Covid-19, distretto socio-sanitario Rm 6.1: attivo sos psicologico

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Covid-19, distretto socio-
sanitario Rm 6.1: attivo sos
psicologico
Il Distretto socio-sanitario RM 6.1 nell’ottica della gestione
associata dei servizi sociali e nel quadro del Piano Operativo
di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari ha attivato dal
20 Marzo scorso il Servizio di Emergenza Psicologico
Telefonico “SOS PSICOLOGICO che risponde al numero 06
83793190” per tutti i cittadini dei Comuni afferenti al
Distretto RM 6.1 (Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte
Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora,
riconvertendo risorse del Comune Capofila Grottaferrrata e del
Piano di Zona del Distretto,al fine di sostenere i cittadini
in un momento di grande difficoltà, come quello che stiamo
vivendo al tempo del COVID 19.

“Ciò che stiamo vivendo, – dichiarano da Distretto – al tempo
del Coronavirus, è uno stato d’animo collettivo che da
parecchi giorni ormai ci segue come un compagno inseparabile.
Questo stato d’animo, si chiama paura, insieme a un senso di
impotenza e di minaccia. Ciò che sentiamo è la persistente e
totalizzante incertezza sull’evoluzione della situazione, la
paura di sentire minacciata la propria integrità fisica e
quella dei propri cari, la difficoltà di non poter vivere la
propria quotidianità, di perdere i propri riferimenti, le
proprie abitudini e certezze, la sofferenza per non poter
essere vicini ai propri familiari, la preoccupazione per i
figli piccoli a cui dover spiegare tutto ciò, il disagio di
dover gestire familiari con disabilità a cui è particolarmente
difficile trasmettere tranquillità ….

Questo sentire ci accomuna tutti, ognuno con il proprio
carico.
In una situazione come questa, una misurata dose di ansia e di
paura è normale, ci aiuta a proteggerci, è buona ed è
fondamentale per la nostra difesa e per la sopravvivenza. Ma
quando ci rendiamo conto che abbiamo un eccesso di ansia e di
stress, che stiamo mettendo in atto comportamenti
controproducenti, che abbiamo la necessità di essere ascoltati
sostenuti e confortati , è necessario farsi aiutare e
rivolgersi al SOS PSICOLOGICO servizio di emergenza
telefonico, appositamente istitutito in questa fase di
emergenza nazionale e mondiale, a cui tutti i cittadini del
Distretto socio-sanitario RM 6.1 possono accedere e da cui
possono ricevere un aiuto immediato nel contenimento dello
stress e delle preoccupazioni”.

“Il contatto emotivo, in questo momento più che mai è
necessario – dichiara il sindaco di Grottaferrata, Luciano
Andreotti – e la vicinanza di uno specialista, appositamente
formato, può rappresentare un grande sostegno, sia nella
condizione immediata che anche nella gestione del post-
emergenza. Per questo, d’accordo con tutti i colleghi sindaci
del Distretto socio-sanitario Rm 6.1 da Grottaferrata, come
comune capofila, abbiamo voluto mettere a disposizione questa
opportunità che aiuterà tutte le amministrazioni, attraverso
gli operatori delle equipe di psicologi che si presteranno, a
sentirsi più vicini a ognuno dei propri cittadini. L’apetto
psicologico del “dopo” non va infatti trascurato – conclude
Andreotti – al contrario ha un importanza cruciale per i
riflessi che potrà assumera a breve a medio e a lungo termine
ed è giusto, opportuno e doveroso che le amministrazioni
comunali se ne occupino così come stiamo facendo. Insieme. Nel
modo che, più che mai ora, ci aiuterà ad uscire tutti più
forti da questo momento di grave emergenza”.
Emergenza       coronavirus,
sospendere il mutuo prima
casa: una misura per molti ma
non per tutti
Sospendere il mutuo per la prima casa alla luce del decreto
“Cura italia”. Una misura per molti ma non per tutti.

