19 26 AGOSTO 2021 Tutti i libri del Festival del noir e del giallo civile - BIBIOTECA COMUNALE ANTONELLIANA
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Object 1 BIBIOTECA COMUNALE ANTONELLIANA 19 > 26 AGOSTO 2021 Tutti i libri del Festival del noir e del giallo civile
Anche per giocare servono le Inventario 89423 regole Collocazione Gherardo Colombo, DEWEY 342 COLOG Chiarelettere, 2020 La grande avventura della Costituzione nel racconto dell'ex magistrato, protagonista della stagione di Mani pulite, che da anni si dedica alla formazione nelle scuole e con i ragazzi. Siamo convinti che le regole siano state inventate per limitare la nostra libertà, ma anche per giocare servono le regole. Parte da qui il libro di Gherardo Colombo, la prima uscita di una nuova collana che fin dal nome (Ri-creazioni) vuole essere uno sguardo indirizzato al futuro. A cominciare dalla sua lunga esperienza come magistrato e dopo anni dedicati a incontrare migliaia di studenti in tutta Italia , in queste pagine Colombo racconta la grande avventura della Costituzione: il contesto storico in cui è nata; le resistenze e le abitudini alla sopraffazione e alla diseguaglianza che ha dovuto abbattere; il principio che la anima (la dignità di ogni persona), segnando una svolta storica epocale; come funziona e perché è stata scritta; chi sono gli uomini e le donne che sono riusciti nell'impresa dopo un lungo lavoro di mediazione, affinché gli scempi della storia non si ripetessero più. Un libro che parla di noi, chiaro, semplice, animato da un'idea di cultura che è esperienza diretta e viva, nelle istituzioni e anche fra i ragazzi. Con una sezione finale (Per saperne di più) che presenta approfondimenti su personaggi ed eventi storici, istituzioni, documenti e trattati, organismi internazionali, come sono nati e come funzionano. Un libro da usare , con attività che ogni lettore può trovare in un sito dedicato (www.ricreazioni.eu).
Flora Inventario 89387 Alessandro Robecchi, Sellerio Collocazione 2021 GIALLI ROBEA 08 ter Flora De Pisis è stata rapita. La regina della tivù del dolore, Nostra Madonna delle Lacrime, la principessa del cinismo, la diva tanto umana, l'amore delle masse, la cui popolarità è in gran parte merito di Carlo Monterossi, inventore, pentito, del programma Crazy Love. Ed è a lui che il capo indiscusso della Grande Tivù Commerciale affida la delicatissima faccenda, nella speranza che la trattativa rimanga segreta. Carlo si mette al lavoro con la «sua squadra»: l'investigatore Oscar Falcone, la sua socia Agatina Cirrielli, ex sovrintendente di polizia, e Bianca Ballesi che conosce i segreti indicibili del programma di Flora. È un vero sequestro o una trovata pubblicitaria? E poi: chi sono i rapitori? Cosa vogliono? La richiesta del riscatto arriva quasi subito: dieci milioni di euro, ma soprattutto - inaudito - un'ora di trasmissione in diretta nell'orario di massimo ascolto. Libera, pirata, senza controlli né spot pubblicitari. Incredibile. Inaccettabile. A meno che... Mentre la tensione cresce, il Paese si agita alla notizia ormai pubblica, i media sembrano impazzire e la data della messa in onda si avvicina, i «terroristi» sembrano sempre più una brigata di agitatori surrealisti, guidati da una coppia che ha inventato «un piano bellissimo, oltre le stelle» e ispirati da un grande artista: Robert Desnos, poeta e resistente. In un romanzo dal ritmo denso, che dosa magistralmente poesia e suspense, si intrecciano misteriosamente mondi lontanissimi: lo show nazional-populista della tivù, estremo esercizio di cinismo, e la Parigi degli anni Venti, delle avanguardie, delle cave e dei bistrot dove esplodeva la rivoluzione surrealista, tra amour fou e Resistenza. Alessandro Robecchi firma una delle avventure più coinvolgenti di Carlo Monterossi, ricca di tensione noir e passione letteraria, ambientata come sempre in una Milano vista dai banconi dei bar, dai salotti borghesi, dalle scrivanie degli uffici, dai marciapiedi e dalle finestre dei palazzi di periferia. I suoi romanzi - meccanismi precisi, ironia irresistibile nei dialoghi e nelle trovate - gettano sempre uno sguardo disincantato e illuminante sulla nostra società.
