Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera

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Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Sezione di Udine   numero 1 - aprile 2018
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Sommario

                                                                                   In copertina
                                                                                   A Cargnacco nel 75°
     Direttore responsabile                                                        ricordo di Nikolajewka
          Toni Capuozzo                                                            Servizio a pagina 2

   Responsabile di Redazione
   Dante Soravito de Franceschi             DIRETTORE RESPONSABILE                            31   Buttrio / Campoformido
                                                                                              32   Campoformido / Cervignano
     Comitato di Redazione              1    Editorale                                        33   Cervignano
                                                                                              36   Colloredo di Prato / Dignano
       Baradello Ernestino                                                                    37   Dignano / Gradiscutta di Varmo
         Bortolot Marco                     DALLA SEZIONE
                                                                                              38   Latisana
      Chiofalo Giuliano Luigi                                                                 39   Lignano Sabbiadoro / Manzano
           Ciani Gianni                 2    A Cargnacco nel 75°di Nikolajewka
                                        4    Assemblea dei Delegati della Sezione                  Mortegliano
        Ermacora Mauro                                                                        40   Mortegliano / Muzzana del Turgnano
           Favero Lucio                      ANA di Udine
                                        6    Il ricordo del “Galilea”:                        41   Muzzana del Turgnano
           Franz Marco                                                                        42   Osoppo
                                             commemorazione del 76° anniversario
          Montina Paolo                                                                       43   Pagnacco
                                        9    La Julia in Libano
         Romano Renato                                                                        44   Reana del Rojale
                                        10   Cerimonia sul Clapat
                                        11   Partecipazione?                                  45   Reana del Rojale / Ronchis
     Numero copie stampate                                                                         San Giovanni al Natisone
                                        12   Concerto della Fanfara Julia
            12.000                           sul greto del Tagliamento                        46   San Vito di Fagagna
                                        13   Premio “Stella d'argento della Val Resia” 2017        Sant'Andrat del Cormor
      Autor. Trib. Udine n° 229         14   La Fanfara della Julia incontra i bambini        47   Tarvisio
          del 18-10-1968                                                                      48   Tricesimo / Udine-est
                                                                                              49   Udine-Rizzi / Udine-sud
                                            STORIA                                            50   Villaorba
    Grafica e impaginazione
        Interlaced - Udine              16 24 ottobre 1917 - Una data da ricordare
                                        18 Monte Nero                                          FOGOLAR
              Stampa                    19 La gavetta ritrovata di Enrico Pascoletti
  TipografiaMoro
Tipografia   Moro AndreaSrl
                Andrea  - Tolmezzo
                           - Tolmezzo                                                         51 Il salut di Vicario
                                                                                              51 Setemane de culture furlane
                                            SPORT
        Foto di copertina
        Luciano Bellissimo              20 40° Trofeo De Bellis, 11° Coppa Julia 2018         RECENSIONI
                                        21 47° Trofeo Corrado Gallino
                                        22 La Sezione sulla neve                              52   Soldati a Cervignano
                                                                                              52   Oronimi del Friuli
                                                                                              53   Sussurri dal Vallone dei Morti
                                            CRONACA                                           53   Preda
                                        24 13 alpini della caserma Feruglio,
                                           sede dell’ 8° Rgt alpini,                          IN FAMIGLIA
                                           ricevono le ali d’argento dall’ANPd’I
                                                                                              54 Incontri
                                                                                              56 Scarponcini
                                            PROTEZIONE CIVILE                                 60 Compleanni
                                                                                              62 Alpinifici
                                        26 Comunicazioni dalla                                63 Lauree
                                           Protezione Civile Ana Udine                        64 Sono “Andati avanti”
       Associazione
                                                                                              67 Agenda 2018
      Nazionale Alpini                      CRONACA DAI GRUPPI                                67 Raccolta fondi pro terremotati
          SEZIONE DI UDINE                                                                       Centro Italia
                                        28 Aquileia                                           68 Per non dimenticare
    Un appello a tutti gli alpini       29 Bertiolo / Buja
                                        30 Buja / Buttrio
       affinché aderiscano
      a tutte le associazioni
       di dono del sangue,
       del midollo osseo e
           degli organi.
    Possiamo salvare una vita
           con un gesto
     che non ci costa nulla.
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Editoriale

Come mi era stato chiesto, ho partecipato ai lavori della giuria che doveva decidere quale premiare,
tra le tante testate della stampa alpina, organi di Gruppi o Sezioni dell’Associazione. Il caso ha voluto
che i lavori si svolgessero nei giorni conclusivi della campagna elettorale. E mi è stato inevitabile
sfogliare tutte quelle riviste con un pensiero fisso. Mentre i commentatori si interrogavano a modo
loro, benedicendo o maledicendo i cambiamenti, interrogandosi sulle conferme e sulle sorprese,
scrutando le sfere di cristallo per indovinare alchimie di governo, mi ritrovavo a leggere non solo
articoli di storia ma una specie di radiografia della vita di tante comunità con la penna nera, che
sono anche il bollettino di tante comunità di città e di paese, di valli e pianure, e il resoconto di
tanti incontri, di tante attività, di piccole e grandi opere collettive: il ritratto di una nazione. Ecco,
mi sono detto, che noi si sia entusiasti o depressi dai cambiamenti non conta, o conta solo per gli
umori dei singoli. Quel che conta è che nel rapido smottamento di tanti punti fermi c’è qualcosa
che tiene duro, che è nello stesso tempo un forte bastione di conservazione di quel che c’è di buono
nella nostra storia, e un alacre invito a cambiare in meglio, a operare insieme, con fiducia nel
futuro: sono gli alpini. Diciamoci la verità, che tanti alpini in giro per il mondo conoscono: in Italia
si vive ancora bene, anche se la crisi non è del tutto passata, anche se la disoccupazione giovanile
preoccupa, anche se le ingiustizie sono tante, il fisco pesa e la classe politica sembra mancare di
buon senso e di realismo. Ma la rabbia, il rancore, la lamentela sembrano essere ormai un male
comune e diffuso. Tante volte giustificato, ma guai a fermarsi lì, a perdere ottimismo e speranza.
E gli alpini con il loro fragoroso tacere in politica, con il loro impegno sociale, con il loro essere
parte solida delle comunità, fanno quello che ormai spesso oratori, scuole, organizzazioni politiche
giovanili non fanno più: danno l’esempio, con i fatti. Detto chiudendo il fascicolo delle tante riviste
alpine: beato il Paese che non ha bisogno di eroi, ma povero il Paese che non potesse più contare
sulla normalità alpina.

                                                                                         Toni Capuozzo

                                                                               Direttore responsabile   1
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Dalla Sezione
       PAOLO MONTINA

A Cargnacco nel 75°
ricordo di Nikolajewka
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NUOVO INCONTRO A CARGNACCO, IL 21 GENNAIO SCORSO, AL TEMPIO
DEDICATO ALLA MADONNA DEL CONFORTO CHE RACCOGLIE LE SALME DEI
NOSTRI CADUTI NELLA CAMPAGNA DI RUSSIA

