Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi

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Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
Jonathan Caicedo vince la
tappa 3 del Giro d’Italia,
Almeida nuova Maglia Rosa ai
centesimi
Etna (Piano Provenzana), 5 ottobre 2020 –

Il corridore ecuadoriano Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) ha
emulato il suo connazionale Richard Carapaz, vincitore del
Giro d’Italia 2019, andando a conquistare la terza
tappa sull’Etna davanti ai suoi compagni di fuga Giovanni
Visconti (Vini Zabu ‘- Brado – KTM) e Harm Vanhoucke (Lotto-
Soudal). Geraint Thomas (Team Ineos Grenadiers) è arrivato al
traguardo molto attardato (a 12’19”) dopo essere caduto nel
tratto di trasferimento; staccato anche Simon Yates (a 4’22”)
che non è riuscito a tenere le ruote dei migliori.
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) ha vinto la terza
tappa del 103^ Giro d’Italia, la Enna – Etna
(Linguaglossa – Piano Provenzana) di 150 km. Al
secondo e terzo posto si sono classificati
rispettivamente Giovanni Visconti (Vini Zabu’ –
Brado – KTM) e Harm Vanhoucke (Lotto Soudal).
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
Foto Fabio Ferrari/LaPresse
    05 ottobre 2020 Italia
    Sport Ciclismo
    Giro d’Italia 2020 – edizione 103 – Tappa 3 – Da Enna a
    Etna (Linguaglossa-Piano Provenzana) (km 150)
    Nella foto:
    Photo Fabio Ferrari/LaPresse
    October 05, 2020 Italy
    Sport Cycling
    Giro d’Italia 2020 – 103th edition – Stage 3 – from Enna
    to Etna (Linguaglossa-Piano Provenzana)
    In the pic:

João Almeida (Deceuninck – Quick – Step) è il nuovo leader
della classifica generale e indossa la Maglia Rosa.

      DI TAPPA
RISULTATO

1 – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) – 150 km in 4h02’33”,
media 37.106 km/h
2 – Giovanni Visconti (Vini Zabu’ – Brado – KTM) a 21”
3 – Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) a 30”
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
CLASSIFICA GENERALE
1 – João Almeida (Deceuninck – Quick – Step)
2 – Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling) s.t
3 – Pello Bilbao (Bahrain – McLaren) a 37”
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 4 – CATANIA-VILLAFRANCA TIRRENA – 140km

Tappa caratterizzata dalla presenza a metà percorso della
salita pedalabile di Portella Mandrazzi. Da Catania fino alle
porte di Taorminasi percorrono strade abbastanza ampie, ma
planimetricamente costellate di curve, con pochi tratti
rettilinei, sebbene altimetricamente sostanzialmente piatte.
Una volta lasciata la costa si affronta la lunga scalata di
Portella Mandrazzi (pendenze attorno al 4% medio) che, seguita
da una lunghissima discesa, porta alla costa nord dell’Isola.
Gli ultimi 40 km sono tutti su strade abbastanza ampie,
pianeggianti, con pochi centri abitati e con poche variazioni
di direzione.

Ultimi KM
A meno di 2 km dall’arrivo, la corsa lascia la statale 113 per
collegarsi al lungomare mediante una strada in leggera discesa
con un paio di curve di media ampiezza. A circa 850 m
dall’arrivo, ultima curva verso sinistra che immette nel lungo
rettilineo finale (fondo asfalto, larghezza 8 m).
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
FOURMAUX, BIANCHINI, BLOCK,
BATTIATO I VINCITORI FINALI
DI RALLYLEGEND 2020
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
FOURMAUX-JAMOUL (FORD FIESTA WRC) TRA LE WRC, BLOCK-GELSOMINO
(FORD ESCORT COSWORTH) TRA LE MYTH, BIANCHINI-PAGANONI (LANCIA
037) TRA LE HISTORIC, BATTIATO-BATTIATO (LANCIA FULVIA HF) TRA
   LE HERITAGE: ECCO TUTTI I VINCITORI DI RALLYLEGEND 2020.

   SPETTACOLO NELLO SPETTACOLO LE “LEGEND STARS” CON TANTI
                       CAMPIONI AL VIA.

  UNA GRANDE RALLYLEGEND, CON L’APPREZZAMENTO DI JEAN TODT E
                        MICHELE MOUTON

          Il podio heritage

Repubblica di San Marino. Con il prestigioso endorsement di
Jean Todt, Presidente della Federazione Internazionale
dell’Automobilismo, che ha voluto essere presente nella
Repubblica di San Marino, a sostenere Rallylegend, e con il
plauso da parte di Michèle Mouton, ispettrice safety per la
FIA, che ha preceduto, con “autista” Bruno Bentivogli, tutte e
tre le tappe del rally e anche il Legend Show del giovedì,
apprezzando e approvando la struttura e l’organizzazione della
sicurezza dell’evento, va in archivio una edizione di
Rallylegend di quelle da ricordare, dato anche il momento
storico complicato che stiamo vivendo. “Siamo soddisfatti di
essere riusciti a proporre Rallylegend –commentavano alla fine
Paolo Valli e Vito Piarulli, dal ponte di comando dell’evento
Jonathan Caicedo vince la tappa 3 del Giro d'Italia, Almeida nuova Maglia Rosa ai centesimi
– nonostante il periodo complesso e il forzato cambio di data
poco più di un mese fa. Volevamo esserci, e un grazie va anche
al Governo sammarinese e agli sponsors che hanno creduto in
questa impresa”.