Il libro segreto di Jules Verne Inventario RAG 9532 Luca Crovi, Peppo Bianchessi, Collocazione Solferino, 2021 RAGAZZI PR 0416 Questa è la storia di uno strano volume rilegato in pelle, pieno di pagine bianche. La storia di un cimitero e di una notte di tempesta, di un pescecane e di una balena, di due giri del mondo e di un diavolo in una bottiglia. La storia di un libro segreto che può raccontare a chi lo sfoglia avventure fantastiche che cambieranno per sempre il suo destino. Questo è successo a Jules Verne, Collodi, Edgar Allan Poe, Robert Louis Stevenson, Edmondo De Amicis, Nellie Bly... E accadrà anche a voi lettori. Italia da morire Inventario 89372 Adele Marini, Chiarelettere Collocazione 2021 DEWEY 364.945 MARIA Anita Garibaldi, Ippolito Nievo, Camillo Benso Conte di Cavour, Generale Alberto Pollio, Giacomo Matteotti, Antonio Gramsci, Italo Balbo. Sette protagonisti la cui morte è ancora oggi avvolta nel mistero. Cent'anni di storia rivisitati in forma di noir con il supporto dei documenti ufficiali. La nostra storia è costellata di strane morti, decessi improvvisi, improbabili malori, incidenti fatali. È andata davvero così? Questo è ciò che racconta la verità ufficiale sui sette protagonisti di "Italia da morire". Ma è una verità parziale, spesso costruita per occultare trame, interessi e giochi di potere. Serve allora ripercorrere queste storie mettendo finalmente insieme tutti i tasselli del puzzle. Scopriremo così che Anita Garibaldi, la compagna dell'Eroe dei due mondi, è stata probabilmente strangolata o sepolta viva e che Antonio Gramsci sarebbe stato scaraventato giù dalla finestra della clinica in cui era ricoverato. Ben più che semplici sospetti. In questa riscrittura noir ma rigorosamente autentica e documentata, ogni vittima è trattata come il protagonista di un romanzo poliziesco, ogni vicenda è raccontata come un'inchiesta sul campo. Dietro a ciascun episodio c'è la volontà di arrivare a una soluzione del caso, proprio come nelle indagini di polizia, attraverso la ricerca delle prove o l'analisi degli indizi effettuate il più possibile sulle fonti primarie: i documenti ufficiali, le testimonianze dei contemporanei e le sentenze dell'epoca, senza trascurare gli articoli apparsi sui quotidiani e le ricostruzioni degli autori che hanno trattato gli eventi nei loro saggi. Non è un caso se talvolta, con le investigazioni sulle fonti, accade di arrivare a verità diverse e insospettabili, perché chi aveva interesse a occultare, a nascondere, a mentire, non sempre è riuscito a cancellare tutti gli indizi. Verità che permettono di restituire alle vittime la dignità di un'esistenza interrotta non dal destino, ma dalla volontà degli uomini.
