Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
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Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d’Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi Etna (Piano Provenzana), 5 ottobre 2020 – Il corridore ecuadoriano Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) ha emulato il suo connazionale Richard Carapaz, vincitore del Giro d’Italia 2019, andando a conquistare la terza tappa sull’Etna davanti ai suoi compagni di fuga Giovanni Visconti (Vini Zabu ‘- Brado – KTM) e Harm Vanhoucke (Lotto- Soudal). Geraint Thomas (Team Ineos Grenadiers) è arrivato al traguardo molto attardato (a 12’19”) dopo essere caduto nel tratto di trasferimento; staccato anche Simon Yates (a 4’22”) che non è riuscito a tenere le ruote dei migliori.
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) ha vinto la terza tappa del 103^ Giro d’Italia, la Enna – Etna (Linguaglossa – Piano Provenzana) di 150 km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Giovanni Visconti (Vini Zabu’ – Brado – KTM) e Harm Vanhoucke (Lotto Soudal).
Foto Fabio Ferrari/LaPresse 05 ottobre 2020 Italia Sport Ciclismo Giro d’Italia 2020 – edizione 103 – Tappa 3 – Da Enna a Etna (Linguaglossa-Piano Provenzana) (km 150) Nella foto: Photo Fabio Ferrari/LaPresse October 05, 2020 Italy Sport Cycling Giro d’Italia 2020 – 103th edition – Stage 3 – from Enna to Etna (Linguaglossa-Piano Provenzana) In the pic: João Almeida (Deceuninck – Quick – Step) è il nuovo leader della classifica generale e indossa la Maglia Rosa. DI TAPPA RISULTATO 1 – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) – 150 km in 4h02’33”, media 37.106 km/h 2 – Giovanni Visconti (Vini Zabu’ – Brado – KTM) a 21” 3 – Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) a 30”
CLASSIFICA GENERALE 1 – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step) 2 – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) s.t 3 – Pello Bilbao (Bahrain – McLaren) a 37” LA TAPPA DI DOMANI Tappa 4 – CATANIA-VILLAFRANCA TIRRENA – 140km Tappa caratterizzata dalla presenza a metà percorso della salita pedalabile di Portella Mandrazzi. Da Catania fino alle porte di Taorminasi percorrono strade abbastanza ampie, ma planimetricamente costellate di curve, con pochi tratti rettilinei, sebbene altimetricamente sostanzialmente piatte. Una volta lasciata la costa si affronta la lunga scalata di Portella Mandrazzi (pendenze attorno al 4% medio) che, seguita da una lunghissima discesa, porta alla costa nord dell’Isola. Gli ultimi 40 km sono tutti su strade abbastanza ampie, pianeggianti, con pochi centri abitati e con poche variazioni di direzione. Ultimi KM A meno di 2 km dall’arrivo, la corsa lascia la statale 113 per collegarsi al lungomare mediante una strada in leggera discesa con un paio di curve di media ampiezza. A circa 850 m dall’arrivo, ultima curva verso sinistra che immette nel lungo rettilineo finale (fondo asfalto, larghezza 8 m).
FOURMAUX-JAMOUL (FORD FIESTA WRC) TRA LE WRC, BLOCK-GELSOMINO (FORD ESCORT COSWORTH) TRA LE MYTH, BIANCHINI-PAGANONI (LANCIA 037) TRA LE HISTORIC, BATTIATO-BATTIATO (LANCIA FULVIA HF) TRA LE HERITAGE: ECCO TUTTI I VINCITORI DI RALLYLEGEND 2020. SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO LE “LEGEND STARS” CON TANTI CAMPIONI AL VIA. UNA GRANDE RALLYLEGEND, CON L’APPREZZAMENTO DI JEAN TODT E MICHELE MOUTON Il podio heritage Repubblica di San Marino. Con il prestigioso endorsement di Jean Todt, Presidente della Federazione Internazionale dell’Automobilismo, che ha voluto essere presente nella Repubblica di San Marino, a sostenere Rallylegend, e con il plauso da parte di Michèle Mouton, ispettrice safety per la FIA, che ha preceduto, con “autista” Bruno Bentivogli, tutte e tre le tappe del rally e anche il Legend Show del giovedì, apprezzando e approvando la struttura e l’organizzazione della sicurezza dell’evento, va in archivio una edizione di Rallylegend di quelle da ricordare, dato anche il momento storico complicato che stiamo vivendo. “Siamo soddisfatti di essere riusciti a proporre Rallylegend –commentavano alla fine Paolo Valli e Vito Piarulli, dal ponte di comando dell’evento
– nonostante il periodo complesso e il forzato cambio di data poco più di un mese fa. Volevamo esserci, e un grazie va anche al Governo sammarinese e agli sponsors che hanno creduto in questa impresa”. MARCO BIANCHINI (LANCIA 037) DOMINA UN PODIO “HISTORIC” TUTTO SAMMARINESE Tra le “Historic”, vero dominatore di tutto il rally è stato Marco Bianchini, in coppia con Giulia Paganoni, che si è divertito a spingere a fondo con la Lancia 037, chiudendo primo, come tre anni fa, con un vantaggio consistente sugli inseguitori. Inseguitori che vanno a completare un podio tutto sammarinese con ilsecondo posto di Stefano Rosati, con Sergio Toccaceli, su Talbot Lotus, sempre presente – e anche vincente in passato a Rallylegend – mentre
