IL FENOMENO DI ASK.FM: CONOSCERLO PER DIFENDERSI
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Associazione Nazionale Giuristi Informatici e Forensi – Sezione di Acqui Terme (AL) Associazione “Mani Colorate” – Sezione di Asti IL FENOMENO DI ASK.FM: CONOSCERLO PER DIFENDERSI Studio a cura di: Eleonora Trivella, Lorenzo Ivaldi, Piero Baldovino, Roberto Capra
I. COS’È ASK.FM “Ask.fm” è un social network, nato nel 2010. È basato su un paradigma “domanda-risposta”: un utente (spesso anonimo) pone delle domande ad altri utenti dello stesso social network, i quali danno la risposta. Ogni utente ha un profilo dove vengono postate le domande ricevute e le risposte date. Uno degli aspetti sui quali è importante focalizzare l’attenzione nell’analisi del social network è dato dal fatto che si possono postare domande anche in anonimo e/o senza registrarsi. Le domande possono essere fatte sia in maniera testuale che video, e possono essere dirette sia ad una particolare persona o direttamente a tutta la community. Inoltre, così come in Twitter, si possono scegliere delle persone da seguire, ma l’accesso è disponibile a tutti i profili. Il profilo tiene conto delle risposte date e dei “mi piace”1 alle risposte: più alto è il numero delle risposte piaciute più si è “cool”. II. LA NASCITA DI ASK.FM “Ask.fm” è stato ideato in Lettonia nel 2010, da Klaves Sinka. È quindi un social network di matrice europea (in contrapposizione all’americano Facebook) che a giugno 2012 dichiarava 37 milioni di visitatori unici al mese. Il sito è in crescita, e in Italia occupa la posizione 128 nella classifica dei siti più visitati. Si trova, per avere un termine di paragone, prima dei principali siti di streaming online, di WordReference e di un altro social molto più popolare come Instagram. III. LA COLLOCAZIONE GEOGRAFICA DEL DOMINIO “.FM” Contrariamente alle apparenze, il dominio “.fm” non ha alcun collegamento con le trasmissioni radiofoniche e le relative frequenze. Esso 1 In Ask.fm il gradimento viene esplicitato attraverso un cuoricino. 2
è il TLD2 assegnato agli Stati Federati di Micronesia. I domini “.fm” sono acquistabili da chiunque in qualsiasi parte del mondo. IV. LA SEDE DI ASK.FM La sede di “Ask.fm” è a Riga, in Lettonia. L’indirizzo esatto è: Zala 1, Riga, LV-1010, Lettonia. Il marchio Ask.fm è di proprietà Amazon. V. LA REGISTRAZIONE AD ASK.FM Appena si entra sul sito, la cui grafica è minimalista, ci si trova davanti ad un pulsante che consente la registrazione. Qui l’utente è messo di fronte ad una scelta: può autenticarsi collegando “Ask.fm” a “Facebook”, “Twitter” e “Vk.com” oppure proseguire con una registrazione tradizionale, inserendo un nome utente, nome e cognome, scegliendo una password, indicando indirizzo E-Mail, data di nascita e lingua da utilizzare3. Cliccando sul pulsante per concludere il processo di registrazione, si accettano i termini d’uso del servizio. La registrazione è completa solo dopo aver confermato la registrazione cliccando su un apposito link che viene inviato all’indirizzo E-Mail digitato durante la registrazione. VI. I TERMINI D’USO DI ASK.FM4 Anzitutto va detto che i termini d’uso sono vincolanti per gli utenti di Ask.fm e che chi gestisce il sito “si riserva il diritto di modificare i […] Termini e condizioni in qualsiasi momento, senza preavviso”. 2 “Il dominio di primo livello, in inglese Top-Level Domain abbreviato in TLD, è l'ultima parte del nome di dominio internet; è in altre parole la sigla alfanumerica che segue il 'punto' più a destra dell'URL” – Da http://it.wikipedia.org/wiki/Dominio_di_primo_livello. 3 Ask.fm è disponibile in numerose lingue. 4 http://ask.fm/about/tos; tutte le citazioni in questo paragrafo sono mutuate dalla pagina Web. 3
I primi articoli stabiliscono i requisiti personali che devono avere coloro che si iscrivono a questo Social Network: età non inferiore a 13 anni e capacità giuridica di concludere validamente dei contratti “secondo le leggi della giurisdizione applicabile”. Non è specificato se si parla della giurisdizione a cui è soggetto il sito (e dunque quella lettone) oppure quella dell’iscritto. Il dubbio, anche se non completamente, potrebbe essere fugato dalla lettura delle ultime righe delle condizioni, ove viene esplicitamente citata la legge lettone. Da tale citazione è da ritenersi verosimile che la giurisdizione applicabile sia quella lettone. Il terzo punto esplicita che l’utente è responsabile per i contenuti che egli pubblica, concedendo “ad ask.fm una licenza mondiale, non esclusiva e gratuita per l'utilizzo, la copia, la riproduzione, l'elaborazione, l'adattamento, la modifica, la pubblicazione, la trasmissione, la visualizzazione e la distribuzione di tali contenuti mediante qualsiasi supporto o metodo di distribuzione”. Al quinto punto viene precisato il diritto di Ask.fm di “modificare o adattare” i contenuti pubblicato onde “trasmetterli, visualizzarli o distribuirli […] e/o apportare modifiche ai contenuti, se necessario, per renderli conformi e adattarli agli eventuali requisiti o restrizioni di reti, dispositivi, servizi o supporti”. Seguono le indicazioni per gli utenti, a ciascuno dei quali è dato accesso “non esclusivo” e “non cedibile” al servizio Ask.fm. Questo significa che l’accesso è dato ad una pluralità di persone, ciascuna delle quali deve avere un proprio account, non essendo ammissibile l’esistenza di un account utilizzato da più soggetti. Tale impostazione è ribadita al punto 8, ove viene esplicitato che “l'utente è responsabile di mantenere segreta la propria password e pienamente responsabile di tutte le attività riconducibili al proprio account e alla propria password. In caso l'utente sospetti un utilizzo non autorizzato del proprio account, si impegna a modificare immediatamente la propria password e ad informare ask.fm tempestivamente”. Questo punto è particolarmente significativo: l’utente – identificato da un account a cui si accede attraverso una password – ha la piena responsabilità di ciò che attraverso quell’account viene scritto e fatto. Il successivo punto informa gli utenti che il sito è soggetto a copyright, la cui tutela è basata sulle varie leggi nazionali. Nel punto seguente Ask.fm informa i suoi utenti che l’utilizzo del servizio “potrebbe comportare la visualizzazione di contenuti che possono essere 4