Mastro Titta e l’accusa del Inventario 89384 sangue: Roma, 1859: un’indagine del boia Collocazione papalino GIALLI VERDN 01 Nicola Verde, Fratelli Frilli, 2021 Roma gennaio 1869: Giambattista Bugatti detta le sue memorie allo scrittore Ernesto Mezzabotta. Roma, inverno 1859. La scomparsa di un neonato, figlio di un ufficiale francese, fa temere un nuovo "caso Mortara". Il bambino, infatti, nato ebreo, è stato sottoposto a un "battesimo forzato" dalla sua balia. Rapito, dunque, dai gendarmi pontifici e condotto nella casa dei catecumeni perché venga allevato nella fede cristiana? Siamo nel momento più delicato in cui si sta decidendo l'alleanza franco-piemontese contro l'Austria, che c'entri, quindi, la "longa manus" di una delle due potenze, prossime alleate, per screditare lo stato pontificio affinché Napoleone III possa schierarsi senza suscitare le ire e lo sdegno dei cattolici europei? Oppure, si tratta, più semplicemente, della fuga della giovane nutrice proprio per sottrarre il neonato alle "grinfie" pontificie? Ma quando il bambino e la balia verranno trovati trucidati, omicidi ai quali ne seguiranno altri, a quelle prime ipotesi se ne dovranno aggiungere altre. Gelosia? Oppure si deve dar credito a "l'accusa del sangue", il mito secondo il quale gli ebrei userebbero il sangue dei bambini cristiani per scopi rituali? O le ragioni di quel "furore assassino", risiedono altrove? Anche in questo caso Giambattista Bugatti, Mastro Titta, il famoso boia papalino, e i suoi due amici, Amilcare Laudadio, ispettore di polizia di Borgo, e Giuseppe Marocco d'Imola, poeta e tornitore, sono coinvolti per sciogliere il mistero. Il nuovo avvincente romanzo di un autore che sta portando alla ribalta una Roma ottocentesca sconosciuta, buia, sporca, puzzolente e addormentata, ma assolutamente fascinosa, incantevole e seducente.
Potere alle Parole: perché Inventario 89391 usarle è meglio Collocazione Vera Gheno, Einaudi, 2019 DEWEY 458.1 GHENV Che cosa penseremmo del proprietario di una Maserati che la lasciasse sempre parcheggiata in garage pur avendo la patente? E di una persona che, possedendo un enorme armadio di vestiti bellissimi, indossasse per pigrizia sempre lo stesso completo? Queste situazioni appaiono improbabili; eppure, sono esempi dell'atteggiamento che molti hanno nei confronti della propria lingua: hanno accesso a un patrimonio immenso, incalcolabile, che per indolenza, o paura, o imperizia, usano in maniera assolutamente parziale. Anche se l'italiano non ha bisogno di venire salvato, né tantomeno preservato, è pur vero che dovremmo amarlo di più, perché è uno strumento raffinatissimo, ed è un peccato limitarsi a una frequentazione solamente superficiale. Perché conoscerlo meglio può essere, prima di tutto, di grande giovamento a noi stessi: più siamo competenti nel padroneggiare le parole, più sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. Vera Gheno si fa strada nel grande mistero della lingua italiana passando in rassegna le nostre abitudini linguistiche e mettendoci di fronte a situazioni in cui ognuno di noi può ritrovarsi facilmente. E ci aiuta a comprendere che la vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole. Femminili Singolari: il Inventario 89392 femminismo è nelle parole Collocazione Vera Gheno, Effequ, 2019 DEWEY 305.42 GHENV Sindaca, architetta, avvocata: c’è chi ritiene intollerabile una declinazione al femminile di alcune professioni. E dietro a queste reazioni c’è un mondo di parole, un mondo fatto di storia e di usi che riflette quel che pensiamo, come ci costruiamo. Attraverso le innumerevoli esperienze avute sui social, personali e dell’Accademia della Crusca, l’autrice smonta, pezzo per pezzo, tutte le convinzioni linguistiche della comunità italiana, rintracciandone l’inclinazione irrimediabilmente maschilista. Questo libro mostra in che modo una rideterminazione del femminile si possa pensare a partire dalle sue parole e da un uso consapevole di esse, vero primo passo per una pratica femminista. Tutto con l’ironia che solo una social-linguista può avere.