L’Avvocato Massimo Melpignano Resp. Naz. Banca e Finanza
KonsumerItalia spiega come funziona

 #Stopmutuo #Sospensionemutuo

 #Stopmutuo #Sospensionemutuo Sospendere il mutuo per la prima
 casa alla luce del decreto “Cura italia”Una misura per molti
 ma non per tutti…L’Avvocato Massimo Melpignano Resp. Naz.
 Banca e Finanza KonsumerItalia spiega come funziona
 nell'intervista con Chiara RaiMassimo Melpignano Konsumer
 Italia

 Pubblicato da L'Osservatore d'Italia su Mercoledì 25 marzo
 2020
Coronabond contro la crisi:
domani vertice europeo
Nove leader europei, tra i quali il premier Giuseppe Conte e
il presidente francese Emmanuel Macron, hanno firmato una
lettera congiunta per chiedere, in vista del vertice europeo
di domani, la creazione dei ‘Coronabond’ per fronteggiare la
crisi economica dovuta alla pandemia. La lettera è firmata da
Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Grecia, Irlanda,
Belgio, Lussemburgo e Italia. Lo conferma Palazzo Chigi.

“Dobbiamo riconoscere – scrivono i leader – la gravità della
situazione e la necessità di un’ulteriore reazione per
rafforzare le nostre economie oggi, al fine di metterle nelle
migliori condizioni per una rapida ripartenza domani. Questo
richiede l’attivazione di tutti i comuni strumenti fiscali a
sostegno degli sforzi nazionali e a garanzia della solidarietà
finanziaria, specialmente nell’Eurozona. In particolare,
dobbiamo lavorare su uno strumento di debito comune emesso da
una Istituzione dell’Ue per raccogliere risorse sul mercato
sulle stesse basi e a beneficio di tutti gli Stati Membri,
garantendo in questo modo il finanziamento stabile e a lungo
termine delle politiche utili a contrastare i danni causati da
questa pandemia”. Secondo i nove leader, “vi sono valide
ragioni per sostenere tale strumento comune, poiché stiamo
tutti affrontando uno shock simmetrico esogeno, di cui non è
responsabile alcun Paese, ma le cui conseguenze negative
gravano su tutti. E dobbiamo rendere conto collettivamente di
una risposta europea efficace ed unita. Questo strumento di
debito comune dovrà essere di dimensioni sufficienti e a lunga
scadenza, per essere pienamente efficace e per evitare rischi
di rifinanziamento ora come nel futuro”.
   Per quanto riguarda le risorse da mettere in campo nella
lettera si sottolinea che “i fondi raccolti saranno destinati
a finanziare, in tutti gli Stati Membri, i necessari
investimenti nei sistemi sanitari e le politiche temporanee
volte a proteggere le nostre economie e il nostro modello
sociale”. Ma i leader suggeriscono anche che “con lo stesso
spirito di efficienza e solidarietà, potremo esplorare altri
strumenti all’interno del bilancio Ue, come un fondo specifico
per spese legate alla lotta al Coronavirus, almeno per gli
anni 2020 e 2021, al di là di quelli già annunciati dalla
Commissione. Dando un chiaro messaggio di voler affrontare
tutti assieme questo shock unico, rafforzeremmo l’Unione
Economica e Monetaria e, soprattutto, invieremmo un fortissimo
segnale ai nostri cittadini circa la cooperazione determinata
e risoluta con la quale l’Unione Europea è impegnata a fornire
una risposta efficace ed unitaria”.

“L’emergenza che stiamo vivendo non conosce confini. A livello
europeo c’è necessità di uniformare le prassi sanitarie e di
aumentare lo scambio di informazioni, soprattutto adesso,
nella fase più acuta dell’epidemia. La risposta, anche sul
piano economico-finanziario, deve essere poderosa, coesa,
tempestiva”. Lo scrive su Fb il premier Giuseppe Conte
rilanciando la lettera scritta al presidente del Consiglio Ue

