Le feste di Carnevale più belle d'Italia

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Le feste di Carnevale più belle d'Italia
Le feste di Carnevale                                  più
belle d’Italia
Tra i carnevali più belli e famosi del mondo, con carri
festosi, maschere colorate e costumi incredibili ci sono
proprio quelli organizzati nel nostro Paese.

Sicuramente il più noto è il Carnevale di Venezia: gli eventi
legati al Carnevale si distribuiscono in un periodo di circa
20 giorni anche se le celebrazioni vere e proprie si
verificano nelle ultime due settimane. I festeggiamenti,
legati ad antichissime tradizioni, coinvolgono milioni di
persone e colorano tanto le calli veneziane quanto i canali. I
cortei in barca si alternano a quelli sulla terraferma e le
maschere si radunano in Piazza San Marco per assistere al Volo
dell’Angelo dal Campanile di San Marco e allo Svolo del Leon,
evento che conclude le festività del Martedì Grasso e che
consiste nell’ascesa dell’enorme bandiera di San Marco dalla
Piazza al Campanile, sulle note dell’Inno di San Marco.
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
Altro celebre Carnevale è quello che si festeggia a Viareggio:
ogni anno oltre un milione di spettatori accorre in questa
località costiera toscana per assistere alle sfilate degli
enormi carri allegorici con giganti di cartapesta alti fino a
20 metri e realizzati dalla Scuola di mastri cartapestai.
Imperdibile è la sfilata del Corso Mascherato a conclusione
della quale si decreta il carro vincitore.

Tra i più noti carnevali italiani c’è poi il Carnevale di
Ivrea, in Piemonte: appuntamento immancabile per gli
appassionati delle lotte di cibo di tutto il mondo è la
Battaglia delle Arance, l’evento che rappresenta la guerra
civile tra popolo e truppe reali. La battaglia si svolge nella
giornata del Martedì Grasso e vede gli “aranceri a piedi”
cacciare i “lottatori” su carri trainati da cavalli, lanciando
tonnellate di arance sulla folla.
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
Il Carnevale di Putignano, in Puglia, è considerato uno dei
più antichi d’Europa e la sfilata di carri allegorici non ha
nulla da invidiare a quella ben più nota di Viareggio. Da non
perdere il rito della Campana dei Maccheroni in Piazza
Plebiscito: una grossa campana di cartapesta viene fatta
risuonare con 365 rintocchi per simboleggiare la fine dei
festeggiamenti e l’inizio della penitenza quaresimale.

Altro Carnevale molto famoso è quello di Cento in Emilia
Romagna, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro. Durante
i festeggiamenti, nella cittadina del Ferrarese sfilano enormi
carri mascherati da cui i figuranti gettano caramelle, dolci,
bambole, peluche e gadget di ogni sorta. Il tutto si conclude
con il falò del Tasi, la maschera tipica che viene bruciata a
simboleggiare la fine del Carnevale.
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
I   dolci                 più          buoni             di
Carnevale
Il Carnevale, la festa più divertente e allegra dell’anno,
precede il periodo della Quaresima ed è il momento giusto per
lasciarsi andare ai festeggiamenti e per regalarsi qualche
peccato di gola in più prima del digiuno quaresimale. Proprio
per questa ragione, durante il Carnevale abbondano tanti tipi
di dolci molto saporiti, fritti e ricchi di crema, ma
soprattutto preparati artigianalmente e in casa.

Gustare senza pensieri per la dieta i dolci di Carnevale, che
accompagnano le sfilate di carri e di maschere nei giorni
precedenti al Mercoledì delle Ceneri, è anche un modo per
tornare bambini godendo appieno di questa festa folle.

In questo periodo dell’anno ogni regione d’Italia propone
ricette anche secolari di dolci ricchi, profumati e gustosi
come le frittelle, le chiacchiere, le castagnole e le zeppole.
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
I dolci simbolo del Carnevale sono considerati i dolci fritti
che, a seconda del metodo di preparazione e dell’aspetto, si
possono suddividere in pallottole soffici e talvolta ripiene
di crema, in dolci a pasta lievitata, in dolci a pasta
tagliata a nastri, in dolci ricoperti di miele e in dolci al
cioccolato.

I dolci fritti sono per lo più le castagnole, diffuse in tutta
Italia; le frittelle, tipiche del mantovano; le frìtołe,
diffuse nel veneziano e le rosacatarre o caragnoli,
caratteristici del Molise.

I dolci a pasta lievitata, chiusa ad anello e poi fritta in
olio, sono le tipiche ciambelle di Carnevale e le zeppole,
diffuse in varie regioni d’Italia.

I dolci a pasta tagliata a nastri e poi fritta sono le
caratteristiche chiacchiere che, a seconda delle regioni in
cui vengono preparate, assumono nomi differenti come bugie,
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cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, maraviglias, fiocchi,
fiocchetti e via dicendo.

Ci sono poi i dolci ricoperti di miele come gli arancini di
Carnevale, molto diffusi nelle Marche e la cicerchiata, che
viene gustata in Umbria, Marche e Abruzzo.

Tra i dolci lievitati sono molto conosciuti i Krapfen,
cucinati in Alto Adige; le Mantovane di Cossato, dolciumi
semisferici di pasta sfoglia ripieni di mandorle e marmellata,
tipici del Piemonte; il Berlingozzo e la Schiacciata alla
fiorentina, entrambi diffusi in Toscana.

Tra i dolci carnevaleschi derivati dal cioccolato il più
famoso è senz’altro il Sanguinaccio, una crema dolce a base di
cioccolato fondente amaro, tipico della Basilicata.

C’è dunque l’imbarazzo della scelta ed è praticamente
impossibile fare una dieta in questo periodo dell’anno: i
dolci di Carnevale sono talmente tanti da soddisfare i gusti
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
di chiunque.

