Giugno 2021: PAOLO ROSSI, DEBORA VILLA, I NOMADI E TOSCA AL PARCO EUROPA DI CERVIGNANO
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giugno 2021: PAOLO ROSSI, DEBORA VILLA, I NOMADI E TOSCA AL PARCO EUROPA DI CERVIGNANO Il programma della stagione artistica di prosa, danza, cinema e musica del Teatro Pasolini continua e accompagna il nostro riappropriarsi della vita assieme fino a fine giugno con eventi in Teatro, in una location site specific a Strassoldo e al Parco Europa Unita di Cervignano. Debora Villa Ph.Claudio_Sforza LOW La riprogrammazione degli eventi della stagione artistica continua il 5 giugno (ore 20) con la danza della compagnia Arearea con Il Rovescio (in collaborazione con ERT– Circuito Multidisciplinare FVG / a.ArtistiAssociati) il 10 giugno (ore 20) con Perpendicolare, l’ultimo progetto di Cristina Donà con Daniele Ninnarello e Saverio Lanza), a Villa Vitas a Strassoldo per le 3 serate con Vanja a Cervignano/Compagnia del CSS e la regia di Rita Maffei del 18-19-20 giugno (ore 19).
Il grande spazio a del Parco Europa Unita per tutto il mese di giugno si trasforma in arena all’aperto e in sicurezza per accogliere 4 eventi di grande risonanza con protagonisti della musica e del teatro comico, per serate all’insegna di risate intelligenti, leggerezza, sonorità e voci di indiscussa qualità. TOSCA-ph-Riccardo-Ghilardi- Paolo Rossi MoniQue Foto Sono infatti in arrivo al Parco Europa due protagonisti del teatro comico come Paolo Rossi (15 giugno, ore 21), accompagnato dai fedelissimi Virtuosi del Carso in L’operaccia del pane o libertà, e Debora Villa (29 giugno, ore 21), con il suo nuovo recital con cui la show woman festeggia 20 anni di carriera fra cinema, tv, radio e tv, Venti di risate! Al pubblico della stagione di musica sono destinati 2 concerti
evento, sempre al Parco Europa: il 19 giugno (ore 20) il mega concerto dei Nomadi in concerto, tre ore di musica di Per mille anni il suono delle idee e il 22 giugno (ore 21) la splendida voce di Tosca interprete del progetto Morabeza. Tutti gli eventi in teatro, a Villa Vitas e al Parco Europa sono accessibili dagli abbonati del Teatro, in base alla loro tipologia di abbonamento (pacchetto prosa e danza, pacchetto musica e pacchetto omnibus) e varranno come recupero di tutti gli eventi sospesi durante il recente lockdown. Per informazioni e prevendite: Biglietteria del Teatro Pasolini, piazza Indipendenza, aperta con il seguente orario: martedì, mercoledì e venerdì ore 16-18, giovedì e sabato ore 10-12. t. +39. 0431.370273 , biglietteria@teatropasolini.it. Biglietti online circuito vivaticket. www.teatropasolini.it Promomare, la Festa del Mare di Monfalcone America’s Cup, transizione ecologica e promozione della vela saranno alcuni dei temi al centro della III edizione di Promomare, la Festa del Mare di Monfalcone, in programma dal 4 al 6 giugno 2021 in piazza della Repubblica, che s’inaugura venerdì 4 giugno, alle ore 11.30, alla presenza del Sindaco Anna Maria Cisint e di altre autorità. Un evento nato nel 2018 dalla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e il direttore generale dello storico Yacht Club Hannibal, Loris Plet, ideatore di Promomare, il cui principale obiettivo è promuovere le attività di tutte le Associazioni sportive e delle scuole degli sport del mare che operano sul territorio.
“Monfalcone città di mare e di vela” – afferma il Sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint – “è la naturale evoluzione della nostra identità, storicamente legata alla città dei cantieri e oggi anche allo sviluppo turistico e imprenditoriale di questo importante settore. Un ruolo confermato sia dalla presenza sul territorio di giovani sturtup, come quella per la costruzione di imbarcazioni a vela totalmente riciclabili, che dall’interesse di grandi gruppi, come Red Bull GmbH impegnato nel rilancio dello Yacht Club Marina Hannibal. Il Comune – conclude Cisint – condivide l’intenzione di avviare un progetto volto al futuro dell’intera città di Monfalcone, sostenendo questa iniziativa nell’ottica dello sviluppo e dell’innovazione della Monfalcone del Futuro, nel rispetto della nostra storia, identità e territorio”. “Nell’ambito di questa III edizione di Promomare, oltre agli spazi espositivi delle associazioni sportive e delle attività commerciali e artigianali del settore nautico” – spiega l’Assessore alla Cultura, Luca Fasan – “saranno disponibili simulatori reali e virtuali legati agli sport acquatici: dal nuoto alla subacquea e alla pesca sportiva, dalla vela al windsurf, dal kitesurf all’hidrofoil, dal kayak alla canoa e al canottaggio. In programma, anche regate di modelvela, dimostrazioni con cani da salvataggio e attività subacquea nella piscina allestita al centro di piazza della Repubblica”. “A Monfalcone si riuniranno alcuni dei componenti del Team di Luna Rossa Prada Pirelli – anticipa Loris Plet – “per partecipare alla conferenza “America’s Cup 2021”, che si terrà sabato 5 giugno alle 18.30 in piazza della Repubblica), insieme alle Autorità della F.I.V. (Federazione Italiana Vela) nazionale, presente anche il due volte campione olimpico (oro a Sydney nel 2000 e ad Atene nel 2004) e velista di Coppa America a Bermuda e San Francisco con Oracle Hans Peter Steinacher, CEO del Marina Hannibal”. Per la Festa del Mare, nel Villaggio in piazza della
Repubblica, grande risalto sarà dato al tema della “Transizione ecologica” con l’esposizione di prodotti a economia circolare. In particolare, saranno presentati i progetti della Northern Light Composites, una startup innovativa con sede a Monfalcone, che si occupa di ricerca e sviluppo di fibre naturali, materiali riciclati e resine innovative per la costruzione di imbarcazioni a vela totalmente riciclabili. La giovane startup nasce come spin off di Northern Light Sailing Team – gruppo di velisti che regata da ormai un decennio nell’altura – e dall’esperienza di un gruppo di ex studenti universitari, con pregresse conoscenze nell’ambito dei compositi sostenibili maturate tramite le competizioni universitarie della 1001Vela Cup. L’idea dei tre fondatori – Fabio Bignolini, Andrea Paduano e Piernicola Paoletti – è quella di costruire imbarcazioni non solo performanti in mare, ma anche rispettose dell’ambiente e della salute dei lavoratori. Tra gli espositori anche Audace Sailing Team, un progetto extracurricolare del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, che si pone l’obiettivo di progettare e produrre barche a vela da competizione. AST mira a specializzarsi nella ricerca di soluzioni green e innovative, oltre che ad eccellere nella scena delle competizioni veliche italiane, forte di una scuola di ingegneria e architettura navale fra le più importanti d’Italia e di un know-how marinaresco fortemente radicato nel tessuto sociale della città e del territorio. Sempre dalla piazza, in collegamento streaming in diretta e tracciamento in tempo reale di tutte le imbarcazioni si potranno seguire le giornate di regata del “Trofeo Marinas Narc 2021” organizzato dallo Yacht Club Hannibal, nell’ambito del circuito internazionale dell’Alto Adriatico di regate d’altura per barche ORC. Un evento, ideato dallo Yacht Club Hannibal e organizzato insieme alla Società Velica Oscar
