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mobility press magazine N. 271 - 17 Dicembre 2020 In questo numero si parla di: "Indietro tutta" nei trasporti, l'intervista a Zeno D'Agostino (AdSP Mar Adriatico Orientale), Roma Termini 1950-2020, CFI miglior Fornitore Logistico EMEA, Kyoto Club e Transport Environment, App Moovit e monopattini Voi, 2021 Anno Europeo delle Ferrovie, le ragioni delle regioni
numero 271 - 17 Dicembre 2020 Editoriale "Indietro tutta" nei trasporti? Nelle aule parlamentari torna ad affacciarsi la perlomeno una tendenza di un certo ritorno Torino-Lione. C’è da approvare lo schema di all’antico. Per l’Autorità di Sistema Mar Tirre- Contratto di programma tra MIT, Ferrovie del- no Centrale, appelli e mobilitazione a favore lo Stato Italiane e TELT (Tunnel Euralpin Lyon di una scelta di continuità con Pietro Spirito Turin) per disciplinare gli impegni tra le parti sembrano essersi definitivamente infranti con fino al 2029, e non si tratta di un adempimen- la designazione alla presidenza della AdSP to formale. campana di Andrea Annunziata, avvocato sa- L’atto, infatti, rappresenta un passaggio chia- lernitano, deputato al Parlamento nella XV le- ve per la richiesta che l’Italia poi deve sotto- gislatura, poi sottosegretario ai Trasporti (mi- porre a Bruxelles di aumentare il contributo nistro: Andrea Bianchi) nel governo Prodi II, europeo all’opera, dall’attuale 40% al 55%. e infine presidente delle Autorità portuali di Gli accordi sono stati già raggiunti in via in- Salerno e di Catania. formale, ma servono appunto la ratifica dei I giornali, contemporaneamente, riportava- documenti dopo l’esame in Parlamento. La no la designazione di Michele Pompeo Meta, ministra De Micheli ha spiegato che conta di deputato per 5 legislature e presidente della concludere l’intera procedura entro i primi Commisione Trasporti della Camera dal 2013 sei mesi del 2021; nello stesso lasso di tempo, al 2018, alla presidenza di una società del TELT produrrà il cronoprogramma definitivo gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Sempre dell’opera, su cui è sorta qualche incertezza contemporaneamente, mentre viene annun- (e relativa polemica) sulla data di conclusio- ciata la ricerca di 300 “esperti” per la task ne dei lavori (che la stessa ministra avrebbe force di gestione del Recovery Plan, il Mini- spostato al 2032), tenendo conto anche del- stero delle Infrastrutture e dei Trasporti sem- le sospensioni per l’emergenza Covid. La cosa bra intenzionato a fare a meno di uno degli potrebbe – tutto sommato – contare poco, se esperti (di sicura fama internazionale) che ha non fosse – appunto - che, nelle aule parla- maggiormente collaborato ai piani e proget- mentari, si è riacceso un dibattito all’insegna ti della gestione precedente dello stesso MIT, della “Indietro tutta”, con la riproposizione cioè Ennio Cascetta. degli argomenti contrari alla realizzazione Ovviamente, nessuno ha intenzione di mette- dell’opera, più o meno negli stessi termini da re in dubbio o in discussione il valore delle diversi anni a questa parte. La Torino-Lione ri- persone. Però il settore dei trasporti sembra- marrà, comunque, un’opera destinata a rima- va aver vissuto una stagione in cui la priorità nere negli annali per i tempi di realizzazione: – per così dire – era staccarsi dall’abbraccio il processo parte ufficialmente nel 2001, ma il della politica; il ministro Delrio, prima della progetto risale già agli anni ’90; 22 summit in- definitiva approvazione della riforma dei por- ternazionali ne hanno confermato la priorità, ti, confessò di aver staccato il cellulare per ma la discussione sembra ancora aperta. non rispondere alle pressioni di amministra- La sensazione che le “Indietro tutta” non ri- tori di ogni colore che vedevano cancellata o guardino solo un’annosa questione come la l’Autorità portuale o il posto nei vari consigli Tav, si ha anche guardando al singolare pa- pre-riforma. Ecco, la “Indietro tutta” andreb- norama delle nomine, dove non tutto è an- be bene per quel periodo, non è neanche così cora ufficializzato, ma dove le voci segnalano lontano. 3
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numero 271 - 17 Dicembre 2020 L'intervista Zeno D'Agostino: Brava Trieste, ma la geografia dei porti è cambiata. Intervista al Presidente dell'AdSP Mar Adriatico Orientale 15 dicembre 2020: alla Torre del Lloyd (uno dei più fascinosi monumenti di Trieste, sede attuale dell’AdSP) viene formalmente notificato il decreto con cui il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, conferma Zeno D’Agostino presidente dell’Autori- tà di Sistema Portuale del Mare Adria- tico Orientale per la durata di un altro quadriennio. Nell’audizione in Commissione Trasporti della Camera, che ha preceduto la nomi- na ufficiale, questo manager veronese ormai trapiantato a Trieste ha ottenuto un consenso non solo formale, ma quasi entusiastico, riconoscendone il ruolo di guida di un processo di rinascita della La crescita non ha riguardato solo il porto di logistica non solo portuale in Italia. Trieste, ma l’intero “sistema” (appunto) del Zeno D’Agostino è a capo dell’Autorità di Si- territorio giuliano, con sviluppo delle attività stema Portuale del Mare Adriatico Orientale del porto di Monfalcone, ma anche degli in- dal 2015, prima come commissario e a segui- terporti di Cervignano, Fernetti, nonché degli re, dal novembre 2016, come presidente con insediamenti industriali legati non solo alla decreto del ministro delle Infrastrutture e dei logistica, e – infine – con sviluppo della prima Trasporti. impresa ferroviaria interamente di proprietà Sotto la sua guida, Trieste è diventato il pri- di un’Athority portuale, Adriafer, che ha il mo porto italiano per tonnellaggio e traffico certificato di sicurezza per operare sull’inte- ferroviario, nono porto europeo, e primo ter- ra rete nazionale e che ora si prepara a nuovi minal petrolifero del Mediterraneo, nonché investimenti. importante hub per i traffici con il Far East e Tutte le società partecipate dalla AdSP – ha per