Le tendenze del comparto approfondite con i protagonisti - TopLegal
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Lo studio si ridisegna 2 L’indagine di TopLegal tra le insegne GLI INTERVENTI EY Studio Legale Tributario 5 Mercati globali e Fisco: prove di dialogo Cicala Riccioni & Partners 7 La sfida del processo tributario Zizzo e Associati 9 Una misura o una mezza misura per la deflazione del contenzioso tributario
Lo studio si ridisegna Cambiano gli equilibri competitivi del mercato. Nelle insegne struttura- te i dipartimenti tax sono cresciuti più che proporzionalmente. Servono risorse qualificate e multidisciplinarietà L A CONSULENZA FISCALE È OGGI INFLUENZATA DA UNA DUPLICE DINAMICA. DA UN lato l’intensa attività degli organismi internazionali e la progressiva modifica del rapporto fi- sco-contribuente in chiave collaborativa e preventiva. Dall’altro, la digitalizzazione e il rafforza- mento delle strutture interne alle aziende. Queste forze stanno modificando i temi di maggiore attualità dell’attività dei fiscalisti, orientando le scelte di investimento degli studi e cambian- do gli equilibri competitivi. Questi i nuovi trend del mercato e della professione che emergono dall’ampia indagine svolta da TopLegal tra un panel di 40 insegne. Due gli aspetti principali di differenza con il passato. Il primo è che le imprese medio-grandi hanno dipartimenti fiscali sempre più strutturati e competenti. Il che significa che sempre più si rivolgono ai consulenti per questioni non ovvie, richiedendo un apporto esperto e un rapporto di partnership. Il secondo è legato allo scenario internazionale: il numero di novità e nuovi trend non è paragonabile al passato e sussiste una integrazione e comunicazione sempre più accentua- ta tra i vari ordinamenti. Tutto questo colloca la consulenza della fiscalità internazionale a un livello di sofisticazione senza precedenti. Inoltre, nello scenario attuale si pone ormai un tema concreto di concorrenza tra studi tradi- zionali e organizzazioni di consulenza aziendale legato anche alla sempre più estesa internazio- nalizzazione delle attività economiche, anche di imprese medie e piccole. Tutto questo aumenta la rilevanza di strutture multidisciplinari che grazie ai collegamenti internazionali sono in gra- do di fornire ai clienti un’assistenza unitaria e coordinata. A questo si aggiunge la progressiva digitalizzazione di molti adempimenti che sta modificando anche le competenze richieste per lo svolgimento della professione. Gli effetti non si sono ancora pienamente manifestati ma secondo gli osservatori hanno il potenziale per trasformare il mercato sia della domanda che dell’offerta. Il cambio di rotta L’asse della consulenza fiscale si è spostato verso gli strumenti di natura collaborativa e pre- ventiva rompendo il tradizionale binomio del comparto tra consulenza da un lato e difesa del contribuente nei contenziosi con l’A genzia delle entrate dall’altro. In questo scenario assume particolare rilievo il programma di Tax cooperative compliance che vede impegnate le società di grandi dimensioni a validare un modello di comportamento che possa essere accessibile a gran parte dei contribuenti in futuro. In risposta, gli studi stanno mirando la propria offerta di servizi su queste esigenze. La cooperative compliance richiede competenze specifiche in ambito tax, del diritto penale e della applicazione di modelli organizzativi ex dlgs 231. Oltre alla tax cooperative compliance, giocano un ruolo importante anche le richieste di tax ruling o di Apa (accordi pre- ventivi sui prezzi). La normativa fiscale è infatti fortemente condizionata dall’evoluzione dell’economia globale e dagli organismi internazionali, quali l’Ue e l’Ocse (con il fondamentale progetto Beps, base ero- 2 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
