Sezione di Udine numero 1 - aprile 2018 - ANA Gruppo Magnano Riviera
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Sommario In copertina A Cargnacco nel 75° Direttore responsabile ricordo di Nikolajewka Toni Capuozzo Servizio a pagina 2 Responsabile di Redazione Dante Soravito de Franceschi DIRETTORE RESPONSABILE 31 Buttrio / Campoformido 32 Campoformido / Cervignano Comitato di Redazione 1 Editorale 33 Cervignano 36 Colloredo di Prato / Dignano Baradello Ernestino 37 Dignano / Gradiscutta di Varmo Bortolot Marco DALLA SEZIONE 38 Latisana Chiofalo Giuliano Luigi 39 Lignano Sabbiadoro / Manzano Ciani Gianni 2 A Cargnacco nel 75°di Nikolajewka 4 Assemblea dei Delegati della Sezione Mortegliano Ermacora Mauro 40 Mortegliano / Muzzana del Turgnano Favero Lucio ANA di Udine 6 Il ricordo del “Galilea”: 41 Muzzana del Turgnano Franz Marco 42 Osoppo commemorazione del 76° anniversario Montina Paolo 43 Pagnacco 9 La Julia in Libano Romano Renato 44 Reana del Rojale 10 Cerimonia sul Clapat 11 Partecipazione? 45 Reana del Rojale / Ronchis Numero copie stampate San Giovanni al Natisone 12 Concerto della Fanfara Julia 12.000 sul greto del Tagliamento 46 San Vito di Fagagna 13 Premio “Stella d'argento della Val Resia” 2017 Sant'Andrat del Cormor Autor. Trib. Udine n° 229 14 La Fanfara della Julia incontra i bambini 47 Tarvisio del 18-10-1968 48 Tricesimo / Udine-est 49 Udine-Rizzi / Udine-sud STORIA 50 Villaorba Grafica e impaginazione Interlaced - Udine 16 24 ottobre 1917 - Una data da ricordare 18 Monte Nero FOGOLAR Stampa 19 La gavetta ritrovata di Enrico Pascoletti TipografiaMoro Tipografia Moro AndreaSrl Andrea - Tolmezzo - Tolmezzo 51 Il salut di Vicario 51 Setemane de culture furlane SPORT Foto di copertina Luciano Bellissimo 20 40° Trofeo De Bellis, 11° Coppa Julia 2018 RECENSIONI 21 47° Trofeo Corrado Gallino 22 La Sezione sulla neve 52 Soldati a Cervignano 52 Oronimi del Friuli 53 Sussurri dal Vallone dei Morti CRONACA 53 Preda 24 13 alpini della caserma Feruglio, sede dell’ 8° Rgt alpini, IN FAMIGLIA ricevono le ali d’argento dall’ANPd’I 54 Incontri 56 Scarponcini PROTEZIONE CIVILE 60 Compleanni 62 Alpinifici 26 Comunicazioni dalla 63 Lauree Protezione Civile Ana Udine 64 Sono “Andati avanti” Associazione 67 Agenda 2018 Nazionale Alpini CRONACA DAI GRUPPI 67 Raccolta fondi pro terremotati SEZIONE DI UDINE Centro Italia 28 Aquileia 68 Per non dimenticare Un appello a tutti gli alpini 29 Bertiolo / Buja 30 Buja / Buttrio affinché aderiscano a tutte le associazioni di dono del sangue, del midollo osseo e degli organi. Possiamo salvare una vita con un gesto che non ci costa nulla.
Editoriale Come mi era stato chiesto, ho partecipato ai lavori della giuria che doveva decidere quale premiare, tra le tante testate della stampa alpina, organi di Gruppi o Sezioni dell’Associazione. Il caso ha voluto che i lavori si svolgessero nei giorni conclusivi della campagna elettorale. E mi è stato inevitabile sfogliare tutte quelle riviste con un pensiero fisso. Mentre i commentatori si interrogavano a modo loro, benedicendo o maledicendo i cambiamenti, interrogandosi sulle conferme e sulle sorprese, scrutando le sfere di cristallo per indovinare alchimie di governo, mi ritrovavo a leggere non solo articoli di storia ma una specie di radiografia della vita di tante comunità con la penna nera, che sono anche il bollettino di tante comunità di città e di paese, di valli e pianure, e il resoconto di tanti incontri, di tante attività, di piccole e grandi opere collettive: il ritratto di una nazione. Ecco, mi sono detto, che noi si sia entusiasti o depressi dai cambiamenti non conta, o conta solo per gli umori dei singoli. Quel che conta è che nel rapido smottamento di tanti punti fermi c’è qualcosa che tiene duro, che è nello stesso tempo un forte bastione di conservazione di quel che c’è di buono nella nostra storia, e un alacre invito a cambiare in meglio, a operare insieme, con fiducia nel futuro: sono gli alpini. Diciamoci la verità, che tanti alpini in giro per il mondo conoscono: in Italia si vive ancora bene, anche se la crisi non è del tutto passata, anche se la disoccupazione giovanile preoccupa, anche se le ingiustizie sono tante, il fisco pesa e la classe politica sembra mancare di buon senso e di realismo. Ma la rabbia, il rancore, la lamentela sembrano essere ormai un male comune e diffuso. Tante volte giustificato, ma guai a fermarsi lì, a perdere ottimismo e speranza. E gli alpini con il loro fragoroso tacere in politica, con il loro impegno sociale, con il loro essere parte solida delle comunità, fanno quello che ormai spesso oratori, scuole, organizzazioni politiche giovanili non fanno più: danno l’esempio, con i fatti. Detto chiudendo il fascicolo delle tante riviste alpine: beato il Paese che non ha bisogno di eroi, ma povero il Paese che non potesse più contare sulla normalità alpina. Toni Capuozzo Direttore responsabile 1
Dalla Sezione PAOLO MONTINA A Cargnacco nel 75° ricordo di Nikolajewka &$5*1$&&2Ư*(11$,2 NUOVO INCONTRO A CARGNACCO, IL 21 GENNAIO SCORSO, AL TEMPIO DEDICATO ALLA MADONNA DEL CONFORTO CHE RACCOGLIE LE SALME DEI NOSTRI CADUTI NELLA CAMPAGNA DI RUSSIA Armata, riuscirono a sfondare Franceschi e da numerose Sezio- l’accerchiamento sovietico, per ni consorelle. Presenti oltre cen- ricongiungersi con il resto del totrenta gagliardetti provenienti nostro esercito e, infine, far ritor- da tutta Italia, accompagnati dal no a casa. La cerimonia religiosa “Gruppo storico fiamme verdi” in della domenica mattina ha coro- divise d’epoca. Il Labaro naziona- nato una serie d’incontri iniziati le dell'UNIRR, accompagnato dal il giorno precedente all’Istituto presidente nazionale Francesco “Stefano Sabbatini” di Pozzuolo Maria Cusaro e il nostro Labaro del Friuli con una conferenza sul nazionale accompagnato dal pre- tema “Italianski Karasciò” (italiani sidente Sebastiano Favero, dal brava gente) grazie al presidente vicepresidente Ercole Alfonsino, nazionale dell’UNIRR, Francesco dai consiglieri Massimo Bonomo, Maria Cusaro, con la partecipa- Mauro Buttigliero, Lorenzo Cordi- zione di un attento pubblico di glia, Michele Dal Paos, Antonello studenti. La sera, nel Tempio di Di Nardo, Renato Romano, Lino Cargnacco, incontro su “Immagini Rizzi e dal presidente dei Revisori e parole”, a cura sempre del pre- dei Conti Ernestino Baradello. sidente nazionale dell'UNIRR, per Hanno chiuso il corteo i gonfaloni mantenere viva storia e memoria della città di Udine, decorato di degli italiani partiti per andare a Medaglia d’Oro al Valor Militare, combattere sul fronte russo, dove, seppur da invasori, seppero man- tenere un contegno corretto ver- so la popolazione russa, tanto da meritarsi il ricordato appellativo Il 21 gennaio