Latina, assunzione 23 medici specialisti. Simeone (FI): "Doveroso complimentarsi con l'Asl"
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Latina, assunzione 23 medici specialisti. Simeone (FI): “Doveroso complimentarsi con l’Asl” Sanità, assunzione di 23 medici specialisti nella Asl di Latina “Apprendo con piacere che l’Asl di Latina ha proceduto in queste ore all’assunzione a tempo indeterminato di 23 medici specialisti, di cui 13 per la Chirurgia generale, 4 per la Neuropsichiatria infantile, altrettanti per la Radiologia, 1 per la Neonatologia, oltra ad un fisico sanitario”: a dichiararlo Giuseppe Simeone, presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare della Regione Lazio che definisce questo “un fatto estremamente importante che va nella direzione auspicata dal sottoscritto”. “La mancanza di specialisti sta determinando in molti ospedali seri problemi di funzionamento, nei grandi centri urbani come
pure nelle piccole realtà di provincia, dove c’è il rischio reale di chiudere servizi. Nel 2028, secondo una stima del sindacato dei medici dirigenti Anaao, per effetto dei pensionamenti spariranno infatti oltre 47mila specialisti. Urgono perciò soluzioni ed in tempi brevi. Ecco perché – prosegue il capogruppo di Forza Italia in Regione – penso sia urgente intervenire anche sul sistema di reclutamento e a quello concorsuale. Ribadisco l’opportunità che si superi, anche per ciò che concerne i servizi infermieristici e sanitari, la cosiddetta ‘esternalizzazione’, attraverso la prosecuzione e l’incremento dei concorsi pubblici nelle aziende sanitarie per l’assunzione a tempo indeterminato delle figure necessarie all’assistenza e la cura delle persone.” “Doveroso complimentarsi con l’Asl di Latina per questa accelerata impressa sull’aumento di personale medico. – ha proseguito il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio – Così come ritengo meritevoli di apprezzamento gli investimenti in strumenti diagnostici molto utili, non da ultimo gli apparecchi elettromiografi che verranno messi a disposizione della Neurologia universitaria dell’ospedale Fiorini di Terracina e della Uoc di Neurologia del Santa Maria Goretti di Latina. Queste sono le notizie che ci piace leggere e che vorremmo fossero diffuse quotidianamente. Occorre porre al centro dell’attenzione i cittadini che non possono essere considerati alla stregua di numeri, bensì come persone i cui diritti devono essere le nostre priorità. Ci auguriamo che possa davvero iniziare una nuova stagione per la sanità pontina, fatta di assunzioni e investimenti” conclude Simeone”.
A Cori arrivano i Re Magi a dorso di veri cammelli: domenica 5 gennaio la rievocazione in costumi d’epoca CORI (LT) – Domenica 5 gennaio i tre Re Magi arriveranno a Cori a dorso di veri cammelli, accompagnati da un corteo di popolani, in costumi d’epoca, tra musiche e canti della tradizione natalizia, organizzati dalla compagnia “Tres Lusores” e dal complesso strumentale “Fanfarra Antiqua”, con la collaborazione di giovani volontari della Città di Cori, in particolare del comitato di quartiere di Porta Romana, del parroco don Angelo Buonaiuto e del vicario parrocchiale don Giovanni Grossi. I Re Magi arriveranno presso la chiesa di Santa Maria della
Pietà dove faranno visita alla Sacra Famiglia e adoreranno il Bambino Gesù portando oro, incenso e mirra al Re dei Re, e piccoli doni a tutti i bambini che incontreranno nel centro storico del paese, presso il sagrato della chiesa. Seguirà il concerto del coro polifonico “Lumina Vocis”. Formia, 280 alberi e mille semi di roverella: nasce il bosco dei primi nati
Una vera e propria festa quella che ieri mattina ha visto nascere il “Bosco dei primi nati” 2019 a Formia. Presso la strada che collega Maranola al monte Redentore, li dove tanti alberi sono stati incendiati questa estate, volontari grandi e
