Giugno 2021: PAOLO ROSSI, DEBORA VILLA, I NOMADI E TOSCA AL PARCO EUROPA DI CERVIGNANO

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Giugno 2021: PAOLO ROSSI, DEBORA VILLA, I NOMADI E TOSCA AL PARCO EUROPA DI CERVIGNANO
giugno 2021: PAOLO ROSSI,
DEBORA VILLA, I NOMADI E
TOSCA AL PARCO EUROPA DI
CERVIGNANO
Il programma della stagione artistica di prosa, danza, cinema
e musica del Teatro Pasolini continua e accompagna il nostro
riappropriarsi della vita assieme fino a fine giugno
con eventi in Teatro, in una location site specific
a Strassoldo e al Parco Europa Unita di Cervignano.

Debora           Villa
Ph.Claudio_Sforza LOW

La riprogrammazione degli eventi della stagione artistica
continua il 5 giugno (ore 20) con la danza della
compagnia Arearea con Il Rovescio (in collaborazione con ERT–
Circuito Multidisciplinare FVG / a.ArtistiAssociati) il 10
giugno (ore 20) con Perpendicolare, l’ultimo progetto
di Cristina Donà con Daniele Ninnarello e Saverio Lanza), a
Villa Vitas a Strassoldo per le 3 serate con Vanja a
Cervignano/Compagnia del CSS e la regia di Rita Maffei
del 18-19-20 giugno (ore 19).
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Il grande spazio a del Parco Europa Unita per tutto il mese di
giugno si trasforma in arena all’aperto e in sicurezza
per accogliere 4 eventi di grande risonanza con protagonisti
della musica e del teatro comico, per serate all’insegna di
risate intelligenti, leggerezza, sonorità e voci di indiscussa
qualità.

  TOSCA-ph-Riccardo-Ghilardi-

Paolo Rossi MoniQue Foto

Sono infatti in arrivo al Parco Europa due protagonisti del
teatro comico come Paolo Rossi (15 giugno, ore 21),
accompagnato dai fedelissimi Virtuosi del Carso in L’operaccia
del pane o libertà, e Debora Villa (29 giugno, ore 21), con il
suo nuovo recital con cui la show woman festeggia 20 anni di
carriera fra cinema, tv, radio e tv, Venti di risate!

Al pubblico della stagione di musica sono destinati 2 concerti
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evento, sempre al Parco Europa: il 19 giugno (ore 20) il mega
concerto dei Nomadi in concerto, tre ore di musica di Per
mille anni il suono delle idee e il 22 giugno (ore 21) la
splendida voce di Tosca interprete del progetto Morabeza.

Tutti gli eventi in teatro, a Villa Vitas e al Parco Europa
sono accessibili dagli abbonati del Teatro, in base alla loro
tipologia di abbonamento (pacchetto prosa e danza, pacchetto
musica e pacchetto omnibus) e varranno come recupero di tutti
gli eventi sospesi durante il recente lockdown.

Per informazioni e prevendite: Biglietteria del Teatro
Pasolini, piazza Indipendenza, aperta con il seguente orario:
martedì, mercoledì e venerdì ore 16-18, giovedì e sabato ore
10-12. t. +39. 0431.370273 , biglietteria@teatropasolini.it.
Biglietti online circuito vivaticket. www.teatropasolini.it

Promomare, la Festa del Mare
di Monfalcone
America’s Cup, transizione ecologica e promozione della vela
saranno alcuni dei temi al centro della III edizione di
Promomare, la Festa del Mare di Monfalcone, in programma dal 4
al 6 giugno 2021 in piazza della Repubblica, che
s’inaugura venerdì 4 giugno, alle ore 11.30, alla presenza del
Sindaco Anna Maria Cisint e di altre autorità.

Un evento nato nel 2018 dalla collaborazione tra
l’Amministrazione comunale e il direttore generale dello
storico Yacht Club Hannibal, Loris Plet, ideatore di
Promomare, il cui principale obiettivo è promuovere le
attività di tutte le Associazioni sportive e delle scuole
degli sport del mare che operano sul territorio.
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“Monfalcone città di mare e di vela” – afferma il Sindaco di
Monfalcone, Anna Maria Cisint – “è la naturale evoluzione
della nostra identità, storicamente legata alla città dei
cantieri e oggi anche allo sviluppo turistico e
imprenditoriale di questo importante settore.
Un ruolo confermato sia dalla presenza sul territorio di
giovani sturtup, come quella per la costruzione di
imbarcazioni a vela totalmente riciclabili, che dall’interesse
di grandi gruppi, come Red Bull GmbH impegnato nel rilancio
dello Yacht Club Marina Hannibal. Il Comune – conclude Cisint
– condivide l’intenzione di avviare un progetto volto al
futuro dell’intera città di Monfalcone, sostenendo questa
iniziativa nell’ottica dello sviluppo e dell’innovazione della
Monfalcone del Futuro, nel rispetto della nostra storia,
identità e territorio”.

“Nell’ambito di questa III edizione di Promomare, oltre agli
spazi espositivi delle associazioni sportive e delle attività
commerciali e artigianali del settore nautico” – spiega
l’Assessore alla Cultura, Luca Fasan – “saranno disponibili
simulatori reali e virtuali legati agli sport acquatici: dal
nuoto alla subacquea e alla pesca sportiva, dalla vela al
windsurf, dal kitesurf all’hidrofoil, dal kayak alla canoa e
al canottaggio. In programma, anche regate di modelvela,
dimostrazioni con cani da salvataggio e attività subacquea
nella piscina allestita al centro di piazza della Repubblica”.

“A Monfalcone si riuniranno alcuni dei componenti del Team di
Luna Rossa Prada Pirelli – anticipa Loris Plet – “per
partecipare alla conferenza “America’s Cup 2021”, che si
terrà sabato 5 giugno alle 18.30 in piazza della Repubblica),
insieme alle Autorità della F.I.V. (Federazione Italiana Vela)
nazionale, presente anche il due volte campione olimpico (oro
a Sydney nel 2000 e ad Atene nel 2004) e velista di Coppa
America a Bermuda e San Francisco con Oracle Hans Peter
Steinacher, CEO del Marina Hannibal”.

Per la Festa del Mare, nel Villaggio in piazza della
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Repubblica, grande risalto sarà dato al tema della
“Transizione ecologica” con l’esposizione di prodotti a
economia circolare.
In particolare, saranno presentati i progetti della Northern
Light Composites, una startup innovativa con sede a
Monfalcone, che si occupa di ricerca e sviluppo di fibre
naturali, materiali riciclati e resine innovative per la
costruzione di imbarcazioni a vela totalmente riciclabili. La
giovane startup nasce come spin off di Northern Light Sailing
Team – gruppo di velisti che regata da ormai un decennio
nell’altura – e dall’esperienza di un gruppo di ex studenti
universitari, con pregresse conoscenze nell’ambito dei
compositi sostenibili maturate tramite le competizioni
universitarie della 1001Vela Cup.

