CORTE COSTITUZIONALE SEGNALAZIONI SULL'ATTUALITÀ COSTITUZIONALE STRANIERA - SERVIZIO STUDI - novembre ...
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CORTE COSTITUZIONALE SERVIZIO STUDI Area di diritto comparato SEGNALAZIONI SULL’ATTUALITÀ COSTITUZIONALE STRANIERA a cura di Carmen Guerrero Picó Sarah Pasetto Maria Theresia Rörig Céline Torrisi con il coordinamento di Paolo Passaglia n. 19 (novembre 2018)
Avvertenza La Corte costituzionale ha la titolarità, in via esclusiva, dei contenuti del presente documento. La Corte costituzionale fa divieto, in assenza di espressa autorizzazione, di riprodurre, estrarre copia ovvero distribuire il documento o parti di esso per finalità commerciali. Il riutilizzo per finalità diverse è soggetto alle condizioni ed alle restrizioni previste nel contratto di licenza Creative Commons (CC by SA 3.0). Per informazioni e richieste, si invita a contattare il Servizio Studi, scrivendo al seguente indirizzo email: servstudi@cortecostituzionale.it.
SOMMARIO Spagna PROTOCOLLO SULLA RICHIESTA DI PARERE CONSULTIVO A CORTE EDU – MANCATA RATIFICA Il Governo spagnolo dichiara di non avere intenzione di firmare il Protocollo n. 16 della CEDU ......................................................................... 7 Francia NUOVA CALEDONIA – INDIPENDENZA Il referendum del 4 novembre 2018 sull’indipendenza della Nuova Caledonia .. 9 Germania PROCEDIMENTI CONCERNENTI LA STAMPA – CONTRADDITTORIO Tribunale costituzionale federale, ordinanze del 30 settembre 2018 – 1 BvR 1783/17, 1 BvR 2421/17 – in merito al diritto al contradittorio ed alla parità delle armi in procedimenti coinvolgenti la stampa ............................... 13 Stati Uniti ELEZIONI – REFERENDUM STATALI Le consultazioni elettorali e referendarie di metà mandato ............................ 15 Germania FILIAZIONE – MATRIMONIO OMOSESSUALE Corte suprema federale (BGH), ordinanza del 10 ottobre 2018 (XII ZB 231/18), in merito alla genitorialità delle coppie omosessuali coniugate ......................................................................................................... 21 Francia URBANISTICA – DIRITTO ALL’ABITAZIONE Conseil constitutionnel, decisione n. 2018-772 DC del 15 novembre 2018, Legge sull’evoluzione delle esigenze abitative, della pianificazione e della digitalizzazione ................................................................................................ 23
Francia LAVORO – RIPOSO DOMENICALE Cour de cassation, chambre sociale, sentenza del 14 novembre 2018, n. 1646, M. X contre Société Ikea France ....................................................... 27 Stati Uniti POTERE GIUDIZIARIO – INDIPENDENZA Corte suprema: il Chief Justice Roberts difende l’indipendenza del potere giudiziario contro le accuse del Presidente Trump .......................................... 31 Francia IMPOSTE E TASSE – SANZIONI (CUMULO) Conseil constitutionnel, decisione n. 2018-745 QPC del 23 novembre 2018, M. Thomas T. et autre, cumulo di sanzioni tributarie e penali in materia di evasione fiscale ............................................................................................ 35 Francia TRASFERIMENTI INTERNAZIONALI DI CAPITALI – SANZIONE PER MANCATA DICHIARAZIONE Conseil constitutionnel, decisione n. 2018-746 QPC del 23 novembre 2018, M. Djamal Eddine C., sulle ammende irrogate per mancata dichiarazione di trasferimenti internazionali di capitali ......................................................... 39 Spagna PREVIDENZA SOCIALE – LAVORATRICI MADRI Il Tribunale costituzionale ritiene legittima la mancata corresponsione del “complemento de maternidad” alle donne lavoratrici che abbiano optato per il pensionamento anticipato ....................................................................... 41 Austria COPPIE OMOSESSUALI – ADOZIONE Corte costituzionale, decisione del 3 ottobre 2018 (G69/2018-9), in merito all’adozione di un figlio dopo la separazione di una coppia omosessuale ...... 45 Spagna PARLAMENTO – CONTROLLO DEL GOVERNO Il Tribunale costituzionale si pronuncia sul controllo parlamentare del Governo facente funzioni .......................................................................... 47
Regno Unito SUICIDIO ASSISTITO – DIVIETO Corte suprema, ordinanza emanata nel caso R (on the application of Conway) (Appellant) v Secretary of State for Justice (Respondent), del 27 novembre 2018, in tema di suicidio assistito ................................................................... 51
SPAGNA PROTOCOLLO SULLA RICHIESTA DI PARERE CONSULTIVO A CORTE EDU – MANCATA RATIFICA Il Governo spagnolo dichiara di non avere intenzione di firmare il Protocollo n. 16 della CEDU 05/11/2018 Il Governo del socialista Sánchez ha chiarito di recente quale sia la sua posizione riguardo al Protocollo n. 16 addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (d’ora in avanti, CEDU), entrato in vigore il 1° agosto 2018. Il 14 agosto 2018, il Síndic de Greuges 1 (difensore civico della Catalogna) aveva lanciato un appello al Governo affinché provvedesse alla firma ed alla ratifica del Protocollo n. 16, a dimostrazione dell’impegno dello Stato spagnolo nella difesa dei diritti umani. Fino a questo momento, la Spagna aveva firmato tutti i protocolli aggiuntivi della CEDU 2, ma il difensore civico riteneva che l’ultimo fosse particolarmente rilevante perché, a suo avviso, negli ultimi anni si era verificata una retrocessione in materia di diritti e perché erano pendenti giudizi che richiedevano rilevanti decisioni del Tribunale costituzionale e del Tribunale supremo, che avrebbero potuto presentare alla Corte EDU richieste di pareri consultivi su questioni di principio relative all’interpretazione o all’applicazione dei diritti e delle libertà definiti dalla CEDU o dai suoi protocolli. Lo stesso giorno, Joan Comorera Estarellas 3, senatore del gruppo parlamentare Unidos Podemos-En Comú Podem-En Marea, aveva presentato un’interrogazione scritta al Governo in cui, facendo eco all’anzidetto appello, si chiedeva se si avesse intenzione di firmare e ratificare il Protocollo n. 16 durante l’attuale legislatura. 1 Cfr. El Síndic recomienda al Estado español que ratifique el Protocolo 16 de la Convención europea de derechos humanos, del 14/08/2018, http://www.sindic.cat/Ca/page.asp?id=53&ui=5548. 2 Ad esempio, il Protocollo n. 15 è stato ratificato poche settimane fa, il 20 settembre 2018. Cfr. https://www.coe.int/en/web/conventions/full-list/-/conventions/webContent/13463167. 3 V. l’expediente n. 684/047593, http://www.senado.es/web/expedientdocblobservlet?legis=12&id=123951. 7