Trovare le parole: Inventario 89424 abbecedario per una comunicazione consapevole Collocazione DEWEY 458 FALOF Vera Gheno, Federico Faloppa, Ed. Gruppo Abele, 2021 I rapporti sociali sono fondati sulle parole, senza le quali si ridurrebbero a poca cosa. Da sempre. Ma oggi il peso delle parole è accresciuto dalla moltiplicazione e dalla pervasività dei mezzi di comunicazione e, soprattutto, dei social. Accade così che le parole, sganciate dal contatto fisico tra le persone, diventino incontrollate. Ciò ne favorisce un uso improprio e, talora, aggressivo. Con conseguenze gravissime, sul piano personale e su quello sociale, quando sfociano in "discorsi d'odio". Riappropriarsi delle parole, del loro senso, delle loro implicazioni, della loro portata comunicativa è, dunque, l'imperativo della nostra epoca. Per farne un uso consapevole, anche ricorrendo a un abbecedario ragionato. Nero Lucano Inventario 89382 Piera Carlomagno, Solferino, Collocazione 2021 GIALLI CARLP 02 La vista che si presenta di fronte a Viola Guarino, anatomopatologa chiamata per un sopralluogo sulla scena del delitto, è orribile: un uomo con la testa spaccata, letteralmente, in due. È un ingegnere di origini lucane che da tempo abita a Varese, tornato al paese per affari. Ma quali affari? La sua efficientissima segretaria - e forse amante - ne ha perso per ore le tracce proprio alla vigilia di un accordo milionario. E la moglie Leda, che detesta la Basilicata, si mostra vaga fino al punto di essere sospetta. Le fin troppo sensibili «antenne» di Viola, un po' scienziata e un po' strega, colgono una tensione erotica più torbida rispetto a un semplice triangolo - o quadrato - extraconiugale. O forse si sta lasciando influenzare dal ritorno del sostituto procuratore Loris Ferrara, irresistibile e sfuggente come il giorno in cui si sono incontrati - e come il giorno in cui si sono lasciati? Prima che possa fare ordine tra prove, intuizioni e sentimenti, però, si scopre un nuovo cadavere. C'è stata un'altra vittima, prima dell'ingegnere. L'assassino firma i suoi crimini lasciando al suo passaggio tracce che sembrano sberleffi: una mappa del territorio fin troppo dettagliata, una pagina dalla Divina Commedia. Non c'è dubbio che colpirà ancora. Una Matera invernale e inquietante, di straordinario fascino tra tempeste e gravine, fa da sfondo a una corsa contro il tempo sulle tracce di un serial killer implacabile. Per inseguirlo, in sella alla sua moto, Viola Guarino dovrà attraversare diverse sfumature di nero: dentro e fuori dall'animo umano.
La guardia del cuore Inventario 89422 Françoise Sagan, Sellerio 2003 Collocazione GIALLI SAGAF 01 È una notte tiepida. Una Jaguar corre a folle velocità. A bordo una donna e un uomo alla guida. Dal buio una sagoma improvvisamente si precipita su di loro. La macchina sterza e lo evita ma il giovane beatnik, di ancgelica bellezza, evidentemente drogato, è colpito. Trascorrerà la convalescenza in casa della donna, e poi vorrà restare da lei, come "guardia del cuore", iniziando una carriera di attore, intrecciando una ambigua relazione, mentre intorno si accumulano omicidi come un'inspiegabile epidemia. Tra i romanzi più conosciuti dell'autrice, "Bonjour tristesse" e "Le piace Brahms?" Italian Psyco: tra crimini, Inventario 89390 ideologia e politica Collocazione Corrado De Rosa, DEWEY 362.2 DEROC minimumfax, 2021 Follia come strumento di potere, follia per occultare, per proteggere i politici o per ottenere benefici di giustizia. Follia per relegare al gesto imprevedibile di un pazzo le pagine più nere della storia dell'Italia, oppure per etichettare comportamenti umani più o meno «non conformi». "Italian Psycho" è il racconto dell'uso eversivo della malattia mentale e della diversità nella storia recente, e i suoi protagonisti sono accomunati dall'essere stati vittime o carnefici di questa strumentalizzazione. Un viaggio lungo la linea di confine che separa la follia dalla scelta consapevole di uccidere, rapire, programmare stragi, che divide quello che la società intende per pazzia da quello che, dal punto di vista della psichiatria, è la malattia mentale. È il racconto di come i progressi della scienza possano essere manipolati per deresponsabilizzare gli autori di reato, di quanto i comportamenti apparentemente incomprensibili siano archiviati come frutto di follia per una lettura di comodo e socialmente tranquillizzante. Corrado De Rosa segue i casi giudiziari più significativi - dalle teorie di Cesare Lombroso sugli anarchici alle accuse mosse a Pier Paolo Pasolini, dalle perizie effettuate sui brigatisti alla diagnosi in absentia su Aldo Moro, dal mostro del Circeo Angelo Izzo all'attentatore del Papa Ali Agca, passando per Bernardo Provenzano e il ballerino Pietro Valpreda - per riflettere sulle moderne acquisizioni della psicologia e della criminologia. Attraverso la rilettura di documentazione inedita indaga i rapporti controversi fra psichiatria, politica e potere mettendo a nudo, con le voci dei protagonisti, la coscienza sporca dell'Italia.