il comparto ro-ro con la Turchia. spiegato D’Agostino nell’audizione alla Ca- Un porto che ha acquisito oramai una statu- mera – hanno pressochè raddoppiato il loro ra europea, come confermato dai grandi in- fatturato in questi ultimi 5 anni: una delle vestitori esteri presenti e con forti relazioni ragioni per cui il presidente triestino è stato intermodali, tanto che nello scalo di Trieste inserito nella classifica 2020 dei 100 migliori operano 8 compagnie ferroviarie, per lo più imprenditori e top manager italiani stilata da straniere. Non basta, perché l’AdSP Mar Adria- Forbes Italia. tico Orientale è diventata capofila dell’inter- A Zeno D’Agostino non sono mancati anche i pretazione autentica dello spirito della rifor- riconoscimenti della città di Trieste, con l’at- ma dei porti che, nel 2016, ha portato alla tribuzione del San Giusto d’oro nel 2019 e del creazione delle Autorità di Sistema Portuali. sigillo trecentesco del Comune di Trieste nel 5
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numero 271 - 17 Dicembre 2020 gnano S.p.A. Trieste e il suo porto, che certi facili artico- li di stampa davano come preda inevitabi- le dell’insediamento cinese in Italia per es- sere uno dei terminali naturali della ormai mitica Via della Seta, riscopre tutta la sua profonda natura mit- teleuropea (che, del resto, in parte non ha mai perso) e si pro- pone, invece, come sbocco naturale sul 2017. Inutile ricordare che Zeno D’Agostino è mare Adriatico del più importante sistema lo- stato anche ai vertici di Assoporti dal 2017 al gistico e intermodale a livello continentale (e 2019, mentre a novembre è stato rieletto vice forse mondiale), cioè il sistema trasportistico presidente di ESPO, (European Sea Ports Or- che dai porti del Nord si dirama via via per ganization), con sede a Bruxelles. tutta la Germania, l’Austria e oggi approda si Recentemente gli è stata affidata la guida del- potrebbe dire stabilmente a Trieste. la cabina di regia di Uirnet e le ultime notizie Per comprendere meglio il fenomeno, non c’è di stampa lo designano come “unico candida- che da intervistare lo stratega e il demiurgo to possibile” alla guida RAM-Rete Autostrade (o, semplicemente, il facilitatore) di un simi- Mediterranee SpA, prendendo il posto del le processo, vale a dire l’appena riconfermato professor Ennio Cascetta che dovrebbe essere Presidente dell’Autorità di sistema portuale avvicendato nell’incarico. Mar Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino. La calata dei tedeschi Trieste non più cinese, ma tedesca Fine settembre 2020: l’annuncio che uno dei I racconti della stampa sono spesso immagini- principali operatori del porto di Amburgo, fici, la realtà è che il porto di Trieste cerca di la società Hamburger Hafen und Logistik AG fare il suo mestiere e di attrarre traffici, i porti (HHLA) acquisisce il 50,01% del terminal mul- sono per natura un luogo di contaminazione, tifunzionale “Piattaforma Logistica Trieste” non esiste un porto che chiuda le sue banchi- (PLT) nel porto della città giuliana. A segui- ne a chi vuole arrivare. re, l’annuncio che Duisburger Hafen AG (Dui- Poi ci sono le strategie che ogni porto attua sport), il più grande terminalista intermodale e, in questo senso, è impossibile non ricorda- a livello, fa il suo ingresso nel polo logistico re che Trieste ha nel suo DNA il passato del della Regione Friuli Venezia Giulia, con l’ac- suo essere il naturale sbocco di tutto il mondo quisizione del 15% delle azioni dell’Interporto mitteleuropeo ed asburgico, anche la nostra di Trieste, società responsabile della struttura sede è situata in un palazzo che riporta l’iscri- retroportuale del porto di Trieste, che con- zione “Lloyd austriaco”, se oggi – in condizioni trolla a sua volta anche l’interporto di Cervi- 7
numero 271- 17 Dicembre 2020 totalmente diverse – ci si riappriopria di quel l’inefficienza logistica nei porti del Sud, e in ruolo non può essere un fatto solo che posi- particolare quelli italiani. tivo. Oggi quel racconto non c’è più, e in particola- re il porto di Trieste ha livelli di efficienza as- Del resto, a Trieste non ci sono solo tedeschi solutamente competitivi con i famosi porti del o austriaci Nord, che sono stati però anche i primi ad ac- corgersi di quel che andava mutando da que- Esatto, due anni fa è stato l’operatore logisti- ste parti e a voler non solo fare affari, ma an- co DFDS a sviluppare da Trieste la rete dei col- che essere presenti per sviluppare attività che legamenti di merci trasportate con i traghetti sono diventate in qualche maniera essenziali, dalla Turchia e oggi punta ad espandersi aven- perché nel frattempo è cambiata la geografia do conqui- del mondo. stato anche un terminal In che sen- Multipor- so? pose sem- pre sulle In un’otti- nostre ban- ca e in una chine. visione eu- Sono tutte ropea, po- attività di tremmo trasporto dire che comples- La firma dell’accordo con Duisport abbiamo sivo delle ormai una merci vitali logistica a per i porti e che abbiamo sviluppato, anche se Nord e una Sud, dove si sta creando un altro sembra che nei porti si debba parlare solo di baricentro continentale che attrae investi- container, per noi la logistica è tutto e del re- menti proprio per replicare i modelli che han- sto il mio lavoro è cominciato sulla terra, ne- no avuto successo nella parte Nord. gli interporti di Bologna e Verona, ed è anche E’ un fenomeno destinato con tutta probabili- vero che il porto di Trieste è il porto più ter- tà ad allargarsi: brava sicuramente Trieste ad restre che c’è, grazie al valore aggiunto di una intercettare per prima – grazie ai fattori en- ferrovia che ha il grande vantaggio di mettere dogeni, più volte richiamati, che ne fanno un in comunicazione le reti ferroviarie e intermo- porto efficiente e strategico – una tendenza dali del Centro e Nord Europa. in atto a livello europeo e globale, ma vale Dovevamo sviluppare queste potenzialità e in sempre la regola di trovarsi nel posto giusto gran parte ci siamo riusciti. al momento giusto. Ma perché ora questa corsa ad investire nel Perchè lo sviluppo della logistica a Sud? porto di Trieste? L’economia europea si sta spostando ad Est, Inutile nascondere che veniamo da un rac- verso i paesi dell’Est europeo che sono sia un conto che contrapponeva i famosi 7 giorni di nuovo mercato di consumo, sia luoghi di loca- navigazione in più per raggiungere i porti del lizzazione produttiva. Nord Europa ai 14 giorni che si perdevano per Inutile poi ricordare i processi globali che 8
