Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...

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Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...
edizione coop SICILIA | n°5 settembre 2017

                  informa

Risorsa
mare
Aumenta il consumo
di pesce e le riserve
ittiche si riducono.
Da Coop un impegno
per la sostenibilità.
Ma anche i consumatori...
Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...
IL NOSTRO IMPEGNO
PER IL BENESSERE ANIMALE
 NON È SOLO SULLA CARTA.
 SALUMI FIORFIORE COOP PROVENIENTI DA SUINI ALLEVATI
   ALL’APERTO: SENZA ANTIBIOTICI NEGLI ULTIMI 4 MESI.

      Coop si impegna a migliorare le condizioni di allevamento degli animali per eliminare o ridurre
      l’uso degli antibiotici. Così si può contrastare l’aumento dei batteri resistenti e dare alle
      persone una garanzia in più per la loro salute. Per questo il benessere animale è nell’interesse
      di tutti. Cerca i salumi fiorfiore con il bollino. Scopri di più su e-coop.it/alleviamolasalute
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sommario coop informa 5 | settembre 2017

                                                                                                         4     Anche in Sicilia
                                                                                                               solidarietà a 4 zampe
                                                                                                               Renato miceli

          10
          Il mare, i pesci
          e il futuro
          di tutti
          — dario guidi

                                                                                                         5     Suona la campanella
                                                                                                               Raccolta solidale al via
                                                                                                               Viviana monti

                                                                                 16
                                                                                 Il cambiamento
                                                                                 sta su due ruote
                                                                                 — bibì bellini

                                                                                                         6     Sapori, si parte!
                                                                                                               chiude in bontà
                                                                                                               renato miceli

          22                                                                                             9     Consumo consapevole
          Nuovo prodotto                                                                                       per 10mila bambini
                                                                                                               clelia coppone
          Coop: i semi
          pieni di salute

Periodico della Cooperazione di Consumatori                                                              Direttore responsabile   Stampa
Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908 | redazione@consumatori.coop.it   Dario Guidi              Chinchio Industrie
Reg.Trib.: Bologna 2/9/1997 n. 6708 | Copia singola € 0,48 | Abbonamento (6 numeri) € 2,80                                        Grafiche s.r.l.
                                                                                                         Progetto grafico         www.chinchio.it
Coop Editrice Consumatori                                                                                Kitchen
Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908
C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376                           Impaginazione
Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296                                  e grafica
Chiuso in tipografia il 25/08/2017                                                                       Ilde Ianigro
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vita di cooperativa coop sicilia

Anche in Sicilia solidarietà a 4 zampe
— Renato Miceli

L’iniziativa è stata promossa con associazioni del territorio e istituzioni locali
che si occupano di animali abbandonati. Sei gli ipercoop coinvolti

                                                                                            Le cifre
                                                                                            Com'è andata
                                                                                            Il primato della solidarietà a quattro zampe, in
                                                                                            Sicilia, spetta ai clienti dell’ipercoop Corolla di
                                                                                            Milazzo che l’8 luglio hanno raccolto 273 confe-
                                                                                            zioni di cibo per cani e gatti (scatolette, anche
                                                                                            in confezioni multiple, croccantini e alimento
                                                                                            secco) e accessori come le lettiere igieniche. Se-
                                                                                            gue a ruota Le Ginestre (Tremestieri Etne0) con
                                                                                            271 confezioni. Nei due ipercoop palermitani,
                                                                                            Forum a Brancaccio e La Torre a Borgo Nuovo,
                                                                                            sono state raccolte rispettivamente 184 e 162
                                                                                            confezioni. Al Katané di Gravina sono state
                                                                                            donate 123 confezioni, infine 106 sono quelle
                                                                                            raccolte alle Zagare di San Giovanni La Punta.

               Un gesto quotidiano, come      La Torre di Palermo. Infine all’ipercoop      to gli shopper per la raccolta. Contribuire

    N
               quello di fare la spesa, per   Corolla di Milazzo hanno operato i vo-        è stato semplice: sono state raccolte più
               aiutare gli animali abban-     lontari dell’associazione Hermes mentre       di mille confezioni di alimenti (scato-
               donati.                        all’ipercoop Zagare di San Giovanni La        lame, mangimi, croccantini…), ma anche
                  È questo lo spirito della   Punta (CT) l’iniziativa è stata gestita       lettiere igieniche e altri accessori.
raccolta “Dona la spesa”, promossa da         dall’associazione La Buona Stella.               I risultati dell’iniziativa sono stati
Coop Sicilia in collaborazione con Coop          Così come per le altre raccolte soli-      comunicati anche attraverso manifesti e
Alleanza 3.0 lo scorso 8 luglio. Sei gli      dali, destinate a persone e famiglie in       locandine affissi nei negozi coinvolti.
ipercoop coinvolti, dove è stato possi-       difficoltà, anche questa iniziativa per       Questo genere di raccolta solidale è
bile effettuare le donazioni di alimenti      gli animali è organizzata insieme alle        stata già promossa in Sicilia nel 2015 e
e prodotti per animali: al Katané e alle      istituzioni locali e alle associazioni del    nel 2016. In tutta Italia, compresa la
Ginestre - in provincia di Catania - così     territorio che si occupano di animali         Sicilia, sono 142 i punti vendita coinvol-
come al Forum di Palermo erano pre-           abbandonati. L’8 luglio, all’ingresso dei     ti, di cui 136 nelle aree in cui opera Coop
senti i volontari dell’Oipa; l’associazione   punti vendita interessati, i volontari del-   Alleanza 3.0 (dal Friuli-Venezia Giulia
Lida ha curato la raccolta all’ipercoop       le associazioni aderenti hanno distribui-     alla Puglia).

4                                                                                                             Coopinforma settembre 2017
Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...
Suona la campanella                                                                                dati sulla dispersione scolastica

                                                                                          I
                                                                                                   parlano chiaro: per bambini e

Raccolta solidale al via
                                                                                                   adolescenti e per le loro famiglie
                                                                                                   diventa sempre più difficile far
                                                                                                   fronte alle spese scolastiche, e
— Viviana Monti                                                                    questo incide sulla possibilità di guardare al
                                                                                   futuro. Secondo il rapporto Caritas 2016, in Italia
                                                                                   un bambino su sette è in condizioni di povertà
Con l'iniziativa "Dona la spesa", il 9 settembre                                   mentre Save The Children (dati aprile 2017)
                                                                                   parla di una percentuale raddoppiata di minori in
si possono acquistare colori, quaderni, materiale                                  povertà relativa, con difficoltà nella fruizione di
di cancelleria e consegnarli ai volontari presenti                                 beni e servizi. Le nuove povertà colpiscono
                                                                                   minori e giovani, rallentano il loro percorso di
nei negozi Coop                                                                    studi, ambito di un possibile riscatto sociale.
                                                                                   L’istruzione però continua ad essere considerata
                                                                                   un valore dalle famiglie. Infatti, dal 1992 al 2015,
                                                                                   si è dimezzato il numero degli abbandoni scolasti-
                                                                                   ci, anche se l’Italia è ancora indietro rispetto agli
                                                                                   altri paesi europei (quart’ultima in questa
                                                                                   classifica). Stiamo migliorando, ma c’è ancora
                                                                                   molto da fare e soprattutto è necessario preveni-
                                                                                   re. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa “Dona la
                                                                                   spesa”, una giornata di raccolta solidale di
                                                                                   materiale scolastico che si svolgerà sabato 9
                                                                                   settembre nei negozi di Coop Sicilia. Con la rete
                                                                                   di volontariato e le istituzioni locali, Coop Sicilia
                                                                                   in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 si
                                                                                   impegna a distribuire il materiale acquistato e
                                                                                   donato dai clienti, alle associazioni che tutelano
                                                                                   le famiglie dei minori in difficoltà.
                                                                                      È possibile acquistare prodotti didattici e
                                                                                   materiale di cancelleria e consegnarli ai volonta-
                                                                                   ri in negozio: zaini, astucci, diari, pennarelli e
                                                                                   pastelli, cancelleria, quaderni e raccoglitori, dizio-
                                                                                   nari, articoli per il disegno tecnico, risme di carta
                                                                                   e tutto ciò che contribuisce alla formazione
                                                                                   scolastica di bambini e ragazzi.