La regola di Santa Croce Inventario 89250 Gabriella Genisi, Rizzoli, 2021 Collocazione GIALLI GENIG 05 Sulla facciata di Santa Croce, gioiello del barocco leccese, tra putti, fregi e allegorie qualcuno ha inciso una scritta. Non può sfuggire agli occhi attenti di Chicca Lopez, la carabiniera salentina che dalla prima linea del nucleo operativo è stata relegata alla tutela dei Beni Culturali e del Paesaggio. Giubbotto di pelle e coda di cavallo, il carattere testardo e focoso della marescialla non è ben visto, soprattutto dai suoi superiori. È un nome, quello ricomparso sulla facciata della chiesa, che riporta indietro nel tempo: Eva. Salento, anni Ottanta. Era un'estate maestosa, il mare scintillava di un blu incontaminato quando tre ragazzi si legarono per sempre con un patto di sangue. Due amici di una vita e lei, una ragazzina biondissima dallo sguardo selvatico. Ma in uno di quei pomeriggi di caldo e di cicale, Eva è sparita senza lasciare traccia. Chicca Lopez si ritrova faccia a faccia con quei segreti seppelliti nel passato. Ha intenzione di andare fino in fondo per trovare la verità e non lasciare che Eva diventi una delle tante donne svanite nel nulla, troppo spesso uccise in nome di un crimine chiamato erroneamente amore. Con una scrittura avvolgente come i venti del Sud, Gabriella Genisi scava nella memoria indelebile di una terra sospesa tra Oriente e Occidente e svela le passioni feroci che si nascondono nell'amicizia più sincera e nelle promesse d'amore.
Polvere: il caso Marta Russo Inventario 89370 Chiara Lalli, Cecilia Sala, Collocazione Mondadori 2021 DEWEY 364.15 LALLC Il 9 maggio 1997 Marta Russo viene uccisa da un colpo di pistola in un vialetto della città universitaria di Roma. La scena del crimine è particolarmente complessa perché su quel vialetto si affacciano più di cento finestre e passano ogni giorno moltissime persone. L'arma del delitto non si trova, il movente è inspiegabile e l'attenzione mediatica è senza precedenti. Inizialmente i sospetti si concentrano su un bagno al piano terra accanto al magazzino della ditta di pulizie. I dipendenti lo chiamano «il deposito delle munizioni», hanno il porto d'armi e sparano al poligono. Il caso sembra chiuso, quando la scientifica scopre una particella di polvere da sparo sul davanzale dell'aula 6, al primo piano di un edificio arancione. Questo granello di polvere, insieme ad alcune testimonianze contraddittorie, porta alla condanna di due assistenti universitari, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, nonostante non conoscessero la vittima e non avessero un movente per ucciderla. La perizia della scientifica però è sbagliata: il granello di polvere non è con certezza un residuo di sparo, potrebbe essere quello dei freni di una vecchia Panda. Sono passati più di vent'anni e questo caso suscita ancora tante domande, come ha confermato il successo della serie audio da cui il libro è tratto. Chiara Lalli e Cecilia Sala hanno parlato con i protagonisti di questa storia, con i due condannati e con i loro accusatori. Hanno cercato negli archivi i documenti e le registrazioni dell'epoca, hanno analizzato i risultati della perizia con degli esperti. Hanno ricostruito le indagini e il processo, per vedere se tutto tornava. Il risultato è un'inchiesta tanto avvincente quanto angosciante. Ai dubbi specifici, molti dei quali rimangono senza risposta, si aggiunge la più spaventosa delle domande: se il caso Marta Russo fosse un errore giudiziario? Se un giorno fossimo noi a trovarci «schiacciati da una macchina inadeguata e incapace di correggersi»?