numero 271 - 17 Dicembre 2020 hanno trasferito le produzioni in Cina, nei pa- mitano ad operare in ambito portuale, ma esi asiatici, in Turchia. Quindi, ancora una vol- raggiungono sia gli interporti di Cervignano ta, brava Trieste, ma è incontestabile che si è e Fernetti che altre mete sul territorio regio- trovata in un contesto positivo, nell’Adriatico nale, il valico di confine di Tarvisio o ancora non è solo il porto di Trieste a crescere, ma quello di Villa Opicina, dove Adriafer intervie- anche Venezia, Capodistria. ne – ad esempio – a subentrare nei convogli Lo stesso insediamento cinese del Pireo ha provenienti da paesi dell’Est Europa, che non fatto rivalutare il ruolo del mar Adriatico, una posseggono tutti i requisiti necessari per l’ac- volta arrivati in Grecia diventa naturale cerca- cesso alla nostra rete nazionale. re la sponda più vicina per arrivare in Europa, Per il futuro non esistono palle di vetro: se la storia di Venezia insegnerà pure qualcosa guardiamo ai progressi dal 2015 ad oggi, tro- agli investitori del Nord Europa. viamo praticamente un raddoppio delle attivi- tà, l’importante è continuare a crescere ed è Trieste cresce con la ferrovia e cresce anche quel che cercheremo di fare. Adriafer: ambizioni per diventare impresa ferroviaria nazionale, dopo l’acquisto di lo- comotive per la lunga percorrenza? Le locomotive sono a noleggio, Adriafer è una società in possesso del certificato di sicurez- za ferroviario, ma l’intenzione non è quella di fare concorrenza alle altre imprese ferroviarie AD che già operano sul mercato, ma anzi di sup- portarle. Adriafer è, però, un elemento sicuramente importante del “sistema” costruito intorno al porto di Trieste. I nostri treni già non si li- 9
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numero 271 - 17 Dicembre 2020 News Roma Termini 1950-2020, genesi ed evoluzione di una stazione capitale Roma Termini, 1950 La “nuova Stazione Termini” di Roma ha sostituito il preceden- te edificio progettato dall’Ing. Salvatore Bianchi, costruito nel 1863 con stilemi ottocenteschi ed orientaleggianti, attraverso lo sventramento del quartiere Esquilino (e delle sue residenze di campagna), individuato per la preesistenza degli impianti ferro- viari dello Stato Pontificio, le par- ticolari condizioni pianeggianti nonché le riserve idriche a bene- ficio della trazione a vapore. Negli anni ’30 il piano di rilan- cazione a corrente continua. cio delle ferrovie a servizio del Regno d’Italia Degna di nota è la circostanza che Mazzoni aveva reso insufficiente l’edificio ottocente- assecondò fortemente le specifiche impresse sco e si cominciò a prevedere una nuova re- dal regime fascista imbrigliando la sua visione alizzazione in grado di servire le accresciute futuristica che avrebbe preferito soluzioni più esigenze, pur conservando l’impostazione di ardite rimaste solo in parte: i bozzetti origina- stazione di testa e scartando avveniristici pro- ri subirono infatti una profonda rivisitazione getti di prolungamento in sotterranea come in verso soluzioni più celebrative del “mito” im- altre capitali europee: alcune ipotesi alterna- periale dell’epoca. tive avevano previsto un capolinea nei pres- I lavori della stazione Termini, che compren- si del Colosseo oppure una stazione centrale devano diversi edifici, furono avviati nel 1938 passante come a Bruxelles. e subito interrotti per l’inizio della seconda L’Architetto e Ingegnere Angiolo Mazzoni, fun- guerra mondiale. zionario del Ministero delle Comunicazioni, fu Dopo il conflitto la stazione fu finalmente incaricato nel 1936 di preparare il progetto, inaugurata il 20 dicembre 1950 dal Presidente che si avvalse anche di un innovativo plastico della Repubblica Luigi Einaudi alla presenza, in balsa predisposto con un’illuminazione in tra le alte cariche istituzionali, del Presiden- grado di evidenziare lo studio delle luci, del te del Consiglio De Gasperi e dal Sindaco di tutto pioneristico per l’epoca. Roma Salvatore Rebecchini. La realizzazione in scala fu anche trasportata, La stazione del dopoguerra è però la risultante a bordo del piroscafo “Rex”, all’esposizione di un profondo dibattito rispetto alla visione universale di New York insieme all’elettrotre- originaria del suo progettista: scartata l’idea no ETR “200”, detentore di importanti record del completamento della facciata, attraverso di velocità e primatista mondiale nell’elettrifi- un colonnato binato che riprendeva i templi 11
numero 271- 17 Dicembre 2020 Parco Prenestino. Il fronte di Termini è un largo e bas- so monolite, con linee orizzontali bianche e nere: una piattafor- ma neutra, intesa come ideale con- trappunto al fon- dale dei Colli Al- bani in lontananza ma anche in linea con gli altri corpi di fabbrica pree- sistenti che mo- strano finestrature puntiformi sempre romani (del quale oggi rimangono alcuni gi- sullo sfondo del chiaro marmo travertino. ganteschi capitelli trasformati in fontane in Dall’ingresso modernista “ad onda” si crea alcune stazioni del Lazio), ci si orientò verso un immaginifico ponte tra la città urbana e la un concorso di architettura che premiò, ex città ferroviaria rappresentato dalla “galleria aequo, due gruppi di architetti (Montuori e gommata” che attraversa l’atrio e costituisce Vitellozzi) con la soluzione della pensilina “a un passaggio trasversale e “cittadino” tra le dinosauro” che si raccorda perfettamente con biglietterie e i ristoranti da un lato e i binari i resti delle mura serviane adiacenti. dall’altro. L’ attuale stazione si presenta molto più larga Della visione primigenia rimangono i lunghi della