                             Libri di testo e cartoleria: ancora sconti
                             Nei negozi di Coop Sicilia conti-     oppure in tutti i punti vendita di      punto vendita oppure online, in
                             nuano i vantaggi e le promozioni      Coop Sicilia, è possibile preno-        regalo un buono sconto del 5%,
                             per le famiglie che si stanno         tare i libri di testo delle scuole      calcolato sull’importo speso in
                             preparando al nuovo anno              secondarie di primo e secondo           libri di testo e utilizzabile fino a
                             scolastico: dai libri agli zaini,     grado, oltre a quelli universitari,     fine anno. Anche quest’anno si
                             dagli astucci ai quaderni. Fino al    semplicemente indicando, al             potranno acquistare libri usati
                             26 settembre uno sconto del 15%       momento dell’ordine, l'ipercoop         oppure vendere quelli che non si
                             sui prodotti di cartoleria in tutti   nel quale ritirare i libri. Per tutti   utilizzano più: chi acquista paga
                             gli ipermercati di Coop Sicilia       i clienti è previsto uno sconto         il 60% del prezzo di copertina
                             in cui sono presenti questi pro-      del 15% sul prezzo di coper-            2017, chi vende riceve un buono
                             dotti. Fino al 1° ottobre, online     tina. Per i possessori di Coop          spesa del 30% del prezzo di
                             sul sito www.librochevuoitu.it        Card Sicilia che prenoteranno a         copertina 2016.

Coopinforma settembre 2017                                                                                                                    5
Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...
vita di cooperativa coop
                    articolo
                         sicilia

Sapori, si parte!
Il Sud chiude l'estate in bontà
Continua il Grand Tour di “Sapori, si parte!” iniziato a gennaio negli ipermercati
di Coop Alleanza 3.0 in undici regioni italiane – Sicilia compresa - e che volge
ormai al termine, riservando ancora appuntamenti di grande appeal
per gli amanti delle nostre eccellenze agroalimentari
— Renato Miceli

                                                                                    di mandorle, dai cannoli alla Tuma Persa (for-
                                                                                    maggio ad oggi prodotto da un solo casaro), fino
                                                                                    al salame siciliano curvo e al cioccolato di Modica.
                                                                                    C’è solo l’imbarazzo della scelta, impossibile
                                                                                    elencare tutte le bontà in promozione: giusto per
                                                                                    dare qualche dritta, concedetevi un bel piatto di
                                                                                    Busiate trapanesi dalla classica forma a spirale –
                                                                                    da condire magari con salsa di pomodoro ciliegino
                                                                                    e datterino – oppure affettate uno dei formaggi
                                                                                    tipici come il ragusano Dop o la vastedda Dop
                                                                                    della Valle del Belice, spingendovi fino al raffinato
                                                                                    Piacentinu Ennese Dop a base di zafferano.
                                                                                       Tante le proposte di altri condimenti pronti
                                                                                    per la pasta - come quello con pesce spada e
                                                                                    melanzane, il ragù al maialino nero dei Nebrodi,
                                                                                    il pesto al basilico e mandorle e il pesto di
                                                                                    pistacchio – e di conserve, sottoli e sottaceti,
                                                                                    ideali in estate per spuntini e pasti veloci: dalla
                                                                                    caponata di melanzane ai filetti di acciughe in
                                                                                    olio extra vergine d’oliva. Non dimenticate di
                                                                                    accompagnare il tutto con un vino del territorio
                                                                                    come il fresco Grillo, bianco profumatissimo o un

Le altre
                                           orniamo quindi in Sicilia, dove già      Etna Rosso Doc. Magari anche una bella Malvasia

                                T
                                           in inverno avevamo fatto tappa. Dal      Terre Siciliane, da abbinare alle delizie della pa-

tappe in
                                           26 agosto al 15 settembre, negli         sticceria regionale, come ad esempio le Cassatine
                                           oltre 60 ipermercati della rete di       e i Croccanti alla mandorla o al pistacchio.

calendario
                                           Coop Alleanza 3.0, l’iniziativa             Ma c’è una sorpresa ad attenderci, giusto
                            promozionale firmata Territori.Coop ripropone           sull’altra sponda dello Stretto. Nell’ambito di
                            una selezione di specialità da non perdere.             un accordo di “master franchising” avviato
27 settembre – 17 ottobre      Le eccellenze siciliane sono quelle che riscuo-      quest’anno da Coop Alleanza 3.0 con il gruppo
Puglia e Basilicata         tono maggiore gradimento e gli eventi dedicati          AZ, che ha portato per la prima volta l’insegna
                            ai sapori della Sicilia sono tra i più attesi.          Coop in dieci punti vendita della Calabria, anche i
18 ottobre – 10 novembre       Oltre cento le specialità dell’Isola presentate in   prodotti di questa magnifica regione del profondo
Friuli-Venezia Giulia       questa nuova tappa di “Sapori, si parte!”, pro-         Sud diventano, dal 16 al 26 settembre, una tappa
                            dotte da una cinquantina di fornitori, in un tour       speciale di Sapori, si parte! Un omaggio dovuto
                            gastronomico tra le nove province: dagli aranci-        a una terra che, secondo un recente articolo
                            ni (o arancine, alla palermitana) di riso alla pasta    del New York Times, custodisce “la migliore

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cucina d’Italia”. Dalla tradizione alla sperimenta-
zione gastronomica contemporanea, il giornale                A settembre, tappa speciale di "Sapori,
americano sottolinea come la cucina calabrese
di oggi non si basi solo sulla notissima 'Nduja e             si parte!" in Calabria. Una terra che
sulla straordinaria produzione di agrumi – tra               secondo il New York Times custodisce
cui le famose clementine di Calabria Igp che si
raccolgono a settembre - ma anche e soprattutto                la "migliore cucina d'Italia" grazie
sull'agricoltura di qualità e la riscoperta di vitigni               all'agricoltura di qualità
autoctoni. Ecco allora un “menu” pieno di gustosi
ingredienti tutti di denominazione di origine                 e alla riscoperta di vitigni autoctoni
protetta (Dop) che spazia da formaggi appeti-
tosi come il pecorino crotonese stagionato               apprezzare tanta bontà senza accompagnarla
o il caciocavallo silano, ai più noti e speziati         con un vino – bianco oppure rosso Igp– mentre un
salumi, come la spianata e la pancetta piccan-           passito Greco di Bianco Doc Calabria sarà l’ab-
te, la celebre soppressata e la salsiccia dolce e        binamento ideale per le specialità dolciarie del
piccante. Immancabile il peperoncino calabrese           territorio, come il Mandorlato senza zucchero e le
tritato, ma tra antipasti e contorni non si può          Foglie di Mele.
certo rinunciare ai peperoncini ripieni con peco-          Buona Sicilia e buona Calabria a tutti, dunque,
rino, alla dolcezza di cipolla rossa di Tropea Igp       ma non disfate il bagaglio: a fine settembre si
o alle alicette intere al peperoncino. Impossibile       torna in Puglia e Basilicata!

Coopinforma settembre 2017                                                                                    7
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IL LAVORO NERO
              DÀ SOLO
          PESSIMI FRUTTI.

                                                         SCEGLI I FRUTTI
                                                         DELLA LEGALITÀ.

     OGNI GIORNO COOP SI IMPEGNA A GARANTIRTI LA LEGALITÀ DEL LAVORO.
    L’ortofrutta che acquisti nei nostri negozi, controllata lungo tutta la filiera produttiva, proviene
    solo da fornitori che aderiscono al nostro codice etico. Per questo, con Coop sei in buone mani.
                        Se vuoi saperne di più vai su e-coop.it/buoniegiusticoop

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vita di cooperativa coop sicilia

Consumo consapevole                                                                                               irca 10mila bambini e 2mila