Il Colosseo riapre le porte
al mondo

Dopo i restauri che sono stati effettuati negli ultimi anni
sullo splendido monumento, la scorsa primavera il Colosseo,
come nuovo, ha riaperto le sue porte al mondo.

E quest’anno si mette in mostra, dal 23 febbraio 2017 all’8
gennaio 2018, esponendo i suoi reperti storici e dipinti che
raccontano la travagliata storia di questa icona conosciuta a
livello mondiale: una storia che ha ben 2000 anni, ricca di
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
mito e carisma.

Il Gruppo “Space Hotels”, che vanta lussuosi alloggi in tutte
le più grandi città italiane, mette a disposizione alcune
delle sue strutture situate nei dintorni del Colosseo, che
consentono quindi di visitarlo comodamente.

Le peculiarità del monumento si sprecano: oltre ad essere
conosciuto in tutto il mondo come simbolo intramontabile della
Città Eterna, è anche Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Non
solo: è anche il monumento più visitato al mondo e
l’anfiteatro più grande di tutti (da qui il nome Colosseo,
“colossale”). Dunque, come recita la mostra, è un’“icona”.

L’Anfiteatro Flavio venne costruito nel centro della Capitale
nel 72 a.C. Oltre ai numerosi restauri di pulizia e
ripristino, necessari per ripulirne la preziosa superficie
dall’inquinamento e dagli agenti atmosferici, quest’ultimo
intervento era dovuto.
Le feste di Carnevale più belle d'Italia
La mostra, dedicata alla straordinaria storia di questo
anfiteatro, testimonia momenti di vita sin dal Basso Medioevo,
tra disegni e dipinti. Il Colosseo, infatti, è uno degli
sfondi più dipinti in assoluto ancora al giorno d’oggi.

Dai tempi del Grand Tour, è la meta prediletta di chiunque
intraprenda un viaggio verso il Bel Paese. Nato per ospitare
spettacoli e gare di gladiatori, oggi per qualcuno è la
semplice meta di una tranquilla passeggiata, mentre per altri
un appuntamento irrinunciabile.

Gli alberghi più indicati per raggiungere comodamente il
Colosseo sono:

     Hotel Forum: proprio davanti ai fori imperiali, offre
     una splendida vista dal “roof garden” sull’iconico
     anfiteatro. Prezzo per camera doppia: 160 euro
     Hotel Artemide: attraversando il quartiere Monti, uno
     dei più suggestivi della città, si raggiunge
     l’Anfiteatro. L’albergo è in un Palazzo Liberty del
     1800, e offre un ristorante ed una Spa. Prezzo per
     doppia: 139 euro
Hotel Artemide

     Hotel Mascagni: situato in una comoda posizione
     centrale, l’Hotel è a pochi passi da Piazza di Spagna.
     Recentemente ristrutturato, affianca gusto ed eleganza.
     Prezzo per camera doppia: 115 euro

Il Partner internazionale del Gruppo Supernational Hotel,
Super Hotel, attualmente offre nel nostro Paese 62 alloggi di
lusso da 3 a 5 stelle, in 35 destinazioni diverse. L’offerta
internazionale, invece, prevede 500 sistemazioni raggiungibili
dal sito www.spacehotels.it e comprende: soggiorni,
organizzazione di meeting e congressi, grande cucina e centri
benessere.
Palermo: una città tutta da
gustare
Quarume, pani ca’ meusa e arancine sono solo la punta
dell’iceberg della tradizione gastronomica siciliana. La
splendida isola italiana, infatti, e in particolare Palermo,
vanta una tradizione culinaria inestimabile e conosciuta in
tutto il mondo.

Non è una moda, quella della street food, che profuma ogni
angolo della strada: addentrandosi nei meandri della città,
tra le viette più celate, si fa subito la conoscenza del
“Rocky Basile”, anche conosciuto come “Re della Vucciria”.
Questo maestro dell gastronomia è l’inventore del celebre
panino alla milza, una sfiziosità che conviene gustare nella
sua versione basic con sale e limone.

Si trova in Via Vittorio Emanuele, 211 vicino a “Franco ‘U
Vastiddaru“: oggi è il figlio Antonino a gestire questo
ristorantino, che offre una vera eccellenza palermitana, la
pagnotta (“vastidda“).

Nella zona del Tribunale, invece, Nino ‘u Ballerino produce
una gustosa milza cucinata “con il cuore”, le tipiche arancine
e il pane con panelle.

L’alloggio ideale per riposarvi, dopo una lunga giornata
trascorsa ad esplorare le ricchezze gastronomiche e artistiche
di questo luogo ameno, è il “B&b del Massimo”, in un palazzo
Liberty di fronte al più grande teatro lirico del Bel Paese.

Le camere, minuziosamente curate ed accoglienti, sono molto
spaziose ed hanno i pavimenti originali dell’epoca; la suite
offre una terrazza che si affaccia direttamente sul teatro.

Quando giunge l’ora dell’aperitivo, appuntamento immancabile,
bastano pochi passi per raggiungere la “Champagneria del
Massimo“, dove potrete brindare con birre artigianali. Poco
lontano vi è anche la sede di “Fud – Botega Sicula“, il format
di Andrea Graziano, che propone burger con carni locali e
taglieri di ottimi formaggi e saporiti salumi, il tutto
accompagnato da vini di prima qualità.

Anche nel capoluogo siciliano, intanto, si sviluppa la cultura
del bere miscelato, ad opera di Adriano Rizzuto, un bartender.
Lo troverete dietro al banco del “Close“, intento a preparare
degli squisiti cocktail con una precisa selezione di
distillati.

In via Cassari, che collega il mare alla Vucciria, troverete
invece “Bocum“: anche qui, la miscela è affare serio.
L’ambiente è moderno, la musica buona.

La mattina seguente, una sostanziosa colazione è quello che
serve per iniziare la giornata dal verso giusto (e con il
giusto sapore): l'”Antico Caffè Spinnato“, in un elegantissimo
salotto, produce un caffè delizioso accompagnato dai lieviti
tradizionali.

