La libertà nei libri 19. appuntamento, 21 giugno 2012 - Comune di Cavriago

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La libertà nei libri 19. appuntamento, 21 giugno 2012 - Comune di Cavriago
I SUGGERIMENTI
                              DEL
                    LABORATORIO DI LETTURA
                               “Il libro di tutte le cose”

                                La libertà nei libri
                               19. appuntamento, 21 giugno 2012

                     La Libertà non è una cosa che si possa ricevere in regalo. Si può vivere anche in paese di dittatura ed essere
libero a una semplice condizione, basta lottare contro la dittatura. L’uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo cuore
incorrotto è libero. Per contro si può vivere nel paese più democratico della terra, ma se si è interiormente pigri, ottusi, servili, non si
è liberi.
                                                                                                             Ignazio Silone
                                                                                                               VINO E PANE

                     Ma loro lì all’Asinara avrebbero rimesso a posto tutto, ogni cosa sotto la giusta sezione. Colpevoli e innocenti,
 responsabilità e meriti. E come avevano già fatto in passato avrebbero trasformato qualcosa che veniva dalla rabbia e dalla miseria
   più nera in qualcos’altro, di bello e condiviso. Il carcere sarebbe diventato un simbolo di libertà, l’Asinara deserta e abbandonata
                                              sarebbe tornata viva di una lotta appassionata.

                                                                                         Michele Azzu - Marco Nurra
                                                                                         ASINARA REVOLUTION

                  Quando chiedemmo al nonno cosa volesse dire l’orizzonte è scuro', ci rispose che significava: 'la democrazia è
morta'. Non quella del secolo d’oro di Pericle, ma quella di oggi. Poi citò una sentenza antica, ma talmente antica che non riuscimmo
neanche a capirla. Tant’è che quando la nostra gatta ebbe due micini, uno scuro scuro, di un grigio quasi nero, e l’altro bianco,
Myrto e io li chiamammo Scuro e Democrazia.
                                                                                                    Alki Zei
                                                                                              LA TIGRE IN VETRINA
LA COSTITUZIONE ITALIANA .
                               VITA, PASSIONI E AVVENTURE.
                                      Fagnani, Francesco
In 60 anni di esistenza, dalla sua entrata in vigore nel 1948, la Costituzione ci ha regalato la passione per la libertà e la
possibilità di vivere la difficile ed eccitante avventura della democrazia. Ha trasformato il Paese e i suoi abitanti e continua
ad essere il motore civile dell'Italia.

                                   IL DISAGIO DELLA LIBERTÁ
                                          Augias, Corrado
In novant'anni di storia, dal 1922 al 2011, abbiamo avuto il Ventennio fascista e il quasi-ventennio berlusconiano: per poco
meno di metà della nostra vicenda nazionale abbiamo scelto di farci governare da uomini con una evidente, e dichiarata,
vocazione autoritaria. Perché? Una risposta possibile è che siamo un popolo incline all'arbitrio, ma nemico della libertà.
Vantiamo record di evasione fiscale, abusi edilizi, scempi ambientali. Ma anche di compravendita di voti, qualunquismo: in
poche parole una tendenza ad abdicare alle libertà civili su cui molti si sono interrogati. Da Leopardi a Carducci che
dichiarava "A questa nazione, giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l'idealità", fino a Gramsci che
lamentava un individualismo pronto a confluire nelle "cricche, le camorre, le mafie, sia popolari sia legate alle classi alte".
Per tacere di Dante con la sua invettiva "Ahi serva Italia, di dolore ostello!" e di Guicciardini con la denuncia del nostro
amore per il "particulare". Con la libertà vera, faticosa, fatta di coscienza e impegno sembriamo trovarci a disagio, pronti a
spogliarcene in favore di un qualunque Uomo della Provvidenza. Questo libro, un'indagine colta e curiosa su una
pericolosa debolezza del nostro carattere, è anche un appello a ritrovare il senso alto della politica e della condivisione di
un destino. La libertà, intesa come il rispetto e la cura dei diritti di tutti, non è un'utopia da sognare ma un traguardo verso
cui tendere.