MARCO BIANCHINI (LANCIA 037) DOMINA UN PODIO “HISTORIC” TUTTO
SAMMARINESE

Tra le “Historic”, vero dominatore di tutto il rally è stato
Marco Bianchini, in coppia con
Giulia Paganoni, che si è divertito
a spingere a fondo con la Lancia
037, chiudendo primo, come tre anni
fa, con un vantaggio consistente
sugli inseguitori. Inseguitori che
vanno a completare un podio tutto
sammarinese con ilsecondo posto di
Stefano Rosati, con Sergio Toccaceli, su Talbot Lotus, sempre
presente – e anche vincente in passato a Rallylegend – mentre
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terzi sono Loris Baldacci, con Enzo Zafferani, a bordo della
Porsche 911 Carrera RS.

IL PILOTA M-SPORT ADRIEN FOURMAUX DOMINA LA “WRC” CON LA
FIESTA WRC PLUS UFFICIALE

Il podio wrc

Nella categoria “WRC”, vittoria mai in discussione per il
giovane francese Adrien Fourmaux, in coppia con Renaud Jamoul,
con la Ford Fiesta WRC “Plus” ufficiale del team M-Sport, che
guidava per la prima volta.“Divertente e coinvolgente
l’atmosfera di Rallylegend– dichiarava Fourmaux alla fine,
entusiasta – ed un percorso tutt’altro che banale, anzi quasi
tutte “vere” prove speciali. Guidare una “Plus” in gara è
stato eccitante e impegnativo”. Sua la vittoria in tutte le
speciali di giornata, mentre alle sue spalle il biellese “Il
Valli”, in coppia con Cirillo, con la Hyundai i20 WRC del 2016
del team HMI, colleziona un altro podio a Rallylegend. “Non è
facile combattere con piloti e vetture ufficiali, ma è
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sicuramente stimolante. Il mio è il primo posto tra gli
“umani” …” Con un colpo di reni nella prova conclusiva, il
torinese Enrico Tortone, con Erika Zoanni alle note, e la Ford
Fiesta WRC Tamauto scalzava il campione Francois Delecour, con
Sabrina De Castelli alle note, a bordo della Alpine A110 R-GT
dal terzo gradino del podio. Roba da raccontare ai nipoti, per
uno che corre poco come Tortone …

KEN BLOCK E ALEX GELSOMINO, CON LA FORD ESCORT COSWORTH, DI
NUOVO PRIMI TRA LE “MYTH”

Si è dovuto impegnare a fondo Ken Block, nella categoria
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“Myth”, così come il suo fido
navigatore Alex Gelsomino, per
piazzare la Ford Escort Cosworth
“Cossie” davanti alla splendida
Subaru Impreza 555 di Carlo
Boroli, con Maurizio Imerito a
fianco, che è stato avversario
ostico per il pilota americano.
Una lotta che ha avuto fasi alterne, nel corso delle tre
giornate di gara, e che si è decisa nell’ultima tappa. Ken
Block aggiunge la vittoria nel rally a quella del Legend Show
del giovedì. Sul terzo gradino del podio Renato Travaglia, con
Nalli a fianco, che non guidava la Ford Sierra Cosworth 4X4
sull’asfalto da oltre 25 anni, mentre al quarto posto chiude
Rallylegend Franco Cunico, con Gigi Pirollo alle note, con una
vettura identica, che ha patito qualche problema ai semiassi
nella giornata conclusiva.

ENZO E LUCA BATTIATO (LANCIA FULVIA        HF   DEL   1972)   SI
AGGIUDICANO RALLYLEGEND HERITAGE
La seconda edizione di Rallylegend Heritage ha visto, in
pratica, il dominio dei torinesi
Enzo e Luca Battiato (il papà al
volante, il figlio alle note), su
Lancia Fulvia Hf del 1972, in
livrea Marlboro. Preso il comando a
metà della prima giornata, non lo
hanno più lasciato fino al
traguardo       finale.      Lotta
serratissima per il secondo posto tra il veronese Luca
Cattilino, con Pesavento alle note, a bordo della Opel Kadett
GTE del 1976 e Francesco Turroni, con Liverani a fianco, a
bordo di una Triumph TR6 del 1969, alla fine separati da un
solo decimo di secondo.

LEGEND STARS, GRANDE SHOW SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ …

Spettacolo nello spettacolo le “Legend Stars”, guida
funambolica e “traversi” a go-go, con grandi nomi dei rally
come Miki Biasion, con sua moglie Paola (Lancia Stratos), Ari
Vatanen, con Fabrizia Pons (Ford Escort Cosworth), Marcello
Miotto, con Alessandro Verna, con la rara Hyundai Accent WRC,
Simone Campedelli (Ford Fiesta R5), che nella giornata
conclusiva ha avuto l’onore di avere Fabrizia Pons alle note,
rimasta appiedata dalla Ford Escort Cosworth che ha condiviso,
per due giornate, con il grande Ari Vatanen, il sempre
spettacolare Manfred Pommer (Audi Quattro), Paolo Diana (Fiat
131 Racing) e Frank Kelly (Ford Escort Rs), “Dedo” con la
interessante Renault Clio N5, Federico Sceriffo, star del
drifting, con la Toyota GT86 Turbo.

ORGANIZZATORI … RACING

Paolo Valli e Vito Piarulli sono gli “inventori” e gli
organizzatori di Rallylegend. Entrambi con brillanti trascorsi
nei rally. Paolo Valli, ormai da tante edizioni di
Rallylegend, rimette in moto la sua splendida Lancia S4
Martini, carica di storia, e partecipa al rally tra le Legend
Stars. Quest’anno anche Vito Piarulli ha rispolverato la
Lancia Delta Integrale Evo, anche questa nei colori Martini e
con un notevole pedigree, venti anni dopo il suo debutto al
rally Raab, la gara di casa, percorrendo, con grande emozione,
alcuni giri della “The Legend” con a fianco Margherita, la
figlia più grande. Con la più piccola, Elisa, ha invece
salutato amici e pubblico sul palco, prima dell’arrivo della
gara.