                                                                                                       C
                                                                                                                  genitori: ecco i numeri dell’attività

per 10mila bambini
                                                                                                                  di educazione al consumo svolta lo
                                                                                                                  scorso anno scolastico da Coop
                                                                                                                  Sicilia nelle scuole. Sapere Coop è
                                                                                                  un progetto nazionale rivolto agli insegnanti, agli
— Clelia Coppone                                                                                  studenti e alle famiglie che, attraverso percorsi
                                                                                                  didattici interattivi, laboratori, mostre e materiali
                                                                                                  editoriali, completamente gratuiti, mira ad offrire
I numeri dell'attività promossa da Coop Sicilia                                                   ai più giovani gli strumenti per elaborare un
nelle scuole del territorio. Obiettivo, promozione                                                autonomo e originale punto di vista in tema di
                                                                                                  scelte e di modelli di consumo. I percorsi trattano
del benessere, condivisione di esperienze                                                         argomenti differenti - dalla tutela dell'ambien-
tra culture differenti, sostenibilità, etica e diritti                                            te, alla lotta allo spreco alimentare, alla soste-
                                                                                                  nibilità, all'intercultura e alla cittadinanza
                                                                                                  - con l'obiettivo di promuovere nei ragazzi una
                                                                                                  maggiore consapevolezza sull'utilizzo del cibo e
                                                                                                   dei prodotti che si possono acquistare. Nell’Isola
                                                                                                   l’attività ha coinvolto gli alunni di 558 classi di
                                                                                                   cui 319 di Palermo e provincia, 222 dell’area di
                                                                                                  Catania e 17 di Milazzo.
                                                                                                     Gli studenti delle scuole materne, elementari e
                                                                                                  medie inferiori hanno avuto modo di partecipare
                                                                                                      a una prima attività tra gli scaffali dell’iper-
                                                                                                        mercato, aperta anche ai genitori, seguita
                                                                                                              da un secondo appuntamento in aula.
                                                                                                                 Proprio la presenza di mamma e
                                                                                                                   papà è molto importante in questo
                                                                                                                    percorso di educazione al consu-
                                                                                                                     mo consapevole perché l’infor-
                                                                                                                     mazione veicolata al bambino
                                                                                                                     trovi un’eco e un comune sentire
                                                                                                                    anche a casa.
                                                                                                                    E nell’anno scolastico che sta per
                                                                                                              iniziare il lavoro di Coop Sicilia con
                                                                                                  studenti e scuole continua: da settembre gli
                                                                                                  insegnanti possono prenotare le animazioni sul
                                                                                                  sito www.saperecoop.coopalleanza3-0.it.

Illustrazione:
Stefano Buonamico

Ecco come prenotare online i progetti 2017-2018
Prenotare i progetti è facile, basta        rial con tutti i passaggi. Gli insegnanti   sono gratuite per scuole e famiglie.
registrarsi su www.saperecoop.coo-          potranno accedere al calendario dei         È già scaricabile la guida "Sapere
palleanza3-0.it scegliere i pacchetti       percorsi dal 4 settembre al 31 ottobre      Coop" 2017-2018, illustrata da Stefano
educativi adatti alla programmazio-         2017. Le richieste pervenute saranno        Buonamico, con percorsi progettati
ne scolastica e all’età degli alunni,       confermate entro il 15 novembre. Le         per diverse fasce d’età e organizzati
leggendo le schede descrittive e le         scuole potranno fare richiesta di un        secondo le competenze chiave per
mappe.                                      solo percorso per ciascuna classe.          l’apprendimento permanente. Da
Per chi lo fa per la prima volta sarà di-   Tutte le attività di educazione al con-     quest’anno sarà predisposta una
sponibile sul sito anche un video tuto-     sumo consapevole citate nella guida         guida specifica per le scuole superiori.

Coopinforma settemnre 2017                                                                                                                           9
Informa - Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i ...
primo piano ambiente e sostenibilità

COME CONTRASTARE IL SOVRASFRUTTAMENTO DELLE RISORSE ITTICHE

Il mare, i pesci
e il futuro di tutti
— Dario Guidi                  In Italia e in Europa aumenta il consumo di pesce
                               e quasi i tre quarti di quel che mangiamo viene
                               dall'estero. La ricerca di un difficile equilibrio per
                               tutelare risorse preziose dipende da tutti

                                                                     angiamo più pesce, e questo è

                                                       M
                                                                     sicuramente un bene, per noi e la
                                                                     nostra salute. È un dato che vale a
                                                                     livello di media europea (25,5 kg di
           NEL                                                       consumo annuo pro capite nel 2014)
    MEDITERRANEO                                    e ancor di più in Italia (dove il consumo è
                                                    arrivato 28,9 kg nello stesso anno). Peccato però
     OLTRE IL 90%                                   che a festeggiare per questa cosa non siano i
      DELLE RISORSE                                 pescatori italiani. Anzi. Il nostro mare, nel senso di
   DELLE SPECIE ITTICHE                             Mediterraneo, piange.
                                                       Infatti, in base al report annuale della New
 È SOVRA SFRUTTATO                                  Economic Fundation, se noi italiani dovessimo
                                                    mangiare solo il “nostro” pesce, dovremmo
                                                    smettere al 31 marzo. A quella data finiscono
                                                    infatti le circa 191 mila tonnellate di pescato cui
                                                    vanno aggiunte altre 155 mila tonnellate che
                                                    vengono dall’acquacoltura italiana (cioè da pesce
                                                    allevato. Vedi l’apposita scheda). Da lì in poi tutto
                                                    ciò che consumiamo (cioè circa i tre quarti del to-
                                                    tale) viene dall’estero, da mari più o meno lontani
                                NEL MONDO           e spesso da flotte di pesca che hanno il loro cuore
                                                    (e il portafoglio in Asia). Il nostro sbilancio annua-
                                  IL 31%            le, tra quanto produciamo e quanto importiamo, è
                             È SOVRA SFRUTTATO      pari a circa 861 mila tonnellate. Cifre che lasciano
                                  IL 58%            allibiti e che molti consumatori ignorano, pensan-
                                                    do, quando sono al ristorante, di mangiar sempre
                          È PIENAMENTE SFRUTTATO    roba pescata “sotto casa”.
                                                       Non che le cose, se si considera la media euro-
                                                    pea vadano meglio. L’insieme della Ue potrebbe
                                                    mangiar pesce sino al 6 luglio. E dopo finisce
                                                    anch’essa a debito. Ma noi siamo proprio in fondo
                                                    alla classifica. Cosa che colpisce considerando che

10                                                                             Consumatori gennaio 2017
Il consumo dei prodotti ittici                                                                                  Fonte: Eumofa su dati Eurostat

                       SPESA PRO CAPITE 2015                                CONSUMO PRO CAPITE 2014
                       e variazione % 2015/2014                             e variazione % 2014/2013

                       Portogallo                     311€    +3,7%         Portogallo                  55,3 kg         -2%
                       Spagna                        216€     +2,9%         Spagna                      46,2 kg        +5%
                       Italia                        170€    +0,6%          Francia                     34,4 kg         =
                       Svezia                        143€      =            Svezia                      33,2 kg        +4%
                       Belgio                         131€    +1,6%         Italia                     28,9 kg         +4%
                       Grecia                         107€    +0,9%         Media UE 28 Paesi          25,5 kg         +4%
                       Francia                        107€    +0,8%         Belgio                      24,9 kg        +5%
                       Media UE                      106€    +2,9%          Regno Unito                 24,9 kg        +1%
                       Regno Unito                     79€   +12,9%         Olanda                      22,6 kg         -3%
                       Olanda                          60€    +1,7%         Grecia                      17,3 kg        +2%