sion and profit shifting), e le amministrazioni finanziarie di tutti i Paesi stanno concentrando la propria attività su aspetti quali il contrasto all’elusione fiscale internazionale, le verifiche (anche simultanee) in materia di transfer pricing e la progressiva modifica del rapporto fisco-contri- buente volta a favorire l’adempimento spontaneo o collaborativo e la segmentazione dei contri- buenti in base al diverso livello di rischio. Se in passato l’attività conflittuale veniva gestita mediante un’adesione al ribasso in cui si cer- cava di ottenere una riduzione dell’importo attraverso un contenzioso conflittuale, ora lo spettro di soluzioni si è ampliato grazie ai molteplici strumenti di interpello preventivo e, in campo transnazionale, al rilancio delle procedure amichevoli. È così il concetto di tax planning, ossia la pianificazione di iniziative volte alla minimizzazione dell’onere fiscale, a venire superato. In altri termini, oggi non esiste più il contenziosista puro che cura esclusivamente litigation con l’A genzia delle entrate, è necessario saper prospettare al cliente soluzioni articolate attraverso un’attività di consulenza di gestione ad ampio spettro del rischio fiscale, che previene l’insorgere di conflitti e il contenimento delle aree di rischio. Il consulente fiscale sta quindi cambiando pelle e nell’opinione di alcuni è destinato sempre più ad assumere un ruolo di “coordinatore” nei rapporti interni tra il tax manager e il business e nei rapporti esterni con l’A mministrazione finanziaria. I temi più caldi Il cambio di rotta verso una progressiva modifica del rapporto fisco-contribuente in chiave col- laborativa e preventiva è stato reso possibile anche dal forte miglioramento della normativa e dell’amministrazione rispetto al passato. Questo ha comportato una maggiore attività da parte dell’amministrazione ma anche una riduzione degli spazi per la consulenza straordinaria da parte degli studi. Operazioni di rilievo che prima si affidavano a pareri di più o meno elevato livello, per la carenza di risposte impegnative e tempestive dell’Amministrazione finanziaria, tendono oggi a essere assistite da ruling rilasciati dall’Agenzia delle entrate. Sul tavolo della consulenza non tanto il “se chie- dere il ruling” piuttosto il come e quando chiedere detto ruling. Oltre a temi quali transfer pricing, ruling, tax compliance, Beps, tra gli altri dossier fiscali maggiormente citati nell’indagine trovano spazio argomenti quali — a titolo esemplificativo e non esaustivo — le questioni doganali, la web tax, il patent box, il regime fiscale dei neo residenti, il passaggio generazionale di patrimoni e aziende, l’assistenza ai private client. Nel breve periodo c’è chi vede due temi dominanti. Il primo è la fiscalità dei veicoli di investi- mento: gli investimenti, specie di capitale estero, sono tornati a farsi sentire. Il secondo è la fiscalità delle procedure che assistono la crisi di impresa perché la crisi morde ancora e il comparto è in fase di riassetto. Ecco perché, alla luce del contesto in cui si muove la practice, sul tavolo delle insegne si pone il tema del ridisegno della struttura di studio: meno spazio alle nuove risorse, più spazio a quelle più qualificate. E una formazione che accentui l’attenzione agli aspetti procedurali. Competizione a doppia velocità Il percorso verso un rafforzamento delle strutture interne delle aziende è figlio del combinato di due forze che si sono sovrapposte negli ultimi anni: tagli al budget aziendale e sviluppo della tecnologia. La crisi ha portato le imprese a rivolgersi meno ai consulenti esterni per tematiche fiscali, eccezion fatta per le operazioni straordinarie e il contenzioso. Allo stesso tempo, il ruolo di tax director o tax manager è in rafforzamento per poter presidiare con efficienza le implicazioni fiscali connesse all’operatività del business. La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale di questi anni si sono inserite in questa nuova dinamica e sono destinate a cambiare radicalmente anche la professione fiscale, automatizzan- do una serie di attività oggi svolte dai professionisti e accelerando la disintermediazione del 3 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