Una volta riempito lo stomaco, una tappa imprescindibile è il
Giardino Inglese (via della Libertà, 63): questo straordinario
polmone verde è stato progettato nel 1851 da Giovan Battista
Filippo Basile e vi si trovano statue, laghetti e fontane di
ogni sorta. L’Hotel Giardino Inglese è una residenza di lusso,
ottima soluzione per visitare questo luogo raffinato.
“Corona Trattoria” vi aspetta per il pranzo: qui potrete
gustare i sapori locali di mare scelti accuratamente per Voi.
Imperdibili sono i bucatini con le sarde e l’involtino di
spatola.

Il vostro percorso alla scoperta di Palermo continua:
camminando a piedi nudi nel parco a Villa Giulia, vivrete
l’esperienza della classica passeggiata dei palermitani sulla
riva del mare.

All’ora della merenda, potrete fermarvi al “Bar Rosanero“, una
pasticceria storica, famosa a ragion veduta per le sue torte.

In un attimo è ora di cena: se siete in vena di fare “quattro
chiacchiere” c’è Gagini, che offre una fantastica tavola
sociale; l'”Osteria dei Vespri“, invece, è una cantina di
primo livello in una location che non ha niente da invidiare a
nessuno: Piazza Croce dei Vespri, simbolo storico di Palermo.
Infine, c’è “Buatta“, un bistrot che propone cucina popolana.
Nel weekend non si può tralasciare una visita al Mercato
Sanlorenzo: 250 mila produttori e una vetrina della
biodiversità. Tra gli altri prodotti tipici, troverete il
mango e il tè, insieme ai salumi e ai crostacei.

Dopo una spesa low cost ma di ottima qualità, ricaricatevi con
il migliore espresso in città, quello di Histo Caffè,
preparato da Alessio Vabres.

Ricette di Viaggio: Varese
Una due giorni nel varesino, dove nascono i prelibati
formaggi, come il Caprino, la Formaggella del Luinese DOP, il
tomino e la ricotta di capra, i formaggi “ a crosta fiorita”,
il Furmagg De Ségia e il Sancarlin. Senza dimenticare i
prelibati salumi derivati dalla carne di capra, come i
Salamini di Capra e il Violino, un prosciutto ottenuto dalle
cosce di capra. Dal maiale si ottiene il Salame Prealpino
Varesino, mentre, tra i piatti tipici c’è il bruscitt, uno
stufato di carne, il capretto arrosto e il brasato di capra,
senza dimenticare i dolci, tra cui le praline al cioccolato e
i caratteristici “Brutti e buoni”.
Radicata anche la tradizione dei vini, che oggi si identifica
con l’IGT “Ronchi Varesini” tra rossi, bianchi e rosati.
L’itinerario parte da Varese, la “città giardino”, dove si
sosta per una visita al centro storico. Tra le eccellenze c’è
Palazzo Estense, che Giacomo Leopardi definì “la piccola
Versailles di Milano”. Il duca di Modena Francesco II la
comprò nel 1765 e oggi è sede del Municipio.
I giardini si collegano a Villa Mirabello, una dimora
settecentesca oggi sede dei Musei Civici. Nella centrale
Piazza Podestà si trova invece il Palazzo del Popolo dalla
facciata ottocentesca, circondato da splendidi giardini
all’italiana. Nella piazza si trova anche il Monumento alla
Battaglia di Varese del 1859, conosciuta come “Il
Garibaldino”. Da non perdere una visita al Sacro Monte, una
delle vie sacre incluse nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel
2003. Lungo i 2 km di tragitto, con un dislivello di 300
metri, si trovano 14 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario.
Al termine delle “stazioni” si arriva al Santuario di Santa
Maria del Monte, dal quale si gode un superbo panorama delle
terrazze circostanti. Spostandosi dal centro verso sud si può
ammirare invece la Torre di Velate, di cui rimangono solo le
pareti orientali e meridionali, ma, nei secoli, è rimasto uno
dei simboli più forti della città.
1700 posti nei Resort Club
Med
Sei giovane, motivato, gentile e appassionato e vuoi diventare
un professionista dell’ospitalità e del tempo libero? Forse ti
piacerebbe sapere che Club Med offre 1700 posti nei suoi
Resort.

È partito da Milano e sta attraversando l’Italia il Roadshow
di Recruiting firmato Club Med, leader mondiale delle vacanze
all-inclusive, esclusive, multiculturali e conviviali. Per la
stagione invernale 2016-2017 potresti essere preso anche tu in
uno dei Resort Club Med in Francia, Italia e Svizzera.
Oltre che un’opportunità lavorativa la potete pensare come
esperienza di viaggio, visitate un nuovo posto mentre fate
pratica.

L’equipe di G.O® Gentils Organisateurs (Gentili Organizzatori)
Club Med, figure internazionali, esperte e qualificate,
ricopre un ruolo fondamentale in tutti i Resort e può essere
considerata ambasciatrice dei 5 valori del brand: gentilezza,
innovazione, libertà, multiculturalità e responsabilità.

Delle 1700 figure che andrà a reclutare il Club Med l’80% si
occuperà di servizi all’interno dei Resort, dalla ristorazione
alla reception, mentre il 20% di intrattenimento,
dall’animazione per i più piccoli alle attività sportive.

Il tour di recruiting itinerante è partito da Milano e ha
fatto tappa a Torino, Bari, Firenze, Napoli e nel Resort di
Kamarina; nel mese di ot
tobre tornerà nuovamente a Milano per raggiungere Bologna e
Roma.
Potete accedere alle selezioni       registrandovi   sul   sito
Internet: www.clubmedjobs.it.

Di seguito le prossime tappe del tour di recruiting Club Med:

2 novembre, Milano, h 10.30

09 novembre, Roma, h 14.30

15 novembre, Milano, h10.30

Halloween in città:Torino,
Aosta, Venezia e Firenze da
brividi!
Per chi è alla ricerca di brividi per la notte di Halloween,
sembra che non ci sia che l’imbarazzo della scelta. Solo
suggestione o inspiegabili fenomeni paranormali? Visitare per
credere!