siamo un paese circondato da 8.000 chilometri                                                                         Consigli
                                                                                                                      utili
di coste e, dunque, sulla risorsa pesca dovremmo
poter puntare alla grande.
                                                                In Italia potremmo mangiar pesce
   Invece così non è. Anzi la flotta di pescherecci             solo fino al 31 marzo. Dopo quella
italiani è da anni in costante calo: secondo Impre-
                                                               data tutto ciò che si consuma viene
                                                                                                                      Chiedere
sapesca, in 30 anni sono andati persi 18 mila
posti di lavoro e il 35% delle imbarcazioni.                   dall'estero. Il settore della pesca da                 e informarsi
   Capire le cause non è semplice nel senso che
a ciò contribuiscono una pluralità di fattori che
                                                                      noi vive grandi difficoltà                      sempre
mescolano aspetti naturali e scelte politiche.
                                                                                                                      Di fronte ai problemi di
Risore sovrasfruttate                                     quantità. Segno che alcuni provvedimenti presi              cui raccontiamo in queste
In premessa c’è da ricordare una cosa fondamen-           hanno funzionato. Ma il problema di fondo, guar-            pagine circa la tutela delle
tale. Da ormai diversi decenni le risorse ittiche dei     dando su scala mondiale, è che molto sfugge ai              risorse ittiche e anche della
mari di tutto il mondo sono sottoposte a una pres-        controlli. Ci sono grandi flotte dei paesi asiatici         pesca svolta correttamen-
sione sempre più forte e decisamente eccessiva.           che partono e stanno in mare per mesi e mesi, spa-          te (e magari qui in Italia),
L’aumento della popolazione mondiale (parliamo            ziando nelle acque di diversi Oceani, di fatto senza        fondamentale è il ruolo dei
di miliardi di persone in più), unita anche al fatto      render conto a nessuno di ciò che pescano».                 consumatori, cioè di tutti noi
che in molte zone il consumo di pesce aumenta,               Altri due fattori che pesano sugli scenari               che al momento di comprare
fanno sì che si aprano problemi enormi.                   complessivi sono quelli dell’inquinamento e dei             pesce e anche di mangiarlo
   «Anche per i nostri mari si propongono dramma-         cambiamenti climatici. Cose che valgono ovunque             al ristorante è sempre bene
tiche questioni di sostenibilità, esattamente come        comprese le nostre coste. «Anche da noi – spiega            abbiano un ruolo attivo e si
avviene per l’insieme del pianeta. Purtroppo, no-         sempre Melotti – l’inquinamento da materiali                informino sui prodotti che
nostante governi e istituzioni internazionali stiano      plastici che finiscono per entrare nella catena             vengono loro proposti.
cercando di fissare limiti e definire regole, in alcuni   alimentare è ormai conclamato. Così come il                 In primo luogo è sempre
casi anche con successo, la situazione complessiva        fatto che negli ultimi 10-12 anni, a seguito delle          bene chiedere se il pesce
sta peggiorando e il sovrasfruttamento aumen-             temperature più alte dell’acqua, sono comparse              che si compra ha un qualche
ta» spiega il professor Paolo Melotti, docente di         nel Mediterraneo specie nuove come la ricciola o            marchio di certificazione.
acquacoltura dell’Università di Camerino. Le cifre        la tanuta. O che a Creta c’è abbondanza di pesce            In secondo luogo è poi
parlano chiaro. Secondo la Fao, a livello mondiale        palla che viene dall’Oceano Indiano ed è tossico».          importante informarsi sulla
abbiamo un 31% di specie ittiche sovra sfrut-                                                                         provenienza del pesce (capita
tate e un 58% di specie pienamente sfruttate (cioè        Regole, controlli e pesca sostenibile                       spesso che si pensi di aver
per le quali si può dovrebbe aumentare il pescato).       Se questa è la complicata situazione che abbiamo            davanti pesce nostrano,
Se invece ci limitiamo a guardre al Mediterraneo,         di fronte, vediamo ora quali sono le contromisure           mentre magari non è così) ed
con i dati Ue le specie sovra sfruttate sono oltre il     su cui si possono fondare le speranze di futuro dei         eventualmente sulle modali-
90%. Cifre complessive che in realtà nascondono           nostri mari.                                                tà di pesca.
andamenti diversificati, nel senso che le misure             Un primo capitolo deriva proprio dalla pressione         In generale è poi bene non
di protezione ed i limiti alla pesca imposti in molte     che gruppi ambientalisti, movimenti di consuma-             comprare pesci di taglia
aree hanno consentito ad alcuni tipi di pescato di        tori sono stati capaci di mettere in pratica nel corso      troppo piccola. Il rispetto dei
recuperare, mentre altre continuano a soffrire.           degli anni su governi ed enti. Il simbolo di questo         tempi di riproduzione e di
   «Ad esempio – spiega ancora Melotti – ora anche        enorme sforzo è nei diversi sistemi di certifi-             ripopolamento deve infatti
nel Mediterraneo i tonni sono tornati in buona            cazione che si sono diffusi e stanno sempre più             consentire ai pesci di raggiun-
                                                                                         continua a pagina 12         gere una taglia adeguata.
Coopinforma settembre 2017                                                                                                                          11
primo piano ambiente e sostenibilità

TUTTE LE GARANZIE PER I CONSUMATORI SUI PRODOTTI A MARCHIO
Coop per la pesca sostenibile
Un unico logo e tanti impegni
                 impegno Coop per la            ormai da 16 anni, per garantire la soste-     dannosi per l'ecosistema, nel rispetto

     L'
                 tutela delle risorse ittiche   nibilità e la qualità dei prodotti ittici.    del Codice di Condotta per la Pesca
                 nei mari di tutto il mondo        Coop ha infatti sempre creduto e           Responsabile della Fao.
                 è storia di lunga data. Con    fatto scelte volte alla tutela dei mari in       Oggi l’utilizzo del marchio Pesca
                 una crescita di attenzione     termini di pesca sostenibile, puntando        Sostenibile di Coop è possibile anche nel
che ha portato, dall'estate 2014, a             a una corretta gestione degli ecosistemi      caso di garanzie fornite da altri schemi
proporre sul pesce a marchio Coop un            marini, per una pesca rispettosa dei          riconosciuti a livello mondiale.
unico logo, con la silhouette di tre pesci      mari e delle popolazioni costiere che da         Per tutte le materie prime ittiche
in campo azzurro e la scritta "Pesca            essi dipendono.                               che vengono utilizzate nei prodotti a
sostenibile". Questo marchio è il                  Il primo passo di questo impegno           marchio Coop deve essere disponibile
riassunto di un impegno alla base del           risale al 2001. Coop è stata infatti la       la rintracciabilità completa della
quale sta prima di tutto la volontà di          prima catena distributiva italiana ad         materia (presente in percentuale signi-
aiutare il consumatore a fare una scelta        essere inserita nell'elenco ufficiale delle   ficativa all’interno del prodotto) in modo
consapevole e informata su ciò che              aziende certificate "Dolphin safe" per        tale da potere risalire alle barche; Coop
acquista, superando i tanti marchi              la pesca del tonno. Dall'anno successi-       controlla a campione l’efficacia di tale
diversi di certificazione nel settore, che,     vo Coop ha inoltre aderito al progetto        richiesta.
pur molto qualificati, rischiano di essere      "Friend of the Sea" (Amico del Mare)             Inoltre Coop ha riconfermato ai for-
poco comprensibili.                             per un'attività di pesca che deve essere:     nitori che sono vietati la pesca illegale
   Per questo Coop ha deciso di realiz-         ecologicamente e socialmente sosteni-         ed i trasbordi in mare e che deve venire
zare un proprio marchio che riunifichi          bile, nel rispetto degli ecosistemi ma-       escluso l’impiego di pesce pescato da
i principali schemi di certificazione o         rini, effettuata in aree dove la risorsa      pescherecci in black list ufficiali; si
criteri di riferimento, assumendosi così        ittica è gestita in maniera sostenibile,      tratta di elementi che sebbene cogenti
la responsabilità di un lavoro, iniziato        effettuata con metodi selettivi e non         sono inseriti all’interno dei requisiti

 continua da pagina 11
prendendo piede (vedi la scheda sull’impegno di                                     nibilità agli ecosistemi marini, in una prospettiva
Coop in questo senso). Marchi come “Friend of the                                   di lunga durata, di modo che anche i nostri figli e
sea”, “Dolphin safe”, Msc che sta per Marine                  I marchi che          nipoti possano sì mangiar pesce, ma anche vedere il
Stewarship Council e altri ancora sono ormai dif-
                                                             certificano la         patrimonio naturale conservato e tutelato.
fusi in decine di paesi e centinaia di aziende grandi
e piccole aderiscono a questi standard che garanti-        sostenibilità dei        Acquacoltura
scono modalità di pesca sostenibile. Qui decisivo è
                                                          sistemi di pesca si       L’altro capitolo che sta sempre più profondamente
                                                                                    incidendo nella questione dello sfruttamento delle
il ruolo del consumatore, cioè di tutti noi, che deve
sollecitare la diffusione ulteriore di questi sistemi.    sono diffusi anche        risorse ittiche su scala mondiale, è quello dell’acqua-
    A questa dimensione di intervento si uniscono
                                                         grazie alla pressione      coltura che contribuisce in modo importante a
                                                                                    ridurre i prelievi di pesce dall’ambiente naturale. Cioè
poi le limitazioni fissate da governi e enti inter-
nazionali. L’Onu varò già nel 1995 un codice etico           di movimenti           della capacità dell’uomo di allevare pesci e molluschi
della pesca. Limitandoci a parlare solo dell’Italia
                                                          ambientalisti e dei       in quantità sempre più importante. Dell’acquacoltura
e del Mediterraneo, il sistema dei “fermi pesca”                                    parliamo più dettagliatamente nelle pagine successi-
(cioè di periodi di diverse settimane, soprattutto           consumatori            ve, ma in senso generale è importante sottolineare
d’estate) nei quali determinate specie non possono                                  come questa attività, che ormai vale la metà dei
essere catturate, sta dando risultati positivi (anche                               consumi di prodotti ittici a livello mondiale, vada
se certo ancora non risolutivi). Si dovrebbero però                                 anche’essa gestita in una logica di sostenibilità e
tenere in maggior conto i periodi di riproduzione                                   qualità. Dunque i problemi ci sono, i nostri mari non
delle specie ittiche più pescate. È evidente che il                                 se la passano bene. E il futuro dipende da tanti
punto delicato è quello di garantire una soste-                                     fattori, non ultimo ciò che anche noi facciamo.

