Latina, assunzione 23 medici specialisti. Simeone (FI): "Doveroso complimentarsi con l'Asl"

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Latina, assunzione 23 medici specialisti. Simeone (FI): "Doveroso complimentarsi con l'Asl"
Latina, assunzione 23 medici
specialisti. Simeone (FI):
“Doveroso complimentarsi con
l’Asl”

Sanità, assunzione di 23 medici specialisti nella Asl di
Latina
“Apprendo con piacere che l’Asl di Latina ha proceduto in
queste ore all’assunzione a tempo indeterminato di 23 medici
specialisti, di cui 13 per la Chirurgia generale, 4 per la
Neuropsichiatria infantile, altrettanti per la Radiologia, 1
per la Neonatologia, oltra ad un fisico sanitario”: a
dichiararlo Giuseppe Simeone, presidente della commissione
Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e
welfare della Regione Lazio che definisce questo “un fatto
estremamente importante che va nella direzione auspicata dal
sottoscritto”.

“La mancanza di specialisti sta determinando in molti ospedali
seri problemi di funzionamento, nei grandi centri urbani come
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pure nelle piccole realtà di provincia, dove c’è il rischio
reale di chiudere servizi. Nel 2028, secondo una stima del
sindacato dei medici dirigenti Anaao, per effetto dei
pensionamenti spariranno infatti oltre 47mila specialisti.
Urgono perciò soluzioni ed in tempi brevi.

Ecco perché – prosegue il capogruppo di Forza Italia in
Regione – penso sia urgente intervenire anche sul sistema di
reclutamento e a quello concorsuale. Ribadisco l’opportunità
che si superi, anche per ciò che concerne i servizi
infermieristici e sanitari, la cosiddetta ‘esternalizzazione’,
attraverso la prosecuzione e l’incremento dei concorsi
pubblici nelle aziende sanitarie per l’assunzione a tempo
indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e la cura
delle persone.”

“Doveroso complimentarsi con l’Asl di Latina per questa
accelerata impressa sull’aumento di personale medico. – ha
proseguito il capogruppo di Forza Italia al Consiglio
regionale del Lazio – Così come ritengo meritevoli di
apprezzamento gli investimenti in strumenti diagnostici molto
utili, non da ultimo gli apparecchi elettromiografi che
verranno messi a disposizione della Neurologia universitaria
dell’ospedale Fiorini di Terracina e della Uoc di Neurologia
del Santa Maria Goretti di Latina. Queste sono le notizie che
ci piace leggere e che vorremmo fossero diffuse
quotidianamente. Occorre porre al centro dell’attenzione i
cittadini che non possono essere considerati alla stregua di
numeri, bensì come persone i cui diritti devono essere le
nostre priorità. Ci auguriamo che possa davvero iniziare una
nuova stagione per la sanità pontina, fatta di assunzioni e
investimenti” conclude Simeone”.
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A Cori arrivano i Re Magi a
dorso   di  veri  cammelli:
domenica   5   gennaio   la
rievocazione   in   costumi
d’epoca

CORI (LT) – Domenica 5 gennaio i tre Re Magi arriveranno a
Cori a dorso di veri cammelli, accompagnati da un corteo di
popolani, in costumi d’epoca, tra musiche e canti della
tradizione natalizia, organizzati dalla compagnia “Tres
Lusores” e dal complesso strumentale “Fanfarra Antiqua”, con
la collaborazione di giovani volontari della Città di Cori, in
particolare del comitato di quartiere di Porta Romana, del
parroco don Angelo Buonaiuto e del vicario parrocchiale don
Giovanni Grossi.

I Re Magi arriveranno presso la chiesa di Santa Maria della
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Pietà dove faranno visita alla Sacra Famiglia e adoreranno il
Bambino Gesù portando oro, incenso e mirra al Re dei Re, e
piccoli doni a tutti i bambini che incontreranno nel centro
storico del paese, presso il sagrato della chiesa.

Seguirà il concerto del coro polifonico “Lumina Vocis”.

