LE INNOVAZIONI DI IERI NEL PROGRESSO DI OGGI - il contributo delle innovazioni nella storia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
LE INNOVAZIONI DI
IERI NEL PROGRESSO DI
OGGI
il contributo delle innovazioni nella storia
Istituto tecnico I.S.I.S Giulio Natta,
Indirizzo: Liceo scientifico tecnologico sperimentale Brocca
A cura di: MICHELE LAZZARETTI
Classe: 5 B lstL’ argomento posto sotto analisi è un dato periodo storico, ricco di avvenimenti significativi che, spesso ingiustamente, non viene valorizzato quanto dovrebbe. Questo periodo rappresenta l’intera seconda metà del diciannovesimo secolo e costituisce un insieme cosi vasto di innovazioni, da non riuscire a prenderle completamente in esame. I vari campi della ricerca scientifica hanno conosciuto un progresso straordinario, soprattutto grazie alle scoperte in ambito fisico chimico e tecnologico; mentre dal punto di vista umanistico si sono sviluppate concezioni sempre più radicate che hanno portato alla comparsa di nuovi movimenti, con esponenti illustri sia per quanto riguarda l’ arte che per quanto riguarda la letteratura. Inoltre di fine importanza sono da considerarsi le ideologie che si cominciano a diffondere, spesso legate ai pensieri della filosofia e a quelli dei grandi filosofi; che porteranno profondi cambiamenti nella società, con l’ affermazione di nuove teorie. In particolare in questa finestra temporale di circa cinquant’anni hanno vissuto tra i maggiori esponenti di qualsiasi campo di ricerca o sviluppo e anche i più colti tra i celebri letterati o filosofi. Proprio su questo aspetto andremo a soffermarci e ad evidenziare in modo dettagliato ogni caratteristica delle più grandi scoperte inserite nel contesto storico.
CONTESTUALIZZAZIONE STORICA, SOCIALE ED ECONOMICA DI UN PERIODO PROGRESSISTA AMBITO: storico-sociale Nel ventennio compreso tra il 1850 ed il 1870 le condizioni sia economiche che sociali medie nell’ intera Europa erano ottimali per un forte sviluppo. In tutti gli stati che erano venuti a formarsi, compresi i più tardivi quali ad esempio l’ Italia, si potevano riscontrare fattori altamente positivi, indice di un imminente progresso sotto tutti i punti di vista. A forti ondate questo benessere si diffondeva in tutto il continente portando notevoli benefici e miglioramenti, tanto che non vi fu una vera e propria rivoluzione dell’ industria, ma gli studiosi non poterono non parlare di una seconda rivoluzione molto più estesa territorialmente della prima, tanto da lambire anche gli Stati Uniti. Questa seconda rivoluzione si presentava come il culmine del progresso e l’ esplosione di uno sviluppo condiviso da tutti i paesi, anche se spesso con modalità e tempistiche differenti. Con questa forte spinta tutti i settori soprattutto economici e scientifici conobbero un incredibile rinnovamento, con trasformazioni che si radicarono nel sistema fino a giungere ai giorni nostri. L’ AVVIO DELL’ INDUSTRIA MODERNA E LA PRODUZIONE DELL’ ACCIAIO Le industrie ed i settori produttivi vennero fortemente riformati da questa rivoluzione. In particolare si svilupparono nuove industrie attorno alla ricerca e allo studio scientifico. Questo fenomeno derivava dal fatto che i ricercatori e gli scienziati non erano più semplici operai al servizio dell’ azienda, ma coloro che svolgevano questo ruolo si specializzavano nel settore di competenza, diventando tecnici di ruolo ben più preparati. Proprio con questo incremento nella specificità dei settori, vennero più facilmente compiuti studi e ricerche che sfociarono in invenzioni molto note ancora oggi, quali ad esempio la dinamite o l’ acciaio. Il risultato fu la comparsa di marchi depositati attorno ai quali si sviluppano nuovi settori produttivi con la diffusione della figura degli inventori. Tra le scoperte più importanti è impossibile non citare l’ acciaio. Questo materiale non era sconosciuto, bensì era già stato utilizzato durante tutto il corso della storia e soprattutto nell’ ‘800. Inizialmente veniva considerato come un materiale ferroso con una qualche mancanza, a causa della sua fragilità e della sua forte temprabilità a caldo,
tuttavia rappresentava un costo eccessivo per gli ambiti d’ impiego. Il problema venne risolto appunto in questi anni dove uno studio meticoloso sui processi di produzione portò ad un abbassamento delle spese di produzione, rendendo l’ acciaio un materiale facilmente impiegabile. architettonica Il metodo, rivoluzionario per tutta l’ingegneria e per il mondo intero, porta il nome di Sir Henry Bessemer: la paternità dell’idea alla base del processo è stata infatti riconosciuta a questo lord inglese, che ne ottenne il brevetto il 17 ottobre 1885. A dimostrazione di questo nuovo utilizzo, nel 1889 con lo scopo di coronare la grandezza dell’ Esposizione Universale che si sarebbe tenuta a Parigi, venne realizzata una delle opere architettoniche ancora oggi più famose, la Tour Eiffel, interamente realizzata in acciaio. LO SCENARIO INNOVATIVO SOTTO IL PUNTO DI VISTA CONCRETO Tra le tante invenzioni degne di nota vi furono anche l’ alluminio e l’ acido solforico, che rappresentarono una rivoluzione soprattutto in ambito chimico, fonte di innovazione ed utilizzo in concimi coloranti ed esplosivi, ai quali si affiancò nel 1875 la dinamite del celeberrimo Alfred Nobel. Il settore chimico ebbe influsso anche sui comparti derivanti della medicina e della farmaceutica, dove grazie alla scoperta di nuovi vaccini vennero debellate malattie storiche quali ad esempio la rabbia o la lebbra. In campo chimico-medico pero l’ aspirina fu l’ invenzione caratteristica della farmaceutica dell’ epoca. Sintetizzata in quegli anni, attraverso diverse procedure egualmente efficienti, l’ aspirina era un composto del tutto rivoluzionario. Tra le scoperte anche il petrolio fu un elemento fondamentale nell’ analisi del periodo, poiché segnò la nascita di tutto il settore energetico e produttivo che riguardava l’ automobilismo. Con l’ avvento del petrolio