piccoli, associazioni ambientaliste, Protezione Civile e Parchi hanno tutti dato il loro contributo per mettere a dimora 280 essenze arboree autoctone e mille semi di roverella. “Un grande risultato raggiunto oggi, dai nostri concittadini – sottolinea l’Assessore alle politiche ambientali Orlando Giovannone – Grandi e piccoli con impegno e passione, hanno contribuito a perfezionare questo prezioso dono che l’Amministrazione Comunale di Formia ha voluto per i 280 nuovi nati in quest’ultimo anno. Un grazie al Parco naturale dei Monti Aurunci e al Parco Riviera d’Ulisse , alla splendida Protezione Civile con il Ver Sud Pontino, all’Assemblea ecologica popolare che ha donato 1000 germogli di roverella, e alle molte fantastiche associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Un contributo significativo per l’ambiente che si ripeterà ogni anno. Il nostro impegno su questi temi continua con l’iniziativa “dona un albero”, dove ogni persona potrà sempre donare un albero alla sua città, tramite i vivaisti aderenti. Certamente c’è molto da fare per riqualificare e valorizzare il nostro territorio, ognuno per la sua parte ripeto, ognuno per la sua parte. I disastri dei cambiamenti climatici sono appena iniziati e saranno sempre più catastrofici. Oggi una piccola comunità, armata di vanghe e picconi ha iniziato la sua battaglia. Enogastronomia e turismo nel Lazio: il rilancio parte dalla cura del territorio
Lazio in Movimento, questo il nome del progetto che ha come obiettivo quello di far conoscere, in modo sistematico e organizzato, i prodotti dell’agricoltura laziale e le loro trasformazioni, valorizzandoli e promuovendoli attraverso manifestazioni, percorsi conoscitivi, seminari formativi, progetti didattici interattivi e mostre. Un’iniziativa che nasce da un’idea di Michela Irione, maturata in sette anni di attività come proprietaria di un’enoteca con cucina a Grottaferrata e che da sempre ha avuto una grande passione per il mondo del cibo e del vino. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO
Enogastronomia e valorizzazione del territorio laziale. In studio il giornalista Luigi Jovino, Luigi Caporicci presidente della storica cantina Gotto d’Oro, Michela Irione fautrice dell’iniziativa Lazio in Movimento, Luigi Fragiotta “socio della cantina Gabriele Magno” e Federico Artico “Viticoltore” Lazio in Movimento si propone dunque come mission quella di far cambiare la percezione generale, sia a livello nazionale e internazionale, che oggi vede la regione Lazio ancora poco conosciuta e considerata sia in Italia che all’estero sotto il profilo enogastronomico. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019 Un processo, quello della valorizzazione dei prodotti dell’enogastronomia laziale, che deve necessariamente partire dalla valorizzazione di questi ultimi proprio nella regione d’appartenenza. La mission è quindi fattivamente rivolta ad accendere i riflettori sulla valorizzazione della filiera laziale: un percorso che inizia dal produttore e arriva fino al consumatore. Un’operazione che punta a mettere in luce la qualità dei prodotti della gastronomia e dei vini del Lazio, che dovrebbe essere amplificata e abbracciata dalle Istituzioni e anche dagli organismi rappresentativi delle categorie che ruotano attorno al mondo dell’enogastronomia. Enogastronomia e Made in Italy Un brand quotato in tutto il mondo e che dal 2015 ha assistito all’ingresso della cucina italiana nel mondo accademico del Lazio. L’università Roma Tre, infatti, all’interno del dipartimento di scienze ha messo in tavola, prima nella nostra regione, un
corso di laurea triennale legalmente riconosciuto in scienze e culture enogastronomiche. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019 E gli ingredienti del piano di studio sono rappresentati dai processi di produzione fino alla trasformazione degli alimenti di origine animale e vegetale, sicurezza igienico-sanitaria, valutazione e valorizzazione della qualità delle materie prime dal punto di vista nutrizionale ed economico, ma anche cicli di seminari con professionisti e laboratori dove sperimentare la preparazione dei piatti tipici della gastronomia italiana e internazionale, oltre alla gestione della cucina professionale di alta qualità inclusi gli aspetti legislativi. Un percorso formativo che è stato preparato in collaborazione con l’Università della Tuscia e con l’istituto alberghiero Tor Carbone. Un corso accademico che vede sfornare figure altamente professionali, specializzate anche nel campo del marketing e della gestione della comunicazione del turismo di settore.
