Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
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Anno LXI n. 2-3/3 Dicembre 2022 - Poste Italiane Spa - Spedizione in a. p. D. L. 353/03 (conv. L. 46/04) - art. 1 comma 1 DBC Treviso - Autor. del 9/5/61 Tribunale di Treviso n. 206 - Tassa Pagata/Taxe Perçue Luigi Spellanzon Medaglie d'Oro: Le nostre
ARTICOLI IN EVIDENZA Saluto del Presidente........................ 1 Le nostre Medaglie d’Oro: Luigi Spellanzon ..................................2 150° anniversario delle truppe alpine ............................ 5 Alpini Soldati di Pace........................ 8 Assegnate le Bandiere di Guerra........................13 11° Raduno dei montagnini del Conegliano....................................16 A tu per tu con Don Stefano Sitta..............................23 Buone Feste Museo ................................................... 26 L’Elmo d’oro di Scanderberg sugli Stemmi Araldici dei Reparti Militari Italiani ........... 28 La Nostra Famiglia.......................... 34 Ritornare a ricordare .......................41 Protezione Civile ..............................43 Dai Gruppi ...........................................45 Ph. Fabrizio Malisan Anagrafe Alpina................................. 61 SOSTENITORI FIAMME VERDI 2022 Sono andati avanti........................... 62 Gruppo Città € 150,00 Gruppo Falzè di Piave € 150,00 Gruppo Refrontolo € 400,00 Gruppo Solighetto € 100,00 N. 2-3 DICEMBRE 2022 COMITATO DI REDAZIONE Stampa: Grafiche San Vito s.r.l.s. Presidente: Gino Dorigo Vicolo Biban, 21 - 31030 Biban di Direttore Responsabile: Carbonera (TV) Gino Ceccherini tel. 0422.445787 - fax 0422.699161 Redazione: Simone Algeo, Claudio info@grafichesanvito com Lorenzet, Nicola Stefani. L’uscita del prossimo numero di PERIODICO DELLA SEZIONE DI CONEGLIANO Tel. 0438.21465 Fiamme Verdi è prevista per il Sito Internet: mese di Luglio 2023 FIAMME VERDI Periodico della Sez. ANA di Conegliano Anno LXI n. 2-3/3 Dicembre 2022 http://www.anaconegliano.it Redazione: Sez. ANA Conegliano Cas.Post. 209 via Beccaruzzi, 17 31015 Conegliano (TV) Posta elettronica: Termine ultimo per la consegna costo una copia € 2,00 - Abbonamento annuale € 6,00 Periodico della Sez. ANA di redazione.fiammeverdi@gmail.com degli articoli: 31 Maggio 2023 Conegliano - Autor. del 9/5/61 Tribunale di Treviso n. 206 - Copie stampate 7.500
PRESIDENTE SEZIONE ANA DI CONEGLIANO di Gino Dorigo SEMPRE UNITI, COME A NATALE F A inalmente è arrivato il la presenza delle più alte cariche bbiamo bisogno di re- freddo e ci avviciniamo dell’Esercito, dell’ANA e con tut- stare uniti per collabo- al periodo più gioioso te le Bandiere di Guerra dei no- rare insieme con dedi- dell’anno, durante il quale ci stri reparti in armi. Il Presidente zione e costanza, senza temere di ritroviamo accerchiati dal calore Favero nel suo discorso ha affer- mettersi in gioco nel mondo del e dall’affetto delle nostre famiglie. mato con orgoglio che: l’ANA e le volontariato, solo così potremo In queste prime serate invernali, Truppe Alpine sono 2 facce della prepararci per gli eventi futuri davanti al caminetto mi ritrovo stessa medaglia, entrambe conti- che richiederanno un forte e as- a ripensare ai momenti passati nuano ad essere presenti sul no- sodato spirito di squadra. insieme che hanno caratterizzato stro territorio al servizio delle co- Dobbiamo saper mettere il l’anno appena trascorso, un anno munità grazie all’aiuto reciproco NOI prima dell’IO. di ripresa molto intenso durante che da sempre le unisce. il quale ci siamo impegnati Sento quindi il desiderio L nel partecipare e organizzare a nostra Sezione, inoltre, di spronarvi, affinché nella cerimonie atte a festeggiare i 150 si è vista impegnata in nostra grande famiglia Alpina anni di storia del Corpo degli molteplici attività opera- ci sia la serenità e l’armonia che Alpini. tive, anniversari e manifestazio- porta ad un clima favorevole al ni di gruppi che hanno portato coinvolgimento di tutti, compresi La Staffetta Alpina Ventimi- alti i nostri valori Alpini. Dob- i giovani in modo che possano glia Trieste ha coinvolto atleti biamo operare per costruire e comprendere i nostri valori e farli delle Truppe Alpine e dell’Asso- non per distruggere, condividia- propri per poi partecipare con ciazione Nazionale Alpini per- mo il nostro tempo e le nostre slancio e altruismo alle nostre correre 1500 km attraversando energie nella vita associativa. attività, per sapersi mettere in luoghi che hanno visto le origini Dobbiamo convincerci più che gioco nel sociale e imparare a del Corpo. Proprio dalla nostra mai che i nostri ideali sono giusti dare a chi ne ha bisogno. Conegliano, città alpina, abbia- e vanno trasmessi concretamen- mo avuto l’onore di ospitare una te con il nostro operato, come Con la speranza che siate tutti tappa della staffetta con la par- abbiamo sempre fatto. Durante più stimolati, auguro con tutto il tecipazione del 3° Reggimento il cammino sorge però anche un cuore un sereno Natale a tutti voi Artiglieria da Montagna guida- sentimento di rammarico, forse e alle vostre famiglie. to dal Comandante del Gruppo la pandemia ha segnato anche al- Conegliano Davide Pascoli. cuni di noi, che ultimamente non si sono impegnati come parte in- I festeggiamenti per i 150° di tegrante della nostra famiglia al- fondazione delle Truppe Alpine pina. si sono poi conclusi a Napoli con 1
LE NOSTRE MEDAGLIE D’ORO: LUIGI SPELLANZON di Gino Ceccherini LUIGI SPELLANZON, L’EROE SCONOSCIUTO La breve e gloriosa storia dell'Alpino che dà il nome al viale d'ingresso di Conegliano. Q uando cadde Luigi agosto 1913 a Conegliano, toria e i nostri soldati dovettero Spellanzon non aveva dimostrò una vivace intelligenza sopportare per anni un'accanita ancora compiuto 25 fin dai primi anni di studio, lotta contro le bande ribelli dei anni. Però, almeno fino a quando conseguendo la licenza di terza vari ras. Il terrorismo delle bande durerà l'Italia, Spellanzon sarà media complementare a soli composte da migliaia di agguerriti ricordato ad ogni generazione 12 anni. Il 23 settembre 1933 si combattenti era particolarmen- attraverso la seguente motivazione arruolò volontario, con la ferma di te esercitato ai danni delle stesse della Medaglia d'Oro al V.M. due anni, nel 9° Reggimento alpini, popolazioni etiopiche, il più delle conferita alla sua memoria: venendo assegnato a Tolmino; il volte, anche gli attacchi ai reparti 23 febbraio 1934 venne nominato italiani erano determinati da fini "Già volontario in parecchie caporale e quattro mesi dopo tutt'altro che "patriottici". azioni di guerra, durante un caporale maggiore per conseguire combattimento guidava più volte poi la promozione a sergente il 23 Il nostro esercito aveva la sua banda in un susseguirsi settembre 1934. Come sottufficiale costituito, soprattutto nelle zone di aspri e