Ristorazione & Ospitalità . Buona Estate" Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi

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Ristorazione & Ospitalità . Buona Estate" Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Ristorazione
& Ospitalità
   Organo ufficiale dell’AMIRA					                       Anno 42 - Numero 5
   Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi 		         Luglio 2018

“... Buona
 Estate”
Ristorazione & Ospitalità . Buona Estate" Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Ristorazione & Ospitalità . Buona Estate" Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Ristorazione & Ospitalità . Buona Estate" Organo ufficiale dell'AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi
Sommario
   Ristorazione
   & Ospitalità                        L’EDITORIALE
                                        5    “... Buona Estate”
                                             Diodato Buonora

                                       ATTUALITÀ
            Anno 42 n° 5
            Luglio 2018                 6    Nuova legge sulla privacy
                                             Simonetta Verdirame

     Rivista di alimentazione,         DALLE AZIENDE
  gastronomia, enologia e turismo
                                        8    Setteanime winery

        EDITORE AMIRA
                                       VINO
                                       11 Merlot
    Associazione Maîtres Italiani
       Ristoranti e Alberghi                     del Ticino, vinificato in bianco
                                          Rodolfo Introzzi

                                       ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE
                                       13 IlGiovanni
  DIRETTORE RESPONSABILE
       Diodato Buonora                        piatto unico
                                                      Favuzzi

    DIRETTORE EDITORIALE               BIRRA IN TAVOLA
        Valerio Beltrami
                                       15 Breve storia della birra artigianale in Italia
                                          Alfonso Del Forno
  GRAFICA E IMPAGINAZIONE
                                       ATTUALITÀ
                                       16 L’angolo
        Veronica Gatta
                                                   bar
                                          Carmine Lamorte
    CONTRIBUTI EDITORIALI
                                       LA LETTERA
                                       19 “Come
          Diodato Buonora,
       Simonetta Verdirame,                       colui che serve” (Lc 22, 27)
 Rodolfo Introzzi, Giovanni Favuzzi,      Riflessione spiriturale di don Beppe De Ruvo
 Alfonso Del Forno, Carmine Lamorte,
 Claudio Recchia, Antonio Di Ciano,    IL MAESTRO
         Gianfranco Tavanti,
       Antonino Guarracino,
         Damiano Oberoffer.
                                       20 IlClaudio
                                              Gran Maestro Sergio Dondoli si racconta…
                                                    Recchia

                                       RUBRICA
                                       21 Spigolature
         SITO UFFICIALE
           www.amira.it
                                          Antonio Di Ciano
   FILO DIRETTO CON AMIRA
         Tel. 02 49458768              SEZIONE MONTECARLO E SANREMO

            dalle 9 alle 12            22 Crêpe Suzette per tutti alla Festa Nazionale
                                          Gianfranco Tavanti e Antonino Guarracino
        dal lunedì al venerdì
                                       SEZIONE PIEMONTE ORIENTALE

                                       23 L’Amira
           info@amira.it                           sostiene la produzione di un film
        sedelegale@amira.it               sull’educazione al servizio - Damiano Oberoffer
  REGISTRAZIONE TRIBUNALE
                                       CURIOSITÀ

                                       25
    n. 16754 del 26 marzo 1977
                                             A Londra il “National waiters’ day”
        ASSOCIATO USPI                       Diodato Buonora
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L’editoriale

                                          “… Buona Estate”

C
        arissimi,                      della Giunta. Continuo con il         vannangelo Pappagallo, il pros-
        prima di iniziare il mio       dire che la rivista è di tutti e mi   simo novembre avremo il no-
        editoriale, voglio rin-        piacerebbe che ognuno facesse         stro Congresso Internazionale
graziare tutti gli amirini che mi      la sua parte per migliorarne il       ad Assisi. Chi è stato ad Ischia
hanno scritto o chiamato per           contenuto e la qualità. Da come       lo scorso novembre ha visto con
complimentarsi per questa nuo-         potete vedere, da questo nume-        quanta meticolosità la nuova
va rivista digitale. Da quando ho      ro abbiamo due rubriche in più.       Amira organizza i congressi e,
accettato questo incarico, sono        A quelle di Don Peppe, nostro         se come si dice “il buongiorno
passati meno di 4 mesi e siamo         assistente ecclesiastico naziona-     si vede dal mattino”, ad Assisi
giunti al 5° numero. In molti          le ufficiale, del dottor Giovanni     avremo un altro “grande” con-
già hanno preso l’abitudine di         Favuzzi (Alimentazione e nutri-       gresso non solo godereccio ma
aspettarla con ansia. Con questo       zione), del segretario nazionale      anche interessante sotto il pro-
sistema, fortemente voluto dalla       Amira Antonio Di Ciano (Spi-          filo professionale. Infatti, oltre
Presidenza e dalla Giunta della        golature) e del Cancelliere Clau-     alla finale del concorso “Maître
nostra Amira, diamo a tutti la         dio Recchia (Il Maestro), si sono     dell’anno 2018”, avremo anche
possibilità di leggere notizie at-     aggiunte “L’amico Barman” cu-         un interessantissimo master sui
tuali. La forza di tutti, attualmen-   rata da Carmine Lamorte, Con-         distillati. Quindi, anch’io vi in-
te, è quella di sapersi adeguare       sigliere Nazionale A.B.I. e “Birra    vito ad essere numerosi in terra
ai tempi e il cartaceo, anche se       inTavola” di Alfonso Del Forno,       umbra e sono sicuro che non ve
bello e in certo modo romantico,       degustatore Unionbirrai. Altre        ne pentirete.
ha fatto il suo tempo. È capitato      sono in programma ed inizie-          Chiudo augurando a tutti “Buo-
che con la complicità delle poste      ranno quanto prima. Poi, con la       na Estate”, così come abbiamo
italiane abbiamo letto notizie         collaborazione di alcuni di voi,      scritto in copertina. Sappiamo
vecchie anche di 7-8 mesi. Ora,        abbiamo trovato qualche pub-          che per la maggior parte di noi
la rivista esce il 10 di ogni mese     blicità in più. Chiedete le tariffe   non ci sono vacanze estive e
per 11 numeri all’anno (saltia-        ai vostri fiduciari, sono molto       quindi spero che tutti trascorre-
mo agosto) e riportiamo tutte le       competitive. Bisogna spiegare         rete una stagione piena di suc-
notizie che ci sono state inviate      ai nostri sponsor che essere pre-     cessi personali e professionali e
entro la fine del mese preceden-       senti su Ristorazione & Ospita-       poi … a me, da sempre, piaccio-
te. Cerco sempre di pubblicare         lità rende, in quanto, oltre ad       no di più le vacanze fuori stagio-
notizie che interessano a chi fa il    essere presente sul nostro sito       ne! Chiunque vuole contattarmi
nostro mestiere. Vi posso assicu-      ufficiale, la rivista viene inviata   per collaborare, consigliare, cri-
rare che occuparmi della rivista       a migliaia di addetti ai lavori e     ticare o altro, sono a vostra di-
è un vero lavoro, ma lo svolgo         ci stiamo organizzando per dif-       sposizione. dbuonora@libero.it
con piacere perché sono molto          fonderla ancora di più.                               Diodato Buonora
attaccato e legato, da una pro-        Come già scritto sullo scorso                    Direttore Responsabile
fonda amicizia, a tutti i membri       numero dal Cerimoniere Gio-                 Ristorazione & Ospitalità

                                                                                 Luglio 2018 | R & O | 5
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Attualità

NUOVA LEGGE SULLA PRIVACY
Hotel e ristoranti si devono adeguare
                                                                        di Simonetta Verdirame, Avvocato