                                      Armata, riuscirono a sfondare            Franceschi e da numerose Sezio-
                                      l’accerchiamento sovietico, per          ni consorelle. Presenti oltre cen-
                                      ricongiungersi con il resto del          totrenta gagliardetti provenienti
                                      nostro esercito e, infine, far ritor-    da tutta Italia, accompagnati dal
                                      no a casa. La cerimonia religiosa        “Gruppo storico fiamme verdi” in
                                      della domenica mattina ha coro-          divise d’epoca. Il Labaro naziona-
                                      nato una serie d’incontri iniziati       le dell'UNIRR, accompagnato dal
                                      il giorno precedente all’Istituto        presidente nazionale Francesco
                                      “Stefano Sabbatini” di Pozzuolo          Maria Cusaro e il nostro Labaro
                                      del Friuli con una conferenza sul        nazionale accompagnato dal pre-
                                      tema “Italianski Karasciò” (italiani     sidente Sebastiano Favero, dal
                                      brava gente) grazie al presidente        vicepresidente Ercole Alfonsino,
                                      nazionale dell’UNIRR, Francesco          dai consiglieri Massimo Bonomo,
                                      Maria Cusaro, con la partecipa-          Mauro Buttigliero, Lorenzo Cordi-
                                      zione di un attento pubblico di          glia, Michele Dal Paos, Antonello
                                      studenti. La sera, nel Tempio di         Di Nardo, Renato Romano, Lino
                                      Cargnacco, incontro su “Immagini         Rizzi e dal presidente dei Revisori
                                      e parole”, a cura sempre del pre-        dei Conti Ernestino Baradello.
                                      sidente nazionale dell'UNIRR, per        Hanno chiuso il corteo i gonfaloni
                                      mantenere viva storia e memoria          della città di Udine, decorato di
                                      degli italiani partiti per andare a      Medaglia d’Oro al Valor Militare,
                                      combattere sul fronte russo, dove,
                                      seppur da invasori, seppero man-
                                      tenere un contegno corretto ver-
                                      so la popolazione russa, tanto da
                                      meritarsi il ricordato appellativo
Il 21 gennaio scorso al Tempio        di “Italiani brava gente”.
della Madonna del Conforto di         La giornata seguente è iniziata con
Cargnacco (Pozzuolo del Friuli)       l’inaugurazione del museo storico
dedicato ai caduti e dispersi della   sulla campagna di Russia, vicino
campagna di Russia (1941-1943)        al piazzale dedicato a don Carlo
si è tenuta l’annuale cerimonia in    Caneva. Quindi la cerimonia vera e
ricordo dei nostri soldati che han-   propria con l’ingresso nel piazzale
no partecipato a quella sfortunata    del Tempio di un picchetto armato
avventura, conclusasi per migliaia    del 3° Artiglieria da Montagna e la
di loro nel gelo della steppa.        fanfara della Brigata alpina “Ju-
La ricorrenza di quest’anno, orga-    lia”, seguiti da dodici alpini in armi
nizzata dalla Sezione ANA di Udine    e dodici alpini in congedo che por-
con la collaborazione della Briga-    tavano serti floreali da porre sugli
ta alpina “Julia", dell’Unione Na-    altrettanti cippi che ricordano le
zionale Italiana Reduci di Russia     unità che combatterono in Russia.
(UNIRR) e dal comune di Pozzuo-       Hanno fatto poi il loro ingresso la-
lo, assume particolare significato    bari e vessilli delle numerose As-
poichè ricorda il 75° anniversario    sociazioni d’arma, seguiti dal ves-
della battaglia di Nikolajewka,       sillo della Sezione di Udine, con il
quando i resti della nostra 8ª        suo presidente Dante Soravito de

2   Dalla Sezione
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Udine Pietro Fontanini, il vicesin-
                                         daco di Udine Carlo Giacomello e
                                         varie altre autorità, nonché molti
                                         sindaci del circondario. Presente
                                         la M.O. professoressa Paola Del
                                         Din Cargnelli assieme al reduce
                                         di Russia, sergente Umberto Cici-
                                         goi, capopezzo nella 14ª batteria,
                                         Gruppo Conegliano, del mitico co-
                                         lonnello Rossotto. Presente pure
                                         un giovane, Filippo Albano, che te-
                                         neva religiosamente tra le mani il
                                         cappello dello zio Fiorenzo Magro,
                                         reduce della campagna di Russia.
                                         Dopo l’alzabandiera, la cerimonia
                                         è proseguita all’interno del Tem-
della Provincia di Udine e del Co-       pio con i saluti del sindaco di Poz-
mune di Pozzuolo del Friuli.             zuolo, Nicola Turello, del prefetto
Numerose le autorità civili e mili-      Zappalorto che ha letto una lette-
tari presenti: in particolare il pre-    ra-ricordo del reduce tarcentino
fetto di Udine dott. Vittorio Zappa-     Guido Coos (medaglia di bronzo e
lorto, assieme ad amministratori         vicepresidente dell’UNIRR provin-
pubblici, tra i quali il vicepresiden-   ciale). Il comandante della Julia,      al sindaco di Pozzuolo Turello e
te della Regione Friuli VG Sergio        generale Paolo Fabbri si è unito        a Dino Iacuzzo, “comandante”
                                                                                 delle Guardie d’Onore del Tem-
                                                                                 pio di Cargnacco. Incisivo e mol-
                                                                                 to sentito l’intervento del nostro
                                                                                 presidente Favero, il quale ha ri-
                                                                                 marcato che per gli alpini rimane
                                                                                 sacrosanto il principio di “comme-
                                                                                 morare e ricordare” come riporta
                                                                                 la colonna mozza sull’Ortigara. I
                                                                                 nostri giovani dai 18 ai 25 anni, ha
                                                                                 continuato il presidente, devono
                                                                                 servire la Patria affinché siano
                                                                                 formati e informati su cosa signi-
                                                                                 fichi servire la Nazione e cono-
                                                                                 scerne la sua storia, anche quella
                                                                                 scomoda. La S.Messa, accompa-
                                                                                 gnata dal coro ANA di Codroipo,
                                                                                 è stata concelebrata da mons.
Bolzonello, il presidente del con-       al pensiero del prefetto per ricor-     Lucio Soravito de Franceschi,
siglio regionale Franco Iacop con        dare come i giovani di oggi poco        vescovo emerito di Adria-Rovi-
l'assessore Mariagrazia Santoro,         conoscono delle vicende che han-        go, assieme ai cappellani militari
il presidente della provincia di         no coinvolto i giovani soldati di al-   don Giuseppe Gangiu, don Albino
                                         lora, che fecero il loro dovere fino    D’Orlando e don Costantini, parro-
                                         in fondo e in molti casi diedero la     co di Cargnacco. Nella sua omelia,
                                         vita sul campo di battaglia.            mons. Soravito ha ripercorso le
                                         Ha preso quindi la parola il presi-     dolorose tappe dei nostri soldati
                                         dente nazionale dell’UNIRR, Fran-       in terra russa: uomini che ser-
                                         cesco Maria Cusaro, elogiando           vivano la Patria, ieri come oggi.
                                         quanti si prodigano per mantenere       In particolare in questo periodo,
                                         viva la memoria che si perpetua         dove traspare sempre più nei no-
                                         in questo Tempio che è il secondo       stri giovani la perdita del senso di
                                         sacrario italiano per importanza        appartenenza alla Nazione e alla
                                         dopo l’Altare della Patria in Roma,     famiglia. La lettura della Pre-
                                         perché nel sacello posto nella          ghiera del Disperso ha concluso
                                         cripta del Tempio riposano i resti      il rito religioso. Infine è stata de-
                                         di un soldato ignoto giunto dalla       posta una corona al Soldato igno-
                                         Russia dopo 35 anni dall’inaugu-        to, nella sottostante cripta, e un
                                         razione del Tempio. Ha lanciato un      serto floreale sulla tomba di don
                                         appello affinché questa cerimonia       Carlo Caneva, MAVM cappellano
                                         diventi una festa per la pace coin-     militare in Russia e tenace fautore
                                         volgendo le giovani generazioni.        per la costruzione del Tempio di
                                         Nell’occasione, ha consegnato           Cargnacco, Tempio che raccoglie
                                         tre attestati ad altrettante perso-     circa novemila resti di nostri sol-
                                         ne che si sono distinte nell’opera      dati, raccolti nella steppa russa.
                                         di valorizzazione di Cargnacco; le
                                         benemerenze sono consegnate
                                         al presidente dell’ANA Favero,

                                                                                                  Dalla Sezione     3
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Dalla Sezione

Assemblea dei Delegati
della Sezione ANA di Udine
8',1(Ư0$5=2
LA STORIA È MAESTRA DI VITA