Formia, 280 alberi e mille
semi di roverella: nasce il
bosco dei primi nati
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Una vera e propria festa quella che ieri mattina ha visto
nascere il “Bosco dei primi nati” 2019 a Formia. Presso la
strada che collega Maranola al monte Redentore, li dove tanti
alberi sono stati incendiati questa estate, volontari grandi e
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piccoli, associazioni ambientaliste, Protezione Civile e
Parchi hanno tutti dato il loro contributo per mettere a
dimora 280 essenze arboree autoctone e mille semi di
roverella.
“Un grande risultato raggiunto oggi, dai nostri concittadini –
sottolinea l’Assessore alle politiche ambientali Orlando
Giovannone – Grandi e piccoli con impegno e passione, hanno
contribuito a perfezionare questo prezioso dono che
l’Amministrazione Comunale di Formia ha voluto per i 280 nuovi
nati in quest’ultimo anno. Un grazie al Parco naturale dei
Monti Aurunci e al Parco Riviera d’Ulisse , alla splendida
Protezione Civile con il Ver Sud Pontino, all’Assemblea
ecologica popolare che ha donato 1000 germogli di roverella, e
alle molte fantastiche associazioni che hanno aderito
all’iniziativa. Un contributo significativo per l’ambiente che
si ripeterà ogni anno. Il nostro impegno su questi temi
continua con l’iniziativa “dona un albero”, dove ogni persona
potrà sempre donare un albero alla sua città, tramite i
vivaisti aderenti. Certamente c’è molto da fare per
riqualificare e valorizzare il nostro territorio, ognuno per
la sua parte ripeto, ognuno per la sua parte. I disastri dei
cambiamenti climatici sono appena iniziati e saranno sempre
più catastrofici. Oggi una piccola comunità, armata di vanghe
e picconi ha iniziato la sua battaglia.

Enogastronomia e turismo nel
Lazio: il rilancio parte
dalla cura del territorio
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Lazio in Movimento, questo il nome del progetto che ha come
obiettivo quello di far conoscere, in modo sistematico e
organizzato, i prodotti dell’agricoltura laziale e le loro
trasformazioni, valorizzandoli e promuovendoli attraverso
manifestazioni, percorsi conoscitivi, seminari formativi,
progetti didattici interattivi e mostre.

Un’iniziativa che nasce da un’idea di Michela Irione, maturata
in sette anni di attività come proprietaria di un’enoteca con
cucina a Grottaferrata e che da sempre ha avuto una grande
passione per il mondo del cibo e del vino.

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Enogastronomia e valorizzazione del territorio laziale. In
studio il giornalista Luigi Jovino, Luigi Caporicci presidente
della storica cantina Gotto d’Oro, Michela Irione fautrice
dell’iniziativa Lazio in Movimento, Luigi Fragiotta “socio
della cantina Gabriele Magno” e Federico Artico “Viticoltore”
Lazio in Movimento si propone dunque come mission quella di
far cambiare la percezione generale, sia a livello nazionale e
internazionale, che oggi vede la regione Lazio ancora poco
conosciuta e considerata sia in Italia che all’estero sotto il
profilo enogastronomico.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019
Un processo, quello della valorizzazione dei prodotti
dell’enogastronomia laziale, che deve necessariamente partire
dalla valorizzazione di questi ultimi proprio nella regione
d’appartenenza.

La mission è quindi fattivamente rivolta ad accendere i
riflettori sulla valorizzazione della filiera laziale: un
percorso che inizia dal produttore e arriva fino al
consumatore. Un’operazione che punta a mettere in luce la
qualità dei prodotti della gastronomia e dei vini del Lazio,
che dovrebbe essere amplificata e abbracciata dalle
Istituzioni e anche dagli organismi rappresentativi delle
categorie che ruotano attorno al mondo dell’enogastronomia.

Enogastronomia e Made in Italy
Un brand quotato in tutto il mondo e che dal 2015 ha assistito
all’ingresso della cucina italiana nel mondo accademico del
Lazio.

L’università Roma Tre, infatti, all’interno del dipartimento
di scienze ha messo in tavola, prima nella nostra regione, un
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corso di laurea triennale legalmente riconosciuto in scienze e
culture enogastronomiche.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019
E gli ingredienti del piano di studio sono rappresentati dai
processi di produzione fino alla trasformazione degli alimenti
di origine animale e vegetale, sicurezza igienico-sanitaria,
valutazione e valorizzazione della qualità delle materie prime
dal punto di vista nutrizionale ed economico, ma anche cicli
di seminari con professionisti e laboratori dove sperimentare
la preparazione dei piatti tipici della gastronomia italiana e
internazionale, oltre alla gestione della cucina professionale
di alta qualità inclusi gli aspetti legislativi. Un percorso
formativo che è stato preparato in collaborazione con
l’Università della Tuscia e con l’istituto alberghiero Tor
Carbone. Un corso accademico che vede sfornare figure
altamente professionali, specializzate anche nel campo del
marketing e della gestione della comunicazione del turismo di
settore.
Il Lazio una regione ricca di storia
Numerose culture hanno lasciato il       segno   e   tantissime
testimonianze del loro passaggio.