sanguinosi episodi. particolarmente preparato alla più isolate, dei reparti composti da Gravemente ferito all'addome, vita amministrativa, Spellanzon uomini del posto che raccoglievano sebbene conscio del suo grave stato ricoprì per oltre un anno vari spesso degli elementi non non abbandonava i gregari, che incarichi di fiducia presso il arruolati regolarmente, ma che continuavano l'azione infiammati proprio battaglione, fino al offrivano volentieri la propria dal suo ardimentoso contegno. Due trasferimento alla 5° compagnia preziosa collaborazione, convinti giorni dopo, nuovamente attaccato, dell'11° Rgt Alpini di nuova della reale utilità che il popolo mentre barellato e scortato da costituzione facente parte della abissino poteva trarre dalla gregari armati, si trasferiva in Divisione "Pusteria". presenza italiana; questi reparti località sede di ospedale, tra gli definiti "bande irregolari" erano spasimi della carne, con sublime Col nuovo Reggimento, Spel- comandati dai nostri ufficiali e eroismo, impegnava nuovo cruento lanzon si imbarcò a Napoli il 12 sottufficiali coadiuvati dagli ascari. combattimento, rimanendo ancora gennaio 1936 giungendo a Mas- Ad una di queste organizzazioni ferito al torace. saua otto giorni più tardi e par- del Corpo Truppe Coloniali, Caduti ad uno ad uno i vicini, tecipando poi a diversi combat- Spellanzon venne assegnato il 7 pressato da ogni parte, trovava timenti; l'11° Alpini si distinse agosto 1936 con residenza a Batié, ancora la forza di impugnare infatti nelle battaglie Adi-Gul-Ne- nella zona di Dessié, unitamente la pistola, uccidendo parecchi gus il 12 febbraio 1936, di Amba al ten. Giuseppe Pennasi. Ai vari avversari, finché, colpito alla fronte Aradam tra il 15 e il 16 febbraio, al scontri con i ribelli seguirono cadeva travolto dalla selvaggia Passo Mecan (Amba Bohorà) il 31 periodi di relativa calma. irruenza nemica. Fulgido esempio marzo ed infine a Saeftì il 3 aprile Il comportamento di Spellan- di virtù militari - Angodegò, 31 1936. zon fu sempre ammirevole e, dopo maggio 1938". La conclusione di combatti- il conseguimento del grado di menti in Etiopia non coincise con sergente maggiore (23 settembre Luigi Spellanzon, nato l'11 l'ufficiale proclamazione della vit- 1937) venne proposto per la pro- 2
mozione a maresciallo per merito La colonna avrebbe dovuto infatti armati di fucile e 50 disarmati di guerra a seguito delle opera- compiere una lunga ed estenuante in qualità di portatori) raggiunse zioni di polizia a Uoldia del mar- marcia per la carovaniera Ighem- faticosamente verso mezzogiorno, zo 1938. Il 31 maggio dello stesso Aratmà, per cui venne deciso senza avvistare ribelli, il territorio anno, Luigi Spellanzon comanda- di staccare dalla colonna circa di Angar in località Ciakalà. Nella va oltre quattrocento gregari della duecento uomini per cercare di zona di Cairali Maggheugua "Banda Galla" in avan- (nel l 'I n f ra nt a), guardia ad Angodegò, contornata da piccole occupando diverse po- alture dominanti, sizioni accanitamente la colonna venne difese dai ribelli. improv v isa mente attaccata da tergo con Verso le 18, quando scariche di fucileria, il nemico stava defi- rendendo impossibile nitivamente cedendo retrocedere, erano le e i reparti italiani si ore 12,15 circa e quasi apprestavano all'inse- contemporaneamente guimento, una pallot- i ribelli attaccarono tola (probabilmente di anche dai fianchi; fucile Mauser) colpì altri gruppi di Spellanzon all'addo- armati impedivano il me trapassandolo da proseguimento della fianco a fianco. Imme- marcia verso la piana diatamente avvertito il del fiume Diarré. comandante, questi si Mentre Ottaviani si recò sul posto con ten. impegnava a contene- medico Dr. Mantello, re i ribelli, un gruppo trovando Spellanzon di ascari e di portato- ancora in piedi che in- ri al comando del B. citava i suoi uomini a Basci Mohamed Nur proseguire nell'azione; Hassen, tentò di pro- lo stesso comandante seguire verso il Diarré, scrisse: "lo trovai disin- nel disperato tentativo volto e con una sigaret- di portare Luigi Spel- ta accesa tra le labbra". lanzon sulla via della Il medico accertò salvezza. Gli avver- la gravità della ferita, sari serrarono però curato e fasciato, con azione rapidissi- deposto su una ma e resero impossi- barella improvvisata, bile il proseguimento venne trasportato in dell'azione del reparto una vicina posizione all'ordine di Ottaviani difendibile; per la ; il gruppo con la ba- notevole perdita di rella di Spellanzon era sangue perdette i arrivato duecento me- sensi dopo un quarto tri più a valle, quando i d'ora dall'arrivo. Una delle ultime fotografie dello Spellanzon scattata in Africa portatori si dispersero Trascorsa la notte, e la brandina con il fe- la colonna giunse l'1 giugno nel portare il ferito al 23° Cantiere rito venne deposta a terra mentre territorio di Agoat, sostando per "Puricelli" attraverso la mulattiera la lotta continuava furibonda. cercare di individuare l'abitato di di Coot; le informazioni assunte Mermereifià. Spellanzon passò davano la zona libera da truppe Luigi Spellanzon si fece aiutare un'altra notte tra sofferenze ribelli e, al comando del graduato dal B. Basci a trascinarsi per al- terribili, perdendo la sensibilità Ottaviani, il gruppo partì alle cuni metri facendosi consegnare delle gambe e, al mattino, chiese di 7,45 del 2 giugno. La piccola la rivoltella a rotazione ed impe- poter essere trasportato a Dessié. scorta (costituita da 147 gregari gnando con il proprio attendente 3
LE NOSTRE MEDAGLIE D’ORO: LUIGI SPELLANZON e due ascari l'ultima disperata di- Danieli giunse sul posto, Luigi del territorio etiope. fesa contro gli avversari. Spellan- Spellanzon venne dissotterrato zon sparava ripetutamente e con per la constatazione dell'identità Le ricerche fatte dall’Ammi- calma eccezionale (sono parole del e seppellito a Badò Uaha, a circa nistrazione Comunale nel 2003, Comandante italiano) sui ribelli cinque ore da Mermerefià e a tre tramite Onorcaduti, e ripetute nel più vicini, rimanendo a sua volta ore e mezzo circa dal 23° cantiere 2016 dalla Sezione di Conegliano, ferito al petto; proseguì la lotta con"Puricelli". In questo luogo di con l’Ambasciata Italiana di Ad- accanimento uccidendo diversi ri- sepoltura però non si trova traccia dis Abeba (Addetto Militare Col. belli finché una pallottola non lo dello Spellanzon. Nel 2016, in Ruggiero), non hanno portato colpì tra la fronte e la tempia. vista del convegno promosso purtroppo ad avere notizie su un da ConeglianoMediaStoria, la luogo di sepoltura sicuro. Rimane C osì morì Luigi Spellanzon, Sezione ANA di Conegliano solo l’ipotesi, proposta dall’Amba- mentre il fedele B. Basci attivava una ricerca volta ad sciata, che i poveri resti dello Spel- Mohamed Nur Hassen individuare il luogo di sepoltura lanzon possano riposare tra quelli rimase fino alla cattura