Nella caserma Pio Spaccamela di          una gran bella cosa ma non deve         zare a condurre il nostro impegno.
Udine, sede del Reparto Comando          servire per camuffare l’anarchia.       Per fare questo, però, dobbiamo
e Supporti Tattici della “Julia”, si è   Quello che ci ha sempre caratte-        crederci, dobbiamo far fronte co-
svolta il 4 marzo scorso l’annuale       rizzato e che la gente apprezza         mune, fare gruppo e collaborare
Assemblea dei Delegati della Se-         di noi, ha continuato, è la nostra      assieme, solo così non avremo
zione ANA di Udine grazie all’in-        grande compattezza ed unità d’in-       paura di quello che il futuro ci può
teressamento e alla disponibilità        tenti. Sempre pronti e disponibili      riservare, solo così possiamo dire
del Comandante della Brigata             a sostenere chi ha bisogno, fedeli      di aver seguito le orme dei nostri
alpina “Julia” gen. Paolo Fabbri e       al nostro motto “ricordare i mor-       Padri. Dobbiamo trasmettere alle
del Comandante del Reparto ten.          ti aiutando i vivi”. Non credo sia      future generazioni i loro preziosi
col. Gabriele Malorgio che ringra-       questo il tempo in cui perderci in      insegnamenti e perché no, anche
ziamo.                                   dannosi antagonismi, in dispute         la nostra esperienza e la nostra
                                         cavillose, in accanite volontà di       alpinità.
Il presidente Soravito de France-        trovare nell’altro i risvolti negati-   Al termine dell’Assemblea, quan-
schi ha concluso la sua lunga re-        vi invece di valorizzare gli aspetti    do il presidente della stessa,
lazione morale rimarcando l’invito       positivi, così facendo finiremo per     Alessandro Rosso, ha comunicato
di rimanere coesi con la speran-         comportarci proprio come quelli         che Dante Soravito de Franceschi,
za che questo possa far breccia          che a parole diciamo di condan-         in scadenza, era stato rieletto a
e far capire a quanti all’interno        nare. Tutti dovremmo perciò com-        grandissima maggioranza, uno
dell’ANA pensano di essere i soli        portarci ed operare con rispetto        scrosciante applauso ha salutato
depositari della verità, unici inter-    reciproco, lealtà, schiettezza ed       la sua riconferma. Nel prende-
preti dei nostri valori e del nostro     onestà, tra di noi e a tutti i livel-   re la parola, Soravito, dopo aver
Statuto, che anche per loro deve         li, con un unico e solo obiettivo:      ringraziato i Delegati per la stima
valere il rispetto delle regole as-      l’interesse e il bene della nostra      che gli è stata riservata, ha ripe-
sociative in cui non ci debbano es-      amata Associazione.                     tuto il concetto di “fare squadra”
sere protagonismi e personalismi.        Ha continuato dicendo che la sto-       e che una Sezione è grande e im-
L’ANA è una Associazione d’arma          ria è maestra di vita, per questo       portante non grazie al Presidente
con una organizzazione pirami-           dobbiamo ogni tanto guardare in-        ma solo se tutti gli associati fan-
dale ed unitaria e non una fede-         dietro, non con nostalgia, ma per       no fronte comune e lavorano coesi
razione o peggio una sommatoria          trovare quelle indicazioni e quelle     per il suo bene.
di singole entità. La democrazia è       linee guida che ci possono indiriz-

4    Dalla Sezione
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Dalla Sezione   5
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Dalla Sezione
       PAOLO MONTINA

Il ricordo del “Galilea”:
commemorazione nel
76° anniversario
0217(',085,6Ư0$5=2
SUL MONTE DI MURIS SI È RADUNATA UNA GRANDE FOLLA
PER RICORDARE E COMMEMORARE LE VITTIME DEL “GALILEA”

                                                                                 no sulla nave. In breve tempo sono
                                                                                 iniziati i lavori di ripristino dell’an-
                                                                                 tica chiesetta di San Giovanni sul
                                                                                 monte di Ragogna, semidistrutta
                                                                                 durante la Grande Guerra, con la
                                                                                 collaborazione dell’intera comuni-
                                                                                 tà e dell’ex cappellano della Julia,
                                                                                 don Ascanio De Luca, coadiuvato
                                                                                 dal vicario di Muris, don Egidio
                                                                                 Blasutti. Il 14 settembre 1947 si è
                                                                                 tenuta la benedizione ufficiale del
                                                                                 sacro edificio e il 29 marzo seguen-
                                                                                 te il primo vero commovente incon-
                                                                                 tro tra i pochi superstiti di quella
                                                                                 tragica notte, assieme ai numero-
                                                                                 si parenti delle vittime. Negli anni
                                                                                 successivi, attorno alla chiesetta
Muris, 4.11.1945 primo incontro a Muris con brindisi                             furono poste lapidi e cippi da parte
tra il col. Del Din e il presidente sezionale Gallino                            delle numerose associazioni coin-
                                                                                 volte nella tragedia, fino al grande
Anche quest’anno a Muris di Ra-          costituito il Gruppo alpini di Muris,   monumento a vela eretto nel 1972.
gogna si rinnova l’incontro alpino,      fondato nel 1931 con l’allora Sezio-    La bella giornata ha favorito una
e non solo, di quanti non hanno          ne di San Daniele, ma sciolto l’an-     buona affluenza di gente da ogni
scordato la tragica fine della nave      no seguente per “abbondanza di          parte del Triveneto, ma anche da
Galilea che riportava in Patria un       miseria”. Il nuovo Gruppo, guidato      numerose altre parti d’Italia, con
contingente di nostri soldati, tra cui   da Ermes De Monte, si pose come         ampia partecipazione di diverse
gran parte del battaglione Gemo-         primo obiettivo quello di perpetua-     Associazioni d’Arma. Non poteva
na (escluse le salmerie) assieme a       re il ricordo del Galilea; anche per    mancare all’incontro il reduce del
militari di vari altri Corpi del Regio   ricordare alcuni loro compaesani        Galilea, Onorino Pierobon, assie-
Esercito.                                che quella tragica notte si trovava-    me a Ottavio Pes: ultima retro-
Nella notte tra il 28 e il 29 marzo
1942, su circa 1320 imbarcati, ben
1050 perirono nelle fredde acque
dello Jonio, a poche miglia dalla
costa greca.
Al termine del conflitto i reduci
del Galilea si proposero di ricor-
dare i propri compagni caduti con
un tangibile e perpetuo ricordo;
pare che inizialmente la scelta
fosse orientata verso la chiesetta
di Sant’Agnese, a nord di Gemona,
ma alla fine prevalse il monte di
Ragogna, che sovrasta Muris, an-
che in ricordo dei cruenti fatti che
vi si svolsero durante la Grande
Guerra. Alla fine del 1946 si era ri-

6    Dalla Sezione
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
Riccardo M. Renganeschi. Com-          confortante presenza dei ragazzi
                                           pletavano lo schieramento uffi-        delle scuole, presenti con le loro
                                           ciale il picchetto e fanfara della     bandiere.
                                           Julia. Piacevole la presenza di        È seguito l’intervento del vicepre-
                                           rappresentanze scolastiche del         sidente vicario nazionale dell’ANA,
                                           comune di Ragogna, con relative        Sonzogni, che ha portato il saluto
                                           bandiere. La sede nazionale era        del presidente Favero, impegnato
                                           rappresentata dal vicepresidente       nel CISA a Trieste. Ha ringraziato
                                           vicario Giorgio Sonzogni, accom-       quindi le autorità e i capigruppo
                                           pagnato dal presidente dei reviso-     presenti, vere anime dei nostri
                                           ri Ernestino Baradello; numerosa       Gruppi alpini, che si prodigano
                                           anche la presenza di presidenti        nel mantenere vivi questi ricordi,
                                           di altre Sezioni alpine. Circa cen-    non solo qui a Muris, ma pure a
                                           tocinquanta i verdi gagliardetti,      Chions di Pordenone o a Sala Ba-
                                           schierati assieme ai vessilli delle    ganza in quel di Parma, che ogni
guardia di uno sparuto gruppetto           Sezioni: Carnica, Conegliano, Ge-      anno ricordano i fatti del Galilea.
di reduci della seconda guerra,            mona, Gorizia, Marostica, Palma-       Ha salutato poi il vicecomandante
sempre più ridotto. Veramente
commossi alcuni famigliari di di-
spersi del Galilea, presenti per la
prima volta alla cerimonia. Tra le
autorità civili: la dottoressa San-
dra Cavalieri in rappresentanza
del prefetto di Udine, per la pro-
vincia di Udine l’assessore Carlo
Teghil, assieme al presidente della
Comunità Collinare Mirko Daffara
e il vice sindaco di Udine Carlo Gia-
comelli. Inoltre, il sindaco di Rago-
gna, Alma Concil con il gonfalone,
assieme a quello del comune di
Udine, decorato di medaglia d’oro
al valor militare, e numerosi sin-
daci in rappresentanza di altret-
tanti comuni. Presente pure l’or-          nova, Parma, Pordenone, Treviso,       della Brigata “Julia” che condivide
ganizzatore sportivo, alpino Enzo          Trieste, Vittorio Veneto e Udine,      gli scopi della nostra associazio-
                                           con il presidente Dante Soravito       ne, nata per onorare e ricordare
                                           e numerosi consiglieri sezionali.      e che il prossimo anno raggiun-
                                           Non poteva ovviamente mancare          gerà il prestigioso traguardo dei
                                           il vessillo della Sezione friula-      cent’anni di vita. È stata quindi la
                                           na dell’UNIRR, assieme a quelli        volta del colonnello Piovera, che
                                           dell’Associazione naufraghi del        ha ricordato l’affetto della Julia
                                           Galilea (che lo scorso anno ha         verso quanti perirono sul Galilea:
                                           perso il tenente Antonio Ferrante      non solo alpini, ma anche carabi-
                                           di Ruffano, classe 1914, vera ani-     nieri, marinai, ecc.
                                           ma dell’associazione) e il vessillo    La Messa, celebrata da don Gan-
                                           dell’Associazione degli ex appar-      giu, è stata accompagnata dal coro
                                           tenenti al battaglione Cividale “Mai   alpino Amici della Montagna, di
                                           daur”. La cerimonia è iniziata con     Ragogna. La cerimonia si è con-
                                           l’intervento del sindaco di Rago-      clusa con la lettura della preghie-
                                           gna, Concil, che ha ricordato come     ra per i naufraghi del Galilea, la
                                           i reduci siano il miglior sprone per   posa delle corone ai rispettivi cippi
Cainero, promotore di un’inedita           non dimenticare il loro contributo     e gli onori ai caduti.
14ª tappa dell’imminente giro ci-          a guerre insensate, così come la
clistico d’Italia che per il giorno 14
maggio comprende la scalata del
monte di Ragogna, con lo scopo di
valorizzare questi luoghi.
Il Comando provinciale dei cara-
binieri era rappresentato dal co-
lonnello Marco Zearo, assieme a
ufficiali e sottufficiali di varie altre
Armi. Per la Brigata Julia, c’era il
vicecomandante colonnello An-
drea Piovera, il nuovo comandan-
te del 3° Artiglieria da montagna,
colonnello Michele Tomassetti,
il comandante dell’8° colonnello
Giuseppe Garfagna e quello del
3° Genio guastatori, colonnello