Cosulich e ad altre società nautiche del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Croazia, riconosciuto dalla FIV (Federazione Italiana Vela), dalla JZS (Federazione Slovena Vela) e dalla HJS (Federazione Croata Vela). FIORELLA MANNOIA in concerto a Palmanova per “Estate di Stelle” 27 AGOSTO . Ci sarà anche il tributo ai Pink Floyd dei Big One 3 AGOSTO Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti autorizzati del circuito dalle 12.00 di venerdì 28 maggio. Info, prezzi e punti vendita su www.azalea.it Si arricchisce di due ulteriori grandi appuntamenti la rassegna “Estate di Stelle”, contenitore di musica e spettacolo che animerà la Piazza Grande della città patrimonio Unesco di Palmanova anche in questa estate 2021. Alla star della musica internazionale Ben Harper (15 luglio) e allo show del comico Pucci (10 agosto), ecco aggiungersi oggi un altro nome di prima fila della musica italiana e un concerto che riporterà il pubblico nei migliori anni della psichedelia rock. Venerdì 27 agosto sul palco di Piazza Grande salirà Fiorella Mannoia, voce fra le più amate dal pubblico
italiano, che porterà nella città stellata il suo unico live regionale del “Padroni di niente tour”. Poche settimane prima, il 3 agosto, ecco invece la serata evento dedicata ai Pink Floyd, con il tributo, fra i migliori in Europa, dei Big One. I biglietti per i due concerti, organizzati da Zenit Srl, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, Città di Palmanova e PromoTurismoFVG, saranno in vendita online su Ticketone.it e in tutti i punti autorizzati del circuito Ticketone dalle 12.00 di venerdì 28 maggio. I concerti della rassegna “Estate di Stelle” saranno organizzati nel pieno rispetto delle attuali normative per il contenimento della diffusione del Covid-19. Tutte le info su www.azalea.it. Quest’estate Fiorella Mannoia torna in concerto con il suo “Padroni di niente tour”. A partire da luglio, Fiorella calcherà i palchi delle principali venue all’aperto di tutta Italia dove, accompagnata dalla sua band, interpreterà live i brani del suo ultimo album di inediti “Padroni di niente” e le canzoni più amate del suo repertorio. «Dare questa notizia per me è una gioia immensa. Quest’estate ripartiamo: finalmente ci rivedremo, si torna a fare concerti sui palchi di tutta Italia – dichiara Fiorella Mannoia – Dopo mesi di stop, tornare a suonare significa, non solo per me, ma per i
musicisti che mi accompagneranno e per tutte le persone che lavorano alla macchina di un tour, tornare a lavorare. E ovviamente tornare a vedere tutti voi e condividere con voi, in sicurezza, un po’ di normalità, oltre che la voglia di musica». Fiorella Mannoia Inizia la sua carriera nel 1968, distinguendosi nel panorama musicale italiano per il suo timbro vocale particolare. Ha calcato il palco del Festival di Sanremo cinque volte, riuscendo ad aggiudicarsi due volte il Premio della Critica. È la terza artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco al suo attivo, a pari merito con Ivano Fossati e Fabrizio De André, che la rendono la cantante femminile con il maggior numero di premi vinti in questa manifestazione. Ha all’attivo 19 album in studio, 5 live e 15 raccolte e molte delle sue canzoni sino diventate autentici inni per diverse generazioni. Il gruppo musicale Big One nasce a Verona nel 2005. La band ha raggiunto la notorietà grazie alla realizzazione di una serie di spettacoli tematici sull’universo floydiano riscuotendo ovunque un grandissimo successo. Il loro spettacolo, “The European Pink Floyd Show” è stato inserito nei cartelloni dei più importanti festival musicali nazionali ed esteri, in particolare in Olanda e Belgio. I Big One sono stati definiti dalla stampa italiana e dalla critica musicale internazionale più autorevole come “la migliore Tribute Band Europea per lʼesecuzione della musica dei Pink Floyd“, in particolare per le versioni live dei più celebri concerti della band inglese. La Band ha come obiettivo la riproduzione più fedele possibile delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd, utilizzando una strumentazione vintage e una struttura tecnica (audio, luci e video) molto qualificata, per cui lo show risulta perfettamente in armonia con l’immaginario dei Pink Floyd. Il repertorio dei loro concerti attinge alle più famose produzioni del gruppo inglese quali “The Dark Side of the
Moon”, “Animals”, “Wish You Were Here”, fino alle produzioni più recenti come “The Endless River”. AL VIA LA STAGIONE ESTIVA A MARINA JULIA E MARINA NOVA MONFALCONE Il litorale di Marina Julia e di Marina Nova, oggetto di importanti opere di riqualificazione grazie all’impegno profuso dall’attuale Amministrazione comunale di Monfalcone offre un’ampia spiaggia ideale sia per chi cerca una vacanza dedicata allo sport e alle attività all’aria aperta, sia per chi desidera trascorrere momenti di relax con la famiglia, nel pieno rispetto delle normative sanitarie. “La città di Monfalcone” – ha sottolineato il Sindaco Anna Maria Cisint durante l’inaugurazione della stagione balneare, alla presenza dell’Assessore regionale Sebastiano Callari e di altre autorità, dei concessionari, dei responsabili delle attività di kitesurf e di windsurf per il progetto turistico “Marina Julia Windspot”, della Compagnia del Carro– “ha ampliato la propria offerta turistica facendo leva su un progetto di promozione del territorio che ha posizionato Marina Julia quale destinazione del turismo degli sport del vento e del mare: una strategia in linea con uno sviluppo orientato alla nautica e alla crescita di iniziative imprenditoriali e commerciali innovative, e capace di offrire alla cittadinanza e ai turisti anche tante occasioni di intrattenimento lungo tutto il litorale monfalconese” . La spiaggia di Marina Julia, cui si accede liberamente, è attrezzata con bar, chioschi, ombrelloni, sdraio, docce e