L’idea dei tre fondatori – Fabio Bignolini, Andrea Paduano e
Piernicola Paoletti – è quella di costruire imbarcazioni non
solo performanti in mare, ma anche rispettose dell’ambiente e
della salute dei lavoratori.

Tra gli espositori anche Audace Sailing Team, un progetto
extracurricolare del Dipartimento di Ingegneria e Architettura
dell’Università degli Studi di Trieste, che si pone
l’obiettivo di progettare e produrre barche a vela da
competizione. AST mira a specializzarsi nella ricerca di
soluzioni green e innovative, oltre che ad eccellere nella
scena delle competizioni veliche italiane, forte di una scuola
di ingegneria e architettura navale fra le più importanti
d’Italia e di un know-how marinaresco fortemente radicato nel
tessuto sociale della città e del territorio.
Sempre dalla piazza, in collegamento streaming in diretta e
tracciamento in tempo reale di tutte le imbarcazioni si
potranno seguire le giornate di regata del “Trofeo Marinas
Narc 2021” organizzato dallo Yacht Club Hannibal, nell’ambito
del circuito internazionale dell’Alto Adriatico di regate
d’altura per barche ORC. Un evento, ideato dallo Yacht Club
Hannibal e organizzato insieme alla Società Velica Oscar
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Cosulich e ad altre società nautiche del Friuli Venezia
Giulia, della Slovenia e della Croazia, riconosciuto dalla FIV
(Federazione Italiana Vela), dalla JZS (Federazione Slovena
Vela) e dalla HJS (Federazione Croata Vela).

FIORELLA MANNOIA in concerto
a Palmanova per “Estate di
Stelle” 27 AGOSTO . Ci sarà
anche il tributo ai Pink
Floyd dei Big One 3 AGOSTO
Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti
autorizzati del circuito dalle 12.00 di venerdì 28 maggio.
Info, prezzi e punti vendita su www.azalea.it

                             Si arricchisce di due ulteriori
                             grandi appuntamenti la rassegna
                             “Estate di Stelle”, contenitore
                             di musica e spettacolo che
                             animerà la Piazza Grande della
                             città     patrimonio     Unesco
                             di Palmanova anche in questa
                             estate 2021. Alla star della
musica internazionale Ben Harper (15 luglio) e allo show del
comico Pucci (10 agosto), ecco aggiungersi oggi un altro nome
di prima fila della musica italiana e un concerto che
riporterà il pubblico nei migliori anni della psichedelia
rock. Venerdì 27 agosto sul palco di Piazza Grande
salirà Fiorella Mannoia, voce fra le più amate dal pubblico
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italiano, che    porterà nella città stellata il suo unico live
regionale del   “Padroni di niente tour”. Poche settimane prima,
il 3 agosto,    ecco invece la serata evento dedicata ai Pink
Floyd, con il   tributo, fra i migliori in Europa, dei Big One.

I biglietti per i due concerti, organizzati da Zenit Srl, in
collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Città di
Palmanova e PromoTurismoFVG, saranno in vendita online
su Ticketone.it e in tutti i punti autorizzati del
circuito Ticketone dalle 12.00 di venerdì 28 maggio. I
concerti della rassegna “Estate di Stelle” saranno organizzati
nel pieno rispetto delle attuali normative per il contenimento
della diffusione del Covid-19. Tutte le info su www.azalea.it.

Quest’estate Fiorella Mannoia torna in concerto con il suo
“Padroni di niente tour”. A partire da luglio, Fiorella
calcherà i palchi delle principali venue all’aperto di tutta
Italia dove, accompagnata dalla sua band, interpreterà live i
brani del suo ultimo album di inediti “Padroni di niente” e le
canzoni più amate del suo repertorio. «Dare questa notizia per
me è una gioia immensa. Quest’estate ripartiamo: finalmente ci
rivedremo, si torna a fare concerti sui palchi di tutta
Italia – dichiara Fiorella Mannoia – Dopo mesi di stop,
tornare a suonare significa, non solo per me, ma per i
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musicisti che mi accompagneranno e per tutte le persone che
lavorano alla macchina di un tour, tornare a lavorare. E
ovviamente tornare a vedere tutti voi e condividere con voi,
in sicurezza, un po’ di normalità, oltre che la voglia di
musica». Fiorella Mannoia Inizia la sua carriera nel 1968,
distinguendosi nel panorama musicale italiano per il suo
timbro vocale particolare. Ha calcato il palco del Festival di
Sanremo cinque volte, riuscendo ad aggiudicarsi due volte il
Premio della Critica. È la terza artista con il maggior numero
di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe
Tenco al suo attivo, a pari merito con Ivano Fossati e
Fabrizio De André, che la rendono la cantante femminile con il
maggior numero di premi vinti in questa manifestazione. Ha
all’attivo 19 album in studio, 5 live e 15 raccolte e molte
delle sue canzoni sino diventate autentici inni per diverse
generazioni.

Il gruppo musicale Big One nasce a Verona nel 2005. La band ha
raggiunto la notorietà grazie alla realizzazione di una serie
di spettacoli tematici sull’universo floydiano riscuotendo
ovunque un grandissimo successo. Il loro spettacolo, “The
European Pink Floyd Show” è stato inserito nei cartelloni dei
più importanti festival musicali nazionali ed esteri, in
particolare in Olanda e Belgio. I Big One sono stati definiti
dalla stampa italiana e dalla critica musicale internazionale
più autorevole come “la migliore Tribute Band Europea per
lʼesecuzione della musica dei Pink Floyd“, in particolare per
le versioni live dei più celebri concerti della band inglese.
La Band ha come obiettivo la riproduzione più fedele possibile
delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd,
utilizzando una strumentazione vintage e una struttura tecnica
(audio, luci e video) molto qualificata, per cui lo show
risulta perfettamente in armonia con l’immaginario dei Pink
Floyd. Il repertorio dei loro concerti attinge alle più famose
produzioni del gruppo inglese quali “The Dark Side of the
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Moon”, “Animals”, “Wish You Were Here”, fino alle produzioni
più recenti come “The Endless River”.

AL VIA LA STAGIONE ESTIVA A
MARINA JULIA E MARINA NOVA
MONFALCONE
Il litorale di Marina Julia e di Marina Nova, oggetto di
importanti opere di riqualificazione grazie all’impegno
profuso dall’attuale Amministrazione comunale di Monfalcone
offre un’ampia spiaggia ideale sia per chi cerca una vacanza
dedicata allo sport e alle attività all’aria aperta, sia per
chi desidera trascorrere momenti di relax con la famiglia, nel
pieno rispetto delle normative sanitarie.

