Le feste di Carnevale più belle d'Italia
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Le feste di Carnevale più belle d’Italia Tra i carnevali più belli e famosi del mondo, con carri festosi, maschere colorate e costumi incredibili ci sono proprio quelli organizzati nel nostro Paese. Sicuramente il più noto è il Carnevale di Venezia: gli eventi legati al Carnevale si distribuiscono in un periodo di circa 20 giorni anche se le celebrazioni vere e proprie si verificano nelle ultime due settimane. I festeggiamenti, legati ad antichissime tradizioni, coinvolgono milioni di persone e colorano tanto le calli veneziane quanto i canali. I cortei in barca si alternano a quelli sulla terraferma e le maschere si radunano in Piazza San Marco per assistere al Volo dell’Angelo dal Campanile di San Marco e allo Svolo del Leon, evento che conclude le festività del Martedì Grasso e che consiste nell’ascesa dell’enorme bandiera di San Marco dalla Piazza al Campanile, sulle note dell’Inno di San Marco.
Altro celebre Carnevale è quello che si festeggia a Viareggio: ogni anno oltre un milione di spettatori accorre in questa località costiera toscana per assistere alle sfilate degli enormi carri allegorici con giganti di cartapesta alti fino a 20 metri e realizzati dalla Scuola di mastri cartapestai. Imperdibile è la sfilata del Corso Mascherato a conclusione della quale si decreta il carro vincitore. Tra i più noti carnevali italiani c’è poi il Carnevale di Ivrea, in Piemonte: appuntamento immancabile per gli appassionati delle lotte di cibo di tutto il mondo è la Battaglia delle Arance, l’evento che rappresenta la guerra civile tra popolo e truppe reali. La battaglia si svolge nella giornata del Martedì Grasso e vede gli “aranceri a piedi” cacciare i “lottatori” su carri trainati da cavalli, lanciando tonnellate di arance sulla folla.
Il Carnevale di Putignano, in Puglia, è considerato uno dei più antichi d’Europa e la sfilata di carri allegorici non ha nulla da invidiare a quella ben più nota di Viareggio. Da non perdere il rito della Campana dei Maccheroni in Piazza Plebiscito: una grossa campana di cartapesta viene fatta risuonare con 365 rintocchi per simboleggiare la fine dei festeggiamenti e l’inizio della penitenza quaresimale. Altro Carnevale molto famoso è quello di Cento in Emilia Romagna, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro. Durante i festeggiamenti, nella cittadina del Ferrarese sfilano enormi carri mascherati da cui i figuranti gettano caramelle, dolci, bambole, peluche e gadget di ogni sorta. Il tutto si conclude con il falò del Tasi, la maschera tipica che viene bruciata a simboleggiare la fine del Carnevale.
I dolci più buoni di Carnevale Il Carnevale, la festa più divertente e allegra dell’anno, precede il periodo della Quaresima ed è il momento giusto per lasciarsi andare ai festeggiamenti e per regalarsi qualche peccato di gola in più prima del digiuno quaresimale. Proprio per questa ragione, durante il Carnevale abbondano tanti tipi di dolci molto saporiti, fritti e ricchi di crema, ma soprattutto preparati artigianalmente e in casa. Gustare senza pensieri per la dieta i dolci di Carnevale, che accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni precedenti al Mercoledì delle Ceneri, è anche un modo per tornare bambini godendo appieno di questa festa folle. In questo periodo dell’anno ogni regione d’Italia propone ricette anche secolari di dolci ricchi, profumati e gustosi come le frittelle, le chiacchiere, le castagnole e le zeppole.
I dolci simbolo del Carnevale sono considerati i dolci fritti che, a seconda del metodo di preparazione e dell’aspetto, si possono suddividere in pallottole soffici e talvolta ripiene di crema, in dolci a pasta lievitata, in dolci a pasta tagliata a nastri, in dolci ricoperti di miele e in dolci al cioccolato. I dolci fritti sono per lo più le castagnole, diffuse in tutta Italia; le frittelle, tipiche del mantovano; le frìtołe, diffuse nel veneziano e le rosacatarre o caragnoli, caratteristici del Molise. I dolci a pasta lievitata, chiusa ad anello e poi fritta in olio, sono le tipiche ciambelle di Carnevale e le zeppole, diffuse in varie regioni d’Italia. I dolci a pasta tagliata a nastri e poi fritta sono le caratteristiche chiacchiere che, a seconda delle regioni in cui vengono preparate, assumono nomi differenti come bugie,
cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, maraviglias, fiocchi, fiocchetti e via dicendo. Ci sono poi i dolci ricoperti di miele come gli arancini di Carnevale, molto diffusi nelle Marche e la cicerchiata, che viene gustata in Umbria, Marche e Abruzzo. Tra i dolci lievitati sono molto conosciuti i Krapfen, cucinati in Alto Adige; le Mantovane di Cossato, dolciumi semisferici di pasta sfoglia ripieni di mandorle e marmellata, tipici del Piemonte; il Berlingozzo e la Schiacciata alla fiorentina, entrambi diffusi in Toscana. Tra i dolci carnevaleschi derivati dal cioccolato il più famoso è senz’altro il Sanguinaccio, una crema dolce a base di cioccolato fondente amaro, tipico della Basilicata. C’è dunque l’imbarazzo della scelta ed è praticamente impossibile fare una dieta in questo periodo dell’anno: i dolci di Carnevale sono talmente tanti da soddisfare i gusti
di chiunque. Il Colosseo riapre le porte al mondo Dopo i restauri che sono stati effettuati negli ultimi anni sullo splendido monumento, la scorsa primavera il Colosseo, come nuovo, ha riaperto le sue porte al mondo. E quest’anno si mette in mostra, dal 23 febbraio 2017 all’8 gennaio 2018, esponendo i suoi reperti storici e dipinti che raccontano la travagliata storia di questa icona conosciuta a livello mondiale: una storia che ha ben 2000 anni, ricca di
mito e carisma. Il Gruppo “Space Hotels”, che vanta lussuosi alloggi in tutte le più grandi città italiane, mette a disposizione alcune delle sue strutture situate nei dintorni del Colosseo, che consentono quindi di visitarlo comodamente. Le peculiarità del monumento si sprecano: oltre ad essere conosciuto in tutto il mondo come simbolo intramontabile della Città Eterna, è anche Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Non solo: è anche il monumento più visitato al mondo e l’anfiteatro più grande di tutti (da qui il nome Colosseo, “colossale”). Dunque, come recita la mostra, è un’“icona”. L’Anfiteatro Flavio venne costruito nel centro della Capitale nel 72 a.C. Oltre ai numerosi restauri di pulizia e ripristino, necessari per ripulirne la preziosa superficie dall’inquinamento e dagli agenti atmosferici, quest’ultimo intervento era dovuto.
