Caccia ai "responsabili" - L'Opinione delle Libertà
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DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 6 - Euro 0,50 Venerdì 15 Gennaio 2021 Caccia ai “responsabili” Per Conte la parola “domani” è per sé. E il Paese? di PAOLO PILLITTERI Pd e M5s vogliono parlamentarizzare la crisi e chiudono con i renziani. Conte cerca di prendere tempo per trovare i senatori che gli mancano I l gioco del cerino in mano è in pieno svolgimento e qualcuno ne rimarrà scottato. Una metafora che indica lo svolgimento di una contesa politica ormai agli sgoccioli. Fra Giuseppe Conte e Matteo Renzi la partita è ai tempi supplementari e fra poco l’arbitro (Sergio Mattarella) fi- schierà la fine, anche se già nel secondo tem- po ha sancito falli di mano e fuori gioco, mi- nacciando il rigore. I due guardalinee fanno capire che le squadre non possono deludere i tifosi, benché l’afflusso allo stadio sia impe- dito dal Covid. Ma proprio per uno svolgersi di partita su cui incombe questa minaccia, i due capitani, Conte e Renzi, dovrebbero sbrigarsi a segnare il gol della vittoria. Altri- menti…il gioco del cerino acceso durerà fino all’ultimo secondo, perché la tattica adotta- ta dai due consiste nell’alzare l’asticella delle richieste e degli aut aut, una tattica ben co- nosciuta dall’ex presidente del Consiglio ma dei suoi insegnamenti sembra faccia uso un premier che, fino ad ora, si era esercitato in rinvii e mediazioni. E, soprattutto, in man- cate risposte alle domande sempre più pres- santi di Renzi. E del Paese. Adesso, tuttavia, l’ultima alzata d’asticel- la di Conte, col salmodiante coro greco di grillini e zingarettiani, è una vera e propria minaccia di espulsione, di fuorigioco, cioè di un fuori dal Governo per quelli di Italia Viva, qualora aprissero la crisi uscendo dal- la maggioranza alla quale soccorrerebbero i voti dei responsabili. Alla minaccia ha ri- sposto Renzi, ponendo un aut aut sull’ap- provazione del Mes, una provocazione per i pentastellatati che hanno immediatamente replicato il loro niet a Maria Elena Boschi, non degna di un ministero, semmai delle manette, restituite peraltro al mittente con una buona battuta. Ne vedremo delle belle. O brutte. Legittima è la domanda se la pistola in mano a Conte in questo casereccio Ok Cor- ral (per dirla col “Riformista”) sia carica o non sia, piuttosto, un trucco per finire il duello con una resa o, comunque, con un pa- reggio. Ma, a guardare bene, il rischio mag- giore di finire lui fuori dal Governo lo corre Giuseppe Conte basandosi sull’apporto dei responsabili dei quali si ignora persino l’e- sistenza e il numero dei voti, un gruppo di raccogliticci, sprovveduti, imprevedibili, adatti ad una soluzione temporanea nono- stante l’unica e vera ragion d’essere nello scongiurare elezioni anticipate, funzionali ad un governicchio che, posto di fronte a ob- bligate scelte impegnative, dovrà scontare, insieme alla sua inadeguatezza, le oggetti- ve volubilità, divisioni e impreparazioni dei nuovi alleati. Il fatto è che la mossa di Conte è tardiva, perché arriva a fine partita quando, invece, doveva essere giocata in anticipo, quando doveva essere lui a dare le carte. E questa mancanza rivela la “filosofia” del tirare a campare, della sopravvivenza a tutti i costi, del rinvio sistematico, i veri limiti del Go- verno in carica che non ha voluto ascoltare gli allarmi in tempo offrendo risposte e ri- medi che potevano rattoppare un buco oggi diventato una voragine. Per Conte, non per Renzi. La resa di conti sempre postergati è sopravvenuta e l’asticella alzata da Conte appare un autogol, non fosse altro perché chi rischia di più, cioè la propria testa, è il premier la cui illusione è che Renzi non vada a vedere le carte che ha in mano. In realtà, è Renzi il vero pokerista. Esperto di bluff, suoi e dell’avversario.