accanto al dell’Eroe. dei Caduti Ignoti nel Cimitero Mi- suo superiore caduto; l'attendente litare Italiano di Addis Abeba. di Spellanzon venne catturato ed Ricerca svolta con la Questa è la breve e gloriosa ucciso. Il B. Basci riuscì a fuggire collaborazione del Centro vita della Medaglia d'Oro Luigi dopo quattro giorni di prigionia Studi dell’ANA, di storici e di Spellanzon, il quale lascia il segno e a raggiungere il 23° Cantiere appassionati a quegli eventi. del suo valore sul vessillo della "Puricelli". Luigi Spellanzon Inoltre una formale richiesta nostra Sezione. Nel riconoscente venne dapprima sepolto sul posto fu rivolta all’Addetto Militare ricordo di tutta Conegliano, e sulla sua tomba fu eretto un presso l’Ambasciata Italiana ad la città natale volle dedicato rudimentale "tucul" sormontato Addis Abeba. Purtroppo, come all'eroico Figlio il suo più bel da una croce in legno; la notizia già si era verificato nella ricerca viale, per salutare al nome di della sua eroica morte portò molta promossa dall’Amministrazione Spellanzon il visitatore che giunge costernazione tra la popolazione di di Conegliano nel 2003, il risultato da lontano. Batié e di Dessié, e i componenti dei ebbe esito negativo. Le ricerche reparti Galla eseguirono canzoni furono estese, oltre che ai registri e fantasie guerriere a ricordo specifici dell’Ambasciata, anche a dell'esemplare sottufficiale alpino. quelli del Consolato, con verifica Quando il comandante Aldo su tutti i Cimiteri Militari Italiani CONEGLIANO - L’ingresso secondario dell’Ospedale civile, occupato dalle truppe austriache. Gente di tutte le età e condizioni che attende la distribuzione degli “avanzi” del rancio militare. Il 4° bambino in prima fila da sinistra è Luigi Spellanzon. Fotografia del cav. Luigi Cristofoli. 4
150° ANNIVERSARIO DELLE TRUPPE ALPINE di Simone Algeo Nella città partenopea fu istituito il Corpo il 15 ottobre del 1872 LE TRUPPE ALPINE DELL’ESERCITO CELEBRANO IL 150° ANNIVERSARIO A NAPOLI L e Truppe Alpine dell’E- dei Reparti alpini e a vocazione Pietro Serino. Presenti il decano sercito hanno compiuto degli Alpini in servizio, Generale alpina, il Labaro dell’Associazione 150 anni di vita al servizio Nazionale Alpini (ANA), sul di Corpo d’Armata Francesco del Paese e della comunità, cele- quale sono appuntate 209 Paolo Figliuolo, il Comandante brando l’anniversario nel cuore di Medaglie d’Oro al Valor Militare delle Truppe Alpine, Generale di Napoli, dove il 15 ottobre del 1872 conferite ad appartenenti al Corpo d’Armata Ignazio Gamba Re Vittorio Emanuele II firmò il Corpo, e tre compagnie in armi, e il Presidente dell’Associazione regio decreto n. 1056, che costi- rispettivamente del 9° reggimentoNazionale Alpini Sebastiano tuì le prime quindici compagnie alpini dell’Aquila Favero, oltre alle autorità (brigata alpine. Da allora i soldati di mon- Taurinense), 8° reggimento alpinicivili, militari e religiose della tagna italiani, destinati alla difesa Campania e di Napoli e ai di stanza a Venzone (brigata Julia) delle Alpi, crebbero rapidamente e del Centro Addestramento familiari degli Alpini caduti in in numero e furono organizzati Alpino di Aosta, insieme a una servizio. Migliaia le “penne nere” in battaglioni e reggimenti che – congrua rappresentanza della in congedo provenienti da tutte lungo un secolo e mezzo - avreb- Protezione Civile e dell’Ospedalele regioni italiane hanno colorato bero partecipato in prima linea a da campo dell’ANA. la piazza di “verde” – il colore tutte le principali campagne mi- delle mostrine del Corpo – con litari, oltre che alle operazioni di Numerose le cariche i loro vessilli e gagliardetti, in soccorso alle popolazioni colpite istituzionali intervenute alla rappresentanza dei 340 mila soci da calamità naturali. cerimonia, avvenuta al cospetto dell’ANA. del Capo di Stato Maggiore della Erano schierate in Piazza Difesa, Ammiraglio Giuseppe Al termine della cerimonia, del Plebiscito, con lo sfondo di Cavo Dragone e del Capo di scandita dalla musica delle Palazzo Reale, dove ebbe origine il Stato Maggiore dell’Esercito Fanfare delle brigate Julia e Corpo, tutte le Bandiere di Guerra Generale di Corpo d’Armata Taurinense e dalla lettura della 5
150° ANNIVERSARIO DELLE TRUPPE ALPINE Alcuni dei nostri gagliardetti in Piazza Plebiscito Le Bandiere di Guerra preghiera dell’Alpino, dopo le Alpini”. Il Generale Serino ha sul fronte della sicurezza allocuzioni ufficiali, l’omaggio da poi aggiunto: “fare il Soldato è internazionale. In questo parte delle Frecce Tricolori, che duro, farlo in alta montagna e momento un battaglione di Alpini hanno sorvolato due volte Piazza con climi estremi lo è molto di è in Ungheria per vigilare sul del Plebiscito. più. Eppure il vostro mestiere, fianco est della NATO, mentre tre Il Capo di Stato Maggiore della di Soldati della montagna, lo fate reggimenti si stanno esercitando Difesa, nel suo intervento, ha in modo impeccabile. Grazie, in Alto Adige e nel Lazio in dichiarato: "Sono particolarmente siamo orgogliosi di voi. Buon uno scenario di combattimento orgoglioso di questa occasione, 150esimo!” in montagna, che ha visto la essendo io stesso figlio di alpino partecipazione di altre unità e avendo a mia volta un figlio Successivamente è intervenuto dell’Esercito, all’Aeronautica e di negli alpini. Sono 150 anni che il Comandante delle Truppe reparti dell’US Army. abbiamo visto gli alpini scrivere la Alpine: “la lunga storia degli storia e incastonarla con gemme Alpini è la storia di un impegno Tre le parole che possono de- preziosissime di eroismo. serio e generoso al servizio scrivere gli Alpini di oggi: verti- Essendo stato Comandante del dell’Italia, nelle operazioni calità, articità, internazionalità. COI posso dire che visitando le militari nazionali e internazionali A Napoli la nostra Sezione era missioni all'estero, ovunque siano e sul fronte delle emergenze. La presente con Vessillo Sezionale, passati gli alpini, da parte dei caratteristica degli Alpini oggi scortato dal Presidente Gino Do- paesi alleati vengono spese parole come un secolo e mezzo fa rimane rigo e da una decina di gagliar- di assoluto plauso: questo mi ha la capacità di vivere, muovere detti di gruppo accompagnati da reso sempre particolarmente e combattere in montagna e una delegazione di Consiglieri orgoglioso, nel raccogliere in giro in climi artici, che abbiamo Sezionali, Capigruppo, Alpini ed per il mondo la gloria degli alpini appena testato in una grande amici, ai quali va il nostro ringra- e quanto da loro concretamente esercitazione internazionale che ziamento per averci degnamente dimostrato sul campo." ha coinvolto 1500 Alpini. rappresentati. I l Capo di Stato Maggiore Oggi le Truppe Alpine sono dell’Esercito, nel corso del costituite da uomini e donne che suo discorso, ha evidenziato: provengono da tutte le regioni del “reputo un grande onore poter Paese e costituiscono una delle ringraziare a nome dell’Esercito, eccellenze dell’Esercito Italiano, tutti gli Alpini d’Italia che, in formate da un addestramento questi 150 anni hanno servito la duro in montagna, a temperature Patria, in uniforme e nei ranghi rigide, in contesti estremamente dell’Associazione Nazionale “sfidanti”, e sono schierate 6