precedente ma decisamente arretrata corpi di fabbrica laterali, le cui piccole e gran- (di circa 200 mt) rispetto alla precedente re- di arcate vogliono essere l’ideale prosecuzio- alizzazione. ne degli acquedotti romani limitrofi: l’ala di Tutt’ora la Piazza dei Cinquecento è di pro- Via Giolitti, verso il quartiere umbertino, che prietà delle Ferrovie dello Stato e dai primi abbraccia la chiesa di S. Bibiana, accanto ai del ‘900 concessa in uso al Comune di Roma, resti dell’acquedotto Vetus, fino al c.d. “Tem- concessione che rappresenta un’eredità del pio di Minerva Medica”, oltre l’edificio della demanio ferroviario dell’epoca. centrale termica; l’ala di Via Marsala che dal- Nonostante l’arretratezza l’impianto sviluppa le rovine delle mura serviane si raccorda con 24 binari di partenza oltre alcuni fasci di bi- l’arco di Sisto V, verso il quartiere di S. Loren- nari minori tra cui quello delle “Laziali” e la zo. conversione di alcuni tronchini di manovra di- Si trattò quindi di un “compromesso storico” rettamente sul piazzale. L’asse della stazione dal punto di vista urbanistico la cui realizza- segue le antiche prospettive viarie e interse- zione, dopo settant’anni, può dirsi felicemen- ca gli antichi acquedotti fino alla radice del te riuscita, eccezion fatta per la Piazza dei piazzale in corrispondenza di Porta Maggiore Cinquecento della quale appare sempre più dove si dipartono le principali linee ferrovia- necessaria una riqualificazione per coniuga- rie oltre i numerosi raccordi di servizio presso re le diverse esigenze trasportistiche e di vita i depositi ubicati presso lo scalo S. Lorenzo e il 12
numero 271 - 17 Dicembre 2020 della città. Rimangono all’interno lungo l’edi- comunque la circolazione dei treni; era anche ficio di Via Giolitti, celebri realizzazioni come previsto un impianto di purificazione dell’a- la “cappa mazzoniana” all’interno del vecchio ria (brevetto Pirelli), in caso di attacco con i ristorante nonchè, ancora chiusi al pubblico, il gas, nonché una cella di sicurezza nel caso di “Chiostro della Fontana” e il “Passo di Ronda”. sabotaggio o ammutinamento del personale. Ma è all’esterno che l’opera di Mazzoni, per All’interno della cabina blindata l’atmosfera lunghi anni “dimenticata”, sta oggi conoscen- era più simile a quella di un sommergibile e do una riscoperta analogamente a quanto sta prevaleva una rigida logica militare per poter accadendo per il quartiere EUR. effettuare le movimentazioni in ogni condizio- Degne di nota sono, in particolare, le due tor- ne ed anche in assenza del movimento visivo. ri piezometriche foggiate in modo metafisico La Rimessa Presidenziale, dopo la centrale e “aereo” con scale elicoidali sospese verso termica e accanto al c.d. Tempio di Minerva l’infinito. Medica, è invece il deposito del Treno Reale, Di interesse oggi assegnato anche due pre- alla Presidenza gevoli edifici della Repubblica di architettu- e composto da ra industria- eleganti vagoni le: l’edificio d’epoca. “I” (vicino alla chiesa di S. Bi- biana), un mi- Dal Giubileo del rabile esempio 2000 ad oggi. di archeologia industriale no- I cambiamenti vecentesca che epocali nel tra- ospita la “Cabina”: l’impianto elettromeccani- sporto e nelle abitudini dei viaggiatori hanno co, tipo Westinghouse FS, per la formazione avuto importanti riflessi anche per la stazione degli itinerari dei treni che dal 1937 e fino Termini. al 1999 ha regolato la circolazione ferrovia- Già nel 1980, con l’apertura della linea A della ria. Si tratta di un posto di comando con 750 metropolitana in corrispondenza con la linea leve che ricorda la crittografia dell’Enigma, la B, i sotterranei della stazione sono stati inte- macchina per decifrare i messaggi in codice, e ressati da un nuovo modo di concepire il nodo rappresenta anche la cooperazione esistente ferroviario, inteso non più come scambio per tra lo Stato italiano ed il mondo anglosassone, le sole linee vicinali (le c.d. “Laziali”) ma an- nonostante l’autarchia della dittatura (alcuni che come intermodalità con le due principali componenti elettromeccanici appartengono reti cittadine. alla Union & Switch Signal inc. USA, poi rileva- Nel Giubileo del 2000 la stazione ha poi cono- ta da Ansaldo). sciuto, grazie alla nascita della società Gran- Nello stesso edificio, sotto il piano del ferro, di Stazioni, un deciso cambio di destinazione è collocata la c.d.“blindata” creata per ragioni d’uso degli spazi ferroviari, sulla scia delle belliche come replica della Cabina a vista: in esperienze aeroportuali, anche a servizio del caso di bombardamento, infatti, il personale si commercio al dettaglio. ricoverava nei sotterranei dove era possibile Si è trattato di una scelta senza dubbio lun- abilitare un banco analogo per poter garantire gimirante per servire i 500.000 viaggiatori al 13
numero 271 - 17 Dicembre 2020 giorno pur se, a volte, poco rispettosa delle È stata protagonista in numerose pellicole, originarie scelte architettoniche. tra cui l’omonimo film “Stazione Termini” del Già nel 2012 si è avviata una nuova riqualifica- 1953 diretto da De Sica; inoltre, con il suo zione che ha portato all’apertura di una nuova multiforme universo umano e la sua doppia “piastra servizi” denominata “terrazza Termi- natura -metà fabbrica e metà palazzo- è di- ni” ed all’avvio di un parcheggio sopraelevato, venuta ormai stabilmente un pezzo di città, realizzato in costanza di esercizio ferroviario, degna di essere celebrata anche nelle arti cre- ed in corso di apertura nel 2021. ative: tra gli altri, lo scrittore americano Ri- Anche gli impianti ferroviari hanno subito chard Wilbur gli ha dedicato il poema “For the alcuni cambiamenti comportando una sem- New Railway Station in Rome” mentre il pit- plificazione della pianta dei binari con ve- tore romano Mauro Reggio si è inspirato alle locizzazione degli itinerari anche in seguito sue geometrie per numerose tele tra cui “Via agli ammodernamenti tecnologici che hanno Giolitti” vincitore del Premio della Fondazio- comportato, a partire dall’ottobre 1999, l’at- ne Michetti. tivazione