Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano

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Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
Anno LXI n. 2-3/3 Dicembre 2022 - Poste Italiane Spa - Spedizione in a. p. D. L. 353/03 (conv. L. 46/04) - art. 1 comma 1 DBC Treviso - Autor. del 9/5/61 Tribunale di Treviso n. 206 - Tassa Pagata/Taxe Perçue

Luigi Spellanzon
 Medaglie d'Oro:
       Le nostre
Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
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                                                                                                                Saluto del Presidente........................ 1
                                                                                                                Le nostre Medaglie d’Oro:
                                                                                                                Luigi Spellanzon ..................................2
                                                                                                                150° anniversario
                                                                                                                delle truppe alpine ............................ 5
                                                                                                                Alpini Soldati di Pace........................ 8
                                                                                                                Assegnate
                                                                                                                le Bandiere di Guerra........................13
                                                                                                                11° Raduno dei montagnini
                                                                                                                del Conegliano....................................16
                                                                                                                A tu per tu con
                                                                                                                Don Stefano Sitta..............................23

              Buone Feste
                                                                                                                Museo ................................................... 26
                                                                                                                L’Elmo d’oro di Scanderberg
                                                                                                                sugli Stemmi Araldici
                                                                                                                dei Reparti Militari Italiani ........... 28
                                                                                                                La Nostra Famiglia.......................... 34
                                                                                                                Ritornare a ricordare .......................41
                                                                                                                Protezione Civile ..............................43
                                                                                                                Dai Gruppi ...........................................45
                                                                                         Ph. Fabrizio Malisan   Anagrafe Alpina................................. 61
                          SOSTENITORI FIAMME VERDI 2022                                                         Sono andati avanti........................... 62
   Gruppo Città                       € 150,00         Gruppo Falzè di Piave                € 150,00
   Gruppo Refrontolo                 € 400,00          Gruppo Solighetto                   € 100,00               N. 2-3 DICEMBRE 2022

                                                                                        COMITATO DI REDAZIONE                       Stampa:
                                                                                                                                    Grafiche San Vito s.r.l.s.
                                                                                        Presidente: Gino Dorigo                     Vicolo Biban, 21 - 31030 Biban di
                                                                                        Direttore Responsabile:                     Carbonera (TV)
                                                                                        Gino Ceccherini                             tel. 0422.445787 - fax 0422.699161
                                                                                        Redazione: Simone Algeo, Claudio            info@grafichesanvito com
                                                                                        Lorenzet, Nicola Stefani.
                                                                                                                                    L’uscita del prossimo numero di
  PERIODICO DELLA SEZIONE DI CONEGLIANO                                                 Tel. 0438.21465                             Fiamme Verdi è prevista per il
                                                                                        Sito Internet:                              mese di Luglio 2023
FIAMME VERDI Periodico della Sez. ANA di Conegliano Anno LXI n. 2-3/3 Dicembre 2022     http://www.anaconegliano.it
Redazione: Sez. ANA Conegliano Cas.Post. 209 via Beccaruzzi, 17 31015 Conegliano (TV)   Posta elettronica:                          Termine ultimo per la consegna
costo una copia € 2,00 - Abbonamento annuale € 6,00 Periodico della Sez. ANA di         redazione.fiammeverdi@gmail.com             degli articoli: 31 Maggio 2023
Conegliano - Autor. del 9/5/61 Tribunale di Treviso n. 206 - Copie stampate 7.500
Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
PRESIDENTE SEZIONE ANA DI CONEGLIANO

   di Gino Dorigo

            SEMPRE UNITI,
            COME A NATALE

  F                                                                               A
         inalmente è arrivato il        la presenza delle più alte cariche               bbiamo bisogno di re-
         freddo e ci avviciniamo        dell’Esercito, dell’ANA e con tut-               stare uniti per collabo-
         al periodo più gioioso         te le Bandiere di Guerra dei no-                 rare insieme con dedi-
dell’anno, durante il quale ci          stri reparti in armi. Il Presidente     zione e costanza, senza temere di
ritroviamo accerchiati dal calore       Favero nel suo discorso ha affer-       mettersi in gioco nel mondo del
e dall’affetto delle nostre famiglie.   mato con orgoglio che: l’ANA e le       volontariato, solo così potremo
In queste prime serate invernali,       Truppe Alpine sono 2 facce della        prepararci per gli eventi futuri
davanti al caminetto mi ritrovo         stessa medaglia, entrambe conti-        che richiederanno un forte e as-
a ripensare ai momenti passati          nuano ad essere presenti sul no-        sodato spirito di squadra.
insieme che hanno caratterizzato        stro territorio al servizio delle co-      Dobbiamo saper mettere il
l’anno appena trascorso, un anno        munità grazie all’aiuto reciproco       NOI prima dell’IO.
di ripresa molto intenso durante        che da sempre le unisce.
il quale ci siamo impegnati                                                        Sento quindi il desiderio

                                          L
nel partecipare e organizzare                   a nostra Sezione, inoltre,      di spronarvi, affinché nella
cerimonie atte a festeggiare i 150              si è vista impegnata in         nostra grande famiglia Alpina
anni di storia del Corpo degli                  molteplici attività opera-      ci sia la serenità e l’armonia che
Alpini.                                 tive, anniversari e manifestazio-       porta ad un clima favorevole al
                                        ni di gruppi che hanno portato          coinvolgimento di tutti, compresi
   La Staffetta Alpina Ventimi-         alti i nostri valori Alpini. Dob-       i giovani in modo che possano
glia Trieste ha coinvolto atleti        biamo operare per costruire e           comprendere i nostri valori e farli
delle Truppe Alpine e dell’Asso-        non per distruggere, condividia-        propri per poi partecipare con
ciazione Nazionale Alpini per-          mo il nostro tempo e le nostre          slancio e altruismo alle nostre
correre 1500 km attraversando           energie nella vita associativa.         attività, per sapersi mettere in
luoghi che hanno visto le origini       Dobbiamo convincerci più che            gioco nel sociale e imparare a
del Corpo. Proprio dalla nostra         mai che i nostri ideali sono giusti     dare a chi ne ha bisogno.
Conegliano, città alpina, abbia-        e vanno trasmessi concretamen-
mo avuto l’onore di ospitare una        te con il nostro operato, come             Con la speranza che siate tutti
tappa della staffetta con la par-       abbiamo sempre fatto. Durante           più stimolati, auguro con tutto il
tecipazione del 3° Reggimento           il cammino sorge però anche un          cuore un sereno Natale a tutti voi
Artiglieria da Montagna guida-          sentimento di rammarico, forse          e alle vostre famiglie.
to dal Comandante del Gruppo            la pandemia ha segnato anche al-
Conegliano Davide Pascoli.              cuni di noi, che ultimamente non
                                        si sono impegnati come parte in-
    I festeggiamenti per i 150° di      tegrante della nostra famiglia al-
fondazione delle Truppe Alpine          pina.
si sono poi conclusi a Napoli con

                                                                                                                 1
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LE NOSTRE MEDAGLIE D’ORO: LUIGI SPELLANZON

   di Gino Ceccherini

LUIGI SPELLANZON,
L’EROE SCONOSCIUTO
La breve e gloriosa storia
dell'Alpino che dà il nome al viale
d'ingresso di Conegliano.