terzi sono Loris Baldacci, con Enzo Zafferani, a bordo della Porsche 911 Carrera RS. IL PILOTA M-SPORT ADRIEN FOURMAUX DOMINA LA “WRC” CON LA FIESTA WRC PLUS UFFICIALE Il podio wrc Nella categoria “WRC”, vittoria mai in discussione per il giovane francese Adrien Fourmaux, in coppia con Renaud Jamoul, con la Ford Fiesta WRC “Plus” ufficiale del team M-Sport, che guidava per la prima volta.“Divertente e coinvolgente l’atmosfera di Rallylegend– dichiarava Fourmaux alla fine, entusiasta – ed un percorso tutt’altro che banale, anzi quasi tutte “vere” prove speciali. Guidare una “Plus” in gara è stato eccitante e impegnativo”. Sua la vittoria in tutte le speciali di giornata, mentre alle sue spalle il biellese “Il Valli”, in coppia con Cirillo, con la Hyundai i20 WRC del 2016 del team HMI, colleziona un altro podio a Rallylegend. “Non è facile combattere con piloti e vetture ufficiali, ma è
sicuramente stimolante. Il mio è il primo posto tra gli “umani” …” Con un colpo di reni nella prova conclusiva, il torinese Enrico Tortone, con Erika Zoanni alle note, e la Ford Fiesta WRC Tamauto scalzava il campione Francois Delecour, con Sabrina De Castelli alle note, a bordo della Alpine A110 R-GT dal terzo gradino del podio. Roba da raccontare ai nipoti, per uno che corre poco come Tortone … KEN BLOCK E ALEX GELSOMINO, CON LA FORD ESCORT COSWORTH, DI NUOVO PRIMI TRA LE “MYTH” Si è dovuto impegnare a fondo Ken Block, nella categoria
“Myth”, così come il suo fido navigatore Alex Gelsomino, per piazzare la Ford Escort Cosworth “Cossie” davanti alla splendida Subaru Impreza 555 di Carlo Boroli, con Maurizio Imerito a fianco, che è stato avversario ostico per il pilota americano. Una lotta che ha avuto fasi alterne, nel corso delle tre giornate di gara, e che si è decisa nell’ultima tappa. Ken Block aggiunge la vittoria nel rally a quella del Legend Show del giovedì. Sul terzo gradino del podio Renato Travaglia, con Nalli a fianco, che non guidava la Ford Sierra Cosworth 4X4 sull’asfalto da oltre 25 anni, mentre al quarto posto chiude Rallylegend Franco Cunico, con Gigi Pirollo alle note, con una vettura identica, che ha patito qualche problema ai semiassi nella giornata conclusiva. ENZO E LUCA BATTIATO (LANCIA FULVIA HF DEL 1972) SI AGGIUDICANO RALLYLEGEND HERITAGE
La seconda edizione di Rallylegend Heritage ha visto, in pratica, il dominio dei torinesi Enzo e Luca Battiato (il papà al volante, il figlio alle note), su Lancia Fulvia Hf del 1972, in livrea Marlboro. Preso il comando a metà della prima giornata, non lo hanno più lasciato fino al traguardo finale. Lotta serratissima per il secondo posto tra il veronese Luca Cattilino, con Pesavento alle note, a bordo della Opel Kadett GTE del 1976 e Francesco Turroni, con Liverani a fianco, a bordo di una Triumph TR6 del 1969, alla fine separati da un solo decimo di secondo. LEGEND STARS, GRANDE SHOW SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ … Spettacolo nello spettacolo le “Legend Stars”, guida funambolica e “traversi” a go-go, con grandi nomi dei rally
come Miki Biasion, con sua moglie Paola (Lancia Stratos), Ari Vatanen, con Fabrizia Pons (Ford Escort Cosworth), Marcello Miotto, con Alessandro Verna, con la rara Hyundai Accent WRC, Simone Campedelli (Ford Fiesta R5), che nella giornata conclusiva ha avuto l’onore di avere Fabrizia Pons alle note, rimasta appiedata dalla Ford Escort Cosworth che ha condiviso, per due giornate, con il grande Ari Vatanen, il sempre spettacolare Manfred Pommer (Audi Quattro), Paolo Diana (Fiat 131 Racing) e Frank Kelly (Ford Escort Rs), “Dedo” con la interessante Renault Clio N5, Federico Sceriffo, star del drifting, con la Toyota GT86 Turbo. ORGANIZZATORI … RACING Paolo Valli e Vito Piarulli sono gli “inventori” e gli organizzatori di Rallylegend. Entrambi con brillanti trascorsi nei rally. Paolo Valli, ormai da tante edizioni di Rallylegend, rimette in moto la sua splendida Lancia S4 Martini, carica di storia, e partecipa al rally tra le Legend Stars. Quest’anno anche Vito Piarulli ha rispolverato la Lancia Delta Integrale Evo, anche questa nei colori Martini e con un notevole pedigree, venti anni dopo il suo debutto al rally Raab, la gara di casa, percorrendo, con grande emozione, alcuni giri della “The Legend” con a fianco Margherita, la figlia più grande. Con la più piccola, Elisa, ha invece salutato amici e pubblico sul palco, prima dell’arrivo della gara. MICHELIN PREMIA LO SPETTACOLO Michelin, tra i main sponsors di Rallylegend 2020, ha messo in palio interessanti premi per gli equipaggi autori del passaggio più spettacolare sulla prova speciale “The Legend” della giornata di venerdì. Nella categoria Historic ad aggiudicarsi la palma del più soettacolare è stato l’equipaggio Baldacci-Zafferani su Porsche 911 Carrera RS, davanti a Rosati Toccaceli, su Talbot Lotus.Tra le Myth a vincere è stato l’equipaggio Block-Gelsomino, su Ford Escort
