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edizione coop SICILIA | n°5 settembre 2017 informa Risorsa mare Aumenta il consumo di pesce e le riserve ittiche si riducono. Da Coop un impegno per la sostenibilità. Ma anche i consumatori...
IL NOSTRO IMPEGNO PER IL BENESSERE ANIMALE NON È SOLO SULLA CARTA. SALUMI FIORFIORE COOP PROVENIENTI DA SUINI ALLEVATI ALL’APERTO: SENZA ANTIBIOTICI NEGLI ULTIMI 4 MESI. Coop si impegna a migliorare le condizioni di allevamento degli animali per eliminare o ridurre l’uso degli antibiotici. Così si può contrastare l’aumento dei batteri resistenti e dare alle persone una garanzia in più per la loro salute. Per questo il benessere animale è nell’interesse di tutti. Cerca i salumi fiorfiore con il bollino. Scopri di più su e-coop.it/alleviamolasalute
sommario coop informa 5 | settembre 2017 4 Anche in Sicilia solidarietà a 4 zampe Renato miceli 10 Il mare, i pesci e il futuro di tutti — dario guidi 5 Suona la campanella Raccolta solidale al via Viviana monti 16 Il cambiamento sta su due ruote — bibì bellini 6 Sapori, si parte! chiude in bontà renato miceli 22 9 Consumo consapevole Nuovo prodotto per 10mila bambini clelia coppone Coop: i semi pieni di salute Periodico della Cooperazione di Consumatori Direttore responsabile Stampa Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908 | redazione@consumatori.coop.it Dario Guidi Chinchio Industrie Reg.Trib.: Bologna 2/9/1997 n. 6708 | Copia singola € 0,48 | Abbonamento (6 numeri) € 2,80 Grafiche s.r.l. Progetto grafico www.chinchio.it Coop Editrice Consumatori Kitchen Viale Aldo Moro 16, 40127 Bologna | tel. 051.6316911 | fax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Impaginazione Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 e grafica Chiuso in tipografia il 25/08/2017 Ilde Ianigro
vita di cooperativa coop sicilia Anche in Sicilia solidarietà a 4 zampe — Renato Miceli L’iniziativa è stata promossa con associazioni del territorio e istituzioni locali che si occupano di animali abbandonati. Sei gli ipercoop coinvolti Le cifre Com'è andata Il primato della solidarietà a quattro zampe, in Sicilia, spetta ai clienti dell’ipercoop Corolla di Milazzo che l’8 luglio hanno raccolto 273 confe- zioni di cibo per cani e gatti (scatolette, anche in confezioni multiple, croccantini e alimento secco) e accessori come le lettiere igieniche. Se- gue a ruota Le Ginestre (Tremestieri Etne0) con 271 confezioni. Nei due ipercoop palermitani, Forum a Brancaccio e La Torre a Borgo Nuovo, sono state raccolte rispettivamente 184 e 162 confezioni. Al Katané di Gravina sono state donate 123 confezioni, infine 106 sono quelle raccolte alle Zagare di San Giovanni La Punta. Un gesto quotidiano, come La Torre di Palermo. Infine all’ipercoop to gli shopper per la raccolta. Contribuire N quello di fare la spesa, per Corolla di Milazzo hanno operato i vo- è stato semplice: sono state raccolte più aiutare gli animali abban- lontari dell’associazione Hermes mentre di mille confezioni di alimenti (scato- donati. all’ipercoop Zagare di San Giovanni La lame, mangimi, croccantini…), ma anche È questo lo spirito della Punta (CT) l’iniziativa è stata gestita lettiere igieniche e altri accessori. raccolta “Dona la spesa”, promossa da dall’associazione La Buona Stella. I risultati dell’iniziativa sono stati Coop Sicilia in collaborazione con Coop Così come per le altre raccolte soli- comunicati anche attraverso manifesti e Alleanza 3.0 lo scorso 8 luglio. Sei gli dali, destinate a persone e famiglie in locandine affissi nei negozi coinvolti. ipercoop coinvolti, dove è stato possi- difficoltà, anche questa iniziativa per Questo genere di raccolta solidale è bile effettuare le donazioni di alimenti gli animali è organizzata insieme alle stata già promossa in Sicilia nel 2015 e e prodotti per animali: al Katané e alle istituzioni locali e alle associazioni del nel 2016. In tutta Italia, compresa la Ginestre - in provincia di Catania - così territorio che si occupano di animali Sicilia, sono 142 i punti vendita coinvol- come al Forum di Palermo erano pre- abbandonati. L’8 luglio, all’ingresso dei ti, di cui 136 nelle aree in cui opera Coop senti i volontari dell’Oipa; l’associazione punti vendita interessati, i volontari del- Alleanza 3.0 (dal Friuli-Venezia Giulia Lida ha curato la raccolta all’ipercoop le associazioni aderenti hanno distribui- alla Puglia). 4 Coopinforma settembre 2017
Suona la campanella dati sulla dispersione scolastica I parlano chiaro: per bambini e Raccolta solidale al via adolescenti e per le loro famiglie diventa sempre più difficile far fronte alle spese scolastiche, e — Viviana Monti questo incide sulla possibilità di guardare al futuro. Secondo il rapporto Caritas 2016, in Italia un bambino su sette è in condizioni di povertà Con l'iniziativa "Dona la spesa", il 9 settembre mentre Save The Children (dati aprile 2017) parla di una percentuale raddoppiata di minori in si possono acquistare colori, quaderni, materiale povertà relativa, con difficoltà nella fruizione di di cancelleria e consegnarli ai volontari presenti beni e servizi. Le nuove povertà colpiscono minori e giovani, rallentano il loro percorso di nei negozi Coop studi, ambito di un possibile riscatto sociale. L’istruzione però continua ad essere considerata un valore dalle famiglie. Infatti, dal 1992 al 2015, si è dimezzato il numero degli abbandoni scolasti- ci, anche se l’Italia è ancora indietro rispetto agli altri paesi europei (quart’ultima in questa classifica). Stiamo migliorando, ma c’è ancora molto da fare e soprattutto è necessario preveni- re. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa “Dona la spesa”, una giornata di raccolta solidale di materiale scolastico che si svolgerà sabato 9 settembre nei negozi di Coop Sicilia. Con la rete di volontariato e le istituzioni locali, Coop Sicilia in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 si impegna a distribuire il materiale acquistato e donato dai clienti, alle associazioni che tutelano le famiglie dei minori in difficoltà. È possibile acquistare prodotti didattici e materiale di cancelleria e consegnarli ai volonta- ri in negozio: zaini, astucci, diari, pennarelli e pastelli, cancelleria, quaderni e raccoglitori, dizio- nari, articoli per il disegno tecnico, risme di carta e tutto ciò che contribuisce alla formazione scolastica di bambini e ragazzi. Libri di testo e cartoleria: ancora sconti Nei negozi di Coop Sicilia conti- oppure in tutti i punti vendita di punto vendita oppure online, in nuano i vantaggi e le promozioni Coop Sicilia, è possibile preno- regalo un buono sconto del 5%, per le famiglie che si stanno tare i libri di testo delle scuole calcolato sull’importo speso in preparando al nuovo anno secondarie di primo e secondo libri di testo e utilizzabile fino a scolastico: dai libri agli zaini, grado, oltre a quelli universitari, fine anno. Anche quest’anno si dagli astucci ai quaderni. Fino al semplicemente indicando, al potranno acquistare libri usati 26 settembre uno sconto del 15% momento dell’ordine, l'ipercoop oppure vendere quelli che non si sui prodotti di cartoleria in tutti nel quale ritirare i libri. Per tutti utilizzano più: chi acquista paga gli ipermercati di Coop Sicilia i clienti è previsto uno sconto il 60% del prezzo di copertina in cui sono presenti questi pro- del 15% sul prezzo di coper- 2017, chi vende riceve un buono dotti. Fino al 1° ottobre, online tina. Per i possessori di Coop spesa del 30% del prezzo di sul sito www.librochevuoitu.it Card Sicilia che prenoteranno a copertina 2016. Coopinforma settembre 2017 5