la fonte di energia primaria passò ad essere dal carbone proprio al cosiddetto oro nero, una sostanza della quale non si aveva disposto fino a quel momento. I motori a vapore risultarono essere obsoleti e rimpiazzati dunque dai nuovi motori a scoppio, che divennero pienamente funzionali solo intorno alla fine del secolo. Il carburante diesel dall’ omonimo scienziato, la gomma dal ricercatore John Dunlop furono innovazioni conseguenti a questo grande settore in forte crescita. In altro ambito studi sperimentali furono condotti anche con oggetto principalmente l’ elettricità, con il raggiungimento della definizione di una circuitazione e la scoperta dell’ innovativa lampadina, la quale agì come rampa di lancio per un utilizzo su larga scala dell’ energia elettrica. Tra le tante note positive si aggiunse anche un miglioramento nelle reti di trasporti, poiché, con l’ introduzione dei nuovi materiali sopracitati, si poterono ottenere migliorie consistenti. Il settore ferroviario fu uno dei più interessati con una crescita esponenziale di tutte le reti. Si giunsero persino a costruire ferrovie intercontinentali ed in poco tempo le strutture ferroviarie incrementarono di percentuali mostruose quali il 900%. Anche il settore navale dei trasporti ricevette un forte incentivo, poiché il miglioramento del settore siderurgico e l’ introduzione dell’ elica ne aumentarono l efficienza . Oltre al settore del trasporto comincio ad
affacciarsi sullo scenario mondiale anche il nuovo settore delle comunicazioni. L’ emergere di questo nuovo ambito di ricerca iniziò con la scoperta dell’ elettromagnetismo e di tutto ciò che riguardava l’ effetto di elettromagnetizzazione . Uno dei primi studiosi a riguardo fu Charles Augustin de Coulomb, le cui scoperte sono ben note ancora oggi. Da questo punto di partenza vennero inventati due strumenti: il telegrafo, prima, ed il telefono, dopo,nel 1860, che consentivano la comunicazione anche a lunghe distanze, tanto da far comunicare continenti differenti. Il vero aspetto rivoluzionario di questi due strumenti non fu tanto la portata, ma l’ istantaneità con la quale il messaggio veniva trasferito ed i notevoli vantaggi conseguenti. LA CRESCITA DEMOGRAFICA ED IL FATTORE RIVOLUZIONARIO Con questo forte sviluppo la popolazione fu spinta verso una grande crescita in termini demografici, che interessò indistintamente l’ intera popolazione mondiale. Le nuove scoperte in ambito chimico e medico offrirono le condizioni perfette per uno sviluppo demografico significativo, con un' aspettativa di vita più alta e migliorata ed un tasso di mortalità in notevole calo. Unitamente ai progressi medici e chimici, la forte disponibilità di risorse porto ad un incremento esponenziale della popolazione, con cifre quasi quadruplicate. GLI SVILUPPI ECONOMICI AFFIANCATI ALLA RIVOLUZIONE L' economia subì una decisiva modificazione che portò il passaggio da una politica liberista ad una fortemente protezionista con l’ imposizione di forti tasse e dazi per cercare appunto di favorire l’ economia interna. Si diffuse oltretutto una forte ideologia nazionalista, frequente infatti era la pratica di maggiorare i prezzi delle merci estere per screditarne l acquisto, a favore di prodotti nazionali. Questa politica economica fu accompagnata dalla formazione di coalizioni ed associazioni che coinvolsero fabbriche o imprese impiegate nel medesimo settore, alla ricerca di un ottimizzazione del ciclo produttivo. Queste istituzioni, identificate con il nome di cartelli, furono largamente utilizzate nell’ Europa continentale, forte del fatto che in questo modo la concorrenza veniva ridotta sostanzialmente. Spesso le coalizioni assumevano la forma di vere e proprie fusioni tra le aziende, con un azzeramento della concorrenza e la creazione dei primi monopoli. In questa situazione le aziende necessitavano di capitali e di risorse delle quali non disponevano, fu qui che il ruolo delle banche divenne fondamentale per il passaggio delle aziende a S.P.A ovvero società per azioni, in cui in capitale venne frazionato in azioni e le banche diventarono parte azionaria delle stesse aziende. Si sviluppò così una nuova forma di capitalismo che prese il nome di capitalismo finanziario. Con questa pratica non era più lo stato a controllare direttamente l’ operato delle aziende, ma il potere fu accentrato nelle mani delle banche. LA QUESTIONE SOCIO-POLITICA E IL LAVORO OPERAIO Sotto il punto di vista sociale e politico la situazione si evolse in tempi paralleli ma in modalità differenti. Infatti l’ apporto che questa rivoluzione era riuscita a dare in ambito economico molto presto si trasformò in una sovrapproduzione, la quale non fece che aumentare il malcontento soprattutto delle classi sociali meno abbienti. Nel 1873 l’ economia conobbe una nuova crisi derivante appunto da questa sovrapproduzione e dalle difficoltà ad essa legate. Si intensificò il
fenomeno delle migrazioni, soprattutto le emigrazioni dal continente europeo a quello americano.
A questo flusso migratorio si interessarono anche molti abitanti italiani, che mossi da un generale
senso di insoddisfazione migravano alla ricerca di condizioni migliori. La situazione nel continente
infatti socialmente si presentava piuttosto problematica, poiché le aziende tendevano a sfruttare il
più possibile i dipendenti, sfruttando spesso anche donne e bambini. In questo periodo il tema
della povertà fu facilmente collegato a quello dell’ industrialismo. Il tutto era dovuto a una
stragrande presenza di persone in cerca di lavoro, che non fece altro che abbassare il valore dei
stipendi e retribuzioni, a sfavore appunto della popolazione di ceto medio-basso. A riguardo di
questo forte problema figure di spicco si concentrarono nella ricerca di una soluzione, Karl Marx
tra tutti fu uno dei massimi esponenti e promotori di una nuova concezione del lavoro e delle
condizioni sociali dei lavoratori, tanto da essere considerato uno dei fondatori del movimento
socialista.