È
        molto comune, anche nel-       materia tenendo conto dei velo-       trario, deve essere presa in se-
        le attività alberghiere e di   cissimi cambiamenti avvenuti          ria considerazione sia per avere
        ristorazione, richiedere ai    nel mondo digitale; si applica ai     il controllo delle informazioni
 clienti di lasciare dati persona-     dati di tutti i cittadini europei e   che ci riguardano personalmen-
 li, mail e numeri telefonici per      a tutte le società che trattano o     te sia per le informazioni che
 informarli su iniziative, promo-      gestiscono tali dati, a prescin-      riguardano le persone con cui
 zioni o eventi. Il soggetto dovrà     dere dal Paese in cui hanno la        abbiamo a che fare per la no-
 prestare consenso in modo libe-       sede legale o in cui i dati ven-      stra attività lavorativa. Da ora
 ro ed esplicito, non è ammesso        gono elaborati. Obiettivo della       in poi bisognerà sapere che la
 un consenso tacito o presunto.        legge è tutelare il nostro diritto    nuova legge introduce sanzioni
 Come senz’altro saprete, il 25        ad avere il pieno controllo delle     di non poco conto per chi viola
 maggio è entrato in vigore un         informazioni che ci riguarda-         le disposizioni previste: infran-
 nuovo regolamento sulla pro-          no: il primo paragrafo del re-        gere la regola dell’acquisizione
 tezione dei dati personali non-       golamento afferma, infatti, che       del consenso, ad esempio, po-
 ché sulla libera circolazione dei     la protezione del trattamento         trà comportare una multa fino
 dati, per precisione il Regola-       dei dati personali è un diritto       al 4% del fatturato annuo e fino
 mento Ue 2016/679 del Parla-          fondamentale dell’individuo.          a 20 milioni di euro. Il consenso
 mento Europeo e del Consiglio         L’introduzione di questa nuo-         al trattamento dei dati persona-
 del 27 aprile 2016. La nuova leg-     va legge sulla privacy non deve       li, così come accadeva prima,
 ge unifica le norme europee in        essere sottovalutata ma, al con-      andrà acquisito informando

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Attualità
compiutamente il soggetto in-
teressato che dovrà prestare il
proprio consenso in modo libe-
ro ed esplicito e cioè in nessun
caso sarà ammesso un consen-
so tacito o presunto. La legge
introduce anche il cosiddetto
“diritto all’oblio” e cioè la pos-
sibilità che l’interessato chieda
di rimuovere per sempre le sue
informazioni personali oltre
alla già prevista possibilità di
fare richiesta di cancellazione,          che dovrebbe essere un sogget-          all’autorità nazionale che dovrà
contattando il responsabile del           to che assicura e controlla con         indagare e rispondere entro tre
trattamento dati se i dati per-           indipendenza la corretta gestio-        mesi. Insomma, bisogna neces-
sonali vengono utilizzati illeci-         ne dei dati personali: in realtà        sariamente dedicare attenzione
tamente. Alle aziende che su-             non è ancora bene chiaro cosa           a questa nuova legge europea.
biscono fughe di informazioni             sia, che compiti e quali compe-         Per informazioni e consulenze
sensibili (data breach), è stato          tenze debba avere anche perché          rivolgersi a:
fatto carico dell’obbligo di co-          è una figura professionale an-          Studio Avvocato Verdirame di
municarlo agli utenti interessa-          cora pressoché mancante. Nel            Milano
ti entro 72 ore. È stata prevista         caso, infine, in cui si ritenga che     Tel 02 29521121
l’introduzione di un Responsa-            i propri diritti siano stati violati    s.verdirame@studioverdirame.it
bile di protezione dei dati (Dpo)         si può presentare una denuncia                       Da: Italiaatavola.it

        Castello degli Dei - Risotrante & Lounge Bar                               Blue Bay RESORT
                   Via Papa Giovanni Paolo II                           Loc. Capo Vaticano - Viale G.Berto - Farò
              89017 San Giorgio Morgeto (RC)                                      89866 Ricadi (VV)
               Tel. 0966 948249 - 393 5222283                                        0963 665218
                email: info@castellodeglidei.it                               Info@bluebaycapovaticano.it

                                                                                        Luglio 2018 | R & O | 7
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Dalle Aziende

 SETTEANIME WINERY
 Una storia di appartenenza alla terra,
 di amore verso i suoi frutti
 e di tradizioni centenarie

 Q
         uella dell’azienda    finalmente sono pronti a       dano da generazioni, che
         Setteanime è una      presentarsi: sono sette fra-   nasce la forza del nuovo
         storia che parla di   telli che producono vino,      progetto imprenditoriale.
 una famiglia numerosa,        e lo fanno con passione.       In Setteanime si raccon-
 di molti viaggi attorno al    SETTEANIME deriva il           ta una storia di apparte-
 mondo, di vite parallele      suo nome dalla consape-        nenza alla terra, di amore
 oltreoceano e di un lega-     volezza che ciascun mem-       verso i suoi frutti, di tra-
 me unico con la propria       bro della famiglia ha una      dizioni centenarie e intat-
 terra d’origine.              propria identità, un ca-       te. Le radici della famiglia
 È passato molto tempo da      rattere, un modo diver-        Zanchetta sono nella terra
 quando i fratelli Zanchet-    so di guardare alla vita:      del Sacro fiume Piave, nei
 ta si sono seduti per la      è dall’unione di queste        luoghi della Grande Guer-
 prima volta attorno ad un     sfumature, sapientemente       ra amati anche da Parise e
 tavolo e hanno dato vita al   miscelate con i valori e le    da Hemingway, dove la
 progetto Setteanime. Ora      tradizioni che si traman-      natura e le tracce del pas-

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Dalle Aziende

sato si incontrano in luo-     Trevigiana I.G.T., allegri    colli di Conegliano.
ghi di indimenticabile bel-    e gentili, e il Raboso [Fu-   I rossi fermi della tradi-
lezza.                         rioso] D.O.C. Piave, vino     zione invece, Cabernet,
Racchiusa tra la laguna        fermo, carico e di grande     Merlot e Refosco dal Pe-
di Venezia e le dolci col-     carattere.                    duncolo Rosso hanno ca-
line trevigiane, questa        La consapevolezza che da      rattere deciso, armonio-
terra continua ad offrire      grandi diversità possono      so e leggermente tannico
con generosità i suoi aro-     nascere meravigliose ec-      in equilibrio perfetto tra
mi unici, che svelano tut-     cellenze è, invece, tutta     struttura e delicatezza.
ta la loro intensità in ogni   racchiusa nell’IM Incrocio    Con i suoi vini, la fami-
grappolo.                      Manzoni 6.0.13: vitigno       glia Zanchetta vuole con-
Dal legame indissolubile       dalla produzione limitata     sentire di ammirare uno
con il Piave e dalla specia-   e con caratteristiche molto   scorcio dei paesaggi a cui
le passione per i suoi rossi   particolari, richiede cure    è legata, un assaggio dei
nasce l’autoctono Raboso       e attenzioni costanti, ma     profumi che le apparten-
Setteanime. È con orgoglio     ripaga ampiamente of-         gono: l’emozione di una
che i fratelli Zanchetta ne    frendo un vino di grande      terra che, una volta vissu-
tramandano l’eredità e la      eleganza, aromatico, deli-    ta, non si dimentica.
tradizione,     tramutando     catamente profumato.          I vini di Setteanime, ec-
un’uva coriacea e genero-      Dall’amore per le bollici-    cellenza del Trevigiano,
sa in tre diverse etichette,   ne ecco lo spumeggiante       aspettano solo di essere
ricche di differenti sfuma-    Emma, un Prosecco Supe-       scoperti e assaporati, per
ture: il Raboso [Curioso] e    riore D.O.C.G. Coneglia-      scrivere la prima pagina
il Raboso Rosato [Geloso],     no Valdobbiadene, nato        di una storia ancora tutta
entrambi frizzanti Marca       e cresciuto tra i luminosi    da costruire.