2 L’OPINIONE delle Libertà COMMENTI Venerdì 15 Gennaio 2021 ti sciorinati da Renzi contro il suo stesso si sia reso conto, solo ieri, che ha dei seri non siamo come quelli del passato, a gran Grillo, a patto governo. Il che pone degl’interrogativi al centrodestra. Ma questa è un’altra storia. problemi a recarcisi lui per una volta. Se fosse così, però, questa sarebbe mancan- voce, urlavate. E ancora, siete stati sempre voi a dirne che te ne vai La seconda considerazione riguarda la chiarezza politica determinatasi per za di democrazia, già dimenticavo nel M5S non esiste, scusate come non detto. di tutti i colori sulla Lega e lo stesso ave- te fatto con il Partito Democratico, poi di MAURO ANETRINI l’iniziativa di Renzi. Un governo che non Quindi qualcuno, come i pentastellati, sia con l’uno che con l’altro avete fatto B eppe Grillo, il fustigatore dei costu- piace a uno dei partiti che lo sostengono ha cercato, invano, di far breccia nell’a- un governo, come dire “o Franza o Spa- mi, l’inquisitore dei malviventi, il ha meno aggio di esibire la stucchevo- nimo istituzionale di Matteo Renzi, alla gna, purché se magna”. Adesso passi che censore dei politici; quello che con- le superiorità vantata, che contraddice stessa stregua di due ex fidanzatini che si Beppe Grillo è un ex comico e quindi in siderava i partiti il ricettacolo del la realtà visibile da tutti. La drammati- sono mollati e una parte cerca di far na- quanto tale faccia ridere, ma questo non malaffare, le officine del delitto, i palaz- ca situazione italiana, pur determinata scere degli scrupoli di coscienza all’altra, significa che chi fa parte del suo movi- zi della perversione, lui – nient’altro che dalla pandemia, non scagiona il governo in questo caso mettendo in campo la tec- mento debba per forza fare altrettanto, lui – propone un “patto tra i partiti” per né deve rafforzarlo. È un gran bene che nica dell’appello per un obiettivo che por- semmai dovrebbe far politica, altrimenti raccogliere l’invito del presidente della la crisi faccia luce sulle capacità del go- tasse alla ricerca del bene comune per la delle due una: Beppe ho hai messo su un Repubblica, Sergio Mattarella (il quale, verno intero e dei singoli ministeri, por- nazione, lavorando uniti tramite un pat- movimento politico o un laboratorio tea- detto per inciso, è la stessa persona che, tando ai miglioramenti indispensabili nel to. Peccato che finora questo proposito trale mascherato, visti i risultati, escluse tempo fa, a sentire i grillini, meritava l’in- loro funzionamento. È indispensabile, proprio il M5S non lo ha dimostrato nei alcune eccezioni, visti i risultati, direi criminazione). e la crisi anche a questo deve servire, è fatti (o comunque, se lo ha fatto, in molti più il secondo caso. Con quale coraggio Non parlerò di coerenza. Sarebbe inu- indispensabile che la politica si fermi non ce ne siamo accorti, forse manchia- si può mai sostenere simili cose, va bene tile. Neppure dirò che mi sembra la mos- un momento a riflettere, a fare il punto mo di sensibilità o forse siamo distrat- l’unità nazionale, ma lo capite che lo do- sa disperata di chi, avendo sbagliato tut- della situazione. Nelle tragedie perfino ti, chissà?), ma questo Matteo Renzi lo vevate fare prima voi, essere d’esempio, e to, vede avvicinarsi (era ora, aggiungo io) l’ottimo è migliorabile, posto che sia stato avrebbe dovuto ben immaginare, quando non chiederlo a noi! Con quale sfacciatag- la fine. Dirò altro, invece. Dei cinque anni raggiunto. La trasparenza finora è stata si è speso per far nascere il governo Con- gine si può puntare il dito in questo modo previsti dalla Costituzione (che non parla sacrificata da un governo che più parlava te bis(lacco), sapeva che il premier era sull’informazione e poi far credere che di mandato zero) ne sono passati (qua- più nascondeva, più spargeva ottimismo su quella sponda, una sponda di diffici- i cittadini italiani non abbiano fatto ab- si) tre. Il virus, vostro santo protettore, più ingannava. le approdo tra l’altro. Un appello, quello bastanza e chiedere ancor di più. Se pro- prima o poi sarà sconfitto, o sparirà per La speranza degli’Italiani è riposta pubblicato ieri dal deputato dei cinque- prio vogliamo dirla tutta, nel primo caso, cause naturali. Avete inferto danni irre- adesso nell’uscita dalla crisi governati- stelle, Giorgio Trizzino, poi riportato sul sull’informazione chi ne ha fatto un’am- parabili al Paese e alla democrazia. Avete va. La benefica caduta del governo Conte sito dello stellato Beppe nazionale, con pia strumentalizzazione partigiana è promosso alle più alte cariche della Re- non deve risolversi nel pateracchio di un un post, che aveva una certa similitudine stato proprio il presidente del Consiglio, pubblica degli incapaci arroganti. Avete rimpasto acido e indigesto come un cibo con quelle letterine colme di buoni inten- Giuseppe Conte – come dire: il bue dice demonizzato chiunque non la pensasse avariato. La paura è che tutta questa bel- ti, che sembra avvicinarsi più al modo di cornuto all’asino – nel secondo caso, sui come voi. Quale patto, dunque? A qua- la e buona crisi, come dicevano i Romani, fare di quei bambini che sono consapevo- cittadini è ora di dire basta, non se ne può li condizioni? L’unico patto possibile è “desinit in piscem”.. li di essere stati discoli, ma che comun- davvero più, purtroppo la triste conside- quello che preveda in premessa la vostra que confidano nella bontà della Befana, razione è che chi doveva essere il nuovo esclusione dal governo del Paese. Non ci elencando dei buoni propositi per il futu- nella politica italiana è rimasto affasci- sono altri patti. Non con voi. Governo Conte bis(lacco): ro. Solo che a guardar bene il calendario il 6 gennaio è già trascorso e si sa che non nato dalle sirene del Palazzo, sostenendo tesi e voci come quelle descritte in questo La crisi di governo tutti giù per terra si può pretendere un qualcosa che dove- va essere chiesto un po’ di tempo prima, articolo. Ma fuori, cari miei, le piazze, le vie e i vicoli delle città gridano altro! permettendo così alla Befana di avere il di ALESSANDRO CICERO è cosa buona tempo necessario per leggere la letterina Q uando la paura fa 90 improvvisa- del Recovery plan e magari condividerla, mente si diventa tutti più ragio- questo si fa notoriamente se si vuole dav- di PIETRO DI MUCCIO DE QUATTRO nevoli e si cerca di dare corda al vero l’interesse della nazione. T anto tuonò che piovve. Matteo Ren- proprio interlocutore/avversario, Quello che nella letterina colpisce è il zi ha dato la spallata al governo di come del resto è accaduto nella mattinata richiamo al mondo dell’informazione e Giuseppe Conte. L’avvocato del po- frenetica di ieri, ma la corda poi si è spez- ai cittadini italiani, la prima invitandola QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE, polo adesso può soltanto patrocina- zata. Come di solito accade in questi casi, a ritrovare sé stessa in un ruolo non di LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI re se stesso. Deve decidere se dimettersi sicuramente si farà strada la tesi, in virtù partigianeria interessata, ma esclusiva- IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE oppure chiedere la fiducia del Parlamen- dell’istinto di sopravvivenza parlamenta- mente di descrizione di notizie e di indi- to senza Italia Viva. Certo deve ritornare re – tranquilli, tanto non si andrà a votare spensabile ruolo comunicativo, i secondi Registrazione al Tribunale di Roma al Quirinale e dire al presidente della Re- – che la soluzione sia fare un bel semplice a prestare il loro contributo per far fun- n.8/96 del 17/01/96 pubblica, Sergio Mattarella cosa intende nodo che poi permetta a questa obsoleta zionare la ripresa della nazione. Adesso fare. Nonostante il piglio da contradaiolo corda, che tiene a stento l’attuale restan- con tutta la comprensione di questo mon- Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA che non lo abbandona mai perché è parte te parte della maggioranza, di continuare do, ma come si fa a sostenere queste cose? Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI integrante della sua natura umana e po- a reggere ciò che è rimasto delle forze di Chi opera nell’informazione, come i cit- Caporedattore: STEFANO CECE litica, la requisitoria di Renzi è stata de- governo. Però… c’è un però, bisogna an- tadini, possono avere anche le tasche pie- vastante. Le accuse politiche sono state che tener presente che, prima o poi, quel ne (pardon forse è il caso di dire tasche AMICI DE L’OPINIONE soc. cop. motivate, argomentate, precise. L’avvo- nodo per quanto fatto alla meno peggio, vuote, con quello che non è stato fatto da Impresa beneficiaria cato del popolo è stato messo sul banco cederà sotto il peso delle troppe contrad- questo governo, immobile) del continuo per questa testata dei contributi degl’imputati. dizioni che hanno portato alla apertura scarica barile che si fa dal Governo, lo si di cui alla legge n. 250/1990 La prima considerazione da fare con- della crisi di questo governo Conte bi- vuole capire che non siede a Palazzo Chi- e successive modifiche e integrazioni cerne esattamente il contenuto delle con- s(lacco). Visto la malaparata, come per gi né chi fa informazione, né i cittadini IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094 testazioni mosse da Renzi al governo di incanto, nella maggioranza si sono sus- ai quali oramai con troppa nonchalance cui faceva parte fino a ieri. Le dimissioni seguite dichiarazioni, fino alle prime ore si chiedono continui sacrifici? Siete sta- Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA delle sue due ministre e del sottosegre- del pomeriggio di ieri, che hanno fatto ti voi, caro onorevole cittadino Trizzino, Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it tario sono state presentate nel migliore intravedere la possibilità di sotterrare (avete detto voi uno vale uno, io lo ap- dei modi. Non sono state un’alzata d’in- l’ascia di guerra, quindi si sono intravisti plico, anche se voi già l’avete dimentica- Amministrazione - Abbonamenti gegno o un colpo di testa, ma lo sbocco all’orizzonte i primi inviti alla ragionevo- to) a presentarvi a noi cittadini italiani amministrazione@opinione.it dell’insoddisfazione accumulata da alcu- lezza da parte di Beppe Grillo. Verrebbe per dire votateci, non siamo venuti noi ni mesi. Sta di fatto che Renzi ha parlato, da dire: da quale pulpito viene la predica. a chiedervi in ginocchio, per cortesia, Stampa: Centro Stampa Romano - di fatto, da capo dell’opposizione, men- Proprio da colui che ha mandato tutti a candidatevi (anche se in ginocchio avete Via Alfana, 39 - 00191 - ROMA tre l’opposizione parlamentare ufficiale “vaffa…”, ad onore del vero va precisato, finito per ridurci, imprese, occupazione, non ha saputo, almeno finora, formulare che con ciò ha saputo dimostrare di pos- e l’Italia intera), sempre voi avete chiesto CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00 con eguale efficacia gli ottimi argomen- sedere un notevole aplomb, ma pare che di darvi fiducia per cambiare le cose, noi