Cosworth, davanti a Travaglia-Nalli su Ford Sierra Cosworth 4X4. Nella categoria WRC il più spettacolare è stato giudicato l’equipaggio Proh-Imerito, su Hyundai i20 WRC, davanti alla identica vettura de “Il Valli”-Cirillo. ANTIGUA LEGEND CUP, VACANZA DA SOGNO IN PREMIO A FORMAUX- JAMOUL La Antigua Legend Cupè ormai una tradizione a Rallylegend. Un trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua particolare classifica, di far competere a pari livello le vetture più lente con quelle più veloci. E’ in palio una vacanza da sogno di dieci giorni ai Caraibi per due persone. Promotore dell’iniziativa, e anche pilota affezionato a Rallylegend, Carlo Falcone, il “Console da rally”. La vittoria e la vacanza, dopo un accurato calcolo, sono andate a Adrien Formaux e Renaud Jamoul, l’equipaggio ufficiale M-Sport. EBERHARD & CO. PREMIA VATANEN E FORMAUX Eberhard & Co., per l’ottavo anno consecutivo partner e Official Time Keeper di Rallylegend, ha consegnato un orologio della collezione Champion V a Ari Vatanen, campione del mondo rally 1981, come premio speciale, mentre un altro esemplare è andato a Adrien Formaux e Renaud Jamoul, il duo ufficiale M- Sport in qualità di “Primo equipaggio classificato assoluto” a Rallylegend 2020. SUCCESSO PER LA NUOVA MARTINI RACING® HERITAGE COLLECTION DI SPARCO E PER LA HOSPITALITY AL RALLY VILLAGE. Sparco®, sponsor e partner tecnico ufficiale dell’evento, ha presentato a Rallylegend, la nuova Sparco®-MARTINI Racing® Heritage Collection, dedicata all’iconica livrea di Pessione. Dal Racing al Performance equipment, passando per lo Sportswear e il Merchandising, i colori Martini Racing,
associati al brand Sparco, sono stati il polo di attrazione degli appassionati presenti. Lo stand ospitava inoltre una Lancia Rally 037 Eminence, una Lancia S4 e i prodotti della linea gaming e sono stati presenti anche i piloti Federico Sceriffo e Simone Campedelli, in veste di brand ambassadors. FORD HA PRESENTATO A RALLYLEGEND LA NUOVA PUMA ST, APRIPISTA AL RALLY. Ford Italia ha scelto Rallylegend per la prima uscita ad un evento dedicato al pubblico in Europa della nuova Ford Puma ST, il primo crossover ad alte prestazioni, sviluppato da Ford Performance, che offre emozioni e versatilità dei modelli dell’Ovale Blu. Una Puma ST è stata affidata agli apripista di Rallylegend. Sito Web: www.rallylegend.com e-mail: info@rallylegend.com Social Area:Facebook: https://www.facebook.com/officialrallylegend/?ref=hl Twitter: https://twitter.com/rallylegend Instagram: https://www.instagram.com/rallylegendofficial/ YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCnFn4qD2nYj-lNsbcxEyl2A Fadiesis Accordion Festival
2020 sfida il covid e diventa internazionale Dopo il gemellaggio con Matera, che prosegue anche quest’anno con due concerti il 9 e 10 ottobre, il Fadiesis Accordion Festival – promosso dall’associazione Fadiesis col sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Pordenone e realizzato in collaborazione con i comuni che ospitano i concerti e numerosi enti, associazioni e sponsor privati – in regione dal 16 ottobre al 14 novembre con 7 concerti e una mostra, sfida l’emergenza sanitaria in corso ampliando la rete di collaborazioni e facendosi internazionale. Tre sono le nazioni che Aida Talliente ospiteranno quest’anno il “Faf outside” con una propria originale programmazione, anche se la conferma delle date rimane legata fino all’ultimo all’evoluzione della gestione delle misure anti Covid dei rispettivi governi: la Slovenia (Tolmino), la Svizzera (Mendrisio) e il Giappone (Okawa, con cui Pordenone è gemellata da 30 anni). Purtroppo il Giappone a oggi non ha ancora riavviato le attività di pubblico spettacolo e dunque il debutto nipponico è rimandato al prossimo anno. Rimane invariato lo spirito che anima da sempre il festival, diretto da Gianni Fassetta: andare oltre i luoghi comuni che confinano la fisarmonica nel territorio del
folklore; proiettarla in altri e inesplorati orizzonti musicali (dalla classica al jazz, dalla musica sacra a quella moderna); rafforzare la sua forza simbolica e sociale; valorizzare la sua preziosa ricchezza di sfumature. Una dichiarazione d’amore, immutata negli anni allo strumento “che respira” attraversando lo spazio, i generi, le culture. Ma non mancano le novità: un meeting con allievi e allieve dei Conservatori di Udine e Trieste, con la Scuola di musica di Tolmino e l’Accademia fisarmonicistica Fancelli di Pordenone; la mostra con la ricca collezione di fisarmoniche dell’artigiano Adelio Corti (il 22 e il 23 ottobre nel convento di San Francesco); uno spettacolo che Adolfo Del Cont celebra la poesia friulana. Il programma è stato illustrato dal direttore artistico Gianni Fassetta, alla presenza dell’assessora regionale Tiziana Gibelli, particolarmente affascinata dalla fisarmonica, che ha rinnovato l’invito ad accedere alle opportunità dell’Art bonus regionale aperto anche alle attività culturali, che permette sgravi fiscali immediati ai mecenati (fino al 40%) e dell’assessore pordenonese Pietro Tropeano, che ha rimarcato importanza del lavoro culturale delle associazioni e in particolare di Fadiesis, dimostrata anche dal salto internazionale.