                                                                Luglio 2018 | R & O | 9
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Dalle Aziende

  Setteanime in breve:
  Superficie vitata: 17,50 Ha
  Produzione annua: 125.000
  bottiglie (dati 2017).
  Mercato attuale di riferimento:
  50% Italia e 50% estero
  Fasce di prezzo al pubblico:
  dagli 8 ai 20 €
  SETTEANIME s.r.l.
  Societa Agricola
  Via San Romano 11431047
  Negrisia di Ponte di Piave,
  Treviso ITALY
  +39 0422 854607
  mail: winery@setteanime.com
  fb: @setteanimewinery
  instagram: @setteanimewinery
  Ufficio stampa Feel the Food
  www.feelthefood.it
  Serena Furlan | serena@feelthefood.it | Mob. 347 9688495
  Chiara Rizzo | chiara@feelthefood.it | Mob. 347 8519999

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10 | R & O | Luglio 2018
Vino

                                                                                                Il vitigno Merlot

Merlot del Ticino, vinificato in bianco
Una perla bianca in una terra di rossi
                                                                                          di Rodolfo Introzzi

L
        a viticoltura in Ticino ha      vitigno rosso.                       temperature durante le varie fasi
        storia antica, ma è alla fine   Alla fine degli anni settanta del    della vinificazione. Fu in quel
        dell’Ottocento, dopo la         XX° secolo però si cominciò a        periodo che si pensò, vista anche
distruzione totale delle uve di         sperimentarne la vinificazione       la richiesta da parte dei turisti e
marca piemontese da parte del-          fino ad allora molto tradizionale    della nascita o per meglio dire
la fillossera, che la propria storia    ottenuta da medio-lunghe mace-       l’affermazione di una ristorazio-
venne stravolta con l’impian-           razioni sulle bucce e un affina-     ne di alto livello che richiedeva
to di barbatelle di Merlot che          mento in vasche di cemento o in      vini bianchi, di sperimentare una
provenivano da Bordeaux. Ben            grandi botti spesso di Slavonia      vinificazione in bianco del Mer-
integrandosi alle condizioni pe-        o del locale legno di castagno.      lot.
doclimatiche del luogo e ben as-        In più, si iniziò con moderne ed     Molteplici gli esperimenti da al-
secondate dal lavoro dell’uomo,         accattivanti versioni, introducen-   lora fino ai giorni nostri che, oltre
dettero vita ad una coltura quasi       do i tini in acciaio che permisero   a dare vita a vini dalla marcata
monotematica di questo grande           di tenere più sotto controllo le     nota floreale-fruttata, secchi e

                                                                                  Luglio 2018 | R & O | 11
Vino

                                                               Il Bianco Rovere, il Merlot vinificato in bianco
            Vigneti ticinesi con vista sul lago                               di Guido Brivio
  con buona sapidità e dalla media struttura, posso-
  no variare nella nota cromatica in base al tempo di       che, in purezza o in assemblaggio con lo chardon-
  contatto fra il mosto e le bucce, passando quindi dal     nay o col sauvignon, non teme il confronto coi vini
  bianco carta al giallo paglierino fino a quelli che lo    bianchi svizzeri di altri Cantoni ottenuti dall’uva
  commercializzano con una lieve nota ramata detta          Chasselas, come nella regione del Lago Lemano,
  “pelle di cipolla”. Vini quindi che nascono in poche      o dal Vallese dove prende il nome di Fendant o
  ore, lasciati poi a stabilizzarsi in tini d’acciaio, ma   anche in competizione delle numerose altre uve
  anche talvolta frutto di fermentazioni direttamente       autoctone di quest’ultima regione ed infine ai Rie-
  in barrique che ne esaltano i profumi rendendoli          sling x Sylvaner dei Cantoni di lingua tedesca.
  più internazionali al gusto. Vi sono poi oggi anche
  delle versioni spumante sia col metodo Charmat
  che Classico, ma questa versione di Merlot bianco
  nacque già nel 1983 con Cesare Valsangiacomo di
  ritorno da una visita in Champagne, che si lanciò a
  creare il suo Ronco Grande Extra Brut, un ottimo
  spumante ancor oggi ampiamente consumato.
  Oggi del Merlot Doc Ticino, il Ticino Doc bianco
  di Merlot ne rappresenta il 20% della produzione.
  È una realtà conosciuta ed apprezzata in tutta la
  Svizzera. Per produrlo al meglio si può fare una
  vinificazione in bianco a partire da uve raccolte
  anticipatamente in modo da preservarne aroma ed
  acidità, metodo fondamentale per la versione spu-
  mante, oppure col metodo del salasso che, dopo
  aver svinato la parte in bianco, riduce la percentua-
  le massa liquida-bucce che poi fa in modo di poter
  ottenere dei vini rossi di maggior corpo.
  L’affinamento in bottiglia del Bianco di Merlot svi-
  lupperà una consistente paletta di profumi e aromi
  e ne permetterà la beva nei successivi tre, quattro
  anni. Un vino da tutto pasto, ottimo con prepara-
  zioni di pesci di lago come nella tradizione locale,
  anche con risotti e paste, o con carni bianche.
  Un ottimo jolly quindi da giocare nella ristorazione

12 | R & O | Luglio 2018
Alimentazione e Nutrizione

                                                     Anche la pizza può essere considerata un piatto unico

Il piatto unico

                                                          Rubrica a cura del dott. Giovanni Favuzzi*

C
       osa vuol dire “piatto        bisogno. Un esempio storico        nutriente, versatile.
       unico”?                      di piatto unico è una comple-
       Un po’ di storia             ta insalata di riso. In questo     Piatto unico è sinonimo quin-
                                    piatto unico convergono tradi-     di di sana alimentazione?
Già nella Roma imperiale si         zioni dell’antica Roma, arabe
utilizzavano ingredienti diver-     e spagnole: è, infatti, possibi-   Da un punto di vista nutrizio-
si per realizzare un’unica pie-     le ipotizzare che l’insalata di    nale, per definizione, il piatto
tanza, come racconta Apicio,        riso abbia origini e ingredienti   unico deve contenere tutti i
autore della prima raccolta di      comuni ad altri piatti tipici di   macronutrienti che dovrebbe-
ricette della storia. Nel tempo,    paesi del bacino del Mediterra-    ro essere assunti ad ogni pasto,
Il piatto unico è diventato una     neo (in Spagna la paella, in Ma-   cioè:
necessità dettata dalla povertà,    ghreb il cous cous, in Libano il   - proteine (derivanti da carne
infatti, l’esempio di piatto uni-   tabulè).                           magra o pesce azzurro o uova
co è il classico piatto di pasta    Dovendo evidenziare le carat-      o formaggi o legumi);
e legumi: un piatto povero, ma      teristiche alimentari del piatto   - carboidrati (derivanti da pa-
ricco perché completo di tutti      unico potremmo sintetizzarle       sta o riso o altri cereali come
i nutrienti che l’individuo ha      con questi termini: saporito,      orzo, farro, sorgo, miglio, bur-