dell’apparato centrale statico (ACS) Le due torri piezometriche progettate da Maz- e del sistema di controllo centralizzato (SCC), zoni (riserve idriche per le locomotive a vapo- sia come gestione, anche con logiche predit- re ed a sua volta inspirate dalle vedute di De tive, degli itinerari di stazione che delle linee Chirico) sono state prese a riferimento anche ferroviarie di adduzione. nel capolavoro di animazione del regista giap- ponese Miyazaki “Conan, il ragazzo del futu- ro”. Recentemente l’ultimo omaggio alla sta- Rinomanza mondiale e nelle arti della Stazio- zione è stato reso dal Miniatur Wunderland ne Termini. di Amburgo, un gigantesco plastico ferroviario su diversi piani, che ne ha realizzato una ver- La nuova stazione Termini, per la sua partico- sione semplificata, ma sorprendentemente lare architettura razionalista, è forse uno de- realistica, nel padiglione dedicato all’Italia. gli edifici moderni di Roma più noti all’estero, D’altra parte la stazione Termini ha sempre al pari del Vittoriano e dell’EUR. avuto un occhio di riguardo per gli appassio- 15
numero 271- 17 Dicembre 2020 nati di ferrovie: negli anni ’50 era presente un Porta Maggiore. museo ferroviario, da cui sono scaturite due Forse il fascino di Termini è proprio questo: associazioni di ferroamatori il GRAF e il GMFR un unicum in grado di coniugare le diverse ancora operanti, mentre negli anni ’80 il bina- preesistenze storiche, romane e papali, con rio 1, presso la sala presidenziale, ospitava il l’estetica funzionale delle ferrovie novecente- celebre plastico “Trecentotreni” oggi trasferi- sche: una particolarità tutta romana che con- to e parzialmente ricostruito, nel museo uffi- tinua ad affascinare, al pari dell’EUR, ma con ciale della Fondazione FS a Napoli Pietrarsa. la centralità del colle Esquilino. Dopo 70 anni Termini sta ancora lì, “spiag- Verso il Giubileo del 2025. giata” sul colle Esquilino come una gigante- sca creatura di marmo: un’enorme cattedrale Il Giubileo del 2025 costituirà una nuova sfida novecentesca, bianca e luminosa, che, con la per la stazione che si appresta ad essere rin- sua mole, copre un’area tre volte la piazza di novata non solo grazie al parcheggio di prossi- S. Pietro, incluso un simbolico colonnato: due ma apertura e la riqualificazione delle strade cilindriche torri che abbracciano i viaggiatori limitrofe, ma anche con le iniziative di cultu- in arrivo nella città eterna. ra ferroviaria della Fondazione delle Ferrovie dello Stato per il restauro dell’Edificio “I” e l’apertura al pubblico della Rimessa Presiden- ziale. Del resto, pur con i limiti di una stazione di Luigi D’Ottavi testa e la parziale delocalizzazione di alcuni servizi passanti a Roma Tiburtina, la centralità (il testo è una rielaborazione dell’articolo di Termini rimane strategica. pubblicato sulla Rivista “Tuttotreno”, Dicem- Si ipotizza, quindi, la creazione di un capoli- bre 2020). nea tranviario al lato di Piazza dei Cinquecen- to con la realizzazione della nuova tramvia per il Vaticano (TVA) e la trasformazione in linea tranviaria della ferrovia Roma-Giardinetti (ex Roma-Fiuggi-Alatri) prolungata dall’attuale capolinea delle ferrovie Laziali. In tale ottica sembrerebbe utile ap- profondire anche l’idea di una specia- lizzazione trasportistica nella mobilità cittadina, lasciando a Via Marsala il traffico di attraversamento su gomma e dedicando la Via Giolitti ad una mo- bilità “dolce”; ciò consentirebbe la ri- scoperta dei numerosi plessi architet- tonici ed archeologici lungo un’ideale passeggiata tangente il quartiere um- bertino: si pensi, oltre agli acquedotti limitrofi, anche alla chiesa di S. Bibia- na, al Tempio di Minerva Medica fino alle testimonianze archeologiche di 16
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numero 271- 17 Dicembre 2020 News CFI vince il premio per miglior Fornitore Logistico EMEA del gruppo FCA CFI – Compagnia Ferroviaria Italiana è stata insignita mercoledì 16 dicembre del presti- gioso FCA Supplier Award, il premio che ogni anno il gruppo FCA assegna al fornitore che più si è distinto nell’area EMEA (Europe, Mid- dle East, Africa), per ciascun settore. CFI è stata premiata quale miglior provider di logistica e trasporto per il lavoro svolto nel- la gestione del prodotto finito, ovvero tutti i veicoli prodotti dal gruppo, con la seguente motivazione: “CFI ha sostenuto il ridisegno della rete di distribuzione, facendo leva su un approccio innovativo e sul miglioramento delle infrastrutture. Ha messo a disposizione menti significativi sia in termini di qualità che servizi ferroviari flessibili e competitivi, forte- di efficienza dei trasporti, riducendo inoltre mente orientati alle esigenze del Cliente.” in maniera significativa gli impatti ambientali agli stessi legati. CFI è la prima società operante in ambito “In particolare la motivazione per la quale il ferroviario ad aggiudicarsi il premio premio ci è stato assegnato è un grande rico- noscimento dei nostri sforzi, della bontà delle “E’ una enorme soddisfazione aver ricevu- nostre scelte, sempre orientate a soddisfare to un premio così importante ed ambito da le necessità dei nostri Clienti, della nostra de- parte di un gruppo con la forza, la storia ed terminazione nel cercare soluzioni innovative il prestigio di FCA, di cui siamo orgogliosi di e flessibili, mettendo in discussione abitudini essere partner e che ringraziamo”, commen- e consuetudini”. ta l’amministratore delegato di CFI Giacomo “L’orgoglio per il raggiungimento di questo Di Patrizi. “Questa è la conferma di quanto traguardo ci da ulteriore spinta per continua- la nostra azienda, insieme a tutte le persone re, con ancora maggior determinazione, sulla che ne fanno parte, stia scrivendo una pagina strada intrapresa; deve servirci da stimolo per fondamentale non solo per il proprio successo continuare a lavorare con ancora maggiore ma anche per lo sviluppo di tutto il sistema determinazione, passione, spirito di innova- dei trasporti legato alla ferrovia”. zione, continuando a pensare che il nostro Negli ultimi anni, supportando una forte spin- successo passa da quanto saremo in grado di ta interna in FCA orientata alla ricerca di nuove continuare su questa strada e da quanto que- soluzioni volte al miglioramento dei processi sto riuscirà a contribuire al successo dei no- e della qualità della distribuzione dei prodotti stri Clienti” conclude Giacomo Di Patrizi. finiti, CFI ha notevolmente contribuito al for- te sviluppo dell’utilizzo del sistema ferroviario dell’azienda rispetto al passato, iniziativa che ha permesso al Gruppo di ottenere migliora- 18