cabine, servizi igienici, area relax, deposito attrezzatura, salvataggio ed è dotata di un’area di beach volley e di un parco giochi per bambini. Completa l’offerta la spiaggia per cani, dotata di ombrelloni, igloo e di aree recintate private. Marina Nova, la spiaggia storica dei Monfalconesi dalle caratteristiche diverse e con le acque più profonde, ha riaperto al pubblico lo scorso anno come spiaggia libera con servizi grazie ai fondi erogati dalla Protezione Civile per il ripascimento effettuato dal Comune di Monfalcone. “Fra le iniziative programmate dall’Amministrazione comunale – coordinate dall’Assessore alla cultura del Comune di Monfalcone, Luca Fasan – “e dagli operatori presenti a Marina Julia, si potranno ammirare: artisti di strada di livello internazionale, un caleidoscopico Ferragosto tra luci, musica ed effetti speciali, momenti culturali dedicati ai più piccoli, tornei sportivi e serate di musica da vivo al “Number one”, serate a tema con degustazioni, aperitivo con dj set, serate con musica dal vivo al “Chiosco Blu Beach bar”, altri eventi in via di definizione al “Number One”, al “Club del Sole”, al “Chiosco La Playa”. La “Spiaggia di Pippo” proporrà educazione cinofila con istruttore per i clienti dello stabilimento e giornate dimostrative di salvamento in acqua con istruttore. Non mancheranno attrazioni e spettacoli anche a Marina Nova”. “Il litorale monfalconese, frequentato durante tutto l’anno grazie a una programmazione turistica orientata agli sport del vento e al benessere psicofisico” – secondo il Vicesindaco del Comune di Monfalcone, Paolo Venni, contattato a margine dell’evento inaugurale – “è un punto di riferimento per gli sportivi e per le famiglie. Fra le novità per questa stagione balneare, la proposta di beach fitness e beach soccer, l’allestimento sulla sabbia di una palestra di roccia per arrampicata in massima sicurezza, dedicata a bambini e adulti, un percorso calisthenic per offrire una palestra all’aperto. Confermati inoltre il Marina Julia Summer Festival, con una
programmazione simile a quella della scorsa stagione, e la presenza degli stewart per dare informazioni ai bagnanti e ai turisti. Da ricordare infine l’avvio del progetto Smart Green Village, in collaborazione con Hera, per fare di Marina Julia il primo esempio in Italia di una località turistica ecosostenibile, grazie a una competa riqualificazione energetica”. Marina Julia è ormai riconosciuta come lo spot del vento, che qui soffia regolarmente tutto l’anno, meta ideale per gli appassionati di kitesurf e di windsurf provenienti dal Triveneto, dalla Slovenia, dall’Austria e dalla Germania, ed è promossa dal brand “Marina Julia Windspot” del Comune di Monfalcone in collaborazione con PromoTurismoFVG (www.marinajuliawindspot.it). Mostra “Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio eFranco Bolognese” 28 mag- 3 ott Museo Civico Medievale, Bologna Bologna, 27 maggio 2021 – Il Museo Civico Medievale di Bologna aderisce alle celebrazioni per il Settimo Centenario della morte del Sommo Poeta con il progetto espositivo Dante e la miniatura a Bologna al tempo di Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese, visibile dal 28 maggio al 3 ottobre 2021. La mostra – curata da Massimo Medica, responsabile Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, nonché curatore della preziosa esposizione Le Arti al
tempo dell’esilio allestita nella Chiesa di San Romualdo a Ravenna fino all’8 settembre 2021, secondo grande appuntamento del ciclo espositivo Dante. Gli occhi e la mente, promosso dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e dal MAR Museo d’Arte della città di Ravenna in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi – presenta 14 codici miniati riconducibili alla produzione miniatoria bolognese tra seconda metà del XIII e inizi del XIV secolo, selezionati dal patrimonio collezionistico di assoluto pregio del Museo Civico Medievale di Bologna. Richiamandosi al rapporto, intenso e fecondo, che Dante Alighieri ebbe in vita con la città di Bologna, le ragioni della mostra muovono dallo sguardo curioso e dalla attenta sensibilità critica che egli dovette rivolgere verso le arti figurative, di cui dimostrò di essere a conoscenza nei più importanti sviluppi coevi al suo tempo. Come è noto Dante soggiornò a Bologna in più occasioni: una prima volta probabilmente intorno al 1286-87, quando forse frequentò, come “studente fuori corso”, l’Università. Più prolungato dovette essere invece il secondo soggiorno, che vide il poeta trattenersi in città per almeno due anni, dal 1304 al 1306. Dopo avere lasciato Verona, e poi Arezzo, Dante ricercava ora nella scrittura e nello studio il motivo del suo riscatto che l’avrebbe risollevato dall’ignominia dell’esilio, iniziato nel 1302. Ed è probabile che in queste circostanze avesse scelto proprio Bologna come possibile nuova meta, atta a garantirgli le necessarie risorse per vivere e anche per studiare e scrivere. Una presenza che dovette consentirgli di entrare in contatto con alcuni di quei luoghi deputati alla produzione e alla vendita dei libri, dove probabilmente aveva avuto notizia dello stesso miniatore Oderisi da Gubbio di cui racconta l’incontro, tra i superbi, nell’XI canto del Purgatorio: «Oh!», diss’io lui, «non se’ tu Oderisi,/ l’onor d’Agobbio e l’onor di quell’arte/ ch’alluminar chiamata è in Parisi?»/ «Frate», diss’elli, «più ridon le carte/ che pennelleggia Franco Bolognese;/ l’onore è tutto or suo, e mio in parte. Ed è in particolare in questo canto, spesso oggetto di riflessioni da parte degli storici dell’arte, a lasciar trapelare l’interesse del poeta