MICHELIN PREMIA LO SPETTACOLO

Michelin, tra i main sponsors di Rallylegend 2020, ha messo in
palio interessanti premi per gli equipaggi autori del
passaggio più spettacolare sulla prova speciale “The Legend”
della giornata di venerdì. Nella categoria Historic ad
aggiudicarsi la palma del più soettacolare è stato
l’equipaggio Baldacci-Zafferani su Porsche 911 Carrera RS,
davanti a Rosati Toccaceli, su Talbot Lotus.Tra le Myth a
vincere è stato l’equipaggio Block-Gelsomino, su Ford Escort
Cosworth, davanti a Travaglia-Nalli su Ford Sierra Cosworth
4X4.

Nella categoria WRC il più spettacolare è stato giudicato
l’equipaggio Proh-Imerito, su Hyundai i20 WRC, davanti alla
identica vettura de “Il Valli”-Cirillo.

ANTIGUA LEGEND CUP, VACANZA DA SOGNO IN PREMIO A FORMAUX-
JAMOUL

La Antigua Legend Cupè ormai una tradizione a Rallylegend. Un
trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i
coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua
particolare classifica, di far competere a pari livello le
vetture più lente con quelle più veloci. E’ in palio una
vacanza da sogno di dieci giorni ai Caraibi per due persone.
Promotore dell’iniziativa, e anche pilota affezionato a
Rallylegend, Carlo Falcone, il “Console da rally”. La vittoria
e la vacanza, dopo un accurato calcolo, sono andate a Adrien
Formaux e Renaud Jamoul, l’equipaggio ufficiale M-Sport.

EBERHARD & CO. PREMIA VATANEN E FORMAUX

Eberhard & Co., per l’ottavo anno consecutivo partner e
Official Time Keeper di Rallylegend, ha consegnato un orologio
della collezione Champion V a Ari Vatanen, campione del mondo
rally 1981, come premio speciale, mentre un altro esemplare è
andato a Adrien Formaux e Renaud Jamoul, il duo ufficiale M-
Sport in qualità di “Primo equipaggio classificato assoluto” a
Rallylegend 2020.

SUCCESSO PER LA NUOVA MARTINI RACING® HERITAGE COLLECTION DI
SPARCO E PER LA HOSPITALITY AL RALLY VILLAGE.

Sparco®, sponsor e partner tecnico ufficiale dell’evento, ha
presentato a Rallylegend, la nuova Sparco®-MARTINI Racing®
Heritage Collection, dedicata all’iconica livrea di Pessione.
Dal Racing al Performance equipment, passando per lo
Sportswear e il Merchandising, i colori Martini Racing,
associati al brand Sparco, sono stati il polo di attrazione
degli appassionati presenti. Lo stand ospitava inoltre una
Lancia Rally 037 Eminence, una Lancia S4 e i prodotti della
linea gaming e sono stati presenti anche i piloti Federico
Sceriffo e Simone Campedelli, in veste di brand ambassadors.

FORD HA PRESENTATO A RALLYLEGEND LA NUOVA PUMA ST, APRIPISTA
AL RALLY.

Ford Italia ha scelto Rallylegend per la prima uscita ad un
evento dedicato al pubblico in Europa della nuova Ford Puma
ST, il primo crossover ad alte prestazioni, sviluppato da Ford
Performance, che offre emozioni e versatilità dei modelli
dell’Ovale Blu. Una Puma ST è stata affidata agli apripista di
Rallylegend.

Sito Web: www.rallylegend.com                         e-mail:
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Fadiesis Accordion Festival
2020 sfida il covid e diventa
internazionale
Dopo il gemellaggio con Matera, che prosegue anche quest’anno
con due concerti il 9 e 10 ottobre, il Fadiesis Accordion
Festival – promosso dall’associazione Fadiesis col sostegno di
Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Pordenone e
realizzato in collaborazione con i comuni che ospitano i
concerti e numerosi enti, associazioni e sponsor privati – in
regione dal 16 ottobre al 14 novembre con 7 concerti e una
mostra, sfida l’emergenza sanitaria in corso ampliando la rete
di collaborazioni e facendosi internazionale. Tre sono le
nazioni che

Aida Talliente

ospiteranno quest’anno il “Faf outside” con una propria
originale programmazione, anche se la conferma delle date
rimane legata fino all’ultimo all’evoluzione della gestione
delle misure anti Covid dei rispettivi governi: la Slovenia
(Tolmino), la Svizzera (Mendrisio) e il Giappone (Okawa, con
cui Pordenone è gemellata da 30 anni). Purtroppo il Giappone a
oggi non ha ancora riavviato le attività di pubblico
spettacolo e dunque il debutto nipponico è rimandato al
prossimo anno. Rimane invariato lo spirito che anima da sempre
il festival, diretto da Gianni Fassetta: andare oltre i luoghi
comuni che confinano la fisarmonica nel territorio del
folklore; proiettarla in altri e inesplorati orizzonti
musicali (dalla classica al jazz, dalla musica sacra a quella
moderna); rafforzare la sua forza simbolica e sociale;
valorizzare la sua preziosa ricchezza di sfumature. Una
dichiarazione d’amore, immutata negli anni allo strumento “che
respira” attraversando lo spazio, i generi, le culture.