La presidente della Bce Christine Lagarde, nella
videoconferenza dell’Eurogruppo di ieri, ha spinto i ministri
a considerare la creazione di Coronabond sotto forma di ‘una
tantum’, per aiutare l’economia della zona euro. Secondo
quanto si apprende da fonti Ue, per Lagarde l’utilizzo delle
Enhanced Conditions Credit Line (ECCL) del Mes è solo un passo
iniziale, mentre bisognerebbe esplorare ulteriormente i
Coronabond, non a tempo indeterminato, ma legati soltanto a
questa emergenza.
Guidonia, sequestrate 228
mascherine.       Ammaturo:
“Distribuitele a chi non le
può comprare”
GUIDONIA (RM) – Il 14 marzo una pattuglia della GdF ha
proceduto a Guidonia Montecelio a confiscare in una farmacia
della Città 228 mascherine che si stavano vendendo a prezzi da
sciacallaggio. I dispositivi sono stati sequestrati, intanto
mancando in Italia le fabbriche. Per farle siamo estero
dipendenti a causa della burocrazia che presiede la Sanità. È
stata il consigliere di FdI Giovanna Ammaturo a chiedere al
Sindaco Barbet un intervento presso il Procuratore di Tivoli
dott. Francesco Menditto affinchè le mascherine possano essere
dissequestrate e consegnate alla Protezione Civile per essere
distribuite ai cittadini. “ In momenti di quarantena sono
tante le categorie sociali che hanno difficoltà non solo
economiche. Le mascherine non si trovano, non le hanno neanche
i sanitari. Da sabato, ha detto l’Ammaturo, ho provato ad
interessare l’assessore Russo responsabile dei servizi sociali
per offrire a tanti, troppe volte soli e senza opportunità
questa piccola goccia d’acqua senza nessuna risposta.
Analogamente il sindaco Barbet. Considerata la carenza di
questi i dispositivi è un gesto di intelligenza e di
attenzione oltre ad accettare che è tempo che la burocrazia
sia messa da parte. E’ il momento che Barbet decida sullo
riscadenzamento dei tributi comunali come fatto da molti
Comuni e sollevi all’ANCI la questione. Le tasse comunali, ed
è questo il
paradosso, sui vari decreti pasticciati di Conte , non hanno
definito i termini di sospensione per le scadenze a marzo, ma
l’emergenza sanitaria è scattata il 31 gennaio fino al 31
luglio come è scritto in Gazzetta. Se c’è una emergenza le
bollette e le tasse si pospongono almeno fino alla scadenza.
Dalla antologia dei decreti Conte sia le bollette del 2020
recapitate finora agli utenti, sia la tassa sui rifiuti, non
si esprime in modo chiaro e netto: è demandata ai regolamenti
comunali la facoltà di prorogare la scadenza della Tari.

Guidonia Montecelio che è la seconda città non capoluogo di
provincia in Italia deve far sentire la propria voce e saper
allineare gli altri comuni. La problematica di una eventuale
esposizione di cassa, con un saldo attivo di oltre 20 mln di
euro non dovrebbe essere una incognita inaccessibile per
Barbet. Occorre lanciare messaggi di solidarietà concreti. In
momenti    di   emergenza     sanitaria,     rigore    e   di
responsabilizzazione personale, ha detto il consigliere
Ammaturo, bene ha fatto il Governo centrale a varare la nuova
stretta per chi viola la quarantena ma altrettanto rigore
dovrà essere riservato, alla fine del tunnel, per chi occupa
case pubbliche, per chi spaccia o delinque o peggio ingiuria
le Forze dell’Ordine. Facile fare i forti con i deboli ma
l’intransigenza non tollera confusione e arrendevolezza”.

Albano, in giro con la scusa
della    signora    inferma:
denunciata                    badante                 col
compagno
Dopo il blitz al mercato un’altra operazione degli agenti
della polizia locale di Albano e Castel Gandolfo diretta da
Mauro Masnaghetti.

Sono stati denunciati una badante di una signora con problemi
di decadimento cerebrale ed il suo compagno. I due, cittadini
Albanesi, utilizzavano la persona che dovevano accudire come
pretesto per circolare malgrado i divieti.