Il Lazio una regione ricca di storia Numerose culture hanno lasciato il segno e tantissime testimonianze del loro passaggio. Una regione dove importanti dominazioni si sono succedute, in particolare, quella Etrusca e quella Romana. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019 Questo susseguirsi di occupazioni e di epoche molto diverse tra di loro hanno consentito a questo territorio di arricchirsi di tradizioni sia storiche che enogastronomiche. Così ogni borgo ha custodito la propria cultura culinaria e creato un ventaglio di prodotti enogastronomici che ancora oggi si possono assaporare e gustare. Molto del turismo dei borghi si concentra sull’aspetto enologico e gastronomico che unito a quello artistico e storico fanno dei borghi laziali dei veri e propri scrigni. La popolazione locale infatti è legata alla propria terra e gelosa delle proprie caratteristiche storiche e culturali.
Partendo da questo fondamentale punto che sono nate le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio. Queste sono costituite in associazioni e hanno come obiettivo primario la valorizzazione e promozione del territorio, dei borghi toccati dall’itinerario e dai prodotti tipici enogastronomici da proporre al turista e al viaggiatore buongustaio che desidera conoscere le Strade del Vino e dei Sapori del Lazio. Cantine, aziende agricole, agriturismi, ristoranti, enti ed associazioni concorrono affinché la Strada del vino e dei Sapori sia un veicolo determinante per uno sviluppo sostenibile della zona. Arti e tradizioni popolari, a Maranola torna il festival “La Zampogna”: l’appuntamento con la musica e cultura tradizionale da non perdere
LATINA – Tutto pronto per la XXVI edizione di “La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” che si svolgerà il 16 e 17 novembre a Maranola (LT). Il festival sarà anticipato da un concerto in anteprima a Roma, nel prestigioso Auditorium Parco della Musica, istituzione che collabora al Festival. “La Zampogna – Festival di Musica e Cultura Tradizionale” rappresenta uno dei festival più importanti in Italia nel panorama della musica popolare e della world music ed è punto di riferimento obbligato per specialisti, musicisti e appassionati.
Questa edizione si svolge esattamente un mese prima dell’inizio della Novena di Natale. Una occasione quindi speciale per prepararsi al periodo di maggior utilizzo di questi strumenti musicali e per
incontrare, nei giorni del Festival, musicisti, liutai, studiosi, organizzatori di eventi culturali, giornalisti del settore e un pubblico entusiasta, che conferma quanto sia forte ed in costante aumento, l’attenzione verso questo fondamentale strumento musicale della tradizione popolare italiana. Molti sono gli artisti presenti nel programma di concerti e di seminari e tanti i suonatori tradizionali e giovani interpreti di zampogna e ciaramella provenienti da tante regioni italiane e dall’estero che affolleranno le strade del centro storico del paese.