Il 29 ottobre 2018 è pervenuta alla Camera alta la risposta scritta del Governo 4, che dopo aver sottolineato che l’adesione al protocollo è opzionale per gli Stati membri, ha dichiarato che: “non vi è attualmente un parere favorevole riguardo alla sua firma da parte della Spagna, come è il caso di tanti altri Stati membri della Convenzione di Roma che, per le caratteristiche dei loro sistemi giudiziari, per la compatibilità [del meccanismo di consultazione introdotto] con il funzionamento di altri meccanismi [di tutela] o per altri motivi tecnici di opportunità valutati dagli organi interessati, ritengono che, procedendo in questo modo, meglio garantiscano il funzionamento del sistema di tutela dei diritti umani nelle loro giurisdizioni nazionali. “Ciò nondimeno, [questo Governo] auspica che il procedimento stabilito nel protocollo abbia gli effetti perseguiti di rafforzare il principio di sussidiarietà e di alleviare il sovraccarico di lavoro della Corte EDU, facilitando l’applicazione della Convenzione nelle giurisdizioni nazionali. “Per quanto riguarda il nostro paese, esistono meccanismi che garantiscono in misura elevata il rispetto di questo principio”. Carmen Guerrero Picó 4 Cfr. http://www.senado.es/web/expedientdocblobservlet?legis=12&id=133881. 8
FRANCIA NUOVA CALEDONIA – INDIPENDENZA Il referendum del 4 novembre 2018 sull’indipendenza della Nuova Caledonia 05/11/2018 In base agli Accordi di Matignon-Oudinot del 1988 ed in conformità con l’accordo sulla Nuova Caledonia firmato a Nouméa il 5 maggio 1998, una consultazione sull’accesso della Nuova Caledonia alla piena sovranità è stata organizzata domenica 4 novembre 2018 1. Apposite liste elettorali erano state create dalla legge organica n. 2018-280 del 19 aprile 2018, relativa all’organizzazione della consultazione 2, la quale è stata dichiarata conforme alla Costituzione dal Conseil constitutionnel con la decisione n. 2018-764 DC del 19 aprile 2018 3. Lo Stato francese si è limitato ad organizzare il referendum in maniera del tutto neutrale, non partecipando alla campagna referendaria. Al fine di garantire la trasparenza di tale consultazione, l’organizzazione delle Nazioni Unite ha partecipato alle diverse tappe del processo. La popolazione della Nuova Caledonia è stata, quindi, chiamata a pronunciarsi, mediante referendum, sull’indipendenza e sull’accesso alla piena sovranità del territorio. Gli elettori hanno dovuto esprimere un “no” o un “si” alla seguente domanda, definita nel c.d. Comité des signataires: “Volete che la Nuova- Caledonia acceda alla piena sovranità e diventi indipendente?”. Sugli 80,63% dei votanti che hanno partecipato allo scrutinio, il 56,4% si è pronunciato per il “no” e il 43,6% per il “si” 4. La Nuova-Caledonia rimane, quindi, un territorio francese disciplinato dall’Accordo di Nouméa, dal titolo XIII della Costituzione sulle 1 In data 19 marzo 2018, i membri del Congresso della Nuova Caledonia hanno fissato la data del referendum sull’autodeterminazione della Nuova Caledonia al 4 novembre 2018. Il 20 marzo 2018, sulla base dell’art. 77 della Costituzione, il Parlamento ha adottato il progetto di legge organica relativa all’organizzazione della consultazione. 2 Il testo della legge è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/jo_pdf.do?id=JORFTEXT000036819029. 3 La decisione è stata segnalata in data 23 aprile 2018; la segnalazione è reperibile on line alla pagina https://www.cortecostituzionale.it/documenti/segnalazioni/Segnalazioni_201804.pdf. 4 I risultati ufficiali sono reperibili on line alla pagina http://www.nouvelle- caledonie.gouv.fr/Actualites/Referendum-Retrouvez-ici-l-ensemble-des-resultats-valides-par-le- haut-commissariat. 9
disposizioni transitorie sulla Nuova Caledonia e dalla legge organica statutaria n. 99-209 del 19 marzo 1999 5. L’organizzazione di tale referendum è stata il risultato di un lungo processo di pace e di dialogo iniziato nei primi anni Ottanta. L’inizio delle trattative per l’autodeterminazione risale, in effetti, al 1983, quando fu organizzata la c.d. table ronde de Nainville-les-Roches per il riconoscimento di un diritto all’indipendenza a beneficio dei Kanak 6. Tra il 1984 ed il 1988 si svolse una serie di episodi violenti, i c.d. Événements, i quali si conclusero con la presa in ostaggio di alcune persone a Ouvéa tra il 22 aprile e il 5 maggio 1988, giorno in cui intervennero le forze speciali francesi 7. Iniziarono, quindi, altre trattative (sotto la supervisione dell’allora Primo ministro Michel Rocard), che diedero luogo, in data 26 giugno 1988, alla firma dei c.d. accords de Matignon-Oudinoy, i quali prevedevano l’organizzazione di una consultazione per l’autodeterminazione della Nuova Caledonia entro i dieci anni. Tuttavia, tale referendum non venne mai organizzato e nuovi accordi, i c.d. accords de Nouméa, furono siglati nel 1998 tra gli indipendentisti, i non indipendentisti e lo Stato francese. Questi furono convalidati mediante un referendum locale organizzato in data 8 novembre 1998 e furono parzialmente attuati con la legge organica n. 99-209 del 19 marzo 1999, che instaurò un nuovo statuto per la Nuova-Caledonia. Tali accordi, la cui piena attuazione è stata ultimata grazie alla legge costituzionale n. 2007-237 del 23 febbraio 2007 di modifica dell’art. 77 della Costituzione 8, hanno riconosciuto alla Nuova Caledonia una forte autonomia. Hanno invitato anche ad una maggiore presa in considerazione dell’identità kanak ed alla promozione della cultura e delle lingue kanak, attribuendo loro un c.d. statut civil coutumier. Soprattutto, hanno stabilito il trasferimento progressivo ed irreversibile di nuove competenze a Nouméa, mentre Parigi continua ad esercitare i c.d. pouvoirs régaliens (ovvero la giustizia, la difesa, la moneta, il mantenimento dell’ordine pubblico, le condizioni di ingresso e di soggiorno degli stranieri, la 5 Il testo della legge è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000000393606. 6 Con la creazione del Fronte indipendentista nel 1978, si apriva un periodo di tensione tra le autorità francesi e gli indipendentisti neocaledoni. 7 Il bilancio dell’operazione fu di 21 morti di cui 19 Kanak e 2 militari. 8 L’art. 77 della Costituzione stabilisce le modalità di attuazione dell’Accordo di Nouméa e, nello specifico, le condizioni ed i termini entro i quali le popolazioni della Nuova Caledonia saranno chiamate a pronunciarsi sull’accesso alla piena sovranità. Il testo della legge è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/jo_pdf.do?id=JORFTEXT000000425507. 10