scorso al Tempio di “Italiani brava gente”. della Madonna del Conforto di La giornata seguente è iniziata con Cargnacco (Pozzuolo del Friuli) l’inaugurazione del museo storico dedicato ai caduti e dispersi della sulla campagna di Russia, vicino campagna di Russia (1941-1943) al piazzale dedicato a don Carlo si è tenuta l’annuale cerimonia in Caneva. Quindi la cerimonia vera e ricordo dei nostri soldati che han- propria con l’ingresso nel piazzale no partecipato a quella sfortunata del Tempio di un picchetto armato avventura, conclusasi per migliaia del 3° Artiglieria da Montagna e la di loro nel gelo della steppa. fanfara della Brigata alpina “Ju- La ricorrenza di quest’anno, orga- lia”, seguiti da dodici alpini in armi nizzata dalla Sezione ANA di Udine e dodici alpini in congedo che por- con la collaborazione della Briga- tavano serti floreali da porre sugli ta alpina “Julia", dell’Unione Na- altrettanti cippi che ricordano le zionale Italiana Reduci di Russia unità che combatterono in Russia. (UNIRR) e dal comune di Pozzuo- Hanno fatto poi il loro ingresso la- lo, assume particolare significato bari e vessilli delle numerose As- poichè ricorda il 75° anniversario sociazioni d’arma, seguiti dal ves- della battaglia di Nikolajewka, sillo della Sezione di Udine, con il quando i resti della nostra 8ª suo presidente Dante Soravito de 2 Dalla Sezione
Udine Pietro Fontanini, il vicesin- daco di Udine Carlo Giacomello e varie altre autorità, nonché molti sindaci del circondario. Presente la M.O. professoressa Paola Del Din Cargnelli assieme al reduce di Russia, sergente Umberto Cici- goi, capopezzo nella 14ª batteria, Gruppo Conegliano, del mitico co- lonnello Rossotto. Presente pure un giovane, Filippo Albano, che te- neva religiosamente tra le mani il cappello dello zio Fiorenzo Magro, reduce della campagna di Russia. Dopo l’alzabandiera, la cerimonia è proseguita all’interno del Tem- della Provincia di Udine e del Co- pio con i saluti del sindaco di Poz- mune di Pozzuolo del Friuli. zuolo, Nicola Turello, del prefetto Numerose le autorità civili e mili- Zappalorto che ha letto una lette- tari presenti: in particolare il pre- ra-ricordo del reduce tarcentino fetto di Udine dott. Vittorio Zappa- Guido Coos (medaglia di bronzo e lorto, assieme ad amministratori vicepresidente dell’UNIRR provin- pubblici, tra i quali il vicepresiden- ciale). Il comandante della Julia, al sindaco di Pozzuolo Turello e te della Regione Friuli VG Sergio generale Paolo Fabbri si è unito a Dino Iacuzzo, “comandante” delle Guardie d’Onore del Tem- pio di Cargnacco. Incisivo e mol- to sentito l’intervento del nostro presidente Favero, il quale ha ri- marcato che per gli alpini rimane sacrosanto il principio di “comme- morare e ricordare” come riporta la colonna mozza sull’Ortigara. I nostri giovani dai 18 ai 25 anni, ha continuato il presidente, devono servire la Patria affinché siano formati e informati su cosa signi- fichi servire la Nazione e cono- scerne la sua storia, anche quella scomoda. La S.Messa, accompa- gnata dal coro ANA di Codroipo, è stata concelebrata da mons. Bolzonello, il presidente del con- al pensiero del prefetto per ricor- Lucio Soravito de Franceschi, siglio regionale Franco Iacop con dare come i giovani di oggi poco vescovo emerito di Adria-Rovi- l'assessore Mariagrazia Santoro, conoscono delle vicende che han- go, assieme ai cappellani militari il presidente della provincia di no coinvolto i giovani soldati di al- don Giuseppe Gangiu, don Albino lora, che fecero il loro dovere fino D’Orlando e don Costantini, parro- in fondo e in molti casi diedero la co di Cargnacco. Nella sua omelia, vita sul campo di battaglia. mons. Soravito ha ripercorso le Ha preso quindi la parola il presi- dolorose tappe dei nostri soldati dente nazionale dell’UNIRR, Fran- in terra russa: uomini che ser- cesco Maria Cusaro, elogiando vivano la Patria, ieri come oggi. quanti si prodigano per mantenere In particolare in questo periodo, viva la memoria che si perpetua dove traspare sempre più nei no- in questo Tempio che è il secondo stri giovani la perdita del senso di sacrario italiano per importanza appartenenza alla Nazione e alla dopo l’Altare della Patria in Roma, famiglia. La lettura della Pre- perché nel sacello posto nella ghiera del Disperso ha concluso cripta del Tempio riposano i resti il rito religioso. Infine è stata de- di un soldato ignoto giunto dalla posta una corona al Soldato igno- Russia dopo 35 anni dall’inaugu- to, nella sottostante cripta, e un razione del Tempio. Ha lanciato un serto floreale sulla tomba di don appello affinché questa cerimonia Carlo Caneva, MAVM cappellano diventi una festa per la pace coin- militare in Russia e tenace fautore volgendo le giovani generazioni. per la costruzione del Tempio di Nell’occasione, ha consegnato Cargnacco, Tempio che raccoglie tre attestati ad altrettante perso- circa novemila resti di nostri sol- ne che si sono distinte nell’opera dati, raccolti nella steppa russa. di valorizzazione di Cargnacco; le benemerenze sono consegnate al presidente dell’ANA Favero, Dalla Sezione 3
Dalla Sezione Assemblea dei Delegati della Sezione ANA di Udine 8',1(Ư0$5=2 LA STORIA È MAESTRA DI VITA Nella caserma Pio Spaccamela di una gran bella cosa ma non deve zare a condurre il nostro impegno. Udine, sede del Reparto Comando servire per camuffare l’anarchia. Per fare questo, però, dobbiamo e Supporti Tattici della “Julia”, si è Quello che ci ha sempre caratte- crederci, dobbiamo far fronte co- svolta il 4 marzo scorso l’annuale rizzato e che la gente apprezza mune, fare gruppo e collaborare Assemblea dei Delegati della Se- di noi, ha continuato, è la nostra assieme, solo così non avremo zione ANA di Udine grazie all’in- grande compattezza ed unità d’in- paura di quello che il futuro ci può teressamento e alla disponibilità tenti. Sempre pronti e disponibili riservare, solo così possiamo dire del Comandante della Brigata a sostenere chi ha bisogno, fedeli di aver seguito le orme dei nostri alpina “Julia” gen. Paolo Fabbri e al nostro motto “ricordare i mor- Padri. Dobbiamo trasmettere alle del Comandante del Reparto ten. ti aiutando i vivi”. Non credo sia future generazioni i loro preziosi col. Gabriele Malorgio che ringra- questo il tempo in cui perderci in insegnamenti e perché no, anche ziamo. dannosi antagonismi, in dispute la nostra esperienza e la nostra cavillose, in accanite volontà di alpinità. Il presidente Soravito de France- trovare nell’altro i risvolti negati- Al termine dell’Assemblea, quan- schi ha concluso la sua lunga re- vi invece di valorizzare gli aspetti do il presidente della stessa, lazione morale rimarcando l’invito positivi, così facendo finiremo per Alessandro Rosso, ha comunicato