  Q
          uando cadde Luigi              agosto 1913 a Conegliano,             toria e i nostri soldati dovettero
          Spellanzon non aveva           dimostrò una vivace intelligenza      sopportare per anni un'accanita
          ancora compiuto 25             fin dai primi anni di studio,         lotta contro le bande ribelli dei
anni. Però, almeno fino a quando         conseguendo la licenza di terza       vari ras. Il terrorismo delle bande
durerà l'Italia, Spellanzon sarà         media complementare a soli            composte da migliaia di agguerriti
ricordato ad ogni generazione            12 anni. Il 23 settembre 1933 si      combattenti era particolarmen-
attraverso la seguente motivazione       arruolò volontario, con la ferma di   te esercitato ai danni delle stesse
della Medaglia d'Oro al V.M.             due anni, nel 9° Reggimento alpini,   popolazioni etiopiche, il più delle
conferita alla sua memoria:              venendo assegnato a Tolmino; il       volte, anche gli attacchi ai reparti
                                         23 febbraio 1934 venne nominato       italiani erano determinati da fini
   "Già volontario in parecchie          caporale e quattro mesi dopo          tutt'altro che "patriottici".
azioni di guerra, durante un             caporale maggiore per conseguire
combattimento guidava più volte          poi la promozione a sergente il 23       Il nostro esercito aveva
la sua banda in un susseguirsi           settembre 1934. Come sottufficiale    costituito, soprattutto nelle zone
di aspri e sanguinosi episodi.           particolarmente preparato alla        più isolate, dei reparti composti da
Gravemente ferito all'addome,            vita amministrativa, Spellanzon       uomini del posto che raccoglievano
sebbene conscio del suo grave stato      ricoprì per oltre un anno vari        spesso degli elementi non
non abbandonava i gregari, che           incarichi di fiducia presso il        arruolati regolarmente, ma che
continuavano l'azione infiammati         proprio battaglione, fino al          offrivano volentieri la propria
dal suo ardimentoso contegno. Due        trasferimento alla 5° compagnia       preziosa collaborazione, convinti
giorni dopo, nuovamente attaccato,       dell'11° Rgt Alpini di nuova          della reale utilità che il popolo
mentre barellato e scortato da           costituzione facente parte della      abissino poteva trarre dalla
gregari armati, si trasferiva in         Divisione "Pusteria".                 presenza italiana; questi reparti
località sede di ospedale, tra gli                                             definiti "bande irregolari" erano
spasimi della carne, con sublime             Col nuovo Reggimento, Spel- comandati dai nostri ufficiali e
eroismo, impegnava nuovo cruento         lanzon si imbarcò a Napoli il 12 sottufficiali coadiuvati dagli ascari.
combattimento, rimanendo ancora          gennaio 1936 giungendo a Mas- Ad una di queste organizzazioni
ferito al torace.                        saua otto giorni più tardi e par- del Corpo Truppe Coloniali,
   Caduti ad uno ad uno i vicini,        tecipando poi a diversi combat- Spellanzon venne assegnato il 7
pressato da ogni parte, trovava          timenti; l'11° Alpini si distinse agosto 1936 con residenza a Batié,
ancora la forza di impugnare             infatti nelle battaglie Adi-Gul-Ne- nella zona di Dessié, unitamente
la pistola, uccidendo parecchi           gus il 12 febbraio 1936, di Amba al ten. Giuseppe Pennasi. Ai vari
avversari, finché, colpito alla fronte   Aradam tra il 15 e il 16 febbraio, al scontri con i ribelli seguirono
cadeva travolto dalla selvaggia          Passo Mecan (Amba Bohorà) il 31 periodi di relativa calma.
irruenza nemica. Fulgido esempio         marzo ed infine a Saeftì il 3 aprile     Il comportamento di Spellan-
di virtù militari - Angodegò, 31         1936.                                 zon fu sempre ammirevole e, dopo
maggio 1938".                                La conclusione di combatti- il conseguimento del grado di
                                         menti in Etiopia non coincise con sergente maggiore (23 settembre
   Luigi Spellanzon, nato l'11           l'ufficiale proclamazione della vit- 1937) venne proposto per la pro-

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Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
mozione a maresciallo per merito           La colonna avrebbe dovuto infatti             armati di fucile e 50 disarmati
di guerra a seguito delle opera-           compiere una lunga ed estenuante              in qualità di portatori) raggiunse
zioni di polizia a Uoldia del mar-         marcia per la carovaniera Ighem-              faticosamente verso mezzogiorno,
zo 1938. Il 31 maggio dello stesso         Aratmà, per cui venne deciso                  senza avvistare ribelli, il territorio
anno, Luigi Spellanzon comanda-            di staccare dalla colonna circa               di Angar in località Ciakalà. Nella
va oltre quattrocento gregari della        duecento uomini per cercare di                zona di Cairali Maggheugua
"Banda Galla" in avan-                                                                               (nel l 'I n f ra nt a),
guardia ad Angodegò,                                                                                 contornata da piccole
occupando diverse po-                                                                                alture        dominanti,
sizioni accanitamente                                                                                la colonna venne
difese dai ribelli.                                                                                  improv v isa mente
                                                                                                     attaccata da tergo con
   Verso le 18, quando                                                                               scariche di fucileria,
il nemico stava defi-                                                                                rendendo impossibile
nitivamente cedendo                                                                                  retrocedere, erano le
e i reparti italiani si                                                                              ore 12,15 circa e quasi
apprestavano all'inse-                                                                               contemporaneamente
guimento, una pallot-                                                                                i ribelli attaccarono
tola (probabilmente di                                                                               anche dai fianchi;
fucile Mauser) colpì                                                                                 altri      gruppi       di
Spellanzon all'addo-                                                                                 armati impedivano il
me trapassandolo da                                                                                  proseguimento della
fianco a fianco. Imme-                                                                               marcia verso la piana
diatamente avvertito il                                                                              del fiume Diarré.
comandante, questi si                                                                                    Mentre Ottaviani si
recò sul posto con ten.                                                                              impegnava a contene-
medico Dr. Mantello,                                                                                 re i ribelli, un gruppo
trovando Spellanzon                                                                                  di ascari e di portato-
ancora in piedi che in-                                                                              ri al comando del B.
citava i suoi uomini a                                                                               Basci Mohamed Nur
proseguire nell'azione;                                                                              Hassen, tentò di pro-
lo stesso comandante                                                                                 seguire verso il Diarré,
scrisse: "lo trovai disin-                                                                           nel disperato tentativo
volto e con una sigaret-                                                                             di portare Luigi Spel-
ta accesa tra le labbra".                                                                            lanzon sulla via della
   Il medico accertò                                                                                 salvezza. Gli avver-
la gravità della ferita,                                                                             sari serrarono però
curato e fasciato,                                                                                   con azione rapidissi-
deposto        su     una                                                                            ma e resero impossi-
barella improvvisata,                                                                                bile il proseguimento
venne trasportato in                                                                                 dell'azione del reparto
una vicina posizione                                                                                 all'ordine di Ottaviani
difendibile; per la                                                                                  ; il gruppo con la ba-
notevole perdita di                                                                                  rella di Spellanzon era
sangue perdette i                                                                                    arrivato duecento me-
sensi dopo un quarto                                                                                 tri più a valle, quando i
d'ora         dall'arrivo. Una delle ultime fotografie dello Spellanzon scattata in Africa           portatori si dispersero
Trascorsa la notte,                                                                                  e la brandina con il fe-
la colonna giunse l'1 giugno nel portare il ferito al 23° Cantiere rito venne deposta a terra mentre
territorio di Agoat, sostando per "Puricelli" attraverso la mulattiera la lotta continuava furibonda.
cercare di individuare l'abitato di di Coot; le informazioni assunte
Mermereifià. Spellanzon passò davano la zona libera da truppe                                Luigi Spellanzon si fece aiutare
un'altra notte tra sofferenze ribelli e, al comando del graduato dal B. Basci a trascinarsi per al-
terribili, perdendo la sensibilità Ottaviani, il gruppo partì alle cuni metri facendosi consegnare
delle gambe e, al mattino, chiese di 7,45 del 2 giugno. La piccola la rivoltella a rotazione ed impe-
poter essere trasportato a Dessié. scorta (costituita da 147 gregari gnando con il proprio attendente

                                                                                                                            3
Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
LE NOSTRE MEDAGLIE D’ORO: LUIGI SPELLANZON

e due ascari l'ultima disperata di-   Danieli giunse sul posto, Luigi                               del territorio etiope.
fesa contro gli avversari. Spellan-   Spellanzon venne dissotterrato
zon sparava ripetutamente e con       per la constatazione dell'identità                                Le ricerche fatte dall’Ammi-
calma eccezionale (sono parole del    e seppellito a Badò Uaha, a circa                             nistrazione Comunale nel 2003,
Comandante italiano) sui ribelli      cinque ore da Mermerefià e a tre                              tramite Onorcaduti, e ripetute nel
più vicini, rimanendo a sua volta     ore e mezzo circa dal 23° cantiere                            2016 dalla Sezione di Conegliano,
ferito al petto; proseguì la lotta con"Puricelli". In questo luogo di                               con l’Ambasciata Italiana di Ad-
accanimento uccidendo diversi ri-     sepoltura però non si trova traccia                           dis Abeba (Addetto Militare Col.
belli finché una pallottola non lo    dello Spellanzon. Nel 2016, in                                Ruggiero), non hanno portato
colpì tra la fronte e la tempia.      vista del convegno promosso                                   purtroppo ad avere notizie su un
                                      da ConeglianoMediaStoria, la                                  luogo di sepoltura sicuro. Rimane