sicurezza marittima ed aerea). Si prevedeva, nuovamente, l’organizzazione di uno scrutinio per l’autodeterminazione della Nuova-Caledonia entro i dieci anni, con la possibilità di organizzare, su richiesta del Congresso caledone, altri due scrutini entro il 2022 nel caso avesse vinto il “no” al primo referendum. Di conseguenza, ben può dirsi che la vittoria del “no” alla consultazione del 4 novembre 2018 non rappresenta il punto finale del lungo processo di dialogo, a volte conflittuale, tra lo Stato francese e la Nuova Caledonia. Céline Torrisi 11
GERMANIA PROCEDIMENTI CONCERNENTI LA STAMPA – CONTRADDITTORIO Tribunale costituzionale federale, ordinanze del 30 settembre 2018 – 1 BvR 1783/17, 1 BvR 2421/17 – in merito al diritto al contradittorio ed alla parità delle armi in procedimenti coinvolgenti la stampa 06/11/2018 Il Bundesverfassungsgericht ha accolto due ricorsi diretti aventi ad oggetto la violazione del principio della parità delle armi processuali nell’ambito dei procedimenti coinvolgenti la stampa. Dal diritto alla parità delle armi, che corrisponde ad un diritto fondamentale, deriva che un giudice deve, in linea di principio, prima di qualsiasi decisione di accoglimento circa l’istanza di una parte in materia di diritti di stampa e di esternazione, garantire alla controparte il diritto di essere ascoltata. Sebbene le questioni in materia di stampa siano spesso urgenti, ciò non implica un interesse legittimo, degno di tutela, per cui privare la controparte di un eventuale diritto alla cessazione degli atti in questione o ad una contro-rappresentazione. Solitamente non sussiste alcun motivo per la rinuncia all’audizione della controparte prima dell’emanazione di un provvedimento cautelare, ossia per una decisione inaudita altera parte. Alla luce di ciò, il Tribunale costituzionale ha accolto i ricorsi diretti per violazione del principio di uguaglianza di cui all’art. 3, comma 1, in combinazione con l’art. 20, comma 3, Legge fondamentale (principio dello stato di diritto), sottolineando altresì la necessità costituzionale che il richiedente ed il resistente abbiano entrambi lo stesso grado di informazioni al momento della decisione da parte del giudice. In particolare, il giudice non deve dare unilateralmente informazioni, che devono quindi in ogni caso pervenire senza indugio anche alla controparte. Maria Theresia Roerig 13
STATI UNITI ELEZIONI – REFERENDUM STATALI Le consultazioni elettorali e referendarie di metà mandato 06/11/2018 Il 6 novembre 2018, si sono tenute negli Stati Uniti le elezioni legislative di medio termine, le elezioni dei governatori di 36 stati ed una serie di referendum a livello statale su temi quali l’aborto, il reddito minimo, l’espansione dell’assistenza sanitaria e la legalizzazione della marijuana. Le elezioni legislative di medio termine Dopo otto anni, la maggioranza nella House of Representatives è stata riconquistata dal Partito democratico, che ora detiene 223 seggi su 435, contro i 197 del Partito repubblicano 1. Come presidente della camera, verrà probabilmente eletta la deputata Nancy Pelosi. La vittoria ha posto fine al monopolio dei repubblicani sugli organi elettivi del potere federale. Per contro, i repubblicani hanno rafforzato la loro maggioranza nel Senato, tra l’altro con candidati che espongono posizioni vicine a quelle del Presidente Donald Trump, ottenendo 51 seggi, mentre il Partito democratico è sceso a quota 46 2. Si tratta di un esito elettorale insolito, sebbene non senza precedenti 3. Il Partito democratico ha riscosso ampi consensi nelle zone c.d. suburbane, la cui popolazione è rimasta delusa dalla mancata promessa, fatta dai candidati repubblicani mainstream del 2016, di discostarsi da Trump; notevole è stata anche la partecipazione femminile, nonché la vittoria di candidati donna e/o provenienti da minoranze etniche, razziali e religiose 4. Tuttavia, il risultato ha visto la pesante 1 Alcuni seggi restano, allo stato, ancora da attribuire. 2 Anche in questo caso, restano seggi da attribuire. 3 Si pensi, ad esempio, alle elezioni di medio termine del 1982: A. SCHWARTZ – M.A. CAMPBELL – P. DOOLEY, Fox News Voter Analysis: Democrats win the House, Republicans gain ground in the Senate, in Fox News, 7 novembre 2018, https://www.foxnews.com/politics/fox-news- voter-analysis-democrats-win-the-house-republicans-gain-ground-in-the-senate. 4 L. ZHOU, It’s official: a record-breaking number of women have won seats in Congress, in Vox.com, 7 novembre 2018, https://www.vox.com/policy-and- politics/2018/11/7/18024742/midterm-results-record-women-win; S. CHIRA – K. ZERNIKE, Women Lead Parade of Victories to Help Democrats Win House, in The New York Times, 6 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/06/us/politics/women-midterms-historic.html 15
sconfitta anche di candidati democratici che godevano del forte sostegno del loro partito; emergono i divari – lungo linee di sesso, istruzione, razza ed età, nonché tra le zone urbane e quelle rurali – che perdurano nel paese, peraltro alimentati dallo stesso Trump soprattutto negli ultimi giorni delle campagne elettorali 5. Il Presidente, che aveva espressamente chiesto agli elettori di considerare la consultazione elettorale alla stregua di una votazione sul suo operato e non su quello del Partito, ha accolto positivamente il risultato 6. A prima vista, ciò potrebbe risultare inaspettato. La vittoria nella House of Representatives significa che la maggioranza democratica sarà in grado di avviare indagini sulla situazione finanziaria del Presidente Trump, sulle ingerenze russe sul sistema democratico statunitense, su scandali nell’amministrazione e su varie altre questioni, nonché di bloccare qualsiasi iniziativa legislativa dei repubblicani, oltre alle leggi “obbligatorie” quali quelle di spesa e di bilancio. Tuttavia, la sconfitta potrebbe comunque non intaccare eccessivamente la posizione del Presidente Trump, alla luce della scarsa popolarità delle proposte legislative repubblicane; peraltro, il Presidente potrebbe sempre scegliere di fare uso dei suoi 5 M.M. GRYNBAUM – N. CHOKSHI, Even Fox News Stops Running Trump Caravan Ad Criticized as Racist, in The New York Times, 5 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/05/us/politics/nbc-caravan-advertisement.html. V. anche SCHWARTZ, op. cit.; e P. RUCKER – M. VISER – A. GEARAN – D.A. FAHRENTHOLD, Democrats projected to win control of House, but Senate remains in GOP hands, in The Washington Post, 7 novembre 2018, https://www.washingtonpost.com/politics/midterm-elections-voters-head-to-the- polls-with-control-of-congress-at-stake/2018/11/06/26931840-e14a-11e8-b759- 3d88a5ce9e19_story.html?utm_term=.7d33befed417. Si v. anche l’analisi del rendimento dei candidati nazionalisti: J. COASTON, How white supremacist candidates fared in 2018, in Vox.com, 7 novembre 2018, https://www.vox.com/policy- and-politics/2018/11/7/18064670/white-supremacist-candidates-2018-midterm-elections. 