Una regione dove importanti dominazioni si sono succedute, in
particolare, quella Etrusca e quella Romana.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019
Questo susseguirsi di occupazioni e di epoche molto diverse
tra di loro hanno consentito a questo territorio di
arricchirsi di tradizioni sia storiche che enogastronomiche.

Così ogni borgo ha custodito la propria cultura culinaria e
creato un ventaglio di prodotti enogastronomici che ancora
oggi si possono assaporare e gustare.

Molto del turismo dei borghi si concentra sull’aspetto
enologico e gastronomico che unito a quello artistico e
storico fanno dei borghi laziali dei veri e propri scrigni. La
popolazione locale infatti è legata alla propria terra e
gelosa delle proprie caratteristiche storiche e culturali.
Partendo da questo fondamentale punto che sono nate le Strade
del Vino e dei Sapori del Lazio.
Queste sono costituite in associazioni e hanno come obiettivo
primario la valorizzazione e promozione del territorio, dei
borghi toccati dall’itinerario e dai prodotti tipici
enogastronomici da proporre al turista e al viaggiatore
buongustaio che desidera conoscere le Strade del Vino e dei
Sapori del Lazio.

Cantine, aziende agricole, agriturismi, ristoranti, enti ed
associazioni concorrono affinché la Strada del vino e dei
Sapori sia un veicolo determinante per uno sviluppo
sostenibile della zona.

Arti e tradizioni popolari, a
Maranola torna il festival
“La Zampogna”: l’appuntamento
con la musica e cultura
tradizionale da non perdere
LATINA – Tutto pronto per la XXVI edizione di “La Zampogna –
Festival di Musica e Cultura Tradizionale” che si svolgerà il
16 e 17 novembre a Maranola (LT).

Il festival sarà anticipato da un concerto in anteprima a
Roma, nel prestigioso Auditorium Parco della Musica,
istituzione che collabora al Festival.

“La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale”
rappresenta uno dei festival più importanti in Italia nel
panorama della musica popolare e della world music ed è punto
di riferimento obbligato per specialisti, musicisti e
appassionati.
Questa edizione si svolge esattamente un mese prima
dell’inizio della
Novena di Natale. Una occasione quindi speciale per prepararsi
al periodo di
maggior utilizzo di questi strumenti musicali e per
incontrare, nei giorni del
Festival, musicisti, liutai, studiosi, organizzatori di eventi
culturali,
giornalisti del settore e un pubblico entusiasta, che conferma
quanto sia forte
ed in costante aumento, l’attenzione verso questo fondamentale
strumento musicale
della tradizione popolare italiana.

Molti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di
seminari e tanti i suonatori tradizionali e giovani interpreti
di zampogna e
ciaramella provenienti da tante regioni italiane e dall’estero
che affolleranno
le strade del centro storico del paese.
Ma il Festival è anche un’occasione unica per avere un
contatto
diretto con alcuni tra i liutai più importanti della penisola,
attivi come costruttori
di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri
strumenti
tradizionali.

La mostra-mercato di liuteria tradizionale di Maranola è
considerata infatti tra gli appuntamenti più rilevanti del
settore e una tappa fondamentale
per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica
tradizionale,
attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e
degli zampognari.