di rimanere coesi con la speran- comportarci proprio come quelli che Dante Soravito de Franceschi, za che questo possa far breccia che a parole diciamo di condan- in scadenza, era stato rieletto a e far capire a quanti all’interno nare. Tutti dovremmo perciò com- grandissima maggioranza, uno dell’ANA pensano di essere i soli portarci ed operare con rispetto scrosciante applauso ha salutato depositari della verità, unici inter- reciproco, lealtà, schiettezza ed la sua riconferma. Nel prende- preti dei nostri valori e del nostro onestà, tra di noi e a tutti i livel- re la parola, Soravito, dopo aver Statuto, che anche per loro deve li, con un unico e solo obiettivo: ringraziato i Delegati per la stima valere il rispetto delle regole as- l’interesse e il bene della nostra che gli è stata riservata, ha ripe- sociative in cui non ci debbano es- amata Associazione. tuto il concetto di “fare squadra” sere protagonismi e personalismi. Ha continuato dicendo che la sto- e che una Sezione è grande e im- L’ANA è una Associazione d’arma ria è maestra di vita, per questo portante non grazie al Presidente con una organizzazione pirami- dobbiamo ogni tanto guardare in- ma solo se tutti gli associati fan- dale ed unitaria e non una fede- dietro, non con nostalgia, ma per no fronte comune e lavorano coesi razione o peggio una sommatoria trovare quelle indicazioni e quelle per il suo bene. di singole entità. La democrazia è linee guida che ci possono indiriz- 4 Dalla Sezione
Dalla Sezione PAOLO MONTINA Il ricordo del “Galilea”: commemorazione nel 76° anniversario 0217(',085,6Ư0$5=2 SUL MONTE DI MURIS SI È RADUNATA UNA GRANDE FOLLA PER RICORDARE E COMMEMORARE LE VITTIME DEL “GALILEA” no sulla nave. In breve tempo sono iniziati i lavori di ripristino dell’an- tica chiesetta di San Giovanni sul monte di Ragogna, semidistrutta durante la Grande Guerra, con la collaborazione dell’intera comuni- tà e dell’ex cappellano della Julia, don Ascanio De Luca, coadiuvato dal vicario di Muris, don Egidio Blasutti. Il 14 settembre 1947 si è tenuta la benedizione ufficiale del sacro edificio e il 29 marzo seguen- te il primo vero commovente incon- tro tra i pochi superstiti di quella tragica notte, assieme ai numero- si parenti delle vittime. Negli anni successivi, attorno alla chiesetta Muris, 4.11.1945 primo incontro a Muris con brindisi furono poste lapidi e cippi da parte tra il col. Del Din e il presidente sezionale Gallino delle numerose associazioni coin- volte nella tragedia, fino al grande Anche quest’anno a Muris di Ra- costituito il Gruppo alpini di Muris, monumento a vela eretto nel 1972. gogna si rinnova l’incontro alpino, fondato nel 1931 con l’allora Sezio- La bella giornata ha favorito una e non solo, di quanti non hanno ne di San Daniele, ma sciolto l’an- buona affluenza di gente da ogni scordato la tragica fine della nave no seguente per “abbondanza di parte del Triveneto, ma anche da Galilea che riportava in Patria un miseria”. Il nuovo Gruppo, guidato numerose altre parti d’Italia, con contingente di nostri soldati, tra cui da Ermes De Monte, si pose come ampia partecipazione di diverse gran parte del battaglione Gemo- primo obiettivo quello di perpetua- Associazioni d’Arma. Non poteva na (escluse le salmerie) assieme a re il ricordo del Galilea; anche per mancare all’incontro il reduce del militari di vari altri Corpi del Regio ricordare alcuni loro compaesani Galilea, Onorino Pierobon, assie- Esercito. che quella tragica notte si trovava- me a Ottavio Pes: ultima retro- Nella notte tra il 28 e il 29 marzo 1942, su circa 1320 imbarcati, ben 1050 perirono nelle fredde acque dello Jonio, a poche miglia dalla costa greca. Al termine del conflitto i reduci del Galilea si proposero di ricor- dare i propri compagni caduti con un tangibile e perpetuo ricordo; pare che inizialmente la scelta fosse orientata verso la chiesetta di Sant’Agnese, a nord di Gemona, ma alla fine prevalse il monte di Ragogna, che sovrasta Muris, an- che in ricordo dei cruenti fatti che vi si svolsero durante la Grande Guerra. Alla fine del 1946 si era ri- 6 Dalla Sezione
Riccardo M. Renganeschi. Com- confortante presenza dei ragazzi pletavano lo schieramento uffi- delle scuole, presenti con le loro ciale il picchetto e fanfara della bandiere. Julia. Piacevole la presenza di È seguito l’intervento del vicepre- rappresentanze scolastiche del sidente vicario nazionale dell’ANA, comune di Ragogna, con relative Sonzogni, che ha portato il saluto bandiere. La sede nazionale era del presidente Favero, impegnato rappresentata dal vicepresidente nel CISA a Trieste. Ha ringraziato vicario Giorgio Sonzogni, accom- quindi le autorità e i capigruppo pagnato dal presidente dei reviso- presenti, vere anime dei nostri ri Ernestino Baradello; numerosa Gruppi alpini, che si prodigano anche la presenza di presidenti nel mantenere vivi questi ricordi, di altre Sezioni alpine. Circa cen- non solo qui a Muris, ma pure a tocinquanta i verdi gagliardetti, Chions di Pordenone o a Sala Ba- schierati assieme ai vessilli delle ganza in quel di Parma, che ogni guardia di uno sparuto gruppetto Sezioni: Carnica, Conegliano, Ge- anno ricordano i fatti del Galilea. di reduci della seconda guerra, mona, Gorizia, Marostica, Palma- Ha salutato poi il vicecomandante sempre più ridotto. Veramente commossi alcuni famigliari di di- spersi del Galilea, presenti per la prima volta alla cerimonia. Tra le autorità civili: la dottoressa San- dra Cavalieri in rappresentanza del prefetto di Udine, per la pro- vincia di Udine l’assessore Carlo Teghil, assieme al presidente della Comunità Collinare Mirko Daffara e il vice sindaco di Udine Carlo Gia- comelli. Inoltre, il sindaco di Rago- gna, Alma Concil con il gonfalone, assieme a quello del comune di Udine, decorato di medaglia d’oro al valor militare, e numerosi sin- daci in rappresentanza di altret- tanti comuni. Presente pure l’or- nova, Parma, Pordenone, Treviso, della Brigata “Julia” che condivide ganizzatore sportivo, alpino Enzo Trieste, Vittorio Veneto e Udine, gli scopi della nostra associazio- con il presidente Dante Soravito ne, nata per onorare e ricordare e numerosi consiglieri sezionali. e che il prossimo anno raggiun- Non poteva ovviamente mancare gerà il prestigioso traguardo dei il vessillo della Sezione friula- cent’anni di vita. È stata quindi la na dell’UNIRR, assieme a quelli volta del colonnello Piovera, che dell’Associazione naufraghi del ha ricordato l’affetto della Julia Galilea (che lo scorso anno ha verso quanti perirono sul Galilea: perso il tenente Antonio Ferrante non solo alpini, ma anche carabi- di Ruffano, classe 1914, vera ani- nieri, marinai, ecc. ma dell’associazione) e il vessillo La Messa, celebrata da don Gan- dell’Associazione degli ex appar- giu, è stata accompagnata dal coro tenenti al battaglione Cividale “Mai alpino Amici della Montagna, di daur”. La cerimonia è iniziata con Ragogna. La cerimonia si è con- l’intervento del sindaco di Rago- clusa con la lettura della preghie- gna, Concil, che ha ricordato come ra per i naufraghi del Galilea, la i reduci siano il miglior sprone per posa delle corone ai rispettivi cippi Cainero, promotore di un’inedita non dimenticare il loro contributo e gli onori ai caduti. 