PROGRAMMA PRIMAVERA-ESTATE - Repubblica e Cantone Ticino

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PROGRAMMA PRIMAVERA-ESTATE                                                         2018

Domenica 11 marzo, ore 17.00
fr. 25 / fr. 20

Gli occhi di Vivian Maier (I'm a camera)
spettacolo teatrale di e con Roberto Carlone, fondatore della Banda Osiris

Il racconto e i personaggi
Tutto si svolge in un tempo asincronico e diagonale che viene quasi annullato. Si parla della
storia di Vivian e di Jay come di un passato che si rivela come presente. Quattro i
personaggi che raccontano la storia attraverso un solo attore e musicista (Roberto Carlone):
il visitatore che racconta questo spaccato senza tempo, denso di domande; l'edicolante
Henry Aldric News (di una famosa fotografia di Vivian Maier del marzo 1954) che si
interroga ora sulla metafora vita/fotografia nel vedere la coda interminabile alla mostra
della sua cliente/fotografa; Jay, caparbio, onesto ma anche scaltro investigatore che riesce
a far apparire dal nulla la scostante, sfuggente, stupefacente fotografa; Vivian, la
bambinaia fotografa che compare sempre in ombra quasi a testimoniare il suo avere
lasciato un segno importante, ma labile e sfuggente, testimonianza dell'esserci senza mai
farsi vedere.

Vivian Maier (1926-2009), fotografa americana, è il caso degli ultimi anni più eclatante di
fama postuma. Bambinaia dalla vita enigmatica, quando morì lasciò circa 150’000 foto
che nessuno vide mai, la maggior parte delle quali nemmeno lei. La testarda curiosità di un
ragazzo che la scopri quasi "casualmente" la portò alla ribalta del mondo. Una ricerca da
investigatore durata diversi anni e basata su vaghissime indicazioni di partenza, scontrini,
ricevute, poche testimonianze di una vita vissuta in un anonimato maniacale.
Le sue foto scattate in strada sono di una forza impressionante, formalmente perfette e
sicure: uno spaccato su più di mezzo secolo americano e francese, dense di una carica di
umanità ed effettuate con una grande comprensione ed empatia. Due secoli che si
incontrano tracciando una scia di contemporaneità legata da opposti e similitudini che
ancora non hanno finito di generare domande, non solo sulla fotografia, ma anche sulla
vita stessa: la scelta, la ritrosia, il restare nascosti, le capacità. L'obbligo o meno di far
vedere il proprio mondo, svelare la propria intimità in un mondo dominato da immagini usa
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e getta, dalla tecnologia usata come spazzatura, dal non scegliere, e appagarsi insieme a
pochi "amici", convinti di stare facendo una profonda opera di trasformazione per sé e per
il mondo.
E Vivian Maier se n'è andata con lo stesso vento che l'ha portata. Lasciandoci un rigore
professionale, una ricerca profonda e una inaccessibilità esemplare.

Roberto Carlone nasce a Vercelli l’8 aprile 1955. Dopo aver completato gli studi tecnici
collabora nel 1978 con il Centro di Ricerca per il Teatro (CRT) di Milano come coordinatore
progetto Grotowsky. Nel 1979 collabora come conduttore a Radio Occhio. Nel 1980
fonda la Banda Osiris considerata la più eclettica formazione comico musicale italiana con
la quale tuttora svolge la sua attività principale scrivendo 18 spettacoli teatrali,
rappresentati con più di 2’000 repliche nei più prestigiosi teatri italiani (Piccolo Teatro di
Milano, Petruzzelli di Bari, Colosseo di Torino, Olimpico di Roma) e in diversi Festival
internazionali.

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Martedì 20 – Domenica 25 marzo

Per solo piano - da Bach a Messiaen tra Sacro e Ritmo
in memoria di Oppenheimer

Sessioni pomeridiane, serali e notturne al Teatro San Materno per chi ama la musica e
vuole conoscere giovani talenti. Segue, domenica, il concerto conclusivo.

