COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...

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COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
COMBUSTIONE DI LEGNA
                        E QUALITÀ DELL’ARIA
                                      La difficile convivenza
                                   di economia ed ecologia

                           D
                                     a un lato ci sono la          Ci si trova così oggi davanti alla
                                     promozione delle energie      difficile sfida di coniugare gli
                                     rinnovabili, la lotta         obiettivi di riduzione di gas serra
                           ai cambiamenti climatici e lo           con gli aspetti di miglioramento
                           spostamento delle abitudini delle       locale della qualità dell’aria, in
                           famiglie relative al riscaldamento      un contesto di difficoltà socio-
                           per motivi economici, che hanno         economiche. Anche la legislazione
                           visto notevolmente aumentare            si sta adeguando alle evidenze
                           l’utilizzo della combustione di         dell’impatto della combustione
                           legna in ambito domestico (fonte        di biomasse sulla qualità dell’aria
                           rinnovabile, con emissioni di CO2       (e quindi sulla salute umana,
                           neutre e con la quale si riesce a       con un impatto considerevole
                           spendere anche sensibilmente            anche nei paesi industrializzati),
                           meno rispetto al metano).               ponendo vincoli più stringenti
                           Dall’altro lato c’è il problema         per l’installazione e l’utilizzo e
                           dell’impatto sulla qualità dell’aria,   favorendo soluzioni tecnologiche
                           che in zone come il bacino padano       più performanti anche dal punto
                           assume una rilevanza tutt’altro         di vista ambientale. Diventa
                           che trascurabile: le stime delle        molto importante mettere in atto
                           emissioni presentano risultati          buone pratiche, che comprendono
                           molto variabili, ma concordano          la scelta degli impianti, la
                           nell’attribuire un peso rilevante       corretta installazione, l’adeguata
                           alla combustione di biomassa,           manutenzione, la qualità della
                           anche se per il controllo               materia prima e l’adozione di regole
                           dell’inquinamento occorre agire su      che contribuiscono a bruciare la
                           aspetti diversi.                        legna in un modo più efficiente.

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                                    BIOMASSE E RISCALDAMENTO,
                                    TRA OPPORTUNITÀ E RISCHIO
                                    IL CRESCENTE UTILIZZO DELLA LEGNA PER
                                    IL RISCALDAMENTO DOMESTICO ESIGE UNA
                                    RIFLESSIONE NON BANALE SUGLI ASPETTI
COMBUSTIONE LEGNA

                                    ECONOMICI, AMBIENTALI E CULTURALI IN
                                    GIOCO. CONIUGARE OBIETTIVI DI RIDUZIONE
                                    DEI GAS SERRA E MIGLIORAMENTO DELLA
                                    QUALITÀ DELL’ARIA È UNA SFIDA IMPEGNATIVA
                                    IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA ABITUDINI.

                    L
                            a riqualificazione delle biomasse, un   CE) e dal 1° gennaio 2008 l’avvio della        realtà, sono apparsi ben evidenti anche
                            viaggio iniziato con l’attuazione del   fase di adempimento per tutti gli stati        le possibili ricadute ambientali negative
                            protocollo di Kyoto che sta vivendo     dell’Ue, ciascuno con un proprio limite        di tali scelte: gli impianti fotovoltaici
                    un viaggio travagliato, contraddistinto in      imposto di riduzione delle emissioni di        sono stati realizzati con sottrazione di
                    pianura Padana da più ombre che luci.           CO2 rispetto alle emissioni del 1990.          suolo agricolo, gli impianti eolici possono
                    È fin troppo facile ricordare quando la         Il percorso di adesione al protocollo di       deturpare il paesaggio, arrecare danni
                    conferenza dell’Onu sull’ambiente e lo          Kyoto è passato anche attraverso accordi       all’avifauna, generare rumori molesti,
                    sviluppo, tenutasi a Rio de Janeiro nel         volontari trasversali tra i quali ha assunto   gli impianti a biomassa possono avere
                    giugno del 1992, ha posto il problema del       un ruolo importante il “patto dei sindaci” .   effetti negativi sulla qualità dell’aria,
                    cambiamento climatico come rischio per          Nella produzione di energia da fonti           soprattutto nell’area padana dove gli
                    l’umanità per il prossimo secolo e sotto        alternative, le biomasse giocano un            standard di qualità non sono rispettati
                    le luci d’ingrandimento del protocollo          ruolo importante. Il piano di azione           e sono in atto procedure di infrazione
                    di Kyoto (1997), sottoscritto da più di         nazionale per le le energie rinnovabili        da parte dell’Unione europea; l’utilizzo
                    180 paesi in occasione della Conferenza         (giugno 2010) prevede al 2020 una quota        delle biomasse può determinare un
                    Cop3 (Convenzione quadro delle Nazioni          del 10% circa di energia rinnovabile           peggioramento della qualità dell’aria sia
                    Unite sui cambiamenti climatici, Unfcc),        realizzata mediante l’uso della biomassa       per l’emissione di inquinanti derivati dalla
                    le fonti di energia rinnovabile hanno           (escluso l’idroelettrico). A loro volta i      combustione, sia per le emissioni legate
                    assunto il fascino del predestinato per         piani energetici regionali, che ne hanno       al trasporto della biomassa se i tragitti di
                    limitare i possibili effetti catastrofici del   declinato i contenuti, hanno previsto quote    approvvigionamento della materia prima
                    cambiamento climatico.                          più o meno importanti in relazione alle        sono relativamente lunghi.
                    In un quadro mondiale dove i paesi più          diverse fonti energetiche naturali locali.     Il quadro generale si è complicato
                    importanti sono rimasti forse per troppi        Il secondo piano triennale di attuazione       nel corso degli ultimi anni, quando
                    anni alla finestra, l’Europa è stata una        del piano energetico regionale 2011-           il consumo di biomasse ai fini del
                    delle protagoniste del cambiamento;             2013 approvato dalla Regione Emilia-           riscaldamento domestico ha assunto
                    il pacchetto clima-energia (piano               Romagna prevede una quota compresa             un ruolo tutt’altro che marginale. La
                    20-20-20) è diventato uno slogan e              tra 4.500 e 5.060 MW realizzati da fonti       crisi economica che ha contraddistinto
                    un imperativo, perseguito dalla ratifica        rinnovabili entro il 2020 e di queste, il      l’ultimo quinquennio ha spostato le
                    del protocollo di Kyoto anche senza             30% circa realizzate mediante impianti         abitudini degli italiani in merito al
                    un accordo generale. Alcuni punti               a combustione di biomassa. Ma non              riscaldamento domestico, il basso costo
                    cruciali del percorso sono stati la             appena il sogno di produrre energia            della legna rispetto agli incrementi
                    direttiva sull’emission trading (2003/87/       senza ricorrere ai combustibili fossili ha     economici registrati per il metano ha
                    CE), la direttiva Linking (2004/101/            cominciato ad assumere gli aspetti della       determinato una rapida diffusione