La mostra, dedicata alla straordinaria storia di questo anfiteatro, testimonia momenti di vita sin dal Basso Medioevo, tra disegni e dipinti. Il Colosseo, infatti, è uno degli sfondi più dipinti in assoluto ancora al giorno d’oggi. Dai tempi del Grand Tour, è la meta prediletta di chiunque intraprenda un viaggio verso il Bel Paese. Nato per ospitare spettacoli e gare di gladiatori, oggi per qualcuno è la semplice meta di una tranquilla passeggiata, mentre per altri un appuntamento irrinunciabile. Gli alberghi più indicati per raggiungere comodamente il Colosseo sono: Hotel Forum: proprio davanti ai fori imperiali, offre una splendida vista dal “roof garden” sull’iconico anfiteatro. Prezzo per camera doppia: 160 euro Hotel Artemide: attraversando il quartiere Monti, uno dei più suggestivi della città, si raggiunge l’Anfiteatro. L’albergo è in un Palazzo Liberty del 1800, e offre un ristorante ed una Spa. Prezzo per doppia: 139 euro
Hotel Artemide Hotel Mascagni: situato in una comoda posizione centrale, l’Hotel è a pochi passi da Piazza di Spagna. Recentemente ristrutturato, affianca gusto ed eleganza. Prezzo per camera doppia: 115 euro Il Partner internazionale del Gruppo Supernational Hotel, Super Hotel, attualmente offre nel nostro Paese 62 alloggi di lusso da 3 a 5 stelle, in 35 destinazioni diverse. L’offerta internazionale, invece, prevede 500 sistemazioni raggiungibili dal sito www.spacehotels.it e comprende: soggiorni, organizzazione di meeting e congressi, grande cucina e centri benessere.
Palermo: una città tutta da gustare Quarume, pani ca’ meusa e arancine sono solo la punta dell’iceberg della tradizione gastronomica siciliana. La splendida isola italiana, infatti, e in particolare Palermo, vanta una tradizione culinaria inestimabile e conosciuta in tutto il mondo. Non è una moda, quella della street food, che profuma ogni angolo della strada: addentrandosi nei meandri della città, tra le viette più celate, si fa subito la conoscenza del “Rocky Basile”, anche conosciuto come “Re della Vucciria”. Questo maestro dell gastronomia è l’inventore del celebre panino alla milza, una sfiziosità che conviene gustare nella sua versione basic con sale e limone. Si trova in Via Vittorio Emanuele, 211 vicino a “Franco ‘U
Vastiddaru“: oggi è il figlio Antonino a gestire questo ristorantino, che offre una vera eccellenza palermitana, la pagnotta (“vastidda“). Nella zona del Tribunale, invece, Nino ‘u Ballerino produce una gustosa milza cucinata “con il cuore”, le tipiche arancine e il pane con panelle. L’alloggio ideale per riposarvi, dopo una lunga giornata trascorsa ad esplorare le ricchezze gastronomiche e artistiche di questo luogo ameno, è il “B&b del Massimo”, in un palazzo Liberty di fronte al più grande teatro lirico del Bel Paese. Le camere, minuziosamente curate ed accoglienti, sono molto spaziose ed hanno i pavimenti originali dell’epoca; la suite offre una terrazza che si affaccia direttamente sul teatro. Quando giunge l’ora dell’aperitivo, appuntamento immancabile, bastano pochi passi per raggiungere la “Champagneria del Massimo“, dove potrete brindare con birre artigianali. Poco
lontano vi è anche la sede di “Fud – Botega Sicula“, il format di Andrea Graziano, che propone burger con carni locali e taglieri di ottimi formaggi e saporiti salumi, il tutto accompagnato da vini di prima qualità. Anche nel capoluogo siciliano, intanto, si sviluppa la cultura del bere miscelato, ad opera di Adriano Rizzuto, un bartender. Lo troverete dietro al banco del “Close“, intento a preparare degli squisiti cocktail con una precisa selezione di distillati. In via Cassari, che collega il mare alla Vucciria, troverete invece “Bocum“: anche qui, la miscela è affare serio. L’ambiente è moderno, la musica buona. La mattina seguente, una sostanziosa colazione è quello che serve per iniziare la giornata dal verso giusto (e con il giusto sapore): l'”Antico Caffè Spinnato“, in un elegantissimo salotto, produce un caffè delizioso accompagnato dai lieviti tradizionali. Una volta riempito lo stomaco, una tappa imprescindibile è il Giardino Inglese (via della Libertà, 63): questo straordinario polmone verde è stato progettato nel 1851 da Giovan Battista Filippo Basile e vi si trovano statue, laghetti e fontane di ogni sorta. L’Hotel Giardino Inglese è una residenza di lusso, ottima soluzione per visitare questo luogo raffinato.