Latina, atto vandalico al
coordinatore comunale della
Lega Armando Valiani
“La famiglia della Lega, a partire dai militanti di tutta la
provincia, si stringe intorno al coordinatore comunale di
Latina del partito Armando Valiani, al quale sono stati
tagliati nei giorni scorsi i pneumatici dell’auto nel centro
della città”. Così in una nota il coordinatore regionale della
Lega Francesco Zicchieri, il coordinatore provinciale del
partito Silviano Di Pinto, il deputato e l’eurodeputato del
Carroccio Claudio Durigon e Matteo Adinolfi e il capogruppo
del partito in Consiglio regionale Orlando Angelo Tripodi.
“Sia fatta chiarezza sul gravissimo gesto – commentano gli
esponenti della Lega – probabilmente legato all’azione del
partito sul territorio, di cui Valiani è uno dei protagonisti,
il che dimostra come la Lega sia sulla strada giusta per
rilanciare la città, la provincia e il Lazio. Rafforzeremo la
nostra presenza sul territorio e non abbasseremo mai la
guardia, ma sia chiaro: #siamotuttiArmandoValiani”.

Latina,    “Dio    arriverà
all’alba”: lo spettacolo in
omaggio ad Alda Merini al
Teatro Moderno
LATINA – TeatroSenzaTempo celebra il decennale dalla scomparsa
di Alda Merini presentando DIO ARRIVERÁ ALL’ALBA – OMAGGIO AD
ALDA MERINI Scritto e diretto da Antonio S. Nobili.
L’ emozionante spettacolo dedicato ad Alda Merini va in scena
presso il Teatro Moderno di Latina in una unica data evento
Sabato 26 Ottobre 2019 alle ore 21:00

“Si ride (tanto), come non ci si aspetterebbe, si piange, e
alla fine si resta estasiati davanti a tanta poesia. Uno
Spettacolo unico ed imperdibile, da vedere!”

Uno Spettacolo biografico originalissimo. In scena non solo la
poesia, ma soprattutto il quotidiano della “poetessa dei
Navigli”. Una finestra affacciata verso l’interno. Alda
Merini, la poetessa, la madre, la folle capricciosa
truccatissima e ingioiellata frequentatrice del Costanzo Show.

Una vita un po’ illuminata dai riflettori, un po’ no. La
poetessa vissuta tra il tentativo di abbracciare la normalità
sottraendosi alla maledizione della poesia, e l’insistere
eroico e fragile, con sofferenza e feroce ironia, nel dare
alla luce sempre nuove e caparbie produzioni, sempre con le
parole in bocca e nelle mani. Sempre pronta a provocare, come
a farsi carico di sollevare anime al di là del muro del
normale, del socialmente accettabile e conforme alle regole.

Una poesia che nello Spettacolo “Dio arriverà all’alba” sorge
dove non ci si aspetterebbe mai, tra i mozziconi di un
posacenere, tra la polvere sui mobili e le cianfrusaglie da
rigattiere, sui tasti di un pianoforte di una casa popolare.

L’Alda Merini che Nobili porta sul palcoscenico è capricciosa,
tagliente, divertente, prende in giro chi la va a trovare, è
piena di vizi, guarda la tv color sul primo, beve solo coca
cola e caffè, e fuma 40 sigarette al giorno, come minimo. Ma
sa fare poesia. Perché la poesia e la bellezza di dentro
possono riflettersi all’esterno, malgrado il vetro sporco
dello specchio.

“Dio arriverà all’alba” rappresenta ad oggi una evocazione
unica di un personaggio entrato nella Storia di questo Paese.
Uno spettacolo imperdibile per la Critica ed il Pubblico.

Parte dei proventi del libro dello spettacolo saranno devoluti
in beneficienza al Progetto Itaca, che supporta le famiglie di
persone affette da patologie psichiatriche.

Terracina,        braccianti
agricoli sfruttati: arrestato
imprenditore
La Polizia di Stato di Latina ha arrestato in flagranza di
reato un 35enne imprenditore agricolo, resosi responsabile dei
reati di sfruttamento del lavoro, minaccia aggravata con
l´utilizzo di arma da fuoco (fucile a pompa), lesioni
personali, detenzione abusiva di munizionamento, omessa
denuncia di materie esplodenti, avendo sottoposto manodopera
(braccianti agricoli di nazionalità indiana) a condizioni
lavorative degradanti nonché corrispondendo loro retribuzioni
difformi dalla normativa vigente.

Lo stesso si è avvalso di “caporali” deputati alla
sorveglianza dei lavoratori e di situazioni alloggiative
fatiscenti da destinare ai braccianti agricoli, avvalendosi
della complicità di terze persone denunciate in stato di
libertà nella stessa operazione di polizia.