Ma non mancano le novità: un meeting con allievi e allieve dei
Conservatori di Udine e Trieste, con la Scuola di musica di
Tolmino e l’Accademia fisarmonicistica Fancelli di Pordenone;
la mostra con la ricca collezione di fisarmoniche
dell’artigiano Adelio Corti (il 22 e il 23 ottobre nel
convento di San Francesco); uno spettacolo che

                                 Adolfo Del Cont

celebra la poesia friulana.

Il programma è stato illustrato dal direttore artistico Gianni
Fassetta, alla presenza dell’assessora regionale Tiziana
Gibelli, particolarmente affascinata dalla fisarmonica, che ha
rinnovato l’invito ad accedere alle opportunità dell’Art bonus
regionale aperto anche alle attività culturali, che permette
sgravi fiscali immediati ai mecenati (fino al 40%) e
dell’assessore pordenonese Pietro Tropeano, che ha rimarcato
importanza del lavoro culturale delle associazioni e in
particolare di Fadiesis, dimostrata anche dal salto
internazionale.
Gorni Kramer Quartet

Primo appuntamento venerdì 16 ottobre nel Castello di Villalta
(Fagagna) con il Gorni Kramer Quartet, che trascinerà il
pubblico a ritmo di swing attraverso una rilettura raffinata e
coinvolgente dei brani di Kramer. Sabato 17 ottobre il
tradizionale appuntamento con “Mantice Sacro”, nell’abbazia di
Sesto al Reghena, vedrà il Corocastel di Conegliano
(accompagnato dalle fisarmoniche di Roberto Caberlotto e
Gilberto Meneghin) affrontare un percorso tra canto
patriarchino e villotta, tra sacro e profano, guardando allo
storico passaggio dal Patriarcato di Aquileia all’avvento
della Serenissima. Giovedì 22 ottobre nel Convento di San
Francesco a Pordenone con lo spettacolo “Animis Vivis”
protagonista sarà la poesia in lingua friulana (da Cappello a
Tavan, da Cantarutti a Vallerugo): alla fisarmonica Gianni
Fassetta, al violoncello Riccardo Pes, voce recitante Aida
Talliente. Il giorno successivo il Convento ospiterà il primo
Meeting di scuole e conservatori, improntato al confronto e
allo scambio. L’ospite d’onore dell’edizione 2020 del Fadiesis
Accordion festival sarà il pianista e
Remo Anzovino     –   Gianni
                                 Fassetta

compositore Remo Anzovino, che eseguirà le proprie musiche in
duo con Fassetta il 25 ottobre a Cordenons (auditorium Aldo
Moro, prevendita vivaticket). Grazie al Fai l’antica pieve di
Montereale Valcellina, aprirà le proprie porte due volte: il
13 novembre all’incontro tra generazioni sul filo della
memoria con i giovani allievi dell’Accademia Fancelli e gli
ospiti della comunità alloggio La Selina; il 14 novembre ai
suoni moderni proposti da Adolfo Del Cont, col suo bajan.
L’ingresso ai concerti è libero, previa prenotazione allo 0434
43693 (solo per Fagagna 340 6819389)

ContemporaneA: a Biella un
festival al femminile fatto
di parole e storie di donne –
10-11 ottobre 2020
Sono più di venti le donne scrittrici, traduttrici,
giornaliste, economiste, musiciste, storiche, sociolinguiste e
vivaiste che la città di Biella si prepara a ospitare il 10 e
11 ottobre per la prima edizione del festival ContemporaneA.
Parole e storie di donne. Uno spazio nato online lo scorso
giugno, cresciuto sempre di più e pronto a farsi conoscere,
finalmente dal vivo, sempre con la cura di Irene Finiguerra e
Barbara Masoni.

Nicolò Targhetta

Nel corso della due giorni il pubblico potrà infatti ritrovare
i format e alcuni degli ospiti che ha imparato ad amare e
conoscere nei rendez-vous online sui canali social di
ContemporaneA. Ogni mattina la giornata si apre con la
rassegna stampa Giornali a colazione. Sabato 10 Roberta
Scorranese firma del Corriere della Sera, racconta come si sta
evolvendo la professione insieme a Simona Romagnoli,
giornalista de La Stampa per la redazione di Biella, nella
sezione cultura e spettacolo. Domenica 11 commentano le
notizie del giorno Francesca
Francesca Angeleri

Angeleri (Corriere della Sera, Donna Moderna, Alias) e Roberto
Azzoni, direttore da oltre un decennio dell’Eco di Biella.

Quattro gli appuntamenti con il Caffè con le ragazze. Sabato
mattina, la giornalista Simonetta Fiori, che da trent’anni si
occupa per La Repubblica di temi culturali, presenta La testa
e il cuore. L’amore in trenta storie (Guanda, 2020), mentre al
pomeriggio il caffè è in compagnia di Florencia Di Stefano-
Abichain, traduttrice del libro L’atlante delle donne di Joni
Seager (ADD Editore, 2020) e nota su Instagram come
Florenciafacose. Argentina di origine, da anni vive a Milano e
lavora come speaker radiofonica. Domenica la redattrice e
traduttrice Alice Basso racconta del suo ultimo romanzo Il
morso della vipera (Garzanti, 2020), mentre l’incontro
pomeridiano è con Anna Peyron, fondatrice di un vivaio
specializzato nella coltivazione di rose antiche e botaniche,
ortensie, clematidi, piante e bulbi per amatori e autrice
di Il romanzo della rosa (ADD Editore, 2020).