Una compagnia dello schieramento Compagnia in armi del Btg. Tolmezzo Il nostro Vessillo in Piazza Plebiscito tessergiuseppecsnc@tin.it 7
ALPINI di Gen. Antonino Inturri Strade Sicure ALPINI SOLDATI DI PACE 150 anni sono sen- “Julia” e, a seguire, la “Tridenti- gli artiglieri alpini fecero afflui- z’altro un tra- na”, la “Taurinense”, l’”Orobica” re viveri alle popolazioni isolate, guardo rag- e la “Cadore”. Le Grandi Unità aprendo mulattiere sui fianchi del- guardevole, ma nonostante l’età elementari con i battaglioni alpi- le montagne. “avanzata” il Corpo degli Alpini ni d’arresto, i supporti e la Scuola Facciamo ora un salto in avanti gode di ottima salute. Militare Alpina di Aosta anda- di sei anni. È la sera del 9 ottobre Gli Alpini sono soldati dotati rono a formare così il IV Corpo 1963. Il 7° alpini viene messo in di un altissimo livello di efficienza d’Armata alpino. allarme. “Sembra che sia succes- psico-fisica e di disciplina, formati Da qui in poi, per gli Alpini so qualcosa di grave alla diga del e addestrati per essere impiegati in sarà un susseguirsi di impegni e Vajont. Un primo contingente di ogni situazione, anche in condizio- impieghi senza soluzione di con- Alpini viene equipaggiato, carica- ni ambientali estreme, e ovunque tinuità. to sugli automezzi e avviato verso essi abbiano operato hanno costan- Già nel novembre del ’51, mol- Longarone. Ma in località di Pol- temente offerto di sé l’immagine ti furono gli alpini a recarsi in pet, presso Ponte nelle Alpi, deve della concretezza, della professio- licenza straordinaria per soccor- arrestarsi e proseguire a piedi: alla nalità, dell’affidabilità, della com- rere borghi e famiglie sommer- luce delle torce elettriche, si nota petenza, dell’altissimo senso del si dall’alluvione nel Polesine che chiaramente che la strada è pres- dovere e dell’abnegazione. colpì gran parte del territorio del- soché inesistente, coperta di fango Il periodo storico preso a rife- la provincia di Rovigo e parte di e cosparsa di massi, pietre e detriti rimento è quello del secondo do- quello della provincia di Venezia vari. poguerra. (Cavarzerano). Ciò che si presenta alla vista In una nazione ancora lacerata, Nel giugno del ’57, tra il 14 e il dei militari ha dell’apocalittico. Un divisa e da ricostruire, la ricostitu- 18, un’altra alluvione, questa vol- paesaggio di estrema desolazione, zione dell’Esercito Italiano e, con- ta nel Cuneese, in Valle Varaita, stravolto dalla furia delle acque, seguentemente, delle unità alpine richiese l’intervento delle penne punteggiato di cadaveri e carcasse iniziò con l’adesione dell’Italia alla nere che nello specifico fu guidato di animali. Il 6° artiglieria giunge NATO nel 1949. e coordinato dai Comandi milita- sul luogo della tragedia la mattina Il 15 ottobre dello stesso anno ri, contribuendo così a limitare i del 10. La presenza degli Alpini a venne ricostituita la Brigata alpina danni della calamità. Per giorni, Longarone e nelle zone vicine pro- 8
Vajont 1963 Amatrice 2016 segue per molte settimane... Ma l’appuntamento più ama- che riguardava soprattutto il ripri- E proprio per dare sicurezza e ro fu quello della sera del 6 mag- stino dei centri storici. conforto alla gente, un distacca- gio 1976. Fu la notte dell’Orcolat, Sull’esempio di quanto com- mento di Alpini rimase attendato il mostro che secondo il folklore piuto dagli alpini, il Governo ita- a lungo dopo l’emergenza sul greto friulano è rinchiuso sottoterra, in liano varò la Protezione Civile nonostante la stagione ormai inol- Carnia, e che quando si agita scuo- che purtroppo verrà impiegata già trata”. te le montagne provocando i terre- nel terremoto dell’80 in Irpinia e È il racconto asciutto, tragico e moti. Tutto ebbe inizio alle 21,02 in Basilicata dove intervennero le commosso dell’allora Capitano Ita- quando una micidiale scossa lun- penne nere dei battaglioni Edolo, lico Cauteruccio, Comandante di ga 59 secondi che raggiunse i 6,4° Morbegno, L’Aquila e Cividale. compagnia al 7° alpini a Belluno. della scala Richter distrusse picco- Inoltre, l’inverno successivo, fu- li e grandi comuni in Carnia, in rono distaccate unità alpine au- P er il loro eccezionale con- Val Resia, nelle province di Udine tonome impiegate sulla Sila cala- tributo, le Bandiere dei e di Pordenone. Nella notte inter- brese in occasione di nevicate di due reggimenti, il 7° alpini vennero tutti i reparti della Julia, eccezionale intensità che avevano e il 6° da montagna, furono deco- per quanto scossi e in lacrime per isolato diversi Comuni e Frazioni rate con la Medaglia d’Oro al Va- la morte di ventotto commilitoni. montani. lor Civile. E le penne nere abruzzesi furo- Nel novembre del ’66 si registrò L’entità dei concorsi forniti no ancora in prima linea nell’aiu- un altro intervento, questa volta in dalla “Julia” fu impressionante e tare la popolazione della propria Trentino-Alto Adige e nel Bellu- riguardò ogni aspetto dell’emer- Regione a seguito di due scosse di nese devastati dallo straripamento genza, dall’assistenza sanitaria, al terremoto che il 7 e l’11 maggio dei fiumi. Ad intervenire, tra gli sostegno logistico, al ripristino dei 1984 colpirono un’area dell’Italia altri, gli Alpini della 65a compa- collegamenti e della viabilità ordi- centrale a cavallo tra Abruzzo, La- gnia del battaglione “Feltre” con naria e ferroviaria, alla sorveglian- zio e Molise. sede a Strigno. za dei centri abitati evacuati. Sappiamo quanto la nostra È di questi anni l’impiego di L’impegno della “Julia”, e di Italia sia fragile, molto spesso a quasi tutti i reparti alpini nel tantissimi altri reparti dell’Eser- causa dell’imperizia e dell’incu- contrasto al terrorismo altoate- cito Italiano e stranieri, (https:// ria dell’uomo. E così, purtroppo, sino. Attentati ai tralicci dell’alta www.paolacasoli.com/2016/05/ si passa dalla catastrofe della Val tensione, raffiche di mitra e mine esercito -ter remoto -del-f r iu- di Stava del 1985 all’ennesima al- antiuomo. Gli attentati di quegli li-6-maggio-1976-reparti-meda- luvione con frane in Valtellina del anni causarono comunque vittime gliati/), proseguì nei mesi succes- luglio 1987. In questa occasione, tra le forze dell’ordine e i militari sivi e, grazie anche al sostegno gli alpini delle Brigate Tridentina impegnati in tale attività. Un epi- dell’ANA, contribuì alla rico- e Orobica accorsero con immedia- sodio tra tutti, l’eccidio di Cima struzione del Friuli secondo i due tezza e rimasero sul posto fino al Vallona in cui perirono quattro principi fondamentali del “prima termine dell’emergenza assieme a militari, tra i quali un alpino ber- le fabbriche, poi le case e infine le quelli iscritti all’ANA. gamasco. chiese” e del “dov’era e come era” Ma non ci furono solamente in- 9