6 C. HASLETT – M. WINSOR, Midterm elections 2018: Democrats take House, Trump claims ‘big win,’ but many races too close to call, in ABC News, 7 novembre 2018, https://abcnews.go.com/Politics/election-day-2018-americans-set-vote-historic- contest/story?id=58907692; B. SINGMAN, Trump calls midterm results a ‘tremendous success,’ as Democrats gain control of House and GOP retains Senate, in Fox News, 6 novembre 2018, https://www.foxnews.com/politics/trump-calls-midterm-results-a-tremendous-success-as- democrats-gain-control-of-house-and-gop-retains-senate. Per una critica, v. A. WARD, Trump says the midterm elections were a “Big Victory” for him. That’s not true., in Vox.com, 7 novembre 2018, https://www.vox.com/2018/11/7/18071396/midterm-elections-results-trump-big-victory- twitter. La sostituzione ad interim dell’Attorney General Jeff Sessions con Matthew Whitaker, fortemente leale nei confronti del Presidente, mette in dubbio il futuro delle indagini sui rapporti tra Trump e la Russia: P. BAKER – K. BENNER – M.D. SHEAR, Jeff Sessions Is Forced Out as Attorney General as Trump Installs Loyalist, in The New York Times, 7 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/07/us/politics/sessions- resigns.html?action=click&module=Spotlight&pgtype=Homepage. 16
poteri di emettere executive orders. In ogni caso, la maggioranza relativamente esigua significa che i democratici dovranno accordarsi con i repubblicani per far approvare le proprie proposte, il che come minimo renderà difficile il passaggio delle iniziative ritenute più “radicali”, quali ad esempio l’innalzamento del reddito minimo a 15 dollari e l’espansione della sanità pubblica 7. La maggioranza nella camera inferiore aumenta le possibilità dei democratici di chiedere l’impeachment del Presidente; tuttavia, la maggioranza repubblicana al Senato potrebbe sempre opporsi alla sua rimozione dall’incarico, visto che è il Senato l’assemblea a pronunciarsi sulle accuse mosse dalla Camera dei rappresentanti. Il fatto che il Senato sia rimasto nelle mani dei repubblicani significa inoltre che Trump continua a detenere poteri importanti, tra cui soprattutto quello di far confermare i giudici di propria nomina. Si sottolinea inoltre che all’aumento di circa 8 punti percentuali nel consenso per il Partito democratico non ha corrisposto da un analogo aumento nel numero di seggi ottenuti nella House of Representatives, il che dimostra la buona riuscita del gerrymandering operato dal Partito repubblicano a seguito del censimento del 2010; infatti, fondamentale per la vittoria democratica è stata una sentenza della Corte suprema della Pennsylvania che ha portato alla ri-designazione dei collegi elettorali in uno stato importante 8. Il gerrymandering è stato inoltre cruciale per la preservazione del potere repubblicano nel Senato 9. Le elezioni dei governatori Si sono svolte le elezioni per i governatori di 36 stati. Il Partito democratico ha conquistato sette stati prima guidati ai repubblicani: Nevada, New Mexico, Kansas (da tempo una delle principali roccaforti repubblicane), Wisconsin, 7 A. PROKOP, Trump’s free ride from Congress just ended, in Vox.com, 6 novembre 2018, https://www.vox.com/2018/11/6/18025036/election-results-democrats-win-house-trump- investigations-analysis. V. anche G. RE, Dems to flex muscle with new House majority: Subpoenas, investigations, even possible impeachment talks loom, in Fox News, 7 novembre 2018, https://www.foxnews.com/politics/dems-to-flex-muscle-with-new-house-majority-subpoenas- investigations-even-possible-impeachment-talks-loom. 8 League of Women Voters, et al. v. the Commonwealth of Pennsylvania, et al. – 159 MM 2017, del 22 gennaio 2018. Documentazione: http://www.pacourts.us/news-and-statistics/cases-of- public-interest/league-of-women-voters-et-al-v-the-commonwealth-of-pennsylvania-et-al-159-mm- 2017. Nel febbraio 2018, la Corte suprema federale ha respinto la richiesta di sospensione della sentenza avanzata da esponenti della Pennsylvania del Partito repubblicano, per mezzo di un breve ordinanza a cura del Justice Alito. 9 A. BLAKE, Winners and losers from election night 2018, in The Washington Post, 7 novembre 2018, https://www.washingtonpost.com/politics/2018/11/07/winners-losers-election- night/?utm_term=.0f5b12e9b037. 17
Illinois, Michigan e Maine 10. Hanno votato a favore dei candidati democratici anche le popolazioni di: Oregon, California, Colorado, Hawaii, Minnesota, New York, Connecticut, Rhode Island e Pennsylvania. Sono rimasti repubblicani, invece, i governatori dell’Idaho, Wyoming, South Dakota, Nebraska, Arizona, Texas, Oklahoma, Arkansas, Tennessee, Alabama, Georgia 11, South Carolina, Massachusetts, Maryland, Vermont, New Hampshire, Alaska, Florida, Ohio ed Iowa. Gli ultimi tre stati saranno probabilmente decisivi nelle elezioni presidenziali del 2020 12. I referendum 13 - Marijuana Si sono svolti referendum per la legalizzazione della marijuana ad uso ricreativo nel Michigan e nel North Dakota; si è votato a favore della legalizzazione nel primo stato e in senso contrario nel secondo. Nel Missouri, si è votato a favore della legalizzazione dell’uso terapeutico della marijuana soggetto ad una tassazione del 4%. Nello Utah, si è votato a favore dell’uso terapeutico della marijuana. - Salario minimo In Arkansas e nel Missouri, la popolazione è stata invitata ad esprimersi sull’aumento del reddito minimo, proposta accolta con favore in entrambi gli stati. 10 L. ZHOU – E. STEWART, Here are the governor seats Democrats have flipped so far in the 2018 elections, in Vox.com, 7 novembre 2018, https://www.vox.com/2018/11/6/18070682/democrat-governor-wins. 11 L’esito del voto è stato contestato alla luce dello strettissimo margine di vittoria dell’attuale Governatore repubblicano Brian Kemp: v. M. YGLESIAS, Why Stacey Abrams isn’t conceding yet, in Vox.com, 7 novembre 2018, https://www.vox.com/2018/11/6/18070682/democrat-governor- wins. A proposito delle votazioni in Georgia, si segnalano anche le gravi irregolarità che si ritiene che affliggano il sistema elettorale: R. FAUSSET – A. BLINDER, Brian Kemp’s Office, Without Citing Evidence, Investigates Georgia Democrats Over Alleged ‘Hack’, in The New York Times, 4 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/04/us/politics/georgia-elections-kemp-voters- hack.html. 12 A. NAGOURNEY – S. EMBER – P. MAZZEI, Democrats Oust Walker in Wisconsin and Kobach in Kansas but Fall Short in Florida and Ohio, in The New York Times, 6 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/06/us/politics/governors-midterms-florida-kansas- kobach.html?action=click&module=Top%20Stories&pgtype=Homepage. 13 J.C. WONG, Voting rights, marijuana and tampons: the night in ballot measures, in The Guardian, 7 novembre 2018, https://www.theguardian.com/us-news/2018/nov/06/midterms-ballot- measures-florida-voting-rights; L. SCHNELL, Florida votes to restore felon voting rights; Missouri, Michigan legalize marijuana, in USA Today, 7 novembre 2018, https://eu.usatoday.com/story/news/politics/elections/2018/11/06/election-results-2018-florida- votes-restore-felons-voting-rights/1895272002/. 18