Frascati: verrà restaurato il
parco di Villa Torlonia
Nonostante lo stato d’emergenza dovuto al nuovo coronavirus,
l’Amministrazione comunale si prepara a dare il via ad una
intensa stagione di opere pubbliche, frutto del lavoro svolto
negli ultimi due anni. Appena possibile partirà infatti il
restauro della Scalinata e delle Balaustre del Parco di Villa
Torlonia, i cui lavori dureranno in tutto 3
mesi. L’opera, finanziata con 880mila euro, ha concluso gli
iter autorizzativi e sarebbe già iniziata, se non ci fosse
stato il blocco legato all’emergenza sanitaria, che ha
costretto a modificare il cronoprogramma. Il restauro
interesserà l’intero fronte su via Annibal Caro con il
monumentale sistema dei percorsi incrociati e delle scalee,
che
costituiscono l’accesso al parco della Villa. Seguendo le più
avanzate metodologie e teorie di conservazione, il restauro
riguarderà il sistema delle balaustre in pietra sperone,
quello delle murature di sostegno dei terrazzamenti, delle
esedre delle fontane e il sistema delle scalinate.
«Il parco di Villa Torlonia, oltre ad essere il parco più
frequentato e visitato della città, ha un altissimo valore
artistico, monumentale e paesaggistico e rappresenta una delle
più belle realizzazioni nell’ambito delle Ville Tuscolane e
delle dimore nobiliari di epoca rinascimentale – dichiara il
Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti -. L’intervento, molto
complesso e delicato nel suo genere, sarà condotto sotto il
diretto controllo della Soprintendenza. Molto impegnativo sarà
il ripristino delle balaustre, per la
presenza di molti elementi mancanti, e dei fondali intonacati
delle fontane che andranno completamente sostituiti. In questo
modo daremo nuovo splendore e bellezza ad una struttura che
nel tempo è diventata il simbolo di Frascati.
«Da quando ci siamo insediati abbiamo messo in campo una serie
di interventi in favore della città e dei suoi cittadini che
riguardano anche i parchi comunali di Frascati, per recuperare
una parte importante del nostro patrimonio architettonico e
culturale – dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Gelindo
Forlini -. Lo scorso anno abbiamo riattivato gli impianti del
“Teatro delle acque”, dotandolo di una nuova illuminazione
artistica, e sostituito tutti i corpi illuminanti della Villa.
Adesso arriva questo nuovo intervento, che è un’opera
fondamentale. I prossimi obiettivi saranno
quelli di riattivare completamente il sistema idrico e di
recuperare la rete dei viali del parco, che non sono adeguati
all’importanza di questo nostro bene architettonico».
«Il restauro delle scalinate di Villa Torlonia è un importante
e costoso lavoro che speriamo possa far amare ulteriormente il
luogo e suscitare in tutti noi quel senso di rispetto per la
storia del nostro paesaggio e dei nostri luoghi, che sono
famosi e da secoli ammirati nel mondo e di cui noi dovremmo
orgogliosamente preservarne l’integrità – afferma l’Assessore
alla Cultura Emanuela Bruni».
La villa, il cui nucleo iniziale fu avviato da Annibal Caro
nel 1563, è stata dimora fuori porta di molte delle grandi
famiglie nobiliari che gravitavano attorno allo stato
pontificio: i Borghese, gli Altemps, i Ludovisi, i Colonna, i
Conti, gli Sforza Cesarini ed i

Torlonia, prima di essere ceduta in permuta nel 1954 al Comune
di Frascati.
Dell’originale impianto della villa, bombardata nella Seconda
Guerra Mondiale, è
rimasto integro del parco con il suo monumentale accesso al
giardino ed il pregevole
complesso di fontane denominato “Teatro         delle   acque”
realizzato tra il 1607 e il 1623
ad opera di tre importanti architetti Flaminio Ponzio,
Giovanni Fontana e Carlo
Maderno.

Nemi, coronavirus. Cortuso e
Corrieri   (Ricomincio    da
Nemi): il sindaco attivi
subito i finanziamenti ai
servizi sociali per aiutare
le persone in difficoltà
NEMI (RM) – I consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” –
Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri – questa mattina hanno
protocollato in Comune la richiesta per discutere la mozione,
presentata da “Ricomincio da Nemi” sul finanziamento urgente
dei servizi sociali per misure di contrasto alla povertà
nell’emergenza sanitaria covid-19.

In questo momento di grave crisi economica derivata dalle
misure prese per il contrasto alla pandemia da covid-19 sono
infatti tanti i comuni che hanno messo in campo iniziative per
aiutare le famiglie che si trovano in difficoltà economica.
Comuni dove la Croce Rossa e la Protezione Civile stanno già
iniziando la consegna di generi alimentari a domicilio per le
famiglie che si trovano in condizioni di grave disagio
economico. Iniziative rese possibili grazie agli uffici dei
Servizi Sociali che hanno ottenuto dal Comune un apposito
stanziamento per questa finalità.