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

          della legna, anche in aree di pianura            Il quadro complesso di interventi volti          conservare un significativo messaggio
          e aree urbane, come fonte primaria di            al contenimento delle emissioni dei              sociale e culturale e nel contempo attivare
          riscaldamento.                                   principali settori (trasporti, produzione di     un percorso di riduzione dell’80-90 % delle
          Le indagini effettuate dalle Arpa dell’area      energia e attività industriali) associati alla   emissioni determinate dall’utilizzo della
          padana mediante questionari, hanno               crisi economica che ne ha ulteriormente          legna, e quindi risultare più significative
          evidenziato una diffusione inattesa              ridotto le emissioni, non ha risolto             cogliendo da una parte gli obiettivi
          dell’utilizzo della legna: circa il 21% delle    l’emissione complessiva di inquinanti ai         del protocollo di Kyoto e dall’altra il
          famiglie in Emilia-Romagna ricorre in            fini del rispetto degli standard di qualità      miglioramento della qualità dell’aria.
          modo sistematico o saltuario a questa            dell’aria previsti dalla normativa europea,      I Piani di azione per il risanamento della
          fonte di energia, che sembrava ormai             ma ne ha modificato la composizione:             qualità dell’aria in via di approvazione per
          marginale. Se da un lato questo inatteso         una riduzione delle fonti tradizionali,          le regioni del bacino padano e l’accordo
          consumo della legna può apparire come            accompagnata da un incremento                    Regioni-ministeri per il risanamento
          un ulteriore contributo alla riduzione di        delle emissioni di quello che non ti             dell’area padana devono individuare
          CO2 prodotta da combustibili fossili, e          aspetti, la legna. Nulla di più innocuo          azioni significative e attuabili per limitare
          quindi un contributo al raggiungimento           nell’immaginario collettivo che vede la          l’impatto della legna in un contesto
          del protocollo di Kyoto, la combustione          legna come tutto quanto proviene dalla           ambientale, sociale ed economico
          della legna in caminetti o stufe, che a          tradizione popolare come elemento di             complesso, dove possibili azioni di
          differenza di impianti industriali non           salubrità e di qualità ambientale.               limitazione dell’uso domestico non fanno
          presentano sistemi di abbattimento               Considerando l’entità delle emissioni            che accentuare le possibili difficoltà di
          degli inquinanti, rappresenta una fonte          connesse alla combustione domestica              condivisione e accettazione da parte
          rilevante di emissioni di polveri sottili e      della legna, che nel periodo invernale           della popolazione di impianti a biomassa
          composti indesiderati.                           possono costituire oltre il 60% delle            per la produzione di energia, anche
          La stessa indagine ha permesso di                emissioni primarie complessive di polveri        se gli impianti industriali presentano
          quantificare le emissioni di polveri             sottili (inventari delle emissioni Inemar        caratteristiche tecniche e sistemi di
          sottili primarie legate alla combustione         delle regioni dell’area padana), non vi è        abbattimento tali da ridurre l’emissione di
          domestica della legna, che in questi             dubbio che appare necessario definire            inquinanti.
          ultimi anni hanno assunto un ruolo               azioni specifiche per limitarne l’impatto        Probabilmente, molto deve essere ancora
          predominante rispetto alle altre fonti           sulla qualità dell’aria. Limitare l’uso della    realizzato in questo settore in termini
          emissive, considerate storicamente come          legna rappresenta una delle possibili            di comunicazione e formazione, per
          i settori prevalenti su cui intervenire per      soluzioni, ma in una società che ha visto        evitare che le scelte siano condizionate
          il rispetto dei valori limite previsti dalla     progressivamente incrementare il ceto            prevalentemente dalla sensazione e
          direttiva europea sulla qualità dell’aria        povero e ha attuato la riduzione dei             dalla percezione del rischio più o meno
          (direttiva 2008/50/CE).                          consumi come elemento di sopravvivenza,          connessi con la realtà. Coniugare gli
          La presenza e l’importanza della legna           a cui si aggiunge la difficoltà di effettuare    obiettivi di riduzione delle emissioni di
          quale fonte significativa di emissioni di        controlli sul consumo domestico della            CO2 con gli aspetti di miglioramento
          particolato è stata rilevata dalle misure        legna, non sembra tale obiettivo sia             locale della qualità dell’aria, in un
          della qualità dell’aria realizzate all’interno   perseguibile nel breve periodo.                  contesto di difficoltà socio-economiche e
          di progetti di ricerca applicata effettuati      Non vi è dubbio che soluzioni che                di ritorno alle tradizioni, rappresenta una
          nell’area padana (vedi progetto Supersito),      accompagnino le abitudini dei cittadini          sfida difficile, ma non impossibile.
          dove composti come il levoglucosano e gli        verso forme più efficienti di combustione
          acidi carbossilici costituiscono un marker       (camini chiusi, stufe a pellets o ad alta
                                                                                                            Franco Zinoni
          importante di conferma dei dati rilevati         efficienza ecc.) possono mantenere
          con l’indagine sui consumi.                      gli attuali equilibri socio-economici,           Direttore tecnico, Arpa Emilia-Romagna

                                                                                                                                                               45

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                    POLITICHE AMBIENTALI E USO DI
                    BIOMASSA IN PIANURA PADANA
                    L’UTILIZZO DELLE BIOMASSE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA È STATO FAVORITO DALLE
                    STRATEGIE PER LE RINNOVABILI E DAL COSTO PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO. NON È
                    STATA TUTTAVIA POSTA SUFFICIENTE ATTENZIONE ALL’IMPATTO NEGATIVO SULLA QUALITÀ
                    DELL’ARIA. LA STIMA DELLE EMISSIONI NEL BACINO PADANO E LE POLITICHE PER LIMITARLE.
COMBUSTIONE LEGNA

                    L’
                              utilizzo di fonti energetiche          soprattutto in inverno, quando influenza                                      Le emissione in inquinanti dovute
                              rinnovabili figura tra le priorità     la qualità dell’aria anche in grandi centri                                   all’utilizzo di biomassa variano
                              dell’Unione europea. La                urbani (Fuller et al., 2013). Le biomasse                                     notevolmente con le modalità di utilizzo
                    strategia europea fissa tra gli obiettivi        che vengono usate come combustibile                                           di questa fonte energetica, come si
                    per il 2020 la riduzione di almeno il            provocano l’immissione nell’ambiente                                          può notare dalla tabella 1 dove, a titolo
                    20% delle emissioni di gas serra rispetto        di quantità non trascurabili di polveri e                                     puramente indicativo, sono poste a
                    al 1990, attraverso il raggiungimento            idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), con                                  confronto le emissioni medie annue di
                    di una efficienza energetica pari al             effetti potenzialmente pericolosi per la                                      diverse tipologie di fonti inquinanti.
                    20% (riduzione dei consumi energetici            salute della popolazione esposta. Gli Ipa
                    primari) e un utilizzo di fonti energetiche      sono infatti una classe di composti con                                       La stima delle emissioni derivanti
                    rinnovabili pari ad almeno il 20% (v.            documentata attività tossica, cancerogena                                     dall’utilizzo di biomasse legnose è stata
                    box sulla normativa). Per raggiungere            e mutagena. Le polveri sono costituite                                        valutata tramite diversi studi sia a livello
                    questi obiettivi sono state attuate              da diversi composti chimici e tra questi è                                    nazionale (Apat-Arpa Lombardia,
                    politiche nazionali e regionali che hanno        presente anche una frazione carboniosa                                        2008; Ispra, 2014) che regionale.
                    incoraggiato negli ultimi anni l’utilizzo        che si distingue in carbonio organico                                         Tra gli studi regionali condotti per
                    di biomasse nei settori della produzione         (C.O.) e in carbonio elementare (C.E.),                                       individuare la tipologia dei principali
                    di energia e combustione non industriale.        altamente tossico il primo, ad alto potere                                    sistemi di combustione utilizzati
                    Ad esempio, il piano energetico regionale        climalterante il secondo.                                                     nonché le caratteristiche e quantità
                    dell’Emilia-Romagna individua nelle
                    biomasse la seconda fonte di energia                                                                                                                        COV             NOx             PM10
                                                                                                                                          Consumi Unità di
                    rinnovabile utilizzabile in regione (dopo                                         Fonte inquinante
                                                                                                                                                  misura
                    l’idroelettrico) e fissa l’obiettivo di un                                                                                                                 kg/anno         kg/anno         kg/anno
                    mantenimento della quota di produzione                                          automobile media                          15000           km/anno             5,4             7,9             0,7
                    di energia da biomassa al 2020 agli
                                                                                                    mezzo pesante medio                       35000           km/anno             48,7           235,5            11,9
                    stessi livelli del 2010, ovvero attorno
                    al 50% della potenza prodotta da fonti                                          camino aperto                               4,0             t/anno            117,0           4,2            20,9
                    rinnovabili. L’impiego di biomassa
                                                                                                    stufa tradizionale                          4,0             t/anno            46,0            4,2            10,5
                    legnosa per il riscaldamento risulta oggi
                    essere economicamente competitivo                                               camino chiuso                               4,0             t/anno            46,0            4,2            10,5
                    rispetto alle alternative fossili; può infatti
                    indurre nel periodo invernale notevoli           TAB. 1                         stufa innovativa                            3,5             t/anno            20,1            0,8             1,9
                    risparmi sui costi di riscaldamento,             EMISSIONI                      stufa a pellets                             3,5             t/anno            4,0             3,7             2,6
                    rispetto all’utilizzo di combustibili            DI INQUINANTI
                    tradizionali. In alcune aree geografiche                                        emissioni medie per famiglia               2488            m /anno
                                                                                                                                                                 3
                                                                                                                                                                                  0,2             1,4             0,0
                    italiane è una risorsa disponibile               Emissioni tipiche di alcuni   Le stime si basano sui dati dell’inventario regionale delle emissioni e sono state eseguite considerando le caratteristi-
                    localmente e presenta il vantaggio,              inquinanti atmosferici        che delle automobili e mezzi pesanti che compongono il parco circolante in regione nel 2010. I consumi di biomassa
                                                                     per diverse tipologie         bruciata in camini aperti, stufe tradizionali, stufe innovative e stufe a pellets derivano dall’indagine sui consumi di
                    rispetto ad altre energie rinnovabili, di        di sorgenti                   biomassa in Emilia-Romagna (Emilia-Romagna, 2011) Le emissioni medie per famiglia fanno riferimento a caldaie di
                    essere disponibile in maniera continua.                                        potenza inferiore a 50 MW alimentate a metano. I consumi di metano per famiglia sono forniti dall’autorità nazionale
                                                                     Fonte: Arpa Emilia-Romagna,
                    Il motivo delle politiche di promozione          Ctr-QA.                       per l’energia (Aaeg).
                    dell’uso di biomasse è legato alla necessità
                    di ridurre a livello globale le emissioni
                    di gas serra (Ghg), principale causa del               LA NORMATIVA
                    cambiamento climatico. Nel formulare
                    queste politiche non si è tuttavia                     Con la direttiva 2009/28/CE l’Unione europea assegna all’Italia l’obbligo di
                    considerato con sufficiente attenzione                 utilizzare entro il 2020 il 17% di energia da fonti rinnovabili sul consumo energetico
                                                                           complessivo. La direttiva è stata recepita dal Dlgs n. 28 del 3 marzo 2011 e attuata
                    il potenziale impatto negativo sulla                   attraverso decreti ministeriali. Il decreto del Ministero dello sviluppo economico
                    qualità dell’aria. Numerosi studi hanno                del 15 marzo 2012 prevede che l’impiego di biomassa quale fonte rinnovabile per il
                    messo in evidenza negli ultimi anni il                 riscaldamento domestico, tramite piccoli impianti, fornisca un contributo atteso al
                    contributo dell’utilizzo della biomassa                2020 dal Piano di azione nazionale di 0.3 Mtep.
                    alle concentrazioni di diversi inquinanti,