         SEI STATO TU? LA COSTITUZIONE ATTRAVERSO LE
                     DOMANDE DEI BAMBINI
                        Colombo, Gherardo
I principi della Costituzione spiegati ai ragazzi con semplicità da uno stimato ex magistrato e da un'attivissima scrittrice e
insegnante. Gherardo Colombo e Anna Sarfatti firmano insieme un testo per giovani lettori e per adulti curiosi, che nasce
sul campo, dai loro incontri coi ragazzi. Ogni tema è al centro di un capitolo, ogni capitolo è suddiviso in domande. Tra
queste: Ma noi bambini siamo cittadini? E i bambini nella pancia della mamma? Certe volte i maestri hanno le preferenze
tra i bambini. Ma la Costituzione non dice che siamo tutti uguali? Che cosa può fare un bambino se lo trattano male in
famiglia? I grandi non ci ascoltano, non gli interessa quello che pensiamo. E poi non possiamo votare. Siamo cittadini meno
importanti? Un libro semplice e completo per capire come funziona il nostro Stato. Un testo di educazione civica che
risponde alle grandi domande dei piccoli e non solo, seguendo le indicazioni ministeriali per l'insegnamento di
"Cittadinanza e Costituzione" nelle scuole. Età di lettura: da 9 anni.

                                               DEMOCRAZIA
                                              Colombo, Gherardo
Imperfetta, esigente, fragile. Eppure irrinunciabile, perché non ha rivali se si tratta di garantire la ricerca della felicità
individuale, nel rispetto e nella considerazione degli altri. È la democrazia. La respiriamo ogni giorno, fa così parte del
nostro paesaggio mentale e del nostro vocabolario di base che avremmo difficoltà a delinearne i connotati, come accade
quando qualcosa ci sembra troppo familiare. Probabilmente non andremmo oltre la definizione scolastica, "governo del
popolo", senza sospettare che niente è ovvio in quei due concetti, governo e popolo, e che coniugarli comporta premesse
e conseguenze di estremo rilievo. Di più: implica che ciascuno di noi assuma un ruolo consapevole e attivo, non si
accontenti di delegare chi lo rappresenta.. Per governare una società complessa occorre infatti stabilire principi, regole,
finalità, limiti, ma anche educare alla cittadinanza. "Democrazia" significa tutto ciò. Lo spiega benissimo Gherardo
Colombo, con la semplice cordialità di chi compie un gesto civile. Maneggiate da lui, le parole dense di una elaborazione
secolare - libertà, diritti, doveri,uguaglianza, giustizia - rivelano stretta pertinenza con i modi del vivere insieme, qui e ora, e
riservano qualche sorpresa. Alla fine è ancora più chiaro che la democrazia, la si chiami forma di governo o modello
organizzativo della società, parla di noi, della nostra sofferta perfettibilità.

                                                   VINO E PANE
                                                   Silone, Ignazio
Ambientato nella Marsica della fine degli anni Trenta, il romanzo ha come protagonista Piero Spina, un rivoluzionario
antifascista che, dopo essere fuggito all'estero, ritorna in Italia, preferendo la clandestinità alla libertà. Quì ha modo di
ripensare e meditare sulla propria vicenda umana, sulle sue scelte e sugli avvenimenti politici e personali che lo hanno
portato alla militanza. Un bel libro nel quale l'Autore, forse uno dei più grandi scrittori del Novecento, si interroga su
alcune delle fondamentali questioni filosofiche e psicologiche che riguardano l'uomo: la coscienza, l'ideologia, il credo
politico e religioso.

