricerca
eccellenza della birra) sono stati i primi passi nella
creazione di una birra artigianale equilibrata e piena, che
vuole posizionarsi come prodotto d’eccellenza.

Nel corso del tempo ci siano confrontati con stili di
produzione europei, collaborando con mastri birrai di tutta
Europa, condividendo la mission di creare un prodotto
artigianale peremium. Per noi artigianale vuol dire cura del
prodotto in ogni suo aspetto dall’attenta selezione degli
ingredienti alla ricerca di una distribuzione in grado di
comunicare i valori della nostra azienda.

Le sfide per il settore della birra sono ancora tante, la
nostra ricerca continua a puntare tutto sull’eccellenza della
produzione italiana, sicuri che, passo dopo passo, la nostra
birra di qualità sia sempre più presente e che i consumatori
possano trovarla ed apprezzarla anche in luoghi dove finora le
è stato assegnato un ruolo marginale.

Web radio: avviso selezione
di 15 giovani under 30
La selezione è finalizzata a creare un team di lavoro per dare
vita a una web radio che sarà gestita esclusivamente da
giovani under 30 ambosessi

L’Associazione Culturale “Per aspera ad astra” seleziona 15
giovani under 30, ambosessi, per partecipare all’avviso
pubblico “Network radio digitali” dell’Agenzia Nazionale per i
Giovani. Il fine è realizzare una web radio all’interno
dell’enoteca culturale Enopolio Daunio.

I candidati devono inviare entro le ore 12 del 26 giugno
2020 una mail, con oggetto “Messa a disposizione per progetto
radio digitali”, a info@enopoliodaunio.it. Devono specificare:
nome, cognome, data di nascita, numero di telefono.

“Vogliamo creare una web radio inclusiva, favorendo la
partecipazione attiva dei giovani, l’innovazione e la
creatività attraverso l’impiego delle nuove tecnologie”,
spiega Fabiola Ventricelli, presidente dell’Associazione
Culturale “Per aspera ad astra”. La radio ha conquistato il
web e vive una seconda giovinezza. “Grazie alla tecnologia
vogliamo raccontare il territorio attraverso gli occhi e le
parole dei giovani – dice Fabiola Ventricelli, che aggiunge –
daremo vita ad un palinsesto in cui parleremo di: Europa,
ambiente, cultura, musica, inclusione sociale“.

L’Associazione Culturale “Per aspera ad astra” è titolare
del brand Enopolio Daunio, nato grazie ad un finanziamento del
bando PIN-Pugliesi Innovativi della Regione Puglia. L’enoteca
culturale si trova a San Severo in un palazzo del centro
storico, di fianco al Santuario della Madonna del Soccorso.
Dispone di numerosi spazi aggregativi, tra cui: un coworking,
una sala musica, una enoteca, una terrazza panoramica, una
sala tè.

Per   ulteriori   informazioni   è   possibile   contattare   i
numeri 349.2605176 o 347.3538447.

A Foggia spazi all’aperto per
bambini e ragazzi autistici.
Concesso l’utilizzo del parco
di Casa di Cura Riunite Villa
Serena e Nuova San Francesco
all’associazione iFun.
I bambini e i ragazzi affetti da autismo di Foggia e provincia
avranno un parco in cui poter giocare, passeggiare liberamente
e godere della bellezza della natura in città. Si tratta
degli spazi all’aperto del presidio della Clinica San
Francesco (in via degli Aviatori 128) che a partire dal 16
giugno e fino al 31 ottobre 2020 saranno a disposizione di
iFun, associazione di promozione sociale di genitori di figli
con autismo e disturbi psicosensoriali.

L’iniziativa è nata grazie a Luca vigilante, sollecitato dal
consigliere comunale Francesco Paolo De Vito, che ha messo in
contatto l’associazione iFun con il Gruppo Telesforo e
l’amministratore delegato di Casa di Cura Riunite Villa Serena
e Nuova San Francesco Paolo Telesforo. Quest’ultimo ha accolto
la richiesta presentata il 27 aprile scorso da iFun,
concedendo all’associazione l’utilizzo a titolo gratuito degli
spazi all’aperto del presidio della Clinica San Francesco.