Nell’Arkansas, la somma aumenterà da $8,50 a $11 all’ora entro il 2021; nel Missouri, da $7,85 a $12 entro il 2023. - Aborto In Alabama e nel West Virginia, gli elettori si sono espressi a favore dell’introduzione di misure contro l’aborto nelle rispettive costituzioni statali. Nel primo stato, l’emendamento riconosce il diritto alla via del feto e vieta il finanziamento, con fondi pubblici, dell’aborto; nel secondo, la modifica ha implicato che lo stato non tutelerà il diritto di aborto e limiterà i fondi pubblici disponibili per la procedura. Nell’Oregon, invece, è stata respinta la proposta di vietare la destinazione di finanziamenti pubblici all’aborto. - Medicaid Si è votato a favore dell’espansione dell’idoneità a percepire il Medicaid, il programma di sussidio alle spese sanitarie delle persone indigenti, negli stati del Nebraska, Idaho e Utah. - Diritto di voto In Florida, gli elettori hanno approvato il ripristino del diritto di voto agli individui dichiarati colpevoli di felonies (reati gravi), misura che ridarà la possibilità di votare a circa 1,5 milioni di persone. Proposte che amplieranno il diritto di voto sono state approvate anche nel Maryland e nel Nevada. Nel North Carolina e nell’Arkansas, sono stati approvati emendamenti costituzionali che richiederanno ai votanti di presentare documenti di identità al seggio. - Controllo delle armi da fuoco Nello stato di Washington, è stata approvata la proposta di aumentare l’età minima per l’acquisto di armi da fuoco a 21 anni e di introdurre l’obbligo di controlli della fedina penale e di rispettare tempi di attesa. - Diritti transgender Nel Massachusetts, gli elettori hanno respinto la proposta di abrogare la legge statale che vieta la discriminazione contro gli individui transgender. - Immigrazione I cittadini dell’Oregon hanno respinto la proposta di abrogare la c.d. sanctuary law, approvata nel 1987 per vietare alle forze di polizia statali e locali di applicare le norme federali in tema di immigrazione. -Giustizia penale In Louisiana, è stata approvata una proposta secondo cui è necessario il verdetto unanime di una giuria di 12 persone per imporre una dichiarazione di colpevolezza per felony. 19
- Combustibili fossili In Arizona, si è respinta la proposta di imporre ai fornitori di elettricità di derivare la metà del prodotto da fonti rinnovabili entro il 2023. In Colorado, è stata parimenti respinta una misura che avrebbe limitato i luoghi in cui situare pozzi petroliferi e di gas. Nel Missouri, nello Utah e nello stato di Washington, sono state respinte proposte di aumentare od imporre tasse sul gasolio. La California ha, di contro, respinto una misura che avrebbe abrogato il più recente aumento della tassa sul gasolio. - Diritti degli animali In California, gli elettori hanno approvato una misura che richiede alle fattorie di rispettare requisiti minimi di spazio per gli animali da allevamento, nonché l’obbligo di allevamento a terra per le galline che depongono uova. - Tech tax Ancora in California, gli elettori di San Francisco hanno accolto una misura, assai controversa, che vede l’imposizione di una tassa dello 0,5% sulle imprese principali della città le cui entrate annuali eccedano i 50 milioni di dollari; il gettito previsto finanzierà abitazioni e servizi per i senzatetto della città. Sarah Pasetto 20
GERMANIA FILIAZIONE – MATRIMONIO OMOSESSUALE Corte suprema federale (BGH), ordinanza del 10 ottobre 2018 (XII ZB 231/18), in merito alla genitorialità delle coppie omosessuali coniugate 08/11/2018 Il XXII. senato del Bundesgerichtshof, competente in materia di diritto di famiglia, ha preso posizione in merito alla questione se la moglie di una donna, per il solo fatto del matrimonio, divenga, da un punto di vista giuridico, genitore del figlio della consorte e se debba di conseguenza essere iscritta nel registro delle nascite come tale. Alla questione la Corte suprema federale ha risposto in senso negativo, in quanto le disposizioni di legge sulla filiazione, e segnatamente l’art. 1592, comma 1, del Codice civile tedesco 1, non trovano applicazione, né direttamente né in via analogica, in relazione alle coppie omosessuali unite in matrimonio. Nell’ambito della legge che ha riconosciuto il matrimonio omosessuale, il legislatore ha volutamente preso le distanze da una riforma anche della disciplina sulla filiazione. Nel caso di specie, due donne si erano sposate nell’ottobre 2017, a seguito del riconoscimento del matrimonio omosessuale nell’ordinamento tedesco. Una di loro aveva poi partorito un figlio, desiderato da entrambe le donne, grazie alla fecondazione artificiale con un seme donato proveniente da una banca del seme. Nell’anagrafe era però registrata in qualità di genitore solo la madre naturale e non invece sua moglie, che aveva richiesto, senza successo, di essere iscritta come “seconda madre” nel registro delle nascite. La pretura aveva accolto il relativo ricorso promosso dalla donna, ma la sentenza era stata annullata dalla corte di appello, la cui decisione è stata confermata dalla Corte suprema. La Corte ha evidenziato come lo stato attuale del diritto non leda la Legge fondamentale (LF), ed in particolare il principio di uguaglianza di cui all’art. 3, comma 1, LF, né la Convenzione EDU. La moglie della madre non può essere 1 Il padre di un bambino è l’uomo: 1) sposato con la madre alla data della nascita, 2) che ha riconosciuto la paternità o 3) la cui paternità è stata giudizialmente riconosciuta ai sensi dell’art. 1600d o art. 182, comma 1, della legge sulla procedura in materia di famiglia e sulle vicende della giurisdizione volontaria (über das Verfahren in Familiensachen und in den Angelegenheiten der freiwilligen Gerichtsbarkeit). 21