“La città di Monfalcone” – ha sottolineato il Sindaco Anna
Maria Cisint durante l’inaugurazione della stagione balneare,
alla presenza dell’Assessore regionale Sebastiano Callari e di
altre autorità, dei concessionari, dei responsabili delle
attività di kitesurf e di windsurf per il progetto turistico
“Marina Julia Windspot”, della Compagnia del Carro– “ha
ampliato la propria offerta turistica facendo leva su un
progetto di promozione del territorio che ha posizionato
Marina Julia quale destinazione del turismo degli sport del
vento e del mare: una strategia in linea con uno sviluppo
orientato alla nautica e alla crescita di iniziative
imprenditoriali e commerciali innovative, e capace di offrire
alla cittadinanza e ai turisti anche tante occasioni di
intrattenimento lungo tutto il litorale monfalconese” .

La spiaggia di Marina Julia, cui si accede liberamente, è
attrezzata con bar, chioschi, ombrelloni, sdraio, docce e
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cabine, servizi igienici, area relax, deposito attrezzatura,
salvataggio ed è dotata di un’area di beach volley e di un
parco giochi per bambini. Completa l’offerta la spiaggia per
cani, dotata di ombrelloni, igloo e di aree recintate private.

Marina Nova, la spiaggia storica dei Monfalconesi dalle
caratteristiche diverse e con le acque più profonde, ha
riaperto al pubblico lo scorso anno come spiaggia libera con
servizi grazie ai fondi erogati dalla Protezione Civile per il
ripascimento effettuato dal Comune di Monfalcone.

“Fra le iniziative programmate dall’Amministrazione comunale –
coordinate dall’Assessore alla cultura del Comune di
Monfalcone, Luca Fasan – “e dagli operatori presenti a Marina
Julia, si potranno ammirare: artisti di strada di livello
internazionale, un caleidoscopico Ferragosto tra luci, musica
ed effetti speciali, momenti culturali dedicati ai più
piccoli, tornei sportivi e serate di musica da vivo al “Number
one”, serate a tema con degustazioni, aperitivo con dj set,
serate con musica dal vivo al “Chiosco Blu Beach bar”, altri
eventi in via di definizione al “Number One”, al “Club del
Sole”, al “Chiosco La Playa”. La “Spiaggia di Pippo” proporrà
educazione cinofila con istruttore per i clienti dello
stabilimento e giornate dimostrative di salvamento in acqua
con istruttore. Non mancheranno attrazioni e spettacoli anche
a Marina Nova”.

 “Il litorale monfalconese, frequentato durante tutto l’anno
grazie a una programmazione turistica orientata agli sport del
vento e al benessere psicofisico” – secondo il Vicesindaco del
Comune di Monfalcone, Paolo Venni, contattato a margine
dell’evento inaugurale – “è un punto di riferimento per gli
sportivi e per le famiglie. Fra le novità per questa stagione
balneare, la proposta di beach fitness e beach soccer,
l’allestimento sulla sabbia di una palestra di roccia per
arrampicata in massima sicurezza, dedicata a bambini e adulti,
un percorso calisthenic per offrire una palestra all’aperto.
Confermati inoltre il Marina Julia Summer Festival, con una
programmazione simile a quella della scorsa stagione, e la
presenza degli stewart per dare informazioni ai bagnanti e ai
turisti. Da ricordare infine l’avvio del progetto Smart Green
Village, in collaborazione con Hera, per fare di Marina Julia
il primo esempio in Italia di una località turistica
ecosostenibile, grazie a una competa riqualificazione
energetica”.

Marina Julia è ormai riconosciuta come lo spot del vento, che
qui soffia regolarmente tutto l’anno, meta ideale per gli
appassionati di kitesurf e di windsurf provenienti dal
Triveneto, dalla Slovenia, dall’Austria e dalla Germania, ed è
promossa dal brand “Marina Julia Windspot” del Comune di
Monfalcone    in   collaborazione     con   PromoTurismoFVG
(www.marinajuliawindspot.it).

Mostra “Dante e la miniatura
a Bologna al tempo di Oderisi
da Gubbio eFranco Bolognese”
28 mag- 3 ott Museo Civico
Medievale, Bologna
Bologna, 27 maggio 2021 – Il Museo Civico Medievale di Bologna aderisce
alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta
con il progetto espositivo Dante e la miniatura a Bologna al tempo di
Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese, visibile dal 28 maggio al 3 ottobre
2021.
La mostra – curata da Massimo Medica, responsabile Musei Civici d’Arte
Antica di Bologna, nonché curatore della preziosa esposizione Le Arti al
tempo dell’esilio allestita nella Chiesa di San Romualdo a Ravenna fino
all’8   settembre   2021,   secondo   grande   appuntamento   del   ciclo
espositivo Dante. Gli occhi e la mente, promosso dal Comune di Ravenna –
Assessorato alla Cultura e dal MAR Museo d’Arte della città di Ravenna in
collaborazione con le Gallerie degli Uffizi – presenta 14 codici
miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda
metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio
collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna.
Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in
vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo
sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette
rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a
conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo.

Come è noto Dante soggiornò a Bologna in più occasioni: una prima volta
probabilmente intorno al 1286-87, quando forse frequentò, come “studente
fuori corso”, l’Università. Più prolungato dovette essere invece il
secondo soggiorno, che vide il poeta trattenersi in città per almeno due
anni, dal 1304 al 1306. Dopo avere lasciato Verona, e poi Arezzo, Dante
ricercava ora nella scrittura e nello studio il motivo del suo riscatto
che l’avrebbe risollevato dall’ignominia dell’esilio, iniziato nel 1302.
Ed è probabile che in queste circostanze avesse scelto proprio Bologna
come possibile nuova meta, atta a garantirgli le necessarie risorse per
vivere e anche per studiare e scrivere.

Una presenza che dovette consentirgli di entrare in contatto con alcuni
di quei luoghi deputati alla produzione e alla vendita dei libri, dove
probabilmente aveva avuto notizia dello stesso miniatore Oderisi da
Gubbio di cui racconta l’incontro, tra i superbi, nell’XI canto
del Purgatorio: «Oh!», diss’io lui, «non se’ tu Oderisi,/ l’onor
d’Agobbio e l’onor di quell’arte/ ch’alluminar chiamata è in Parisi?»/
«Frate», diss’elli, «più ridon le carte/ che pennelleggia Franco
Bolognese;/ l’onore è tutto or suo, e mio in parte.

Ed è in particolare in questo canto, spesso oggetto di riflessioni da
parte degli storici dell’arte, a lasciar trapelare l’interesse del poeta
per le discipline pittoriche e per l’arte della decorazione miniata del
libro. Le terzine lasciano infatti intuire i rapporti del poeta con il
mondo della produzione libraria ai più alti livelli, che non doveva
limitarsi alla conoscenza personale dell’eugubino, come testimoniato dal
riferimento     all’enluminure   parigina     e    all’altro    miniatore     Franco
Bolognese,    dimostrando   come   il   sapere      artistico    di   Dante   fosse
aggiornato, e non limitato solo alle figure più note di Cimabue e Giotto,
ma anche edotto su un’arte più esclusiva ed elitaria come quella del
minio.