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COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

          di biomassa legnosa impiegata, la sua           biomasse legnose da parte delle famiglie è                                  principali tipologie di apparecchi di
          frequenza di utilizzo e modalità di             di non semplice attuazione.                                                 combustione a uso domestico, in “cicli
          approvvigionamento, ricordiamo lo studio        I fattori di emissione dipendono dal                                        reali”, e utilizzando le essenze legnose di
          condotto nel 2011 da Arpa su incarico           tipo di combustore utilizzato e dalle                                       maggior utilizzo, con diverse modalità di
          della Regione Emilia-Romagna (Regione           caratteristiche del combustibile che,                                       stagionatura e alimentazione in camera
          Emilia-Romagna, 2011). Analogamente,            nel caso della legna, sono variabili in                                     di combustione (Caserini et al., 2014).
          altre Regioni del bacino padano                 funzione delle dimensioni del cippato e                                     In tabella 3 sono posti a confronto
          (Lombardia, Friuli Venezia Giulia,              dal contenuto di umidità. Meno rilevante                                    i fattori di emissione per vari tipi
          Veneto, Provincia di Trento) hanno              la variabilità legata alle diverse essenze                                  di combustore utilizzati nell’attuale
          svolto indagini campionarie sul consumo         legnose (Caserini et al., 2014). Vi sono                                    compilazione dell’inventario regionale
          domestico di legna da ardere e pellet.          incertezze legate alle caratteristiche degli                                delle emissioni Inemar ER 2010,
          I dati dei consumi di biomassa a uso            apparecchi utilizzati per determinare                                       suggeriti dal successivo aggiornamento
          domestico vengono utilizzati per                i fattori di emissione utilizzati negli                                     delle linee guida europee (Emep 2013)
          compilare gli inventari delle emissioni,        inventari delle emissioni, che potrebbero                                   e derivanti da studi specifici condotti in
          che hanno evidenziato un incremento             risultare non rappresentativi rispetto                                      Italia (fonte Caserini et al, 2014).
          del peso delle emissioni di PM10                al parco impiantistico effettivamente
          primario da parte del settore emissivo          in uso e alle reali condizioni di utilizzo
          legato al riscaldamento degli ambienti,         (cicli di combustione e umidità della                                       Politiche per la qualità dell’aria
          che oggi si configura come una delle            legna utilizzata distanti dall’utilizzo
          più importanti fonti di emissioni in            reale; Enea, 2013). Per diminuire                                           In seguito all’evidenza degli effetti
          atmosfera, in particolare nelle regioni         queste incertezze e ottenere un quadro                                      negativi sulla qualità dell’aria
          con una quota rilevante del territorio          più completo dei fattori di emissione                                       documentati dalla comunità scientifica,
          situato in montagna. Nella regione              conformi alla realtà italiana, sono state                                   pur con i fattori di incertezza evidenziati,
          Lombardia, ad esempio, la combustione           recentemente condotte campagne                                              varie amministrazioni hanno introdotto
          da legna in stufe e caminetti risulta la        sperimentali estensive per valutare                                         misure per contrastare l’inquinamento
          sorgente principale di PM10 e PM2.5             le emissioni dovute all’utilizzo delle                                      dovuto all’impiego di biomasse.
          primari (Arpa Lombardia, 2014). Il
          contributo relativo risulta inferiore
          in Emilia-Romagna, dove tuttavia,                                                                                      Emilia-Romagna                            Lombardia
                                                          TAB. 2
          nonostante la combustione a biomassa            EMISSIONI                                                             CO            COV      PM10       CO         COV           PM10
          per riscaldamento domestico copra solo          BIOMASSA
          l’8% del fabbisogno energetico (Regione                                        Contributo combustione legna
                                                          E TRASPORTI                    al settore combustione non             95%           97%       99%        91%         87%          98%
          Emilia-Romagna, 2014), la combustione                                          industriale
          di biomasse è responsabile della quasi          Contributo alle emissioni      Contributo combustione legna
          totalità delle emissioni di PM10 nel            antropogeniche in              alle emissioni totali                  45%           28%       39%        37%          6%           51%
          settore della combustione non industriale.      atmosfera derivanti dalla
                                                                                         Contributo settore combustione
          Le emissioni di PM10 derivanti da attività      combustione di biomassa        non industriale alle emissioni          47%          29%       40%        40%          6%           51%
                                                          a uso domestico e              totali
          di combustione di legna e similari per          confronto con le emissioni
          riscaldamento domestico contribuiscono          dovute ai trasporti in         Contributo trasporti alle              39%           13%       34%        37%         10%          29%
          inoltre per il 39% alle emissioni totali        Emilia-Romagna                 emissioni totali
          (Regione Emilia-Romagna, 2012; tabella
          2) fornendo un contributo relativo                                                                                                           Guidebook            Caserini et al,
                                                                                                                                 Inventario               2013                  2014
          alle emissioni di PM10 maggiore del                                                                                       RER
          contributo fornito dai trasporti (34%) e                                                                                                   valore range valore range
          assai rilevante anche per gli inquinanti                                       Camino aperto tradizionale                     500            840      420-1680       512        434-611
          Cov (28%) e CO (45%).                                                          Stufa tradizionale a legna Camino
                                                                                         chiuso o inserto                               250            760      380-1520     183, 178     140-225
          Va sottolineato tuttavia come vi siano          TAB. 3
                                                          FATTORI                        Stufa avanzata                                 150            380      290-760        143         120-176
          numerose fonti di incertezza collegate
          alla stima delle emissioni dovute               DI EMISSIONE                   Sistema a legna o stufa a pellets              70              95       19-238        109         75-139
                                                                                         (migliore tecnologia disponibile)
          all’utilizzo di biomassa. Gli elementi
          di maggiore criticità riguardano gli            Fattori di emissione           Caldaia automatica a pellets o cip-
                                                          di PM10 per tipologia          pato o legna (migliore tecnologia              30              29       10-48         61          30-103
          indicatori di stima e i fattori di emissione.   di combustore                  disponibile)
          L’indicatore di stima è dato dal consumo
          di combustibile ed è un fattore critico
                                                                                                                             Area geografica (zonizzazione Dlgs 155)
          per quello che riguarda l’uso di legna da                                       Frazione di PM10
          ardere. Infatti le diverse indagini eseguite                                                                 Appennino
                                                                                                                                              Pianura
                                                                                                                                                Est
                                                                                                                                                              Agglomerato
                                                                                                                                                                                        Pianura
                                                                                                                                                                                         Ovest
          a livello nazionale e regionale presentano      TAB. 4                         naturale                              23 %             18%               16 %                    14%
          risultati spesso scarsamente coerenti           RIPARTIZIONE PM10
          tra loro (Enea, 2013). Questo è dovuto          PER FONTI                      antropogenico totale                  77 %             82 %              84 %                   86 %
          in parte al fatto che i dati di consumo
                                                                                         di cui
          reale non corrispondono alle vendite            Componenti naturale
          registrate dai canali ufficiali (i dati         e antropica del PM10.          antropogenico primario                14%              21%               25%                     22%
          ufficiali sottostimano alcune fonti; Apat,      Fonte Arpa Emilia-Romagna,     antropogenico secondario              63%              61%               59%                     64%
          2003) e la quantificazione del consumo di       quadro conoscitivo Pair2020.