                                                       NO!
                                                  Capriolo, Paola
È il 1955. In molti stati del Sud degli Stati Uniti, le persone di colore non godono ancora di diritti pari ai bianchi. Sembra
impossibile, ma quasi cento anni dopo l'abolizione della schiavitù, regole rigidissime dividono nettamente gli uni e gli altri. E
un giorno come tanti altri, dopo essere salita sull'autobus dalla porta anteriore, aver pagato il biglietto, essere scesa e
risalita dalla porta posteriore, Rosa Parks, per rispettare queste regole, dovrebbe alzarsi per cedere il posto a sedere a un
bianco nel bus affollato. Ma dice no. Da questa semplice parola scoppia un caso, e Rosa viene arrestata. La comunità nera
locale guidata da un giovane pastore di nome Martin Luther King organizza un boicottaggio alla società dei trasporti, e
porta la vicenda di Rosa fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Alla fine, la segregazione sugli autobus viene dichiarata
incostituzionale, e comincia così una pagina nuova della storia americana. Età di lettura: da 12 anni.

            SULLA PELLE VIVA. NARDÒ:
LA LOTTA AUTORGANIZZATA DEI BRACCIANTI IMMIGRATI
Nell'estate del 2011 circa 400 braccianti agricoli di origine africana, ospitati nella Masseria Boncuri a Nardò (Lecce), hanno
scioperato per quasi due settimane. In Italia, si è trattato del primo sciopero autorganizzato di lavoratori stranieri della
terra, contro un sistema di sfruttamento basato sul caporalato, per il rispetto del contratto provinciale (previsto per legge)
e per essere assunti direttamente dalle aziende. Questa lotta ha attivato sul territorio - prima locale poi nazionale -
un'estesa rete di solidarietà che ha coinvolto strutture sindacali, associazioni antirazziste, militanti di base. Ma ha
soprattutto messo in luce i limiti di una politica istituzionale incapace di affrontare e risolvere le questioni strutturali
dell'agricoltura italiana in genere e di quella del Sud in particolare. Una politica che da vent'anni scarica le proprie
contraddizioni e le proprie crisi sull'ipersfruttamento dei lavoratori migranti. A partire dalla consapevolezza del valore
paradigmatico di questa lotta, gli autori del libro sviluppano ricche analisi su un conflitto che, attraverso la presa di parola
diretta dei migranti, rappresenta una vera e propria lezione di civiltà, in un contesto sociale che li vorrebbe destinare a una
condizione di totale invisibilità.

                                         PROCESSO ALL'ART. 4
                                             Dolci, Danilo
Il 2 febbraio 1956 Danilo Dolci veniva arrestato mentre guidava un gruppo di braccianti a lavorare nella Trazzera vecchia,
una strada nei pressi di Partinico abbandonata all'incuria. Al commissario di polizia che era intervenuto per interrompere
quello "sciopero alla rovescia", come venne chiamato, Dolci rispose che "il lavoro non è solo un diritto, ma per l'articolo 4
della Costituzione un dovere: che sarebbe stato, era ovvio, un assassinio non garantire alle persone il lavoro, secondo lo
spirito della Costituzione". L'accusa era di occupazione di suolo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale e a Dolci e ai suoi
venne negata la libertà provvisoria. L'opinione pubblica allora si mobilitò contro la polizia e il governo Tambroni, deputati
e senatori intervennero con interrogazioni parlamentari, le voci più influenti del paese si schierarono a fianco di Dolci. Ciò
che avvenne intorno allo sciopero alla rovescia di Trazzera vecchia, nelle piazze, nelle camere di polizia, sui giornali, nei
tribunali, fu lo scontro sui modi opposti di considerare la legalità in Italia: la Costituzione, come regola vivente dei cittadini,
contro la pratica dell'autoritarismo gerarchico, eredità fascista. Da qui il titolo del libro, che significava che le autorità
trascinavano alla sbarra, non tanto il gruppo dei manifestanti, quanto la Costituzione stessa.
W LA LIBBERTÀ
                                                 Mattia, Luisa
Una bambina vivacissima, che ama il rischio e la libertà, come il "nonno garibaldino", e non sopporta di "fare alle signore".
Una ragazzina che non smette un attimo di spiegare il mondo a se stessa e gusta il piacere di pensare i propri pensieri,
nella avventurosa vita della mente. Un racconto che si snoda fra le cose della vita di tutti i giorni: il lavoro, le abitudini, i
modi di essere e di dire, le piccole manie, i giochi, la scuola, le vacanze di un giorno al mare, il cinema, le visite alla sarta e
alle amiche di nonna. Un'infanzia di quartiere a Roma, fra gli anni Cinquanta e Sessanta, in una famiglia come tante, ma
tanto speciale. Età di lettura: da 10 anni.