Venerdì 15 Gennaio 2021 POLITICA L’OPINIONE delle Libertà 3 Governo, stasera si recita a soggetto M ai commedia di Luigi Pirandel- avrebbe garantito alla Unione europea lo fu più azzeccata per il teatri- di ALFREDO MOSCA l’utilizzo del Mes? Del resto, fino a ieri no che vediamo dalle parti della nessuno è riuscito a convincere Conte e maggioranza: liti e urla dietro e di i grillini a farlo. Dunque serviva un jol- fronte alle quinte, invidie, gelosie, visio- ly per arrivare a dama, e Renzi è sceso in ni contrapposte, rivalità e confusione ma campo. Morale della favola: tra Biden, la col finale come da copione, tutti contenti Ue e una posizione ben più forte nel Go- e soddisfatti. La piccola differenza, si fa verno, raggiungere magari la cima della per dire, è che la commedia del premio Nato è possibile davvero, col risultato che Nobel siciliano rappresenta uno straordi- per Renzi sarebbe tombola e per l’Italia nario classico teatrale, mentre la farsa del strike, perché finirebbe sgretolata e sot- Governo uno squallido esempio del nulla to controllo dei capataz dell’Ue. Per non giallorosso rispetto al dramma del Paese dire delle faide interne alla maggioranza e alla rabbia di milioni di cittadini. Insom- che si apriranno o aprirebbero, coi gril- ma, finirà come previsto: un Giuseppe lini avvelenati per aver subito gli aut aut Conte ter con più potere a Matteo Renzi renziani e l’incalzare del Pd: insomma, e molto meno al premier. Si tratta di una col Conte ter supereremo il muro dell’a- trama stabilita e scritta in questi giorni di bisso, povera Italia. Ecco perché si recita ammuina, durante i quali si doveva reci- a soggetto: si pensa al personale, alla ri- tare come si è visto. Per farla breve, era valsa, al consenso individuale, anziché al ovvio che Renzi rompesse, s’era spinto Paese che grida aiuto, che rischia l’asfis- troppo oltre per tornare indietro, dunque sia. Un Paese che per questo e per istinto la scena era prevista e concordata: ritiro di conservazione potrebbe rivoltarsi. Del dei ministri, crisi sostanziale, accuse pe- resto, è così che si istiga alla protesta peg- santi e reciproche, dichiarazioni di fuo- giore. Si istiga con le ammuine di potere co, ipotesi responsabili con suspense e e di poltrone, coi Dpcm demenziali, coi quanto altro necessario per rendere più decreti attuativi inesistenti, col Paese di- credibile la commedia. Insomma, di tut- viso in due. Si istiga con 50 milioni di car- to per arrivare comunque come vedremo telle fiscali da bomba atomica di rabbia, al Conte ter. si istiga col caos della scuola, dei vaccini, Certo sarà un Conte azzoppato, ridi- dei colori, della presa in giro dei ristori. Si mensionato, ci sarà più spazio per Ita- istiga mazzolando l’Italia che crea lavoro lia Viva e il Partito Democratico, nuovi e ricchezza, si istiga giocando sulle liber- ministri e maggiori costi, giusto perché tà costituzionali. l’Italia se la passa bene. Tanta manfrina Serve altro per capire come nascono ma alla fine andranno avanti i giallorossi le rivolte? Basterebbe pensare agli Usa, con lo schema della più squallida mag- dove l’ipocrisia della sinistra accusa Do- gioranza della storia. Verrebbe da dire nald Trump di impeachment per istiga- che vergogna signori, non avete il mini- zione, facendo finta di dimenticare con mo senso del rispetto sia del Paese e sia una falsità indegna di aver offeso, inso- della parte degli italiani che soffrono per lentito, accusato, dileggiato, provocato colpa vostra, visto che l’altra parte, quella nel modo più violento e spregiudicato per statale, siete stati così bravi da tutelarla più di un anno sia lui che i suoi sosteni- e premiarla con aumenti e privilegi tanto tori. Parliamo di 75 milioni di cittadini, sfacciati da spaccare la società in due: un roba da matti, ma questa è la sinistra cari pezzo di Stato tranquillo e beato, un pez- amici, perde il pelo e non il vizio. zo privato massacrato e furibondo. Del Quest’anno correrà il centenario del resto, solo il pensiero di aver costretto il Partito Comunista Italiano, del comuni- Paese allo squallore che vediamo, per via smo che nel mondo ha fatto 100 milioni dei risentimenti fra Renzi e Conte, per di morti, ha negato libertà e diritti, ha smanie