ritenuti sgradevoli, osceni o di cattivo gusto, contenenti o meno linguaggio esplicito”. Gli utenti vengono resi edotti che “il servizio ask.fm consente contenuti anonimi non controllati da ask.fm” e – consapevoli di questo fatto – sono tenuti ad accettare a proprio rischio il sevizio offerto da ask.fm sollevando il sito “da ogni responsabilità in relazione ai contenuti che l'utente potrebbe ritenere sgradevoli, osceni o di cattivo gusto”. In questo modo Ask.fm si sgrava da una pesante responsabilità, ovvero quella di controllo sui contenuti degli utenti ed – in qualche modo – ammette una certa pericolosità nell’utilizzo del servizio offerto. Questo scarico di responsabilità precede una precisa elencazione dei comportamenti che sarebbero vietati agli utenti. La realtà, purtroppo, ha dimostra che tali divieti sono spesso disattesi5. In detta parte dei Termini di utilizzo, che dovrebbe essere quella più importante, si fa obbligo agli iscritti di “rispettare tutte le leggi e i regolamenti locali, statali, nazionali e internazionali vigenti”, ribadendo l’unica e completa responsabilità dell’utente per tutti gli atti compiuti con il suo account e la sua password. Il sito – a titolo meramente esemplificativo – elenca una serie di comportamenti “non conformi”: 1) La trasmissione di “materiale o contenuto pornografico, osceno, offensivo, minaccioso, molesto, diffamatorio, fomentatore di odio, nocivo, calunnioso, razzista, illegale o altrimenti sgradevole”; 2) La trasmissione di “materiale o contenuto [atto a] dichiarare falsamente o altrimenti distorcere la propria identità o affiliazione a una persona o ente; 3) La trasmissione di “materiali o contenuti che promuovano, forniscano o rimandino a istruzioni su attività illegali o che promuovano offese o lesioni fisiche ai danni di soggetti o gruppi”; 4) La trasmissione di “pubblicità, materiali promozionali, posta indesiderata, "spam", lettere a catena, schemi a piramide o qualsiasi altra forma di sollecitazione non richiesta o non autorizzata”; 5) La raccolta di “informazioni sugli altri utenti, compresi indirizzi e- mail, senza il consenso degli stessi”, in qualsiasi modo essa avvenga; 6) L’utilizzo di “un'identità falsa o un indirizzo e-mail o intestazione contraffatti”; 5 Anche non facendo riferimenti a specifici e recenti casi di cronaca, è sufficiente visitare alcuni profili Ask.fm per vedere come queste regole siano pesantemente disattese. 5
7) La trasmissione o la sollecitazione a trasmettere “materiale illegale, molesto, diffamatorio, offensivo, minaccioso, nocivo, volgare, osceno o altrimenti sgradevole, di qualsiasi tipo o natura”; 8) La trasmissione o la sollecitazione a trasmettere “qualsiasi materiale possa violare i diritti di proprietà intellettuale o altri diritti di terze parti, inclusi marchi, copyright, o diritti pubblicitari”; 9) La trasmissione o la sollecitazione a trasmettere software nocivi in genere; 10) Il danneggiamento di “reti o siti Web associati al servizio ask.fm” e la violazione di “regolamenti, […] linee di condotta o […] procedure di tali reti”; 11) Il mero tentativo (e – dunque – l’eventuale e successivo accesso) di accedere senza autorizzazione “al sito Web ask.fm, al servizio ask.fm, ad altri account, sistemi informatici o reti associati al servizio ask.fm, mediante password mining6 o qualsiasi altro mezzo”; 12) L’“interferire con l'utilizzo e il godimento del servizio ask.fm, o di servizi similari, di un'altra persona”. Quest’elencazione suggerisce alcune riflessioni, soprattutto se confrontata con la realtà. Anzitutto gli stessi termini di servizio non paiono essere coerenti già al loro interno: essendo vietato l’inserimento di materiali “osceni” viene da chiedersi per quale motivo Ask.fm inserisca una clausola di esonero da ogni responsabilità nel caso in cui gli utenti visualizzino materiali “osceni”. Una dicotomia in tal senso è certamente giustificabile in caso di materiale “sgradevole”, in quanto ciascuno – secondo la sua sensibilità personale e culturale – ha una diversa sensibilità; nel caso di materiali “osceni”7 tale dicotomia appare di più difficile giustificazione in quanto, pur non esistendo un concetto universale di “oscenità”, vi sono dei limiti comuni alla pressoché totalità delle popolazioni esistenti sulla Terra. 6 Il password mining è una tecnica per recuperare password che analizza dei database per estrarre da essi le password. Nel caso di specie, con apposite tecniche, verrebbero analizzati i database utilizzati da Ask.fm per la gestione degli utenti, cercando di estrarre da essi le varie coppie “nome utente – password”. 7 Oscèno agg. [dal lat. obscenus o obscaenus, di etimo incerto: propr. «di cattivo augurio», donde i sign. di «laido d’aspetto; osceno»]. – 1.a. Che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all’ambito della sessualità: parole, frasi o.; […]. b. Per estens., letter., turpe, laido, immondo, ripugnante […]. 2. In senso fig. e iperb., spiacevolmente brutto, o privo di gusto, tanto da costituire quasi un’offesa al senso estetico […]. 3. In araldica, attributo degli animali con le parti genitali di smalto differente dal resto. Da Vocabolario Treccani - http://www.treccani.it/vocabolario/osceno/#. 6
Sarebbe d’uopo approfondire anche il significato da attribuirsi al secondo punto di queste condizioni: se infatti è palese che ciò riguardi il divieto di utilizzare nomi di altre persone o di fantasia (cosa peraltro esplicitata al 6° punto), bisognerebbe chiedersi se tale condizione è da leggersi in maniera “estensiva”. Dalla formulazione del punto, infatti, l’affermazione sembra voler avere una prospettiva molto ampia: se un utente dovesse decidere di rispondere a domande “personali”, deve farlo secondo verità. Se tale impostazione fosse quella voluta dai creatori del sito, ci troveremmo innanzi ad un potente sistema atto a profilare gli iscritti i quali – pur di rispettare le condizioni accettate – sarebbero costretti a scegliere, di fatto, se non utilizzare il servizio offerto (non rispondendo alle domande) oppure se farsi profilare pubblicamente (rispondendo secondo verità). Eccetto questi due punti, i quali possono sollevare alcune dispute interpretative – non risolvibili neppure