Gorni Kramer Quartet Primo appuntamento venerdì 16 ottobre nel Castello di Villalta (Fagagna) con il Gorni Kramer Quartet, che trascinerà il pubblico a ritmo di swing attraverso una rilettura raffinata e coinvolgente dei brani di Kramer. Sabato 17 ottobre il tradizionale appuntamento con “Mantice Sacro”, nell’abbazia di Sesto al Reghena, vedrà il Corocastel di Conegliano (accompagnato dalle fisarmoniche di Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin) affrontare un percorso tra canto patriarchino e villotta, tra sacro e profano, guardando allo storico passaggio dal Patriarcato di Aquileia all’avvento della Serenissima. Giovedì 22 ottobre nel Convento di San Francesco a Pordenone con lo spettacolo “Animis Vivis” protagonista sarà la poesia in lingua friulana (da Cappello a Tavan, da Cantarutti a Vallerugo): alla fisarmonica Gianni Fassetta, al violoncello Riccardo Pes, voce recitante Aida Talliente. Il giorno successivo il Convento ospiterà il primo Meeting di scuole e conservatori, improntato al confronto e allo scambio. L’ospite d’onore dell’edizione 2020 del Fadiesis Accordion festival sarà il pianista e
Remo Anzovino – Gianni Fassetta compositore Remo Anzovino, che eseguirà le proprie musiche in duo con Fassetta il 25 ottobre a Cordenons (auditorium Aldo Moro, prevendita vivaticket). Grazie al Fai l’antica pieve di Montereale Valcellina, aprirà le proprie porte due volte: il 13 novembre all’incontro tra generazioni sul filo della memoria con i giovani allievi dell’Accademia Fancelli e gli ospiti della comunità alloggio La Selina; il 14 novembre ai suoni moderni proposti da Adolfo Del Cont, col suo bajan. L’ingresso ai concerti è libero, previa prenotazione allo 0434 43693 (solo per Fagagna 340 6819389) ContemporaneA: a Biella un festival al femminile fatto di parole e storie di donne – 10-11 ottobre 2020 Sono più di venti le donne scrittrici, traduttrici, giornaliste, economiste, musiciste, storiche, sociolinguiste e vivaiste che la città di Biella si prepara a ospitare il 10 e
11 ottobre per la prima edizione del festival ContemporaneA. Parole e storie di donne. Uno spazio nato online lo scorso giugno, cresciuto sempre di più e pronto a farsi conoscere, finalmente dal vivo, sempre con la cura di Irene Finiguerra e Barbara Masoni. Nicolò Targhetta Nel corso della due giorni il pubblico potrà infatti ritrovare i format e alcuni degli ospiti che ha imparato ad amare e conoscere nei rendez-vous online sui canali social di ContemporaneA. Ogni mattina la giornata si apre con la rassegna stampa Giornali a colazione. Sabato 10 Roberta Scorranese firma del Corriere della Sera, racconta come si sta evolvendo la professione insieme a Simona Romagnoli, giornalista de La Stampa per la redazione di Biella, nella sezione cultura e spettacolo. Domenica 11 commentano le notizie del giorno Francesca
Francesca Angeleri Angeleri (Corriere della Sera, Donna Moderna, Alias) e Roberto Azzoni, direttore da oltre un decennio dell’Eco di Biella. Quattro gli appuntamenti con il Caffè con le ragazze. Sabato mattina, la giornalista Simonetta Fiori, che da trent’anni si occupa per La Repubblica di temi culturali, presenta La testa e il cuore. L’amore in trenta storie (Guanda, 2020), mentre al pomeriggio il caffè è in compagnia di Florencia Di Stefano- Abichain, traduttrice del libro L’atlante delle donne di Joni Seager (ADD Editore, 2020) e nota su Instagram come Florenciafacose. Argentina di origine, da anni vive a Milano e lavora come speaker radiofonica. Domenica la redattrice e traduttrice Alice Basso racconta del suo ultimo romanzo Il morso della vipera (Garzanti, 2020), mentre l’incontro pomeridiano è con Anna Peyron, fondatrice di un vivaio specializzato nella coltivazione di rose antiche e botaniche, ortensie, clematidi, piante e bulbi per amatori e autrice di Il romanzo della rosa (ADD Editore, 2020). Sabato 10 al Ristorante Antico Comune di Biella un pranzo speciale con la giornalista Barbara Frandino per Vi racconto Edna O’Brien, scrittrice, femminista, ribelle, mentre domenica, sempre per pranzo, l’incontro sarà con la poetessa e scrittrice Elena Varvello, con Tu chi sei? Le vite degli
altri. La scrittura di Elizabeth Strout (15 €, solo su prenotazione a segreteria.contemporanea@gmail.com). Mariangela Pira Non solo letteratura, con la sociolinguista Vera Gheno, specializzata in comunicazione digitale e autrice di apprezzati libri sull’uso della lingua italiana (l’ultimo, pubblicato da Longanesi nel 2020 è Parole contro la paura), con la giornalista Ritanna Armeni per la presentazione di Mara. Una donna del Novecento (Ponte alle Grazie, 2020), con Mariangela Pira, voce dell’economia su Sky Tg24 per capire come la pandemia ha infettato l’economia globale. Altri incontri molto attesi sono quelli con Silvia Zanella, che prende le mosse dal suo ultimo libro Il futuro del lavoro è femmina (Bompiani, 2020), con Rossana De Michele, tra le creatrici di Storielibere.Fm, e con Alice Cappagli, violoncellista nell’orchestra del Teatro alla Scala per quasi quarant’anni. Torna anche il format Scrittori per scrittrici. Tra gli autori a raccontare dal vivo il rapporto con la loro scrittrice preferita ci sono Andrea Pomella che con Anni luce nel 2018 è stato finalista nella dozzina del Premio Strega, Simone Tempia, ideatore del personaggio del maggiordomo immaginario Lloyd, capace di trovare una risposta ai