14ª tappa dell’imminente giro ci- a guerre insensate, così come la clistico d’Italia che per il giorno 14 maggio comprende la scalata del monte di Ragogna, con lo scopo di valorizzare questi luoghi. Il Comando provinciale dei cara- binieri era rappresentato dal co- lonnello Marco Zearo, assieme a ufficiali e sottufficiali di varie altre Armi. Per la Brigata Julia, c’era il vicecomandante colonnello An- drea Piovera, il nuovo comandan- te del 3° Artiglieria da montagna, colonnello Michele Tomassetti, il comandante dell’8° colonnello Giuseppe Garfagna e quello del 3° Genio guastatori, colonnello Dalla Sezione 7
Dalla Sezione PAOLO MONTINA La Julia in Libano 8',1(Ư$35,/( SALUTO AI NOSTRI SOLDATI IN PARTENZA PER IL LIBANO comandante delle Truppe Alpine generale di C.A. Claudio Berto e dal comandante della Julia, gene- rale Paolo Fabbri. Gli interventi sono iniziati con il generale Fabbri che ha ringraziato tutti per aver voluto intervenire al saluto ai reparti che si appresta- no a partire per una nuova mis- sione, ricordando anche la parte- cipazione internazionale a questa missione, che la Julia si appresta Il 6 aprile scorso, nella caserma le forze armate libanesi. Di prima a compiere assieme a reparti di “Giovanni di Prampero” in Udi- mattina il cortile d’onore della altre nazioni. Il generale Berto, ne, condottiero friulano morto caserma ha ospitato i numerosi quindi, ha ricordato il suo periodo al principio del XVI sec. e storica convenuti, un reparto schierato e sede del Comando Brigata alpina a fianco del candido monumento Julia, ha avuto luogo il saluto dei hanno preso posto le autorità, tra nostri soldati in partenza per il cui il vice presidente della regio- Libano. L’operazione, denominata ne Friuli V.G. Sergio Bolzonello, “Leonte XXIV”, è composta da un l’assessore provinciale Beppino contingente della Julia, assieme Govetto, il sindaco di Udine Carlo a personale militare austriaco, Giacomello, assieme al vice pre- croato, sloveno e ungherese ed sidente del consiglio comunale è guidata dal generale di brigata Franco Della Rossa, l’arcivesco- Paolo Fabbri, comandante della vo di Udine, mons. Andrea Bru- Julia. Per i nostri alpini si tratta no Mazzocato ed altri. Presenti i della prima partecipazione alla comandanti dei vari reparti della missione Unifil in Libano nell’am- Julia, tra cui il colonnello Anto- bito della “Multinational Land nio Arrivella, comandante del 7° Force” con compiti di assistenza Alpini, con la relativa bandiera di alla popolazione locale e supporto guerra. Di fronte ai reparti schie- nell’addestramento militare del- rati, c’erano i vessilli delle Sezioni: Apuane - Massa Carrara, Belluno, Carnica, Conegliano, Gemona, Go- di comando al glorioso 7° Alpini, rizia, Palmanova, Parma, Porde- carico di storia; così com'è ricco none, Trento, Trieste e Udine. di storia e cultura antica il Libano Numerosi i gagliardetti da tutto il che a breve ospiterà i nostri alpini. triveneto e oltre. Sempre presente Il presidente Bolzonello ha porta- la M.O.V.M. professoressa Paola to, infine, il caloroso saluto della Cargnelli Del Din. La cerimonia è comunità friulana a tutti i militari iniziata con l’ingresso della fanfa- in partenza, augurando loro un ra e del picchetto, quindi del no- proficuo e sereno lavoro. stro Labaro nazionale scortato dal La cerimonia si è conclusa con il presidente Sebastiano Favero, dai saluto alla bandiera del 7° Alpini, vicepresidenti Giorgio Sonzogni e dei comandanti e del Labaro na- Alfonsino Ercole e dai consiglieri zionale, che hanno sfilato sotto lo Renato Romano e Romano Bot- storico monumento che riporta la tosso. È stata quindi la volta della celebre frase dell’8° Alpini “O là bandiera di guerra del 7° Alpini, di o rompi”. partenza per il Libano, seguita dal Dalla Sezione 9
Dalla Sezione ALESSANDRO LEPORE Cerimonia sul Clapat 6$1'$1,(/('(/)5,8/,Ư129(0%5( CENTO ANNI PER NON DIMENTICARE IL SACRIFICIO DI TANTI SOLDATI SUL CLAPAT Il Gruppo alpini di San Daniele garia, San Daniele, Muris, Maiano, del Friuli ogni anno organizza la Susans e Carpacco. Sempre pre- piccola ma sentita cerimonia del senti a questa cerimonia gli amici Clapat, a ricordo dei fatti d'armi dell'Associazione Fanti di Arresto avvenuti in prossimità del ponte di di Cesarolo ed il coro Amici della Cornino, in località Cimano, in se- Montagna di Ragogna. Non man- guito allo sfondamento del fronte cano mai nel giorno del ricordo i di Caporetto da parte dell'eserci- sindaci di San Daniele del Friuli, to autroungarico durante il Primo Paolo Menis, e quello di Forga- Conflitto Mondiale. Gli alpini ri- ria nel Friuli, Pierluigi Molinaro. cordano con onore chi consegnò Quest'anno cadeva il centenario di la propria vita alla Patria. quei tristi avvenimenti. Nelle foto, Coinvolti in questa piccola com- i vari momenti di ricordo dei cadu- memorazione erano presenti con ti, italiani e stranieri. i loro gagliardetti i Gruppi di: For- 10 Dalla Sezione
Dalla Sezione GIULIANO LUIGI CHIOFALO Partecipazione? SÌ. MA CREDIAMOCI. SIAMO STATI, SIAMO E RIMARREMO ALPINI Scorrendo i dati relativi al Libro condo, presenti il Labaro naziona- di noi con responsabilità rifletta Verde che sono pervenuti sembra le e quello dell’UNIRR non ci sono nuovamente sull’importanza della quasi impossibile di quanto un giustificazioni. Sono appuntamenti partecipazione per dare un esem- Gruppo, anche se piccolo, possa troppo importanti per cedere alle pio concreto alla “società civile” di fare in termini di solidarietà. lusinghe delle comodità accam- ciò che siamo al di là dell’aspetto Appare evidente la naturalezza pando scuse più o meno plausibili goliardico che, molte volte, ci han- con cui si dedica al prossimo in quando poi andiamo in trasferta no cucito addosso. Organizziamoci ogni forma di intervento, appare per andare a feste e raduni, quasi meglio, portiamo con noi anche gli anche l’impegno nell’accompa- inventati, in cui si batte il record amici e gli aggregati che voglia- gnare le istituzioni comunali nelle delle presenze neanche fossimo mo al nostro fianco e che abbiamo celebrazioni annuali e nelle ricor- all’Adunata nazionale. Questo, recentemente valorizzato modi- renze storiche. Dobbiamo essere scusate, non lo accetto. Il nostro ficando il