ALPINI Bosnia 1997 Mozambico operazione Albatros 1993 terventi per le Pubbliche Calamità. forza di 6500 uomini che doveva operazione, nel 1997, di un bat- Siamo alla fine degli anni 80 e vigilare sul rispetto degli accordi taglione di leva, il “Tolmezzo”) e l’evoluzione del quadro strategico sottoscritti dalle fazioni in lotta. durante l’insurrezione del Kosovo. internazionale dopo la fine della Il Contingente “Albatros” costi- Nel gennaio del 1997, elementi Guerra Fredda e gli eventi crimi- tuito a livello reggimento, forte di del 3° e del 9° reggimento parteci- nosi connessi con la stagione del- 1030 caschi blu italiani, fu fornito parono alle missioni Joint Endea- le stragi di mafia e dei rapimenti dalla Brigata “Taurinense” e, suc- vour e Constant Guard, condotte in Sardegna diedero una svolta cessivamente, dalla Brigata “Julia”, a Sarajevo e in altre località della all’impiego dell’Esercito e quindi rispettivamente su base 3° e 15° Bosnia-Erzegovina tormentata delle unità del IV Corpo d’Armata reggimento alpini. Il Contingente dalla guerra civile. Lo scopo della Alpino. assunse la responsabilità operativa missione era di impedire scontri del controllo del Corridoio di Bei- tra le fazioni locali, permettendo L a prima missione di pace ra, via di collegamento principale l’applicazione degli “Accordi di inizia nel maggio del 1991, tra lo Zimbabwe e l’Oceano India- Pace di Dayton” firmati a Parigi il tre mesi dopo la fine della no, diventando di fatto “forza di 14 dicembre 1995. prima guerra del Golfo. riferimento” con funzioni di sup- Ma appena spento il focolaio Il Reparto di Sanità Aviotra- porto logistico e sanitario a favo- bosniaco, i Balcani ripresero fuoco sportato della Brigata Taurinense re di tutte le forze ONU presenti questa volta in Kosovo, la provin- venne incluso nel Contingente” nella Regione in ragione dell’alto cia della Jugoslavia a maggioranza ITALFOR-AIRONE”, impiegato livello di efficienza operativa e lo- etnica albanese. nella missione “Provide Comfort” gistica dell’Unità. La Kosovo Force (KFOR), for- condotta su mandato dell’ONU A livello nazionale, negli stessi za militare terrestre della NATO, allo scopo di assistere i profughi anni, si moltiplicarono le Opera- entrò nel Paese il 12 giugno 1999 curdi delle regioni settentrionali zioni di Concorso all’Ordine Pub- sulla base della Risoluzione 1244 dell’Iraq. blico e di contrasto alla crimina- dell’ONU con il compito di man- L’ospedale da campo di Zahko, lità organizzata. I reparti alpini si tenere un ambiente sicuro e stabi- gestito dagli alpini della Tauri- succedettero nell’impiego in Sici- le, evitando scontri tra le fazioni e nense e dotato di attrezzature d’a- lia, in Sardegna, Calabria e, con la favorendo la creazione delle con- vanguardia, fornì assistenza alla sola Brigata “Julia”, lungo il con- dizioni per la soluzione della crisi. popolazione civile e al personale fine nord-orientale. Si tratta delle Gli alpini tornarono così nei della coalizione. Operazioni denominate “Vespri Balcani quasi sessant’anni dopo le La successiva missione di pace Siciliani”, “Forza Paris”, “Riace” e sofferenze della campagna di Al- degli alpini si svolse nel 1993 in “Testuggine”. bania e di Grecia. Mozambico, Paese dell’Africa me- L’impiego operativo proseguì L’11 febbraio 2000, il 3° reggi- ridionale devastato da una guerra anche con l’assistenza ai profughi mento alpini prese il controllo del- civile che aveva causato un milio- bosniaci e albanesi e con l’interpo- la città che i serbi chiamano Da- ne e mezzo di vittime. sizione dei battaglioni alpini tra le kovica e gli albanesi Gjakova, per All’inizio del 1993, l’ONU inviò fazioni in lotta dopo l’estenuante restarvi fino a giugno. Nei mesi in Mozambico l’ONUMOZ, una guerra civile in Jugoslavia (ultima successivi, il reggimento fu avvi- 10
Afghanistan 2003 Diga di Mosul - Iraq 2017 cendato dal 9° e poi dall’8° reggi- compagnia del Monte Cervino. Nel 2010, la distruzione colpi- mento alpini. Nel gennaio 2003, nell’ambito sce anche lontano dall’Italia, ad Come accennato, i cambiamen- dell’Operazione Enduring Free- Haiti, dove un devastante terre- ti vengono imposti dalla geopoli- dom, la raggiunge il 9° alpini del- moto causa oltre 220.000 vittime. tica. La dissoluzione dell’URSS, la la Taurinense i cui 400 uomini Circa 900 militari italiani costitu- scomparsa dei blocchi ideologici, proteggono le vie d’accesso allo iscono il Contingente per l’opera- la cancellazione del bipolarismo scalo aereo della Capitale. Il reg- zione “White Crane”. hanno comportato il nascere di gimento si stabilisce a Khowst, Di questi, 200 sono alpini del- conflitti nei quali appare opportu- 300 chilometri a sud-est di Kabul. la Task Force a livello compagnia no intervenire con unità specializ- Comincia così un’alternanza di messa a disposizione dall’Eserci- zate e possibilmente composte da reggimenti che porta a operare sul to. Sono alpini del 2° reggimento professionisti. territorio reparti della Taurinense Genio alpini di Trento, del 2° reg- Ricostituiti i reggimenti (1992), e della Julia. gimento Trasmissioni di Bolzano, introdotto l’arruolamento di vo- Nel 2003 un plotone rinforza- del 3° artiglieria da montagna di lontari a ferma breve e in servizio to, composto da circa 40 uomini Tolmezzo e da alpini della Brigata permanente e compiuta la sop- del Monte Cervino, viene inviato Julia. pressione delle Brigate “Orobica” in Iraq dove è schierato e inserito Partito da La Spezia il 10 genna- e “Cadore” (la “Tridentina” verrà all’ interno della Task Force “CO- io a bordo della portaerei Cavour, sciolta alla fine del 2002), il 1° ot- BRA” nell’ambito dell’Operazio- al suo battesimo, il Contingente tobre 1997, il Comando IV Corpo ne “Antica Babilonia” avviata nel raggiunge Haiti dopo 10 giorni. Si d’Armata Alpino si trasforma in quadro della lotta internazionale interviene con immediatezza per Comando Truppe Alpine. al terrorismo iniziata dagli USA garantire acqua potabile ed ener- con l'Operazione "Iraqi Freedom" gia elettrica, ripristinare le comu- I l 2002 è l’anno in cui si torna per il rovesciamento del regime di nicazioni satellitari e assicurare davvero in guerra. Il Consi- Saddam Hussein. l’assistenza sanitaria grazie a me- glio di Sicurezza dell’ONU Ma purtroppo si susseguono dici e infermieri specializzati della adotta la Risoluzione 1386 (20 di- gli interventi nella Penisola dettati Marina Militare. Anche l’Associa- cembre 2001) che prevede lo spie- dalle calamità naturali. zione Nazionale Alpini partecipa gamento di una limitata forza di Andiamo al 2009, alle 3.32 del 6 all’opera di soccorso della popo- peacekeeping in Afghanistan, nel- aprile. Il terremoto scuote un am- lazione civile con l’allestimento la sola area della capitale Kabul, pio settore dell’Abruzzo, devasta dell'ospedale da campo dell'ANA denominata ISAF (International L’Aquila e decine di piccoli centri, di Bergamo, l’impiego di sette me- Security Assistance Force), per uccide 309 persone e ne lascia altre dici nonché con la distribuzione di supportare l’Autorità afghana ad 80.000 senza casa. Molti alpini del medicinali e viveri. interim nella transizione del Paese 9° reggimento hanno la casa dan- Nel 2010, Taurinense e Julia si all’indomani della cacciata del re- neggiata e parenti e amici sfollati, alternano al comando del Coman- gime talebano. qualcuno ha delle vittime in fami- do Regionale Ovest (RC-WEST) La prima aliquota di alpini viene glia, ma tutti intervengono senza nell'ambito della Operazione ISAF. inviata a Kabul in maggio ed è una indugio. Oltre ad addestrare le forze di 11