Una sirena a Settembre Inventario 89397 Maurizio de Giovanni, Einaudi Collocazione 2021 GIALLI DEGIM 35 Nella città della Sirena le cose non sono mai come sembrano. Una doppia sfida per Mina Settembre, l'irresistibile assistente sociale del Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest. Accadono due fatti. Due fatti che appaiono chiari, eppure a Mina i conti non tornano. Un'anziana viene scippata, cade e finisce in coma. Sin qui nulla di strano, purtroppo; è la soluzione del caso, il modo in cui arriva, a non convincere. E convince poco pure il secondo episodio, una scena di povertà estrema mandata in onda da una televisione locale: un bambino che si contende del cibo con un cane fra montagne di spazzatura. No, a Mina i conti non tornano proprio. Così, con l'aiuto dell'innamoratissimo Mimmo Gammardella, il ginecologo più bello dell'universo, e a dispetto del suo caustico ex marito, il magistrato Claudio De Carolis, decide di indagare. Solo che deve stare attenta, perché di mezzo, in questa vicenda, ci sono parecchie sirene, e le sirene, si sa, incantano. Per fortuna, a far da guida tra inganni e malintesi, c'è la Signora, straordinario personaggio che attraversa tutto il romanzo, una delle invenzioni più poetiche nate dalla fantasia di Maurizio de Giovanni. Tre madri Inventario 89388 Francesca Serafini, La nave di Collocazione Teseo, 2021 GIALLI SERAF 01 La commissaria Lisa Mancini a soli trentatré anni ha già alle spalle una carriera straordinaria. Tanti successi in Italia e all'estero di cui potrebbe vantarsi, ma che creano intorno a lei un'aura di mistero il giorno in cui decide di abbandonare l'incarico all'Interpol di Lione per dirigere il commissariato di Montezenta, un piccolo centro romagnolo con i pregi e i difetti della provincia italiana, e di tutte le province del mondo. Nessuno conosce il motivo del trasferimento di Lisa. Tutto quello che sappiamo sul suo conto è che, sbrigate le pratiche di routine, passa le giornate chiusa nel suo ufficio a giocare a Candy Crush sul cellulare. Finché non viene denunciata la scomparsa di River: un quindicenne di origine inglese che vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio appena fuori dalle mura medievali di Montezenta. Una comunità libertaria e anticonformista che trasforma in opere d'arte i materiali di scarto, e che attira per questo su di sé l'ostilità e i pregiudizi del resto della popolazione. River - uno studente modello, capace di farsi amare da tutti - è davvero una vittima oppure sta scappando da qualcosa di cui è lui stesso responsabile? Per riuscire a rispondere a questa domanda, Lisa dovrà combattere i demoni del suo passato, e trasformare la ricerca del ragazzo in un viaggio a perdifiato dentro sé stessa. In un romanzo straripante di scelte coraggiose e parole raccolte con cura, di canzoni che si insinuano nei pensieri e film che lasciano folgorati, Lisa Mancini è un personaggio che parla di noi, delle nostre paure, dei nostri affetti più incandescenti.