di potere, per qualche dollaro in mandato ai gulag perché si dissentiva, ha più – e ci perdoni Sergio Leone – fa veni- distrutto società ed economia, ha eretto re i brividi. Come fa venire la pelle d’oca muri di segregazione, imposto regole il- consentire a una maggioranza ipocrita liberali. Per non parlare da noi del trian- di continuare a tenere in ostaggio l’Italia o potrebbe fare di più e di meglio un Con- very plan e soprattutto sul Mes, dopo un golo rosso, delle foibe coi titini, dei sol- per portarla al disfacimento. Ecco perché te ter rispetto al Conte bis? Pensate forse calcolo sull’ultima finestra elettorale uti- di da Mosca, degli applausi ai carri e ai diciamo che il danno più grande è stato che basterà qualche ministro nuovo, un lizzabile per mettere paura prima del se- morti d’Ungheria, delle storie raccontate fatto nell’impedire il voto un anno e mez- po’ di potere aggiunto al Napoleone di mestre bianco. Del resto, gli incarichi alla da Giampaolo Pansa. Eppure, sono pre- zo fa, visto che si sapeva bene quanto per- Rignano sull’Arno per consentirgli di ot- Nato sono decisi dagli States e dall’Euro- viste grandi celebrazioni e considerazio- niciosa fosse questa maggioranza, così tenere l’incarico internazionale al quale pa che conta, cioè la Germania, che caso ni. Fate voi, perché per noi in una nuova come si sa bene il danno che si aggiun- punta. Parliamo della Nato? Oppure un strano è la prima a spingere l’Italia verso Costituzione – insieme all’antifascismo gerà continuando ad impedire libere ele- paio di dicasteri ad hoc per maneggia- il Mes per commissariare il Bel Paese. assoluto – dovrebbe esserci l’anticomu- zioni per far posto al prossimo Conte ter. re meglio il Recovery, per salvare l’Ita- Perché sia chiaro: se aderissimo al Mes e nismo, poiché la libertà e la democrazia Verrebbe da dire “è così che scatta la lia dallo sfascio che viviamo? Perché sia al suo trattato, per Angela Merkel trova- non cambiano colore. Simbolo e bandie- rabbia e la rivolta”, perché quando si su- chiaro, l’affondo di Renzi – guarda caso re il modo di mostrarci il cartellino rosso ra, non devono nascondersi. Lasciamo il pera la soglia della decenza politica e del – è avvenuto dopo la vittoria di Joe Biden della troika sarebbe un gioco da ragazzi. libero pensiero e il pluralismo naturale. rispetto del laico amor di Patria, tutto può con il quale ha ottimi rapporti, dopo che Ecco perché, “elementare Watson”, Noi pensiamo così, magari siamo fatti succedere. Del resto, scusate: cosa potrà l’Europa ha posto l’ultimatum sul Reco- chi meglio di Renzi con i suoi ultimatum male. Pnnr, ovvero “un tanto al chilo” N el leggere il Piano di Ripresa e Re- ben prima della parte sulla valutazione di silienza (Pnrr) approvato dal Con- di ISTITUTO BRUNO LEONI impatto. Ma a chi volesse arrivare a quel siglio dei ministri il 12 gennaio c’è paragrafo, bisogna ricordare che essa, in davvero da sperare che avesse ra- vengano spesi con efficienza. Una delle “a queste ipotesi operative, si è aggiunta principio, serve da un lato ad individua- gione Dwight Eisenhower quando diceva caratteristiche più pericolose del Pnrr è la quella per cui gli investimenti pubblici fi- re chiaramente gli obiettivi delle policy, che “i piani sono tutto prima della batta- convinzione che a farla da padrone, per la nanziati dal Piano siano caratterizzati da dall’altro a giustificare le scelte. Non a fare glia ma del tutto inutili quando questa è buona riuscita degli investimenti e l’impat- elevata efficienza, ovvero consistano in da foglia di fico al libro dei sogni. E invece cominciata”. Il Pnrr infatti sembra una co- to positivo sulla crescita, debba comunque infrastrutture materiali o immateriali con il Pnrr non fornisce alcuna indicazione sui azione a ripetere a cui siamo destinati da essere lo Stato investitore. Il Governo