Ancora indecisi su cosa fare durante la notte delle streghe?
PaesiOnLine.it propone una serie di itinerari per visitare i
luoghi nascosti e tenebrosi delle città italiane.

Se vi sentite dei veri acchiappa fantasmi, fate un giro nei
pressi di Torino, in particolare al Maniero della Rotta di
Moncalieri, un antico castello abbandonato che si dice sia
stato costruito in una posizione particolare che costituisce
un punto di passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei
morti. Si dice anche che qui si verifichino inquietanti
fenomeni paranormali. In molti giurano di aver visto aggirarsi
per le sale del Castello lo spirito di coloro che vi abitarono
un tempo, come un monaco morto durante una battaglia della
guerra santa. Anche ad     Aosta si sono verificati fenomeni
paranormali, all’interno del Castello Fenis, tra i più belli
d’Italia. L’edificio è visitabile e moltissimi turisti giurano
di aver sentito voci e schiamazzi provenienti dal piano
superiore, che, però, è rigorosamente chiuso ed interdetto sia
al pubblico, sia agli addetti ai lavori. Quelle voci, però,
sono state sentite in modo chiaro, al punto che un gruppo di
studiosi di fenomeni paranormali ha chiesto il permesso alle
amministrazioni locali per indagare sul fenomeno.

I castelli non sono gli unici a far registrare fenomeni e
presenze paranormali, nel nostro paese sono molteplici anche
gli avvistamenti in antichi palazzi. Venezia sembra essere la
città con il maggior numero di segnalazioni, dal fantasma di
Fosco Loredan, che si aggira sul Ponte di Rialto e stringe tra
le mani la testa della moglie che decapitò in preda ad un
raptus di gelosia, alle presenze nel palazzo di Ca’ Dario. Qui
sembra esserci una vera e propria maledizione, che portò molti
delle persone che vi abitarono a soccombere a morte violenta.
La prima fu Marietta, figlia del proprietario Giovanni Dario,
che si suicidò in seguito al tracollo finanziario del marito,
a sua volta ucciso accoltellato. Anche il loro figlio morirà
assassinato. La tragedia più recente è del 2002 quando, una
settimana dopo aver affittato il palazzo per una vacanza, il
bassista John Entwistle fu stroncato da un infarto. Tra i
proprietari più famosi, anche il manager del gruppo “The Who”,
che aveva confidato ad alcuni amici di dormire nel chiosco dei
gondolieri perché si sentiva perseguitato dai fantasmi del
palazzo. Anche Firenze ha il suo bel fantasma, che si aggira
tra le stanze di Palazzo Vecchio, sede del comune della città.
Qui sembra sia stato visto lo spirito di Baldo di Piero Bruni,
meglio noto come Baldaccio d’Anghiari, condottiero italiano
ucciso nel 1441, vittima di una congiura. Sembrerebbe che il
suo spirito continui a vagare in terra, in attesa che sia
fatta giustizia e la sua innocenza venga finalmente provata.
Per la prima volta Porte
Aperte   a   Castelporziano,
nella      residenza     del
Presidente della Repubblica
Un’oasi a soli 25 km da Roma che raccoglie un’enorme varietà
di specie animali, vegetali e nasconde, all’interno dei suoi
boschi, splendide piscine naturali. La residenza di
Castelporziano finalmente     viene aperta al pubblico.

Dal 20 settembre saranno aperte le porte della tenuta fuori
Roma del Presidente della Repubblica. Lo stesso Mattarella ha
espresso il desiderio di poter far godere, anche agli altri la
bellezza, di questa splendida residenza immersa nella natura.
Il palazzo si trova in uno stato di conservazione perfetto,
anche grazie alla quasi totale inesistenza dell’interferenza
umana nei 2300 ettari di bosco del luogo.
Le visite saranno guidate sia all’interno che all’esterno e
soprattutto saranno ristrette per un massimo di 30 persone,
bisognerà quindi prenotare con almeno 5 giorni di anticipo,
fornendo le proprie credenziali. Esistono due percorsi: un
percorso artistico istituzionale e un percorso tematico. Il
primo offre una visita di un’ora e venti al piano nobile e al
piano terra, quindi solo all’interno della tenuta, pagando
solo il diritto di prenotazione da 1,50 euro. Il secondo
percorso, invece, offre la visita non solo dell’interno, ma
anche della Vasella, dei Giardini, della stanza delle Carrozze
e dei Finimenti. La visita dura due ore e mezza e costa 10
euro, incluso il diritto di prenotazione, intero e 5 euro di
ridotto per tutti i cittadini della Comunità Europea compresi
tra i 18 e i 25 anni e over 65; ci sono poi speciali ingressi
gratuiti non solo per i minori ma anche per i diversamente
abili e coloro che frequentano specifiche facoltà, con
esibizione del certificato d’iscrizione.

Non perdetevi questa bellissima occasione!
Info:

Residenze, Palazzo del Quirinale

prenotazione on line

Call center, tel. 06 39.96.75.57
da lunedì a venerdì 09.00-13.00       /   14.00-17.00,   sabato
09.00-14.00, domenica chiuso

INFOPOINT
Centro informazioni e prenotazioni, Salita di Montecavallo 15.
Operativo nei giorni di apertura del Palazzo, con i seguenti
orari: dalle 9.00 alle 17.00.

@Foto prese dalla Gallery Ufficiale
Autunno Green in                             Austria
parlando Italiano
Voglia di autunno in strutture ecologiche dove la natura si
tocca con mano? In Austria, l’argomento “green” è tra i più
popolari, basti pensare che il Ministero austriaco
dell’ambiente è stato il primo ministero al mondo a creare un
marchio ecologico nazionale per gli operatori turistici.