LA POLITICA NAZIONALISTICA E LA NUOVA COLONIZZAZIONE
Come forma di contrasto generale al malcontento l’ Europa decise di aprire i propri confini e di
ricercare una soluzione all’ esterno piuttosto che all’ interno del continente. Furono infatti forti i
movimenti migratori che interessarono soprattutto i paesi più poveri, con i quali la popolazione
cercò di scappare dalle problematiche sia sociali che economiche. Gli stati al contempo cercarono
di riconquistare la fiducia dei cittadini proprio sfruttando un' ideologia diffusa fortemente
nazionalista. In questo periodo le condizioni generali sono piuttosto contrastanti e gli stati, quelli
dell’ Europa continentale, si misero in moto e attuarono una forte politica coloniale, cercando un
imposizione di forza sui territori assoggettati. Questa politica prese il nome di imperialismo e
derivò da un intreccio di ragioni di natura differente. Le motivazioni che spinsero gli stati ad agire
in queste modalità furono in
particolare di tipo
economico, sociale ed
ideologica. Dal punto di vista
economico le condizioni
erano in una situazione
ristagnante, dovuta alla
massiccia sovrapproduzione,
la rivoluzione industriale
infatti aveva scaturito un
forte incentivo della
produzione di materiali, che
però rappresentavano una
quantità eccessiva ed un
surplus. Dal punto di vista
ideologico, si ebbe la formazione di una nuova concezione, soprattutto grazie al filosofo Auguste
Comte, basata prettamente su un approccio scientifico- razionale alla realtà. Oltre a questa
filosofia scientifica presero piede in tutta Europa i primi pensieri riguardo la tutela dei lavoratori esui diritti che essi potevano esercitare. Di maggior importanza, però, fu la nuova ideologia razziale che cominciò a diffondersi e che contribuì fortemente con la politica imperialistica. Inoltre dal punto di vista sociale si diffuse un' ideologia nazionalistica, differente da quella già diffusasi ad inizio del secolo, tesa ad un esaltazione degli aspetti propri di ogni nazione. Queste furono le motivazioni, che legate ad un malcontento ed alla voglia di affermazione, fornirono le basi per una campagna imperialista su vari territori extraeuropei. Con l’ affermazione dell’ imperialismo si estinse il colonialismo commerciale, soprattutto delle imprese private, poiché gli stati stessi si sostituirono ai privati, esercitando un potere diretto nei confronti delle colonie. Le colonie rappresentavano una parte costituente vera e propria del territorio dello stato, sulla quale esercitare diritti e dalla quale attingere risorse. Questa politica riguardò soprattutto il territorio africano nel quale si attuò una forte azione di espatrio, prettamente legata alla concezione razziale. Con questa politica imperialista, della quale si parla molto anche in opere letterarie, quali ad esempio “Heart of Darkness” dello scrittore Joseph Conrad, si ricercò una vera e propria imposizione di scenari europei in territori africani, con l’ imposizione di condizioni quali la forma di governo, la religione, gli usi ed i costumi. FONTI: per sola presa visione “ Wikipedia” l’ enciclopedia libera ; “I saperi della storia 2” tomo B (De Bernardi,Gurracino); “Wired” inventa,sbaglia, innova;
AUTOBIOGRAFISMO, ANALISI PSICOLOGICA E COLONIALISMO. JOSEPH
CONRAD E LE SUE RIVOLUZIONI STILISTICHE.
AMBITO: letterario inglese
Teodor Nałęcz Konrad Korzeniowski fu uno
dei primi autori esteri a riscuotere un
notevole successo nella letteratura inglese.
Egli infatti, di origine polacca nacque il 3
dicembre del 1857 in Podolia, una vecchia
regione del regno di Polonia, passata sotto il
controllo della Russia zarista, oggi conosciuta
come Ucraina. Il periodo della sua infanzia fu
tutt’ altro che tranquillo, poiché alla tenera
età di 9 anni perse la madre per malattia e
all’ età di 13 anni rimase orfano per la morte
del padre esiliato. Fu dunque affidato alle
cure dello zio, che provvide a mantenerlo e a
procurargli un istruzione e degli studi. Fin da
piccolo Conrad ebbe un grande richiamo da
parte del mare, probabilmente derivante da
alcuni viaggi compiuti con il proprio
Teodor Konrad Korzeniowski Nałęcz was one
precettore, tanto che appena ebbe terminato
of the first foreign authors to collect a
gli studi cercò di convincere lo zio a lasciarlo
considerable success in the English literature.
partire, ma questo avvenne solamente
He was born on 3 December 1857 in
quando Joseph rischiò di venire arruolato
Podolia, an old region of the Kingdom of
nell’ esercito russo. Nel 1874 venne dunque
Poland, came under the control of Tsarist
indirizzato su raccomandazione dello zio in
Russia, now known as Ukraine; so he had
Francia dove si imbarcò. La vita di Conrad da
Polish origins . The period of his childhood
quel momento fu un continuo viaggiare e un
was quiet, but at the age of nine years he lost
succedersi di avvenimenti più o meno
his mother and at the age of 13 he becomed
discutibili. Dopo alcuni viaggi, una perdita al
orphaned by the death of his father in exile.
gioco ed un tentato suicidio riuscì ad essere
He was adopted by his uncle, who toke care
riaccreditato grazie allo zio e ad essere
of him and give him an education and
arruolato per la marina inglese. Proprio in
studies. Since he was young, Conrad, was
questo periodo cominciò a familiarizzare con
attracted by the sea, probably because he
la lingua inglese e cominciò a studiare i
had some trips whit his tutor, so as soon as
grandi della letteratura. La
he finished his studies he tried to convince
his uncle to let him go, but this happened
only when Joseph was going to be forced to
join the Russian army. In 1874 was directed,conoscenza della lingua inglese fu quindi on the recommendation of his uncle, in
piuttosto tardiva, appunto intorno ai vent’ France, where he boarded. Conrad's life from
anni. Una serie di viaggi di diversa natura lo that moment was a travel and a succession of
portarono alla stesura di opere quali “Youth” events. After a few trips, a loss to the game
oppure “Il negro del Narciso”. Nel 1886 gli and a suicide attempt, thanks to his uncle,
venne conferita all’ autore la cittadinanza could be enrolled in the British navy. In this
inglese come encomio per il servizio period he began to become familiar with the
compiuto. Tre anni più tardi riuscì a coronare English language and began to study the
il proprio sogno di visitare l’ Africa, in literature . The knowledge of the English
particolare il Congo, dove fu spettatore di language was quite late, just around he was
una politica coloniale molto spinta, che twenty. A series of journeys of different
radico in lui la concezione della realtà umana. nature inspired him in many writings like in
Proprio da questo viaggio è ispirata la sua "Youth" or "The Nigger of the Narcissus." In
opera più importante, “Cuore di tenebra” . 1886 he was awarded with the British
Nel 1894 si ritirò dalla vita di mare, citizenship as praise for the service. Three
diventando di fatto un romanziere a pieno years later he realized his dream of visiting
ritmo,e scrivendo numerose opere tra le 'Africa, especially the Congo, where he was
quali I suoi romanzi “Lord Jim”, “Nostromo”, spectator of a completely different way of
“L'agente segreto” e “Sotto gli occhi life. From this trip is inspired his most
dell'occidente”. La morte giunse nel 1924. important work, "Heart of Darkness". In 1894
he retired from sea life, becoming a novelist
in full swing, and writing numerous works
including the novels "Lord Jim", "Nostromo",
"The Secret Agent" and "Under the eyes of '
West. " The death came in 1924.