confrontando le condizioni scritte in italiano con quelle nelle altre lingue intellegibili agli scriventi -, il resto dei Termini di utilizzo è di fatto chiaro. I Termini di utilizzo proseguono con la dichiarazione secondo la quale Ask.fm può, ma non è obbligata a, intervenire in caso di dispute tra utenti. Proseguendo nella lettura dei Termini di utilizzo, si incontrano una serie di limitazioni della responsabilità di Ask.fm, che “non è responsabile di eventuali danni indiretti, speciali, incidentali o consequenziali (compresi i danni derivanti da perdita di affari, perdita di profitti, controversie, o simili), nonché derivanti da violazione del contratto, violazione della garanzia, illeciti civili (inclusa negligenza), difetti del prodotto o altra causa, anche se fosse stata avvisata della possibilità del verificarsi dei danni”. Questa elencazione, tanto vasta quanto precisa, è “un elemento fondamentale del contratto tra ask.fm e l'utente”, in assenza del quale il servizio non potrebbe essere erogato. Qualora l’utente non accetti o non sia più disposto ad accettare i Termini e condizioni di Ask e dei servizi da esso erogati, può solamente interrompere immediatamente l’“utilizzo del servizio ask.fm”. L’esonero da ogni responsabilità di Ask.fm si spinge anche oltre, statuendo che “in relazione alla violazione da parte dell'utente dei presenti Termini e condizioni, all'utilizzo di ask.fm, alla creazione o all'utilizzo di un modulo, nonché alla raccolta, al possesso o all'utilizzo di dati derivati da moduli o qualsiasi altro servizio fornito, reso o concordato, nonché ad eventuali prodotti venduti dall'utente, dai suoi agenti, dipendenti o assegnatari”, l’utente dovrà tenere Ask.fm indenne da qualsiasi “perdita, richiesta di 7
risarcimento o spesa”, ivi incluse quelle legali, accettando di “esonerare ask.fm e i suoi partner, rappresentanti legali, dipendenti, agenti e affiliate da qualsiasi responsabilità”. Il terz’ultimo punto dei Termini di utilizzo riguarda la chiusura dell’account che – secondo quanto scritto nella frase che compare al termine del testo qui in esame – può anche essere effettuata da Ask.fm “in qualsiasi momento e senza preavviso” qualora vengano violati i termini di servizio. La cancellazione, in qualsiasi modo essa avvenga, “risulterà nella disattivazione e cancellazione dell'account e dell'accesso all'account”. Ask.fm, tuttavia, si cura di precisare che potrebbero essere conservate “alcune informazioni e/o copie di archivio nel proprio database per un certo periodo di tempo”, senza meglio specificare la durata e le finalità di tale conservazione. I Termini di utilizzo si chiudono dichiarando che la legge a cui è soggetto Ask.fm è quella lettone e, pertanto, le eventuali controversie dovranno essere risolte da un tribunale della Lettonia. VII. L’INFORMATIVA SULLA PRIVACY DI ASK.FM8 Accettando i Termini di utilizzo, l’utente accetta automaticamente anche l’informativa sulla privacy del sito che può essere modificata unilateralmente “in qualsiasi momento, senza preavviso” e con l’obbligo per l’utente di accettare dette modifiche qualora voglia continuare a fruire del servizio. Nella prima parte dell’informativa si comunica agli utenti che “Ask.fm rispetta il diritto di ciascun individuo alla privacy personale” e che scopo dell’informativa è “aiutare l'utente a comprendere in che modo ask.fm raccoglie, utilizza e protegge tutte le informazioni che vengono fornite”, garantendo nel contempo che “le informazioni verranno raccolte e utilizzate esclusivamente secondo le modalità illustrate dal presente documento”. 8 L’Informativa sulla privacy di Ask.fm è reperibile all’indirizzo: http://ask.fm/about/privacy; tutte le citazioni di questo paragrafo sono tratte dal sito Web di Ask.fm. 8
La seconda parte è dedicata alla sicurezza ed inizia informando gli utenti che sono stati implementati “processi intesi a proteggere le informazioni degli utenti e a tenere i dati al sicuro”. Ciascun utente ha credenziali di accesso (username e password) uniche, da utilizzarsi “per effettuare l'accesso al proprio account”. Ogni iscritto ha la responsabilità di “proteggere la sicurezza [delle] informazioni di accesso”. Se da un lato impone degli obblighi in capo agli utenti, dall’altro Ask.fm dichiara di essersi impegnato alla protezione dei dati posizionando i suoi server “in aree protette da procedure di sicurezza, utilizzando firewall e implementando le tecnologie di sicurezza normalmente applicabili”. Nonostante questi accorgimenti non viene data alcuna garanzia che “le informazioni e i dati dell'utente siano al sicuro da intrusioni e divulgazione non autorizzata da parte di terzi”. Nella terza parte dell’informativa si esamina l’aspetto delle informazioni dell’account, classificate come “personali”. Viene esplicitato che parte di dette informazioni saranno visibili pubblicamente sia sul profilo che nei risultati del motore di ricerca interno. La raccolta di dati personali, peraltro, non è limitata ai soli iscritti, ma estesa a tutti coloro che contattino Ask.fm tramite E-Mail. Il servizio garantisce che “le informazioni dell'account raccolte da ask.fm non verranno né distribuite né vendute a terze parti”, ma “verranno usate principalmente per comunicare con l'utente in relazione all'account ask.fm e, se necessario, ad alcune funzioni di ask.fm”. Viene fissato il diritto dell’utente di “aggiornare le informazioni dell'account in qualsiasi momento”. L’ultima riga di questo segmento di informativa è probabilmente la più significativa: in essa si legge che “Ask.fm non raccoglie informazioni da utenti anonimi dei servizi ask.fm”. Detto in altre parole, l’anonimato è totale. Se tale statuizione ha la sua ratio nelle peculiari caratteristiche del servizio, se ne deve sottolineare l’evidente pericolosità: l’illusorietà dell’anonimato in Internet9 trova conferma e supporto nelle condizioni che regolano il funzionamento di un particolare servizio reso disponibile attraverso il World Wide Web. Onde inquadrare adeguatamente la pericolosità della succitata statuizione, è d’uopo ricordare che – per quanto ogni comunicazione elettronica lasci una traccia – l’eventuale opera di 9 È possibile reperire una molteplicità di fonti che parlino dell’illusorietà dell’anonimato in Internet. Tra gli altri è possibile confrontare: “Contro i “cattivi” di internet”, Istituto Comprensivo di Albinea Media Ariosto (RE) (a cura di), in Repubblica@Scuola, 2013, http://scuola.repubblica.it/emiliaromagna-reggioemilia-icalbineamediaariosto/ 2013/contro-i-cattivi-di-internet/ 9