Ad Ascona, in una prima assoluta, saranno aperte le porte del teatro per accogliere
persone interessate ad ascoltare e seguire le prove di tre giovanissimi musicisti: Jan Aurel
Dawidiuk, Yizhuo Meng e Nina Gurol provenienti dalle rinomate Hochschulen di Hannover
e Colonia, seguiti dal loro maestro Gabriele Leporatti. Sono momenti preziosi per
immergersi e capire da vicino i processi creativi: dall'idea alla preparazione, fino al
concerto di chiusura di domenica 25 marzo. Tutto sotto gli occhi – o le orecchie – di chi
ascolta.

I giovani musicisti

Jan-Aurel Dawidiuk
Nato nel 2000 ad Hannover, ha cominciato la sua educazione musicale a sei anni con
pianoforte e violino, e per sette anni ha fatto parte del rinomato Knabenchor di Hannover.
Nell’autunno del 2014 entra a studiare alla Hochschule di Hannover nella classe di Konrad-
Maria Engel, affiancando anche gli studi di organo con Nico Miller. Dall’autunno del 2016
continua nella classe di Roland Krüger ed integra la sua educazione pianistica con Gabriele
Leporatti; inoltre, prosegue le lezioni di organo con Martin Sander a Detmold. Il suo
desiderio attuale è quello di diventare direttore d’orchestra. Jan-Aurel è vincitore di molti
premi di esecuzione pianistica, come il primo premio al concorso Rotary di Essen nel 2015,
insieme al premio per la migliore interpretazione di J.S.Bach ed il premio speciale della
fondazione Carl Bechstein. Nel 2016, vince il primo premio al Concorso “Kleinen
Schumann” di Zwickau, insieme al premio speciale dell’”Associazione Robert Schumann”
per la più alta votazione di tutto il concorso. Come pianista, organista e camerista ha più
volte ricevuto il primo premio al concorso “Jugend musiziert” a livello nazionale. Da
pianista, Jan-Aurel si è esibito in festivals come il "Klavierfestival Ruhr” alla Philharmonie di
Essen e nella Kleiner Sendesaal della NDR ad Hannover. Nell’aprile del 2018 debutterà
con la Göttinger Symphonie Orchester, diretto da Christoph-Mathias Mueller, con il
concerto in la minore di Schumann. Jan-Aurel è borsista della Jürgen Ponto-Stiftung, della
Deutschen Stiftung Musikleben e della Stiftung Jugend Musiziert Niedersachsen

Nina Gurol
Nata nel 1997, la pianista Nina Gurol riceve la sua prima lezione di pianoforte all'età di
sei anni ed entra nel Pre-College alla Hochschule di Colonia a tredici, studiando prima con
Nina Tichman e poi con Gesa Lücker, con la quale dal 2015 continua il corso di Bachelor.
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Nutre una grande passione per la musica contemporanea, che si riflette non solo dalle sue
collaborazioni con l'ensemble "Studio MusikFabrik", ma anche da quelle con il compositore
York Höller, e in varie prime esecuzioni assolute. Come solista e camerista ha suonato in
molte città tedesche, in Italia, Polonia, Austria, Stati Uniti ed in sale come la Kölner
Philharmonie, la Essener Philharmonie, la sala della WDR a Colonia, la Beethovenhaus di
Bonn, la Ehrbaar Saal di Vienna, la Erholungshaus di Leverkusen e lo Studio DuMont di
Colonia. È apparsa anche in Festivals come il Klavierfestival Ruhr, l'ACHT BRÜCKEN
Festival di Colonia, al Bachfest di Lipsia e al Köthener Bachfesttagen.
Insieme al lavoro costante con Tamara Stefanovich, Nina si è perfezionata con Pierre-
Laurent Aimard, Jerome Rose, Alexander Kobrin ed Eduard Zilberkant. Le sue esperienze
con l'orchestra l'hanno portata a suonare con i Bayer Symphonikern e Kenneth Duryea, la
Rhein-Erft Philharmonie e Christian Letschert-Larsson, e inoltre con la Toruń Symphony
Orchestra e Anna Mróz. Grazie al generoso supporto della Deutsche Stiftung Musikleben,
della quale è borsista dal 2015, ha potuto studiare per un semestre al Conservatorio di
Trento con Mario Coppola. Vincitrice di numerosi premi in concorsi nazionali ed
internazionali, ha recentemente ricevuto il premio Mieczław Weinberg al Tonali Musikpreis.
Dal 2016 Nina è rappresentata dalla agenzia TONALiSTEN di Amburgo.