Cortuso e Corrieri hanno dunque chiesto al Sindaco di Nemi di
attivare con urgenza tutte le iniziative possibili per erogare
i finanziamenti ai Servizi Sociali con lo scopo di destinare
pacchi alimentari e sostegno economico ai cittadini in
situazione di isolamento e fragilità, comunque esposti
particolarmente al rischio di solitudine e di disagio per
effetto dell’emergenza.
Vaccino    coronavirus,    8
milioni    di   euro    allo
Spallanzani per la ricerca
È stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra il presidente
della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il ministro della
Salute, Roberto Speranza, il ministro dell’Università e della
Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, il Consiglio Nazionale
delle Ricerche e l’IRCCS “Spallanzani”, per l’individuazione
di un vaccino contro il COVID-19.

Per la realizzazione di questo obiettivo sono stanziati 8
milioni di euro, 5 milioni a carico della Regione Lazio,
trasferiti allo Spallanzani, e 3 milioni a carico del
Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica.

Con il protocollo d’intesa vengono messe in campo tutte le
azioni necessarie per contribuire alla soluzione
dell’emergenza epidemiologica, attraverso l’iniziativa di
ricerca tecnico-scientifica, che punta alla individuazione nel
più breve tempo possibile di un vaccino contro il COVID-19,
che sarà finalizzato all’uso clinico e nello studio clinico di
Fase I.

Impegno comune, delle Istituzioni e degli enti di ricerca
coinvolti,   è   mettere  a   disposizione   competenze,
professionalità, strutture, risorse umane e finanziarie,
collaborando, cooperando e mettendo in atto ogni azione
possibile per il raggiungimento dell’obiettivo concreto.

Tutti i firmatari del protocollo assicurano l’impegno delle
proprie organizzazioni. Il Cnr e lo Spallanzani sono
autorizzati, in stretta collaborazione e cooperazione e per le
rispettive competenze, ad avviare ogni azione e attività
scientifica, tecnica e gestionale per trovare il vaccino
contro il Covid-19. La conduzione della ricerca sarà
monitorata da un comitato internazionale che sarà individuato
congiuntamente da Cnr e Spallanzani di concerto con i due
Ministeri. Il Ministero dell’Università e della Ricerca e il
Ministero della Salute si impegnano a sostenere l’intervento
con iniziative di supporto e facilitazione, anche con
l’eventuale coinvolgimento degli altri enti di ricerca
vigilati e delle università.

La Regione Lazio si impegna a mettere a disposizione la
propria organizzazione e le strutture territoriali, nello
specifico quelle sanitarie, anche garantendo il rilascio delle
necessarie autorizzazioni, per l’esecuzione del presente
protocollo.Il Protocollo d’intesa ha la durata di due anni al
fine di consentire il completamento delle attività di ricerca
e il raggiungimento degli obiettivi scientifici.

“La firma di questo protocollo è di fondamentale importanza.
Con le nostre eccellenze scientifiche e con gli 8 milioni di
euro che mettiamo a disposizione della ricerca, vogliamo
rendere disponibile e accessibile alla popolazione italiana e
mondiale un vaccino contro il COVID-19 che sarà in grado di
salvare vite adesso e in futuro. L’obiettivo comune è mettere
a sistema le competenze di ognuno con la finalità urgente e
prioritaria di affrontare e risolvere la grave crisi
epidemiologica. Oggi stiamo assistendo a un momento
difficilissimo per la nostra Nazione e tutti insieme stiamo
facendo il massimo, con un impegno incredibile, per uscire
vittoriosi da questa guerra. Ognuno di noi è chiamato a dare
il proprio contributo, dal singolo cittadino alle Istituzioni,
passando per quello straordinario esercito di specialisti
della medicina, di volontari, e di lavoratori che non mollano
e che sono il nostro vanto a livello mondiale. A tutti –
conclude il governatore del Lazio – non va solo il più sentito
e accorato ringraziamento, ma anche il sostegno che serve per
progredire e fare fuori una volta per tutte questo maledetto
virus. Uniti si vince”, a dichiararlo il presidente della
Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“In queste settimane sono in contatto costante con Università
ed Enti di ricerca. L’impegno del mio ministero è infatti
indirizzato principalmente a stimolare e valorizzare tutte le
ricerche utili per contrastare il Covid-19” commenta il
ministro per l’Università e la Ricerca scientifica, Gaetano
Manfredi. “Ora arriva questo protocollo, in cui credo
fortemente” aggiunge il ministro “sia perché indispensabile
per contribuire a superare l’emergenza che sta tormentando il
nostro Paese sia per affermare una volta di più il prestigio
internazionale della nostra ricerca, rendendola protagonista
nella corsa globale al vaccino. Non è un caso se anche durante
questa emergenza così drammatica stia emergendo la centralità
della ricerca per risolvere i problemi dei cittadini. In
Italia abbiamo scienziati formidabili, capaci e competenti, il
cui lavoro è fondamentale per sconfiggere il coronavirus e
costruire un nuovo futuro per il paese”.