ricerca dell’autore di una data attività effettuata in modo autonomo risulta estremamente difficile se non addirittura impossibile (o, quantomeno, eccessivamente onerosa rispetto all’utilità che se ne può trarre). Il quarto punto, intitolato “Dati dell’applicazione”, spiega che i servizi offerti sono pensati per offrire agli utenti uno “spazio personalizzato” ove “ricevere risposte e commenti”. Ask.fm si premura di precisare che “la maggior parte delle informazioni fornite […] sono informazioni che l'utente intende rendere pubbliche”. Nel prosieguo del testo viene precisato, in qualche modo avvertendo gli utenti, che “le domande e i commenti possono avere una diffusione ampia e istantanea” e che – pertanto – “l'utente dovrebbe fare attenzione a tutte le informazioni che saranno rese pubbliche tramite ask.fm”. In chiusura del paragrafo Ask.fm si riserva (sia per sé che per i suoi partner) il diritto di utilizzare le informazioni in qualunque modo inserite o rese pubbliche dall’utente nell’ambito dei servizi offerti dal sito “senza [riconoscergli] il pagamento di alcun compenso”. Il quinto punto contiene un esonero da responsabilità. Qui Ask.fm spiega che qualora “sia necessario investigare, prevenire o perseguire attività illegali, frodi sospette, violazioni dei Termini e condizioni, in altri casi previsti dalla legge o in seguito ad una valida richiesta delle autorità (inclusi, senza alcuna limitazione, mandati di perquisizione, mandati di comparizione od ordinanze del tribunale)”, potranno essere condivise tutte le informazioni raccolte dall’utente durante l’utilizzo del servizio. Tale condivisione potrebbe altresì avvenire “in caso di acquisizione o fusione con un'altra società”: in tale ultimo caso, Ask.fm di impegna ad inviare “una notifica all'utente prima che le informazioni vengano trasferite e divengano soggette ad un'informativa sulla privacy differente”. In chiusura di paragrafo, “Ask.fm si riserva il diritto di utilizzare e divulgare le informazioni raccolte non riconducibili all'identità personale”. Il sesto punto, di fatto, è una semplice spiegazione sui cookie10 e la loro funzione. Nel medesimo paragrafo gli utenti vengono avvertiti che per 10 “In informatica i cookie HTTP (più comunemente denominati Web cookie, tracking cookie o semplicemente cookie) sono righe di testo usate per eseguire autenticazioni automatiche, Tracciatura di sessioni e memorizzazione di informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server, come ad esempio siti web preferiti o, in caso di acquisti via internet, il contenuto dei loro "carrelli della spesa". Nel dettaglio, sono stringhe di testo di piccola dimensione inviate da un server ad un Web client (di solito un browser) e poi rimandati indietro dal client al server (senza subire modifiche) ogni volta che il client accede alla stessa porzione dello stesso dominio web”. Da http://it.wikipedia.org/wiki/Cookie. 10
usare i servizi offerti da Ask.fm è necessario che il browser11 sia stato configurato per accettare i cookie utilizzati dal sito, che non hanno carattere permanente. Il settimo punto si occupa della “Pubblicità comportamentale”: sotto questo titolo viene dichiarato che “Ask.fm utilizza società pubblicitarie di terze parti per proporre annunci ai visitatori del sito Web”. Quel che potrebbe suscitare qualche dubbio sul reale livello di privacy del sito è la puntuale statuizione secondo cui “queste società possono utilizzare informazioni aggregate (non comprendenti nome, indirizzo, indirizzo e- mail o numero di telefono dell'utente) in relazione alle visite effettuate dall'utente a questo e altri siti per offrire annunci pubblicitari su beni e servizi che potrebbero essere di interesse dello stesso”. La prima cosa che salta all’occhio leggendo questo punto è che la profilazione dell’utente non è limitata alla navigazione interna al sito, ma in qualche modo viene spostata anche alle attività effettuate al di fuori dello stesso, senza tuttavia specificare come venga effettuato il tracciamento esterno al perimetro del sito; la precisazione del punto precedente, secondo la quale i cookie utilizzati sono di tipo “non permanente”, non aiuta a comprendere il tipo di tecnologia utilizzata. Un’ipotesi verosimile (e conforme a quanto dichiarato parlando dei cookie) è che venga tracciata tutta la navigazione effettuata dall’utente nel corso della connessione ad Ask.fm e – dunque – nel periodo di permanenza dei cookie sul computer dell’utente. In chiusura, attraverso un link che rimanda ad un sito web esterno, viene data la possibilità agli utenti di ottenere ulteriori informazioni sulla pratica in oggetto e sulle “opzioni disponibili per non consentire l'utilizzo di queste informazioni [alle] aziende” 12. La pagina che si apre cliccando sul link è gestita dalla “Network Advertising Initiative”13 (di seguito NAI) ed è scritta solamente in lingua inglese, senza alcuna possibilità di selezionare altri idiomi. La pagina, sin dal titolo, è dedicata all’“opt-out”14 dei consumatori che non desiderino 11 “Un web browser […], in informatica, è un programma che consente di usufruire dei servizi di connettività in Rete e di navigare sul World Wide Web […], permettendo di visualizzare i contenuti delle pagine dei siti web, specificandone l'URL [cioè l’indirizzo], e di interagire con essi. Quest'ultima funzionalità è supportata dalla capacità del browser di interpretare l'HTML — il [linguaggio] con il quale sono scritte la maggior parte delle pagine web — e di visualizzarlo in forma di ipertesto”. Da http://it.wikipedia.org/wiki/Browser. 12 http://www.networkadvertising.org/managing/opt_out.asp. 13 http://www.networkadvertising.org/about-nai. 14 “Con il termine inglese opt-out (in cui opt è l'abbreviazione di option, opzione) ci si riferisce ad un concetto della comunicazione commerciale diretta (direct marketing), secondo cui il destinatario della comunicazione commerciale non desiderata ha la possibilità di opporsi ad ulteriori invii per il futuro. In mancanza di tale opposizione e in virtù di una sorta di silenzio-assenso può continuare a essere destinatario di questo tipo di comunicazioni […]. Un esempio 11