vita di cooperativa coop articolo sicilia Sapori, si parte! Il Sud chiude l'estate in bontà Continua il Grand Tour di “Sapori, si parte!” iniziato a gennaio negli ipermercati di Coop Alleanza 3.0 in undici regioni italiane – Sicilia compresa - e che volge ormai al termine, riservando ancora appuntamenti di grande appeal per gli amanti delle nostre eccellenze agroalimentari — Renato Miceli di mandorle, dai cannoli alla Tuma Persa (for- maggio ad oggi prodotto da un solo casaro), fino al salame siciliano curvo e al cioccolato di Modica. C’è solo l’imbarazzo della scelta, impossibile elencare tutte le bontà in promozione: giusto per dare qualche dritta, concedetevi un bel piatto di Busiate trapanesi dalla classica forma a spirale – da condire magari con salsa di pomodoro ciliegino e datterino – oppure affettate uno dei formaggi tipici come il ragusano Dop o la vastedda Dop della Valle del Belice, spingendovi fino al raffinato Piacentinu Ennese Dop a base di zafferano. Tante le proposte di altri condimenti pronti per la pasta - come quello con pesce spada e melanzane, il ragù al maialino nero dei Nebrodi, il pesto al basilico e mandorle e il pesto di pistacchio – e di conserve, sottoli e sottaceti, ideali in estate per spuntini e pasti veloci: dalla caponata di melanzane ai filetti di acciughe in olio extra vergine d’oliva. Non dimenticate di accompagnare il tutto con un vino del territorio come il fresco Grillo, bianco profumatissimo o un Le altre orniamo quindi in Sicilia, dove già Etna Rosso Doc. Magari anche una bella Malvasia T in inverno avevamo fatto tappa. Dal Terre Siciliane, da abbinare alle delizie della pa- tappe in 26 agosto al 15 settembre, negli sticceria regionale, come ad esempio le Cassatine oltre 60 ipermercati della rete di e i Croccanti alla mandorla o al pistacchio. calendario Coop Alleanza 3.0, l’iniziativa Ma c’è una sorpresa ad attenderci, giusto promozionale firmata Territori.Coop ripropone sull’altra sponda dello Stretto. Nell’ambito di una selezione di specialità da non perdere. un accordo di “master franchising” avviato 27 settembre – 17 ottobre Le eccellenze siciliane sono quelle che riscuo- quest’anno da Coop Alleanza 3.0 con il gruppo Puglia e Basilicata tono maggiore gradimento e gli eventi dedicati AZ, che ha portato per la prima volta l’insegna ai sapori della Sicilia sono tra i più attesi. Coop in dieci punti vendita della Calabria, anche i 18 ottobre – 10 novembre Oltre cento le specialità dell’Isola presentate in prodotti di questa magnifica regione del profondo Friuli-Venezia Giulia questa nuova tappa di “Sapori, si parte!”, pro- Sud diventano, dal 16 al 26 settembre, una tappa dotte da una cinquantina di fornitori, in un tour speciale di Sapori, si parte! Un omaggio dovuto gastronomico tra le nove province: dagli aranci- a una terra che, secondo un recente articolo ni (o arancine, alla palermitana) di riso alla pasta del New York Times, custodisce “la migliore 6 Coopinforma settembre 2017
cucina d’Italia”. Dalla tradizione alla sperimenta- zione gastronomica contemporanea, il giornale A settembre, tappa speciale di "Sapori, americano sottolinea come la cucina calabrese di oggi non si basi solo sulla notissima 'Nduja e si parte!" in Calabria. Una terra che sulla straordinaria produzione di agrumi – tra secondo il New York Times custodisce cui le famose clementine di Calabria Igp che si raccolgono a settembre - ma anche e soprattutto la "migliore cucina d'Italia" grazie sull'agricoltura di qualità e la riscoperta di vitigni all'agricoltura di qualità autoctoni. Ecco allora un “menu” pieno di gustosi ingredienti tutti di denominazione di origine e alla riscoperta di vitigni autoctoni protetta (Dop) che spazia da formaggi appeti- tosi come il pecorino crotonese stagionato apprezzare tanta bontà senza accompagnarla o il caciocavallo silano, ai più noti e speziati con un vino – bianco oppure rosso Igp– mentre un salumi, come la spianata e la pancetta piccan- passito Greco di Bianco Doc Calabria sarà l’ab- te, la celebre soppressata e la salsiccia dolce e binamento ideale per le specialità dolciarie del piccante. Immancabile il peperoncino calabrese territorio, come il Mandorlato senza zucchero e le tritato, ma tra antipasti e contorni non si può Foglie di Mele. certo rinunciare ai peperoncini ripieni con peco- Buona Sicilia e buona Calabria a tutti, dunque, rino, alla dolcezza di cipolla rossa di Tropea Igp ma non disfate il bagaglio: a fine settembre si o alle alicette intere al peperoncino. Impossibile torna in Puglia e Basilicata! Coopinforma settembre 2017 7
IL LAVORO NERO DÀ SOLO PESSIMI FRUTTI. SCEGLI I FRUTTI DELLA LEGALITÀ. OGNI GIORNO COOP SI IMPEGNA A GARANTIRTI LA LEGALITÀ DEL LAVORO. L’ortofrutta che acquisti nei nostri negozi, controllata lungo tutta la filiera produttiva, proviene solo da fornitori che aderiscono al nostro codice etico. Per questo, con Coop sei in buone mani. Se vuoi saperne di più vai su e-coop.it/buoniegiusticoop Pagina_BeG_PACHINO_A4_13-06.indd 1 13/06/17 11:03
vita di cooperativa coop sicilia Consumo consapevole irca 10mila bambini e 2mila C genitori: ecco i numeri dell’attività per 10mila bambini di educazione al consumo svolta lo scorso anno scolastico da Coop Sicilia nelle scuole. Sapere Coop è un progetto nazionale rivolto agli insegnanti, agli — Clelia Coppone studenti e alle famiglie che, attraverso percorsi didattici interattivi, laboratori, mostre e materiali editoriali, completamente gratuiti, mira ad offrire I numeri dell'attività promossa da Coop Sicilia ai più giovani gli strumenti per elaborare un nelle scuole del territorio. Obiettivo, promozione autonomo e originale punto di vista in tema di scelte e di modelli di consumo. I percorsi trattano del benessere, condivisione di esperienze argomenti differenti - dalla tutela dell'ambien- tra culture differenti, sostenibilità, etica e diritti te, alla lotta allo spreco alimentare, alla soste- nibilità, all'intercultura e alla cittadinanza - con l'obiettivo di promuovere nei ragazzi una maggiore consapevolezza sull'utilizzo del cibo e dei prodotti che si possono acquistare. Nell’Isola l’attività ha coinvolto gli alunni di 558 classi di cui 319 di Palermo e provincia, 222 dell’area di Catania e 17 di Milazzo. Gli studenti delle scuole materne, elementari e medie inferiori hanno avuto modo di partecipare a una prima attività tra gli scaffali dell’iper- mercato, aperta anche ai genitori, seguita da un secondo