Scoprire l’Austria parlando italiano è possibile in uno dei 40
hotel del gruppo “Austria per l’Italia”, un’associazione
fondata nel 1986. Tra le novità: è possibile prenotare
direttamente dal sito a tariffe competitive. Negli hotel a 5,
4 e 3 stelle dislocati in tutta l’Austria, gli ospiti vengono
accolti al motto “dove l’ospitalità parla italiano”. Visitando
il sito (www.vacanzeinaustria.com )c’è la possibilità di
richiedere l’invio gratuito del catalogo o di iscriversi alla
newsletter mensile; nel sito si trovano le presentazioni degli
hotel con immagini, proposte di itinerari in città e in
montagna e una sezione dedicata alle news e alle offerte
speciali del momento. Un’altra sezione raccoglie moltissimi
pacchetti per tutte le tematiche, sia estive che invernali:
arte e cultura, soggiorni per famiglie, terme e cure,
benessere e bellezza, vacanze attive, golf, equitazione, bici
e mountain bike, sci e sport invernali, vacanze in moto, o
all’insegna di caccia e pesca nella natura austriaca. Oltre al
sito, anche il numero verde 800-977492 permette di ottenere
informazioni dettagliate sugli hotel e la disponibilità,
effettuare una prenotazione o richiedere l’invio gratuito per
posta del catalogo annuale aggiornato, che presenta in
dettaglio tutti gli alberghi de L’Austria per l’Italia Hotels,
nonché gli enti turistici delle diverse regioni austriache, e
i partner di cooperazione dell’associazione. L’ospite può
verificare il prezzo e la disponibilità direttamente sul sito
e inviare una richiesta non impegnativa direttamente agli
hotels scelti oppure richiedere il soggiorno desiderato
inviando un’e-mail a: booking@vacanzeinaustria.com oppure
chiamando il numero verde 800 977492.

Tra gli hotel dell’Associazione Austria per l’Italia (hotel
situati in Austria, dove però il personale parla italiano e
dove ci sono attenzioni particolari per gli ospiti italiani,
come un ottimo caffè espresso, orari per la cena “ritardati”
rispetto a quelli nordici) ci sono alcuni nomi che hanno dei
primati in fatto di ecologia: in Carinzia, a St. Oswald,
il Biolandhaus Arche è un nome “green” molto conosciuto.
Vincitore del prestigioso premio Green Brands (primo hotel
della Carinzia a ricevere il premio), è un hotel dove conta la
filosofia del turismo sostenibile: questa missione che la
famiglia Tessmann porta avanti da decenni in modo costante e
concreto ha regalato a Bio Landhaus, romanticamente inserita
in un paesaggio naturale incontaminato, ai limiti di un bosco,
titoli prestigiosi. La Bio-ARCHE ha ricevuto il numero di
registrazione 001 nella categoria alberghi. L’hotel Bio-Arche
è al primo posto tra gli “Eco – hotel in Austria” e al primo
posto tra i “Bio – Hotel in Carinzia”, un traguardo
importante. L’hotel è realizzato con mattoni, legno e argilla,
le stanze sono arredate in legno naturale non trattato con
formaldeide, l’acqua è riscaldata con energia solare,
finestre, porte e pareti sono verniciate con colori naturali,
i pavimenti in parquet e linoleum rivestiti di tappeti in
cotone, i tessuti sono naturali, i posti letto sono dislocati
secondo il concetto radioestetico, la colazione è senza
confezioni in alluminio, plastica o tetrapak, l’acqua è di
sorgente e l’aria pura invita a riempire i polmoni. Una delle
chicche è, insieme alla famiglia Tessmann, scoprire con
l’oroscopo celtico qual è il proprio albero, se un abete
oppure un faggio. Dall’hotel si possono intraprendere
passeggiate in luoghi carichi di energia e ad alcune fonti di
acqua ricca di effetti benefici. La cucina è molto curata, i
prodotti sono naturalmente biologici e molti ingredienti, a
seconda della stagione, provengono dall’orto dell’hotel;
particolarmente graditi i dolci integrali da agricoltura
biologica controllata, che accompagnano lo speciale caffè
della casa e la tisana di montagna con le erbe raccolte
direttamente dai proprietari.

Pacchetto “Vacanze biologiche”, fino al 31.10.2016. 3 notti in
mezza pensione, ingresso area benessere, cartina dei sentieri
escursionistici, gite accompagnate, un cioccolato biologico,
sconto del 10 % su trattamenti e massaggi. Da Euro 123.75 a
persona.
Rimanendo in Carinzia, a Bad Kleinkirchheim, anche l’hotel
Trattlerhof vanta numerosi premi come hotel ecologico, grazie
all’utilizzazione di prodotti della regione, rigorosamente
biologici. Energia e acqua sono beni preziosi e vengono
utilizzati con tutti i parametri previsti dal decalogo degli
eco-hotel; la raccolta differenziata è un must, a disposizione
degli ospiti ci sono le biciclette elettriche e una Mercedes
classe B electric drive per evitare di inquinare l’ambiente:
la ricarica elettrica si può effettuare direttamente davanti
all’hotel (l’energia proviene da fonti pulite – precisamente
da una piccola centrale idroelettrica). L’hotel dispone anche
di un’area benessere, con vista sul paesaggio circostante.
Piscina, idromassaggio, sala relax, solarium, biosauna al
cirmolo, sauna, cabina a infrarossi.