Per quanto ricostruito dalle indagini condotte dai poliziotti
del Commissariato di Terracina, scaturite dalla segnalazione
di cinque braccianti agricoli di origini indiane, questi, al
pari di altri connazionali, venivano ripetutamente minacciati,
dal datore di lavoro che utilizzava armi da fuoco esplodendo
colpi all´indirizzo degli stessi per spronarli ad accelerare
la raccolta e la lavorazione dei prodotti. Alcuni braccianti
avevano    rinunciato     all´impiego     scatenando    l´ira
dell´imprenditore. Lo stesso, nella serata del 10 ottobre
u.s., all´ennesimo licenziamento di uno dei suoi operai,
peraltro in stato di clandestinità poiché privo di titolo a
permanere su territori nazionale, ha reagito presentandosi
presso l´alloggio dei braccianti ove determinato a dare un
“lezione” ha fatto ripetutamente fuoco all´indirizzo di alcuni
di essi, fortunatamente non attingendone nessuno.

L´uomo, a dimostrazione della sua ferocia, ha minacciato gli
attoniti stranieri puntandogli l´arma alla gola.
Gli uomini del Commissariato hanno predisposto l´operazione di
polizia avvalendosi di unità della Squadra Volanti, della
Squadra Anticrimine e della Polizia scientifica. Giunti sul
posto hanno cinturato la villa padronale dell´imprenditore
agricolo facendo irruzione. L´uomo alla vista degli Agenti non
ha opposto resistenza ma alla richiesta degli operatori di
esibire il fucile a pompa legalmente detenuto, in un estremo
quanto vano tentativo di eludere le investigazioni ha cercato
di simulare il furto. I successivi accertamenti hanno
consentito di individuare soggetti grazie ai quali l´uomo si
era disfatto dell´arma. Gli stessi sono stati rintracciati e
deferiti all´A.G. per favoreggiamento personale e porto
abusivo di arma, mentre l´arma rinvenuta è stata sottoposta a
sequestro.

Regione Lazio, dopo 20 anni
approvato                        il        Piano
Territoriale                          Paesistico
Regionale

Approvato da parte del Consiglio regionale del Lazio il Piano
Territoriale Paesistico Regionale (PTPR): si chiude un iter
iniziato venti anni fa.

Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire regole
chiare nella gestione del territorio con attraverso cui
coniugare paesaggio e patrimonio.

“La nostra è la quinta regione italiana ad approvare in
Consiglio il Piano paesaggistico a dimostrazione dell’impegno
di tutti quanti per raggiungere gli importanti obiettivi
prefissati in questi cinque anni di governo –parole del
presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: nel Lazio si
volta pagina compiendo un salto di qualità in un settore
strategico per lo sviluppo del nostro territorio consentendo
di soddisfare le richieste di amministratori locali, operatori
economici, associazioni ambientaliste e cittadini. E allo
stesso tempo portiamo a compimento uno dei punti programmatici
più importanti che avevamo prefissato all’inizio di questa
legislatura”.

“Al termine di una lunga seduta, questa mattina abbiamo
approvato il Piano paesaggistico del Lazio. Uno strumento
atteso da oltre venti anni, che disciplina in modo chiaro e
univoco l’uso del territorio regionale. Una grande
soddisfazione aver guidato nel corso di questi mesi la
redazione e la condivisione di un atto fondamentale voluto
dell’Amministrazione Zingaretti per la tutela e lo sviluppo
sostenibile del Lazio. Siamo tra le cinque regioni italiane ad
aver approvato il Ptpr. Un grande traguardo per tutti i
Comuni, gli operatori del settore e i cittadini” – è il
commento di Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica.