Una donna in guerra Inventario 89146 Roberto Costantini, Longanesi Collocazione 2021 GIALLI COSTR 09 Nel deserto, nessuno può sentirti. Nessuno può spiarti, ascoltare le tue conversazioni, intuire i tuoi oscuri piani. A Roma, chiusa in un ufficio, nessuno può sentirti. Ma Aba Abate forse vorrebbe che qualcuno sapesse veramente chi è. Dentro di lei, il confine tra Aba, moglie e madre, e Ice, funzionaria di alto livello dei Servizi Segreti italiani, è sempre più labile. Non sa se riuscirà più a tenere insieme i pezzi della sua doppia vita come ha sempre fatto. A casa, suo marito le nasconde una parte di verità e alcune rivelazioni sul suo conto fanno tremare le sottili fondamenta su cui Aba ha costruito tutta la sua esistenza. Sul lavoro, per fermare due pericolosi terroristi, ha perso l'unico uomo che ha sempre saputo vederla per quello che è, Aba e Ice insieme. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice fatica a scoprire, è che il vento del deserto sta per portare nella sua fragile vita un pericolo più distruttivo di quanto abbia mai immaginato. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice nemmeno immagina, è che il confine tra vita personale e vita lavorativa in realtà è già crollato. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice capirà forse troppo tardi, è che non esiste più nemmeno un posto al mondo in cui lei non sia una donna in guerra. Le coniugazioni del potere Inventario 89376 Daniela Tagliafico, Mazzanti Collocazione libri, 2020 NARRATIVA TAGLD 01 ITALIANA "Si sedevano sulla punta della sedia, davanti alla mia scrivania, con il corpo proteso in avanti e iniziavano a parlarmi dei loro problemi, delle ingiustizie subite. Se il Presidente potesse intervenire... mi chiedevano. Io inclinavo la faccia, mi stampavo sul volto un interessamento affabile. Li congedavo che erano gonfi di deferenza e ricominciavo coi successivi, con la stessa crudele attenzione. " Vittorio Valenzano ricorda con amarezza gli anni d'oro al Quirinale, quando era capo del cerimoniale e influente uomo di palazzo. Adesso è in pensione. La gloria di un tempo è sparita. Anche la sua compagna, Corinna Banchi, ex famosissima anchorwoman della Rai degli anni 90, è entrata nel cono d'ombra della pensione. Ritornare al potere a tutti i costi, anche con mezzi illeciti. "Le coniugazioni del potere", romanzo di esordio di Daniela Tagliafico, giornalista e per molti anni vicedirettrice del TG1 Rai e direttrice di Rai Quirinale, è la storia dell'incapacità di chi è stato celebre e importante di uscire dai riflettori e di riadattarsi alla normalità della vita. Ma anche la metafora amara della pensione e della vecchiaia.
Come navi N.B.: nella notte uscirà in libreria il 26/08/2021 Tullio Avoledo Marsilio, 2021 Marco Ferrari è un ex poliziotto che per aver creduto nella giustizia ha dovuto lasciare l’Italia rifugiandosi in Germania, dov’è diventato uno scrittore di gialli di successo. Costretto a tornare nel suo paese d’origine per mettere in vendita la casa al mare in cui ha trascorso le estati della sua infanzia, diventa testimone involontario di un rapimento sulla spiaggia deserta. Imbarcatosi di slancio in un’ostinata indagine personale che si dipana tra una Trieste oscura e una località balneare friulana meta dell’invasione giovanile della Pentecoste, Marco si districa in uno slalom mortale tra misteriosi antiquari e inquietanti balli in maschera, politicanti corrotti e agenti nazisti. Lungo la strada, costellata di ostacoli e minacce, lo accompagna una galleria di personaggi affascinanti e ambigui – una bellissima e fatale veterinaria, un enigmatico poliziotto cinese e un giovane seminarista ucraino in possesso di un documento per cui qualcuno è disposto a uccidere –, fino al drammatico epilogo, che costringerà Ferrari a sostenere lo scontro che ha sempre cercato di evitare, quello con il suo passato. In Come navi nella notte , ambientato in una cupa Italia postpandemica dove la penetrazione – ormai non più solo economica – della Cina sembra aver assunto i tratti di un vero e proprio assoggettamento, Tullio Avoledo combina magistralmente sfrenata fantasia e feroce realismo, mettendo in scena un futuro molto prossimo capace di far risaltare meglio le ombre che incombono sul nostro presente.
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