mira una elevata ricaduta in termini di crescita dati di partenza e la metodologia seguita, molti anni. a ridurre il ruolo degli incentivi agli indi- del prodotto potenziale”. ma solo un misero grafico. E ammesso che Tra grandi intenzioni sempre uguali a se vidui e alle imprese, dopo averne abusato Il Pnrr poggia su ipotesi irrealistiche i sogni si realizzino, data la mole di inter- stesse (qualcuno ha mai sentito parlare di con bonus di cui evidentemente deve aver nei tempi di spesa, su una capacità ed ef- venti come sarà possibile valutarne ex post digitalizzazione e modernizzazione della riconosciuto la scarsa efficacia, per con- ficienza del sistema che farebbe impallidi- l’impatto, mancando gli elementi contra- Pubblica amministrazione?), affermazio- centrarsi sugli investimenti pubblici nella re i tedeschi, e sulla promessa di riforme fattuali di come sarebbe stata l’Italia senza ni apodittiche, assunti irrealistici e stime convinzione, mai supportata da evidenza strutturali mai attuate in oltre quarant’an- questo programma dei miracoli? di impatto facili facili, sembra stagliar- empirica, che “(...) il capitale pubblico con- ni che invece sarebbero ora magicamente La valutazione che si legge nel piano non si nitida una sola consapevolezza: ci sono tribuisca in misura significativa e persi- realizzate in poco tempo. sembra un tentativo di capire gli effetti che tanti soldi in ballo e per riceverli dobbiamo stente alla produttività e alla competitività Le premesse e gli assunti di base del possono sortire dalle politiche e neppure preparare la documentazione che ci han- del sistema economico”. Pnrr appaiono pertanto difficilmente rea- uno sforzo di giustificare gli orientamenti no richiesto. Un esercizio di natura esclu- Ci sarebbe da preoccuparsi già solo a lizzabili e la fiducia nelle magnifiche sorti maturati dal consiglio dei ministri rispetto sivamente formale che non lascia molte leggere questa affermazione ma si abban- e progressive dello Stato investitore indu- ad altri possibili, ma un puro avvertimen- speranze alla garanzia che questi soldi dona ogni speranza quando si legge che cono il lettore ad abbandonare la lettura to: che faccio, signò, lascio?
4 L’OPINIONE delle Libertà MEDIA Venerdì 15 Gennaio 2021 Trump, i social e Tocqueville “I l compito della filosofia è por- dei soliti banali orizzontali schieramenti re domande” puntualizzava un di ALDO ROCCO VITALE pro o contro Trump, non si dovrebbe piut- tempo Norberto Bobbio in un tosto verticalizzare il pensiero tornando testo pubblicato diversi anni or a riflettere sul classico tema, almeno se si sono, ma ancora attuale specialmente intende conservare una pallida parvenza in un mondo come quello odierno tanto di democrazia, del “chi controlla i con- ricco di mezzi di comunicazione quanto trollori?”. Chi garantisce che la censura povero di cose da comunicare, così ricol- esercitata da Facebook sia corretta nei mo di risposte e pure così misero di inter- modi e giusta nel merito? Lo fa Facebook rogativi. Prescindendo dalle valutazioni in modo autoreferenziale? Ma l’esercizio circa i fatti di Washington, piccoli fatti autoreferenziale del potere e del control- a ben guardare i più vasti orizzonti della lo sul potere medesimo non è proprio l’e- storia in genere e di quella statunitense in satto opposto dello Stato di diritto e della particolare, resi importanti più che dalla democrazia? loro presunta portata storica, dal sensa- In conclusione, allora, in attesa di sco- zionalismo cronachistico di certa stampa vare le risposte ai suddetti quesiti, non che perdendo di vista le lente, ma signi- possono che sovvenire le riflessioni di ficative lancette delle ore della storia si colui che di democrazia americana ave- lascia distrarre dalle frenetiche lancette va una certa compiuta consapevolezza, dei suoi fugaci