Grazie a questa efficace triangolazione i bambini e i ragazzi
autistici, che hanno sofferto molto durante il lockdown con
inevitabili disagi anche per i rispettivi nuclei famigliari,
avranno uno spazio tutto per loro dove poter giocare in
sicurezza.

«”Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi
sarà aperto”. La storia è piena di esempi di ricchezze
incredibili e benefici che le persone hanno ricevuto
semplicemente chiedendo. Oggi accade anche a noi e non
possiamo che esserne felici», affermano da iFun, soddisfatti
di vedere concretizzato questo progetto grazie ad una sinergia
e a un tempismo esemplari. «Ringraziamo il consigliere De Vito
e il Gruppo Telesforo, nella persona di Luca Vigilante, per
aver accolto senza esitazione la nostra proposta. Per i nostri
bambini e ragazzi interrompere la quotidianità – la scuola,
gli appuntamenti di socialità legati anche alla terapia – è
stato un vero trauma», aggiungono.

iFun, che ha dimostrato di saper gestire in modo affidabile
spazi di diverso tipo, assicura che tutte le attività
avverranno nel rispetto delle normative di sicurezza.

Il parco sarà accessibile in maniera contingentata,
inizialmente per i soci di iFun, dal lunedì al sabato, nelle
fasce orarie 9-12 e 17-20.

Per fruire del servizio sarà necessario effettuare una
prenotazione. Tutti i dettagli saranno e le prescrizioni,
saranno rese note sulla pagina Facebook dell’associazione.

L’accesso è riservato a 2 utenti per volta, accompagnati dai
propri genitori o da un operatore sanitario dagli stessi
autorizzato, per un’ora al giorno.

A cosa serve la mascherina?
Quando è iniziata la quarantena Marchiori ha deciso di provare
a misurare la distanza sociale reale, ovvero come cambia il
nostro comportamento rispetto agli altri se indossiamo o no
una mascherina. Così ha attaccato un sensore alla cinta dei
pantaloni e ha cominciato a girare per Venezia; con i suoi
collaboratori ha mappato circa 12 mila incontri, soprattutto
sui marciapiedi. E ha scoperto che la mascherina serve, forse
non a fermare le goccioline che portano il virus, ma a
mantenere le giuste distanze. Infatti se incontriamo qualcuno
con la mascherina, istintivamente gli stiamo alla larga, se
non la indossa la nostra natura sociale prevale e ci
avviciniamo. È un comportamento controintuitivo, perché
proprio la mascherina dovrebbe proteggerci in sé e quindi
consentirci di stare più vicini agli altri: ma evidentemente
lo stimolo visivo ci ricorda che il pericolo non è passato.
Meglio stare distanti. “Il virus sfrutta il nostro essere
umani, la socialità. Per batterlo dobbiamo averne un po’ di
meno per un po’”, dice Marchiori. Morale: il distanziamento
sociale senza mascherine non funziona; imporlo per legge da
solo non ha l’efficacia sperata (lo dicono i numeri); con una
mascherina la nostra natura sociale si mette momentaneamente
da parte.

Parco del Gargano, il CAI
Foggia sul Sentiero Italia e
sul Sentiero dei Parchi.
“Nessuna esclusione”
La presidente dell’associazione, Caterina Forcella: “Grazie a
un protocollo nazionale, saranno raccordati tutti i 26 parchi
nazionali. Occorre realizzare nel Parco del Gargano una rete
sentieristica funzionale”.

In questi giorni, alcuni organi di stampa locale hanno, più
volte, scritto della presunta esclusione del Parco Nazionale
del Gargano dal percorso nazionale previsto dal Sentiero dei
Parchi.

Il CAI Foggia, sezione locale dell’importante sodalizio
nazionale del Club Alpino Italiano, vuole provare a fare
chiarezza su un’esclusione che non c’è, su un’interpretazione
errata e non informata di questa ennesima importante
iniziativa per la valorizzazione delle Terre Alte e della
natura del nostro Paese.