                                                                                                                                                                                                             47

Ecos01_2015.indd 47                                                                                                                                                                                  01/04/15 17:44
COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                    La Comunicazione della Commissione               NO2 e O3 siano legati in larga misura                                      in atmosfera a partire dai precursori
                    al Parlamento europeo, al Consiglio,             a processi di produzione secondaria.                                       (NH3, NOx, SO2, COV) emessi dalle
                    al Comitato economico e sociale                  L’analisi della ripartizione per fonti                                     attività umane.
                    europeo e al Comitato delle Regioni,             dell’inquinamento da PM10, ad esempio,                                     Ne consegue che le azioni dirette sulle
                    relativa al programma Aria pulita per            ha mostrato come la parte preponderante                                    emissioni di PM10 possono agire solo su
                    l’Europa, raccomandava l’introduzione di         dell’inquinamento da PM10 sia di origine                                   una porzione limitata dell’inquinamento,
                    limitazioni delle emissioni prodotte dagli       antropogenica, con una quota variabile                                     cioè su quello dovuto alla frazione
                    impianti di combustione con una capacità         tra il 77 % in Appennino e l’84-86% nella                                  primaria (variabile tra il 15 e il 25% del
                    termica compresa tra 1 e 50 MW,                  pianura occidentale e nell’agglomerato                                     totale).
                    emissioni di cui si deve tenere conto per        di Bologna. Di questa quota, tuttavia                                      Per ottenere una riduzione significativa
                    evitare che politica in materia di qualità       solo una parte (variabile tra il 14% in                                    della concentrazione in aria di PM10
                    dell’aria e quella relativa alle energie         Appennino e il 25 % nell’agglomerato)                                      occorre agire anche, e in misura
                    rinnovabili si neutralizzino.                    è di origine primaria, ossia dovuta ai                                     sostanziale, sugli inquinanti precursori
                    Nello stesso periodo (dicembre 2013) a           soli processi di trasporto e diffusione                                    del particolato di origine secondaria che
COMBUSTIONE LEGNA

                    livello nazionale l’Accordo di programma         delle polveri emesse dalle varie sorgenti                                  rappresentano una frazione dell’ordine
                    per l’adozione coordinata e congiunta di         inquinanti, mentre si stima che la quota                                   del 60% del particolato totale. Ecco
                    misure di risanamento della qualità dell’aria    restante della frazione antropogenica                                      dunque che il Pair2020 stabilisce
                    siglato tra i presidenti delle 8 Regioni e       (60% circa) sia dovuta alla produzione di                                  obiettivi di riduzione non solo delle
                    Province autonome del bacino padano              particolato di origine secondaria, dovuta                                  emissioni primarie di PM, ma anche e
                    e 4 ministri, prevedeva, tra i 6 settori         ai processi chimico-fisici che avvengono                                   principalmente degli inquinanti precursori
                    di intervento prioritario, una specifica
                    azione sul settore della combustione di                                                                             Base                      Tendenziale                Obiettivo
                                                                                                          Tipologia                Inemar-ER 2010                  CLE 2020                  Pair 2020
                    biomasse, oltre che sul trasporto merci e                                          di combustore
                    passeggeri, riscaldamento civile, industria                                                                             AR %                       AR %                     AR %
                    e produzione di energia e agricoltura.                                          Camino aperto                               85                         20                      5
                    La Regione Emilia-Romagna, con                   TAB. 5
                    deliberazione dell’Assemblea legislativa         SCENARI EMISSIVI               Camino chiuso                               15                         80                      95
                    regionale n. 51 del 26 luglio 2011, aveva                                       Stufa tradizionale a legna                  74                         30                      5
                    in precedenza introdotto misure per              Tassi di applicazione delle
                                                                     principali tipologie di        Stufa automatica a pellets o
                    limitare l’impatto sulla qualità dell’aria       sistemi di combustione         cippato o BAT legna                         19                         40                      50
                    derivante dall’utilizzo delle fonti              domestica di biomasse in
                    energetiche da biogas e da biomasse,                                            Stufa o caldaia innovativa                   7                         30                      45
                                                                     tre scenari emissivi.
                    introducendo il – controverso –
                    strumento del saldo 0.
                                                                                                      100%
                    Il saldo 0 prevede che “nelle aree di
                    superamento e nelle aree a rischio di                                              90%
                    superamento degli standard di qualità
                    dell’aria si possono realizzare impianti a                                         80%
                    biomasse a condizione che sia assicurato un                                        70%
                    saldo emissivo che non incrementi i livelli di
                    emissione di PM10 e NO2”. La normativa                                             60%
                    regionale fornisce anche i criteri per
                                                                     FIG. 1
                                                                     SCENARI EMISSIVI                  50%
                    l’elaborazione del computo emissivo e
                    i relativi strumenti tecnici, sviluppati                                           40%
                                                                     Variazioni in emissione
                    da Arpa, che aiutano l’utente per la             rispetto allo scenario CLE
                    compilazione del Modulo per il calcolo           supponendo il massimo
                                                                                                       30%
                    delle emissioni dell’impianto e delle misure     tasso di applicazione (Mfr).
                                                                                                       20%
                    d’integrazione che il proponente deve
                    allegare alla domanda di autorizzazione               Impianti a biomassa          10%
                                                                     (supponendo tutti camini)
                    (http://bit.ly/ER_biomasse).                          Impianti a GPL
                                                                                                        0%
                    In Emilia-Romagna questi interventi                   Impianti a gasolio                         PM10               PM2.5               NOX                 voc               SO2
                    settoriali sono stati inseriti in un                  Impianti a gas
                    contesto organico di interventi dal
                    Piano aria integrato regionale Pair 2020         FIG. 2                                                            Emissioni di PM10 (ton anno)
                    (Regione Emilia-Romagna, 2014) nel               RIDUZIONE
                    quale sono messe a punto l’insieme                                               16.000
                                                                     DI EMISSIONI
                    di azioni multi settoriali necessarie a                                          14.000
                    riportare la qualità dell’aria all’interno                                       12.000
                                                                     Riduzione delle emissioni
                    degli obiettivi di tutela della salute e         di PM10 primario                10.000
                    dell’ambiente fissati dalla normativa            modificando il tasso             8.000
                                                                     di applicazione dei              6.000
                    comunitaria e nazionale. Il quadro               sistemi di combustione           4.000
                    conoscitivo ha infatti messo in evidenza         domestica di biomassa.
                                                                                                      2.000
                    come gli inquinanti maggiormente
                                                                                                          0
                    critici in Emilia-Romagna, come nel                   PM10 biomasse
                                                                                                                 Base INEMAR-ER 2010                 Tendenziale CLE2020              Obiettivo PAIR2020
                    resto della pianura padana, come PM,                  PM10

       48

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COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