rapporto fisco-contribuente. Le grandi realtà della consulenza stanno investendo nell’offerta di servizi di digitalizzazione della funzione fiscale, nella fiscalità internazionale e nel transfer pri- cing, nel supporto a progetti di cooperative compliance nella fiscalità indiretta e doganale. La necessità di svolgere attività complesse, che richiedono competenze multidiciplinari e multigiurisdizionali che abbracciano profili tributari ma anche finanziari, societari, tecnologici e fallimentari, in grado di prevenire i rischi non solo di carattere amministrativo e penale, ma an- che reputazionale, ha portato a una divaricazione progressiva tra i grandi studi e quelli di piccole dimensioni. Per alcuni osservatori gli studi collegati con le Big four della revisione stanno aumentando l’area di attività oltre la mera compliance per invadere il campo della consulenza fiscale più “no- bile”, sfruttando al meglio le potenzialità del network di riferimento. Allo stesso tempo i clienti, che sono diventati più sofisticati ed esigenti, iniziano anche a percepire alcune attività in ambito della consulenza fiscale, in particolare in tema di adesioni e conciliazioni, come commodity. Si assiste, infine, anche in questo comparto al fenomeno del dumping per entrare nei settori che si profilano come più redditizi, come al momento è il settore finanziario dei crediti non-perfor- ming, sub-performing e delle inadempienze probabili (Unlikely to Pay o Utp). Dinamiche che indicano un chiaro aumento della competizione che è riscontrabile anche nel- la struttura stessa degli studi: se fino a qualche tempo fa la maggior parte delle insegne strut- turate non aveva un dipartimento fiscale o aveva al massimo un pochi professionisti dedicati al tributario, oggi il dipartimento fiscale ha raggiunto diffusamente dimensioni medio-grandi in proporzione al resto dello studio. E lo spazio per le cosiddette boutique si va assottigliando. Su tutto si aggiunge che anche la consulenza fiscale è ormai oggetto di un processo di sperso- nalizzazione degli incarichi, dove il sistema competitivo tende a escludere la relazione personale dai parametri presi in considerazione per l’affidamento di un incarico. La relazione personale rimane importante con i cosiddetti high net worth individuals e i private client in generale, con cui si costruisce nel tempo un rapporto di fiducia, fondamentale per elaborare soluzioni fiscali ad hoc per la gestione e conservazione del patrimonio. Siamo comunque di fronte a un mercato nel complesso estremamente liquido ed è fondamen- tale che il professionista adotti strumenti efficaci di comunicazione. In questo senso diventa sempre più imprescindibile, accanto alla competenza e professionalità, una solida strategia di comunicazione, basata su contenuti rilevanti, facilitando la nascita di sinergie professionali. 4 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
A cura di Marco Magenta – Tax and Law Managing Partner, Davide Bergami – Tax Partner Pasquale Cormio – Tax Partner Mercati globali e Fisco: prove di dialogo Q uesto primo scorcio di millennio ha rivelato un interesse (anche mediatico) senza precedenti in materia di fiscalità internazionale e delle sue impli- dei mercati/settori di appartenenza e dei rispettivi modelli di business. L’OCSE, unitamente ad altre organizzazioni, ha cazioni sociali. Si è assistito ad un continuo adegua- promosso una serie di iniziative volte a stabilire mento delle regole fiscali internazionali ai processi comportamenti comuni sia da parte dei grandi con- di globalizzazione economica e finanziaria dei mer- tribuenti - con particolare riguardo ai gruppi multi- cati, i quali hanno reso sempre più difficile e volatile nazionali - sia per le singole giurisdizioni, chiamate l’individuazione delle basi imponibili da assogget- ad adeguare i propri assetti normativi per accogliere tare a tassazione. La rivisitazione dei sistemi impo- i principi dettati dai provvedimenti emanati dagli or- sitivi è passata da logiche fiscali domestiche e poco ganismi sovranazionali. correlate tra loro, ad un confronto tra giurisdizioni Emblematico l’esempio italiano che, nel 2009, enu- e