Yizhuo Meng
Yizhuo Meng nasce ad Hebei (Cina) nel 1996 ed a cinque anni riceve la sua prima lezione
di pianoforte vincendo poi il primo premio al concorso pianistico “Xinghai” di Zhangjiakou
a soli otto anni. Nel 2008 entra al Conservatorio Centrale di Pechino dove nel 2011 vince
una borsa di studio, continuando a ricevere premi in vari concorsi d’esecuzione, come il
terzo premio al “Thomas and Evon Cooper Competition” di Pechino.
Dopo un anno lascia la Cina per andare a studiare in Germania, prima ad Amburgo
all’International College of Music con Delphine Lizè, e dopo alla Hochschule di Colonia con
Gesa Luecker. Qui ha l’occasione di approfondire le proprie conoscenze sulla musica
antica con Gerald Hambitzer e sulla musica contemporanea con Tamara Stefanovich e
Pierre-Laurent Aimard. Nel 2015 vince il secondo premio al concorso pianistico
internazionale “Val Tidone” in Italia, mentre nel 2016 seguono il quinto premio al concorso
“Karlrobert-Kreiten” dell’Hochschule di Colonia ed il secondo premio al “McKenzie
Awards” di New York. Dal 2016 è borsista della “Live-Music-Now Koeln e.V.” in duo con
la pianista Franziska Staubach.

Programma delle sessioni e dei concerti

Dal 20 al 22 marzo si terranno delle sessioni pubbliche gratuite dalle 16 alle 19. Venerdì
23 marzo, dalle 21 alla mezzanotte, si terrà invece una sessione notturna.
Infine, il gran finale

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Domenica 25 marzo, ore 17.00
fr. 30 / fr. 25

Concerto per pianoforte
tra il Sacro ed il Ritmo

Programma

O.Messiaen

— Regard du Père, dai „Vingt regards sur l'enfant-Jésus“

J.S.Bach

—Toccata BWV 913

O.Messiaen

— Regard de l'étoile, dai „Vingt regards sur l'enfant-Jésus“

W.A.Mozart

— Sonata Kv 282

O.Messiaen

— Regard de la Vierge, dai „Vingt regards sur l'enfant-Jésus“

F.Liszt

— Ave Maria (Le Campane di Roma) S.182

O.Messiaen

— Regard de la Croix, dai „Vingt regards sur l'enfant-Jésus“

G. Benjamin

— Shadowlines (scelta)

O.Messiaen

— Regard des hauteurs, dai „Vingt regards sur l'enfant-Jésus“

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Sabato 7 aprile, ore 20.30
fr. 25 / fr. 20

Mandala

La coreografia di Mandala è stata disegnata da Carolyn Carlson per la sua fedele
danzatrice Sara Orselli. Lo spettacolo è stato pure presentato al Piccolo Teatro di Milano
riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

Coreografia: Carolyn Carlson
Interpretazione: Sara Orselli
Musica: Michael Gordon - Weather part 1
Costume: Chrystel Zingiro
Luci: Freddy Bonneau
Regia luci: Guillaume Bonneau

Produzione delegata Carolyn Carlson Company
Produzione originale: Centro Coreografico Nationale di Roubaix Nord-Pas di Calais in
collaborazione con l’Atelier de Paris-Carolyn Carlson

Un cuore che batte, che propulsa la vita in un corpo che a suo turno ondeggia, compie
giravolte. Mandala affascina lo spettatore per il suo ritmo ipnotico, accompagnato in modo
appropriato dall’energica musica di Michael Gordon.
Al cerchio dell’ensō che simbolizza al contempo l’universo e il gesto artistico perfetto, si può
ancora aggiungere il riferimento agli agroglifi, questi motivi circolari apparsi nei campi di
cereali. Manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, si mostrano come altrettanti
messaggi emessi da una forza dello spirito, magari venuto da fuori, e sembrano volerci
ricordare quanto di sconosciuto sussiste attorno a noi.
Sara Orselli dà corpo a questo solo che rappresenta l’esito finale della complicità allacciata
da più di un decennio con Carolyn Carlson.