Ma il Festival è anche un’occasione unica per avere un contatto diretto con alcuni tra i liutai più importanti della penisola, attivi come costruttori di zampogne, pive, ciaramelle, bombarde, tamburelli e altri
strumenti tradizionali. La mostra-mercato di liuteria tradizionale di Maranola è considerata infatti tra gli appuntamenti più rilevanti del settore e una tappa fondamentale per chi intende acquistare strumenti musicali, oggettistica tradizionale, attrezzi di uso pastorale legati al mondo della zampogna e degli zampognari. Latina, atto vandalico al coordinatore comunale della Lega Armando Valiani
“La famiglia della Lega, a partire dai militanti di tutta la provincia, si stringe intorno al coordinatore comunale di Latina del partito Armando Valiani, al quale sono stati tagliati nei giorni scorsi i pneumatici dell’auto nel centro
della città”. Così in una nota il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri, il coordinatore provinciale del partito Silviano Di Pinto, il deputato e l’eurodeputato del Carroccio Claudio Durigon e Matteo Adinolfi e il capogruppo del partito in Consiglio regionale Orlando Angelo Tripodi. “Sia fatta chiarezza sul gravissimo gesto – commentano gli esponenti della Lega – probabilmente legato all’azione del partito sul territorio, di cui Valiani è uno dei protagonisti, il che dimostra come la Lega sia sulla strada giusta per rilanciare la città, la provincia e il Lazio. Rafforzeremo la nostra presenza sul territorio e non abbasseremo mai la guardia, ma sia chiaro: #siamotuttiArmandoValiani”. Latina, “Dio arriverà all’alba”: lo spettacolo in omaggio ad Alda Merini al Teatro Moderno
LATINA – TeatroSenzaTempo celebra il decennale dalla scomparsa di Alda Merini presentando DIO ARRIVERÁ ALL’ALBA – OMAGGIO AD ALDA MERINI Scritto e diretto da Antonio S. Nobili. L’ emozionante spettacolo dedicato ad Alda Merini va in scena presso il Teatro Moderno di Latina in una unica data evento Sabato 26 Ottobre 2019 alle ore 21:00 “Si ride (tanto), come non ci si aspetterebbe, si piange, e alla fine si resta estasiati davanti a tanta poesia. Uno Spettacolo unico ed imperdibile, da vedere!” Uno Spettacolo biografico originalissimo. In scena non solo la poesia, ma soprattutto il quotidiano della “poetessa dei Navigli”. Una finestra affacciata verso l’interno. Alda Merini, la poetessa, la madre, la folle capricciosa truccatissima e ingioiellata frequentatrice del Costanzo Show. Una vita un po’ illuminata dai riflettori, un po’ no. La poetessa vissuta tra il tentativo di abbracciare la normalità sottraendosi alla maledizione della poesia, e l’insistere eroico e fragile, con sofferenza e feroce ironia, nel dare alla luce sempre nuove e caparbie produzioni, sempre con le parole in bocca e nelle mani. Sempre pronta a provocare, come
a farsi carico di sollevare anime al di là del muro del normale, del socialmente accettabile e conforme alle regole. Una poesia che nello Spettacolo “Dio arriverà all’alba” sorge dove non ci si aspetterebbe mai, tra i mozziconi di un posacenere, tra la polvere sui mobili e le cianfrusaglie da rigattiere, sui tasti di un pianoforte di una casa popolare. L’Alda Merini che Nobili porta sul palcoscenico è capricciosa, tagliente, divertente, prende in giro chi la va a trovare, è piena di vizi, guarda la tv color sul primo, beve solo coca cola e caffè, e fuma 40 sigarette al giorno, come minimo. Ma sa fare poesia. Perché la poesia e la bellezza di dentro possono riflettersi all’esterno, malgrado il vetro sporco dello specchio. “Dio arriverà all’alba” rappresenta ad oggi una evocazione unica di un personaggio entrato nella Storia di questo Paese. Uno spettacolo imperdibile per la Critica ed il Pubblico. Parte dei proventi del libro dello spettacolo saranno devoluti in beneficienza al Progetto Itaca, che supporta le famiglie di persone affette da patologie psichiatriche. Terracina, braccianti agricoli sfruttati: arrestato imprenditore
La Polizia di Stato di Latina ha arrestato in flagranza di reato un 35enne imprenditore agricolo, resosi responsabile dei reati di sfruttamento del lavoro, minaccia aggravata con l´utilizzo di arma da fuoco (fucile a pompa), lesioni personali, detenzione abusiva di munizionamento, omessa denuncia di materie esplodenti, avendo sottoposto manodopera (braccianti agricoli di nazionalità indiana) a condizioni lavorative degradanti nonché corrispondendo loro retribuzioni difformi dalla normativa vigente. Lo stesso si è avvalso di “caporali” deputati alla sorveglianza dei lavoratori e di situazioni alloggiative fatiscenti da destinare ai braccianti agricoli, avvalendosi della complicità di terze persone denunciate in stato di libertà nella stessa operazione di polizia. Per quanto ricostruito dalle indagini condotte dai poliziotti del Commissariato di Terracina, scaturite dalla segnalazione di cinque braccianti agricoli di origini indiane, questi, al pari di altri connazionali, venivano ripetutamente minacciati, dal datore di lavoro che utilizzava armi da fuoco esplodendo
