Coprifuoco: Lega contro Pd - L'Opinione delle Libertà
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DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 77 - Euro 0,50 Martedì 27 Aprile 2021 Luci e ombre del Piano di ripresa di ALESSANDRO GIOVANNINI Coprifuoco: Lega contro Pd Il Carroccio lancia una raccolta firme per abolire lo stop alle 22. Letta C i siamo: il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è sul- la rampa di lancio. Dopo la sua approvazione in Consiglio dei ministri, bucherà la stratosfera parlamentare fra e i vertici del partito attaccano: “Se non vuole stare al governo esca” oggi e domani e raggiungerà il pianeta Bruxelles nel fine settimana. Mario Dra- ghi farà il resto, come ha fatto anche in queste ore riuscendo a sciogliere alcuni nodi già individuati dalla Commissione europea. Senza farne l’uomo della provvi- denza, non possiamo che augurarci che la sua autorevolezza contribuisca all’appro- vazione finale del piano, come del resto auspica anche il Financial Times. Si può dire, per semplicità, che il piano è composto, per una parte, da interventi di spesa e, per un’altra, da riforme norma- tive strutturali. Per adesso limitiamoci ai primi, dato che le seconde sono ancora da definire. Il loro ventaglio è ampio: dalla sanità alla ricerca, dalle strade alle ferrovie, dalla scuola alla digitalizzazione, dall’energia solare alla banda larga, per un totale di 220 miliardi. Due volte, più o meno, la ci- fra che con il Piano Marshall gli Stati Uni- ti destinarono alla ricostruzione italiana alla fine della guerra. Tutto bene, allora? Per la verità, accan- to a molte luci, ci sono anche ombre. Par- tiamo dalle luci. Al di là di alcuni progetti marginali sui quali si può discutere, com- plessivamente il piano è ben costruito, equilibrato nella ripartizione, dettagliato. Individua perfino il numero di stazioni ferroviarie da ammodernare, di asili da costruire, di scuole da rifare. Roba se- ria, insomma, niente di paragonabile con quello buttato giù alla bell’e meglio dal governo precedente. Inoltre e finalmente, privilegia la spesa produttiva, quella che in teoria crea ul- teriore ricchezza, lavoro, investimenti di privati, incrementa il Pil e la produzione. A questo proposito, tuttavia, è opportuno non farsi illusioni: sebbene la spesa pre- scelta sia quasi tutta qualificabile come produttiva, è da tenere presente che il moltiplicatore Keynesiano, che si collega proprio a questo tipo di spesa, è più un mito infiocchettato col nastro marxista per giustificare il centralismo e l’econo- mia di stato, che una verità assoluta. Di fronte al tornante storico squader- natoci dalla pandemia, su considerazioni teoriche o ideologiche, però, devono pre- valere valutazioni pragmatiche. Il Reco- very obbliga tutti i Paesi dell’Unione a spendere. E allora, se la pesca deve gioco- forza avvenire nel grande cesto della spe- sa, sia benedetta quella che, almeno sulla carta, si presenta come produttiva. Nei prossimi anni, poi, capiremo se il molti- plicatore si è davvero “attivato”. È possi- bile che alla fine, quando faremo i conti, la sorpresa sia amara, ma per ora il genere di spesa prescelto è il migliore fra quelli possibili. Tre però le macro-ombre. La prima è già stata qui descritta nei giorni addietro e attiene al silenzio tenuto dai partiti nel- la fase di elaborazione del piano, segno e forse simbolo della scarsa capacità pro- gettuale di una parte della classe dirigen- te. La seconda ombra coinvolge sempre i partiti, ma si proietta sul futuro. Attiene di regia”, interessa verticalmente tutta la zettamento delle competenze tra centro ficoltà che incontrerà la messa in opera alle loro effettive capacità di guidare la piramide dell’organizzazione della spesa: e periferia. È facile prevedere che la loro del piano. fase di realizzazione degli investimenti, dallo Stato alle Regioni e ai Comuni, dai ripartizione fra Stato e Regioni scritta in “Che cielo ti salvi dalla guazza e dagli di passare dalle carte ai cantieri. Questo partiti al Parlamento, dal governo centra- Costituzione sarà motivo di duro scontro assassini”, disse il Grillo parlante a Pinoc- aspetto, che si lega alla discussione in le ai governi locali. e rallentamenti. Basta pensare alla sanità chio in procinto di entrare nella foresta corso sulla composizione della “cabina La terza ombra viene dal caotico spez- e ai trasporti per rendersi conto delle dif- per poi incontrare il Gatto e la Volpe.