LO SCRITTO PIU’ IMPORTANTE E RAPPRESENTATIVO
Cuore di tenebra è l’ opera più importante e Heart of Darkness is the most important and
rappresentativa dello scrittore. L’ opera è rappresentative writing by Joseph Conrad.
fortemente autobiografica, ispirata al The work is strongly autobiographical,
periodo trascorso dal 1889 in poi nel inspired by the time spent, since 1889, on
territorio congolese. Quest’ opera è forse the Congolese territory. This work sometimes
giustamente considerata come un romanzo is considered as a novel because to its
grazie alla sua interezza e pienezza di fullness of content and to its complex form
contenuti e grazie alla sua complessità nella and structure, but is nothing else that a long
forma e nella struttura, anche se tuttavia non history written by the author. It was
è altro che una lunga storia d’ autore. Fu published for the first time in 1889 in a series
pubblicata per la prima volta nel 1889 sotto form made up by episodes, while in 1902
forma di una serie a puntate, mentre nel there was the first real publication as a unitpubblicazione come opera unitaria. “Heart of work."Heart of Darkness” is considered the
Darkness”, in lingua originale, è considerato il first modern short story.
primo romanzo breve moderno, che tratta di
tematiche che all’ epoca erano attuali,
seppur con una certa controversia. 1902
avvenne la prima vera e propria
• DEVELOPMENT OF 'APPEARANCE
NARRATIVE
LO SVILUPPO DELL’ ASPETTO
NARRATIVO The plot of the work is based on a flashback
La trama dell’ opera è incentrata su di un of the protagonist and narrator Marlow. He,
flashback del protagonista, nonché narratore with other sailors, is waiting for the high tide
Marlow. Egli insieme ad altri marinai sta to sail along the Thames, and in the waiting
aspettando l’ alta marea per salpare lungo il time is telling an adventure that he lived
Tamigi e nell’ attesa racconta di un avventura years earlier, during a trip in Africa. He was
vissuta anni prima, durante un viaggio in hired by a company that was looking for the
Africa. Egli fu assunto da una compagnia che possession of the ivory, a material highly
mirava ad impossessarsi dell’ avorio, un prized . When he came to the camp of this
materiale molto pregiato e ricercato agli inizi company he discovered that one member of
del secolo, tuttavia quando giunse all’ the company was missing. So Marlow began
accampamento di questa compagnia scoprì a search in the forest and get lost in the
che le strutture erano decisamente inadatte center of it. Arrived to the second camp,
ed un membro disperso. Iniziò così una Marlow found the first obstacle.
ricerca, nella foresta, di Kurtz, il disperso nel Unspeakable and unhealthy things happened
cuore della foresta. Giunti alla
base personale di Kurtz
cominciarono a trovare i primi
ostacoli. Indicibili e malsane
cose accadevano in questo
posto, con gli indigeni che
avevano trovato in Kurtz l’
impersonificazione di un dio,
per via del suo aspetto del suo
carattere e soprattutto della
sua voce. Marlow decise di
liberare Kurtz e di
intraprendere un viaggio di
ritorno , anche se questi era in this place, with the natives that had found
molto malato. Durante il ritorno alla base in Kurtz, the missing man, a god’s
della compagnia Kurtz muorì e impersonation, due to the aspect of his
character and especially his voice. Marlowlasciò il compito a Marlow di recapitare delle and Kurtz decided to try a trip back to the
lettere a una giovane donna in Inghilterra. base, even if Kurtz was very sick. On the way
Una volta giunto a Londra Marlow, riuscì a back to the base of the company he died and
conferire con la giovane e le comunicò la asked Marlow deliver a letter to a young
morte dell’ amato. Tuttavia non trovò il woman in England. Once in London Marlow,
coraggio di rivelare la vera natura del defunto was able to and Kurtz decided to try a return
alla vedova ma le disse che le sue ultime trip, even if was very sick. On the way back
parole furono per lei. to the base of the company Kurtz dieed and
asked to Marlow to confer with the woman
and communicate the death of the lovers.
LE TEMATICHE FORTI ED IL However, he didn’t find the courage to reveal
SIMBOLISMO the true nature of the dead,but he said that
In quest’ opera come già detto vengono his last words were for the lady .
affrontati i temi del colonialismo e della THE STRONG THEMES AND THE
discriminazione delle razze. Conrad, SIMBOLISM
attraverso questo romanzo, cerca di criticare
In this writing the dominant themes we have
l ‘ eccessivo desiderio umano di giungere al
mentioned above are the issues of
progresso e al potere, interpretando una
colonialism and discrimination of races.
vicenda in chiave molto pessimistica.
Conrad, through this novel,tries to criticize
Soprattutto l’ attenzione dell’ autore si
the excessive human desire to achieve
focalizza sul ruolo sia dei coloni che dei
progress and power, in a very pessimistic
colonizzatori, riflettendo sul senso stesso
way. The author paies particolar attention on
della colonizzazione e della civilizzazione. L’
both the role fo the colonist and the settlers,
analisi di queste tematiche viene compiuta
especially on the meaning of colonization and
attraverso un utilizzo massiccio di figure
civilization. The analysis of these themes is
simboliche e di termini ironici. Infatti molto
supported by an extensive use of symbolic
spesso lo scrittore accosta i due termini
figures and ironic terms. Very often, the
antipodi di bianco e nero, evidenziando il
writer connect the two antipodes terms of
fatto di come i due seppur siano così diversi
black and white, underlining the fact that the
siano legati indissolubilmente. L’
two are so different even if they are
accostamento più lampante tra questi due
inextricably linked. The most powerful
termini è quello riferito ai colonizzatori, i
connection between these two terms is that
quali portano l’ oscurità nel territorio
referring to the colonists, who carry the
africano per la ricerca maniacale dell’ oro
darkness in the African territory pusher by
bianco, cioè l’ avorio. Sono quindi i
the obsessive search of the white gold, the
colonizzatori europei, notoriamente di pelle
ivory. So are European settlers, known for
più chiara, a sporcarsi dei crimini del
clearer skin, to get dirty by the crimes of
colonialismo. Nel romanzo sono inoltre
colonialism. In the novel are also included
abbondantemente inserite immagini di morte
images of death that are opposed to the
che si contrappongono invece alla figura della
figure of the jungle, a figure full of energy
giungla, una figura piena di energia e di vita.
and life. IL NUOVO MODO DI SCRIVERE E DI • THE NEW WAY TO WRITE AND DO
FARE LETTERATURA LITERATURE
Joseph Conrad scrive l’ opera adottando Joseph Conrad writes such works that
quindi molti strumenti innovativi, come i temi introduce many innovative tools, as themes
o la lingua, ma soprattutto introduce un or language, but especially he introduces a
nuovo stile narrativo di forte ricchezza e new narrative style of great richness and
complessità. Egli infatti narra la vicenda del complexity. He tells the story of the novel
romanzo sotto molteplici punti di vista, from many points of view, giving a chained
dando vita ad una concatenazione di eventi interpretation of the events in the same plot.
che sfocia nella trama stessa. È infatti un It is an unknown narrator to introduce the
narratore sconosciuto ad introdurre la storia story of the sailors on the Thames, while
dei marinai sul Tamigi, mentre è Marlow a Marlow is talking about his adventures. In
parlare delle proprie avventure. Inoltre ogni addition, each character tells a longer or
personaggio racconta in modo più o meno shorter part of what happened to him, giving
breve parti di ciò che gli è capitato, the reader the opportunity to perceive the
concedendo al lettore la possibilità di events not only from the point of view of one
percepire gli avvenimenti non solo dal punto of the characters, but from the point of view
di vista di un personaggio, ma dal punto di of many characters. The dual effect that is
vista di più personaggio. Il doppio effetto che created is to recount a story seen from
si crea è appunto quello di creare una storia different points of view, but which also
vista da più punti di vista, ma che contenga contains a story in the story, like a Russian
anche una storia dentro l’ altra, come una doll. This narrative style is called “ frame
matrioska. Questo stile narrativo è detto story”, because the story is nothing more
racconto a cornice, poiché il racconto iniziale than an initial frame of the true story that
non è altro che una cornice del vero racconto want to be told.
che vuole essere narrato.