Vera Gheno dilemmi quotidiani del suo sir, Nicolò Targhetta, scrittore e creatore della pagina Non è successo niente e Raffaele Riba, scrittore e insegnante presso la Scuola Holden. Giovedì 15 ottobre è in programma un ulteriore appuntamento con ContemporaneA: 25 anni di passione per l’arte: dalla Collezione alla Fondazione. Incontro con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte e fondatrice della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino con sedi a Madrid e Guarene, membro di varie istituzioni d’arte internazionali. L’incontro sarà alle 21 a Palazzo Gromo Losa. Il progetto nasce all’interno dell’associazione biellese BI- BOx da un’idea di Irene Finiguerra e Barbara Masoni, in collaborazione con la libreria Giovannacci e con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. L’illustrazione e il progetto grafico è a cura di Chiara Fucà.
Raffaele Riba COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste, imprenditrici. È così che, nell’ambito della rubrica social Caffè con le ragazze, in questi due mesi hanno raccontato sé stesse e il proprio lavoro autrici come Giusi Marchetta, Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Marta Barone, Bea Buozzi, Marilù Oliva, Carola Benedetto e Luciana Cilento. Non solo scrittrici: sono intervenute anche professioniste del mondo dell’arte e della cultura come la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella, la regista Irene Dionisio, la tatuatrice Silvia Maschio, le ideatrici del progetto Senzarossetto Giulia Cuter e Giulia Perona, la manager musicale Katia Giampaolo, le giornaliste Ritanna Armeni, Simonetta Fiori, Cristina Manfredi. Non sono mancate le voci maschili, grazie alla rubrica Scrittori per scrittrici, attraverso cui alcuni tra i più amati nomi della narrativa italiana hanno raccontato con brevi video la propria autrice preferita, come Maurizio de Giovanni, Antonio Manzini, Matteo B. Bianchi, Raffaele Riba, Nicolò Targhetta, Lorenzo Marone, Fabio Stassi, Giacomo
Nicolella. Tra le altre rubriche Una collana di perle, ogni lunedì mattina una citazione diversa, che sia di ispirazione per tutta la settimana; L’amica che vorrei, la rubrica dedicata alle scrittrici: da conoscere, da leggere o da rileggere; A ruota libera, in cui le due curatrici di ContemporaneA Irene Finiguerra e Barbara Masoni approfondiscono ogni volta un tema diverso: una corrente artistica, una storia, un libro; La donna della domenica, dedicato alle donne da non dimenticare. Quella del 10 e 11 ottobre del 2020 è la prima edizione del festival dal vivo. Il rider, la nonna e l’Intelligenza Artificiale Leo è un ventottenne orfano, rider/portapizze per la società DreamEat. Leo da piccolo era un naziskin incallito con la forte passione per i puzzle e i film e le canzoni Disney. Leo vive in casa con l’affettuosa e curiosa nonna Armida. Leo lotta con se stesso e i suoi impulsi repressi e si rapporta con la voce di Alex (versione maschile dell’intelligenza artificiale Alexa) che lo aiuta a scoprire un mondo diverso e il suo orientamento sessuale. Leo, come la principessa Elsa di Frozen, cerca di accettare se stesso:: “Può sembrare un salto enorme ma io lo affronterò. Non è un difetto, è una virtù, e non la fermerò mai più. Nessun ostacolo per me, perché d’ora in poi troverò la mia
vera identità e vivrò, sì, vivrò per sempre in libertà…”. Poi accade che Alex, pur essendo intelligenza artificiale, si innamora di Leo. La nonna tenta di capire cosa sta accadendo. Solo alla fine si scoprirà come andrà a finire la ricerca di Leo su se stesso e il suo rapporto con Alex. Lo spettacolo è un dialogo semicomico a tre ma che “fisicamente” non si incontrano mai: un esempio di teatro classico e nuove tecnologie ai tempi del coronavirus. Il rider, la nonna e l’Intelligenza Artificiale, fa parte della “Trilogia sulle Intelligenze Artificiali” di Giuseppe Nicodemo ed è il secondo spettacolo dopo Il Bonsai hai i rami corti, già presentato a Fiume nel 2020 e che andrà in scena al Teatro Miela il 19 novembre prossimo. Prodotto NHK “Ivan pl. Zaijc” – Dramma Italiano per arrivare l’anno prossimo alla
coproduzi Il terzo e ultimo spettacolo sarà Il wellness delle intelligenze: le intelligenze artificiali dialogheranno a debita distanza, distese sui lettini di un centro wellness.