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contrattuali per il                                                                                                   approvato Dolphin
prodotto a marchio                                                                                                    Safe (salvaguardia
Coop. Ai fornitori                                                                                                    dei delfini durante
viene, secondo piani                                                                                                  la pesca del tonno);
definiti, richiesta                                                                                                   inoltre sono richie-
evidenza dei requisi-                                                                                                sti requisiti minimi
ti relativi al prodotto                                                                                             relativamente alla ta-
a marchio.                                                                                                        glia minima del pesce
   La scelta di Coop ha                                                                                         pescato (20kg), al fatto
coinvolto sia i fornitori                                                                                      che la materia prima uti-
appartenenti al settore del-                                                                                lizzata sia certificata o Fos
la pesca, sia quelli del settore                                                                          o secondo altri schemi di cer-
dell'acquacoltura. Il coinvolgi-                                                                       tificazione, che vengano usate
mento anche dell'allevamento ha                                                                      esclusivamente reti a circuizione,
rappresentato un'assoluta novità                                                                 nonché che vengano utilizzati Fad
in quanto si è trattato di una delle                                                            (sistemi di aggregazione del pesce)
prime esperienze a livello mon-                                                                 solo però in assenza di reti impiglianti
diale.                                                                                          per evitare le catture accidentali.
   Coop si è impegnata a dare                                                                      Inoltre è vietato l’utilizzo dei long
inoltre specifiche garanzie sulla                                                               liners (palamiti), sono ribaditi anche
pesca del tonno sul quale ven-                le della pesca, nonché di etica/legalità          divieti cogenti quali la pesca illegale
gono comunque garantiti i requisiti di        relativamente alle condizioni dei lavora-       ed i trasbordi in mare ed è inoltre esclu-
rintracciabilità del prodotto ittico con      tori, operanti nelle aree del mondo anche       so il pescato da pescherecci inseriti in
inoltre garanzie specifiche in relazione      molto distanti dall’Italia, nell’ambito della   black list ufficiali.
al tipo di materia prima impiegata che        pesca e della prima lavorazione del tonno.         Non può venire utilizzato né venduto
deve rispettare standard di sostenibilità        Sono stati inoltre individuati crite-        tonno rosso: infatti nel maggio 2007,
del prodotto e dei metodi di approvvi-        ri per migliorare la sostenibilità dei          Coop ha deciso di sospendere nei propri
gionamento.                                   prodotti di tonno a marchio Coop, at-           negozi la vendita di tonno rosso
   Recentemente sono stati implemen-          tualmente realizzati a partire da tonni         (Thunnus thynnus), utilizzando un
tati anche controlli sulle filiere di tonno   adulti della specie Thunnus albacares (il       criterio decisamente più restrittivo
a marchio Coop finalizzati alla verifica      cosiddetto “Pinna Gialla”).                     rispetto all'appello che il Wwf aveva
di tematiche di sostenibilità ambienta-          Il tonno a marchio Coop deve essere          rivolto alle aziende.

  Tra pescato e allevato, il raffronto tra Italia e gli altri paesi europei
             PESCA, ECCO LE QUANTITA'...                                ... E QUELLE DELL'ACQUACOLTURA
             Dati in migliaia di tonnellate                             Dati in migliaia di tonnellate
                                       2010              2015                                     2010              2015
             UE -28                  4.998              5.112           UE -28                  1.272              1.047
             Danimarca                  828               869           Danimarca                    32                33
             Germania                   214                251          Germania                     40                15
             Irlanda                    318               234           Irlanda                      46                31
             Spagna                     741                901          Grecia                      121               112
             Francia                    440               497           Spagna                     253                 64
             Italia                     230               191           Francia                    203                200
             Olanda                     376                365          Italia                     153                155
             Regno Unito                605                701          Olanda                       66                64
             Islanda                  1.062              1.317          Regno Unito                201                201
             Norvegia                 2.562             2.146           Norvegia                 1.019              1.382
             Turchia                    891                397          Turchia                        /              234

           Fonte: Eurostat 2017; FEAP, 2017

Coopinforma settembre 2017                                                                                                             13
primo piano ambiente e sostenibilità

FENOMENO ACQUACOLTURA
                                                             I prodotti ittici più consumati

Il pesce                                                     nei paesi dell'Unione Europea
                                                             PRODOTTI                  kg Pro capite       % Pescato            % Allevato

allevato
                                                             Tonno                              2,58             100                     0
                                                             Merluzzo nordico                   2,40              99                     1
                                                             Salmone                            2,09               0                   100
                                                             Pollack d'Alaska                   1,58             100                     0
                                                             Mitili                             1,27               8                    92

cresce
                                                             Aringa                             1,20             100                     0
                                                             Sgombro                            1,12             100                     0
                                                             Nasello                               1             100                     0
                                                             Calamaro                           0,74             100                     0
                                                             Gamberoni
— a cura della redazione                                     e mazzancolle                        0,69               22                    78
                                                             Sardina                              0,65              100                     0
                  acquacoltura consiste nell’allevamen-      Pesce gatto                          0,60                0                   100

     L'
                  to di organismi acquatici (marini o        Surimi                               0,56              100                     0
                  d’acqua dolce), il cui ciclo di sviluppo   Trota                                0,42                0                   100
                  viene controllato dall’uomo sia in         Vongole                              0,33               63                    37
                  ordine alla riproduzione e alimenta-       Altri (82 specie)                    8,30               82                    18
zione, sia attraverso interventi sull’habitat. Tale          TOTALE                               25,9               75                    25
attività è finalizzata all’aumento della produzione di       Fonte: Eumofa, dati sull'anno 2014
pesci, crostacei, molluschi e vegetali acquatici che, a
causa dello sfruttamento indiscriminato delle risorse        riguarda 250 specie, di cui solo                Molto importante è ricordare che
marine, la pesca tradizionale non è più in grado di          65 vengono commercializzate in               per nutrire i pesci allevati servono
assicurare. A livello mondiale oggi l’acquacoltura           Italia. Di queste le più diffuse sono        mangimi, farine e altro (ovviamente a
vale (dati 2014) la produzione di 73,8 milioni di            la trota - per la cui produzione, in         base di pesce). Si stima che, nel 2013,
tonnellate di prodotti ittici . Considerate le piante        ambito europeo comunitario, l’Italia         circa il 16% della produzione ittica
acquatiche e le alghe anch’esse allevate in acqua il         è al primo posto - la spigola, l’orata, il   mondiale venisse destinata a questo
volume dell’acquacoltura supera i 90 milioni di              cefalo, i mitili, le vongole, le ostriche    scopo. Si stanno studiando soluzioni
tonnellate.                                                  e l’anguilla. In Italia gli impianti più     per avere alimenti per pesce di origine
    L’acquacoltura, a livello mondiale, contribuisce al      importanti di vallicoltura sono ubicati      vegetale, capitolo che ovviamente
consumo umano di pesce per il 51% sul totale, contro         soprattutto nel nord del Paese ed in         apre nuove problematiche a comincia-
l’8% del 1980.                                               particolare in Veneto, Emilia Roma-          re da quelle legate alla qualità del
    Le produzioni da acquacoltura nell’Unione                gna e Friuli Venezia Giulia.                 pesce stesso.
Europea, nel 2014 sono state pari a 1 milione e
270 mila di tonnellate, con la quota più alta in