“Lavorare insieme per raggiungere l’obiettivo di porre fine
quanto prima all’emergenza è oggi la priorità di tutti noi –
hanno dichiarato gli assessori Orneli e D’Amato – Ed è per
questo che è stata per noi della Regione una decisione
naturale quella di destinare 5 milioni di euro, una quota
importante del nuovo programma triennale per la ricerca e il
trasferimento tecnologico, alla ricerca sul vaccino contro il
Covid-19 dell’Istituto Spallanzani. Un vero polo di eccellenza
nazionale nella ricerca e cura delle malattie infettive, con
un’equipe di sanitari e ricercatori che ha dato nelle ultime
settimane una grandissima prova di dedizione al lavoro e di
altissima professionalità. Il supporto della Regione a questo
progetto sarà totale”, hanno concluso.

“È una grande e tempestiva iniziativa dei Ministeri della
Ricerca e della Salute e della Regione Lazio con una
istituzione che ha una grande esperienza di ricerca e gestione
di malattie infettive come l’INMI Spallanzani per sviluppare
un progetto molto promettente con un’azienda con competenze
uniche in tema di sviluppo e produzione di vaccini” ha poi
commentato Giuseppe Ippolito, Direttore Scientifico
dell’Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro
Spallanzani.

Roma, Tuscolano: maltratta e
minaccia i genitori che gli
scoprono la droga in un
cassetto
ROMA – Segnalano il figlio 25enne ai carabinieri dopo aver
scoperto che nascondeva nel cassetto circa 100 grammi di
hashish.
Il fatto è accaduto a Roma nel quartiere Tuscolano dove i
Carabinieri della Stazione Roma Tuscolana hanno denunciato a
piede libero un ragazzo romano di 25 anni, incensurato, con le
accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce e detenzione ai
fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I genitori del giovane, casualmente, in un cassetto della sua
camera da letto, hanno scoperto circa 100 gr. di hashish e
dopo averne chiesto conto al figlio, questi ha reagito in modo
violento, assumendo nei loro confronti toni minacciosi e
violenti.

Immediata è scattata la segnalazione al “N.U.E. 112” e i
Carabinieri intervenuti sul posto e presa contezza
dell’effettiva situazione, hanno denunciato il giovane e
sequestrato la droga.

I familiari del 25enne hanno, poi, esposto ai militari una
lunga scia di pregresse aggressioni e maltrattamenti da parte
del figlio, mai denunciati, motivo per cui il ragazzo, su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato allontanato
dalla casa familiare per evitare ulteriori episodi di violenza
e per tutelare l’incolumità dei genitori, e trasferito in un
altro immobile a disposizione della famiglia.

Covid-19,                  metalmeccanici:
scioperi    in   corso                                   in
Lombardia e nel Lazio
Gli scioperi dei metalmeccanici della Lombardia e del Lazio
proclamati per oggi sono stati confermati. Lo fanno sapere i
sindacati spiegando che si va verso l’accordo con il Governo
sulle attività da chiudere per l’emergenza Coronavirus ma che
un nuovo incontro è previsto per le 12.

Gli scioperi sono in corso e riguardano tutta l’industria
metalmeccanica i cui comparti non sono stati chiusi al di
fuori delle attività legate a quella ospedaliera e sanitaria e
alla produzione di macchine per questa attività.