per le discipline pittoriche e per l’arte della decorazione miniata del libro. Le terzine lasciano infatti intuire i rapporti del poeta con il mondo della produzione libraria ai più alti livelli, che non doveva limitarsi alla conoscenza personale dell’eugubino, come testimoniato dal riferimento all’enluminure parigina e all’altro miniatore Franco Bolognese, dimostrando come il sapere artistico di Dante fosse aggiornato, e non limitato solo alle figure più note di Cimabue e Giotto, ma anche edotto su un’arte più esclusiva ed elitaria come quella del minio. Oderisi da Gubbio risulta in effetti documentato a Bologna tra gli anni sessanta e settanta del Duecento, il che induce a credere che egli avesse operato nell’ambito della miniatura locale del cosiddetto “primo stile” – una scuola tradizionale ancora legata allo stile bizantino – le cui caratteristiche ritornano, come documentano alcuni dei codici esposti, nella stesura rapida e corsiva, giocata su una gamma assai limitata di colori (ufficio del tempo, ms. 511; antifonario del tempo, ms. 513; lezionario, ms. 514; antifonario del tempo, ms. 515; antifonario del tempo, ms. 516; collettario, ms. 612). A questa prima fase dovette seguire più tardi una diversa e più aggiornata corrente di stile capace di rinnovare, nel ricorso ad una sintassi figurativa legata ai modelli della tradizione bizantina, il carattere delle decorazione dei codici bolognesi in una direzione goticizzante. Questa ulteriore corrente, definita “secondo stile”, ebbe come protagonista il cosiddetto Maestro della Bibbia di Gerona, nome che gli deriva da una sontuosissima Bibbia oggi conservata alla Biblioteca Capitolare di Gerona. Come risulta dai graduali da lui miniati per la chiesa di San Francesco (mss. 526,527) la sua attitudine a confrontarsi con i modelli più colti della cultura ellenistico-bizantina rivive nelle cadenzate euritmie che caratterizzano le varie figurazioni, ripensate si direbbe direttamente sugli esempi della miniatura di età paleologa, ma anche antecedenti collegabili alla rinascenza macedone. Il tutto interpretato con una verve ed una vitalità, anche cromatica, di sapore tutto occidentale, tale da presupporre un confronto anche con le coeve novità della pittura monumentale, ben documentate a Bologna negli anni
del più antico soggiorno di Dante, dalla Maestà che Cimabue eseguì per la chiesa dei Servi. Ed è forse a questo cambiamento che Dante allude nella Commedia quando dopo avere fatto riferimento ad Oderisi da Gubbio parla appunto dell’altro miniatore, il fantomatico Franco Bolognese “l’onor è or tutto suo, e mio in parte”, come del resto potrebbe lasciare intendere anche l’ambientazione del poema nell’anno 1300, quando sicuramente Oderisi era già defunto. I riflessi di questo stile aulico si possono cogliere in buona parte dei codici miniati a Bologna tra la fine del Duecento e i primissimi anni del Trecento (graduale, ms.521; antifonario, ms.529, antifonario ms.532, matricola dei Merciai del 1303, ms.629) dove tuttavia appare crescente anche l’adesione ad un ritmo narrativo di stampo ormai gotico che in taluni casi sembra già presupporre la conoscenza di certi modelli giotteschi. In occasione del primo giorno di apertura al pubblico, venerdì 28 maggio alle ore 17.00 il curatore Massimo Medica conduce una visita guidata. Prenotazione obbligatoria entro le h 13.00 del giorno stesso, telefonando ai numeri 051 2193916 / 2193930. Costo di partecipazione compreso nel biglietto di ingresso al museo. Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.museibologna.it/arteantica È inoltre previsto un calendario di quattro visite animate pomeridiane rivolte al pubblico adulto, a cura di “Senza Titolo” S.r.l., che saranno arricchite da letture tratte dalla Divina Commedia e dalle opere di studiosi e letterati di fama mondiale che si sono occupati di Dante e dell’arte del suo tempo: venerdì 18 giugno h 17.00; venerdì 9 luglio h 17.00; venerdì 17 settembre h 17.00; venerdì 1 ottobre h 17.00. Costo: € 6 a partecipante + biglietto museo, pagamento possibile tramite bonifico o Paypal. Prenotazione obbligatoria entro le h 13.00 del giorno in cui è prevista la visita animata. Info, prenotazioni e modalità di pagamento: www.senzatitolo.net.
Lo svolgimento delle attività è subordinato all’evolversi delle disposizioni governative in merito all’emergenza sanitaria in corso. Orari di apertura: martedì, giovedì h 10.00-14.00 mercoledì, venerdì h 14.00-19.00 sabato, domenica, festivi h 10.00 – 19.00 Biglietto (comprensivo di ingresso alla collezione permanente del museo): € 6 intero | € 3 ridotto | € 2 ridotto giovani 18-25 anni | gratuito Card Cultura Informazioni: Museo Civico Medievale via Manzoni 4 | 40121 Bologna Tel. +39 051 2193916 / 2193930 museiarteantica@comune.bologna.itwww.museibologna.it/arteantica MASSIMO POPOLIZIO PROTAGONISTA IL 1° GIUGNO AL TEATRO NUOVO UDINE CON “FURORE” Nell’estate del 1936, il “San Francisco News” chiese a John Steinbeck di indagare sulle condizioni dei braccianti sospinti in California dalle regioni centrali degli Stati Uniti, a causa della terribile siccità che aveva reso sterili quelle terre coltivate a cotone. Il risultato dell’indagine fu una serie di articoli da cui l’autore generò, tre anni dopo, il romanzo Furore. Dopo il successo di Ragazzi di vita, il popolare attore e regista Massimo Popolizio ritorna da protagonista sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da
Udine martedi 1° giugno (inizio ore 20.00) per raccontarci come la decisiva esperienza giornalistica, umana e politica, di John Steinbeck – vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1962 – si sia poi trasformata in grande letteratura. «Leggendo Furore impariamo ben presto a conoscere questo personaggio senza nome che muove i fili della storia – spiega Emanuele Trevi, autore dell’adattamento del testo –. Nulla gli è estraneo: conosce il cuore umano e la disperazione dei derelitti come fosse uno di loro, ma a differenza loro conosce anche le cause del loro destino, le dinamiche ineluttabili dell’ingiustizia sociale, le relazioni che legano le storie dei singoli al paesaggio naturale, agli sconvolgimenti tecnologici, alle incertezze del clima». Raccontando le sventure della famiglia Joad, e i motivi di una delle più devastanti migrazioni di contadini della storia moderna, Massimo Popolizio dà vita a un progetto scenico originalissimo, epico e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua dolorosa, urgente attualità. Prodotto dalla Compagnia Orsini e dal Teatro di Roma – Teatro Nazionale, lo spettacolo è ideato e interpretato da Massimo Popolizio con musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio. Adattamento del testo di Emanuele Trevi, suono di Alessandro Saviozzi, luci di Carlo Pediani. Assistente alla regia è Giacomo Bisordi, le creazioni video sono firmate da Igor Renzetti e Lorenzo Bruno. Informazioni per il pubblico Secondo le più recenti disposizioni in materia di contenimento della pandemia da coronavirus, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine potrà accogliere fino a un massimo di 500 persone per ciascuna rappresentazione. I posti sono singoli e distanziati. Sono obbligatori, per l’accesso in sala, l’uso della