grandi contribuenti che, in molti casi, è sfociato in clea la qualificazione dei “grandi contribuenti” per reciproci confronti/approfondimenti sui modelli di farla evolvere con strutture dedicate presso gli orga- business dei principali settori economici mondiali, ni istituzionali (MEF, Agenzia delle Entrate e Guardia per approdare ad una “fiscalità dialogante”. di Finanza) e con un corollario temporale di inedite La necessità di individuare e circoscrivere il perime- iniziative legislative ad hoc, tra cui APA (introdotto tro di competenza delle varie giurisdizioni, muove nel 2003 e ulteriormente ampliato nel 2016), disci- essenzialmente dall’identificazione di pratiche di plina sugli oneri documentali in materia di transfer pianificazione fiscale aggressiva e dalla definizione pricing (Penalty protection regime, 2010), Patent Box di meccanismi di contenimento. Il nuovo mantra è la (introdotto nel 2015 dal “Decreto Internazionalizza- promozione della compliance nelle sue varie forme zione”). e l’instaurazione di dialoghi preventivi che consen- L’adozione di tali strumenti pone un tema fonda- tano l’identificazione e l’affinamento di best practice mentale per i vari paesi aderenti, in quanto chiamati Internazionali da calare poi in ambiti domestici. ad emanare regole certe e chiare di recepimento Ecco allora il fiorire di una strumentazione giuridica delle direttive nell’ottica di una “fiscalità dialogante”. atta ad elevare il confronto tra Fisco e grandi contri- La certezza delle regole e la possibilità di avere un ri- buenti ad un dialogo costante e progressivo, avente scontro celere in ordine a possibili dubbi applicativi come punto di partenza l’approfondita conoscenza e interpretativi permette una miglior gestione del 5 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
rischio fiscale quale componente rilevante delle stra- dell’Interpello nuovi investimenti (2015), oltre che tegie di impresa. L’operatore economico (investitore alle più recenti disposizioni in materia di Country by domestico o internazionale) deve avere contezza ex Country report (2016) e di International Compliance ante del costo fiscale delle proprie scelte imprendi- Assurance Programme (2018). toriali, onde poter adeguatamente promuovere le Trattasi di procedure in cui il confronto tecnico è ca- azioni strategiche per il proprio business. A tale sco- ratterizzato, prima ancora dell’applicazione della di- po sarà necessario adottare tutte le misure a dispo- sciplina fiscale, da approfondimenti tecnico fattuali sizione per incentivare preliminarmente un dialogo che richiedono la convergenza di saperi sui processi aperto, leale, trasparente e costruttivo con le autorità industriali e commerciali senza la quale non si potrà fiscali dei vari paesi coinvolti. instaurare un contraddittorio costruttivo. L’introduzione in Italia dell’istituto del Ruling inter- In tale contesto diventa, inoltre, sempre più neces- nazionale nel lontano 2003, rappresenta la prima sario disporre di competenze adeguate anche in lodevole iniziativa di interlocuzione “preventiva” ambito digitale sfruttando le nuove tecnologie per che consente di relazionarsi con l’amministrazione una compliance sempre più integrata a livello inter- finanziaria non più come una controparte “autori- nazionale, e disporre di processi più efficienti e sicuri taria”, bensì come figura autorevole per il raggiun- e adatti alle richieste di un fisco sempre più digitale. gimento di un accordo. La dialettica assume toni A tale scopo, diventa essenziale che autorità, impre- completamente differenti in quanto presuppone se, consulenti, investano sull’innovazione digitale e un confronto a monte sulle dinamiche di business, sull’evoluzione dei propri talenti per rendere più ef- settore per settore, per poi giungere alla definizione ficienti ed efficaci i processi aumentando la solidità della base imponibile attraverso i principi dell’ordi- dei dati e quindi gestendo una compliance sempre namento di riferimento. Tali attività necessitano di più integrata a livello internazionale. elevate