Sabato 10 al Ristorante Antico Comune di Biella un pranzo
speciale con la giornalista Barbara Frandino per Vi racconto
Edna O’Brien, scrittrice, femminista, ribelle, mentre
domenica, sempre per pranzo, l’incontro sarà con la poetessa e
scrittrice Elena Varvello, con Tu chi sei? Le vite degli
altri. La scrittura di Elizabeth Strout (15 €, solo su
prenotazione a segreteria.contemporanea@gmail.com).

Mariangela Pira

Non solo letteratura, con la sociolinguista Vera Gheno,
specializzata in comunicazione digitale e autrice di
apprezzati libri sull’uso della lingua italiana (l’ultimo,
pubblicato da Longanesi nel 2020 è Parole contro la paura),
con la giornalista Ritanna Armeni per la presentazione
di Mara. Una donna del Novecento (Ponte alle Grazie, 2020),
con Mariangela Pira, voce dell’economia su Sky Tg24 per capire
come la pandemia ha infettato l’economia globale. Altri
incontri molto attesi sono quelli con Silvia Zanella, che
prende le mosse dal suo ultimo libro Il futuro del lavoro è
femmina (Bompiani, 2020), con Rossana De Michele, tra le
creatrici di Storielibere.Fm, e con Alice Cappagli,
violoncellista nell’orchestra del Teatro alla Scala per quasi
quarant’anni.

Torna anche il format Scrittori per scrittrici. Tra gli autori
a raccontare dal vivo il rapporto con la loro scrittrice
preferita ci sono Andrea Pomella che con Anni luce nel 2018 è
stato finalista nella dozzina del Premio Strega, Simone
Tempia, ideatore del personaggio del maggiordomo immaginario
Lloyd, capace di trovare una risposta ai
Vera Gheno

dilemmi quotidiani del suo sir, Nicolò Targhetta, scrittore e
creatore della pagina Non è successo niente e Raffaele Riba,
scrittore e insegnante presso la Scuola Holden.

Giovedì 15 ottobre è in programma un ulteriore appuntamento
con ContemporaneA: 25 anni di passione per l’arte: dalla
Collezione alla Fondazione. Incontro con Patrizia Sandretto Re
Rebaudengo, collezionista d’arte e fondatrice della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo di Torino con sedi a Madrid e Guarene,
membro di varie istituzioni d’arte internazionali. L’incontro
sarà alle 21 a Palazzo Gromo Losa.

Il progetto nasce all’interno dell’associazione biellese BI-
BOx da un’idea di Irene Finiguerra e Barbara Masoni, in
collaborazione con la libreria Giovannacci e con il contributo
di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. L’illustrazione e
il progetto grafico è a cura di Chiara Fucà.
Raffaele Riba

COS’È CONTEMPORANEA. PAROLE E STORIE DI DONNE
ContemporaneA è un progetto che fin dalla sua nascita si è
presentato con una doppia anima, online e analogica, e un solo
obiettivo: quello di essere uno spazio per tutte le donne (e
non solo) dove confrontarsi, sognare e progettare, dove
ascoltare gli interventi di scrittrici, artiste,
imprenditrici. È così che, nell’ambito della rubrica
social Caffè con le ragazze, in questi due mesi hanno
raccontato sé stesse e il proprio lavoro autrici come Giusi
Marchetta, Costanza Rizzacasa D’Orsogna, Marta Barone, Bea
Buozzi, Marilù Oliva, Carola Benedetto e Luciana Cilento. Non
solo scrittrici: sono intervenute anche professioniste del
mondo dell’arte e della cultura come la direttrice dei Musei
Reali Enrica Pagella, la regista Irene Dionisio, la tatuatrice
Silvia Maschio, le ideatrici del progetto Senzarossetto Giulia
Cuter e Giulia Perona, la manager musicale Katia Giampaolo, le
giornaliste Ritanna Armeni, Simonetta Fiori, Cristina
Manfredi.
Non sono mancate le voci maschili, grazie alla
rubrica Scrittori per scrittrici, attraverso cui alcuni tra i
più amati nomi della narrativa italiana hanno raccontato con
brevi video la propria autrice preferita, come Maurizio de
Giovanni, Antonio Manzini, Matteo B. Bianchi, Raffaele Riba,
Nicolò Targhetta, Lorenzo Marone, Fabio Stassi, Giacomo
Nicolella.
Tra le altre rubriche Una collana di perle, ogni lunedì
mattina una citazione diversa, che sia di ispirazione per
tutta la settimana; L’amica che vorrei, la rubrica dedicata
alle scrittrici: da conoscere, da leggere o da rileggere; A
ruota libera, in cui le due curatrici di ContemporaneA Irene
Finiguerra e Barbara Masoni approfondiscono ogni volta un tema
diverso: una corrente artistica, una storia, un libro; La
donna della domenica, dedicato alle donne da non dimenticare.

Quella del 10 e 11 ottobre del 2020 è la prima edizione del
festival dal vivo.

Il   rider,   la   nonna   e
l’Intelligenza Artificiale
Leo è un ventottenne orfano, rider/portapizze per la società
DreamEat.

Leo da piccolo era un naziskin incallito con la forte passione
per i puzzle e i film e le canzoni Disney.

Leo vive in casa con l’affettuosa e curiosa nonna   Armida.

Leo lotta con se stesso e i suoi impulsi repressi e si
rapporta con la voce di Alex (versione maschile
dell’intelligenza artificiale Alexa) che lo aiuta a scoprire
un mondo diverso e il suo orientamento sessuale.