Al termine dello spettacolo Julie Breukel Michel, cofondatrice del Centro Lungta a
Mergoscia, ci parlerà del significato simbolico e rituale del mandala.
Simbolo che muove il fondamento di tutti gli esseri aldilà della propria cultura: abbiamo
infatti tutti sperimentato l'esperienza interiore di un mondo fatto di cicli, di ritmi e di
ripetizioni orchestrate attorno ad un tema centrale. Il più semplice ed universale è il ciclo
delle 4 stagioni, generatore di vita.

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Biografie

Carolyn Carlson
Nata in California nel 1943, Carolyn Carlson si definisce inannzitutto come una nomade: da New
York a Parigi, passando per Venezia e Helsinki, non ha mai smesso di sviluppare e condividere il
suo universo poetico. Grande danzatrice e coreografa dal percorso artistico originale è l’erede di
Alwin Nikolais. La danza di Carolyn Carlson, che l’artista ha sempre definito ‘poesia visuale’, è
sempre stata intimamente legata alle arti plastiche, sia nell’ispirazione che nello spazio (gesti, colori,
luce). Il suo universo poetico si esprime oggi attraverso diverse forme: la danza, la scrittura e
l’inchiostro. Nel punto di incontro di queste esperienze Carolyn Carlson sviluppa da diversi anni una
forma particolare di esibizione: i Poetry Event. Un’esperienza nella quale si mescolano
improvvisazione, danza, letture poetiche, esposizione di calligrafia e musiche per creare delle
istantanee che arrivano direttamente dall’immaginario della Blue Lady.

Sara Orselli
Interprete e assistente coreografa, inizia la sua formazione alla Dance Gallery di Perugia sotto la
direzione di Valentina Romito e Rita Petrone. Segue poi una formazione di danza tra il 1999 e il
2002 a Isola Danza, l’accademia della Biennale di Venezia, diretta da Carolyn Carlson. Nel 2003
va a Parigi e diventa l’inteprete musa di Juha Marsalo. Parallelamente assiste Carlson in Wash the
Flowers a Lucerna nel 2005 e nella sua prima pièce per un pubblico giovane Les Rêves de Karabine
Klaxon. Sara Orselli danza regolarmente nelle creazioni di Carolyn. Nel giugno 2010 Carolyn crea
per lei il solo Mandala, nel quale può esprimere tutto ilsuo virtuosismo.

Julie Breukel Michel
Cofondatrice del Centro Lungta a Mergoscia è specializzata nella medicina tibetana, alchimia ed
etnomedicina per meglio comprendere i misteri del corpo dell'energia e delle sue multiple
dimensioni spirituali. Insegnante e formatrice per insegnanti di Lu Jong - yoga di guarigione
tibetano, riconosciuta da Tulku Lobsang Rinpoché.

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Giovedì 17 maggio, ore 20.30                                  Palco sala teatro LAC Lugano
fr. 40.- / fr. 20.-/ fr.12.-

Compagnia Tiziana Arnaboldi - Nuova produzione

Motivo di una danza
con la presenza del poeta Fabio Pusterla

Regia e Coreografia di Tiziana Arnaboldi.
Danzatori: Faustino Blanchut, Eleonora Chiocchini, Marta Ciappina, Pierre-Yves Diacon, David
Labanca, Claudia Rossi-Valli, Francesca Zaccaria
Musiche ed elaborazioni sonore: Mauro Casappa

Primo Viaggio
Un paesaggio spoglio, fatto di sole pietre, è il luogo d’elezione di una comunità lontana nel tempo.
Da qui hanno origine azioni e memorie che il corpo prova a cantare: il lavoro, i riti, i desideri.
L’abbandono al suolo rimanda al pulsare delle emozioni, al valore della fragilità come forza motrice
per nuove azioni verso la ricerca di punti stabili su cui sostare sospesi. È una danza di passi
sensibili, leggeri, tra ruvide pietre, in cui piedi e mani, cercano il contatto con la terra.