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          dell’inquinamento secondario, come gli          a gas, che rappresentano la grande              siano rappresentati da camini aperti).
          ossidi di azoto (NOx), i composti organici      maggioranza dei sistemi di riscaldamento        Interventi in questo settore sono possibili
          volatili (Cov) l’ammoniaca (NH3) e i            presenti in regione. Come si è visto,           aumentando il tasso di applicazione
          composti dello zolfo (SOx). Le azioni che       la riduzione delle emissioni di NOx             (AR) delle tecnologie pulite ai sistemi di
          possono permettere il raggiungimento            rappresenta una priorità assoluta in            combustione delle biomasse. Per stimare
          di questi obiettivi coprono vari ambiti         quanto questi gas, oltre a determinare da       i benefici ambientali dell’applicazione
          di intervento, dall’agricoltura, alle città,    soli importanti situazioni di inquinamento      di tecnologie pulite sono stati ipotizzati
          ai trasporti, all’energia e alle attività       in prossimità delle sorgenti emissive           (tabella 5) tre diversi tassi di applicazione
          produttive. Nell’ambito energia possono         come le strade, sono uno dei principali         delle 5 principali tecnologie di
          assumere particolare rilievo le misure          precursori degli inquinanti in buona parte      combustione (camino aperto, camino
          legate agli edifici. Queste misure              secondari come le PM, o totalmente              chiuso, stufa tradizionale a legna, stufa
          comprendono l’aumento dell’efficienza           secondari come l’ozono. D’altro canto           automatica a pellets o cippato o Bat legna,
          energetica (isolamento), il cambio del          una quota assai rilevante (oltre l’80%)         stufa o caldaia innovativa). I benefici
          sistema di combustione, la sostituzione dei     dell’obiettivo di riduzione delle emissioni     ottenuti in termini di riduzione delle
          combustibili e la riduzione dei consumi         di PM10 e composti organici volatili            emissioni sono riportati nella figura 2.
          di combustibile. Le valutazioni condotte        (Cov) sarebbe ottenibile attraverso
          da Arpa nell’ambito dell’istruttoria del        misure rivolte alla sostituzione/controllo
                                                                                                          Marco Deserti, Simona Maccaferri,
          Pair hanno portato a considerare diversi        degli impianti a biomassa (camini, stufe)
                                                                                                          Michele Stortini
          scenari di azione, corrispondenti a diversi     utilizzati per il riscaldamento degli
          gradi di applicazione delle tecnologie          edifici (per gli impianti a biomassa si è       Centro tematico regionale Qualità dell’aria,
          disponibili.                                    ipotizzato che i sistemi di combustione         Arpa Emilia-Romagna

          Nella figura 1 viene mostrata la stima
          della riduzione relativa (%) delle
          emissioni rispetto allo scenario attuale           RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
          (Inemar-ER 2010) ottenibile applicando
          le migliori tecnologie disponibili al              Arpa Lombardia, 2014, “La combustione domestica delle biomasse legnose e
          massimo tasso di applicazione (Mfr) a              qualità dell’aria”, Atti della XII Conferenza del sistema nazionale per la protezione
          sistemi di combustione attuali per tipo di         dell’ambiente “Aria: quale qualità? Sistema conoscitivo, problemi, sfide”, Bologna,
                                                             20-21 marzo 2014.
          combustibile (biomassa, Gpl, gasolio, gas
          metano).                                           Apat, 2003, Le biomasse legnose. Un’indagine sulle potenzialità del settore
                                                             forestale italiano nell’offerta di fonti di energia, 108 pp.
          L’aumento della efficienza energetica
          negli edifici produrrebbe effetti                  Apat-Arpa Lombardia, 2008, Stima dei consumi di legna da ardere per
                                                             riscaldamento ed uso domestico in Italia, 60 pp.
          significativi sulle emissioni di NOX
          legate al riscaldamento/rinfrescamento             Caserini S., Ozgen S., Galante S., Giugliano M., Hugony F., Migliavacca G., Morreale
                                                             C., 2014, “Fattori di emissione della combustione di legna e pellet in piccoli
          e alla produzione di energia con                   apparecchi domestici”, Ingegneria dell’ambiente, Vol 1: 27-46.
          fonti fossili. In particolare sono stati
                                                             Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo
          esaminati i potenziali di riduzione                economico sostenibile, 2013, Sistema modellistico per le politiche di qualità
          delle emissioni di NOx dell’aumento                dell’aria a supporto di Governo e Regioni, 136 pp.
          dell’utilizzo di pompe di calore (-22%),           Fuller G., Sciare J., Lutz M., Moukhtar S., Wagener S., 2013, “New Directions: Time
          delle caldaie ad alta efficienza (-14%),           to tackle urban wood burning?”, Atmospheric Environment, 68: 295-296.
          delle valvole termostatiche, solare                Ispra, 2014, http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/inventaria/
          termico e isolamento degli edifici                 disaggregazione-dellinventario-nazionale-2010
          (complessivamente -17%).                           Regione Emilia-Romagna, 2011, Risultati dell’indagine sul consumo domestico di
                                                             biomassa legnosa in Emilia–Romagna e valutazione delle emissioni in atmosfera.
          Dalla figura si nota come per ottenere             Regione Emilia-Romagna, 2012, Inventario regionale delle emissioni in atmosfera
          riduzioni significative delle emissioni di         anno 2010, 70 pp.
          NOx sia necessario agire sugli impianti            Regione Emilia-Romagna, 2014, Piano Aria Integrato regionale (PAIR2020) –
                                                             Relazione generale, 212 pp.
                                                             Regione Emilia-Romagna, Secondo piano triennale di attuazione del Piano
                                                             Energetico Regionale, 2011-2013.
          1     Alcuni esempi di stufe innovative (a
                sinistra) e un camino chiuso (a destra)

                                                                                                                                                                49

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                    BIOMASSE E PARTICOLATO,
                    LO STUDIO DEL SUPERSITO
                    EVIDENZE SPERIMENTALI DI COMPOSTI ORGANICI NELL’AEROSOL ATMOSFERICO: ZUCCHERI,
                    ACIDI CARBOSSILICI E IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI COME MARKER DELLA
                    COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE E DI ALTRE FONTI.

                    C
COMBUSTIONE LEGNA

                             he la Pianura padana sia una delle    eventi di nucleazione delle nubi, le                                                  Tali specie sono specifici traccianti
                             aree più preoccupanti d’Europa        precipitazioni acide, le proprietà ottiche                                            molecolari che forniscono importanti
                             per via dell’alto inquinamento        e contribuire al cambiamento climatico.                                               informazioni sia su sorgenti di emissione,
                    dell’aria e del suo potenziale impatto per     Inoltre, l’aumento della polarità dei                                                 quali traffico veicolare, industrie, centrali
                    la salute umana è da tempo ormai noto.         composti presenti nell’aerosol lo                                                     elettriche, combustione delle biomasse e
                    Durante le stagioni più fredde inoltre,        rende maggiormente disponibile                                                        attività di cottura dei cibi, che su reazioni
                    l’aumento delle emissioni antropiche           nella assunzione a livello del sistema                                                di fotossidazione nell’atmosfera.
                    dovute al riscaldamento domestico              respiratorio.
                    associato a frequenti circostanze di           Di seguito vengono discussi i primi                                                   In particolare, gli zuccheri sono
                    inversione termica che rendono le              risultati a oggi ottenuti relativamente                                               prodotti da 2 fonti principali: le attività
                    condizioni meteorologiche stagnanti,           ad alcuni dei composti analizzati,                                                    biogeniche di piante e microrganismi
                    restituiscono una situazione ancor             in particolare gli zuccheri, gli acidi                                                e la combustione delle biomasse (erba,
                    più complessa. Al fine di contribuire          carbossilici e gli Ipa, consapevoli                                                   legna e loro derivati). In quest’ultimo
                    alla comprensione di tali fenomeni,            che tali esiti potrebbero essere rivisti                                              caso, la decomposizione pirolitica della
                    la Regione Emilia-Romagna e Arpa               a conclusione dell’intero progetto                                                    cellulosa e della emicellulosa produce
                    stanno realizzando il progetto Supersito       Supersito, previsto per la fine del 2016.                                             principalmente il levoglucosano, mentre
                    (Ricciardelli et al., 2013). Attraverso
                    questo studio, da novembre 2011, si
                    stanno effettuando misure approfondite
                    di diverse specie organiche e inorganiche
                    sull’aerosol atmosferico PM2.5 in diversi
                    punti della regione: nelle aree urbane
                    di Bologna, Parma e Rimini e nell’area
                    rurale di San Pietro Capofiume. Oltre
                    alle misure continue di specie chimiche
                    quali ioni inorganici, carbonio organico
                    ed elementare e metalli, nel corso del
                    progetto si sono realizzate numerose
                    campagne intensive di misura dove
                    sono stati osservati composti organici
                    sia di tipo apolare quali idrocarburi
                    policiclici aromatici (Ipa) e alcani, sia
                    di tipo polare quali acidi organici e
                    zuccheri. Tali campagne intensive sono
                    state condotte nelle diverse stagioni al
                    fine di arrivare ad avere una panoramica
                    su tutti i periodi climatici dell’anno
                                                                   FIG. 1
                    e per testare le possibili ipotesi di          CONCENTRAZIONE DI
                    provenienza degli inquinanti osservati         ZUCCHERI NELL’ARIA                                        600
                    dalle molteplici sorgenti di emissione e/o
                    di trasformazione.                                                                                       500
                                                                   Andamento stagionale
                    Diversi sono i riferimenti della letteratura   delle concentrazioni degli
                                                                                                 Sugar concentration ngm-3