                                            LIBERO CHI LEGGE
                                              Pivano, Fernanda
Herman Melville, Edgar Lee Masters, Jack Kerouac, Ernest Hemingway, Charles Bukowski, J.D. Salinger. Ma anche
Raymond Carver, John Fante, Kurt Vonnegut. Fino a Philip Roth, Chuck Palahniuk, Don DeLillo, Bret Easton Ellis, David
Foster Wallace, Jonathan Safran Foer... Questo è un libro sulla libertà, la libertà che si conquista attraverso la lettura. E
questi sono i suoi alfieri disarmati, i suoi profanissimi santi protettori. Questo è un libro sui libri, un'ultima lezione di
Fernanda Pivano a tutte le nuove generazioni, un testamento di speranza proiettato verso il futuro. È la biblioteca ideale
della Nanda, i cento titoli che i ragazzi di tutte le età dovrebbero leggere per scoprire, godere, crescere, ognuno descritto
da una scheda introduttiva. In alcuni casi sono riprodotti gli originali (e inediti) giudizi di lettura. Era il 1957 quando
Fernanda Pivano, giovane come è sempre stata, in un giudizio di lettura caldeggiò con forza e passione la pubblicazione di
"On the Road", scritto da un allora sconosciuto Jack Kerouac. Da allora la mitica Nanda non ha mai smesso di combattere
per promuovere tutto quello che sapeva di nuovo, di libero, di rivoluzionario, per contagiare tutti con la sua passione. Con
un progetto sempre chiaro in testa, che questo libro riassume e realizza: "Tutti i miei testi sono soltanto lettere d'amore;
se scuotono dall'indifferenza qualcuno e lo inducono a interessarsi ad almeno uno dei libri descritti e al loro autore hanno
raggiunto il loro scopo".

                          IL GIORNALINO DI GIAMBURRASCA
                                      Vamba
Giannino Stoppani è un ragazzino molto irrequieto, soprannominato dai suoi stessi esasperati genitori "Gian Burrasca".
Ogni giorno annota su un diario gli avvenimenti che coinvolgono, o meglio sconvolgono, la sua vita e quella dei suoi
famigliari. Con la sua candida, irriverente, maliziosa sincerità, riesce a mettere zizzania e creare situazioni imbarazzanti
ovunque: fa scappare gli aspiranti fidanzati delle sorelle, dipinge di rosso il cane di zia Bettina, appende un bambino
all'albero, strappa l'unico dente dalla bocca di zio Venanzio... e non solo! Giannino è sempre più irrefrenabile, e i genitori
decidono di mandarlo in collegio. Ma in un ambiente così tirannico, lo spirito ribelle di Gian Burrasca insorge e con lui tutti
i collegiali... Nonostante siano passati più di cento anni dalla sua pubblicazione, questo affresco ironico dell'Italia del primo
Novecento non smette di far divertire i suoi lettori, facendo loro riscoprire il piacere di una lingua italiana colta e vivace.
Età di lettura: da 9 anni
Consigliato da Giorgia