nostro Regolamento. fieri di tutto ciò. statuto all’art.2 punto a) recita: Suggerisco di ottimizzare i nostri Purtroppo c’è il rovescio della “tenere vive e tramandare le tra- spostamenti come facciamo per le medaglia, mi riferisco alla parte- dizioni degli Alpini, difenderne Adunate nazionali, di dare corpo cipazione nelle manifestazioni che le caratteristiche, illustrarne le a un’organizzazione a livello zone la Sezione e di converso la Sede glorie e le gesta” e a questo dob- e micro zone, di utilizzare meno Nazionale hanno incardinato nel biamo tendere partecipando e so- auto ripartendo le spese, conso- calendario. Al momento di andare lennizzando quegli appuntamenti lidando in tal modo le amicizie e in stampa mi riferisco al Bernadia che raccontano la nostra storia l’operatività al di fuori del nostro dell’anno scorso e a Cargnacco per evitare che cadano inesora- giardinetto. Muris è già passato. Ci di quest’anno. Se nel primo caso bilmente nell’oblio o che passino, aspetta il Bernadia promettiamo possiamo, fino ad un certo punto, nel tempo, inosservati. di essere in tanti. dare la colpa al maltempo, nel se- Da qui la necessità che ognuno Mandi. Uno degli incontri al Monumento Faro “Julia” sul Monte Bernadia Dalla Sezione 11
Dalla Sezione ALESSANDRO LEPORE Concerto dellaFanfara Julia sul greto del Tagliamento )25*$5,$Ư2772%5( LE NOTE DELLA FANFARA IN RICORDO DEI CENTO ANNI DALLA BATTAGLIA In una domenica di metà novem- 1917. Con la preziosissima colla- suggestivo l'esibizione dei nostri bre in occasione della cerimonia borazione delle rispettive ammini- militari è stata incorniciata da una del "Clapat" in ricordo dei fatti strazioni comunali e con la solita foltissima e sentita partecipazio- d'armi della Grande Guerra, av- tenacia che contraddistingue chi ne di persone che, nonostante venuti dopo la rottura del fronte di Caporetto, il sindaco di For- garia e socio Pierluigi Molinaro, il capogruppo Danilo Agnola e il consigliere sezionale Alessandro Lepore si lanciano una sfida per l'anno seguente: il 2017 che coin- cide con i cento anni esatti della battaglia del ponte di Cornino. La volontà è quella di commemorare i caduti che in quella occasione persero la propria vita per per- mettere alle popolazioni locali e all'esercito in ritirata di salvarsi e di riorganizzarsi per contrastare indossa un cappello alpino, anche le non più amabili temperature, l'avanzata austroungarica. questa sfida è stata vinta. hanno seguito con ammirazione La sera del 31 ottobre 2017, ad e gratitudine tutto lo spettacolo. accogliere i ragazzi della Fanfara Tantissima gente ma anche tante non c'era il Tagliamento in piena, le autorità politiche locali, provin- non si udivano le deflagrazioni dei ciali e regionali che hanno seguito colpi delle artiglierie, le pallottole con ammirazione l'intera esibizio- non fischiavano sopra le loro teste ne. Più di un'ora di spettacolo. In e non si sentivano le urla di dolo- prima fila, bambini con in mano re di soldati straziati dagli ordigni il tricolore, il futuro che ricorda mentre agonizzanti aspettavano la il passato. Le orecchie di tutti morte. La tenue luce di una gior- attente a gustarsi le dolci note nata autunnale di un crepuscolo degli strumenti musicali, il cuore dai mille colori, il gorgoglio del rivolto a quelle centinaia di giovani perpetuo scorrere placido dell'ac- ragazzi, provenienti da ogni luo- Non è bastata l'idea di tre perso- qua del nostro grande fiume, il go della Patria che quell'immane ne per realizzare l'evento com- lieve brusio della natura di una tragedia consolidava e cementava memorativo, c'è stato bisogno giornata che sta per finire, questo tra loro. Il sacrificio di quei ragaz- della grande disponibilità del è stato lo scenario che ha accolto zi rimanga per sempre impresso Comandante della Brigata Alpina i nostri militari. I degni discen- nelle nostre menti e scolpito nei "Julia", generale Paolo Fabbri, del denti di quegli eroi che un secolo nostri cuori. Finché avremo la for- prezioso lavoro di intermediazio- prima combattevano e morivano za di ricordarli, loro non saranno ne del Presidente della Sezione negli stessi luoghi. Una serata morti. Terminato lo spettacolo, ANA di Udine, Dante Soravito de di ricordo e di pace, sulle note di come in gran parte delle cerimo- Franceschi, e il coinvolgimento dei splendide marce militari ed alle- nie e manifestazioni alpine, è se- Gruppi alpini della zona: Majano, gre villotte, dirette magistralmen- guito un momento conviviale con Susans, Muris, Forgaria e San Da- te dal 1° mar. Lorenzo Sebastia- tutti i partecipanti. Pastasciutta niele. L'idea era quella di far esibi- nutto ed interpretate in maniera alpina, rigorosamente mezze pen- re la Fanfara della Brigata Alpina impeccabile da tutti i componenti ne al ragù seguita, visto il periodo, "Julia" sul greto del fiume Taglia- della fanfara. Quando si muove da una castagnata. Grazie di cuore mento, a ridosso del ponte di Cor- dalla propria sede stanziale la a tutti gli alpini e non che si sono nino, teatro degli aspri scontri del Fanfara, la gente risponde pre- prodigati per la buona riuscita 30, 31 ottobre, 1 e 2 novembre del sente e così in un contesto molto dell'iniziativa. 12 Dalla Sezione
Dalla Sezione Premio “Stella d'argento della Val Resia” 2017 9$/5(6,$Ư',&(0%5( IL PRESIDENTE NAZIONALE IN VAL RESIA PER LA CONSEGNA AI GRUPPI DEL PREMIO "STELLA D'ARGENTO DELLA VAL RESIA" 2017 "MONTE CANIN" di Oseacco (ca- pogruppo Loris Chinese) e "SEL- LA BUIA" di Stolvizza (capogruppo Antonio Buttolo) il premio con la seguente motivazione: "Premio Stella d'argento della Val Resia 2017. Ai Gruppi alpini della Val Resia per evidenziare, a cento anni dalla tragedia della Prima Grande Guerra, lo spirito di solidarietà e di servizio che negli anni gli ap- partenenti a questo amato corpo militare ed in particolare i nostri alpini facenti parte dei Gruppi del- la Val Resia, hanno sempre dimo- Resterà indimenticabile per gli strato. Pronti in ogni circostanza l'intervento del Presidente Na- alpini della Val Resia la data del per venire incontro ai bisogni di zionale che ha fatto una disamina 16 dicembre 2017, giorno nel qua- una comunità che già molto sof- sullo stato attuale del corpo mili- le l'Associazione "ViviStolvizza" fre per gli oggettivi problemi lega- tare ma anche sul momento, non ha assegnato ai Gruppi alpini del- ti alla difficile vita di montagna e particolarmente facile, della no- la Valle l'ambito riconoscimento "Stella d'argento della Val Resia". Una serata memorabile imprezio- sita dalla straordinaria presenza del presidente nazionale Seba- stiano Favero che ha raggiunto la Val Resia insieme al presidente sezionale di Udine Dante Soravi- to de Franceschi e al consiglie- re nazionale