Cosa penseranno Alex e Alexa, le terribili e tormentate intelligenze artificiali, quando non lavorano e non parlano oppure quando vengono interpellate dai loro “padroni”? Con un sorriso sulle labbra ci si interroga su quali potranno essere i nuovi rapporti tra esseri umani e intelligenze artificiali: cosa vuol dire la comunicazione apparentemente univoca con questi strumenti? quando un monologo interiore o un soliloquio diventano dei dialoghi con qualcosa che è altro da noi? Le intelligenze artificiali sono una proiezione di noi stessi o siamo noi che veniamo plasmati da loro? organizzazione: Bonawentura Informazioni e prenotazioni: biglietteria@miela.it, tel. 040365119 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00. E’ gradita la prenotazione. dall’8 al 10 ottobre a Lenz Teatro, a Parma, entra nel vivo il progetto RE-Opening MONDI NUOVI a cura di Lenz
Fondazione. Prima nazionale a Lenz Teatro per Altro stato, la nuova creazione interpretata dall’attrice sensibile Barbara Voghera Entra nel vivo il progetto RE-Opening MONDI NUOVI a cura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: in programma anche la performance Hipógrifo violento, videoinstallazioni e dialoghi sul presente e sul futuro del teatro. Tre intense giornate di videoinstallazioni, creazioni performative e dialoghi sono in programma dall’8 al 10 ottobre a Lenz Teatro, a Parma, culmine del progetto RE-Opening MONDI NUOVI realizzato da Lenz Fondazione nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21: trasposizioni contemporanee di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto dell’autore barocco spagnolo Pedro Calderón de la Barca. In apertura, ogni giorno (8 e 9 ottobre alle ore 20, 10 ottobre alle ore 18, ingresso gratuito) è in programma la videoinstallazione Melancolía contromano, che sarà fruibile singolarmente tramite cuffie e telecomando igienizzati e copricuffie personale: ciascuno spettatore avrà la possibilità di tracciare un proprio percorso – fatto di pause, avanzamenti o ritorni – nel materiale filmico realizzato a Burgos, in Spagna, a Tangeri, Ceuta e Fez in Marocco, elemento essenziale della messinscena de Il principe costante di Lenz del 2006. Prima nazionale per Altro stato, interpretato dall’attrice sensibile Barbara Voghera, tratto da La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca. Racconta Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi: «Barbara fa parte dell’ensemble di Lenz dal 1999: una lunga inesauribile passione teatrale che ha maturato nel tempo risultati artistici straordinari. In questa nuova creazione, l’interrogazione del capolavoro calderoniano – Che cos’è la
vita? – si arricchisce di un ulteriore e fondamentale enigma filosofico: Chi sono io? In un continuo rispecchiamento testuale, la dualità classica della coppia drammatica principe/servo viene sottratta alla sua elementare e semplificante verità sociologica. Il servo si appropria dei versi del principe, sospesi tra realtà e finzione, ponendo sé stesso nella medesima condizione umana del protagonista, sulla stessa soglia tra il vero e il sogno, passato e presente, immaginazione e realtà. Aggiunge Francesco Pititto, curatore della drammaturgia e dell’imagoturgia: «Alla manifestazione organica del duo Sigismondo/Clarino si sostituisce un contrappunto meccanico, alla presenza costante l’intermittenza dell’assenza, alla vita scenica la sua rappresentazione inanimata, al nitore del reale la pressione onirica dell’ombra. Ecco allora che la vera marionetta Sc’vèik accompagna Clarino/Barbara sulla via dell’anima, entrambe impegnate nella ricerca del centro di gravità comune, unite in una danza meccanica e divina insieme.». Altro stato sarà in scena l’8 e 9 ottobre alle ore 20.45 e il 10 ottobre alle ore 18.45. Dopo l’apprezzamento di pubblico e critica nella prima parte