“Corona Trattoria” vi aspetta per il pranzo: qui potrete gustare i sapori locali di mare scelti accuratamente per Voi. Imperdibili sono i bucatini con le sarde e l’involtino di spatola. Il vostro percorso alla scoperta di Palermo continua: camminando a piedi nudi nel parco a Villa Giulia, vivrete l’esperienza della classica passeggiata dei palermitani sulla riva del mare. All’ora della merenda, potrete fermarvi al “Bar Rosanero“, una pasticceria storica, famosa a ragion veduta per le sue torte. In un attimo è ora di cena: se siete in vena di fare “quattro chiacchiere” c’è Gagini, che offre una fantastica tavola sociale; l'”Osteria dei Vespri“, invece, è una cantina di primo livello in una location che non ha niente da invidiare a nessuno: Piazza Croce dei Vespri, simbolo storico di Palermo. Infine, c’è “Buatta“, un bistrot che propone cucina popolana.
Nel weekend non si può tralasciare una visita al Mercato Sanlorenzo: 250 mila produttori e una vetrina della biodiversità. Tra gli altri prodotti tipici, troverete il mango e il tè, insieme ai salumi e ai crostacei. Dopo una spesa low cost ma di ottima qualità, ricaricatevi con il migliore espresso in città, quello di Histo Caffè, preparato da Alessio Vabres. Ricette di Viaggio: Varese Una due giorni nel varesino, dove nascono i prelibati formaggi, come il Caprino, la Formaggella del Luinese DOP, il tomino e la ricotta di capra, i formaggi “ a crosta fiorita”, il Furmagg De Ségia e il Sancarlin. Senza dimenticare i prelibati salumi derivati dalla carne di capra, come i Salamini di Capra e il Violino, un prosciutto ottenuto dalle cosce di capra. Dal maiale si ottiene il Salame Prealpino Varesino, mentre, tra i piatti tipici c’è il bruscitt, uno stufato di carne, il capretto arrosto e il brasato di capra, senza dimenticare i dolci, tra cui le praline al cioccolato e i caratteristici “Brutti e buoni”.
Radicata anche la tradizione dei vini, che oggi si identifica con l’IGT “Ronchi Varesini” tra rossi, bianchi e rosati. L’itinerario parte da Varese, la “città giardino”, dove si sosta per una visita al centro storico. Tra le eccellenze c’è Palazzo Estense, che Giacomo Leopardi definì “la piccola Versailles di Milano”. Il duca di Modena Francesco II la comprò nel 1765 e oggi è sede del Municipio.
I giardini si collegano a Villa Mirabello, una dimora settecentesca oggi sede dei Musei Civici. Nella centrale Piazza Podestà si trova invece il Palazzo del Popolo dalla facciata ottocentesca, circondato da splendidi giardini all’italiana. Nella piazza si trova anche il Monumento alla Battaglia di Varese del 1859, conosciuta come “Il Garibaldino”. Da non perdere una visita al Sacro Monte, una delle vie sacre incluse nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2003. Lungo i 2 km di tragitto, con un dislivello di 300 metri, si trovano 14 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario. Al termine delle “stazioni” si arriva al Santuario di Santa Maria del Monte, dal quale si gode un superbo panorama delle terrazze circostanti. Spostandosi dal centro verso sud si può ammirare invece la Torre di Velate, di cui rimangono solo le pareti orientali e meridionali, ma, nei secoli, è rimasto uno dei simboli più forti della città.
1700 posti nei Resort Club Med Sei giovane, motivato, gentile e appassionato e vuoi diventare un professionista dell’ospitalità e del tempo libero? Forse ti piacerebbe sapere che Club Med offre 1700 posti nei suoi Resort. È partito da Milano e sta attraversando l’Italia il Roadshow di Recruiting firmato Club Med, leader mondiale delle vacanze all-inclusive, esclusive, multiculturali e conviviali. Per la stagione invernale 2016-2017 potresti essere preso anche tu in uno dei Resort Club Med in Francia, Italia e Svizzera.