2 L’OPINIONE delle Libertà Martedì 27 Aprile 2021 Nessuna liberazione tale inutile e perniciosa istituzione, che non reca alcun vantaggio per la salute pubblica e dunque. Verrebbe da chiederci adesso chi si- ano i “nuovi partigiani” di questo principio Papà voleva che tornassi dal coprifuoco men che meno per quella privata, sia soltan- to il frutto di menti perverse, morbosamente di secolo e di millennio, se non coloro che, stanchi e disillusi dai troppi e reiterati erro- a casa a mezzanotte, di CLAUDIO ROMITI affette da gravi disturbi psichiatrici, voluta da frustrati che nel delirio della loro impo- ri di un governo incapace e inetto, non sono più disposti a soggiacere proni ai deliranti il Governo alle dieci O ramai viviamo la stagione dei pa- tentia coeundi desiderino vendicarsi dei voleri di un Comitato di salute pubblica, che radossi chiusuristi, per così dire: molteplici e reiterati due di picche ricevuti sta soltanto ottenendo l’aggravarsi della ma- di DIMITRI BUFFA C si festeggia la Liberazione dal na- in giovane età e impedire, così, una sana vita lattia e delle povertà d’un intero popolo. ome tutti i cosiddetti “baby boomer”, zi-fascismo, e lo si fa da cittadini in erotica e sessuale al resto della popolazione. Il coprifuoco era quello che vietava alle cioè i figli del preteso boom econo- libertà vigilata, con l’obbligo inverosimile di Ironico sì, ma non credo vada molto distante prostitute, nei primi anni del Seicento, di mico italo-europeo nati per lo più a rientrare in casa due ore prima della celebre da una triste realtà quotidiana. transitare per le strade di Roma dopo il inizio anni Sessanta, ero convinto di Cenerentola. D’altro canto, come recita il ti- Ma torniamo al termine “coprifuoco”, tramonto, o agli uomini di frequentare bet- essere stato educato in un clima autoritario tolo di un famoso dipinto di Francisco Goya, il “couvre-feu”, una misura che veniva as- tole e osterie. Molte sono le tracce storiche e repressivo. Papà ad esempio – ma soprat- il sonno della ragione genera mostri. Non sunta appunto secoli addietro, per cercare di queste limitazioni – tra l’altro spesso in- tutto mamma – non mi permisero mai di trovo, infatti, frase più efficace di questa per di scongiurare eventuali incendi domestici frante – come ci insegnano i documenti, ad tornare a casa dopo mezzanotte fino al com- descrivere lo sconcerto di tante persone an- dovuti alla facilità con cui le abitazioni, al- esempio, della vita di Michelangelo Merisi pimento dei diciotto anni. Da qualche mese cora razionali di fronte alla sciagurata (even- lora per lo più costruite in legno, potevano detto Il Caravaggio. Inique leggi spingono, però ho dovuto ricredermi. tuale) decisione governativa di prolungare il prendere fuoco. I “fuochi domestici” dove- oggi come allora, il popolo ad attuare un Il Governo Conte, prima e quello attuale, coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio. vano essere coperti con una lastra di ghisa al sottile sistema di sedizione, non da grandi adesso, hanno stabilito il coprifuoco alle 22: Una misura scellerata che, al pari di tan- suono della campana preposta all’annuncio ribellioni, ma da continui aggiramenti della per di più i diciotto anni li ho superati da un te altre che stanno massacrando la nostra del coprifuoco. Al tempo stesso, veniva fatto legge. Legge, ripeto, inutile, dannosa e liber- pezzo e nel frattempo, in Italia, c’è stata la esistenza, sembra letteralmente basata sul obbligo di spegnere candele, lucerne e torce. ticida. Concludo ricordando quindi come rivoluzione sessuale. Ci sono leggi che per- nulla. Tant’è che Silvio Brusaferro, portavo- Giunto forse dalla Francia in Inghilterra, fu tale metodo coercitivo sia sempre risultato mettono l’aborto e il divorzio – che ormai è ce dell’onnipotente Comitato tecnico-scien- Guglielmo I ad applicare per primo la pratica fallimentare e non abbia mai impedito né i quasi diventato la regola dopo alcuni anni di tifico, in questi giorni ha ribadito fino allo del “curfew” per impedire gli spostamenti, crimini più efferati né l’esercizio della