                                                                                                   Dalla Sezione     7
Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
8   Dalla Sezione
Dalla Sezione
       PAOLO MONTINA

La Julia in Libano
8',1(Ư$35,/(
SALUTO AI NOSTRI SOLDATI IN PARTENZA PER IL LIBANO

                                                                                 comandante delle Truppe Alpine
                                                                                 generale di C.A. Claudio Berto e
                                                                                 dal comandante della Julia, gene-
                                                                                 rale Paolo Fabbri.
                                                                                 Gli interventi sono iniziati con il
                                                                                 generale Fabbri che ha ringraziato
                                                                                 tutti per aver voluto intervenire al
                                                                                 saluto ai reparti che si appresta-
                                                                                 no a partire per una nuova mis-
                                                                                 sione, ricordando anche la parte-
                                                                                 cipazione internazionale a questa
                                                                                 missione, che la Julia si appresta
Il 6 aprile scorso, nella caserma      le forze armate libanesi. Di prima        a compiere assieme a reparti di
“Giovanni di Prampero” in Udi-         mattina il cortile d’onore della          altre nazioni. Il generale Berto,
ne, condottiero friulano morto         caserma ha ospitato i numerosi            quindi, ha ricordato il suo periodo
al principio del XVI sec. e storica    convenuti, un reparto schierato e
sede del Comando Brigata alpina        a fianco del candido monumento
Julia, ha avuto luogo il saluto dei    hanno preso posto le autorità, tra
nostri soldati in partenza per il      cui il vice presidente della regio-
Libano. L’operazione, denominata       ne Friuli V.G. Sergio Bolzonello,
“Leonte XXIV”, è composta da un        l’assessore provinciale Beppino
contingente della Julia, assieme       Govetto, il sindaco di Udine Carlo
a personale militare austriaco,        Giacomello, assieme al vice pre-
croato, sloveno e ungherese ed         sidente del consiglio comunale
è guidata dal generale di brigata      Franco Della Rossa, l’arcivesco-
Paolo Fabbri, comandante della         vo di Udine, mons. Andrea Bru-
Julia. Per i nostri alpini si tratta   no Mazzocato ed altri. Presenti i
della prima partecipazione alla        comandanti dei vari reparti della
missione Unifil in Libano nell’am-     Julia, tra cui il colonnello Anto-
bito della “Multinational Land         nio Arrivella, comandante del 7°
Force” con compiti di assistenza       Alpini, con la relativa bandiera di
alla popolazione locale e supporto     guerra. Di fronte ai reparti schie-
nell’addestramento militare del-       rati, c’erano i vessilli delle Sezioni:
                                       Apuane - Massa Carrara, Belluno,
                                       Carnica, Conegliano, Gemona, Go-          di comando al glorioso 7° Alpini,
                                       rizia, Palmanova, Parma, Porde-           carico di storia; così com'è ricco
                                       none, Trento, Trieste e Udine.            di storia e cultura antica il Libano
                                       Numerosi i gagliardetti da tutto il       che a breve ospiterà i nostri alpini.
                                       triveneto e oltre. Sempre presente        Il presidente Bolzonello ha porta-
                                       la M.O.V.M. professoressa Paola           to, infine, il caloroso saluto della
                                       Cargnelli Del Din. La cerimonia è         comunità friulana a tutti i militari
                                       iniziata con l’ingresso della fanfa-      in partenza, augurando loro un
                                       ra e del picchetto, quindi del no-        proficuo e sereno lavoro.
                                       stro Labaro nazionale scortato dal        La cerimonia si è conclusa con il
                                       presidente Sebastiano Favero, dai         saluto alla bandiera del 7° Alpini,
                                       vicepresidenti Giorgio Sonzogni e         dei comandanti e del Labaro na-
                                       Alfonsino Ercole e dai consiglieri        zionale, che hanno sfilato sotto lo
                                       Renato Romano e Romano Bot-               storico monumento che riporta la
                                       tosso. È stata quindi la volta della      celebre frase dell’8° Alpini “O là
                                       bandiera di guerra del 7° Alpini, di      o rompi”.
                                       partenza per il Libano, seguita dal

                                                                                                  Dalla Sezione     9
Dalla Sezione
       ALESSANDRO LEPORE

Cerimonia sul Clapat
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CENTO ANNI PER NON DIMENTICARE IL SACRIFICIO DI TANTI SOLDATI SUL CLAPAT

Il Gruppo alpini di San Daniele         garia, San Daniele, Muris, Maiano,
del Friuli ogni anno organizza la       Susans e Carpacco. Sempre pre-
piccola ma sentita cerimonia del        senti a questa cerimonia gli amici
Clapat, a ricordo dei fatti d'armi      dell'Associazione Fanti di Arresto
avvenuti in prossimità del ponte di     di Cesarolo ed il coro Amici della
Cornino, in località Cimano, in se-     Montagna di Ragogna. Non man-
guito allo sfondamento del fronte       cano mai nel giorno del ricordo i
di Caporetto da parte dell'eserci-      sindaci di San Daniele del Friuli,
to autroungarico durante il Primo       Paolo Menis, e quello di Forga-
Conflitto Mondiale. Gli alpini ri-      ria nel Friuli, Pierluigi Molinaro.
cordano con onore chi consegnò          Quest'anno cadeva il centenario di
la propria vita alla Patria.            quei tristi avvenimenti. Nelle foto,
Coinvolti in questa piccola com-        i vari momenti di ricordo dei cadu-
memorazione erano presenti con          ti, italiani e stranieri.
i loro gagliardetti i Gruppi di: For-

10   Dalla Sezione
Dalla Sezione
       GIULIANO LUIGI CHIOFALO

Partecipazione?
SÌ. MA CREDIAMOCI.
SIAMO STATI, SIAMO E RIMARREMO ALPINI

Scorrendo i dati relativi al Libro     condo, presenti il Labaro naziona-     di noi con responsabilità rifletta
Verde che sono pervenuti sembra        le e quello dell’UNIRR non ci sono     nuovamente sull’importanza della
quasi impossibile di quanto un         giustificazioni. Sono appuntamenti     partecipazione per dare un esem-
Gruppo, anche se piccolo, possa        troppo importanti per cedere alle      pio concreto alla “società civile” di
fare in termini di solidarietà.        lusinghe delle comodità accam-         ciò che siamo al di là dell’aspetto
Appare evidente la naturalezza         pando scuse più o meno plausibili      goliardico che, molte volte, ci han-
con cui si dedica al prossimo in       quando poi andiamo in trasferta        no cucito addosso. Organizziamoci
ogni forma di intervento, appare       per andare a feste e raduni, quasi     meglio, portiamo con noi anche gli
anche l’impegno nell’accompa-          inventati, in cui si batte il record   amici e gli aggregati che voglia-
gnare le istituzioni comunali nelle    delle presenze neanche fossimo         mo al nostro fianco e che abbiamo
celebrazioni annuali e nelle ricor-    all’Adunata nazionale. Questo,         recentemente valorizzato modi-
renze storiche. Dobbiamo essere        scusate, non lo accetto. Il nostro     ficando il nostro Regolamento.
fieri di tutto ciò.                    statuto all’art.2 punto a) recita:     Suggerisco di ottimizzare i nostri
Purtroppo c’è il rovescio della        “tenere vive e tramandare le tra-      spostamenti come facciamo per le
medaglia, mi riferisco alla parte-     dizioni degli Alpini, difenderne       Adunate nazionali, di dare corpo
cipazione nelle manifestazioni che     le caratteristiche, illustrarne le     a un’organizzazione a livello zone
la Sezione e di converso la Sede       glorie e le gesta” e a questo dob-     e micro zone, di utilizzare meno
Nazionale hanno incardinato nel        biamo tendere partecipando e so-       auto ripartendo le spese, conso-
calendario. Al momento di andare       lennizzando quegli appuntamenti        lidando in tal modo le amicizie e
in stampa mi riferisco al Bernadia     che raccontano la nostra storia        l’operatività al di fuori del nostro
dell’anno scorso e a Cargnacco         per evitare che cadano inesora-        giardinetto. Muris è già passato. Ci
di quest’anno. Se nel primo caso       bilmente nell’oblio o che passino,     aspetta il Bernadia promettiamo
possiamo, fino ad un certo punto,      nel tempo, inosservati.                di essere in tanti.
dare la colpa al maltempo, nel se-     Da qui la necessità che ognuno         Mandi.