secondi, l’unico vero fatto cioè Alexis de Tocqueville il quale ebbe storico sottaciuto quasi da tutti e pur di a precisare che “le società aristocrati- rilievo andrebbe invece problematizzato che contengono sempre, in mezzo ad più di quanto fino ad ora qualche sparuto una massa di individui che non possono “Don Chisciotte” abbia osato coraggio- pressocché niente presi singolarmente, samente fare, cioè che per la prima volta un ristretto numero di cittadini ricchis- nella storia un presidente degli Stati Uni- simi e strapotenti: ciascuno di questi ti sia stato censurato dai social network può, da solo, realizzare grandi imprese. come Twitter e Facebook. Nelle società aristocratiche, gli uomini Sebbene – sul Corriere della Sera – non hanno bisogno di unirsi per agire, Beppe Severgnini non nasconda il proprio perché sono già saldamente tenuti insie- compiacimento per tale forma di censura me. Ogni cittadino ricco e potente è come esercitata dai colossi dell’informazione alla testa di un’associazione permanente digitale di massa nei confronti di Donald e forzosa, che si compone di tutti coloro Trump, fornendo tante risposte in as- Da questo incontrovertibile dato di opzioni etiche così di moda oggi che fine che dipendono da lui e che egli fa concor- senza dell’unica domanda fondamentale fatto, e prima di ogni giudizio etico sul fa? Se la censura è esercitata da Facebook rere all’esecuzione dei suoi disegni. Nelle non posta, cioè “con quale legittimità?”, medesimo, degli interrogativi sorgono – che al di là di ogni altra considerazio- democrazie, invece, tutti i cittadini sono lasciando i placidi lidi delle certezze in inevitabili. ne è un grande centro di interesse e un indipendenti e inefficienti, non possono cui l’aristocratica intellighenzia italiana La censura del lontano Oriente e la potere economico-industriale – si tratta quasi nulla da soli e nessuno può obbli- e internazionale staziona satolla e gio- censura del vicino Occidente sono due davvero di censura o è piuttosto il “ba- gare i suoi simili a dargli la propria coo- conda sotto il radioso sole della fede in facce della stessa medaglia? Storicamen- nale” esercizio del dominio di un potere perazione. Se non imparano ad aiutarsi se stessa, i pochi spiriti impavidi preferi- te – per quanto bella o brutta sia, legit- economico-industriale? liberamente, cadono quindi tutti nell’im- scono prendere il largo verso i procellosi tima o illegittima – la facoltà di censura A questo punto potrà esercitare una potenza”. Forse, allora, ci si trova din- orizzonti del ragionevole dubbio. Un dato non è sempre stata una prerogativa del censura superiore e più efficace soltan- nanzi all’ultimo grande paradosso della di fatto emerge e fonda la situazione: in potere pubblico? Cosa potrebbe accadere to chi avrà un maggior potere economi- storia americana: davvero per difendere Corea del Nord o in Cina – come in ogni se essa è destinata a diventare preroga- co-industriale? Che direbbero Karl Marx la democrazia, proprio quella che nacque altro regime totalitario attualmente in tiva del potere privato? Quello privato è e i suoi allievi – oramai tutti dimenticati bellicosamente contro il più aristocratico vigore nel mondo – il Governo censura davvero un potere? in nome di un progressismo che non pro- dei regimi quale è la monarchia inglese, internet e Facebook gestiti da privati; ne- Se si ammette la censura (per di più gredisce più paradossalmente, proprio si deve compiere un gesto palesemente gli Stati Uniti, invece, internet e Facebook privata e non più pubblica), l’equivalenza perché dimentico della sua tradizione – anti-democratico e sostanzialmente ari- gestiti da privati censurano il Governo. relativistica delle idee, dei pensieri, delle in proposito? Stando così le cose, invece stocratico?”
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