L’appello della Fast-Confsal:
“Caso umano in Cotral, la
Regione ci aiuti a trasferire
Angelo”
“Questa
Segretaria da tempo rimarca, facendo proprie le rimostranze
della maggioranza
dei dipendenti, un utilizzo improprio delle contestazioni
disciplinari da parte
della Soc. Cotral SpA, il cui scopo
sembrerebbe per lo più quello di reprimere e intimidire. Un
meccanismo nel
quale incappano, purtroppo, anche quei lavoratori che svolgono
le proprie
mansioni con solerzia e abnegazione”. Inizia così la lettera
di Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio,
indirizzata al
Presidente Zingaretti, all’assessore
alla Mobilità Alessandri, ai Capigruppo
e ai membri della Commissione ai Trasporti della Regione. Due
pagine fitte che portano
all’attenzione della politica “l’incresciosa vicenda dell’O.E.
[Operatore di Esercizio, ndr] Angelo Palombi. Un caso di
coscienza”.
Secondo la
ricostruzione, l’autista è stato oggetto da parte della
Compagnia di un “provvedimento
sanzionatorio” in seguito “a un incidente contestato
inizialmente in data
15.06.2015, giustificato dal lavoratore in data 26.06.2015 e
riattivato, tardivamente,
in data 14.12.2016”. Che disponeva “l’immediato trasferimento
punitivo
dall’impianto di assegnazione di Civitavecchia
(il Palombi risiede a S. Marinella) all’impianto di Colleferro
e, successivamente, la retrocessione al livello
inferiore con lettera del 08.03.2017”.

L’esponente
sindacale nel proseguire, tiene inoltre a evidenziare che
questo provvedimento “veniva
applicato malgrado la tempestiva richiesta di arbitrato e
della contestuale
richiesta del tentativo di conciliazione” avanzate dal diretto
interessato e “respinte
dall’Azienda, la quale a sua volta ricorreva presso il
Tribunale Ordinario
territorialmente compente, al fine di ottenere il pagamento
per intero dei
danni cagionati al mezzo coinvolto nel citato sinistro”.

Una decisione che
ha “provocato il congelamento dell’intera vicenda, considerata
la lentezza dei
Tribunali per le note criticità, e ulteriormente sconvolto la
vita quotidiana
di Palombi e della sua famiglia (dall’inizio del procedimento
giudiziario,
siamo arrivati al quinto rinvio dell’udienza)”. E qui il colpo
di scena. “Il
nostro collega, infatti, fruisce della Legge
104/92 riferita alla madre, allettata da anni per una grave
malattia, la
quale richiede continua assistenza, e, contestualmente, deve
accudire la sua
consorte alla quale è stata riconosciuta un’invalidità del
50%”.

Una situazione
oggettivamente drammatica in cui “malgrado le continue
richieste di avvicinamento”,
scrive ancora Coppini, “la Dirigenza Cotral si mostra
ostinatamente e
clamorosamente insensibile a tutto, nonostante nei social
affermi che i
dipendenti sono al centro della sua attenzione. La realtà
sembra essere ben
diversa”. Poi cita, per rafforzare il suo ragionamento,
l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70): “non
può tenersi conto ad alcun effetto delle
sanzioni disciplinari decorsi due          anni   dalla   loro
applicazione”.

“Nel recente
passato la Magistratura Ordinaria del Lavoro ha dichiarato
illegittimi alcuni
trasferimenti punitivi effettuati da Cotral, specificamente in
relazione alla
citata Legge 104; al punto da costringere la medesima Società
a emanare la
Disposizione Organizzativa n. 4 del 27.03.2019 con la quale,
invitata il
personale, oggetto di tali trasferimenti da almeno tre mesi, a
presentare
istanza per rientrare al deposito di assegnazione. Ma neppure
in questo caso,
la domanda di Palombi è stata presa in considerazione, come,
ugualmente, non ha
sortito l’effetto sperato l’incontro avvenuto tra l’Azienda e
le RSU del Bacino
Aurelio, nel corso del quale è stato chiesto, nuovamente, il
reintegro del
collega”.

“Di quale
delitto si sarebbe macchiato mai Palombi? Un incidente può
giustificare tale
accanimento? Come può una Società pubblica rimanere
inamovibile dinanzi a un
caso drammatico come quello appena esposto?”, sono i quesiti
posti da Coppini ai
vertici della Regione Lazio. “Fermiamoci un momento a
riflettere, per favore.
Lavorare non può comportare sacrifici abnormi nella vita degli
individui, non
può scardinare quelli che sono i valori morali e umani alla
base della nostra
esistenza. Chiediamo, facendo appello alla vostra coscienza,
un intervento
risolutorio presso la Soc. Cotral; un piccolo gesto di
solidarietà, almeno per
riportare il nostro collega al deposito di appartenenza,
quello di
Civitavecchia, vicino ai suoi cari e alla sua Famiglia”.