mascherina (ffp2 o chirurgica), il rilevamento della temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso e il distanziamento fra le persone di almeno 1 metro. Biglietteria La biglietteria di via Trento 4 è aperta da martedì a sabato (esclusi festivi) dalle 16.00 alle 19.00 e, nei giorni di spettacolo con orario serale, fino all’inizio della rappresentazione. L’accesso agli sportelli è consentito nel rispetto delle misure anticovid: distanziamento di almeno 1 metro fra le persone, utilizzo della mascherina (ffp2 o chirurgica) e di gel disinfettante per le mani. L’acquisto di biglietti è possibile anche online su www.teatroudine.it e su www.vivaticket.it. Per informazioni: tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it (servizio attivo negli orari di apertura della biglietteria). Intellettuali e Artisti Servi del Potere. Il potere stesso si fonda in gran parte sull’insulto pubblico all’intelligenza e alla ragione. Le tattiche di dissimulazione sono le opere dei governi. E tutti conosciamo che oggi ci governano in termini di aperto ricatto. Che cosa è successo con la storia? La storia ha dato il meccanismo che produce eventi recuperi. Tempo fa si parlava
del silenzio delle masse, oggi le masse agiscono. Anni fa le masse recitano meravigliosamente la parte della loro servitù volontaria, oggi le masse lavorano sul recupero della storia. Esse hanno capito che il politico è virtualmente recupero. Ma anche hanno capito che possono dare un nuovo gioco nella storia altrettanto eccitante di quello delle fluttuazioni borsistiche, è quello in cui fanno ballare le idee, (gli avvenimenti) con una insostenibile leggerezza. Sono state demoralizzate e dei deologizzate (le idee) per farne la preda vivente del calcolo del recupero,(o meglio della probabilità che esprime il recupero) con la stessa immoralità degli speculatori del mercato. Oggi gli intellettuali parlano di economia, di politica, di società con rapporto non con il popolo ma con il moltitudine. Non hanno capito il ribaltamento sistematico. Cioè che lo spirito stesso si rivolta contro la sinergia, contro l’omogeneizzazione dei circuiti. Cosi gli intellettuali sono fedeli in filosofia di Hegel, quando lui diceva: “ Troviamo nella vita, in se stessa mobile, di ciò che è morto”. Il morto oggi è la moltitudine che parlano con grande enfasi gli intellettuali. Tornano al passato. Il termine “moltitudine” (dalla posizione hobbesiana quando lui parla di “rex est populus”, alla tradizione marxista – quando la tradizione marxista riferisce alle masse – dicendo: “sono le masse che hanno la storia” e naturalmente la filosofia spinoziana che non accetta la massa) diventa la trappola della liberazione politica. La moltitudine ha un destino di compiacenza. Gli intellettuali parlano di moltitudine e economia, di moltitudine e politica, di moltitudine e società e non possono vedere il destino di compiacenza di moltitudine. Non possono vedere il carattere di anti-individualismo che esprime la moltitudine (o le masse) Molte volte nella storia gli intellettuali e gli artisti erano i sostenitori del potere. Sostenitori o parassite? Possiamo vedere alcuni esempi: Isocrate, (436 a.C. – Atene, 338 a.C.) fu il primo insegnante
di scrittura, retore ateniese, uno dei maggiori maestri di retorica e un educatore degli individui che avrebbero formato la nuova classe dirigente. Fu filomonarchico, amico con tiranno Dionisio di Siracusa e corrispondeva per anni Pindaro (Cinocefale, 518 a.C. circa – Argo, 438 a.C. circa) è stato un poeta greco antico, tra i maggiori esponenti della lirica corale. Era inneggiatore del tiranno Ierone di Siracusa. Aristotele il grande filosofo. Dopo la morte di Platone, nel 347 a.C., Senocrate e Aristotele si recarono ad Asso sotto il patrocinio di Ermia. Aristotele vi fondò la sua prima scuola filosofica e sposò Pizia, la figlia adottiva e nipote di Ermia. Le città di Ermia furono tra quelle che si ribellarono al dominio persiano. Ermia (… – 341 a.C.) fu un politico persiano, anche toranno, governò su Atarneo e Asso, in Asia Minore. La prima menzione di Ermia è indicata come schiavo di Eubulo, un banchiere della Bitinia che governò Atarneo. Ermia ottenne la libertà ed ereditò il comando su Atarneo. A causa della sua politica, il suo controllo fu esteso ad altre città vicine, come ad esempio Asso, in Asia Minore. Aristotele lavorava per un’alleanza tra Filippo II di Macedonia in Grecia e Ermia. Senofante fu scrittore greco, nato ad Atene intorno al 430 avanti Cristo e morto a Corinto intorno al 355 circa, credeva che Ciro il Grande ( 590 a.C. – Iassarte, 530 a.C. è stato imperatore persiano e discendente di Ciro I di Persia, membro di quella stirpe dei Teispidi che da qualche tempo controllava la Perside) proveniva dai Dei. Polistrato filosofo (3° sec, a,C) Fu capo della scuola epicurea. Dopo Ermarco ha giustificato il saccheggio e la completa di Corinto da Mummio. Posidonio di Apamea (135-150 a, C) filosofo, scienziato, stoico, geografo, etnografo, ha encomiato lo stratega Pupieno.
Polidio (Megalopoli, 206 a, C circa – Grecia 124 a. C.) ha encomiato la guerra punica e il periodo dell’imperialismo Romano. Tiziano dal 1530 era cortigiano d’imperatore Carlo V. Carlo V, esisteva sovrano sanguinario dell’Europa e poi Tiziano era anche cortigiano del figlio Filippo II. Velasquez, anche era cortigiano – adulatore, del sovrano Filippo IV di Spagna. Giambattista Triepolo, ha dipinto Ciovane Giorner (1647-1722) doge, e si presenta come Poseidone Dio del mare. Leonardo da Vinci ha vissuto i suoi ultimi anni di vita fino al 2 maggio 1519 (anno della morte), ospite del sovrano Francesco I. Voltaire: Il nome di Voltaire è legato al movimento dell’illuminismo. Era ospite di Federico II, ammirava la politica di Federico II, e lo chiamavo Pericle e Demostene. Era razzista e sosteneva che i neri non sono uomini. Scriveva: «Εt ils n’ont d’homme que la stature du corps, avec la faculté de la parole et de la pensée dans un degré très éloigné du nôtre. Tels sont ceux que j’ai vus et examinés»: Essai sur les moeurs Diderot, ha encomiato Caterina la Grande della Russia, e ha ricevuto gli stipendi da oltre 50 anni per le sue adulazioni. Montesquieu, esisteva ammiratore degli imperatori romani nella sua opera “Grandezza e decadenza dei Romani”. Immanuel Kant con la sua opera Per la pace perpetua, sostiene l’abolizione degli Stati-nazione e la creazione di un governo globale. Istituzioni sovranazionali come le Nazioni Unite e l’Unione europea rappresentano i suoi ideali e i modelli. Un governo e una moneta. Anche esisteva encomiatore di Louis XVI, e avversario della rivoluzione. Anche era razzista e sosteneva i neri, sono il popolo più stupido del mondo.