competenze professionali e specifiche com- petenze manageriali, interrelate tra loro, con un fo- cus sugli effetti che gli eventuali accordi determina- no tanto nella giurisdizione locale, quanto negli altri EY paesi coinvolti. Studio Legale Tributario Il progetto OCSE Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) ha avuto una eco talmente vasta e pervasiva Via Meravigli, 14 Milano – Via Po, 28 Roma da confluire nell’agenda del G20 2015. Le 15 action Tel: 02 85141 – Tel: 06 85567111 hanno generato, tra le altre, iniziative che prevedo- Altre sedi: Bologna, Firenze, Torino, Treviso, Verona no importanti forme di interlocuzione preventiva: www.ey.com si pensi agli istituti della Cooperative Compliance e 6 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
A cura di Mario Cicala e Alessandro Riccioni La sfida del processo tributario La giustizia tributaria ha il difficile compito di tentare la composizione tra gli interessi dei contribuenti e del Fisco Il diritto tributario diventa ogni giorno più tamenti giurisprudenziali, determinazioni am- complesso, sotto le contrastanti spinte ministrative non coordinati in una visione or- dell’aspirazione ideale alla giustizia e del- ganica, che dia luogo ad un vero e proprio sistema. le prosaiche esigenze della cassa pubbli- E non sembrano avere successo i meritori sforzi di chi propone una “semplificazione” (e razionalizza- ca, nonché sotto la pioggia di disposizioni zione) del sistema. legislative di dettaglio. Ne scaturisce una Alla radice di questa situazione, che rende talvolta articolata disciplina che rende indispen- aleatoria la previsione sull’esito di un processo e sabile per la sua attuazione un sistema quindi lede la certezza del diritto, vi è il confronto processuale adeguato ed efficiente ed fra due esigenze profondamente avvertite nel corpo impone all’avvocato una preparazione al- sociale: tamente specialistica. - l’esigenza di assicurare un prelievo fiscale confor- me alla capacità contributiva garantendo al contri- buente un “giusto processo”, come vorrebbe l’art. 111 La specificità della materia tributaria emerge della Costituzione. dalla stessa esistenza di una apposita giurisdi- - l’esigenza di garantire adeguate entrate fiscali, zione tributaria di merito, affidata a magistrati onde assicurare il funzionamento degli apparati onorari, chiamati a dipanare complesse e de- pubblici. licate controversie, che scaturiscono da una In questo delicato equilibrio, il legislatore, la Corte disciplina quanto mai occasionale, frammen- Costituzionale, la Corte di Cassazione ed anche i giu- taria e spesso contradditoria. Tanto che molti dici di merito per quanto di loro competenza si sono ritengono sia improprio parlare di un “sistema da sempre mostrati restii ad applicare nel processo tributario italiano” in quanto siamo di fronte ad tributario le garanzie vigenti nel processo civile, pe- insieme di principii, norme di dettaglio, orien- nale e amministrativo, ed in genere a sottoporre gli 7 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
Mario Cicala Alessandro Riccioni accertamenti tributari alle regole che vigono nelle fisco, chi è solo “probabile” (e non certo) lo sia. comuni procedure amministrative. Il processo tri- • Il regime degli atti illegittimi: al contrario di quan- butario presenta ancora peculiarità che lo rendono to accade nel diritto amministrativo “comune”, la veramente un processo “speciale”. Alcune di queste violazione delle norme che disciplinano la attività sono: amministrativa di accertamento tributario deter- • La mancata piena applicazione del principio del mina solo in alcuni casi specifici l’invalidità degli contraddittorio nella formazione della prova: il atti, peraltro nel regime della annullabilità che vede materiale probatorio che determina la sorte della il vizio sempre sanato se non fatto valere mediante controversia è quasi tutto raccolto dalla Ammini- tempestiva impugnazione. strazione che acquisisce documenti, raccoglie di- Le divergenze rispetto ai meccanismi propri di altri chiarazioni di persone