Nel maggio 2020 tra il Ministero dell’Ambiente e il CAI è
stato firmato un Protocollo d’Intesa che prevede una intensa
collaborazione per promuovere l’educazione e le tematiche
ambientali. In particolare, l’accordo intende diffondere la
cultura dell’ambiente, della biodiversità e dello sviluppo
sostenibile e valorizzare i sentieri nelle aree
protette, favorendo la frequentazione consapevole delle Terre
Alte e la realizzazione di un percorso ecosostenibile che
prenderà il nome di “Sentiero dei Parchi”.

“Un itinerario escursionistico – ha spiegato il ministro
dell’Ambiente, Sergio Costa, durante la sottoscrizione – che
toccherà tutti i 26 Parchi nazionali del nostro Paese e che
avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI. I
parchi nazionali sono uno scrigno della natura: bisogna
garantirne      la    conservazione,        ma    anche     la
fruibilità. L’attenzione riservata con la legge di bilancio
–con ben 35 milioni di euro nel periodo 2020-2033 – per la
manutenzione e il potenziamento delle reti sentieristiche
nelle aree protette, insieme a questo accordo con il CAI, sono
segnali importanti di quanto ci stia a cuore il nostro
inestimabile patrimonio di biodiversità e la sua
valorizzazione in termini di turismo sostenibile, soprattutto
in questo periodo di ripresa post-Covid nel quale tutti
sentiamo il bisogno di stare più all’aria aperta”.

L’attuale Sentiero Italia CAI, lungo oltre 7.000 km,
collega tutte le regioni italiane lungo la dorsale appenninica
e l’arco alpino, in Puglia da San Marco la Catola, a Candela,
passando per Melfi per la Murgia fino ad arrivare a
Grottaglie.

Un itinerario che abbraccia tutto il Paese e che, attualmente,
attraversa già 16 dei 26 parchi nazionali e conta 85 tappe, su
un totale di circa 400, comprese interamente o parzialmente
all’interno dei loro confini.

Grazie   all’accordo   con   il   ministero   è   prevista   la
realizzazione     di   specifiche    varianti,     così   da
comprendere tutte le aree protette, in un percorso di visita
eco-sostenibile che unisca parchi, riserve della biosfera,
siti naturalistici Unesco e patrimonio culturale immateriale
dell’umanità.

Obiettivo del progetto è rilanciare le aree protette come
luoghi di conservazione e di gestione della natura, che
consentano ai residenti la possibilità di realizzare filiere
economiche sostenibili.

“Questo protocollo tra CAI e Ministero dell’Ambiente –
dichiara la presidente della Sezione di Foggia del Club Alpino
Italiano, Caterina Forcella -, permetterà di unire tutti i
parchi italiani in un unico sentiero. Muovendo dal Sentiero
Italia CAI, che già abbraccia tutte le regioni italiane,
saranno raccordati tutti i 26 parchi nazionali”.
La rete sentieristica dei parchi nazionali valorizza il
patrimonio naturalistico e culturale delle aree protette e
promuove la tutela e il presidio dei territori. Sarà possibile
finanziare interventi di manutenzione e potenziamento delle
reti sentieristiche nelle aree protette nazionali, così da
rafforzare, attraverso la loro valorizzazione, l’identità e la
cultura dei luoghi e sostenere l’economia locale e il turismo
sostenibile.

“Questo – continua la Presidente Forcella – non ci esime dal
sottolineare il ritardo estremo e la noncuranza dimostrata in
questi anni dal Parco Nazionale del Gargano che non ha una
rete sentieristica. Non offre al camminatore una mappa dei
percorsi possibili, semplicemente perché i percorsi non ci
sono e lì dove vengono fatti interventi in questo senso, sono
privi di un piano complessivo; operazioni episodiche, quasi
sempre legate ad interessi locali e comunali. Inoltre, non ne
viene curata la manutenzione e non c’è legame tra natura, arte
e cultura del territorio”.

Auspichiamo che le associazioni ambientaliste come il CAI,
vengano tenute in dovuta considerazione dall’Ente Parco in
quanto rappresentano un prezioso bacino di risorse umane e
professionali che potrebbero moltiplicare la forza e il
risultato degli interventi sul meraviglioso territorio
garganico.