                                        FAVOLE AL TELEFONO
                                            Rodari, Gianni
Le "Favole al telefono" di Gianni Rodari non conoscono il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno,
imprevedibile viaggiatore, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti e gli eventi imprevisti, le dolcissime
strade di cioccolato e i saporitissimi palazzi di gelato, i numeri paradossali e le domande assurde capaci di far riflettere il
lettore costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione, che Gianni Rodari coniugava con la
puntuale osservazione della realtà contemporanea all'insegna dell'eleganza, dell'ironia, della freschezza. Età di lettura: da 6
anni
Consigliato da Maria Pia
CIPOLLE E LIBERTÀ
                                              Bozzini, Federico
«Sono nato nel 1937. Per capire quanto le cose son cambiate nel corso della mia vita basta pensare che mi chiamo
Gelmino perché, quando mi han battezzato, questo strano nome era di moda». Così inizia l'«autobiografia» di Gelmino
Ottaviani, operaio metalmeccanico veneto, che ripercorre in diciannove capitoli – dall'infanzia, vissuta in un ambiente
rurale, al lavoro e all'impegno sindacale in fabbrica, fino ad arrivare alla pensione – la sua vita. In un continuo alternarsi di
episodi, riflessioni e ricordi, la vicenda personale e familiare s'intreccia con gli eventi più importanti della storia italiana del
Novecento, dando vita a un piccolo-grande affresco disincantato e, allo stesso tempo, poetico.

                                     ASINARA REVOLUTION
                                    Azzu, Michele – Nurra, Marco
Un musicista che studia jazz in Inghilterra e un giornalista praticante al quotidiano spagnolo El Mundo: le loro vite di
giovani di talento fuggiti dalla Sardegna all'estero incrociano la protesta degli operai cassintegrati della Vinyls di Porto
Torres. I due ragazzi creano il gruppo Facebook L'isola dei cassintegrati per sostenere la protesta, intuendo la possibilità di
dare vita per la prima volta a un reality "reale", che possa dar voce alla lotta operaia. Il successo riscosso in Rete dà vita a
un blog, un luogo d'informazione e discussione su una generazione in lotta per il proprio futuro. I media si interessano al
caso e i due devono fronteggiare la sfida più grande: sfuggire agli ingranaggi della macchina della comunicazione. Perché
qualcosa, grazie a loro, possa cambiare davvero. Il racconto, dalla viva voce dei protagonisti, del fenomeno che ha
cambiato il modo di pensare la lotta operaia, che ha saldato nella resistenza generazioni diverse, che ha fatto parlare il
mondo intero.

                                          LA TIGRE IN VETRINA
                                                Zei, Alki
Siamo in Grecia, nell'estate del '36. Le due protagoniste, le sorelline Melissa e Myrto, sono piccole e affamate di storie. E le
storie arrivano da tutte le parti: dal nonno studioso di "antichi", che racconta le affascinanti leggende dei classici greci, e dai
cugino Nikos, politicamente impegnato, che affida alle fauci di una tigre impagliata enigmatici messaggi segreti carichi di
mistero e suggestione. L'avvento della feroce dittatura di Metaxas, il duro clima politico di quegli anni, mette fine
all'atmosfera magica di giochi, di modi di dire familiari, di stralci di storie sentite e finisce per raffigurare un'allegoria della
storia contemporanea, dei rapporti tra la Spagna franchista e la dittatura greca, destinata a coinvolgere pericolosamente
anche le due bambine.