colpi all´indirizzo degli stessi per spronarli ad accelerare la raccolta e la lavorazione dei prodotti. Alcuni braccianti avevano rinunciato all´impiego scatenando l´ira dell´imprenditore. Lo stesso, nella serata del 10 ottobre u.s., all´ennesimo licenziamento di uno dei suoi operai, peraltro in stato di clandestinità poiché privo di titolo a permanere su territori nazionale, ha reagito presentandosi presso l´alloggio dei braccianti ove determinato a dare un “lezione” ha fatto ripetutamente fuoco all´indirizzo di alcuni di essi, fortunatamente non attingendone nessuno. L´uomo, a dimostrazione della sua ferocia, ha minacciato gli attoniti stranieri puntandogli l´arma alla gola. Gli uomini del Commissariato hanno predisposto l´operazione di polizia avvalendosi di unità della Squadra Volanti, della Squadra Anticrimine e della Polizia scientifica. Giunti sul posto hanno cinturato la villa padronale dell´imprenditore agricolo facendo irruzione. L´uomo alla vista degli Agenti non ha opposto resistenza ma alla richiesta degli operatori di esibire il fucile a pompa legalmente detenuto, in un estremo quanto vano tentativo di eludere le investigazioni ha cercato di simulare il furto. I successivi accertamenti hanno consentito di individuare soggetti grazie ai quali l´uomo si era disfatto dell´arma. Gli stessi sono stati rintracciati e deferiti all´A.G. per favoreggiamento personale e porto abusivo di arma, mentre l´arma rinvenuta è stata sottoposta a sequestro. Regione Lazio, dopo 20 anni
approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale Approvato da parte del Consiglio regionale del Lazio il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR): si chiude un iter iniziato venti anni fa. Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire regole chiare nella gestione del territorio con attraverso cui coniugare paesaggio e patrimonio. “La nostra è la quinta regione italiana ad approvare in Consiglio il Piano paesaggistico a dimostrazione dell’impegno di tutti quanti per raggiungere gli importanti obiettivi prefissati in questi cinque anni di governo –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: nel Lazio si volta pagina compiendo un salto di qualità in un settore strategico per lo sviluppo del nostro territorio consentendo di soddisfare le richieste di amministratori locali, operatori economici, associazioni ambientaliste e cittadini. E allo stesso tempo portiamo a compimento uno dei punti programmatici più importanti che avevamo prefissato all’inizio di questa legislatura”. “Al termine di una lunga seduta, questa mattina abbiamo approvato il Piano paesaggistico del Lazio. Uno strumento
atteso da oltre venti anni, che disciplina in modo chiaro e univoco l’uso del territorio regionale. Una grande soddisfazione aver guidato nel corso di questi mesi la redazione e la condivisione di un atto fondamentale voluto dell’Amministrazione Zingaretti per la tutela e lo sviluppo sostenibile del Lazio. Siamo tra le cinque regioni italiane ad aver approvato il Ptpr. Un grande traguardo per tutti i Comuni, gli operatori del settore e i cittadini” – è il commento di Massimiliano Valeriani, assessore all’Urbanistica. L’appello della Fast-Confsal: “Caso umano in Cotral, la Regione ci aiuti a trasferire Angelo”
“Questa Segretaria da tempo rimarca, facendo proprie le rimostranze della maggioranza dei dipendenti, un utilizzo improprio delle contestazioni disciplinari da parte della Soc. Cotral SpA, il cui scopo sembrerebbe per lo più quello di reprimere e intimidire. Un meccanismo nel quale incappano, purtroppo, anche quei lavoratori che svolgono le proprie mansioni con solerzia e abnegazione”. Inizia così la lettera di Renzo Coppini, Segretario SLM Fast-Confsal Lazio, indirizzata al Presidente Zingaretti, all’assessore alla Mobilità Alessandri, ai Capigruppo e ai membri della Commissione ai Trasporti della Regione. Due pagine fitte che portano all’attenzione della politica “l’incresciosa vicenda dell’O.E. [Operatore di Esercizio, ndr] Angelo Palombi. Un caso di coscienza”.