                                                                            Luglio 2018 | R & O | 13
Alimentazione e Nutrizione
  ghul, quinoa, cous cous, o pane        un piatto unico se sono prepa-
  o patate);                             rate come segue: insalata ver-
  - lipidi, di origine animale o         de, verdure miste (pomodoro,
  preferibilmente di origine ve-         carote, cetrioli, fagiolini…)
  getale (olio d’oliva);                 più una quota proteica (pesce
  - fibra, derivante dalle verdure       o formaggio o legumi o dado-
  e dai legumi. A completamen-           lata di prosciutto cotto, carne
  to del piatto unico è importante       o uova). Le insalatone andreb-
  poi l’assunzione di frutta. Per        bero condite con olio d’oliva
  “piatto unico” si intende quel         e accompagnate da pane (me-
  piatto che contiene le propor-         glio se integrale). In alternati-
  zioni corrette di carboidrati,         va al pane, si può aggiungere
  sotto forma di verdure, di car-        una quota di carboidrati all’in-
  boidrati, sotto forma di cereali       terno dell’insalatona, come
                                                                             Piatto unico risotto con asparagi,
  integrali o patate, e di proteine      patate lesse.
                                                                                   zafferano e formaggio
  animali (carne, uova, pesce) o         Anche la pizza può essere
  vegetali (legumi) che servono          considerata un piatto unico:        pomodoro e prezzemolo; pasta
  per completare ogni pasto di           fornisce carboidrati (derivan-      integrale con mozzarella e me-
  tutti i nutrienti di cui il tuo cor-   ti dalla pasta della base), fibra   lanzane grigliate; riso integrale
  po ha bisogno. Il piatto unico         (derivante dal pomodoro o           con gamberi e zucchine. Propo-
  è uno strumento straordinario          dalle verdure) proteine (dalla      ste di piatti unici caldi possono
  perché dimostra che non esiste         mozzarella) e olio d’oliva. An-     essere invece: pasta al ragù di
  il cibo perfetto ma esistono le        che in questo caso, andrebbe        carne con pomodoro oppure
  perfette combinazioni di cibi          limitato il consumo di pizze        risotto con asparagi, zafferano
                                         iperproteiche, come quelle far-     e formaggio, pasta con fagioli,
  Vediamo alcuni esempi di               cite con salumi o con tonno o ai    riso con piselli e zafferano.
  piatto unico.                          quattro formaggi, preferendo        Queste pietanze, fredde e cal-
                                         le farciture vegetali.              de, in genere vengono conside-
  Iniziamo con piatti unici velo-        Un’altra alternativa al piatto      rate come primi piatti. In realtà
  ci: le più comuni tipologie sono       unico è la preparazione di tor-     dal punto di vista nutrizionale
  i panini imbottiti, le insalatone,     te salate, realizzate con basi di   rappresentano un piatto unico
  la pizza e le torte salate.            pasta (meglio se integrali) e       e andrebbero quindi consuma-
  I panini dovrebbero essere             farcita con verdure, olio d’o-      ti da sole durante il pasto, sen-
  preparati preferibilmente con          liva e proteine. Ecco alcuni        za essere seguite da un secon-
  pane integrale (non condito),          esempi di farcitura bilanciata      do piatto, ma semplicemente
  limitando l’utilizzo di focacce e      dal punto di vista nutrizionale:    da un contorno di verdura e da
  piadine, che apportano grassi,         ricotta e spinaci; uova e aspa-     frutta.
  anche saturi. I panini rappre-         ragi; prosciutto e zucchine; pi-    Altri piatti unici o monopiatti
  sentano un piatto unico se sono        selli e carote e fagiolini. Anche   sono la pasta o il riso e i legumi;
  farciti con verdura e proteine,        in questo caso, andrebbe evi-       spezzatino con patate, muesli
  secondo i seguenti esempi:             tato di arricchire le torte sala-   con latte di soia, pastasciutte
  pesce e pomodoro; prosciutto           te con più fonti proteiche (ad      con formaggi o carni, minestro-
  cotto e verdure grigliate; ro-         esempio, uova e formaggio e         ni con formaggi grattugiato.
  ast-beef e insalata; mozzarella        affettato nella stessa torta).              *Biologo Nutrizionista
  e zucchine; pesce e melanzane.         Per quanto riguarda invece i                            Specialista in
  Sarebbe bene limitare l’aggiun-        piatti unici più elaborati, esi-                   Patologia Clinica
  ta di salse ai panini, utilizzan-      stono svariate soluzioni, sia               Dottorato di Ricerca in:
  do un goccio di olio d’oliva per       fredde sia calde.                                     “Innovazione e
  ammorbidire l’imbottitura.             Ecco alcuni esempi di piatti            Management degli alimenti
  Le insalatone rappresentano            unici freddi: farro con pesce,      ad elevato impatto salutistico”

14 | R & O | Luglio 2018
Birra in tavola

Breve storia della
birra artigianale
in Italia
                        Rubrica a cura di Alfonso Del Forno
                                   www.alfonsodelforno.it

L’
           Italia è il paese europeo,     trazione e pastorizzazione, che         sicolo italiano è costante, al pun-
           insieme alla Francia, che      permettono di avere un prodotto         to da essere arrivati oggi, 22 anni
           ha il più basso consumo        vivo, a differenza della birra indu-    dopo la nascita del movimento,
di birra pro-capite: circa 30 litri       striale.                                ad un numero di aziende di circa
annui. Questo dato è sicuramente          Nel luglio del 2016 il Parlamento       1500, tra microbirrifici e beerfirm,
legato al consumo tradizionale di         decide di approvare il dispositivo      con quasi 8000 etichette prodot-
un’altra bevanda che appartiene           di legge che definisce, per la prima    te. Numeri questi che hanno reso
alla nostra cultura engastronomi-         volta, il termine “birra artigianale”   necessaria una visione diversa del
ca, il vino.                              con tutta una serie di parametri da     mondo della birra artigianale in
Questo dato risulta legato soprat-        rispettare per utilizzare questa di-    Italia.
tutto all’offerta di birra industriale,   citura in etichetta: limite massimo     Anche l’azione di Unionbirrai è
che non ha mai attirato l’attenzio-       di produzione annua di 200.000          cambiata, con una trasformazione
ne della ristorazione di qualità ver-     hl, indipendenza da altri birrifici,    sostanziale avvenuta nell’aprile
so questa bevanda. Oggi il trend è        assenza di microfiltrazione e di        2017 a Bologna, durante l’assem-
diverso grazie alla presenza sul          pastorizzazione.                        blea che ha sancito il cambio dello
mercato di birre artigianali molto        Questo strumento oggi permette          statuto, passando da associazione
complesse che, da un punto di vi-         di avere una definizione netta che      culturale ad associazione di cate-
sta organolettico, offrono un ven-        aiuta i microbirrifici a difendersi     goria, che permette ora di avere
taglio di aromi e gusti decisamen-        rispetto al tentativo della grande      tutti gli strumenti, anche legali,
te più ampio dello stesso vino.           industria di proporre birre che         per portare la voce dei piccoli pro-
Questa nuova tendenza nella pro-          vorrebbero simulare quelle arti-        duttori indipendenti nei luoghi in
duzione di birra in Italia nasce nel      gianali.                                cui si discutono argomenti che ri-
1996, anno in cui aprirono i pri-         La crescita del movimento bras-         guardano questo settore.
mi microbirrifici italiani, tuttora
in attività: Baladin a Piozzo (Cn),
Beba a Villar Perosa (To), Birrificio      Alfonso Del Forno, degustatore Unionbirrai,
Italiano a Limido Comasco (Co),            è il referente degli UBT (Unionbirrai Beer Ta-
Lambrate a Milano e Turbacci a
Mentana (Rm).                              sters) in Campania, Lazio e Molise. Docente
Grazie ai “pionieri”, nasce nel 1999       nei corsi per degustatori di birra, è giudice
l’associazione culturale Unionbir-         a Birra dell’Anno e nei concorsi per Home-
rai, fondata per dare sostegno ai          brewers. Per Slow Food è coordinatore della
birrifici artigianali e per fare cultu-
ra brassicola.                             Guida alle Birre d’Italia in Campania e forma-
La birra prodotta da questi birrifici      tore nei Master of Food Birra. Ideatore del progetto Birra in Tavola
e da quelli che nati successivamen-        (www.birraintavola.it), creato per far conoscere le infinite combinazio-
te, ha avuto due caratteristiche           ni che esistono tra birra e cibo.
principali: l’assenza di microfil-