Renato Romano. Il presidente nazionale Sebastiano Favero con il presidente dell'As- sociazione "ViviStolvizza", Gian- carlo Quaglia, e il sindaco di Resia, soprattutto nell'affrontare le cri- stra società. Un intervento molto Sergio Chinese, ha consegnato ticità ed infinite necessità emerse apprezzato che ha riscosso un ca- ai Gruppi alpini: "VAL RESIA" di nelle tragiche vicende legate al loroso applauso da parte del nu- Prato (capogruppo Gino Paletti), terremoto del Friuli del 1976. Una merosissimo pubblico presente. straordinaria modalità di inter- Al termine dell’indimenticabile vento che ha avuto come effetto, serata, festa grande alla baita al- da quella data, la nascita della pina di Stolvizza dove il Presiden- Protezione Civile. Un premio che te Nazionale e tutti gli intervenuti vuole anche essere auspicio per un sono stati ringraziati ed omaggiati futuro ancora di prezioso impegno dagli alpini della Valle che certo sociale teso a costruire un mondo non dimenticheranno tanto facil- di pace e di serenità". mente la straordinaria serata. Premiata, dal parroco don Alber- to Zanier con un riconoscimen- to speciale, anche la maestra in pensione Paola Coss. Profondo, intenso ma anche coinvolgente Dalla Sezione 13
Dalla Sezione MONACO ENDIS La Fanfara della Julia incontra i bambini 5,9('Ţ$5&$12Ưp0$5=2 INCONTRO DEGLI ALPINI CON I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA Nella giornata del 1° marzo, pun- quentano la scuola dell’infanzia tuale appuntamento che si ripete e, novità di quest’anno, anche con da moltissimi anni, il Gruppo alpi- i bambini della scuola primaria. ni di Rive d’Arcano ha organizzato Come sempre, alla manifestazio- un incontro con i bambini che fre- ne era presente anche la Fanfara della Brigata Alpina “Julia”. La giornata è iniziata con il ritro- vo presso la scuola primaria dove, all’interno della palestra, dopo aver eseguito alcuni dei loro brani, alcuni componenti della Fanfara hanno tenuto una breve lezione sugli strumenti musicali da loro utilizzati, spiegando la differenza tra quelli della famiglia dei legni, degli ottoni e delle percussioni. I bambini e gli insegnanti sono stati molto attenti alla lezione, con interventi degli stessi alunni pret- tamente inerenti a quanto veniva loro spiegato. A lezione ultimata, dopo l’omaggio da parte del Gruppo alpini di ma- teriale didattico e una brevissima merenda per i bambini, ci siamo 14 Dalla Sezione
inquadrati nel cortile dell’Istituto La necessità di proseguire la ma- e, con un bellissimo corteo forma- nifestazione nei locali interni si to da tutti i presenti (comprese le è resa necessaria a causa delle autorità, i rappresentanti di altri condizioni meteorologiche che Gruppi alpini con il proprio ga- rendevano impossibile la pre- gliardetto, ovviamente le maestre senza dei bambini e dei presenti con i bambini, i genitori e simpa- all’esterno; un maltempo che devo tizzanti), ci siamo recati presso la dire la verità, ha reso più origina- scuola dell’infanzia. le la sfilata lungo le vie principali economico necessario alle loro Giunti davanti l’ingresso della del paese, ricoperto da una coltre attività scolastiche, ricevendo in sede municipale, ci siamo ferma- bianca di neve. Un paesaggio inne- cambio un particolare puzzle in ti per favorire l’inserimento nel vato fantastico, tipico del periodo cartone raffigurante la nostra corteo del gonfalone del Comune invernale. Nazione in tricolore. di Rive portato da un’agente del- Sistemata la Fanfara, i bambini Giunti praticamente al termine la Polizia Locale e scortato dal e tutti i partecipanti all’interno della manifestazione, dopo aver Comandante, dal Sindaco e dai della scuola e dopo un mio breve ringraziato gli insegnanti delle componenti l’Amministrazione discorso introduttivo, è stata la scuole presenti, per la loro di- comunale. Anche qui la Fanfara ci volta del sindaco di Rive d’Arcano, sponibilità nella riuscita dell’in- ha fatto ascoltare alcuni dei loro dott.ssa Cristina D’Angelo, della contro, e tutti i convenuti, abbia- brani musicali. vicaria dell’Istituto Comprensorio mo riformato il corteo e ci siamo Quindi ci siamo diretti alla scuo- di San Daniele, Anna Maria Nigris recati al Centro Civico, messo a la dell’infanzia, dove i bambini ci e, in rappresentanza della Sezione disposizione dall’Amministrazione attendevano molto emozionati e ANA di Udine, del vicepresidente comunale, per degustare il pranzo contenti; eseguito l’alzabandiera vicario Franco De Fent che hanno preparato dagli alpini del Gruppo nel piazzale dell’Istituto cantando brevemente salutato portando un di Rive. tutti assieme il nostro Inno nazio- pensiero personale. nale, ci siamo recati all’interno Anche qui è stato consegnato ma- per proseguire la manifestazione. teriale didattico e un contributo Dalla Sezione 15
Storia MATTIA UBOLDI 24 ottobre 1917 Una data da ricordare RESISTENZA VANA DI VALOROSI SOLDATI al nemico proveniente da Uccea e da Sella di Carnizza il 24 ottobre Alleney dispose che il I/131° si po- sizionasse sul Monte Caal, ove ar- rivò il 25 e dove fu raggiunto dalla 15^ Batteria. Nel primo pomeriggio dello stesso giorno queste due unità dovettero affrontare l’avanzata di truppe im- periali provenienti da fondo valle Uccea, dirette verso Sella di Car- nizza. I pezzi della 15^ aprirono il fuoco, costringendo gli attaccanti a occultarsi nel bosco e aspettare un momento migliore per avan- zare. Attorno alle 20.00 i fanti del I° Btg. furono presi d’assalto dai Truppe austriache scendono in Val Resia durante le prime fasi dell’offensiva. Kaiserrjäger della 217^ Brigata e, Fonte Web. sopraffatti, furono costretti a re- trocedere, determinando l’accer- Nonostante i numerosi segnali Simile compagine di formazione chiamento di una delle due sezioni che lo Stato Maggiore del Regio fu costituita con diverse unità: il I° della 15^ Btr. (per la mancanza di Esercito Italiano guidato dal Ma- Btg. del 131° Fanteria della Briga- munizioni la seconda sezione era resciallo Luigi Cadorna registrò ta “Lazio”; una compagnia mitra- stata arretrata). A nulla valse il nei mesi precedenti, il disastro, glieri; la 15^ Batteria da Montagna tentativo dei serventi di farsi lar- che il 24 ottobre del 1917 portò le del XIX Gruppo da Montagna; una go alla baionetta: chi non cadde fu armi italiane ad essere sopraffat- Batteria di obici da 149. catturato. In giornata furono mes- te tra Plezzo e Tolmino dall’urto In Val Dogna il presidio per la si a disposizione del “Gr. Alleney” della 14^ Armata austroungarica maggiore fu affidato agli alpini del i battaglioni alpini “Pinerolo” (ten. guidata dal generale von Bellow, Battaglione “Gemona”, guidati dal col. Giovanni Bodine) – in linea non poté essere evitato. magg. Raffaello Sansoni. nell’alta valle del But – e “ Monte La disfatta di Caporetto travolse Con il compito di sbarrare il passo Canin” (magg. Oscar Nerchiali) – tutta la parte nord orientale del fronte, condannando all’occupa- zione parte del Veneto e l’intero Friuli. Durante quelle ore conci- tate, numerosi furono i settori in cui si videro gli alpini distinguersi a fianco dei camerati di altri cor- pi e specialità, nel vano tentativo di porre un freno alla valanga austro–tedesca. Interessante è quanto avvenne alle truppe schie- rate in difesa della Val Resia e del- la Val Dogna. Nella prima, il gen. Giulio Tassoni, comandante della “Zona Carnia” – XII C. A. - , avendo previsto per tempo le intenzioni del nemico fece disporre a sua difesa già dal giorno 23 il “Gr. Alleney”, guidato Truppe tedesche sostano in Val Resia, prima di riprendere la marcia verso est. dal ten. col. Emilio Alleney. Fonte Web. 16 Storia