Oderisi da Gubbio risulta in effetti documentato a Bologna tra gli anni
sessanta e settanta del Duecento, il che induce a credere che egli avesse
operato nell’ambito della miniatura locale del cosiddetto “primo stile” –
una scuola tradizionale ancora legata allo stile bizantino – le cui
caratteristiche ritornano, come documentano alcuni dei codici esposti,
nella stesura rapida e corsiva, giocata su una gamma assai limitata di
colori (ufficio del tempo, ms. 511; antifonario del tempo, ms. 513;
lezionario, ms. 514; antifonario del tempo, ms. 515; antifonario del
tempo, ms. 516; collettario, ms. 612).

A questa prima fase dovette seguire più tardi una diversa e più
aggiornata corrente di stile capace di rinnovare, nel ricorso ad una
sintassi figurativa legata ai modelli della tradizione bizantina, il
carattere delle decorazione dei codici bolognesi in una direzione
goticizzante.
Questa   ulteriore   corrente,     definita       “secondo   stile”,   ebbe    come
protagonista il cosiddetto Maestro della Bibbia di Gerona, nome che gli
deriva da una sontuosissima Bibbia oggi conservata alla Biblioteca
Capitolare di Gerona. Come risulta dai graduali da lui miniati per la
chiesa di San Francesco (mss. 526,527) la sua attitudine a confrontarsi
con i modelli più colti della cultura ellenistico-bizantina rivive nelle
cadenzate euritmie che caratterizzano le varie figurazioni, ripensate si
direbbe direttamente sugli esempi della miniatura di età paleologa, ma
anche antecedenti collegabili alla rinascenza macedone. Il tutto
interpretato con una verve ed una vitalità, anche cromatica, di sapore
tutto occidentale, tale da presupporre un confronto anche con le coeve
novità della pittura monumentale, ben documentate a Bologna negli anni
del più antico soggiorno di Dante, dalla Maestà che Cimabue eseguì per la
chiesa dei Servi.

Ed è forse a questo cambiamento che Dante allude nella Commedia quando
dopo avere fatto riferimento ad Oderisi da Gubbio parla appunto
dell’altro miniatore, il fantomatico Franco Bolognese “l’onor è or tutto
suo, e mio in parte”, come del resto potrebbe lasciare intendere anche
l’ambientazione del poema nell’anno 1300, quando sicuramente Oderisi era
già defunto.

I riflessi di questo stile aulico si possono cogliere in buona parte dei
codici miniati a Bologna tra la fine del Duecento e i primissimi anni del
Trecento (graduale, ms.521; antifonario, ms.529, antifonario ms.532,
matricola dei Merciai del 1303, ms.629) dove tuttavia appare crescente
anche l’adesione ad un ritmo narrativo di stampo ormai gotico che in
taluni casi sembra già presupporre la conoscenza di certi modelli
giotteschi.

In occasione del primo giorno di apertura al pubblico, venerdì 28 maggio
alle ore 17.00 il curatore Massimo Medica conduce una visita guidata.
Prenotazione obbligatoria entro le h 13.00 del giorno stesso, telefonando
ai numeri   051 2193916 / 2193930.
Costo di partecipazione compreso nel biglietto di ingresso al museo.
Info,            prenotazioni               e            modalità            di
pagamento: www.museibologna.it/arteantica

È   inoltre    previsto   un   calendario       di   quattro   visite   animate
pomeridiane rivolte al pubblico adulto, a cura di “Senza Titolo” S.r.l.,
che saranno arricchite da letture tratte dalla Divina Commedia e dalle
opere di studiosi e letterati di fama mondiale che si sono occupati di
Dante e dell’arte del suo tempo:
venerdì 18 giugno h 17.00; venerdì 9 luglio h 17.00; venerdì 17 settembre
h 17.00; venerdì 1 ottobre h 17.00.
Costo: € 6 a partecipante + biglietto museo, pagamento possibile tramite
bonifico o Paypal.
Prenotazione obbligatoria entro le h 13.00 del giorno in cui è prevista
la visita animata.
Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.senzatitolo.net.
Lo   svolgimento    delle   attività   è   subordinato   all’evolversi   delle
disposizioni governative in merito all’emergenza sanitaria in corso.

Orari di apertura:
martedì, giovedì h 10.00-14.00
mercoledì, venerdì h 14.00-19.00
sabato, domenica, festivi h 10.00 – 19.00

Biglietto (comprensivo di ingresso alla collezione permanente del museo):
€ 6 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto giovani 18-25 anni | gratuito Card
Cultura

Informazioni:
Museo Civico Medievale       via Manzoni 4 | 40121 Bologna      Tel. +39 051
2193916 / 2193930
museiarteantica@comune.bologna.itwww.museibologna.it/arteantica

MASSIMO            POPOLIZIO
PROTAGONISTA IL 1° GIUGNO AL
TEATRO   NUOVO   UDINE   CON
“FURORE”
 Nell’estate del 1936, il “San Francisco News” chiese a John
Steinbeck di indagare sulle condizioni dei braccianti sospinti
in California dalle regioni centrali degli Stati Uniti, a
causa della terribile siccità che aveva reso sterili quelle
terre coltivate a cotone. Il risultato dell’indagine fu una
serie di articoli da cui l’autore generò, tre anni dopo, il
romanzo Furore. Dopo il successo di Ragazzi di vita, il
popolare attore e regista Massimo Popolizio ritorna da
protagonista sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da
Udine martedi 1° giugno (inizio ore 20.00) per raccontarci
come la decisiva esperienza giornalistica, umana e politica,
di John Steinbeck – vincitore del Premio Nobel per la
letteratura nel 1962 – si sia poi trasformata in grande
letteratura.

«Leggendo Furore impariamo ben presto a conoscere questo
personaggio senza nome che muove i fili della storia – spiega
Emanuele Trevi, autore dell’adattamento del testo –. Nulla gli
è estraneo: conosce il cuore umano e la disperazione dei
derelitti come fosse uno di loro, ma a differenza loro conosce
anche le cause del loro destino, le dinamiche ineluttabili
dell’ingiustizia sociale, le relazioni che legano le storie
dei singoli al paesaggio naturale, agli sconvolgimenti
tecnologici, alle incertezze del clima». Raccontando le
sventure della famiglia Joad, e i motivi di una delle più
devastanti migrazioni di contadini della storia moderna,
Massimo Popolizio dà vita a un progetto scenico
originalissimo, epico e lirico, realista e visionario, sempre
sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità.

Prodotto dalla Compagnia Orsini e dal Teatro di Roma – Teatro
Nazionale, lo spettacolo è ideato e interpretato da Massimo
Popolizio con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio.
Adattamento del testo di Emanuele Trevi, suono di Alessandro
Saviozzi, luci di Carlo Pediani. Assistente alla regia è
Giacomo Bisordi, le creazioni video sono firmate da Igor
Renzetti e Lorenzo Bruno.