                                          BISOGNO DI LIBERTÀ
                                              Larsson, Bjorn
"Non si nasce liberi, lo si diventa, e non basta né desiderarlo, né sognarlo, né avere la sensazione di esserlo, per diventarlo
realmente: essere liberi è una conquista continua, e precaria, che dura tutta una vita. Ed è la sua vita che Bjorn Larsson
sceglie questa volta di raccontarci ad exemplum, il suo apprendistato di quella libertà che è poi il tema di fondo di tutti i
suoi romanzi e il filo rosso che unisce i suoi multiformi personaggi, che siano il pirata Long John Silver, MacDuff; Inga o il
capitano Marcel. Se già nella "Saggezza del mare" ci ha rivelato quanto un'esistenza nomade e vagabonda a bordo di una
barca, lontana dafle convenzioni e dal superfluo, possa essere un antidoto alla schiavitù della routine e dei condizionamenti,
qui Larsson si spinge ancora più in là e più a fondo nella sua riflessione. Dal bambino che non piange la morte del padre, al
ragazzo che marina la scuola per seguire un suo percorso di studi, al giovane che preferisce la prigione alla cieca disciplina
del servizio militare, allo scrittore combattuto tra il vivere e lo scrivere, attraverso i continui viaggi tra terra e mare,
amicizie vere e amori che mettono a repentaglio la sua viscerale indipendenza, ci offre il suo vissuto, non per darci di sé un
ritratto ideale, anzi con un'onestà e un rigore che sono già di per sé una lezione di libertà intellettuale, ma per passarci
quanto la vita gli ha insegnato sul cammino.
1984
                                                     Orwell, George
L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati:
Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che
nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il
personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la
storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith
comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni
del totalitarismo.
Consigliato da Paola

                            LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE
                                  Carofiglio, Gianrico
                                  Vedi Bibliografia del Tredicesimo appuntamento “L’Italia nei libri”.

                                          IL SISTEMA PERIODICO
                                                 Levi, Primo
Azoto, carbonio, idrogeno, oro, arsenico... Sono ventuno gli elementi chimici che dànno il titolo ai racconti di questo libro,
e ventuno i capitoli di un'autobiografia che per affinità e accostamenti corre sul filo di una storia personale e collettiva,
affondando le radici nell'oscura qualità della materia, raccontando le storie di un mestiere «che è poi un caso particolare,
una versione piú strenua del mestiere di vivere». È questo il gigantesco minuscolo gioco che lega osservazione, memoria,
scrittura: ne esce ricostruita la vicenda di una formazione maturata negli anni del fascismo, poi nelle drammatiche vicende
della guerra: di chi, partendo dalla concretezza del lavoro, impara a capire le cose e gli uomini, a prendere posizione, a
misurarsi con ironia e autoironia.
Un De rerum natura metafora dell'esistenza, in cui emergono, nel volgersi del racconto, stranezze, fallimenti e riuscite
imprevedibili.

“Il termine “libertà” ha notoriamente molti sensi, ma forse il tipo di libertà più accessibile, più goduto soggettivamente, e più utile al
consorzio umano, coincide nell’essere competenti nel proprio lavoro, e quindi nel provare piacere a svolgerl.”

                                            LA CHIAVE A STELLA
                                                Levi, Primo
Faussone, detto Tino, il protagonista di questa «opera prima» di Primo Levi, ovvero del suo primo romanzo d'invenzione,
è un operaio specializzato che si lascia alle spalle la dura esperienza della catena di montaggio alla Lancia e gira per il
mondo a montare gru, ponti sospesi, strutture metalliche, impianti petroliferi. Il romanzo racconta la sua vita e il suo
lavoro: una sorta di Odissea moderna con protagonista una specie di Ulisse che dall'India alla Russia, dall'Alaska all'Africa
offre agli altri la sua voglia di fare e la sua tecnica e che Levi racconta con gusto e ironia, immedesimandosi nel personaggio
e nelle sue avventure.