   C
          osì morì Luigi Spellanzon, Sezione ANA di Conegliano                                      solo l’ipotesi, proposta dall’Amba-
          mentre il fedele B. Basci attivava una ricerca volta ad                                   sciata, che i poveri resti dello Spel-
          Mohamed Nur Hassen individuare il luogo di sepoltura                                      lanzon possano riposare tra quelli
rimase fino alla cattura accanto al dell’Eroe.                                                      dei Caduti Ignoti nel Cimitero Mi-
suo superiore caduto; l'attendente                                                                  litare Italiano di Addis Abeba.
di Spellanzon venne catturato ed         Ricerca     svolta    con     la                               Questa è la breve e gloriosa
ucciso. Il B. Basci riuscì a fuggire collaborazione       del    Centro                             vita della Medaglia d'Oro Luigi
dopo quattro giorni di prigionia Studi dell’ANA, di storici e di                                    Spellanzon, il quale lascia il segno
e a raggiungere il 23° Cantiere appassionati a quegli eventi.                                       del suo valore sul vessillo della
"Puricelli". Luigi Spellanzon Inoltre una formale richiesta                                         nostra Sezione. Nel riconoscente
venne dapprima sepolto sul posto fu rivolta all’Addetto Militare                                    ricordo di tutta Conegliano,
e sulla sua tomba fu eretto un presso l’Ambasciata Italiana ad                                      la città natale volle dedicato
rudimentale "tucul" sormontato Addis Abeba. Purtroppo, come                                         all'eroico Figlio il suo più bel
da una croce in legno; la notizia già si era verificato nella ricerca                               viale, per salutare al nome di
della sua eroica morte portò molta promossa dall’Amministrazione                                    Spellanzon il visitatore che giunge
costernazione tra la popolazione di di Conegliano nel 2003, il risultato                            da lontano.
Batié e di Dessié, e i componenti dei ebbe esito negativo. Le ricerche
reparti Galla eseguirono canzoni furono estese, oltre che ai registri
e fantasie guerriere a ricordo specifici dell’Ambasciata, anche a
dell'esemplare sottufficiale alpino. quelli del Consolato, con verifica
Quando il comandante Aldo su tutti i Cimiteri Militari Italiani

CONEGLIANO - L’ingresso secondario dell’Ospedale civile, occupato dalle truppe austriache. Gente di tutte le età e condizioni che attende la
distribuzione degli “avanzi” del rancio militare. Il 4° bambino in prima fila da sinistra è Luigi Spellanzon. Fotografia del cav. Luigi Cristofoli.

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Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
150° ANNIVERSARIO DELLE TRUPPE ALPINE

   di Simone Algeo

                                                                                    Nella città
                                                                                    partenopea
                                                                                    fu istituito
                                                                                    il Corpo
                                                                                    il 15 ottobre
                                                                                    del 1872

            LE TRUPPE ALPINE
            DELL’ESERCITO CELEBRANO
            IL 150° ANNIVERSARIO A NAPOLI

  L
         e Truppe Alpine dell’E-        dei Reparti alpini e a vocazione Pietro Serino. Presenti il decano
         sercito hanno compiuto                                          degli Alpini in servizio, Generale
                                        alpina, il Labaro dell’Associazione
         150 anni di vita al servizio   Nazionale Alpini (ANA), sul      di Corpo d’Armata Francesco
del Paese e della comunità, cele-       quale sono appuntate 209         Paolo Figliuolo, il Comandante
brando l’anniversario nel cuore di      Medaglie d’Oro al Valor Militare delle Truppe Alpine, Generale di
Napoli, dove il 15 ottobre del 1872     conferite ad appartenenti al     Corpo d’Armata Ignazio Gamba
Re Vittorio Emanuele II firmò il        Corpo, e tre compagnie in armi,  e il Presidente dell’Associazione
regio decreto n. 1056, che costi-       rispettivamente del 9° reggimentoNazionale Alpini Sebastiano
tuì le prime quindici compagnie         alpini      dell’Aquila          Favero, oltre alle autorità
                                                                   (brigata
alpine. Da allora i soldati di mon-     Taurinense), 8° reggimento alpinicivili, militari e religiose della
tagna italiani, destinati alla difesa                                    Campania e di Napoli e ai
                                        di stanza a Venzone (brigata Julia)
delle Alpi, crebbero rapidamente        e del Centro Addestramento       familiari degli Alpini caduti in
in numero e furono organizzati          Alpino di Aosta, insieme a una   servizio. Migliaia le “penne nere”
in battaglioni e reggimenti che –       congrua rappresentanza della     in congedo provenienti da tutte
lungo un secolo e mezzo - avreb-        Protezione Civile e dell’Ospedalele regioni italiane hanno colorato
bero partecipato in prima linea a       da campo dell’ANA.               la piazza di “verde” – il colore
tutte le principali campagne mi-                                         delle mostrine del Corpo – con
litari, oltre che alle operazioni di        Numerose      le     cariche i loro vessilli e gagliardetti, in
soccorso alle popolazioni colpite       istituzionali intervenute alla rappresentanza dei 340 mila soci
da calamità naturali.                   cerimonia, avvenuta al cospetto dell’ANA.
                                        del Capo di Stato Maggiore della
   Erano schierate in Piazza            Difesa, Ammiraglio Giuseppe          Al termine della cerimonia,
del Plebiscito, con lo sfondo di        Cavo Dragone e del Capo di scandita dalla musica delle
Palazzo Reale, dove ebbe origine il     Stato Maggiore dell’Esercito Fanfare delle brigate Julia e
Corpo, tutte le Bandiere di Guerra      Generale di Corpo d’Armata Taurinense e dalla lettura della
                                                                                                         5
Le nostre Medaglie d'Oro: Luigi Spellanzon - ANA Conegliano
150° ANNIVERSARIO DELLE TRUPPE ALPINE

Alcuni dei nostri gagliardetti in Piazza Plebiscito                            Le Bandiere di Guerra

preghiera dell’Alpino, dopo le                  Alpini”. Il Generale Serino ha        sul fronte della sicurezza
allocuzioni ufficiali, l’omaggio da             poi aggiunto: “fare il Soldato è      internazionale.       In    questo
parte delle Frecce Tricolori, che               duro, farlo in alta montagna e        momento un battaglione di Alpini
hanno sorvolato due volte Piazza                con climi estremi lo è molto di       è in Ungheria per vigilare sul
del Plebiscito.                                 più. Eppure il vostro mestiere,       fianco est della NATO, mentre tre
   Il Capo di Stato Maggiore della              di Soldati della montagna, lo fate    reggimenti si stanno esercitando
Difesa, nel suo intervento, ha                  in modo impeccabile. Grazie,          in Alto Adige e nel Lazio in
dichiarato: "Sono particolarmente               siamo orgogliosi di voi. Buon         uno scenario di combattimento
orgoglioso di questa occasione,                 150esimo!”                            in montagna, che ha visto la
essendo io stesso figlio di alpino                                                    partecipazione di altre unità
e avendo a mia volta un figlio                     Successivamente è intervenuto      dell’Esercito, all’Aeronautica e di
negli alpini. Sono 150 anni che                 il Comandante delle Truppe            reparti dell’US Army.
abbiamo visto gli alpini scrivere la            Alpine: “la lunga storia degli
storia e incastonarla con gemme                 Alpini è la storia di un impegno         Tre le parole che possono de-
preziosissime di eroismo.                       serio e generoso al servizio          scrivere gli Alpini di oggi: verti-
   Essendo stato Comandante del                 dell’Italia,   nelle     operazioni   calità, articità, internazionalità.
COI posso dire che visitando le                 militari nazionali e internazionali      A Napoli la nostra Sezione era
missioni all'estero, ovunque siano              e sul fronte delle emergenze. La      presente con Vessillo Sezionale,
passati gli alpini, da parte dei                caratteristica degli Alpini oggi      scortato dal Presidente Gino Do-
paesi alleati vengono spese parole              come un secolo e mezzo fa rimane      rigo e da una decina di gagliar-
di assoluto plauso: questo mi ha                la capacità di vivere, muovere        detti di gruppo accompagnati da
reso sempre particolarmente                     e combattere in montagna e            una delegazione di Consiglieri
orgoglioso, nel raccogliere in giro             in climi artici, che abbiamo          Sezionali, Capigruppo, Alpini ed
per il mondo la gloria degli alpini             appena testato in una grande          amici, ai quali va il nostro ringra-
e quanto da loro concretamente                  esercitazione internazionale che      ziamento per averci degnamente
dimostrato sul campo."                          ha coinvolto 1500 Alpini.             rappresentati.