Informazioni per il pubblico

Secondo le più recenti disposizioni in materia di contenimento
della pandemia da coronavirus, il Teatro Nuovo Giovanni da
Udine potrà accogliere fino a un massimo di 500 persone per
ciascuna rappresentazione. I posti sono singoli e distanziati.
Sono obbligatori, per l’accesso in sala, l’uso della
mascherina (ffp2 o chirurgica), il rilevamento della
temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso e il
distanziamento fra le persone di almeno 1 metro.

Biglietteria

La biglietteria di via Trento 4 è aperta da martedì a sabato
(esclusi festivi) dalle 16.00 alle 19.00 e, nei giorni di
spettacolo con orario serale, fino all’inizio della
rappresentazione. L’accesso agli sportelli è consentito nel
rispetto delle misure anticovid: distanziamento di almeno 1
metro fra le persone, utilizzo della mascherina (ffp2 o
chirurgica) e di gel disinfettante per le mani.

L’acquisto    di    biglietti    è   possibile     anche
online su www.teatroudine.it e su www.vivaticket.it. Per
informazioni:                   tel.                 0432
248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli
orari di apertura della biglietteria).

Intellettuali e Artisti Servi
del Potere.
Il potere stesso si fonda in gran parte sull’insulto pubblico
all’intelligenza e alla ragione. Le tattiche di dissimulazione
sono le opere dei governi. E tutti conosciamo che oggi ci
governano in termini di aperto ricatto.

Che cosa è successo con la storia? La storia ha dato il
meccanismo che produce eventi recuperi. Tempo fa si parlava
del silenzio delle masse, oggi le masse agiscono. Anni fa le
masse recitano meravigliosamente la parte della loro servitù
volontaria, oggi le masse lavorano sul recupero della storia.
Esse hanno capito che il politico è virtualmente recupero. Ma
anche hanno capito che possono dare un nuovo gioco nella
storia altrettanto eccitante di quello delle fluttuazioni
borsistiche, è quello in cui fanno ballare le idee, (gli
avvenimenti) con una insostenibile leggerezza. Sono state
demoralizzate e dei deologizzate (le idee) per farne la preda
vivente del calcolo del recupero,(o meglio della probabilità
che esprime il recupero) con la stessa immoralità degli
speculatori del mercato. Oggi gli intellettuali parlano di
economia, di politica, di società con rapporto non con il
popolo ma con il moltitudine. Non hanno capito il ribaltamento
sistematico. Cioè che lo spirito stesso si rivolta contro la
sinergia, contro l’omogeneizzazione dei circuiti.

Cosi gli intellettuali sono fedeli in filosofia di Hegel,
quando lui diceva: “ Troviamo nella vita, in se stessa mobile,
di ciò che è morto”. Il morto oggi è la moltitudine che
parlano con grande enfasi gli intellettuali. Tornano al
passato. Il termine “moltitudine” (dalla posizione hobbesiana
quando lui parla di “rex est populus”, alla tradizione
marxista – quando la tradizione marxista riferisce alle masse
– dicendo: “sono le masse che hanno la storia” e naturalmente
la filosofia spinoziana che non accetta la massa) diventa la
trappola della liberazione politica. La moltitudine ha        un
destino di compiacenza. Gli intellettuali parlano             di
moltitudine e economia, di moltitudine e politica,            di
moltitudine e società e non possono vedere il destino         di
compiacenza di moltitudine. Non possono vedere il carattere   di
anti-individualismo che esprime la moltitudine (o le masse)

Molte volte nella storia gli intellettuali e gli artisti erano
i sostenitori del potere. Sostenitori o parassite? Possiamo
vedere alcuni esempi:

Isocrate, (436 a.C. – Atene, 338 a.C.) fu il primo insegnante
di scrittura, retore ateniese, uno dei maggiori maestri di
retorica e un educatore degli individui che avrebbero formato
la nuova classe dirigente. Fu filomonarchico, amico con
tiranno Dionisio di Siracusa e corrispondeva per anni

Pindaro (Cinocefale, 518 a.C. circa – Argo, 438 a.C. circa) è
stato un poeta greco antico, tra i maggiori esponenti della
lirica corale. Era inneggiatore del tiranno Ierone di
Siracusa.

Aristotele il grande filosofo. Dopo la morte di Platone, nel
347 a.C., Senocrate e Aristotele si recarono ad Asso sotto il
patrocinio di Ermia. Aristotele vi fondò la sua prima scuola
filosofica e sposò Pizia, la figlia adottiva e nipote di
Ermia. Le città di Ermia furono tra quelle che si ribellarono
al dominio persiano. Ermia (… – 341 a.C.) fu un politico
persiano, anche toranno, governò su Atarneo e Asso, in Asia
Minore. La prima menzione di Ermia è indicata come schiavo di
Eubulo, un banchiere della Bitinia che governò Atarneo. Ermia
ottenne la libertà ed ereditò il comando su Atarneo. A causa
della sua politica, il suo controllo fu esteso ad altre città
vicine, come ad esempio Asso, in Asia Minore. Aristotele
lavorava per un’alleanza tra Filippo II di Macedonia in Grecia
e Ermia.

Senofante fu scrittore greco, nato ad Atene intorno al 430
avanti Cristo e morto a Corinto intorno al 355 circa, credeva
che Ciro il Grande ( 590 a.C. – Iassarte, 530 a.C. è stato
imperatore persiano e discendente di Ciro I di Persia, membro
di quella stirpe dei Teispidi che da qualche tempo controllava
la Perside) proveniva dai Dei.

Polistrato filosofo (3° sec, a,C) Fu capo della scuola
epicurea. Dopo Ermarco ha giustificato il saccheggio e la
completa di Corinto da Mummio.

Posidonio di Apamea (135-150 a, C) filosofo, scienziato,
stoico, geografo, etnografo, ha encomiato lo stratega Pupieno.
Polidio (Megalopoli, 206 a, C circa – Grecia 124 a. C.) ha
encomiato la guerra punica e il periodo dell’imperialismo
Romano.

Tiziano dal 1530 era cortigiano d’imperatore Carlo V. Carlo V,
esisteva sovrano sanguinario dell’Europa e poi Tiziano era
anche cortigiano del figlio Filippo II.

Velasquez, anche era cortigiano – adulatore, del sovrano
Filippo IV di Spagna.

Giambattista Triepolo, ha dipinto Ciovane Giorner (1647-1722)
doge, e si presenta come Poseidone Dio del mare.

Leonardo da Vinci ha vissuto i suoi ultimi anni di vita fino
al 2 maggio 1519 (anno della morte), ospite del sovrano
Francesco I.