del progetto di riapertura di Lenz Teatro, è di nuovo in scena, l’8 e 9 ottobre alle ore 21.45 e il 10 ottobre alle ore 19.45, Hipógrifoviolento, creazione interpretata da Sandra Soncini da La vita è sogno di Calderón. Aggiunge Maria Federica Maestri: «Sandra Soncini ha interpretato Rosaura ne La vita è sogno diciassette anni fa: questo Hipógrifo violento ha sicuramente memoria di quell’esperienza scenica, ma se ne ha sostanza estetica profondamente diversa. Hipógrifo violento non estrae semplicemente Rosaura dal contesto complessivo dell’opera – La vita è sogno – ma ne stratifica la dimensione testuale incuneando nel disegno drammaturgico le inflessioni dell’antagonista Sigismondo. Il dispositivo drammaturgico curato da Francesco Pititto ha dato forma ad una personalità a ‘caselle’, a tessere, una figura-scacchiera, la cui presentia si manifesta come un mosaico di umori, di passioni e di impulsi contrastanti. Attraverso queste oscillazioni caratteriali abbiamo dato corpo psichico al nostro Hipógrifo, alla ricerca di una biografia scenica che ponesse in primo piano il cedimento esistenziale, l’identità instabile del soggetto nella contemporaneità». In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, sabato 10 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 17.30 è in programma Futuro sensibile, momento di confronto tra artisti, istituzioni, operatori, educatori, critici e studiosi per raccontare il presente e delineare il futuro del teatro sensibile: «Lenz e AUSL di Parma collaborano del 2000 per progetti integrati sulla cultura che cura, volti alla riabilitazione individuale e al benessere di comunità» spiega Elena Sorbi, responsabile dei rapporti istituzionali di Lenz Fondazione «Da queste esperienze, con lo scopo di promuovere percorsi artistici di alta qualità estetica realizzati con persone con disabilità e diagnosi psichiatriche, nasce nel 2016 la rete emiliano-romagnola de I Teatri della Salute. Nel contesto di Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura sarà fatto un focus sulle più significative esperienze del territorio parmense in tema di teatro e salute mentale, con
interventi performativi e dialoghi». Ingresso gratuito. Informazioni: Melancolía contromano, Futuro sensibile: Ingresso gratuito. Altro stato, Hipógrifo violento: 12 euro intero, 8 euro ridotto [n.2 spettacoli nella stessa sera, under 30, over 60, studenti, youngER Card, Carta DOC, dipendenti AUSL, gruppi minimo 5 persone: associazioni culturali, scuole di teatro, danza, istituti scolastici, aziende]. Prenotazione obbligatoria. Ritiro biglietti 15 minuti prima degli spettacoli. Capienza massima delle sale: 20 posti. Gli appuntamenti avranno luogo a Lenz Teatro, via Pasubio 3/e, Parma. Tutte le fasi del progetto RE-Opening MONDI NUOVI si svolgeranno nel rispetto del protocollo aziendale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Prenotazioni: 0521 270141, 335 6096220, info@lenzfondazione.it, www.lenzfondazione.it. Sabato 10 ottobre dalle ore 16 alle ore 19, la galleria Beaux Arts (via Cecco
Angiolieri, 13 Siena Artisti in blu. Riflessi nel cristallo Artisti in blu. Riflessi nel cristallo”. È questo il titolo dell’evento espositivo che sabato 10 ottobre, dalle ore 16 alle ore 19, sarà ospitato dalla Galleria Beaux Arts di Siena (via Cecco Angiolieri 13 – ingresso libero). L’appuntamento, che nasce per sensibilizzare il pubblico sull’autismo, mette in mostra le opere dei giovani artisti dell’Associazione Autismo Siena Piccolo Principe: 16 tele che nascono a conclusione di un laboratorio di pittura che i ragazzi e le ragazze dell’associazione hanno condotto all’inizio del 2020 con il maestro vetraio Adriano Canocchi di Colle di Val d’Elsa e dell’artista Umberto Trezzi, detto Ube, che da anni collabora con il “Piccolo Principe” e che da sempre dipinge utilizzando una particolare tecnica che integra pittura e cristallo. I quadri esposti traggono ispirazione da una serie di artisti famosi della pittura moderna e contemporanea (da Mondrian a Licini, da Vedova e Accardi) che hanno saputo raggiungere il cuore dei giovani dell’Associazione, suscitando in loro la voglia di un confronto che è diventato creatività. Ube e Adriano hanno accolto i suggerimenti dei ragazzi limitandosi ad aggiungere alle tele frammenti di puro cristallo, per aumentarne la luminosità e creare giochi di luce e colore che fossero il riflesso dei loro sorrisi e del loro entusiasmo.