Uno degli incontri al Monumento Faro “Julia” sul Monte Bernadia

                                                                                               Dalla Sezione    11
Dalla Sezione
       ALESSANDRO LEPORE

Concerto dellaFanfara Julia
sul greto del Tagliamento
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LE NOTE DELLA FANFARA IN RICORDO DEI CENTO ANNI DALLA BATTAGLIA

In una domenica di metà novem-           1917. Con la preziosissima colla-        suggestivo l'esibizione dei nostri
bre in occasione della cerimonia         borazione delle rispettive ammini-       militari è stata incorniciata da una
del "Clapat" in ricordo dei fatti        strazioni comunali e con la solita       foltissima e sentita partecipazio-
d'armi della Grande Guerra, av-          tenacia che contraddistingue chi         ne di persone che, nonostante
venuti dopo la rottura del fronte
di Caporetto, il sindaco di For-
garia e socio Pierluigi Molinaro,
il capogruppo Danilo Agnola e il
consigliere sezionale Alessandro
Lepore si lanciano una sfida per
l'anno seguente: il 2017 che coin-
cide con i cento anni esatti della
battaglia del ponte di Cornino. La
volontà è quella di commemorare
i caduti che in quella occasione
persero la propria vita per per-
mettere alle popolazioni locali e
all'esercito in ritirata di salvarsi
e di riorganizzarsi per contrastare      indossa un cappello alpino, anche        le non più amabili temperature,
l'avanzata austroungarica.               questa sfida è stata vinta.              hanno seguito con ammirazione
                                         La sera del 31 ottobre 2017, ad          e gratitudine tutto lo spettacolo.
                                         accogliere i ragazzi della Fanfara       Tantissima gente ma anche tante
                                         non c'era il Tagliamento in piena,       le autorità politiche locali, provin-
                                         non si udivano le deflagrazioni dei      ciali e regionali che hanno seguito
                                         colpi delle artiglierie, le pallottole   con ammirazione l'intera esibizio-
                                         non fischiavano sopra le loro teste      ne. Più di un'ora di spettacolo. In
                                         e non si sentivano le urla di dolo-      prima fila, bambini con in mano
                                         re di soldati straziati dagli ordigni    il tricolore, il futuro che ricorda
                                         mentre agonizzanti aspettavano la        il passato. Le orecchie di tutti
                                         morte. La tenue luce di una gior-        attente a gustarsi le dolci note
                                         nata autunnale di un crepuscolo          degli strumenti musicali, il cuore
                                         dai mille colori, il gorgoglio del       rivolto a quelle centinaia di giovani
                                         perpetuo scorrere placido dell'ac-       ragazzi, provenienti da ogni luo-
Non è bastata l'idea di tre perso-       qua del nostro grande fiume, il          go della Patria che quell'immane
ne per realizzare l'evento com-          lieve brusio della natura di una         tragedia consolidava e cementava
memorativo, c'è stato bisogno            giornata che sta per finire, questo      tra loro. Il sacrificio di quei ragaz-
della grande disponibilità del           è stato lo scenario che ha accolto       zi rimanga per sempre impresso
Comandante della Brigata Alpina          i nostri militari. I degni discen-       nelle nostre menti e scolpito nei
"Julia", generale Paolo Fabbri, del      denti di quegli eroi che un secolo       nostri cuori. Finché avremo la for-
prezioso lavoro di intermediazio-        prima combattevano e morivano            za di ricordarli, loro non saranno
ne del Presidente della Sezione          negli stessi luoghi. Una serata          morti. Terminato lo spettacolo,
ANA di Udine, Dante Soravito de          di ricordo e di pace, sulle note di      come in gran parte delle cerimo-
Franceschi, e il coinvolgimento dei      splendide marce militari ed alle-        nie e manifestazioni alpine, è se-
Gruppi alpini della zona: Majano,        gre villotte, dirette magistralmen-      guito un momento conviviale con
Susans, Muris, Forgaria e San Da-        te dal 1° mar. Lorenzo Sebastia-         tutti i partecipanti. Pastasciutta
niele. L'idea era quella di far esibi-   nutto ed interpretate in maniera         alpina, rigorosamente mezze pen-
re la Fanfara della Brigata Alpina       impeccabile da tutti i componenti        ne al ragù seguita, visto il periodo,
"Julia" sul greto del fiume Taglia-      della fanfara. Quando si muove           da una castagnata. Grazie di cuore
mento, a ridosso del ponte di Cor-       dalla propria sede stanziale la          a tutti gli alpini e non che si sono
nino, teatro degli aspri scontri del     Fanfara, la gente risponde pre-          prodigati per la buona riuscita
30, 31 ottobre, 1 e 2 novembre del       sente e così in un contesto molto        dell'iniziativa.

12   Dalla Sezione
Dalla Sezione

Premio “Stella d'argento
della Val Resia” 2017
9$/5(6,$Ư',&(0%5(
IL PRESIDENTE NAZIONALE IN VAL RESIA PER LA CONSEGNA AI GRUPPI
DEL PREMIO "STELLA D'ARGENTO DELLA VAL RESIA" 2017

                                        "MONTE CANIN" di Oseacco (ca-
                                        pogruppo Loris Chinese) e "SEL-
                                        LA BUIA" di Stolvizza (capogruppo
                                        Antonio Buttolo) il premio con la
                                        seguente motivazione: "Premio
                                        Stella d'argento della Val Resia
                                        2017. Ai Gruppi alpini della Val
                                        Resia per evidenziare, a cento anni
                                        dalla tragedia della Prima Grande
                                        Guerra, lo spirito di solidarietà e
                                        di servizio che negli anni gli ap-
                                        partenenti a questo amato corpo
                                        militare ed in particolare i nostri
                                        alpini facenti parte dei Gruppi del-
                                        la Val Resia, hanno sempre dimo-
Resterà indimenticabile per gli         strato. Pronti in ogni circostanza     l'intervento del Presidente Na-
alpini della Val Resia la data del      per venire incontro ai bisogni di      zionale che ha fatto una disamina
16 dicembre 2017, giorno nel qua-       una comunità che già molto sof-        sullo stato attuale del corpo mili-
le l'Associazione "ViviStolvizza"       fre per gli oggettivi problemi lega-   tare ma anche sul momento, non
ha assegnato ai Gruppi alpini del-      ti alla difficile vita di montagna e   particolarmente facile, della no-
la Valle l'ambito riconoscimento
"Stella d'argento della Val Resia".
Una serata memorabile imprezio-
sita dalla straordinaria presenza
del presidente nazionale Seba-
stiano Favero che ha raggiunto la
Val Resia insieme al presidente
sezionale di Udine Dante Soravi-
to de Franceschi e al consiglie-
re nazionale Renato Romano. Il
presidente nazionale Sebastiano
Favero con il presidente dell'As-
sociazione "ViviStolvizza", Gian-
carlo Quaglia, e il sindaco di Resia,   soprattutto nell'affrontare le cri-    stra società. Un intervento molto
Sergio Chinese, ha consegnato           ticità ed infinite necessità emerse    apprezzato che ha riscosso un ca-
ai Gruppi alpini: "VAL RESIA" di        nelle tragiche vicende legate al       loroso applauso da parte del nu-
Prato (capogruppo Gino Paletti),        terremoto del Friuli del 1976. Una     merosissimo pubblico presente.
                                        straordinaria modalità di inter-       Al termine dell’indimenticabile
                                        vento che ha avuto come effetto,       serata, festa grande alla baita al-
                                        da quella data, la nascita della       pina di Stolvizza dove il Presiden-
                                        Protezione Civile. Un premio che       te Nazionale e tutti gli intervenuti
                                        vuole anche essere auspicio per un     sono stati ringraziati ed omaggiati
                                        futuro ancora di prezioso impegno      dagli alpini della Valle che certo
                                        sociale teso a costruire un mondo      non dimenticheranno tanto facil-
                                        di pace e di serenità".                mente la straordinaria serata.
                                        Premiata, dal parroco don Alber-
                                        to Zanier con un riconoscimen-
                                        to speciale, anche la maestra in
                                        pensione Paola Coss. Profondo,
                                        intenso ma anche coinvolgente