a conoscenza dei fatti, ecc… processi permangono perché corrispondono ad un Questo materiale viene discusso in contraddittorio modo di sentire, ad una visione presente nel corpo in udienza ma quasi mai è formato nel contraddit- politico e sociale che si riflette anche nella giurispru- torio; e limitatissimi (e poco utilizzati) sono anche i denza e di riflesso nella preparazione dell’Avvocato, poteri istruttori dei giudici, che ad esempio non pos- che solo attraverso la pratica quotidiana del pro- sono disporre prove testimoniali con cui sottoporre cesso tributario, così ricco di incongruenze rispetto a verifica gli esiti dell’inchiesta amministrativa . al processo civile e amministrativo, può trovare il • L’elusione del principio dell’onere della prova: la ri- modo più efficace per far entrare in questo processo corrente affermazione secondo cui l’onere della pro- le esigenze sostanziali della realtà economica, an- va grava sulla Amministrazione che è “attore in sen- che stimolando i poteri para-legislativi della Corte so sostanziale” viene limitata dal frequente ricorso Costituzionale, gli interventi della Corte Europea dei da parte del Fisco a mere presunzioni semplici, o ad- Diritti dell’Uomo, o anche l’interpretazione evoluti- dirittura “ultra semplici” cioè prive dei requisiti del- va della Corte di Cassazione. la gravità, precisione e concordanza. E non manca- no inversioni dell’onere della prova a fronte di fatti sintomatici di evasione indicati dalla legge anche at- CICALA RICCIONI & PARTNERS traverso il rinvio ad atti amministrativi (spesometri, studio legale e tributario redditometri). Del resto, nel processo tributario la pretesa fiscale viene riconosciuta in tutti i casi in Roma cui essa appare “più probabile che non” e dun- Via Properzio 5 que, a differenza di quanto accade (o dovrebbe Tel. 06 8075727 accadere) nel processo penale si accetta il rischio info@studiocr.com www.studiocr.com di dichiarare evasore, o comunque debitore del 88 •• T Top opL Legal egal FOCUS FOCUS Tax Tax -- Dicembre Dicembre 2018 2018
A cura di Giuseppe Zizzo La definizione delle controversie tributarie Una misura o una mezza misura per la deflazione del contenzioso tributario? Il d.l. 119/2018 prevede una serie di mi- ad oggetto atti impositivi (sono quindi escluse le sure di sanatoria, che toccano pressoché controversie riguardanti atti di mera liquidazione o ogni fase del rapporto d’imposta, dalla riscossione) in cui sia parte l’Agenzia delle Entrate, dichiarazione integrativa speciale alla pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso definizione agevolata delle controversie quello di Cassazione e di rinvio, purché il ricorso di primo grado sia stato notificato entro la data di en- tributarie, passando per la definizione trata in vigore del decreto (il 24 ottobre 2018), e che agevolata dei processi verbali di consta- alla data di presentazione della domanda il giudizio tazione, degli atti del procedimento tribu- non si sia concluso con pronuncia definitiva. tario e dei carichi affidati all’agente della Per beneficiare della misura, l’interessato deve pre- riscossione. sentare la domanda e pagare l’importo dovuto o la prima rata, nel caso si scelga la loro rateazione, entro il 31 maggio 2019. L’importo dovuto è di regola pari La definizione agevolata delle controversie tributa- all’ammontare dell’imposta in controversia, con la rie, regolata dall’art. 6 del d.l. 119/2018 riprende una cancellazione delle sanzioni e degli interessi. Tut- misura proposta poco più di un anno fa con l’art. 11 tavia, in caso di soccombenza dell’Agenzia in primo del d.l. 50/2017. Due sono le innovazioni introdot- grado (con sentenza depositata prima dell’entrata te per accrescerne l’attrattività: una graduazione in vigore della misura) l’importo dovuto si riduce al dell’entità dell’imposta da versare parametrata agli 50% dell’imposta, mentre in caso di soccombenza esiti del primo o del secondo grado di giudizio, e l’ab- dell’Agenzia in secondo grado (con sentenza depo- bandono oltre che delle sanzioni anche degli interes- sitata prima dell’entrata in vigore della misura) si si da ritardata iscrizione a ruolo. riduce al 20% dell’imposta. Laddove la soccombenza In sintesi, è possibile definire le controversie aventi dell’Agenzia sia parziale, queste riduzioni si applica- 9 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