Leo, come la principessa Elsa di Frozen, cerca di accettare se
stesso:: “Può sembrare un salto enorme ma io lo affronterò.
Non è un difetto, è una virtù, e non la fermerò mai più.
Nessun ostacolo per me, perché d’ora in poi troverò la mia
vera identità e vivrò, sì, vivrò per sempre in libertà…”.

Poi accade che Alex, pur essendo intelligenza artificiale, si
innamora di Leo. La nonna tenta di capire cosa sta accadendo.
Solo alla fine si scoprirà come andrà a finire la ricerca di
Leo su se stesso e il suo rapporto con Alex.

Lo spettacolo è un dialogo semicomico a tre ma che
“fisicamente” non si incontrano mai: un esempio di teatro
classico e nuove tecnologie ai tempi del coronavirus.

Il rider, la nonna e l’Intelligenza Artificiale, fa parte
della “Trilogia sulle Intelligenze Artificiali” di Giuseppe
Nicodemo ed è il secondo spettacolo dopo Il Bonsai hai i rami
corti, già presentato a Fiume nel 2020 e che andrà in scena al
Teatro Miela il 19 novembre prossimo. Prodotto NHK “Ivan pl.
Zaijc” – Dramma Italiano per arrivare l’anno prossimo alla
coproduzi

Il terzo e ultimo spettacolo sarà Il wellness delle
intelligenze: le intelligenze artificiali   dialogheranno a
debita distanza, distese sui lettini di un centro wellness.
Cosa penseranno Alex e Alexa, le terribili e tormentate
intelligenze artificiali, quando non lavorano e non parlano
oppure quando vengono interpellate dai loro “padroni”?

Con un sorriso sulle labbra ci si interroga su quali potranno
essere i nuovi rapporti tra esseri umani e intelligenze
artificiali: cosa vuol dire la comunicazione apparentemente
univoca con questi strumenti? quando un monologo interiore o
un soliloquio diventano dei dialoghi con qualcosa che è altro
da noi? Le intelligenze artificiali sono una proiezione di noi
stessi o siamo noi che veniamo plasmati da loro?

organizzazione: Bonawentura

Informazioni e prenotazioni: biglietteria@miela.it, tel.
040365119 da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00. E’
gradita la prenotazione.

dall’8 al 10 ottobre a Lenz
Teatro, a Parma, entra nel
vivo il progetto RE-Opening
MONDI NUOVI a cura di Lenz
Fondazione.
Prima nazionale a Lenz Teatro per Altro stato,

la nuova creazione interpretata dall’attrice sensibile Barbara
Voghera

Entra nel vivo il progetto RE-Opening MONDI NUOVI a cura di
Maria Federica Maestri e Francesco Pititto: in programma anche
la performance Hipógrifo violento, videoinstallazioni e
dialoghi sul presente e sul futuro del teatro.

Tre   intense   giornate   di   videoinstallazioni,   creazioni
performative e dialoghi sono in programma dall’8 al 10 ottobre
a Lenz Teatro, a Parma, culmine del progetto RE-Opening MONDI
NUOVI realizzato da Lenz Fondazione nell’ambito di Parma
Capitale Italiana della Cultura 2020+21: trasposizioni
contemporanee di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto
dell’autore barocco spagnolo Pedro Calderón de la Barca.

In apertura, ogni giorno (8 e 9 ottobre alle ore 20, 10
ottobre alle ore 18, ingresso gratuito) è in programma la
videoinstallazione Melancolía contromano, che sarà fruibile
singolarmente tramite cuffie e telecomando igienizzati e
copricuffie personale: ciascuno spettatore avrà la possibilità
di tracciare un proprio percorso – fatto di pause, avanzamenti
o ritorni – nel materiale filmico realizzato a Burgos, in
Spagna, a Tangeri, Ceuta e Fez in Marocco, elemento essenziale
della messinscena de Il principe costante di Lenz del 2006.

Prima nazionale per Altro stato, interpretato dall’attrice
sensibile Barbara Voghera, tratto da La vita è sogno di Pedro
Calderón de la Barca. Racconta Maria Federica Maestri,
responsabile di regia, installazione e costumi: «Barbara fa
parte dell’ensemble di Lenz dal 1999: una lunga inesauribile
passione teatrale che ha maturato nel tempo risultati
artistici straordinari. In questa nuova creazione,
l’interrogazione del capolavoro calderoniano – Che cos’è la
vita? – si arricchisce di un ulteriore e fondamentale enigma
filosofico: Chi sono io? In un continuo rispecchiamento
testuale, la dualità classica della coppia drammatica
principe/servo viene sottratta alla sua elementare e
semplificante verità sociologica. Il servo si appropria dei
versi del principe, sospesi tra realtà e finzione, ponendo sé
stesso nella medesima condizione umana del protagonista, sulla
stessa soglia tra il vero e il sogno, passato e presente,
immaginazione e realtà. Aggiunge Francesco Pititto, curatore
della drammaturgia e dell’imagoturgia: «Alla manifestazione
organica del duo Sigismondo/Clarino si sostituisce un
contrappunto meccanico, alla presenza costante l’intermittenza
dell’assenza, alla vita scenica la sua rappresentazione
inanimata, al nitore del reale la pressione onirica
dell’ombra. Ecco allora che la vera marionetta Sc’vèik
accompagna Clarino/Barbara sulla via dell’anima, entrambe
impegnate nella ricerca del centro di gravità comune, unite in
una danza meccanica e divina insieme.». Altro stato sarà in
scena l’8 e 9 ottobre alle ore 20.45 e il 10 ottobre alle ore
18.45.