                                                                                       Luglio 2018 | R & O | 15
L’amico Barman

  Come ti servo la vera storia
  del Gin and Tonic
  al ristorante…
                                                                  Rubrica a cura di Carmine Lamorte
                                                           (Consigliere Nazionale A.B.I. Professional)

  I
      l Gin sicuramente è il di-                                        to sono proprio stati elabora-
      stillato del momento, or-                                         ti sia il Gin che la Tonica da
      mai non si sa neppure più                                         medici
  quante marche se ne contino                                           Il Gin nasce come Jenever
  sul mercato, ogni giorno ne                                           (Ginepro in Olandese) fu
  viene prodotto uno nuovo,                                             sviluppato presso l’Univer-
  tanti anche in Italia.                                                sità di Leiden in Olanda nel
  Ed ecco che tra le bevande                                            1650 dal medico Franciscus
  miscelate il Gin and Tonic                                            de la Boe. Egli era un pionie-
  è quella che attualmente ha        La pianta di Cinchona (Chinino)    re della medicina dell’epoca e
  maggior fascino per i palati                                          stava cercando un modo per
  dei nostri clienti, anche al ri-   nel giardino dell’Hotel in cui     far assimilare ai suoi pazienti
  storante, proporre un gin to-      stiamo lavorando.                  tutti i presunti benefici che la
  nic al carrello dove al cliente    Oltre ad elevare la professio-     bacche di ginepro dovrebbe-
  potremo mostrare magari di-        nalità del locale e dello staff    ro avere per la circolazione
  verse marche provenienti da        ed offrire ulteriore servizio al   sanguigna. Dopo aver prova-
  vari paesi del mondo abbina-       cliente, è un ottimo modo per      to vari intrugli, unì il ginepro
  ti a determinate toniche con       fare up-selling, e dare il pro-    con diverse altre erbe, sospe-
  aromi e profumi che ben si         prio contributo allo sviluppo      se tutte in un distillato chiaro,
  sposano con questo nobile di-      aziendale svolgendo quello         e presentò al mondo questo
  stillato. Un Gin Tonic prima       che ormai deve diventare un        distillato. Ben presto i suoi
  di un pasto aiuta a predispor-     must nel lavoro ristorativo e      benefici medicinali vennero
  re lo stomaco e a preparare la     di bar, il “Gioco di Squadra”      trascurati in favore dei suoi
  digestione grazie ai principi      Ma riguardo il Gin se sappia-      effetti più piacevoli. A quel
  attivi delle botaniche con-        mo quasi tutto sull’aspetto        punto, nel 17° secolo, la Re-
  tenute nel gin, ed alla effer-     della sua produzione quanto        pubblica olandese protestan-
  vescenza della tonica ma un        sappiamo però sull’origine         te (composta da Paesi Bassi,
  buon Gin and Tonic servito         della storia del Gin and To-       Belgio e Lussemburgo) era
  in un bel bicchiere con il giu-    nic?                               riuscita a dividersi dall’Impe-
  sto quantitativo di ghiaccio e     Per alcuni il Gin and and To-      ro cattolico spagnolo. Anche
  limone o lime potrebbe anche       nic ha un sapore quasi medi-       l’Inghilterra era diventata le-
  essere un ottimo abbinamen-        cinale, e non potrebbe essere      galmente protestante nel se-
  to cibo/drink per certi piatti     diversamente visto che la sto-     colo precedente e durante la
  estivi serviti nei ristoranti,     ria certifica con documenti        complicata lotta tra cattolici e
  magari sul bordo di una pi-        ufficiali presenti su registri     protestanti gli olandesi e gli
  scina o sulla riva del mare o      elaborati da medici, in quan-      inglesi divennero alleati. E,

16 | R & O | Luglio 2018
L’amico Barman
                                   Esercito Reale, arrivò sull’i-      può essere considerata il pri-
                                   sola di Minorca per fare del-       mo “soft drink” moderno.
                                   le ricerche sulle malattie del      E fu proprio nel subcontinente
                                   Mediterraneo, capì che la           indiano, dall’unione delle tre
                                   Cinchona era molto efficace         medicine che nacque il Gin and
                                   per il trattamento della mala-      Tonic: Gin per il coraggio, To-
                                   ria. Anche se la causa princi-      nica per la malaria, e Lime per
                                   pale della malaria (le zanza-       lo scorbuto, ed ecco che da in-
                                   re) rimase ignota ancora per        tuizioni mediche e piacere per
    Soldati britannici in India    molto tempo, almeno la cura         il mondo delle bevande, grazie
                                   funzionò abbastanza e il dot-       agli Inglesi il Gin and Tonic si
come a volte fanno gli alleati,    tor Cleghorn cominciò a por-        diffuse nel mondo, ma solo ne-
presto condivisero i loro vi-      tare il suo “tonico” al chinino     gli ultimi anni grazie alle intu-
veri, uno dei quali fu proprio     ovunque andasse l’Esercito          izioni di chi in oltre 200 anni
il Jenever.                        Reale. Ed è così che nei secoli     non vi aveva mai pensato, il
                                   successivi, si diffuse in tutto     suo sviluppo è divenuto globa-
La pianta di Cinchona (Chi-        il mondo.                           le, fatto di moda culturale e se
nino)                              Precedentemente nel 1747 il         vogliamo anche un po’ snob!
Gli Inglesi definirono il di-      chirurgo dell’Esercito Reale
stillato fortificante “coraggio    James Lind aveva scoperto           Webgrafia per le ricerche stori-
olandese” e iniziarono a pro-      che una carenza di vitamina         che : Il Gin.it
durne la propria versione,         C era la responsabile di una        Fotografia Major Gin. Di Car-
chiamandola dapprima con           terribile malattia dei marinai,     mine Lamorte
la parola fiamminga “Gene-         lo scorbuto. Come risultato         Fotografie militari e pianta chi-
ver”, accorciandola poi con        della sua ricerca, i lime, ricchi   nino . Il Gin.it
la parola “Gen” che infine         di vitamina C, divennero ob-
divenne “Gin.” Inghilterra         bligatori sulle navi da guer-
e Scozia vennero unite nella       ra inglesi e da ciò i marinai
Gran Bretagna e questi nuo-        vennero chiamati in modo
vi “British” crearono tre di-      dispregiativo “limeys”. Nel
versi stili di gin. Una versio-    frattempo, nel 1794, il chi-
ne edulcorata (con aggiunta        mico tedesco Johann Jacob
di zucchero) chiamato Old          Schweppes aveva comincia-
Tom, e due in stile “dry”,         to a produrre soda per scopi
secco, il London Dry e il Ply-     medicinali nel suo negozio
mouth prodotto in Cornova-         di Bristol, in Inghilterra. Unì
glia. Negli stessi anni in cui     l’anti-malarica “acqua toni-                    Major Gin
de la Boe stava lavorando in       ca” con dolcificante e anidri-          il Gin del Lago Maggiore
Olanda, i coloni spagnoli nel      de carbonica, creando il pri-
                                                                        La ricetta del Gin and Tonic
Nuovo Mondo scoprirono             mo moderno “soft drink”. Il
                                                                        Originale
che gli indigeni usavano cor-      pezzo finale del puzzle arri-
                                                                        Versare su tanto ghiaccio in un
teccia dell’albero Cinchona        vò nel tardo 18° secolo, quan-
                                                                        calice molto capiente
per trattare le febbri. I Gesui-   do gli inglesi intrapresero la
                                                                        50 ml. del Gin preferito dal
ti la portarono in Europa per      conquista dell’India, prima
                                                                        cliente
trattare i malati di peste.        con la Compagnia delle Indie
                                                                        1 bottiglietta di acqua tonica
Nel 1736 gli inglesi scopriro-     Orientali e poi con l’ Eserci-
                                                                        Schweppes (oppure una delle
no le reali proprietà della cor-   to Reale. Con loro c’erano il
                                                                        tante presenti oggi sul merca-
teccia di Chinchona. Quando        gin e la tonica inglesi. Lungo
                                                                        to)
il Dr. George Cleghorn, chi-       la strada anche il lime entrò
                                                                        1 fettina di lime o limone
rurgo al 22 ° reggimento del       nell’equazione.       La tonica