                                                                                               Dalla Sezione    13
Dalla Sezione
       MONACO ENDIS

La Fanfara della Julia
incontra i bambini
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INCONTRO DEGLI ALPINI CON I BAMBINI
DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA

Nella giornata del 1° marzo, pun-     quentano la scuola dell’infanzia
tuale appuntamento che si ripete      e, novità di quest’anno, anche con
da moltissimi anni, il Gruppo alpi-   i bambini della scuola primaria.
ni di Rive d’Arcano ha organizzato    Come sempre, alla manifestazio-
un incontro con i bambini che fre-    ne era presente anche la Fanfara
                                      della Brigata Alpina “Julia”.
                                      La giornata è iniziata con il ritro-
                                      vo presso la scuola primaria dove,
                                      all’interno della palestra, dopo
                                      aver eseguito alcuni dei loro brani,
                                      alcuni componenti della Fanfara
                                      hanno tenuto una breve lezione
                                      sugli strumenti musicali da loro
                                      utilizzati, spiegando la differenza
                                      tra quelli della famiglia dei legni,
                                      degli ottoni e delle percussioni.
                                      I bambini e gli insegnanti sono
                                      stati molto attenti alla lezione, con
                                      interventi degli stessi alunni pret-
                                      tamente inerenti a quanto veniva
                                      loro spiegato.
                                      A lezione ultimata, dopo l’omaggio
                                      da parte del Gruppo alpini di ma-
                                      teriale didattico e una brevissima
                                      merenda per i bambini, ci siamo

14   Dalla Sezione
inquadrati nel cortile dell’Istituto   La necessità di proseguire la ma-
e, con un bellissimo corteo forma-     nifestazione nei locali interni si
to da tutti i presenti (comprese le    è resa necessaria a causa delle
autorità, i rappresentanti di altri    condizioni meteorologiche che
Gruppi alpini con il proprio ga-       rendevano impossibile la pre-
gliardetto, ovviamente le maestre      senza dei bambini e dei presenti
con i bambini, i genitori e simpa-     all’esterno; un maltempo che devo
tizzanti), ci siamo recati presso la   dire la verità, ha reso più origina-

scuola dell’infanzia.                  le la sfilata lungo le vie principali   economico necessario alle loro
Giunti davanti l’ingresso della        del paese, ricoperto da una coltre      attività scolastiche, ricevendo in
sede municipale, ci siamo ferma-       bianca di neve. Un paesaggio inne-      cambio un particolare puzzle in
ti per favorire l’inserimento nel      vato fantastico, tipico del periodo     cartone raffigurante la nostra
corteo del gonfalone del Comune        invernale.                              Nazione in tricolore.
di Rive portato da un’agente del-      Sistemata la Fanfara, i bambini         Giunti praticamente al termine
la Polizia Locale e scortato dal       e tutti i partecipanti all’interno      della manifestazione, dopo aver
Comandante, dal Sindaco e dai          della scuola e dopo un mio breve        ringraziato gli insegnanti delle
componenti l’Amministrazione           discorso introduttivo, è stata la       scuole presenti, per la loro di-
comunale. Anche qui la Fanfara ci      volta del sindaco di Rive d’Arcano,     sponibilità nella riuscita dell’in-
ha fatto ascoltare alcuni dei loro     dott.ssa Cristina D’Angelo, della       contro, e tutti i convenuti, abbia-
brani musicali.                        vicaria dell’Istituto Comprensorio      mo riformato il corteo e ci siamo
Quindi ci siamo diretti alla scuo-     di San Daniele, Anna Maria Nigris       recati al Centro Civico, messo a
la dell’infanzia, dove i bambini ci    e, in rappresentanza della Sezione      disposizione dall’Amministrazione
attendevano molto emozionati e         ANA di Udine, del vicepresidente        comunale, per degustare il pranzo
contenti; eseguito l’alzabandiera      vicario Franco De Fent che hanno        preparato dagli alpini del Gruppo
nel piazzale dell’Istituto cantando    brevemente salutato portando un         di Rive.
tutti assieme il nostro Inno nazio-    pensiero personale.
nale, ci siamo recati all’interno      Anche qui è stato consegnato ma-
per proseguire la manifestazione.      teriale didattico e un contributo

                                                                                               Dalla Sezione   15
Storia
       MATTIA UBOLDI

24 ottobre 1917
Una data da ricordare
RESISTENZA VANA DI VALOROSI SOLDATI

                                                                                  al nemico proveniente da Uccea e
                                                                                  da Sella di Carnizza il 24 ottobre
                                                                                  Alleney dispose che il I/131° si po-
                                                                                  sizionasse sul Monte Caal, ove ar-
                                                                                  rivò il 25 e dove fu raggiunto dalla
                                                                                  15^ Batteria.
                                                                                  Nel primo pomeriggio dello stesso
                                                                                  giorno queste due unità dovettero
                                                                                  affrontare l’avanzata di truppe im-
                                                                                  periali provenienti da fondo valle
                                                                                  Uccea, dirette verso Sella di Car-
                                                                                  nizza. I pezzi della 15^ aprirono il
                                                                                  fuoco, costringendo gli attaccanti
                                                                                  a occultarsi nel bosco e aspettare
                                                                                  un momento migliore per avan-
                                                                                  zare. Attorno alle 20.00 i fanti del
                                                                                  I° Btg. furono presi d’assalto dai
Truppe austriache scendono in Val Resia durante le prime fasi dell’offensiva.     Kaiserrjäger della 217^ Brigata e,
Fonte Web.                                                                        sopraffatti, furono costretti a re-
                                                                                  trocedere, determinando l’accer-
Nonostante i numerosi segnali            Simile compagine di formazione           chiamento di una delle due sezioni
che lo Stato Maggiore del Regio          fu costituita con diverse unità: il I°   della 15^ Btr. (per la mancanza di
Esercito Italiano guidato dal Ma-        Btg. del 131° Fanteria della Briga-      munizioni la seconda sezione era
resciallo Luigi Cadorna registrò         ta “Lazio”; una compagnia mitra-         stata arretrata). A nulla valse il
nei mesi precedenti, il disastro,        glieri; la 15^ Batteria da Montagna      tentativo dei serventi di farsi lar-
che il 24 ottobre del 1917 portò le      del XIX Gruppo da Montagna; una          go alla baionetta: chi non cadde fu
armi italiane ad essere sopraffat-       Batteria di obici da 149.                catturato. In giornata furono mes-
te tra Plezzo e Tolmino dall’urto        In Val Dogna il presidio per la          si a disposizione del “Gr. Alleney”
della 14^ Armata austroungarica          maggiore fu affidato agli alpini del     i battaglioni alpini “Pinerolo” (ten.
guidata dal generale von Bellow,         Battaglione “Gemona”, guidati dal        col. Giovanni Bodine) – in linea
non poté essere evitato.                 magg. Raffaello Sansoni.                 nell’alta valle del But – e “ Monte
La disfatta di Caporetto travolse        Con il compito di sbarrare il passo      Canin” (magg. Oscar Nerchiali) –
tutta la parte nord orientale del
fronte, condannando all’occupa-
zione parte del Veneto e l’intero
Friuli. Durante quelle ore conci-
tate, numerosi furono i settori in
cui si videro gli alpini distinguersi
a fianco dei camerati di altri cor-
pi e specialità, nel vano tentativo
di porre un freno alla valanga
austro–tedesca. Interessante è
quanto avvenne alle truppe schie-
rate in difesa della Val Resia e del-
la Val Dogna.
Nella prima, il gen. Giulio Tassoni,
comandante della “Zona Carnia”
– XII C. A. - , avendo previsto per
tempo le intenzioni del nemico
fece disporre a sua difesa già dal
giorno 23 il “Gr. Alleney”, guidato      Truppe tedesche sostano in Val Resia, prima di riprendere la marcia verso est.
dal ten. col. Emilio Alleney.            Fonte Web.