  I
     l Capo di Stato Maggiore                       Oggi le Truppe Alpine sono
     dell’Esercito, nel corso del               costituite da uomini e donne che
     suo discorso, ha evidenziato:              provengono da tutte le regioni del
“reputo un grande onore poter                   Paese e costituiscono una delle
ringraziare a nome dell’Esercito,               eccellenze dell’Esercito Italiano,
tutti gli Alpini d’Italia che, in               formate da un addestramento
questi 150 anni hanno servito la                duro in montagna, a temperature
Patria, in uniforme e nei ranghi                rigide, in contesti estremamente
dell’Associazione       Nazionale               “sfidanti”, e sono schierate

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Una compagnia dello schieramento                                      Compagnia in armi del Btg. Tolmezzo

Il nostro Vessillo in Piazza Plebiscito

                                          tessergiuseppecsnc@tin.it

                                                                                                            7
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ALPINI

   di Gen. Antonino Inturri

Strade Sicure

                ALPINI
                SOLDATI DI PACE

   150
                   anni sono sen-        “Julia” e, a seguire, la “Tridenti-      gli artiglieri alpini fecero afflui-
                   z’altro un tra-       na”, la “Taurinense”, l’”Orobica”        re viveri alle popolazioni isolate,
                   guardo         rag-   e la “Cadore”. Le Grandi Unità           aprendo mulattiere sui fianchi del-
guardevole, ma nonostante l’età          elementari con i battaglioni alpi-       le montagne.
“avanzata” il Corpo degli Alpini         ni d’arresto, i supporti e la Scuola        Facciamo ora un salto in avanti
gode di ottima salute.                   Militare Alpina di Aosta anda-           di sei anni. È la sera del 9 ottobre
   Gli Alpini sono soldati dotati        rono a formare così il IV Corpo          1963. Il 7° alpini viene messo in
di un altissimo livello di efficienza    d’Armata alpino.                         allarme. “Sembra che sia succes-
psico-fisica e di disciplina, formati        Da qui in poi, per gli Alpini        so qualcosa di grave alla diga del
e addestrati per essere impiegati in     sarà un susseguirsi di impegni e         Vajont. Un primo contingente di
ogni situazione, anche in condizio-      impieghi senza soluzione di con-         Alpini viene equipaggiato, carica-
ni ambientali estreme, e ovunque         tinuità.                                 to sugli automezzi e avviato verso
essi abbiano operato hanno costan-           Già nel novembre del ’51, mol-       Longarone. Ma in località di Pol-
temente offerto di sé l’immagine         ti furono gli alpini a recarsi in        pet, presso Ponte nelle Alpi, deve
della concretezza, della professio-      licenza straordinaria per soccor-        arrestarsi e proseguire a piedi: alla
nalità, dell’affidabilità, della com-    rere borghi e famiglie sommer-           luce delle torce elettriche, si nota
petenza, dell’altissimo senso del        si dall’alluvione nel Polesine che       chiaramente che la strada è pres-
dovere e dell’abnegazione.               colpì gran parte del territorio del-     soché inesistente, coperta di fango
   Il periodo storico preso a rife-      la provincia di Rovigo e parte di        e cosparsa di massi, pietre e detriti
rimento è quello del secondo do-         quello della provincia di Venezia        vari.
poguerra.                                (Cavarzerano).                                 Ciò che si presenta alla vista
   In una nazione ancora lacerata,           Nel giugno del ’57, tra il 14 e il   dei militari ha dell’apocalittico. Un
divisa e da ricostruire, la ricostitu-   18, un’altra alluvione, questa vol-      paesaggio di estrema desolazione,
zione dell’Esercito Italiano e, con-     ta nel Cuneese, in Valle Varaita,        stravolto dalla furia delle acque,
seguentemente, delle unità alpine        richiese l’intervento delle penne        punteggiato di cadaveri e carcasse
iniziò con l’adesione dell’Italia alla   nere che nello specifico fu guidato      di animali. Il 6° artiglieria giunge
NATO nel 1949.                           e coordinato dai Comandi milita-         sul luogo della tragedia la mattina
   Il 15 ottobre dello stesso anno       ri, contribuendo così a limitare i       del 10. La presenza degli Alpini a
venne ricostituita la Brigata alpina     danni della calamità. Per giorni,        Longarone e nelle zone vicine pro-

      8
Vajont 1963                                 Amatrice 2016

segue per molte settimane...              Ma l’appuntamento più ama-         che riguardava soprattutto il ripri-
    E proprio per dare sicurezza e    ro fu quello della sera del 6 mag-     stino dei centri storici.
conforto alla gente, un distacca-     gio 1976. Fu la notte dell’Orcolat,       Sull’esempio di quanto com-
mento di Alpini rimase attendato      il mostro che secondo il folklore      piuto dagli alpini, il Governo ita-
a lungo dopo l’emergenza sul greto    friulano è rinchiuso sottoterra, in    liano varò la Protezione Civile
nonostante la stagione ormai inol-    Carnia, e che quando si agita scuo-    che purtroppo verrà impiegata già
trata”.                               te le montagne provocando i terre-     nel terremoto dell’80 in Irpinia e
    È il racconto asciutto, tragico e moti. Tutto ebbe inizio alle 21,02     in Basilicata dove intervennero le
commosso dell’allora Capitano Ita-    quando una micidiale scossa lun-       penne nere dei battaglioni Edolo,
lico Cauteruccio, Comandante di       ga 59 secondi che raggiunse i 6,4°     Morbegno, L’Aquila e Cividale.
compagnia al 7° alpini a Belluno.     della scala Richter distrusse picco-   Inoltre, l’inverno successivo, fu-
                                      li e grandi comuni in Carnia, in       rono distaccate unità alpine au-

  P
         er il loro eccezionale con- Val Resia, nelle province di Udine      tonome impiegate sulla Sila cala-
         tributo, le Bandiere dei e di Pordenone. Nella notte inter-         brese in occasione di nevicate di
         due reggimenti, il 7° alpini vennero tutti i reparti della Julia,   eccezionale intensità che avevano
e il 6° da montagna, furono deco- per quanto scossi e in lacrime per         isolato diversi Comuni e Frazioni
rate con la Medaglia d’Oro al Va- la morte di ventotto commilitoni.          montani.
lor Civile.                                                                     E le penne nere abruzzesi furo-
    Nel novembre del ’66 si registrò      L’entità dei concorsi forniti      no ancora in prima linea nell’aiu-
un altro intervento, questa volta in dalla “Julia” fu impressionante e       tare la popolazione della propria
Trentino-Alto Adige e nel Bellu- riguardò ogni aspetto dell’emer-            Regione a seguito di due scosse di
nese devastati dallo straripamento genza, dall’assistenza sanitaria, al      terremoto che il 7 e l’11 maggio
dei fiumi. Ad intervenire, tra gli sostegno logistico, al ripristino dei     1984 colpirono un’area dell’Italia
altri, gli Alpini della 65a compa- collegamenti e della viabilità ordi-      centrale a cavallo tra Abruzzo, La-
gnia del battaglione “Feltre” con naria e ferroviaria, alla sorveglian-      zio e Molise.
sede a Strigno.                       za dei centri abitati evacuati.           Sappiamo quanto la nostra
    È di questi anni l’impiego di         L’impegno della “Julia”, e di      Italia sia fragile, molto spesso a
quasi tutti i reparti alpini nel tantissimi altri reparti dell’Eser-         causa dell’imperizia e dell’incu-
contrasto al terrorismo altoate- cito Italiano e stranieri, (https://        ria dell’uomo. E così, purtroppo,
sino. Attentati ai tralicci dell’alta www.paolacasoli.com/2016/05/           si passa dalla catastrofe della Val
tensione, raffiche di mitra e mine esercito -ter remoto -del-f r iu-         di Stava del 1985 all’ennesima al-
antiuomo. Gli attentati di quegli li-6-maggio-1976-reparti-meda-             luvione con frane in Valtellina del
anni causarono comunque vittime gliati/), proseguì nei mesi succes-          luglio 1987. In questa occasione,
tra le forze dell’ordine e i militari sivi e, grazie anche al sostegno       gli alpini delle Brigate Tridentina
impegnati in tale attività. Un epi- dell’ANA, contribuì alla rico-           e Orobica accorsero con immedia-
sodio tra tutti, l’eccidio di Cima struzione del Friuli secondo i due        tezza e rimasero sul posto fino al
Vallona in cui perirono quattro principi fondamentali del “prima             termine dell’emergenza assieme a
militari, tra i quali un alpino ber- le fabbriche, poi le case e infine le   quelli iscritti all’ANA.
gamasco.                              chiese” e del “dov’era e come era”        Ma non ci furono solamente in-