                                                                            Luglio 2018 | R & O | 17
Olio
                                       extra vergine
                                     di oliva biologico

                                             Un tesoro
                                             in Liguria

Cooperativa Olivicola di Arnasco
soc. cooperativa agricola
Albo Soc. Coop. n. A140495
                                   Tel. 0182.76.11.78
Piazza IV Novembre n. 8            Fax 0182.76.19.07-08
17032 ARNASCO (SV)                 Email: info[at]coopolivicolarnasco.it
“Come colui che serve”
       (Lc 22,27)
 Riflessione spirituale
di don Beppe De Ruvo
                                                                                  Don Beppe De Ruvo

C
          ari amici,                   migranti - che è un problema            Le parole del Santo Padre - “la
          ormai l’estate è arrivata.   politico mondiale - ma anche di         piccola accoglienza di chi torna
          E mentre tutti gli altri -   accoglienza quotidiana. Mi fa           dal lavoro e dopo una giornata
adulti, bambini, famiglie intere       male - dice Francesco - quando          di lavoro ascolta i figli” - siano
- ormai pregustano i giorni del        vedo le chiese a porte chiuse. Ci       per tutti voi di incoraggiamen-
riposo e della vacanza, per chi fa     saranno alcuni motivi giustifica-       to e di sostegno per affrontare il
il vostro lavoro è giunto il tempo     bili, ma una chiesa a porte chiu-       lavoro con serenità e fiducia. Lo
in cui fatica e stanchezza si ac-      se significa che quella comunità        so, non sarà facile. Ma chi cre-
cumulano più che in ogni altro         cristiana ha il cuore chiuso”.          de, potrà inserire una marcia in
periodo dell’anno.                     “Se non accogliamo - sottolinea-        più e guardare avanti con occhi
Ma è anche il tempo in cui la          va Francesco - non siamo cristia-       di speranza. Lo diceva il Papa e
vostra naturale e professionale        ni e non saremo accolti nel regno       vorrei consegnarvela con insi-
vocazione all’accoglienza verrà        dei cieli: è così”. E avvertiva: “in-   stente raccomandazione: l’inten-
messa alla prova proprio perché        segnare e fare capire che questa        sità del lavoro di questi mesi e la
l’affluenza massiccia di ospiti,       è la porta della strada cristiana.      logorante fatica vi farà tornare a
turisti e vacanzieri non vi conce-     L’accoglienza fa fruttificare i ta-     case sfiniti e senza energie. Non
derà qualche attimo di respiro.        lenti. C’è la grande accoglienza        dimenticate che la prima acco-
L’anno scorso di questi tem-           di chi viene da terre lontane e la      glienza avviene tra le braccia
pi Papa Francesco ha visitato          piccola accoglienza di chi torna        delle vostre famiglie. Dialogo e
una struttura ricettiva romana         dal lavoro e dopo una giornata          accoglienza reciproca restino,
e a proposito di accoglienza af-       di lavoro ascolta i figli. L’acco-      soprattutto tra le mura domesti-
fermava: “Stiamo vivendo in            glienza è una bella croce perché        che, la vostra stella polare. Ma-
una civiltà di porte chiuse e di       ci fa ricordare l’accoglienza che       ria, modello di accoglienza vi
cuori chiusi. Ci difendiamo l’u-       il buon Dio ha avuto ogni volta         assista e vi accompagni nel cam-
no dall’altro. C’è una paura ad        che noi andiamo da lui per con-         mino. Buona estate.
accogliere e non parlo solo di         sigliarci e chiedere perdono”.                           Vostro don Beppe

                                                                                    Luglio 2018 | R & O | 19
Il Maestro

       Il Gran Maestro
       Sergio Dondoli
         si racconta…

                       Rubrica a cura di Claudio Recchia,
                              Cancelliere dell’Ordine dei
                       Grandi Maestri della Ristorazione

                                                                               Sergio Dondoli

 C
        ontinua la rubrica del        zione di Ginevra.   Nel 1974      Il mio aneddoto, in particolare,
        Cancelliere      Claudio      sono stato il promotore della     è composto da tutte le bellissi-
        Recchia con i maestri         fondazione AMIRA Sezione Ti-      me situazioni vissute nella mia
  che vogliono “raccontarsi”. Il      cino e il primo Fiduciario.       carriera di Maître AMIRA.
  3° appuntamento è con Sergio
  Dondoli della sezione Ticino.       Cosa significa per te apparte-     Che consiglio daresti a un gio-
                                      nere all’Amira?                    vane cameriere che ha deciso
  Ci puoi raccontare in breve la                                         di intraprendere la nostra pro-
  tua carriera?                       Grazie all’AMIRA, ho avuto la fessione?
                                      forza di essere e di salire sem-
  Sono stato Maître d’Hotel in        pre più in alto. Il Maître AMI- Mio caro giovane, se seguirai
  grandi ed importanti Hotels a       RA ha la sicurezza e la tempe- con attenzione e passione tutti i
  5 stelle di diverse nazioni per     stività nel dirigere e prendere le consigli del tuo Maître, sicura-
  perfezionare l’arte della profes-   iniziative.                        mente un giorno potrai entra-
  sione e la linguistica, ottenendo   Potresti raccontare un aneddoto re nella nostra grande famiglia
  risultati molto soddisfacenti.      che hai vissuto nella tua brillan- AMIRA e sarai felice e ben ac-
  L’esperienza di Maître d’hotel      te carriera?                       colto!
  mi ha aiutato ad entrare nella
  categoria “Traiteur & Gastrono-
  mia specializzata” attività dove
  ho riscontrato meritevole rico-
  noscenza, stampa in primis, per
  oltre 35 anni.

  Da quanti anni fai parte dell’A-
  mira?

  Nella grande famiglia AMIRA,
  sono presente dal 1972 dalla Se-

20 | R & O | Luglio 2018
Rubrica

                                          SPIGOLATURE
                                          ERUTALOGIPS
                                                                          Rubrica a cura di Antonio Di Cian
                          Rubrica a cura di Antonio Di Ciano

                Perché spumanti e champagne hanno il tappo “a gabbietta” ?