pro- matrimonio – e fra poco sarà possibile anche sfinimento il presupposto principale di tali mentre in seguito, ancora sul bel suolo fran- stituzione, del lenocinio, dei bari alle carte e l’eutanasia. Purtroppo, la cannabis ancora provvedimenti: la diffusione del contagio. cese, il Re lo legherà alla vigilanza notturna, neanche dello stesso omicidio. non è legalizzata perché l’Italia è un Paese Un presupposto sempre più inconsistente, in quanto agli stessi cittadini verrà dato il Insomma, se le limitazioni feroci imposte ipocrita e preferisce fare tutto sottobanco, dal momento che oramai, come ha recente- compito di controllare la città nottetempo da Papa Sisto V spinsero i briganti dell’A- foraggiando la mafia. Magari con il tempo mente sostenuto il professor Giulio Tarro, il per evitare non solo gli incendi, ma anche gro pontino a stare nottetempo tra le mura evolveremo anche in questo settore... se non Coronavirus è divenuto endemico e, pertan- gli assassini, i furti, i rapimenti e tutto quello romane, accampati tra i ruderi, significa altro per gli introiti che potrebbero derivar- to, con il costoso meccanismo dei tamponi che di pericoloso può avvenire con il favore soltanto che il coprifuoco non è mai servi- ne a questo Stato miserabile e straccione. eseguiti a casaccio risulta impossibile valu- delle tenebre. È evidente come il coprifuoco, to a nulla se non, au contraire, a creare una In compenso, non posso muovermi dalla tarne l’esatta diffusione. già sul finire del XIV secolo, diventi non un maggior forma di ribellione verso l’autorità, mia città non posso rientrare a casa dopo le Inoltre, ed è questo l’aspetto a mio avviso beneficio e una tutela per la gente, ma l’ap- ritenuta non più portatrice di valori e di giu- 22 e se vado in un’altra regione devo portar- più aberrante, si continuano a prendere mi- plicazione di uno Stato di polizia, una limita- stizia ma soltanto dispotica e annichilatrice. mi dietro la “giustifica”. Un paternalismo sure come se ci si trovasse di fronte ad una zione alla libertà individuale, ponendo tutti Volete ancora dunque il coprifuoco? che neppure i padri patriarchi che abbiamo malattia mortale erga omnes, quando in re- contro tutti e creando una zona sfumata tra Amate stare chiusi in casa per timore del avuto noi “baby boomer” osavano inculcarci altà lo è in modo conclamato per una ristret- i tutori dell’ordine e i criminali. Un po’ come temibile morbo che vi possa aggradire not- con l’educazione. Il massimo del paradosso ta fascia di soggetti fragili, i quali andrebbero i delatori odierni e come si vede, più i tempi tetempo allo scadere delle ventidue? Siete li- è stato raggiunto alcuni giorni orsono, con vaccinati e protetti, liberando tutti gli altri. cambiano più le azioni, umane e miserevoli, beri di farlo, ma lasciate siano liberi anche di i titoli sparati in prima pagina dai massimi In questo senso l’allucinante coprifuoco, restano le stesse. poter rincasare, non dico all’alba, ma almeno organi di stampa nazionale a proposito del- insieme all’altrettanto allucinante salvacon- Non è un caso se questa bieca istituzione all’una di notte, tutti i cittadini dabbene. E le sanzioni penali a carico di chi falsificherà dotto sanitario per muoversi tra le Regioni da tempi di guerra, volta appunto a impedi- forse, a quell’ora, anche Belzebù in persona gli eventuali pass vaccinali, che dovrebbero di diverso colore e ad altre innumerevoli im- re che il bagliore delle fiamme divenisse un va a dormire. servire per ritornare a muoversi tra le regio- posizioni liberticide, contribuisce a tenere in facile bersaglio per il nemico, abbia interes- ni e, in genere, a vivere come prima o quasi. allarme una buona parte della popolazione, sato in minima parte anche l’arte e gli artisti. Mi è saltata agli occhi questa miserabi- la quale proprio a causa di ciò viene indotta a credere che il Sars-Cov-2 stia mettendo a Inutile e sbagliato sarebbe il riferimento alla straordinaria opera di Rembrandt Harmen- Il 25 aprile dei marziani le mentalità repressiva e del sospetto: ma come, la legge deve ancora essere scritta rischio la sopravvivenza della specie umana. szoon van Rijn, conosciuta oggi come la Ron- mentre la sanzione è già minacciata? È mai Se così non fosse, solo menti