Per ulteriori informazioni:
C.A.I. Foggia
(Club Alpino Italiano)
c/o Istituto “L. da Vinci”
Via G. Imperiale, 50 – 71121 Foggia
cell.: 347.1760766
url: www.caifoggia.it
Fase tre, le associazioni
trovano   nuove  forme   di
solidarietà.      Obiettivo
comune,    supportare    le
comunità
Nuova puntata del format del CSV Foggia che racconta le storie
dei volontari nell’emergenza sanitaria. Ascolto e sostegno con
l’Amico Enrico e supporto anti-affollamento dal Coordinamento
provinciale del volontariato di Protezione civile. “Non
permettiamo al virus di contagiarci l’anima. Dobbiamo seguire
le regole, avere fiducia: solo così andrà tutto bene”.

Lo stato di emergenza sanitaria scadrà entro il 31 luglio ma è
ufficialmente iniziata la fase 3, quella del rilancio del
Paese. Per tutto il periodo del lockdown le associazioni hanno
fornito il proprio supporto alle comunità di appartenenza,
adattandosi alle esigenze e alle norme nazionali, come l’Amico
Enrico e il Coordinamento provinciale del volontariato di
Protezione civile, protagonisti della settima puntata di
#andràtuttobene, il format del CSV Foggia che racconta il
volontariato nell’emergenza.

In queste settimane, l’Ass. l’Amico Enrico che, da diversi
anni, “aiuta gli adolescenti e le loro famiglie a conoscere e
superare eventuali disagi che le ragazze e i ragazzi possono
attraversare durante l’età evolutiva”, come spiega il
Presidente Lorenzo Pedone, ha attivato numeri di ascolto
(0881.334047; 380.7874633) a cui rispondono esperti,
disponibili anche via mail (info@amicoenrico.it). “A causa del
covid-19, siamo stati costretti a restare a casa: è stata una
situazione nuova e per molti difficile; una prova che abbiamo
dovuto imparare ad affrontare per evitare il contagio. Questo
isolamento, doveroso e necessario, ha comportato modifiche nel
nostro stile di vita e nelle nostre abitudini e
l’allontanamento dagli affetti più cari. Dopo un evento
traumatico di tale rilevanza, è inevitabile che ci siano
ripercussioni sul benessere psicologico. Ecco perché abbiamo
deciso di dare una mano, un aiuto concreto a chi sente il
bisogno di uno spazio per sé, di un supporto e un sostegno
psicologico. Non solo ragazzi, ma anche adulti e anziani
possono rivolgersi a noi psicologi e pedagogisti per ricevere
una risposta ai loro dubbi e alle loro angosce che potrebbero
presentarsi come conseguenze psicologiche dell’emergenza”,
spiegano gli psicologi Enrica Maggio, Eliana Frisoli, Andrea
Croce, Maria Carmen D’Agostino e Veronica Lucido. Il sostegno,
che si può richiedere previo appuntamento, potrà dare “una
risposta ai timori, un parere sulle ansie; informazioni utili
per sapere cosa fare per uscire dall’isolamento, con più
fiducia e serenità. Non permettiamo al virus di contagiarci
l’anima”, sottolinea la pedagogista Giovanna Specchio.

Sempre attivi, oggi come ieri, i volontari della Protezione
civile che fanno parte del coordinamento provinciale di
Foggia. “Siamo entrati in una nuova fase – spiega il
Presidente, Matteo Perillo – ma questo non significa un
allentamento delle attività, anzi. Se da una parte i servizi
di pronto spesa e farmaco, per chi era impossibilitato a
uscire, non hanno più motivo di essere, perché finalmente si è
un po’ più liberi, ora sono necessarie nuove prestazioni. Per
esempio, la regolazione degli accessi ai mercati rionali e ai
cimiteri, così come nelle stazioni e nelle chiese. In tutte
queste situazioni, è importante l’impegno dei nostri
volontari. Una raccomandazione per tutti: seguite le norme di
distanziamento sociale e la maggiore igiene: non possiamo
permetterci di tornare indietro. Dobbiamo seguire le regole,
avere fiducia: solo così andrà tutto bene”.