appuntamento in aula. Proprio la presenza di mamma e papà è molto importante in questo percorso di educazione al consu- mo consapevole perché l’infor- mazione veicolata al bambino trovi un’eco e un comune sentire anche a casa. E nell’anno scolastico che sta per iniziare il lavoro di Coop Sicilia con studenti e scuole continua: da settembre gli insegnanti possono prenotare le animazioni sul sito www.saperecoop.coopalleanza3-0.it. Illustrazione: Stefano Buonamico Ecco come prenotare online i progetti 2017-2018 Prenotare i progetti è facile, basta rial con tutti i passaggi. Gli insegnanti sono gratuite per scuole e famiglie. registrarsi su www.saperecoop.coo- potranno accedere al calendario dei È già scaricabile la guida "Sapere palleanza3-0.it scegliere i pacchetti percorsi dal 4 settembre al 31 ottobre Coop" 2017-2018, illustrata da Stefano educativi adatti alla programmazio- 2017. Le richieste pervenute saranno Buonamico, con percorsi progettati ne scolastica e all’età degli alunni, confermate entro il 15 novembre. Le per diverse fasce d’età e organizzati leggendo le schede descrittive e le scuole potranno fare richiesta di un secondo le competenze chiave per mappe. solo percorso per ciascuna classe. l’apprendimento permanente. Da Per chi lo fa per la prima volta sarà di- Tutte le attività di educazione al con- quest’anno sarà predisposta una sponibile sul sito anche un video tuto- sumo consapevole citate nella guida guida specifica per le scuole superiori. Coopinforma settemnre 2017 9
primo piano ambiente e sostenibilità COME CONTRASTARE IL SOVRASFRUTTAMENTO DELLE RISORSE ITTICHE Il mare, i pesci e il futuro di tutti — Dario Guidi In Italia e in Europa aumenta il consumo di pesce e quasi i tre quarti di quel che mangiamo viene dall'estero. La ricerca di un difficile equilibrio per tutelare risorse preziose dipende da tutti angiamo più pesce, e questo è M sicuramente un bene, per noi e la nostra salute. È un dato che vale a livello di media europea (25,5 kg di NEL consumo annuo pro capite nel 2014) MEDITERRANEO e ancor di più in Italia (dove il consumo è arrivato 28,9 kg nello stesso anno). Peccato però OLTRE IL 90% che a festeggiare per questa cosa non siano i DELLE RISORSE pescatori italiani. Anzi. Il nostro mare, nel senso di DELLE SPECIE ITTICHE Mediterraneo, piange. Infatti, in base al report annuale della New È SOVRA SFRUTTATO Economic Fundation, se noi italiani dovessimo mangiare solo il “nostro” pesce, dovremmo smettere al 31 marzo. A quella data finiscono infatti le circa 191 mila tonnellate di pescato cui vanno aggiunte altre 155 mila tonnellate che vengono dall’acquacoltura italiana (cioè da pesce allevato. Vedi l’apposita scheda). Da lì in poi tutto ciò che consumiamo (cioè circa i tre quarti del to- tale) viene dall’estero, da mari più o meno lontani NEL MONDO e spesso da flotte di pesca che hanno il loro cuore (e il portafoglio in Asia). Il nostro sbilancio annua- IL 31% le, tra quanto produciamo e quanto importiamo, è È SOVRA SFRUTTATO pari a circa 861 mila tonnellate. Cifre che lasciano IL 58% allibiti e che molti consumatori ignorano, pensan- do, quando sono al ristorante, di mangiar sempre È PIENAMENTE SFRUTTATO roba pescata “sotto casa”. Non che le cose, se si considera la media euro- pea vadano meglio. L’insieme della Ue potrebbe mangiar pesce sino al 6 luglio. E dopo finisce anch’essa a debito. Ma noi siamo proprio in fondo alla classifica. Cosa che colpisce considerando che 10 Consumatori gennaio 2017
Il consumo dei prodotti ittici Fonte: Eumofa su dati Eurostat SPESA PRO CAPITE 2015 CONSUMO PRO CAPITE 2014 e variazione % 2015/2014 e variazione % 2014/2013 Portogallo 311€ +3,7% Portogallo 55,3 kg -2% Spagna 216€ +2,9% Spagna 46,2 kg +5% Italia 170€ +0,6% Francia 34,4 kg = Svezia 143€ = Svezia 33,2 kg +4% Belgio 131€ +1,6% Italia 28,9 kg +4% Grecia 107€ +0,9% Media UE 28 Paesi 25,5 kg +4% Francia 107€ +0,8% Belgio 24,9 kg +5% Media UE 106€ +2,9% Regno Unito 24,9 kg +1% Regno Unito 79€ +12,9% Olanda 22,6 kg -3% Olanda 60€ +1,7% Grecia 17,3 kg +2% siamo un paese circondato da 8.000 chilometri Consigli utili di coste e, dunque, sulla risorsa pesca dovremmo poter puntare alla grande. In Italia potremmo mangiar pesce Invece così non è. Anzi la flotta di pescherecci solo fino al 31 marzo. Dopo quella italiani è da anni in costante calo: secondo Impre- data tutto ciò che si consuma viene Chiedere sapesca, in 30 anni sono andati persi 18 mila posti di lavoro e il 35% delle imbarcazioni. dall'estero. Il settore della pesca da e informarsi Capire le cause non è semplice nel senso che a ciò contribuiscono una pluralità di fattori che noi vive grandi difficoltà sempre mescolano aspetti naturali e scelte politiche. Di fronte ai problemi di Risore sovrasfruttate quantità. Segno che alcuni provvedimenti presi cui raccontiamo in queste In premessa c’è da ricordare una cosa fondamen- hanno funzionato. Ma il problema di fondo, guar- pagine circa la tutela delle tale. Da ormai diversi decenni le risorse ittiche dei dando su scala mondiale, è che molto sfugge ai risorse ittiche e anche della mari di tutto il mondo sono sottoposte a una pres- controlli. Ci sono grandi flotte dei paesi asiatici pesca svolta correttamen- sione sempre più forte e decisamente eccessiva. che partono e stanno in mare per mesi e mesi, spa- te (e magari qui in Italia), L’aumento della popolazione mondiale (parliamo ziando nelle acque di diversi Oceani, di fatto senza fondamentale è il ruolo dei di miliardi di persone in più), unita anche al fatto render conto a nessuno di ciò che pescano». consumatori, cioè di tutti noi che in molte zone il consumo di pesce aumenta, Altri due fattori che pesano sugli scenari che al momento di comprare fanno sì che si aprano problemi enormi. complessivi sono quelli dell’inquinamento e dei pesce e anche di mangiarlo «Anche per i nostri mari si propongono dramma- cambiamenti climatici. Cose che valgono ovunque al ristorante è sempre bene tiche questioni di sostenibilità, esattamente come comprese le nostre coste. «Anche da noi – spiega abbiano un ruolo attivo e si avviene per l’insieme del pianeta. Purtroppo, no- sempre Melotti – l’inquinamento da materiali informino sui prodotti che nostante governi e istituzioni internazionali stiano plastici che finiscono per entrare nella catena vengono loro proposti. cercando di fissare limiti e definire regole, in alcuni alimentare è ormai conclamato. Così come il In primo luogo è sempre casi anche con successo, la situazione complessiva fatto che negli ultimi 10-12 anni, a seguito delle bene chiedere se il pesce sta peggiorando e il sovrasfruttamento aumen- temperature più alte dell’acqua, sono comparse che si compra ha un qualche ta» spiega il professor Paolo Melotti, docente di nel Mediterraneo specie nuove come la ricciola o marchio di certificazione. acquacoltura dell’Università di Camerino. Le cifre la tanuta. O che a Creta c’è abbondanza di pesce In secondo luogo è poi parlano chiaro. Secondo la Fao, a livello mondiale palla che viene dall’Oceano