16   Storia
ripiegare: il “Gr. Alleney” prima si
                                                                                                       portò a Resiutta, per poi arretrare
                                                                                                       fino a Tolmezzo; il “Gemona” rag-
                                                                                                       giunse quest’ultima città, passan-
                                                                                                       do dalla Canal del Ferro.
                                                                                                       A partire dal 3 novembre Sanso-
                                                                                                       ni e i suoi passarono alle dirette
                                                                                                       dipendenze del col. Cavarzerani
                                                                                                       e furono dispiegati in difesa del
                                                                                                       ponte di Avons, presso le alture di
                                                                                                       Intissans (Verzegnis). Il 4 novem-
                                                                                                       bre ebbero ordine di ripiegare su
                                                                                                       Monte Tarond, per poi proseguire
                                                                                                       il 5 su San Francesco (Val d’Arzi-
                                                                                                       no). Da quel giorno furono inqua-
                                                                                                       drati nel “Gr. Alleney”, che nel
                    Alpini azionano una mitragliatrice “Fiat 1915” in una posizione delle Alpi         frattempo si era portato in quel
                    Carniche. Fonte Web.                                                               centro abitato ed aveva aggiunto al

                    dispiegato in Val Dogna.                a Nimis (a sud di Montemaggio-
                    Il tutto mentre già dal 24 ottobre      re); il I° Battaglione Kajserjäger
                    il “Gemona” cominciò a resistere        puntò sullo Stol, lungo la cresta
                    lungo l’estremità alta della Val        di Monte Music, con obbiettivo la
                    Dogna. La stessa mattina del 25         vetta di Montemaggiore. Sebbene
                    il Comando del “Pinerolo”, assie-       il comandante italiano, il colonello
                    me alla 25^ Compagnia, giunse           brigadiere Luigi Sapienza, avesse
                    autocarrato in Val Resia, e prese       di fatto – e correttamente – ab-
                    posizione sul Monte Nischi Nark.        bandonato la posizione (tenuta dai
                    Contemporaneamente, giunse a            battaglioni ni alpini “Val Leogra”
                    S. Anna la 155^ Compagnia del           e “Monte Bicocca”), ben sapendo
                                                            che l’importante in quel frangente
                                                            non era tenere le cime ma le valli,        Truppe tedesche si muovono lungo la
                                                            l’eco della perdita di Montemag-           Valle dell’Isonzo tra il 24 e il 28 ottobre
                                                            giore ebbe un effetto devastante           1917. Sull’autocarro si notano dei
                                                            presso lo Stato Maggiore italiano,         prigionieri italiani. Fonte Web.
                                                            tanto che il gen. Cadorna dispose
                                                            nella notte tra il 26 e il 27 la ritira-   suo organico anche il Battaglione
                                                            ta sul Tagliamento della 2^, 3^ Ar-        alpini “Val Ellero”, prendendo par-
                                                            mata e del XII° C.A. (Zona Carnia).        te allo sfortunato ciclo legato alla
                                                            Fu così che gli sforzi del ten. col.       ritirata della 36^ e 63^ divisione
                                                            Emilio Alleney e del magg. Raffa-          italiane tra la Val d’Arzino, il fiume
                                                            ello Sansoni furono vanificati.            Meduna e le Prealpi Carniche.
                                                            Sebbene nella giornata del 26 la           Per chi riuscì a uscire dall’imma-
                                                            Val Resia vide ferocemente re-             ne tragedia determinata dai fatti di
Tubi lancia gas tedeschi, utilizzati tra Plezzo e Tolmino   spinte le compagini della 217^ bri-        Caporetto, che vide inghiottire una
per operare lo sfondamento del fronte italiano.
Fonte Web.

                    “Monte Canin”.
                    Tuttavia, a causa della caduta di
                    Monte Caal, entrambe le unità al-
                    pine furono costrette a ripiegare
                    in Val Resia, dove nella giornata
                    del 26 giunsero anche la 97^ e
                    154^ Compagnia del “Monte Ca-
                    nin” (posizionate a Prato di Resia)
                    e la 26^ e 27^ Compagnia del “Pi-
                    nerolo” (si posero a cavallo della
                    valle, presso San Giorgio).
                    La sorte di tutte le unità finora ci-
                    tate risultarono legate, a partire
                    proprio da quel giorno, a quella di
                    un altro settore un po’ più a sud:
                    Montemaggiore. Infatti, forti unità     Soldati italiani prigionieri a Caporetto dopo il crollo del Fronte.
                    avversarie si adoperarono per la
                    sua caduta: la Divisione tedesca        gata austroungarica, guidata dal           parte importante delle armate ita-
                    “Edelweiss” puntò sul passo di          col. Mollinari, e la Val Dogna as-         liane, non restò altro che il Piave
                    Tanamea (a nord di Montemag-            sistette al dominio del “Gemona”,          e il Grappa.
                    giore); la 22^ Divisione Shützen        tra il 28 e il 29 ottobre entrambi
                    avanzò per Plastischis, puntando        gli schieramenti italiani dovettero

                                                                                                                                    Storia     17
Storia
       ERMANNO DENTESANO

Monte Nero
UNE STORIE DI VUERE

17 Giugno 1915 - Prima pagina del “GIORNALE DI UDINE”

“Spunta l’alba del sedici giugno”.    rivà di tramontane e la 84 dal Exil-       adun cheste cjarte a cjaparin il
Cussì e scomence une des plui         les, che si de insù pe cueste di mi-       non slâf e a pensarin di voltâlu
bielis e lancurosis cjantis dai al-   sdì. Vie pe gnot si svicinarin planc       par talian. Nome che a leierin mâl,
pins, metude adun par memoreâ         a planc, intun cidinôr plen e, rivâts      par vie che inta chê lenghe il mont
                                      daprûf de ponte, tor lis dôs e mie-        nol è črn ‘nero’, ma krn ‘ponte di
                                      ze di buinoris, a scomençarin a            montagne, spiç’. Forsit, par fâ ae
                                      sbarâ e a tirâ bombis e intun ma-          svelte, intune note a scriverin Crn
                                      rilamp a strabaterin i mucs. Il plui       invezit di Krn e po, intun vocabo-
                                      valent alpin di cheste bataie al fo il     lari, a leierin la peraule črn, stant
                                      sottenent Alberto Picco, che al co-        che crn no si cjatile. Ma ben, di
                                      mandave il ploton dai esploradôrs,         cheste cuistion di un non stramp,
                                      e che al murì sul cjamp par vie di         vignût fûr par un fal che si podeve
                                      une sclopetade che i vevin trat inte       fâ di mancul, nus interesse pôc.
                                      panze. Par cheste azion si meretà          Nus interesse di plui invezit di
                                      une medaie di arint al valôr mili-
Monte Nero Da Matajue                 târ. Pôcs agns daspò, intal 1928,
                                      par visâsi di lui al fo tirât sù un biel
la prime bataie de Grande Vue-        monument, propite là che al jere
re, scombatude dal 3ç Reziment        muart. Il monument al fo sdrumât
alpins par concuistâ la cime dal      intal 1951 par ordin des autoritâts
Monte Nero. Nancje a dî che i al-     jugoslavis. Stant che al jere stât il
pins si son jemplâts di onôr cun      prin cjapitani de scuadre di balon
cheste azion sflandorose, tant        di La Spezia, là che al jere nassût,
che ju imperiâi a son restâts di      il stadi di chê citât al è inmò inno-
stuc fintremai a Viene. O vês di      menât a lui. E cumò nus tocje dî
savê che cheste montagne e jere       alc ancje sul non Monte Nero, che
considerade inespugnabile e, si       al somee un non clâr, che al fevele
che duncje, al coventave rivâ sù      di bessôl. E invezit no je cussì. Cun
di sorprese. Par fâ chest e fo stu-   di fat il non al saltà fûr pe prime        Alberto Picco - Monument su la ponte dal Monte Nero,
diade une manovre par involuçâ i      volte inte cjarte in scjale 1:100.000      tirât su tal 1928 e sdrumât tal 1951
ocupants e a forin impegnadis dôs     dal Istitût Gjeografic Militâr jessu-
compagniis: la 35 dal Susa, che e     de intal 1905. Chei che a meterin          savê che, par vie di une sflando-
                                                                                 rose operazion dal 3ç alpins, che-
                                                                                 ste montagne e fo cognossude in
                                                                                 dut il mont, stant che s’indi fevelà
                                                                                 su ducj i gjornâi; scomençant dal
                                                                                 Giornale di Udine dai 17 di Jugn,
                                                                                 che a plene prime pagjine al titulâ
                                                                                 “L’ardita conquista del Montenero
                                                                                 compiuta ieri dai nostri Alpini - La
                                                                                 cattura di 315 prigionieri fra cui 14
                                                                                 ufficiali”. E in dì di vuê o continuìn
                                                                                 a visâsi di chescj fats ogni volte
                                                                                 che o sintìn chê biele cjante che e
                                                                                 puarte il stes non.
Alberto Picco - foto tessare          Targhe ae memorie di Alberto Picco,
                                      intai zardins publics di La Spezia
18   Storia
Storia