Secondo Viaggio
Sulle tracce della danzatrice belga Charlotte Bara, affascinante fondatrice del Teatro San Materno.
Un viaggio tra passato e presente, tra il suo linguaggio e la nostra danza. In scena le danzatrici:
Eleonora Chiocchini, Marta Ciappina e Francesca Zaccaria, ripropongono la magia creatrice di
Charlotte Bara, i cui gesti, cariche di mistero e di profonda spiritualità, hanno ispirato poeti, pittori e
musicisti. Le mani sono il filo conduttore di ogni sua danza: “Noi respiriamo il mondo attraverso le
nostre mani, esse traducono il pensiero più sottile per unire il fisico e lo spirito.”

I due momenti invitano il pubblico a porre uno sguardo aperto, per abitare uno spazio e un tempo
che si muove, pensa e riflette.

Biografie

Tiziana Arnaboldi
Direttrice dell’omonima compagnia, è autrice di una quarantina di creazioni artistiche che hanno
avuto un grande riscontro di pubblico e critica in Festival tenutisi nelle più importanti città europee e
in Africa. Da ottobre del 2009 la compagnia Tiziana Arnaboldi ha la sua residenza al Teatro San
Materno di Ascona – la cui direzione le è affidata nel 2015 – dove crea piattaforme progettuali
internazionali ispirate a questo luogo. Dal 2014 ha aperto uno spazio di ricerca e di dialogo tra la
danza e altri linguaggi artistici. Crea piattaforme progettuali internazionali ed Eventi artistici ispirati
a questo luogo, ricco d’arte e di storia. Dal 2015 artisti internazionali di vari ambiti si uniscono
insieme ai danzatori della Compagnia Tiziana Arnaboldi, nelle residenze del Teatro San Materno,
per creare performance uniche, con la denominazione: “Dialogo tra le arti”. Questi spettacoli
vengono poi anche ospitati in altri luoghi e spazi alla ricerca di nuove trasversalità artistiche.

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Fabio Pusterla (1957)
È insegnante presso il Liceo Cantonale Lugano 1 e presso l’Istituto di Studi Italiani. Attivo anche
come studioso, saggista e traduttore, è autore di numerose raccolte poetiche, parzialmente riassunte
nell’antologia Le terre emerse (Einaudi, 2009). I suoi interventi sulla scuola sono raccolti nel
volumetto Una goccia di splendore (Bellinzona, Casagrande, 2008). Tra i suoi titoli anche Corpo
stellare (Marcos y Marcos 2010) e Quando Chiasso era in Irlanda e altre avventure tra libri e realtà
(Bellinzona, Casagrande, 2012). La sua ultima raccolta poetica è Argéman (Milano, Marcos y
Marcos, 2014).

Faustino Blanchut
Artista di nazionalità svizzera, francese e argentina, si è formato in Francia. Dal 2009 al 2011 ha
partecipato all’Atelier Théâtrale con Nicole Garetta. Nel 2012 arriva poi a Losanna dove
approfondisce la danza in ‘Igokat’. Dallo stesso anno inizia poi a collaborare con l’Accademia
Teatro Dimitri di Verscio. Fa parte della Compagnia Tiziana Arnaboldi con la quale ha anche vinto
il concorso ‘Fringe fit – L’AltroFestival’ nell’ottobre 2014 con lo spettacolo “Linea”. Ottiene una
borsa di studio della Pierino Ambrosoli Foundation che lo ha sostenuto durante l’anno scolastico
2014-16. Nel 2016 ha partecipato alla cerimonia di apertura del tunnel di AlpTransit e allo
spettacolo Sogni di un'altra vita al Monte Verità di Ascona. Con "La Mauvaise Herbe" Faustino ha
vinto il premio Talenthesis della SUPSI per il migliore lavoro di fine formazione.