Indiano ed è tossico». importante informarsi sulla abbiamo un 31% di specie ittiche sovra sfrut- provenienza del pesce (capita tate e un 58% di specie pienamente sfruttate (cioè Regole, controlli e pesca sostenibile spesso che si pensi di aver per le quali si può dovrebbe aumentare il pescato). Se questa è la complicata situazione che abbiamo davanti pesce nostrano, Se invece ci limitiamo a guardre al Mediterraneo, di fronte, vediamo ora quali sono le contromisure mentre magari non è così) ed con i dati Ue le specie sovra sfruttate sono oltre il su cui si possono fondare le speranze di futuro dei eventualmente sulle modali- 90%. Cifre complessive che in realtà nascondono nostri mari. tà di pesca. andamenti diversificati, nel senso che le misure Un primo capitolo deriva proprio dalla pressione In generale è poi bene non di protezione ed i limiti alla pesca imposti in molte che gruppi ambientalisti, movimenti di consuma- comprare pesci di taglia aree hanno consentito ad alcuni tipi di pescato di tori sono stati capaci di mettere in pratica nel corso troppo piccola. Il rispetto dei recuperare, mentre altre continuano a soffrire. degli anni su governi ed enti. Il simbolo di questo tempi di riproduzione e di «Ad esempio – spiega ancora Melotti – ora anche enorme sforzo è nei diversi sistemi di certifi- ripopolamento deve infatti nel Mediterraneo i tonni sono tornati in buona cazione che si sono diffusi e stanno sempre più consentire ai pesci di raggiun- continua a pagina 12 gere una taglia adeguata. Coopinforma settembre 2017 11
primo piano ambiente e sostenibilità TUTTE LE GARANZIE PER I CONSUMATORI SUI PRODOTTI A MARCHIO Coop per la pesca sostenibile Un unico logo e tanti impegni impegno Coop per la ormai da 16 anni, per garantire la soste- dannosi per l'ecosistema, nel rispetto L' tutela delle risorse ittiche nibilità e la qualità dei prodotti ittici. del Codice di Condotta per la Pesca nei mari di tutto il mondo Coop ha infatti sempre creduto e Responsabile della Fao. è storia di lunga data. Con fatto scelte volte alla tutela dei mari in Oggi l’utilizzo del marchio Pesca una crescita di attenzione termini di pesca sostenibile, puntando Sostenibile di Coop è possibile anche nel che ha portato, dall'estate 2014, a a una corretta gestione degli ecosistemi caso di garanzie fornite da altri schemi proporre sul pesce a marchio Coop un marini, per una pesca rispettosa dei riconosciuti a livello mondiale. unico logo, con la silhouette di tre pesci mari e delle popolazioni costiere che da Per tutte le materie prime ittiche in campo azzurro e la scritta "Pesca essi dipendono. che vengono utilizzate nei prodotti a sostenibile". Questo marchio è il Il primo passo di questo impegno marchio Coop deve essere disponibile riassunto di un impegno alla base del risale al 2001. Coop è stata infatti la la rintracciabilità completa della quale sta prima di tutto la volontà di prima catena distributiva italiana ad materia (presente in percentuale signi- aiutare il consumatore a fare una scelta essere inserita nell'elenco ufficiale delle ficativa all’interno del prodotto) in modo consapevole e informata su ciò che aziende certificate "Dolphin safe" per tale da potere risalire alle barche; Coop acquista, superando i tanti marchi la pesca del tonno. Dall'anno successi- controlla a campione l’efficacia di tale diversi di certificazione nel settore, che, vo Coop ha inoltre aderito al progetto richiesta. pur molto qualificati, rischiano di essere "Friend of the Sea" (Amico del Mare) Inoltre Coop ha riconfermato ai for- poco comprensibili. per un'attività di pesca che deve essere: nitori che sono vietati la pesca illegale Per questo Coop ha deciso di realiz- ecologicamente e socialmente sosteni- ed i trasbordi in mare e che deve venire zare un proprio marchio che riunifichi bile, nel rispetto degli ecosistemi ma- escluso l’impiego di pesce pescato da i principali schemi di certificazione o rini, effettuata in aree dove la risorsa pescherecci in black list ufficiali; si criteri di riferimento, assumendosi così ittica è gestita in maniera sostenibile, tratta di elementi che sebbene cogenti la responsabilità di un lavoro, iniziato effettuata con metodi selettivi e non sono inseriti all’interno dei requisiti continua da pagina 11 prendendo piede (vedi la scheda sull’impegno di nibilità agli ecosistemi marini, in una prospettiva Coop in questo senso). Marchi come “Friend of the di lunga durata, di modo che anche i nostri figli e sea”, “Dolphin safe”, Msc che sta per Marine I marchi che nipoti possano sì mangiar pesce, ma anche vedere il Stewarship Council e altri ancora sono ormai dif- certificano la patrimonio naturale conservato e tutelato. fusi in decine di paesi e centinaia di aziende grandi e piccole aderiscono a questi standard che garanti- sostenibilità dei Acquacoltura scono modalità di pesca sostenibile. Qui decisivo è sistemi di pesca si L’altro capitolo che sta sempre più profondamente incidendo nella questione dello sfruttamento delle il ruolo del consumatore, cioè di tutti noi, che deve sollecitare la diffusione ulteriore di questi sistemi. sono diffusi anche risorse ittiche su scala mondiale, è quello dell’acqua- A questa dimensione di intervento si uniscono grazie alla pressione coltura che contribuisce in modo importante a ridurre i prelievi di pesce dall’ambiente naturale. Cioè poi le limitazioni fissate da governi e enti inter- nazionali. L’Onu varò già nel 1995 un codice etico di movimenti della capacità dell’uomo di allevare pesci e molluschi della pesca. Limitandoci a parlare solo dell’Italia ambientalisti e dei in quantità sempre più importante. Dell’acquacoltura e del Mediterraneo, il sistema dei “fermi pesca” parliamo più dettagliatamente nelle pagine successi- (cioè di periodi di diverse settimane, soprattutto consumatori ve, ma in senso generale è importante sottolineare d’estate) nei quali determinate specie non possono come questa attività, che ormai vale la metà dei essere catturate, sta dando risultati positivi (anche consumi di prodotti ittici a livello mondiale, vada se certo ancora non risolutivi). Si dovrebbero però anche’essa gestita in una logica di sostenibilità e tenere in maggior conto i periodi di riproduzione qualità. Dunque i problemi ci sono, i nostri mari non delle specie ittiche più pescate. È evidente che il se la passano bene. E il futuro dipende da tanti punto delicato è quello di garantire una soste- fattori, non ultimo ciò che anche noi facciamo. 12 Coopinforma settembre 2017