“Le regole
vanno rispettate, senza alcun dubbio, ma un conto è una equa e
legittima
sanzione, un conto è l’intimidazione e la vessazione”, ha
commentato a margine
il Segretario, “nel nostro lavoro gli incidenti, gli errori in
trenta anni di
servizio possono capitare, essere ripresi è corretto, vivere
nella paura di
poter sbagliare è un’altra cosa”.
Minturno, al via                          la      65ima
Sagra delle Regne

Dal 2 al 9 luglio un viaggio tra
tradizione e cultura nel Sud Pontino
MINTURNO (LT) – Nel cuore dell’estate 2019, dal 2 al 9 luglio
si terrà a Minturno, in provincia di Latina, la 65a edizione
della Sagra delle Regne, organizzata dall’omonima Associazione
culturale, dai Frati francescani di Minturno, con il
patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, del Comune e
della Pro Loco di Minturno. Festa del grano, gruppi folk,
teatro, rievocazioni storiche, cultura, ma soprattutto la
festa religiosa in onore della Madonna delle Grazie che ogni
anno benedice il raccolto.

Si comincia il 2, 3 e 4 luglio, ogni sera alle ore 21.00, sul
piazzale antistante la chiesa di San Pietro Apostolo con “La
Cultura è Pane”, rassegna di teatro amatoriale ad ingresso
libero. Venerdì 5 luglio alle ore 21.30 presso il Castello
baronale di Minturno si terrà il concerto di musica popolare
‘So Tarantelle’, con Silvia Nardelli, Romeo Barbaro e Ritmi
Briganti, produzione dell’associazione San Marco di Minturno.

Nei giorni 4, 5 e 6 luglio a partire dalle ore 17.30 nella
chiesa di San Francesco si terrà il triduo di preghiera con il
Santo Rosario, Litanie cantate, Vespri e Messa con canto del
Magnificat. Il triduo sarà predicato dal padre francescano fra
Pasquale Mauro.

Giornata ricca di cultura e di tradizione in programma per
sabato 6 luglio. Alle ore 9.30 presso la Sala consiliare del
Comune si terrà il convegno “La via dei grani: dalla
tradizione ad una nuova economia” mentre alle ore 19.30 nella
Sala O.F.S. del Convento di San Francesco sarà presentato il
libro ‘Non ne sapevo niente’ di Ernesto Berretti. Alle ore
21.00 in piazza Portanova, grande attesa per “Un salto nel
Medioevo” con attrazioni, artisti di strada, espositori
medievali, oltre a degustazioni di prodotti tipici, in
collaborazione con la Confcommercio Lazio Sud – Minturno
Scauri.

Domenica 7 luglio sarà il giorno della 65a Sagra delle Regne.
Alle ore 10.00 presso la chiesa di San Francesco d’Assisi si
terrà la Messa presieduta dal ministro provinciale padre Carlo
Maria D’Amodio, alla presenza delle autorità religiose,
civili, militari e i gruppi folklorici. Dopo la Messa, si
terrà l’incontro del sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli
con i rappresentanti dei gruppi folklorici nazionali ed
internazionali.

Alle ore 17.30 dalla chiesa di San Francesco si avvierà la
solenne Processione della Madonna delle Grazie che arriverà
fino a via Sauzo dove, nei pressi della ex pretura, vi sarà
l’incoronazione della statua e la benedizione dei carri
votivi. Alle ore 18.30 inizierà la processione fino in piazza
Portanova, accompagnata dalla Piccola Orchestra di Fiati
“Maria Loreta Proia” e dai gruppi folklorici provenienti
dall’Italia, Ossezia del Nord, Messico, Bolivia e Serbia.

Davanti al Castello di Minturno, in piazza Portanova, alle ore
20.30 si terrà la tradizionale battitura del grano con offerta
del trescato alla Madonna delle Grazie. Seguirà, alle ore
21.30, la 65a edizione del Festival Internazionale del
Folklore con l’esibizione dei gruppi folk italiani e
internazionali. Gran finale, alle ore 24.00, con lo spettacolo
di videomapping architetturale sul Castello baronale, a cura
della ditta Mixintime Group.

La Sagra delle Regne si chiuderà martedì 9 luglio alle ore
21.30 sul lungomare di Scauri con il Galà del Folklore.
Domenica 14 luglio alle ore 10.00 si terrà la Messa a San
Francesco con offerta del raccolto alla Madonna delle Grazie.
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