Eleonora Chiocchini
Si forma come danzatrice al Dance Gallery di Perugia e completa la sua formazione attraverso
masters e seminari in Italia e all'estero (Parigi, Bruxelles, Vienna). Dal 2005 lavora come performer
nella Compagnia Abbondanza Bertoni, Teatrodanza Tiziana Arnaboldi (Svizzera), Dejà Donné,
Dergah Danza Teatro, Teatro dell'Archivolto, Compagnia Simona Bucci, Habillé d'eau, Sosta
Palmizi. Parallelamente al lavoro di interprete, sviluppa un proprio processo di ricerca creando
alcuni progetti coreografici: Attentazione: esercizi all'azione attenta (2010) vincitore del premio
Nutrimenti: sostenere l'emergente (Terni); A piccole dosi (2010) in collaborazione con
l'associazione Sosta Palmizi; Frane (2011) vincitore del premio Toscana Factory Dance a
Fabbricaeuropa (Firenze); Fragilefrana (2011) vincitore di Created in Umbria e dell'E45 Napoli
Fringe Festival.

Marta Ciappina
Danzatrice e performer, si forma a New York al Trisha Brown Studio e al Movement Research
studiando con Diane Madden, Juliette Mapp, Jeremy Nelson, Vicky Shick, Andrew Harwood, Kirstie
Simson, Ori Flomin, K.J. Holmes, John Jasperse. Come danzatrice collabora pure con John Jasperse
Company (New York), Luis Lara Malvacias, (New York), Gabrilla Maiorino (Amsterdam), Ariella
Vidach-Aiep (Milano), Motus (Parigi), Daniele Albanese Compagnia Stalk (Parma), Compagnia
Daniele Ninarello (Torino), Compagnia Chiara Frigo (Verona). Dal 2013 collabora con la
compagnia MK; gruppo di punta della scena contemporanea, guidato da Michele Di Stefano. Da
ottobre 2015 ha collaborato con Alessandro Sciaroni per Turning, performance site specific per il
MAXXI di Roma.

Pierre-Yves Diacon
Classe 1991 pratica la breakdance. Nel 2007 si è diplomato alla School for New Dance
Development a Amsterdam, specializzandosi in coreografia. Dal 2005 al 2016 presenta diverse
creazioni in vari Festival Internazionali: Amsterdam, La Have, Barcelone, Beyrouth e Maspalomas.

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Attualmente segue un ciclo di formazione «Transforme» alla Fondazione Royaumont, Francia e
lavora con la Compagnia Teatrodanza Tiziana Arnaboldi.

David Labanca
Nasce a Tuttlingen (Germania) ma cresce a Milano, dove frequenta i primi corsi di teatro ed entra a
far parte della Compagnia TeatrObliquo. Nel 2007 decide di trasferirsi in Svizzera per frequentare
la Scuola Teatro Dimitri, nella quale approfondisce materie come acrobazia, danza, voce,
improvvisazione, maschere e clowneria, ottenendo il bachelor in Physical Theater. Dal 2010 entra a
far parte della Compagnia Teatro Dimitri, partecipando a spettacoli comici varietistici, e
collaborando parallelamente con la Compagnia Teatro Danza Tiziana Arnaboldi come danzatore.
Partecipa anche a diverse produzioni indipendenti, continuando la ricerca e lo studio del movimento
come mezzo espressivo nel teatro e nella danza.

Francesca Zaccaria
Danzatrice, autrice, pittrice integra alla Danza le Arti Marziali Metodo Noro/Kinomichi, l’Aikido e
la pratica dello Yoga. Lavora con la Compagnia Aldes/Roberto Castello, Compagnia Abbondanza
Bertoni, Catherine Diverrès in “Autour de Blowin”, nel Coro in “Enrico V” di Pippo Delbono, in
diverse Produzioni del Teatro dell’Archivolto di Genova. Nel 2007 insieme a Giovanni Di Cicco
fonda la Compagnia Dergah Danza Teatro. Ha collaborato come coreografa ospite con il Folkwang
Institute of Contemporary Dance di EssenWerden e l’Academy of Performing Arts di Bratislava.
Attualmente lavora in Francia con la Cie SIC.12/Gustavoi Giacosa e in Italia è parte degli Autori
Aldes in creazione con “Carnet erotico”.