                                                                                                              9
ALPINI

Bosnia 1997                                                            Mozambico operazione Albatros 1993

terventi per le Pubbliche Calamità.   forza di 6500 uomini che doveva         operazione, nel 1997, di un bat-
    Siamo alla fine degli anni 80 e   vigilare sul rispetto degli accordi     taglione di leva, il “Tolmezzo”) e
l’evoluzione del quadro strategico    sottoscritti dalle fazioni in lotta.    durante l’insurrezione del Kosovo.
internazionale dopo la fine della     Il Contingente “Albatros” costi-            Nel gennaio del 1997, elementi
Guerra Fredda e gli eventi crimi-     tuito a livello reggimento, forte di    del 3° e del 9° reggimento parteci-
nosi connessi con la stagione del-    1030 caschi blu italiani, fu fornito    parono alle missioni Joint Endea-
le stragi di mafia e dei rapimenti    dalla Brigata “Taurinense” e, suc-      vour e Constant Guard, condotte
in Sardegna diedero una svolta        cessivamente, dalla Brigata “Julia”,    a Sarajevo e in altre località della
all’impiego dell’Esercito e quindi    rispettivamente su base 3° e 15°        Bosnia-Erzegovina        tormentata
delle unità del IV Corpo d’Armata     reggimento alpini. Il Contingente       dalla guerra civile. Lo scopo della
Alpino.                               assunse la responsabilità operativa     missione era di impedire scontri
                                      del controllo del Corridoio di Bei-     tra le fazioni locali, permettendo

  L
        a prima missione di pace      ra, via di collegamento principale      l’applicazione degli “Accordi di
        inizia nel maggio del 1991,   tra lo Zimbabwe e l’Oceano India-       Pace di Dayton” firmati a Parigi il
        tre mesi dopo la fine della   no, diventando di fatto “forza di       14 dicembre 1995.
prima guerra del Golfo.               riferimento” con funzioni di sup-           Ma appena spento il focolaio
   Il Reparto di Sanità Aviotra-      porto logistico e sanitario a favo-     bosniaco, i Balcani ripresero fuoco
sportato della Brigata Taurinense     re di tutte le forze ONU presenti       questa volta in Kosovo, la provin-
venne incluso nel Contingente”        nella Regione in ragione dell’alto      cia della Jugoslavia a maggioranza
ITALFOR-AIRONE”, impiegato            livello di efficienza operativa e lo-   etnica albanese.
nella missione “Provide Comfort”      gistica dell’Unità.                         La Kosovo Force (KFOR), for-
condotta su mandato dell’ONU              A livello nazionale, negli stessi   za militare terrestre della NATO,
allo scopo di assistere i profughi    anni, si moltiplicarono le Opera-       entrò nel Paese il 12 giugno 1999
curdi delle regioni settentrionali    zioni di Concorso all’Ordine Pub-       sulla base della Risoluzione 1244
dell’Iraq.                            blico e di contrasto alla crimina-      dell’ONU con il compito di man-
   L’ospedale da campo di Zahko,      lità organizzata. I reparti alpini si   tenere un ambiente sicuro e stabi-
gestito dagli alpini della Tauri-     succedettero nell’impiego in Sici-      le, evitando scontri tra le fazioni e
nense e dotato di attrezzature d’a-   lia, in Sardegna, Calabria e, con la    favorendo la creazione delle con-
vanguardia, fornì assistenza alla     sola Brigata “Julia”, lungo il con-     dizioni per la soluzione della crisi.
popolazione civile e al personale     fine nord-orientale. Si tratta delle        Gli alpini tornarono così nei
della coalizione.                     Operazioni denominate “Vespri           Balcani quasi sessant’anni dopo le
   La successiva missione di pace     Siciliani”, “Forza Paris”, “Riace” e    sofferenze della campagna di Al-
degli alpini si svolse nel 1993 in    “Testuggine”.                           bania e di Grecia.
Mozambico, Paese dell’Africa me-          L’impiego operativo proseguì            L’11 febbraio 2000, il 3° reggi-
ridionale devastato da una guerra     anche con l’assistenza ai profughi      mento alpini prese il controllo del-
civile che aveva causato un milio-    bosniaci e albanesi e con l’interpo-    la città che i serbi chiamano Da-
ne e mezzo di vittime.                sizione dei battaglioni alpini tra le   kovica e gli albanesi Gjakova, per
   All’inizio del 1993, l’ONU inviò   fazioni in lotta dopo l’estenuante      restarvi fino a giugno. Nei mesi
in Mozambico l’ONUMOZ, una            guerra civile in Jugoslavia (ultima     successivi, il reggimento fu avvi-

     10
Afghanistan 2003                                                          Diga di Mosul - Iraq 2017

cendato dal 9° e poi dall’8° reggi-      compagnia del Monte Cervino.                Nel 2010, la distruzione colpi-
mento alpini.                                Nel gennaio 2003, nell’ambito       sce anche lontano dall’Italia, ad
    Come accennato, i cambiamen-         dell’Operazione Enduring Free-          Haiti, dove un devastante terre-
ti vengono imposti dalla geopoli-        dom, la raggiunge il 9° alpini del-     moto causa oltre 220.000 vittime.
tica. La dissoluzione dell’URSS, la      la Taurinense i cui 400 uomini          Circa 900 militari italiani costitu-
scomparsa dei blocchi ideologici,        proteggono le vie d’accesso allo        iscono il Contingente per l’opera-
la cancellazione del bipolarismo         scalo aereo della Capitale. Il reg-     zione “White Crane”.
hanno comportato il nascere di           gimento si stabilisce a Khowst,             Di questi, 200 sono alpini del-
conflitti nei quali appare opportu-      300 chilometri a sud-est di Kabul.      la Task Force a livello compagnia
no intervenire con unità specializ-      Comincia così un’alternanza di          messa a disposizione dall’Eserci-
zate e possibilmente composte da         reggimenti che porta a operare sul      to. Sono alpini del 2° reggimento
professionisti.                          territorio reparti della Taurinense     Genio alpini di Trento, del 2° reg-
    Ricostituiti i reggimenti (1992),    e della Julia.                          gimento Trasmissioni di Bolzano,
introdotto l’arruolamento di vo-             Nel 2003 un plotone rinforza-       del 3° artiglieria da montagna di
lontari a ferma breve e in servizio      to, composto da circa 40 uomini         Tolmezzo e da alpini della Brigata
permanente e compiuta la sop-            del Monte Cervino, viene inviato        Julia.
pressione delle Brigate “Orobica”        in Iraq dove è schierato e inserito         Partito da La Spezia il 10 genna-
e “Cadore” (la “Tridentina” verrà        all’ interno della Task Force “CO-      io a bordo della portaerei Cavour,
sciolta alla fine del 2002), il 1° ot-   BRA” nell’ambito dell’Operazio-         al suo battesimo, il Contingente
tobre 1997, il Comando IV Corpo          ne “Antica Babilonia” avviata nel       raggiunge Haiti dopo 10 giorni. Si
d’Armata Alpino si trasforma in          quadro della lotta internazionale       interviene con immediatezza per
Comando Truppe Alpine.                   al terrorismo iniziata dagli USA        garantire acqua potabile ed ener-
                                         con l'Operazione "Iraqi Freedom"        gia elettrica, ripristinare le comu-