fortemente di- da di notte, perché essa in realtà non ritrae di ROCCO SCHIAVONE possibile che sia bastato questo clima di S sturbate potrebbero imporre con la sinistra una milizia cittadina in marcia per le strade i riscrivono la storia patria a proprio odio, di cui parlava Bettino Craxi all’epoca di nonchalance che ben conosciamo una infini- buie di Amsterdam, ma piuttosto l’esatto e uso e consumo. A partire dal 25 apri- “Mani pulite”, condito con un po’ di demen- ta serie di obblighi e divieti con cui lastricare festoso contrario. Troviamo invece il tema le. Ancora pochi anni, quando non ci ziali prediche giustizialiste dei vari protago- la via tutta italiana al sottosviluppo sociale del coprifuoco in una suggestiva e pensierosa saranno più neanche i figli e i nipoti di nisti e delle comparse di questi anni terribili, ed economico. opera di Renato Guttuso, intitolata appunto chi ha raccontato eventi realmente vissuti, e per trasformare l’Italia nella Germania Est? Obblighi e divieti che rispetto alla fine del Notte di coprifuoco a Roma, rappresentante nelle commemorazioni si potrà dire che fu- E chi ha votato per i partiti che impersona- primo lockdown del 2020, quando si usciva un gruppo di partigiani che si muovono per rono i marziani a liberarci dai fascisti. Ieri, no questa disgrazia, che ha portato l’Italia da una crisi sanitaria devastante, sono stati le vie dell’Urbe durante il coprifuoco, datata tanto per fare un esempio, mi è capitato di alla povertà assoluta e alla fine dello Stato di addirittura inaspriti, malgrado la presenza 1943. Un acquerello drammatico, dai disegni sentire un discorso di un tale professor Gen- diritto, la mattina riesce ancora a guardarsi di vaccini e di cure adeguate ci consenta- aspri, frastagliati e concitati, acido e violento tile – nessuna evidente parentela con il noto allo specchio? no di affrontare molto meglio la pandemia come la lotta partigiana, come la guerra ci- filosofo dell’era del Ventennio – che ha pro- in atto. Gli ospedali si svuotano e interi re- vile del fratello contro il fratello. Si vede un ferito le seguenti affermazioni: “La lotta di parti di terapia intensiva vengono chiusi per giovane nel mezzo di una strada cittadina resistenza fu condotta dai partigiani insie- mancanza di pazienti, ma per i talebani della con un fucile rivolto verso l’alto. Altri sono me alle Nazioni Unite”. E poi: “purtroppo dittatura sanitaria poco importa. Il contagio con lui, altrettanto armati. Ai suoi piedi è di- nell’aprile 1948 il fronte unito dei partiti che über alles e tutti a nanna con le galline! steso il corpo nudo di un uomo con le braccia fecero la liberazione d’Italia (il Cln, Comita- aperte e le gambe divaricate, morto, mentre to di liberazione nazionale, ndr) – fu rotto un altro, mostrante le terga, è inginocchiato dalla Guerra fredda e dalla contrapposizione QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE, Diamo fuoco alla sua sinistra con indosso abiti laceri dello stesso colore del sangue. Più in alto, un gallo ideologica tra gli schieramenti”. In una botta sola una falsità storica, per- LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI al coprifuoco dal piumaggio iridato canta su un muretto, annunciando forse il termine della notte, ché le Nazioni Unite sarebbero nate anni dopo e noi fummo liberati prevalentemente IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE mentre alla sua sinistra procede un altro dagli anglo-americani, e una mistificazio- di DALMAZIO FRAU uomo armato con il viso rivolto al cielo. Ogni ne ideologica, perché il frontismo fu rotto Registrazione al Tribunale di Roma “Q uis fuit, horrendos primus qui cosa avviene circoscritta nello spazio surre- saggiamente da Alcide De Gasperi su input n.8/96 del 17/01/96 protulit enses?” si domandava ale e stregato del coprifuoco, tra i comignoli americano, altrimenti con i comunisti al il poeta latino Albio Tibullo un inerti di un’abitazione, mentre sullo sfondo governo i soldi del Piano Marshall ce li sa- Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA tempo, ovvero “chi fu il primo si stagliano, abbozzate e indistinte, le sago- remmo scordati. La storia raccontata così – Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI che inventò le spaventose armi?”