                    scientifica internazionale su tali temi,       zuccheri derivanti da                                     400
                    in particolare verso la frazione organica      combustione (barre grigie)
                    del materiale particolato, la quale è          e zuccheri biogenici (barre                               300
                                                                   nere) nelle campagne
                    certamente una porzione consistente            intensive.
                    di quest’ultimo. Alcuni studi (Ruiz-                                                                     200
                    Jimenez et al., 2012; Gierlus et al.,          MS: Urban site
                                                                   SP: Rural site
                    2012) hanno messo in evidenza come                                                                       100
                                                                   Su: estate 2012
                    i composti organici altamente solubili         Fall: autunno 2012
                    possono aumentare l’igroscopicità              Win: inverno 2013                                          0
                                                                                                                                   Su MS   Su SP   Fall MS   Fall SP   Win MS   Win SP   Sp MS   Sp SP
                    dell’aerosol e quindi influenzare gli          Sp: primavera 2013.

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   Ecos01_2015.indd 50                                                                                                                                                                                   01/04/15 17:44
COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                                                                              i suoi due isomeri – mannosano e
                                      Inverno 2013 - Periodo diurno     (a)   galattosano – vengono prodotti in minor
                                                                              quantità (Simonet et al., 2004).
                                                                              I risultati ottenuti dall’analisi dei livelli e
                                                                              delle variazioni temporali degli zuccheri,
                                                                              relativi a quattro campagne intensive del
                                                                              progetto Supersito, eseguite nel periodo
                                                                              fra il 2012 e il 2014 in due siti di misura
                                                                              (sito urbano di Bologna e sito rurale
                                                                              di San Pietro Capofiume), vengono di
                                                                              seguito analizzati. Le concentrazioni
                                                                              totali degli zuccheri sono risultate di
                                                                              un ordine di grandezza più alte nei
                                                                              periodi invernali/autunnali rispetto
                                                                              ai periodi estivi/primaverili (figura 1),
                                                                              probabilmente a causa della sinergia
                                                                              tra gli aumenti delle concentrazioni
                                                                              antropiche da riscaldamento
                                                                              domestico da biomassa e le condizioni
                                                                              meteorologiche avverse alla diffusione
                                                                              (Pietrogrande et al., 2014). Tale ipotesi
                                                                              è supportata dall’alta percentuale
                                                                              degli anidrozuccheri (levoglucosano,
                                                                              mannosano e galattosano) rispetto
                                      Inverno 2013 - Periodo notturno   (b)
                                                                              agli zuccheri totali di indagine nel
                                                                              periodo invernale (circa il 94% in
                                                                              entrambi i siti di studio), valore in forte
                                                                              diminuzione nel periodo estivo (25%
                                                                              e 32% rispettivamente in estate e in
                                                                              primavera). Questi dati sono in linea
                                                                              con studi svolti nell’area lombarda, dove
                                                                              è stato dimostrato che la combustione
                                                                              della legna per riscaldamento domestico
                                                                              – fonte ampiamente diffusa nei periodi
                                                                              con basse temperature – incide per il
                                                                              25-30% della massa del PM2.5 (Perrone et
                                                                              al., 2012) e contribuisce per oltre il 75%
                                                                              del benzo(a)pirene – B(a)P – osservato
                                                                              su tale frazione dell’aerosol atmosferico
                                                                              (Belis et al., 2011).

                                                                              Gli Ipa, composti ubiquitari derivanti
                                                                              dalla combustione incompleta o della
                                                                              pirolisi di combustibili contenente
                                                                              carbonio, non hanno messo in evidenza
                                      Primavera 2013                    (c)   una netta prevalenza spaziale, a eccezione
                                                                              dell’inverno 2011 e autunno 2012 dove
                                                                              è possibile osservare valori superiori a
                                                                              favore del sito urbano. Inoltre, al fine di
                                                                              caratterizzare quali-quantitativamente
                                                                              le possibili fonti, sono stati analizzati
          FIG. 2                                                              i profili di distribuzione dei diversi
          COMBUSTIONE                                                         Ipa, calcolati come percentuali di ogni
          A LEGNA, IPA                                                        specie molecolare sul totale degli Ipa
                                                                              nel periodo, che possono rappresentare
          Concentrazione                                                      un’“impronta digitale” dei diversi tipi di
          percentuale dei 24 Ipa                                              sorgente. Nelle varie campagne realizzate
          rispetto alla loro somma                                            si evidenziano principalmente differenze
          nella campagna invernale
          2013 nel periodo                                                    inter-sito (urbano e rurale); tali differenze
          diurno (a), nel periodo                                             sono probabilmente da ricercarsi nelle
          notturno (b) e durante la                                           diverse emissioni prossime ai due siti di
          campagna primaverile                                                misura: prevalentemente miste, da traffico
          2013 (c).
                                                                              e da riscaldamento nel sito urbano,
          MS: sito urbano                                                     prevalentemente da riscaldamento nel sito
          SPC: sito rurale                                                    rurale.

                                                                                                                                    51

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COMBUSTIONE DI LEGNA E QUALITÀ DELL'ARIA - La difficile convivenza di economia ed ecologia - Arpae Emilia ...
ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                    Vengono riportati, a titolo di esempio,        correlazione (rispettivamente r≈0.92               associata alla presenza di alcuni zuccheri
                    i pattern osservati nelle campagne di          e r≥0.97) con gli zuccheri provenienti             primari biogenici, quali il ribitolo e
                    gennaio-febbraio 2013 (figura 2a e 2b) e       dalla combustione di queste ultime                 mannitolo, più abbondanti nel periodo
                    di maggio 2013 (figura 2c).                    (Pietrogrande et al., 2014).                       estivo e il micosio che è uno zucchero
                    Nel periodo invernale 2013,                    È stata inoltre effettuata un’analisi              predominate in primavera. Da tale analisi
                    caratterizzato da temperature                  delle componenti principali, allo scopo            è utile notare come nelle diverse stagioni
                    relativamente miti e frequenti                 di individuare le prevalenti fonti di              i campioni di PM2.5 siano ben separati
                    precipitazioni, i campionamenti sono           emissione responsabili della presenza              in termini di caratteristiche chimiche,
                    stati eseguiti dalle 9 alle 18 (day) e dalle   in atmosfera di questi analiti nelle               mentre non si evince una sostanziale
                    18 alle 9 (night) del giorno successivo        diverse stagionalità. Sono stati presi in          differenza fra i due siti di indagine,
                    per indagare l’effetto della variazione        considerazione le concentrazioni dei               suggerendo un simile impatto sia nell’area
                    dell’altezza dello strato rimescolato          singoli zuccheri, le concentrazioni totali         urbana che rurale, dovuto alla natura
                    sulla composizione dell’aerosol, mentre i      degli acidi carbossilici e degli alcani, i         regionale delle fonti di emissioni e dei
                    campionamenti nel periodo primaverile          valori di CPI (indice che spiega l’origine         processi di fotochimica.
COMBUSTIONE LEGNA