FONTI: per sola presa visione “ Wikipedia” l’ enciclopedia libera; “With rhymes and reason”
(Medaglia, Young)LUIGI PIRANDELLO E IL PROGRESSO: UMORISMO, RELATIVISMO E
METATEATRO SI INCONTRANO
AMBITO: storico-letterario
Luigi Pirandello è probabilmente lo scrittore, che nel secolo del novecento , ha riscosso più
successo non solo a livello nazionale, ma addirittura mondiale. Questa sua enorme fama deriva da
sconvolgimenti stilistici e tematici nelle proprie opere, sia che esse riguardassero il teatro, sia la
prosa, sia la poesia. La sua personalità si contraddistingue anche per l’ ideologia, unica al tempo, e
per le proprie ispirazioni politiche.
LO SCENARIO BIOGRAFICO E L’ATTIVITA’ LETTERARIA
Pirandello nacque il 28 giugno del 1867 ad Agrigento, in
Sicilia. In questo contesto regionale comincia a delinearsi
una fisionomia psicologica dell’ autore, viene infatti
ispirato ed educato da valori quali il patriottismo e l’
attaccamento ai valori risorgimentali. Egli proveniva da una
famiglia la cui situazione finanziaria era si agiata, ma allo
stesso tempo era molto precaria, contribuendo a far
nascere un sentimento di instabilità. Nel 1886 Luigi si
iscrisse all’ università di Palermo, cambiando scenario e
contesto. Qui entrò in contatto con il ceto intellettuale
siciliano, altamente inquieto ed instabile, spesso animato
da movimenti anarchici o di confusa ispirazione socialista.
In questo clima di disequilibrio anche il rapporto con il
padre si incrina, probabilmente per l’ aspetto troppo oppressivo del genitore, la lontananza tra i
due aumenta determinando in Luigi un senso di inettitudine, constatabile nel rifiuto di certi
aspetti della figura paterna. Nell’ anno 1887 avvenne il trasferimento a Roma, che durò
inizialmente due anni e, dopo un periodo trascorso in Germania, definitivo nell’ anno 1891. Qui
due furono gli incontri importanti; il primo con Luigi Capuana, noto letterario, ispirò e contribuì a
intensificare l’ ispirazione letteraria pirandelliana. Il secondo fu il professore di latino con il quale
Luigi ebbe un netto contrasto, tanto che lo portò ad abbandonare il paese e trasferirsi per un
biennio a Bonn in Germania. Anche questo scenario fu molto influente nella personalità e nel
pensiero di Pirandello, probabilmente decisivo poiché entro in contatto con un contesto estero. Il
ritorno a Roma avvenne nel 1891 e di qui i poi la vita di Pirandello rimase legata a questa città. Egli
inizio una vita dedita alla letteratura e al teatro, ma al contempo intraprese anche la carriera di
professore universitario. Nel 1894 si sposò con Maria Antonietta Portulano, tuttavia questo
matrimonio fu più una pressione della famiglia che una scelta vera e propria. Dopo una breve serie
di scritti di varia natura tra i quali ricordiamo “L’ Esclusa”, nel 1895 insieme a degli amici siciliani,
istituì una rivista con il nome di “Ariel”, di forte opposizione ai concetti di misticismo, simbolismo
ed estetismo, presenti nell’ ambiente romano. Il 1903 segnò un anno di svolta nella vita di
Pirandello, poiché fu vittima di una grave perdita economica, dovuta all’ allagamento delle minieredi zolfo di suo possesso. In questa situazione già difficoltosa, la moglie fu colpita da una paralisi, andando a minare in modo decisivo una psicologia già alterata. Proprio da questi avvenimenti scaturì un forte impegno nella scrittura e nella redazione, soprattutto del’ nuovo romanzo, nonché uno dei più famosi, “il fu Mattia Pascal”. Con questo romanzo la produzione artistica di Pirandello subisce una vera e propria svolta, infatti per un periodo di circa dieci anni si concentra sulla stesura di opere di narrativa, elaborando la poetica umoristica tipica. Dopo questa fase che si potrebbe quasi definire come umoristico-narrativa, l’ impegno di Luigi si spostò sul teatro, dove soprattutto dopo l’ opera “Sei personaggi in cerca di autore”, riscosse un forte successo, non solo italiano, ma anche internazionale. Dal punto di vista politico nel 1924 Pirandello si iscrisse, con una lettera aperta a Mussolini, al movimento fascista. Egli concepiva in questo movimento una visione rivoluzionaria ed intraprendente, interpretandolo quindi in chiave anarchica, inoltre si riconosceva nel forte nazionalismo con il quale era stato educato. Proprio grazie al sostegno, soprattutto economico, di Mussolini, organizza una compagnia teatrale che si sposto non solo in Italia, ma anche in territorio europeo. Intorno alla meta degli anni venti comparve nelle opere di Pirandello una tematica nuova,il surrealismo, mirante a valutare ed esaltare gli aspetti più naturali della vita. Nel 1934 riceve una tra le massime onorificenze in ambito letterario, infatti per la sua vasta produzione ed il suo enorme successo gli viene conferito il nobel per la letteratura. Poco tempo dopo durante un intensa attività lavorativa contrasse la polmonite e mori nel 1936 proprio a causa di essa. L’ IDEOLOGIA E LA POLITICA INNOVAZIONISTA RIFERITA AL TEATRO Una delle più importanti innovazioni portate avanti da Pirandello fu quella del meta teatro. Questa nuova ottica di vedere un opera teatrale risultava essere determinante nel coinvolgimento del pubblico all’ interno della messa in scena. Di fatto questa rivoluzione teatrale era già stata utilizzata da altri autori precedenti, quali ad esempio Shakespeare, con lo scopo di creare illusorietà nella rappresentazione. Caratteristica fondamentale di questa innovazione è l’ abbattimento della quarta parete, cioè della parete che immaginariamente separa il pubblico dal palco, definendo così una relazione e duna possibile interazione tra gli attori ed il pubblico stesso. Questa caratteristica rende inoltre possibile al pubblico di poter partecipare attivamente alla scena, potenzialmente diventando un attore nel collettivo. Un’ altra caratteristica fondamentale
di questa metodologia di rappresentazione è la capacità di concatenare delle storie, l’ una all’ interno dell’ altra. Si sviluppa una sorta di cornice, rappresentata dalla storia dello strato più esterno, nella quale il pubblico si immedesima, e riesce a percepire la finzione di ciò che viene rappresentato. Questo aspetto, nelle opere teatrali pirandelliane, esalta in maniera molto evidente le tematiche umoristiche riferite alla vita delle persone, poiché riuscendo a percepire la finzione di ciò che viene rappresentato, il pubblico comprende anche quanto questa finzione sia tangibile nella vita reale. Pirandello particolarmente utilizza questa tipologia di rappresentazione soprattutto nell’ ultima fase della propria vita, spesso riprendendo anche un concetto già utilizzato di palcoscenico multiplo, in cui vengono rappresentate più scene allo stesso tempo, così da trasmettere al fruitore un concetto di contemporaneità. Inoltre fondamentale è il fenomeno di trasformazione che si genera sul palco, con una successione di fatti e di scene, che deve cercare di passare allo spettatore un senso di cambiamento costante