  I
      l 2002 è l’anno in cui si torna    per il rovesciamento del regime di      nicazioni satellitari e assicurare
      davvero in guerra. Il Consi-       Saddam Hussein.                         l’assistenza sanitaria grazie a me-
      glio di Sicurezza dell’ONU             Ma purtroppo si susseguono          dici e infermieri specializzati della
adotta la Risoluzione 1386 (20 di-       gli interventi nella Penisola dettati   Marina Militare. Anche l’Associa-
cembre 2001) che prevede lo spie-        dalle calamità naturali.                zione Nazionale Alpini partecipa
gamento di una limitata forza di             Andiamo al 2009, alle 3.32 del 6    all’opera di soccorso della popo-
peacekeeping in Afghanistan, nel-        aprile. Il terremoto scuote un am-      lazione civile con l’allestimento
la sola area della capitale Kabul,       pio settore dell’Abruzzo, devasta       dell'ospedale da campo dell'ANA
denominata ISAF (International           L’Aquila e decine di piccoli centri,    di Bergamo, l’impiego di sette me-
Security Assistance Force), per          uccide 309 persone e ne lascia altre    dici nonché con la distribuzione di
supportare l’Autorità afghana ad         80.000 senza casa. Molti alpini del     medicinali e viveri.
interim nella transizione del Paese      9° reggimento hanno la casa dan-            Nel 2010, Taurinense e Julia si
all’indomani della cacciata del re-      neggiata e parenti e amici sfollati,    alternano al comando del Coman-
gime talebano.                           qualcuno ha delle vittime in fami-      do Regionale Ovest (RC-WEST)
    La prima aliquota di alpini viene    glia, ma tutti intervengono senza       nell'ambito della Operazione ISAF.
inviata a Kabul in maggio ed è una       indugio.                                    Oltre ad addestrare le forze di

                                                                                                                   11
ALPINI

sicurezza afghane tramite la mis-       nense invia 500 alpini del 3° reggi-     Lettonia, per condurre attività ad-
sione NTM-A (NATO Training              mento alpini a Mosul, in Iraq, per       destrative/esercitative e integrarsi
Mission Afghanistan, missione di        mettere in sicurezza e proteggere        con i Battle Group della NATO,
addestramento in Afghanistan),          da possibili attacchi dell’ISIS la       al Kossovo, dove nel 2017 il 3° da
vengono completate scuole, co-          diga da cui dipende il rifornimen-       montagna ha costituito la base del
struiti ospedali e poliambulatori,      to idrico di ampie aree del paese.       Contingente multinazionale del
edifici pubblici e governativi, re-     La diga, costruita tra il 1980 e il      Multinational Battle Group West,
alizzate strade, infrastrutture mi-     1986 per volere di Saddam Hus-           in Libano dove nel 2018, per la
litari, due centri di aggregazione      sein, sbarra il fiume Tigri, è lunga     prima volta, ha operato la “Julia”
per sole donne e il terminal pas-       3,2 chilometri e alta 131 metri, e       seguita, tre anni dopo, dalla “Tau-
seggeri dell'Aeroporto di Herat.        permette l’irrigazione dell’intera       rinense” e nel 2020 ancora in Af-
    Ma purtroppo, nel nostro Pa-        provincia di Ninive. La sua rottura      ghanistan con la “Julia” per il suo
ese, la terra trema ancora. Il 24       o distruzione provocherebbe un’i-        quinto mandato.
agosto 2016, un altro violento ter-     nondazione catastrofica, e dareb-           Ci aspettano altri 150 anni di
remoto (la scossa più forte è di        be un colpo durissimo alla fragile       imprese ardite, di dovere perico-
magnitudo 6,0) devasta i borghi di      economia del Paese. Oltre a pro-         losamente compiuto, di difesa del
Amatrice e di Accumoli nel Lazio,       teggerla, i genieri alpini devono        Paese e della pace, di supporto e
di Arquata e di Pescara del Tronto,     esaminarne la solidità. Le imma-         sostegno là dove gli Alpini saran-
a pochi chilometri di distanza dai      gini delle penne nere appese con         no chiamati.
primi, oltre il confine con le Mar-     i loro macchinari alle pareti della         Gli Alpini saranno ancora qui,
che. In ottobre, altre scosse colpi-    diga fanno il giro dei telegiornali.     come lo sono le nostre cime e le
scono i centri umbri e marchigiani          Ma l’Operazione che a tutt’oggi      nostre valli, con lo sguardo rivol-
ai piedi dei Monti Sibillini.           rappresenta l’impegno più one-           to sempre verso il futuro senza
    Per la prima volta interviene il    roso per l’Esercito in termini di        dimenticare il nostro passato, la
Reparto Supporti Generali (alpini       uomini, mezzi e materiali è “Stra-       nostra Storia, a osservare compia-
e mezzi specializzati per sopperire     de Sicure” condotta sul territorio       ciuti i nostri “bocia”, gli Alpini che
alle emergenze di pubblica cala-        nazionale ininterrottamente dal 4        verranno.
mità) del 9° reggimento alpini.         agosto 2008, per esigenze di pre-
    All’inizio del 2017, un’aliquota    venzione e contrasto della crimi-        Fonti utilizzate:
ancora del 9° alpini parte per Mi-      nalità e del terrorismo.                 • Alfio Caruso: “Una lunga penna nera”.
surata, sulla costa della Libia, dove       Attualmente, sono impiegati          • Stefano Ardito: “Alpini. Una grande storia
la missione italiana “Ippocrate”,       6.000 donne e uomini delle Forze         di guerra e di pace”.
forte di 300 militari, ha realizzato    Armate (di cui 5.798 dell’Esercito       • Esercito Italiano: “Rapporto Esercito 2021”.
e gestisce un ospedale da campo         Italiano) con l’intervento ininter-      • Gen. C.A. Italico Cauteruccio: “Intervento
specializzato nella cura di feriti      rotto anche delle unità delle due        degli alpini nella tragedia del Vajont”.
di guerra. Gli alpini, che tornano      Brigate alpine. Al momento, il 3°        • Panorama: “Terremoto del Friuli 1976, la
per la prima volta in Libia dopo le     reggimento da montagna è impe-           "Julia" e gli angeli in grigioverde”.
sanguinose battaglie combattute         gnato in Val di Susa.                    • www.paolacasoli.com
a partire dal 1911, assicurano la           Il resto è storia di oggi. Gli al-   • L’Alto Adige - Quotidiano di Bolzano.
protezione dell’ospedale e del suo      pini continuano a operare senza          • L’Alpino -Rivista dell’Associazione
personale.                              soluzione di continuità in Italia        Nazionale Alpini.
    Nell’autunno del 2017 la Tauri-     e all’estero, dalla Val di Susa alla     • http://corpidelite.net

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     12
ESERCITO

   di Simone Algeo

Resa degli onori alle Bandiere di Guerra che lasciano il Sacrario

   T                                                       ASSEGNATE
          redici Vessilli lasciano il Sacrario
          delle Bandiere di Roma alla
          presenza del Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito. Nel segno della
continuità e del legame ideale tra i Soldati
                                                           LE BANDIERE
di oggi e gli Eroi del passato.
   29 settembre, il Capo di Stato Maggiore                 DI GUERRA
dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata
Pietro Serino, e il Sottocapo di Stato
Maggiore dell'Esercito, Generale di Corpo                  13 gloriosi vessilli tornano
d'Armata Gaetano Zauner, hanno reso                        alla testa di Reparti Comando
gli onori ai Vessilli che hanno lasciato il                e Supporti Tattici delle Grandi Unità
Sacrario delle Bandiere di Roma, per essere
assegnati ai Reparti Comando e Supporti                    dell’Esercito
Tattici delle Grandi Unità dell'Esercito
Italiano.
   Il Gen. C.A. Serino ha sottolineato
come il conferimento di una "nuova vita ad
alcune tra le più gloriose unità della Forza
Armata" e l'assegnazione dei loro Vessilli,
dei nominativi e delle mostreggiature ai
Reparti Comando e Supporti Tattici sia, di
fatto, il riconoscimento del loro "essenziale
ruolo per la funzionalità dell'Esercito
moderno". Rivolgendosi ai Comandanti
dei Reparti ha aggiunto: "Queste Bandiere
torneranno a marciare alla testa degli
uomini e delle donne dei vostri Reparti
che sono pronti ad ereditarne le gloriose
tradizioni!"
   L'Esercito, infatti, nel segno della
continuità e in virtù del legame ideale che
lega i Soldati di oggi agli Eroi del passato,
ha deciso di assegnare a tredici Reparti
Comando e Supporti Tattici le insegne e la
denominazione di unità soppresse nel corso                 Saluti del Capo di SME ai Comandanti dei Reparti