Scriveva: « Die Negers von Afrika haben von der Natur kein Gefühl, welches über das Läppische stiege» Hume collaboratore della potestà. Cosi nel 1763 fu segretario dell’ambasciatore lord Hertford. Fu accolto con grande favore dai rappresentanti della cultura illuministica. Nel 1766 tornò in Inghilterra insieme con Rousseau, ma l’amicizia fra i due fu di breve durata e terminò con una clamorosa rottura. Nel 1767 fu a Londra come sottosegretario al ministero degli Esteri. Si dimise l’anno dopo per ritirarsi a Edimburgo, dove morì nel 1776. Era razzista e scriveva: «I will say, then, that I AM NOT NOR HAVE EVER BEEN in favor of bringing about in any way the social and political equality of the black and white races—that I am not, nor ever have been, in favor of making voters or jurors of negroes, nor of qualifying them to hold office, nor to i n t e r m a r r y with White people; and I will say in addition to this that there is a physical difference between the White and black races which will ever FORBID the two races living together on terms of social and political equality. And inasmuch as they cannot so live, while they do remain together, there must be the position of superior and inferior, and I, as much as any other man, am in favor of having the superior position assigned to the White race»: 4th Lincoln-Douglas debate, 18 ix. Collected Works, V.3.pp 145-146 Altri come Baldassare Castiglione (1478-1529) diceva che il sovrano è come il sole. Nel 1562 Francesco Sansovino scriveva che i dogi provengono dal Dio. Nel 1524 Giangiorgio Trissino sosteneva che il sovrano è il Dio della terra. Montaigne sosteneva che l’umanismo è una falsa ideologia. Tomas Mann (1875-1955) ha encomiato la guerra nel 1914 (Considérations d’un apolitique). Il tedesco Paul Lagarde nel 1878 e il professore Eugen Dufring nel 1881 hanno organizzato la teoria ati-semita. Carl Gustav Jung ha celebrato quando la notte del 10 maggio 1933, fu lo scenario di un grande rogo in cui si bruciarono migliaia di libri di autori censurati dai nazisti. G. Flaubert ha scritto nel 1871 che le masse sono rudi, (Correspondance, Paris.1981.p,342) anche Knut Hamsun e
Nietzsche credevano che la folla è un gregge docile. Intellettuale e artisti molte volte hanno encomiato il potere, e hanno giustificato politiche che erano autoritarie. Erano cortigiani, (adulatori), ammiratori e sostenitori e parassite del sistema. Anche molte volte gli intellettuali e gli artisti sono invitati a una gigantesca caccia ai miti e alle idee e con le armi di cartone della speculazione pura diventano i servi del potere. Servono il potere – e i segni del potere – con un profondo e fondano la sovranità sulla vita del popolo. Da Atene Apostolos Apostolou Docente di Filosofia Rally de Portugal: la terra chiama e Dani Sordo risponde ma a vincere è Elfyn Evans E alla fine l’elfo è ritornato sul primo gradino del podio! Il veloce pilota gallese Elfyn Evans si è infatti aggiudicato questo combattutissimo Rally de Portugal vissuto su numerosi colpi di scena che hanno fatto di questa gara una corsa a eliminazione. Il rally è iniziata con l’exploit dello squadrone Hyundai con
Ott Tanak, Dani Sordo e Thierry Neuville che hanno occupato le prime tre posizioni della prova inaugurale scambiandosele in quelle successive ma dovendo poi difendersi dall’assalto delle Toyota. Elfyn Evans Ott Tanak ha subito impresso un ritmo velocissimo ed è sembrato veramente in palla, così come Dani Sordo che sulla terra sembrava divertirsi come un bambino a Natale. In luce a inizio gara anche il giovanissimo Kalle Rovanpera che sgomita sempre di più per mettersi in evidenza ai piani alti del Wrc. Il giovane finlandese, azzoppato dopo metà gara da problemi meccanici, è comunque sembrato velocissimo in più di qualche occasione ma forse appena un “filino” sotto i suoi standard; chissà se dopo l’errore in Croazia c’è stata qualche tiratina d’orecchi che lo ha riportato a più miti consigli. Il risultato finale ha visto ai primi tre posti Elfyn Evans e Scott Martin (Toyota Yaris Wrc Plus), seguiti da Dani Sordo e Borja Rozada (Hyundai i20 Coupé Plus) mentre al terzo posto si
sono classificati Sebastien Ogier e julien Ingrassia (Toyota Yaris Wrc Plus). Dani Sordo Pur non riuscendo a centrare la vittoria Dani Sordo ha disputato una gara da manuale, sempre nelle prime posizioni lo spagnolo conferma il feeling con la terra. Il suo impegno nel mondiale è saltuario, probabilmente meriterebbe una maggior considerazione dal team Hyundai. Chi invece non è riuscito ad emergere come ci si aspettava è stato Sebastien Ogier, infine terzo assoluto ma mai in grado di impensierire i contendenti per la vittoria; da asfaltista qual’è probabilmente la terra lusitana gli è risultata un po’ indigesta.
Sebastien Ogier Sempre costante e sempre più uomo squadra il giapponese Katsuta Takamoto (Toyota Yaris Wrc Plus) classificatosi al quarto posto dell’assoluta, non avrà spiccato a livello di prestazioni ma ha svolto correttamente il compito assegnatoli senza commettere errori e portando punti preziosi alla squadra.