ALPINI sicurezza afghane tramite la mis- nense invia 500 alpini del 3° reggi- Lettonia, per condurre attività ad- sione NTM-A (NATO Training mento alpini a Mosul, in Iraq, per destrative/esercitative e integrarsi Mission Afghanistan, missione di mettere in sicurezza e proteggere con i Battle Group della NATO, addestramento in Afghanistan), da possibili attacchi dell’ISIS la al Kossovo, dove nel 2017 il 3° da vengono completate scuole, co- diga da cui dipende il rifornimen- montagna ha costituito la base del struiti ospedali e poliambulatori, to idrico di ampie aree del paese. Contingente multinazionale del edifici pubblici e governativi, re- La diga, costruita tra il 1980 e il Multinational Battle Group West, alizzate strade, infrastrutture mi- 1986 per volere di Saddam Hus- in Libano dove nel 2018, per la litari, due centri di aggregazione sein, sbarra il fiume Tigri, è lunga prima volta, ha operato la “Julia” per sole donne e il terminal pas- 3,2 chilometri e alta 131 metri, e seguita, tre anni dopo, dalla “Tau- seggeri dell'Aeroporto di Herat. permette l’irrigazione dell’intera rinense” e nel 2020 ancora in Af- Ma purtroppo, nel nostro Pa- provincia di Ninive. La sua rottura ghanistan con la “Julia” per il suo ese, la terra trema ancora. Il 24 o distruzione provocherebbe un’i- quinto mandato. agosto 2016, un altro violento ter- nondazione catastrofica, e dareb- Ci aspettano altri 150 anni di remoto (la scossa più forte è di be un colpo durissimo alla fragile imprese ardite, di dovere perico- magnitudo 6,0) devasta i borghi di economia del Paese. Oltre a pro- losamente compiuto, di difesa del Amatrice e di Accumoli nel Lazio, teggerla, i genieri alpini devono Paese e della pace, di supporto e di Arquata e di Pescara del Tronto, esaminarne la solidità. Le imma- sostegno là dove gli Alpini saran- a pochi chilometri di distanza dai gini delle penne nere appese con no chiamati. primi, oltre il confine con le Mar- i loro macchinari alle pareti della Gli Alpini saranno ancora qui, che. In ottobre, altre scosse colpi- diga fanno il giro dei telegiornali. come lo sono le nostre cime e le scono i centri umbri e marchigiani Ma l’Operazione che a tutt’oggi nostre valli, con lo sguardo rivol- ai piedi dei Monti Sibillini. rappresenta l’impegno più one- to sempre verso il futuro senza Per la prima volta interviene il roso per l’Esercito in termini di dimenticare il nostro passato, la Reparto Supporti Generali (alpini uomini, mezzi e materiali è “Stra- nostra Storia, a osservare compia- e mezzi specializzati per sopperire de Sicure” condotta sul territorio ciuti i nostri “bocia”, gli Alpini che alle emergenze di pubblica cala- nazionale ininterrottamente dal 4 verranno. mità) del 9° reggimento alpini. agosto 2008, per esigenze di pre- All’inizio del 2017, un’aliquota venzione e contrasto della crimi- Fonti utilizzate: ancora del 9° alpini parte per Mi- nalità e del terrorismo. • Alfio Caruso: “Una lunga penna nera”. surata, sulla costa della Libia, dove Attualmente, sono impiegati • Stefano Ardito: “Alpini. Una grande storia la missione italiana “Ippocrate”, 6.000 donne e uomini delle Forze di guerra e di pace”. forte di 300 militari, ha realizzato Armate (di cui 5.798 dell’Esercito • Esercito Italiano: “Rapporto Esercito 2021”. e gestisce un ospedale da campo Italiano) con l’intervento ininter- • Gen. C.A. Italico Cauteruccio: “Intervento specializzato nella cura di feriti rotto anche delle unità delle due degli alpini nella tragedia del Vajont”. di guerra. Gli alpini, che tornano Brigate alpine. Al momento, il 3° • Panorama: “Terremoto del Friuli 1976, la per la prima volta in Libia dopo le reggimento da montagna è impe- "Julia" e gli angeli in grigioverde”. sanguinose battaglie combattute gnato in Val di Susa. • www.paolacasoli.com a partire dal 1911, assicurano la Il resto è storia di oggi. Gli al- • L’Alto Adige - Quotidiano di Bolzano. protezione dell’ospedale e del suo pini continuano a operare senza • L’Alpino -Rivista dell’Associazione personale. soluzione di continuità in Italia Nazionale Alpini. Nell’autunno del 2017 la Tauri- e all’estero, dalla Val di Susa alla • http://corpidelite.net Battistella spa Industria mobili Battistella comm. Alfredo & C. Via Galilei, 35 - 31053 Pieve di Soligo (TV) telefono 0438 8393 - telefax 0438 839555 12
ESERCITO di Simone Algeo Resa degli onori alle Bandiere di Guerra che lasciano il Sacrario T ASSEGNATE redici Vessilli lasciano il Sacrario delle Bandiere di Roma alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Nel segno della continuità e del legame ideale tra i Soldati LE BANDIERE di oggi e gli Eroi del passato. 29 settembre, il Capo di Stato Maggiore DI GUERRA dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Pietro Serino, e il Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo 13 gloriosi vessilli tornano d'Armata Gaetano Zauner, hanno reso alla testa di Reparti Comando gli onori ai Vessilli che hanno lasciato il e Supporti Tattici delle Grandi Unità Sacrario delle Bandiere di Roma, per essere assegnati ai Reparti Comando e Supporti dell’Esercito Tattici delle Grandi Unità dell'Esercito Italiano. Il Gen. C.A. Serino ha sottolineato come il conferimento di una "nuova vita ad alcune tra le più gloriose unità della Forza Armata" e l'assegnazione dei loro Vessilli, dei nominativi e delle mostreggiature ai Reparti Comando e Supporti Tattici sia, di fatto, il riconoscimento del loro "essenziale ruolo per la funzionalità dell'Esercito moderno". Rivolgendosi ai Comandanti dei Reparti ha aggiunto: "Queste Bandiere torneranno a marciare alla testa degli uomini e delle donne dei vostri Reparti che sono pronti ad ereditarne le gloriose tradizioni!" L'Esercito, infatti, nel segno della continuità e in virtù del legame ideale che lega i Soldati di oggi agli Eroi del passato, ha deciso di assegnare a tredici Reparti Comando e Supporti Tattici le insegne e la denominazione di unità soppresse nel corso Saluti del Capo di SME ai Comandanti dei Reparti 13