                                                                                                              13
ESERCITO

dei vari provvedimenti di riordino della
Forza Armata e che hanno scritto pagine
gloriose della storia militare italiana.
    La Bandiera di Guerra, o Stendardo,
per le unità dell'Arma di Cavalleria,
accompagna un reparto militare sia in
tempo di pace sia in combattimento. È il
simbolo dell'onore dell'unità militare che lo
custodisce e rappresenta le sue tradizioni,
la sua storia e il ricordo dei suoi Caduti.
    Il Sacrario delle Bandiere, presso il
Vittoriano, custodisce le Bandiere di
Guerra dei Reparti disciolti di Esercito,
Aeronautica, Carabinieri e dei Corpi
Armati dello Stato nonché le Bandiere di
Combattimento delle Unità in disarmo
della Marina Militare dal 1935.
                                                Il saluto del Capo di SME alle Bandiere di Guerra

 ALPINI

   di Simone Algeo

TORNANO A SVENTOLARE
LE BANDIERE DI GUERRA
DEL 1° REGGIMENTO ALPINI
E DEL 14° REGGIMENTO ALPINI
Con due rispettive cerimonie consegnate a due Unità delle Truppe
Alpine le Bandiere di Guerra di due gloriosi reggimenti che hanno
fatto la storia del Corpo degli Alpini.

  C
          on due rispettive ceri-     Pietro    Serino,    il   Tenente            "Julia" nasce il 9 gennaio 1908. Il
          monie consegnate a due      Colonnello Massimiliano Paoli,               Reparto stabilisce la sua sede a
          Unità delle Truppe Al-      ha ricevuto la Bandiera di Guerra            Venzone dal 1993 alla Caserma
pine le Bandiere di Guerra di due     assegnata al Reparto Comando                 "M. Feruglio" e viene sciolto il
gloriosi reggimenti che hanno         e Supporti Tattici della Brigata             14 ottobre del 2005 a seguito dei
fatto la storia del Corpo degli Al-   "Julia" denominato 14° Reparto               vari provvedimenti di riordino
pini.                                 Comando e Supporti Tattici                   dell'Esercito.
                                      Alpini.                                         Il Reparto è stato impiegato
   Ad Udine alla presenza del            Nella cerimonia di consegna               nelle operazioni in Libia (1911-
Generale di Brigata Fabio Majoli,     presente il sindaco di Udine, Pie-           12) e nella Prima e nella Seconda
45° Comandante della "Julia" ed       ro Fontanini che è intervenuto               Guerra Mondiale ricevendo le
al termine di un viaggio iniziato     facendo sentire la vicinanza di              seguenti Medaglie: 1 Ordine
il 29 settembre a Roma con la         tutta l'amministrazione Comu-                Militare d'Italia (OMI), 2
resa degli onori da parte del Capo    nale della cittadinanza verso un             Medaglie d'Oro al Val or Militare
di Stato Maggiore dell'Esercito,      importante assetto della "Julia".            (MOVM), 3 Medaglie d'Argento
Generale di Corpo d'Armata               La storia del 14° Alpini della            al Valor Militare (MAVM) ed

     14
ALPINI

1 Medaglia d'Argento al Valore        Biagini,     Vice     Comandante         campagne d’Africa del 1935,
dell'Esercito (MAVE).                 delle Truppe Alpine ed è stata           nella seconda guerra mondiale
   Da sempre nei ranghi della         consegnata al Tenente Colonnello         venne schierato sul fronte
"Julia", il Reparto attraverso le     Martino Sala comandante del              occidentale, quindi in Grecia e
diverse trasformazioni, diventa       Reparto comando e supporti               successivamente in Russia.
RCST nel 1992. Ora, dopo              tattici «Taurinense» che dal                Nel corso del drammatico
30 anni quindi, ha cambiato           7 ottobre u.s. custodirà “La             ripiegamento della Divisione
denominazione diventando il 14°       Bandiera      di    Guerra”       che    Cuneense, prima di deporre le
Reparto Comando e Supporti            accompagna un reparto militare           armi, i pochi superstiti distrussero
Tattici Alpini.                       sia in tempo di pace sia in              la bandiera affinché non cadesse
                                      combattimento. La Bandiera è             nelle mani nemiche.
   A Torino la bandiera di            il simbolo dell'onore dell'unità
guerra del 1° Reggimento alpini       militare che lo custodisce e                   Su gentile concessione del
(costituito a Mondovì nel 1882        rappresenta le sue tradizioni, la        COMANDO TRUPPE ALPINE
e distintosi in tutte le principali   sua storia e il ricordo dei suoi         Ufficio Pubblica Informazione e
campagne militari) è stata            Caduti”.                                 Comunicazione.
consegnata al Reparto comando            Il 1° Reggimento alpini, che
e supporti tattici della Brigata      tradizionalmente reclutava i suoi
Alpina «Taurinense», dal 1°           alpini nel basso Piemonte e in
ottobre denominato 1° Reparto         Liguria, ricevette il battesimo
comando e supporti tattici Alpini     del fuoco nel 1896 in Abissinia,
(che porterà sul cappello la          per poi combattere in Libia nel
nappina bianca del «Mondovì»).        1911- 12 e infine tutti i fronti della
   La bandiera è stata accolta dal    Grande Guerra.
generale di divisione Massimo            Dopo aver partecipato alle

                                                                                                                15
RADUNO GRUPPO CONEGLIANO

   di Gino Ceccherini

Gagliardetti sfilano in centro Conegliano

11° RADUNO DEI MONTAGNINI
DEL CONEGLIANO
Due giorni di intense emozioni
e valori da tramandare

  L’
         ultimo fine settimana di ottobre, come or-      convento San France-
         mai tradizione, si è svolto nella città del     sco, il Generale Silvio
         Cima l’undicesimo raduno degli artiglieri       Mazzaroli ha raccon-
alpini che hanno militato nelle fila del Gruppo Arti-    tato i suoi trentasei
glieria da montagna Conegliano. Sono stati due gior-     anni di ufficiale di ar-
ni di intense emozioni, culminate con la consegna        tiglieria da montagna
della piastrina del Tenente Enzo Pagni, un “LEONE        attraverso il suo libro
DEL CONEGLIANO”, al nipote Piero Pagni.                  “Una vita con il cappello
    La commozione ha assalito i radunisti già nella      Alpino”.
mattinata di sabato, quando si sono ritrovati al cimi-
tero di Orsago per rendere i dovuti onori alla tomba         La sera, nella chiesa di San Martino, Riccardo
dove riposano i resti mortali del sergente Giovanni      Rossotto ha presentato la ristampa del libro “Ricor-
Bortolotto, medaglia d’Oro al valor militare, caduto     di di Guerra” di Domenico Rossotto, (il colonnello
in Russia il 30 dicembre 1942. Una lacrima e il “grop-   Verdotti del libro “Centomila gavette di ghiaccio” di
po” in gola è venuto a molti quando il coro “Code        Giulio Bedeschi), comandante del Gruppo di arti-
di bosco” ha intonato la canta “Io resto qui: addio”.    glieria alpina “Conegliano” durante la tragica ritira-
Un doveroso momento di raccoglimento si è tenuto         ta di Russia. La serata è passata in un attimo, grazie
anche sulle tombe dell’ex capogruppo di Orsago, Lu-      all’interessante argomento trattato, alla grande capa-
igi Battistuzzi e del già presidente sezionale Luigino   cità comunicativa del curatore della riedizione ed al
Basso.                                                   contorno canoro esibito dal coro Bedeschi della se-
    Nel pomeriggio, nello splendido scenario dell’ex     zione di Conegliano.