nel mondo. IL SIGNIFICATO DI MASCHERA E IL RAPPORTO TRA L’ INDIVIDUO E LA VITA Pirandello oltre al meta teatro sviluppa una forte e propria ideologia che si basa sui concetti di opposizione tra forma e vita e sulla figura della maschera. L’ uomo infatti ha bisogno di creare degli autoinganni ai quali sottostare, poiché non è in grado di spiegare razionalmente il senso delle cose e della vita. Un individuo organizza quindi la propria esistenza secondo delle convenzioni che rafforzano in lui tale illusione. Questa serie di artifici costituisce la forma dell’ esistenza. Essa blocca gli impulsi, assopisce la tendenza a vivere, frena ciò che sarebbe fuori dalle leggi morali o civili. Di fatto sopprime la vita e la nasconde, perciò ciò di cui un uomo dispone è solo un surrogato della vera essenza della vita. A questo tema si riallaccia la questione della maschera. Secondo Pirandello, vivendo una vita finta come la forma, non si è più liberi di interpretare liberamente la propria vita, ma si è sottoposti ad un copione, come in un opera teatrale. Tutti sono personaggi che indossano una maschera, anche e soprattutto nella vita reale; tutti si presentano agli altri sotto diversi aspetti, spesso nessuno corrispondente a verità. La risposta che Pirandello da a questo fenomeno è duplice: egli infatti afferma che ci sono due strade, la prima è di condurre una vita rassegnata e sottostante alle forme, mentre l’ altra è di prendere consapevolezza della vita e vivere autoironicamente, distaccandosi dalle forme e più che vivere, guardarsi vivere. Proprio in questo ultimo caso si può parlare di maschera nuda . FONTI: per sola presa visione “Wikipedia” l’ enciclopedia libera; “La scrittura e l’interpretazione” (Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese, Donnarumma);
INATTUALE, ASISTEMATICO E CRITICO. LA RIVOLUZIONE FILOSOFICA DEL GENIO DI NIETZSCHE AMBITO: filosofico Friedrich Wilhelm Nietzsche fu uno delle menti più brillanti dell’ intero diciannovesimo secolo, ma non solo, egli riuscì con il proprio pensiero ad influenzare in modo determinante anche l’ ideologia del ventesimo secolo. Nietzsche è da sempre uno dei filosofi più conosciuti per la propria determinazione e l’ ideologia critica controcorrente. Egli, infatti, nei periodi di affermazione del metodo scientifico e della filosofia illuministica, basata sulla ragione, si oppose nettamente non solo a questo nuovo approccio, ma cercò di mettere in discussione tutti i valori della civiltà occidentale ed europea, per questo possiamo definirlo come un filosofo critico. LA SCRITTURA CRITICA ED IL METODO Innanzitutto lo stile con cui Nietzsche esplica i propri pensieri delinea una personalità forte ed un pensiero rivoluzionario e differente dalla concezione comune, infatti egli utilizza molto una tecnica invettiva, costituita da pesanti critiche polemiche agli argomenti trattati. Importante proprio insieme a questa tecnica è la modalità con cui scrive, cioè attraverso aforismi. Essendo le critiche pesanti e spesso senza particolari argomentazioni di carattere scientifico o altro, l’ aforisma incarna perfettamente le necessità che devono essere soddisfatte, cioè un breve scritto di poche frasi, mirante alla pura critica, senza necessita di argomentare. L’ EVOLUZIONE DEL PENSIERO E DELLA MENTE L’ ideologia nietzschiana può essere definita secondo quattro fasi, che rappresentano l’ evoluzione e la maturazione del pensiero nell’ arco della storia e della vita del filosofo. Le fasi seguono un ordine cronologico e temporale, e fanno riferimento ai concetti delle quali trattano. La prima di esse è definita come la fase metafisica dell’ artista, poiché proprio in questa fase le tematiche sulle quali si concentra sono la ricerca del senso metafisico dell’ esistenza combinato con la critica della società occidentale, ma non solo, infatti viene compiuta una forte riflessione sull’ arte tragica ed in particolare sulla tragedia delle antiche civiltà greche. La seconda fase è caratterizzata da una forte presenza illuministica, poiché Nietzsche cerca di sgretolare il valore della logica e del ragionamento, proprio utilizzando la ragione. Questa fase è detta fase del mattino e si concentra sulla critica dei valori assoluti come la religione. La terza fase viene definita come fase del meriggio e comprende tra le più famose tematiche di pensiero di Nietzsche quali ad esempio l’ oltreuomo e l’ eterno ritorno. In questa fase si cerca di distaccarsi dalla filosofia assolutista occidentale. L’
ultima fase, che non è una vera e propria fase, ma è più una conseguenza, è un periodo in cui il
filosofo comincia ad avvertire delle tribolazioni all’ interno di se e comincia a scrivere prima che
nel 1888 sopraggiunga uno stato di instabilità mentale.
IL DISTACCO DALLA CONCEZIONE OCCIDENTALE DELLA STORIA
Nell’ opera “4 considerazioni inattuali” Nietzsche comincia la propria critica nei confronti dei valori
assoluti che condizionano la vita nella società occidentale, particolarmente importante è la critica
compiuta nei confronti della storia e del passato. Con il brano “sull’ utilità e il danno della storia
per la vita” egli esprime il proprio dissenso verso tutto ciò che è passato e condiziona il vivere del
presente. L ‘individuo deve riferirsi alla storia e al passato solo quando essa porta miglioramenti al
presente, distaccandosi dall’ influenza che questo può avere sulla vita. Nietzsche ipotizza tre
tipologie di approcci verso la storia, che però conservano dei rischi. Il primo approccio e di tipo
monumentale alla storia, cioè consiste nella ricerca di grandi opere del passato e nell’ analisi di
esse. L’ utilità che esso ha è un incentivo alla grandezza e all’ aspirazione del’ successo, spronando
gli individui a osare di più, tuttavia questo può anche degenerare in una situazione di inettitudine,
in cui l’ individuo non agisce poiché intimorito dal peso del passato. Il secondo approccio alla storia
è di tipo antiquario, cioè consiste nella ricerca e nell’ analisi del
passato e dell’ importanza che esso detiene. L’ utilità di questo
particolare approccio risiede nella conoscenza stessa del’
passato, aiuta ad acquisire una consapevolezza maggiore ed una
cultura migliore. Tuttavia anche qui ci sono dei rischi, costituiti
dall’ eccessiva concentrazione della vita sul passato, una
tendenza quindi a privilegiare la storia e mettere in secondo
piano il presente. La terza tipologia di approccio consiste nella critica alla storia. Come dice la
parola stessa l’ attività principale di questo approccio è l’ analisi e la messa in discussione della
storia e l’ individuo è quindi in grado di liberarsi dai condizionamenti che lo vincolano. Anche in
questo caso il rischio e quello di limitarsi alla critica del passato, senza così dare spazio necessario
al presente . Nietzsche associa quindi il concetto di storia ad un valore assoluto da combattere e
da emarginare, al quale non fare riferimento, ma dal quale liberarsi.