ESERCITO dei vari provvedimenti di riordino della Forza Armata e che hanno scritto pagine gloriose della storia militare italiana. La Bandiera di Guerra, o Stendardo, per le unità dell'Arma di Cavalleria, accompagna un reparto militare sia in tempo di pace sia in combattimento. È il simbolo dell'onore dell'unità militare che lo custodisce e rappresenta le sue tradizioni, la sua storia e il ricordo dei suoi Caduti. Il Sacrario delle Bandiere, presso il Vittoriano, custodisce le Bandiere di Guerra dei Reparti disciolti di Esercito, Aeronautica, Carabinieri e dei Corpi Armati dello Stato nonché le Bandiere di Combattimento delle Unità in disarmo della Marina Militare dal 1935. Il saluto del Capo di SME alle Bandiere di Guerra ALPINI di Simone Algeo TORNANO A SVENTOLARE LE BANDIERE DI GUERRA DEL 1° REGGIMENTO ALPINI E DEL 14° REGGIMENTO ALPINI Con due rispettive cerimonie consegnate a due Unità delle Truppe Alpine le Bandiere di Guerra di due gloriosi reggimenti che hanno fatto la storia del Corpo degli Alpini. C on due rispettive ceri- Pietro Serino, il Tenente "Julia" nasce il 9 gennaio 1908. Il monie consegnate a due Colonnello Massimiliano Paoli, Reparto stabilisce la sua sede a Unità delle Truppe Al- ha ricevuto la Bandiera di Guerra Venzone dal 1993 alla Caserma pine le Bandiere di Guerra di due assegnata al Reparto Comando "M. Feruglio" e viene sciolto il gloriosi reggimenti che hanno e Supporti Tattici della Brigata 14 ottobre del 2005 a seguito dei fatto la storia del Corpo degli Al- "Julia" denominato 14° Reparto vari provvedimenti di riordino pini. Comando e Supporti Tattici dell'Esercito. Alpini. Il Reparto è stato impiegato Ad Udine alla presenza del Nella cerimonia di consegna nelle operazioni in Libia (1911- Generale di Brigata Fabio Majoli, presente il sindaco di Udine, Pie- 12) e nella Prima e nella Seconda 45° Comandante della "Julia" ed ro Fontanini che è intervenuto Guerra Mondiale ricevendo le al termine di un viaggio iniziato facendo sentire la vicinanza di seguenti Medaglie: 1 Ordine il 29 settembre a Roma con la tutta l'amministrazione Comu- Militare d'Italia (OMI), 2 resa degli onori da parte del Capo nale della cittadinanza verso un Medaglie d'Oro al Val or Militare di Stato Maggiore dell'Esercito, importante assetto della "Julia". (MOVM), 3 Medaglie d'Argento Generale di Corpo d'Armata La storia del 14° Alpini della al Valor Militare (MAVM) ed 14
ALPINI 1 Medaglia d'Argento al Valore Biagini, Vice Comandante campagne d’Africa del 1935, dell'Esercito (MAVE). delle Truppe Alpine ed è stata nella seconda guerra mondiale Da sempre nei ranghi della consegnata al Tenente Colonnello venne schierato sul fronte "Julia", il Reparto attraverso le Martino Sala comandante del occidentale, quindi in Grecia e diverse trasformazioni, diventa Reparto comando e supporti successivamente in Russia. RCST nel 1992. Ora, dopo tattici «Taurinense» che dal Nel corso del drammatico 30 anni quindi, ha cambiato 7 ottobre u.s. custodirà “La ripiegamento della Divisione denominazione diventando il 14° Bandiera di Guerra” che Cuneense, prima di deporre le Reparto Comando e Supporti accompagna un reparto militare armi, i pochi superstiti distrussero Tattici Alpini. sia in tempo di pace sia in la bandiera affinché non cadesse combattimento. La Bandiera è nelle mani nemiche. A Torino la bandiera di il simbolo dell'onore dell'unità guerra del 1° Reggimento alpini militare che lo custodisce e Su gentile concessione del (costituito a Mondovì nel 1882 rappresenta le sue tradizioni, la COMANDO TRUPPE ALPINE e distintosi in tutte le principali sua storia e il ricordo dei suoi Ufficio Pubblica Informazione e campagne militari) è stata Caduti”. Comunicazione. consegnata al Reparto comando Il 1° Reggimento alpini, che e supporti tattici della Brigata tradizionalmente reclutava i suoi Alpina «Taurinense», dal 1° alpini nel basso Piemonte e in ottobre denominato 1° Reparto Liguria, ricevette il battesimo comando e supporti tattici Alpini del fuoco nel 1896 in Abissinia, (che porterà sul cappello la per poi combattere in Libia nel nappina bianca del «Mondovì»). 1911- 12 e infine tutti i fronti della La bandiera è stata accolta dal Grande Guerra. generale di divisione Massimo Dopo aver partecipato alle 15
RADUNO GRUPPO CONEGLIANO di Gino Ceccherini Gagliardetti sfilano in centro Conegliano 11° RADUNO DEI MONTAGNINI DEL CONEGLIANO Due giorni di intense emozioni e valori da tramandare L’ ultimo fine settimana di ottobre, come or- convento San France- mai tradizione, si è svolto nella città del sco, il Generale Silvio Cima l’undicesimo raduno degli artiglieri Mazzaroli ha raccon- alpini che hanno militato nelle fila del Gruppo Arti- tato i suoi trentasei glieria da montagna Conegliano. Sono stati due gior- anni di ufficiale di ar- ni di intense emozioni, culminate con la consegna tiglieria da montagna della piastrina del Tenente Enzo Pagni, un “LEONE attraverso il suo libro DEL CONEGLIANO”, al nipote Piero Pagni. “Una vita con il cappello La commozione ha assalito i radunisti già nella Alpino”. mattinata di sabato, quando si sono ritrovati al cimi- tero di Orsago per rendere i dovuti onori alla tomba La sera, nella chiesa di San Martino, Riccardo dove riposano i resti mortali del sergente Giovanni Rossotto ha presentato la ristampa del libro “Ricor- Bortolotto, medaglia d’Oro al valor militare, caduto di di Guerra” di Domenico Rossotto, (il colonnello in Russia il 30 dicembre 1942. Una lacrima e il “grop- Verdotti del libro “Centomila gavette di ghiaccio” di po” in gola è venuto a molti quando il coro “Code Giulio Bedeschi), comandante del Gruppo di arti- di bosco” ha intonato la canta “Io resto qui: addio”. glieria alpina “Conegliano” durante la tragica ritira- Un doveroso momento di raccoglimento si è tenuto ta di Russia. La serata è passata in un attimo, grazie anche sulle tombe dell’ex capogruppo di Orsago, Lu- all’interessante argomento trattato, alla grande capa- igi Battistuzzi e del già presidente sezionale Luigino cità comunicativa del curatore della riedizione ed al Basso. contorno canoro esibito dal coro Bedeschi della se- Nel pomeriggio, nello splendido scenario dell’ex zione di Conegliano. 16