contrattuali per il approvato Dolphin prodotto a marchio Safe (salvaguardia Coop. Ai fornitori dei delfini durante viene, secondo piani la pesca del tonno); definiti, richiesta inoltre sono richie- evidenza dei requisi- sti requisiti minimi ti relativi al prodotto relativamente alla ta- a marchio. glia minima del pesce La scelta di Coop ha pescato (20kg), al fatto coinvolto sia i fornitori che la materia prima uti- appartenenti al settore del- lizzata sia certificata o Fos la pesca, sia quelli del settore o secondo altri schemi di cer- dell'acquacoltura. Il coinvolgi- tificazione, che vengano usate mento anche dell'allevamento ha esclusivamente reti a circuizione, rappresentato un'assoluta novità nonché che vengano utilizzati Fad in quanto si è trattato di una delle (sistemi di aggregazione del pesce) prime esperienze a livello mon- solo però in assenza di reti impiglianti diale. per evitare le catture accidentali. Coop si è impegnata a dare Inoltre è vietato l’utilizzo dei long inoltre specifiche garanzie sulla liners (palamiti), sono ribaditi anche pesca del tonno sul quale ven- le della pesca, nonché di etica/legalità divieti cogenti quali la pesca illegale gono comunque garantiti i requisiti di relativamente alle condizioni dei lavora- ed i trasbordi in mare ed è inoltre esclu- rintracciabilità del prodotto ittico con tori, operanti nelle aree del mondo anche so il pescato da pescherecci inseriti in inoltre garanzie specifiche in relazione molto distanti dall’Italia, nell’ambito della black list ufficiali. al tipo di materia prima impiegata che pesca e della prima lavorazione del tonno. Non può venire utilizzato né venduto deve rispettare standard di sostenibilità Sono stati inoltre individuati crite- tonno rosso: infatti nel maggio 2007, del prodotto e dei metodi di approvvi- ri per migliorare la sostenibilità dei Coop ha deciso di sospendere nei propri gionamento. prodotti di tonno a marchio Coop, at- negozi la vendita di tonno rosso Recentemente sono stati implemen- tualmente realizzati a partire da tonni (Thunnus thynnus), utilizzando un tati anche controlli sulle filiere di tonno adulti della specie Thunnus albacares (il criterio decisamente più restrittivo a marchio Coop finalizzati alla verifica cosiddetto “Pinna Gialla”). rispetto all'appello che il Wwf aveva di tematiche di sostenibilità ambienta- Il tonno a marchio Coop deve essere rivolto alle aziende. Tra pescato e allevato, il raffronto tra Italia e gli altri paesi europei PESCA, ECCO LE QUANTITA'... ... E QUELLE DELL'ACQUACOLTURA Dati in migliaia di tonnellate Dati in migliaia di tonnellate 2010 2015 2010 2015 UE -28 4.998 5.112 UE -28 1.272 1.047 Danimarca 828 869 Danimarca 32 33 Germania 214 251 Germania 40 15 Irlanda 318 234 Irlanda 46 31 Spagna 741 901 Grecia 121 112 Francia 440 497 Spagna 253 64 Italia 230 191 Francia 203 200 Olanda 376 365 Italia 153 155 Regno Unito 605 701 Olanda 66 64 Islanda 1.062 1.317 Regno Unito 201 201 Norvegia 2.562 2.146 Norvegia 1.019 1.382 Turchia 891 397 Turchia / 234 Fonte: Eurostat 2017; FEAP, 2017 Coopinforma settembre 2017 13
primo piano ambiente e sostenibilità FENOMENO ACQUACOLTURA I prodotti ittici più consumati Il pesce nei paesi dell'Unione Europea PRODOTTI kg Pro capite % Pescato % Allevato allevato Tonno 2,58 100 0 Merluzzo nordico 2,40 99 1 Salmone 2,09 0 100 Pollack d'Alaska 1,58 100 0 Mitili 1,27 8 92 cresce Aringa 1,20 100 0 Sgombro 1,12 100 0 Nasello 1 100 0 Calamaro 0,74 100 0 Gamberoni — a cura della redazione e mazzancolle 0,69 22 78 Sardina 0,65 100 0 acquacoltura consiste nell’allevamen- Pesce gatto 0,60 0 100 L' to di organismi acquatici (marini o Surimi 0,56 100 0 d’acqua dolce), il cui ciclo di sviluppo Trota 0,42 0 100 viene controllato dall’uomo sia in Vongole 0,33 63 37 ordine alla riproduzione e alimenta- Altri (82 specie) 8,30 82 18 zione, sia attraverso interventi sull’habitat. Tale TOTALE 25,9 75 25 attività è finalizzata all’aumento della produzione di Fonte: Eumofa, dati sull'anno 2014 pesci, crostacei, molluschi e vegetali acquatici che, a causa dello sfruttamento indiscriminato delle risorse riguarda 250 specie, di cui solo Molto importante è ricordare che marine, la pesca tradizionale non è più in grado di 65 vengono commercializzate in per nutrire i pesci allevati servono assicurare. A livello mondiale oggi l’acquacoltura Italia. Di queste le più diffuse sono mangimi, farine e altro (ovviamente a vale (dati 2014) la produzione di 73,8 milioni di la trota - per la cui produzione, in base di pesce). Si stima che, nel 2013, tonnellate di prodotti ittici . Considerate le piante ambito europeo comunitario, l’Italia circa il 16% della produzione ittica acquatiche e le alghe anch’esse allevate in acqua il è al primo posto - la spigola, l’orata, il mondiale venisse destinata a questo volume dell’acquacoltura supera i 90 milioni di cefalo, i mitili, le vongole, le ostriche scopo. Si stanno studiando soluzioni tonnellate. e l’anguilla. In Italia gli impianti più per avere alimenti per pesce di origine L’acquacoltura, a livello mondiale, contribuisce al importanti di vallicoltura sono ubicati vegetale, capitolo che ovviamente consumo umano di pesce per il 51% sul totale, contro soprattutto nel nord del Paese ed in apre nuove problematiche a comincia- l’8% del 1980. particolare in Veneto, Emilia Roma- re da quelle legate alla qualità del Le produzioni da acquacoltura nell’Unione gna e Friuli Venezia Giulia. pesce stesso. Europea, nel 2014 sono state pari a 1 milione e 270 mila di tonnellate, con la quota più alta in L'impegno del Ministero: «Pronti per Spagna (con 285 mila), poi Regno Unito (con 214 mila), Francia (con 200 mila) e Italia (con 148 mila). «I prodotti dell’acquacoltura italiana – spiega il professor Paolo Melotti, dell’Università di Camerino – «I due principi cardine della politica della pesca sono: sostenibilità e redditività. Ciò sono di ottima qualità, anche se il nostro paese deve che richiede la nostra attenzione è la situazione degli stock ittici del Mediterraneo che subire la concorrenza sempre più forte di paesi come è sicuramente preoccupante – spiega Luca Bianchi, capo Dipartimento del Ministero Grecia e Turchia. Se invece si allarga lo sguardo a una delle Politiche agricole alimentari e forestali -. Questa situazione è un problema per le dimensione mondiale a farla da padrone è la Cina risorse, ma anche per le imprese che non trovano la giusta redditività. Negli ultimi anni che sta registrando tassi di crescita impressionanti». siamo quindi intervenuti per garantire un’attività di pesca che fosse sostenibile, sia Del resto basta ricordare che l’88% dell’acquacoltura sotto il profilo ecologico, che sotto quello economico. mondiale avviene in Asia. Dal punto di vista ecologico, così come indicato dal quadro introdotto dalla nuova Poli- Si tratta di un’attività che, se dal punto di vista tica comune della pesca (Pcp) europea, abbiamo dato una grande importanza ai dati e commerciale è posta in relazione con la pesca, sotto ai pareri scientifici, come presupposto ai piani di gestione nazionali ed europei; abbia- il profilo giuridico e delle normative (europee e nazio- mo colto poi l’opportunità della regionalizzazione, collaborando con altri Paesi europei nali) è invece considerata attività agricola. L’acqua- mediterranei per misure di gestione coordinate. Queste misure sono un presupposto coltura, a livello mondiale, secondo la classificazione anche per un risultato economico delle Imprese, ma questo dovrà venire anche da una fatta dalla Fao (Food and Agricolture Organization) 14 Coopinforma settembre 2017