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Potete accedere alle selezioni registrandovi sul sito Internet: www.clubmedjobs.it. Di seguito le prossime tappe del tour di recruiting Club Med: 2 novembre, Milano, h 10.30 09 novembre, Roma, h 14.30 15 novembre, Milano, h10.30 Halloween in città:Torino, Aosta, Venezia e Firenze da brividi! Per chi è alla ricerca di brividi per la notte di Halloween, sembra che non ci sia che l’imbarazzo della scelta. Solo suggestione o inspiegabili fenomeni paranormali? Visitare per credere! Ancora indecisi su cosa fare durante la notte delle streghe? PaesiOnLine.it propone una serie di itinerari per visitare i luoghi nascosti e tenebrosi delle città italiane. Se vi sentite dei veri acchiappa fantasmi, fate un giro nei pressi di Torino, in particolare al Maniero della Rotta di Moncalieri, un antico castello abbandonato che si dice sia stato costruito in una posizione particolare che costituisce un punto di passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Si dice anche che qui si verifichino inquietanti fenomeni paranormali. In molti giurano di aver visto aggirarsi per le sale del Castello lo spirito di coloro che vi abitarono un tempo, come un monaco morto durante una battaglia della
guerra santa. Anche ad Aosta si sono verificati fenomeni paranormali, all’interno del Castello Fenis, tra i più belli d’Italia. L’edificio è visitabile e moltissimi turisti giurano di aver sentito voci e schiamazzi provenienti dal piano superiore, che, però, è rigorosamente chiuso ed interdetto sia al pubblico, sia agli addetti ai lavori. Quelle voci, però, sono state sentite in modo chiaro, al punto che un gruppo di studiosi di fenomeni paranormali ha chiesto il permesso alle amministrazioni locali per indagare sul fenomeno. I castelli non sono gli unici a far registrare fenomeni e presenze paranormali, nel nostro paese sono molteplici anche gli avvistamenti in antichi palazzi. Venezia sembra essere la città con il maggior numero di segnalazioni, dal fantasma di Fosco Loredan, che si aggira sul Ponte di Rialto e stringe tra le mani la testa della moglie che decapitò in preda ad un raptus di gelosia, alle presenze nel palazzo di Ca’ Dario. Qui sembra esserci una vera e propria maledizione, che portò molti delle persone che vi abitarono a soccombere a morte violenta. La prima fu Marietta, figlia del proprietario Giovanni Dario, che si suicidò in seguito al tracollo finanziario del marito,
a sua volta ucciso accoltellato. Anche il loro figlio morirà assassinato. La tragedia più recente è del 2002 quando, una settimana dopo aver affittato il palazzo per una vacanza, il bassista John Entwistle fu stroncato da un infarto. Tra i proprietari più famosi, anche il manager del gruppo “The Who”, che aveva confidato ad alcuni amici di dormire nel chiosco dei gondolieri perché si sentiva perseguitato dai fantasmi del palazzo. Anche Firenze ha il suo bel fantasma, che si aggira tra le stanze di Palazzo Vecchio, sede del comune della città. Qui sembra sia stato visto lo spirito di Baldo di Piero Bruni, meglio noto come Baldaccio d’Anghiari, condottiero italiano ucciso nel 1441, vittima di una congiura. Sembrerebbe che il suo spirito continui a vagare in terra, in attesa che sia fatta giustizia e la sua innocenza venga finalmente provata.
Per la prima volta Porte Aperte a Castelporziano, nella residenza del Presidente della Repubblica Un’oasi a soli 25 km da Roma che raccoglie un’enorme varietà di specie animali, vegetali e nasconde, all’interno dei suoi boschi, splendide piscine naturali. La residenza di Castelporziano finalmente viene aperta al pubblico. Dal 20 settembre saranno aperte le porte della tenuta fuori Roma del Presidente della Repubblica. Lo stesso Mattarella ha espresso il desiderio di poter far godere, anche agli altri la bellezza, di questa splendida residenza immersa nella natura. Il palazzo si trova in uno stato di conservazione perfetto, anche grazie alla quasi totale inesistenza dell’interferenza umana nei 2300 ettari di bosco del luogo.
Le visite saranno guidate sia all’interno che all’esterno e soprattutto saranno ristrette per un massimo di 30 persone, bisognerà quindi prenotare con almeno 5 giorni di anticipo, fornendo le proprie credenziali. Esistono due percorsi: un percorso artistico istituzionale e un percorso tematico. Il primo offre una visita di un’ora e venti al piano nobile e al piano terra, quindi solo all’interno della tenuta, pagando solo il diritto di prenotazione da 1,50 euro. Il secondo percorso, invece, offre la visita non solo dell’interno, ma anche della Vasella, dei Giardini, della stanza delle Carrozze e dei Finimenti. La visita dura due ore e mezza e costa 10 euro, incluso il diritto di prenotazione, intero e 5 euro di ridotto per tutti i cittadini della Comunità Europea compresi tra i 18 e i 25 anni e over 65; ci sono poi speciali ingressi gratuiti non solo per i minori ma anche per i diversamente abili e coloro che frequentano specifiche facoltà, con esibizione del certificato d’iscrizione. Non perdetevi questa bellissima occasione!