Voltaire: Il nome di Voltaire è legato al movimento
dell’illuminismo. Era ospite di Federico II, ammirava la
politica di Federico II, e lo chiamavo Pericle e Demostene.
Era razzista e sosteneva che i neri non sono uomini. Scriveva:
«Εt ils n’ont d’homme que la stature du corps, avec la faculté de la
parole et de la pensée dans un degré très éloigné du nôtre. Tels sont
ceux que j’ai vus et examinés»: Essai sur les moeurs

Diderot, ha encomiato Caterina la Grande della Russia, e ha
ricevuto gli stipendi da oltre 50 anni per le sue adulazioni.

Montesquieu, esisteva ammiratore degli imperatori romani nella
sua opera “Grandezza e decadenza dei Romani”.

Immanuel Kant con la sua opera Per la pace perpetua, sostiene
l’abolizione degli Stati-nazione e la creazione di un governo
globale. Istituzioni sovranazionali come le Nazioni Unite e
l’Unione europea rappresentano i suoi ideali e i modelli. Un
governo e una moneta. Anche esisteva encomiatore di Louis XVI,
e avversario della rivoluzione. Anche era razzista e
sosteneva i neri, sono il popolo più stupido del mondo.
Scriveva: « Die Negers von Afrika haben von der Natur kein Gefühl,
welches über das Läppische stiege»

Hume collaboratore della potestà. Cosi nel 1763 fu segretario
dell’ambasciatore lord Hertford. Fu accolto con grande favore
dai rappresentanti della cultura illuministica. Nel 1766 tornò
in Inghilterra insieme con Rousseau, ma l’amicizia fra i due
fu di breve durata e terminò con una clamorosa rottura. Nel
1767 fu a Londra come sottosegretario al ministero degli
Esteri. Si dimise l’anno dopo per ritirarsi a Edimburgo, dove
morì nel 1776. Era razzista e scriveva: «I will say, then, that I
AM NOT NOR HAVE EVER BEEN in favor of bringing about in any way the
social and political equality of the black and white races—that I am not,
nor ever have been, in favor of making voters or jurors of negroes, nor
of qualifying them to hold office, nor to i n t e r m a r r y with White
people; and I will say in addition to this that there is a physical
difference between the White and black races which will ever FORBID the
two races living together on terms of social and political equality. And
inasmuch as they cannot so live, while they do remain together, there
must be the position of superior and inferior, and I, as much as any
other man, am in favor of having the superior position assigned to the
White race»: 4th Lincoln-Douglas debate, 18 ix. Collected Works,
V.3.pp 145-146

Altri come Baldassare Castiglione (1478-1529) diceva che il
sovrano è come il sole. Nel 1562 Francesco Sansovino scriveva
che i dogi provengono dal Dio. Nel 1524 Giangiorgio Trissino
sosteneva che il sovrano è il Dio della terra. Montaigne
sosteneva che l’umanismo è una falsa ideologia. Tomas Mann
(1875-1955) ha encomiato la guerra nel 1914 (Considérations
d’un apolitique). Il tedesco Paul Lagarde nel 1878 e il
professore Eugen Dufring nel 1881 hanno organizzato la teoria
ati-semita. Carl Gustav Jung ha celebrato quando
la notte del 10 maggio 1933, fu lo scenario di un grande rogo
in cui si bruciarono migliaia di libri di autori censurati dai
nazisti. G. Flaubert ha scritto nel 1871 che le masse sono
rudi, (Correspondance, Paris.1981.p,342) anche Knut Hamsun e
Nietzsche credevano che la folla è un gregge docile.

Intellettuale e artisti molte volte hanno encomiato il potere,
e hanno giustificato politiche che erano autoritarie. Erano
cortigiani, (adulatori), ammiratori e sostenitori e parassite
del sistema. Anche molte volte gli intellettuali e gli artisti
sono invitati a una gigantesca caccia ai miti e alle idee e
con le armi di cartone della speculazione pura diventano i
servi del potere. Servono il potere – e i segni del potere –
con un profondo e fondano la sovranità sulla vita del popolo.

Da Atene Apostolos Apostolou

Docente di Filosofia

Rally de Portugal: la terra
chiama e Dani Sordo risponde
ma a vincere è Elfyn Evans

                            E alla fine l’elfo è ritornato sul
primo gradino del podio! Il veloce pilota gallese Elfyn Evans
si è infatti aggiudicato questo combattutissimo Rally de
Portugal vissuto su numerosi colpi di scena che hanno fatto di
questa gara una corsa a eliminazione.

Il rally è iniziata con l’exploit dello squadrone Hyundai con
Ott Tanak, Dani Sordo e Thierry Neuville che hanno occupato le
prime tre posizioni della prova inaugurale scambiandosele in
quelle successive ma dovendo poi difendersi dall’assalto delle
Toyota.

  Elfyn Evans

Ott Tanak ha subito impresso un ritmo velocissimo ed è
sembrato veramente in palla, così come Dani Sordo che sulla
terra sembrava divertirsi come un bambino a Natale. In luce a
inizio gara anche il giovanissimo Kalle Rovanpera che sgomita
sempre di più per mettersi in evidenza ai piani alti del Wrc.
Il giovane finlandese, azzoppato dopo metà gara da problemi
meccanici, è comunque sembrato velocissimo in più di qualche
occasione ma forse appena un “filino” sotto i suoi standard;
chissà se dopo l’errore in Croazia c’è stata qualche tiratina
d’orecchi che lo ha riportato a più miti consigli.

Il risultato finale ha visto ai primi tre posti Elfyn Evans e
Scott Martin (Toyota Yaris Wrc Plus), seguiti da Dani Sordo e
Borja Rozada (Hyundai i20 Coupé Plus) mentre al terzo posto si
sono classificati Sebastien Ogier e julien Ingrassia (Toyota
Yaris Wrc Plus).

  Dani Sordo

Pur non riuscendo a centrare la vittoria Dani Sordo ha
disputato una gara da manuale, sempre nelle prime posizioni lo
spagnolo conferma il feeling con la terra. Il suo impegno nel
mondiale è saltuario, probabilmente meriterebbe una maggior
considerazione dal team Hyundai.