Fino al 2 novembre Euro 269 per persona/3 notti in camera
doppia Klassik, mezza pensione, un autotest, 1 noleggio bici
elettriche, ingresso alla spiaggia sul lago, carta servizi
della Carinzia con sconti e gratuità. Inoltre, gli ospiti
ricevono un certificato a “Zero Emissioni”: la vacanza al
Trattlerhof non ha inquinato l’ambiente.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PER IL PUBBLICO:
Numero Verde dall’Italia: 800-977492
www.vacanzeinaustria.com
Informazioni: info@vacanzeinaustria.com
oppure per le prenotazioni: booking@vacanzeinaustria.com

Sardegna vera, l’Ave Maria
Sarda a Nostra Signora del
Monte
La Sardegna è bellissima, ma a volte sembra quasi una
cartolina, un panorama da fotografare e da postare sui social.
Invece vale la pena di andare a cercare qualche angolo che
pochi conoscono, un angolo di Vera Sardegna. Noi l’abbiamo
trovato e vi diciamo dove. Partendo da Olbia, puntate su Golfo
Aranci, dopo Punta Pedrosa, sulla strada provinciale SP82,
sulla sinistra troverete una stradina in salita che porta
verso Nostra Signora del Monte. Nessuna casa, solo natura,
fino alla cima dove troverete una chiesetta, che pare sia
sempre aperta.
La sua origine: il capitano di una nave di Viareggio, in un
mare tempestoso, promise alla Madonna di farle costruire una
cappella se si fossero salvato. La nave si salvò nel golfo di
Marinella e lui mantenne la sua promessa con una cappella da
cui si guardava proprio lo splendido panorama del golfo che lo
aveva accolto e salvato dalla furia del mare.
Entrata piccolo borgo:
Accanto alla chiesetta, ci sono le cumbessias, dei recinti,
delle casette che avranno per tetto dei teli, quando a maggio
arrivano le varie famiglie per onorare la Madonna. In quei
giorni ciascuno porta i propri prodotti e si mangia tutti
insieme, anche il viandante trova da mangiare e da riposarsi.
Ma accanto alla chiesetta abbiamo sentito il canto della Ave
Maria sarda, regalataci da un autentico sardo. Un canto
struggente dedicato a Nostra Signora del Monte, un pezzo
dell’anima della Sardegna Vera.

Guarda il video anche sul nostro canale youtube: Weekend
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I posti migliori dove vedere
le stelle cadenti
Un Asrtovillaggio con meridiane e strumenti 3D ma anche una
spiaggia sarda con buio “certificato”: tutti i posti migliori
da Nord a Sud dove osservare le Perseidi.

Ecco alcune idee per avvistare le stelle cadenti nella notte
di San Lorenzo, il 10 agosto e nelle notti intorno a quella
data. Si sa che in città complice
l’inquinamento luminoso, l’impresa di
ammirare le meteore appartenenti allo
sciame delle Perseidi è quasi
impossibile. Insegne, lampadine, neon e
fari delle auto cancellano la trapunta
del cielo. Ma è altrettanto vero che
spesso spostamenti, per raggiungere
luoghi bui, permettono di godere dello spettacolo e di
esprimere il fatidico desiderio. Per quest’anno il massimo
delle attività delle Perseidi è previsto nella notte tra l’11
e il 12 agosto, dal tramonto della Luna fino alle prime luci
dell’alba.

Ecco la classifica degli otto posti certificati, in
tutt’Italia da nord a sud, che vi permettono di vedere le
stelle cadenti:

Livigno: durate la notte nera a luci spente la festa è a lume
di candela.

Cortina d’Ampezzo: per percorre, tra i boschi, il Sentiero dei
Pianeti e il Sentiero dell’Universo lungo l’Astro Ring fino
all’osservatorio astronomico posto sulla sommità del Col
Dursciè (per prenotare le osservazioni tel. 338 6163428).

Val d’Egea: nel primo Astrovillaggio d’Europa (tel. 0471
619500 – www.valdega.com) . da non perdere a San Valentino in
Campo, il planetario dove toccare il cielo con un dito grazie
a strumenti ottici 3D e a un sistema acustico speciale.

Lago di Garda: a Riva, dove il Lido Palace propone un Pic-Nic
“En Plein air chic” americano (tel.          0464 021899 –
www.lido-palace.it).

Tra Gubbio e Perugia: all’Hotel Castello di Petroia, antico
maniero abbarbicato su una collina, che ha ottenuto la
certificazione Gold da Astronomitaly, la prima rete di turismo
astronomico (tel. 075 920287 – www.petroia.it).

Parco Nazionale del Gran Sasso: in Abruzzo, al Rifugio Prato
Selva 2.0, anch’esso certificato Gold (www.pratoselva.it – te.
0861 95112).

Acquafredda:   Maratea,   dalla   terrazza   sul   mar   Tirreno
dell’Hotel Villa Cheta       Elite   (tel.    0973   878134    –
www.villacheta.it).

Spiaggia di Su Giudeo: in Sardegna, a Chia e all’Hotel
Acquadulci (tel. 070 9230555 – www.acquadulci.it).

Paolo Andreucci e Peugeot 208
T16 in “Io la guido così –
Terra”
Peugeot – Paolo Andreucci, il pluricampione pilota di Peugeot
Sport Italia, ci porta a bordo della 208 T16, con cui disputa
il Campionato Italiano Rally, sui veloci ed insidiosi sterrati
tipici dell’interno delle Marche.
Ma parliamo un po’ della Terra: «Affacciate sul mare Adriatico
al centro dell’Italia, con poco più di un milione e mezzo di
abitanti distribuiti nelle cinque province di Ancona, città
capoluogo, Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, e
appena un comune su quattro superiore ai cinquemila abitanti,
le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono
l’unica regione italiana al plurale.Caratterizzata dalla
presenza dei monti Appennini, che dolcemente degradano lungo
vallate parallele fino al mare. La regione si contraddistingue
per la rara bellezza che l’ha resa terra di grandi
personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello, da Giovan
Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a
Padre Matteo Ricci a Federico II, che qui sono nati» riporta
il sito ufficiale del Turismo Marche.

Una regione davvero particolare, sia per la cultura che
raccoglie che per le emozioni che può regalare a chi sa come
sfruttarla, proprio come il Team Peugeot che con la 208
guidata da Andreucci ci ha regalato uno squarcio diverso dal
solito.