                                                             L'impegno del Ministero: «Pronti per
Spagna (con 285 mila), poi Regno Unito (con 214
mila), Francia (con 200 mila) e Italia (con 148 mila).
«I prodotti dell’acquacoltura italiana – spiega il
professor Paolo Melotti, dell’Università di Camerino –       «I due principi cardine della politica della pesca sono: sostenibilità e redditività. Ciò
sono di ottima qualità, anche se il nostro paese deve        che richiede la nostra attenzione è la situazione degli stock ittici del Mediterraneo che
subire la concorrenza sempre più forte di paesi come         è sicuramente preoccupante – spiega Luca Bianchi, capo Dipartimento del Ministero
Grecia e Turchia. Se invece si allarga lo sguardo a una      delle Politiche agricole alimentari e forestali -. Questa situazione è un problema per le
dimensione mondiale a farla da padrone è la Cina             risorse, ma anche per le imprese che non trovano la giusta redditività. Negli ultimi anni
che sta registrando tassi di crescita impressionanti».       siamo quindi intervenuti per garantire un’attività di pesca che fosse sostenibile, sia
Del resto basta ricordare che l’88% dell’acquacoltura        sotto il profilo ecologico, che sotto quello economico.
mondiale avviene in Asia.                                    Dal punto di vista ecologico, così come indicato dal quadro introdotto dalla nuova Poli-
    Si tratta di un’attività che, se dal punto di vista      tica comune della pesca (Pcp) europea, abbiamo dato una grande importanza ai dati e
commerciale è posta in relazione con la pesca, sotto         ai pareri scientifici, come presupposto ai piani di gestione nazionali ed europei; abbia-
il profilo giuridico e delle normative (europee e nazio-     mo colto poi l’opportunità della regionalizzazione, collaborando con altri Paesi europei
nali) è invece considerata attività agricola. L’acqua-       mediterranei per misure di gestione coordinate. Queste misure sono un presupposto
coltura, a livello mondiale, secondo la classificazione      anche per un risultato economico delle Imprese, ma questo dovrà venire anche da una
fatta dalla Fao (Food and Agricolture Organization)

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Nutrizione e salute

 La voce dei pescatori                                                                                  Michele Sculati
                                                                                                        Medico, Specialista in Scienza
 "I volumi sono dimezzati.                                                                              dell'Alimentazione, Dottore
                                                                                                        di Ricerca in Sanità Pubblica
 Il governo ci tuteli"
 «Che il settore italiano della pesca viva una prolungata
 fase di difficoltà è cosa nota a tutti. I volumi del pescato
 si sono dimezzati negli ultimi anni e le limitazioni che
 ci sono, come i fermi pesca in diversi periodi dell’anno,
                                                                    Il dibattito sulle diete
 non fanno intravvedere un punto di arrivo. Capiamo
 bene che ci sia un tema di salvaguardia delle risorse, ma i
 problemi che hanno i nostri mari non dipendono solo da
                                                                    che mimano il digiuno
 quanto si pesca, anche dall’inquinamento o dai cambia-
 menti climatici». A parlare è Sergio Caselli, presidente               Nell’ultimo anno si è parlato molto della dieta mima-digiuno, ed in genera-
 di Legacoop Agroalimentare dipartimento pesca                      le dell’utilità o meno del digiuno come tecnica per migliorare la propria salute,
 Emilia Romagna, che rappresenta tante imprese attive               prevenire malattie croniche degenerative come il diabete, o addirittura aumentare
 nel mare Adriatico, ma con difficoltà e problemi comuni            l’aspettativa di vita. È importante premettere che la qualità della ricerca scientifica
 anche a chi opera in altre regioni.                                sul tema è elevata: da un decennio circa vengono pubblicati i risultati sulle migliori
 «Come categoria siamo pronti a fare la nostra parte, ma            riviste scientifiche (ultimo articolo è stato pubblicato su Science). Non tutti sono
 chiediamo che, soprattutto da parte dell’Unione Europea,           concordi nel sottolineare i potenziali effetti positivi del digiuno e il dibattito scien-
 ci sia un atteggiamento meno bruocratico e non punitivo.           tifico rimane aperto: alcuni tra gli opinion leader italiani, come il prof. Giuseppe
 Il rischio altrimenti è solo quello di veder saltare altre         Remuzzi (Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”) o il prof. Umberto
 imprese. Il sistema sanzionatorio ad esempio è molto rigido,       Veronesi, hanno pubblicato articoli o libri divulgativi per sottolinearne i potenziali
 È chiaro che chi sbaglia o non rispetta le regole va punito,       effetti benefici; altri come il dr. Riccardo Della Grave (Associazione italiana disturbi
 ma sanzioni da decine di migliaia di euro, come spesso sono        dell’alimentazione e del peso) o il prof. Enzo Spisni (docente di Fisiologia della
 previste, sono pesantissime. Tra l’altro siamo un settore che      nutrizione all’Università di Bologna) sottolineano rispettivamente la possibilità
 comunque, pur essendo faticoso e impegnativo, attira molti         che il mima-digiuno possa essere un fattore di rischio per lo sviluppo dei disturbi
 giovani. Ad esempio c’è interesse per l’acquacoltura. Come         dell’alimentazione oppure che rappresenti una scorciatoia di pochi giorni in cui si
 pescatori siamo i primi a voler combattere l’inquinamento e        dimentica il concetto di educazione alimentare.
 forse si potrebbero pensare sistemi di incentivi per chi con-           Il prof. Luigi Fontana (Università di Brescia e Washington University) è uno dei
 tribuisce in questo senso. Ma il cuore del problema è legato       maggiori esperti al mondo sulla restrizione calorica ed i suoi articoli ne chiariscono
 anche al peso politico che l’Italia deve esercitare. I paesi del   i vantaggi sulla salute; per quanto riguarda la forma più drastica della restrizione
 Mediterraneo sono sempre stati penalizzati rispetto a quelli       calorica, ovvero il digiuno, diversi gruppi di ricerca stanno portando avanti lavori
 del nord Europa, un po’ come successo con le quote latte. Ad       che riguardano la restrizione temporale dell’alimentazione (ad esempio 12 ore di
 esempio ora nell’Adriatico il tonno rosso ha ripreso a essere      digiuno), il digiuno intermittente (ad esempio 2 giorni non consecutivi di digiuno la
 presente in quantità molto importanti, se non eccessive ma         settimana), il digiuno breve (meno di 3 giorni consecutivi) ed il digiuno prolungato
 nessuno può pescarlo».                                             (3 o più giorni consecutivi). Tra le forme di digiuno prolungato vi è il mima-digiuno,
                                                                    studiata presso la University of South California dal prof. Walter Longo, ovvero 5
                                                                    giorni di dieta in cui si mimano le condizioni metaboliche che avvengono durante
                                                                    il digiuno. Ciò non prevede l’astensione totale dal cibo ma una drastica riduzione
sostenere il cambiamento»                                           dell’apporto calorico, una buona dose di lipidi, l’assenza di alimenti di origine
                                                                    animale e, cosa che la differenzia rispetto a molte diete commerciali, la significativa
 mentalità più imprenditoriale degli operatori del settore          riduzione dell’apporto proteico.
 che devono saper utilizzare gli strumenti messi a dispo-               Durante la dieta si ricreano le condizioni metaboliche che gli uomini hanno vis-
 sizione dalla stessa Pcp. Si tratta di strumenti giuridici e       suto quando il cibo non era così abbondante, durante momenti di carestia, guerre
 finanziari che incentivano la trasformazione e la commer-          oppure quando il cacciatore non riusciva a catturare la sua preda. Evolutivamente
 cializzazione, le organizzazione di produttori, i Consorzi         sopportare bene la carenza di alimenti era protettivo mentre oggi risulta poco utile;
 di imprese e, più in generale, un approccio al mercato più         ricreare queste condizioni ha mostrato una riduzione di diversi fattori di rischio
 dinamico. Pescare meno può significare guadagnare di più           associati allo sviluppo di malattie legate all’invecchiamento non solo in studi su
 se si condividono le regole tra tutti i pescatori. L’esempio       modello animale, ma anche in studi sull’uomo pubblicati ad inizio 2017. È corretto
 del tonno rosso è sicuramente un caso di best practice.            ricordare che vi è un brevetto ed una società commerciale che vende in molti paesi
 Il ruolo del Ministero è quello di accompagnare il settore         il kit con cui fare tale dieta, tuttavia le pubblicazioni scientifiche rendono per l’ap-
 in un cambiamento di mentalità che può apparire rivo-              punto “pubbliche” le caratteristiche tecniche della dieta stessa, dunque il medico
 luzionario, ma che è l’unico modo per garantire un vero            è libero di ricrearla e prescriverla con le necessarie cautele: in pazienti che hanno
 futuro al settore» .                                               controindicazioni questa dieta può avere conseguenze anche gravissime.