IL RIFIUTO DELLE VERITA’ ASSOLUTE PROMOSSE NELL’ OCCIDENTE
L’ attività critica di Nietzsche non si limita solo al fattore storico, ma soprattutto con l’ avvento
della seconda fase, quella illuministica, il filosofo tedesco cerca di rovesciare l’ intera concezione
della vita nella cultura occidentale, andando a minare i valori assoluti di cui soprattutto la società
europea e ricca. In questa fase positivistica Nietzsche sembra concentrare le proprie attenzioni
sulla ragione, tuttavia è molto scettico sul fatto che essa possa risultare uno strumento in grado di
salvare l’ uomo, la utilizza solo per criticare le certezze metafisiche e la loro inconsistenza.
Attraverso l’ utilizzo del ragionamento induttivo, istituisce un metodo di analisi denominato
metodo genealogico. Questo particolare metodo prende spunto proprio dal significato stesso di
genealogia, poiché ripercorre tutti i processi metafisici evolutivi dei valori, ogni tappa, ogni
passaggio, fino a quando non si giunge ad una nascita. Così facendo Nietzsche si pone comeobbiettivo la dimostrazione della non assolutezza dei valori, andando alla ricerca dei motivi e dei
fattori che ne hanno contribuito la nascita. Viene individuata una chiave di lettura comune,
secondo la quale ogni valore non è altro che un’ auto proiezione umana, cioè l’ uomo è il creatore
dei valori assoluti. Questi derivano dalla mente degli individui, che per bisogno di autoregolarsi,
hanno dovuto istituire dei valori da seguire. Spesso questi sentimenti nascono per contrasto e per
cercare di abbandonare o sopprimere le caratteristiche negative dell’ uomo, come ad esempio l’
altruismo derivante dall’ egoismo e non
viceversa. Le verità assolute sono quindi
punti di riferimento che hanno si
mascherato la realtà agli occhi degli uomini,
ma l’ hanno resa accettabile. Il punto di
riferimento di questa critica è un brano
intitolato “la gaia scienza”, nonché aforisma
125. In questo speciale testo l’ argomento
centrale attorno al quale si sviluppa la breve
trama è la morte di Dio. Un uomo, ritenuto
folle, irrompe nel centro del mercato di
primo mattino esponendo a gran voce la teoria secondo la quale Dio sia morto e i colpevoli del
delitto siano gli stessi uomini. Con questa metafora si cerca non solo di criticare la figura di un Dio
delle religioni, ma Dio impersoni fica tutte le pretese delle verità assolute a cui le persone si
affidano, estendendo quindi la critica alla generalità. Nel testo appare oltretutto la figura di un
folle, disperato dalla scioccante scoperta della morte delle verità assolute. Con questa figura l’
autore vuole trasmettere il senso di disperazione che la società occidentale sarà costretta a patire
quando prenderà consapevolezza dell’ inconsistenza dei valori sui quali fa riferimento.
L’ ATTEGGIAMENTO UMANO DI FRONTE ALL’ INADATTEZZA DEI VALORI IN CUI CREDE
Strettamente collegata alla perdita dei valori assoluti è la tematica del nichilismo. Secondo
Nietzsche infatti le verità metafisiche non sono altro che il vuoto e quindi base inconsistente alla
quale affidarsi. Con il termine nichilismo Nietzsche identifica due diversi significati, simili ma non
identici. Egli, infatti, definisce con il termine di nichilismo l’intera società e cultura occidentale, che
si basa su verità dogmatiche. La società stessa è quindi radicata in una realtà dietro la quale si
nasconde il nulla. Il secondo significato che Nietzsche attribuisce al termine nichilismo è il senso
stretto della parola, che indica una situazione in cui si arriva ad una perdita di ogni valore, e si
arriva alla consapevolezza della falsità delle realtà su cui ci basiamo. Il nichilista è colui che
appunto raggiunge la perdita di ogni valore, tuttavia ogni individuo può rispondere in modo
differente allineandosi come un nichilista compiuto oppure come un nichilista incompiuto. Il
nichilista incompiuto è colui che di fronte alla presa di coscienza della perdita dei valore non è in
grado di distaccarsi e ricercare una nuova ispirazione, ma si appoggia a nuove verità assolute
rimpiazzando quelle vecchie. In questo modo il nichilista non cambia la propria situazione. Diverso
è invece il comportamento di un nichilista compiuto, il quale diventa pienamente consapevole
della scomparsa dei valori in cui credeva, e può rispondere in modalità differenti, attivamente opassivamente. Passivamente un nichilista compiuto, dopo aver perso ogni cosa, entra in uno stato di disperazione dal quale è difficile uscire; un individuo perde ogni punto di riferimento e si ritrova in una situazione complessa. Attivamente invece un nichilista compiuto dopo la perdita dei propri valori si muove alla ricerca di nuovi stimoli e di nuovi impulsi, cercando di assegnare un senso alla propria esistenza. Secondo lo stesso Nietzsche un atteggiamento attivo è ampiamente costruttivo, poiché consente all’ uomo di ricercare il senso stesso dell’ esistenza, senza però essere influenzati da condizionamenti, che verrebbero imposti dalla società o dalla chiesa. L’ ANIMO UMANO E L’ APPROCCIO CON LA REALTA’ L’ apice conclusivo nel pensiero di Nietzsche viene espresso in uno dei brani iniziali contenuti dell’ opera “così parlò Zarathustra” . Il brano in questione è “delle tre metamorfosi”, all’ interno del quale il filosofo si serve di tre profili metaforici per cercare di raffigurare l’ attaccamento e la relazione tra l’ animo umano e le verità dogmatiche. Queste immagini indicano tre differenti atteggiamenti riferiti alla via, e si differenziano nella figura del cammello, nella figura del leone e nella figura del fanciullo. La prima d queste, cioè il cammello, consiste simbolicamente in un animale che si carica del peso di altri, senza essere per questo libero. Metaforicamente rappresenta tutti coloro che, sottoposti alle verità imposte dalla società e dalla religione, non riescono a liberarsi da questi grossi fardelli. La condizione del cammello infatti è quella di camminare senza senso nel deserto, proprio come è senza senso l’ esistenza degli individui. La seconda figura è caratterizzata dalla presa di coscienza e dal tentativo di liberarsi dai condizionamenti esterni. Il leone è un animale forte e aggressivo e metaforicamente rappresenta un individuo che, forte della sua conoscenza, cerca di liberarsi lottando contro un enorme drago, personificazione di tutti i precetti della società. Tuttavia il leone conservando sempre e solo un atteggiamento critico, finisce per non essere veramente libero, ma condizionato da ciò a cui si oppone. È qui che nasce la necessità di creare un nuovo spazio all’ interno dell’ animo per trovare nuovi valori. Con la terza figura, quella del fanciullo, si raggiunge il completo distacco da ogni condizionamento, poiché proprio come un fanciullo, l’ animo umano risponde ai propri impulsi senza essere vincolato o sottoposto a nessuna regola, agisce solamente per il proprio piacere. La figura del fanciullino oltretutto non è altro che una delle prime forme di oltre uomo introdotte da Nietzsche. FONTI: per sola presa visione “Wikipedia” l’ enciclopedia libera; materiale offerto dal professor Stefano Rho.