. Noi po- me di alcuni edifici sotto un cielo trapunto approfittando delle pur necessarie celebra- Caporedattore: STEFANO CECE tremmo chiederci invece chi fu il primo ad di stelle. zioni – è essa stessa strumento ideologico aver ideato quest’arma psicologica di sotto- Il coprifuoco illustrato da Guttuso non è di odio e di divisione tra gli italiani, che in AMICI DE L’OPINIONE soc. cop. missione umana che chiamiamo “coprifuo- però quello del Medio Evo, è piuttosto l’ob- questo momento hanno altro tra la testa che co”. Con le armi, infatti, il coprifuoco ha un bligo dittatoriale del Regime di rientrare in tornare a scannarsi tra fascisti e antifascisti. Impresa beneficiaria profondo legame, con esse e con la guerra, casa ad una determinata ora della sera e di Inoltre, questo andazzo fa presagire che, per questa testata dei contributi visto che la evoca in uno dei periodi storici non uscire sino al mattino successivo. Limi- quando ce ne saremo andati anche noi, nel- di cui alla legge n. 250/1990 dove essa fu più frequente, quel tanto vitupe- tazione alle libertà individuali volutamente le scuole si potrà narrare qualunque falsità: e successive modifiche e integrazioni rato Medio Evo e che invece oggi ci si ostina imposto dalle autorità durante la Seconda finirà che il 25 aprile lo hanno fatto gli alie- ad applicare, ritenendola necessariamen- guerra mondiale per controllare più age- ni. Magari gli stessi marziani che avevano IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094 te democratica piuttosto che iniqua e folle volmente la città e bloccare in tal maniera, invaso il pianeta Terra, evocati per radio da come realmente è.Mi verrebbe da dire che le azioni dei partigiani. Una legge “fascista” Orson Welles. 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Martedì 27 Aprile 2021 POLITICA L’OPINIONE delle Libertà 3 L’unità? Non c’è, caro Mattarella S empre la stessa storia, ogni anno, monarchico e partigiano. Oppure, come ogni 25 aprile. In occasione dell’an- di ROBERTO PENNA il repubblicano Randolfo Pacciardi, anti- niversario della Liberazione, ven- fascista ed anti-franchista. gono sempre sprecati fiumi di pa- Semmai, i primi a compromettere role, all’insegna di una retorica facile e quella unità nazionale costruita per libe- a buon mercato su libertà e democrazia. rare l’Italia, furono proprio i comunisti, Occorre evidenziare l’aspetto retorico ed che in buona parte ambivano ad un’altra ipocrita che si manifesta ad ogni 25 apri- tirannide e a sostituire Berlino con Mo- le, perché, durante questa giornata cele- sca. brativa, i primi a parlare di libertà sono Il nostro Paese rimase libero e demo- proprio quelli ai quali interessa meno la cratico grazie al ruolo degli angloameri- ricerca della felicità, e quindi di una sem- cani, e se ad ogni 25 aprile dobbiamo rin- pre più ampia emancipazione democrati- graziare qualcuno, occorre iniziare dagli ca, da parte degli italiani. Stati Uniti d’America e dal Regno Unito. Purtroppo, la Storia, quella vera e con Non vi fu, pertanto, una unità nazionale la “s” maiuscola, ci racconta come una del tutto sincera, ed oggi, anche se ser- certa fazione politica e i suoi servi scioc- virebbe senz’altro stringerci a coorte per chi, che di sicuro non incarnano tutta l’I- rinascere dal Covid, non tutti remano talia, si siano, per così dire, accaparrati in compatti per l’interesse generale e sem- esclusiva la sconfitta del nazifascismo, il bra difficile intravedere un vicino cambio ritorno della democrazia e tutte le cele- di rotta. Abbiamo un Governo, appunto brazioni successive. definito di unità nazionale, in cui sono Il 25 aprile deve essere cosa loro, ma tutti dentro, a parte Fratelli d’Italia, ma si tratta evidentemente di una festa vi- c’è chi continua, pensiamo consapevol- ziata. In ogni caso, il vizio di un racconto mente, a scavare solchi fra le diverse ca- incompleto e non del tutto sincero, che si tegorie del Paese. rinnova ogni anno, da qualche tempo ha Le misure anti-Covid, che ci accom- iniziato a stancare un po’ l’opinione pub- pagnano da oltre un anno, hanno crea- blica italiana. Intanto, chi visse in prima to dei muri fra gli stessi italiani, fra chi persona l’epoca partigiana, per ovvie ra- è garantito da uno stipendio pubblico e gioni naturali, oggi