ripiegare: il “Gr. Alleney” prima si portò a Resiutta, per poi arretrare fino a Tolmezzo; il “Gemona” rag- giunse quest’ultima città, passan- do dalla Canal del Ferro. A partire dal 3 novembre Sanso- ni e i suoi passarono alle dirette dipendenze del col. Cavarzerani e furono dispiegati in difesa del ponte di Avons, presso le alture di Intissans (Verzegnis). Il 4 novem- bre ebbero ordine di ripiegare su Monte Tarond, per poi proseguire il 5 su San Francesco (Val d’Arzi- no). Da quel giorno furono inqua- drati nel “Gr. Alleney”, che nel Alpini azionano una mitragliatrice “Fiat 1915” in una posizione delle Alpi frattempo si era portato in quel Carniche. Fonte Web. centro abitato ed aveva aggiunto al dispiegato in Val Dogna. a Nimis (a sud di Montemaggio- Il tutto mentre già dal 24 ottobre re); il I° Battaglione Kajserjäger il “Gemona” cominciò a resistere puntò sullo Stol, lungo la cresta lungo l’estremità alta della Val di Monte Music, con obbiettivo la Dogna. La stessa mattina del 25 vetta di Montemaggiore. Sebbene il Comando del “Pinerolo”, assie- il comandante italiano, il colonello me alla 25^ Compagnia, giunse brigadiere Luigi Sapienza, avesse autocarrato in Val Resia, e prese di fatto – e correttamente – ab- posizione sul Monte Nischi Nark. bandonato la posizione (tenuta dai Contemporaneamente, giunse a battaglioni ni alpini “Val Leogra” S. Anna la 155^ Compagnia del e “Monte Bicocca”), ben sapendo che l’importante in quel frangente non era tenere le cime ma le valli, Truppe tedesche si muovono lungo la l’eco della perdita di Montemag- Valle dell’Isonzo tra il 24 e il 28 ottobre giore ebbe un effetto devastante 1917. Sull’autocarro si notano dei presso lo Stato Maggiore italiano, prigionieri italiani. Fonte Web. tanto che il gen. Cadorna dispose nella notte tra il 26 e il 27 la ritira- suo organico anche il Battaglione ta sul Tagliamento della 2^, 3^ Ar- alpini “Val Ellero”, prendendo par- mata e del XII° C.A. (Zona Carnia). te allo sfortunato ciclo legato alla Fu così che gli sforzi del ten. col. ritirata della 36^ e 63^ divisione Emilio Alleney e del magg. Raffa- italiane tra la Val d’Arzino, il fiume ello Sansoni furono vanificati. Meduna e le Prealpi Carniche. Sebbene nella giornata del 26 la Per chi riuscì a uscire dall’imma- Val Resia vide ferocemente re- ne tragedia determinata dai fatti di Tubi lancia gas tedeschi, utilizzati tra Plezzo e Tolmino spinte le compagini della 217^ bri- Caporetto, che vide inghiottire una per operare lo sfondamento del fronte italiano. Fonte Web. “Monte Canin”. Tuttavia, a causa della caduta di Monte Caal, entrambe le unità al- pine furono costrette a ripiegare in Val Resia, dove nella giornata del 26 giunsero anche la 97^ e 154^ Compagnia del “Monte Ca- nin” (posizionate a Prato di Resia) e la 26^ e 27^ Compagnia del “Pi- nerolo” (si posero a cavallo della valle, presso San Giorgio). La sorte di tutte le unità finora ci- tate risultarono legate, a partire proprio da quel giorno, a quella di un altro settore un po’ più a sud: Montemaggiore. Infatti, forti unità Soldati italiani prigionieri a Caporetto dopo il crollo del Fronte. avversarie si adoperarono per la sua caduta: la Divisione tedesca gata austroungarica, guidata dal parte importante delle armate ita- “Edelweiss” puntò sul passo di col. Mollinari, e la Val Dogna as- liane, non restò altro che il Piave Tanamea (a nord di Montemag- sistette al dominio del “Gemona”, e il Grappa. giore); la 22^ Divisione Shützen tra il 28 e il 29 ottobre entrambi avanzò per Plastischis, puntando gli schieramenti italiani dovettero Storia 17
Storia ERMANNO DENTESANO Monte Nero UNE STORIE DI VUERE 17 Giugno 1915 - Prima pagina del “GIORNALE DI UDINE” “Spunta l’alba del sedici giugno”. rivà di tramontane e la 84 dal Exil- adun cheste cjarte a cjaparin il Cussì e scomence une des plui les, che si de insù pe cueste di mi- non slâf e a pensarin di voltâlu bielis e lancurosis cjantis dai al- sdì. Vie pe gnot si svicinarin planc par talian. Nome che a leierin mâl, pins, metude adun par memoreâ a planc, intun cidinôr plen e, rivâts par vie che inta chê lenghe il mont daprûf de ponte, tor lis dôs e mie- nol è črn ‘nero’, ma krn ‘ponte di ze di buinoris, a scomençarin a montagne, spiç’. Forsit, par fâ ae sbarâ e a tirâ bombis e intun ma- svelte, intune note a scriverin Crn rilamp a strabaterin i mucs. Il plui invezit di Krn e po, intun vocabo- valent alpin di cheste bataie al fo il lari, a leierin la peraule črn, stant sottenent Alberto Picco, che al co- che crn no si cjatile. Ma ben, di mandave il ploton dai esploradôrs, cheste cuistion di un non stramp, e che al murì sul cjamp par vie di vignût fûr par un fal che si podeve une sclopetade che i vevin trat inte fâ di mancul, nus interesse pôc. panze. Par cheste azion si meretà Nus interesse di plui invezit di une medaie di arint al valôr mili- Monte Nero Da Matajue târ. Pôcs agns daspò, intal 1928, par visâsi di lui al fo tirât sù un biel la prime bataie de Grande Vue- monument, propite là che al jere re, scombatude dal 3ç Reziment muart. Il monument al fo sdrumât alpins par concuistâ la cime dal intal 1951 par ordin des autoritâts Monte Nero. Nancje a dî che i al- jugoslavis. Stant che al jere stât il pins si son jemplâts di onôr cun prin cjapitani de scuadre di balon cheste azion sflandorose, tant di La Spezia, là che al jere nassût, che ju imperiâi a son restâts di il stadi di chê citât al è inmò inno- stuc fintremai a Viene. O vês di menât a lui. E cumò nus tocje dî savê che cheste montagne e jere alc ancje sul non Monte Nero, che considerade inespugnabile e, si al somee un non clâr, che al fevele che duncje, al coventave rivâ sù di bessôl. E invezit no je cussì. Cun di sorprese. Par fâ chest e fo stu- di fat il non al saltà fûr pe prime Alberto Picco - Monument su la ponte dal Monte Nero, diade une manovre par involuçâ i volte inte cjarte in scjale 1:100.000 tirât su tal 1928 e sdrumât tal 1951 ocupants e a forin impegnadis dôs dal Istitût Gjeografic Militâr jessu- compagniis: la 35 dal Susa, che e de intal 1905. Chei che a meterin savê che, par vie di une sflando- rose operazion dal 3ç alpins, che- ste montagne e fo cognossude in dut il mont, stant che s’indi fevelà su ducj i gjornâi; scomençant dal Giornale di Udine dai 17 di Jugn, che a plene prime pagjine al titulâ “L’ardita conquista del Montenero compiuta ieri dai nostri Alpini - La cattura di 315 prigionieri fra cui 14 ufficiali”. E in dì di vuê o continuìn a visâsi di chescj fats ogni volte che o sintìn chê biele cjante che e puarte il stes non. Alberto Picco - foto tessare Targhe ae memorie di Alberto Picco, intai zardins publics di La Spezia 18 Storia