Katsuta Takamoto Ma ritorniamo invece alla squadra di Andrea Adamo, gli alfieri dell’armata Hyundai sono stati bersagliati dalla malasorte e fra guasti ed errori hanno collezionato una serie di danni alle vetture che hanno penalizzato il team mandando su tutte le furie l’ingegner Adamo che prima dell’ultima tappa ha “ordinato” a Dani Sordo – l’unico ancora in grado di lottare per il primo gradino del podio – di vincere la gara. Dani ci ha messo tutto il suo impegno ma la voglia di vincere di Elfyn Evans era troppo grande; dopo il ritiro di Tanak causa danneggiamento della sospensione posteriore sulla PS 14, l’elfo britannico ha preso il comando della corsa senza più mollarlo fino al traguardo riuscendo così a conquistare nuovamente la coppa più grande di un rally, risultato che gli mancava dal Turchia dello scorso anno.
Ott Tanak Ott Tanak, rientrato in gara domenica con la formula del super-rally, si è però riscattato vincendo la power-stage dimostrando così le sue doti velocistiche sullo sterrato. Chissà se Ott ha trovato il feeling giusto con la vettura, oppure il ritiro del compagno di squadra Neuville nella seconda giornata di gara ha consentito al team Hyundai di dedicargli le giuste attenzioni, lo attendiamo per una conferma sugli sterrati della Sardegna.
Gus Greensmith Greensmith e Fourmaux hanno salvato l’onore della Ford piazzandosi rispettivamente al quinto e sesto posto della classifica assoluta, con l’inglese spesso in evidenza sugli sterrati portoghesi; risultati che permettono al team M-Sport di continuare a ben figurare – seppur distaccato dai due team di vertice – anche nel Mondiale Rally 2021.
Adrien Fourmaux Chiudiamo con un accenno al Wrc2 vinto dal sempre velocissimo e consistente Esapekka Lappi seguito da Teemu Suninen che rivedremo nuovamente al volante di una Wrc plus in Sardegna. Non ha potuto invece essere della partita il leder del campionato Andreas Mikkelsen causa positività ad un test anti- Covid.
Esapekka Lappi Il mondiale rally 2021 sta diventando sempre più avvincente, è chiara la supremazia di Toyota e Hyundai sulle Ford di M-Sport ma ogni gara regala emozioni e colpi di scena inaspettati che rendono incerto il risultato fino all’ultimo. Il prossimo appuntamento con il mondiale rally è in programma dal 3 al 6 giugno in Sardegna, nuovamente terra, polvere e tanto spettacolo. Servizio Dario e Guendy Furlan – Foto Honza Fronek Vino, una nuova etichetta per
festeggiare i 50 anni della Fondazione de Claricini Dornpacher Bottenicco di Moimacco (UD), 25 maggio 2021 – Sarà un week end all’insegna del vino di qualità quello che attende, il 29 e 30 maggio prossimi, i tanti appassionati del buon bere e della buona tavola a Villa de Claricini di Bottenicco di Moimacco, alle porte di Cividale. Dal pomeriggio di sabato e fino a domenica sera, infatti, in occasione di Cantine Aperte, una fitta serie di iniziative enogastronomiche e culturali farà da corollario a un importante appuntamento: la presentazione di una nuova etichetta dell’azienda vinicola de Claricini, prodotta appositamente in edizione limitata per celebrare i 50 anni della Fondazione. La nuova referenza è il frutto di un complesso lavoro in vigna svolto nei 12 ettari di proprietà della villa secondo i principi dell’agricoltura biologica. “Per il momento possiamo solo dire che si tratta di un vino rosso igp frutto, come la restante produzione della nostra cantina, di un grande lavoro di vigneto – spiega l’enologo Paolo Dolce, direttore della Fondazione de Claricini –.Produciamo mediamente ogni anno, in modo biologico e tutto naturale, 50mila bottiglie fra vini bianchi e rossi, tutti doc e igp, per un mercato sia italiano che estero: quantità certamente contenute ma curate con attenzione e cura certosine, dalla vigna alla cantina”. Proprio per le sue caratteristiche di sostenibilità, l’azienda agricola de Claricini, motore economico dell’omonima Fondazione costituita nel 1971 con finalità culturali e senza scopo di lucro, si è aggiudicata recentemente il premio AGRIcoltura100 rientrando fra le migliori 100 aziende italiane del settore. Per far conoscere più da vicino al pubblico le peculiarità della lavorazione biologica, sono organizzate nel pomeriggio di sabato 29 e domenica 30 maggio alcune visite guidate nei vigneti della proprietà. Gli esperti conoscitori ed enologi potranno inoltre partecipare, il 30 maggio alle ore 11.00, a una presentazione online della nuova referenza.
Chiude il ricco programma del week end in villa la possibilità di accedere agli interni della dimora seicentesca e alle annesse proprietà con le sempre molto apprezzate visite guidate, che non tralasceranno il giardino all’italiana e l’incantevole parco della dimora storica, nonché le mostre ospitate in occasione del 700mo anniversario della morte di Dante Alighieri: una mostra di cartoline postali prodotte nel primo Novecento e collezionate dal Conte Nicolò de Claricini; un percorso espositivo di pagine miniate a cura del maestro Massimo Saccon e della calligrafa Maria Valentinuzzi; “Dante fra ombre e luci” che raccoglie pitture e sculture a tema dantesco di artisti contemporanei, esposte tra il giardino e le sale “Foledor” e “Barchessa” e infine “Dante e l’arte musiva” ad opera della scuola dei mosaicisti di Spilimbergo, esposta nella Limonaia della villa. L’accesso alla villa e alle visite guidate è possibile solo tramite prenotazione accedendo al sito visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432 733234. Presentato oggi dalla compagnia di produzione, promozione e ricerca teatrale BRAT Fri.Co – Friuli in Commedia Dall’11 giugno andrà in scena lo spettacolo “MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere” e sono previsti anche diversi laboratori teatrali, di costruzione e di uso delle maschere Si può “mangiare” il teatro? Se si ha molta fame di cultura,
certo che sì! Soprattutto se il teatro si esprime attraverso un progetto pensato per diffondere e promuovere la cultura e la storia di un luogo, portando addosso il nome di uno dei suoi piatti più rappresentativi. Stiamo parlando di Fri.Co, acronimo di Friuli in Commedia, ideato nel 2019 dalla compagnia di produzione, promozione e ricerca BRAT, fondata a Porpetto nel 2015. Fri.Co Promuovere e diffondere, attraverso il teatro, la cultura e la storia del Friuli è l’obiettivo principale del progetto. Come? Narrando gli eventi legati alla caduta del Patriarcato di Aquileia e le vicende che gravitano attorno al modernissimo personaggio di Malacarne, l’Arlecchino friulano. Il progetto gira attorno allo spettacolo originale di commedia dell’Arte “MALACARNE La ballata dell’Amore e del Potere”, articolandosi poi in laboratori teatrali, di costruzione maschere e repliche dello spettacolo originale. Il progetto Fri.Co – Friuli in commedia ha come partner: Pantakin da Venezia, Sagapò Teatro di Bolzano, Gli amici di Bobo di Trieste, Teatrul Podul di Bucarest, i comuni di Latisana, Porpetto e Reana del Rojale, e il patrocinio del Comune di Aquileia. Lo spettacolo