Claudia Rossi-Valli
Claudia Rossi Valli si diploma alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 2012
vince una borsa di studio per l'American Dance Festival dove viene selezionata per danzare con la
Shen Wei Dance Arts. Danzatrice della Compagnia Teatro-Danza Tiziana Arnaboldi dal 2014.
Danzatrice della Compagnia Zappalà Danza dal 2015. Danzatrice della Compagnia
Abbondanza/Bertoni dal 2016. Insieme a Tommaso Monza fonda NATISCALZI nel 2016,
compagnia attualmente impegnata nel progetto “Lo Schiaccianoci”.

Mauro Casappa
Compositore e ricercatore musicale. Studia musica e composizione al Conservatorio di Parma e
all'Istituto Musicale di Reggio Emilia e frequenta i corsi di Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Paolo
Cavazzini, Franco Donatoni, Armando Gentilucci, Gerard Grisey, Adriano Guarnieri, Giacomo
Manzoni, Emmanuel Nunes, Salvatore Sciarrino, Alvise Vidolin. Lavora con le compagnie di teatro
Elsinor, Il Buratto, Nuova Scena, Teatro dell’Arca, Teatro delle Briciole, con i registi Stefano Monti,
Letizia Quintavalla, Bruno Stori, con le compagnie di danza Abbondanza-Bertoni, Artemis Danza
(Monica Casadei), Teatrodanza Tiziana Arnaboldi (Svizzera) e con i coreografi Nicoletta Cabassi,
Chiara Frigo, Daniele Ninarello, Thierry Parmentier e Piera Principe. All'attivo ha anche
collaborazioni con gli scultori Oscar Accorsi e Robert Morris e con il regista Peter Greenaway.

Produzione Teatro San Materno Ascona e Neuestheater Dornach-Basilea con il sostegno di
Repubblica e Cantone Ticino, DECS, Swisslos, Prohelvetia – Fondazione svizzera per la cultura,
Comune di Ascona, Fondazione Pende.

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27 maggio - 10 giugno
entrata libera, tranne all’evento inaugurale

Architetture sonore nella collina-giardino del Teatro San Materno
Create dall’artista Andres Bosshard

Domenica 27 maggio, ore 17.00
fr. 20 / fr. 15

Apertura esposizione
con la presenza dell’artista Andres Bosshard e la musicista Charlotte Hug

Dal 28 maggio al 10 giugno, dalle 14 alle 20, il visitatore è invitato a una passeggiata tra
l’architettura in stile Bauhaus del Teatro San Materno con soste che sarà lui a decidere,
come pure il giorno, l’ora e l’accomodarsi: con sedia, con coperta o altro sul prato, sulla
grande terrazza, sotto l’albero del ciliegio, sulle scale o negli anfratti più intimi del luogo
per gustarsi la bellezza dell’ozio.
Chi volesse leggere, danzare, recitare, … è invitato ad occupare questi magici spazi e
dolcemente abbandonarsi con leggerezza. Si aggirano di tanto in tanto dei danzatori e dei
poeti, oltre ad altri eventi paralleli.

La collina-giardino sulla quale è adagiata l’architettura Bauhaus del Teatro San Materno si
offre quale progetto di una partitura musicale. I viottoli, le scale, il muro rigonfio
dell’entrata, le diverse terrazze, balconcini e prati dialogano con gli elementi architettonici
dell’edificio. Una partitura che richiama la coreografia di una danza destinata a questi
frammenti di paesaggio e con questi moduli scenografici; una danza non solo per
danzatrici, bensì un richiamo a una danza di suoni: una coreofonia. L’entrata, per esempio,
con la parete vibrante della scala che sale alla terrazza sul tetto, genera un’acustica del
tutto particolare.
Grazie all’architettura e alle rappresentazioni pubbliche del Teatro San Materno è lecito
pensare di trovarsi in un meraviglioso parco delle arti e della storia, porta aperta verso
Ascona e verso il Monte Verità.
Un progetto che includa lo spazio esterno dell’isola San Materno esige un’arte particolare,
l’arte capace di creare uno spazio sonoro. Già da circa trent’anni Andres Bosshard sta
sviluppando strumenti adatti a un simile spazio, i quali, nell’ambiente aperto del giardino,
possano dar luogo a uno spazio d’ascolto.