ricevere pubblicità “Interest-Based”, cioè basata sugli interessi degli utenti. Le prime righe visualizzate spiegano che “lo strumento NAI per l’opt-out è stato sviluppato in collaborazione con i membri del consorzio con lo specifico intento di consentire ai consumatori di non ricevere più pubblicità basata sugli interessi veicolata dalle aziende aderenti al NAI”15. All’uopo di chiarire agli utenti il tipo di pubblicità veicolata, si spiega che “alcune delle pubblicità visualizzate nelle pagine web sono personalizzate sulla base di previsioni sugli interessi del visitatore generate dalle visite effettuate nel tempo a differenti siti web. Tale personalizzazione – talvolta chiamata pubblicità “comportamentale” o “basata sugli interessi” – è abilitata attraverso il browser del computer ed i c.d. cookies”16. L’utente viene altresì informato che – attraverso la pagina visualizzata – potrà esercitare il diritto di “opt-out”, valevole nei confronti degli operatori pubblicitari aderenti al NAI (e non a tutti quelli operanti su Internet). Tale digressione rispetto all’argomento di questa trattazione non resta fine a se stessa, ma vale – in combinato con quanto scritto al settimo punto dell’informativa sulla privacy - come chiave di lettura per le condizioni d’uso del servizio Ask.fm. In esse, ancora – al secondo punto dell’undicesimo paragrafo – si statuisce che è vietato “trasmettere alcun materiale o contenuto per dichiarare falsamente o altrimenti distorcere la propria identità o affiliazione a una persona o ente”17; se poc’anzi è stato espresso il dubbio sul reale significato di questa frase, il punto dell’informativa privacy sembra chiarirne il significato. È ragionevole supporre che la condizione accettata degli utenti abbia l’intento di vincolarli a rispondere “secondo verità” alle domande di carattere personale a loro poste, verosimilmente all’uopo di massimizzare molto comune di opt-out è l'apposizione della scritta "Niente pubblicità" o similare sulla propria casella di posta in modo da evitare l'inserimento non desiderato di dépliant pubblicitari. Si definisce opt-in il concetto inverso, ovvero la comunicazione commerciale può essere indirizzata soltanto a chi abbia preventivamente manifestato il consenso a riceverla. […] Un esempio molto comune di opt-in è l'invio di una e-mail per confermare la propria volontà di ricevere un servizio che potrebbe essere stato attivato senza esplicito assenso”. Da http://it.wikipedia.org/wiki/Opt-out. 15 “The NAI opt-out tool was developed in conjunction with our members for the express purpose of allowing consumers to "opt out" of the Interest-Based Advertising delivered by our members” Da http://www.networkadvertising.org/choices/#completed. 16 “Some of the ads you receive on Web pages are customized based on predictions about your interests generated from your visits over time and across different Web sites. This type of ad customization — sometimes called “online behavioral” or “interest-based” advertising — is enabled through your computer browser and browser cookies”. Da http://www.networkadvertising.org/choices/#completed. 17 Cfr. il paragrafo sui Termini di utilizzo di Ask.fm e http://ask.fm/about/tos. 12
la resa della pubblicità “mirata” (che in caso di risposte fasulle rischierebbe di fallire il suo obiettivo). La possibilità per gli utenti di effettuare un’operazione di “opt-out”, per quanto non esattamente alla portata di tutti, risponde all’esigenza di dare un livello almeno minimo di scelta all’utente sull’utilizzo dei dati inseriti nel sistema, senza tuttavia far decadere il probabile obbligo di verità insito nei Termini di utilizzo, in quanto l’operazione di opt-out avviene all’esterno di Ask.fm. Il quartultimo punto, “Siti Web di terze parti”, esplicita agli utenti che “Ask.fm non è responsabile delle pratiche utilizzate dai siti Web che contengono collegamenti ad ask.fm o viceversa, né tantomeno delle informazioni o dei contenuti degli stessi”. Questa previsione è stata inserita, probabilmente, per completezza di informazione e per confermare l’autonomia (anche a livello di termini d’uso) di Ask.fm. Nel terzultimo punto si informano gli utenti che “le risposte […] alle domande inviate tramite ask.fm saranno pubblicate su altri siti Web” e che “tutto quello che viene immesso nella casella di risposta di ask.fm verrà pubblicato e potrebbe essere visibile pubblicamente subito dopo aver fatto clic sul pulsante di invio”. Rimane ferma la responsabilità dell’utente per quanto egli pubblica. Nel penultimo punto vengono informati gli iscritti che l’informativa sulla privacy potrebbe essere modificata in qualsiasi momento e senza alcun preavviso, mentre nell’ultimo punto si ricorda che l’uso del servizio è regolato dagli appositi termini. VIII. I “SUGGERIMENTI PER LA SICUREZZA” DI ASK.FM18 Tra la documentazione messa a disposizione da Ask.fm vi è anche una pagina di consigli agli utenti per la sicurezza sia di carattere generale che specifico. L’incipit della pagina, ancora una volta, ricorda che tutti gli utenti sono vincolati dai Termini di utilizzo del servizio. Seguono una serie di indicazioni di carattere generale sulla sicurezza: “non condividere mai informazioni personali come numero di cellulare, indirizzo e-mail o indirizzo di casa sulla propria pagina. Bloccare e segnalare gli utenti che infrangono i Termini di servizio, e comunicare ad 18 Le informazioni possono essere trovate all’indirizzo http://ask.fm/about/safety. 13