                    sono stati eseguiti dalle ore 9 alle ore       antropogenica o biogenica degli alcani)
                    9 del giorno successivo, in quanto le          e i parametri meteorologici, quali
                                                                                                                      Silvia Ferrari1, Maria Chiara
                    concentrazioni di Ipa sono molto più           temperatura e radiazione solare. Sono
                                                                                                                      Pietrogrande2, Arianna Trentini1, Dimitri
                    basse delle corrispondenti del semestre        state determinate tre fonti: una fonte             Bacco1, Claudio Maccone1, Isabella
                    freddo. In generale, in tutte le campagne      molto esplicita che indica una sorgente di         Ricciardelli1, Pamela Ugolini1, Fabiana
                    intensive – come riportato nella               combustione da biomasse, in particolare            Scotto1, Giulia Bertacci3, Vanes Poluzzi1
                    letteratura – gli Ipa prevalenti sono a 4      sono ben correlati gli anidrozuccheri, gli
                                                                                                                      1. Arpa Emilia-Romagna
                    e 5 anelli e le concentrazioni delle loro      acidi totali e gli alcani in qualità di marker     2. Università di Ferrara
                    somme variano di uno o due ordini              organici dei processi di combustione. Una          3. Università di Bologna
                    di grandezza fra inverno/autunno e             seconda fonte è associata alla presenza del
                    primavera.                                     mannosio che è presente esclusivamente
                                                                   in primavera e risulta verosimilmente di
                    È stato studiato anche il rapporto tra         origine biogenica. Infine una terza fonte è
                    levoglucosano e benzo(a)pirene nei due
                    siti di Bologna e San Pietro Capofiume,
                    i valori di r (coefficiente di correlazione)      BIBLIOGRAFIA
                    tra i due composti risultano compresi
                    nel range 0.2-0.8 nei periodi freddi, a            Belis C.A., Cancelinha J., Duane M., Forcina V., Pedroni V., Passarella R., Tanet G.,
                    dimostrazione che anche il B(a)P – come            Dous K., Piazzalunga A., Bolzacchini E., Sangiorgi G., Perrone M.G., Ferrero L.,
                    riportato dalla letteratura – può derivare         Fermo P., Larsen B.R., 2011, “Sources for PM air pollution the Po Plain, Italy: Critical
                    dalla combustione delle biomasse.                  comparison of methods for estimating biomass burning contributions to benzo(a)
                                                                       pyrene”, Atmospheric Environment, 45, 7266 e 7275.
                    Tuttavia, l’ampio range osservato – di
                    cui non si evidenziano valori maggiori in          Gierlus K.L., Laskina O., Abernathy T.L., Grassian V.H., 2012, “Laboratory study of
                                                                       the effect of oxalic acid on the cloud condensation nuclei activity of mineral dust
                    un sito rispetto all’altro – mostra come           aerosol”, Atmospheric Environment, 46, 125-130.
                    il B(a)P, a differenza del levoglucosano,
                                                                       Mazzoleni L.R., Zielinska B., Moosmüller H., 2007, “Emissions of levoglucosan,
                    abbia un’origine mista.                            methoxy phenols, and organic acids from prescribed burns, laboratory
                    L’evidenza delle emissioni della                   combustion of wildland fuels, and residential wood combustion”, Environ. Sci.
                    combustione delle biomasse è supportata            Technol., 41, 2115 e 2122.
                    anche dalla presenza di acidi carbossilici         Perrone M.G., Ferrero L., Larsen B.R., Sangiorgi G., De Gennaro G., Udisti
                    che possono essere prodotti direttamente           G., Zangrando R., Gambaro A., Bolzacchini E., 2012, “Sources of high PM2.5
                    da processi di combustione oppure da               concentrations in Milan, Northern Italy: molecular marker data and CMB
                                                                       modeling”, Sci. Tot. Environ., 414, 343 e 355.
                    fotossidazione di precursori organici
                    (Mazzoleni et al., 2011). Un trend                 Ricciardelli I., Bacco D., Ferrari S., Trentini A., Scotto F., Ugolini P., Maccone C.,
                                                                       Poluzzi V., 2013, “Il progetto Supersito per conoscere meglio l’aria”, Ecoscienza,
                    analogo a quello riscontrato per gli               3/2013.
                    zuccheri è evidenziato anche per alcuni
                                                                       Ruiz-Jimenez J., Parshintsev J., Laitinen T., Hartonen K., Petäjä T., Kulmala M.,
                    acidi carbossilici, per cui nelle stagioni         Riekkola M.L., 2012, “Influence of the sampling site, the season of the year, the
                    estive/primaverili le concentrazioni               particle size and the number of nucleation events on the chemical composition of
                    di questi ultimi risultano molto basse             atmospheric ultrafine and total suspended particles”, Atmospheric Environment,
                    a causa prevalentemente di una loro                49, 60-68.
                    minor emissione e, di conseguenza,                 Simoneit B.R.T., Elias V.O., Kobayashi M., Kawamura K., Rushdi A.I., Medeiros
                    della minor importanza dei processi di             P.M., Rogge W.F., Didyk B.M., 2004, “Sugars dominant water-soluble organic
                                                                       compounds in soils and characterization as tracers in atmospheric particulate
                    trasformazione. Coerentemente, nella
                                                                       matter”, Environ. Sci. Technol., 38, 5939 e 5949.
                    stagione invernale/autunnale la maggior
                                                                       Pietrogrande M. C., Bacco D., Visentin M., Ferrari S., Casali P., 2014, “Polar organic
                    presenza di tali precursori antropogenici
                                                                       marker compounds in atmospheric aerosol in the Po Valley during the Supersito
                    (con un ordine di grandezza maggiore)              campaigns - Part 1: Low molecular weight carboxylic acids in cold seasons”,
                    promuove la loro trasformazione.                   Atmospheric Environment, 86, 164-175.
                    Sia la concentrazione totale degli                 Pietrogrande M.C., Bacco D., Visentin M., Ferrari S., V. Poluzzi, 2014, “Polar organic
                    acidi carbossilici che dei singoli acidi:          marker compounds in atmospheric aerosol in the Po Valley during the Supersito
                    glicolico, malonico, maleico, succinico –          campaigns - Part 2: Seasonal variations of sugars”, Atmospheric Environment, 97,
                    ritenuti i maggiori costituenti nel fumo           215- 225.
                    delle biomasse – mostrano una ottima

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

          QUALITÀ E TIPO DI ESSENZA
          IMPORTANTI AI FINI DELL’IMPATTO
          TRA LE BUONE PRATICHE PER LA COMBUSTIONE DELLE BIOMASSE RIVESTE PARTICOLARE
          IMPORTANZA LA QUALITÀ DELLA MATERIA PRIMA. GLI ASPETTI PRINCIPALI PER UN ELEVATO
          RENDIMENTO ENERGETICO SONO IL CONTENUTO IN ACQUA (É NECESSARIA UNA BUONA
          STAGIONATURA) E LA SCELTA DELL’ESSENZA.