EASYWAGON Facilitiamo lo start-up dei servizi ferroviari nel Porto di Trieste: i carri che ti servono quando ti servono INIZIATIVA PROMOSSA DA Per maggiori informazioni 19 wagon@adriafer.com
numero 271- 17 Dicembre 2020 Rapporto Kyoto Club e Transport Environment: destinare 40 miliardi del Recovery Plan alla mobilità sostenibile 41,15 miliardi del PNRR per una ripresa so- sporto locale e regionale e al potenziamento stenibile del settore trasporti italiano. Pun- delle reti ferroviarie del mezzogiorno. tare su mobilità urbana e regionale, elettrifi- Resta in sospeso il giudizio sui singoli proget- cazione dei trasporti e transizione ecologica ti e la loro qualità, dato che sono indicati in dell’industria automotive. modo aggregato e sommario, senza una defi- Queste le proposte di Kyoto Club e Transport nizione puntuale delle risorse assegnate. Cosi Environment illustrate nel nuovo rapporto Un come andrà verificata la sostenibilità com- Piano di Ripresa e Resilienza per la mobilità plessiva del PNRR, che non può limitarsi alla sostenibile che sarà commentato oggi in oc- parte green del 37%” specifica Anna Donati, casione del convegno annuale di Kyoto Club coordinatrice del gruppo di lavoro Mobilità sull’Accordo di Parigi. sostenibile di Kyoto Club. Risorse che mettano al centro le città, insieme Servono inoltre politiche industriali decise ad una green and just transition del settore per permettere al settore industriale di stare produttivo del comparto trasporti. al passo con i tempi e scongiurare il rischio Secondo Kyoto Club e Transport Environment, che l’Italia resti tagliata fuori dalla rivoluzione che hanno visionato la bozza del Consiglio dei elettrica della mobilità. Ministri del 7 dicembre 2020 del PNRR, il Re- L’elettrificazione dei trasporti rappresenta covery Plan italiano è troppo sbilanciato sulle una delle più importanti rivoluzioni industriali grandi opere, mentre serve un deciso impul- del secolo odierno e una necessità impellen- so alle reti per la ciclabilità, la pedo- nalità e la rigenerazione dello spazio Recovery Fund Next Generation EU urbano, azioni mirate per l’elettrifica- zione dei trasporti, il potenziamento Un Piano di Ripresa e Resilienza del TPL elettrico, della mobilità condi- per la mobilità sostenibile in Italia visa e degli hub intermodali nelle sta- zioni, la logistica delle consegne mer- ci a emissioni zero e un’adeguata rete di ricarica per permettere alla mobili- tà elettrica di continuare con il trend positivo che ha caratterizzato il 2020. “L’obiettivo di dedicare risorse e pro- getti alla mobilità urbana, prevista dai PUMS delle città, diviene “uno dei tanti” obiettivi e non assume quel ruolo centrale che merita per il suo peso e impatto, per migliorare i servi- 11 dicembre 2020 zi per cittadine/i e imprese. Nella boz- za del testo, invece, si punta ancora una volta a potenziare le grandi opere AV piuttosto che dare priorità al tra- 20
numero 271 - 17 Dicembre 2020 te per il settore, che a fronte di mancanza di as usual, basata sui combustibili fossili, sareb- innovazione potrebbe trovarsi in gravi diffi- be non solo un grave errore strategico, ma an- coltà. Grazie ai fondi stanziati dal PNRR pos- che eticamente inaccettabile. Le competenze siamo accelerare la spinta alla riconversione in materia di ambiente e sostenibilità devono della nostra industria in chiave ecologica e ga- essere al centro del processo del PNRR sia nel- rantire un futuro solido al settore automotive la fase di pianificazione e selezione dei pro- e relativa forza lavoro. getti che in quella attuativa ed operazionale. “Questa è la nostra occasione per portare a Per questo chiediamo l’istituzione di un Comi- compimento quella transizione verso un’eco- tato consultivo di responsabilità ambientale nomia a zero emissioni nette al 2050, realiz- che veda coinvolte anche le associazioni am- zando la filosofia che è alla base dell’Accordo bientali. di Parigi e del più recente Green Deal Euro- In Italia, nel 2018 le emissioni di gas serra dai peo. Tra le varie misure sottolineiamo quelle trasporti sono state pari a 108 mln di tonnel- per una reindustrializzazione Green del nostro late di CO2, equivalenti al 26% delle emissioni comparto dei trasporti in modo da recupera- totali. Rispetto al 1990, le emissioni nei tra- re il ritardo che abbiamo accumulato. L’indi- sporti invece di ridursi, come prescritto dagli cazione di una data, il 2030, oltre la quale si accordi internazionali sul clima, sono aumen- potranno vendere solo auto elettriche rappre- tate. senta uno stimolo formidabile per accelerare Il raggiungimento del nuovo obiettivo di ri- gli investimenti in questa nuova filiera. È ar- duzione delle emissioni di CO2 del blocco UE, rivato il momento di dare risposte concrete recentemente portato per il 2030 dal 40% al alla crisi che stanno attraversando cittadini e 55%, richiede una drastica riduzione delle cittadine.” sostiene il direttore scientifico di emissioni del settore trasporti nei prossimi 10 Kyoto Club, Gianni Silvestrini. anni. In merito alla governance del PNRR le associazioni chiedono inoltre l’istitu- zione di un Comitato permanente di consultazione delle associazioni am- bientali, al fine di assicurare che la quota parte green del fondo (almeno il 37%) sia spesa a favore della tran- sizione ecologica e che il 100% sia stanziato nel rispetto dei criteri della sostenibilità. Veronica Aneris, Direttrice di T&E per l’Italia aggiunge “Questi soldi li stia- mo chiedendo in prestito alle genera- zione future ed è doveroso assicurare la costruzione di nuove e solide fon- damenta per lo sviluppo sostenibile e la transizione ambientale, energetica e sociale di cui abbiamo urgente bi- sogno. Utilizzare queste risorse per continua- re ad alimentare l’economia business 21