Il personaggio di Malacarne è tratto da “I Travagli d’amore”, testo di commedia dell’arte scritto nel 1622 da un notaio di Latisana, in cui compare per la prima volta questa maschera friulana, che rappresenta la classe più povera e che racconta con ironia la sorte grama che accompagnò il popolo friulano per secoli. Questo personaggio viene inserito nella drammaturgia dello spettacolo, curata da Marco Gnaccolini, nel contesto del passaggio dal patriarcato al dominio veneziano. I fatti storici si mescolano a storie e leggende popolari, con i classici personaggi della commedia dell’arte. La regia è affidata a Michele Modesto Casarin, direttore artistico di Pantakin Commedia, compagnia che ha collaborato alla realizzazione del progetto, e vede Isabella Peghin come consulente per il movimento scenico. L’ambientazione della storia è situata nel giorno stesso della caduta del Patriarcato di Aquileia nel 1420 a causa della conquista militare di Venezia. «La forza scenica e la valenza storica di Malacarne, che nella
commedia del Gattinon è presente solo in poche scene, è stata colta dalla compagnia BRAT, tanto da volerlo rendere protagonista di un progetto volto a indagare lo “spirito di un territorio”, facendo perciò di Malacarne una sorta di Virgilio con cui potersi addentrare nella scoperta dei paradisi, purgatori e inferni della terra friulana e del suo popolo, da sempre soggiogato a una personale maledizione comunitaria che lo fa auto-relegare sia politicamente che intimamente a ruolo di “sotàn” (sottomesso) di un qualche “soréstan” (padrone) della sua Storia», racconta il drammaturgo Gnaccolini. “MALACARNE – La ballata dell’Amore e del Potere” è il prezioso frutto di un lavoro collettivo scaturito dalla voglia e necessità di raccontare non solo un personaggio sconosciuto del teatro popolare ma anche dello scontro senza fine tra la forza più disgregante al mondo, il Potere, e la forza che da sempre lo contrasta, l’Amore. Lo spettacolo vedrà in scena cinque attori (Mina Carfora, Claudio Colombo, Filippo Fossa, Agata Garbuio, Federico Scridel), che staranno sul palco come officianti, sciamani del racconto, capaci di condurre gli spettatori nella storia attraverso le lingue dei nonni, quelle che stanno scomparendo anche se rappresentano meravigliosamente l’anima dei popoli. Per un’ora e mezza, quelle lingue quasi dimenticate riprenderanno forma sul palcoscenico, conducendo gli spettatori in un posto senza tempo e senza spazio. Le maschere sono state ideate e realizzate da BRAT, le scene sono frutto della collaborazione tra BRAT e la compagnia Pantakin da Venezia, che si è occupata anche dei costumi assieme a Dietro le Quinte. Il debutto sarà venerdì 11 giugno alle 21.00, al Teatro Odeon di Latisana, con replica sabato 12 sempre alle 21.00 nel parco di Torre di Pordenone, all’interno della rassegna Speakeasy. Il 19 giugno, invece, grande appuntamento con lo spettacolo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 18. Più avanti verranno
confermate altre date, per il mese di luglio. Laboratori teatrali Malacarne sarà al centro dello spettacolo, ma anche il protagonista che accompagnerà gli spettatori nei laboratori teatrali, durante i quali i partecipanti prenderanno parte attiva in corsi di recitazione, di uso e di costruzione della maschera. I laboratori verranno svolti sul territorio regionale, extraregionale e all’estero, e saranno rivolti a ragazzi, adulti e giovani professionisti. Questi laboratori verranno realizzati in Centri di Aggregazione Giovanile, associazioni culturali e spazi forniti dai comuni coinvolti. Saranno condotti dagli esperti professionisti del settore, coinvolti nella realizzazione dello spettacolo. La compagnia BRAT è una compagnia di produzione, promozione e ricerca teatrale fondata nel 2015 in Friuli Venezia Giulia. Si occupa di teatro popolare, inteso come specchio critico della realtà, come fatto culturale e come mezzo per valorizzare l’essere umano. Un teatro che ha radici nel rito e nella festa, basato sulla condivisione e sul dialogo costante con il pubblico, e sul concetto di artigianato artistico in cui arte e mestiere si incontrano. Dal 2015 ad oggi la compagnia ha prodotto diversi spettacoli, dalla Commedia dell’Arte al teatro di figura per l’infanzia, di maschera, musicale, di strada. La compagnia è altresì specializzata nel realizzare maschere originali per produzioni proprie e di altre compagnie tra cui: Febo Teatro, Teatro della Granguardia, Teatro Stabile d’Abruzzo, Pantakin da Venezia e Gran Teatro La Fenice per il quale realizza anche burattini e mascheroni. Nel 2020 ha dato il via al progetto Fri.Co – Friuli in Commedia con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, che comprende la produzione dello spettacolo “MALACARNE La ballata dell’amore e del potere” e una serie di laboratori di uso e costruzione maschere in Italia e all’estero. È anche partner di altri progetti finanziati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia come “ArtInVilla” dell’Accademia Musicale Città di Palmanova, con produzione e diffusione di spettacoli nelle ville storiche del territorio, e “Cura,ae destinazioni di cura” del Teatro del Silenzio, con l’esposizione delle proprie maschere e dimostrazione di lavoro, e una serie di laboratori di uso della maschera. Inoltre prende parte a progetti con finalità sociali come “GeneraAzione Urbana” di Edilmaster, parte del programma AttivaGiovani del Fondo Sociale Europeo; e “Welfare di Famiglia” di Athena città della psicologia. Conduce corsi teatrali rivolti a tutte le fasce d’età collaborando con altre realtà teatrali e istituti scolastici, cooperative sociali e amministrazioni comunali. Dal 2016 collabora con il collettivo Secret Ministry e con il Theatre Royal di Dumfries (Scozia) attraverso laboratori, spettacoli e performance, ottenendo il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo e di Holywood Trust. BRAT gestisce uno spazio in cui realizza corsi teatrali e seminari intensivi con maestri internazionali e ospita in residenza artistica compagnie teatrali.
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