Le magnifiche sette spiagge
segrete più belle d’Italia
Belle e impossibili: spiagge selvagge e incontaminate

Sette spiagge selezionate dove tornare in contatto con la
bellezza della natura, paradisi incantevoli tutti italiani da
raggiungere facendo qualche sforzo in più. Non vi pentirete:
una volta arrivati, vi chiederete se quel che si trova davanti
a voi è un sogno oppure realtà.

Lo Stivale si staglia netto sulla superficie marina con le sue
insenature che proteggono come ventri materni spiagge e
calette più o meno incontaminate e raggiungibili. Luoghi
lontani da una frequentazione di massa, da stabilimenti e
campi da beach volley, e accessibili via mare oppure
intraprendendo impegnativi sentieri sterrati o percorsi di
trekking, spesso addentrandosi in una natura più selvaggia
come quella di alcune oasi protette che celano spiagge dove la
traccia umana è pressoché invisibile. Distese di sabbia o
ciottoli che incontrano le increspature di un mare trasparente
e cristallino, scenari da cartolina che hanno incantato
scrittori e poeti, e che nulla hanno da invidiare alle spiagge
esotiche.

In Sardegna, nel Golfo di Orosei, si ha la sensazione di
vivere in un paradiso terrestre, nella parte centro orientale
della regione. Cala Mariolu (Ogliastra) è una delle spiagge
più suggestive della Costa di Baunei e del Mediterraneo per le
acque turchesi e verde smeraldo, e per la sabbia mista a
sassolini bianchi e rosa. E’ una zona ricca di grotte, una
delle quali si apre proprio sulla cala, mentre a poca distanza
si trova la Grotta del Fico, un antro davvero suggestivo. Lo
scenario che circonda e sovrasta la spiaggia è decisamente
raro e tutto da esplorare.
Sempre nel Golfo di Orosei, merita una menzione speciale nella
classifica delle nostre sette magnifiche spiagge incontaminate
la spiaggia di Bidderosa (Nuoro), nell’omonima oasi custodita
all’interno di un parco che si estende per 860 ettari. Qui il
mare è uno specchio cangiante color smeraldo che riflette le
tonalità del cielo e della rigogliosa flora costiera. Nel
percorso, circondati dalla macchia mediterranea, si costeggia
lo stagno di Sa Curcurica (“la zucca”), un ambiente di grande
interesse botanico e avifaunistico. Lo spettacolo della costa
si può ammirare dalla vetta del monte Urcato, raggiungibile a
piedi con un sentiero naturalistico.
Un’altra isola che svela tratti di costa assolutamente
mozzafiato, fonte di ispirazione per letterati antichi e
moderni e registi cinematografici e pubblicitari, è certamente
la Sicilia: nei pressi di Noto (Siracusa) la spiaggia di
Calamosche si estende per circa 200 metri, ed è delimitata da
due promontori rocciosi che riparano dalle correnti una fetta
di mare sempre calmo. Non a caso questo è il luogo ideale per
lo snorkeling: ai lati del piccolo golfo, inoltre, grotte e
cavità ospitano una variegata fauna marina.
Un altro incredibile luogo da sogno è la Riserva dello Zingaro
(Trapani), la prima riserva naturale orientata in Italia, si
estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare,
lungo il fianco orientale della penisola di Capo San Vito che
si affaccia sul Tirreno, tra Castellammare del Golfo e
Trapani. La sua costa rocciosa ospita numerose spiaggette e
calette ciottolose che si affacciano su un mare azzurro.
Di dimensioni decisamente più ridotte, l’isola di Ponza
custodisce bellezze come la spiaggia Chiaia di Luna (Latina),
un vero e proprio anfiteatro naturale. La scogliera a
strapiombo sul mare da lasciare senza fiato, è stata
recentemente messa in sicurezza. Si accede solo oltrepassando
un tunnel romano che attraversa la montagna per 168 metri,
alla fine del quale si apre questa meraviglia naturale.
Ancor più selvaggia e deserta è la spiaggia di Stagnone
(Livorno) sull’isola d’Elba, che vanta centinaia di spiagge e
piccole calette di rara bellezza. Qui si approda solo via
mare, oppure dopo una lunga e impervia passeggiata. Al centro
della cala, che si distingue per la presenza di basse rocce
che danno l’idea di formare quasi un piccolo stagno naturale
da cui prende il nome la spiaggia, si trovano altre due
piccole calette sabbiose esposte a est che fronteggiano un
mare calmo e poco profondo.
Torniamo infine sulla terra ferma, a Punta Aderci, a dieci
chilometri a nord di Vasto (Chieti), è una preziosa eccezione
tra le affollatissime spiagge abruzzesi. Un paesaggio
piuttosto selvaggio, dove alla verdeggiante macchia
mediterranea fanno da sfondo le montagne, mentre spiaggette,
scogli e falesie frastagliano la costa.
The Floating Piers sul Lago
d’Iseo
Come vi avevamo precedentemente annunciato, dallo scorso
sabato la passerella dell’artista americano di origini bulgare
Vladimirov Yavachev Christo, è aperta al pubblico. Si sono
registrate intorno alle 55mila persone il giorno dell’apertura
e anche il giorno successivo l’affluenza è stata vicina a
questo numero. Nonostante alcuni problemi causati dalla molta
gente e altri causati dal maltempo, l’opera di Christo sta
entusiasmando i turisti che percorrono i tratti di passerella
a piedi circondati dal panorama del lago.
Ricordiamo che quello di questi giorni è un evento di
rilevanza mondiale che vede come protagoniste il Lago d’Iseo e
le sue isole. The Floating Piers nasce da un’idea dell’artista
Christo, famoso per le sue opere di Land Art. Ha progettato
insieme alla moglie Jeanne Claude questo ponte provvisorio che
forma un collegamento tra Sulzano, Monteisola, dove in questi
giorni una coppia di sposi ha pronunciato il sì dopo aver
percorso insieme agli invitati la passerella sull’acqua, e
l’isoletta di San Paolo. Il materiale usato per la
costruzione della passerella, 200mila parallelepipedi coperti
da 90mila metri quadrati di tela poliammidica color giallo
intenso, sarà completamente riciclabile. Alla fine della
manifestazione il pontile verrà rimosso e tornerà tutto alla
normalità.