genitore dal punto di vista biologico (diversamente dal padre unito in matrimonio). Tale differenza giustifica, ad avviso della Corte suprema, la differenziazione nell’ambito della disciplina sulla filiazione. Quantomeno fino ad una eventuale riforma della materia, la moglie della madre può, al fine di ottenere la con-genitorialità, avvalersi solamente dell’adozione ai sensi dell’art. 1741, comma 2, per. 3, del Codice civile. Maria Theresia Roerig 22
FRANCIA URBANISTICA – DIRITTO ALL’ABITAZIONE Conseil constitutionnel, decisione n. 2018-772 DC del 15 novembre 2018, Legge sull’evoluzione delle esigenze abitative, della pianificazione e della digitalizzazione 16/11/2018 Il Conseil constitutionnel è stato adito da oltre sessanta deputati in riferimento alla legge sull’evoluzione delle esigenze abitative, della pianificazione e della digitalizzazione. I ricorrenti contestavano alcune disposizioni degli artt. 42, 43, 45 e 64 della legge. Il Conseil ha respinto tutte le doglianze dei ricorrenti ed ha dichiarato le disposizioni contestate conformi alla Costituzione 1. Ha tuttavia censurato d’ufficio l’art. 196 per violazione dell’art. 21 della Costituzione sulla separazione dei poteri, giacché imponeva al potere regolamentare di adottare un decreto entro un tempo determinato. Infine, vari articoli sono stati dichiarati contrari alla Costituzione o per motivi procedurali o perché costituivano dei c.d. cavaliers législatifs, cioè disposizioni i cui contenuti erano estranei rispetto all’oggetto della legge. – Sugli artt. 42, 43 e 45 Gli artt. 42, 43 e 45 della legge sottoposta modificano la disciplina delle costruzioni nelle zone litoranee. I ricorrenti sostenevano che, estendendo la possibilità di costruire in tali zone, le disposizioni contestate violassero il diritto ad un ambiente salubre, il dovere di tutela e di miglioramento dell’ambiente ed il principio di precauzione, sanciti rispettivamente dagli artt. 1, 2 e 5 della Charte de l’environnement 2. Sostenevano, 1 La decisione è reperibile on line alla pagina https://www.conseil- constitutionnel.fr/decision/2018/2018772DC.htm ed il relativo comunicato stampa alla pagina https://www.conseil-constitutionnel.fr/actualites/communique/decision-n-2018-772-dc-du-15- novembre-2018-communique-de-presse. 2 La Charte de l’environnement è stata introdotta nel testo costituzionale francese con la legge costituzionale n. 2005-204 del 1° marzo 2005 di modifica del Titolo XV della Costituzione. La Carta ha introdotto nuovi principi, nuovi diritti e nuovi doveri, quali, ad esempio, il principio di precauzione (art. 5), diritti fondati sul diritto di vivere in un ambiente equilibrato e rispettoso della salute (art. 1), il dovere di partecipare alla tutela ed al miglioramento dell’ambiente (art. 2) e quello
inoltre, che, adottando l’art. 45, il legislatore non avesse esercitato pienamente le proprie competenze (c.d. incompétence négative) nella misura in cui le nozioni di “valorizzazione economica” e di “apertura al pubblico”, utilizzati per giustificare la costruzione di infrastrutture leggere in determinate zone, non sarebbero state definite con la dovuta precisione. Il Conseil constitutionnel ha sottolineato che la possibilità, sancita dall’art. 42, di rilasciare autorizzazioni per le costruzioni e/o per le installazioni in zone litoranee, anche qualora non siano in continuità con le agglomerazioni o con i paesi già presenti, vale solo per le costruzioni volte al miglioramento dell’offerta di alloggi e/o per l’insediamento di servizi pubblici. Il Conseil ha poi ricordato che il perimetro delle zone dove tali costruzioni possono essere costruite esclude la fascia litoranea (cento metri), nonché gli spazi vicini alla riva marittima o alle rive lacustri. Inoltre, tale perimetro è limitato ai settori già urbanizzati, diversi dalle agglomerazioni o paesi definiti nel piano di coerenza territoriale e delimitati dal piano regolatore. Le disposizioni contestate escludono, quindi, che le costruzioni o installazioni autorizzate possano avere come effetto quello di estendere il perimetro costruito o di modificarne, in maniera significativa, le caratteristiche. Lo stesso ragionamento vale per le disposizioni dell’art. 43, che prevedono la possibilità di rilasciare autorizzazioni in deroga per costruzioni in discontinuità con le zone urbanizzate: tali autorizzazioni valgono solo per le costruzioni necessarie allo svolgimento di attività agricole o forestali o per le colture marine. Se tali installazioni dovessero arrecare danno all’ambiente o al paesaggio, il Conseil constitutionnel ha specificato che l’autorità competente dovrebbe rifiutare tale autorizzazione. L’art. 45 consente modifiche del piano territoriale e di sviluppo sostenibile della Corsica volte a consentire di eseguire modifiche derogatorie rispetto alla disciplina urbanistica dei comuni sottoposti sia alle disposizioni del Codice dell’urbanistica sulle zone montane che a quelle sulle zone litoranee. Il Conseil ha precisato che tale deroga non è ammessa negli spazi vicini alla riva, i quali rimangono disciplinati dalle disposizioni del Codice dell’urbanistica relative alla protezione del litorale. di limitare le potenziali violazioni dell’ambiente (art. 3). Infine, la Carta consacra lo sviluppo sostenibile come obiettivo delle politiche pubbliche, essendo l’ambiente riconosciuto come “patrimonio comune di tutti gli esseri umani”. Il testo della Carta è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/Droit-francais/Constitution/Charte-de-l-environnement-de-2004. 24
– Sull’art. 64 L’art. 64 modifica la disciplina dell’accessibilità, per le persone diversamente abili, agli alloggi collettivi. Tali disposizioni impongono che, almeno il 20% degli alloggi collettivi di nuova costruzione, e comunque almeno un alloggio, siano accessibili alle persone disabili. Inoltre, tali disposizioni stabiliscono che tutti gli altri alloggi possano essere considerati come evolutivi, che l’accessibilità delle stanze che compongono l’unità di vita possa essere realizzata a una data successiva ed in maniera semplice. I ricorrenti sostenevano che, riducendo al 20% la proporzione di alloggi che debbano essere accessibili alle persone disabili, mentre la legge impone un obiettivo del 100%, il legislatore avesse violato il principio di accessibilità all’alloggio delle persone a mobilità ridotta. Risulterebbe da tali disposizioni una violazione del 10° e dell’11° comma del Preambolo della Costituzione del 1946 sulle condizioni necessarie allo sviluppo dell’individuo e della famiglia ed alla protezione della salute, della sicurezza materiale, del riposo e delle attività ricreative di tutti. Il Conseil constitutionnel ha ricordato che