Trasporto merci, compresa l’effettuazione dei treni pesanti, superiori alle 1600 tonnellate; Traspor
numero 271 - 17 Dicembre 2020 News App Moovit e monopattini Voi insieme per una mobilità sempre più integrata a Roma e Milano Moovit, app per la mobilità urbana già utiliz- zata da oltre 930 milioni di utenti, e Voi, ope- ratore svedese leader europeo nella micromo- bilità, presente a Roma e a Milano e in altri 11 paesi al mondo, stringono una partnership strategica per offrire agli utenti un’esperienza di mobilità integrata. Le informazioni raccol- te da Moovit dimostrano come i monopattini elettrici non siano dei mezzi sostitutivi al tra- sporto pubblico ma si integrano perfettamen- te con il sistema esistente. Per questo motivo, inserire i monopattini Voi in Moovit è un al- tro tassello fondamentale nella costruzione di una mobilità integrata che raggruppi in un’u- nica app tutte le opzioni disponibili a Roma e importante che andrà ad aiutare tanti cittadi- Milano: dagli autobus alla metropolitana, dai ni di Roma e Milano a spostarsi facilmente e monopattini elettrici ai taxi. Da oggi dunque in modo sostenibile in città. Più persone scel- all’interno dell’app Moovit nel pianificare un gono di abbandonare l’auto privata in favore tragitto per raggiungere una destinazione gli dei mezzi pubblici e dei mezzi di mobilità al- utenti romani e milanesi potranno individua- ternativa meno impattanti, più le nostre città re e scegliere facilmente anche i monopattini risulteranno vivibili. Siamo consapevoli che i Voi: 750 quelli disponibili a Milano da settem- monopattini elettrici non sono la soluzione a bre, 1000 quelli a Roma da ottobre. “Siamo tutti i problemi di mobilità, ma rappresentano felici di dare il benvenuto ai monopattini Voi degli strumenti utili laddove il trasporto pub- all’interno della nostra applicazione” com- blico non arriva in maniera capillare”. menta Samuel Sed Piazza, responsabile ita- “I cittadini sono sempre più attenti alla que- liano di Moovit: “Si tratta di una partnership stione ambientale e sono alla ricerca di mezzi di trasporto green, veloci e smart per muo- versi in città. I nostri monopattini elettrici offrono oggi un’alternativa più rapida rispet- to agli spostamenti a piedi e una soluzione più ecologica ai mezzi a combustione fossi- le, aiutando le città a diventare più accessi- bili, vivibili e sostenibili. Siamo molto felici di questa partnership con Moovit. Unendo le forze, possiamo fare un passo avanti nel rendere la mobilità più intelligente e più effi- ciente nelle città” - ha dichiarato Magdalena Krenek, General Manager di Voi Italia. 23
FERROVIE DELLO STATO ITALIANE Il grande gruppo industriale della mobilità in Europa. Al servizio delle persone, per un sistema di trasporto sempre più integrato, innovativo e sostenibile. sostenibili per natura
numero 271 - 17 Dicembre 2020 Europa Promuovere la mobilità sostenibile: il Parlamento nomina il 2021 l'Anno Europeo delle Ferrovie Martedì 16 dicembre il Parlamento ha adottato la decisione di rendere il 2021 Anno europeo della ferrovia e di promuovere la ferrovia come modalità di trasporto sostenibile, innovativa e sicura. La decisione è stata adottata con 684 voti favorevoli (9 contrari, 2 astensioni). Eventi, campagne e iniziative si svolgeranno per tutto il 2021 nell’ambito dell’Anno ferro- viario. Questi sosterranno la creazione di uno spazio ferroviario europeo unico per passegge- ri e merci, incoraggeranno gli investimenti nel- le infrastrutture e promuoveranno i diritti dei tenuto un dibattito sull’Anno europeo delle fer- passeggeri ferroviari. rovie. Durante l’anno, la Commissione europea valu- terà anche la creazione di un indice di connet- Background tività ferroviaria e il lancio di un marchio eu- ropeo per promuovere il trasporto ferroviario Dal 1983, l’UE ha scelto un tema annuale da di merci. Essendo uno dei modi di trasporto celebrare e portare all’attenzione del pubblico. più rispettosi dell’ambiente e più efficienti dal Questo ha lo scopo di elevare la questione nel- punto di vista energetico, anche la ferrovia ha la coscienza pubblica, incoraggiare il dibattito a un ruolo significativo da svolgere nel raggiungi- livello dell’UE e sottolineare la sua importanza mento della neutralità climatica entro il 2050. politica. La ferrovia rappresenta solo lo 0,5% delle emis- Il processo può portare anche a nuove iniziati- sioni di gas serra dell’UE prodotte dai trasporti. ve o normative dell’UE. “È fantastico vedere un sostegno europeo così Il 2021 è stato designato Anno europeo delle ampio alla ferrovia come la spina dorsale ver- ferrovie per stimolare il dibattito su come le de e innovativa del nostro sistema di trasporto. ferrovie possano contribuire al Green Deal eu- L’Anno europeo della ferrovia apporterà mi- ropeo e all’ambiente. glioramenti tangibili ai passeggeri e alle merci È prevista una serie di eventi che coinvolgono il che viaggiano in treno. Vogliamo promuovere pubblico in generale e attirano l’attenzione sul- gli investimenti in infrastrutture ferroviarie mo- le sfide che la ferrovia deve affrontare e sulle derne e digitalizzate, migliorare la condivisione opportunità che offre. dei dati e l’emissione di biglietti e garantire pa- Gli eventi e le attività che promuovono l’Anno rità di condizioni tra i diversi modi di traspor- delle Ferrovie saranno coordinati dalla Com- to. Il nuovo indice di connettività ferroviaria ci missione Europea. aiuterà a identificare le lacune nella nostra rete Ogni Stato membro assegnerà anche un con- ferroviaria europea e dirigere nuovi investi- tatto responsabile del coordinamento a livello menti dove sono più necessari “, ha affermato nazionale. la relatrice Anna Deparnay-Grunenberg. Lunedì 15 dicembre, il Parlamento ha anche 25