QuandoDafu  inventato
         quando             ila cibo
                è stata messa   punto lain  scatola?
                                         tecnica per rendere frizzante il vino (attribuita
             all’abate benedettino Dom Perignon, alla fine del XVII secolo), i produttori di

I
             spumanti per
    primi esperimenti     si sono   trovati a combattere
                               la conservazione     del     contro la forte pressione che tende a “sparare”
             fuori il tappo.
    cibo in contenitori         Perermeticamente
                           chiusi    ovviare all’inconveniente,
                                                     si            una volta i tappi si legavano al collo
    devono aldella
               cuocobottiglia
                      francesecon     una Appert
                                  Nicolas  corda dichecanapa. Ma il sistema non era efficace, perché i tappi
nel 1809 miselasciavano passare parteprevedeva
                a punto  un  metodo    che   del vino e il gas.
la conservazione   del  cibo già  cotto in bottiglie
               Brevettate. Nel 1844, Adolphe         di Jacquesson, un produttore di champagne di
vetro sigillate e sterilizzate ad alte temperature.
             Chalons-sur-Marne (Francia), brevettò vari tipi di capsule in lamierino, fissate sulla
Nel 1810 l’inglese Peter Durand brevettò la sca-
             parte superiore del tappo e poi assicurate al collo della bottiglia con vari sistemi.
tola di stagno.
             Dopo
Sulla base del   suoun   breve periodo
                      brevetto,   nel 1813 di  messa
                                            John  Hall a punto nacque la gabbietta come quella ancora
e Bryan Dorkiusata  oggi. Non
                 avviarono         solo: le “capsule”
                              in Inghilterra la prima (quelle sopra al tappo di sughero) sono diventate
industria disempre
              cibo in scatola,  diventando
                       più ricercate,         fornitorisimboli e immagini legati al produttore dello
                                         riportando
della Marinaspumante
               inglese. (o dello champagne) contenuto.
In Piemonte un certo Lancia iniziò la produzione Il commerciante astigiano Francesco Cirio nel
di carne di bue in scatola, che venne inviato ai 1857 avviò invece la produzione industriale di
soldati piemontesi nella guerra di Crimea.       pomodori in scatola.

Perché l’espresso del bar ha la schiuma e il caffè moka no?
                              Perché i crostacei sono grigi da crudi e rossi da cotti?

P
            Il carapace
      er ottenere          (cioè il “crema”
                    una schiuma     guscio che     protegge
                                               stabile        tutto il valore
                                                        9 atmosfere,   corpo cheo unanonparte
                                                                                          vienedell’animale)
                                                                                                  raggiunto né
            di moltiè necessario
      e persistente     crostacei, che
                                   tra cui   gamberi,
                                        il vapore  at- granchi,
                                                        con la mokaaragoste,
                                                                        né congranseole,
                                                                                 la macchina  astici
                                                                                                  per eespresso
                                                                                                         scampi,
      traversi il caffè a pressione  non   inferiore a  casalinga.  Inoltre, come    avviene
            contiene un pigmento rosso chiamato astaxantina, presente in natura e molto        al bar, i chicchi
                                                                      devono essere macinati prima del-
            diffuso nel mondo marino, che negli animali vivi              è avvolto da una proteina che
                                                                      la preparazione della bevanda e la
            gli conferisce una sfumatura grigiastra, cioè il temperatura
                                                                      colore naturale      dei crostacei
                                                                                      dell’acqua             crudi.
                                                                                                    deve rima-
            Rosso bollente. Durante la cottura, le catene proteiche               che circondano
                                                                      nere costante,     attorno ai 90 l’astaxantina
                                                                                                           gradi.
            si dissociano per via del calore, e le molecole del pigmento vengono
                                                                      La qualità   e la consistenza   della  cre-
            così portate in superficie conferendo al crostaceo        ma lesono   influenzate
                                                                             tipiche    sfumature dalla miscela
            rosso-arancioni. Da tener presente che i crostacei        usata,
                                                                          sonol’equilibrio  tra lecon
                                                                                  un alimento       due apporto
                                                                                                          varietà
                                                                      base del caffè, arabica e robusta.
            calorico ridotto, per cui sono adatti ai regimi dietetici.La prima conferisce l’aroma ma dà
                                                                      poca crema; la seconda invece dà
                                                                      forza, struttura e una buona qualità
                                                                      di crema.

                                                                               Luglio 2018 | R & O | 21
SEZIONE TICINO
      

      

      

      
                                             
                                                       
           ‹ƒ‘–ƒŽ„ƒ‘ͷǡ͸ͻͲͲLugano
                                        
Žƒ—†‹‘‡ Š‹ƒǡ ƒ„”‹‡Ž‡’‡œ‹ƒŽ‡‡‰‘•–‹‘‹ƒƒ
      
          vi aspettano…ǤǤ ǤǤǤ˜‘Ž‡–‡Ǩ
      

      

                                                          «Il Cameriere perfetto»
     Giacomo
            Nalli                                         —–‘”‡ ‹—•‡’’‡—’‹

  ƒÁtre
       d’Hotel ‹’Ž‘ƒ–‘                                 ‘•—Ž‡–‡†‡ŽŽƒ‹•–‘”ƒœ‹‘‡‡Ž„‡”‰Š‡”‹ƒ
 ‹•’‘‹„‹Ž‡’‡” ‘•—Ž‡œ‡ǡ                              –ƒ• ƒ„‹Ž‡—–‹Ž‹••‹‘ǨǨ
      
          ƒ’‡”–—”‡Ž‘ ƒŽ‹
                                                            —‹†ƒ’‡”l’operatore della ristorazione e non solo.
      
     ‡‰‡•–‹‘‹ƒœ‹‡†ƒŽ‹Ǥ
                                                           ‡”‹ˆ‘”ƒœ‹‘‹‡‘”†‹ƒœ‹‘‹ǣ
     ‹ƒ—‘ƒƒ‘ʹͶ
                                                            ‹—•‡’’‡—’‹˜‹ƒ‘‰‘‹ʹ͵
       Ǧ͸͸ͳʹAscona
     ‡ŽǤΪͶͳ͹ͻ͸ʹͲ͵ʹʹ͵                                    Ǧ͸͸ͷ͵Verscio‹ ‹‘˜‹œœ‡”ƒ

                                                           ‡ŽǤΪͶͳ͹ͻʹ͵ͳ͵ͷ͵͸

                              Ray Wine
                                                                   Hotel Lido Seegarteen
                     ’‘”–ƒ–‘”‡‡‹•–”‹„—–‘”‡
                                                                    ‹ƒŽ‡ƒ•–ƒ‰‘ŽƒʹʹLugano
                ‹ƒƒŽŽƒ‘†ƒͶ Ǧ͸ͺͲͺTorricella 
                                                                          Marco Gilardoni
               ‹ˆ‘̷”ƒ›™‹‡Ǥ Š–ͲͲͶͳͻͳͻ͵ͲͺͲͺͲ
                                                                   1°Maitre d’Hotel & Sommelier

                                                                            Ivan Mancini

                                                                             ‘‡Ž‹‡”