La giornata di domenica, è stata dedicata alla con- è per me vanto, fierezza e orgoglio. È un compito im- sueta sfilata dei radunisti, che hanno marciato sulle pegnativo, di responsabilità verso l’istituzione e verso i note della Fanfara Alpina di Conegliano, accompa- miei artiglieri, ma l’esempio e la guida dei miei prede- gnati dagli applausi delle molte persone assiepate ai cessori, in primis il leggendario Ten, Col. ROSSOTTO, lati della strada. mi sono sempre di supporto”. Viene spontaneo chiedersi come mai tanti uomini In piazza Cima, al termine della sfilata, i discor- sentano il bisogno, anno dopo anno, di ritrovarsi. si delle autorità intervenute: il presidente sezionale Gino Dorigo, il sindaco ing. Fabio Chies ed il Co- Le risposte possono essere molte, ma a me pia- mandante del Gruppo Conegliano Davide Pascoli, ce pensare che nel cuore di questi ormai vecchi ar- che così ha chiuso il suo intervento: tiglieri, arda ancora viva la fiamma della gioventù, “Vedo moltissimi ex del Conegliano, questa grossa che quell’anno passato tra le montagne, dove spesso adesione è testimonianza di quanto l’unione e lo spi- il loro compagno di viaggio aveva quattro zampe e rito di appartenenza al “Conean” siano ancora forti e lunghe orecchie, sia un ricordo che vada alimentato saldi. Sappiamo tutti che il gruppo Conegliano è, tra costantemente e che le memorie, i valori e le tradi- le Unità alpine e tra i Gruppi di artiglieria, una uni- zioni, a noi tanto care, possano così essere trasmesse tà prestigiosa e storica e l’aver servito tra le sue fila ci immutate ed immutabili alle future generazioni. inorgoglisce ancora di più. Esserne poi il Comandante 17
RADUNO GRUPPO CONEGLIANO di Gino Ceccherini Consegna della piastrina del tenente Enzo Pagni al nipote Piero IL LUNGO VIAGGIO DELLA PIASTRINA RITROVATA Una bella storia che unisce uomini di oggi, di ieri, del mondo. L a storia che vi voglio rac- “Galvani” dall'anno scolastico resistenza finché, colpito a contare potrà sembrare 1931-32 all'anno scolastico 1933- morte, chiudeva da valoroso la incredibile, ma certe volte 34, conseguì la maturità classica sua giovane esistenza» la realtà supera la fantasia. nell'anno 1933-34. Si laureò Di vicende di piastrine mili- in Lettere presso l'Università Riporto fedelmente le parole tari di riconoscimento di soldati di Bologna nell'anno 1940. scritte sul libro “Ricordi di guer- italiani caduti in guerra, ritro- Fu arruolato come tenente di ra” del colonnello Domenico Ros- vate e consegnate ai parenti se Artiglieria Alpina nel Gruppo sotto, (il famoso “papà Rossotto” ne conoscono molte, quella che Conegliano della divisione Julia. dei “Leoni del Conegliano”) co- vi voglio riportare in queste pa- Morì a Samoilenka (fronte russo) mandante del Gruppo di Artiglie- gine però, è molto particolare. il 21 gennaio 1943. Decorato ria Alpina Conegliano nei funesti Domenica 30 ottobre, in occa- con Medaglia d'Argento al Valor giorni della ritirata di Russia: sione dell'11° raduno del Gruppo Militare “alla memoria” con la “Del “Conegliano” caddero glo- Conegliano, alla presenza delle seguente motivazione: «Durante riosamente il tenente Bragagno- più alte cariche civili e militari, furioso attacco di soverchianti lo, il tenente Pandolfi, il tenente con una bella e sentita cerimonia, forze appoggiate da carri armati, Pagni, che quindici giorni prima abbiamo consegnato la piastrina con pochi artiglieri passava al aveva rinunciato a rientrare in del tenente Enzo Pagni, medaglia contrattacco. Portatosi presso Italia per non lasciare i suoi arti- d’argento al valor militare, al ni- un carro armato immobilizzato, glieri”. pote Piero Pagni. che con le armi da bordo mieteva Quello che segue è il resoconto Enzo Pagni, figlio di Faustino vittime tra le nostre file, colpiva di come siamo venuti in e Fioschi Emilia, nacque a con bombe a mano e con la pistola possesso della piastrina. Le mail Livorno il 23 gennaio 1915, ma i serventi. Ferito, non desisteva sotto riportate sono trascritte visse la sua pur breve esistenza dalla lotta; con l'esempio e la volutamente come ci sono a Bologna. Frequentò il Liceo parola incitava gli uomini alla arrivate, senza alcuna correzione. 18
Tenente Pietro Marchisio, Tenente Mario Candotti, Capitano Ugo D’Amico, Tenente Enzo Pagni con la spedizione. Il problema sulla storia degli Alpini in Grecia Il 27 gennaio 2022 il direttore che ho avuto con altre spedizioni e in Russia. Il mio interesse è del Museo degli Alpini della è quanto male la posta italiana a sorto fin da bambino, da quando sezione ANA di Conegliano, Aldo volte funzioni. Ecco perché ti pre- sono cresciuto tra tanti italiani Vidotto, riceve la seguente mail: go di consigliarmi quale servizio in mio paese Argentina. Nella “Buongiorno. Mi chiamo Gaston, utilizzare per garantire questa mia infanzia e adolescenza ho vivo negli Stati Uniti. Come spedizione. La piastrine dell’alpi- incontrato molti reduci alpini potevo mandare a vostro gruppo, no che voglio raggiungere il grup- della Grande Guerra e della una piastrina di un alpino del po di Conegliano, è un Ufficiale, il Seconda Guerra in Argentina. Conegliano classe 1915 caduto in signor Tenente Pagni eroicamente Quelli della Seconda Guerra Russia nel gennaio 1943? Migliori caduto nella battaglia di Novopo- Mondiale mi hanno raccontato saluti. Gaston Binnerbini”. Si stojalowka, presumibilmente l’ul- molte storie, le ho trovate tratta di un italoargentino che tima volta che è stato visto è stato veramente affascinanti. Uno di vive in Pennsylvania (Stati Uniti), ferito, con la sua pistola in cima questi era la storia di un naufragio collezionista di cimeli militari, a un T-34 che le batterie 75/13 in cui appaiono gli squali. Più con cui Aldo inizia un fitto avevano colpito. Questo uomo tardi capii che quest’uomo era scambio di lettere. era davvero un leone. Oggi scatto stato un sopravvissuto della la foto e te la invio. Qui in Penn- Galilea (Btg. Gemona). Altri Scrive Gaston Binnerbini sylvania abbiamo una tempesta hanno commentato quando gli il 29 gennaio 2022: “Ciao Aldo, di neve e ghiaccio, quindi dammi aerei inglesi hanno colpito le grazie per la risposta. Da diversi qualche giorno per la spedizione. colonne alpini in Grecia, e tante anni comunico con diversi gruppi Vi mando le foto delle piastrine. altre storie di guerra. Come ti e organismi alpini, per restituire Un grande abbraccio!” ho detto, mentre collezionavo alla famiglia dei caduti la sua me- oggetti militari dal SGM, ho moria. Non ho mai ricevuto una Email del 31 gennaio 22 cercato su eBay oggetti originali risposta per questo Tenente alpi- del Regio Esercito, come paranti “C no del Gruppo di Conegliano fino iao Aldo. Vi per tende, casse di cotture, ad oggi quando ho ricevuto il tuo racconto come thermos e altri oggetti che i russi messaggio. In precedenza ho potu- questa piastrina è avevano trovato di fronte al fiume to restituire le piastrine ai parenti arrivata alla mia collezione. La Don. Questi oggetti erano in dei caduti del Div Julia a L’Aquila mia casa è in Pennsylvania, sono ottime condizioni e li ho usati dove ho fatto molti amici. Queste un collezionista di militaria per ricreazione storica del fronte sono cose che veramente ti rendo- interessato all’Italia nella seconda orientale tedesco e italiano. Ho no molto felice. Nessun problema guerra mondiale, e con più enfasi trovato in lotto molti oggetti di 19
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