non c’è più, e l’Anpi, chi rischia ogni momento con una atti- l’associazione dei partigiani d’Italia, ai vità economica privata. Rischia anzitut- giorni nostri viene perlopiù tenuta in pie- to l’imprenditore, ma anche il lavoratore di da persone nate nel dopoguerra. dipendente, se al proprio titolare le cose Non si sa nemmeno più bene cosa rap- non vanno bene. presenti oggi tale realtà, se non una costo- Tutti coloro i quali lavorano o lavora- la del Partito Democratico e della sinistra vano in quei settori maggiormente colpiti in generale. Ancor più in questo periodo dalle chiusure e dai lockdown più o meno di pandemia, la libertà ricordata soltanto mascherati, si sono sentiti abbandonati per la festa della Liberazione, provoca un dallo Stato e da una politica, perlomeno qualche disagio, soprattutto se essa viene una parte di essa, che sembra infischiar- omaggiata da chi ritiene di combattere il sene in maniera palese delle nefaste con- Covid solo attraverso la limitazione poli- seguenze economiche di certe scelte, e ziesca dei diritti dei cittadini. quasi godere nel trovarsi a punire una Una compressione della libertà mai vi- fetta del Paese. sta nell’Italia antifascista e repubblicana, Se vengono meno le motivazioni detta- che viene messa in pratica tramite le or- te dalla scienza, rimane solo una volontà mai note chiusure di attività economiche, ideologica e punitiva, perciò, è normale l’assurdo coprifuoco notturno e i divieti de unità fra le forze popolari del Paese. Mattarella ha ragione quando dice che che l’Italia reale, 25 aprile o meno, si al- di circolazione fra comuni o Regioni. Un Mantenendo viva la memoria per quanto l’Italia democratica si unì per abbattere lontani sempre più dalle Istituzioni re- modo di affrontare la pandemia che or- accadde allora, l’Italia, secondo il capo il fascismo e cacciare via i nazisti, ma pubblicane. mai si è rivelato più politico-ideologico dello Stato, deve ritrovare una forte coe- proprio secondo la vulgata comunista e Quando i piccoli imprenditori vengono che fondato su ragioni scientifiche. Ep- sione nazionale per superare il dramma- post-comunista si è costantemente valo- visti come degli evasori, o nel momento pure, quando giunge il 25 aprile, anche tico frangente della pandemia. rizzato l’apporto dei partigiani ispirati in cui Nicola Zingaretti parla di “lavo- nell’era del Coronavirus, non si rinuncia Il 25 aprile divide ancora oggi, dopo dalla falce e dal martello, ed è stato igno- retti”, riferendosi agli impieghi in bar e mai ad una certa narrazione forzata e di- ben settantasei anni, e ciò avviene per- rato, quando non demonizzato, il contri- ristoranti, comprendiamo come gli eredi storta. ché, come si è già detto, una parte politi- buto antifascista di tanti liberali, monar- del comunismo non abbiano mai abban- Il presidente della Repubblica Sergio ca, il Partito Comunista Italiano e le sue chici e cattolici. Chi non era allineato ai donato il pregiudizio ideologico verso Mattarella, per il 76/o anniversario della evoluzioni successive per capirci, si è ap- desiderata comunisti veniva giudicato l’iniziativa privata. Con buona pace della Liberazione, ha ricordato la Resistenza propriata di tale ricorrenza e ha sempre quasi alla pari dei fascisti, come il troppo unità nazionale perorata dal presidente antifascista come un momento di gran- raccontato una storia parziale. poco ricordato Edgardo Sogno, liberale, della Repubblica. Cimiteri di Roma: la vergogna non è sepolta M uore tua madre a fine gennaio, competente. Ma la spiegazione, a ben in due giorni, per un evento im- di MARIA CHIARA ANIBALLI guardare, non convince affatto, per- provviso e imprevedibile, e tu ché non si tratta di scavare fosse a pensi che l’inferno sia quello. Ma perché si tratta sol- fa avrebbe manda- mani nude, ma di rilasciare autorizza- se tua madre muore a Roma, scopri che tanto di inumare to in crisi d’identi- zioni amministrative da parte di uffici la perdita che hai subito non è che l’ini- un’urna cineraria tà Tacito e Polibio. che svolgono servizi pubblici essen- zio della discesa agli inferi, perché da e tu, fortunato, di- Così non resta che ziali e che non hanno subito – almeno quel momento sei costretto ad assiste- sponi anche di una rivolgerti a un