Dopo l’apprezzamento di pubblico e critica nella prima parte
del progetto di riapertura di Lenz Teatro, è di nuovo in
scena, l’8 e 9 ottobre alle ore 21.45 e il 10 ottobre alle ore
19.45, Hipógrifoviolento, creazione interpretata da Sandra
Soncini da La vita è sogno di Calderón. Aggiunge Maria
Federica Maestri: «Sandra Soncini ha interpretato Rosaura
ne La vita è sogno diciassette anni fa: questo Hipógrifo
violento ha sicuramente memoria di quell’esperienza scenica,
ma se ne ha sostanza estetica profondamente diversa. Hipógrifo
violento non estrae semplicemente Rosaura dal contesto
complessivo dell’opera – La vita è sogno – ma ne stratifica la
dimensione testuale incuneando nel disegno drammaturgico le
inflessioni dell’antagonista Sigismondo. Il dispositivo
drammaturgico curato da Francesco Pititto ha dato forma ad una
personalità a ‘caselle’, a tessere, una figura-scacchiera, la
cui presentia si manifesta come un mosaico di umori, di
passioni e di impulsi contrastanti. Attraverso queste
oscillazioni caratteriali abbiamo dato corpo psichico al
nostro Hipógrifo, alla ricerca di una biografia scenica che
ponesse in primo piano il cedimento esistenziale, l’identità
instabile del soggetto nella contemporaneità».

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale,
sabato 10 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 17.30 è in
programma Futuro sensibile, momento di confronto tra artisti,
istituzioni, operatori, educatori, critici e studiosi per
raccontare il presente e delineare il futuro del teatro
sensibile: «Lenz e AUSL di Parma collaborano del 2000 per
progetti integrati sulla cultura che cura, volti alla
riabilitazione individuale e al benessere di comunità» spiega
Elena Sorbi, responsabile dei rapporti istituzionali di Lenz
Fondazione «Da queste esperienze, con lo scopo di promuovere
percorsi artistici di alta qualità estetica realizzati con
persone con disabilità e diagnosi psichiatriche, nasce nel
2016 la rete emiliano-romagnola de I Teatri della Salute. Nel
contesto di Parma 2020+21 Capitale Italiana della Cultura sarà
fatto un focus sulle più significative esperienze del
territorio parmense in tema di teatro e salute mentale, con
interventi performativi e dialoghi». Ingresso gratuito.

Informazioni:

Melancolía contromano, Futuro sensibile: Ingresso gratuito.
Altro stato, Hipógrifo violento: 12 euro intero, 8 euro
ridotto [n.2 spettacoli nella stessa sera, under 30, over 60,
studenti, youngER Card, Carta DOC, dipendenti AUSL, gruppi
minimo 5 persone: associazioni culturali, scuole di teatro,
danza, istituti scolastici, aziende].

Prenotazione obbligatoria. Ritiro biglietti 15 minuti prima
degli spettacoli.

Capienza massima delle sale: 20 posti.

Gli appuntamenti avranno luogo a Lenz Teatro, via Pasubio 3/e,
Parma.

Tutte le fasi del progetto RE-Opening MONDI NUOVI          si
svolgeranno nel rispetto del protocollo aziendale          di
regolamentazione delle misure per il contrasto e           il
contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Prenotazioni:      0521    270141,     335     6096220,
info@lenzfondazione.it, www.lenzfondazione.it.

Sabato 10 ottobre dalle ore
16 alle ore 19, la galleria
Beaux   Arts   (via   Cecco
Angiolieri, 13 Siena Artisti
in    blu.   Riflessi    nel
cristallo
Artisti in blu. Riflessi nel cristallo”. È questo il titolo
dell’evento espositivo che sabato 10 ottobre, dalle ore 16
alle ore 19, sarà ospitato dalla Galleria Beaux Arts di Siena
(via Cecco Angiolieri 13 – ingresso libero).

L’appuntamento, che nasce per sensibilizzare il pubblico
sull’autismo, mette in mostra le opere dei giovani artisti
dell’Associazione Autismo Siena Piccolo Principe: 16 tele che
nascono a conclusione di un laboratorio di pittura che i
ragazzi e le ragazze dell’associazione hanno condotto
all’inizio del 2020 con il maestro vetraio Adriano Canocchi di
Colle di Val d’Elsa e dell’artista Umberto Trezzi, detto Ube,
che da anni collabora con il “Piccolo Principe” e che da
sempre dipinge utilizzando una particolare tecnica che integra
pittura e cristallo.

I quadri esposti traggono ispirazione da una serie di artisti
famosi della pittura moderna e contemporanea (da Mondrian a
Licini, da Vedova e Accardi) che hanno saputo raggiungere il
cuore dei giovani dell’Associazione, suscitando in loro la
voglia di un confronto che è diventato creatività. Ube e
Adriano hanno accolto i suggerimenti dei ragazzi limitandosi
ad aggiungere alle tele frammenti di puro cristallo, per
aumentarne la luminosità e creare giochi di luce e colore che
fossero il riflesso dei loro sorrisi e del loro entusiasmo.
“Artisti in Blu” avrebbe dovuto svolgersi ad aprile in
occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione
all’autismo, ma la pandemia ha costretto ad uno spostamento di
data che nulla toglie al significato dell’iniziativa.

I quadri potranno essere ceduti con una donazione a favore
della Associazione Autismo Siena Piccolo

La serata sarà presentata da Maurizio Bianchini, per anni la
voce del Palio nelle dirette RAI.