un adulto se si è oggetto di attenzioni indesiderate. Non rispondere a domande offensive o inappropriate”. Nel secondo punto, “Privacy”, si informano gli utenti che sarà possibile escludere le domande anonime “modificando le proprie impostazioni sulla privacy” per avere “un miglior controllo sui contenuti che si ricevono”. In questo punto viene nuovamente ricordato che “il proprio profilo e i propri contenuti sono visibili da chiunque su Ask.fm e sul Web” e pertanto Ask.fm invita a pubblicare domande e risposte solo dopo un’attenta riflessione. Il terzo punto dei consigli è dedicato alle “Domande che superano i limiti”: qui Ask.fm si rivolge essenzialmente ai minorenni invitandoli – qualora ricevano una domanda che provochi loro disagio – a “non rispondere alla domanda, comunicarlo ad un genitore, tutore o a qualsiasi altro adulto di fiducia e bloccare l'utente che l'ha inviata in modo da impedire ulteriori contatti”. Qualora questi comportamenti non cessino, l’utente viene invitato a “segnalare l'abuso ad ask.fm premendo il pulsante di segnalazione o direttamente [a rivolgersi] alle forze dell'ordine”. L’ultimo punto è relativo all’anonimato. Ask.fm nei suoi consigli spiega che “l'utilizzo dell'anonimato non dovrebbe servire a porre domande maligne od offensive. Il nome di chi pone una domanda anonimamente su Ask.fm viene tenuto nascosto alla persona alla quale si pone la domanda e agli altri utenti del sito”. Tuttavia il sito specifica che non rivelerà “mai l'identità di chi pone una domanda anonima all'utente”, spiegando questa scelta affermando che ciò “può essere utile se si è timidi o se si pensa che chi riceve la domanda sia più a suo agio rispondendo a una domanda senza sapere chi l'ha formulata”. Le ultime righe avvertono gli utenti che “chi non rispetta i regolamenti è responsabile del proprio comportamento e ask.fm è in grado di fornire informazioni di identificazione alle forze dell'ordine, se necessario”. IX. IL FUNZIONAMENTO DI ASK.FM L’interfaccia a cui accedono gli utenti iscritti ad Ask.fm è molto semplice, in linea con la grafica del sito. Nella prima pagina dopo il login compare a centro pagina, evidenziato in giallo, il link al proprio profilo, da condividere in modo da poter ricevere più domande. Subito sotto questo link vi sono quattro pulsanti che consentono di pubblicizzare il proprio 14
profilo su Facebook, Twitter, Tumblr e Google+. Ancora più sotto compaiono tre “suggerimenti”, ovvero collegamenti a persone che l’iscritto potrebbe conoscere (suggerimento che è abbastanza preciso sin da subito, perché il neo-utente è stato invitato a collegare il profilo Ask.fm con quello di un social network). L’header è la parte principale della pagina personale, da cui l’utente può accedere a tutte le funzioni. Partendo da sinistra ed andando verso destra, si trovano il logo di Ask.fm; un cuoricino, ove vengono visualizzati i “mi piace” (nel caso in cui qualcuno esprima gradimento per una risposta data); un punto interrogativo, da cui è possibile accedere alle domande a cui rispondere e, infine, una freccetta che serve per visualizzare le risposte degli altri utenti alle domande che sono state loro poste. Nella parte di destra dell’header si trovano il link alla Home Page; un nuovo link alla sezione delle domande, con indicato tra parentesi tonde il numero di domande a cui l’iscritto deve ancora dare risposta; il collegamento al proprio profilo pubblico; il pulsante Amici, ove viene visualizzato l’elenco di propri contatti di altri social network che utilizzino Ask.fm. Nel caso in cui l’utente non abbia ancora aggiunto nessun contatto a questo elenco, egli sarà invitato ad una ricerca di persone conosciute che utilizzino il servizio. Segue il pulsante “Cerca” che indirizza ad una pagina ove è possibile cercare liberamente il nome di un utente iscritto oppure effettuare la ricerca attraverso la scansione dei propri contatti di Facebook e Twitter. Gli ultimi due pulsanti permettono di accedere alle impostazioni e di uscire dall’area personale. La parte alta dell’area centrale è occupata da tre collegamenti: “risposte”, che di fatto riporta alla pagina principale; “attività”, che mostra le attività di una serie di iscritti ad Ask.fm non necessariamente conosciuti dall’utente e “popolare”, ove vengono mostrati gli iscritti più popolari (scelti tra coloro che hanno il maggior numero di risposte e “mi piace”). IX.1. LA SEZIONE DOMANDE19 La sezione “domande” di Ask.fm è strutturata come un elenco. In una pagina, con sfondo bianco, vengono elencate tutte le domande “postate” da altri utenti oppure poste da Ask.fm stesso. 19 http://ask.fm/account/questions. 15
La prima domanda, “domanda del giorno”, è una domanda a cui si hanno solo 24 ore per rispondere. Il testo delle domande è scritto in nero e grassetto, subito sotto – in colore grigio e scritto con un carattere più piccolo – vi è l’età della domanda espressa in ore (se posta in giornata) o giorni. Sotto vi sono i due link per la risposta: “Risposta” serve per dare una risposta testuale, mentre “Registra una risposta video” serve per registrare un video di risposta la cui durata massima è di due minuti. Spostando il cursore del mouse sulla destra dell’area riservata a ciascuna domanda compaiono, in colore grigio, due pulsanti: in alto una “X” che serve per eliminare la domanda ed in basso un simbolino di divieto con la scritta “Bloccare”. Cliccando su quest’ultimo pulsante compare una finestrella che informa l’iscritto che “gli utenti bloccati non saranno più in grado di farti altre domande, dire "Mi piace" alle tue domande o inviarti regali. Tutti i loro "Mi piace" saranno rimossi dal tuo profilo. Gli utenti bloccati potranno ancora seguirti e visualizzare le risposte che pubblichi. Puoi sbloccare gli utenti utilizzando le Impostazioni di privacy”20. Nella medesima finestra, prima di procedere al blocco, l’utente deve selezionare, tra cinque motivazioni (comportamento violento; non desidero più ricevere domande da quest’utente; spam o truffa; contenuto che incita all’odio e/o alla violenza; contenuti sessualmente espliciti), quella che l’ha indotto a procedere all’operazione. Nella pagina compaiono altri due pulsanti: “Ricevi una domanda a caso”, posto in alto a destra, che consente di ricevere una domanda casuale generata dal sistema e “Cancella tutte le domande”, posto in basso a destra, che consente di eliminare tutte le domande a cui non si è ancora data risposta. Premendo il pulsante per fornire la risposta viene visualizzata una casella ove inserire il testo. Sotto detta casella si trovano un pulsate a forma di macchina fotografica, che serve per caricare immagini da PC; l’opzione per condividere la risposta su Facebook e/o Twitter ed il pulsante per confermare la risposta, premuto il quale essa verrà pubblicata sul proprio profilo. Quando la risposta è stata pubblicata, è sempre possibile rimuoverla dalla propria pagina personale di Ask.fm, cliccando sull’apposito 20 Cfr. apposita finestra di Ask.fm. 16