     16
La giornata di domenica, è stata dedicata alla con-      è per me vanto, fierezza e orgoglio. È un compito im-
sueta sfilata dei radunisti, che hanno marciato sulle        pegnativo, di responsabilità verso l’istituzione e verso i
note della Fanfara Alpina di Conegliano, accompa-            miei artiglieri, ma l’esempio e la guida dei miei prede-
gnati dagli applausi delle molte persone assiepate ai        cessori, in primis il leggendario Ten, Col. ROSSOTTO,
lati della strada.                                           mi sono sempre di supporto”.
                                                                Viene spontaneo chiedersi come mai tanti uomini
    In piazza Cima, al termine della sfilata, i discor- sentano il bisogno, anno dopo anno, di ritrovarsi.
si delle autorità intervenute: il presidente sezionale
Gino Dorigo, il sindaco ing. Fabio Chies ed il Co-              Le risposte possono essere molte, ma a me pia-
mandante del Gruppo Conegliano Davide Pascoli, ce pensare che nel cuore di questi ormai vecchi ar-
che così ha chiuso il suo intervento:                        tiglieri, arda ancora viva la fiamma della gioventù,
    “Vedo moltissimi ex del Conegliano, questa grossa che quell’anno passato tra le montagne, dove spesso
adesione è testimonianza di quanto l’unione e lo spi- il loro compagno di viaggio aveva quattro zampe e
rito di appartenenza al “Conean” siano ancora forti e lunghe orecchie, sia un ricordo che vada alimentato
saldi. Sappiamo tutti che il gruppo Conegliano è, tra costantemente e che le memorie, i valori e le tradi-
le Unità alpine e tra i Gruppi di artiglieria, una uni- zioni, a noi tanto care, possano così essere trasmesse
tà prestigiosa e storica e l’aver servito tra le sue fila ci immutate ed immutabili alle future generazioni.
inorgoglisce ancora di più. Esserne poi il Comandante

                                                                                                                    17
RADUNO GRUPPO CONEGLIANO

   di Gino Ceccherini

Consegna della piastrina del tenente Enzo Pagni al nipote Piero

IL LUNGO VIAGGIO DELLA
PIASTRINA RITROVATA
Una bella storia che unisce uomini di oggi, di ieri, del mondo.

  L
        a storia che vi voglio rac-           “Galvani” dall'anno scolastico        resistenza finché, colpito a
        contare potrà sembrare                1931-32 all'anno scolastico 1933-     morte, chiudeva da valoroso la
        incredibile, ma certe volte           34, conseguì la maturità classica     sua giovane esistenza»
la realtà supera la fantasia.                 nell'anno 1933-34. Si laureò
    Di vicende di piastrine mili-             in Lettere presso l'Università            Riporto fedelmente le parole
tari di riconoscimento di soldati             di Bologna nell'anno 1940.            scritte sul libro “Ricordi di guer-
italiani caduti in guerra, ritro-             Fu arruolato come tenente di          ra” del colonnello Domenico Ros-
vate e consegnate ai parenti se               Artiglieria Alpina nel Gruppo         sotto, (il famoso “papà Rossotto”
ne conoscono molte, quella che                Conegliano della divisione Julia.     dei “Leoni del Conegliano”) co-
vi voglio riportare in queste pa-             Morì a Samoilenka (fronte russo)      mandante del Gruppo di Artiglie-
gine però, è molto particolare.               il 21 gennaio 1943. Decorato          ria Alpina Conegliano nei funesti
Domenica 30 ottobre, in occa-                 con Medaglia d'Argento al Valor       giorni della ritirata di Russia:
sione dell'11° raduno del Gruppo              Militare “alla memoria” con la        “Del “Conegliano” caddero glo-
Conegliano, alla presenza delle               seguente motivazione: «Durante        riosamente il tenente Bragagno-
più alte cariche civili e militari,           furioso attacco di soverchianti       lo, il tenente Pandolfi, il tenente
con una bella e sentita cerimonia,            forze appoggiate da carri armati,     Pagni, che quindici giorni prima
abbiamo consegnato la piastrina               con pochi artiglieri passava al       aveva rinunciato a rientrare in
del tenente Enzo Pagni, medaglia              contrattacco. Portatosi presso        Italia per non lasciare i suoi arti-
d’argento al valor militare, al ni-           un carro armato immobilizzato,        glieri”.
pote Piero Pagni.                             che con le armi da bordo mieteva          Quello che segue è il resoconto
    Enzo Pagni, figlio di Faustino            vittime tra le nostre file, colpiva   di come siamo venuti in
e Fioschi Emilia, nacque a                    con bombe a mano e con la pistola     possesso della piastrina. Le mail
Livorno il 23 gennaio 1915, ma                i serventi. Ferito, non desisteva     sotto riportate sono trascritte
visse la sua pur breve esistenza              dalla lotta; con l'esempio e la       volutamente come ci sono
a Bologna. Frequentò il Liceo                 parola incitava gli uomini alla       arrivate, senza alcuna correzione.
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Tenente Pietro Marchisio, Tenente Mario Candotti, Capitano Ugo D’Amico, Tenente Enzo Pagni

                                           con la spedizione. Il problema              sulla storia degli Alpini in Grecia
   Il 27 gennaio 2022 il direttore         che ho avuto con altre spedizioni           e in Russia. Il mio interesse è
del Museo degli Alpini della               è quanto male la posta italiana a           sorto fin da bambino, da quando
sezione ANA di Conegliano, Aldo            volte funzioni. Ecco perché ti pre-         sono cresciuto tra tanti italiani
Vidotto, riceve la seguente mail:          go di consigliarmi quale servizio           in mio paese Argentina. Nella
“Buongiorno. Mi chiamo Gaston,             utilizzare per garantire questa             mia infanzia e adolescenza ho
vivo negli Stati Uniti. Come               spedizione. La piastrine dell’alpi-         incontrato molti reduci alpini
potevo mandare a vostro gruppo,            no che voglio raggiungere il grup-          della Grande Guerra e della
una piastrina di un alpino del             po di Conegliano, è un Ufficiale, il        Seconda Guerra in Argentina.
Conegliano classe 1915 caduto in           signor Tenente Pagni eroicamente            Quelli della Seconda Guerra
Russia nel gennaio 1943? Migliori          caduto nella battaglia di Novopo-           Mondiale mi hanno raccontato
saluti. Gaston Binnerbini”. Si             stojalowka, presumibilmente l’ul-           molte storie, le ho trovate
tratta di un italoargentino che            tima volta che è stato visto è stato        veramente affascinanti. Uno di
vive in Pennsylvania (Stati Uniti),        ferito, con la sua pistola in cima          questi era la storia di un naufragio
collezionista di cimeli militari,          a un T-34 che le batterie 75/13             in cui appaiono gli squali. Più
con cui Aldo inizia un fitto               avevano colpito. Questo uomo                tardi capii che quest’uomo era
scambio di lettere.                        era davvero un leone. Oggi scatto           stato un sopravvissuto della
                                           la foto e te la invio. Qui in Penn-         Galilea (Btg. Gemona). Altri
   Scrive Gaston Binnerbini                sylvania abbiamo una tempesta               hanno commentato quando gli
il 29 gennaio 2022: “Ciao Aldo,            di neve e ghiaccio, quindi dammi            aerei inglesi hanno colpito le
grazie per la risposta. Da diversi         qualche giorno per la spedizione.           colonne alpini in Grecia, e tante
anni comunico con diversi gruppi           Vi mando le foto delle piastrine.           altre storie di guerra. Come ti
e organismi alpini, per restituire         Un grande abbraccio!”                       ho detto, mentre collezionavo
alla famiglia dei caduti la sua me-                                                    oggetti militari dal SGM, ho
moria. Non ho mai ricevuto una                 Email del 31 gennaio 22                 cercato su eBay oggetti originali
risposta per questo Tenente alpi-                                                      del Regio Esercito, come paranti

                                              “C
no del Gruppo di Conegliano fino                        iao       Aldo.      Vi        per tende, casse di cotture,
ad oggi quando ho ricevuto il tuo                       racconto           come        thermos e altri oggetti che i russi
messaggio. In precedenza ho potu-                       questa piastrina è             avevano trovato di fronte al fiume
to restituire le piastrine ai parenti      arrivata alla mia collezione. La            Don. Questi oggetti erano in
dei caduti del Div Julia a L’Aquila        mia casa è in Pennsylvania, sono            ottime condizioni e li ho usati
dove ho fatto molti amici. Queste          un collezionista di militaria               per ricreazione storica del fronte
sono cose che veramente ti rendo-          interessato all’Italia nella seconda        orientale tedesco e italiano. Ho
no molto felice. Nessun problema           guerra mondiale, e con più enfasi           trovato in lotto molti oggetti di
                                                                                                                        19
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