Durante un incontro pubblico Christo aveva          dichiarato:
“Camminerete sulle acque, meglio se verrete senza   scarpe… sarà
una passeggiata di tre chilometri, sentirete le     onde sotto i
piedi…” e così effettivamente è per chi ha          già provato
l’esperienza. La passerella
è aperta al pubblico e può
essere percorsa 24 ore su
24 gratuitamente, richiede
il rispetto di alcune
semplici regole come scarpe
comode o meglio ancora
scalzi, sono consentiti
passeggini e carrozzine,
cani al guinzaglio e con
museruola, si può nuotare e tuffarsi. è vietato indossare
scarpe con il tacco, correre, usare skateboard, pattini e
biciclette, nonchè avvicinarsi con imbarcazioni. Il
suggerimento dell’artista è: “Mettetevi gli occhiali da sole,
toglietevi le scarpe, camminate e fate il bagno: è la cosa più
sexy che ci sia. Oppure sedetevi sulla passerella e godetevi i
suoi dolci movimenti”.

Se non siete ancora andati a provare l’esperienza vi
consigliamo di farlo, ma attenti a scegliere una giornata con
il bel tempo!

Il Lago d’Iseo

Con la caratteristica forma a “S” incunea tra le montagne, si
pare a mezzogiorno verso la Franciacorta , ha diversi luoghi
noti e frequentati per balneazione, paesaggi e storia. Facile
da raggiungere con l’Autostrada Milano Venezia, se ne percorre
agevolmente l’intero contorno, dalla più scorrevole viabilità
della sponda orientale bresciana, alla più angusta e selvaggia
costa occidentale bergamasca, dagli scenari molto
coinvolgenti. Premessa che pare trascurare la “sponda
meridionale”: spesso trascorsa semplicemente per raggiungere
Iseo o Sarnico, secondo la provenienza, senza curarsi troppo
dei contenuti locali.
Si potrebbe considerare il porto della Franciacorta: storico
agglomerato di pescatori, per la pescosità favorita dai bassi
fondali, è la patria della tinca, gustoso esemplare della
fauna ittica che , cucinato in modo assai particolare, è
diventato simbolo del paese stesso. Infatti i cartelli con
indicatori , sotto il toponimo, riportano “il paese della
tinca al forno”.

Weekend in Arte: a Monza da
Doisneau a Senna
Che si arrivi dal centro di Milano o dalla tangenziale, se per
raggiungere Monza scegliete di percorrere il grande viale
Cesare Battisti non potreste fare scelta migliore: la facciata
della neoclassica Villa Reale di Monza, immersa nel suggestivo
e omonimo parco, vi si staglierà davanti in tutta la sua
magnificenza.

Progettata dal Piermarini nel 1777, è stata oggetto di una
lunga ristrutturazione e nel 2008 ha riaperto finalmente al
pubblico. Oggi ospita mostre, esposizioni, l’Istituto
Superiore d’Are e il Liceo Artistico di Monza.

Ogni 24 giugno, in occasione della festa della villa, viene
organizzato un grande spettacolo con fuochi d’artificio
eseguito con un suggestivo accompagnamento musicale.

Robert Doisneau fino al 3 luglio e Ayrton Senna fino al 24
luglio

A Monza ci sono in calendario due bellissime mostre da non
perdere.

Abbiamo tempo fino al 24 luglio per visitare all’Autodromo
Nazionale di Monza, Museo
della          Velocità,
l’esposizione Airton Senna.
L’ultima    notte:   Cento
fotografie     di   Ercole
Colombo, uno dei più grandi
fotografi della Formula 1,
insieme ad un racconto
emozionante del giornalista Giorgio Terruzzi, ripercorrono i
momenti più significativi della vita di Ayrton Senna.
All‘Arengario di Monza invece, sono
                     esposte ottanta splendide fotografie
                     originali che ripercorrono i primi qu
                     arantaquattro anni della carriera di uno
                     dei più grandi fotografi del Novecento:
                     Robert Doisneau. L’esposizione dal
                     titolo Robert Doisneau, Le Merveilleux
                     quotidien, rimarrà in cartellone fino al
                     3 luglio.

Dove Dormire

Hotel de la Ville: soggiornando in questa piccola reggia fare
un vero e proprio tuffo nel passato. Dalla villa, che risale
ai primi anni del Novecento, la vista sul giardino privato e
sulla dimora di Casa Savoia è davvero magnifica! Posto auto
coperto, palestra, sauna e anche un ottimo ristorante, il
Derby Grill, per gustare i migliori piatti della cucina
italiana con una particolare attenzione alle materie prime.
hoteldelaville.com.it

(H)At Home, un accogliente B&B nel centro storico di Monza a
soli 200 metri dal Duomo. Ottime le colazioni preparate con
ingredienti biologici. Nei dintorni ci sono numerosi bar e
ristoranti. Camere climatizzate con bagno privato. Presente
anche una zona lettura. www.hathomebb.com

Dove Mangiare

Conviviale e Gourmet, sono le due cucine di Villa Reale, che
al piano terra della villa offrono un’esperienza unica tra
cibo e design, in una cornice architettonica suggestiva ed
elegante. www.lecucinedivillareale.it

Il Pizzicagnolo, a due passi dall’Arengario, nel centro
storico di Monza, un locale originale (l’ingresso sembra
quello di una salumeria) dove gustare una cucina particolare
che non dimentica di attingere alla tradizione. tra i piatti
proposti e cucinati con grande fantasia e accurata ricerca
degli ingredienti, da segnalare l’ottima tartare, i dolci e la
carta dei vini. www.ilpizzicagnolo.net
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