 Coopinforma settembre 2017                                                                                                                                     15
primo piano mobilità

IN ITALIA DOMINANO GLI SPOSTAMENTI CENTRATI SULL'AUTO PRIVATA

Il cambiamento
sta su due ruote
— Bibi Bellini

Come è possibile affermare un modello di mobilità più sostenibile che aiuti a
ridurre la congestione e il traffico delle nostre città? Servirebbe più trasporto
pubblico, ci sono le auto condivise. Ma la vera novità può essere la bicicletta...
                   guardare la situazione italiana in           Le auto da tempo sono l’emblema delle nostre

     A
                   tema di mobilità sostenibile non si sa    città. Lo skyline che le accomuna tutte. Perché
                   se rallegrarsi o rattristarsi. Rattri-    sono dappertutto, sui marciapiedi in fila e in doppia
                   starsi per il ritardo colossale che       fila, ma soprattutto in coda. Lunghissime code che
                   scontiamo rispetto a altri paesi o        rubano fette di vita a chi ogni giorno deve spostarsi
rallegrarsi per i grandi margini di miglioramento            per studio o per lavoro. Il tempo che un cittadino
che abbiamo innanzi a noi. È una questione di
approccio. Da una parte il lamento trito e contrito di
chi continua a puntare il dito contro tutto quello che
manca - ciclabili, sicurezza, servizi pubblici adegua-
ti - dall’altra l’approccio concreto e proattivo di chi al
mattino si interroga di fronte all’alternativa da cui
dipende la vivibilità delle città: prendo l’auto, il mez-
zo pubblico o la bicicletta? Favorisco la congestione
o fluidifico il traffico?
   Nel nostro Paese abbiamo la più alta concen-
trazione di automobili d’Europa, tra l’altro in cre-
scita costante dal 2013. Stando all’ultimo Rapporto
sulla Mobilità in Italia presentato da Isfort (Istituto
Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) lo
scorso aprile, oggi ci sono in Italia 624 auto ogni
1.000 abitanti a fronte di un tasso medio Europeo
di 490.
   Il che vuol dire, in un Paese come il nostro abitato
da 60 milioni di persone, che abbiamo oltre 8 milio-
ni di auto in più nelle nostre strade, che occupano
una superficie pari a quella di 9.000 campi di calcio.
Più della superficie dell’Umbria, per capirsi.
   Un consumo di suolo urbano altissimo, ma so-
prattutto costi sociali che impattano sulla produtti-
vità del sistema Paese e sulla vivibilità delle nostre
città sempre più ingolfate.

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europeo mediamente passa in auto nel corso della
vita è di 4 anni e un mese che ovviamente sale a 5
                                                           INTERVISTA A BRUNO PIZZUL
anni e 7 mesi per un italiano. È quello che dice una
ricerca dell’anno scorso condotta da Csa Research          «Io, un telecronista
                                                           che vive sulla bici»
un noto istituto di ricerca francese.
   Nonostante il principio che lo spazio pubblico è di
tutti, e non un diritto compreso nel prezzo d’acqui-
sto dell’auto spuntato dal concessionario, risalga
agli anni 90 l’auto oggi ha espropriato il cittadino di                                                  oto telecronista per la Rai degli

                                                                                          N
gran parte dei suoi spazi urbani impadronendosi di                                                       incontri della nazionale italia-
fatto delle città.                                                                                       na di calcio dal 1986 al 2002,
   «Da 15 anni, la situazione della mobilità in Italia è                                                 Bruno Pizzul nei suoi quasi
la stessa, con piccoli scostamenti che non sembra-                                                       ottant’anni di vita non ha mai
no intaccare il monopolio dell’auto privata» dice                                       posseduto un’auto.
Carlo Carminucci direttore di Isfort. In un Paese                                       Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua
come il nostro fatto in gran parte di piccoli centri                                    vita “car free”.
«la dispersione urbana ha favorito l’uso dell’auto                                      Le hanno mai chiesto di mostrare patente e
e cristallizzato abitudini. E quando il treno del               BRUNO PIZZUL            libretto?
cambiamento è passato, non siamo stati capaci di                                        Impossibile, perché in tutta la mia vita non ho mai
prenderlo al volo».                                              TELECRONISTA           preso la patente, nè posseduto un’automobile, ma
   «Nel corso dell’ultimo decennio, nel nostro Paese             E GIORNALISTA          le dirò di più: non sono in grado neppure di metterla
si è persa un’occasione storica per spostare quote                  SPORTIVO            in moto un’automobile e questo non depone a mio
importanti di traffico dall’auto privata alle altre                                     favore.
forme di mobilità attiva e sostenibile: il trasporto                                    Perché?
pubblico, la ciclabilità, la pedonalità» dice Giuliet-     Perché se mia moglie, che guida bene e che come me non è più una ragazzina,
ta Pagliaccio, presidente di Fiab la Federazione           un giorno, per una qualsiasi ragione, non fosse nelle condizioni di guidare, io
Italiana Amici della Bicicletta che ricorda la crisi del   non sarei in grado di fare alcunché e di questo non ci si può certo vantare.
settore auto iniziata nel 2008 e il calo delle imma-       Per quale ragione non ha mai preso la patente?
tricolazioni, superiore al milione di unità, avvenuto      Innanzitutto perché non ho mai nutrito una passione per i motori, i rumori e
                                continua a pagina 18       la velocità e secondariamente perché ho avuto la possibilità nella mia vita di
                                                           poter vivere senz’auto.
                                                           Davvero non ne ha mai sentito la mancanza?
                                                           Per niente. Anzi potermi spostare ogni giorno in bicicletta e non in auto lo
   In Italia abbiamo 624 automobili ogni                   considero un privilegio che mi sono gustato e che ancora oggi apprezzo con
                                                           grande piacere.
    mille abitranti. Un cittadino europeo                  Quali sono per lei i vantaggi della bicicletta?
          passa mediamente in auto                         Soprattutto la certezza dei tempi di spostamento. In bici sai sempre quanto ci
                                                           impieghi per andare da un posto all’altro e gli imprevisti che possono capitarti
       4 anni e un mese della sua vita,                    in auto non ci sono.
          un italiano 5 anni e 7 mesi                      A meno che non te la rubino la bicicletta…
                                                           Sì certo mi è capitato svariate volte di non trovare più la mia bicicletta ma
                                                           diciamo che considero accettabile un contrattempo ogni 2 anni.
                                                           Cos’è per lei la bicicletta?
                                                           È il mezzo di locomozione più comodo e più semplice per gli spostamenti
                                                           di ogni giorno. Un mezzo da usare con gli abiti comuni: quan-
                                                           do lavoravo in Rai in bicicletta ci andavo in giacca e
                                                           cravatta.
                                                           Come valutavano i suoi colleghi questa sua
                                                           “stranezza”?
                                                           Fino a qualche anno fa chi andava al lavoro in biciclet-
                                                           ta veniva guardato in modo strano e considerato
                                                           un minus habens, un poveraccio. Oggi invece
                                                           la situazione è completamente cambiata e di
                                                           fronte all’ingresso della Rai se ai miei tempi ci
                                                           trovavi tre bici compresa la mia, adesso non
                                                           basta un intero marciapiede a contenerle.

Consumatori luglio-agosto 2017                                                                                                            17
primo piano mobilità

  continua da pagina 17
in pochi anni. Sono gli anni del sorpasso della ven-            INTERVISTA
dita di biciclette rispetto a quella delle auto.
    Sono anni in cui il monopolio della mobilità fon-
data sull’uso dell’auto privata comincia a scricchio-           «Il centro del mondo
                                                                non è l'auto. Le città
lare sulla spinta di una crisi mondiale e di un costo
dei carburanti in crescita, che in Italia abbatte le
vendite di auto del 48% per toccare il momento più
basso nel 2013. In quegli anni gli italiani sono pron-
ti ad abbracciare la “Nuova mobilità” per rimpolpare
le fila delle tre p della mobilità sostenibile: pedoni,
                                                                sono da ripensare»
pedalatori, pendolari.
    Sono anni in cui 3 italiani su 4, dichiarano di voler            ANNA DONATI                                     uoversi in città" è un libro che