pulsante “elimina”. Quest’azione, tuttavia, è rilevante solamente nell’ambito del sito e non ha alcun effetto sulle eventuali condivisioni su altri social network. IX.2. LE IMPOSTAZIONI DEL PROFILO21 Cliccando su “Impostazioni” l’utente accede alla pagina di gestione del proprio account. Nella parte alta della pagina vi sono cinque collegamenti: profilo, privacy, aspetto, servizi e widget. Il corpo della pagina varia in base al link su cui si è cliccato. Di default viene visualizzata la sezione “profilo”, nella quale l’utente deve inserire il proprio nome e cognome e può anche inserire una serie di altri dati, come: località di residenza, lingua parlata, brevi informazioni personali, sito Web personale e un titolo da dare alla proprio profilo (quello predefinito è “Fammi una domanda”). Vi sono poi tre informazioni obbligatorie: nome utente, che non è modificabile, indirizzo E-Mail e data di nascita. Sempre da questa pagina è possibile modificare la password di accesso e disattivare il proprio account. La seconda sezione è dedicata alla “privacy”. Qui si può scegliere se consentire o meno le domande anonime e decidere quali notifiche si desiderano ricevere via E-Mail. È altresì possibile selezionare un’apposita casella per impedire che i post inserirti vengano visualizzati tra le “Attività”, dando così minor rilievo al proprio profilo. Di base il sistema è impostato per consentire le domande anonime e dare visibilità al profilo. In chiusura di pagina è presente un link che consente di visualizzare la “Blacklist”, ovvero l’elenco degli utenti bloccati. Nella sezione “aspetto” può essere scelto uno sfondo per la propria pagina personale sia tra quelli proposti dal servizio stesso sia caricando un’immagine dal proprio PC. La sezione “servizi” permette di collegare l’account di Ask.fm a quello di tre social network: Facebook, Twitter e Vk.com. L’ultima sezione, “widget”, serve per creare un box di Ask.fm da visualizzare sul proprio blog o sito Web. 21 http://ask.fm/account/settings/profile. 17
X. POSSIAMO CONSIDERARE ASK.FM UN SOCIAL NETWORK PERICOLOSO? È sufficiente visualizzare alcuni profili campione per rendersi conto che la media degli iscritti probabilmente non raggiunge nemmeno i 18 anni. È risaputo che qualsiasi strumento o spazio in rete, se usato male, può diventare pericoloso. Nel caso di Ask.fm la potenziale pericolosità aumenta, in quanto si tratta di un social network utilizzato quasi esclusivamente da adolescenti e, molto spesso, in forma anonima. Il mondo si sta rendendo conto che Ask.fm, se utilizzato male, può rappresentare un grave pericolo per le giovani generazioni: per sensibilizzare le famiglie su questo fenomeno, le scuole inglesi hanno pubblicato una circolare con la quale si mettono in guardia i genitori dall’utilizzo che i loro figli possono fare del sito22. XI. I REATI CHE POSSONO ESSERE COMMESSI CON IL TRAMITE O PER MEZZO DI ASK.FM Ask è il terreno d’azione perfetto per i cyberbulli. Il cyberbullismo è il fenomeno, giuridicamente rilevante23, che prevede atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l'e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e/o i siti web. Oggi il 34% del bullismo avviene online, in chat. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile, del Codice penale e, per quanto riguarda l'ordinamento italiano, del Codice della Privacy. Ask permette ai cyberbulli di agire in via anonima, anche se, in realtà, si tratta di un anonimato illusorio. Ogni comunicazione elettronica, infatti, lascia delle tracce. Resta il fatto che per la vittima, però, sia difficile risalire da sola al proprio molestatore. 22 Cfr. http://www.markbartucca.it/ask-fm-social-network-pericoloso/. 23 Per quanto vi sia una rilevanza giuridica dei comportamenti attraverso i quali si concreta il c.d. “cyberbullismo”, bisogna ricordare che il cyberbullismo in quanto tale, ad oggi, non è previsto come reato nell’ordinamento italiano. Vengono invece punite le singole fattispecie criminose che si configurano nei casi concreti. 18
Inoltre, a fronte dell'anonimato del cyberbullo, spiacevoli cose sul conto della vittima (spesse volte descritta in modo manifesto, altre in modo solo apparentemente non rintracciabile) possono essere inoltrate in tempi estremamente rapidi ad un ampio numero di persone. Spesso il cyberbullismo è di difficile rintracciabilità sul web, e di conseguenza diventa altrettanto complicato porvi rimedio efficace. Ulteriore elemento che, in generale, aggrava il fenomeno è quello psicologico: nella mente del cyberbullo si crea un indebolimento delle remore etiche: la possibilità di essere "un'altra persona" online o, peggio ancora, quella di essere anonimi (così come promette Ask.fm), indebolisce le remore etiche, rendendo possibile l’esecuzione “on-line” di atti che altrimenti non sarebbero compiuti nella realtà. Infine, online non esistono limiti spaziotemporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici (ad esempio in contesto scolastico), il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo. Proprio le caratteristiche del servizio erogato da Ask.fm unito al forte grado di anonimato offerto, fa sì che chi scrive si senta particolarmente libero di inserire sui profili delle vittime prescelte domande poco gradite oppure, in ipotesi ben peggiori, insulti o – come purtroppo già successo – minacce di morte o istigazioni al suicidio. XII. I CASI DI UTILIZZO DISTORTO DI ASK.FM Come accennavamo poc’anzi, l’immaterialità della comunicazione e l’anonimato almeno illusorio, favoriscono comportamenti distorti che – talvolta – arrivano alle estreme conseguenze. Volendo rimanere nella cronaca recente e nell’ambito territoriale italiano, è possibile ricordare che nel settembre 2013, a Bologna, è stato utilizzato Ask.fm per organizzare una mega rissa di adolescenti di età compresa tra i 14 ed i 16 anni. In Ohio, utilizzando un profilo Ask.fm ed un account Twitter, sono stati divulgati in rete tutti i fatti privati degli studenti di un liceo24. 24 Per approfondire, http://www.corriere.it/tecnologia/13_agosto_07/gossip-e-cyber-bullismo-impazzano-in-un-liceo- dell-ohio_1ec2e7f6-ff61-11e2-a99f-83b0f6990348.shtml 19