          N
                    ell’insieme delle “buone pratiche”
                    per la combustione delle
                    biomasse riveste particolare
          importanza la qualità della materia
          prima, intendendo per qualità non
          solo o non solamente le caratteristiche
          della biomassa in senso stretto, ma a
          valle di tutta la filiera fino al momento
          dell’introduzione nell’impianto (stufa
          domestica, caldaia, grosso impianto
          ecc.) e quindi dall’origine, al trasporto,
          alla fase di produzione/lavorazione, alla
          conservazione e utilizzo.
          La qualità e caratteristiche dei
          biocombustibili legnosi trovano
          attualmente codifica e descrizione in due      stagionatura, lasso di tempo che deve          norme indicate sui contenitori dai
          specifiche norme, la UNI/TS 11264:2007         quindi essere preso a riferimento quale        codici quali il DIN 51731 o O-NORM
          relativa alla caratterizzazione della          “buona pratica” da rispettare. A tal           M7135 o DIN PLUS.
          legna da ardere, bricchette e cippato          proposito è anche importante che la legna      Dal punto di vista qualitativo, altro
          e la UNI/TS 11263:2007 relativa                venga accatastata all’esterno, in un luogo     aspetto che può incidere in maniera
          alla caratterizzazione del pellet a fini       coperto, ben areato e rialzato rispetto al     anche significativa sulla scelta, utilizzo
          energetici.                                    terreno.                                       e resa della biomassa legnosa è quello
          In questo breve articolo il tema viene         Se, per quanto riguarda la legna da            che riguarda l’essenza. In questo ambito
          però affrontato in termini semplificati,       ardere, è relativamente semplice poterne       risultano infatti farsi normalmente
          laddove le due norme ne codificano             avere garanzia circa l’assenza di sostanze     preferire le essenze di legno classificate
          invece in dettaglio i molteplici aspetti e     inquinanti o comunque estranee al              come “dure” e generalmente riconducibili
          rispetto alle quali si rimanda per eventuali   legno, fatte salve possibili provenienze       alle latifoglie (faggio, rovere, carpino,
          approfondimenti.                               da territori o terreni in qualche misura       acero), piuttosto che quelle definite
          Per quanto riguarda la legna da ardere         contaminati, in presenza di biomasse           “dolci” e perlopiù riconducibili alle
          “comune”, ma anche per le altre tipologie      lavorate o semi-lavorate come le               conifere (abete e pino in particolare).
          di biocombustibili, l’aspetto qualitativo di   bricchette, il pellet e parzialmente il        Le differenze, in qualche caso
          maggior rilievo in grado di consentire o       cippato, è essenziale poterne verificare la    rappresentate anche da un apprezzabile
          meno un elevato rendimento energetico e        loro produzione da legna pulita e in alcun     diverso potere calorifico, sono però
          una buona combustione è rappresentato          modo trattata se non in modo “fisico”.         per lo più riconducibili a una diversa
          dal contenuto in acqua.                        La presenza di composti chimici estranei       modalità di combustione che può essere
          Passare infatti dal 50% del contenuto          (es. riconducibili a legno trattato con        anche sfruttata in positivo a seconda
          in acqua, valore di una biomassa non           colle o vernici) o di additivi e leganti       dell’utilizzo (combustioni più o meno
          stagionata, al 20% raggiungibile dopo          chimici in pellet di scarsa qualità, oltre     vivaci, più o meno durature, diversa
          adeguata stagionatura o adeguato               a produrre emissioni inquinanti di varia       lunghezza della fiamma, diversa velocità
          trattamento di essicazione (in questo          natura, possono infatti provocare anche        e facilità di accensione), ma anche avere
          caso, se forzata, i valori possono risultare   danni e malfunzionamenti all’impianto e        risvolti negativi ad esempio riguardo agli
          anche sensibilmente inferiori), ne             al camino.                                     effetti di sporcamento (e conseguente
          comporta più del raddoppio del potere          La presenza di questi additivi inquinanti      manutenzione) normalmente maggiori
          calorifico.                                    può talvolta essere facilmente individuata     per le specie dolci (per lo più resinose)
          Limitatamente alla legna da ardere             da odori ben diversi da quelli del legno che   rispetto alle specie dure.
          e conseguentemente all’utilizzo più            si sviluppano nella fase di combustione,
          impattante dal punto di vista delle            ma per escludere in maniera certa questo
          emissioni in atmosfera, per raggiungere        tipo di problema è altresì necessario          Gabriele Tonidandel
          questo livello di umidità sono necessari       accertarsi preliminarmente che quanto          Agenzia provinciale per la protezione
          non meno di due, meglio tre, anni di           acquistato sia certificato dalle apposite      dell’ambiente (Appa), Trento

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ECOSCIENZA Numero 1 • Anno 2015

                    LE REGOLE PER IL BUON
                    FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO
                    LA SCELTA, LA CORRETTA INSTALLAZIONE E L’ADEGUATA MANUTENZIONE DELL’IMPIANTO DI
                    RISCALDAMENTO DOMESTICO A BIOMASSE CONSENTONO DI OTTIMIZZARE IL RENDIMENTO E DI
                    RIDURRE LE EMISSIONI DI INQUINANTI IN ATMOSFERA. LA NORMATIVA TECNICA HA STABILITO I
                    CRITERI A SEGUIRE. GLI INCENTIVI PER LA SOSTITUZIONE CON IMPIANTI PIÙ PERFORMANTI.
COMBUSTIONE LEGNA

                    L
                             a prima regola essenziale
                             per il buon funzionamento
                             dell’apparecchio di riscaldamento
                    domestico a biomasse è l’installazione
                    a regola d’arte. Il dimensionamento
                    dell’impianto, il suo posizionamento
                    nello spazio domestico, la geometria
                    e l’altezza della canna fumaria,
                    sono elementi fondamentali per il
                    funzionamento ottimale. In secondo
                    luogo, la manutenzione periodica regolare
                    sia ordinaria (pulizia della camera di
                    combustione, rimozione delle ceneri,
                    controllo speditivo del tiraggio), sia
                    straordinaria (pulizia della canna fumaria
                    a opera di tecnici qualificati), giocano
                    un ruolo fondamentale per il buon
                    funzionamento dell’impianto e quindi la
                    riduzione delle emissioni di inquinanti in
                    atmosfera.
                    È fondamentale ottimizzare e avere il
                    controllo delle condizioni di combustione
                    degli impianti a biomasse, per ridurre
                    al minimo le quantità di idrocarburi
                    policiclici aromatici e particolato          e conduzione dell’impianto che possono            tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio
                    emessi in atmosfera. In particolare          fare la differenza in tutti gli apparecchi        forzato, di potenza termica nominale
                    si deve focalizzare l’attenzione sul         presenti nelle case.                              < 35 kW, alimentati con biocombustibili
                    miglioramento delle caratteristiche                                                            solidi di cui alle norme della serie UNI
                    tecniche dell’impianto e sull’attuazione                                                       EN 14961.
                    delle pratiche di conduzione e di            Scelta e corretta installazione                   L’installazione di un impianto e la
                    manutenzione degli impianti domestici.       dell’impianto                                     verifica del corretto esercizio prevedono
                    Nel ciclo di funzionamento                                                                     una sequenza precisa di operazioni che
                    dell’apparecchio le fasi di accensione e     La normativa tecnica europea e, a                 iniziano con la verifica dell’idoneità del
                    spegnimento (i cosiddetti transitori) sono   seguire, quella italiana hanno stabilito i        locale di installazione, del sistema di
                    quelle in cui si formano elevate quantità    requisiti e i metodi di prova per la verifica     evacuazione fumi e delle prese d’aria
                    di inquinanti nei fumi, non essendo          dei livelli emissivi degli apparecchi di          esterna. Successivamente ha luogo la
                    state ancora raggiunte le condizioni         riscaldamento domestico, quali stufe,             fase di installazione vera e propria con
                    ottimali di combustione. Nell’ottica di un   caminetti, termo cucine e caldaie. Nel            la realizzazione della ventilazione, il
                    utilizzo sistematico delle biomasse per il   box sono riportate le norme UNI EN                collegamento alle prese d’aria esterne
                    riscaldamento e la produzione dell’acqua     per le diverse tipologie di impianti              e al sistema di evacuazione fumi, il
                    sanitaria, andrebbero limitati il più        comunemente utilizzati.                           montaggio e la posa in opera e, infine,
                    possibile i transitori.                      La norma UNI EN 10683:2012                        l’esecuzione della prova di accensione e di
                    Se da un lato la tecnologia e il             “Generatori di calore alimentati a legna o        funzionalità.
                    funzionamento degli impianti a biomasse      altri biocombustibili solidi – Requisiti di       Prima dell’installazione dell’impianto
                    di nuova generazione ha migliorato di        installazione” definisce invece i criteri per     è necessario verificare anche l’assenza
                    molto le condizioni di combustione           la verifica, l’installazione, il controllo e la   di ostruzioni lungo tutto il camino,
                    e di conseguenza anche la resa in            manutenzione degli impianti destinati             lo sviluppo prevalentemente verticale
                    termini di calore prodotto, dall’altro è     al riscaldamento dell’ambiente e/o alla           del camino, l’esistenza e l’idoneità
                    importantissimo ricordare che esistono       produzione di acqua calda sanitaria e/o           del comignolo e l’assenza di altri
                    una serie di norme di buona installazione    alla cottura dei cibi, con apparecchi sia a       allacciamenti al camino (uso esclusivo).

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