l’esigenza di attuazione di una politica di solidarietà nazionale in favore delle persone disabili non impedisce al legislatore di scegliere le modalità concrete di attuazione di tali esigenze che appaiano appropriate. Nello specifico, il Conseil ha stabilito che nulla vieta al legislatore di modificare o di abrogare testi anteriori sostituendovi, eventualmente, nuove disposizioni. Allo stesso modo, per l’attuazione o la conciliazione di obiettivi di natura costituzionale, nulla vieta al legislatore di scegliere nuove modalità, essendo sua prerogativa la valutazione di opportunità, e la modificazione o la eliminazione disposizioni considerate eccessive o inutili. L’esercizio di tale potere ha come unico limite quello di non togliere garanzie legali alle esigenze costituzionali. Il Conseil ha proseguito sottolineando che risulta dai dibattiti parlamentari che devono intendersi per “lavori semplici” quelli che non incidano sulla struttura e che non implichino modifiche sui circuiti di alimentazione in fluidi, sugli ingressi e sui flussi d’aria e sull’impianto elettrico. I giudici hanno, quindi, considerato che, adottando tali disposizioni, il legislatore ha inteso mantenere l’accessibilità delle persone disabili agli alloggi situati negli alloggi collettivi di nuova costruzione ed allo stesso tempo ha garantito l’adattabilità di tali alloggi per prendere in considerazione la diversità e l’evoluzione dei fabbisogni degli individui e delle famiglie. Tali criteri non sono manifestamente inappropriati all’obiettivo perseguito. Sulla scorta di queste considerazioni il Conseil constitutionnel ha concluso nel senso della costituzionalità delle disposizioni contestate. Céline Torrisi 25
FRANCIA LAVORO – RIPOSO DOMENICALE Cour de cassation, chambre sociale, sentenza del 14 novembre 2018, n. 1646, M. X contre Société Ikea France 22/11/2018 La chambre sociale della Cour de cassation ha reso una importante decisione in materia di lavoro domenicale 1. La Cour ha preso atto dell’evoluzione delle norme emanate dell’Organizzazione internazionale del lavoro (d’ora in avanti, ILO) ed ha delineato, alla stregua di quanto definito dalla giurisprudenza del Conseil État, le condizioni per il riconoscimento dell’effetto diretto delle convenzioni internazionali nel diritto interno. La controversia vedeva opposti un dipendente che lavorava per una grande azienda di negozi di arredamento per la casa (Ikea) ed il suo datore di lavoro in materia di riposo domenicale. Il dipendente invocava l’incompatibilità della legge n. 2008-3 del 3 gennaio 2008 per lo sviluppo della concorrenza al servizio dei consumatori (c.d. loi Chatel) 2 con la convenzione n. 106 dell’ILO sul riposo settimanale nei commerci e negli uffici. Tale legge ha aggiunto i rivenditori al dettaglio di mobili alla lista dei settori 3 nei quali le aziende possono, di diritto, derogare alla regola del riposo domenicale ed attribuire tale riposo mediante turni. Nello specifico, il ricorrente sosteneva che, non essendo stata preceduta da alcuna consultazione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, tale deroga, introdotta mediante emendamento parlamentare, violasse l’art. 7 §4 della Convenzione n. 106. Si asseriva, inoltre, che, l’apertura domenicale dei negozi di mobili non rispettava i criteri stabiliti dal §1 del medesimo articolo, il quale subordina le deroghe alla disciplina in materia di riposo settimanale alla natura del lavoro e dei servizi forniti dallo stabilimento commerciale, all’importanza della popolazione 1 La decisione è reperibile on line alla pagina https://www.courdecassation.fr/jurisprudence_2/chambre_sociale_576/1646_14_40664.html. 2 Il testo della legge è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000017785995&categorieLie n=id. 3 Tali settori sono disciplinati dall’art. L. 221-9 del Codice del lavoro, divenuto art. L. 3132-12 con la legge n. 2008-3 del 3 gennaio 2008. 27
alla quale è rivolto il servizio, al numero di persone impiegate ed all’esistenza di considerazioni economiche e sociali rilevanti. Sulla prima doglianza, la chambre sociale ha implicitamente considerato che le disposizioni dell’art. 7 §4 sull’obbligo di consultazione delle controparti sociali siano sufficientemente precise e incondizionate da poter essere loro riconosciuto un effetto diretto, come già aveva fatto il Conseil d’État in due decisioni del 2015 e del 2017 4. Tuttavia, la Cour ha precisato che l’invocabilità diretta di tali disposizioni dipende della natura della fonte giuridica che pone la deroga al lavoro domenicale. Nella misura in cui, nel caso di specie, tale deroga risulta dalla legge stessa, riconoscere un diritto, direttamente invocabile, a rimettere in causa l’iter legislativo che ha condotto all’adozione della legge sarebbe stato contrario all’intenzione che ha guidato il Costituente nella redazione dell’art. 55 della Costituzione 5, secondo quanto stabilito dal Conseil d’État nella decisione Allenbach del 27 ottobre 2015 6. In effetti, in tale decisione, il Conseil d’État ha stabilito che, per un verso, che il giudice può decidere di non applicare le disposizioni legislative sulla cui base è stato adottato l’atto amministrativo impugnato, quando tali disposizioni violano un trattato o un accordo internazionale regolarmente introdotto nell’ordinamento giuridico francese; per altro verso, però, tale giudice non può essere validamente adito qualora il motivo di illegittimità addotto sia quello della non conformità della procedura di adozione della legge alle convenzioni internazionali. La Cour de cassation ha fatto propria tala argomentazione ed ha stabilito che, poiché le deroghe al lavoro domenicale contestate risultano dalla legge, gli obblighi di consultazione dei sindacati sanciti 4 Conseil d’État, decisione n. 374726 del 24 febbraio 2015, Fédération des employés et cadres CGT-FO, reperibile on line alla pagina http://www.conseil-etat.fr/Decisions-Avis- Publications/Decisions/Selection-des-decisions-faisant-l-objet-d-une-communication- particuliere/CE-24-fevrier-2015-Federation-des-employes-et-cadres-CGT-FO-et-autres- Federation-CGT-des-personnels-du-commerce-de-la-distribution-et-des-services-et-autre; e Conseil d’État, decisione n. 394732 del 28 luglio 2017, Fédération CGT des personnels du commerce de la distribution et des services, reperibile on line alla pagina http://www.conseil- etat.fr/Decisions-Avis-Publications/Decisions/Selection-des-decisions-faisant-l-objet-d-une- communication-particuliere/Conseil-d-Etat-28-juillet-2017-Federation-CGT-des-personnels-du- commerce-de-la-distribution-et-des-services-et-autres. 5 Tale articolo stabilisce che i trattati o accordi regolarmente ratificati o approvati hanno, una volta pubblicati, efficacia superiore a quella delle leggi, con riserva, per ciascun accordo o trattato, della sua applicazione dall’altro Stato contraente. 6 Conseil d’État, decisione nn. 393026 del 27 ottobre 2015, Allenbach et autres. La decisione è reperibile on line alla pagina http://www.conseil-etat.fr/Decisions-Avis- Publications/Decisions/Selection-des-decisions-faisant-l-objet-d-une-communication- particuliere/CE-27-octobre-2015-M.-H-et-autres. 28