Nutrizione e salute La voce dei pescatori Michele Sculati Medico, Specialista in Scienza "I volumi sono dimezzati. dell'Alimentazione, Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica Il governo ci tuteli" «Che il settore italiano della pesca viva una prolungata fase di difficoltà è cosa nota a tutti. I volumi del pescato si sono dimezzati negli ultimi anni e le limitazioni che ci sono, come i fermi pesca in diversi periodi dell’anno, Il dibattito sulle diete non fanno intravvedere un punto di arrivo. Capiamo bene che ci sia un tema di salvaguardia delle risorse, ma i problemi che hanno i nostri mari non dipendono solo da che mimano il digiuno quanto si pesca, anche dall’inquinamento o dai cambia- menti climatici». A parlare è Sergio Caselli, presidente Nell’ultimo anno si è parlato molto della dieta mima-digiuno, ed in genera- di Legacoop Agroalimentare dipartimento pesca le dell’utilità o meno del digiuno come tecnica per migliorare la propria salute, Emilia Romagna, che rappresenta tante imprese attive prevenire malattie croniche degenerative come il diabete, o addirittura aumentare nel mare Adriatico, ma con difficoltà e problemi comuni l’aspettativa di vita. È importante premettere che la qualità della ricerca scientifica anche a chi opera in altre regioni. sul tema è elevata: da un decennio circa vengono pubblicati i risultati sulle migliori «Come categoria siamo pronti a fare la nostra parte, ma riviste scientifiche (ultimo articolo è stato pubblicato su Science). Non tutti sono chiediamo che, soprattutto da parte dell’Unione Europea, concordi nel sottolineare i potenziali effetti positivi del digiuno e il dibattito scien- ci sia un atteggiamento meno bruocratico e non punitivo. tifico rimane aperto: alcuni tra gli opinion leader italiani, come il prof. Giuseppe Il rischio altrimenti è solo quello di veder saltare altre Remuzzi (Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”) o il prof. Umberto imprese. Il sistema sanzionatorio ad esempio è molto rigido, Veronesi, hanno pubblicato articoli o libri divulgativi per sottolinearne i potenziali È chiaro che chi sbaglia o non rispetta le regole va punito, effetti benefici; altri come il dr. Riccardo Della Grave (Associazione italiana disturbi ma sanzioni da decine di migliaia di euro, come spesso sono dell’alimentazione e del peso) o il prof. Enzo Spisni (docente di Fisiologia della previste, sono pesantissime. Tra l’altro siamo un settore che nutrizione all’Università di Bologna) sottolineano rispettivamente la possibilità comunque, pur essendo faticoso e impegnativo, attira molti che il mima-digiuno possa essere un fattore di rischio per lo sviluppo dei disturbi giovani. Ad esempio c’è interesse per l’acquacoltura. Come dell’alimentazione oppure che rappresenti una scorciatoia di pochi giorni in cui si pescatori siamo i primi a voler combattere l’inquinamento e dimentica il concetto di educazione alimentare. forse si potrebbero pensare sistemi di incentivi per chi con- Il prof. Luigi Fontana (Università di Brescia e Washington University) è uno dei tribuisce in questo senso. Ma il cuore del problema è legato maggiori esperti al mondo sulla restrizione calorica ed i suoi articoli ne chiariscono anche al peso politico che l’Italia deve esercitare. I paesi del i vantaggi sulla salute; per quanto riguarda la forma più drastica della restrizione Mediterraneo sono sempre stati penalizzati rispetto a quelli calorica, ovvero il digiuno, diversi gruppi di ricerca stanno portando avanti lavori del nord Europa, un po’ come successo con le quote latte. Ad che riguardano la restrizione temporale dell’alimentazione (ad esempio 12 ore di esempio ora nell’Adriatico il tonno rosso ha ripreso a essere digiuno), il digiuno intermittente (ad esempio 2 giorni non consecutivi di digiuno la presente in quantità molto importanti, se non eccessive ma settimana), il digiuno breve (meno di 3 giorni consecutivi) ed il digiuno prolungato nessuno può pescarlo». (3 o più giorni consecutivi). Tra le forme di digiuno prolungato vi è il mima-digiuno, studiata presso la University of South California dal prof. Walter Longo, ovvero 5 giorni di dieta in cui si mimano le condizioni metaboliche che avvengono durante il digiuno. Ciò non prevede l’astensione totale dal cibo ma una drastica riduzione sostenere il cambiamento» dell’apporto calorico, una buona dose di lipidi, l’assenza di alimenti di origine animale e, cosa che la differenzia rispetto a molte diete commerciali, la significativa mentalità più imprenditoriale degli operatori del settore riduzione dell’apporto proteico. che devono saper utilizzare gli strumenti messi a dispo- Durante la dieta si ricreano le condizioni metaboliche che gli uomini hanno vis- sizione dalla stessa Pcp. Si tratta di strumenti giuridici e suto quando il cibo non era così abbondante, durante momenti di carestia, guerre finanziari che incentivano la trasformazione e la commer- oppure quando il cacciatore non riusciva a catturare la sua preda. Evolutivamente cializzazione, le organizzazione di produttori, i Consorzi sopportare bene la carenza di alimenti era protettivo mentre oggi risulta poco utile; di imprese e, più in generale, un approccio al mercato più ricreare queste condizioni ha mostrato una riduzione di diversi fattori di rischio dinamico. Pescare meno può significare guadagnare di più associati allo sviluppo di malattie legate all’invecchiamento non solo in studi su se si condividono le regole tra tutti i pescatori. L’esempio modello animale, ma anche in studi sull’uomo pubblicati ad inizio 2017. È corretto del tonno rosso è sicuramente un caso di best practice. ricordare che vi è un brevetto ed una società commerciale che vende in molti paesi Il ruolo del Ministero è quello di accompagnare il settore il kit con cui fare tale dieta, tuttavia le pubblicazioni scientifiche rendono per l’ap- in un cambiamento di mentalità che può apparire rivo- punto “pubbliche” le caratteristiche tecniche della dieta stessa, dunque il medico luzionario, ma che è l’unico modo per garantire un vero è libero di ricrearla e prescriverla con le necessarie cautele: in pazienti che hanno futuro al settore» . controindicazioni questa dieta può avere conseguenze anche gravissime. Coopinforma settembre 2017 15