trascorso dall’adozione della precedente e la presen- za all’interno dell’ordinamento di diversi strumenti deflativi del contenzioso ordinari. Le innovazioni sopra indicate, pur rendendo questo strumento stra- ordinario maggiormente attraente del precedente, non sono, evidentemente, ritenute particolarmente efficaci. Per innalzare detto tasso occorrerebbe per- tanto ricorrere ad una formula più incisiva. Le leve su cui agire sono due: l’entità dell’importo richiesto e la tempistica del suo pagamento. Su questo secon- do fronte, la previsione della possibilità di dividere il pagamento in venti rate trimestrali appare congrua, e difficilmente allargabile. Sul primo, sono invece prospettabili, e potrebbero essere realizzati in sede di conversione, miglioramenti. In particolare, si po- Giuseppe Zizzo trebbe ridurre la percentuale (del 50%) stabilita per il caso di soccombenza dell’Agenzia nel giudizio di no con riferimento alla parte dell’imposta in contro- primo grado, avvicinandola a quella prevista per il versia per la quale vi è stata soccombenza. Nel caso caso di soccombenza in secondo grado. E si potreb- di cassazione con rinvio, la controversia si considera be ridurre quella (del 100%) prevista per il caso di pendente in primo grado, con conseguente necessità pendenza del giudizio di primo grado, in modo da di pagare l’intera imposta in controversia, indipen- differenziare (del tutto ragionevolmente) detto caso, dentemente dall’esito dei gradi di merito precedenti. connotato dall’assenza di una pronuncia giudiziale, Quando la controversia ha ad oggetto una sanzione da quello di soccombenza del contribuente nel giu- non collegata all’imposta, l’importo dovuto è pari al dizio di primo o secondo grado, dove una pronuncia 40% della stessa, a meno che l’Agenzia non sia rima- invece c’è. sta soccombente nell’ultima o nell’unica pronuncia Si più discutere se un intervento deflattivo sia ne- giurisdizionale, nel qual caso si riduce al 15%. cessario, o anche solo opportuno, in assenza di serie Dall’importo dovuto occorre scomputare quelli già azioni strutturali, tuttavia, se si conclude per la sua versati in pendenza del giudizio a qualsiasi titolo, necessità, o anche solo opportunità, è indispensa- restando esclusi eventuali importi versati per la de- bile garantirne l’efficacia. Il rischio, altrimenti, è di finizione delle sanzioni. Nessuna restituzione è am- perpetuare una catena di mezze misure, a carattere messa laddove gli importi già versati superino l’im- inevitabilmente incrementale, calando il sistema in porto dovuto. Nel valutare l’opportunità di aderire uno stato di continua emergenza (di “ordinaria stra- non occorre quindi soltanto bilanciare attentamente ordinarietà”), fonte di confusione e disorientamento i vantaggi ottenibili in termini di rilascio di sanzio- per tutti gli operatori, ma pure di posizioni di attesa ni, interessi e (eventualmente) quote di imposta con dei futuri rilanci. le probabilità di un esito favorevole del giudizio, ma pure considerare l’ammontare dei versamenti ese- guiti. Laddove questi abbiano interessato l’intero im- porto dovuto in base all’atto impositivo impugnato, o una sua gran parte, l’adesione potrebbe infatti risul- ZIZZO E ASSOCIATI tare comunque per nulla o scarsamente conveniente. La relazione tecnica stima (ancorché in via pruden- Milano ziale) un tasso di adesione alla misura pari al 2,5% del via Gian Battista Bazzoni 12 totale della maggiore imposta accertata in contesta- Tel. +39 02 43 99 84 90 - Fax. +39 02 43 99 84 82 zione. Un tasso sicuramente modesto, che viene giu- segreteria@zizzo.it www.zizzo.it stificato richiamando la brevità del lasso di tempo 10 • TopLegal FOCUS Tax - Dicembre 2018
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