                                             I BAMBINI INVISIBILI
                                                 Varriale, Pina
Sevla ha dodici anni e non capisce perché i "gagé", i non Rom, quando la incontrano per strada tirino dritto come se fosse
invisibile. Per lei avere una casa con le ruote e addormentarsi al suono dei violini è normale e non le sembra difficile
andare d'accordo con gli altri. Ma una notte Sevla vede delle ombre tra i cespugli: sono uomini incappucciati che non ha
mai visto prima e stanno spargendo della benzina intorno alle roulotte... Con un intervento di don Virginio Calmegna,
fondatore della Casa della Carità. Età di lettura: da 10 anni.
LA CASA DEI MANDORLI
                                          Guerra, Tonino
Un volume su Tonino Guerra, quale regalo per il suo 92° compleanno. È dedicato a quella che il poeta ha chiamato "La
casa dei mandorli", così come recita anche il titolo. Addossata al castello di Penna che fu dei Malatesti è così in alto che, "si
sente la tosse di Dio" recitano alcuni suoi versi. Immersa nei mandorli a tal punto che con essi il dialogo è costante.
"Conto i giorni per fare arrivare la primavera e mettermi a guardare la fioritura degli alberi". Il libro è stato curato da Rita
Giannini, collaboratrice e biografa ufficiale del Maestro, che ha raccolto racconti e poesie inedite di Guerra attinenti al
tema della casa pennese e alle riflessioni da essa nate. Una casa che lui descrive come "un continente, un bastimento, un
luogo di memoria che permette viaggi e ricordi pur stando fermi". Le foto dell'abitazione e del maestro, che offrono con
tenerezza anche uno spaccato di vita del poeta, della moglie, dell'amato cane e dei tanti gatti, sono dell'amico Luciano
Liuzzi, che da tempo segue da vicino Guerra e ha realizzato diversi libri su di lui, nell'ambito della sua vastissima
produzione.
                                     SAGGIO SULLA LUCIDITÀ
                                         Saramago, Josè
Cosa succede a un paese se alle elezioni i cittadini decidono in massa di votare scheda bianca? Quali ingranaggi vengono
sollecitati fino alla rottura, quali contromisure andranno messe in atto? Se lo chiede José Saramago con questo
straordinario romanzo, avvincente come un giallo e penetrante come un'analisi (fanta)politica. L'ipotesi più accreditata è
che ci sia un legame fra questa "rivolta bianca" e l'epidemia di cecità che, solo quattro anni prima, si era diffusa come la
peste. Gli indimenticabili protagonisti di "Cecità" fanno quindi ritorno, per condurci in un viaggio alla scoperta delle radici
oscure del potere. Un viaggio che ci fa gettare uno sguardo nuovo e spietato sui meccanismi del mondo nel quale
esercitiamo (o crediamo di esercitare) ogni giorno la nostra libertà.
Consigliato da Giulia

                      IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON
                                 Bach, Richard
Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e
goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di
gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un
piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un'entusiasmante
avventura di volo, di aria pura, di libertà.
Consigliato da Marco

                                              VOCI DI LIBERTÀ
Nella nuova collana "Voci di", immagini di noti pittori accompagnano significative pagine tratte dalla letteratura di ogni
tempo. Un esempio dal testo: "Disapprovo quel che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo" (Voltaire).

                                             IL LIBRO DEL BUIO
                                              Ben Jelloun, Tahar
Pubblicato in Italia nei "Supercoralli" nel 2001, "Il libro del buio" viene riproposto in edizione tascabile. Il 10 luglio 1971 un
commando militare irrompe nella residenza estiva del re a Skhirate, in Marocco. Ma il colpo di stato fallisce. I soldati che
avevano preso parte alla missione (molti senza neanche conoscerne l'obiettivo) vengono rinchiusi in un carcere scavato nel
sottosuolo, sepolti vivi per 18 anni nelle tenebre più assolute. Tra essi c'è Salim, la voce narrante, cantastorie dalla
memoria prodigiosa. Poi ci sono gli altri: Walkrine, lo specialista degli scorpioni, Ustad, l'asceta, Karim l'uomo che sa
contare il tempo, Achar il cattivo che si fa scudo con la forza dell'invidia e della grettezza.
STARDUST
                                                 Gaiman, Neil
In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima
Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e
avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione
che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una
bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi
sono anche loro a caccia della stella...

                                             POEMA UMANO
                                               Dolci, Danilo
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
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