Link           al            video           messaggio:
https://www.youtube.com/watch?v=I_6D2tSxmk0&t=34s

Servizio Civile Universale,
sinergia dai grandi numeri
per Ce.S.eVo.Ca. e Provincia
di Foggia
Presentati 12 Programmi di Intervento, per 113 progetti e 686
volontari richiesti. Pasquale Marchese, Presidente del Centro
Studi e Volontariato di Capitanata, riferimento in materia di
SCU nel territorio: “Un grande risultato, frutto di un lavoro
lungo e complesso”.

Grandi numeri per il Servizio Civile Universale in Capitanata.
Per la prima volta, grazie alla sinergia tra Ente Pubblico e
Terzo settore, si è proceduto ad un accordo di
coprogrammazione tra Ce.S.eVo.Ca. (Centro Studi e Volontariato
di Capitanata), con sede a Castelluccio Valmaggiore e
Provincia di Foggia, tra le uniche realtà accreditate al
Servizio Civile Universale – Sezione Nazionale. Una
collaborazione che ha dato i suoi frutti già il 29 maggio
scorso, termine per la presentazione dei programmi
d’intervento: ben 12 quelli presentati dai due enti di
Capitanata. Uno da realizzarsi all’estero, in coprogrammazione
Ce.S.eVo.Ca. (Ente Capofila) e Provincia di Foggia, che
comprende tre progetti, di cui due da realizzarsi in
Czestochowa (Polonia) con otto volontari e un progetto a
Tbilisi (Georgia) con 4 volontari. Due, invece, i programmi di
Intervento in coprogrammazione, con Ente capofila Provincia di
Foggia, per un totale di 47 progetti e 216 volontari
richiesti. Due i programmi di Intervento in coprogrammazione,
sempre con Ente capofila Ce.S.eVo.Ca., comprendenti 20
progetti con 248 volontari richiesti: tre (con 176 volontari)
nell’ambito dell’Avviso “Garanzia Giovani” e 17       (con 72
volontari) per l’avviso ordinario. Ancora, è stato presentato
un programma di intervento interregionale (Puglia-Marche) del
Ce.S.eVo.Ca., comprendente tre progetti, per un totale di 38
volontari e un progetto da realizzarsi a Betlemme e
Gerusalemme, in coprogettazione Ce.S.eVo.Ca. e Università
degli Studi di Bari “Aldo Moro”, per otto volontari.

“È   un   grande   risultato   –   spiega   il   Presidente   del
Ce.S.eVo.Ca., Pasquale Marchese – frutto di un lavoro lungo e
complesso. La collaborazione con la Provincia, che ormai dura
da tempo, rappresenta un arricchimento per il nostro Centro.
Per questo voglio ringraziate il Presidente Nicola Gatta, il
consigliere delegato Luigi Fusco, lo staff dell’ufficio del
SCU, in modo particolare Antonio Fusco, Umberto Romaniello e
il dirigente della struttura, Stefano Biscotti”.
Una sinergia, quella con l’Ente Provincia, iniziata già nel
marzo 2019, quando fu sottoscritto un Protocollo d’intesa con
la Scuola di Protezione Civile della Provincia di Foggia, per
la promozione della cultura e della tutela del bene comune,
con particolare attenzione alle giovani generazioni.
“Naturalmente, per la presentazione di questi 12 programmi di
Intervento, per 113 progetti e con 686 volontari richiesti, il
nostro staff ha lavorato alacremente. Ringrazio, in
particolare, Pompeo D’Apollo, Filomena Agriesti, Antonio
Francolino e gli esperti in materia di SCU, Fernando De
Colellis e Costanzo Cascavilla. Una sinergia che si è avvalsa
anche della collaborazione dei giovani volontari SCU, Carmen
Marchese e Rocco De Michele e delle volontarie Maria Chiara
Mantova, Sarah Calabrese e Roberta Valentini. Mi preme
esprimere riconoscenza, naturalmente, anche al direttore del
Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile
Universale, Flavio Siniscalchi e ai suoi collaboratori, di cui
apprezzo professionalità e umanità. Cito, tra tutti,
Immacolata Postiglione, direttore dell’Ufficio per il Servizio
Civile Universale, sempre disponibile e attenta e il Servizio
Accreditamento e Progetti. Un ulteriore traguardo, quello
raggiunto dal Ce.S.eVo.Ca, ormai punto di riferimento in
materia di SCU nel territorio.
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