                                                                                                            
Sezione Montecarlo e Sanremo

Crêpe Suzette
   per tutti
  alla Festa
 Nazionale

                                               di Gianfranco Tavanti e Antoninno Guarracino

D
        a quando nel lon-      Beach Palace”, collocato          palato. La Sezione Amira
        tano 1946 in Italia    su di una baia a ridosso          Sanremo, congiuntamen-
        è stata proclamata     di una lussureggiante col-        te con i colleghi di Mon-
la Republica, il 2 giugno      lina degradante sul mare,         tecarlo ha contribuito alla
di ogni anno, con tutti gli    immersa nella tipica mac-         “soirée” con la flambatura
onori viene celebrata que-     chia mediterranea. Degli          finale delle universalmen-
sta ricorrenza. Nella capi-    oltre quattromila nostri          te note “Crêpes Suzette”.
tale alla presenza del Capo    connazionali residenti, S.E.      All’imbrunire quando il
dello Stato, con una sfila-    l’Ambasciatore       italiano     gioco dei bagliori delle die-
ta ai Fori Imperiali sfilano   Cristiano Gallo, con i suoi       ci lampade ha dato inizio
rappresentanti di tutte le     collaboratori suo malgra-         al loro caratteristico ballet-
forze armate, veterani, as-    do, dato le capacità strut-       to, gran parte degli ospiti
sociazioni di volontariato     turali dell’impianto, ne ha       presenti si sono riversa-
e bande militari. All’este-    potuto selezionare ed invi-       ti attorno alla postazione
ro, Ambasciate, Consolati      tare solo settecento. Il diffi-   del flambage, inizialmente
e delegazioni, organizzano     cile compito organizzativo        con comprensibile curio-
ricevimenti per mantenere      ha gravato completamente          sità, successivamente con
la vicinanza dello stato ai    sulle spalle del locale Fi-       ammirazione. A parere di
nostri connazionali che la-    duciario AMIRA, nonché            molti l’esibizione è stata la
vorano e risiedano in quei     Restaurant Menager del            parte migliore dell’intero
paesi. Montecarlo, picco-      complesso; Antonio Fochi.         evento. Sulle note delle sue
lo ma ordinato Principa-       All’ingresso il diplomatico       splendide romanze, la so-
to incuneato da secoli in      ha accolto gli ospiti strin-      prana Katia Ricciarelli per
territorio francese non si     gendo la mano ad ognuno           buona parte della serata ha
sottrae mai a questo dove-     di loro, dopodiché in un          intrattenuto la splendida
re istituzionale. Per la sua   breve ma significativo di-        platea. A notte fonda, stan-
posizione e particolari ca-    scorso, ha portato il saluto      chi ma paghi per la presta-
ratteristiche, dagli addetti   del Presidente Sergio Mat-        zione, i maîtres con le loro
ai lavori quest’anno è stato   tarella. L’inno nazionale ha      lampade hanno fatto ritor-
scelto, l’”Hotel Meridien      dato inizio alle ostilità del     no ai loro luoghi di origine.

                                                                     Luglio 2018 | R & O | 23
Sezione Piemonte Orientale

  L’Amira sostiene la produzione di
  un film sull’educazione al servizio

  S
        ono in corso a Do-     Dopo alcuni mesi spesi a     stituto Mellerio Rosmi-
        modossola, residen-    documentarsi e a cerca-      ni è apparso come luogo
        za del nostro Presi-   re un istituto che rispon-   adatto dove ambientare
  dente Valerio Beltrami,      desse alle esigenze che il   il film, una scuola d’ec-
  all’Istituto  Alberghiero    film richiedeva, visitan-    cezione che continua ad
  “Mellerio Rosmini”, le       do alcune scuole presen-     avere oggi un legame im-
  prime riprese per il nuo-    ti in Italia, nel febbraio   portante col passato.
  vo film del regista roma-    del 2017, il regista Davi-   “L’apprendistato” è un
  no Davide Maldi.             de Maldi ha fatto visita a   film documentario am-
  La scuola è stata scelta     Domodossola. In accordo      bientato in un Istituto
  come set dell’opera ci-      con i Padri Rosminiani e     alberghiero e si svilup-
  nematografica intitolata     i docenti quindi, ha in-     pa sull’osservazione dei
  “L’apprendistato”, pro-      cominciato a visitare più    cambiamenti che un ado-
  dotta da Invisible Films,    volte l’istituto e poterne   lescente vive nel momen-
  Red House Produzioni e       così apprezzare l’archi-     to di confronto con le pri-
  L’Altauro, con il convin-    tettura, la posizione ge-    me forme di disciplina,
  to sostegno anche della      ografica oltre che la sua    nel periodo in cui affina
  nostra Associazione.         importante storia. L’I-      gesti, tecniche e soprat-

24 | R & O | Luglio 2018
Sezione Piemonte Orientale
tutto il carattere all’inter-   so gli studenti di prima,     Protagonista di alcune
no di un percorso di for-       in modo da poter docu-        scene con i ragazzi sarà
mazione professionale.          mentare il primo impatto      anche il Presidente Bel-
L’istruzione     all’interno    dei nuovi cadetti con la      trami.
degli istituti alberghie-       materia. La forma di in-      Finalmente un film che
ri, a differenza di altre       terazione con la realtà si    riscopre il valore, l’etica
scuole, comporta un pas-        svilupperà sulla base di      e la filosofia del lavoro
saggio diretto dal con-         un rapporto diretto e con-    di sala e delle sue impli-
testo scolastico a quello       tinuativo con le persone      cazioni sulla formazione
lavorativo e richiede una       coinvolte, chiedendo loro     umana e professionale!
preparazione       estrema-     di mettere in scena se
mente accurata, che non         stessi, il tutto raccontato
avviene solo sul piano          dal punto di vista in par-          Damiano Oberoffer
intellettuale e fisico, ma      ticolare del mondo della                socio AMIRA –
innanzitutto caratteriale:      sala ristorante.                    Piemonte Orientale
sapere di dover servire è       “L’apprendistato”      sarà
alla base della conoscen-       un film per il cinema,
za di chi vuole intrapren-      vicino al documentario
dere il mestiere.               d’osservazione, a cavallo
Il film sarà girato coin-       tra realtà e finzione, che
volgendo tutti gli alun-        ragionerà sull’educazio-
ni della scuola con una         ne e su ciò che un adole-
maggiore attenzione ver-        scente impara a essere.

                                                                  Luglio 2018 | R & O | 25
Curiosità

                                                                         Concorrenti al National waiters day

 A Londra il “National waiters’ day”
                                                                                     di Diodato Buonora

 N
          avigando in rete ho         camerieri che partecipano de-      dere il lavoro di cameriere, in
          scoperto che, a fine        vono completare un percor-         un momento di forte difficoltà
          maggio, si è tenuta a       so correndo con un vassoio in      per il settore.
 Londra la National waiters’          mano, con sopra una bottiglia      Quest’anno la manifestazione si
 day (la Giornata nazionale del       d’acqua e un bicchiere da tene-    è svolta per il 6° anno consecu-
 cameriere). L’evento, che vuo-       re in equilibrio. La manifesta-    tivo. La prima edizione fu vin-
 le celebrare tutti i camerieri e i   zione, nata da un’idea di Fred     ta da Antonino Forte, associato
 maîtres che lavorano nelle sale      Siriex, maître d’hotel francese,   Amira nella sezione Abruzzo e
 ristorante del Regno Unito,          ha come obiettivo quello di in-    Molise e già vincitore del con-
 prevede una gara di abilità. I       vogliare i giovani ad intrapren-   corso “Maitre dell’Anno” nel
                                                                         2011.
                                                                         Oggi, Antonino Forte è “Assi-
                                                                         stant restaurant manager” del
                                                                         prestigioso Galvin at Windows,
                                                                         ristorante stellato situato al 28°
                                                                         piano dell’Hilton Hotel di Park
                                                                         Lane a Londra.
                                                                         Intervistato da un giornalista
                                                                         italiano, Antonino ha spiegato
                                                                         che questo successo gli ha dato
                                                                         molta notorietà, è stato anche
                                                                         invitato a comparire in televi-
                                                                         sione con Gino D’Acampo – fa-
                                                                         moso chef televisivo nel Regno
                                                                         Unito – e la sua foto è stata
                                                                         esposta in Hyde Park (luogo
                                                                         della gara) per un anno.
                                                                         Fa piacere che un nostro asso-
                                                                         ciato si fa onore all’estero.

                            Antonino Forte

26 | R & O | Luglio 2018
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