numero 271 - 17 Dicembre 2020 Controcorrente Possibili ragioni delle regioni: l'istituzione non è da buttare, è da responsabilizzare. Di Marco Ponti, BRT onlus Il problema della “giusta scala amministrati- mant”), per cui gli incentivi all’efficienza per i va” (Stato, regione, provincia, comune, quar- politici locali sono debolissimi. tiere) ovviamente non ha soluzioni univoche. Da qui il malgoverno delle risorse pubbliche Per ogni problema e per ogni contesto la solu- è una conseguenza quasi automatica. Se una zione efficiente può essere diversa. amministrazione regionale, oggi priva di una Ma precisiamo subito che per eventi epocali, seria autonomia fiscale, spende male i soldi, quale la presente pandemia, non c’è dubbio può sempre dire ai propri elettori che lo Stato che il massimo centralismo decisionale è as- non glie ne ha dati abbastanza, che è discrimi- solutamente necessario. nata per ragioni politico-partitiche ecc.. E precisiamo anche che i comportamenti di Certo l’autonomia fiscale e la conseguente molti amministratori regionali (non tutti) autonomia nella spesa devono essere annual- sono stati nei decenni passati molto discuti- mente precedute da dei trasferimenti di sol- bili, o peggio. di pubblici tali da perequare le “condizioni di Si son fatti la peggior pubblicità possibile. partenza” tra regioni ricche e regioni povere. Ma per una serie di settori di interesse pubbli- Oggi prevale un atteggiamento perequativo co emerge una indicazione tecnica abbastanza basato su standard di servizi, invece che sul- univoca: è la quantità di informazioni gestibili le risorse allocate: ma questo non incentiva efficacemente, e le capacità decisionali che l’efficienza, ed ignora il fatto che le priorità ne conseguono (cfr. il celebre “conoscere per sociali possono legittimamente differire tra decidere” einaudiano). regione e regione, all’interno di un meccani- Questo criterio, di derivazione regolatoria, smo democratico informato. può forse guidare l’assetto geografico-ammi- E vi è un terzo aspetto, strettamente politi- nistrativo migliore. La scala regionale da que- co, ma anch’esso riferibile al problema delle sto punto di vista può essere molto ragione- informazioni. La valutazione delle promesse vole. dei politici a livello nazionale è problemati- Roma certo non può raccogliere e elaborare ca: tutti possono promettere tutto, contando grandi flussi di informazioni, né tantomeno proprio sull’impossibilità che gli elettori si ri- elaborarle per prendere decisioni in tempi ra- cordino e possano controllare risultati reali. gionevoli su problemi locali. Province e comu- A livello regionale le promesse sono molto ni presentano rilevanti problemi di disecono- più controllabili dai cittadini, come molto più mie di scala, se non per le aree metropolitane semplice è ottenere le informazioni sui risul- maggiori, e spesso le loro dimensioni ammini- tati ottenuti. strative di questi enti territoriali minori sono Ma vediamo un esempio concreto della distor- diventate anacronistiche. sione operata dall’irresponsabilità finanziaria Ma vi è un secondo aspetto, non meno rile- nei comportamenti regionali: la vicenda delle vante, che concerne gli incentivi all’efficienza risorse per i trasporti pubblici (TPL). e alla responsabilizzazione. Chi scrive era allora consulente ministeriale Oggi tali incentivi sono del tutto assenti, lo sulle tematiche dei trasporti. Stato interviene sempre e ovunque come La Lega di Bossi già alla fine degli anni ’90 “pagatore in ultima istanza” (“residual clai- aveva fatto fortissime pressioni per ottenere 27
numero 271- 17 Dicembre 2020 l’autonomia regionale nel TPL, estesa anche funzionava benissimo anche per gli utenti che all’uso delle risorse provenienti dall’ammini- rimanevano a piedi. strazione centrale. Il risultato finale di questo secondo, rapido La ottenne. Il governo centrale stabilì quanti cedimento dello Stato centrale alle pressioni soldi dare a ogni regione (in base ad alcuni locali sembra essere stato davvero poco difen- semplici parametri) e le regioni mostrarono dibile: oggi in Italia abbiamo servizi mediocri, molta soddisfazione per l’autonomia ottenu- ma costi di produzione tra i più alti d’Europa, ta. Poi però successe, come è normale per e tariffe tra le più basse, cioè il massimo di ogni settore, che vi furono tensioni sindacali deficit possibile. e scioperi, nazionali e locali, per il rinnovo dei Non certo un risultato efficiente, ma politica- contratti di lavoro ecc.. mente molto gradito. Ovviamente questo ebbe conseguenze anche sugli utenti, a volte assai pesanti. Allora gli amministratori regionali si accor- sero che l’acquisita libertà gli costava cara in termini di consenso, e decisero che “si stava meglio quando si stava peggio”, e chiesero e ottennero che l’allocazione delle risorse ritor- nasse a Roma. Il meccanismo era chiarissimo: in questo modo potevano dar colpa all’amministrazio- ne locale, dicendo ai dipendenti “io per me vi raddoppierei gli stipendi, ma Roma non mi dà abbastanza soldi”, e lo stesso argomento Benvenuti in IMATEQ Italia Imateq Italia mette a disposizione dei clienti nazio- nali, e degli operatori ferroviari, un puntuale servizio di assistenza tecnica e di manutenzione completa per locomotive diesel. Un servizio garantito sia per costi che per tempi di intervento. Inoltre, oltre allo scopo di salvaguardare le prestazioni ed il valore delle dell’assett già in servizio, la Imateq Italia si pro- pone per innovativi interventi di ammodernamento tecnico e tecnologico. Che cosa offriamo: • Programmi di Full Service specifici per il cliente • Manutenzioni Programmate • Manutenzioni Correttive • Revisioni Complete • Riparazioni • Intervento di ammodernamento tecnico e tecnologico • Adeguamento normativo IMATEQ ITALIA S.r.l. • Noleggio locomotive e relativa messa Strada Comunale Savonesa 12/16 Interporto di Rivalta in servizio e garanzia Offices: building 39 • Servizio di officina mobile Workshop: building 60 15057 Tortona – Fr. Rivalta Scrivia - AL • Funzioni ECM C e D www.imateq.it 28
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