primo piano mobilità IN ITALIA DOMINANO GLI SPOSTAMENTI CENTRATI SULL'AUTO PRIVATA Il cambiamento sta su due ruote — Bibi Bellini Come è possibile affermare un modello di mobilità più sostenibile che aiuti a ridurre la congestione e il traffico delle nostre città? Servirebbe più trasporto pubblico, ci sono le auto condivise. Ma la vera novità può essere la bicicletta... guardare la situazione italiana in Le auto da tempo sono l’emblema delle nostre A tema di mobilità sostenibile non si sa città. Lo skyline che le accomuna tutte. Perché se rallegrarsi o rattristarsi. Rattri- sono dappertutto, sui marciapiedi in fila e in doppia starsi per il ritardo colossale che fila, ma soprattutto in coda. Lunghissime code che scontiamo rispetto a altri paesi o rubano fette di vita a chi ogni giorno deve spostarsi rallegrarsi per i grandi margini di miglioramento per studio o per lavoro. Il tempo che un cittadino che abbiamo innanzi a noi. È una questione di approccio. Da una parte il lamento trito e contrito di chi continua a puntare il dito contro tutto quello che manca - ciclabili, sicurezza, servizi pubblici adegua- ti - dall’altra l’approccio concreto e proattivo di chi al mattino si interroga di fronte all’alternativa da cui dipende la vivibilità delle città: prendo l’auto, il mez- zo pubblico o la bicicletta? Favorisco la congestione o fluidifico il traffico? Nel nostro Paese abbiamo la più alta concen- trazione di automobili d’Europa, tra l’altro in cre- scita costante dal 2013. Stando all’ultimo Rapporto sulla Mobilità in Italia presentato da Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) lo scorso aprile, oggi ci sono in Italia 624 auto ogni 1.000 abitanti a fronte di un tasso medio Europeo di 490. Il che vuol dire, in un Paese come il nostro abitato da 60 milioni di persone, che abbiamo oltre 8 milio- ni di auto in più nelle nostre strade, che occupano una superficie pari a quella di 9.000 campi di calcio. Più della superficie dell’Umbria, per capirsi. Un consumo di suolo urbano altissimo, ma so- prattutto costi sociali che impattano sulla produtti- vità del sistema Paese e sulla vivibilità delle nostre città sempre più ingolfate. 16 Coopinforma settembre 2017
europeo mediamente passa in auto nel corso della vita è di 4 anni e un mese che ovviamente sale a 5 INTERVISTA A BRUNO PIZZUL anni e 7 mesi per un italiano. È quello che dice una ricerca dell’anno scorso condotta da Csa Research «Io, un telecronista che vive sulla bici» un noto istituto di ricerca francese. Nonostante il principio che lo spazio pubblico è di tutti, e non un diritto compreso nel prezzo d’acqui- sto dell’auto spuntato dal concessionario, risalga agli anni 90 l’auto oggi ha espropriato il cittadino di oto telecronista per la Rai degli N gran parte dei suoi spazi urbani impadronendosi di incontri della nazionale italia- fatto delle città. na di calcio dal 1986 al 2002, «Da 15 anni, la situazione della mobilità in Italia è Bruno Pizzul nei suoi quasi la stessa, con piccoli scostamenti che non sembra- ottant’anni di vita non ha mai no intaccare il monopolio dell’auto privata» dice posseduto un’auto. Carlo Carminucci direttore di Isfort. In un Paese Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua come il nostro fatto in gran parte di piccoli centri vita “car free”. «la dispersione urbana ha favorito l’uso dell’auto Le hanno mai chiesto di mostrare patente e e cristallizzato abitudini. E quando il treno del BRUNO PIZZUL libretto? cambiamento è passato, non siamo stati capaci di Impossibile, perché in tutta la mia vita non ho mai prenderlo al volo». TELECRONISTA preso la patente, nè posseduto un’automobile, ma «Nel corso dell’ultimo decennio, nel nostro Paese E GIORNALISTA le dirò di più: non sono in grado neppure di metterla si è persa un’occasione storica per spostare quote SPORTIVO in moto un’automobile e questo non depone a mio importanti di traffico dall’auto privata alle altre favore. forme di mobilità attiva e sostenibile: il trasporto Perché? pubblico, la ciclabilità, la pedonalità» dice Giuliet- Perché se mia moglie, che guida bene e che come me non è più una ragazzina, ta Pagliaccio, presidente di Fiab la Federazione un giorno, per una qualsiasi ragione, non fosse nelle condizioni di guidare, io Italiana Amici della Bicicletta che ricorda la crisi del non sarei in grado di fare alcunché e di questo non ci si può certo vantare. settore auto iniziata nel 2008 e il calo delle imma- Per quale ragione non ha mai preso la patente? tricolazioni, superiore al milione di unità, avvenuto Innanzitutto perché non ho mai nutrito una passione per i motori, i rumori e continua a pagina 18 la velocità e secondariamente perché ho avuto la possibilità nella mia vita di poter vivere senz’auto. Davvero non ne ha mai sentito la mancanza? Per niente. Anzi potermi spostare ogni giorno in bicicletta e non in auto lo In Italia abbiamo 624 automobili ogni considero un privilegio che mi sono gustato e che ancora oggi apprezzo con grande piacere. mille abitranti. Un cittadino europeo Quali sono per lei i vantaggi della bicicletta? passa mediamente in auto Soprattutto la certezza dei tempi di spostamento. In bici sai sempre quanto ci impieghi per andare da un posto all’altro e gli imprevisti che possono capitarti 4 anni e un mese della sua vita, in auto non ci sono. un italiano 5 anni e 7 mesi A meno che non te la rubino la bicicletta… Sì certo mi è capitato svariate volte di non trovare più la mia bicicletta ma diciamo che considero accettabile un contrattempo ogni 2 anni. Cos’è per lei la bicicletta? È il mezzo di locomozione più comodo e più semplice per gli spostamenti di ogni giorno. Un mezzo da usare con gli abiti comuni: quan- do lavoravo in Rai in bicicletta ci andavo in giacca e cravatta. Come valutavano i suoi colleghi questa sua “stranezza”? Fino a qualche anno fa chi andava al lavoro in biciclet- ta veniva guardato in modo strano e considerato un minus habens, un poveraccio. Oggi invece la situazione è completamente cambiata e di fronte all’ingresso della Rai se ai miei tempi ci trovavi tre bici compresa la mia, adesso non basta un intero marciapiede a contenerle. Consumatori luglio-agosto 2017 17
primo piano mobilità continua da pagina 17 in pochi anni. Sono gli anni del sorpasso della ven- INTERVISTA dita di biciclette rispetto a quella delle auto. Sono anni in cui il monopolio della mobilità fon- data sull’uso dell’auto privata comincia a scricchio- «Il centro del mondo non è l'auto. Le città lare sulla spinta di una crisi mondiale e di un costo dei carburanti in crescita, che in Italia abbatte le vendite di auto del 48% per toccare il momento più basso nel 2013. In quegli anni gli italiani sono pron- ti ad abbracciare la “Nuova mobilità” per rimpolpare le fila delle tre p della mobilità sostenibile: pedoni, sono da ripensare» pedalatori, pendolari. Sono anni in cui 3 italiani su 4, dichiarano di voler ANNA DONATI uoversi in città" è un libro che "M incrementare l’uso dei mezzi pubblici, mentre quasi racconta l’evoluzione dei AUTRICE DEL LIBRO il 30% vuole aumentare l’uso della bici. trasporti urbani nel nostro “MUOVERSI IN CITTÀ” Ma le priorità sono altre e in mancanza di investi- paese: dalla motorizzazione di menti nella mobilità ciclistica e nel trasporto pubbli- massa fino alle tante azioni co, l’occasione sfuma e la “dittatura delle abitudini” messe in campo fino a giorni nostri per riprende il sopravvento. migliorare la vivibilità complessiva delle Oggi mentre la vendita delle auto risale la nostra città, non solo sul piano dei traspor- china con progressioni a doppia cifra, qualcosa di ti ma anche dal punto di vista ambientale e nuovo comincia a maturare e in un mondo liquido, sociale. Ne abbiamo parlato con l’autrice per dirla