Storia La gavetta ritrovata di Enrico Pascoletti RITROVATA LA GAVETTA DEL SOLDATO DISPERSO IN RUSSIA, ENRICO PASCOLETTI In occasione di una giornata del- ta il 28 gennaio scorso agli alpini Enrico Pascoletti. la memoria molto particolare, del Gruppo di Cereseto Torreano, L'eccezionale cimelio ritrovato da- celebrata nel cinema Marconi di della Sezione di Udine, la prezio- gli atleti dell’Associazione “Tracce Isola Vicentina, è stata consegna- sa gavetta del disperso in Russia di memoria”, durante la staffetta lungo il tragitto di ritorno degli alpini dopo la tragica battaglia di Nikolajewka, è stato prima donato ai parenti, che così hanno colmato un vuoto lungo 75 anni; poi è pas- sata di mano al capogruppo Enzo Conte che si è impegnato a fare un calco per depositarlo al mo- numento della Julia a Torreano di Martignacco, mentre l'originale verrà esposto al Tempio Ossario dei Caduti di Russia di Cargnacco. In rappresentanza della Sezione di Udine, il consigliere di zona Marco Bortolot ha portato un commosso saluto di bentornato all'alpino En- rico Pascoletti, oggi più vivo che mai nella presenza di un simbolo che non ha mai staccato il filo con le radici della sua terra natia. Storia 19
Sport 40° Trofeo De Bellis 11° Coppa Julia 2018 DAL 27 GENNAIO AL 24 FEBBRAIO, AL “CENTRO SPORTIVO AL 91” DI TARCENTO, SI SONO SVOLTE LE GARE DI TIRO CON FUCILE GARAND M1 Nel febbraio scorso, al “Centro del battaglione partigiano «Val del terremoto del Friuli espresse Sportivo Al ‘91” di Tarcento, si Fella», Presidente del Comita- tutte le sue doti di comandante, sono svolte le gare di tiro con fu- to di liberazione del Canal del affiancando efficacemente le ini- cile Garand M1 per ricordare in Ferro. Dopo la fine della guerra ziative del presidente nazionale modo particolare Guglielmo De era ritornato al posto di segre- Bertagnolli. E non si allontanò fino Bellis, presidente della Sezione tario comunale, silenziosamente all’ultimo dal suo tavolo operati- ANA di Udine dal 1973 al 1976. com’era suo costume. Quando il vo, nonostante il male inesorabile Nato a Saarbrucken il 23.12.1913 presidente Ottorino Masarotti fu che minava la sua forte fibra e la e deceduto a Udine il 24.9.1976. colpito da una grave malattia, si sua ferrea volontà. La sua morte Decorato con cinque croci di guer- caricò il pesante zaino che questi giunse, mentre gli undici cantieri ra ed una medaglia di bronzo al aveva dovuto deporre, portando di lavoro chiudevano la loro atti- Valor Militare. Dopo Nikolajewka avanti con grande esperienza e vità, quasi a significare che la sua aveva comandato i resti del Bat- fermezza l’opera iniziata dai suoi giornata laboriosa si concludeva taglione Cividale. Commissario validi predecessori. In occasione assieme a quella dei suoi alpini. 40° Trofeo “Presidente De Bellis” 1° Gruppo ANA Tricesimo P. 367,7 2° Gruppo ANA Cassacco P. 364,6 3° Gruppo ANA Alnicco P. 361,8 40° Trofeo “Presidente De Bellis” - Migliori tiratori in assoluto 1° Coletto Flavio Gruppo ANA Alta Val Torre P. 126,4 2° Bronzin Alessio Gruppo ANA Tricesimo P. 126,2 3° Ciani Denis Gruppo ANA Alnicco P. 124,5 11° Trofeo “Coppa Julia” 1° Ass. Naz. Polizia di Stato – Sez. di Udine P. 378,11 2° Gruppo ANA Collalto P. 376,8 3° Gruppo ANA Buttrio P. 374,8 11° Trofeo “Coppa Julia” - Classifica individuale assoluta 1° GIORGIONE Christian ANPd’I Nord Friuli P. 130,6 2° FLAIBAN Giovanna Individuale P. 130,5 3° REVELANT Tiziano A.N.P.S. sez. Udine P. 128,6 11° Trofeo “Coppa Julia” - Migliori tiratori in assoluto 1° Giorgione Christian ANPd'I Nord Friuli P. 130,6 2° Flaiban Giovanna Individuale P. 130,5 3° Revelan Tiziano A.N.P.S. sez. Udine P. 128,6 11° Trofeo “Coppa Julia” - Migliori tiratrici 1° FLAIBAN Giovanna Individuale P. 130,5 2° NUSSIO Rosanna Gruppo ANA Buttrio P. 126,2 3° DEL BIANCO Chiara UNUCI Udine P. 124,4 20 Sport
Sport 47° Trofeo Corrado Gallino GRAZIE AL GRUPPO ALPINI DI CODROIPO E L’ A.S.D. SOCIETÀ BOCCIOFILA CODROIPESE CHE HANNO ORGANIZZATO, DOMENICA 18 MARZO 2018 IL 47° TROFEO “CORRADO GALLINO” CLASSIFICA Edizione 2018 1° Fabiani Maurizio / Fabiani Luca Gr. ANA Dierico sez. Carnica 2° Pizzato Loris / Pizzato Sergio Gr. ANA Castions di Zoppola sez. Pordenone 3° Iustulin Erlik / Tedeschi Luigi Gr. ANA Pradamano sez. Udine 4° Battiston Gianantonio / Pellegrina Giulio Gr. ANA Corbanese sez. Conegliano COPPIE PARTECIPANTI N. 38 “Corrado Gallino”, presidente seconda guerra mondiale, alla i vecchi della «15-18» sfilarono a della Sezione ANA di Udine dal quale partecipò prima in Grecia fianco dei superstiti della Grecia 1945 al 1968. Nato a Rive d’Arca- e poi in Russia. L’8 settembre, e della Russia e dei giovani delle no il 7.8.1903 e deceduto a Udine con il nome di battaglia di «Ivo», ultime leve. Maestro elementare, il 9.1.1968. scelse la via della resistenza con poi laureatosi in pedagogia, Diret- Le sue capacità organizzative era- la formazione partigiana «Osop- tore didattico. Era prossimo alla no emerse in occasione dell’adu- po». Arrestato, riuscì a fuggire al pensione, quando il 9 maggio del nata del 1930, quale giovanissimo sud varcando le linee. Nel 1945 1968 un’emorragia cerebrale lo «aiutante maggiore» del coman- si assunse il difficile incarico di rapì fulmineamente alla famiglia dante Bonanni. Fu al suo fianco ricostituire la Sezione ANA, che ed ai suoi alpini. fino al richiamo alle armi per la nel clima di generale disorienta- mento, rappresentava ancora un punto fermo per tutti gli alpini che avevano combattuto. Lui li cono- sceva tutti, sapeva come parlare loro e, poco a poco, la vecchia sede di piazza Vittorio Emanuele (ora della Libertà) tornò ad es- sere frequentata. Il «capitano» sapeva mettere tutti a loro agio; pian piano tutti i Gruppi risorse- ro e, quando nel 1962 fu deciso di indire a Udine la prima adunata della «Julia», come per incanto si ricostituirono i mitici battaglioni e Sport 21
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