av- in teoria – riduzioni di sorta. Nel caso re all’odissea che subirà la salma pri- tomba di famiglia. vocato e quello che di specie, non si può nemmeno accam- ma di trovare un degno riposo. Perché Ma no, perché no- doveva essere l’ul- pare la scusa degli spazi perché, come a Roma hanno dimenticato di essere nostante le tue te- timo addio a tua detto, si è in possesso di una tomba la culla della pietas per i defunti e, nel lefonate agli uffici madre diventerà privata. Ma si apprende che sono mi- 2021, le salme si abbandonano nei de- competenti e gli oggetto del conten- gliaia le salme accatastate nei cimiteri positi dei cimiteri, anche per mesi, pri- appelli alla pietà dere nei tribunali. romani in attesa di cremazione o tu- ma di essere tumulate. Così accade che umana, oltre che La tumulazione di mulazione. tua madre muore e a Roma ti fanno ca- alla decenza – non salme già cremate Il bubbone non poteva non esplo- pire che non otterrai l’autorizzazione parliamo di diritti, non è urgente, ha dere e così la sindaca Virginia Raggi alla cremazione prima di diversi mesi, perché ormai ci hai affermato in parole ha convocato venerdì scorso i vertici perché c’è un solo forno crematorio. messo una pietra povere Ama in un dell’Ama per discutere della “ingiu- Così ti organizzi e parti per Grosseto, sopra – non arriva comunicato – piut- stificabile” (parole sue) situazione. Al dove la triste cerimonia avrebbe potu- nemmeno l’autorizzazione alla tumu- tosto cinico, al di là delle frasi di circo- vertice è seguito un lungo comunicato to svolgersi immediatamente. lazione. stanza – citando circolari ministeriali dell’azienda pieno di giustificazioni E invece no, perché da Roma non Quindi passa un altro mese e mez- che dispongono che “in questa fase (ancora il Covid, neanche a dirlo) e di arriva neppure l’autorizzazione alla zo e siamo ad oggi, quando non hai emergenziale venga data la priorità promesse di cambiamenti dalla pros- cremazione – roba di timbri, non di più nemmeno notizie certe sulla sorte alle prime sepolture rinviando le ope- sima settimana, grazie ad un’inter- scissione dell’atomo – così il povero dell’urna contenente i resti di tua ma- razioni cimiteriali non urgenti”. venuta drastica riduzione degli iter corpo sverna in Toscana per quasi due dre, che pare giaccia da qualche parte La colpa, come di tutte le spavento- burocratici (farla prima, no?) e ad un mesi quando, a metà marzo, l’autoriz- al Verano. Dall’Ama ti hanno risposto se inefficienze che in questo periodo “incremento di tutte le attività, sia zazione arriva e l’operazione si com- che “in questo periodo è normale”, ma caratterizzano gli uffici pubblici – operative che propedeutiche”, bontà pie. Allora le ceneri tornano a Roma non è vero, perché di normale non c’è ahimè, va detto – è ovviamente dell’e- loro. Stiamo a vedere, i morti attendo- e qui ti aspetti che sia tutto semplice, niente in una roba che già duemila anni mergenza Covid, secondo l’azienda no lì senza protestare.
4 L’OPINIONE delle Libertà ESTERI Martedì 27 Aprile 2021 Tunisia: una lotta per la libertà di stampa I l ruolo della stampa è notoriamente determinante nel forgiare l’opinione pubblica, soprattutto in periodi sto- rici come quello che stiamo vivendo, di FABIO MARCO FABBRI no, Hichem Mechichi, aveva confermato che non avrebbe revocato la nomina di Ben Younes, ribadendo che l’indipen- denza della linea editoriale dell’agenzia dove molta parte della società ignora il è solo di responsabilità dei suoi 150 gior- concetto di critica e di analisi, immersa nalisti. Sulla stessa linea i rappresentanti come è nel dogmatismo più profondo. In di Ennahda, che hanno respinto le accu- alcuni sistemi politici, o regimi, dove la se di “controllo della stampa” spiegando stampa è maggiormente canalizzabile, che il partito non ha influenzato il Go- il condizionamento informativo acquisi- verno nella nomina del nuovo Ceo. sce ancora maggiore peso, soprattutto se L’agitazione di un potere forte come “l’agenzia di stampa ufficiale” è guidata quello della “stampa” non ha lasciato in- da personaggi notoriamente legati ad un differente il protagonista. Infatti il quo- “potere”. Ciò si è verificato, e ha destato tidiano in lingua araba Assabah lunedì (e desta) notevole preoccupazione, nella 