Secondo la ricostruzione, l’autista è stato oggetto da parte della Compagnia di un “provvedimento sanzionatorio” in seguito “a un incidente contestato inizialmente in data 15.06.2015, giustificato dal lavoratore in data 26.06.2015 e riattivato, tardivamente, in data 14.12.2016”. Che disponeva “l’immediato trasferimento punitivo dall’impianto di assegnazione di Civitavecchia (il Palombi risiede a S. Marinella) all’impianto di Colleferro e, successivamente, la retrocessione al livello inferiore con lettera del 08.03.2017”. L’esponente sindacale nel proseguire, tiene inoltre a evidenziare che questo provvedimento “veniva applicato malgrado la tempestiva richiesta di arbitrato e della contestuale richiesta del tentativo di conciliazione” avanzate dal diretto interessato e “respinte dall’Azienda, la quale a sua volta ricorreva presso il Tribunale Ordinario territorialmente compente, al fine di ottenere il pagamento per intero dei danni cagionati al mezzo coinvolto nel citato sinistro”. Una decisione che ha “provocato il congelamento dell’intera vicenda, considerata la lentezza dei Tribunali per le note criticità, e ulteriormente sconvolto la vita quotidiana di Palombi e della sua famiglia (dall’inizio del procedimento giudiziario, siamo arrivati al quinto rinvio dell’udienza)”. E qui il colpo di scena. “Il nostro collega, infatti, fruisce della Legge
104/92 riferita alla madre, allettata da anni per una grave malattia, la quale richiede continua assistenza, e, contestualmente, deve accudire la sua consorte alla quale è stata riconosciuta un’invalidità del 50%”. Una situazione oggettivamente drammatica in cui “malgrado le continue richieste di avvicinamento”, scrive ancora Coppini, “la Dirigenza Cotral si mostra ostinatamente e clamorosamente insensibile a tutto, nonostante nei social affermi che i dipendenti sono al centro della sua attenzione. La realtà sembra essere ben diversa”. Poi cita, per rafforzare il suo ragionamento, l’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70): “non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione”. “Nel recente passato la Magistratura Ordinaria del Lavoro ha dichiarato illegittimi alcuni trasferimenti punitivi effettuati da Cotral, specificamente in relazione alla citata Legge 104; al punto da costringere la medesima Società a emanare la Disposizione Organizzativa n. 4 del 27.03.2019 con la quale, invitata il personale, oggetto di tali trasferimenti da almeno tre mesi, a presentare istanza per rientrare al deposito di assegnazione. Ma neppure in questo caso, la domanda di Palombi è stata presa in considerazione, come, ugualmente, non ha
sortito l’effetto sperato l’incontro avvenuto tra l’Azienda e le RSU del Bacino Aurelio, nel corso del quale è stato chiesto, nuovamente, il reintegro del collega”. “Di quale delitto si sarebbe macchiato mai Palombi? Un incidente può giustificare tale accanimento? Come può una Società pubblica rimanere inamovibile dinanzi a un caso drammatico come quello appena esposto?”, sono i quesiti posti da Coppini ai vertici della Regione Lazio. “Fermiamoci un momento a riflettere, per favore. Lavorare non può comportare sacrifici abnormi nella vita degli individui, non può scardinare quelli che sono i valori morali e umani alla base della nostra esistenza. Chiediamo, facendo appello alla vostra coscienza, un intervento risolutorio presso la Soc. Cotral; un piccolo gesto di solidarietà, almeno per riportare il nostro collega al deposito di appartenenza, quello di Civitavecchia, vicino ai suoi cari e alla sua Famiglia”. “Le regole vanno rispettate, senza alcun dubbio, ma un conto è una equa e legittima sanzione, un conto è l’intimidazione e la vessazione”, ha commentato a margine il Segretario, “nel nostro lavoro gli incidenti, gli errori in trenta anni di servizio possono capitare, essere ripresi è corretto, vivere nella paura di poter sbagliare è un’altra cosa”.