                                                                                                       "M
incrementare l’uso dei mezzi pubblici, mentre quasi                                                                  racconta l’evoluzione dei
                                                                    AUTRICE DEL LIBRO
il 30% vuole aumentare l’uso della bici.                                                                             trasporti urbani nel nostro
                                                                   “MUOVERSI IN CITTÀ”
    Ma le priorità sono altre e in mancanza di investi-                                                              paese: dalla motorizzazione di
menti nella mobilità ciclistica e nel trasporto pubbli-                                                              massa fino alle tante azioni
co, l’occasione sfuma e la “dittatura delle abitudini”                                              messe in campo fino a giorni nostri per
riprende il sopravvento.                                                                            migliorare la vivibilità complessiva delle
    Oggi mentre la vendita delle auto risale la                                                     nostra città, non solo sul piano dei traspor-
china con progressioni a doppia cifra, qualcosa di                                                  ti ma anche dal punto di vista ambientale e
nuovo comincia a maturare e in un mondo liquido,                                                    sociale. Ne abbiamo parlato con l’autrice
per dirla con l’arcinota espressione di Bauman,                                                     Anna Donati.
anche la mobilità comincia a diluirsi.                                                              Da quando la mobilità è diventato un
    Affiorano così nuovi stili di vita e un certo orgo-                                             problema da affrontare nelle politiche
glio “car free”. Si tratta di persone che non hanno                                                 pubbliche?
mai posseduto un’auto e talvolta neppure la paten-                                                  Ci sono stati alcuni decenni in Italia e nel mondo in
te di guida, (vedi intervista a Bruno Pizzul) o che a                                               cui si è pensato che con l’auto privata si potessero
un certo punto della loro vita hanno deciso di rot-                                                 risolvere tutti i problemi di mobilità. Questo fino
tamare le quattro ruote di proprietà per cercare un                                                 all’inizio degli anni '90 quando code interminabili,
giusto mix nell’offerta di mobilità quotidiana. Sono                                                congestione e inquinamento mettono in discus-
persone come Linda Maggiori blogger e animatrice                                                    sione il modello autocentrico, il giocattolo si rompe
del gruppo facebook Famiglie senz’auto. Linda che                                                   e cominciano a fiorire una serie di azioni volte a
è mamma di tre bimbi di 8, 6 anni e 2 anni e mezzo                                                  mitigare l’impatto dell’auto sulla vita dei cittadini e
vive con suo marito senz'auto da quasi 5 anni, dopo                                                 delle città.
averla distrutta nel corso di un brutto incidente da                                                Quali azioni furono adottate?
cui sono usciti fortunatamente incolumi.                                                            I primi provvedimenti furono drastici e per certi
    E poi c’è l’impatto della sharing mobility la                                                   versi scioccanti. Mi riferisco al blocco totale della
mobilità basata sulla condivisione, dove Milano è                                                   circolazione. Successivamente le risposte comin-
capitale di rango europeo con la sua dotazione di                                                   ciarono ad articolarsi con la nascita di Ztl (zone a
auto e bici condivise, anche nella versione elettrica,                                              traffico limitato), corsie riservate per il trasporto
                                 continua a pagina 20                                               pubblico, aree pedonali che in parte erano già nate

                                                                                                                                       SOC SPECIA
                                                                                                                                             I CO    L
                                            Grand Hotel Sava Rogaška★★★★
                                                                    superior & ROI spa
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  salvo disponibilita’                        (fino al 24/09/2017)
  (dal 27 agosto al 1 ottobre)              ✓ accappatoio e asciugamano a disposizione per la piscina                              delle saune Roi € 20 / 3 ore
                                            ✓ ingresso libero al Hit casinò Fontana                                              INFO: Alessio:
                                            ✓ passeggiate organizzate, serate di ballo…
                                            ✓ ginnastica mattutina, acquaerobica, piscina…                                       cell. 347 27 55 373
                                            Prezzi per persona per 2 notti                                                       Grand hotel Sava Rogaška
                                            validi dal 5 aprile al 12 novembre 2017
                                                                                Prezzo regolare      Offertissima SOCI COOP
                                                                                                                                 & Roi spa
                                            Grand hotel Sava★★★★superior 2x mezza pensione             2x mezza pensione         Terme di Rogaška Slatina
 GRATIS per i bambini fino ai 5 anni
                                            Camera doppia Superior            € 157                         € 141,30             00386 3 811 4000;
  (nel letto con i genitori)                Hotel Zagreb★★★★                                                                     info@rogaska.si;
  -30% per i bambini fino ai 12 anni        Camera doppia Premium                   € 126                   € 119,70             www.rogaska.si/it

18                                                                                                                               Coopinforma settembre 2017
L'esperto
                                                                                                                       A ciascuno
                                                                                                                       la sua bici
                                                                                                                       Se stiamo per comprare la
                                                                                                                       nostra prima bici, consiglia
                                                                                                                       Federico Del Prete (diret-
                                                                                                                       tore di Ciclopride Italia), è
                                                                                                                       bene iniziare investendo in
                                                                                                                       una discreta city bike, non
                                                                              Nel 1965 si vieta in Piazza del          troppo appariscente, ma
                                                                               Campo a Siena l’accesso alle            con tutto quello che serve:
                                                                              auto e due anni dopo accade              buoni freni e impianto
                                                                             lo stesso a Piazza Maggiore di            luci, borse e parafanghi.
                                                                            Bologna, fino a provvedimenti              Se si è pendolari e si usa
                                                                           più recenti come la chiusura di             il treno, una buona bici
                                                                        Area C a Milano. Non ritieni che ci si         pieghevole è quello che ci
                                                                    sia concentrati troppo sui centri storici          vuole (in Emilia-Romagna
                                                               dimenticandosi del resto della città?                   c'è un bonus della Regione
anche negli anni precedenti, ma che ricevettero                Sì è vero, ma c’è da dire che nelle aree centrali si    di 100 euro). Se invece si
nuovo impulso grazie all’adozione di varchi control-           concentrano le attività principali e se gli accessi     fanno circa 10 km al giorno
lati telematicamente. Inoltre ripresero gli investi-           a queste aree come per Area C di Milano portano         ci vuole una buona bici da
menti nel trasporto ferroviario e nelle reti tranvia-          ogni anno circa 30 milioni di euro da reinvestire nel   città: affidabile e con buoni
rie e metropolitane; partirono le politiche per la             trasporto pubblico dell’area metropolitana allora è     cambi. Se i km al giorno
promozione della bici, la moderazione del traffico             una buona cosa.                                         superano i 15 si può magari
per garantire più sicurezza stradale; infine la tarif-         In ogni caso concordo col fatto che sia importante      pensare all’”aiutino” che
fazione della sosta introdotta dal nuovo (di allora)           allargare lo sguardo all’area vasta dei quartieri       può dare una bici a pedala-
codice della strada del 1992 che sanciva il principio          periferici per rigenerare le periferie anche con        ta assistita, la cui spesa è
dello spazio pubblico di tutti e non privatizzato dal          progetti di mobilità.                                   ora fiscalmente detraibile
possesso di un’auto.                                           Si può fare riqualificazione delle periferie            per soggetti con handicap
E i cittadini come la presero?                                 con la mobilità sostenibile?                            motori. Sotto i due km al
Non fu semplice far comprendere tali provvedimen-              Sicuramente! Attraverso innanzitutto infrastrut-        giorno... bastano i piedi.
ti a tutti i cittadini. Ricordo nella mia vita di ammi-        ture leggere come le corsie ciclabili e i percorsi      In sintesi ognuno deve
nistratrice il clima infuocato delle prime assemblee           pedonali. In questo modo oltre a rispondere a           trovare la configurazione
cittadine in cui si proponevano tali provvedimenti.            esigenze di mobilità si riesce a migliorare l’arredo    più adatta alle proprie
Del resto se per 50 anni si era raccontato ai cittadini        urbano e introdurre spazi verdi e di convivialità che   esigenze senza dimenticare
che con l’auto potevano andare e parcheggiare                  accrescono la vivibilità, l’adattamento e la resi-      mai la necessaria dotazio-
ovunque era difficile far capire concetti come la con-         lienza dei territori di fronte a fenomeni causati dal   ne antipioggia e robusti
divisione dello spazio pubblico.                               cambiamento climatico in corso.                         sistemi antifurto.

                          SLOVENIA, Terme Dobrna                                             10 %
                                                                                           DI SCONTO
                          VACANZE AUTUNNALI                                                PER COOP
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                         persona/notte (min. 2 notti)     persona/notte (min. 2 notti)
                         03/09 - 27/10/2017 e             27/10 - 05/11/2017
                         05/11 - 22/12/2017               L’offerta include:
                         L’offerta include:               ✓ mezzapensione
                         ✓ mezzapensione                  ✓ uso illimitato delle piscine
                         ✓ uso illimitato delle piscine   ✓ wellness buono da € 5
                         ✓ wellness buono da € 5          ✓ 1 x ingresso al centro                                     Info: 00386 3 78 08 110
                         ✓ 1 x ingresso al centro           saune ogni giorno
                                                                                                                        info@terme-dobrna.si
                           saune ogni giorno              ✓ 2 bambini gratuito
                         ✓ medico buono da € 5            ✓ mini club per i bambini                                    www.it.terme-dobrna.si

Coopinforma settembre 2017                                                                                                                       19
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