Info: Residenze, Palazzo del Quirinale prenotazione on line Call center, tel. 06 39.96.75.57 da lunedì a venerdì 09.00-13.00 / 14.00-17.00, sabato 09.00-14.00, domenica chiuso INFOPOINT Centro informazioni e prenotazioni, Salita di Montecavallo 15. Operativo nei giorni di apertura del Palazzo, con i seguenti orari: dalle 9.00 alle 17.00. @Foto prese dalla Gallery Ufficiale
Autunno Green in Austria parlando Italiano Voglia di autunno in strutture ecologiche dove la natura si tocca con mano? In Austria, l’argomento “green” è tra i più popolari, basti pensare che il Ministero austriaco dell’ambiente è stato il primo ministero al mondo a creare un marchio ecologico nazionale per gli operatori turistici. Scoprire l’Austria parlando italiano è possibile in uno dei 40 hotel del gruppo “Austria per l’Italia”, un’associazione fondata nel 1986. Tra le novità: è possibile prenotare direttamente dal sito a tariffe competitive. Negli hotel a 5, 4 e 3 stelle dislocati in tutta l’Austria, gli ospiti vengono accolti al motto “dove l’ospitalità parla italiano”. Visitando il sito (www.vacanzeinaustria.com )c’è la possibilità di richiedere l’invio gratuito del catalogo o di iscriversi alla newsletter mensile; nel sito si trovano le presentazioni degli hotel con immagini, proposte di itinerari in città e in montagna e una sezione dedicata alle news e alle offerte speciali del momento. Un’altra sezione raccoglie moltissimi pacchetti per tutte le tematiche, sia estive che invernali: arte e cultura, soggiorni per famiglie, terme e cure, benessere e bellezza, vacanze attive, golf, equitazione, bici e mountain bike, sci e sport invernali, vacanze in moto, o all’insegna di caccia e pesca nella natura austriaca. Oltre al sito, anche il numero verde 800-977492 permette di ottenere informazioni dettagliate sugli hotel e la disponibilità, effettuare una prenotazione o richiedere l’invio gratuito per posta del catalogo annuale aggiornato, che presenta in dettaglio tutti gli alberghi de L’Austria per l’Italia Hotels, nonché gli enti turistici delle diverse regioni austriache, e i partner di cooperazione dell’associazione. L’ospite può verificare il prezzo e la disponibilità direttamente sul sito e inviare una richiesta non impegnativa direttamente agli
hotels scelti oppure richiedere il soggiorno desiderato inviando un’e-mail a: booking@vacanzeinaustria.com oppure chiamando il numero verde 800 977492. Tra gli hotel dell’Associazione Austria per l’Italia (hotel situati in Austria, dove però il personale parla italiano e dove ci sono attenzioni particolari per gli ospiti italiani, come un ottimo caffè espresso, orari per la cena “ritardati” rispetto a quelli nordici) ci sono alcuni nomi che hanno dei primati in fatto di ecologia: in Carinzia, a St. Oswald, il Biolandhaus Arche è un nome “green” molto conosciuto. Vincitore del prestigioso premio Green Brands (primo hotel della Carinzia a ricevere il premio), è un hotel dove conta la filosofia del turismo sostenibile: questa missione che la famiglia Tessmann porta avanti da decenni in modo costante e concreto ha regalato a Bio Landhaus, romanticamente inserita in un paesaggio naturale incontaminato, ai limiti di un bosco, titoli prestigiosi. La Bio-ARCHE ha ricevuto il numero di registrazione 001 nella categoria alberghi. L’hotel Bio-Arche
è al primo posto tra gli “Eco – hotel in Austria” e al primo posto tra i “Bio – Hotel in Carinzia”, un traguardo importante. L’hotel è realizzato con mattoni, legno e argilla, le stanze sono arredate in legno naturale non trattato con formaldeide, l’acqua è riscaldata con energia solare, finestre, porte e pareti sono verniciate con colori naturali, i pavimenti in parquet e linoleum rivestiti di tappeti in cotone, i tessuti sono naturali, i posti letto sono dislocati secondo il concetto radioestetico, la colazione è senza confezioni in alluminio, plastica o tetrapak, l’acqua è di sorgente e l’aria pura invita a riempire i polmoni. Una delle chicche è, insieme alla famiglia Tessmann, scoprire con l’oroscopo celtico qual è il proprio albero, se un abete oppure un faggio. Dall’hotel si possono intraprendere passeggiate in luoghi carichi di energia e ad alcune fonti di acqua ricca di effetti benefici. La cucina è molto curata, i prodotti sono naturalmente biologici e molti ingredienti, a seconda della stagione, provengono dall’orto dell’hotel; particolarmente graditi i dolci integrali da agricoltura biologica controllata, che accompagnano lo speciale caffè della casa e la tisana di montagna con le erbe raccolte direttamente dai proprietari. Pacchetto “Vacanze biologiche”, fino al 31.10.2016. 3 notti in mezza pensione, ingresso area benessere, cartina dei sentieri escursionistici, gite accompagnate, un cioccolato biologico, sconto del 10 % su trattamenti e massaggi. Da Euro 123.75 a persona.
Rimanendo in Carinzia, a Bad Kleinkirchheim, anche l’hotel Trattlerhof vanta numerosi premi come hotel ecologico, grazie all’utilizzazione di prodotti della regione, rigorosamente biologici. Energia e acqua sono beni preziosi e vengono utilizzati con tutti i parametri previsti dal decalogo degli eco-hotel; la raccolta differenziata è un must, a disposizione degli ospiti ci sono le biciclette elettriche e una Mercedes classe B electric drive per evitare di inquinare l’ambiente: la ricarica elettrica si può effettuare direttamente davanti all’hotel (l’energia proviene da fonti pulite – precisamente da una piccola centrale idroelettrica). L’hotel dispone anche di un’area benessere, con vista sul paesaggio circostante. Piscina, idromassaggio, sala relax, solarium, biosauna al cirmolo, sauna, cabina a infrarossi. Fino al 2 novembre Euro 269 per persona/3 notti in camera doppia Klassik, mezza pensione, un autotest, 1 noleggio bici elettriche, ingresso alla spiaggia sul lago, carta servizi della Carinzia con sconti e gratuità. Inoltre, gli ospiti
ricevono un certificato a “Zero Emissioni”: la vacanza al Trattlerhof non ha inquinato l’ambiente. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PER IL PUBBLICO: Numero Verde dall’Italia: 800-977492 www.vacanzeinaustria.com Informazioni: info@vacanzeinaustria.com oppure per le prenotazioni: booking@vacanzeinaustria.com Sardegna vera, l’Ave Maria Sarda a Nostra Signora del Monte La Sardegna è bellissima, ma a volte sembra quasi una cartolina, un panorama da fotografare e da postare sui social. Invece vale la pena di andare a cercare qualche angolo che pochi conoscono, un angolo di Vera Sardegna. Noi l’abbiamo trovato e vi diciamo dove. Partendo da Olbia, puntate su Golfo Aranci, dopo Punta Pedrosa, sulla strada provinciale SP82, sulla sinistra troverete una stradina in salita che porta verso Nostra Signora del Monte. Nessuna casa, solo natura, fino alla cima dove troverete una chiesetta, che pare sia sempre aperta.