La gavetta ritrovata di
Enrico Pascoletti
RITROVATA LA GAVETTA DEL SOLDATO DISPERSO IN RUSSIA,
ENRICO PASCOLETTI

In occasione di una giornata del-    ta il 28 gennaio scorso agli alpini   Enrico Pascoletti.
la memoria molto particolare,        del Gruppo di Cereseto Torreano,      L'eccezionale cimelio ritrovato da-
celebrata nel cinema Marconi di      della Sezione di Udine, la prezio-    gli atleti dell’Associazione “Tracce
Isola Vicentina, è stata consegna-   sa gavetta del disperso in Russia     di memoria”, durante la staffetta
                                                                           lungo il tragitto di ritorno degli
                                                                           alpini dopo la tragica battaglia di
                                                                           Nikolajewka, è stato prima donato
                                                                           ai parenti, che così hanno colmato
                                                                           un vuoto lungo 75 anni; poi è pas-
                                                                           sata di mano al capogruppo Enzo
                                                                           Conte che si è impegnato a fare
                                                                           un calco per depositarlo al mo-
                                                                           numento della Julia a Torreano di
                                                                           Martignacco, mentre l'originale
                                                                           verrà esposto al Tempio Ossario
                                                                           dei Caduti di Russia di Cargnacco.
                                                                           In rappresentanza della Sezione di
                                                                           Udine, il consigliere di zona Marco
                                                                           Bortolot ha portato un commosso
                                                                           saluto di bentornato all'alpino En-
                                                                           rico Pascoletti, oggi più vivo che
                                                                           mai nella presenza di un simbolo
                                                                           che non ha mai staccato il filo con
                                                                           le radici della sua terra natia.

                                                                                                   Storia   19
Sport

40° Trofeo De Bellis
11° Coppa Julia 2018
DAL 27 GENNAIO AL 24 FEBBRAIO, AL “CENTRO SPORTIVO AL 91” DI TARCENTO,
SI SONO SVOLTE LE GARE DI TIRO CON FUCILE GARAND M1

Nel febbraio scorso, al “Centro        del battaglione partigiano «Val      del terremoto del Friuli espresse
Sportivo Al ‘91” di Tarcento, si       Fella», Presidente del Comita-       tutte le sue doti di comandante,
sono svolte le gare di tiro con fu-    to di liberazione del Canal del      affiancando efficacemente le ini-
cile Garand M1 per ricordare in        Ferro. Dopo la fine della guerra     ziative del presidente nazionale
modo particolare Guglielmo De          era ritornato al posto di segre-     Bertagnolli. E non si allontanò fino
Bellis, presidente della Sezione       tario comunale, silenziosamente      all’ultimo dal suo tavolo operati-
ANA di Udine dal 1973 al 1976.         com’era suo costume. Quando il       vo, nonostante il male inesorabile
Nato a Saarbrucken il 23.12.1913       presidente Ottorino Masarotti fu     che minava la sua forte fibra e la
e deceduto a Udine il 24.9.1976.       colpito da una grave malattia, si    sua ferrea volontà. La sua morte
Decorato con cinque croci di guer-     caricò il pesante zaino che questi   giunse, mentre gli undici cantieri
ra ed una medaglia di bronzo al        aveva dovuto deporre, portando       di lavoro chiudevano la loro atti-
Valor Militare. Dopo Nikolajewka       avanti con grande esperienza e       vità, quasi a significare che la sua
aveva comandato i resti del Bat-       fermezza l’opera iniziata dai suoi   giornata laboriosa si concludeva
taglione Cividale. Commissario         validi predecessori. In occasione    assieme a quella dei suoi alpini.

40° Trofeo “Presidente De Bellis”
1° Gruppo ANA Tricesimo                                                     P.   367,7
2° Gruppo ANA Cassacco                                                      P.   364,6
3° Gruppo ANA Alnicco                                                       P.   361,8

40° Trofeo “Presidente De Bellis” - Migliori tiratori in assoluto
1° Coletto Flavio                     Gruppo ANA Alta Val Torre             P.   126,4
2° Bronzin Alessio                    Gruppo ANA Tricesimo                  P.   126,2
3° Ciani Denis                        Gruppo ANA Alnicco                    P.   124,5

11° Trofeo “Coppa Julia”
1° Ass. Naz. Polizia di Stato – Sez. di Udine                               P.   378,11
2° Gruppo ANA Collalto                                                      P.   376,8
3° Gruppo ANA Buttrio                                                       P.   374,8

11° Trofeo “Coppa Julia” - Classifica individuale assoluta
1° GIORGIONE Christian                ANPd’I Nord Friuli                    P.   130,6
2° FLAIBAN Giovanna                   Individuale                           P.   130,5
3° REVELANT Tiziano                   A.N.P.S. sez. Udine                   P.   128,6

11° Trofeo “Coppa Julia” - Migliori tiratori in assoluto
1° Giorgione Christian                ANPd'I Nord Friuli                    P.   130,6
2° Flaiban Giovanna                   Individuale                           P.   130,5
3° Revelan Tiziano                    A.N.P.S. sez. Udine                   P.   128,6

11° Trofeo “Coppa Julia” - Migliori tiratrici
1° FLAIBAN Giovanna                   Individuale                           P.   130,5
2° NUSSIO Rosanna                     Gruppo ANA Buttrio                    P.   126,2
3° DEL BIANCO Chiara                  UNUCI Udine                           P.   124,4

20   Sport
Sport

47° Trofeo
Corrado Gallino
GRAZIE AL GRUPPO ALPINI DI CODROIPO E L’ A.S.D. SOCIETÀ BOCCIOFILA
CODROIPESE CHE HANNO ORGANIZZATO, DOMENICA 18 MARZO 2018
IL 47° TROFEO “CORRADO GALLINO”

CLASSIFICA Edizione 2018
1° Fabiani Maurizio / Fabiani Luca                 Gr. ANA Dierico sez. Carnica
2° Pizzato Loris / Pizzato Sergio                  Gr. ANA Castions di Zoppola sez. Pordenone
3° Iustulin Erlik / Tedeschi Luigi                 Gr. ANA Pradamano sez. Udine
4° Battiston Gianantonio / Pellegrina Giulio       Gr. ANA Corbanese sez. Conegliano

COPPIE PARTECIPANTI N. 38

“Corrado Gallino”, presidente        seconda guerra mondiale, alla           i vecchi della «15-18» sfilarono a
della Sezione ANA di Udine dal       quale partecipò prima in Grecia         fianco dei superstiti della Grecia
1945 al 1968. Nato a Rive d’Arca-    e poi in Russia. L’8 settembre,         e della Russia e dei giovani delle
no il 7.8.1903 e deceduto a Udine    con il nome di battaglia di «Ivo»,      ultime leve. Maestro elementare,
il 9.1.1968.                         scelse la via della resistenza con      poi laureatosi in pedagogia, Diret-
Le sue capacità organizzative era-   la formazione partigiana «Osop-         tore didattico. Era prossimo alla
no emerse in occasione dell’adu-     po». Arrestato, riuscì a fuggire al     pensione, quando il 9 maggio del
nata del 1930, quale giovanissimo    sud varcando le linee. Nel 1945         1968 un’emorragia cerebrale lo
«aiutante maggiore» del coman-       si assunse il difficile incarico di     rapì fulmineamente alla famiglia
dante Bonanni. Fu al suo fianco      ricostituire la Sezione ANA, che        ed ai suoi alpini.
fino al richiamo alle armi per la    nel clima di generale disorienta-
                                     mento, rappresentava ancora un
                                     punto fermo per tutti gli alpini che
                                     avevano combattuto. Lui li cono-
                                     sceva tutti, sapeva come parlare
                                     loro e, poco a poco, la vecchia
                                     sede di piazza Vittorio Emanuele
                                     (ora della Libertà) tornò ad es-
                                     sere frequentata. Il «capitano»
                                     sapeva mettere tutti a loro agio;
                                     pian piano tutti i Gruppi risorse-
                                     ro e, quando nel 1962 fu deciso di
                                     indire a Udine la prima adunata
                                     della «Julia», come per incanto si
                                     ricostituirono i mitici battaglioni e

                                                                                                     Sport   21
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