con l’arcinota espressione di Bauman, Anna Donati. anche la mobilità comincia a diluirsi. Da quando la mobilità è diventato un Affiorano così nuovi stili di vita e un certo orgo- problema da affrontare nelle politiche glio “car free”. Si tratta di persone che non hanno pubbliche? mai posseduto un’auto e talvolta neppure la paten- Ci sono stati alcuni decenni in Italia e nel mondo in te di guida, (vedi intervista a Bruno Pizzul) o che a cui si è pensato che con l’auto privata si potessero un certo punto della loro vita hanno deciso di rot- risolvere tutti i problemi di mobilità. Questo fino tamare le quattro ruote di proprietà per cercare un all’inizio degli anni '90 quando code interminabili, giusto mix nell’offerta di mobilità quotidiana. Sono congestione e inquinamento mettono in discus- persone come Linda Maggiori blogger e animatrice sione il modello autocentrico, il giocattolo si rompe del gruppo facebook Famiglie senz’auto. Linda che e cominciano a fiorire una serie di azioni volte a è mamma di tre bimbi di 8, 6 anni e 2 anni e mezzo mitigare l’impatto dell’auto sulla vita dei cittadini e vive con suo marito senz'auto da quasi 5 anni, dopo delle città. averla distrutta nel corso di un brutto incidente da Quali azioni furono adottate? cui sono usciti fortunatamente incolumi. I primi provvedimenti furono drastici e per certi E poi c’è l’impatto della sharing mobility la versi scioccanti. Mi riferisco al blocco totale della mobilità basata sulla condivisione, dove Milano è circolazione. Successivamente le risposte comin- capitale di rango europeo con la sua dotazione di ciarono ad articolarsi con la nascita di Ztl (zone a auto e bici condivise, anche nella versione elettrica, traffico limitato), corsie riservate per il trasporto continua a pagina 20 pubblico, aree pedonali che in parte erano già nate SOC SPECIA I CO L Grand Hotel Sava Rogaška★★★★ superior & ROI spa Supplementi OP E Terme di Rogaška Slatina -Slovenia Programma include: per persona al giorno: ✓ mezza pensione con pasti a showcooking buffet ✓ tassa turistica € 1,27 ✓ ingresso libero alle piscine e saune - venerdì e sabato bagno notturno ✓ pensione completa € 20,00 SENZA SUPPLEMENTO SINGOLA ✓ ingresso libero alle piscine esterne di Rogaška riviera - 2 notti 1x; 5 notti 2x ✓ ingresso al nuovo mondo salvo disponibilita’ (fino al 24/09/2017) (dal 27 agosto al 1 ottobre) ✓ accappatoio e asciugamano a disposizione per la piscina delle saune Roi € 20 / 3 ore ✓ ingresso libero al Hit casinò Fontana INFO: Alessio: ✓ passeggiate organizzate, serate di ballo… ✓ ginnastica mattutina, acquaerobica, piscina… cell. 347 27 55 373 Prezzi per persona per 2 notti Grand hotel Sava Rogaška validi dal 5 aprile al 12 novembre 2017 Prezzo regolare Offertissima SOCI COOP & Roi spa Grand hotel Sava★★★★superior 2x mezza pensione 2x mezza pensione Terme di Rogaška Slatina GRATIS per i bambini fino ai 5 anni Camera doppia Superior € 157 € 141,30 00386 3 811 4000; (nel letto con i genitori) Hotel Zagreb★★★★ info@rogaska.si; -30% per i bambini fino ai 12 anni Camera doppia Premium € 126 € 119,70 www.rogaska.si/it 18 Coopinforma settembre 2017
L'esperto A ciascuno la sua bici Se stiamo per comprare la nostra prima bici, consiglia Federico Del Prete (diret- tore di Ciclopride Italia), è bene iniziare investendo in una discreta city bike, non Nel 1965 si vieta in Piazza del troppo appariscente, ma Campo a Siena l’accesso alle con tutto quello che serve: auto e due anni dopo accade buoni freni e impianto lo stesso a Piazza Maggiore di luci, borse e parafanghi. Bologna, fino a provvedimenti Se si è pendolari e si usa più recenti come la chiusura di il treno, una buona bici Area C a Milano. Non ritieni che ci si pieghevole è quello che ci sia concentrati troppo sui centri storici vuole (in Emilia-Romagna dimenticandosi del resto della città? c'è un bonus della Regione anche negli anni precedenti, ma che ricevettero Sì è vero, ma c’è da dire che nelle aree centrali si di 100 euro). Se invece si nuovo impulso grazie all’adozione di varchi control- concentrano le attività principali e se gli accessi fanno circa 10 km al giorno lati telematicamente. Inoltre ripresero gli investi- a queste aree come per Area C di Milano portano ci vuole una buona bici da menti nel trasporto ferroviario e nelle reti tranvia- ogni anno circa 30 milioni di euro da reinvestire nel città: affidabile e con buoni rie e metropolitane; partirono le politiche per la trasporto pubblico dell’area metropolitana allora è cambi. Se i km al giorno promozione della bici, la moderazione del traffico una buona cosa. superano i 15 si può magari per garantire più sicurezza stradale; infine la tarif- In ogni caso concordo col fatto che sia importante pensare all’”aiutino” che fazione della sosta introdotta dal nuovo (di allora) allargare lo sguardo all’area vasta dei quartieri può dare una bici a pedala- codice della strada del 1992 che sanciva il principio periferici per rigenerare le periferie anche con ta assistita, la cui spesa è dello spazio pubblico di tutti e non privatizzato dal progetti di mobilità. ora fiscalmente detraibile possesso di un’auto. Si può fare riqualificazione delle periferie per soggetti con handicap E i cittadini come la presero? con la mobilità sostenibile? motori. Sotto i due km al Non fu semplice far comprendere tali provvedimen- Sicuramente! Attraverso innanzitutto infrastrut- giorno... bastano i piedi. ti a tutti i cittadini. Ricordo nella mia vita di ammi- ture leggere come le corsie ciclabili e i percorsi In sintesi ognuno deve nistratrice il clima infuocato delle prime assemblee pedonali. In questo modo oltre a rispondere a trovare la configurazione cittadine in cui si proponevano tali provvedimenti. esigenze di mobilità si riesce a migliorare l’arredo più adatta alle proprie Del resto se per 50 anni si era raccontato ai cittadini urbano e introdurre spazi verdi e di convivialità che esigenze senza dimenticare che con l’auto potevano andare e parcheggiare accrescono la vivibilità, l’adattamento e la resi- mai la necessaria dotazio- ovunque era difficile far capire concetti come la con- lienza dei territori di fronte a fenomeni causati dal ne antipioggia e robusti divisione dello spazio pubblico. cambiamento climatico in corso. sistemi antifurto. SLOVENIA, Terme Dobrna 10 % DI SCONTO VACANZE AUTUNNALI PER COOP MINI VACANZE - 10 % VACANZE AUTUNNALI - 10 % € 37,90 € 34,11 € 39,90 € € 35,91 persona/notte (min. 2 notti) persona/notte (min. 2 notti) 03/09 - 27/10/2017 e 27/10 - 05/11/2017 05/11 - 22/12/2017 L’offerta include: L’offerta include: ✓ mezzapensione ✓ mezzapensione ✓ uso illimitato delle piscine ✓ uso illimitato delle piscine ✓ wellness buono da € 5 ✓ wellness buono da € 5 ✓ 1 x ingresso al centro Info: 00386 3 78 08 110 ✓ 1 x ingresso al centro saune ogni giorno info@terme-dobrna.si saune ogni giorno ✓ 2 bambini gratuito ✓ medico buono da € 5 ✓ mini club per i bambini www.it.terme-dobrna.si Coopinforma settembre 2017 19
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