La sua origine: il capitano di una nave di Viareggio, in un mare tempestoso, promise alla Madonna di farle costruire una cappella se si fossero salvato. La nave si salvò nel golfo di Marinella e lui mantenne la sua promessa con una cappella da cui si guardava proprio lo splendido panorama del golfo che lo aveva accolto e salvato dalla furia del mare. Entrata piccolo borgo:
Accanto alla chiesetta, ci sono le cumbessias, dei recinti, delle casette che avranno per tetto dei teli, quando a maggio arrivano le varie famiglie per onorare la Madonna. In quei giorni ciascuno porta i propri prodotti e si mangia tutti insieme, anche il viandante trova da mangiare e da riposarsi.
Ma accanto alla chiesetta abbiamo sentito il canto della Ave Maria sarda, regalataci da un autentico sardo. Un canto struggente dedicato a Nostra Signora del Monte, un pezzo dell’anima della Sardegna Vera. Guarda il video anche sul nostro canale youtube: Weekend Premium
I posti migliori dove vedere le stelle cadenti Un Asrtovillaggio con meridiane e strumenti 3D ma anche una spiaggia sarda con buio “certificato”: tutti i posti migliori da Nord a Sud dove osservare le Perseidi. Ecco alcune idee per avvistare le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto e nelle notti intorno a quella data. Si sa che in città complice l’inquinamento luminoso, l’impresa di ammirare le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi è quasi impossibile. Insegne, lampadine, neon e fari delle auto cancellano la trapunta del cielo. Ma è altrettanto vero che spesso spostamenti, per raggiungere luoghi bui, permettono di godere dello spettacolo e di esprimere il fatidico desiderio. Per quest’anno il massimo delle attività delle Perseidi è previsto nella notte tra l’11 e il 12 agosto, dal tramonto della Luna fino alle prime luci dell’alba. Ecco la classifica degli otto posti certificati, in tutt’Italia da nord a sud, che vi permettono di vedere le stelle cadenti: Livigno: durate la notte nera a luci spente la festa è a lume di candela. Cortina d’Ampezzo: per percorre, tra i boschi, il Sentiero dei Pianeti e il Sentiero dell’Universo lungo l’Astro Ring fino all’osservatorio astronomico posto sulla sommità del Col Dursciè (per prenotare le osservazioni tel. 338 6163428). Val d’Egea: nel primo Astrovillaggio d’Europa (tel. 0471 619500 – www.valdega.com) . da non perdere a San Valentino in
Campo, il planetario dove toccare il cielo con un dito grazie a strumenti ottici 3D e a un sistema acustico speciale. Lago di Garda: a Riva, dove il Lido Palace propone un Pic-Nic “En Plein air chic” americano (tel. 0464 021899 – www.lido-palace.it). Tra Gubbio e Perugia: all’Hotel Castello di Petroia, antico maniero abbarbicato su una collina, che ha ottenuto la certificazione Gold da Astronomitaly, la prima rete di turismo astronomico (tel. 075 920287 – www.petroia.it). Parco Nazionale del Gran Sasso: in Abruzzo, al Rifugio Prato Selva 2.0, anch’esso certificato Gold (www.pratoselva.it – te. 0861 95112). Acquafredda: Maratea, dalla terrazza sul mar Tirreno dell’Hotel Villa Cheta Elite (tel. 0973 878134 – www.villacheta.it). Spiaggia di Su Giudeo: in Sardegna, a Chia e all’Hotel Acquadulci (tel. 070 9230555 – www.acquadulci.it). Paolo Andreucci e Peugeot 208 T16 in “Io la guido così – Terra” Peugeot – Paolo Andreucci, il pluricampione pilota di Peugeot Sport Italia, ci porta a bordo della 208 T16, con cui disputa il Campionato Italiano Rally, sui veloci ed insidiosi sterrati tipici dell’interno delle Marche.