LA RICERCA FARMACEUTICA E LA SINTESI DI NUOVI FARMACI; L’
AFFERMAZIONE DELL’ ASPIRINA
AMBITO: chimico- scientifico
L’ acido acetilsalicilico, meglio conosciuto con il nome volgare di aspirina è un prodotto
farmaceutico importantissimo, sintetizzato per la prima volta nel periodo della seconda
rivoluzione industriale. Questo acido, che deriva dal trattamento dell’ acido salicilico, ebbe un
notevole impatto sulla popolazione dell’ epoca, in quanto affiancato anche ad un tenore di vita
migliore, fu il principale merito di una grande crescita demografica che seguì la rivoluzione
industriale. Questo nuovo prodotto, che si impose sullo scenario,prima europeo, e poi mondiale,
offriva un forte miglioramento nell’ assunzione di un farmaco antinfiammatorio. Se con l’ acido
salicilico spesso si presentavano controindicazioni o effetti indesiderati, l’ acido acetilsalicilico
rappresentava invece una sostanza non steroidea ne ormonale, molto più sicura e appetibile per l’
assunzione.
IL NOME E L’ ORIGINE DI UN NUOVO FARMACO
Il nome aspirina deriva dal primo nome che l’ azienda produttrice, la Bayer, le diede al momento
della sintesi, cioè aspirin. Aspirin era un nome che riusciva a rappresentare al meglio la sintesi di
questo nuovo acido, poiché attraverso una via sintetica non si necessitava più dell’ utilizzo della
Spirea, una pianta erbacea con note proprietà antinfiammatorie. Il nome risultava quindi essere
composto dal prefisso a-, utilizzato all’ epoca per composti che presentavano un gruppo acetile,
dalla parola spir, ripreso dalla spirea e dalla desinenza –in, frequentemente utilizzato per i farmaci
del tempo. La sintesi dell’ aspirina venne brevettata nel1899 dalla azienda farmaceutica
produttrice Bayer, tuttavia ben presto questo composto cominciò ad essere sintetizzato non solo
dalla fabbrica tedesca, ma anche da altre aziende, soprattutto statunitensi, che portarono il
prodotto a perdere la propria copertura brevettuale. L’ asirina risultava quindi essere un marchio
libero in alcuni stati, mentre in altri, tra i quali è presente anche l’ Italia, è tutt’ ora un marchio
depositato.
L’ACIDO SALICILICO E ACETILSALICILICO A CONFRONTO
L’ acido salicilico è il composto di partenza dal quale avviene la sintesi dell’ acido acetilsalicilico.
Questo particolare acido è reperibile anche in natura, poiché
contenuto nelle cellule vegetali dopo una serie di trasformazioni che
coinvolgono la fenilalanina. Nel particolare la molecola si presenta
composta da un anello benzenico con due sostituenti orientati
secondo la disposizione orto,cioè con i due gruppi legati a due carboni
adiacenti nella catena ciclica del benzene. Uno dei sostituenti è un
gruppo carbossile, un gruppo con proprietà caratteristiche, composto
da un atomo di carbonio a sua volta legato ad un gruppo ossidrilico
ed uno carbonilico. Il secondo gruppo legato all’ anello benzenico invece è un semplice gruppo
ossidrile, formato da un ossigeno ed un idrogeno. Attraverso l’ interazione con un acetile l’ acido
salicilico è in grado di passare ad essere acido acetilsalicilico.L’ acido acetilsalicilico visto al dettaglio si presenta come un anello benzenico al quale sono legati
due gruppi sostituenti, quindi può essere definito un acido con
sostituenti polifunzionali. I due sostituenti sono orientati sull’ anello
benzenico secondo in posizione orto. Il primo sostituente che
incontriamo è un gruppo carbossilico. Il secondo sostituente invece è
in forma eterea, infatti all’ anello benzenico è legato un atomo di
ossigeno al quale è legato un gruppo carbossilico. L’ acido
acetilsalicilico si presenta quindi come una molecola non particolarmente complessa ma
abbastanza strutturata, che conserva tutte le caratteristiche degli acidi carbossilici, dei composti
aromatici e degli eteri.
LE PRIME SPERIMENTAZIONI PRATICHE E LE SINTESI DEL COMPOSTO
La sintesi dell’ aspirina fu compiuta per la prima volta nel 1853, anno in cui il chmico Charles
Frédéric Gerhardt compì la prima sperimentazione pratica con risultato positivo. Questa sintesi
prevedeva l’ utilizzo di due reagenti di partenza quali il salicilato di sodio ed il cloruro di acetile. I
due composti di partenza reagivano poiche il legame tra ossigeno ed idrogeno nel gruppo ossidrile
è polare, per la differenza di elettronegatività. Questo consente una liberazione di ioni positivi dell’
idrogeno e l’ assunzione da parte dell’ ossigeno di una carica negativa, si forma quindi un anione.
Questo anione risulta essere un forte nucleofilo che viene coinvolto in una reazione di sostituzione
nucleofila. In questa reazione l’ alogenuro, il sostituente cloro, viene rimpiazzato dall’ anione,
formatosi in precedenza, portando cosi alla formazione di un nuovo legame tra l’ ossigeno carico
negativamente ed il carbonio a cui era legato l’ alogenuro.
Questa sintesi tuttavia non è l’ unica modalità con la quale, durante il corso della storia, venne
sintetizzato l’ acido acetilsalicilico. Poco tempo più tardi infatti, nel 1859, un altro chimico riuscì a
giungere ad una sintesi efficiente dell’ aspirina, utilizzando però come reagenti di partenza l’ acido
salicilico ed il cloruro di acetile. Il prodotto si rivelò essere lo stesso, poiché anche dal punto di
vista chimico la reazione era molto simile. L’ acido salicilico infatti, dotato del gruppo ossidrile, era
in grado di formare un anione ed anche qui era possibile effettuare una reazione di sostituzione
nucleofila.Puoi anche leggere