19 aprile ha comunicato che, solo dopo vicina Tunisia, quando il capo del Go- quattordici giorni dalla sua nomina a verno, Hichem Mechichi, ha nominato Ceo dell’agenzia Tunis Afrique Presse, Kamel Ben Younes a capo dell’Agenzia di Kamel Ben Younes ha rassegnato le sue stampa tunisina (Tap). dimissioni al capo del governo. L’infor- L’investitura di Ben Younes a Ceo mazione è stata poi confermata dal con- (Chief executive officer) della Tap (Tu- sigliere per la comunicazione del capo nis afrique presse), avvenuta il 6 aprile, del governo, Mofdi Mseddi, durante una ha dato inizio ad una serie di proteste che puntata del Midi Show trasmessa su Mo- hanno alzato i livelli di tensione nel Pae- saïque Fm, che è la principale stazione se. Ben Younes appartiene ad una cerchia radio privata della Tunisia. di professionisti, che orbitano intorno ai Ben Younes ha espresso il suo ram- circoli dell’ex presidente Zine El-Abidine marico per essere stato il bersaglio di Ben Ali e che hanno mantenuto un ruolo una campagna di demonizzazione, ri- anche dopo la sua cacciata, avvenuta nel servandosi il diritto di avviare azioni 2011. Tali personaggi raccolgono ancora legali contro coloro che hanno tentato un consenso, non tanto per essere nostal- di infrangere il suo onore, la sua credi- gici del vecchio regime, ma come figure bilità professionale, la sua indipendenza inserite, con varie modalità, nel contesto e integrità. Il giornalista ha espresso la sociale tunisino. volontà di evitare di impegnarsi in liti Un aspetto degno di riflessione lo ha politiche. Ha anche sottolineato che la espresso il caporedattore del servizio gestione della Tap richiede un piano di multimediale della Tap, Mustapha Fra- riforma globale, in cui dovranno essere di, il quale durante la manifestazione di coinvolti amministratori, specialisti in protesta di giovedì 15, davanti ai locali gestione, giornalisti ed esperti, nel mas- dell’Agenzia di stampa ufficiale, ha di- simo rispetto della professione. Infine, chiarato: “In venticinque anni di carrie- il giornalista, negando l’appartenenza ra, non avevo mai visto gli agenti di po- ad un partito politico, ha sostenuto che lizia caricare e maltrattare i giornalisti acquisita a caro prezzo con la rivoluzione prigione. L’avvicinamento al regime di “il lavoro giornalistico richiede indipen- davanti al proprio posto di lavoro”. Le del 2011, possa perdersi in subdole opera- Ben Ali “sdoganò” la sua persona, rico- denza ed è incompatibile con una fedeltà violenze sono esplose quando, in due oc- zioni supportate dal “fattore politico”. È struendogli un profilo filo-governativo. parziale o politica”. casioni, un centinaio di giornalisti han- noto che il giornalista 64enne Kamel Ben È su questi trascorsi che sono nate le Un gesto, quello di dimettersi, sco- no tentato di impedire a Ben Younes di Younes sia stato vicino al regime di Ben maggiori perplessità e preoccupazioni nosciuto in contesti sociali dove, in teo- entrare nella sede dell’Agenzia; per ri- Ali, ma ancora più preoccupante, per la da parte dei giornalisti tunisini; e come ria, la “stampa” è più libera e la politica sposta, la polizia ha aperto un varco con ancora libera stampa tunisina, è che sia sostiene anche Nedra Boukesra, giorna- meno oppressiva. Un fatto che tuttavia la forza, permettendo al nuovo capo di vicino al partito islamista Ennahda. Ben lista della Tap, “l’operazione Ben You- sorprende, perché avvento in un Paese prendere possesso delle redini dello stra- Younes è stato negli anni Ottanta un at- nes” si è configurata come una nomina giudicato dalle nazioni dell’altra sponda, tegico servizio. tivista inserito in un sindacato studente- puramente faziosa che rivela la volontà dove le dimissioni da incarichi governa- Al di là del fatto di cronaca, è indica- sco con inclinazioni ideologiche islami- di controllo del partito islamista di En- tivi o para-governativi non sono applica- tiva la percezione del rischio che l’indi- ste. Inoltre risulta che avesse trascorso nahda e del governo sui media. Tuttavia, te in nessun caso, tendenzialmente liber- pendenza dell’informazione in Tunisia, un periodo, sembra alcuni anni, anche in nonostante le proteste, il capo del gover- ticida.”
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