Ma parliamo un po’ della Terra: «Affacciate sul mare Adriatico al centro dell’Italia, con poco più di un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle cinque province di Ancona, città capoluogo, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e appena un comune su quattro superiore ai cinquemila abitanti, le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana al plurale.Caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare. La regione si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di grandi personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello, da Giovan Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre Matteo Ricci a Federico II, che qui sono nati» riporta il sito ufficiale del Turismo Marche. Una regione davvero particolare, sia per la cultura che raccoglie che per le emozioni che può regalare a chi sa come sfruttarla, proprio come il Team Peugeot che con la 208 guidata da Andreucci ci ha regalato uno squarcio diverso dal solito. Le magnifiche sette spiagge segrete più belle d’Italia Belle e impossibili: spiagge selvagge e incontaminate Sette spiagge selezionate dove tornare in contatto con la bellezza della natura, paradisi incantevoli tutti italiani da raggiungere facendo qualche sforzo in più. Non vi pentirete: una volta arrivati, vi chiederete se quel che si trova davanti a voi è un sogno oppure realtà. Lo Stivale si staglia netto sulla superficie marina con le sue
insenature che proteggono come ventri materni spiagge e calette più o meno incontaminate e raggiungibili. Luoghi lontani da una frequentazione di massa, da stabilimenti e campi da beach volley, e accessibili via mare oppure intraprendendo impegnativi sentieri sterrati o percorsi di trekking, spesso addentrandosi in una natura più selvaggia come quella di alcune oasi protette che celano spiagge dove la traccia umana è pressoché invisibile. Distese di sabbia o ciottoli che incontrano le increspature di un mare trasparente e cristallino, scenari da cartolina che hanno incantato scrittori e poeti, e che nulla hanno da invidiare alle spiagge esotiche. In Sardegna, nel Golfo di Orosei, si ha la sensazione di vivere in un paradiso terrestre, nella parte centro orientale della regione. Cala Mariolu (Ogliastra) è una delle spiagge più suggestive della Costa di Baunei e del Mediterraneo per le acque turchesi e verde smeraldo, e per la sabbia mista a sassolini bianchi e rosa. E’ una zona ricca di grotte, una delle quali si apre proprio sulla cala, mentre a poca distanza si trova la Grotta del Fico, un antro davvero suggestivo. Lo scenario che circonda e sovrasta la spiaggia è decisamente raro e tutto da esplorare.
Sempre nel Golfo di Orosei, merita una menzione speciale nella classifica delle nostre sette magnifiche spiagge incontaminate la spiaggia di Bidderosa (Nuoro), nell’omonima oasi custodita all’interno di un parco che si estende per 860 ettari. Qui il mare è uno specchio cangiante color smeraldo che riflette le tonalità del cielo e della rigogliosa flora costiera. Nel percorso, circondati dalla macchia mediterranea, si costeggia lo stagno di Sa Curcurica (“la zucca”), un ambiente di grande interesse botanico e avifaunistico. Lo spettacolo della costa si può ammirare dalla vetta del monte Urcato, raggiungibile a piedi con un sentiero naturalistico.
Un’altra isola che svela tratti di costa assolutamente mozzafiato, fonte di ispirazione per letterati antichi e moderni e registi cinematografici e pubblicitari, è certamente la Sicilia: nei pressi di Noto (Siracusa) la spiaggia di Calamosche si estende per circa 200 metri, ed è delimitata da due promontori rocciosi che riparano dalle correnti una fetta di mare sempre calmo. Non a caso questo è il luogo ideale per lo snorkeling: ai lati del piccolo golfo, inoltre, grotte e cavità ospitano una variegata fauna marina.
Un altro incredibile luogo da sogno è la Riserva dello Zingaro (Trapani), la prima riserva naturale orientata in Italia, si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, lungo il fianco orientale della penisola di Capo San Vito che si affaccia sul Tirreno, tra Castellammare del Golfo e Trapani. La sua costa rocciosa ospita numerose spiaggette e calette ciottolose che si affacciano su un mare azzurro.
Di dimensioni decisamente più ridotte, l’isola di Ponza custodisce bellezze come la spiaggia Chiaia di Luna (Latina), un vero e proprio anfiteatro naturale. La scogliera a strapiombo sul mare da lasciare senza fiato, è stata recentemente messa in sicurezza. Si accede solo oltrepassando un tunnel romano che attraversa la montagna per 168 metri, alla fine del quale si apre questa meraviglia naturale.
Ancor più selvaggia e deserta è la spiaggia di Stagnone (Livorno) sull’isola d’Elba, che vanta centinaia di spiagge e piccole calette di rara bellezza. Qui si approda solo via mare, oppure dopo una lunga e impervia passeggiata. Al centro della cala, che si distingue per la presenza di basse rocce che danno l’idea di formare quasi un piccolo stagno naturale da cui prende il nome la spiaggia, si trovano altre due piccole calette sabbiose esposte a est che fronteggiano un mare calmo e poco profondo.
Torniamo infine sulla terra ferma, a Punta Aderci, a dieci chilometri a nord di Vasto (Chieti), è una preziosa eccezione tra le affollatissime spiagge abruzzesi. Un paesaggio piuttosto selvaggio, dove alla verdeggiante macchia mediterranea fanno da sfondo le montagne, mentre spiaggette, scogli e falesie frastagliano la costa.
The Floating Piers sul Lago d’Iseo Come vi avevamo precedentemente annunciato, dallo scorso sabato la passerella dell’artista americano di origini bulgare Vladimirov Yavachev Christo, è aperta al pubblico. Si sono registrate intorno alle 55mila persone il giorno dell’apertura e anche il giorno successivo l’affluenza è stata vicina a questo numero. Nonostante alcuni problemi causati dalla molta gente e altri causati dal maltempo, l’opera di Christo sta entusiasmando i turisti che percorrono i tratti di passerella a piedi circondati dal panorama del lago.