Minturno, al via la 65ima Sagra delle Regne Dal 2 al 9 luglio un viaggio tra tradizione e cultura nel Sud Pontino MINTURNO (LT) – Nel cuore dell’estate 2019, dal 2 al 9 luglio si terrà a Minturno, in provincia di Latina, la 65a edizione della Sagra delle Regne, organizzata dall’omonima Associazione culturale, dai Frati francescani di Minturno, con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, del Comune e della Pro Loco di Minturno. Festa del grano, gruppi folk, teatro, rievocazioni storiche, cultura, ma soprattutto la festa religiosa in onore della Madonna delle Grazie che ogni anno benedice il raccolto. Si comincia il 2, 3 e 4 luglio, ogni sera alle ore 21.00, sul piazzale antistante la chiesa di San Pietro Apostolo con “La
Cultura è Pane”, rassegna di teatro amatoriale ad ingresso libero. Venerdì 5 luglio alle ore 21.30 presso il Castello baronale di Minturno si terrà il concerto di musica popolare ‘So Tarantelle’, con Silvia Nardelli, Romeo Barbaro e Ritmi Briganti, produzione dell’associazione San Marco di Minturno. Nei giorni 4, 5 e 6 luglio a partire dalle ore 17.30 nella chiesa di San Francesco si terrà il triduo di preghiera con il Santo Rosario, Litanie cantate, Vespri e Messa con canto del Magnificat. Il triduo sarà predicato dal padre francescano fra Pasquale Mauro. Giornata ricca di cultura e di tradizione in programma per sabato 6 luglio. Alle ore 9.30 presso la Sala consiliare del Comune si terrà il convegno “La via dei grani: dalla tradizione ad una nuova economia” mentre alle ore 19.30 nella Sala O.F.S. del Convento di San Francesco sarà presentato il libro ‘Non ne sapevo niente’ di Ernesto Berretti. Alle ore 21.00 in piazza Portanova, grande attesa per “Un salto nel Medioevo” con attrazioni, artisti di strada, espositori medievali, oltre a degustazioni di prodotti tipici, in collaborazione con la Confcommercio Lazio Sud – Minturno Scauri. Domenica 7 luglio sarà il giorno della 65a Sagra delle Regne. Alle ore 10.00 presso la chiesa di San Francesco d’Assisi si terrà la Messa presieduta dal ministro provinciale padre Carlo Maria D’Amodio, alla presenza delle autorità religiose, civili, militari e i gruppi folklorici. Dopo la Messa, si terrà l’incontro del sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli con i rappresentanti dei gruppi folklorici nazionali ed internazionali. Alle ore 17.30 dalla chiesa di San Francesco si avvierà la solenne Processione della Madonna delle Grazie che arriverà fino a via Sauzo dove, nei pressi della ex pretura, vi sarà l’incoronazione della statua e la benedizione dei carri votivi. Alle ore 18.30 inizierà la processione fino in piazza
Portanova, accompagnata dalla Piccola Orchestra di Fiati “Maria Loreta Proia” e dai gruppi folklorici provenienti dall’Italia, Ossezia del Nord, Messico, Bolivia e Serbia. Davanti al Castello di Minturno, in piazza Portanova, alle ore 20.30 si terrà la tradizionale battitura del grano con offerta del trescato alla Madonna delle Grazie. Seguirà, alle ore 21.30, la 65a edizione del Festival Internazionale del Folklore con l’esibizione dei gruppi folk italiani e internazionali. Gran finale, alle ore 24.00, con lo spettacolo di videomapping architetturale sul Castello baronale, a cura della ditta Mixintime Group. La Sagra delle Regne si chiuderà martedì 9 luglio alle ore 21.30 sul lungomare di Scauri con il Galà del Folklore. Domenica 14 luglio alle ore 10.00 si terrà la Messa a San Francesco con offerta del raccolto alla Madonna delle Grazie.
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