Info: Galleria Beaux Arts (via Cecco Angiolieri,13 Siena); tel
0577 280759; www.artsiena.com

Ingresso gratuito

Basi teoriche del teatro
europeo (seconda parte )
Anche la teoria polica (come la filosofia) affida al teatro un
ruolo politico. William Shakspear sosteneva che il teatro è un
palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte. Che cose
è il teatro politico? «Il teatro politico nasce dal teatro di
strada e ha una storia molto antica. Un suo antecedente può
essere considerata la “commedia dell’arte”. Nel Medioevo si
facevano spettacoli in chiesa che venivano poi portati anche
fuori, nelle strade. Le funzioni più importanti di questi
primi teatri di strada erano il divertimento e il fare da
specchio, alle persone, della loro vita quotidiana. Con lo
sviluppo della società industriale moderna (film, radio,
grammofono, teatro) il teatro di strada ha perso molto della
sua importanza originaria. Ma nel 1960 è iniziato un suo
revival, quando le persone si sono accorte che poteva servire
molto bene per scopi politici. Una delle principali ragioni
per le quali funziona è che la strada è il luogo in cui si
trova la gente ordinaria: si possono avere contatti diretti e
si può portare a fondo il proprio messaggio. Il teatro come
oggi è comunemente inteso è frequentato da persone di ceto
medio-alto, e non da altre che possono essere raggiunte solo
nelle strade.» (Utopieonlus)

Basta vedere il teatro di J.P.Sartre era un teatro politico e
filosofico insieme. Ma anche il teatro già dal 1771 con John
Wilkies e Samuel Johnson e molti, molti anni dopo con Bertold
Brecht abbiamo un teatro politico sociale. “L’uomo moderno
poco sa delle leggi che governano la sua vita. Come individuo
sociale reagisce per lo più sentimentalmente; ma questa
reazione sentimentale è confusa, indeterminata, apparente. Le
fonti dei suoi sentimenti e delle sue passioni, così come
quelle delle sue cognizioni, sono ostruite e come intorbidate.
L’uomo odierno, vivendo in un mondo in rapida trasformazione e
trasformandosi rapidamente egli stesso, non ha di questo mondo
la benché minima idea in base alla quale gli sia possibile
agire con prospettive di successo; le sue concezioni della
convivenza umana sono distorte, inesatte, contraddittorie,
potremmo dire impraticabili; cioè, con una simile visione del
mondo – del mondo umano – davanti agli occhi, l’uomo questo
mondo non può dominarlo” (Bertolt Brecht, Scritti teatrali.
Volume I, Einaudi 1975)

Lo stesso esiste anche con il rapporto tra filosofia e teatro.
Tutta la filosofia dello sguardo di J.P.Sartre esiste nel suo
teatro. Lo sguardo altrui mi svela infatti che sono anche
natura, ho un fuori. In tal modo scopro di me ciò che peraltro
sono: esposto, penetrabile, in un’interfaccia molle, al di qua
della quale mi celo oscuro. Questa mia oscurità, che lo
sguardo altrui mi svela, mi sfugge. E così – ci dice Sartre –
“un po’ come si apprende il proprio pensiero obbiettivamente
mediante il linguaggio, nel momento in cui lo si pensa per
farlo passare nel linguaggio, la tendenza a sfuggirmi, che mi
domina e mi trascina, e che io sono, la leggo in quello
sguardo indagatore”, in questo “sentimento d’essere sì ciò che
sono, ma altrove, laggiù, per altri” in una “solidificazione…
di me stesso che lascia intatte le mie possibilità e le mie
strutture… ma che mi spinge improvvisamente in una nuova
dimensione d’esistenza: la dimensione del non-rivelato” .

Questa filosofia di Sartre possiamo trovare anche nelle sue
opere teatrale. A “porte chiuse” Sartre descrive la situazione
dello sguardo “l’enfer, c’est les autres”. Il dramma inizia
con il Valletto che introduce in una stanza un uomo chiamato
Garcin. Garcin viene raggiunto da due donne Ines e Estelle.
 La stanza non ha né finestre né specchi e si capisce presto
che è un luogo dell’inferno. Garcin è il primo personaggio ad
essere presentato. È un brasiliano, che ha disertato durante
la Seconda guerra mondiale e tradito ripetutamente la moglie,
arrivando a portarsi le amanti a casa e a farsi cucinare da
lei la colazione per entrambi. Dalla stanza vede la moglie
suicidarsi dopo la sua morte. Inizialmente odia Inès perché
ella smaschera la sua codardia e tenta di sedurre Estelle.
Mano a mano che il dramma procede, comincia a cercare il
perdono di Ines, come se solo la sua assoluzione potesse
redimerlo. Inès è il secondo personaggio ad entrare nella
stanza. È lesbica e ha sedotto una donna convincendola ad
uccidere il marito, che era anche suo cugino. Durante tutto il
dramma Inès manipola le opinioni che Estelle e Garcin hanno di
sé stessi e degli altri, ed è l’unico personaggio che non
nasconde il proprio crimine né permette agli altri di fare
altrettanto. Estelle è una donna dell’alta società che ha
sposato il marito per denaro e lo ha tradito con un uomo più
giovane. La relazione con quest’ultimo porta alla nascita di
un figlio, che Estelle uccide annegandolo; la morte del
bambino causa il suicidio dell’amante. Nel corso del dramma,
Estelle cerca di avvicinarsi a Garcin. Tutto il drama dello
squardo esiste nella opera “porte chiuse”. Tutta la
fenomenologia della filosofia è qui, cosi nel teatro esiste
anche filosofia e politica, psicoanalisi, e storia.

                                        *Apostolos Apostolou

                            Scrittore e Docente di Filosofia
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