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Biografie

Andres Bosshard
Vive e lavora a Zurigo. Inizia come pittore e molto presto si avvicina pure rispettivamente all'azione
e all'arte performativa, prima di incontrare la musica sperimentale teatrale. Ha sviluppato oggetti
roteanti che emanano suono, programmi interattivi di musica e di installazioni sonore, attraverso
l'uso del computer. Nel 1985 fonda 'Nachtluft', un gruppo il cui obiettivo era quello di sviluppare
l'improvvisazione musicale in luoghi urbani e meno convenzionali. Nel 1987 compie il primo Tour
in Giappone. I più grandi progetti sono stati: 'Dam in Fusio' (1987), "Sound Bridge Bern" (1990),
"Telefonia" (1991), satellite-link simultaneo di un concerto tra New York e Winterthur.

Charlotte Hug
Musicista (viola e voce), compositrice, pedagoga, artista mediatica e disegnatrice, grazie alle sue
performance musciali e visive in luoghi non usuali ha riscosso un ampio successo. Si è esibita nelle
gallerie all’interno del ghiacciaio del Rodano, in una prigione di Londra, nel bunker Humboldthain a
Berlino, affacciata sull’Oceano Atlantico nei porti irlandesi di Cork. La sua bravura come solista,
compositrice e coordinatrice delle sue opere l’ha portata in numerosi festival rinomati dell’Europa,
America e canada, come il Tage für Neue Musik di Zurigo, Donaueschinger Musiktage, San
Francisco International Arts Festival, Berliner Festspiele MaerzMusik. Ha ottenuto „artist in residence“
a Londra, Berlino, Cork e Parigi. Nel 2011 è stata insignita del riconoscimento „artiste étoile“ al
Lucerne Festival.

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Sabato 9 giugno, ore 20.30
fr. 25 / fr. 20

Progetto Sigurd Leeder, Patrimonio della Danza
Karin Hermes e Marco Volta danzano reinterpretando alcune coreografie sul processo
creativo del danzatore e pedagogo germanico Sigurd Leeder, pure ispiratore di Pina
Bausch

War memorial, 1936, 1956
Impromptu, 1952
“Oh Dear”, 1949
Mobile, 1975

Coreografie alternate da letture di Sigurd Leeder con
Alison Curtis-Jones, Karin Hermes, Marco Volta

Sigurd Leeder, nato nel 1902 ad Amburgo, morto nel 1981 a Herisau, Svizzera. Insegnò
alla “Scuola di Danza Sigurd Leeder” a Herisau (Svizzera) dal 1964 al 1981. Egli diresse
la scuola in collaborazione con Greta Müller. Aveva una reputazione internazionale e attirò
studenti da tutte le parti del mondo. Leeder lavorò in stretta collaborazione con Kurt Jooss,
sviluppando appunto il metodo Jooss - Leeder che ebbe un forte impatto sulla futura
generazione di artisti danzatori, quali Pina Baush, Jean Cebron, Jeann Brabants e molti
altri. Leeder era un danzatore eccezionale, insegnante di danza e specialista nell’analisi
del movimento; era Presidente del Concilio Internazionale di Kinetografia (o “Notazione”)
Laban. L’archivio svizzero di Danza ospita la collezione Sigurd Leeder, i cui diritti sono
accessibili.

Karin Hermes
Coreografa, danzatrice, pedagogista della danza e specialista di Kinetographie Laban. Si è
cimentata intensamente con l’American Dance dopo il 1945, mettendo in evidenzia importanti
coreografie come pure ricostruendo eccellenti film documentari. È artista ospite e docente in teatri e
alte scuole. Hermes lavora ora inoltre con bambini e giovani. Coni l suo progetto su Sigurd Leeder
ha ottenuto il premio 2016 per il patrimonio della danza.

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