Chi invece non è riuscito ad emergere come ci si aspettava è
stato Sebastien Ogier, infine terzo assoluto ma mai in grado
di impensierire i contendenti per la vittoria; da asfaltista
qual’è probabilmente la terra lusitana gli è risultata un po’
indigesta.
Sebastien Ogier

Sempre costante e sempre più uomo squadra il giapponese
Katsuta Takamoto (Toyota Yaris Wrc Plus) classificatosi al
quarto posto dell’assoluta, non avrà spiccato a livello di
prestazioni ma ha svolto correttamente il compito assegnatoli
senza commettere errori e portando punti preziosi alla
squadra.
Katsuta Takamoto

Ma ritorniamo invece alla squadra di Andrea Adamo, gli alfieri
dell’armata Hyundai sono stati bersagliati dalla malasorte e
fra guasti ed errori hanno collezionato una serie di danni
alle vetture che hanno penalizzato il team mandando su tutte
le furie l’ingegner Adamo che prima dell’ultima tappa ha
“ordinato” a Dani Sordo – l’unico ancora in grado di lottare
per il primo gradino del podio – di vincere la gara. Dani ci
ha messo tutto il suo impegno ma la voglia di vincere di Elfyn
Evans era troppo grande; dopo il ritiro di Tanak causa
danneggiamento della sospensione posteriore sulla PS 14,
l’elfo britannico ha preso il comando della corsa senza più
mollarlo fino al traguardo riuscendo così a conquistare
nuovamente la coppa più grande di un rally, risultato che gli
mancava dal Turchia dello scorso anno.
Ott Tanak

Ott Tanak, rientrato in gara domenica con la formula del
super-rally, si è però riscattato vincendo la power-stage
dimostrando così le sue doti velocistiche sullo sterrato.
Chissà se Ott ha trovato il feeling giusto con la vettura,
oppure il ritiro del compagno di squadra Neuville nella
seconda giornata di gara ha consentito al team Hyundai di
dedicargli le giuste attenzioni, lo attendiamo per una
conferma sugli sterrati della Sardegna.
Gus Greensmith

Greensmith e Fourmaux hanno salvato l’onore della Ford
piazzandosi rispettivamente al quinto e sesto posto della
classifica assoluta, con l’inglese spesso in evidenza sugli
sterrati portoghesi; risultati che permettono al team M-Sport
di continuare a ben figurare – seppur distaccato dai due team
di vertice – anche nel Mondiale Rally 2021.
Adrien Fourmaux

Chiudiamo con un accenno al Wrc2 vinto dal sempre velocissimo
e consistente Esapekka Lappi seguito da Teemu Suninen che
rivedremo nuovamente al volante di una Wrc plus in Sardegna.
Non ha potuto invece essere della partita il leder del
campionato Andreas Mikkelsen causa positività ad un test anti-
Covid.
Esapekka Lappi

Il mondiale rally 2021 sta diventando sempre più avvincente, è
chiara la supremazia di Toyota e Hyundai sulle Ford di M-Sport
ma ogni gara regala emozioni e colpi di scena inaspettati che
rendono incerto il risultato fino all’ultimo.

Il prossimo appuntamento con il mondiale rally è in programma
dal 3 al 6 giugno in Sardegna, nuovamente terra, polvere e
tanto spettacolo.

Servizio Dario e Guendy Furlan – Foto Honza Fronek

Vino, una nuova etichetta per
festeggiare i 50 anni della
Fondazione   de   Claricini
Dornpacher
Bottenicco di Moimacco (UD), 25 maggio 2021 – Sarà un week end
all’insegna del vino di qualità quello che attende, il 29 e 30
maggio prossimi, i tanti appassionati del buon bere e della
buona tavola a Villa de Claricini di Bottenicco di Moimacco,
alle porte di Cividale. Dal pomeriggio di sabato e fino a
domenica sera, infatti, in occasione di Cantine Aperte, una
fitta serie di iniziative enogastronomiche e culturali farà da
corollario a un importante appuntamento: la presentazione di
una nuova etichetta dell’azienda vinicola de Claricini,
prodotta appositamente in edizione limitata per celebrare i 50
anni della Fondazione.
La nuova referenza è il frutto di un complesso lavoro in vigna
svolto nei 12 ettari di proprietà della villa secondo i
principi dell’agricoltura biologica. “Per il momento possiamo
solo dire che si tratta di un vino rosso igp frutto, come la
restante produzione della nostra cantina, di un grande lavoro
di vigneto – spiega l’enologo Paolo Dolce, direttore della
Fondazione de Claricini –.Produciamo mediamente ogni anno, in
modo biologico e tutto naturale, 50mila bottiglie fra vini
bianchi e rossi, tutti doc e igp, per un mercato sia italiano
che estero: quantità certamente contenute ma curate con
attenzione e cura certosine, dalla vigna alla cantina”.
Proprio per le sue caratteristiche di sostenibilità, l’azienda
agricola de Claricini, motore economico dell’omonima
Fondazione costituita nel 1971 con finalità culturali e senza
scopo di lucro, si è aggiudicata recentemente il premio
AGRIcoltura100 rientrando fra le migliori 100 aziende italiane
del settore.
Per far conoscere più da vicino al pubblico le peculiarità
della lavorazione biologica, sono organizzate nel pomeriggio
di sabato 29 e domenica 30 maggio alcune visite guidate nei
vigneti della proprietà. Gli esperti conoscitori ed enologi
potranno inoltre partecipare, il 30 maggio alle ore 11.00, a
una presentazione online della nuova referenza.
Chiude il ricco programma del week end in villa la possibilità
di accedere agli interni della dimora seicentesca e alle
annesse proprietà con le sempre molto apprezzate visite
guidate, che non tralasceranno il giardino all’italiana e
l’incantevole parco della dimora storica, nonché le mostre
ospitate in occasione del 700mo anniversario della morte di
Dante Alighieri: una mostra di cartoline postali prodotte nel
primo Novecento e collezionate dal Conte Nicolò de Claricini;
un percorso espositivo di pagine miniate a cura del maestro
Massimo Saccon e della calligrafa Maria Valentinuzzi; “Dante
fra ombre e luci” che raccoglie pitture e sculture a tema
dantesco di artisti contemporanei, esposte tra il giardino e
le sale “Foledor” e “Barchessa” e infine “Dante e l’arte
musiva” ad opera della scuola dei mosaicisti di Spilimbergo,
esposta nella Limonaia della villa.
L’accesso alla villa e alle visite guidate è possibile solo
tramite          prenotazione           accedendo           al
sito visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432
733234.

Presentato     oggi     dalla
compagnia   di   produzione,
promozione e ricerca teatrale
BRAT Fri.Co – Friuli in
Commedia
    Dall’11 giugno andrà in scena lo spettacolo
 “MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere” e
sono previsti anche diversi laboratori teatrali, di
        costruzione e di uso delle maschere

Si può “mangiare” il teatro? Se si ha molta fame di cultura,
certo che sì! Soprattutto se il teatro si esprime attraverso
un progetto pensato per diffondere e promuovere la cultura e
la storia di un luogo, portando addosso il nome di uno dei
suoi piatti più rappresentativi. Stiamo parlando di Fri.Co,
acronimo di Friuli in Commedia, ideato nel 2019 dalla
compagnia di produzione, promozione e ricerca BRAT, fondata a
Porpetto nel 2015.

Fri.Co

Promuovere e diffondere, attraverso il teatro, la cultura e la
storia del Friuli è l’obiettivo principale del progetto. Come?
Narrando gli eventi legati alla caduta del Patriarcato di
Aquileia e le vicende che gravitano attorno al modernissimo
personaggio di Malacarne, l’Arlecchino friulano.