“Artisti in Blu” avrebbe dovuto svolgersi ad aprile in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione all’autismo, ma la pandemia ha costretto ad uno spostamento di data che nulla toglie al significato dell’iniziativa. I quadri potranno essere ceduti con una donazione a favore della Associazione Autismo Siena Piccolo La serata sarà presentata da Maurizio Bianchini, per anni la voce del Palio nelle dirette RAI. Info: Galleria Beaux Arts (via Cecco Angiolieri,13 Siena); tel 0577 280759; www.artsiena.com Ingresso gratuito Basi teoriche del teatro europeo (seconda parte ) Anche la teoria polica (come la filosofia) affida al teatro un ruolo politico. William Shakspear sosteneva che il teatro è un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte. Che cose è il teatro politico? «Il teatro politico nasce dal teatro di strada e ha una storia molto antica. Un suo antecedente può essere considerata la “commedia dell’arte”. Nel Medioevo si facevano spettacoli in chiesa che venivano poi portati anche fuori, nelle strade. Le funzioni più importanti di questi primi teatri di strada erano il divertimento e il fare da specchio, alle persone, della loro vita quotidiana. Con lo
sviluppo della società industriale moderna (film, radio, grammofono, teatro) il teatro di strada ha perso molto della sua importanza originaria. Ma nel 1960 è iniziato un suo revival, quando le persone si sono accorte che poteva servire molto bene per scopi politici. Una delle principali ragioni per le quali funziona è che la strada è il luogo in cui si trova la gente ordinaria: si possono avere contatti diretti e si può portare a fondo il proprio messaggio. Il teatro come oggi è comunemente inteso è frequentato da persone di ceto medio-alto, e non da altre che possono essere raggiunte solo nelle strade.» (Utopieonlus) Basta vedere il teatro di J.P.Sartre era un teatro politico e filosofico insieme. Ma anche il teatro già dal 1771 con John Wilkies e Samuel Johnson e molti, molti anni dopo con Bertold Brecht abbiamo un teatro politico sociale. “L’uomo moderno poco sa delle leggi che governano la sua vita. Come individuo sociale reagisce per lo più sentimentalmente; ma questa reazione sentimentale è confusa, indeterminata, apparente. Le fonti dei suoi sentimenti e delle sue passioni, così come quelle delle sue cognizioni, sono ostruite e come intorbidate. L’uomo odierno, vivendo in un mondo in rapida trasformazione e trasformandosi rapidamente egli stesso, non ha di questo mondo la benché minima idea in base alla quale gli sia possibile agire con prospettive di successo; le sue concezioni della convivenza umana sono distorte, inesatte, contraddittorie, potremmo dire impraticabili; cioè, con una simile visione del mondo – del mondo umano – davanti agli occhi, l’uomo questo mondo non può dominarlo” (Bertolt Brecht, Scritti teatrali. Volume I, Einaudi 1975) Lo stesso esiste anche con il rapporto tra filosofia e teatro. Tutta la filosofia dello sguardo di J.P.Sartre esiste nel suo teatro. Lo sguardo altrui mi svela infatti che sono anche natura, ho un fuori. In tal modo scopro di me ciò che peraltro sono: esposto, penetrabile, in un’interfaccia molle, al di qua della quale mi celo oscuro. Questa mia oscurità, che lo
sguardo altrui mi svela, mi sfugge. E così – ci dice Sartre – “un po’ come si apprende il proprio pensiero obbiettivamente mediante il linguaggio, nel momento in cui lo si pensa per farlo passare nel linguaggio, la tendenza a sfuggirmi, che mi domina e mi trascina, e che io sono, la leggo in quello sguardo indagatore”, in questo “sentimento d’essere sì ciò che sono, ma altrove, laggiù, per altri” in una “solidificazione… di me stesso che lascia intatte le mie possibilità e le mie strutture… ma che mi spinge improvvisamente in una nuova dimensione d’esistenza: la dimensione del non-rivelato” . Questa filosofia di Sartre possiamo trovare anche nelle sue opere teatrale. A “porte chiuse” Sartre descrive la situazione dello sguardo “l’enfer, c’est les autres”. Il dramma inizia con il Valletto che introduce in una stanza un uomo chiamato Garcin. Garcin viene raggiunto da due donne Ines e Estelle. La stanza non ha né finestre né specchi e si capisce presto che è un luogo dell’inferno. Garcin è il primo personaggio ad essere presentato. È un brasiliano, che ha disertato durante la Seconda guerra mondiale e tradito ripetutamente la moglie, arrivando a portarsi le amanti a casa e a farsi cucinare da lei la colazione per entrambi. Dalla stanza vede la moglie suicidarsi dopo la sua morte. Inizialmente odia Inès perché ella smaschera la sua codardia e tenta di sedurre Estelle. Mano a mano che il dramma procede, comincia a cercare il perdono di Ines, come se solo la sua assoluzione potesse redimerlo. Inès è il secondo personaggio ad entrare nella stanza. È lesbica e ha sedotto una donna convincendola ad uccidere il marito, che era anche suo cugino. Durante tutto il dramma Inès manipola le opinioni che Estelle e Garcin hanno di sé stessi e degli altri, ed è l’unico personaggio che non nasconde il proprio crimine né permette agli altri di fare altrettanto. Estelle è una donna dell’alta società che ha sposato il marito per denaro e lo ha tradito con un uomo più giovane. La relazione con quest’ultimo porta alla nascita di un figlio, che Estelle uccide annegandolo; la morte del bambino causa il suicidio dell’amante. Nel corso del dramma,
Estelle cerca di avvicinarsi a Garcin. Tutto il drama dello squardo esiste nella opera “porte chiuse”. Tutta la fenomenologia della filosofia è qui, cosi nel teatro esiste anche filosofia e politica, psicoanalisi, e storia. *Apostolos Apostolou Scrittore e Docente di Filosofia
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