dalle disposizioni dell’art. 7 §4 della convenzione n. 106 dell’ILO si applicano solo nei confronti dello Stato. La censura fondata sul fatto che la procedura di adozione della legge violasse tali disposizioni è stata, quindi, rigettata. La Cour ha poi precisato che, se la natura legislativa della deroga al lavoro domenicale impedisce di invocare le disposizioni dell’art. 7 §4 della convenzione n. 106 dinanzi al giudice ordinario (juge judiciaire), ciò non vale per le deroghe risultanti da un accordo collettivo, come, ad esempio, nei casi stabiliti dall’art. L. 3132-14 del Codice del lavoro per le imprese industriali, poiché un sindacato o un lavoratore ben possono invocare direttamente le disposizioni internazionali nei confronti di un datore di lavoro. La chambre sociale ha però ricordato che la nullità di una convenzione o di un accordo collettivo può essere sancita qualora tutte le organizzazioni sindacali non siano state convocate alle trattative, qualora l’esistenza di trattative separate sia stata provata, o qualora le organizzazioni non siano state messe nella condizione di discutere i termini del progetto messo alla firma 7. L’esistenza di un accordo collettivo valido presuppone, quindi, di necessità che gli obblighi di consultazione stabiliti dall’art. 7 §1 della convenzione n. 106 siano stati rispettati. Nel merito della questione, la chambre sociale ha preso atto dell’evoluzione delle abitudini del consumo, specialmente nelle popolazioni urbane, così come riconosciuto anche dal rapporto del Comitato dell’Organizzazione internazionale del lavoro, del 10 e 24 marzo 2016, reso a seguito del reclamo per asserito inadempimento, da parte della Francia, della convenzione n. 106. Dopo aver analizzato la legge n. 2008-3 del 3 gennaio 2008, tale rapporto aveva concluso nel senso della mancata violazione, da parte delle disposizioni contestate, della convenzione 106. Dato che il rapporto del Comitato dell’Organizzazione internazionale del lavoro invitava la Francia a garantire che i criteri dell’art. 7 §1 venissero rispettati, la Chambre sociale ha verificato tali elementi ed ha considerato che le deroghe introdotte dalla legge del 2008 erano giustificate dalla natura del lavoro, dai servizi forniti dallo stabilimento commerciale, dall’importanza della popolazione beneficiaria del servizio e dal numero delle persone impiegate; la deroga, inoltre, è stata ritenuta fondata su considerazioni economiche e sociali che rispondono ad un bisogno del pubblico, giacché l’arredamento della casa risulta spesso essere una attività praticata fuori dai giorni feriali. Lo stesso Conseil d’État aveva riconosciuto la compatibilità della deroga 7 Cour de cassation, Soc., decisione n. 15-18.080 del 8 marzo 2017. La decisione è reperibile on line alla pagina https://www.legifrance.gouv.fr/affichJuriJudi.do?oldAction=rechJuriJudi&idTexte=JURITEXT00 0034172113&fastReqId=813137022&fastPos=1. 29
al lavoro domenicale nel settore del fai-da-te, il quale può essere considerato, anch’esso, come un’attività di arredamento. Infine, la Cour ha sottolineato che risulta dagli artt. 6, 7 e 8 della convenzione 106 che, se le deroghe al riposo settimanale devono essere strettamente controllate, per quanto riguarda le deroghe al riposo domenicale, il margine di apprezzamento degli Stati firmatari è più ampia. Céline Torrisi 30
STATI UNITI POTERE GIUDIZIARIO – INDIPENDENZA Corte suprema: il Chief Justice Roberts difende l’indipendenza del potere giudiziario contro le accuse del Presidente Trump 22/11/2018 Il 21 novembre 2018, il Chief Justice John Roberts della Corte suprema federale ed il Presidente Donald Trump si sono scontrati verbalmente circa l’indipendenza del potere giudiziario statunitense. In particolare, Roberts ha redarguito il Presidente per aver definito “un giudice di Obama” il giudice John S. Tigar, della corte distrettuale federale di San Francisco, che aveva sospeso l’operatività della nuova politica sulla richiesta d’asilo voluta dall’amministrazione, che limitava la trattazione di tali richieste solamente a quelle pervenute presso porti d’ingresso ufficiali nel paese 1. Se è vero che Tigar era stato nominato dall’ex-Presidente Obama, Roberts ha ricordato che i giudici non aderiscono alle linee politiche dei presidenti che li hanno nominati ma, piuttosto, “fanno del loro meglio per fare giustizia, in maniera equa, nei confronti delle parti che giungono davanti ad essi. Questa giustizia indipendente è una cosa per cui dovremmo essere tutti grati”. La dichiarazione del Chief Justice, senza precedenti in tempi moderni 2, potrebbe costituire un punto di svolta nei rapporti con il Presidente. Infatti, probabilmente spinto dalla volontà di astenersi da conflitti con la politica 3, in 1 S. DINAN, Judge blocks Trump asylum changes: Caravan can demand protections even after illegal entry, in The Washington Times, 20 novembre 2018, https://www.washingtontimes.com/news/2018/nov/20/judge-blocks-trump-asylum-changes-rulings- means-ca/. M. VAZQUEZ ET AL., White House issues new rule limiting asylum seekers, in CNN.com, https://www.cnn.com/2018/11/08/politics/asylum-rule-trump-migrants/index.html. 2 M. SHERMAN, Roberts, Trump spar in extraordinary scrap over judges, in Associated Press, 21 novembre 2018, https://apnews.com/c4b34f9639e141069c08cf1e3deb6b84. 3 A differenza di alcuni suoi predecessori, tra cui il Chief Justice John Marshall, i cui contrasti con il Presidente Thomas Jefferson sfociarono poi nella sentenza Marbury v. Madison, con la quale la Corte suprema dichiarò di avere il potere del controllo costituzionale delle leggi: A. LIPTAK, Chief Justice Defends Judicial Independence After Trump Attacks ‘Obama Judge’, in The New York Times, 21 novembre 2018, https://www.nytimes.com/2018/11/21/us/politics/trump- chief-justice-roberts-rebuke.html. V. anche D. LIND, John Roberts is mad at Trump for attacking an “Obama judge”, in Vox.com, 21 novembre 2018, https://www.vox.com/2018/11/21/18106983/roberts-trump-obama-judges-supreme-court. 31
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