Il progetto gira attorno allo spettacolo originale di commedia
dell’Arte “MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere”,
articolandosi poi in laboratori teatrali, di costruzione
maschere e repliche dello spettacolo originale.

Il progetto Fri.Co – Friuli in commedia ha come partner:
Pantakin da Venezia, Sagapò Teatro di Bolzano, Gli amici di
Bobo di Trieste, Teatrul Podul di Bucarest, i comuni di
Latisana, Porpetto e Reana del Rojale, e il patrocinio del
Comune di Aquileia.

Lo                                             spettacolo
Il personaggio di Malacarne è tratto da “I Travagli d’amore”,
testo di commedia dell’arte scritto nel 1622 da un notaio di
Latisana, in cui compare per la prima volta questa maschera
friulana, che rappresenta la classe più povera e che racconta
con ironia la sorte grama che accompagnò il popolo friulano
per secoli. Questo personaggio viene inserito nella
drammaturgia dello spettacolo, curata da Marco Gnaccolini, nel
contesto del passaggio dal patriarcato al dominio veneziano. I
fatti storici si mescolano a storie e leggende popolari, con i
classici personaggi della commedia dell’arte.

La regia è affidata a Michele Modesto Casarin, direttore
artistico di Pantakin Commedia, compagnia che ha collaborato
alla realizzazione del progetto, e vede Isabella Peghin come
consulente per il movimento scenico.

L’ambientazione della storia è situata nel giorno stesso della
caduta del Patriarcato di Aquileia nel 1420 a causa della
conquista militare di Venezia.

«La forza scenica e la valenza storica di Malacarne, che nella
commedia del Gattinon è presente solo in poche scene, è stata
colta dalla compagnia BRAT, tanto da volerlo rendere
protagonista di un progetto volto a indagare lo “spirito di un
territorio”, facendo perciò di Malacarne una sorta di Virgilio
con cui potersi addentrare nella scoperta dei paradisi,
purgatori e inferni della terra friulana e del suo popolo, da
sempre soggiogato a una personale maledizione comunitaria che
lo fa auto-relegare sia politicamente che intimamente a ruolo
di “sotàn” (sottomesso) di un qualche “soréstan” (padrone)
della sua Storia», racconta il drammaturgo Gnaccolini.

“MALACARNE – La ballata dell’Amore e del Potere” è il prezioso
frutto di un lavoro collettivo scaturito dalla voglia e
necessità di raccontare non solo un personaggio sconosciuto
del teatro popolare ma anche dello scontro senza fine tra la
forza più disgregante al mondo, il Potere, e la forza che da
sempre lo contrasta, l’Amore.

Lo spettacolo vedrà in scena cinque attori (Mina Carfora,
Claudio Colombo, Filippo Fossa, Agata Garbuio, Federico
Scridel), che staranno sul palco come officianti, sciamani del
racconto, capaci di condurre gli spettatori nella storia
attraverso le lingue dei nonni, quelle che stanno scomparendo
anche se rappresentano meravigliosamente l’anima dei popoli.
Per un’ora e mezza, quelle lingue quasi dimenticate
riprenderanno forma sul palcoscenico, conducendo gli
spettatori in un posto senza tempo e senza spazio.

Le maschere sono state ideate e realizzate da BRAT, le scene
sono frutto della collaborazione tra BRAT e la compagnia
Pantakin da Venezia, che si è occupata anche dei costumi
assieme a Dietro le Quinte.

Il debutto sarà venerdì 11 giugno alle 21.00, al Teatro Odeon
di Latisana, con replica sabato 12 sempre alle 21.00 nel parco
di Torre di Pordenone, all’interno della rassegna Speakeasy.
Il 19 giugno, invece, grande appuntamento con lo spettacolo al
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 18. Più avanti verranno
confermate altre date, per il mese di luglio.

Laboratori teatrali

Malacarne sarà al centro dello spettacolo, ma anche il
protagonista che accompagnerà gli spettatori nei laboratori
teatrali, durante i quali i partecipanti prenderanno parte
attiva in corsi di recitazione, di uso e di costruzione della
maschera. I laboratori verranno svolti sul territorio
regionale, extraregionale e all’estero, e saranno rivolti a
ragazzi, adulti e giovani professionisti. Questi laboratori
verranno realizzati in Centri di Aggregazione Giovanile,
associazioni culturali e spazi forniti dai comuni coinvolti.
Saranno condotti dagli esperti professionisti del settore,
coinvolti nella realizzazione dello spettacolo.

La compagnia

BRAT è una compagnia di produzione, promozione e ricerca
teatrale fondata nel 2015 in Friuli Venezia Giulia. Si occupa
di teatro popolare, inteso come specchio critico della realtà,
come fatto culturale e come mezzo per valorizzare l’essere
umano. Un teatro che ha radici nel rito e nella festa, basato
sulla condivisione e sul dialogo costante con il pubblico, e
sul concetto di artigianato artistico in cui arte e mestiere
si incontrano.

Dal 2015 ad oggi la compagnia ha prodotto diversi spettacoli,
dalla Commedia dell’Arte al teatro di figura per l’infanzia,
di maschera, musicale, di strada.

La compagnia è altresì specializzata nel realizzare maschere
originali per produzioni proprie e di altre compagnie tra cui:
Febo Teatro, Teatro della Granguardia, Teatro Stabile
d’Abruzzo, Pantakin da Venezia e Gran Teatro La Fenice per il
quale realizza anche burattini e mascheroni.

Nel 2020 ha dato il via al progetto Fri.Co – Friuli in
Commedia con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, che comprende la produzione dello spettacolo
“MALACARNE La ballata dell’amore e del potere” e una serie di
laboratori di uso e costruzione maschere in Italia e
all’estero.

È anche partner di altri progetti finanziati dalla Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia come

“ArtInVilla” dell’Accademia Musicale Città di Palmanova, con
produzione e diffusione di spettacoli nelle ville storiche del
territorio, e “Cura,ae destinazioni di cura” del Teatro del
Silenzio, con l’esposizione delle proprie maschere e
dimostrazione di lavoro, e una serie di laboratori di uso
della maschera.

Inoltre prende parte a progetti con finalità sociali come
“GeneraAzione Urbana” di Edilmaster, parte del programma
AttivaGiovani del Fondo Sociale Europeo; e “Welfare di
Famiglia” di Athena città della psicologia.

Conduce corsi teatrali rivolti a tutte le fasce d’età
collaborando con altre realtà teatrali e istituti scolastici,
cooperative sociali e amministrazioni comunali.

Dal 2016 collabora con il collettivo Secret Ministry e con il
Theatre Royal di Dumfries (Scozia) attraverso laboratori,
spettacoli e performance, ottenendo il sostegno dell’Istituto
Italiano di Cultura di Edimburgo e di Holywood Trust.

BRAT gestisce uno spazio in cui realizza corsi teatrali e
seminari intensivi con maestri

internazionali e ospita in residenza artistica compagnie
teatrali.
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