Pur senza voler demonizzare lo strumento, è opportuno far presente che in circa un anno si sono verificati ben cinque i casi di suicidio di adolescenti che hanno ricevuto insulti attraverso Ask.fm. Il più conosciuto al grande pubblico, risalente al 2 agosto scorso, è il caso di Hanna Smith, adolescente inglese di soli 14 anni che si è tolta la vita, esasperata dai numerosi insulti ricevuti da utenti anonimi su Ask.fm (la ragazzina è stata addirittura “invitata” a suicidarsi bevendo candeggina). Altri casi di suicidio in collegabili con un utilizzo distorto di Ask.fm sono stati quello di Ciara Puglsey, quello di Erin Gallagher (tredicenne che si suicidò impiccandosi nell'ottobre 2012) e quello di Jessica Laney (sedicenne, che si suicidò nello stesso modo, alla fine del 2012). Sempre per via degli insulti ricevuti sia tramite Ask.fm che altri siti, nel settembre 2013, a Lakeland, si è suicidata la dodicenne Rebecca Ann Sedwick25. Ask.fm, per la sua stessa natura, si presta all’attività dei c.d. “troll”26, ovvero di persone che interagiscono con altri utenti in modo scorretto ed utilizzando messaggi provocatori che possano fomentare delle discussioni anche violente. Un esempio reale dell’azione di questi troll potrebbe essere quello della rissa di Bologna27: due bande di ragazzi, apparentemente di ceti sociali diversi, si sono scontrate dopo che su Ask.fm c’era stato un fitto scambio di messaggi di carattere violento dando vita ad una mega rissa che ha coinvolto circa duecentocinquanta ragazzi tra i 14 ed i 16 anni, 25 Cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Ask.fm 26 Con il termine troll, nel gergo di Internet e, in particolare, delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi. Di norma l'obiettivo di un troll è far perdere la pazienza agli altri utenti, spingendoli a insultare e aggredire a loro volta. Generalmente il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta. Judith Donath, professore associato all’Università di Harvard, già nel 1999 fornì una sintetica panoramica dei comportamenti che si basano sulla confusione fra comunità fisica e virtuale: "Agire come troll è un gioco di false identità, compiuto senza il consenso degli altri partecipanti. Il troll cerca di farsi passare per un legittimo utente che condivide gli stessi interessi e argomenti degli altri; i membri del gruppo, se riconoscono un troll o altri impostori, cercano sia di distinguere i messaggi reali da quelli degli impostori, sia di fare in modo che l'impostore abbandoni il gruppo. Il successo o meno di questi tentativi dipende da quanto sono bravi (sia gli utenti che i troll) ad individuare le rispettive identità; alla fine, il successo o meno di questa strategia dipende da quanto diminuisce il divertimento che il troll ricava da questo gioco a causa del "prezzo" imposto dal gruppo” (Judith Donath, Communities in Cyberspace, Routledge, 1999; cfr. http://books.google.it/books?id=210IkjyN8gEC&hl=it). I troll possono danneggiare il gruppo in molti modi. Possono interrompere le discussioni, dare cattivi consigli, minare la fiducia reciproca della comunità degli utenti. Inoltre un gruppo di discussione che sia stato oggetto di attacco di un troll può "sensibilizzarsi" e rifiutare di discutere o rispondere a domande oneste ma ingenue, scambiandole per ulteriori messaggi del troll: questo può portare a osteggiare un nuovo venuto, che non sa nulla di tutta la vicenda e si ritrova rabbiosamente "accusato". Anche se l'accusa è infondata, essere considerati dei troll è molto dannoso per la propria reputazione online. 27 http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/09/13/news/bologna_maxi_rissa_tra_bande_la_lite_parte_sul_web_poi_deg enera-66478363/. 20
probabilmente anche con l’aiuto di alcuni maggiorenni. Stando alle informazioni fornite da giornali e telegiornali è verosimile supporre che un soggetto, agendo nella veste del troll, sia riuscito a provocare una reazione negativa (effetto desiderato) in una o più persone che egli desiderava stuzzicare. La reazione negativa della (o delle) “vittima” non è stata solitaria, ma adeguatamente supportata da un gruppo di sostenitori, il che potrebbe aver suscitato solidarietà anche per il “carnefice” il quale – a sua volta – ha coalizzato intorno a se un gruppo di sostenitori; l’epilogo è quello tristemente conosciuto: le due fazioni, non paghe di insulti scambiate per via telematica, hanno voluto difendere la loro reputazione – anche digitale – con mezzi molto materiali e tradizionali. APPROFONDIMENTO: LA REPUTAZIONE DIGITALE Si è fatto cenno al concetto di “reputazione digitale”. Questo termine potrebbe apparire strano, ma è in realtà una delle conseguenze della digitalizzazione della vita. L’identità digitale del soggetto, per quanto strettamente collegata con quella reale, vive di vita propria: una persona sul Web e soprattutto sui social network viene identificata e conosciuta sulla base di ciò che pubblica o condivide, del gradimento espresso nei confronti di determinate idee, immagini, filmati, citazioni ecc. (pensiamo all’esempio dei “like” su Facebook), delle interazioni nella vita digitale. Alcune aziende, soprattutto statunitensi, hanno già iniziato a prendere in considerazione l’“identità digitale” di una persona per decidere se assumerla o no: il presupposto è che il soggetto – sentendosi più libero che nella vita “reale” – fornisca (anche inconsapevolmente) informazioni su se stesso che altrimenti non divulgherebbe. Proprio questa sorta di autonomia dell’identità digitale ha fatto sì che nascesse anche il concetto di “reputazione digitale”: una lesione di questa reputazione ha conseguenze gravi su Internet, ma può avere conseguenze ancora più gravi nella vita reale, perché ciò che l’ha lesa (pensiamo ad es. ad una foto imbarazzante) potrebbe essere difficilissimo – se non impossibile – da eliminare dalla rete delle reti ed ha, almeno a livello potenziale, un’altissima velocità di diffusione. Se un molestatore, sia esso “troll” o “cyberbullo”, facendosi forza dell’anonimato pressoché assoluto offerto da Ask.fm, con i suoi comportamenti riesce a danneggiare l’identità digitale della vittima, gli effetti dell’azione potranno (e vi son ben cinque tristi episodi a 21
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