Ricordiamo che quello di questi giorni è un evento di rilevanza mondiale che vede come protagoniste il Lago d’Iseo e le sue isole. The Floating Piers nasce da un’idea dell’artista Christo, famoso per le sue opere di Land Art. Ha progettato insieme alla moglie Jeanne Claude questo ponte provvisorio che forma un collegamento tra Sulzano, Monteisola, dove in questi giorni una coppia di sposi ha pronunciato il sì dopo aver percorso insieme agli invitati la passerella sull’acqua, e l’isoletta di San Paolo. Il materiale usato per la costruzione della passerella, 200mila parallelepipedi coperti da 90mila metri quadrati di tela poliammidica color giallo intenso, sarà completamente riciclabile. Alla fine della manifestazione il pontile verrà rimosso e tornerà tutto alla normalità. Durante un incontro pubblico Christo aveva dichiarato: “Camminerete sulle acque, meglio se verrete senza scarpe… sarà una passeggiata di tre chilometri, sentirete le onde sotto i piedi…” e così effettivamente è per chi ha già provato
l’esperienza. La passerella è aperta al pubblico e può essere percorsa 24 ore su 24 gratuitamente, richiede il rispetto di alcune semplici regole come scarpe comode o meglio ancora scalzi, sono consentiti passeggini e carrozzine, cani al guinzaglio e con museruola, si può nuotare e tuffarsi. è vietato indossare scarpe con il tacco, correre, usare skateboard, pattini e biciclette, nonchè avvicinarsi con imbarcazioni. Il suggerimento dell’artista è: “Mettetevi gli occhiali da sole, toglietevi le scarpe, camminate e fate il bagno: è la cosa più sexy che ci sia. Oppure sedetevi sulla passerella e godetevi i suoi dolci movimenti”. Se non siete ancora andati a provare l’esperienza vi consigliamo di farlo, ma attenti a scegliere una giornata con il bel tempo! Il Lago d’Iseo Con la caratteristica forma a “S” incunea tra le montagne, si pare a mezzogiorno verso la Franciacorta , ha diversi luoghi noti e frequentati per balneazione, paesaggi e storia. Facile da raggiungere con l’Autostrada Milano Venezia, se ne percorre agevolmente l’intero contorno, dalla più scorrevole viabilità della sponda orientale bresciana, alla più angusta e selvaggia costa occidentale bergamasca, dagli scenari molto coinvolgenti. Premessa che pare trascurare la “sponda meridionale”: spesso trascorsa semplicemente per raggiungere Iseo o Sarnico, secondo la provenienza, senza curarsi troppo dei contenuti locali.
Si potrebbe considerare il porto della Franciacorta: storico agglomerato di pescatori, per la pescosità favorita dai bassi fondali, è la patria della tinca, gustoso esemplare della fauna ittica che , cucinato in modo assai particolare, è diventato simbolo del paese stesso. Infatti i cartelli con indicatori , sotto il toponimo, riportano “il paese della tinca al forno”. Weekend in Arte: a Monza da Doisneau a Senna Che si arrivi dal centro di Milano o dalla tangenziale, se per raggiungere Monza scegliete di percorrere il grande viale Cesare Battisti non potreste fare scelta migliore: la facciata
della neoclassica Villa Reale di Monza, immersa nel suggestivo e omonimo parco, vi si staglierà davanti in tutta la sua magnificenza. Progettata dal Piermarini nel 1777, è stata oggetto di una lunga ristrutturazione e nel 2008 ha riaperto finalmente al pubblico. Oggi ospita mostre, esposizioni, l’Istituto Superiore d’Are e il Liceo Artistico di Monza. Ogni 24 giugno, in occasione della festa della villa, viene organizzato un grande spettacolo con fuochi d’artificio eseguito con un suggestivo accompagnamento musicale. Robert Doisneau fino al 3 luglio e Ayrton Senna fino al 24 luglio A Monza ci sono in calendario due bellissime mostre da non perdere. Abbiamo tempo fino al 24 luglio per visitare all’Autodromo Nazionale di Monza, Museo della Velocità, l’esposizione Airton Senna. L’ultima notte: Cento fotografie di Ercole Colombo, uno dei più grandi fotografi della Formula 1, insieme ad un racconto emozionante del giornalista Giorgio Terruzzi, ripercorrono i momenti più significativi della vita di Ayrton Senna.
All‘Arengario di Monza invece, sono esposte ottanta splendide fotografie originali che ripercorrono i primi qu arantaquattro anni della carriera di uno dei più grandi fotografi del Novecento: Robert Doisneau. L’esposizione dal titolo Robert Doisneau, Le Merveilleux quotidien, rimarrà in cartellone fino al 3 luglio. Dove Dormire Hotel de la Ville: soggiornando in questa piccola reggia fare un vero e proprio tuffo nel passato. Dalla villa, che risale ai primi anni del Novecento, la vista sul giardino privato e sulla dimora di Casa Savoia è davvero magnifica! Posto auto coperto, palestra, sauna e anche un ottimo ristorante, il Derby Grill, per gustare i migliori piatti della cucina italiana con una particolare attenzione alle materie prime. hoteldelaville.com.it (H)At Home, un accogliente B&B nel centro storico di Monza a soli 200 metri dal Duomo. Ottime le colazioni preparate con ingredienti biologici. Nei dintorni ci sono numerosi bar e ristoranti. Camere climatizzate con bagno privato. Presente anche una zona lettura. www.hathomebb.com Dove Mangiare Conviviale e Gourmet, sono le due cucine di Villa Reale, che al piano terra della villa offrono un’esperienza unica tra cibo e design, in una cornice architettonica suggestiva ed elegante. www.lecucinedivillareale.it Il Pizzicagnolo, a due passi dall’Arengario, nel centro storico di Monza, un locale originale (l’ingresso sembra
quello di una salumeria) dove gustare una cucina particolare che non dimentica di attingere alla tradizione. tra i piatti proposti e cucinati con grande fantasia e accurata ricerca degli ingredienti, da segnalare l’ottima tartare, i dolci e la carta dei vini. www.ilpizzicagnolo.net
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