Ieri l’appello di Conte anche ai benzinai, che vorrebbero
incrociare le braccia a partire da oggi.

Anche la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge
sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato “le
Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl,
FIGISC ANISA Confcommercio, a revocare immediatamente
l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla
Commissione”.
ASL RM 5, terapia intensiva:
ospedale di Subiaco grande
escluso. Parte la petizione
online
SUBIACO (RM) – Nella ASL RM5 i nosocomi di Palestrina e
Monterotondo sono stati potenziati con posti letto di terapia
intensiva mentre l’ospedale di Subiaco è per il momento il
grande escluso e, con l’avvio dell’area COVID19, si è visto
addirittura ridurre l’efficienza dei reparti di lungodegenza e
chirurgia.

“Il Sindaco Pelliccia – dichiarano dal Movimento “Alternativa
X Subiaco” ha dichiarato di essersi mosso per primo con una
letterina alla REGIONE LAZIO. Quali risposte ha ottenuto? Non
è questa la battaglia che chiede la popolazione. Dobbiamo
alzare la voce e “disturbare” il Presidente Zingaretti.
“L’amico” per molti amministratori locali del PD. Noi intanto
questa voce la vogliamo rendere forte e torniamo ad invitare i
cittadini a sottoscrivere la petizione online che stiamo
sostenendo. Occorrono posti di terapia intensiva anche a
Subiaco! Non perdiamo questa occasione. Insieme ce la faremo!

Il link per firmare è il seguente: http://chng.it/4ShkSsfy ”
conclude la nota del Movimento “Alternativa X Subiaco”

Simone Cignitti (AxS): Zingaretti ignora
l’Ospedale di Subiaco. Ancora una volta

“C’era grande speranza in questi giorni attorno alla
possibilità che l’Ospedale di Subiaco avesse potuto vedere
ripristinata la terapia intensiva. – Dichiara Simone Cignitti
Portavoce del movimento “Alternativa X Subiaco” – Speranza
dovuta – prosegue Chignitti – alla necessità di reperire posti
letto da parte della Regione Lazio a causa dell’emergenza
Covid-19 ed alimentata dai fondi stanziati dal Governo per
affrontare l’emergenza. “Alternativa X Subiaco” ha provato a
mobilitarsi in tal senso sostenendo una raccolta firme su
change.org e chiedendo al Sindaco un pressing deciso nei
confronti della Regione.
Purtroppo ancora una volta dobbiamo assistere sconsolati alla
totale indifferenza di Zingaretti che ha potenziato la terapia
intensiva negli ospedali di Monteretondo, Palestrina,
Colleferro e Tivoli ignorando completamente Subiaco.
Un’indifferenza che rafforza le perplessità sull’operato del
Sindaco di Subiaco, che non più di qualche giorno fa
rivendicava l’invio di una letterina alla Regione Lazio ed
accusava (tanto per cambiare) la minoranza di strumentalizzare
la questione.

Se il Sindaco Pelliccia usasse verso il suo “amico” Presidente
Zingaretti tutto il furore che utilizza ogni volta per
contestare le proposte della minoranza, probabilmente avremmo
ottenuto negli anni qualche risultato degno di nota per il
nostro nosocomio. Di certo non chiedevamo miracoli,
pretendevamo semplicemente che il Sindaco non si limitasse a
letterine formali ma conducesse una battaglia convinta per
ottenere questo benedetto ripristino della terapia intensiva.

Esattamente quello che è stato ottenuto dagli altri ospedali e
che non ha ottenuto Subiaco. Evidentemente noi siamo utili
solo per togliere qualche grana al Presidente Zingaretti, come
è accaduto con la realizzazione della Rems che oggi occupa
parte di quello che una volta era l’Ospedale di riferimento
della Valle dell’Aniene.

Oggi ci troviamo a commentare un’altra sconfitta ed un’altra
umiliazione ma prima o poi presenteremo il conto ai
responsabili. La tristezza comunque non deve prendere il
sopravvento. Quindi – conclude il portavoce – continueremo a
sensibilizzare sul tema attraverso la raccolta firme, convinti
che laddove mancano le Istituzioni, può arrivare il popolo”.
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